Facino Cane …………………..……….…… 5
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STORIA FRESONARA Vernetti
Cav. Pietro Vernetti STORIA DEL COMUNE DI FRESONARA NARRATA AL POPOLO PREFAZIONE La storia del nostro paese e degli avvenimenti che hanno coinvolto dai tempi dei Liguri la nostra gente, tutti sapevano essere stata scritta. Quando mio padre mi raccontava di un tal Facino Cane che nel 1404 aveva “eguagliato a terra” il Castello ed il borgo di Fresonara, pensavo ad una tragica fiaba e invece si rifaceva alla storia contenuta nel manoscritto. Quel manoscritto sembrava perduto per sempre. L’Amministrazione Comunale, subito dopo le ultime elezioni, fece il proposito di rendere disponibile per ciascuna famiglia di Fresonara la “storia”, stampandola finalmente in un libro, se mai fosse ricomparsa. E’ un proposito che si realizza, grazie all’intuizione di due giovani, Gianluca Fasciolo e Antonella Ricci, di ideare un giornalino volto a riscoprire le nostre radici, alla penna arguta di Domenico Bisio che proprio attraverso i fogli de “Lo Scagno” ha prima risvegliato in noi Fresonaresi la consapevolezza che conoscere il proprio passato è garanzia per un migliore futuro, e poi reso coscienti gli “eredi” dei preziosi scritti che le testimonianze degli avvenimenti che hanno interessato la nostra terra dovevano essere patrimonio di tutti. Dello stesso avviso sono stati Giuseppe Laguzzi (detto Pinetto) e Gabriella Ferrari. Tramite il primo, nel giro di pochi giorni l’Associazione Culturale venne in possesso delle fotocopie delle bozze del Vernetti, compilate nel 1892. Non passarono che pochi mesi e la signora Gabriella annunciò con sincero entusiasmo la sua piena disponibilità a rendere pubblici gli originali della parte di storia in suo possesso, datata 7 febbraio 1893. -
Infanzia - Fraz
ALAA000VW6 PROVINCIA DI ALESSANDRIA ALAA070ZW8 DISTRETTO 070 ALAAA182X8 COMUNE DI ALESSANDRIA ALAA007039 ALESSANDRIA - ZANZI PIAZZA DELLA SCUOLA, 2 ALESSANDRIA ALAA007006 5 CIRCOLO ALESSANDRIA VIA PARINI 35 ALESSANDRIA (SEDE DI ORGANICO - ESPRIMIBILE DAL PERSONALE DOCENTE) ALAA82700A ALESSANDRIA DE AMICIS/MANZONI (ASSOC. I. C. ALIC82700E) PIAZZA VITTORIO VENETO N. 5 ALESSANDRIA (SEDE DI ORGANICO - ESPRIMIBILE DAL PERSONALE DOCENTE) ALAA00704A ALESSANDRIA VIA CAMPI VIA CAMPI, 51 ALESSANDRIA ALAA82500P ALESSANDRIA "G. GALILEI" (ASSOC. I. C. ALIC82500V) VIA G. GALILEI 14/16 ALESSANDRIA (SEDE DI ORGANICO - ESPRIMIBILE DAL PERSONALE DOCENTE) ALAA82501Q ALESSANDRIA "GIANNI RODARI" (ASSOC. I. C. ALIC82500V) VIA DE GASPERI, 21 ALESSANDRIA ALAA007017 ALESSANDRIA - A. SABIN VIA U. GIORDANO ALESSANDRIA ALAA828006 ALESSANDRIA - BOVIO/CAVOUR (ASSOC. I. C. ALIC82800A) SPALTO ROVERETO, 63 ALESSANDRIA (SEDE DI ORGANICO - ESPRIMIBILE DAL PERSONALE DOCENTE) ALAA82600E ALESSANDRIA - CARDUCCI/VOCHIERI (ASSOC. I. C. ALIC82600P) PIAZZA M. D'AZEGLIO, 15 ALESSANDRIA (SEDE DI ORGANICO - ESPRIMIBILE DAL PERSONALE DOCENTE) ALAA828028 ALESSANDRIA - MARY POPPINS (ASSOC. I. C. ALIC82800A) VIA BENEDETTO CROCE 13 13/A ALESSANDRIA ALAA815004 ALESSANDRIA - P. STRANEO (ASSOC. I. C. ALIC815008) VIA PAOLO SACCO 11 ALESSANDRIA (SEDE DI ORGANICO - ESPRIMIBILE DAL PERSONALE DOCENTE) ALAA828017 ALESSANDRIA C. SO MONFERRATO (ASSOC. I. C. ALIC82800A) CORSO MONFERRATO ALESSANDRIA ALAA81700Q ALESSANDRIA SPINETTA M. GO (ASSOC. I. C. ALIC81700X) VIA DEL FERRAIO 46 FRAZ. SPINETTA MARENGO (SEDE DI ORGANICO - ESPRIMIBILE DAL PERSONALE DOCENTE) ALAA82502R ALESSANDRIA VIA GALILEI (ASSOC. I. C. ALIC82500V) VIA GALILEI ALESSANDRIA ALAA82702C ALESSANDRIA VIA MARSALA (ASSOC. I. C. ALIC82700E) VIA MARSALA, N. 6 ALESSANDRIA ALAA82701B ALESSANDRIA VIA SCLAVO (ASSOC. I. C. ALIC82700E) VIA SCLAVO, N. 11 ALESSANDRIA ALAA828039 ELSA MALPAGANTI- FR. VALMADONNA (ASSOC. I. -
