1 Paesaggi agro-forestali in Paesaggi agro-forestali in

Disegno di Lucio Sottovia Paesaggi agro-forestali in Trentino Tutela, ripristino e miglioramento degli ambienti tradizionali

2 3

A cura di: Giovanni Giovannini Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in

SERVIZIO FORESTE E FAUNA CERTIFICATO UNI EN ISO 14001 - OHSAS 18001 Tomaso Marcolla, mucca, 2017, acrilico su tavola, 42x50 cm Disegno di Katia Moser PROVINCIA AUTONOMA DI Presentazione

La qualità della vita su un territorio dipende non solo dalla presenza di servizi e di opportunità lavorative per chi ci abita, o di occasioni di svago e riposo per chi viene ospitato, ma anche da qualcosa di meno tangibile, più sfumato, ma estremamente importante, e cioè dalla qualità dell’ambiente; gli elementi naturali presenti sul territorio, come rocce, acque e vegetazione, e le testimonianze, storiche o attuali, della presenza dell’uomo, possono dare infinite combinazioni e da tale intreccio ed equilibrio dipende l’attrattività che il territorio presenta. Il Trentino è caratterizzato da una straordinaria molteplicità di ambienti, dovuta a territori diversi in termini sociali, culturali e naturali. Questa molteplicità costituisce una ricchezza che va riconosciuta e tutelata, perché testimonia come si è dipanato nel tempo il rapporto tra uomo e ambiente su un determinato territorio, differenziandolo e rendendolo unico e per questo portatore di valori naturali ed economici.

In una fase storica nella quale lo sviluppo delle tecnologie e dell’economia rende le trasformazioni ambientali sempre più facili e veloci, è perciò di fondamentale importanza riconoscere quali siano i tratti principali che li definiscono. 4 Questo volume è dedicato in particolare ai sistemi agro-forestali, luoghi culturali e colturali 5 dove la selvicoltura e l’agricoltura si incontrano.

Mantenere la varietà di tali sistemi, in termini di spazi e di specie coltivate, offre la possibilità di conservare elementi fondamentali della biodiversità complessiva, utili anche a garantire il futuro dell’economia locale che sempre più dovrà basarsi su un’offerta integrata di ambiente e prodotti peculiari, salubri e di qualità.

Il testo espone quindi le caratteristiche dei singoli ambienti, fornendo una serie di spunti di riflessione e raccomandazione per gli amministratori e gli addetti ai lavori. Un manuale che serve anche come indirizzo per l’applicazione delle Misure previste dal Programma di Sviluppo Rurale. Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in

Michele Dallapiccola Assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca.

Disegno di Lucio Sottovia Prefazione

L’educazione allo sviluppo sostenibile è un obiettivo strategico per il presente e per il futuro del nostro territorio. Ci troviamo in un’epoca che impone scelte diverse da quelle compiute in passato: lontane dal modello produttivo tradizionale, dirette verso un nuovo modello di economia che rispetti l’ambiente, orientate ad un economia sempre più sostenibile. Perché questo accada, è necessario un profondo cambio di mentalità, che coinvolga le istituzioni, le imprese e le singole persone.

Anche grazie al Programma di Sviluppo Rurale, la Provincia Autonoma di Trento può guidare questo processo, promuovendo le competenze necessarie a mettere in discussione i modelli esistenti, per migliorarli e per costruirne insieme di nuovi. Il Programma investe su conoscenza e innovazione, stimola la competitività del settore agricolo e forestale, garantisce la gestione sostenibile di ambiente e clima, favorisce un equilibrato sviluppo del territorio e delle comunità locali.

Questa pubblicazione diventa quindi uno strumento di supporto al Programma di Sviluppo 6 Rurale, di ausilio alle Pubbliche Amministrazioni, ai beneficiari dei contributi e ai tecnici 7 coinvolti nella progettazione. Un manuale rivolto agli aspetti di concreta attuazione operativa, che entra nel dettaglio sia nella fase di pianificazione e progettazione degli interventi, sia della loro successiva corretta manutenzione.

Questo nuovo approccio metodologico, vede quindi la Pubblica Amministrazione indirizzare le risorse economiche a disposizione non solo verso i progetti più meritevoli di sostegno, ma ponendosi anche l’obiettivo di attivare processi virtuosi di cambiamento.

Maurizio Zanin

Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Dirigente del Servizio Foreste e fauna Trentino Paesaggi agro-forestali in

Alberto Giacomoni Dirigente del Servizio politiche sviluppo rurale

Disegno di Lucio Sottovia A cura di Giovanni Giovannini Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per la Provincia Autonoma di Trento 2014-2020 Organismo responsabile dell’informazione: Servizio Foreste e fauna Impaginazione e grafica: Autorità di gestione: Provincia Autonoma di Trento - Servizio Politiche Sviluppo Rurale Tomaso Marcolla Info e bandi: www.psr.provincia.tn.it Provincia Autonoma di Trento Consulenza redazionale, editing testi italiani Servizio Foreste e fauna e riassunti in tedesco: Pro text S.a.s., Bolzano Via G. B. Trener, 3 38121 TRENTO

Stampa: Esperia S.r.l. - (TN)

Trento, giugno 2017

https://forestefauna.provincia.tn.it E-mail: [email protected] [email protected]

8 Foto di copertina: Malga Campo di Caderzone. Val Rendena. 9 1.720 m s.l.m. Esempio d’insediamento alpestre, formato da più edifici distinti, di particolare pregio storico ed architettonico, con vista sul gruppo di Brenta e sul ghiacciaio della Presanella, foto Giovanni Giovannini, 2016.

Foto quarta di copertina: Malga Garzonè (1.971 m s.l.m.) e laghi di Garzonè e San Giuliano, foto Nicola Angeli, 2005

PAESAGGI agro-forestali in Trentino : tutela, Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in ripristino e miglioramento degli ambienti tradizionali / a cura di Giovanni Giovannini. - [Trento] : Provincia autonoma di Trento. Servizio foreste e fauna, 2017. – 216 p. : ill. ; 24x30 cm ISBN 978-88-7702-433-6 Tit. in IV di cop. e testo a fronte in tedesco 1. Boschi e foreste - Trentino I. Giovannini, Giovanni II. Agroforstliche Landnutzung im Trentino 634.90945385 Agroforstliche Landnutzung im Trentino Paesaggi agro-forestali in Trentino. Pflege, Wiederherstellung und Verbesserung Tutela, ripristino e miglioramento degli ambienti tradizionali traditioneller Kulturlandschaften Inhalt 12 Landesplanung und Biodiversität: 145 Prefazione 12 Pianificazione territoriale e biodiversità: 145 Einführung: Die agroforstlichen Nutzungssysteme 18 Waldausdehnung auf den Weiden Introduzione: I sistemi agro-forestali 14 l’espansione del bosco sui pascoli Die Ausdehnung des Waldes auf den Weiden 148 Miglioramenti ambientali e tutela degli habitat 150 Die Tallandschaften: 21 Umweltverbesserungen und Schutz der Lebensräume 154 I sistemi di valle: 21 Orso e lupo: misure di prevenzione 156 Traditionelle Agrarlandschaften erhalten Bär und Wolf: Präventionsmaßnahmen 162 valorizzare i paesaggi rurali tradizionali I piani forestali 164 Die Auflassung der tradtionellen Agrarflächen 22 Die Forstpläne 166 L’abbandono dei paesaggi rurali tradizionali 22 Kastanienhaine und Kastanienwälder 31 Castagneti e boschi di castagno 31 L’ intervento pubblico: 169 Die Nussbaumwiesen im Bleggio 42 Die Maßnahmen der öffentlichen Hand: 169 I prati coltivati con noci nel Bleggio 39 normative specifiche Die Olivenhaine am Oberen Gardasee 48 Spezifische Normen Gli oliveti dell’Alto Garda 45 Esempi di lavori eseguiti nell’ambito Die alten Obstbäume im Nonstal 54 Beispiele für Arbeiten im Rahmen des ELR und Gli alberi di frutta antica nell’Alta Val di Non 51 del PSR e del per il Paesaggio 179 Die Kirschbäume im Lagorai 58 des Landschaftsfonds 178 I ciliegi del Lagorai 57 Alcune indicazioni in sintesi 210 Wildhecken: ökologische Korridore der Agrarlandschaft 64 Einige abschließende Hinweise 211 Le siepi: corridoi ecologici del paesaggio agricolo 61 Indice analitico 212 Die Waldweidelandschaften: 69 Sachregister 212 I sistemi silvo-pastorali: 69 10 Korrekte Weideführung gestire correttamente i pascoli Bibliografia 213 11 Die alpinen Hochweiden 72 Bibliographie 213 I pascoli alpini 70 Bestockte Weiden 78 Pascoli alberati 74 Autori 215 Die Weideführung: Analyse und Zielsetzungen 86 Autorenverzeichnis 215 Gestione del pascolo: analisi e obiettivi 80 Wasserversorgung und Umweltauswirkungen Approvvigionamento idrico e impatto Ringraziamenti 215 der Viehhaltung 92 Danksagungen 215 ambientale della zootecnica 88 Vegetationszusammensetzung und Viehbesatz 100 Composizione vegetazionale del pascolo Die Weideplanung: Tierauswahl und Weidezeit 108 e carico animale 94 Parasitäre Risiken der kleinen Wiederkäuer 114 La pianificazione del pascolamento: Weideführung und Weidezäune 124 la scelta degli animali e del periodo 104 Wiedergewinnungsmaßnahmen 132 Rischi parassitari dei piccoli ruminanti al pascolo 110 Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Invasive Pflanzen 138 La gestione degli animali al pascolo: le recinzioni 116 Trentino Paesaggi agro-forestali in Technische und wirtschaftliche Almordnung 142 Misure di recupero per pascoli e ambienti compromessi 126 Le specie vegetazionali invasive o alloctone 134 Il disciplinare tecnico-economico per la consegna di pascoli e malghe 140 Prefazione – Cosa pensa chi scrive

Gli alberi di montagna sono zone di rifugio e alimentazione per la fauna selvatica e domesti- ca, diversificano il paesaggio, proteggono il suolo, depurano l’acqua, sono custodi di antiche varietà. Non si trovano solo nei boschi, ma anche negli spazi riservati all’agricoltura, oppure come elementi isolati negli spazi aperti. Sono i cosiddetti alberi del “mondo di mezzo”, prima del bosco, a contatto con le aree agricole e gli insediamenti, isolati o a gruppi. Il mondo di mezzo fatto da castagneti, uliveti, lariceti o prati alberati scompare. È un feno- meno graduale ma inesorabile, dovuto all’agricoltura intensiva, all’espansione del bosco e alla mancanza di cura del paesaggio. Questo libro vuole trasmettere conoscenze e informazioni sul mondo di mezzo, ma anche il senso delle attuali iniziative di recupero e valorizzazione di queste formazioni agro-forestali. Per approfondire il tema si è analizzata anche la gestione dei pascoli e le sue ripercussioni sulla biodiversità e sull’ambiente forestale più in generale. La pratica del pascolo è di fon- damentale importanza per limitare la progressiva erosione degli spazi aperti a vantaggio di alberi e arbusti. Il processo di ri-colonizzazione dei prati e dei pascoli è stato per anni un fenomeno importante e in pochi decenni ha portato alla chiusura di ampie superfici prative e pascolive, con conseguente perdita di diversità, sia in termini paesaggistici che naturalistici. Al fine di preservare gli ambienti aperti che si sono conservati fino ad oggi, è quindi necessario 12 adottare tecniche di pascolamento corrette, anche tenuto conto dei grandi cambiamenti che 13 hanno interessato il settore zootecnico. Dall’analisi dei sistemi tradizionali ancora presenti sul territorio, si è cercato di individuare modelli colturali innovativi, adattabili alle esigenze della moderna agricoltura, rispettando però sempre un’impostazione che vede nel bosco e negli alberi dei protagonisti anziché un nemico da combattere. Si è voluto offrire una lettura multidisciplinare, aperta ai contributi di diversi autori, che possa contribuire allo sviluppo di un’agricoltura (e selvicoltura) di montagna moderna e sostenibile. La pubblicazione offre anche una sintesi in lingua tedesca in modo da poter essere utilizzata anche per confronto e scambi con gli addetti al settore e appassionati delle altre regioni alpine. Oltre all’analisi dei sistemi questo libro offre anche una panoramica di quanto è già stato fatto e di quello che si può fare in quei contesti in cui pubblico e privati collaborano. La Pro- Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in vincia Autonoma di Trento da anni investe nelle azioni attive di conservazione dei sistemi tradizionali, in particolare di quelli pastorali. La pubblicazione raccoglie per buona parte le immagini degli interventi realizzati con il sostegno dei Programmi di Sviluppo rurale 2007- 2013 e 2014-2020 per il Trentino. La crescente attenzione a questi territori è visibile nelle numerose iniziative che sono state finanziate con il sostegno dei Programmi di Sviluppo Rurale, attraverso specifiche Misure agricole e forestali. La presente pubblicazione focalizza l’attenzione sugli investimenti soste- nuti dalle Misure forestali, gestite dal Servizio Foreste e fauna. Castagni a Campestrini di , . Foto Nicola Giovanni Giovannini Angeli, 2015 Introduzione L’agro-selvicoltura è una tecnica colturale che I sistemi agro-forestali prevede la combinazione di colture agrarie e/o di attività zootecniche con alberi e formazioni Il Trentino è un territorio di frontiera ubicato forestali. nel centro dell’arco alpino. Per collocazione Nella passata economia di sussistenza i siste- geografica è sempre stato luogo di transito mi agro-forestali garantivano l’indispensabile e punto d’incontro tra mondo latino ed area multifunzionalità produttiva, corrispondente germanica. Nei secoli ha ospitato un continuo allo stile di vita di una popolazione che viveva confronto tra etnie, lingue e culture diverse, principalmente di agricoltura e selvicoltura e sviluppando quindi peculiari usanze e tradi- coltivava i campi soprattutto per l’autosuffi- zioni, oltre a un forte senso di autogoverno. cienza. Il paesaggio, pertanto, doveva essere La storia economica e sociale di questa comu- il più diverso possibile. nità alpina ha quindi originato paesaggi in In questo periodo storico, invece, zootec- continua evoluzione, legati a micro-identità nia, frutticoltura e selvicoltura sono settori locali in trasformazione. economici che tendono a separarsi tra loro. La grande diversità di ambienti agro-forestali Questo comporta squilibri ambientali come presenti su un territorio relativamente piccolo, la perdita di biodiversità, la diffusione di è anche dovuta alle differenze climatiche fra fitopatie e problemi di salubrità dei prodotti. Un’altra conseguenza è la perdita di ambienti 14 le valli, in particolare per quanto riguarda le 15 precipitazioni e la temperatura media annua. paesaggisticamente rilevanti. Fulcro di questo paesaggio è, in particolare, Nelle aree dove la frutticoltura e la viticol- l’Alpwirtschaft, l’agricoltura mista di monta- tura sono prevalenti, restano ancora le sole gna. Si tratta di quella pratica descritta negli formazioni ripariali. Queste sono formazioni studi alpini del geografo svedese John Frödin. naturali di alberi e arbusti, poste in corrispon- Secondo Frödin, la necessità di addolcire le denza dei torrenti. pendenze dei terreni ha prodotto nei secoli La riduzione delle superfici interessate da si- manufatti a elevata artificialità, costringendo stemi agro-forestali non è stata omogenea sul inoltre il contadino di montagna a trasformare territorio di tutta la Provincia, ma ha interes- le variazioni altitudinali in opportunità pro- sato più marcatamente le aree con agricoltura duttive. L’agricoltura di montagna rappre- intensiva e quelle soggette all’abbandono. Nelle aree marginali, quelle alle quote mag- Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in senta quindi il segno visibile delle costrizioni Precipitazione media annua Durchschnittlicher Jahresniederschlag Trentino Paesaggi agro-forestali in ambientali (pendenza, clima, piovosità, ecc.) giori, e in particolare in quelle interessate dal Periodo di riferimento 1981-2010 Bezugszeitraum 1981 - 2010 cui l’uomo ha dovuto adattarsi. Questa par- pascolo, invece, l’erosione è stata rallentata ticolare condizione ha connotato da sempre dalla minore convenienza a introdurre prati- le attività legate alle pratiche agro-silvo- che e sistemi colturali più semplificati. pastorali (agro-selvicoltura), imprimendo il Nei capitoli che seguono si affrontano per il sigillo inconfondibile della “alpinità”1. territorio trentino i problemi connessi a questa trasformazione (in parte compiuta, in parte 1 L’agricoltura di montagna nella tradizione alpina di ancora in atto), secondo una suddivisione Annibale Salsa. pagina 31. Atti convegno: Agricoltura e tematica e funzionale che parte dai sistemi paesaggio nell’arco alpino. A cura di Gabriella De Fino. Fonte: NASA Novembre 2012, litografia Stampalith. di valle e arriva alle zone in quota. In generale, infatti, si può affermare che in Nel sistema a valle, di fatto, non esistono un territorio montano come quello trentino interventi del Servizio Foreste e fauna ma è la quota altimetrica a determinare la tipo- alcune interessanti iniziative di associazioni logia di sistema agroforestale. Per questo si private; di conseguenza nel primo capitolo possono individuare due sistemi principali. si forniscono informazioni storiche e nozio- Il sistema di valle, dove si trovano i castagneti nistiche (anche con cartine e illustrazioni) su e i prati alberati. In questi ultimi la compo- realtà spesso sconosciute e contesti isolati, nente arborea più diffusa è rappresentata dai per i quali serve innanzitutto la sensibiliz- faggi, dal larice e da altre latifoglie minori zazione e una visione d’insieme per avviare (betulla, tiglio, sorbo, ecc.). Fra gli alberi da le misure di conservazione. frutto i più frequenti sono melo, pero, noce, Per il sistema silvo-pastorale, invece, dove olivo e ciliegio. Talvolta sono anche rintrac- gli interventi della mano pubblica sono ora- ciabili isolati esempi di compenetrazione di mai consistenti, si evidenziano le regole il arativi e frutteti in aree con una rilevante cui rispetto costituisce il presupposto delle presenza arborea. misure concrete. Nel secondo capitolo, a Il sistema silvo-pastorale, è caratterizzato da seguito della descrizione della situazione pascoli alberati nei pressi delle malghe, con attuale, si riportano quindi per esteso anche piante isolate di faggio e formazioni arboree, le prescrizioni per un pascolamento corretto. prevalentemente a larice. I pascoli alberati Il terzo capitolo si occupa della pianificazio- 16 sono sistemi silvo-pastorali, ad alto valore ne territoriale e aggiunge alla descrizione di 17 biologico e culturale. Si possono definire fenomeni e regole i dati relativi e i fatti mi- come quelle superfici a pascolo nelle quali surabili. Seguono quindi tabelle e grafici che si conservano gli alberi, isolati o in gruppi. mostrano il fenomeno dell’espansione del bo- La maggior parte delle superfici che si sono sco sui pascoli e informazioni specialistiche conservate in Trentino oggigiorno corrispon- che riguardano gli effetti sulla biodiversità dono agli alpeggi (malghe). con un sotto-capitolo dedicato all’invasività I due sistemi sono meno distinti nelle valli delle specie non autoctone e alla minaccia dei endalpiche (situate nel settore interno della predatori che coinvolge entrambi i sistemi. catena alpina, generalmente con precipi- Infine si forniscono la base e gli strumenti tazioni inferiori rispetto alle zone esterne normativi per gli interventi, in particolare e, sempre, con elevate escursioni termiche il Programma di Sviluppo rurale 2014-2020, Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in fra l’estate e l’inverno) mentre in quelle con mostrando esempi significativi di interventi clima mesalpico ed esalpico (situate nel set- realizzati. tore centrale o esterno della catena alpina) la differenza aumenta. Per entrambi i sistemi si esaminano la si- Val di Rabbi, pian del Saent, 1.980 m s.l.m. Nelle valli tuazione storica e attuale per alberi e altre endalpiche i sistemi agroforestali sono più semplificati e vedono piante, animali e approvvigionamento idrico la predominanza del larice, indipendentemente dalla quota. Foto Nicola Angeli, 2016 (“acqua dell’alpe”, argomento per il quale si In den inneralpinen Tälern sind die agro-forstlichen Systeme rimanda comunque a un’altra pubblicazione weniger diversifiziert; es dominieren die Lärchen, unabhängig apposita del Servizio Foreste e fauna). von der Höhenlage. Einlführung Tallanddwirtschaft beginnt und dann zur Bereich vor allem Hintergrundinformationen Im Trentino zwischen Gardasee und Berglandwirtschaft übergeht. Denn in und Überblicke zu häufig wenig bekannten Nonstal treffen unterschiedliche Bergregionen wie dem Trentino bestimmt und isolierten Kontexten. klimatische Verhältnisse, Kulturen und die Höhenlage die Typologie des jeweiligen Für das System der Wald-Weidewirtschaft Landschaften aufeinander, die wiederum agroforstlichen Systems. Unterscheiden hingegen, wo der Eingriff der öffentlichen sehr eigenständige durch unterschiedliche lassen sich demnach: Hand schon länger konsistent ist, werden Bewirtschaftungsformen geprägte • Die Talsysteme mit Kastanienhainen die Regeln aufgezeigt, deren Beachtung Kulturlandschaften hervorgebracht haben. und Baumwiesen, in denen Buchen durch die Wald- und Almbesitzer die Eine Besonderheit für den Alpenraum ist und Lärchen sowie andere Laubbäume Voraussetzung für konkrete Maßnahmen des auch der hohe Anteil des Landbesitzes in wie Birke, Linde und Vogelbeere die Forstdienstes ist. In Kapitel 2 werden daher öffentlicher Hand, das heißt, von Provinz wichtigsten Elemente des Baumbestands die Bestimmungen und Vorschriften für eine und Gemeinden. darstellen, während bei den Obstbäumen korrekte Weideführung beschrieben. In der Vergangenheit entsprach die Apfel, Birne, Nuss, Olive und Kirsche den Das dritte Kapitel befasst sich mit der agroforstliche Landnutzung der Ton angeben. Landesplanung und dem Phänomen Überlebenswirtschaft der ländlichen • Die Bergsysteme mit Baumwiesen in der Waldausdehnung auf Kosten der Bevölkerung des Trentino. Getreide, Obst der Nähe der Almen, einzeln stehenden Weidelandschaft. Erfasst werden die Daten und Gemüse wurden nur für den Eigenbedarf Buchen und Baumgruppen, überwiegend der Landschaftsveränderung und die Folgen angebaut, die Bäume lieferten unter anderem Lärchen. Die Baumwiesen sind für die Biodiversität, einschließlich der Bau- und Brennholz. Die Landschaft sollte waldweidewirtschaftliche Systeme von Invasion nicht autochtoner Pflanzen und der 18 und durfte daher so abwechslungsreich wie hohem biologischen und kulturellem Rückkehr großer Raubtiere in die Wälder 19 möglich sein. Wert. Die meisten der erhaltenen Flächen des Trentino. Heute hingegen geht die Tendenz hin zur entsprechen den almwirtschaftlich Das vierte Kapitel führt die einschlägigen Trennung von Vieh-, Obst und Forstwirtschaft. genutzten Gebieten. Normen auf und erklärt, welche Zu den Folgen gehören der Verlust In den Tälern mit inneralpinen Bestimmungen die Arbeit des Forstdienstes an Biodiversität, die Verbreitung von Klimaverhältnissen (innerer Bereich der im beschriebenen Kontext leiten. Beispiele Meliorationskrankheiten und Probleme mit Alpenkette mit geringeren Niederschlägen für unterschiedliche landschaftserhaltende gesundheitlich bedenklichen Produkten. im Vergleich zu den äußeren Bereichen und Arbeiten des Forstdienstes werden Landschaftlich wertvolle Umgebungen starken Temperaturschwankungen zwischen abschließend anhand von Bildmaterial gehen verloren. Sommer und Winter) sind die Unterschiede illustriert und erläutert. Vor allem Gebiete mit intensiver agrarischer zwischen den beiden Systemen weniger Nutzung und vom Menschen aufgegebene markant, während sie in Gegenden mit Vor- Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Gegenden sind von der Reduzierung und Zwischenalpenklima deutlicher zutage agroforstlicher Nutzflächen betroffen. In den treten. . Nelle valli caratterizzate da clima mesalpico ed Randgebieten hingegen, vor allem in höheren Für das in Kapitel 1 beschriebene Talsystem esalpico aumenta la variabilità degli ambienti. Domina la vite, Lagen, ist dieser Prozess gebremst worden, da gibt es kaum Eingriffe des Forstdienstes, nei luoghi più pendenti e marginali si trovano boschi di latifoglie termofile, siepi, prati alberati con alberi da frutto. sich vereinfachte Bewirtschaftungsmethoden dafür aber einige interessante private Foto Alessandro Gadotti, 2015 dort nicht auszahlen. Initiativen zur Erhaltung dieser wertvollen Dieses Buch beschreibt die Probleme, die Kultur- und Naturlandschaft. Für dieses In den Tälern mit Vor- und Zwischenalpenklima ist die Landschaft sich aus der Transformation der Landschaft Anliegen sollen die Öffentlichkeit und vielseitiger und abwechslungsreicher. Die Reben bestimmen im Trentino ergeben und folgt dabei einer insbesondere Baumbesitzer sensibilisiert das Landschaftsbild, in steilen und marginalen Lagen finden systematischen Aufteilung, die bei der werden. Daher liefert das Buch für diesen sich Laubwälder, Wildhecken und Obstbaumwiesen. I sistemi di valle: Tallandschaften valorizzare i paesaggi rurali tradizionali Traditionelle Agrarlandschaften erhalten

Frutticoltura e viticoltura sono per il Trentino le coltivazioni più rappresentative. Fra le piante da frutto, quella più importante è la mela, con una superficie coltivata di circa 9.500 ettari. Di 20 questi, 6.500 circa sono in Valle di Non. La coltura della vite si 21 estende invece su una superficie di quasi 10.000 ettari, distribu- iti in zone con caratteristiche eterogenee e altitudini che vanno da 200 a 700 m s.l.m. Orticoltura e olivicoltura sono coltivazioni significative solo in aree ben delimitate: l’Alto Garda per l’olivo e la valle di Gresta per gli ortaggi e le patate. La coltivazione del mais è diffusa nelle Giudicarie, nella Bassa Valle del e I sistemi di valle in Valsugana. I sistemi di valle

Obst und Wein bestimmen die typischen Anbaukulturen des Trentino. Der Apfel spielt mit 9500 ha Anbaufläche eine herausragende Rolle, wobei 6500 ha im Nonstal konzentriert sind. Die Rebfläche von ca. 10.000 ha ist auf unterschiedliche Gebiete und Höhenlagen (200-700m) verteilt, Gemüsefelder und Olivenhaine hingegen im Wesentlichen auf Valle di Gresta und Oberer Garda begrenzt. Mais wird in den Judikarien, im un- In cartina le principali aree agricole dei fondovalle del Trentino. teren Valle di Chiese und in der Valsugana angebaut. Die Karte zeigt die wichtigsten landwirtschaftlichen Flächen in den Tälern des Trentino

Vallagarina. Foto Alessandro Gadotti, 2015 L’abbandono dei paesaggi rurali Trattrici agricole di potenza sempre più elevata, si sono ormai dif- Immer stärkere Traktoren sind inzwischen auch im ganzen Trentino tradizionali fuse su tutto il territorio, questo tipo di meccanizzazione, parallela- verbreitet. Die zunehmende Mechanisierung im Gleichschritt mit In molte valli del Trentino la presenza di mente all’aumento delle dimensioni delle aziende agricole, ha reso der ständig wachsenden Größe der landwirtschaftlichen Betriebe antiche coltivazioni di cereali in montagna è i contadini sempre meno sensibili verso i temi ambientali come il macht viele Bauern taub für Umweltthemen wie Bodenverdichtung, testimoniata da antichi terrazzamenti e mu- compattamento dei suoli, la concimazione organica, il rispetto delle organisches Düngen, Rücksichtnahme auf alleinstehende Bäume lini, oggi in molti casi inglobati dal bosco e piante isolate e della biodiversità. und Artenvielfalt. abbandonati. L’avvento della meccanizzazione dell’agri- coltura, con la specializzazione colturale e l’uso dei prodotti chimici, ha radicalmente modificato i paesaggi agricoli e forestali, so- prattutto nei territori più adatti alle nuove tecniche di coltivazione. I prati alberati e la cerealicoltura furono le prime pratiche a essere abbandonate. Segui- rono lo sfalcio dei prati più ripidi e quindi poco meccanizzabili e la coltivazione delle zone a prato terrazzate con muri a secco, 22 dove i trattori non potevano operare. 23 Die Auflassung der traditionellen Agrarlflächen. In vielen Tälern des Trentino sind alte Ter- rassenanlagen und Mühlen, die heute al- lmählich vom Wald verschluckt werden, I sistemi di valle I sistemi di valle stumme Zeugen des einstigen Getreidean- baus in den hiesigen Bergen. Die einsetzende Mechanisierung der Landwirtschaft mit der Spezialisierung des Anbaus und dem Einsatz von chemischen Produkten hat die Landschaften radikal verändert, vor allem dort, wo die neuen Techniken rationell eingesetzt werden konnten. Baumwiesen und Getreideanbau fielen als erste der neuen Zeit zum Opfer. Es folgten die Wiesen in mechanisch schwer zu bear- beitenden Steillagen und die mit Trocken- mauern terrassierten Rasenflächen, die für Traktoren unzugänglich sind. Molini di . Foto Giovanni Giovannini, 2014 Trentino. Foto Giovanni Giovannini, 2016 Nel passato quasi tutti i masi possedevano dei salici, in particolare Früher gab es auf fast allen Bergbauernhöfen Weiden, besondere La maggior parte degli attuali boschi di neo-formazione si trova Große Teile der heute neu entstandenen Wälder waren früher Wie- il Salix alba-vitellina (salice giallo). I getti dei salici, oltre a essere il die Salix alba-vitellina (Gelbe oder Dotterweide). Die Weidenzweige proprio su terreni che prima erano prati, campi e pascoli. Come sen, Felder und Weiden. Als Folge dieser Entwicklung ist die Gren- materiale da intreccio per eccellenza, venivano usati dai contadini waren nicht nur ein hervorragendes Flechtmaterial, sondern wur- conseguenza il confine fra bosco e coltivi appare in maniera sempre ze zwischen Wald und Anbauflächen immer markanter geworden. nelle vigne come legaccio (per la vite) e per legare le fascine di legna. den von den Bauern auch zum Anbinden der Weinstöcke und zum più marcata e distinta. Dopo questo periodo di grandi trasformazio- Die agroforstlich genutzten Flächen, die heute noch bestehen, stellen Oggi li si trova ancora nelle vicinanze dei piccoli appezzamenti di Schnüren von Holzbündeln verwendet. Heute findet man die Wei- ni, le formazioni agro-forestali che si sono conservate sono solo una nur einen Bruchteil des ursprünglichen, bis in die fünfziger Jahre vigne, ma anche lungo i canali o come elementi isolati nei prati sfal- den noch in der Nähe kleiner Weinbaugrundstücke, ebenso wie an minima parte di quelle originarie, ovvero di quelle ancora presenti erhaltenen Bestands dar. ciati vicini ai centri abitati. Kanälen oder als Einzelexemplare auf ortsnahen Mähwesen. fino agli anni Cinquanta del secolo scorso.

24 25 I sistemi di valle I sistemi di valle

Val dei Mocheni, San Francesco-Ausservlarötz, foto Giovanni Giovannini, 2016 Malga Valandro, Dolomiti di Brenta, 1.800 m s.l.m. Nell’immagine gli ex prati falciati sono in via di colonizzazione da parte dell’abete rosso. Nell’immagine piccola il sentiero a monte dei prati, dove sono ancora presenti le incisioni provocate dalla discesa delle slitte in legno cariche di fieno verso valle. Foto Giovanni Giovannini, 2016 Valandro-Alma, Brenta-. Die ehemals gemähten Wiesen werden heute von Rottannen besiedelt. Heuschlitten haben ihre Spuren auf dem Weg oberhalb der Wiese hinterlassen. La coltivazione del castagno in Trentino divenne per molti secoli Der Anbau von Esskastanien im Trentino bedeutete über Jahrhun- Sotto le chiome degli olivi per tempi immemorabili si è mantenuta Unter Olivenbäumen wurde seit Menschengedenken Wie- un’importante fonte di sostentamento alimentare; è possibile che i derte hinweg die Sicherung einer wichtigen Nahrungsquelle. Es ist la praticoltura. Fino a pochi decenni orsono il fieno raccolto sotto gli senwirtschaft betrieben. Bis vor wenigen Jahrzehnten hat im Tren- vecchi castagni che sono ancora presenti abbiano sfamato (e quindi durchaus denkbar, dass die heute noch erhaltenen Bäume ganze olivi permetteva di alimentare centinaia di capi di bestiame della tino das Heu, das unter den Bäumen geerntet wurde, hunderte von salvato) intere generazioni. La sottrazione di siepi e piante isolate Generationen gesättigt (und somit vor Hunger bewahrt) haben. Die popolazione residente. Oggigiorno invece, i prati seppur conservati Nutztieren der lokalen Bevölkerung ernährt. Heute werden die è continuata nel tempo, nonostante sia maturata in molti la consa- Rodung von Hecken und einzelstehenden Bäumen wird fortgesetzt, non sono più utilizzati per la produzione di fieno, salvo in sporadici Wiesen zwar erhalten, dienen aber nur noch vereinzelt der Heuer- pevolezza del loro importante ruolo ecologico e paesaggistico. Lo auch wenn das Bewusstsein über die ökologische und landschaftli- appezzamenti. zeugung. stesso si può dire dell’abbandono di ampie porzioni di terreni, dove che Bedeutung dieser Pflanzen bei vielen gewachsen ist. erano coltivati castagni secolari.

26 27 I sistemi di valle I sistemi di valle

Castagni, Gefällter Kastanienbaum, foto Giovanni Giovannini, 2012 Olivi nell’alto Garda, anni ‘80. Foto Flavio Faganello Olivenhain am Oberen Gardasee 80er Jahre Nelle Giudicarie domina il paesaggio agrario di mezza montagna, In den Judikarien1 herrscht eine typisch mittelgebirgische L’intensificazione dell’agricoltura ha comportato la scomparsa qua- Die intensive Landwirtschaft hat das beinahe komplette Verschwin- quello dei prati e dei campi coltivati a granoturco, viti, patate e al- Agrarlandschaft vor, mit Wiesen und Maisfeldern, Wein-, Kartoffel- si totale di quegli elementi naturali del paesaggio rurale, quali sie- den von Hecken, Baumalleen, Trockenmauern und Feuchtgebieten tri cereali. Un territorio dove la zootecnia riveste ancora un ruolo und Getreideanbau. Auch die Viehwirtschaft spielt hier noch eine pi, alberature, muretti a secco e zone umide. Si tratta di elementi mit sich gebracht. Dabei handelt es sich um wertwolle Rückzugs- importante. Questo territorio si differenzia da altri analoghi per un wichtige Rolle. Eine Besonderheit dieser Landschaft sind die Nussbäu- preziosi come aree di rifugio e riproduzione per la flora e la fauna und Fortpflanzungsflächen für Flora und Fauna, die für die ökologi- aspetto: la presenza degli alberi di noci. Alberi maestosi, diffusi a me, die den Unterschied zu vergleichbaren Gegenden ausmachen. Es selvatica, importanti, quindi, per la funzionalità ecologica comples- sche Funktionalität des Agroökosystems insgesamt von Bedeutung piccoli boschi, più di frequente isolati e posti a bordo dei sentieri o a sind majestätisch anmutende Bäume, die zum Teil kleine Wälder bil- siva dell’agro-ecosistema. Le siepi, delimitando le aree coltivate o sind. Insbesondere die Hecken, die Felder, Kanäle und Straßen be- confine degli appezzamenti coltivati, rappresentano una peculiarità den, aber öfter noch als Einzelexemplare die Wegesränder säumen le bordure di canali e strade, costituiscono uno degli elementi più grenzen, stellen ein Kernelement der Agrarlandschaft dar. culturale di questi luoghi. Questo paesaggio è minacciato dall’assen- oder die Grenze zwischen Anbauflächen markieren. caratteristici del paesaggio rurale. za di redditività delle piante. 1 Tallandschaften nordwestlich des Gardasees, die einen Teil des ersten von der UNESO anerkannten Biosphärenreservats der Dolomiten bilden.