Bollettino Del Marchesato
BOLLETTINO DEL MARCHESATO Organo di informazione del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” Direttore responsabile GIAN PAOLO CASSANO e-mail: [email protected] - c.f. 96039930068 - sito web: www.marchesimonferrato.com ANNO XI – n° 61 – Gennaio 2015 EDITORIALE ................................................................................................................................ 2 CALENDARIO ATTIVITÀ ............................................................................................................... 2 LA VOCE DI BEATRICE ................................................................................................................. 3 VIGNALE BALUARDO DEL MARCHESATO DI MONFERRATO .......................................................... 7 FACINO CANE A MILANO ............................................................................................................. 7 È TORNATO IL CANE NERO ........................................................................................................... 8 FACINO CANE SIGNORE DI ALESSANDRIA .................................................................................... 9 PREMIO ITALIA MEDIEVALE ...................................................................................................... 10 ASSEMBLEA GENERALE ............................................................................................................. 10 FACINO CANE A BERGAMO ....................................................................................................... -
Predone, Condottiero E Politico
1573.432 4-04-2014 12:08 Pagina 1 1573.432 Facino Cane Storia B. DEL BO, A.A. SETTIA Predone, condottiero e politico Figura di spicco nel panorama dei condottieri allo scadere del XIV secolo – tanto da essere ricordato da Bartolomeo Colleoni –, Facino appartiene alla diramata stirpe dei Cane di Casale. Figlio cadetto, è avviato al mestiere delle armi al seguito del parente, il condottiero Ruggero, di cui nel 1395 sposerà la figlia Beatrice Cane (non “di Tenda”, come voleva la storiogra- fia). Dal 1386 è attivo al soldo degli Scaligeri, dei Carraresi, di Gian Galeazzo Visconti, dei Francesi e del Comune di Genova. Costruisce man (a cura di) mano un dominio personale dotato di una certa coerenza geografica ed eco- nomica. Il successo della sua azione, politica e militare insieme, culmina a cura di con la nomina a governatore dello Stato di Milano (1409). La vertiginosa ascesa è interrotta dalla repentina morte (Pavia, 1412). Beatrice Del Bo La fama di Facino Cane è legata soprattutto a una leggenda nera costrui- Facino Cane ta dalla storiografia, che ne ha fatto un personaggio spietato e quasi diabo- Aldo A. Settia lico, un drago impegnato a perpetrare saccheggi, rapimenti, distruzione e morte. Il volume presenta il condottiero casalese sotto una luce nuova, con- testualizzando il suo operato nell’ambito dei costumi bellici del suo tempo. Beatrice Del Bo insegna Storia economica e sociale del Medioevo presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa di storia politica, economica e socia- le dell’Italia nord-occidentale (secc. XII-XV), con particolare riguardo all’intreccio tra politica, finanza ed economia. -
Sir John Hawkwood (L'acuto) Story of a Condottiere; Translated from The
SIR JOHN HAWKWOOD. Only Five hundred copies have been printed of " " Sir John Hawkwood, one hundred reserved for presentation to the Public Libraries, the Press, and Friends and hundred , Four numbered copies for the Public of which this is N 5. \IHIh JMVSIAOtAETAIfc SIR JOHN HAWKWOOD (V ACUTO). STORY OF A CONDOTTIERE TRANSLATED FROM THE ITALIAN OF JOHN TEMPLE-LEADER, ESQ. & SIG. GIUSEPPE MARCOTT1 BY LEADKR SCOTT. Bonbon, T. FISHEE UNWIN 26, PATERNOSTER SQUARE. 1889. [All rights reserved.} ^. FLORENCE : PRINTED BY . BARBERA, VIA FAENZA, 66. H4-L4- PREFACE. Alius alio jdttra incenire potest, nemo ontnia. Ausomus. The history of the mercenary companies in Italy no longer re- mains to be told it been in 1844 Ercole Ricotti ; having published by ; however, several successive monographs on the same subject have produced such a wealth of information from new sources that Ri- cotti's work, estimable as it is, almost requires to be rewritten. The Archlvio Storico Italiano has already recognised this by dedicat- ing an entire volume to Documents for the history of Italian ivarfare, from the 13"1 to the 16"1 centuries collected by Giuseppe Canestrini. These are of but even all great importance ; taking into account we owe to them, and to all that later historical researches have brought to light, the theme is not yet exhausted : truth is like happiness, and though as we approach we see it shining more intensely, and becom- ing clearer in outline, yet we can never feel, that we have obtained full possession of it. One of the most celebrated condottieri -
Sir John Hawkwood (L'acuto) : Story of a Condottiere
' - J~" - - - - |^l rirUfriiil[jiiTlffuflfim]f^ i i THE LIBRARIES 1 | i COLUMBIA UNIVERSITY [^I | 11 I i | 1 I i General Library s I i 1 SIR JOHN HAWKWOOD. Only Five hundred copies have been printed of Sir John Hawkwood, " one hundred reserved for presentation to the Public Libraries, the Press, and Friends .• and Four hundred numbered copies for the Public of which this is N° 336. jS^jA^Mfr S I It JOHN HAWKWOOD (/: act TO). STORY OF A CONDOTTIERE I'KANSLATKI' FROM 11IK ITALIAN JOHN TEMPLE-LEADER. Esq. & Sis. GIUSEPPE MARCOTTI BY LEADER SCOTT. ITonbon, T. FISHER UN WIN 26. PATERNOSTBB SQUARE. 1889. [AN rights reserved.] L / FLORENi i PRINTED BY <. BARBERA, VIA FAENZA, 66 ; PREFACE. nemo ami \v- 'INK'S. The hi orj of.the mercenarj companies in ttalj ao longer re- mains to be told; if having been published in 1844 by Ercole Ricotti howe sive monographs on the same subject hi ve produced such a wealth of information from new sources thai Ri- i • cotti's work, . dmosi requires to be rewritten. The Archicio Stortco Italiano has already recognised this by dedicat- ing an entire volume to Documents for the history of Italian war\ from tin 13"' to the 16"' centuries collected by Giuseppe Canestrini. These re oi Sfreat importance; but even taking into account all we owe to them, and to all thai later historical researches have brought to light, the theme is not yet exhausted: truth is like happiness, and though as we approach we see it shining mure intensely, and becom- ing clearer in outline, yel we can never feel, thai we have obtained full possession of it. -