28 29 I sistemi di valle I sistemi di valle

Caderzone, Val Rendena. Prati alberati con noci sono diffusi anche in val Rendena. Foto Giovanni Giovannini, 2016 Lomaso, Giudicarie Esteriori, anni ‘80 - foto Flavio Faganello Nussbaumwiesen sind auch im Val Rendena verbreitet. I sistemi di valle Tallandschaften Castagneti e boschi di castagno Kastanienhaine und Kastanienwälder

Valle dell’: , Cembra, Fa- ver, , Grauno, Grumes, Lisignago, Lona-Lases, , Valda, . Inoltre: Sardagna ( di Trento) e . Valli Giudicarie: Fiavè, , , Prezzo, , Tione, , Cariso- lo, Caderzone, , Pieve di Bono, Bassa Valsugana e Tesino: Roncegno, Tor- , Villa Rendena. Notevoli super- cegno, , , Samo- fici si trovano a Storo, Daone e Prezzo. ne, Spera, , Borgo, , Carza- Darzo, Comune di Storo. no, Ivano Fracena, e . Alta Valsugana: Centa S.Nicolò, , Alto Garda e : Comune di Arco, Ten- , , , Bolen- no, , , Drena, Moli- 30 tino, Calceranica, , Pergine, 31 na di Ledro e Nago Torbole. , Vignola Falesia, . Vallagarina: Ala, con Ca- stione, Cazzano e Crosano; infine Mori (15,58 ha) con Besagno. I sistemi di valle I sistemi di valle

Nell’immagine a sinistra il castagneto di Pianaura di Arco. Tra Arco e Drena, si trova una delle zone castanicole più belle delle alpi. La zona è visitabile partendo dall’abitato di Massone di Arco; dopo una breve salita, a Pianaura si incontra il primo castagneto fra i boschi, da qui, verso i prati di Troiana si arriva in località Carobbi; una strada sterrata porta fino al piccolo paese di Braila, dove si riprende la strada asfaltata fino a Drena. Foto Giovanni Giovannini, 2016

Links: der Kastanienhain von Pianaura di Arco. Zwischen Arco und Drena befindet sich eine der schönsten Kastaniengegenden der Alpen. Ausgangspunkt für einen Besuch ist die Ortschaft Massone di Arco. Nach kurzem Anstieg stößt man in Pianaura auf den ersten Kastanienhain im Wald; von dort geht es weiter über die Prati di Troiani zur Ortschaft Carobbi und auf einem Feldweg weiter nach Braila, von wo aus die Asphaltstraße Il “Sentiero del Castagno Valsugana” si articola in 11 percorsi. zurück nach Drena führt. Die 11 Spazierwege des “Sentiero del Castagno” in der Valsugana. I castagneti della Valsugana e altrove locali, forniva materiale da costruzione, uti- niti e dagli scisti cristallini; tutte quante ca- lizzato come paleria per le colture agricole ratterizzate da una acidità di base rilevante, Storia: La storia delle coltivazioni di casta- nonché legna da ardere. Nel passato il lega- grazie alla quale il castagno trova un opti- gno in Trentino è plurisecolare, caratteriz- me fra castanicoltura e zootecnica era molto mum pedologico. zata da fasi espansive seguite da periodi di stretto; gli animali domestici trovavano nel Per quanto riguarda il regime idrico, invece, declino. Il periodo di massima espansione castagneto ampie zone destinate al pascolo il castagno trova il suo migliore adattamen- fu quello imperiale, quando il Parlamento mentre le aree pianeggianti erano coltivate to in climi con piogge superiori ai 700 mm di Vienna e la Dieta Tirolese promossero a seminativo (frumento, orzo, ortive). annui; la carenza idrica costituisce infatti un azioni di incentivazione alla produzione di fattore limitante sia per la qualità e quantità castagne quale fonte alimentare locale di ri- Tipi e luoghi: La pianta di castagno di so- del prodotto che per lo sviluppo epigeo del- lievo. Le castagne dal Trentino venivano in lito si presenta come una pianta maestosa, le chiome solitamente molto ampie. parte esportate nelle altre aree dell’Impero con le grandi branche e la chioma molto Austro-Ungarico. La coltivazione del casta- ampia e di forma globosa oblunga. Le al- Produzione: Un castagno adulto in buone gno divenne così per molti secoli un’impor- tezze superano in certi casi i 25 m. In Tren- condizioni può produrre annualmente circa tante fonte di sostentamento alimentare, al tino la fascia di coltivazione del castagno 30 kg di castagne commercialmente valide. punto che è possibile sostenere la tesi secon- va dai 300 ai 900 m s.l.m. su terreni con un L’andamento delle superfici coltivate e ge- do la quale i vecchi castagni che sono ancora esposizione sud sud-est, specialmente nelle stite a castagno in provincia di Trento ha presenti abbiano sfamato (e quindi salvato) zone prossime ai 1.000 m. La coltivazione è avuto vari momenti di sviluppo. Si è pas- intere generazioni. attuata da secoli su esemplari innestati con sati infatti dai 600 ettari di castagni coltivati 32 La Valsugana è tradizionalmente la zona di varietà di marroni locali (Castanea sativa ssp. a fine Ottocento fino agli attuali 240 ha. La 33 maggiore diffusione. Il versante della valle Macrocarpa). produzione media annuale si è assestata su esposto verso sud è coltivato a castagno fin Dalla pubblicazione della PAT “Il castagno circa 1200 quintali di prodotto commercia- dall’epoca romana. In passato, nella par- e il noce nella provincia di Trento”1, sono lizzabile, trascurando alcuni anni partico- te altimetrica più bassa dominava la vite, emersi 6 ecotipi : “Marone di Besagno”, lari come il 2013 e il 2015 in cui, per varie mentre le zone tra i 400 e gli 800 m erano oc- “Marone di Sardagna”, “Marone di Ron- cause naturali susseguitesi e riconducibili I sistemi di valle cupate dai castagni. Alla stessa quota pas- cegno”, “Marone di Praso-Daone”, “Maro- sia all’andamento climatico che alla presen- I sistemi di valle sava il tracciato della Via Claudia Augusta ne di Grumes” e la “Castagna Tiona”. Per za di parassiti quali il cinipide galligeno del Altinate che, evitando le aree paludose del importanza non vanno però trascurati altri castagno, la produzione è stata caratterizza- fondovalle, attraversava la vallata a mezza ecotipi fondamentali, individuati anche in ta da un forte calo. Un altro fattore di calo costa, nelle zone lambite dai castagneti. La letteratura, per la coltivazione del casta- è riconducibile alle minori cure colturali at- zona che va da Roncegno a Strigno costitu- gno in Trentino : “Marrone di Brentonico”, tuate nei castagneti, come l’assenza di pa- iva di fatto, fino al secondo dopoguerra, l’a- “Marrone di Darzo”, “Marrone di Drena” scolo, la mancata concimazione con letame rea castanicola più estesa del Trentino. I terreni più adatti al castagno sono quelli e in alcuni casi, l’assenza di irrigazione. leggeri, profondi e freschi, ricchi in fosforo Utilizzo del castagno nel passato: Il casta- e potassio, con sottosuolo friabile. Un esem- Cause e conseguenze dell’abbandono: Il gno ha avuto, nei secoli, una duplice impor- pio è fornito da quelli di origine vulcanica parziale abbandono di ampie superfici col- tanza: oltre a costituire, con i suoi frutti, una ovvero le terre silicee provenienti dai gra- tivate a castagno è da ricondurre al perio- riserva calorica per sfamare le popolazioni do coincidente con lo sviluppo economico italiano degli anni Sessanta, che ha portato 1 PAT, Assessorato all’Agricoltura, Foreste, Turismo e Pro- La raccolta delle castagne in Valsugana. Foto Alessandro Ga- mozione (ed.), Il castagno e il noce nella provincia di Trento, a un forte abbandono delle attività agricole dotti, 2015 Artimedia Casa Editrice, Trento 2011 tradizionali della montagna. Kastanienernte “[…] Domando pertanto se non sia vero che l’a- Dopo aver illustrato la diffusione sponta- gricoltura nostra penuria sempre più di letto per nea della pianta nei territori e nelle valli gli animali, e per accrescere le masse dei conci- che si estendono dal corso del basso Adige mi; se ella non penuria di legnami da impalare le passando da Pergine per arrivare sino alle viti, e da manifaturare i prodotti de paese? […] estremità settentrionali del Lago di Garda, Domando qual ricavato abbiano le Comunità, e l’autore conclude auspicando, da parte del i privati da cotali località frequentissime nella Consorzio e della collettività, un rinnovato vicinanza degli abitati del Tirolo meridionale? impegno nella tutela del territorio agricolo Quivi spesso è minacciata la pubblica sicurezza, e della specificità del suo habitat floreale. e la rovina dei terreni coltivati.” “E se quivi il fondo occorrente al nostro intento L’ispettore esalta poi le molteplici possibi- si trova pel momento esaurito, cerchiamo sup- lità di impiego e di guadagno che offre la plirlo altrimenti, con mezzi che valgano altresì coltura del castagno. a difondere amore, e fervore per le agricole, e bo- schive occupazioni. “Tuttavia quivi col tempo potrebbe aversi una […]Dal ponte de Lisano sino alla uscita de doppia risorsa di nutrizione: cioè per gli uomini, alla stretta di Limarò sulla sponda di mezzodì, e per gli animali, e tanto potrebbe essere il rica- sino alla elevatezza di mezzo monte, ogni locali- vato da formarne del superfluo un ramo di atti- tà può essere ferace dell’albero nostro preziosis- 34 vo commercio. Per un istante immaginate tutte simo, e col tempo, di frutta squisite. Né diverse 35 queste apriche situazioni del Tirolo meridionale possono riescire nella falda de Bleggio sotto al coperte dell’albero dedicato dalla riconoscenza durone nei colli Bracco, e S. Martino ed altrove; dei Gentili al Capo degli dei, sia egli educato a come pure nella opposta spiaggia di Lundo, Poja bosco pel legno, sia a grande albero da frutto, e Comano, sino lungo la nuova strada di Lima- Uno sguardo indietro: estratti da un artico- migliorato col nesto delle varietà della castagna rò, che sarebbe bene fiancheggiare di quest’albe- I sistemi di valle lo del “Messaggero Tirolese” intitolato mangiareccia di Linneo.” ro, qual emblema della forza, e del potere per le I sistemi di valle DELLA NECESSITÀ E UTILITÀ di vestire utili imprese, che mai falliscono nella unanime di castagni i luoghi aprichi e sterili del Ti- Egli intendeva inoltre sottolineare le pro- cooperazione, e volere di questi abitanti.” rolo meridionale, colle regole da seguirsi a prietà specifiche del legno di castagno, indi- questo scopo, candone i vari possibili impieghi. (Dal “Giornale agrario dei distretti trentini apparso nel 1840 in occasione della riunione e roveretani”, anno primo, 52, 29 dicembre del Consorzio agrario di , a firma del “[…] In quanto poi al suo legno [del castagno], 1840) dott. G. Serafini, ispettore forestale di zona. se egli non è conveniente da bruciare perché scoppietta, e dà carbone poroso, però egli fornisce Dalla relazione dell’ispettore emergono al- eccellenti travature da costruzioni subacquee, dà cune peculiarità della coltura del castagno, tavole e doghe ottime per vasellami, e cerchi per tali da rendere necessario già allora (1840) cingerli; e Glediatst insegnò di impiegare le fo- l’impiego di fondi consortili per la ripopola- glie, e la corteccia di quest’albero a uso della con- zione della pianta nel territorio del Trentino cia delle pelli.” meridionale. Castagni a Campestrini di Torcegno. Foto Nicola Angeli, 2015 All’abbandono sono seguite alcune proble- zioni nelle aree a prato. Questo metodo di Die Kastanienhaine in der Valsugana den lassen. Ein ausgewachsener gesunder Stockausschlägen oder durch mit lokalen matiche fitosanitarie, fra le più importanti vi conduzione consente, inoltre, di mantenere Baum kann bis zu 30 kg Kastanien jährlich Sorten veredelte Topfpflanzen erfolgen. è stato il deperimento dei castagneti colpiti un’elevata biodiversità ambientale che si ri- Zur Zeit des österreichisch-ungarischen liefern. Wassermangel beeinträchtigt die Qua- Letzteres wird mit Erfolg von der „Coope- dal cancro corticale del castagno (Criphonec- durrebbe con l’entrata di arbusti, robinia e Kaiserreichs erfuhr die Esskastanie im lität der Früchte, die Kastanie bevorzugt Jah- rativa castanicoltura del Trentino-Alto Adi- tria parasitica), e in tempi più recenti il cini- altre specie aliene. L’intervento con mezzi Trentino ihre höchste Anerkennung und resniederschlagsmengen von über 700 mm. ge“ betrieben, einer privaten Initiative, die pide del castagno (Dryocosmus kuriphilus). meccanici per il contenimento degli arbusti Ausbreitung. Der Reichsrat in Wien und der Die Anbaufläche im Trentino ist von ca. in Gewächshäusern 2-3 Jahre alte Pflanzen Purtroppo in alcune località della Valsu- e dell’erba, infatti, è in genere difficile a cau- Tiroler Landtag förderten den Anbau und 600 ha gegen Ende des 19. Jahrhunderts heranzüchtet, die mit zwei lokalen Sorten gana e della valle dei Mocheni, è evidente sa della pendenza e dell’accidentalità del den Export der Kastanien aus der bis 1918 auf aktuell 240 ha zurückgegangen. Die veredelt und ausgesetzt werden. Als Unter- l’abbandono dei terreni più declivi e dei terreno, e in ogni caso molto costoso. zum Kaiserreich gehörigen Region in andere Verkaufsmenge lag im letzten Jahrzehnt bei lagen werden im Trentino Kastaniensamen castagni. Dove ciò accade viene meno non Per non compromettere in futuro l’esistenza Regionen der k.u.k.-Monarchie. Esskastanien rund 1200 Doppelzentner, mit Ausnahme oder Maronensamen (“Franco”) verwendet. solo un ambiente particolare ma un vero e stessa della castanicoltura trentina è neces- spielten in der Subsistenzwirtschaft eine für einige schlechte Jahre (2013, 2015), in proprio paesaggio culturale. sario che vengano attuate pratiche di recu- wichtige Rolle. denen die klimatischen Verhältnisse und Ad Albiano l’avanzata dei fronti di cava, pero dei castagneti abbandonati. Questo Schädlingsbefall (chinesische Kastanien- delle discariche e dei piani di lavorazione può sia attraverso innesti specifici Die Kastanie war nicht nur wegen ihrer Früchte Gallwespe) den Bäumen zusetzten. e stoccaggio del porfido hanno consumato su polloni originatisi dalle ceduazioni (re- gefragt, das Holz wurde in der Landwirtschaft Für rückläufige Erträge spielt auch die e spezzettato molto del territorio coltiva- cisione) a raso delle ceppaie selvatiche (con für Pfähle und als Brennmaterial verwendet. ausbleibende Beweidung der Kastanienhaine to storicamente a castagno. Da alcuni anni problemi fitosanitari evidenti o con pro- Außerdem wurden die lichten Kastanienwäl- sowie zum Teil fehlende Bewässerung eine sono in corso iniziative per valorizzare e tu- blemi legati a inabilità strutturale), sia con der als Weidefläche für das Vieh genutzt, Rolle. Die reduzierte Anbaufläche hingegen telare i castagni superstiti. l’impianto di nuovi soggetti allevati in vaso während man in der Ebene Weizen, Gerste ist dem Niedergang der traditionellen 36 ma innestati con varietà locali. und Gemüse anbaute. Landwirtschaft infolge des Wirtschaftsbooms 37 Misure di recupero: Attualmente la casta- Un esempio molto importante è dato dalla der 1960er Jahre zuzuschreiben. In der nicoltura da frutto è oggetto di recupero in Cooperativa castanicoltori del Trentino- Das Valsugana oder Suganer Tal, vor allem Valsugana wurden in einigen Orten vor molte aree della Provincia, specie in quelle che attraverso un paio di vivai zwischen den Ortschaften Roncegno und allem die steileren Hanglagen aufgegeben, dove la coltivazione era storicamente im- specializzati produce piante di età variabile Strigno, war traditionell und bis in die in Albiano, im Valle di Cembra (Zimbertal), portante, grazie al rinnovato interesse per tra i 2 o 3 anni innestate con due varietà lo- Nachkriegszeit das wichtigste Anbauge- sind Porphyrsteinbrüche der Grund für das I sistemi di valle la castagna locale e per il valore ambientale, cali: Varietà Drena e Varietà Valsugana pro- biet. Die nach Süden ausgerichteten Hänge Verschwinden traditioneller Anbauflächen. I sistemi di valle storico e culturale che questi boschi rappre- venienti dall’Associazione tutela Marroni waren schon zu Zeiten der Römer in tie- sentano. di Castione. feren Lagen mit Weinreben und zwischen In einigen Gegenden des Trentino ist man In alcune zone del Trentino il sistema casta- Le nuove piante innestate su giovani e fre- 400 und 800 m, auf Höhe der von Venedig heute dabei, die traditionellen Anbauflächen gneto-pascolo è ancora in uso, e pare essere schi polloni vengono generalmente impo- nach Augsburg verlaufenden Via Claudia zurückzugewinnen. Die Beweidung ist dabei ancora la migliore combinazione per per- state su una crescita libera oppure indirizza- Augusta, mit Kastanienbäumen bewachsen. eine interessante Option, da das Vieh für mettere di mantenere tali superfici. La pre- ta allo sviluppo di 3 o 4 branche, assumendo Eine der schönsten Kastaniengegenden der natürlichen Dünger und das Kleinhalten des senza del bestiame nel castagneto è molto una forma “a vaso”. Roncegno: La famiglia Montibeller al lavoro. In Valsugana, l’area ganzen Alpenregion befindet sich hingegen Niederwalds sorgt. Damit wird die Biodiver- importante in quanto consente di mantene- I portainnesti conosciuti in Trentino sono il che va da Roncegno a Strigno è caratterizzata da un mosaico di zwischen Arco und Drena in der Nähe des sität erhalten und das Eindringen fremder re un sottobosco pulito, così come è positiva selvatico (ottenuto da semi di castagne sel- terrazzamenti, castagneti e piccole zone dedicate all’agricoltura Gardasees. Arten verhindert. Gras und Unterholz in famigliare. la conseguente concimazione organica (de- vatiche), oppure il Franco (ottenuto da semi Foto Paolo Aloisi, 2016 Hanglagen mit mechanischen Mitteln unter iezioni animali). di Marone). Der Anbau der Esskastanie im Trentino er- Kontrolle zu halten ist weitaus aufwendiger Con il pascolo si crea un duplice utilizzo Roncegno, Valsugana: Die Gegend zwischen Roncegno e folgt seit Jahrhunderten durch Aufpropfen und kostspieliger. Weitere alte Kastanien- Foto Romano Magrone. Archivio Ufficio Stampa Provincia auto- Strigno ist gekennzeichnet durch ein Mosaik von Terrassie- della superficie. Il reintegro della sostanza Testi: Giovanni Giovannini, Stefano Montibeller, von lokalen Edelkastaniensorten (Castanea haine sollen zurückgewonnen werden. Dies noma di Trento. organica mediante la fertilizzazione diretta, Massimo Miori rungen, Kastanienhainen und Agrarflächen für den Eigenbedarf sativa), wobei sich 6 Landsorten unterschei- kann durch Veredeln von Jungtrieben auf infatti, evita la concentrazione delle deie- der Familien

I sistemi di valle Tallandschaften I prati coltivati con noci nel Bleggio Die Nussbaumwiesen im Bleggio

38 39 I sistemi di valle I sistemi di valle

In Trentino la coltura del noce risale all’antichità, ed è particolarmente diffusa nei comuni del , , Fiavè, Lomaso e Stenico. Il Bleggio, per tutti i trentini è un luogo associato alla noce, proprio perché in questo luogo è nata la varietà “Bleggiana”. Nell’immagine la campagna del Bleggio Superiore. Foto Giovanni Giovannini, 2016

Im Trentino sind Nussbäume besonders in den Gemeinden des Bleggio inferiore und superiore (Foto links), Fiavé, Lomaso und Stenico verbreitet. Die Trentiner verbinden mit dem Wort Bleggio automatisch den Gedanken an Walnüsse, da aus dieser Il Bleggio Superiore e i suoi borghi: una passeggiata nel territorio della noce. Gegend die berühmte Sorte “Bleggiana” stammt. Der Bleggio Superiore und seine antiken Dörfer: Spazierweg zwischen Nussbäumen. I prati coltivati con noci nel Bleggio Tipi e luoghi: Le Giudicarie Esteriori si di circa 10 kg di noci per ogni pianta adulta. estendono dal Lago di all’Alto- Alcuni impianti specializzati possono rag- Storia: Nelle Giudicarie Esteriori, dove il piano del Banale sotto le Dolomiti di Bren- giungere la densità di oltre 300 piante a et- Lago di Garda cede il passo alle Dolomiti ta, dalla valle scavata dal torrente Sarca al taro. di Brenta, la coltivazione delle noci è stata versante coltivato del Bleggio e del Lomaso. introdotta dai Romani. La zona che com- I noci sono coltivati in tutta la zona, anche Cause e conseguenze dell’abbandono: Nel prende anche le famose Terme di Comano, se la loro presenza è concentrata princi- passato la coltivazione degli alberi di noce è ricca di storia. A Stenico, ad esempio, si palmente nelle zone del Bleggio Inferiore, era una pratica diffusa, ma nel secondo trova il castello che fu una delle residenze Bleggio Superiore, Fiavè, Lomaso e Steni- dopoguerra, in particolare dai primi anni del principe-vescovo di Trento e del capi- co. Questo perché il noce predilige i pendii Sessanta, si evidenziarono i primi segni di tano vescovile delle Giudicarie; meritano esposti a est. declino numerico delle piante attribuibile inoltre una visita i borghi antichi del Bleg- Alcune caratteristiche differenziano la Bleg- fondamentalmente all’alto valore del legna- gio, Rango e di , oltre giana dalle altre noci coltivate. Della noce me. Al tempo erano ancora presenti nume- agli insediamenti preistorici delle palafitte Bleggiana infatti si apprezza molto la facili- rose piante secolari innestate con varietà di Fiavè. tà di rottura radiale dell’endocarpo legnoso Bleggiana; queste, a differenza delle piante Il paesaggio agricolo delle Giudicarie, in (nocciolo), che permette l’estrazione integra selvatiche presentavano un legname di qua- particolare quello del Bleggio, è caratteriz- del seme. Un’altra caratteristica è quella lità superiore grazie alla crescita più lenta e zato da prati e campi alberati con noci, iso- del minor contenuto d’olio, che permette al regolare e soprattutto al colore decisamente lati o a filari. frutto di irrancidire meno di altre varietà. A più scuro. Il taglio degli alberi pregiati por- 40 Il periodo di maggior diffusione dei noci prova di questa seconda caratteristica vi è tò quindi a un rapido calo del numero di 41 nella zona fu quello compreso fra le due la scarsa diffusione della tradizione di pro- piante presenti. Guerre mondiali, motivato anche dalle po- durre olio di noce, che viene invece prodot- Nel corso degli ultimi anni si è assistito a un litiche fasciste di autarchia. Oltre alle piante to in altre regioni con differenti varietà. progressivo calo sia in termini di superfici di noce era incentivata la coltivazione di al- coltivate che in termini di produzioni uni- beri da frutto su portainnesto franco, que- Produzione: Nonostante il calo complessi- tarie. La motivazione è da ricercarsi nella I sistemi di valle sto anche grazie a politiche di distribuzione vo, nel 1970 la superficie a noce nei Comuni perdita di significato economico a vantag- I sistemi di valle gratuita delle piantine. Il paesaggio della sopra citati era ancora considerevole, pari a gio di produzioni con maggior rendimento zona era costellato da migliaia di alberi, circa 150-200 ha e, nella maggior parte dei economico. molti dei quali secolari; questi erano diffusi casi, si trattava di piante sparse su prato re- Il noce infatti ha bisogno di spazio, e non al punto che i singoli paesi risultavano diffi- golarmente falciato; pochi erano gli impian- solo per le grandi dimensioni. Alla base dei cilmente individuabili. ti a sesto regolare. La produzione era sti- noci gli altri vegetali presentano difficoltà mata in circa 1.500 quintali (rispetto ai 100 di crescita a causa di una sostanza tossica, Utilizzo delle noci nel passato: Fino agli quintali attuali)1. lo juglone, che viene rilasciato nel terreno anni Settanta del secolo passato la produ- Il frutto delle piante innestate viene raccol- principalmente dalle foglie cadute. zione della noce in Trentino era interamen- to ai primi di ottobre. Le piante innestate, Lo juglone si trova, oltre che nelle foglie, te venduta a commercianti di Napoli che, a differenza di quelle selvatiche, sono rego- anche nelle radici e nella corteccia ed è un dopo averla spaccata e averne recuperato larmente oggetto di cure colturali. La resa è composto capace di influenzare lo sviluppo il gheriglio, la confezionavano e spedivano di altre specie. I contadini segnalano la dif- ficoltà di far crescere piante in prossimità di negli Stati Uniti. All’epoca la noce si com- 1 Fonte: Il castagno e il noce nella Provincia di Trento di Vivaio di noce bleggiana presso UmbraFlor. Foto Guido Donati, 2015 mercializzava prevalentemente già libera Giulio Bazzanella et al: Servizio Vigilanza e Promozione alberi di noci; sul mais, ad esempio, la zona Kastanienbaumschule bei UmbraFlor (Umbrien). Die Kastanienreiser stammen aus dem Trentino. dal mallo. delle attività agricole, Provincia Autonoma di Trento, 2011 d’influenza supera i 20 m. Il noce è anche (V edizione) una pianta che depaupera il terreno di sali dotti locali, costituisce anche una sfida al als anderswo. In den Gemeinden, in denen minerali e di altri nutrienti. mantenimento di paesaggi compatibili con Walnussbäume bewirtschaftet werden, la vocazione ecologica e turistica del Tren- betrug die Anbaufläche bis in die 1970er Misure di recupero: Nel 1971 la Provincia tino. Jahre noch 150-200 Hektar, die Bäume Autonoma di Trento, al fine di limitare il Uno dei passaggi fondamentali è stato quel- standen überwiegend ohne Pflanzverband fenomeno, diede inizio ai primi progetti di lo di fondare nel 2009 una Confraternita auf regelmäßig gemähten Wiesen. Die recupero, in particolare proprio quell’anno della noce, che promuove incontri culturali Produktion betrug damals immerhin ca. è ricordato per una campagna di distribu- e formativi sul tema, coinvolgendo attiva- 1500 Doppelzentner, heute sind es nur noch zione gratuita di piantine. mente i contadini, i proprietari delle pian- 100 Doppelzentner. Una seconda campagna di sensibilizzazio- te e le Amministrazioni locali. Alla Con- Dezimiert wurden die Nussbäume ne fu all’inizio degli anni Novanta, quando fraternita possono partecipare tutti coloro zunächst in den 1960er Jahren wegen l’Assessorato all’Agricoltura della Provin- che possiedono almeno tre piante di noce. des hohen Holzwertes. Damals gab es cia Autonoma di Trento promosse alcuni in- Lo statuto prevede di valorizzare priorita- noch viele jahrhundertalte Bäume, die terventi allo scopo di recuperare la nocicol- riamente la noce Bleggiana, anche in consi- mit Bleggio-Sorten veredelt wurden und tura locale come fonte di reddito integrativo derazione della peculiarità che essa ha rag- deren Holz wegen ihres langsamen und per le aziende condotte part-time. giunto sul mercato. regelmäßigen Wachstums und der dunklen Per avere un quadro preciso della situazio- La Confraternita ha inoltre promosso per Farbe besonders geschätzt wurde. In den ne, nel 1991 venne affidato alla cooperativa il 2017 una nuova mappatura delle piante letzten Jahren sind sowohl die Anbaufläche Job’s di Ala uno studio sulla realtà del noce presenti e possiede un proprio vivaio dove als auch die pro Einheit erzielten Erträge 42 nei Comuni Catastali di Bleggio Superio- vengono prodotte le nuove piante innestate. zugunsten profitablerer Produktionen 43 re, Bleggio Inferiore e Fiavè localizzati nel Nel 2016 la noce Bleggiana è stata ricono- zurückgegangen. Das hat auch damit zu Comprensorio delle Valli Giudicarie. sciuta presidio Slow Food. tun, dass der Nussbaum viel Platz benötigt, Il censimento ha consentito di rilevare tut- dem Boden Nähstoffe entzieht und am to il patrimonio nocicolo della zona, costi- Die Nussbaumwiesen im Bleggio Boden das Wachstum anderer Pflanzen tuito sia dagli impianti razionali che dalle In den Judikarien, zwischen Gardasee und verhindert. Seit 1971, als die Provinz Trient I sistemi di valle piante sparse, riscontrando la presenza di Brenta-Dolomiten, wurden Walnussbäume kostenlos Nussbaumpflanzen verteilte, I sistemi di valle circa 10.000 piante non inglobate nel bosco. schon von den Römern eingeführt. Ihre größte gibt es Projekte zur Wiedergewinnung von Di queste la maggior parte, il 62%, era con- Verbreitung fanden sie jedoch während des Anbauflächen. Anfang der 1990er Jahre centrata nel Comune di Bleggio Superiore, Faschismus im Rahmen der vom Regime folgte eine weitere Kampagne, die darauf il 26% nel Comune di Bleggio Inferiore e il angestrebten Wirtschaftsautarkie. Bis in die abzielte die Nussernte als Zusatzverdienst 12% nel Comune di Fiavè2. 1970er Jahre wurde die Walnussernte des für Nebenerwerbsbetriebe zu fördern. Bei Le politiche di conservazione e promozione Trentino fast vollständig an Händler aus einer 1991 erfolgten Bestandsaufnahme culturale condotte in seguito hanno dato nel Neapel verkauft, die wiederum in die USA wurden 10.000 Bäume gezählt, davon 88% in complesso buoni risultati. In primo luogo, exportierten. Damals wurden Nüsse meist den Gemeinden von Bleggio Superiore und oggi molti proprietari sanno di possedere ohne Schale gehandelt. Bleggio Inferiore. Ein weiterer wichtiger delle piante particolari; in più la comunità Die Nüsse aus der Bleggio-Gegend sind Schritt war die Gründung der „Confraternità locale è consapevole che la corretta gestione besonders beliebt, weil der Samen leicht zu della Noce“, einer Vereinigung, die das dei paesaggi agricoli, oltre a essere un im- entnehmen ist; durch ihren geringen Ölgehalt Bewusstsein um den Wert der Nussbäume portante elemento di promozione dei pro- werden sie außerdem weniger leicht ranzig aktiv fördert und selbst eine Baumschule als andere Sorten. Entsprechend wird im betreibt. Mitglied kann werden, wer Membri della Confraternita della noce del Bleggio. Foto Guido Donati, 2015 2 Gilio Ghezzi, Il declino della noce bleggiana, in: Terra Tren- Trentino auch weniger Nussöl gewonnen mindestens drei Nussbäume besitzt. Mitglieder der “Bruderschaft der Bleggio-Nüsse”. tina 10/2008, p. 27 I sistemi di valle Tallandschaften Gli oliveti dell’Alto Garda Die Olivenhaine am Oberen Gardasee

44 45

I sistemi di valle L’olivo, albero mediterraneo per eccellenza, è coltivato in Trenti- I sistemi di valle no solo nella zona dell’Alto Garda, dove il clima, grazie all’influs- so del lago di Garda è più mite. Per lungo tempo quelli dell’Alto Garda erano i soli oliveti dell’Impero Austro - Ungarico, e per questo tenuti in particolare considerazione. Il paesaggio degli oliveti è inconsueto sulle Alpi, e rappresenta un tratto caratteri- stico del paesaggio dell’Alto Garda.