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STUDI DI STORIA MEDIOEVALE E DI DIPLOMATICA NUOVA SERIE II (2018) BRUNO MONDADORI La duchessa Caterina Visconti e i suoi rapporti con Milano negli anni della reggenza (1402-1404) di Cristina Arcari in «Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica», n.s. II (2018) Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano - Bruno Mondadori https://riviste.unimi.it/index.php/SSMD ISSN 2611-318X ISBN 9788867743339 DOI 10.17464/9788867743339 Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica, n.s. II (2018) Rivista del Dipartimento di Studi Storici - Università degli Studi di Milano <https://riviste.unimi.it/index.php/SSMD> ISSN 2611-318X ISBN 9788867743339 DOI 10.17464/9788867743339 La duchessa Caterina Visconti e i suoi rapporti con Milano negli anni della reggenza (1402-1404) * Cristina Arcari Caterina Visconti è stata a lungo ignorata dalla storiografia. La sua figura di don - na di potere, protagonista della scena politica del ducato visconteo nel biennio 1402-1404, non è stata oggetto di uno studio approfondito e interamente a lei de - dicato. Ritrovatasi improvvisamente a gestire il potere dopo la morte del marito Gian Galeazzo Visconti, la prima duchessa di Milano ha avuto un ruolo centrale nei primi anni del governo del figlio Giovanni Maria 1 , ma i suoi meriti politici non le sono stati accreditati dalla storiografia successiva che anzi ha sminuito il suo valore dandone un’immagine decisamente negativa. Comparsa con un ruolo marginale nei contributi pubblicati sull’«Archivio Sto - rico Lombardo» e sul «Bollettino Storico-Bibliografico Subalpino» tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento 2 , Caterina è stata vittima dello stereotipo di genere che animava la società in cui gli studiosi dell’epoca lavoravano 3 : la sua * Il presente articolo è frutto della rielaborazione della tesi di laurea magistrale di C. -
PLANTAGENET :Prepared by WILLIAM G SCROGGINS 06 Mar
PLANTAGENET 1159424. JOHN PLANTAGENET OF GAUNT Born 23 Jun 1340 Ghent, Flanders Died 03 Feb 1399 Leicester Castle Married (1) Blanche Plantagenet of Lancaster 19 May 1359 Born Died 31 Sep 1369 Children (1) (order of birth unknown): Philippa Plantagenet b. d. 1415 m. John I, King of Portugal, KG Elizabeth Plantagenet b. d. 1425 m. (1) John de Hastings, 3rd Earl of Pembroke (div. 1383) (2) John de Holland, Earl of Huntingdon, Duke of Exeter, KG (3) John Cornwell, Baron Fanhope, Baron Milbroke, KG John Plantagenet b. d. young m. Edward Plantagenet b. d. young m. John Plantagenet b. d. young m. Henry Plantagenet of Bolingbroke, King of England b. 03 Apr 1367 Bolingbroke Castle, Lincolnshire, England d. 20 Mar 1412/3 Westminster Palace m. (1) Mary de Bohun bet 30 Jul 1380-10 Feb 1380/1 Rochford, Essex (2) Joan of Navarre 1402 Isabel Plantagenet b. d. young m. Married (2) Constance (Constanza) of Castile and Leon -- Jun 1371 :Prepared by WILLIAM G SCROGGINS 06 Mar 1997 : 718 Mill Valley Drive, Taylor Mill KY 41015-2278 1 PLANTAGENET Born Died -- Jun 1394 Child (2): Catherine Plantagenet b. d. 1418 m. Henry III, King of Castile and Leon Married (3) 1159425. Katherine Rouet Swynford -- Jan 1396/7 Born 1350 Died 10 May 1403 Children (3) (order of birth unknown): 579712. John Beaufort, Marquess of Dorset, Earl of Somerset, KG b. c1370 d. 16 Mar 1409/10 m. 579713. Margaret de Holland before 28 Sep 1397 Henry Beaufort, Bishop of Lincoln, Bishop of Winchester, Cardinal of St b. c1375 Eusebius d. -
At Calais Gate