Der Olivenbaum, typische Pflanze des Mittelmeerraums, wird im Trentino nur am Oberen Gardasee angebaut, wo das milde Seeklima dies ermöglicht. Da hier früher auch die einzigen Oli- venhaine in ganz Österreich-Ungarn lagen, wurden sie von jeher besonders gehegt und stellen noch heute etwas Ungewöhnli- ches für die Alpenlandschaft und zugleich Charakteristisches für Passeggiare fra gli olivi del Garda diese Gegend dar. Spazierwege zwischen Oliven am Gardasee 1 - Olivaia di Arco L’Alto Garda e il monte Brione. Foto Mauro Zattera, 2016 2 - Da Massone alle cave di olite Oberer Gardasee und Monte Brione 3 - Il Brione dal porto S. Nicolò Gli oliveti dell’Alto Garda Tipi e luoghi: L’habitat dell’alto Garda af- di maggior rilievo è dato dalla presenza di Misure di recupero/conservazione: Gli fianca gli aspri profili rocciosi, tipici del orchidee spontanee, alcune delle quali pre- oliveti sono in genere ben conservati, spe- Storia: Il lago di Garda è l’area più set- paesaggio alpino, alla dolcezza del clima senti solo in questa zona. cie quelli privati. In questo caso non sono tentrionale, in Europa, dove è possibile la mediterraneo. Il territorio agricolo dell’Alto Le due varietà di olivo più rappresentative previsti specifici interventi di recupero, ma coltivazione dell’olivo. Le piante di olivo, Garda è caratterizzato dal binomio olivo- sono la “casaliva” e “frantoio” (almeno il è importante invece conservare una tecnica coltivate in questi luoghi fin dall’antichità1, vite, che si avvicenda ai prati sfalciati. Fra 95%). La prima autoctona, la seconda origi- agronomica tradizionale. Per alcune pro- contraddistinguono il paesaggio della zona, le aree dove questa coltivazione assume un naria della Toscana. prietà pubbliche ancora oggi vige la tradi- un microcosmo di piccole coltivazioni che aspetto naturalistico rilevante vi è la zona zione del cosiddetto “diritto d’albero”: si si espandono anche sui versanti della valle del monte Brione. Il Brione, in parte sotto- Produzione: L’oliveto tradizionale copre tratta di una situazione piuttosto singolare glaciale del Sarca. posto a vincolo di tutela come Riserva Na- una superficie di ca. 400 ettari con 80.000 in cui un privato è proprietario di una sin- Il paesaggio che ne deriva si è formato in turale Provinciale, sorge isolato nel mezzo piante. Circa l’80% dell’olio prodotto nell’al- gola pianta o di più piante che si trovano successive epoche storiche, alcune delle della piana del Sarca e tocca al suo estremo to Garda è destinato all’autoconsumo di ca. su suolo pubblico. Le piante interessate da quali hanno visto anche la realizzazione le rive del lago di Garda, fra i due centri abi- 1500 coltivatori, la media dimensione degli questo diritto sono olivi e castagni, ma in d’importanti modifiche territoriali con ter- tati di Riva del Garda e Torbole. La parete oliveti è di ca. 3000 mq, la produzione an- passato anche altre specie sono state cedute razzamenti e bonifiche, al fine di migliorare rocciosa strapiombante sull’abitato di Tor- nuale si aggira intorno ai 2000-2500 quintali ai privati, come ad esempio il gelso. la coltivazione e la raccolta delle olive. L’in- bole gli conferisce un tipico aspetto monta- di olio. Considerato il forte interesse economico, la teresse naturalistico nei confronti di questa no; l’altitudine della parte sommitale è di coltivazione delle piante di olivo si è eser- zona è giustificato dalla sua flora e, in parte, 376 metri s.l.m. Cause e conseguenze dell’abbandono: citata con una certa continuità nel tempo e anche dalla microfauna, che annovera un Solo la parte alta del monte Brione è coper- Oggigiorno i prati con olivi, seppur conser- ciò è dimostrato dal fatto che quando una 46 numero incredibilmente alto di specie, gra- ta da bosco, mentre la porzione maggiore vati, non sono più utilizzati per la produzio- pianta seccava o moriva, essa veniva subito 47 zie al clima di tipo mediterraneo che s’incu- è coltivata a prato e olivi su piccoli terraz- ne di fieno, salvo in sporadici appezzamen- sostituita da una nuova a opera del censi- nea all‘interno dell‘arco prealpino. zamenti realizzati con muri a secco. Una ti. I fattori di minaccia sono riconducibili ta/proprietario. Vi è quindi nell’Alto Garda porzione minore della parte non coperta alla modernizzazione delle tecniche agro- una gestione attiva del “diritto d’albero” (v. Utilizzo dell’olivo nel passato: La coltura dal bosco presenta vegetazione spontanea, nomiche: miglioramenti fondiari e irrigui, box: Il diritto d’albero) da parte dei proprie- dell’olivo per la produzione di olio in que- costituita da leccete, boschi termofili di car- indirizzo monocolturale intensivo, conci- tari degli olivi, con effetti positivi sul man- I sistemi di valle ste zone è stata di grande importanza per pino nero (Ostrya carpinifolia), orniello (Fra- mazione chimica, uso del diserbo. tenimento del paesaggio dell’olivaia che I sistemi di valle l’alimentazione delle popolazioni residenti xinus ornus) e roverella (Quercus pubescens), La delicatezza di questi habitat e la loro vul- ben caratterizza la conca arcense. e la loro economia. Per secoli, infatti, l’o- con notevole presenza di terebinto (Pistacia nerabilità è visibile dalla recente comparsa Per il castagno non si può dire lo stesso, per lio fu merce di esportazione verso i paesi terebinthus). La porzione maggiore è invece di piante invasive, in particolare l’ailanto cui si è assistito, a partire dagli anni Sessan- dell’Europa centrale e fungeva anche come occupata da terrazzamenti coltivati a olivo (Ailanthus altissima), che si sta diffondendo ta, a un progressivo abbandono delle piante merce da barattare. (Olea europaea). Questo tipo di coltura, pe- in modo preoccupante laddove lo sfalcio non con conseguente imboschimento delle aree Sotto le chiome degli olivi, per tempi im- raltro, possiede un elevato “carattere tradi- viene effettuato con regolarità, e nelle piccole un tempo coltivate. memorabili, si è mantenuta la praticoltura. zionale” e ospita, sotto gli olivi, una flora aree boscate utilizzate per legna da ardere. Fino a pochi decenni orsono, il fieno raccol- erbacea ricca e caratteristica. Le particolari to sotto questi alberi permetteva di alimen- condizioni climatiche fanno sì che sul Brio- tare centinaia di capi di bestiame della po- ne possano vivere e riprodursi specie della polazione residente. flora mediterranea quali il leccio, il bosso, la ginestra, l’alloro e altre che qui si trovano al

1 Il primo documento che parla della presenza dell’olivo limite settentrionale del loro areale di dif- sulla sponda settentrionale del Garda risale a settembre fusione; ma con esse crescono anche piante Olivo monumentale ad Arco. Foto Tomaso Marcolla, 2003 1106. Cfr. PAT, Dipartimento Agricoltura e alimentazione tipiche di ambienti più montani. L’elemento Monumentaler Olivenbaum bei Arco. (ed.), L’olivicoltura trentina, Trento 2010, p. 53 Il diritto d’albero nel Comune di Arco Dal 1985, con la legge sugli usi civici, il di- ausschließlich hier. ritto d’albero è stato legato alla singola per- In den Olivenhainen wurde bis vor wenigen Il riconoscimento della proprietà delle pian- sona e quindi trasmissibile in via ereditaria Jahrzehnten Wiesenwirtschaft betrieben, te, indipendentemente da quella del suolo, come un vero diritto di proprietà. das unter den Olivenbäumen geerntete Heu trova giustificazione nella nostra regione Attualmente, nel Comune di Arco, il diritto ernährte das Vieh der Lokalbevölkerung. grazie a una legge del 1897, che riconosceva d’albero viene esercitato su 9.500 piante di Heute werden die Wiesen unter den Oli- alle piante una proprietà autonoma rispetto olivo concentrate soprattutto nella conca di ven weiterhin erhalten, aber bis auf wenige a quella del terreno. Laghel e nella zona di Bolognano e su 3.500 Ausnahmen nicht mehr für die Heupro- Nel 1937 il Commissario per la liquidazione castagni presenti prevalentemente nella duktion genutzt. Flurverbesserungen und degli usi civici si era posto l’obiettivo, per zona di Monte Corno al confine con il Co- Bewässerung, intensive Monokultur, chemi- il Comune di Arco, di fare una ricognizio- mune di Nago-Torbole. sche Dünger und Unkrautvernichtung be- ne della proprietà e del patrimonio arboreo Per l’olivicoltura alcuni proprietari godono drohen die empfindlichen Habitate. Ablesen presente con lo scopo di vendere il terreno di oltre 200 piante mentre altri ne usufru- lässt sich dies unter anderem an invasiven al proprietario delle piante. iscono solo in numero limitato. Analoga Pflanzen, insbesondere dem Götterbaum, der Oggi, l’istituto giuridico del diritto d’albero situazione si riscontra per il castagno, con sich vor allem dort verbreitet, wo die Wiesen è sancito da un regio decreto del 31 gennaio pochi proprietari che arrivano ad avere ol- nicht mehr regelmäßig gemäht werden und 1939, che individua in un apposito registro tre 100 piante (fino a 135) e altri che hanno in kleinen Waldstücken, denen Brennholz un elenco di censiti ai quali sono affittati gli diritto solo ad alcune. entnommen wird. alberi e che deriva da una precedente legge L’amministrazione comunale conosce il nu- Am oberen Gardasee und insbesondere 48 del governo austro-ungarico. mero di piante assegnate a ciascun sogget- für Oliven und Kastanien gilt noch heute 49 Caduto un po’ in disuso a partire dagli anni to e l’indicazione dell’area in cui si trovano, das 1897 per Gesetz eingeführte vererbba- Sessanta, in seguito all’abbandono genera- ma non la loro ubicazione precisa. re „Baumrecht“ (diritto d’albero), das den lizzato del territorio, tale diritto ha ripreso Privatbesitz eines oder mehrerer Pflanzen interesse negli ultimi decenni attraverso la Testo: Massimo Miori auf öffentlichem Grund regelt. Auch dies cura e il recupero di queste piante, soprat- hat dazu beigetragen, dass eine abgestor- I sistemi di valle tutto quelle di olivo. bene oder vertrocknete Pflanze meist sofort I sistemi di valle ersetzt wurde, was sich noch heute positiv auf die von Olivenhainen geprägte Lan- Die Olivenhaine am Oberen Gardasee heute ist 80% der Jahresproduktion von 2000- dschaft auswirkt. In der Gemeinde Arco Der Gardasee ist die nördlichste Gegend 2500 Doppelzentnern für den Eigenbedarf wird das Baumrecht heute noch auf ca. 9500 Europas, wo der Anbau von Oliven möglich von 1500 Olivenbauern bestimmt. Olivenpflanzen und 3500 Kastanienbäume ist. Der Olivenanbau in kleinen Hainen hat Unter Naturschutzaspekten ist der Monte angewandt. seit Jahrhunderten mit Terrassierungen Brione (376 m), direkt über dem Nordufer und Meliorationen die Landschaft geprägt. des Gardasees, besonders interessant. Der Die Gegend zwischen Torbole und Riva am untere Bereich des Hügels ist fast vollstän- See und der Sarca-Ebene ist dank des in die dig mit Olivenhainen bedeckt, die durch Voralpen hineinragenden Mittelmeerklimas Trockenmauern terrassiert sind; unter den und großen Artenreichtums von besonderem Olivenpflanzen gedeiht mediterrane Flora, Interesse im Hinblick auf Flora und teilweise darum herum Steineichen, Buchsbaum, Lavaggio delle olive al frantoio di Riva del Garda. Promovideo auch Mikrofauna. Früher wurde Olivenöl Ginster und Lorbeer. Besonders auffällig (Arco). Foto Roberto Vuilleumier, 2016 vom Gardasee nach Mitteleuropa exportiert, sind wilde Orchideen, einige Arten wachsen Waschen der Oliven in der Ölmühle von Riva del Garda. I sistemi di valle Tallandschaften Gli alberi di frutta antica nell’Alta Die alten Obstbäume im Nonstal Val di Non

50 51

L’alta Val di Non (Alta Anaunia) è un altopiano di 9 Comuni, che conta circa 6.000 abitanti, dove ancora resiste un tipo di I sistemi di valle I sistemi di valle agricoltura tradizionale. Il paesaggio agricolo di questa zona è caratterizzato dalla presenza di prati che ospitano alberi da frutto di antiche varietà, isolati o a filari, spiccano per le loro dimensioni, specie se comparati con le moderne varietà utilizzate nell’agricoltura intensiva.

Das Alta Val di Non (Trentiner Teil des oberen Nonstals, grenzt an den Südtiroler Deutschnonsberg) ist ein Hochplateau mit traditioneller Landwirtschaft: Obstbaumwiesen mit alten Sorten und etlichen Bäumen, die durch ihre Größe beeindrucken, vor allem im Vergleich zu den modernen Sorten aus der intensiven Landwirtschaft.

Nell’immagine a sinistra, , 27 aprile, neve sui peri in fioritura. Foto Giovanni Giovannini, 2016 Auf dem Bild links: Schnee auf blühenden Birnbäumen Ende April CamminAlberi, il percorso alla scoperta della frutta antica CamminAlberi, Rundweg zur Entdeckung der alten Obstbäume Gli alberi da frutta antica nell’Alta Utilizzo nel passato: In epoca asburgica, in e a est dal Monte Penegal e Macaion. Essa Val di Non cui la serbevolezza dei frutti (la loro conser- è caratterizzata dai grandi prati attorno ai vabilità) era la caratteristica commerciale paesi e dai boschi che costeggiano quest’ul- Storia: Sulla penisola italiana il pero e il più importante, ricercatissimi erano i frut- timi, ambienti tutt’altro che scontati in una noce erano probabilmente presenti già in ti che provenivano dalle altitudini estreme, valle dove oggi dominano le coltivazioni in- epoca preistorica, la vite e il castagno pa- non solo perché avevano maggior sapore, tensive del melo. iono essere giunti con gli Etruschi, mentre ma appunto perché conservavano al meglio La coltivazione estensiva degli alberi da 2 la mela, il ciliegio e il pesco con i Romani. le loro proprietà . frutto permetteva un tempo la coltura del Le più antiche informazioni iconografiche, La val di Non, che non è una valle ma un al- foraggio. Le cultivar erano innestate su pervenute a partire dal sec. XIII, ci mostra- topiano, è famosa per le mele di alta quota. “franco”, per mele e pere; il sesto di impian- no viti, peri e meli e anche nei documenti L’Istituto Agrario di San Michele all’Adige to consentiva la messa a dimora da ottanta alto-medioevali sono citati, oltre al noce, (fondato nel 1874) possedeva in Val di Non a cento piante per ettaro, quindi le distanze vite, pero e melo. una propria stazione sperimentale e un vi- fra le piante erano di circa 10 metri. In val di Non, oggi una delle più famose vaio per la produzione di marze con ben In seguito, negli anni Settanta del secolo zone europee per coltivazioni di successo, 150 varietà di melo, distinte tra varietà da scorso, con l’adozione di portainnesti clona- i meli fino a quell’epoca si trovavano pre- tavola e da cuocere, e mele da sidro francesi li per il melo (il pero era stato nel frattempo valentemente nel “brolio”, piccoli giardini a maturazione tarda; il fine di tali sperimen- abbandonato), si è optato per una frutticol- recintati a ridosso delle abitazioni dove le tazioni era la diffusione di queste varietà tra tura intensiva, monovarietale con Golden i frutticoltori del Tirolo meridionale. Delicious, ricorrendo all’utilizzo di anticrit- 52 famiglie più abbienti avevano delle coltiva- 53 zioni di mele e altri frutti. Nelle campagne L’Istituto Agrario e il Consiglio Provinciale togamici, concimi di sintesi, diserbanti. le piante da frutto erano poche, mentre dif- d’Agricoltura (1882), con la ramificazione fusa era la coltivazione del gelso. dei Consorzi Agrari Distrettuali e i docenti Produzione: Nel 1895, il Trentino produ- Anche se la presenza di alberi da frutta in delle cattedre ambulanti, iniziarono una va- ceva già 100 tonnellate di frutta, tanto da questa valle è certamente antica, solamente sta azione d’informazione e di promozione far nascere la prima cooperativa d’esporta- a partire dalla fine dell’Ottocento iniziò quel tra i piccoli proprietari, che portò ben presto zione. Oggi il Trentino-Alto Adige copre il I sistemi di valle I sistemi di valle processo di specializzazione che è tuttora in a diffondere colture più razionali e redditi- 70% della produzione nazionale. Negli ulti- corso. Prima del 1850 non ci fu traccia di zie in molte vallate del Trentino. mi anni in Trentino è in atto un processo di coltivazioni specializzate di meleti in val di Nel 1886 le mele trentine vennero esposte aggregazione dei produttori con una corris- Non1 mentre i primi effetti visibili dell’in- alla Mostra Pomologica di Bolzano e nel pondente riduzione delle imprese. Nel 2014 tensificazione si registrarono dalla metà del 1888 ebbero grande successo alla Grande risultavano 5.864 aziende (contro le 8.136 Novecento in poi. Negli anni Novanta del Esposizione Frutticola a Vienna. I successi nel 2000), le cui coltivazioni occupano una secolo scorso si affermò la forte intensifica- si tradussero in un maggiore introito e que- superficie di 10.797 ettari, contro i 12.084 del zione che portò alla monocoltura del melo e sto fu il più potente e persuasivo incentivo a 2000. Dei tre più grandi consorzi della Pro- all’abbandono del pero, processo accompa- mettere a dimora nuovi impianti e a miglio- vincia (Melinda, La Trentina e Cooperativa gnato anche dall’abbandono completo dello rare le tecniche di coltivazione. St. Orsola) la seconda conta 4 cooperative sfalcio per foraggio nei frutteti. Il paesaggio socie per 1.300 coltivatori, che producono diventò così quello che vediamo oggi. Tipi e luoghi: L’Alta Val di Non è delimita- ogni anno 65 mila tonnellate di mele. ta da una parte dalla forra del Rio Novella I meleti estensivi e le piante isolate ovvia- mente non hanno alcuna importanza in que- 1 Vedere al proposito de Bertolini, A., Paesaggi agrari. Il Alta Val di Non. Le piante isolate nei prati sono principalmente peri e meli. Foto Giovanni Giovannini, 2016 cambiamento. Cento anni di storia in Val di Non. Documenti 2 Cfr. Abram S., Odorizzi P., Profumi e sapori perduti: sto contesto, ma da qualche anno si cerca di Oberes Nonstal. Die alleinstehenden Bäume in den Wiesen sind überwiegend Birn- und Apfelbäume. della Mostra. Fondazione Museo Storico del Trentino, 2015 il fascino della frutta antica, vol. I: Le mele. Associazione Spadona (ed.), Ronzone (TN) 2001, p. 17 valorizzare questo patrimonio e le varietà superstiti di una generazione di alberi pian- sono state piantate tra gli anni Venti e Tren- eine eigene Versuchsstation und eine Baum- di frutta antica (v. misure di conservazione). tati in epoca asburgica. La più grande pianta ta del secolo scorso, durante il programma schule für die Gewinnung von Reisern für di melo tuttora vivente sul continente euro- fascista di autarchia. Le piante venivano 150 Apfelsorten. Schon bald begann man im Cause e conseguenze dell’abbandono: peo, e probabilmente una delle più vecchie, distribuite gratuitamente dai vivai pubblici Verbund mit den landwirtschaftlichen Be- I primi frutteti estensivi di melo e pero fu- è la Rosa di Fondo, un patriarca di duecen- per essere poi piantate nei prati. zirkskonsortien eine Informationskampagne rono messi a dimora nella seconda metà toquaranta anni con diametro del tronco di L’abbandono nella parte più alta della val- unter den Kleinbauern, die in vielen Tälern dell’Ottocento nelle zone oltre il limite della metri 2,80, che campeggia solitario sui prati le della frutticoltura e il disinteresse conse- des Trentino zur Verbreitung rationellerer coltura della vite e del gelso, e sono quelli i dell’Alta Val di Non3. guente sono stati la salvezza del paesaggio und rentablerer Kulturen führte. Bereits 1895 cui alberi superstiti costituiscono oggi i “pa- Nel 2006, su incarico del Comune di Sarno- agrario tradizionale, che oggi costituisce wurden im Trentino 100 Tonnen Äpfel pro- triarchi da frutto”. nico, il naturalista Sergio Abram, coadiuvato una peculiarità da valorizzare turisticamen- duziert, heute sind es knapp 500.000 Tonnen Fino agli anni Settanta del secolo scorso dal custode forestale Rodolfo Ortler, censì te ed economicamente. (65% der Sorte Golden Delicious), was 20% quello estensivo era l’unico tipo di sistema sul territorio di e Seio 833 vecchie der Gesamtproduktion Italiens entspricht. colturale e permetteva a ogni contadino di piante da frutto di antiche varietà – 331 di In diesen Dimensionen spielen der extensive allevare anche capi bovini. melo e 502 di pero – tutte con età superiore Anbau und Einzelexemplare alter Obstbäu- L’affermarsi della specializzazione produt- ai 50 anni. La vera sorpresa è stata però la Die alten Obstbäume im Nonstal me wirtschaftlich keine Rolle mehr, jedoch tiva (zootecnia e frutticoltura intensiva) ha scoperta di ben 26 varietà diverse di pere e Apfel, Kirsche und Pfirsich wurden im versucht man seit einigen Jahren die damit quindi profondamente ridotto gli ambienti di mele e, ancora, un pero di 310 anni e un Trentino schon von den Römern eingeführt. verbundenen Traditionen zu bewahren und agro-forestali, portando alla perdita del ric- melo con la rispettabile età di oltre 210 anni. Jedoch setzte erst Ende des 19. Jahrhunderts die Bäume zu erhalten. Tatsächlich befinden co patrimonio varietale che un tempo era Per tutelare questi alberi, nell’ultimo decen- der massive Spezialisierungsprozess ein, sich Apfelbaumveteranen vor allem in Hö- 54 diffuso in tutta la valle. Una delle conse- nio sono state realizzate alcune iniziative, der das Trentino zum zweitgrößten Apfel- henlagen, wo sie oberhalb der traditionellen 55 guenze di questo cambiamento fu l’abban- promosse dall’Associazione Spadona e dal Anbaugebiet Italiens gemacht hat. Noch bis Anbauflächen von Wein und Maulbeerbaum dono dell’allevamento nelle piccole aziende Comune di Sarnonico. Il dibattito e le azioni in die 50er Jahre des vorigen Jahrhunderts überleben konnten. In tieferen Lagen hinge- famigliari. che ne sono seguite hanno permesso di ini- gab es keine intensive Bewirtschaftung und gen mussten die Obstbaumwiesen, auf denen Le piante superstiti delle coltivazioni esten- ziare un primo progetto di tutela degli alberi erst in den 1990er Jahren ging diese in eine die Kleinbauern ihr Vieh weideten, meist der sive oggigiorno necessitano di cure e prote- da frutto più antichi (“patriarchi”) che anco- Apfel-Monokultur über, die unter anderem intensiven Bewirtschaftung weichen. Um I sistemi di valle zione. Molti contadini riconoscono il valore ra sopravvivono nelle campagne e rappre- die Birne verdrängte. Damit einher ging die den landschaftlichen Wert der alten Pflan- I sistemi di valle ambientale di queste piante, mentre gli ap- sentano oggi esempi unici, annoverati fra le Einstellung der Bewirtschaftung von Obst- zen zu erhalten, müssen die Bauern darauf passionati della meccanizzazione agraria, più grandi e antiche piante da melo a livel- wiesen durch Mähen und eine deutliche achten, dass sie nicht mit Dünger bespritzt, gli “autisti di trattore” li tagliano perché lo internazionale. L’Associazione Spadona Veränderung der Landschaft. ihre starken Äste nicht abgeschnitten und ostacolano la corsa dei loro mezzi. A diffe- ha realizzato due pregevoli pubblicazioni Zur Zeit des Habsburgerreichs war die Kon- der Wurzelhals nicht durch Maschinen be- renza dei contadini, non rispettano alcune sul tema, mentre il Comune di Sarnonico servierbarkeit der Früchte ein wesentliches schädigt wird. regole di base, quali: evitare di imbrattare ha creato un percorso culturale chiamato: Kriterium für deren Handelswert. Früchte Im Nonstal befindet sich einer der ältesten di liquame le piante, non tagliare i rami più “CamminAlberi”.4 von Bäumen aus sehr hohen Lagen waren Apfelbäume Europas (über 240 Jahre), 2006 grossi, evitare di toccare con le attrezzature Molte delle piante superstiti comunque begehrt, nicht nur wegen ihres intensiven wurden bei einer Erhebung 833 über 50 Jahre il colletto delle piante. Geschmacks, sondern eben, weil sie ihre alte Bäume gezählt, davon 331 Apfel- und Eigenschaften besonders gut konservierten. 502 Birnbäume sowie 26 verschiedene „alte“ Misure di conservazione e di recupero: Nel 3 Cfr. Abram S., Odorizzi P., op.cit., pagina 17. Das Nonstal, das in Wirklichkeit eine Hoch- Sorten. Die Associazione Spadona und die territorio dell’Alta Val di Non si è conserva- ebene ist, rühmt sich seiner Äpfel aus Hö- Gemeinde Sarnonico haben sich dem Erhalt to ancora un numero importante di antiche 4 Romano, M. CamminAlberi. Percorsi, fiabe e storie alla henlagen. Das 1874 gegründete Agrarinstitut dieser „Patriarchen“ verschrieben. Pero di varietà Spadona (d’inverno) dell’età di oltre 90 anni. Produce ancora dai 3 ai 4 quintali di pere all’anno. In foto Alberto scoperta di varietà tradizionali di mele e pere e non solo. Lavis Larcher, Ivan Morten, Rodolfo Ortler. Foto Giovanni Giovannini, 2016 piante da frutto, in particolare meli e peri, (TN), ottobre 2008 San Michele besaß bereits im 19. Jahrhundert Über 90 Jahre alter Birnbaum der Sorte Spadona (im Winter). Der Baum trägt noch jährlich 300-400 kg Birnen. I sistemi di valle Tallandschaften I ciliegi del Lagorai Die Kirschbäume im Lagorai

Il Lagorai è una catena montuosa situata nel Der Lagorai ist eine Bergkette, die sich cuore del Trentino, estesa per circa 1.200 km2. über 1200 km2 im Herzen des Trentino Si differenzia dalle Dolomiti per le rocce che erstreckt. Er unterscheidet sich nicht lo compongono - principalmente porfidi - nur durch das Porphyrgestein von ma soprattutto per il suo isolamento. Questo den Dolomiten, sondern auch durch montagne sono infatti poco antropizzate, die geringe Anthropisierung, die e mancano quasi del tutto gli impianti sich unter anderem an den wenigen sciistici. Il Lagorai è famoso per i numerosi Aufstiegsanlagen ablesen lässt. Der alpeggi e per i formaggi che vi si producono Lagorai ist bekannt für seine Almen und nel periodo estivo. die Käsesorten, die dort im Sommer produziert werden. 56 57 I sistemi di valle I sistemi di valle

Nell’immagine a sinistra i ciliegi del mas de la Purga (storpiatura. del termine “Burg”, castello), antica proprietà rurale dei Belvede- re, sull’Altopiano di Pinè. Tra stradine e antiche mulattiere ci si inoltra nel bosco di pini, fino a giungere sulla sommità del colle, dove ancora sono visibili i resti del Castello de la Mot. Vale la pena integrare il giro fino al lago della Serraia, dove i prati che circondano il lago sono costellati di ciliegi. Foto Damiano Fedel, 2016

Im Bild links die Kirschbäume des Mas de la Purga (abgeleitet von Burg), antikes Anwesen auf dem Altopiano di Pine. Auf Sträßchen und Maultierpfaden gelangt man in den Pinienwald und erreicht den Gipfel der Anhöhe mit den Resten des Castello de la Mot. Den Rundgang vervollständigt ein Abstecher zum Serraia-See, der von Wiesen mit Kirschbäumen Sull’altopiano di Pinè, itinerario alla scoperta dei ciliegi isolati nei prati gesäumt ist. Altopiano di Pine, Rundweg zu den Kirschbäumen I ciliegi del Lagorai Tipi e luoghi: Oltre al ciliegio selvatico Die Kirschbäume im Lagorai (Prunus avium), in alcune valli si trova il Storia: L’usanza di piantare alberi isolati nei pado (Prunus padus). Il Prunus avium e il Wildkirschenbäume finden sich insbesonde- prati e nei campi è antica quanto l’agricoltu- Prunus cerasus (amarena) sono all’origine re in den Talwiesen der Lagorai-Kette. Tra- ra. Per secoli questi alberi hanno mantenu- delle innumerevoli varietà coltivate. Sul ditionell wurden ihre Früchte und ihr Holz to anche un valore mistico, legato ad anti- territorio trentino sono presenti delle vari- von der lokalen Bevölkerung verwendet, chi culti pagani. Diffusi in tutto il territorio età coltivate o rinselvatichite, derivate da daneben erfüllten die Pflanzen auch orna- provinciale, i ciliegi selvatici trovano la loro queste. I semi veicolati dagli uccelli permet- mentale Zwecke. massima espressione in alcune aree speci- tono di trovare questa specie fino ai 1.500 Da das Holz leicht zu verarbeiten ist und fiche, ovvero ai margini dei prati nelle valli metri di quota. sehr glatte Oberflächen ergibt, wurde es del Lagorai. Nelle valli del Lagorai questa I soggetti isolati, piantati o cresciuti sponta- von den Tischlern gerne verwendet, unter pianta è da sempre coltivata per la produz- neamente, possono raggiungere dimensioni anderem zum Möbelbau im Biedermeier-Stil. ione di frutta e legno, ma anche per motivi considerevoli se riferibili al Prunus avium, An steilen Wiesen dienten die Bäume als ornamentali. invece le dimensioni sono molto più con- Verankerung für Seilwinden beim Trans- La cultura contadina del passato favoriva tenute se riferibili al Prunus cerasus. Fior- port von Heu und Dünger. Im Lagorai la diffusione di questa specie, in quanto iscono e fruttificano in abbondanza, mentre wachsen Kirschbäume vom Typ Prunus non interferiva con le altre pratiche agricole la riproduzione naturale avviene con una avium (Vogelkirsche) und Prunus cerasus (sfalcio e campi) e il suo legname era ricer- certa difficoltà. Molti dei soggetti presenti (Sauerkirsche) bis auf 1500m Höhe. Sie ha- cato. ai margini dei prati sono infatti piantati. ben viele Blüten und Früchte, während die 58 Reproduktion sich etwas schwierig darstellt, 59 Utilizzo del ciliego nel passato: Il legno di Produzione: I frutti dei ciliegi selvatici, pur sodass viele der Bäume auf den Wiesen ciliegio è facilmente lavorabile e per questo essendo gustosi ma poveri di polpa, oggi Neupflanzungen sind. Da Wildkirschen da sempre utilizzato in falegnameria. Gra- costituiscono più che altro il nutrimento di wenig Fruchtfleisch besitzen, dienen sie heu- zie alla sua struttura omogenea è possibile farfalle e uccelli. te vor allem als Nahrungsquellen für Vögel ottenere delle superfici estremamente lisce. und Schmetterlinge. I sistemi di valle Il legno di ciliegio può essere utilizzato mas- Cause e conseguenze dell’abbandono: Viele der heute noch erhaltenen Bäume – die I sistemi di valle siccio e in sfogliati, per mobili, pavimen- Purtroppo, fino a tempi recenti molte pi- meisten sind in der Vergangenheit gefällt ti, rivestimenti per pareti e soffitti, oggetti ante monumentali che si trovavano nei prati worden, um das Mähen der Wiesen zu er- d’arredamento e oggetti torniti. Il legno di sono state abbattute per agevolare le oper- leichtern – befinden sich auf Grundstücks- ciliegio è un classico tra i legni per mobili azioni di sfalcio o per ampliamenti dei piani grenzen: Sie verdanken ihr Überleben der stile biedermeier. viabili. Tatsache, dass in diesen Bereichen die Besitz- Nei prati più ripidi gli alberi isolati erano verhältnisse häufig ungeklärt sind. utilizzati nel passato come ancoraggio per Misure di recupero: Ancora oggi i ciliegi la fune portante dei sistemi aerei di traspor- isolati nei prati sono tenuti in grande con- to del fieno. Su queste portanti veniva in- siderazione e, per questo, generalmente tu- stallato durante la fienagione un semplice telati. La maggior parte delle piante super- carrello ancorato a una fune traente per il stiti si trova in corrispondenza dei cippi di Kamaovrunt, Val dei Mocheni. Ciliegi isolati nei prati. Su questi è trasporto dei carichi di fieno. A fine stagi- confine; questo ha permesso di conservarle installato un sistema a fune per il trasporto del fieno. one, lo stesso impianto serviva per il tra- perché di proprietà incerta. Foto Giovanni Giovannini, 2016 sporto del letame lungo il tragitto. Fersental (). Vereinzelt stehende Kirschbäume, an de- nen ein Seilbahnsystem für den Heutransport angebracht ist. I sistemi di valle: Die Tallandschaften Le siepi: corridoi ecologici Wildhecken: ökolgische Korridore del paesaggio agricolo der Agrarlandschaft

60 61 I sistemi di valle I sistemi di valle

Il paese di Vigo di Ton in Val di Non è il punto di partenza per vi- sitare il bosco di Castel Thun. Il bosco circonda il castello ed è di particolare interesse ambientale perché è un isola ecologica di alberi e siepi in una zona dedicata alla coltivazione intensiva del melo. In cima alla collina si erge il monumentale Castel Thun, museo provinciale aperto al pubblico. Foto Nicola Angeli, 2014

Das Dorf Vigo di Ton im Nonstal ist Ausgangspunkt für einen Besuch des Waldes rund ums Schloss Castel Thun: Der Wald ist eine ökologische Insel in einer Gegend, die sich dem intensiven Apfelanbau verschrieben hat. Auf der Anhöhe das Schloss mit dem Landesmuseum. La siepe. Disegno di Lucio Sottovia Le siepi: corridoi ecologici del gnolo (Prunus spinosa), Rosa selvatica (Rosa Le siepi risultano fondamentali anche per L’impoverimento biologico dell’agro-ecosi- paesaggio agricolo canina), Berretto da prete (Evonimus euro- la connettività ecologica del territorio rurale stema porta alla rottura dell’equilibrio della paeus), Crespino (Berberis vulgaris), Fran- costituendo dei corridoi ecologici attraverso biocenosi con drastica riduzione di pronu- gola (Frangula alnus), Gisilostio (Lonicera i quali numerose specie possono spostarsi bi (insetti impollinatori), insetti avifauna e Storia: Le siepi, delimitando le aree coltivate xylosteum), Spincervino (Rhammus catharti- favorendo lo scambio genetico tra le singole mammiferi utili; esso comporta inoltre una o le bordure di canali e strade, costituiscono cus), Ligustro (Ligustrum vulgare), Lantana biocenosi1. La continuità dei filari di siepe più forte pressione dei parassiti, proprio a uno degli elementi più caratteristici del tra- (Viburnum lantana) e Prugnolo (Prunus spi- nella matrice territoriale agricola è impor- causa della mancanza di predatori naturali. dizionale paesaggio rurale e arricchiscono nosa). Il piano più basso è costituito da spe- tante per assicurare la funzione di corridoio da sempre i cosiddetti habitat seminaturali. cie quali il Rovo e il Lampone (Rubus sp. e biologico e di fascia ecotonale (ambiente di Misure di recupero: Attraverso gli incentivi In queste strutture vegetali sopravvivono Rubus idaeus). La siepe può essere costituita transizione) in modo da garantire una suf- dell’Unione Europea si cerca di riequilibra- piante e animali destinati altrimenti a scom- anche da specie da frutto quali vecchie va- ficiente rete di collegamenti e contrastare le re gli assetti strutturali del paesaggio tradi- parire dall’ambiente agricolo. Con la rapida rietà di peri e meli, noci, ciliegi e gelsi. barriere e la frammentazione ecologica tra i zionale rurale, specie con le misure previste diffusione della meccanizzazione agraria e diversi habitat e quindi la perdita in genera- dal Piano di Sviluppo rurale 2014-2020. Con delle tecniche di coltivazione intensive, an- Funzione: Le siepi svolgono un’azione di le di varietà biologica. le misure concernenti gli investimenti non che in Trentino si è assistito a una drastica contenimento del dissesto idrogeologico, produttivi e gli approcci collettivi sivuo- riduzione delle superfici destinate alle siepi diminuendo il ruscellamento e favorendo Cause e conseguenze dell’abbandono: Il le favorire il recupero degli habitat e della e a una semplificazione nella composizione l’infiltrazione delle acque meteoriche (pio- tradizionale paesaggio a mosaico con picco- connettività ecologica. In particolare èop- delle specie con diminuzione dell’ampiezza vane) e un’azione di depurazione delle ac- li campi alternati da siepi, fossi e aree umi- portuno intervenire su siepi destrutturate e e della profondità della siepe. que tramite l’assorbimento dei nutrienti. La de, pascoli e incolti è spesso stato sostituito impoverite ricostituendo la struttura pluri- 62 capacità delle siepi di assorbire sostanze dalle monocolture o abbandonato e desti- stratificata, tramite messa a dimora di spe- 63 Utilizzo nel passato: Le siepi hanno per inquinanti dell’aria e delle acque è ampia- nato all’imboschimento. In particolare mol- cie arbustive e arboree autoctone, e con essa secoli assunto un ruolo importante nella mente riconosciuta dalle aziende biologiche te specie di uccelli soprattutto passeriformi le condizioni microclimatiche che consento- vita contadina come fonti di materie prime, che utilizzano tali strutture per contrastare hanno visto una drastica riduzione delle no l’instaurarsi di uno strato erbaceo di alto quali bacche, foglie, legna e strame oltre a la deriva di fitofarmaci dagli appezzamen- popolazioni e degli areali in seguito all’in- valore ecologico. rappresentare un confine “vivo” tra gli ap- ti circostanti. Servono inoltre come frangi- tensificazione dell’agricoltura e alla sem- Gli obiettivi perseguiti con il recupero delle

I sistemi di valle pezzamenti agricoli. I sistemi di valle vento. Arricchiscono il paesaggio e formano plificazione del paesaggio rurale. L’Averla siepi si possono così riassumere: barriere naturali contro la deriva degli an- piccola è la specie che ha avuto un maggio- Tipi e luoghi: In situazioni pianeggianti con tiparassitari, evitandone la dispersione ver- re declino a causa della perdita dell’habitat • Mantenere o creare coerenza con l’am- suoli maturi e freschi s’instaurano lembi di so strade, piste ciclabili, abitati e altri spazi legato alle siepi e prati. biente floristico e vegetazionale; vegetazione boschiva mesofila con specie umani. Anche recentemente, per massimizzare il • Adottare una struttura complessa pluri- nemorali (forestali). La situazione maggior- Le siepi assicurano habitat preziosi e fonti contributo a favore dello sfalcio dei pra- stratificata con un’elevata diversificazione mente diffusa in Trentino, invece, riguarda di alimentazione per numerose specie di ti stabili, sono state spesso attivate prati- della composizione floristica; suoli asciutti che consentono l’affermarsi di piante e animali. Tra gli animali che utiliz- che di rimozione delle siepi. La riduzione • Avviare dinamiche evolutive naturali che una flora xero-termofila (che ama degli am- zano maggiormente l’habitat fornito dalle della profondità e la semplificazione della portano a sistemi sempre più complessi, bienti secchi e caldi) costituita in prevalenza siepi troviamo alcuni anfibi come il Rospo struttura compositiva della siepe favorisce stabili e duraturi, con scarse esigenze di da arbusti e piccoli alberi. Si tratta in gene- comune, molti rettili come la Lucertola e il l’ingresso di specie distoniche (non adatte) manutenzione. re di strutture lineari polispecifiche formate Ramarro o ancora il Saettone e il Biacco, uc- e ruderali, che ne deprimono il valore natu- in prevalenza da un piano di vegetazione celli come l’Upupa, il Codirosso, la Cincia ralistico e la funzionalità di ecotono. densa costituita da arbusti tra i quali Noc- mora e la Cinciallegra e anche piccoli mam- ciolo (Corylus avellana), Sambuco (Sambucus miferi come il Riccio o la Donnola. nigra), Sanguinello (Cornus sanguinea), Pru- 1 associazione biologica di specie in un determinato am- biente ecologico Rosa Canina, foto Nicola Angeli, 2016 Le aziende agricole possono contribuire aus Brombeeren und Himbeeren. Auch alte Mit Maßnahmen der Europäischen Union osservando alcune regole di base. Gli inter- Obstbaumsorten mit Birne, Apfel, Walnuss, und insbesondere die des Entwicklungspro- venti di manutenzione della siepe vanno Kirsche und Maulbeerbaum können Be- gramms für den ländlichen Raum 2014- eseguiti al di fuori del periodo di nidifica- standteile der Hecke sein. 2020 soll die Wiedergewinnung der Habitat zione dell’avifauna legata alle siepi e quin- und der ökologischen Vernetzung gefördert di evitando i periodo compreso tra marzo Zu den Tieren, die in Hecken ihr Habitat werden. Ziele sind die Wiederherstellung e giugno. In genere si compie una potatura finden, gehören die Erdkröte und Reptilien komplexer Strukturen auf mehreren Ebe- delle specie arbustive, dando la preferenza wie Mauer- und Smaragdeidechse, Vögel nen und stark diversifizierter Flora sowie agli arbusti più invasivi come il nocciolo e wie Wiedehopf und Gartenrotschwanz das Ingangsetzen von Entwicklungsdyna- il ligustro. sowie Tannen- und Kohlmeise, Säugetiere miken, die zu zunehmend stabilen und wie Igel und Mauswiesel. dauerhaften Systemen mit geringem Instan- Testo: Valeria Fin dhaltungsaufwand führen. Die Landwirte Durch das von Hecken gebildete „Wege- können durch Beachten einiger Grundre- netz“ wird die ökologische Fragmentierung geln ihren Teil beitragen: Arbeiten während verschiedener Habitat und somit der Verlust der Brutzeiten der Vögel von März bis Juni biologischer Vielfalt verhindert. Denn He- vermeiden, Beschneiden vor allem der stark Wildhecken cken stellen ökologische Verbindungswege invasiven Büsche wie Haselnuss und Har- In Wildhecken überleben Pflanzen und Tie- in der Agrarlandschaft her; sie fördern so- triegel. re, die andernfalls aus der Agrarlandschaft mit die Fortbewegung verschiedener Arten 64 verschwinden würden. In der Vergangen- und den genetischen Austausch von Arten- 65 heit lieferten die Hecken den Bauern wich- gemeinschaften. tige Ressourcen wie Beeren, Blätter, Holz und Streu und stellten zugleich eine „leben- Trotz ihrer ökologischen Bedeutung wur- de“ Grenze zwischen den Feldern unter- den Hecken auch in neuester Zeit noch schiedlicher Besitzer dar. entfernt, um in möglichst großem Umfang I sistemi di valle öffentliche Beiträge für das Mähen der Wie- I sistemi di valle Hecken spielen eine wichtige Rolle bei sen zu erhalten. Die Reduzierung der He- der Eindämmung hydrogeologischer cken in Breite und Tiefe und die damit ver- Umweltschäden, sie verhindern den Abfluss bundene Vereinfachung ihrer Struktur hat und begünstigen die Versickerung von Re- zur Folge, dass gebietsfremde und Rude- genwasser in den Böden. Viele biologische ralpflanzen eindringen. Das Gleichgewicht Betriebe nutzen die Hecken als Schutzschild der Artengemeinschaft wird gestört, der gegen Pflanzenschutzmittel aus der Umge- Bestand an Bestäuberinsekten, Vogelfauna bung. und nützlichen Säugetieren geht drastisch zurück, Parasiten nehmen deutlich zu. Vor Im Trentino bestehen die Wildhecken in der allem Vögel verlieren ihr Habitat; zu den oberen Ebene aus meist dichter Vegetation am stärksten geschädigten Arten gehören mit Haselnuss, Holunder, Hagebutte, Har- die Sperlingsvögel und insbesondere der triegel und Schlehe, auf der Ebene darunter Neuntöter. Paludi di Sternigo, altopiano di Pinè, 1.000 m s.l.m. - foto Gio- vanni Giovannini, 2016 66 67 I sistemi di valle I sistemi di valle

Averla piccola (Lanius collurio), foto Nicola Angeli, 2016 Codibugnolo (Aegithalos caudatus), foto Nicola Angeli, 2016 disegni di Lucio Sottovia I sistemi silvo-pastorali: Waldweidelandschaften Gestire correttamente i pascoli Korrekte Weideführung

Gli ambienti silvo pastorali sono habitat fortemente condizionati dalla presenza dell’uomo, il cui mantenimento ha un valore non solo ecologico, ma anche culturale e tradizionale. Questi luoghi corrispondono ai pascoli alpini, in genere al limite dei boschi. La maggior parte di questi luoghi sono parte di compendi aziendali chiamati malghe, ovvero pascoli stalle e fabbricati utilizzati solo 68 nei mesi estivi per l’alpeggio del bestiame. Ancora oggi questi 69 luoghi rappresentano circa il 9 % della superficie di tutto il Tren- tino. I sistemi silvo-pastorali I sistemi silvo-pastorali

Nella cartina le principali aree a pascolo collocate nelle zone montuose del Trentino. Die Karte zeigt die wichtigsten Weidegebiete in den Hochlagen des Trentino.

Malga Cavè di Ronchi. Lagorai. 1.550 m s.l.m Il pascolo della malga si estende per circa 165 ha e comprende anche quello di Prima busa. Foto Giovanni Giovannini, 2014

Malga Cavè di Ronchi. Die Weiden dieser Alm erstrecken sich über eine Fläche von ca. 165 Hektar. I pascoli alpini damento (ronchi) per ricavare nuovi prati da peggi sono in parte gestiti in forma comu- foraggio e da strame (erbe secche utilizzate ne da società di malga e pascolo, anche se è Storia: L’alpeggio, e in particolare quello dei come lettiera per il bestiame). sempre più frequente la gestione diretta da bovini da latte, ha avuto per secoli un ruolo Molto più recenti sono i prati-pascolo inten- parte di aziende famigliari. di primaria importanza nel plasmare e sal- sivi, ricavati a loro volta dai prati-pascolo La trasformazione del latte in alpeggio vie- vaguardare l’ambiente alpino. La creazione magri, attraverso abbondanti concimazioni ne attuata in circa 100 malghe, mentre il lat- dei pascoli, attraverso imponenti opere di con letame, opere di irrigazione e livella- te prodotto in altri 67 alpeggi viene conferi- disboscamento e dissodamento, ha permes- mento. to ai caseifici di valle3. so l’insediamento dell’uomo nelle aree alpi- Le attuali praterie sono dunque da conside- ne e la creazione di un equilibrio duraturo rarsi come il risultato di secoli di allevamen- Conseguenze dell’abbandono e della mu- tra le attività antropiche e il territorio. La ve- to del bestiame da parte dell’uomo, su ter- tata utilizzazione: I pascoli di montagna getazione che noi troviamo oggi nei pascoli reni che prima erano boschi. Molti di questi sono ambienti fragili, esposti a rapidi cam- alpini è quindi il risultato di secoli di intera- prati-pascoli erano nel passato alberati. biamenti e lontani dalle condizioni “cli- zione fra uomo, ambiente e animali. max” (equilibrio ambientale); per questo L’Alpe è l’insieme dei pascoli alpini, per- Tipi e luoghi: In Trentino sono alpeggiate motivo sono molto sensibili alle variazio- lopiù sopra il limite dei boschi, utilizzati circa 460 unità di malga su cui pascolano ni di utilizzazione. Il climax ambientale di dall’uomo solo durante i mesi estivi. Per circa 10.700 vacche da latte, 9.100 manze e molti ambienti è quello delle foreste, preesi- molti secoli, fino alla prima metà del Nove- bovini da ingrasso, 4.500 vitelli. Sono inol- stenti nei secoli passati, tagliate e dissodate cento, l’economia alpestre ha contribuito in tre alpeggiati 30.500 pecore, 2.800 capre, 330 per ricavare prati e pascoli su cui allevare il 70 modo fondamentale ad alleggerire i prati- asini e 640 equini1. Rispetto al passato gli bestiame. Di conseguenza, il loro mancato 71 pascolo delle vallate, consentendo alle fami- animali condotti in montagna sono meno utilizzo ne causa la scomparsa a favore di glie contadine di stoccare il fieno necessario e, da alcuni decenni, presentano caratteri- una rapida colonizzazione da parte di alberi all’alimentazione del bestiame per il perio- stiche diverse rispetto al passato. Abbiamo e arbusti. do invernale. infatti meno bestiame da latte di razze loca- Il pascolamento degli animali determina li, una drastica riduzione delle capre e, più importanti variazioni nella struttura della Utilizzo nel passato: Il pascolo estensivo in generale, animali meno adatti al pascolo. vegetazione, nella composizione e varietà degli animali domestici appartiene alle for- A titolo esemplificativo, nel 1890 erano cen- di specie vegetali, attraverso la selezione I sistemi silvo-pastorali me più primitive di utilizzazione del suolo. siti nell’attuale territorio della provincia di alimentare delle essenze, il calpestio e il rila- I sistemi silvo-pastorali Sulle Alpi i pascoli estensivi corrispondono Trento 94.503 bovini, 72.614 ovini e caprini. scio di deiezioni. Con queste azioni gli ani- principalmente alle praterie aride e semi- Al tempo quasi tutti alpeggiati, in quanto mali modificano gli habitat e influenzano lo aride, ai prati magri pascolati, alle brughie- era impensabile il foraggiamento in stalla sviluppo delle popolazioni di invertebrati e re d’alta quota. In genere questi apparten- durante il periodo estivo a causa della scar- di altri organismi. Cambiamenti nell’inten- gono a compendi aziendali molto più ampi sità di fieno2. sità di pascolamento o nelle specie animali corrispondenti alla malga. coinvolte possono quindi avere importanti La regione alpina è inoltre caratterizzata Produzione: La superficie a pascolo - com ripercussioni sulla biodiversità. dalla presenza di allevamenti zootecnici che plessiva, regolarmente utilizzata, è stimata La gestione dei pascoli meno attrattivi e in richiedono il foraggiamento degli animali in circa 40.000 ettari (APPAG, 2017). Gli al- luoghi poco frequentati dal turismo, in defi- per il lungo periodo invernale. Per questo nitiva, è a rischio. motivo, a partire dal medioevo, si è svilup- 1 elaborazione dati APPAG, capi alpeggiati accertati ai fini pata la pratica della foraggicoltura, permes- delle domande PSR 2015. 3 dati del 2017, fonte: APPAG, Agenzia Provinciale per i Fienile a Bellamonte, Regola Feudale di . 1.370 m s.l.m. Foto Giovanni Giovannini, 2014 2 fonte: statistica degli animali esistenti nella provincia del sa a sua volta da imponenti lavori di disso- pagamenti di Trento. Heustadel in Bellamonte bei Predazzo. Tirolo al 31 dicembre 1890. Un altro fenomeno è quello della gestione di Die alpinen Hochweiden 1400 Pferden. Die Anzahl der Tiere hat somit queste superfici con metodi eccessivamente Die Almwirtschaft hat auch im Trentino in den letzten Jahrzehnten abgenommen und estensivi, utili solo a percepire i premi dei historisch eine wichtige Rolle bei Gestal- die Zusammensetzung hat sich verändert. Titoli di conduzione (Titoli PAC). tung und Erhaltung der Alpenlandschaft Zu verzeichnen sind weniger Milchkühe La perdita di pascoli di montagna, a livel- gespielt. Die Vegetation, die wir heute auf lokaler Rassen, eine stark rückläufige Zahl lo economico, può essere considerata come den Almwiesen finden, ist das Ergebnis an Ziegen und insgesamt weniger Tiere, die una scomparsa di risorse foraggere a basso jahrhundertelanger Interaktion zwischen für die Weidewirtschaft geeignet sind. Die costo. Per dare un’idea di quanti pascoli Mensch, Tier und Umwelt. Bis Mitte des Weidefläche beträgt ca. 40.000 Hektar. Die sono andati persi, a favore del bosco, dell’e- 20. Jahrhunderts hat die Almwirtschaft Almen werden teilweise von Wiesen- und dificazione e delle bonifiche agrarie basti entscheidend zur Entlastung der Weiden in Weidegesellschaften betrieben, immer öfter pensare che a metà Ottocento i pascoli era- den Tälern beigetragen und den Bauern das aber auch direkt von Familienbetrieben. Die no pari a 98.837 ha, ovvero 17,4% della su- Anlegen von Heuvorräten für den Winter Milchverarbeitung auf der Alm erfolgt in ca. perficie adibita ad uso agricolo4. ermöglicht. 100 Betrieben, während weitere 67 Betriebe Dal punto di vista ecologico è evidente la ri- Die extensive Bewirtschaftung mit Nutztie- ihre Milch an Käsereien im Tal abliefern. duzione della biodiversità degli ecosistemi ren gehört zu den primitivsten Formen coinvolti, mentre da quello paesaggistico la der Bodennutzung und wird in den Alpen In touristisch wenig erschlossenen Gebieten chiusura degli spazi aperti porta alla dimi- meist auf Trockenwiesen, Halbtrockenrasen des Trentino ist der Weidebetrieb definitiv nuzione del valore estetico e della fruibilità und in Hochheidegebieten betrieben, die gefährdet. Gefahr droht dort auch durch turistica. zu einer größeren Almeinheit gehören. Für zu extensive Beweidung, die nur dazu 72 73 die Rindviehhaltung in den Bergen waren dient, Prämien für die Bewirtschaftung zu Misure di recupero: Data la necessità di hingegen über Jahrhunderte hinweg ausge- erlangen. Der Rückgang der Bergwiesen un’analisi dettagliata e di regole articolate dehnte Stock- und Wurzelrodungsarbeiten kann wirtschaftlich als Verlust billiger Fut- per i diversi ambiti di intervento sul pascolo erforderlich, mit dem Ziel, Magerwiesen für terressourcen angesehen werden. Unter alpino, il tema viene trattato per esteso nei Grünfutter und Einstreu zu erhalten. Aus den ökologischen Gesichtspunkten bedeutet er sottocapitoli che seguono. Magerwiesen wiederum wurden in neuerer reduzierte Biodiversität und landschaftlich Zeit durch Düngung, Bewässerung und einen Verlust an offenen Flächen, der wie- L’alpeggio del bestiame: Begradigung die Almwiesen mit intensiver derum zu einem ästhetischen Wertrückgang I sistemi silvo-pastorali [ I sistemi silvo-pastorali contribuisce al mantenimento della biodiversità Bewirtschaftung gewonnen. und daher geringerer touristischer Nutzbar- animale e vegetale; keit führt. Umgekehrt kann man sagen, dass [ Bergwiesen sind ökologisch fragile Gebiete, garantisce un positivo influsso sul paesaggio die sich nicht im klimatischen Gleichgewicht die Beweidung der Bergwiesen die tierische e, quindi, sulla sua attrattiva turistica; und pflanzliche Biodiversität ebenso wie [ befinden und daher sehr anfällig sind für garantisce numerosi posti di lavoro, anche gra- Nutzungsänderungen. Vielfach herrscht die landschaftliche und somit touristische zie alla crescente diffusione dell’agriturismo; Attraktivität erhält. Durch den zunehmen- [ Waldklima vor, sodass die fehlende Nutzung comporta costi gestionali inferiori rispetto a oft zu einer raschen Kolonisierung durch den Agrotourismus entstehen Arbeitsplätze quelli che si avrebbero nel mantenere il bestia- Büsche und Bäume führt. Die Beweidung auf den Almen. Schließlich werden weniger me in azienda; Kosten verursacht als durch Tierhaltung im [ führt zu starken Veränderungen in der Ve- ha un effetto benefico sulla salute, resistenza e getationsstruktur. Betrieb und die Almwirtschaft hat positive fertilità degli animali (benessere animale). Im Trentino gibt es heute (2017) 460 Auswirkungen auf Gesundheit, Widerstan- bewirtschaftete Almen mit ca. 26.000 Stück dsfähigkeit und Fortpflanzungsfähigkeit der Rindvieh, 32.000 Schafen, 3500 Ziegen und Tiere. 4 Fonte: Perini A.: Statistica del Trentino, Trento 1851 - 1852. Il caseificio di malga Rolla di sotto, . 1.540 m s.l.m. Foto Giovanni Giovannini, 2016 Käserei auf der Alm Rolla di sotto Pascoli alberati Tipi e luoghi: Grazie alle sue caratteristiche talvolta forma boschi puri pascolati (rara- e dimensioni il faggio (Fagus sylvatica L.) è mente sfalciati), dove lo strato erbaceo si Storia: La coltivazione di pascoli a larici e uno dei simboli della foresta montana. È alterna a un ricco sottobosco di arbusti. È faggio è un’antica tradizione alpina. Questo una pianta che ama la luce e di conseguen- una pianta che ama la luce e di conseguenza tipo di agro- selvicoltura è presente princi- za prospera sugli alti versanti delle valli, in prospera sugli alti versanti alpini delle valli, palmente nelle zone del piano montano ol- zone soleggiate. In alcune stazioni si mesco- in zone soleggiate. tre i 1.000 metri slm. la all’abete, al pino silvestre e al larice. L’origine della maggior parte di questi eco- Il faggio trova il suo optimum di vegetazione Cause e conseguenze dell’abbandono: In sistemi (pascoli alberati) è da far risalire tra gli 800 e 1.200 metri di altitudine, fino Trentino molti pascoli alberati originari non all’alto medioevo, periodo nel quale la cre- ad arrivare ai 1.500 metri. In provincia di si sono conservati, o perché sono stati in- scita demografica portò alla necessaria ri- Trento si trova distribuito su tutto il piano globati nei boschi o perché le piante sono cerca di nuovi spazi agricoli, e quindi estesa montano della porzione meridionale della state abbattute. I motivi di quest’ultimo fe- anche ai pascoli. provincia, zona caratterizzata da un clima nomeno sono vari, ma perlopiù ascrivibili a impronta più oceanica. Le piante possono alla scarsa consapevolezza dei proprietari Utilizzo nel passato: La creazione di prati- raggiungere dimensioni notevoli (anche 35 del valore ecologico e paesaggistico di que- pascolo alberati fu un compromesso che metri di altezza) specie nei soggetti plurise- sti ambienti. I prati e i pascoli alberati infatti permetteva di avere contemporaneamente colari. Il loro aspetto, al contrario di quelli sono particolarmente ricchi di biodiversità, una riserva di legname da usare in caso di cresciuti in bosco, non è slanciato, ma mas- perché la combinazione dei due ecosistemi, necessità e spazi per la foraggicoltura e il siccio e ramoso. Spesso policormici (con più prato e bosco, offre nicchie e possibilità di 74 pascolo. fusti), essi sono caratterizzate da apparati vita a piante e animali con esigenze e carat- 75 L’ombra offerta dalle piante consentiva di radicali molto estesi per resistere alle intem- teristiche diverse. Abbandonarli significa riparare gli animali dal caldo e di evitare perie. quindi togliere lo spazio vitale a queste spe- l’eccessiva insolazione del manto erboso, e Nelle valli più interne e settentrionali pre- cie. ritardarne quindi la maturità. vale invece il larice. Pianta molto comune Rispetto ai territori coltivati in modo più A differenza dell’abete, il faggio e il larice in tutte le Alpi, è diffusa dal piano monta- intenso o ai boschi veri e propri, i pascoli sono specie caducifoglie, così in primavera no fino a quote elevate (oltre i 2.000 metri). alberati richiedono molte più cure, in par- l’assenza di foglie lascia filtrare molta luce, Il larice comune (Larix decidua Mill., 1768) è ticolare per quanto riguarda i lariceti puri, I sistemi silvo-pastorali permettendo in tal modo alla componente una conifera che si distingue da tutte le al- meno, invece, per le piante isolate di faggio. I sistemi silvo-pastorali erbacea di svilupparsi. Viceversa, nel perio- tre, infatti perde totalmente le foglie (aghi) Un’altra ragione dell’abbandono, infatti, è la do estivo la copertura offerta dalle chiome in inverno. Questa caratteristica gli permet- manutenzione impegnativa: la raccolta del- permette al terreno di mantenere un mag- te, senza dubbio, di avere una maggiore re- la ramaglia secca a primavera, lo sfalcio ma- gior grado di umidità. Tale caratteristica ha sistenza al clima alpino e alle intemperie. nuale attorno agli alberi, il taglio della ve- favorito entrambe le specie, rispetto all’abe- Il colore che assumono gli aghi in autunno getazione arbustiva indesiderata sono tutte te, come piante da pascolo. permette di riconoscere anche da lontano operazioni che in passato erano svolte con Soggetti isolati di faggio sono da sempre questa specie. abbondanza di manodopera, oggigiorno in- lasciati nei pressi delle malghe per offri- Dove il bosco lascia il posto alle praterie vece coinvolgono solo poche persone. re riparo al bestiame durante i temporali. alpine si trovano spesso vecchi individui Questi soggetti, scelti fra quelli più ramosi isolati, deformati dal vento e dalla neve. Il e grandi, costituiscono oggigiorno dei veri e larice è una specie molto longeva, in gene- Pascolo ai Meus, Bernstol – Valcava. 1.537 m.s.l.m. propri monumenti vegetali. re presente come pianta isolata nei pascoli, Foto Giovanni Giovannini, 2016 Weide ai Meus, Fersental (Bernstol) La presenza di lariceti puri su ampi versan- prietari con il personale del Servizio Foreste ti delle montagne, indica forme di gestione e fauna, e consistono sia in interventi gestio- passata quali lo sfalcio e il pascolo. La forte nali, sia in investimenti. Per realizzare inve- riduzione del numero degli animali al pa- stimenti è prima di tutto necessario adottare scolo, così come l’abbandono dello sfalcio in correttivi gestionali che evidenzino gli usi alta montagna, ha comportato la formazio- del pascolo responsabili dell’alterazione del ne di ampie foreste di larice. suo equilibrio originale e della progressiva I lariceti puri sfalciati sono ormai una rarità, degradazione del manto erboso. anche se la loro bellezza non ha eguali fra Data la necessità di un’analisi dettagliata e le altre tipologie di prato. Più diffusi, inve- di regole articolate per i diversi ambiti di ce, sono i lariceti pascolati, specie nei pressi intervento sul pascolo alpino, il tema viene delle malghe. Anche in questi ambienti la trattato per esteso nei sottocapitoli chese- manutenzione è tuttavia superiore ai pasco- guono. li ordinari e richiede periodici interventi di ripulitura.

Misure di recupero/conservazione dei pa- scoli alpini: L’impoverimento del territorio incide sul settore turistico, in quanto econo- 76 mia che si basa sull’ambiente e sul paesag- 77 gio come principale elemento di attrazione. Da parte di tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo nella gestione della montagna, non è ancora soddisfacente la rivalutazione della funzione di protezione ambientale e valorizzazione paesaggistica dell’alpeggio e della cultura contadina del luogo. I sistemi silvo-pastorali La politica agricola – seppur non sempre in I sistemi silvo-pastorali maniera decisa – da tempo tenta di contra- stare la tendenza all’abbandono con nume- rose iniziative legislative e sussidi specifici: ad esempio con premi di alpeggio, contri- buti per miglioramenti strutturali o per la qualità del paesaggio e della biodiversità. I grandi investimenti fatti sinora hanno rallentato significativamente la tendenza all’abbandono: rispetto al passato più re- cente, in Trentino, questo fenomeno appare infatti in via di stabilizzazione. Lariceto pascolato in Alta Val di Non, Regole di . Gli interventi di recupero e miglioramento Foto Giovanni Giovannini, 2016 dei pascoli alberati sono concordati dai pro- Beweidete Lärchenwiese im Oberen Nonstal. Bestockte Weiden der Besitzer, denn die bestockten Weiden griffen werden, die geeignet sind, schädliche Mit Lärchen und/oder Buchen bewachsene mit den zwei kombinierten Ökosystemen Bodenveränderungen und die allmähliche Weiden findet man in den Alpen vor allem aus Wald und Wiese bieten vielen Pflanzen Zerstörung der Grasnarbe zu korrigieren. auf Höhen über 1000 m. Die Ursprünge rei- und Tieren mit besonderen Anforderungen Die verschiedenen Eingriffs- und Korrektur- chen meist bis ins Mittelalter zurück, als das Unterschlupf und damit ein großes Maß maßnahmen werden in den folgenden Kapi- demographische Wachstum die Erweiterung an Biodiversität. Im Vergleich zu Wäldern teln ausführlich behandelt. der landwirtschaftlich nutzbaren Flächen er- oder intensiv bewirtschafteten Flächen er- forderlich machte. Diese Wiesen mit lichtem fordern die bestockten Weiden wesentlich Baumbestand hatten nicht nur den doppel- mehr Pflege, insbesondere was Lärchen ten Vorteil, sowohl Holzreserven als auch im Reinbestand angeht. Die aufwendige Futter für den Bedarfsfall bereitzuhalten. Sie Erhaltung ist denn auch ein weiterer Grund konnten auch als Weide dienen, wobei das für die Aufgabe dieser Weideflächen: das Vieh im Sommer unter den Bäumen Schatten Einsammeln von Reisig im Frühjahr, das fand. Das Gras erhielt im Frühjahr genügend händische Mähen um die Bäume herum, Sonne, da Lärche und Buche im Frühjahr das Schneiden unerwünschten Buschwerks genügend Licht filtrieren lassen, während es sind Arbeiten, für die in der Vergangenheit im Sommer nicht von der Sonne verbrannt, reichlich Arbeitskraft zur Verfügung stand. die Feuchtigkeit erhalten und sein Wachstum Der starke Rückgang an Weidevieh und die zum Vorteil einer verlängerten Beweidung Vernachlässigung des Mähens haben zum 78 verzögert wurde. Entstehen großer Lärchenwälder geführt. 79 Gemähte Lärchenwiesen im Reinbestand Die Buche findet zwischen 800 und 1200 m sind inzwischen eine Seltenheit, eher findet optimale Bedingungen und ist im ganzen man noch mit Lärchen bestockte Weiden, südlichen Bergland des Trentino verbreitet, insbesondere in der Nähe der Almen. die Lärche hingegen wächst auf Höhen bis über 2000 m und wächst vor allem in den Die Landwirtschaftspolitik versucht seit ei- inneren und nördlichen Tälern der Provinz. niger Zeit, die Tendenz zur Stilllegung der I sistemi silvo-pastorali Beweidung der Bergwiesen. Während die bestockten und nicht bestockten Bergwei- I sistemi silvo-pastorali Buche sich mancherorts mit Fichte, Rotkiefer den mit Gesetzesinitiativen und Beiträgen und Lärche vermischt und Einzelexemplare umzukehren. Die bislang getätigten Investi- gerne als Schutz für das Vieh in der Nähe tionen haben tatsächlich zu einer deutlichen der Almen belassen werden, tritt die Lärche Verlangsamung und zur Stabilisierung des meist isoliert und manchmal als Reinbestand Phänomens geführt. Die Maßnahmen zur in selten gemähten Wiesen auf. Wiedergewinnung und Verbesserung der bestockten Weiden werden von den Besitzern In alto a sinistra: verso Pietralba. Foto Giovanni Giovannini, 2016 Viele der ursprünglichen bestockten Wiesen mit dem Forstdienst vereinbart und können In alto a destra: malga Stabolone. Valdaone. 1.800 m s.l.m. Foto im Trentino sind nicht erhalten geblieben, sowohl aus Eingriffen in die Betriebsführung Giovanni Giovannini, 2016 entweder, weil der Wald sie eingenommen als auch aus Investitionen bestehen. Damit In basso a sinistra: sopra malga Venegia. 1.950 m s.l.m. Foto hat oder weil die Bäume gefällt wurden. Investitionen der öffentlichen Hand getätigt Giovanni Giovannini, 2016 Hier fehlt es oft am nötigen Bewusstsein werden, müssen zunächst Maßnahmen er- In basso a destra: Polsa di Brentonico. Foto Matteo Campolongo, 2004 Gestione del pascolo: analisi e obiettivi mentazione e del movimento fisico all’inizio Il numero dei titoli è pari al numero di ettari dell’alpeggio. Il problema si è ulteriormente ammissibili, che sono riferibili anche a pra- Gli investimenti in viabilità forestale e per intensificato con un tipo di allevamento pra- ti e pascoli permanenti.Gli attuali incentivi le strutture di alpeggio, così come un rin- ticato dalle stalle che si sono ispirate al mo- all’alpeggio del bestiame, seppur articolati, novato interesse da parte dei giovani per dello intensivo padano, in altre parole quel- non permettono di creare significative dif- l’agricoltura, hanno contribuito in maniera le che allevano razze ad alta produzione e ferenze nella contribuzione tra aziende che decisa a evitare il declino degli alpeggi. Tut- alimentano gli animali con alte quantità di attuano una gestione corretta e altre, invece, tavia, permangono ancora grandi differen- concentrati e insilati. La scarsa disponibilità che alpeggiano gli animali prevalentemen- ze sulla “qualità dell’utilizzazione” dei pa- di superficie agraria del fondovalle spinge te per percepire finanziamenti e rispettare i scoli, sia tra i singoli alpeggi sia fra le valli le aziende più grandi, più produttive e con carichi aziendali. Lo stesso sistema dei con- del Trentino. Il pascolamento del bestiame, maggiore carico di animali per ettaro (nu- trolli non può garantire ai proprietari delle se ben condotto, può essere considerato un mero di animali in rapporto alla superficie), malghe il corretto adempimento di tutte le importante fattore di conservazione della all’acquisto di grandi quantità di alimenti, buone pratiche necessarie alla conservazio- biodiversità, in particolare quando vi è una soprattutto concentrati, con riduzione del ne dei pascoli d’alpeggio. Per questo moti- gestione razionale dei carichi animali, una grado di autosufficienza alimentare e forti vo, la corretta gestione deve essere pretesa settorializzazione del pascolo e una corretta eccedenze di nutrienti al campo. Molte di dal proprietario della malga o del pascolo, e scelta delle specie di animali. queste aziende non praticano l’alpeggio, non si può delegare il rispetto (e il controllo) nemmeno con i capi giovani (manze). delle buone pratiche ad altri. Le scelte di allevamento: Purtroppo, in Attualmente solo il 41% dei bovini di pro- 80 Trentino, l’obiettivo di una gestione corret- prietà di aziende trentine viene alpeggiato1. Orientamento produttivo: Per ogni malga 81 ta del pascolo si scontra ancora con la realtà Per quanto riguarda gli alpeggi caricati con vanno analizzati i presupposti materiali e degli attuali sistemi di allevamento. Il sot- ovini e caprini, negli ultimi decenni si è ve- naturali. Oltre che dall’esistenza di viabilità, to-carico dei pascoli (o di alcune loro aree), rificato un crollo nel numero di capre alpeg- approvvigionamento idrico (v. sottocapito- infatti, è dovuto principalmente ai cambia- giate, mentre quello di pecore è più stabile e lo successivo) e fabbricati idonei (ricoveri, menti strutturali del comparto zootecnico localmente in aumento. caseificio, stalla, ecc.), l’orientamento pro- provinciale. Rispetto al passato il numero Nelle aree di pascolo poste alle quote più duttivo di una malga è fortemente condi- di animali al pascolo, oltre che essere cala- alte, il pascolo con ovini permette di con- zionato dalle caratteristiche vegetazionali e I sistemi silvo-pastorali to, ha subito anche dei cambiamenti nella servare una gestione a bassa intensità di ambientali del territorio. D’altro canto, que- I sistemi silvo-pastorali tipologia di animali alpeggiati. Per quan- manodopera su ampie superfici. La cresci- sto orientamento condiziona a sua volta gli to riguarda la gestione del pascolo, oggi la ta dell’alpeggio degli ovini è anche dovuta aspetti di conservazione delle specie botani- presenza di personale in malga si è drastica- all’aumento delle aziende gestite part-time e che presenti. Con orientamento produttivo mente ridotta, al punto che non sono pochi viene ulteriormente incoraggiata dall’intro- s’intende la destinazione di una malga: per gli alpeggi gestiti da una sola persona. duzione dei premi sul Primo pilastro della animali in lattazione, per bovini da carne, Tra i bovini, il calo maggiore degli animali Politica Agricola Comunitaria (v. cap. 4). Il per bestiame asciutto, ovini, ecc. alpeggiati ha interessato le vacche da latte. Primo pilastro fornisce aiuti diretti agli agri- Ciò e dovuto, da un lato, alla diminuzio- coltori e sostiene le misure di mercato. In so- Passo Palù, 2.071 m s.l.m. Al ritorno verso valle vacche di razza ne dei capi detenuti da piccoli allevatori e, stanza si tratta di un premio annuale non le- Rendena e Grigio Alpina provenienti dalla Val Calamento dall’altro, al fatto che, rispetto agli animali gato alla produzione, che viene corrisposto incontrano un gregge transumante proveniente dal Monte tenuti in stalla, le vacche alpeggiate sono per ogni titolo posseduto dagli agricoltori. Rujoch. Foto Giovanni Giovannini, 2010 Bei der Rückkehr ins Tal begegnen Grauvieh und Rendena- meno produttive. Quest’ultimo fattore è Kühe aus dem Val Calamento einer Wanderherde vom Monte 1 Elaborazione dati Azienda Provinciale per i Servizi Sani- una conseguenza del cambiamento di ali- tari 2014 a APPAG 2016 Rujoch. Bisogna quindi stabilire per ogni pascolo al- zootecnici svolta insieme all’esperto, in cui gli obiettivi di tipo conservativo, propria- pino quale sia il pascolamento più adatto sia vengono anche considerati gli obiettivi che mente nelle aree più marginali e meno im- sotto il profilo produttivo che sotto l’aspet- si vogliono raggiungere. I singoli progetti portanti dal punto di vista paesaggistico, to ambientale. Ciò deve avvenire con l’im- di recupero, redatti da un tecnico, vengono oppure ipotizzando modelli multifunziona- piego di parametri precisi, frutto di analisi quindi proposti al Servizio Foreste e fauna li in grado di massimizzare gli aspetti pro- approfondite che diventino strumenti da che ne esamina la finanziabilità. duttivi, turistici e ambientali. applicare prima di procedere alla realizza- Se l’obiettivo è di tipo conservativo, ovvero zione degli interventi di recupero, finanziati Tipologia e qualità del cotico erboso: Que- evitare o rallentare un’evoluzione a bosco dal Servizio foreste e fauna. L’obiettivo co- sti fattori possono risultare molto variabili (del pascolo), è possibile anche attuare una mune è quello di dimostrare che le pratiche in relazione all’ambiente, alle modalità di gestione con un carico minimale. La pre- di comprovata validità già applicate in alcu- gestione, alla zona climatica e altitudinale. senza di un numero minimale di animali al ni contesti, possono essere replicabili altro- Il clima, i suoli, l’esposizione e la disponibi- pascolo non evita la rinnovazione di alberi ve. In questo modo si possono far conoscere lità di nutrienti determinano quindi la com- e arbusti, e nemmeno una graduale sempli- le aziende che funzionano, ma al contem- posizione floristica dei pascoli. ficazione del cotico, ma permetterà comun- po affrontare gli sviluppi negativi, come il La presenza di animali domestici è una pre- que la conservazione di un elevato livello sotto-sfruttamento e il sovra-sfruttamento rogativa indispensabile per la conservazio- di biodiversità e una certa variabilità del del terreno. Prendiamo quindi in conside- ne del pascolo, ma la quantità e la tipologia paesaggio. In tal caso, tuttavia, è necessario razione prima gli strumenti di analisi e di di animali presenti, così come il sistema di pianificare anche interventi di manutenzio- pianificazione del pascolo e infine le misure gestione, possono influire positivamente ne con mezzi meccanici da realizzare una 82 di recupero. oppure negativamente sulle condizioni eco- tantum. Se l’obiettivo della gestione è invece 83 logiche e “pabulari” del pascolo. quello di valorizzare la multifunzionalità Qualità dell’utilizzazione: Per qualità offerta da questi ambienti, ovvero gli aspet- dell’utilizzazione si intende il giudizio Valore pabulare: Quando i tecnici di settore ti produttivi, paesaggistici e ambientali, non espresso da un esperto, a seguito dell’analisi parlano dei pascoli, utilizzano spesso il ter- si può prescindere dal carico ottimale, ovve- dettagliata della gestione, tale da mettere in mine “pabulare”. Esso è impiegato per dare ro tale da utilizzare integralmente nella ma- evidenza la giusta combinazione di interventi un valore ai pascoli tenendo presente che niera più omogenea possibile la produzione necessari a far sì che il pascolo sia gestito gli animali appetiscono in maniera diversa erbacea del pascolo. Contemporaneamente, I sistemi silvo-pastorali correttamente. Il giudizio evidenzia inoltre le specie che formano il cotico erboso. vanno adottate anche forme di contenimen- I sistemi silvo-pastorali gli usi del pascolo che causano l’alterazione Il valore pabulare è definito sulla base delle to della vegetazione invasiva, nitrofila e del suo equilibrio originale e danno luogo caratteristiche delle singole specie vegetali, indesiderata così come l’esecuzione mirata a una progressiva degradazione del manto ma considera anche le condizioni ambien- di sfalci, raccolta dei rami secchi e, laddo- erboso. Una valutazione approfondita tali e della gestione quali: pendenza dei ve necessario, trinciature del cotico erboso della qualità dell’utilizzazione è necessaria terreni, dimensioni del pascolo, utilizzo di residuale a fine stagione. La pratica del pa- per ottenere eventuali finanziamenti per recinzioni, ecc. scolo estivo in alpeggio consente l’utilizzo interventi di recupero, finanziati dal Servizio di risorse foraggere locali, aumentando così Foreste e fauna nell’ambito delle Misure del Obiettivi di gestione: Una corretta gestione l’autosufficienza aziendale. Programma di Sviluppo Rurale (v. cap.4). del pascolo richiede pertanto che siano defi- Ricorrere al giudizio di un esperto è quindi il niti tutti gli aspetti, partendo in primo luogo primo passo da fare per chi cerca assistenza dall’obiettivo che si intende raggiungere. nel recupero della propria malga. Il secondo I sistemi silvo-pastorali, infatti, possono es- Malga Artilone di Avio, monte Baldo 1.538 m s.l.m. Il pascolo passo è l’analisi di aspetti vegetazionali e sere gestiti in modi differenti, considerando della malga è di circa 55 ha. Foto Giovanni Giovannini, 2016 Carico ottimale: Un carico ottimale va vi- sto come l’equilibrio fra il raggiungimento di obiettivi di conservazione del pascolo e obiettivi economici. Il miglior modo per conservare un pascolo di qualità è quello di gestirlo a settori, bilanciando il carico sulle superfici considerate. Per tutti i pascoli, vale la regola che la vege- tazione erbacea è influenzata in modo deci- sivo dagli animali al pascolo: proprio come conseguenza del pascolamento, alcune spe- cie sono favorite, altre invece sono svantag- giate. La selezione operata dagli animali modifica artificialmente il potere competiti- vo delle piante: quindi, se il pascolamento avviene correttamente, si limita la diffusio- ne di specie a taglia alta, in particolare le megaforbie, a favore di quelle a taglia più bassa. Tipologia di animali e razza, carico a 84 ettaro e sistema di gestione del pascolo sono 85 in tal caso i principali fattori a cui fare rife- rimento. Valutiamo quindi di seguito dapprima le condizioni naturali esistenti nelle malghe e l’impatto che hanno gli animali portati in malga sull’ambiente naturale.