22 At Calais Gate CHAPTER ONE AT CALAIS GATE In 1749, William Hogarth painted “The Gate of Calais, or O the Roastbeef of Old England” (figure 1). We see, at left, the artist – Hogarth – practicing his art; above him we notice English coats of arms, picked out by a dra- matic, diagonal shaft of light that leads us back down to the artist;1 and at the center we see a drama played out around the massive, newly arrived, English joint of beef that supplies the painting’s subtitle. All this conspires to remind us that Calais stood upon English ground, or under English rule, for better than 200 years, which is to say from 1347 to 1558, a period taking in the lives of Chaucer, Margery Kempe, Sir Thomas Wyatt, and the recent cultural memory of Shakespeare. La Manche, or the English Channel, has come to assume a mythic role in English self-imaginings since the sixteenth century; but how did the sense of national identity differ for English writers when this seaway – between the white cliffs of Dover and the pas de Calais – formed in effect an extension of the highway from London to Canterbury? How did this strongly fortified English presence in continental Europe (boldly represented by the Gough map, ca. 1360, figure 2) affect those living on French or Flemish territory beyond this new frontier? How does their frontier experience (the term “frontiere” is often employed by Eustace Deschamps) compare with that of those living on either side of “St. George’s Channel” (that is, in Ireland and Wales)? And how does the history, culture, and literary production of the Calais colony align with greater and longer narratives of English global movement? At Calais Gate 23 1 William Hogarth, The Gate of Calais. -
Visconti, Sforza
Italie du Nord, Empire Armes : Milan (duché) : «D’argent, à une couleuvre ondoyante Ducs de Milan en pal d’azur, couronnée d’or, engloutissant un enfant de carnation, posé en fasce, les bras étendus» Visconti : «D’argent, au serpent d’azur ondoyant en pal & couronné d’or, engloutissant un enfant de carnation.» Visconti, Sforza Sforza (Francesco) : Milan «Ecartelé : au premier & au quatrième, d’or, à l’aigle éployée Milan (Visconti) de sable, lampassée de gueules & couronnée du champ, au deuxième & au troisième, d’argent, au serpent d’azur ondoyant en pal & couronné d’or engloutissant un enfant de carnation» Devise : «Rien ne m’est plus, plus ne m’est rien» (Valentina Visconti, duchesse d’Orléans, après l’assassinat de son mari) Symbole : le mûrier blanc, devise de sagesse ; un dragon et un lion cabrés près d’une branche de palme : «Prudentia Victoria Forza» (lors de ses noces avec Beatrice d’Este) Milan bannière et armes sculptées Milan (Sforza) Segni (Sforza) Teobaldo Visconti (Ludovice «Le More») pape Grégoire X Sources complémentaires : Italy / Milan Nobility (Medlands Project) dont : Necrologium soeldantalense (Regensburg Necrologies), Necrologium Austriacum gentis Habsburgicae Alterum (Passau Necrologies, II), Monumenta Necrologica raitenhslacensia, Liber defunctorum Genealogica (appendix, Salzburg Necrologies), Necrologium Scheftlariense (Freising Necrologies), Roglo, Euweb.cz, © 2008 Etienne Pattou Héraldique & Généalogie (alliance Montauban, branche de Saliceto), Cité et République Cité de Parme Cité de Sienne Lombardie- dernière mise à jour : 21/10/2019 "L'Entrée solennelle dans la ville de Lyon, de Monseigneur de Milan Vénétie sur http://racineshistoire.free.fr/LGN l'éminentissime Cardinal Flavio Chigi", 1664 1 Eriprando Milan + 1037 Origines Ottone + 1111 (Roma) Visconti visconte dell Arcivescovo di Milano ép. -
VISCONTI (I-II) Inkl De ROTARIIS (Aus Revigliasco D' Asti)