I sistemi silvo-pastorali La mancata gestione o la gestione scorretta I sistemi silvo-pastorali dei pascoli causa: x degrado del cotico erboso, erosione dei suoli e diminuzione delle specie presenti; x squilibri ambientali dovuti alla presenza di azoto proveniente dalle deiezioni, con effetti sulle specie e sulla qualità dell’acqua; x riduzione della valenza paesaggistica; x diminuzione della produttività dei pascoli, calo della qualità del latte e degli accrescimenti del bestiame; Il complesso dei pascoli di Tenera e Malga Nardis (1.784 m s.l.m) è attualmente alpeggiato con un gregge di pecore. Il pascolo della malga si estende per circa 140 ha. Si trova fra la val Concei e l’alto x riduzione della biodiversità, in particolare Garda ed è raggiungibile con 3 ore di cammino, partendo dall’abitato del Ballino. Foto Giovanni Giovannini, 2016 dell’entomofauna e dell’avifauna. Der Weidenkomplex von Tenera und Nardis-Alm zwischen dem val Concei und dem Oberen Gardasee wird derzeit von einer Schafherde beweidet. Die Almwiesen erstrecken sich über ca. 140 ha. Ab der Ortschaft Ballino sind die Weiden in ca. 3 Stunden zu Fuß zu erreichen. Die Weideführung: Analyse und Ziel- stversorgung vieler Betriebe reduziert, die ansuchen. Bestimmt werden u.a. Typologie setzungen. zumeist nicht einmal mehr die Jungtiere auf und Qualität der Grasnarbe, Weidewert die Alm bringen. und Ziele des Weidebetriebs. Diese können Die Investitionen in Zufahrtswege und Auf den Almen des Trentino gibt es weit für die Wald-Weidewirtschaft, wenn es bauliche Strukturen ebenso wie das wiede- weniger Ziegen als früher, während die Zahl um marginale und landschaftlich weniger rerwachte Interesse junger Menschen für die der Schafe konstant ist und mancherorts interessante Gebiete geht, konservativ und Landwirtschaft haben den Niedergang der sogar zunimmt. Letzteres ist auf die zu- müssen multifunktional sein, wenn es da- Almwirtschaft im Trentino aufgehalten. Es nehmende Zahl der Nebenerwerbsbetriebe, rum geht, die Produktions-, touristischen bleiben jedoch erhebliche Unterschiede in aber auch auf die produktionsunabhängigen und Umgebungsaspekte zu optimieren. Im der Nutzungsqualität der Weiden bestehen, Direktzahlungen im Rahmen der Gemeinsa- Falle der konservativen Ausrichtung kann sowohl zwischen den einzelnen Almbetrie- men Agrarpolitik (GAP) zurückzuführen. auch eine minimale Viehbelastung ausrei- ben als auch zwischen den verschiedenen Tatsächlich ermöglichen die derzeitigen chend für einen korrekten Weidebetrieb sein. Tälern. Der Weidebetrieb kann ein entschei- Anreize für die Almwirtschaft keine ausrei- Bei multifunktionaler Ausrichtung ist die dender Faktor beim Erhalt der Biodiversität chende Unterscheidung zwischen Betrieben Bestimmung der optimalen Viehbelastung sein, sofern ein rationaler Umgang mit der mit korrektem Weidebetrieb und solchen, unerlässlich, außerdem muss unerwünschte Viehbelastung, eine Aufteilung in Weide- die durch Alpung lediglich den Viehbestand Vegetation eingedämmt werden. Die opti- abschnitte und eine korrekte Auswahl der einhalten und Finanzierungen in Anspruch male Viehbelastung entspricht dem Glei- geeigneten Tierarten erfolgt. nehmen wollen. Auch die Kontrollen des chgewicht zwischen dem Erhalt der Weide 86 Leider treffen im Trentino mit der Zielsetzung Forstdienstes reichen nicht aus, um den kor- und den wirtschaftlichen Zielen. 87 eines korrekten Weidebetriebs einerseits und rekten Weidebetrieb zu sichern. Dieser muss der Realität der Tierhaltung anderersits häu- vielmehr vom Senner eingefordert werden. fig noch Gegensätze aufeinander. Die Unter- Die Produktionsausrichtung eines Almbe- beweidung ist vor allem den Veränderungen triebs (je nach gehaltenen Vieharten) ist von in der Zusammensetzung des Viehbestands den Vegetationsmerkmalen der Umgebung geschuldet, wobei auch der Gesamtbestand abhängig und diese Ausrichtung beeinflusst abgenommen hat. Die Anzahl der Senner wiederum die Erhaltung der vorhandenen

I sistemi silvo-pastorali ist deutlich zurückgegangen, oft werden die Pflanzenarten. Für jede Bergweide muss I sistemi silvo-pastorali Almen von nur einer Person betrieben. Beim daher mithilfe präziser Parameter festge- Rindvieh ist vor allem der Bestand an Mil- legt werden, welche Beweidung geeignet chkühen rückläufig, was zum einen damit ist, bevor Wiedergewinnungsmaßnahmen zu tun hat, dass es weniger Kleinbauern gibt. ergriffen werden. Beispiele von Betrieben, in Außerdem sind Almkühe weniger produktiv denen die korreke Beweidung funktioniert, als Stallkühe, was mit der Ernährungs- und aber auch Negativbeispiele für Unternutzung Bewegungsumstellung der Tiere zu Beginn oder Übernutzung des Bodens diesen zur der Alpung zusammenhängt. Mit der Um- Anschauung. Das Urteil des Fachmanns Malga Cagnon de sora, 1.900 m s.l.m. Per contenere i costi stellung vieler Betriebe auf intensive Tierhal- über die Nutzungsqualität der Bergweiden aziendali, e anche per i cambiamenti socio-economici in atto, tung, wie sie in der Poebene betrieben wird, ist daher der erste Schritt für alle, die um sono sempre meno le famiglie che si trasferiscono in alpeggio per tutta la stagione. Foto Giovanni Giovannini, 2015/2016 hat sich das Problem verstärkt, zumal wegen Unterstützung des Forstdienstes und finan- Um die Betriebskosten zu begrenzen und wegen wirtschaftlicher der fehlenden Flächen viel Futter zugekauft zielle Hilfen im Rahmen der Maßnahmen des und sozialer Veränderungen gibt es immer weniger Familien, die wird. Damit aber wird der Grad der Selb- Programms für die ländliche Entwicklung den ganzen Sommer über auf der Alm bleiben. Approvvigionamento idrico e impat- saranno precipitazioni estreme con forti va- to ambientale della zootecnia riazioni regionali. Quello che pare invece affermarsi è la ten- La valutazione dell’approvvigionamento denza a una minor distribuzione nell’arco idrico è un aspetto di fondamentale impor- dell’anno o delle stagioni, con una concen- tanza in qualsiasi sistema pastorale, e ancor trazione in poche giornate di piogge inten- 2 più in aree contraddistinte da condizioni se . Per i pascoli alpini ciò significa che le di xericità e terreni molto permeabili. Una aree aride resteranno comunque aride, ma malga necessita di grande quantità d’acqua dovranno anche affrontare precipitazioni se pensiamo che una sola vacca in lattazione estreme, le cui conseguenze non sono anco- beve da 60 a 100 litri al giorno1. Oltre al con- ra ben note. sumo idrico, tra gli effetti ambientali diretti Il cambiamento climatico modifica anche le della zootecnia sui pascoli si devono anno- condizioni della vegetazione. Un precoce verare anche quelli dello spargimento dei scioglimento della neve e l’aumento delle reflui sui suoli e nelle acque. temperature favoriscono lo sviluppo di al- cune specie rispetto ad altre. Anche le spe- Scarsità d’acqua d’abbeverata: nella piani- cie che crescono a basse altitudini possono ficazione del pascolamento, l’approvvigio- diffondersi a quote maggiori. Questo feno- meno interessa anche gli arbusti: il margine Titolo: Acqua dell’Alpe. Pozze, abbevera- 88 namento idrico è spesso tralasciato. Questo 89 perché spesso si dimentica che gli animali, delle foreste tende quindi a spostarsi verso toi, canali: tradizioni e usi del Trentino. se non hanno a disposizione acqua d’ab- l’alto. Autori: Giovanni Giovannini, Prisca Gio- beverata, riducono notevolmente il tem- Rispetto al passato, su quasi tutti i pascoli vannini po di permanenza sul pascolo e viceversa, alpini il riscaldamento consente di anticipa- Editore: Provincia Autonoma di Trento - passando più tempo del dovuto nei luoghi re e di prolungare la durata dell’alpeggio. Servizio Foreste e fauna, Servizio Geolo- dove l’acqua è disponibile. Questo causa Questo cambiamento climatico è stato par- gico squilibri gestionali che hanno importanti ri- ticolarmente evidente nel 2015 quando, già Luogo di edizione: Trento percussioni sulla qualità del cotico erboso e a maggio, la vegetazione si presentava in Anno edizione: 2015 Stampa: Tipografia I sistemi silvo-pastorali sulla produzione degli animali. attività anche alle quote più alte. Nel mese Esperia - Lavis (Trento) I sistemi silvo-pastorali Oltre a questi aspetti è evidente che anche di luglio 2015, che in genere corrisponde al I contributi raccolti in questo Quaderno vo- il clima sta cambiando. Negli ultimi ses- momento in cui l’erba è qualitativamente gliono offrire delle riflessioni sulle tradizio- sant’anni il numero delle precipitazioni par- migliore, complici le alte temperature e le ni e sugli usi dell’acqua nei pascoli alpini. ticolarmente intense e concentrate ha conti- scarse precipitazioni, il cotico erboso si pre- Sono approfonditi specificatamente alcuni nuato ad aumentare. Si prevede che questa sentava già secco. aspetti tecnico-esecutivi, per offrire acon- tendenza proseguirà per il resto del secolo. tadini e tecnici di settore un prontuario ag- I modelli a scala globale non hanno però Il precoce decadimento qualitativo dell’er- giornato su come realizzare nuove opere o permesso di capire se ci sarà un aumento ba, associato alla scarsità di acqua d’abbeve- come conservare quelle esistenti. La pub- generalizzato delle precipitazioni legato al rata per il bestiame, ha creato non pochi pro- blicazione serve, inoltre, da manuale di va- maggior contenuto di umidità atmosferica blemi gestionali. In alcuni casi, il bestiame è lutazione per gli investimenti del Piano di Foto grande: Polsa di Brentonico. Pozza per l’abbeveraggio del bestiame in malga. L’acqua d’abbeverata rifornisce gli abbeveratoi in legno posti a valle. Foto Giovanni Giovannini, 2016 associato a temperature calde, oppure se vi stato ricondotto a quote più basse, in altri Sviluppo Rurale 2014-2020 della Provincia Foto piccola: Albio di malga Siebe, Gruppo del Carega. Esempio di abbeveratoio in legno. Foto Giorgio Broz, 2013 Autonoma di Trento. Sammelbecken für die Viehtränke auf der Alm, Das Tränkwasser versorgt die unterhalb platzierten Tränken aus Holz. 1 Cfr. PAB, Aqua dell’Alpe, Quaderni del Servizio Foreste e 2 v. l’edizione del titolo Genomi di misura della rivista Le Beispiel einer Tränke aus Holz. Fauna, Trento 2015, p. 47 Scienze, aprile 2016, p. 25 si è dovuto ricorrere al foraggiamento e al • Le deiezioni animali prodotte presso le ne dei prodotti lattiero-caseari in malga e trasporto sull’alpe dell’acqua. Quest’ultimo aziende intensive, rispetto a quelle pro- delle attività agrituristiche. In questo senso aspetto sottolinea ancora una volta come gli dotte dagli animali al pascolo, sono ricche è fondamentale che tutti gli scarichi siano investimenti nell’approvvigionamento idri- di metalli pesanti (Cu, Zn, Cd) derivanti gestiti da idonei impianti di trattamento, co siano imprescindibili per il futuro. da integratori impiegati nell’alimentazio- meglio se integrati con sistemi di fitodepu- ne degli animali. Questo può determinare razione. Interazione tra allevamento e ambiente: un accumulo nel terreno di tali elementi, Dal punto di vista dei reflui zootecnici, le causando effetti negativi sulla biodiver- Possibili interventi: Il Servizio Foreste e interazioni tra piccoli allevamenti, pascolo sità dei pascoli. I medicinali veterinari fauna, attraverso i fondi del Programma di e ambiente sono in genere positive: si pensi che persistono nelle feci possono inoltre Sviluppo Rurale (v. cap. 4), finanzia investi- ad esempio al vantaggio dato dall’impiego alterare la fauna terricola e indurre mo- menti sui pascoli alpini finalizzati allo stoc- delle deiezioni animali come fertilizzanti dificazioni della flora microbica3. caggio e alla distribuzione di acqua, sia ai organici. • Dare la possibilità alle aziende intensive fini naturalistici che di abbeveraggio degli Il problema sorge invece quando si parla di distribuire deiezioni zootecniche nei animali al pascolo. In casi specifici, qualora di sistemi intensivi di allevamento, azien- pascoli di montagna potrebbe indurre sia necessario, possono essere anche finan- de che fanno generalmente largo uso d’in- ad utilizzarli come luoghi di smaltimento ziati impianti per la fitodepurazione. Tutti tegratori, additivi alimentari e medicinali alternativi ai prati e campi di fondovalle. gli interventi devono essere realizzati se- veterinari il cui impatto sull’ambiente non è • La perdita di nutrienti per lisciviazione condo le indicazioni tecniche contenute nel- Abbeveratoio posizionato in un luogo errato, senza selciato alla base. Pascolo provvisto di un unico abbeveratoio. I danni da calpestio sono evidenti. ancora ben chiarito. o scorrimento non è funzione solo della la pubblicazione “Acqua dell’Alpe”. Tränke falsch positioniert, ohne Steinlage als Untergrund. Weide mit nur einer Tränkstelle: Die Schäden durch Viehtritt sind offensichtlich. 90 Nei pascoli di montagna è fortemente scon- quantità di reflui prodotti e distribuiti Per quando riguarda la gestione dei reflui 91 sigliato e, in molti casi, vietato apportare per unità di superficie agricola ma anche zootecnici, fermo restando l’impegno a ga- reflui zootecnici prodotti nelle aziende di della loro forma (letame o liquame), delle rantire il rispetto degli impegni verso una fondovalle. Quindi è possibile utilizzare le condizioni pedoclimatiche, delle moda- corretta gestione degli animali e dei reflui, sole deiezioni prodotte dalla pulizia delle lità e tempistica della distribuzione. Per sono finanziabili interventi di ripristino del stalle in malga. questo motivo è necessario che vi sia un cotico erboso degradato a seguito di inqui- Le problematiche ambientali che si possono bilanciamento tra alimenti assunti al pa- namento pregresso da eccessivo spargimen- originare dall’allevamento industriale sono scolo e deiezioni prodotte. Se il bilancio è to di liquami, così come la realizzazione di I sistemi silvo-pastorali molteplici; tra i vari aspetti, tuttavia, l’inqui- in equilibrio, viene conservata la capacità canali naturali fitodepuranti. I sistemi silvo-pastorali namento da azoto è quello che negli ultimi di assorbimento dei nutrienti da parte Per maggiori approfondimenti su questo tempi appare più evidente. Il fenomeno è della componente erbacea ed arborea, tema si rimanda alla pubblicazione “Acqua apparso in tutta la sua evidenza anche gra- così come la capacità di trattenimento dei dell’Alpe”. zie al recepimento della Direttiva Nitrati nutrienti da parte del suolo. emanata dalla UE nel 1991. La Direttiva Ni- trati (91/676/CEE) promuove la razionaliz- Il rischio di inquinamento delle acque con- zazione dell’uso in agricoltura dei composti nesso con le attività zootecniche va anche ri- Pagina a fianco: esempi negativi di gestione dell’acqua d’abbe- verata. La distanza fra i punti di abbeverata e i relativi punti sale, azotati, e prevede che i fertilizzanti distri- collegato ai possibili inquinamenti derivanti determina l’intensità di pascolo di un’area e, di conseguenza, la buiti non eccedano i fabbisogni delle col- dalle acque reflue dei processi di lavorazio- qualità del cotico erboso. ture, sia per i concimi di sintesi che per gli Fotos auf der rechten Seite: Negativbeispiele für den Umgang effluenti zootecnici. Il motivo di tale divieto mit Tränkwasser. Der Abstand zwischen den Tränkstellen und Abbeveratoi sprovvisti di scarico e senza selciato alla base. L’area limitrofa agli abbeveratoi Va evitato l’accesso diretto dei bovini nelle pozze. Per questo motivo tutte le pozze devono è dovuto alle seguenti problematiche: 3 Commissione ASPA (Associazione per la Scienza e le entsprechenden Salzlecksteinen bestimmt die Weideintensität presenta danni al suolo e la vegetazione erbacea è quella tipica degli ambienti umidi. essere recintate e l’acqua (pulita) inviata ad abbeveratoi provvisti di galleggiante. Produzioni Animali), Controllo dell’impatto ambientale degli und folglich die Qualität der Grasnarbe Tränken ohne Ablauf und Steinlage als Untergrund. Der Bereich um die Tränkstelle weist Der direkte Zugang zu den Sammelbecken muss dem Rindvieh verwehrt werden (Wasserver- allevamenti animali, giugno 2009, p. 11 Bodenschäden auf und der Grasbewuchs ist typisch für Feuchtgebiete. schmutzung). Alle Sam-melbecken müssen daher eingezäunt werden und das (saubere) Wasser zu Tränken mit Schwimmer geleitet werden. Wasserversorgung und Umweltauswirkun- von Abwässern in Boden und Gewässern gen der Viehhaltung berücksichtigt werden. Bei Betrieben mit klei- Die Wasserversorgung ist ein zentraler nem Viehbestand sind die Wechselwirkun- Aspekt für den Almbetrieb, insbesondere in gen zwischen Weidebetrieb und Umwelt im Trockengebieten und bei sehr durchlässigen Allgemeinen positiv. Anders ist es bei großen Böden. Der Wasserkonsum auf einer Alm intensiven Zuchtbetrieben, die ihre u.a. mit ist erheblich, eine milchende Kuh braucht Medikamenten belasteten Abwässer aus den alleine 60-100 Liter pro Tag. Wenn die Tiere Tälern auf den Bergen ausbringen wollen. nicht genügend Wasser auf der Weide haben, Davon ist stark abzuraten, wenn es nicht verbringen sie zu viel Zeit an den Stellen, ohnehin verboten ist. Deshalb dürfen nur wo ihnen Wasser zur Verfügung steht, mit Tierfäkalien vom Reinigen der Ställe auf den negativen Auswirkungen auf die Grasnarbe Almen zur Düngung verwendet werden. Un- und die Produktion. ter den durch Massentierhaltung entstehen- Ein weiterer Aspekt bei der Planung des den Problemen sind die durch Stickstoff Almbetriebs ist der Klimawandel, der dazu verursachten die auffälligsten. Im Gegensatz führen wird, dass Niederschläge weniger zu den Tierfäkalien aus dem Almbetrieb sind gleichmäßig übers Jahr und auf weniger Tage die aus Massentierhaltung außerdem durch verteilt zu erwarten sind. Dies bedeutet, dass Schwermetalle aus Nahrungsergänzung- Il foraggiamento del bestiame in malga, se non limitato a casi eccezionali, causa un’eccessiva concen- Effetti di uno spargimento incontrollato dei reflui zootecnici. trazione delle deiezioni nelle aree di foraggiamento. aride Gebiete aride bleiben werden, aber smitteln belastet. Das Verhältnis zwischen Auswirkungen unkontrollierter Verteilung von Mist und Gülle 92 Die Fütterung der Tiere auf der Alm verursacht, wenn sie nicht auf Ausnahmen beschränkt bleibt, eine 93 starke Niederschläge mit noch unbekannten der von den Weidetieren aufgenommenen übermäßige Konzentration von Fäkalien in den Fütterungsbereichen. Konsequenzen aushalten müssen. Vorzeitige Nahrung und ihren Ausscheidungen muss Schneeschmelze und steigende Tempera- im Gleichgewicht sein, damit Gras und turen begünstigen außerdem bestimmte Bäume die Nährstoffe absorbieren und der Pflanzenarten gegenüber anderen. Manche Boden sie zurückhalten kann. Pflanzen werden in höheren Lagen gedeihen als bisher, auch die Baumgrenze wird sich Gefahr für das Wasser droht auch durch nach oben verschieben. Gleichzeitig wird Abwässer aus der Käseverarbeitung und aus I sistemi silvo-pastorali die Klimaerwärmung dazu führen, dass der touristischen Aktivitäten. Daher müssen alle I sistemi silvo-pastorali Almauftrieb früher und der Abtrieb später Abflüsse an geeignete Abwasseraufberei- erfolgen kann. Im Juli 2015 war die Grasnar- tungsanlagen angeschlossen sein. be bereits im Juli trocken, wenn das Grün- futter am saftigsten sein sollte. In der Folge Der Forstdienst finanziert über das Pro- musste das Vieh in tiefere Lagen bzw. Futter gramm zur ländlichen Entwicklung Investi- oder Wasser in die Höhenlagen gebracht tionen zur Wasserspeicherung und -vertei- werden. Die Sicherstellung ausreichender lung sowohl für Naturschutzzwecke als auch Investitionen in die Wasserversorgung ist zur Viehtränkung, in spezifischen Fällen daher ein wesentlicher Aspekt für die Zu- auch Anlagen zur Wasseraufbereitung. kunft der Alm. Pagina a fianco: esempi negativi di gestione delle deiezioni Unter den Umweltauswirkungen der zootecniche prodotte in malga Viehhaltung muss auch die Ausbreitung Fotos auf der rechten Seite: Negativbeispiele für den Umgang Vasca di stoccaggio delle acque di lavaggio dello stallone danneggiata. Di conseguenza lo smalti- Pascolo danneggiato e inutilizzabile a seguito di una cattiva gestione delle acque d’abbeve- mit Tierfäkalien aus dem Almbetrieb mento avviene in maniera incontrollata. rata, associato ad uno spargimento incontrollato dei reflui zootecnici. Die Speicherwanne für Waschwasser aus dem Stall ist beschädigt. Dadurch erfolgt die Beseitigung Beschädigte und nicht mehr nutzbare Weide infolge schlechten Umgangs mit dem Tränkwa- unkontrolliert. sser und unkontrollierte Verteilung von Mist und Gülle. Composizione vegetazionale del pa- Gli animali condizionano a lungo le carat- care come infestanti per i pascoli1, ricordia- scolo e carico animale teristiche dei pascoli tramite la brucatura, il mo, fra le molte altre: calpestamento e la produzione di escremen- Dopo aver valutato i fabbricati, l’accessibili- ti. Brucando, danneggiano soprattutto gli • quelle spinose: Juniperus communis (nella tà e la presenza di acqua sulla malga – pri- esemplari giovani delle specie legnose arbo- forma nana alle quote più elevate), Berbe- ma della selezione degli animali idonei – bi- ree e favoriscono in tal modo la rigenerazio- ris vulgaris, Rosa canina e Prunus spinosa, sogna considerare la composizione vegeta- ne delle erbe e dei suffrutici delle praterie. Carduus spec., Carlina spec., Cirsium spec., zionale dei pascoli. Al fine di garantire una Più estesi cambiamenti micro-ambientali ecc.; corretta impostazione della gestione, ovve- sono provocati dal calpestamento (compat- • quelle generatrici di infeltrimento come ro tale da garantire un alto livello di qualità tazione del suolo, erosione, danni mecca- Nardus stricta, Deschampsia caespitosa, del pascolo, è auspicabile conoscere le ca- nici, ecc.) e dalla concimazione. Come fre- Bracypodium spec., ecc.; ratteristiche botaniche di un pascolo e degli quente conseguenza di queste azioni, qua- • quelle fornite di organi vegetali duri habitat da conservare che vi sono connessi. lora esse siano sbilanciate oltre la normale e legnosi, come i Rododendri, la Felce Un rilievo floristico-vegetazionale su aree capacità di riequilibrio del sistema suolo/ aquilina, la Calluna, i Mirtilli; campione, scelte con criterio di sufficiente soprassuolo erbaceo, i pascoli tendono a ve- • quelle tossiche o indigeste dei generi rappresentatività e verificato con cadenza der prevalere nella competizione naturale le Rumex, Aconitum, Senecio, Ranunculus, pluriennale, è una condizione preliminare piante cosiddette “infestanti” o, per meglio Euphorbia, Colchium, Veratrum; indispensabile alla definizione delle moda- dire, indesiderate all’uomo. • quelle fortemente aromatiche o amare della famiglia delle Lamiaceae e delle 94 lità di gestione e, di conseguenza, anche per 95 individuare gli animali idonei al luogo. Piante foraggere e infestanti: È comunque Scrophulariacee; I pascoli alpini infatti sono biocenosi piut- molto difficile tracciare una separazione • quelle che si insediano sulle superfici tosto sensibili, dall’equilibrio labile. Questo netta fra “piante foraggere” e “piante in- umide, non opportunamente drenate, concetto è dimostrabile dai rapidi cambia- festanti”, (vedi pag. fine capitolo) poiché come i Giunchi, le Carici, gli Equiseti, ecc.; menti di composizione del cotico erboso, quest’ultimo termine è poco indicato nel • quelle che si estendono sugli stazzi iper- dovuti alla modifica delle pratiche gestio- catalogare le specie erbacee dei pascoli, lad- letamati e sulle aree di deposizione dei nali nelle malghe. In pochi anni un ottimo dove appare più corretto parlare, sotto il reflui come le varie specie nitrofile (Urti- pascolo, con un cotico ricco di specie, può profilo funzionale, di piante foraggere buo- ca, Rumex, Chenopodium, ecc.). I sistemi silvo-pastorali trasformarsi in una copertura erbosa infel- ne, mediocri e cattive. Nei prati e nei pasco- I sistemi silvo-pastorali trita e tendenzialmente monofita o a domi- li, infatti, non vi sono piante buone oma- Pascoli sottocaricati e poco caricati: Fra i nanza di megaforbie, di felci, ortiche e altre lerbe, si tratta piuttosto di una serie di va- cambiamenti che hanno caratterizzato la specie assai poco conformi alla nutrizione rianti e composizioni che dipendono dalla zootecnia di montagna degli ultimi decen- del bestiame. forma di gestione di un determinato luogo ni, due in particolare appaiono gli aspetti che in un certo tempo. Per questo è più corretto più di altri hanno inciso negativamente sulla Calpestamento ed escrementi: L’uomo in- esprimersi in termini di valore alimentare, qualità dei pascoli. Il primo è il sottocarico fluenza la composizione dei pascoli alpini attribuendo eventualmente il termine di in- dei capi di bestiame, associato spesso a un principalmente attraverso il pascolamento, festanti alle sole piante velenose e in nessun pascolamento e vagante, il secondo è il molto più di rado con lo sfalcio localizzato, modo utilizzabili dagli animali (come gli mutamento del patrimonio bovino. le trinciature del cotico o con l’irrigazione. arbusti invadenti e le erbe spinose o quelle Nelle aree marginali è il sottocarico a de- coriacee e indigeste), e solo qualora la loro Non rientrano in questo contesto le bonifiche Malga prima luna di sopra, Lagorai, 1.850 m s.l.m, metà di agosto. Pascolo sottocaricato, dove sono visibili le prime modifiche della composizione vegetazionale. In assenza di correttivi gestionali il pascolo agrarie, intendendo con esse gli interventi presenza sia massiccia e preponderante ri- 1 cfr. E. Strasburger, F. Noll, H. Schenck, A.F.W. Schimper, è destinato a degradarsi in pochi anni. Foto Giovanni Giovannini, 2016 che trasformano radicalmente i luoghi. spetto a tutte le altre. Trattato di Botanica, 8a edizione, Curatore A. Pirola, Antonio Alm im Lagorai, Mitte August. Die Unterbeweidung zeigt sich an den ersten Veränderungen der Pflanzenzusammen¬-setzung. Wenn nicht eingegriffen wird, verödet die Weide innerhalb weniger Jahre. Fra le specie che potremmo comunque indi- Delfino Editore, Roma, 1995, p. 885. terminare le preoccupazioni maggiori in Le specie nei pascoli magri: I pascoli sono paiono specie arbustive e arboree coloniz- quanto l’utilizzo parziale e non raziona- riconoscibili e classificabili dalle specie pre- zatrici: a quote più basse rappresentate dal lizzato delle superfici utili porta a un loro senti. Indicatrici di suoli non concimati sono Nocciolo, dal Sorbo degli uccellatori, dalla rapido degrado, poiché permette l’afferma- le specie dei prati e pascoli magri come per Betulla, dall’Acero di monte e dal Pioppo zione delle specie non o poco appetite e la esempio molte Graminacee a temperamen- tremolo; a quote più elevate da conifere, va- progressiva affermazione di quelle spinose to xerofilo (Bromus, Brachypodium, Koeleria), rie ericacee (Rododendri, Erica, Calluna) e e invadenti; inoltre favorisce la rinnovazio- varie Leguminose, Orchidacee, Gentianacee, Ontano verde. ne spontanea delle piante arbustive e ar- Labiate e Composite. Nel tempo si crea un mosaico di microaree, boree. Un carico animale insufficiente crea Nei prati falciati possono sopravvivere solo collegate da corridoi sovra-pascolati, dove pertanto una tendenziale alterazione della le specie che adattano la loro riproduzione alle specie foraggere migliori subentrano composizione e della struttura del cotico er- al ritmo tra livelli bassi e livelli alti, che lo specie di scarso o nullo valore pabulare, boso, avviando il sistema verso un assetto strato erbaceo raggiunge in tempi diversi; come Pteridium aquilinum, Brachypodium sp., confuso nella sua struttura generale e tale così fioriscono e fruttificano Taraxacum e Juniperus communis, Rhododendron sp., Vacci- da ricondurre il tutto verso compagini ce- Bellis prima del primo livello alto, Arrhena- nium sp. , e molte altre cui si è già accennato spugliose e arborescenti; se il sottocarico e therum e Anthtriscus nel primo livello alto; sopra. l’assenza di cure si prolungano nel tempo, Heracleum, Cirsium oleraceum nel secondo la colonizzazione da parte di arbusti e albe- livello alto; Colchicum autumnale fiorisce Le specie nei pascoli intensivi: Il muta- ri, in relazione all’altitudine e al clima, può nell’ultimo livello basso dell’anno e forma mento del patrimonio bovino ha comporta- essere anche molto rapida. le sue foglie nel primo livello dell’anno suc- to la selezione delle razze allevate puntan- 96 cessivo2. do a elevate produzioni. Questo fenomeno 97 Pascoli sovracaricati: Non vanno sotta- Per assicurare la conservazione dei prati e ha interessato soprattutto le malghe poste ciuti in ogni caso anche gli effetti negativi pascoli magri è necessario mantenere il tra- alle quote più basse, alpeggiate con vacche che, all’opposto, si manifestano con carichi dizionale sistema estensivo d’utilizzo e ri- di razza Frisona e Bruna. Ora, da un lato eccessivi di bestiame, soprattutto per il co- nunciare all’intensivizzazione derivante da questi soggetti sono meno agili e abili all’e- stipamento e l’erosione del suolo e la ba- una maggior frequenza degli sfalci, dallo sercizio del pascolo e finiscono con il dan- nalizzazione della composizione floristica, spianamento delle superfici e/o soprattutto neggiare più facilmente il cotico; dall’altro venendosi a imporre nel tempo le specie dall’impiego concentrato e ripetuto di ferti- hanno fabbisogni nutritivi che, nelle ordi- I sistemi silvo-pastorali erbacee più resistenti al gravame reiterato lizzanti. narie condizioni delle malghe alpine, non I sistemi silvo-pastorali delle mandrie pascolanti, come il Nardo, la Nei pascoli poco caricati, e dove la gestio- possono essere coperti con il solo pascolo. Piantaggine e poche altre essenze resistenti. ne non avviene a settori (con recinzioni), si Di fatto le malghe alpeggiate con animali Il mutamento del patrimonio bovino pa- instaurano dapprima specie con stoloni er- poco adatti al pascolo presentano situazioni scolante può avere effetti negativi qualora bacei di taglia alta come il Brachypodium cae- evidenti di squilibrio. Il peggioramento del gli animali siano appartenenti a tipologie spitosum, la Festuca rubra o il Bromus erectus, pascolo è ulteriormente aggravato e accele- o razze non adeguate al tipo ecologico e a scapito delle piante di bassa taglia. L’uti- rato se la gestione della malga avviene con morfologico dei pascoli ai quali vengono lizzo del cotico erboso è disomogeneo, con pascolo libero e in assenza di un controllo destinati, per esempio per scarsa capacità aree dove la vegetazione è asportata e altre, delle infestanti. di spostamento, non completa continuità invece, dove viene tralasciata. Il risultato è quello di favorire un lento de- di brucamento, eccessiva concentrazione in La composizione floristica si modifica nel grado di molte superficie di malga. Fra i fe- aree pianeggianti o più fertili, tendenza allo numero e nel tipo di specie. In seguito com- nomeni più evidenti vi è quello della pro- scalpitio, peso corporeo eccessivo, e così via. liferazione con diversi gradi di infestazio- Pascolo sul monte Baldo 1.117 m s.l.m. Prima settimana di agosto. Danni al pascolo e al suolo dovuti al carico eccessi-vo e concentrato su un’area limitata. La mandria è lasciata libera di pascolare su tutta 2 Cfr. Strasbruger e altri, op.cit., p. 895. ne della Deschampsia e di altre essenze più la superficie. Foto Giovanni Giovannini, 2016 Weide auf dem Monte Baldo, erste Augustwoche. Die Schäden an der Weide und am Boden sind auf die übermäßige und konzentrierte Belastung auf einer begrenzten Fläche zurückzuführen. Die Herde kann auf der gesamten Fläche frei weiden. esigenti in fatto di nutrienti nel suolo. L’a- ostruthium, Senecio alpinus, Urtica dioica e e all’andamento climatico. Vi sono anni in limentazione delle bovine con dosi elevate Urtica urens, Parietaria officinalis, molte Che- cui i pascoli in quota, a parità di anima- di concentrati e foraggi (balloni posti in ra- nopodiacee, ecc. li alpeggiati, possono essere pascolati per strelliere nel pascolo) e la mancata estirpa- 90 giorni consecutivi. In alcune stagioni la zione della Deschampsia portano a un dete- [ Al fine di evitare che le specie indesiderate stessa superficie non permette l’utilizzo ol- rioramento del pascolo, con infestazioni che prendano il sopravvento su un pascolo, tre i 60 giorni, questo a causa delle differen- favoriscono l’occupazione di ampie superfi- è necessario mantenere in buono stato i ti condizioni meteorologiche. In Trentino i ci pascolive da parte di questa graminacea. cotici erbosi, evitando il deterioramento pascoli posti alle quote più elevate possono I pascoli intensivi e i prati falciati ostaco- fisico e floristico. È allora indispensabile soddisfare un carico di circa 0,2 UBA a etta- lano l’insediamento delle piante legnose e rispettare una serie di norme tecniche, tese ro, mentre quelli posti nelle condizioni più favoriscono lo sviluppo delle Graminacee principalmente a massimizzare il pascolo favorevoli, come i pascoli dell’Altopiano e di altre essenze foraggere ordinarie delle (ingestione) e ridurre gli impatti sui cotici. delle Vezzene, riescono a superare i 2 UBA Leguminose, Apiacee, Composite, Caryo- a ettaro. phyllacee, Labiate, Rubiacee o Dipsacacee, L’analisi vegetazionale è indispensabile in come: Vicia, Trifolium, Anthyllis, Onobrychis, primo luogo per determinare il carico otti- Carico ottimale: Sulla base di queste consi- Heracleum, Centaurea, Knautia, Lragopogon, male a ettaro (UBA/Ha), indice che definisce derazioni, ogni malga o pascolo di alta quo- Crepis, Leontodon, Galium, ecc. Sono avvan- sinteticamente il numero di animali ottimale ta dovrebbe essere alpeggiato con un nu- taggiate anche le piante con portamento per una determinata area. Il carico si riferi- mero predefinito di animali (carico UBA). basso quali le emicriptofite rosulate (per es. sce sempre a specifiche categorie di animali L’attribuzione di un carico ottimale per un 98 le specie di Trifolium, Plantago, Taraxacum) e alla relativa tecnica di pascolamento ap- pascolo (malga) ha come obiettivo principa- 99 che sfuggono parzialmente allo sfalcio o plicata. La potenzialità foraggera di un’area le quello di ridurre sia l’impatto del calpe- al pascolamento, oltre alle piante infestan- viene di norma riportata all’intera biomassa stamento e del pascolamento sulla vegeta- ti del pascolo non appetite dagli animali. aerea presente che, pur tenendo conto delle zione, sia l’impatto ambientale dovuto alle Particolarmente resistenti al pascolamento variabili stagionali, rappresenta un dato og- deiezioni. e alla conseguente pressione da calpestio gettivo e quantificabile (v. box). sono, ad esempio, Lolium perenne, Plantago In generale, il carico consigliato rappresenta major e Polygonum aviculare. Le Unità Bestiame Adulto (UBA) esprimo- un compromesso tra la necessità di preser- I sistemi silvo-pastorali no sinteticamente il carico zootecnico, calco- vare i pascoli dalle conseguenze della sot- I sistemi silvo-pastorali Le piante nitrofile si sviluppano senza con- lato come risultato del rapporto UBA/ettaro. toutilizzazione e quella di evitare il danneg- trollo nelle aree più frequentate dal bestia- Il carico zootecnico si calcola moltiplicando giamento delle aree dovuto alla presenza me e in terreni ricchi di nitrati, come pos- ciascun capo di bestiame presente in azien- di un numero eccessivo di animali. Il carico sono essere le località prossime alle stalle. da per specifici coefficienti di conversione. massimo tiene anche conto del principio se- Inoltre si trovano vicino ai letamai, agli ab- Le UBA considerano le esigenze alimentari condo il quale gli animali in malga devono beveratoi, alle zone di sosta del bestiame, delle specie e la quantità e la tipologia dei alimentarsi prevalentemente attraverso il oppure in pascoli dove le acque meteoriche, reflui, in modo da poter facilmente confron- pascolo: foraggi e concentrati devono per- evaporandosi, concentrano le soluzioni ni- tare l’impatto ambientale delle differenti ciò essere limitati. triche risultanti dal dilavamento superficia- specie. le del suolo. Tipiche espressioni di comuni- Il valore del carico animale per ettaro di Testi di: Giovanni Giovannini, Lucio Sottovia tà di piante nitrofile sono rappresentate da superficie deve essere sempre riferito a un Malga in Val Calamento, Lagorai 1.623 m s.l.m. Prima settimana di settembre. Pascolo con carico corretto, ma gestione dei settori non ottimale. Gli animali selezionano le specie più appetite lasciando fitte coperture di piante superiori tra le più periodo di pascolamento. La durata del pa- tutte le altre. Foto Giovanni Giovannini, 2016 evolute come Rumex alpinus, Peucedanum scolamento varia in relazione all’altitudine Alm im Val Calamento, Lagorai, erste Septemberwoche. Weide mit korrektem Viehbesatz, aber nicht optimalem Be-trieb der Weideabschnitte. Die Tiere wählen die schmackhaftesten Gräser aus und lassen alles andere stehen. Vegetationszusammensetzung und Zu den wichtigsten Negativfaktoren für die chs unterdrückt werden. Mit der Zeit ent- Viehbesatz Weidequalität gehören die Unterbeweidung, stehen Mosaike aus Mikrogebieten, die mit Nach der Bewertung der Almgebäude, der oft in Verbindung mit offener Weide oder überweideten Korridoren verbunden sind Zugangswege und der Wasserversorgung – Wanderbeweidung, und die Veränderung und wo sich neben den besten Futterpflanzen und noch vor Auswahl der geeigneten Tiere – des Viehbestands. In den Randgebieten solche mit geringem oder keinem Futterwert muss die Vegetationszusammensetzung der verursacht die Unterbeweidung ein schnel- wie Adlerfarn oder gemeiner Wacholder Weide analysiert werden. Die botanischen les Vordringen der beim Vieh unbeliebten einnisten. Intensivweiden sind vor allem auf Merkmale und die mit der Weide verbun- Pflanzen und die Naturverjüngung von niedrigeren Höhe anzutreffen. Dort weidet denen Habitate sollten dem Betreiber einer Büschen und Bäumen. Wenn mangelnde Vieh mit geringerer Bewegungsintensität, Alm bekannt sein. Eine floristisch-vegeta- Pflege und Unterbeweidung über längere aber erhöhten Nahrungsbedarfen, die nicht tionskundliche Untersuchung auf repräsen- Zeit andauern, können Verbuschung und allein durch die Weide abgedeckt werden tativen Musterflächen ist die unverzichtbare Verwaldung, je nach Höhe und Klima, auch können. Viele besonders offene Weiden Voraussetzung für die Wahl der richtigen recht schnell vonstatten gehen. werden geschädigt und ihr natürliches Glei- Bewirtschaftung und der geeigneten Tiere. Auch die Überbeweidung durch zu hohen chgewicht zerstört, wenn für die Alpung Die Tiere bestimmen die Merkmale der Viehbesatz hat negative Folgen in Form ungeeignetes Vieh mit Futterballen auf der Weide durch Abrupfen, durch Viehtritt und von Bodenverdichtung und Erosion sowie Weide zugefüttert auf eine Kontrolle der die Produktion von Exkrementen. Durch einer Banalisierung der Flora, da sich nur Verunkrautung, speziell der Verbreitung der den Verbiss schädigen sie vor allem die die gegen den hohen Weidedruck resisten- Rasen-Schmiele verzichtet wird. Nitratlie- jungen Gehölze und begünstigen auf diese ten Gräser, wie das Borstgras, durchsetzen bende Pflanzen verbreiten sich vor allem in 100 Weise das Nachwachsen des Grases und der können. Die Veränderungen in der Viehzu- den stark vom Vieh frequentierten Bereichen 101 Zwergsträucher. Stärkere Veränderungen sammensetzung können zur Schädigung der und in der Nähe von Ställen, Misthaufen, können durch Bodenverdichtung, Erosion, Grasnabe führen, wenn die Tiere zu geringer Viehtränken etc. mechanische Schäden und Düngung ent- Bewegung, unvollständigem Abrupfen, dem Die vegetationskundliche Analyse ist für die stehen. Wenn diese Einwirkungen über die Verbleiben in flachen Bereichen der Weide, Bestimmung des optimalen Viehbesatzes Ausgleichsfähigkeit des Bodens und des Gra- zum Stampfen etc. neigen oder ein zu hohes in Großvieheinheit pro Hektar (GV/ha) sbestands hinausgehen, ist die Verkrautung Körpergewicht haben. unerlässlich, wobei die optimale Viehanzahl eine häufige Folge. Die Weiden lassen sich aufgrund der dort für eine bestimmte Fläche jeweils nach Tie- I sistemi silvo-pastorali Die Unterscheidung zwischen Futterpflan- vorhandenen Pflanzenarten klassifizieren. In rart und Weidetechnik unterschieden wird. I sistemi silvo-pastorali zen und Unkraut ist in jedem Fall schwie- gemähten Magerwiesen können nur Pflanzen Die Großvieheinheit berücksichtigt den rig, besser spricht man von guten, mit- überleben, die ihr Wachstum dem Wechsel Nahrungsbedarf sowie Menge und Art der telmäßigen und schlechten Futterpflanzen von hohem und niedrigem Stand anpassen Tierfäkalien, um die Umweltauswirkungen und vom entsprechenden Futterwert. Der können. Um Magerwiesen zu erhalten, muss vergleichen zu können. Der optimale Viehbe- Begriff Unkraut bzw. Verunkrautung im auf erhöhte Mähfrequenz, Einebnungsar- satz ist auch von der Weidedauer abhängig. Zusammenhang mit Beweidung ist nur für beiten und vor allem wiederholten Einsatz Im Trentino können die höchstgelegenen giftige Pflanzen geeignet, die für die Tiere konzentrierten Düngers verzichtet werden. Weiden einen Bedarf von 0,2 GV/ha decken, unbrauchbar sind und wenn die unverdau- In Weiden mit geringem Weidedruck und die besten Weiden (Altopiano delle Vezzene) lichen (z.B. Sauerdorn, Ampfer) oder bei wo keine Aufteilung der Weide in Abschnitte erreichen mehr als 2 GV/ha. Weidetieren unbeliebten Pflanzen (z.B. Dorn- (mit Einzäunungen) stattfindet, macht sich und Stachelpflanzen, Borstgras, Heidelbee- eine Grasbestockung mit hohen Pflanzen Malga Arza – Val di Non. 1.514 m s.l.m. Pascolo in condizioni ren, Lippenblütler) massiv überrepräsentiert breit, während Pflanzen mit niedrigem Wu- ideali. Foto Giovanni Giovannini, 2016 sind. Alm im Nonstal. Weide in idealem Zustand. Piante infestanti

Gregge a malga Morbi, , 1.220 m s.l.m. - foto Giorgio Pascolo Grosstoa, Valcava - Val dei Mocheni, 1.700 m s.l.m. - Malga Montalon, 1.860 m s.l.m. - foto Giovanni Giovannini Broz foto Tarcisio Ballerin Senecio alpinus. Val Daone, 1.600 m s.l.m. - foto Giovanni Giovannini Il Veratrum album (in Trentino cresce solo Aconitum napellus: È una delle piante più Nell’immagine un pascolo in ambiente si- la sottospecie lobelianum) è una pianta tipi- tossiche della flora italiana, della famiglia liceo, ricco di Nardus stricta, con evidente Felce aquilina (Pteridium aquilinum): La 102 ca dei pascoli di montagna, una liliacea che delle Ranuncolacee. Gli aconiti, e in partico- affermazione del Senecio alpinus nella con- 103 presenza massiccia e l’espansione di que- contiene dei potenti alcaloidi. Specie molto lare quelli del gruppo di Aconitum napellus, cavità e nei ripiani ricchi di sostanze azo- sta pianta è uno dei problemi legati alla ge- precoce in primavera, ricaccia allo scioglier- ma anche quelli a fioritura di colore bianco- tate (deriva di deiezioni). In secondo piano stione dei pascoli. Questa specie autoctona si della neve su suoli freschi e profondi. È giallastro (Aconitum lamarkii e A. Anthora), un rodoreto (Rhododendron ferrugineum) che riesce a colonizzare rapidamente vaste su- tipica delle zone di margine tra pascolo e sono tipiche piante nitrofile che necessitano segnala continuità del manto nevoso inver- perfici prative creando una densa copertura Val Venegia, 1.800 m s.l.m. - foto Giovanni Giovannini Lagorai, 1.700 m s.l.m. - foto Giovanni Giovannini bosco, ed è proprio da quelle aree che par- per il loro sviluppo di un’elevata concen- nale. Il rodoreto fitto potrebbe essere artico- che annulla il valore naturalistico e pabulare te l’infestazione nei pascoli sottocaricati. Il trazione di azoto nel suolo. Crescono prin- lato a mosaico al fine di favorire l’ambien- dell’area. Alcuni suoli tendono comunque La Deschampsia caespitosa è una grami- Il rabarbaro alpino o Romice (Rumex alpinus) Veratrum album, ssp lobelianum, essendo una cipalmente nelle località in cui, per la pre- te vitale del gallo forcello e consentire una naturalmente a favorire la felce, specie quel- nacea perenne che forma dei cespi anche di è una pianta che forma vistose coperture nei I sistemi silvo-pastorali specie molto precoce, richiede un taglio pri- senza umana o a causa di processi naturali, maggiore disponibilità di zone foraggere I sistemi silvo-pastorali li forestali radi, soprattutto su matrici sili- notevoli dimensioni, con altezza e larghezza terreni ricchi di nitrati presso le malghe e maverile prima dell’inizio dell’alpeggio. Si sussistono suoli nitrificati dove tendono ad per bestiame asciutto. Il senecio è conside- cee, o ricondotti a pascolo dopo trasforma- fino a 50 cm, produce molti semi che man- nei pascoli. Dalle grandi foglie emergono le sviluppa abbondantemente laddove i pa- accumularsi i sali ammoniacali, i nitriti e i rato infestante in quanto sottrae ampi spa- zioni estese di coltura. La felce si sviluppa tengono la germinabilità per più anni. Ha lunghe infiorescenze a pannocchia di colore scoli sono in stato di abbandono e sottouti- nitrati: quindi in vicinanza delle malghe, zi ad altre specie più appetite dal bestiame, molto velocemente anche in luoghi percorsi foglie coriacee che i bovini utilizzano solo verde rossastro. Il Romice non viene pasco- lizzati, o in quelli caratterizzati da squilibri delle stalle, dove si ammassa il letame, nelle come le graminacee. da incendi, avendo rizomi sotterranei che a inizio del periodo vegetativo, mentre gli lato dagli animali rendendo quindi impro- gestionali. Il veratro è una pianta tossica e conche, dove le sostanze nutritive sono con- sono protetti dal suolo. In tal senso, oltreché equini la utilizzano ancha in stagione avan- duttive ampie porzioni di pascolo. se consumata allo stato verde dal giovane vogliate, e negli arbusteti a ontano verde. all’incendio, resistono assai bene anche al zata. È una pianta legata ai terreni profondi bestiame può provocare vomito e distur- calpestio del bestiame. Nei pascoli partico- e umidi, le infestazioni partono in genere da bi digestivi. La sua forza di concorrenza è larmente infestati da felci è necessario prov- zone umide o in vicinanza delle pozze e da molto alta e prende facilmente il sopravven- vedere a ripetuti sfalci stagionali o, in altri lì si possono diffondere su tutta la superficie to sulle buone specie foraggere. Il Veratro casi, bonificare l’area con mezzo escavatore di malga, specie se i pascoli sono sottocari- può essere facilmente confuso con la Gen- e successiva semina pacciamata. cati. La lotta a questa specie avviene appli- cando correttivi gestionali e asportando i tiana lutea, quest’ultima è però riconoscibile cespi dal pascolo. dalle foglie opposte anziché alterne. La pianificazione del pascolamento: L’effetto dell’altitudine sulla produzione Il periodo di pascolo. È appurato che utiliz- la scelta degli animali e del periodo foraggera zi precoci assicurano un foraggio più appe- Nelle praterie della montagna alpina, gli tibile e nutriente, ma a rischio di insoddisfa- Nella dizione generale di pianificazione del estremi di variazione della produzione sono centi livelli di assunzione per una scarsità di pascolamento rientra, oltre al periodo, anche rappresentati da valori tra circa 0,5 e 6,5 t/ha offerta e/o di altezza dell’erba, cui si devono la specie e la razza di animali introdotti nel s.s. (sostanza secca anche detta residuo sec- aggiungere squilibri nei rapporti tra i nu- pascolo. La motivazione è giustificata dai di- co o frazione secca). Tra i fattori ambientali, trienti (eccesso proteico e di zuccheri facil- versi comportamenti ed esigenze alimenta- si riconosce maggiore incidenza alla tempe- mente fermentescibili, carenza di fibra, ma ri, nella capacità di adattamento e anche nel ratura dell’aria, alla fertilità del suolo e al anche squilibri minerali). peso medio dei capi. suo stato idrico. Da un’indagine condotta Utilizzi tardivi compromettono la qualità In genere le malghe trentine sono distinte dall’Istituto Sperimentale per l’Assesta- e l’ingestibilità dell’alimento, e spesso non per animali in lattazione oppure per animali mento Forestale e l’Alpicoltura di Villazza- sono compensati dai benefici assicurati dal- in asciutta. I pascoli alle quote più alte, o nel- no (TN) negli anni 1994-2002, su 70 stazioni la maggior facilità di prelievo della biomas- le zone più accidentate, sono invece distinti delle Alpi Centrali italiane è emerso un ruo- sa. Il giusto compromesso è quello che rie- fra pascoli per ovini oppure per caprini. lo secondario del fattore idrico, spiegabile sce a massimizzare l’ingestione. Gli animali che compongono una mandria con il fatto che, sui rilievi alpini, l’umidità Mentre, come visto, la produzione è influen- devono essere individuati e differenziati si rivela limitante solo nelle postazioni in zata non poco dalle condizioni edafiche (del per specie, categoria, razza e orientamento forte declivio, con esposizione a meridione suolo) e climatiche, il valore nutritivo del e nelle vallate interne, caratterizzate da una pascolo, pur mostrando un’indiscutibile va- 104 produttivo, fattori che ne influenzano taglia, 105 rusticità, comportamento alimentare, pro- relativa scarsità di precipitazioni estive. riabilità, ha come prima fonte di variazio- duttività, ecc. In tal modo, anche il loro pos- Per le Alpi Centrali italiane, per ogni au- ne il ciclo vegetativo. Il cotico erboso vede mento di 100 m di quota si stima una ridu- un graduale peggioramento della qualità sibile impiego ai fini dell’utilizzazione del ------2.000 m s.l.m. pascolo ne viene condizionato. zione di 0,56 °C della temperatura media con l’avanzare della stagione. Ciò dipende Affinché i sistemi di pascolamento control- annua. in primo luogo dalla nota diminuzione del lato possano raggiungere gli obiettivi di una È significativo, pertanto, quanto riportato rapporto foglie/steli e dall’aumento e dalla gestione efficiente degli spazi, è necessario da Gusmeroli nel suo articolo come dato lignificazione della fibra nei tessuti che ac- utilizzare ogni luogo della malga, nel mo- finale dell’influenza che ha l’altitudine sul- compagnano la crescita delle piante fin da- I sistemi silvo-pastorali mento ottimale di sviluppo fenologico delle la produzione: “Nell’insieme si è eviden- gli stadi iniziali, molto pronunciati in cor- I sistemi silvo-pastorali piante erbacee che compongono il pascolo. ziata una riduzione di 0,27 t/ha ogni 100 m rispondenza della fase riproduttiva e nella Nelle aree sovrapascolate si accumulano de- di aumento di quota ed un incremento di senescenza. -1 iezioni, le piante rallentano la ricrescita por- 0,89 t/ha di s.s. per ogni punto dell’indice Il variare dei parametri nutritivi rende pro- tando nel tempo alla proliferazione di erbe N. Questo a conferma dell’effetto negativo blematica l’individuazione del momento 1 “infestanti”. Nelle aree poco pascolate si svi- dell’altitudine sulla produzione” . ottimale di utilizzazione del pascolo, obbli- luppano gli arbusti e diminuisce la qualità gando a un compromesso tra l’esigenza di pabulare del cotico erboso. massimizzare il pascolo e quella di utilizza- Per questo motivo è fondamentale indivi- re correttamente l’area a disposizione. Un elemento decisivo nel fissare il momen- duare correttamente per ogni unità pasco- 1 Gusmeroli F., “Produzione e prerogative qualitative liva il periodo di pascolo e la tipologia di dei pascoli alpini. Riflessi sul comportamento al pascolo animali più adatti. Bisogna tener presente e l’ingestione”, in: Quaderno SOZOOALP n° 2 – 2005, p.11. Malga Fassa e Monte Sole, viste dalla malga Tremenesca (Val anche la produzione foraggera in rapporto di Rabbi). 2.050 m s.l.m. 2016 - foto Giovanni Giovannini, 2016 all’altitudine del pascolo. to ottimale di utilizzazione è l’ingestibilità L’ingestibilità (consumo volontario dell’a- La vacca è un animale brucatore e tende a del foraggio. Poiché l’animale non ha possi- limento), in corrispondenza del picco ener- selezionare poco il materiale. L’erba è strap- bilità di scelta, il consumo volontario è no- getico, ossia del momento teorico di con- pata con la lingua e pertanto recisa ad alcu- toriamente condizionato dall’ingombro ru- venienza di utilizzo, assume valori di circa ni centimetri di altezza. I bovini in genere minale. Analogamente al valore nutritivo, 2,43 kg di s.s. (sostanza secca) per 100 kg di utilizzano al meglio il pascolo quando l’al- anche il consumo volontario di un animale peso vivo animale nel nardeto subalpino tezza è compresa fra i 10 e i 20 cm. Quando (ingestibilità, v. box) cala progressivamente (subalpino = al di sotto del piano alpino), di l’altezza oltrepassa i 20 cm, o al di sotto dei con l’avanzare della stagione, in coerenza 1,85 nel nardeto alpino (nardeto = consorzio 6 cm, si verifica una netta caduta dei pre- con il peggioramento cui vanno incontro le di piante nei pascoli alpini, con prevalenza lievi. Nel primo caso la scarsa utilizzazione specie, soprattutto le graminacee, nel pas- di Nardus stricta, detta comunemente cervi- è dovuta sia al calpestio e imbrattamento saggio alla fase riproduttiva. Con il passag- no) e di 2,23 nel curvuleto (formazione erba- dell’erba con le deiezioni, sia alla minore gio alla fase riproduttiva il Nardus stricta cea di alta quota tipica delle praterie alpine capacità di raccolta della bovina stessa. Le diviene duro e legnoso, ciò azzera del tutto su substrato siliceo). Nell’ipotesi, allora, di vacche tendono a pascolare prevalentemen- la sua appetibilità. La spigatura segna un una bovina del peso di 600 kg, l’ingestibilità te le aree pianeggianti e utilizzano i pendii drastico crollo di appetibilità dell’intera fi- massima sarebbe, rispettivamente, di 14,6 ripidi solo se confinate con recinzioni o gui- tomassa. Tutte le specie, ma le graminacee kg, 11,1 kg e 13,4 kg di s.s. In linea generale, date da un pastore. Questo comportamento, in particolare, mostrano questo andamen- anticipando l’utilizzo dell’erba si riesce ad se non gestito da recinti e pastori, fa sì che si to, tuttavia nelle buone foraggere il calo è assicurare una migliore ingestione. Ciò che creino delle aree di pascolo poco utilizzate e meno marcato. invece si osserva in molti casi è comunque altre sovrapascolate. 106 la difficoltà a raggiungere, nella migliore Gli equini adottano un pascolo di tipo se- 107 La scelta degli animali: In generale è pos- delle ipotesi, livelli di 12-13 kg di sostanza lettivo; consumano prima le specie vegeta- sibile distinguere i seguenti orientamenti secca (ma spesso si è abbondantemente sot- li più appetibili, e le altre solo in minima produttivi delle specie, a loro volta differen- to), sufficienti a coprire i fabbisogni di man- quantità, specie se il pascolo non è confina- ziabili secondo la razza impiegata: tenimento della bovina e la produzione di to. Gli equini tagliano l’erba con i denti che 1 vacche nutrici e bovini da carne; pochi litri di latte2. viene così recisa a livello del suolo. Il solo 2 greggi transumanti; pascolo con equini porta a un graduale de- 3 equini; terioramento compositivo dei pascoli, essi I sistemi silvo-pastorali 4 bovini giovani (manze e vitelli); vanno quindi fatti pascolare con animali di I sistemi silvo-pastorali 5 vacche da latte, in lattazione e asciutta; altre specie come i bovini. 6 capre da latte, in lattazione; 2 “Andamento dell’ingestibilità massima (kg s.s. per 100 Il pascolo misto con ovini e caprini, se gui- 7 orientamenti produttivi misti con differenti kg di peso vivo) in tre fitocenosi pascolive in funzione delle dato, è in genere una soluzione che permet- categorie e specie di animali. somme termiche”, in: Gusmeroli F., Paoletti R., Pasut te di ottenere un pascolamento di qualità, D., Una foraggicoltura al servizio dell’allevamento e del territorio montano: tradizione e innovazione a confronto. poiché pecore e capre non gradiscono le Quaderni SOZOOALP, 3, 2006, pp. 26-40. stesse specie. Infatti gli ovini prediligono le erbe sottili, le capre invece si nutrono an- che di piante spinose come possono essere i lamponi, i rovi, gli arbusti. I caprini inoltre,