Nikolai Wandruszka: Un viaggio nel passato europeo – gli antenati del Marchese Antonio Amorini Bolognini (1767-1845) e sua moglie, la Contessa Marianna Ranuzzi (1771-1848) 2.8.2014, 6.10.2017, 30.1.2021, 4.4.2021 VISCONTI (I-II) inkl de ROTARIIS (aus Revigliasco d' Asti) XI.3455 Visconti Chiara, * (ex 1°)1, + post 1523, oo Pietro della Pusterla Signore di Frugarolo XII.6910 Visconti Galeazzo, * (ex 1°)2, + ca. 1530, oo (a) Antonia Mauruzi, figlia di Nicolò Conte della Stacciola (1440-1485), Patrizio di Tolentino, e di Lucia (1445-1510) dei Conti Palatini Castiglioni Signori di Garlasco, Tochter des Guarnerio C. u.d. Antonia Bussone; oo (b) Caterina de Masis, nobildonna francese. Consignore di Somma, Crenna e Agnadello e Patrizio Milanese; Consigliere ducale, Cavaliere dell’Ordine di Saint-Michel, feudatario di Castelnoceto, Valle e Busto dal 1506, feudatario di Piovera dal 1509 (investito nel 1530), Luogotenente delle truppe ducali nel 1515, ambasciatore francese a Venezia nel 1528 – ausführliche Biographie bei VOLPI, pp.256-264. XIII.13820 Visconti Guido, + Genova ca. 1478, oo (a) Eleonora, figlia di Princivalle de Rotariis, nobiluomo milanese bzw. “di Asti”; “am 8. Oktober 1421 verlieh ihm [dem Bernardo] Sigismund in Trentschin den Titel eines Familiars, zusammen mit Princivalus und Franciscus de Rotariis sowie Benedictus de Venturis aus Asti und Jacobus de Paganeli Aycante aus Pisa3; ein weiterer Familiare ist Bernhard, Sohn des Johannes de Rotariis aus Revigliasco (d'Asti)4; oo 1473 (b) Genova Leta Manfredi, figlia di Guidantonio Signore di Faenza e di Bianca Trinci dei Signori di Foligno (keine Kinder). Patrizio Milanese, Consignore di Somma, Crenna e Agnadello; armato Cavaliere dal Duca di Milano nel 1450, Coppiere della Duchessa di Milano, Commissario Generale di Novara nel 1462, Governatore di Genova nel 1466 e 1470, Commissario Generale di Alessandria e Citra Po nel 1467, giura fedeltà al Duca di Milano nel 1470, Governatore di Cremona nel 1473, Consigliere del Duca di Milano nel 1477. -
Maria Nadia Covini Condottieri «Sanza Stato» E Condottieri Prìncipi: Un Confronto Tra Pandolfo Malatesta E Facino Cane [A Stampa in Nell’Età Di Pandolfo Malatesta
Maria Nadia Covini Condottieri «sanza stato» e condottieri prìncipi: un confronto tra Pandolfo Malatesta e Facino Cane [A stampa in Nell’età di Pandolfo Malatesta. Signore a Bergamo, Brescia e Fano agli inizi del Quattrocento, a cura di G. Chittolini, E. Conti, M.N. Covini, Morcelliana, Brescia 2012, pp. 221-240 © dell’autrice - Distribuito in formato digitale da “Reti Medievali”, www.retimedievali.it]. Tra logica politica e imprese militari: Pandolfo Malatesta e Facino Cane nella «grande avventura lombarda» dopo il 1402 Perché un confronto tra Pandolfo Malatesta e Facino Cane? Entrambi, prima di tutto, furono tra i maggiori protagonisti della grande avventura lombarda iniziata nel 1402 dopo la morte del duca Gian Galeazzo Visconti, durante la quale il Malatesta riuscì a diventare signore di Brescia dal 1404 al 1421 e di Bergamo dal 1408 al 1419, mentre Facino Cane si impadronì di varie terre e borghi, e con atto unilaterale, nel 1405, si fece signore di Alessandria, assumendo poi, dal 1410, il controllo di fatto su Milano e Pavia. Pandolfo e Facino, già condottieri viscontei fin dagli ultimi anni del Trecento, dopo la morte del duca Gian Galeazzo si trovarono più volte uniti a capo delle milizie ducali in spedizioni contro i ribelli o dirette a recuperare terre e città perdute dalla reggente Caterina Visconti1. In seguito, fra il 1404 e la morte di Facino nel maggio 1412, i due si trovarono schierati su due fronti contrapposti2, eppure più di una volta capitò che sospendessero le ostilità e si unissero in vista di un’azione comune: alla