Davide porta al pascolo le capre pezzate mochene a . foto Ivan Giovannini, 2015 Malga Sarta, - foto Giorgio Broz se lasciati al pascolo, tendono ad alternare vece meno accentuate, perciò l’adattamento Nahrungsaufnahme, da das Gras nicht hoch giorni in cui si concentrano su specie tipica- al pascolo è abbastanza uniforme. oder dicht genug ist bzw. die Nährstoffe mente da foraggio con altri dove prediligo- Altre diversità sono rilevabili all’interno nicht ausgewogen sind. Späte Beweidung no foglie di arbusti, gemme, parti di cespu- della stessa razza, come tra animali vecchi beeinträchtigt die Qualität und die Aufnahme gli e cortecce. e giovani: ad esempio le manze sono più der Nahrung. Der richtige Kompromiss ist Il pascolo misto con bovini e caprini, se agili e pascolano anche luoghi più pendenti erreicht, wenn die Nahrungsaufnahme maxi- correttamente gestito, rappresenta la so- rispetto alle vacche, che prediligono iluo- miert ist. Dabei spielt die Vegetationsperiode luzione migliore per conservare i pascoli e ghi pianeggianti. Un’ulteriore differenza è eine entscheidende Rolle. Die Grasnarbe ver- controllare lo sviluppo della vegetazione riscontrabile nel sistema di stabulazione e schlechtert sich bei fortschreitender Jahreszeit indesiderata. Le due specie, inoltre, essendo alimentazione adottato nella stalla di pro- mit abnehmendem Blatt-Stiel-Verhältnis und caratterizzate da comportamenti alimentari venienza. zunehmender Verholzung der Pflanzen. Die diversi, non sono in competizione diretta. Futteraufnahme geht analog zum Nährwert Le razze: Le modalità di pascolamento non Die Weideplanung: Tierauswahl und mit fortschreitender Jahreszeit zurück. cambiano solo tra specie diverse di animali, Weidezeit Für Weidezwecke werden Nutztiere in sie- ma anche tra razze della stessa specie. Die Weideplanung sieht die Berücksichti- ben Kategorien eingeteilt: Mutterkühe und La quantità di latte prodotta dalle vacche gung von Weidezeit, Tierart und Rasse vor, Schlachtrinder; Wanderherde; Pferde; Jung- Frisone e Brown Swiss (razze cosmopolite) wobei unterschiedliche Verhaltensweisen, tiere (Jungrinder und Kälber); Milchkühe è notevole. Queste vacche a elevata produt- Nahrungserfordernisse, Anpassungsfähigkeit (milchende Kühe und Galtvieh); Milchziegen, tività (oltre 8.000 litri di latte a lattazione), und durchschnittliches Gewicht eine Rolle milchende Ziegen; gemischte Betriebssyste- 108 sono poco adatte all’alpeggio, in particolare spielen. Im Allgemeinen wird auf den Almen me mit verschiedenen Tierarten und Rassen. 109 all’inizio del periodo di lattazione, perché des Trentino nach Tieren in Laktation und Rindvieh bevorzugt flaches Gelände, ist bei richiedono specifiche razioni alimentari. Tieren in Galtzeit unterschieden, hochlie- der Nahrungsaufnahme wenig selektiv und Sui pascoli alpini il valore nutritivo dell’er- gende und Randgebiete hingegen werden in nutzt die Weide am besten, wenn das Gras ba è troppo basso e l’impiego di concentrati Schaf- und Ziegenweiden unterteilt. 10 bis 20 cm hoch ist. Pferde sind selektiv, e foraggi è limitato dai disciplinari di alpeg- Bei der Planung muss auch die jeweilige schneiden das Gras mit den Zähnen bis zum gio. Per questo motivo solo i pascoli delle Höhenlage berücksichtigt werden, denn Boden ab und bevorzugen Pflanzen im frühen malghe più produttive sono adatti a ospita- auf Wiesen der italienischen Zentralalpen Wachstumsstadium; sie sollten mit anderen I sistemi silvo-pastorali re animali delle razze cosmopolite. kann die Produktion von Trockensubstanz Tieren (z.B. Rinder) zusammen weiden, um I sistemi silvo-pastorali zwischen 0,5 t/ha und 6,5 t/ha liegen, wobei die Zerstörung der Weide zu verhindern. Mit Le razze autoctone, invece, sono ancora re- sie alle 100 Höhenmeter um 0,27 t abnimmt. Mischweiden, z.B. mit Schafen und Ziegen, lativamente rustiche, più leggere e meno Die Feuchtigkeit spielt hingegen eine un- erzielt man gute Ergebnisse, da diese Tiere produttive, quindi più adatte al pascolo. tergeordnete Rolle und hat nur an steilen, unterschiedliche Pflanzen bevorzugen. Vacche di razza Rendena, Grigio alpina, südlich ausgerichteten Lagen der inneren Die Beweidung mit Schafen und Ziegen hanno una maggior capacità di pascola- Täler größeren Einfluss. eignet sich am besten, um die Weide intakt mento, sono meno selezionatrici, tendono a Für eine effiziente Bewirtschaftung ist es vor und unerwünschte Pflanzen fernzuhalten. pascolare anche in luoghi più ripidi e gra- allem notwendig, dass die Almwiesen überall Autochtone Rinderrassen sind besser für die zie al loro peso ridotto compattano meno il zum optimalen Zeitpunkt der phänologischen Beweidung geeignet als weit verbreitete Ras- suolo. Entwicklung der Gräser jeder Weide genutzt sen. Ähnliches gilt für die Ziegen, während Una distinzione analoga a quella delle vac- werden. Vorzeitige Beweidung erbringt für die Schafe allgemein anpassungsfähiger sind. che vale per i caprini. Vieh schmackhafteres und nahrhafteres Fut- Negli ovini le differenze fra le razze sono in- ter, aber gleichzeitig auch eine unzureichende Il gregge della Mirella, Val Sorapache - Posina (VI) - foto Giorgio Broz, 2015 Rischi parassitari dei piccoli efficace compare in ritardo (12 mesi in con- 2 La resistenza ambientale delle larve. ruminanti al pascolo fronto ai 6 mesi della pecora). Inoltre, è sta- Teladorsagia circumcincta è una delle poche ta riscontrata una capacità inferiore, rispet- specie di nematodi gastrointestinali che ri- Gli elementi determinanti nel fenomeno del to alla pecora e alla bovina, di sviluppare esce a superare l’inverno nell’ambiente. Il parassitismo nella pecora e nella capra sono nel corso degli anni un’adeguata risposta 60% delle larve di T. circumcincta sopravvi- essenzialmente riconducibili alla diffusa immunitaria alle infestazioni parassitarie. ve per 16 settimane a temperature comprese pratica del pascolamento. Le aziende loca- Troppo spesso la capra è stata assimilata tra 4° e 16 °C, a -10°C sopravvivono per 3 lizzate nelle zone montane ricorrono neces- alla pecora sia per la pianificazione dei trat- settimane mentre non resistono sui pascoli sariamente al pascolo, che permette da un tamenti che per la scelta dei dosaggi tera- nei periodi più secchi (luglio, agosto). Basse lato il contenimento dei costi e dall’altro la peutici, con il risultato di un sempre mag- temperature e ridotto metabolismo sono re- valorizzazione di zone e terreni altrimenti gior tasso di insuccessi nel controllo e una sponsabili della lunga sopravvivenza delle non idonei per altre pratiche colturali. Esso più alta diffusione delle farmacoresistenze. larve sul pascolo; a 5°C le larve di Nemato- concorre inoltre alla formazione di un’im- dirus spathiger sopravvivono ben 293 giorni, magine del comparto che influisce positiva- 1 Il ciclo vitale dei nematodi gastrointe- quelle di N. filicollis 438 giorni, di Haemon- mente sul consumatore. stinali è caratterizzato da due fasi distinte; chus contortus 553 giorni e quelle di Tricho- la prima che si svolge nell’ambiente ester- strongylus axei 550 giorni. Distinzione tra capra e pecora: Agli indub- no (fase esogena) e la seconda nell’ospite bi vantaggi derivanti dall’uso del pascolo si (fase endogena). I parassiti adulti vivono I parassiti la cui trasmissione è legata al nel lume dell’abomaso o dell’intestino e pascolo sono diversi e comprendono nume- 110 contrappone però il fondamentale ruolo che 111 questo metodo di conduzione del gregge producono uova che giungono all’esterno rose specie di nematodi (gastrointestinali e esercita nell’ambito della propagazione del- insieme al materiale fecale. Nell’ambiente broncopolmonari), trematodi e cestodi. Un le malattie parassitarie. Fase fondamentale esterno, dall’uovo si forma una larva che ruolo preponderante giocano i nematodi per la maggior parte degli elminti (vermi) evolve fino al terzo stadio, molto resistente. gastrointestinali (NGI), soprattutto quelli parassiti dei ruminanti è la permanenza, Le larve si disperdono nell’ambiente grazie appartenenti al gruppo Strongylida. per un certo periodo, nell’ambiente esterno alle precipitazioni, al calpestio degli anima- Negli allevamenti di ruminanti sono mol- delle uova e larve emesse dagli animali in- li e all’azione di altri organismi (coleotteri o to frequenti, inoltre, le infestazioni so- festati, perché si possa preparare la nuova lombrichi). Inoltre, le larve di terzo stadio si stenute da nematodi broncopolmonari I sistemi silvo-pastorali fase infestante del ciclo (v. box 1). Il terreno muovono sulla vegetazione e sono in grado (Dictyocaulus, Muellerius, Protostrongylus e I sistemi silvo-pastorali dei pascoli rappresenta così il mezzo di pro- di risalire fino a 15-20cm di altezza. L’ospi- Cystocaulus), responsabili direttamente o pagazione delle infestazioni all’interno e tra te s’infesta ingerendo il foraggio contenen- come door opener di forme respiratorie anche le generazioni di animali ospiti. Incidono te queste larve che penetrano prima nella gravi negli animali adulti. Questo genere sulla contaminazione ambientale da paras- mucosa dell’organo e vi rimangono fino a di elminti vede come fattore condizionan- siti anche la durata molto breve del ciclo che non hanno completato il loro sviluppo te nel proprio mantenimento la possibilità endogeno dei parassiti e l’elevata resistenza raggiungendo il quinto stadio. Si riportano di accesso ai pascoli da parte degli animali, ambientale delle larve (v. box 2). quindi nel lume dell’abomaso o dell’intesti- i quali possono così entrare in contatto di- È necessario sottolineare che la capra ha ca- no dove diventano adulti, si riproducono e rettamente con le larve infestanti libere sul ratteristiche di resistenza/resilienza tali da inizia l’eliminazione di uova. Il ciclo endo- pascolo oppure con i molluschi ospiti inter- risultare più vulnerabile rispetto alla peco- geno ha durata variabile (min. 17gg-max. medi. ra all’infestazione parassitaria. Nella capra 56gg) a seconda della specie parassitaria. l’acquisizione di una risposta immunitaria Il gregge nal lariceto - Malga Campobiso - Vallarsa, 1760 m s.l.m. foto Giorgio Broz, 2015 Tra i parassiti del fegato acquisiti al pasco- 3 L’elaborazione delle risposte difensive. I Nella capra molto frequenti sono gli erro- lo la specie che più frequentemente infesta nematodi gastrointestinali adulti (10-30mm ri di sottodosaggio quando ci si attiene alle i piccoli ruminanti è Dicrocoelium dendriti- di lunghezza) vivono nel lume dell’organo indicazioni riportate sui prodotti e in gene- cum, che ha un ciclo vitale molto complesso. e si nutrono del contenuto. Tuttavia, alcu- re riferite agli ovini; in questa specie invece L’infestazione da Fasciola hepatica, altro tre- ne specie sono in grado di sottrarre sangue sono necessari dosaggi doppi rispetto alla matode epatico, è meno frequente rispetto a all’ospite attraverso lesioni provocate dal pecora a causa del diverso metabolismo quella da D. dendriticum, in quanto è legata loro apparato boccale armato di struttu- specifico. a particolari condizioni ecologiche. re (denti o lamine) per incidere la mucosa. L’ottimizzazione del controllo dei parassiti Dalle lesioni, anche dopo che il parassita si negli animali al pascolo non può prescin- Le perdite causate: I parassiti sono una fon- è staccato, si osserva un gemizio di sangue dere dal monitoraggio delle cariche paras- te di notevoli perdite. Nella capra le perdite che può durare alcuni minuti e aggrava le sitarie del gregge mediante analisi copro- di produzione di latte riconducibili agli ef- perdite ematiche causate direttamente dal microscopiche eseguite da un laboratorio fetti del parassitismo da nematodi gastroin- parassita. specializzato. testinali variano dal 2,5% al 18,5%, a secon- da del contesto di allevamento. In corso di Immissione al pascolo: Il controllo dei infestazioni parassitarie è stato rilevato an- Controllo delle cariche infestanti: Le pa- parassiti è influenzato da numerosi fattori che un peggioramento delle caratteristiche rassitosi costituiscono una problematica gestionali. L’immissione al pascolo degli qualitative del latte prodotto, con un calo persistente negli animali al pascolo; per le animali deve avvenire gradualmente, so- del 29,9% del tenore di grasso, del 23,3% caratteristiche intrinseche dei parassiti è im- prattutto per gli animali giovani. 112 di quello di proteina e del 19,6% di quello pensabile la loro eradicazione dalle greggi, 113 di lattosio. Le alterazioni quali-quantitative pertanto l’obiettivo dovrebbe essere quello L’alimentazione: Ulteriori fattori mana- delle produzioni si osservano negli anima- di mantenere un controllo delle cariche in- geriali che influiscono sul livello di paras- li infestati anche in assenza di segni clini- festanti applicando il trattamento farmaco- sitismo nei greggi sono di natura più ali- ci evidenti. Tuttavia le parassitosi possono logico in base alle effettive esigenze del sin- mentare; ad esempio, un aumento del tasso manifestarsi anche con forme conclamate e golo allevamento. proteico nella dieta negli animali da latte con episodi di mortalità nei greggi. Il controllo delle parassitosi deve essere ef- può produrre un benefico effetto di con- L’azione degli elminti parassiti si manifesta fettuato avvalendosi di un valido supporto trasto all’infestazione parassitaria. Anche I sistemi silvo-pastorali attraverso un calo dell’ingestione di sostan- medico e scientifico per evitare l’uso ecces- il tasso di tannini nella dieta sembrerebbe I sistemi silvo-pastorali za secca, una diminuzione dell’efficienza sivo e non idoneo delle molecole farmaco- influenzare la popolazione elmintica e in digestiva e una deviazione dei nutrienti logiche, limitare i costi e l’insorgenza dei particolare quella dei nematodi gastroin- alimentari dalle funzioni di produzione e fenomeni di farmaco-resistenza. testinali. Ad oggi numerose sono le speri- omeostasi alla riparazione dei danni tissu- mentazioni che attestano l’efficacia di forag- tali e all’elaborazione delle risposte difensi- 4 Resistenza e resilienza. Resistenza: La ca- gi con tannini condensati (TC) sui nematodi ve (v. box 3). pacità dell’ospite di opporsi all’aggressione del parassita stesso e di contrastarne l’azio- ne tramite le proprie difese immunitarie. Malga Campobiso - Vallarsa, 1760 m s.l.m. Il gregge nel lariceto. Resilienza: La capacità dell’ospite di mante- Il sentiero è un ramale della strada militare che serviva la linea di fronte sul Monte Pasubio durante la Prima Guerra Mondiale. nere inalterato il proprio stato di salute ge- Foto Giorgio Broz, 2015 nerale e la propria produzione nonostante Schafherde im Lärchenwald. Der Pfad ist eine Abzweigung zur la presenza di un’infestazione parassitaria. Alm von der Militärstraße, die während des Ersten Weltkriegs zur Versorgung des Monte Pasubio diente. gastrointestinali. Per altro l’ingestione di fo- In conclusione, la buona conoscenza delle vorrufen können. Bronchopulmonale Run- raggi ricchi di tannini bilancia la perdita di popolazioni elmintiche e delle loro dinami- dwürmer spielen als Türöffner für schwere proteine, che avviene normalmente nel cor- che su scala locale è fondamentale al fine Atemwegserkrankungen auch erwachsener so dell’infestazione parassitaria e aumenta di meglio calibrare le strategie di lotta nei Tiere eine erhebliche Rolle. Daneben traten la resilienza (azione indiretta, v. box 4). confronti del parassitismo; infatti, un proto- bei den kleinen Wiederkäuern Leberpara- collo multimodale combinando trattamenti siten wie der kleine Leberegel (Dicrocole- I vantaggi delle razze autoctone: Il conte- farmacologici e misure di gestione ambien- ium dendriticum) auf. Das Auftreten der nimento delle cariche parassitarie, nei ru- tale e alimentare non può essere elaborato Würmer zeigt sich durch einen Rückgang minanti al pascolo, può essere parzialmente se non sulla base di aggiornate e puntuali der Aufnahme von Trockensubstanz, ver- ottenuto praticando l’alternanza sui medesi- conoscenze. ringerter Verdauungseffizienz und einer mi pascoli di specie di erbivori (cavallo, asi- Deviation der aufgenommenen Nährstoffe no) che non sono ospiti naturali dei parassi- Testo di: Maria Teresa Manfredi zur Entwicklung der Immunabwehr. ti dei ruminanti, ad eccezione di pochissime Die Parasitose kann bei Weideherden nicht specie. Recentemente, vari studi nella ricer- vollständig eliminiert werden. Ziel muss ca di metodi alternativi per il controllo delle Parasitäre Risiken der kleinen Wiederkäuer daher die Kontrolle des Befallspotenzials parassitosi hanno confermato, sia in linee Den großen Vorteilen, welche die Alpung durch Behandlung mit Medikamenten nach parentali all’interno di una stessa razza sia von Schafen und Ziegen mit sich bringt, dem tatsächlichen Bedarf sein, wobei fachli- in alcune razze, l’esistenza di una resistenza steht das Risiko der Ausbreitung parasitärer cher Rat zugezogen werden sollte, um Über- alle infestazioni a livello genetico. In parti- Krankheiten gegenüber, das diese Art der dosierungen und Arzneimittelresistenzen zu 114 colare, le razze autoctone appaiono manife- Tierhaltung beinhaltet. Eine fundamentale vermeiden. Bei Ziegen ist eher die Unterdo- 115 stare maggiormente queste caratteristiche. Phase für das Wachstum der Würmer, die sierung das Problem, da sich die Angaben In Nord Italia, studi di comparazione tra la die kleinen Wiederkäuer befallen, ist der auf den Produkten auf Schafe beziehen. Auch Camosciata e la Nera di Verzasca hanno di- Aufenthalt im Freien von Eiern und Larven, eine mikroskopische Untersuchung des Kots mostrato che queste ultime hanno emissioni die befallene Tiere ausscheiden. Die Weide durch ein Speziallabor dient der genauen di uova di nematodi gastrointestinali e va- wird zum Übertragungsmedium, wobei Definition des Befallspotenzials. Erhöhte riazioni nella produzione quali-quantitativa niedrige Temperaturen und reduzierter Proteinzufuhr und Futter mit kondensiertem di latte significativamente inferiori rispetto Metabolismus für das lange Überleben der Tannin können bei Magen-Darm-Nematoden I sistemi silvo-pastorali alle capre di razza Camosciata. Larven auf der Weide verantwortlich sind. dem Befall entgegenwirken. Auch die ab- I sistemi silvo-pastorali Dunque lo sfruttamento di razze con una Die Ziege ist anfälliger als das Schaf, dessen wechselnde Beweidung mit Pferden oder maggiore resistenza verso le parassitosi Immunreaktion viel schneller einsetzt. Auch Eseln, die keine natürlichen Wirtstiere für die può rappresentare un valido contributo al die allgemeine Immunreaktion der Ziege Nematoden darstellen, kann das Potenzial controllo dei parassiti nei piccoli ruminanti. gegen Parasiten ist schwächer ist als bei Rind eindämmen. Generell lässt sich sagen, dass L’allevamento di razze autoctone potrebbe und Schaf. Leider wurden Schaf und Ziege autochtone Rassen genetisch resistenter ge- risultare economicamente vantaggioso, nel bei der Behandlung parasitärer Krankheiten gen Parasiten sind. Ihre geringere Produkti- momento in cui le minori produzioni ven- zu lange auf eine Stufe gestellt. vität wird kompensiert durch die Reduzie- gano compensate da limitate spese di ordi- Zu den wichtigsten auf der Weide übertra- rung krankheitsbedingter Kosten, außerdem ne sanitario e gestionali; occorre per altro genen Parasiten gehören die Magen-Darm- tragen sie zum Erhalt der Biodiversität bei. ricordare il ruolo importante che tale alle- Nematoden (Rundwürmer), die bei Ziegen vamento ha nella conservazione della bio- eine Verringerung der Milchproduktion diversità e del patrimonio culturale, storico zwischen 2,5 und 18,5 % bei gleichzeitiger La capra tende a selezionare gli alimenti, per questo motivo può pascolare anche in luoghi che per i bovini sono inuti-lizzabili. Foto Ivan Giovannini, 2015 e paesaggistico del territorio. Verschlechterung der Milchqualität her- Die Ziege ist wählerisch bei der Futterwauswahl und kann auch an Stellen weiden, die für das Rindvieh nicht nutzbar sind. La gestione degli animali al pascolo: Nella pianificazione di recinzioni si devo- 40-45%, le manze fino al 60% e gli ovi-capri- le recinzioni no considerare i seguenti aspetti: ni fino all’80%. Di conseguenza è da evitare • la finalità delle recinzioni: se servono per il confinamento degli animali nei luoghi più Le recinzioni consentono ai pastori di gesti- la gestione del pascolo, da protezione, da pendenti. re ampie superfici, suddividendole in aree delimitazione, ecc. È utile inoltre prevedere la separazione tra di pascolo. Grazie alle recinzioni i pasco- • la presenza d’acqua d’abbeverata in tutti pascoli notturni e diurni. I pascoli diur- li possono essere gestiti correttamente con i settori; ni sono quelli nelle zone più ripide, acci- effetti positivi sull’ambiente e sugli animali • il rispetto nell’utilizzo delle tipologie tra- dentate e più lontane dai fabbricati. Quelli al pascolo. Le recinzioni riisultano inoltre dizionali di recinzioni nelle singole valli; notturni corrispondono alle zone più pia- indispensabili se sono pascolate aree con • la presenza di peculiarità floristiche da neggianti, fertili e meno pericolose. Nei habitat di interesse comunitario (Natura tutelare; pascoli notturni, devono essere ricomprese 2000), e per salvaguardare specifici aspetti • le caratteristiche dei luoghi, per quanto delle aree boscate (pascoli alberati), al fine naturalistici. riguarda l’impatto su fauna selvatica, di proteggere gli animali durante la notte Nel caso di pascolamento in aree recintate, paesaggio, attività escursionistica, ecc.; dal vento e dai temporali. I pascoli alberati la superficie pascolabile è contingentata, in • il mantenimento della funzionalità recintati inoltre sono particolarmente utili maniera da forzare il bestiame a consumare escursionistica della rete di sentieri, pre- nei giorni di maggior calura e di maggior anche gli strati più bassi del manto, meno vedendo il corretto posizionamento di presenza di insetti. graditi perché meno fogliosi e più ricchi di cancelli e passaggi per i turisti e per gli È inoltre opportuna una suddivisione tra stessi animali; bestiame produttivo e improduttivo, così 116 steli e culmi. Pianificare il pascolamento 117 affinché vi sia una corretta disponibilità di • la presenza di manufatti o infrastrutture: da permettere un miglior soddisfacimento foraggio è fondamentale con carichi elevati pozze d’abbeveraggio, edifici, strade, ecc. dei fabbisogni delle bovine più esigenti in e in condizioni di pascolamento controllato, lattazione. dove si desiderano elevati indici di utilizza- Prima di realizzare una recinzione è neces- zione della biomassa. L’altezza dell’erba ha sario valutare la specie animale da conte- il sopravvento con carichi bassi e utilizza- nere, poiché il comportamento e la taglia zioni estensive. degli animali influiscono sulla tipologia di L’impiego di recinzioni è inoltre indispen- recinzione. Nella realizzazione di settori, I sistemi silvo-pastorali sabile quando sono presenti porzioni di che impongono superfici limitate agli ani- I sistemi silvo-pastorali pascolo caratterizzate da specie scadenti mali, occorre prestare attenzione ai feno- dal punto di vista pastorale. Queste sono meni di competizione tra gli animali. La del tutto rifiutate negli stadi maturi, men- competizione, il cui significato etologico è tre sono consumate in fase giovanile. L’e- quello della difesa del territorio, disturba sempio più emblematico è quello di Nardus l’attività alimentare ed è fonte di stress. In stricta, assunto dai bovini solamente prima genere le superfici dei settori, considerando dell’emissione della spiga (v. sottocapitolo i normali livelli produttivi dei pascoli alpi- ni, devono essere ricomprese fra i 100 e 400 Loc. Planezzo di Brione - Condino, Giudicarie. “La pianificazione del pascolamento”). Per tutte le recinzioni, se vengono erogati contributi pubblici, il Le recinzioni (fisse e mobili) sono quindi metri quadrati al giorno per UBA. principio di base è quello di conservare un’identità chiara e rico- dei sistemi di gestione che consentono l’uti- Circa l’acclività, si dovrà tenere presente noscibile del manufatto. Foto Giovanni Giovannini, 2015 lizzo dell’erba nel momento e nel modo più che le bovine adulte pascolano bene, senza Condino, Judikarien. Für alle Weidezäune, für die öffentliche opportuno, anche in relazione alle esigenze arrecare danni ai cotici, fino a pendenze del Beiträge bezahlt werden, gilt das Prinzip einer klaren Zuordnung nutritive del bestiame. und Wiedererkennbarkeit. Le varie recinzioni tradizionali in legno e la loro collocazione geografica. Disegni di Katia Moser riprodotti dal libro “Recinzioni tradizionali in Trentino”, (vedi Box a pag. 122). Traditionelle Einzäunungen aus Holz und ihre geographische Verteilung. Zeichnungen von Katia Moser.

118 119 I sistemi silvo-pastorali I sistemi silvo-pastorali Modalità di pascolamento: L’impiego di fortemente selettiva. In questo modo, oltre In primo luogo bisogna evitare una per- recinzioni è anche alla base della gestione a mantenere alta la qualità del pascolo, manenza eccessiva del bestiame nel setto- corretta della mandria sul pascolo. In que- può essere aumentato il carico medio sulla re, specie se questo è collocato nelle aree a sto senso, prima di procedere alla loro uti- superficie (UBA/ha). È un sistema normal- maggiore altimetria. Queste, infatti, sono lizzazione deve essere definita a priori la mente utilizzato per i greggi ovini e caprini caratterizzate da specie erbacee di elevata scelta della modalità di pascolamento. che pascolano alle quote più alte. In questo qualità, ma con ridotta altezza, che raggiun- caso è sufficiente realizzare singoli tratti di ge rapidamente, quando utilizzate, il limite 1 Libero: Gli animali sono lasciati liberi recinzione temporanea elettrificata, al fine critico dei 6 cm per il pascolamento. sull’intera superficie pascoliva e posso- di agevolare il lavoro del pastore. La realizzazione delle recinzioni e l’indi- no di conseguenza selezionare le specie viduazione dei settori si completa con la erbacee, rifiutando quelle meno appetite 3 Turnato: Il pascolo viene diviso in settori, definizione dell’ordine con il quale le aree e peggiorando così la qualità del cotico. il cui utilizzo avviene progressivamente, vengono occupate. L’obiettivo è di riuscire Se il bestiame viene lasciato libero nel tenendo conto del periodo di riposo fra a utilizzare l’erba al giusto stadio di ma- pascolo viene ostacolata la crescita e la un’utilizzazione e la successiva. Richie- turazione, obiettivo il cui raggiungimento propagazione delle specie più appetibili, de una maggiore organizzazione e un è agevolato dalla variabilità altimetrica e creando in tal modo le condizioni per la maggiore impegno economico per la di esposizione geografica del territorio. A diffusione delle specie indesiderate. Que- costruzione delle recinzioni. Gli animali ogni incremento di 100 metri di quota cor- sta considerazione generale vale per tutte sostano per il periodo necessario a con- risponde infatti una diminuzione di tempe- le specie, ma in modo particolare per le sumare l’erba disponibile, dopodiché gli ratura media di circa 0.6°C, che ritarda in 120 pecore e le capre, animali che selezionano animali vengono spostati in un’altra area. proporzione lo sviluppo fenologico delle 121 con cura l’alimento. Il pascolo libero può Il pascolamento turnato può conservare piante (v. box “L’effetto dell’altitudine sul- essere utilizzato nel caso in cui le superfici o migliorare la qualità delle formazioni la produzione foraggera” nel sottocapitolo più sensibili siano state preventivamente impiegate ed è il sistema ideale di gestire “Composizione vegetale e carico animale”). recintate, per cui gli animali possono muo- animali esigenti di media o elevata produt- Per l’esposizione si deve considerare che i versi liberamente solo nelle aree marginali. tività. La dimensione delle aree è variabile; versanti esposti a settentrione ricevono da nelle gestioni estensive i settori possono otto a dieci volte meno calore di quelli a me- 2 Guidato: Tecnica che prevede il pascola- essere utilizzati per settimane, mentre ridione. Lo stesso vale per i pascoli alberati, I sistemi silvo-pastorali mento degli animali sotto il controllo del in condizioni più intensive, le sezioni di caratterizzati da un ritardo fenologico del I sistemi silvo-pastorali pastore. Ha il vantaggio di garantire alle pascolo sono dimensionate al fabbisogno cotico erboso di qualche settimana. zone già utilizzate un periodo di riposo. In giornaliero degli animali. I vantaggi di Altre regole generali possono essere così ri- questo caso è il pastore che individua dei questo sistema consistono in una maggiore assumibili: non si dovrebbe insistere troppo settori, da impiegare progressivamente, utilizzazione dell’erba e nella possibilità di nel pascolamento di popolamenti di scarso allo scopo di ottimizzare il pascolo durante suddividere gli animali in gruppi con esi- valore pastorale, ma piuttosto cercare di la stagione. Si adotta normalmente nei casi genze alimentari simili. Se viene adottato utilizzare il pascolo in fase precoce, quando in cui non sia possibile realizzare recin- questo sistema è conveniente realizzare l’appetibilità è ancora accettabile. Inoltre i zioni, oppure non vi sia la disponibilità di recinzioni permanenti. pascoli di minore qualità dovrebbero esse- punti di abbeveraggio. L’obiettivo è quello re destinati in preferenza agli animali meno di evitare il pascolo generalizzato su tutta Regole base per la gestione dei settori: esigenti come le manze e gli equini. la superficie e la conseguente brucatura All’interno delle aree recintate (settori) è della vegetazione in maniera irregolare e importante rispettare alcune regole di base. Pascolo sopra l’abitato di Valcanover - foto Giovanni Giovannini, 2015 È consigliato utilizzare i pascoli più produt- tano le tipologie tradizionali. Un tempo le tivi quando l’altezza del manto è inferiore recinzioni servivano prevalentemente per ai 20 cm. Altrettanto utile è alternare nella la gestione dei pascoli; oggi, invece, il loro giornata il pascolamento in cotiche di di- utilizzo si è ampliato anche ai sentieri, alle versa produttività e qualità, in maniera da aree naturalistiche; più in generale sono im- mantenere il più possibile costante l’offerta piegate a corredo urbanistico. La maggior alimentare. Infine si dovrebbe allungare al parte delle recinzioni tradizionali è ancora massimo di pascolamento attivo, oggi legata alla gestione delle aree pascola- limitando i trasferimenti e le lunghe attese te, siano esse di malga che aziendali. per la mungitura e privilegiando il pascolo Le recinzioni in legno sono in genere impie- integrale alla stabulazione notturna. gate per:

Rispetto delle recinzioni tradizionali: Ol- • delimitare le particelle di pascolo nel tre a questi importanti aspetti della gestio- pascolamento turnato; ne zootecnica, le recinzioni rappresentano • circoscrivere aree di pascolo notturno, nel manufatti ad alto impatto paesaggistico. Il caso del pascolamento libero; basso costo di materiali come plastica e ce- • escludere dal pascolamento aree da sal- mento può indurre le persone a realizzare vaguardare come le sorgenti, le pozze, le recinzioni estranee al contesto generale; per strade, ecc. 122 questo è importante trasmettere agli alleva- 123 tori l’idea che lo sviluppo sostenibile delle L’impiego di recinzioni fisse può essere aree di montagna deve basarsi prima di tut- conveniente per: to sul rispetto del territorio: non solo come • delimitare il pascolo in corrispondenza spazio sociale e abitativo, ma anche come di strade e limiti di proprietà; luogo per il turismo, lo svago, l’identità. • proteggere gli animali da pericoli natu- Tale principio deve quindi guidare, o me- rali; glio, ispirare chi realizza recinzioni in am- • limitare l’impegno di manodopera; I sistemi silvo-pastorali biente rurale. Un aiuto nell’affrontare simili • evitare che gli animali invadano strade I sistemi silvo-pastorali investimenti, in questo momento, sono gli aperte al pubblico transito. incentivi offerti dal Programma di Sviluppo Rurale (v. cap.4). In particolare, per quan- Sulla base di questi obiettivi, nella pubblica- to riguarda le recinzioni tradizionali, come zione “Recinzioni tradizionali in Trentino” nella precedente Programmazione, anche sono fornite indicazioni in merito alle tipo- per il periodo 2014 - 2020 sono stati ricon- logie e alla realizzazione di recinzioni tradi- fermati gli stanziamenti a sostegno di que- zionali in legno, funzionali al pascolo. ste opere.

Finanziamento condizionato: Per le ragioni sopraelencate, le recinzioni a uso zootecni- Malga Trenca, , Lagorai - 1.664 m s.l.m. Il pascolo della malga si estende per circa 330 ha. I bovini utilizzano tendenzialmente le superfici più favorevoli, per cui in alcuni casi è sufficiente co possono essere finanziabili solo se rispet- recintare la parte del pascolo pianeggiante e vicino alle strutture. Foto Roberto Ragucci, 2014 Das Rindvieh nutzt tendenziell nur die besten Weideflächen, sodass es manchmal ausreicht, den flachen Teil der Weide und denjenigen, der in der Nähe der Almgebäude liegt, abzuzäunen. Recinzioni tradizionali in esigenze d’uso, quanto alla das Vorsehen und richtige Positionieren Trentino diffusione di nuovi materiali von Toren und Durchgängen für Tier und Autori: Giovanni Giovannini, di produzione seriale, all’ap- Mensch; das Vorhandensein von Bauten und Prisca Giovannini plicazione di tecniche costrut- Infrastrukturen wie Almgebäude, Straßen Editore: Provincia Autonoma tive diverse da quelle locali, oder Viehtränken. di Trento - Servizio Foreste all’abbandono delle pratiche Zu viele Tiere in einem Weideabschnitt e fauna, Servizio Geologico di manutenzione e talvolta sorgen für Stress durch Konkurrenzkampf, Luogo di edizione: Trento alla distruzione di recinzioni was die Nahrungsaufnahme stört. Bei der Anno edizione: 2011 storiche anche se in discre- Bemessung der Weideabschnitte muss daher Stampa: Litotipografia to stato di conservazione. die Regel beachtet werden, wonach auf Al- Alcione S.r.l. - Lavis (Trento). La perdita delle recinzioni e penwiesen bei normaler Produktivität für Le recinzioni rurali sono sem- nel contempo la perdita pro- eine Großvieheinheit täglich 100 bis 400 qm pre state funzionali all’uso gressiva dei nomi delle cose Weidefläche benötigt wird. Insbesondere agricolo e pastorale, umili contribuisce alla perdita di für ausgewachsenes Rindvieh sollten keine manufatti oggetto di manu- connotazione dei luoghi, ca- steilen Weideabschnitte abgezäunt werden. tenzione frequente, realizzati spesso dagli ratterizzati anche dalla loro antica presenza. Sinnvoll ist auch die Unterscheidung in Tag- stessi contadini con materiali poco costosi, Scopo di questo testo è presentare una und Nachtweiden, wobei die Nachtweiden in reperiti sul posto. Fino al secolo scorso la prima classificazione delle recinzioni tra- flacherem und weniger gefährlichem Gelän- varietà delle recinzioni contrassegnava in- dizionali trentine in legno e in pietra, de liegen, fruchtbar sein und über Bäume als 124 sediamenti, terreni e percorsi nei fondoval- raccolte sulla base della documentazio- Schutz gegen nächtliche Unwetter verfügen 125 le, a mezza costa e in quota. Oggi le si ritro- ne fotografica o reperite direttamente sollten. Die Nachtweide ist dem nächtlichen va ancora lungo i sentieri meno frequentati sul territorio, denominate sulla base della Aufstallen vorzuziehen. Produzierende und o attorno alle case e ai prati di montagna. ricerca linguistica e corredate da una descri- nicht produzierende Tiere sollten getrennt La rarefazione delle recinzioni tradiziona- zione tecnica. gehalten werden. Eine Grundregel ist auch, li è dovuta non tanto al venir meno delle dass die Abschnitte nicht zu lange beweidet werden sollten, besonders in Höhenlagen mit niedrigerem Bewuchs, um nicht unter I sistemi silvo-pastorali Weideführung und Weidezäune werden, weniger beliebte Pflanzen wie das die kritische Höhe von 6 cm zu kommen. I sistemi silvo-pastorali Durch Weidezäune lassen sich ausgedehnte Borstgras im frühen Wachstumsstadium zu Bei offener Weide (1) sollten die sensiblen Flächen in Weideflächen unterteilen und konsumieren. Das heißt, (fixe oder bewegli- Bereiche abgezäunt werden. Die behirtete Schutzzonen abgrenzen, wenn die beweide- chen Weidezäune ermöglichen die Nutzung Weide (2) kommt normalerweise zur An- ten Gebiete Habitate der Arten von gemein- der Gräser zum jeweils geeigneten Zeitpunkt wendung, wo die Einzäunung nicht möglich schaftlichem Interesse umfassen. Das Vieh und je nach Nahrungsbedarf des Viehs. ist oder keine Tränkstellen zur Verfügung wird innerhalb der umzäunten Flächen dazu Bei der Planung der Weidezäune ist yu stehen. Die Rotatationsweide eignet sich gezwungen, auch die unteren Grasschichten beachten: der jeweilige Zweck des Zauns, die insbesondere für anspruchsvolle Tiere mit abzuweiden. Eine solche Weideplanung ist Verfügbarkeit von Wasser in allen abgezäun- mittlerer oder hoher Produktion, da die besonders wichtig, wenn es darum geht, ten Bereichen; die Berücksichtigung der tra- Abschnitte genau auf den täglichen Bedarf bei höherem Viehbesatz eine gute Futter- ditionellen Zauntypen der einzelnen Täler; abgestimmt werden können. verfügbarkeit und hohe Nutzungswerte evtl. Besonderheiten der Flora, die geschützt Finanzierungen für Weidezäune werden nur der Biomasse zu garantieren. Auch können werden müssen; evtl. Beeinträchtigungen der gewährt, wenn die traditionellen Zauntypen die Tiere durch Weidezäune dazu gebracht Landschaft, der Wildtiere, der Wanderwege; für das Trentino berücksichtigt werden. Bedollo, Altopiano di Pinè. I risultati migliori si possono ottenere con il pascolo turnato. Foto Giovanni Giovannini, 2016 Mit der Rotationsweide lassen sich die beste Resultate erzielen. Misure di recupero per pascoli e conservare e migliorare gradualmente i pa- I progetti di recupero, al fine di poter valu- ambienti compromessi scoli e gli habitat. In altri casi, superati de- tare la loro convenienza e finanziabilità con terminati livelli, i correttivi gestionali non il PSR, devono contenere un’analisi detta- I pascoli di montagna sono il risultato di sono più sufficienti e si rendono quindi ne- gliata dei seguenti aspetti: secoli di utilizzazione tradizionale adatta- cessarie Misure di recupero per pascoli e ta alle singole località. Oltre alla funzione ambienti compromessi. 1 periodo e numero di utilizzazioni sta- paesaggistica e a quella zootecnica, queste gionali, in funzione delle caratteristiche attività agricole estensive hanno favorito Misure di recupero: Le misure che posso- stazionali dei settori di pascolo; anche lo sviluppo di habitat di alto valore no essere applicate dai proprietari silvo- 2 rispetto del carico UBA a ettaro e specie naturalistico. Ragioni di natura economica pastorali o dai gestori (malgari) consistono animali indicate; e, in molti casi, decenni di errori gestionali, in due principali operazioni. Una prima che 3 eventuale rotazione negli anni delle super- fanno sì che questi habitat siano attualmen- consta nel taglio o trinciatura delle specie fici utilizzate. Questa forma di utilizzazio- te esposti a un elevato pericolo, dovuto sia erbacee indesiderate al bestiame al fine di ne minimale è attuabile nelle aree poste alla sottoutilizzazione delle loro superfici rallentarne la propagazione; questo inter- alle quote più alte, e in quelle dove sono che all’intensificazione gestionale nelle aree vento viene eseguito manualmente durante presenti particolari specie vegetali, così da più favorevoli. tutto l’arco della stagione, anche se il perio- consentire a quest’ultime di riprodursi; Le Misure di recupero degli ambienti com- do ottimale è prima della maturazione dei 4 gestione del pascolo laddove necessario,

promessi devono avvenire contestualmente semi. Ad esempio, la lotta alVeratrum album con recinzioni fisse e/o temporanee; (v. sottocapitolo “Composizione vegetale 5 messa a disposizione di acqua, nei punti 126 all’attivazione di Misure di protezione atti- 127 va che consistono principalmente in un mi- del pascolo e carico animale”) prevede lo prestabiliti, per il bestiame al pascolo. glioramento della gestione generale, sulla sfalcio manuale prima della fioritura (en- base di un’analisi della gestione realizzata tro luglio). Il veratro non ricaccia, così con Attualmente la strategia di intervento del da un tecnico esperto (v. sottocapitolo “La il passare degli anni si riesce a limitarne lo Servizio Foreste e fauna per ripristinare ha- gestione del pascolo”), garantita attraver- sviluppo, le piante perdono vigore, porta- bitat Natura 2000 e conservare pascoli aper- so la stipulazione di specifici contratti con no meno scapi fiorali e di conseguenza la ti e pascoli alberati (con contributi PSR, v. i titolari della gestione (“Il disciplinare tec- disseminazione della semente diminuisce. cap. 4), comprende, oltre alla definizione nico-economico per la gestione delle mal- Lo sfalcio ripetuto negli anni permette una di Misure di protezione attiva, anche inter- I sistemi silvo-pastorali ghe trentine”, v. sottocapitolo successivo). drastica riduzione anche della Felce aquilina, venti straordinari con mezzi meccanici e in- I sistemi silvo-pastorali A titolo esemplificativo, una tipica misura purché gli sfalci siano ripetuti e costanti per vestimenti infrastrutturali quali recinzioni, di protezione attiva consiste nel variare il almeno 4-5 anni. pozze, piste, fosse liquami, ecc. carico di bestiame all’interno dei comparti, Laddove gli interventi di taglio o trinciatura diminuendolo dove si nota un sovrapasco- effettuati direttamente dai gestori non sia- Interventi di sfalcio straordinario: Questa lamento e aumentandolo dove il pascolo è no sufficienti, è necessario intervenire con operazione si esegue su tutta la superficie sottoutilizzato. Carichi più elevati di quello mezzi meccanici professionali e con tecni- considerata, in genere con falciatrici idro- ottimale possono essere applicati volonta- che specifiche. Tutti gli interventi di manu- statiche. Lo sfalcio delle superfici e l’allonta- riamente nelle aree interessate dall’evolu- tenzione straordinaria del pascolo devono namento del materiale vegetale permettono zione arbustiva (mandratura), al fine di fa- essere pianificati e realizzati sulla base di un notevole miglioramento del cotico erbo- vorirne un contenimento. precisi progetti di intervento. I progetti pos- so, visibile già nell’anno dell’intervento. Lo In molti casi le Misure di protezione attiva, sono essere finanziati con le Misure foresta- sfalcio straordinario è realizzato nei pascoli li del PSR. sottocaricati, in quelli caratterizzati da De- se correttamente attuate, sono sufficienti a Trinciatura di ceppaie per ampliamento di un pascolo. Foto Giovanni Giovannini, 2014 Ausfräsen von Baumstümpfen zur Erweiterung einer Weide schampsia cespitosa negli stadi giovanili e in ramenti ambientali e tutela degli habitat”). al fine di rimescolare gli strati superficiali presenza di cotici infeltriti, specie nei narde- L’obiettivo dell’intervento è quello di otte- con quelli inferiori. Questo genere di inter- ti e festucieti. nere una struttura della vegetazione forma- venti sono realizzati con escavatore, e inte- ta per circa il 20-30% da cespugli alti e densi ressano in ogni caso strati fino al metro di Interventi di trinciatura di ericacee e gi- e da arbusti di piccole dimensioni (nocciolo, profondità. Il terreno è in seguito pareggia- nepri, frammisti ad altre specie come felci ontano, mughi, ecc.), e per la parte restante to e rinaturalizzato con semina pacciama- ed ortiche: La progressiva invasione degli da un cotico erboso pascolato. Si eseguono ta. Particolarmente importante è prevedere arbusti nei sistemi di prateria e nei pascoli in aree aperte colonizzate da arbusti, oppu- una rinaturalizzazione a dossi, fedele all’an- alberati, oltre a ridurne il valore pabulare, re nei lariceti pascolati. damento del terreno circostante. ne impoverisce progressivamente la biodi- Per un miglior risultato dell’intervento è In altri casi lo spietramento e il pareggia- versità fino alla completa sostituzione. Al- opportuno tagliare con motosega almeno mento è necessario a seguito di eventi ca- cuni nuclei arbustivi preventivamente indi- in parte gli arbusti più grandi e asportare lamitosi come schianti da vento nei pascoli viduati devono comunque essere preservati il materiale dal sito. Questo per limitare lo alberati e valanghe, che accumulano sul ter- dalla trinciatura, in genere per una superfi- strato di cippato al suolo che si forma a se- reno un elevato numero di detriti e mate- cie compresa fra il 20 e il 40% dell’area di in- guito dell’intervento. Con esso si favorisce riale vegetale proveniente dalle zone som- tervento, per garantire una maggiore diver- inoltre l’insediamento di specie vegetali e mitali. sificazione ambientale. Questa operazione suffrutici (in particolare del genere Vacci- Il protocollo adottato dal Servizio Foreste e è in genere realizzata con una trincia fore- nium) i cui frutti sono soprattutto appeti- fauna prevede che, a seguito dello spietra- stale, montata su mezzi specialistici (semo- ti dal Fagiano di monte. Non è opportuno mento, non sia possibile asportare dal sito 128 venti, ragno, ecc). La trinciatura deve essere creare zone a forte linearità, ma “sagoma- i sassi, e che questi debbano essere concen- 129 eseguita superficialmente, senza intaccare il re” isole – a contorni irregolari – all’interno trati nel sito in cumuli, al fine di creare zone suolo oltre il dovuto. Non è necessario ese- dell’area di intervento. Le lavorazioni sono rifugio per la microfauna. Tale prescrizione guire una successiva semina delle superfici in genere eseguite verso la fine di agosto per limita quindi gli interventi mirati a ricavare interessate. non disturbare lo sviluppo dei pulli dei te- materiale per altri scopi, e tutela i massi di traonidi. grosse dimensioni che vengono “necessa- Taglio manuale di arbusti e piccoli alberi Le trinciature sono realizzate con trincie riamente” lasciati nel luogo dove si trovano. sparsi: In alcuni casi, con pendenze poco forestali di grosse dimensioni, installate di I sistemi silvo-pastorali elevate o dove non sia conveniente utiliz- solito su escavatori cingolati, escavatori a Trinciatura di ceppaie al suolo: La trincia- I sistemi silvo-pastorali zare mezzi meccanici, può essere utile ese- ragno o mezzi specialistici dedicati. tura di ceppaie al suolo è un’operazione guire il taglio manuale degli arbusti e prov- necessaria per ripristinare i pascoli albera- vedere in seguito all’asportazione manuale Pareggiamento di superfici, spietramento ti, dove le piante in eccesso devono essere del materiale dal sito. e movimentazione dello strato superficiale tagliate, ma anche per ripristinare il cotico del terreno: Questa operazione può essere erboso in luoghi precedentemente occupati Interventi di trinciatura dello strato arbo- considerata la più radicale, delicata e im- da piante, a seguito di progetti di rinatura- reo-arbustivo: Questi interventi si rendono pattante. Nel caso di terreni compromessi, lizzazione. necessari al fine di conservare, migliorare ovvero terreni inquinati dall’eccessiva pre- e/o ricreare un mosaico ambientale adatto senza di azoto e altri nutrienti, il solo taglio Pagina a fianco: Lavori di trinciatura, finanziati con fondi PSR, alle esigenze ecologiche di specie animali e non è sufficiente. È quindi necessario indi- e realizzati con mezzi differenti. 2014-2015. Foto Giovanni Gio- vegetali di alto valore naturalistico, come i viduare con precisione l’area compromessa vannini tetraonidi (v. cap. 3, sottocapitolo “Miglio- e prevedere la movimentazione del terreno Strauchentfernung mit unterschiedlichen Mitteln, finanziert aus dem Entwicklungsprogramm für den ländlichen Raum (ELR) Recupero di un lariceto pascolato con fondi PSR. Malga Cagnon de sora, Risultato finale, estate 2016 2013, prima dei lavori Das Endergebnis 2016 Wiedergewinnung eines Lärchenwaldes mit Mitteln aus dem ELR, 2013 La trinciatura è realizzata con macchine fre- alla superficie da inerbire, devono essere il Interventi gestionali alternativi: Recente- saceppi installate in genere su escavatori o più vicino possibile alla zona di impiego. mente è stata anche data la possibilità agli trattori. Queste frese sono l’ideale per trin- Nell’ambito della zona geografica di repe- allevatori di alpeggiare gli animali in antici- ciare radici e ceppaie. Alcuni modelli sono rimento, il materiale di propagazione deve po, questo permette al bestiame di brucare i in grado anche di frantumare i sassi, il che provenire da una stazione con caratteristi- cespi nel ricaccio primaverile, purché il ca- permette alla fresa di miscelare il cippato che ecologiche simili a quella di utilizzo. Le rico sia adeguato. U’ulteriore strategia che prodotto con il terreno. L’utilizzo di questo caratteristiche ecologiche da considerare permette di ottenere buoni risultati è quella genere di macchine ha il vantaggio di evita- sono: piano altitudinale (quota) e caratte- di sovraccaricare la malga a inizio stagione, re l’estirpazione completa della ceppaia e il ristiche del suolo. indicativamente fino alla fine di luglio, per conseguente problema di smaltimento della 3 Semina di essenze vegetali: tali semine poi procedere a un parziale calo degli ani- stessa. dovranno essere effettuate esclusivamen- mali alpeggiati nel periodo successivo. Le trinciature possono essere più o meno te mediante germoplasma locale, ovvero Altri interventi possono consistere nell’al- profonde; talvolta sono necessari dei rivol- grazie alla raccolta del fiorume con una peggiare animali di razze differenti e nel tamenti del suolo con mezzo meccanico e macchina raccogliseme su una superficie di favorire le razze bovine autoctone. relative semine. pascolo destinata a tale scopo (che pertanto In ogni caso, è sempre opportuno eseguire non sarà aperta al pascolamento nell’anno un monitoraggio annuale degli effetti del Semina e rinaturalizzazione del cotico er- di raccolta fino al momento dello sfalcio), pascolamento sui pascoli, al fine di orienta- boso: Qualora i proprietari dei terreni o i al fine di avere disponibile il materiale di re la gestione verso carichi animali ottimali. titolari della gestione intendessero effettua- propagazione idoneo per le trasemine. È ipotizzabile che la qualità pabulare delle 130 re interventi di recupero di aree abbando- praterie, a seguito dell’utilizzazione, possa 131 nate o di quelle degradate, il materiale di Tutti gli interventi di rinaturalizzazione con aumentare nel corso del tempo, determi- propagazione da utilizzare nelle tecniche semina, finanziati con il PSR, devono essere nando un aumento del valore pabulare me- di inerbimento deve essere di origine loca- realizzati secondo le “Linee guida per gli dio della vegetazione e quindi un aumento le e, soprattutto, deve provenire da praterie inerbimenti con ecotipi locali compatibili dei carichi potenziali1. spontanee, formate da ecotipi nativi di spe- per finanziamenti sul Programma di Svi- cie erbacee e mai riseminate con miscugli di luppo Rurale – Misure forestali”. varietà commerciali. Indispensabili per garantire il successo di 1 LIFE12 NAT/IT/000818. Conservazione e recupero delle

I sistemi silvo-pastorali praterie xero-termiche della Valle di Susa mediante la gestio- I sistemi silvo-pastorali un intervento di recupero sono le scelte ge- ne pastorale. Azione C2 “Predisposizione delle attrezzature Le tecniche utilizzabili sono: stionali di conduzione dell’alpeggio, quali pastorali funzionali alla gestione conservativa”. Deliverable la corretta distribuzione del letame degli di chiusura dell’azione. Pagina 8. 1 Distribuzione di sfalcio fresco (erba verde) stalloni, la gestione degli animali al pasco- di primo taglio alla dose di circa 1,2 kg su lo, la localizzazione degli abbeveratoi e del- mq. le saline, e la limitazione delle integrazioni 2 Distribuzione in dose di 3 g al mq di mi- alimentari. scuglio di semi ottenuto da coltivazioni Gli interventi di recupero possono in ogni specializzate da seme (da ecotipi alpini), caso essere eseguiti solo qualora sia garan- oppure raccolto con macchine raccogli- tito, nell’anno successivo, alla fine dei la- Struttura per la mungitura in pascolo. Brusago, 2014 seme su prati spontanei del luogo, con vori, il raggiungimento del carico ottimale Melkstelle auf der Weide successiva pacciamatura di paglia. Le aree prestabilito. Sistemazione di viabilità forestale. Lagorai, 2014 di reperimento dello sfalcio fresco, rispetto Sanierung einer Forstweganlage Foto Mattia Baldessari, 2013 Wiedergewinnungsmaßnahmen Mitteln auf der Grundlage genauer Planung S. 198). Die Steine müssen nach dem Entfer- Habitate mit hohem Eigenwert der Na- eingegriffen werden, wobei die Finanzierung nen aufgehäuft werden um Rückzugszonen tur sind im Trentino durch Bewirtschaf- durch die Forstmaßnahmen des Entwic- für die Mikrofauna zu schaffen. tungsfehler bedroht: Da ist zum einen die klungsprogramms für den ländlichen Raum - Fräsen von Baumstümpfen zur Wiederher- Unternutzung marginaler Flächen, zum (ELR, it. PSR) erfolgen kann. stellung von bestockten Weiden durch anderen die Übernutzung der intensiv Entfernung überzähliger Bäume, wobei bewirtschafteten Flächen in den günstigeren Derzeit umfassen die Maßnahmen des die Holzfräsen auf Baggern oder Traktoren Lagen. Forstdienstes zur Wiederherstellung von Ha- montiert werden. Wiedergewinnungsmaßnahmen für die bitaten im Rahmen von Natura 2000 und zur Habitate müssen parallel zu aktiven Erhaltung von offenen und bestockten Wei- Für die Renaturierung stillgelegter Flächen Schutzmaßnahmen erfolgen. Diese bestehen den außer den aktiven Schutzmaßnahmen muss für die Begrünung lokales Saatgut aus im Wesentlichen aus einer Verbesserung des auch außerordentliche Maßnahmen mit Naturwiesen und dürfen keine Saatmischun- allgemeinen Weidebetriebs auf der Grundla- mechanischen Mitteln und Investitionen in gen aus dem Handel verwendet werden. ge einer von Fachleuten durchgeführten Infrastrukturen wie Weidezäune, Viehträn- Alle Renaturierungen mit Rasensaat müssen Analyse und dem Abschluss entsprechen- ken, Forstwege, Güllegruben etc. Zu den nach den Leitlinien zur Begrünung des ELR der Vereinbarungen mit den Besitzern oder Maßnahmen mit mechanischen Mitteln erfolgen. Wiedergewinnungsmaßnahmen Betreibern zur Melioration der Almweiden. gehören: können in jedem Fall nur ausgeführt werden, Eine typische Schutzmaßnahme ist zum - außerordentliches Mähen der gesamten wenn im Jahr nach Beendigung der Arbeiten Beispiel die Anpassung des Viehbesatzes bei Fläche zur Verbesserung der Grasnarbe, der festgelegte optimale Viehbesatz erreicht 132 Über- oder Unterbeweidung; ein stärkerer meist mit hydrostatischen Mähwerken; wird. 133 Weidedruck kann dort vorgesehen werden, - Entfernung von Heidekraut, Wacholder, wo Verbuschung droht. In vielen Fällen sind Farn und Brennnesseln mit Forstmul- solche aktiven Schutzmaßnahmen ausrei- chgeräten, wobei 20-40% der Fläche zu chend für eine allmähliche Verbesserung der Diversifizierungszwecken ausgenommen Weiden und der Habitate. werden; Dort, wo die Schutzmaßnahmen nicht mehr - manuelles Schneiden von verstreutem ausreichen, müssen Wiedergewinnung- Busch- und Baumwerk; I sistemi silvo-pastorali smaßnahmen ergriffen werden, die zum Teil - Entfernen von Busch- und Baumwerk mit I sistemi silvo-pastorali von den Waldbesitzern und Almbetreibern Motorsägen und großen Forstmulchgeräten selbst durchgeführt werden können. Dazu auf Kettenbaggern oder Schreitbaggern. 20- gehören das Schneiden und die Entfernung 30% der Fläche werden als unregelmäßige von beim Vieh unbeliebten Gräsern. Die „Inseln“ mit hohen Stauden sowie kleinen Ausführung erfolgt manuell das ganze Jahr Büschen für die Fauna (Birkhuhn) und der über, aber besonders vor dem Reifen der Sa- Rest als Weidefläche erhalten; men bzw. beim weißen Germer vor der Blüte - Bei verunreinigten Böden, bei denen der (im Juli). Mehrmaliges Mähen über einen Grasschnitt nicht ausreicht, Entfernung von Zeitraum von vier bis fünf Jahren dämmt Steinen und Umpflügen der obersten Boden- auch das Nachwachsen des Adlerfarns deut- schicht mit Baggern, Einebnen des Geländes lich ein. Nur, wo auch diese Maßnahmen und anschließende Renaturierung, wobei Lavori di miglioramento ambientale con pareggiamento delle nicht ausreichen, muss mit mechanischen Gras als Schutz und zur Grasaat dient (s. Foto Superfici. Foto Agostini S.r.l., 2014-2015 Umweltverbesserung mit Einebnungsarbeiten Le specie vegetali invasive o alloctone 10% provoca impatti ecologici e il 12%, in- In ambienti più “estremi” come aree molto vece, conseguenze economiche. calde e secche, oppure alle alte quote mag- Le specie vegetali che vengono introdotte Le specie alloctone, infatti, sono tipicamen- giori le specie locali sono meglio adattate dall’uomo in maniera volontaria o invo- te infestanti per le colture agricole, in fossi e e non competono con l’invasione di specie lontaria, in un ambiente estraneo all’areale canali, ai bordi dei campi, con conseguenti alloctone. naturale della specie stessa, sono chiamate ed elevati costi di diserbo, trinciatura o di invasive o alloctone. Affinché una pianta sia ripristino. Le specie invasive possono anche Le black list delle invasive indesiderate: poi considerata invasiva, deve avere la ca- essere nocive per l’uomo e per gli animali, Per contrastare questo fenomeno, l’Unio- pacità di adattarsi all’ambiente, sopravvive- provocando reazioni allergiche dirette per ne Europea ha adottato un regolamento (n. re e riprodursi. contatto o ingestione. Si vedano, ad esem- 1143 del 22 ottobre 2014) mirato a preveni- Le specie invasive sono quindi specie natu- pio, l’Heracleum mantegazzianum, pianta re, contrastare e gestire l’introduzione e la ralizzate che diventano ampiamente diffuse tossica in grado di causare forti dermatiti diffusione delle specie invasive, costringen- in un territorio, anche lontano dalla pianta per contatto, oppure l’Ambrosia artemisifolia, do gli stati membri a prendere importanti madre o dal sito di introduzione, e posso- fonte di reazioni indirette quali le allergie provvedimenti per arginare il fenomeno. no creare impatti su biodiversità, economia da polline. Negli ultimi anni si sono venute così a cre- e salute umana. Una volta che una specie Da ricordare infine il più generale danno are delle vere e proprie black list di specie viene introdotta nell’ambiente, inizia un estetico al paesaggio, derivante dal senso più o meno indesiderate che possono creare processo di espansione e adattamento che la di trascuratezza o di abbandono che colpi- problemi anche gravi al territorio. porta, in tempi più o meno lunghi, a natura- sce aree infestate con specie alloctone, con 134 lizzarsi in quell’ambiente. In Trentino ciò è limitazione della fruibilità a livello storico, Lista di alcune delle principali specie in- 135 avvenuto con il castagno e il noce introdotti culturale e ricreativo. vasive arboree, arbustive ed erbacee pre- in epoca romana, oppure, più recentemente senti in Trentino e divise per ambienti: (a fine Ottocento), con la robinia e il pino Perché sostituiscono le specie autoctone: nero, che hanno colonizzato alcuni ambien- Tra i motivi principali vi è la crescita rapida Ambienti umidi, acquatici, zone margina- ti basali delle nostre valli e si sono poi natu- con produzione di abbondante biomassa e li fresche, sponde di fiumi e torrenti: Bi- ralizzati. semi. Molte di queste specie non hanno ne- dens frondosa (forbicina frondosa), Buddleja mici naturali (parassiti, fitofagi, ecc.) men- davidii (budleja), Helianthus tuberosus (topi- I sistemi silvo-pastorali I problemi che possono causare: Le specie tre altre producono sostanze allelopatiche nambur), Impatiens glandulifera (balsamina I sistemi silvo-pastorali alloctone causano problemi di varia natura. (composti chimici tossici), che, rilasciate nel ghiandolosa), Oenothera biennis (enotera Il primo è la perdita di biodiversità dovu- suolo, limitano lo sviluppo di nuove piante. comune), Reynoutria japonica (poligono del ta all’occupazione di aree precedentemente Il maggior impatto delle specie alloctone si Giappone), Solidago gigantea (verga d’oro occupate dalle specie autoctone. Altri pro- osserva soprattutto negli ambienti di fondo- maggiore). blemi possono essere di natura economica, valle antropizzati o negli ambienti naturali in quanto la velocità con cui alcune specie di pregio come i sistemi acquatici, le aree Boschi termofili, marginali, coltivi ab- colonizzano il territorio porta ad aumentare riparie, i boschi di latifoglie nobili, i casta- bandonati, formazioni erbacee e colture i costi di manutenzione e gestione di aree gneti, i querco-carpineti e i querceti oltre ai agrarie: Ailanthus altissima (ailanto), Bidens agricole o parzialmente abbandonate. Su prati e campi abbandonati. Questi ambienti bipinnata (forbicina bipennata), Erigeron an- 6.660 specie vegetali esotiche in Europa1, il naturali possono essere alterati o addirittu- nuus (cespica annuale), Heracleum mantegaz- ra distrutti dall’invasione di specie legnose ed erbacee invasive. 1 Cfr. https://www.cbd.int Convenzione internazionale per la diversità biologica. Rio de Janeiro, 1992. Trattato Ailanto, , foto Massimo Miori, 2016 multilaterale. zianum (panace di Mantegazza), Paulownia 1000 m di quota, soprattutto su terreni agri- Si ricorda infine che si tratta di una specie A causa dell’elevata produzione di semi, tomentosa (paulonia), Phytolacca americana coli abbandonati, prati aridi, aree marginali, rifiutata dagli animali, tossica, allergenica, l’eradicazione del senecione, una volta in- (uva turca), Potentilla indica (fragola mat- scarpate di strade ma anche boschi cedui o in grado di provocare forti irritazioni cuta- sediatosi in un’area, è veramente difficile; ta), Robinia pseudoacacia (robinia), Senecio pinete. La diffusione dell’ailanto risulta fa- nee. inoltre è estremamente resistente agli erbi- inaequidens (senecione sudafricano), Sorghum vorita dal disturbo antropico e dal rimaneg- cidi. La lotta quindi viene praticata su aree Senecione sudafricano (Senecio inaequidens) halepense (sorgo selvatico), Spiraea japonica giamento del suolo. limitate come pascoli di pregio o aree pro- Specie erbacea originaria del Sudafrica, alta (spirea del Giappone). La gestione e il controllo dell’ailanto è molto tette, piuttosto che su zone estese. fino a 60 cm di altezza, è stata introdotta difficile. Questa pianta, infatti, ha una forte Le azioni di contenimento consistono nell’e- in Europa involontariamente, attraverso il La figura evidenzia che le aree maggior- capacità di emettere polloni dalle ceppaie stirpazione manuale, nello sfalcio prima commercio della lana di pecora dal Suda- mente interessate dalla presenza di specie e dalle radici e resiste bene agli erbicidi. Il della fioritura, da ripetersi negli anni, e nel- frica verso la fine dell’Ottocento. A parti- alloctone sono i fondovalle, e in particolare semplice taglio degli esemplari adulti non la semina di specie autoctone. Quest’ultima re dagli anni Settanta del secolo scorso, la quelli del Trentino meridionale: Alto Garda, basta, anzi può addirittura essere contro- misura può aiutare a chiudere gli eventuali sua diffusione ha subito una rapidissima Valle dell’Adige e Valsugana. Qui si rileva- producente. L’eradicazione totale non è spazi rimasti aperti, i quali verrebbero altri- accelerazione, soprattutto dalle zone nord- no da 20 a 55 specie alloctone per maglia da quindi possibile, se non con il tempo e con- menti colonizzati dal senecione. occidentali del continente verso l’Europa 1x1 km di lato. Si nota inoltre che la presen- testualmente a una corretta gestione selvi- L’estirpazione dell’intera pianta, comprese centrale. Del 1975 è il primo avvistamento za di queste specie diminuisce progressiva- colturale. le radici, risulta il metodo di controllo più in Trentino, lungo il fiume Adige. mente con il crescere della quota, e che le Per il contenimento, si consiglia ai proprie- efficace benché sia il più costoso. zone al di sopra di 1500 m di quota circa ne tari dei terreni interessati da queste piante La specie è oggi largamente diffu- sa nei fondovalle in ambienti asciut- sono quasi del tutto prive2. di procedere prioritariamente all’elimina- Testo di: Massimo Miori 136 Le misure di contenimento delle specie al- zione degli individui portaseme in modo da ti e aperti, presente lungo le strade e 137 loctone sono impegnative e difficili da ap- controllare l’infestazione futura. Al taglio la ferrovia ma anche in pascoli di bas- plicare, in particolar quando sono presenti delle piante deve seguire necessariamente sa quota e, occasionalmente, nei prati. in maniera diffusa sul territorio. Solo in al- un decespugliamento, ripetuto più volte Questa specie può essere molto competi- cune aree ristrette si può prevedere l’eradi- nel corso della stagione vegetativa ai danni tiva rispetto alle specie locali, modificando cazione, che si applica per le specie la cui dei polloni che si sviluppano dalle ceppaie significativamente la composizione floristi- presenza è limitata. o dai rizomi. Un altro intervento, da iniziare ca iniziale. Una pianta ben sviluppata può Le specie alloctone non ancora presenti sul nel periodo primaverile prima dell’emissio- produrre fino a 30.000 semi ogni anno. La I sistemi silvo-pastorali territorio se non in piccoli nuclei, ma il cui ne delle foglie, è effettuare una scortecciatu- sua capacità di infestare le colture agrarie e I sistemi silvo-pastorali carattere di invasività è già riconosciuto ra ad anello alla base del fusto (cercinatura): i pascoli, quindi, è molto alta. nelle regioni circostanti, sono soggette a un gli alberi dovranno essere lasciati morire in È una specie velenosa in quanto contiene, continuo monitoraggio. È il caso del cilie- piedi. Questa operazione può essere esegui- sia allo stato fresco che in quello secco, so- Ailanto (Ailanthus altissima) tiche. Predilige climi continentali planiziali stanze alcaloidi altamente tossiche per gli gio tardivo (Prunus serotina) che causa gravi Albero originario del centro e nord della e collinari, entra in contatto con praterie xe- ta sia su individui giovani che su polloni; problemi, specie in Lombardia. per quanto riguarda gli individui adulti, animali quali i bovini e gli equini. Queste Cina, è stato importato in Europa verso la riche, boschi termofili e misti. sostanze tossiche si ritrovano, successiva- Di seguito si riportano due esempi di specie metà del Settecento per scopi ornamenta- In Trentino è nota la sua presenza già verso invece, si consiglia di eseguire l’operazione particolarmente problematiche e invasive, avendo cura di approfondire il taglio e lo mente, anche nei prodotti derivati come il li e per l’allevamento del lepidottero detto la fine dell’Ottocento. Agli inizi del secolo latte e i formaggi. A causa delle fioriture come ad esempio l’ailanto, specie arborea, e “sfinge dell’ailanto”. successivo veniva piantato dai forestali per scortecciamento fino al cambio (eventual- il senecione sudafricano, specie erbacea. mente con una motosega). particolarmente abbondanti, il senecione L’ailanto costituisce popolamenti mono- proteggere i versanti aridi e franosi; da allo- può avere un ruolo importante come pian- specifici a rapida crescita con abbondante ra si è inselvatichito è ha iniziato un gradua- È utile inoltre seminare con specie indigene i terreni aperti nelle vicinanze di individui ta nettarifera, ma gli alcaloidi presenti nella 2 tratta dalla pubblicazione “Prosser F., Bertolli A. 2015. produzione di semi, si diffonde anche per le processo di invasione nelle zone antro- pianta sono tossici persino per le api e si de- Atlante di 50 specie esotiche del Trentino. LIFE+T.E.N - polloni radicali e genera sostanze allelopa- pizzate dei fondovalle, solitamente sotto i di ailanto, in modo da ridurre la competiti- Azione C18, 112 pp.” vità dei semi. positano nel miele. Invasive Pflanzen Wälder, stillgelegten Anbauflächen, Wiesen mit Motorsäge bis zum Kambium erfolgen. und landwirtschaftliche Anbauflächen: Ai- Der Götterbaum ist giftig, wird vom Vieh Eine invasive Pflanze hat die Fähigkeit, in lanthus altissima, Bidens bipinnata, Erigeron verschmäht und ruft starke Hautirritationen einer „fremden“ Umgebung zu überleben, annuus, Heracleum mantegazzianum, Paulownia hervor. sich anzupassen und fortzupflanzen. Im tomentosa, Phytolacca americana, Potentilla in- Das südafrikanische Greiskraut gelangte Trentino gelten diese Eigenschaften zum dica, Robinia pseudoacacia, Senecio über den Handel mit Schafwolle Ende Beispiel für Kastanien- und Nussbäume, die inaequiden, Sorghum halepense, Spiraea japonica des 19. Jahrhunderts von Südafrika nach schon von den Römern eingeführt wurden Europa. Im Trentino wurde es 1975 zum oder Robinie und Schwarzkiefer, die Ende Besonders betroffen sind Oberer Garda- ersten Mal gesichtet. Das Greiskraut kann des 19. Jahrhunderts heimisch wurden. In- see, Etschtal und Valsugana, wo 20-55 ge- die Pflanzenzusammensetzung auf Wiesen vasive bzw. gebietsfremde Pflanzen können bietsfremde Pflanzenarten pro Zelle (1x1 km) stark verändern und hat ein starkes Ve- verschiedene Probleme auslösen, wenn sie auftreten, während diese mit zunehmende runkrautungspotenzial. Für Rindvieh und gebietsheimische Pflanzen verdrängen. Das Höhe abnehmen und oberhalb von 1500 m Pferde ist es gleichermaßen giftig, wobei kann einen Verlust an Biodiversität bedeuten ganz verschwinden. die giftigen Substanzen sich im Falle des oder auch, wenn die Kolonisierung schnell Die Eindämmung des Phänomens ist Verzehrs auch in Milch und Käse wieder- voranschreitet, hohe Kosten für die Pflege schwierig. Wo ihre Gefährlichkeit bekannt finden, im Falle der Bienen sogar im Honig. und Bewirtschaftung von landwirtschaftli- ist, werden gebietsfremde Pflanzen, die in Wegen der sehr hohen Samenproduktion chen Flächen. Von 6600 exotischen Pflanzen Nachbarregionen vorkommen (wie die späte (bis zu 30.000 im Jahr pro Pflanze) und in Europa verursachen 10% ökologische und Traubenkirsche in der Lombardei), unter der Resistenz gegen Unkrautvernichtung- 138 12% wirtschaftliche Schäden. Gebietsfremde strenger Beobachtung gehalten. Zwei für das smittel ist die Beseitigung sehr schwierig. 139 Pflanzen können außerdem schädlich sein Trentino besonders problematische Pflanzen Die Bekämpfung ist daher nur auf kleinen für Mensch und Tier und allergische Reaktio- sind der Guetterbaum und das südafrikani- wertvollen Agrarflächen möglich, durch nen durch Kontakt oder Verzehr auslösen. sche Greiskraut. mehrjähriges Ausmerzen und Mähen vor Sie verbreiten sich vor allem in anthropi- Der aus China nach Europa eingeführte der Blüte, eventuell Aussäen autochthoner sierten Tallandschaften und landschaft- Götterbaum ist im Trentino seit Ende des Pflanzen, um die Verbreitung einzugrenzen. lich wertvollen Flächen, wie Bachufern, 19. Jahrhunderts bekannt und wurde dort zu Laubwäldern oder Kastanienhainen, aber Beginn des 20. Jahrhunderts von Forstperso- I sistemi silvo-pastorali ebenso in stillgelegten Wiesen und Feldern. nal zur Hangbefestigung eingesetzt. Seitdem I sistemi silvo-pastorali Infolge der Verordnung (EU) Nr. 1143/2014 verbreitet er sich vor allem in stillgelegten sind die Mitgliedsstaaten verpflichtet, das und marginalen Flächen und Böschungen, Phänomen zu bekämpfen und in der Folge aber auch Wäldern. Die Kontrolle ist sehr sind schwarze Listen der unerwünschten schwierig und das Abschneiden der erwa- Pflanzen erstellt worden. chsenen Pflanzen unzureichend. Erforder- Im Trentino beinhaltet die Black List folgen- lich ist das Entfernen der Samenbäume, de wichtigste, nach Ort ihres Vorkommens wobei dem Abschneiden der Pflanzen eine getrennten Pflanzen: mehrfache Bodenreinigung folgen muss. Feuchtgebiete: Bidens frondosa, Buddleja Da- Erfolgversprechend ist auch das ringförmi- vidii, Helianthus tuberosus, Impatiens glandu- ge Ausschneiden der Rinde im Frühjahr bei lifera, Oenothera biennis, Reynoutria japonica, Jungbäumen und Stockausschlag, bei erwa- Pagina a fianco: Solidago gigantea chsenen Bäumen muss der Schnitt tiefer, evtl. a sinistra, Helianthus tuberosus, foto Lucio Sottovia, 2016 a destra, Senecio inaequidens, foto Filippo Prosser, 2010 Il disciplinare tecnico-economico per ta turistica dei territori. Il lavoro sull’Alpe Piani di gestione forestale: Il disciplinare la consegna di pascoli e malghe assume così un nuovo significato, non ne- tecnico-economico viene redatto conforme- cessariamente coincidente con gli interessi mente alle norme e alle indicazioni conte- La Provincia Autonoma di Trento, ricono- degli agricoltori, orientati prevalentemente nute nei Piani di gestione forestale (v. cap. scendo l’importanza economica e ambien- al profitto aziendale. 3, sottocapitolo “I piani di gestione foresta- tale dei pascoli e delle malghe, tenuto conto In questo nuovo contesto, sono sempre le”). Questi individuano anche le superfici anche del contesto economico in continuo maggiori i Comuni e le ASUC (Amministra- utili al pascolo (registrata nello Schedario cambiamento, ha redatto un “Disciplinare zioni separate di uso civico) che difendo- dei pascoli trentini). tecnico-economico tipo” per l’affitto degli no gli interessi della collettività, tutelando alpeggi di proprietà pubblica, con l’obietti- prima di tutto il paesaggio rurale, la biodi- Materie contenute nel disciplinare tecni- vo di favorire una corretta gestione del pa- versità e la politica di accoglienza. È ormai co-economico: scolo, perseguire la tutela della biodiversità evidente che la gestione di alcuni alpeggi è e migliorare l’offerta agrituristica del terri- conflittuale con la propensione turistica del 1 Il periodo di alpeggio: Indica il tempo in torio (v. cap. 4). territorio su cui sussistono. Vi sono alpeggi cui il bestiame può rimanere sul pascolo. I Considerando che la superficie dei pascoli situati in prossimità di importanti stazioni termini non contengono un periodo mini- alpini trentini è di oltre 50.000 ettari (40.000 turistiche dove regna il disordine, e i cani mo e uno massimo. In genere è comunque ha sono invece quelli effettivamente utiliz- vengono lasciati liberi per intimorire le per- consigliabile inserire sempre un minimo di zati), di cui oltre il 90% di proprietà pubbli- sone che si avvicinano ai fabbricati. Que- giorni di alpeggio. Il periodo deve essere ste situazioni sono in totale contrasto con mantenuto nel rispetto delle prescrizioni 140 ca, in particolare comunale o frazionale, è di 141 particolare importanza l’applicazione di una gli sforzi della collettività nel mantenere il di massima di polizia forestale e, in ogni metodologia comune che permetta il corret- decoro dei luoghi, così come un comporta- caso, quando le condizioni di vegetazione to utilizzo delle produzioni foraggere e del- mento accogliente nei confronti degli ospiti. sono idonee. Eventuali anticipi, ritardi o le strutture che caratterizzano gli alpeggi. Nei prossimi anni la sfida da affrontare sarà proroghe del periodo di alpeggio devono La Provincia invita quindi i Comuni a fare quindi la conciliazione dei diversi interes- essere preventivamente autorizzati dalla proprio, per l’assegnazione delle malghe, il si, e l’opportuno adeguamento dei regola- proprietà e dal Servizio Foreste e fauna, nuovo disciplinare tecnico-economico per menti per la concessione degli alpeggi. Sarà sulla base delle condizioni stazionali, l’affitto delle malghe di proprietà pubblica sempre più importante integrare l’attività dell’andamento climatico e dello stato del I sistemi silvo-pastorali approvato il 6 maggio (deliberazione n. 731) agricola con mansioni supplementari legate cotico erboso. I sistemi silvo-pastorali dalla Giunta provinciale. alla cura del paesaggio rurale, dei fabbrica- 2 Il carico ottimale di bestiame in U.B.A. La nuova disciplina tende a favorire la ti, del pascolo e del benessere animale. Per garantire la buona conservazione del concessione delle malghe e dei pascoli alle pascolo, l’affittuario/concessionario si im- aziende agricole in grado di garantire, oltre Collaborazione in malga: Già da alcuni pegna a monticare il carico stabilito, con a una gestione di qualità, anche un’offerta anni questa filosofia di gestione aziendale una tolleranza del 10%. turistica per i territori. si è concretizzata anche nella collaborazio- 3 Le manutenzioni ordinarie dei fabbricati ne di più imprese: i proprietari del bestia- e i lavori di miglioramento ambientale sul Interesse della collettività e turistico: Nel me alpeggiato si dedicano alle mansioni pascolo. tempo è cambiata la percezione sociale del- produttive (allevamento e pascolo), mentre 4 Le modalità di gestione degli animali al la pastorizia e del lavoro in malga. Da al- un’altra azienda svolge quelle di carattere pascolo: Questa sezione definisce l’obbligo cuni anni questo settore economico è visto agrituristico e di trasformazione dei prodot- di utilizzare tutta la superficie del pascolo come un elemento fondamentale dell’offer- ti caseari. della malga; qualora alcune aree dovessero Malga Rolla di sotto. Valdaone 1.540 m s.l.m. Foto Giovanni Giovannini, 2016 risultare poco o per nulla utilizzate dagli Technische und wirtschaftliche Almordnung Produkte. animali, il gestore si deve impegnare a pra- Die Autonome Provinz Trient hat eine Die Almordnung wird in Übereinstim- ticare lo sfalcio e l’eventuale asportazione Modellordnung für die Verpachtung von mung mit den Bestimmungen aus den Lan- dei residui. Va evitato il concentramento Almwirtschaften im öffentlichen Besitz desforstplänen abgefasst, die auch die für den degli animali nelle aree infestate da specie herausgegeben, um auf diese Weise einen Weidebetrieb nutzbaren Flächen festlegen. In nitrofile (Rumex, Urtica, Deschampsia). Il di- korrekten Weidebetrieb zu fördern, die Bio- der technisch-wirtschaftlichen Ordnung für sciplinare può anche prevedere l’impiego diversität zu wahren und das agrotouristische die Überlassung von Weiden und Almen sind obbligatorio di recinzioni, mentre è sempre Angebot zu verbessern. Über 90% der rund folgende Bereiche definiert: consigliato è l’inserimento di un’indica- 50.000 Hektar Almwiesen (von denen 40.000 • Weidezeit: Es werde keine Minimal- und zione precisa delle aree di mandratura del Hektar effektiv genutzt werden) sind im Besitz Maximalzeiten festgelegt; ein vorge- bestiame. von Gemeinden oder Fraktionen. Daher ist die zogener oder verspäteter Beginn oder 5 Integrazioni alimentari: È possibile for- Anwendung einer einheitlichen Methode zur eine Verlängerung des Weidebetriebs nire solo agli animali in lattazione con- korrekten Nutzung des Futterertrags und der in Abhängigkeit von den klimatischen centrati (mangimi) i cui quantitativi sono Strukturen der Almwirtschaft sehr wichtig. Gegebenheiten und dem Zustand der indicati e fissati nel verbale di consegna Die neue Almordnung, die mit Beschluss Grasnarbe muss jedoch vom Eigentümer e/o di carico della malga. Un’integrazione Nr. 731 / 2015 der Trentiner Landesregierung und vom Forstdienst genehmigt werden. con foraggio (fieno) può essere utile solo se erlassen wurde, fördert Betriebe, die in der • Optimaler Viehbesatz in Großvieheinhei- gestita correttamente e per periodi limitati, Lage sind, außer eines qualitativ hochwerti- ten: Der festgelegte Wert muss mit einer come nel caso di nevicate, nei primi giorni gen Betriebs auch ein touristisches Angebot Toleranz von +/-10% eingehalten werden. 142 di pascolo o a fine stagione. zu garantieren. • Ordentliche Instandhaltung der 143 6 Concimazione e gestione delle deiezioni: Tatsächlich ist der Almbetrieb seit einigen Jah- Almgebäude und Verbesserung der Wei- La concimazione del pascolo può avvenire ren zu einem wichtigen Teil des touristischen de. esclusivamente mediante l’idoneo spargi- Angebots und damit ein wirtschaftlicher • Modalitäten des Weidebetriebs für das mento delle deiezioni prodotte in malga, Faktor für die Allgemeinheit im Trentino Vieh: Es besteht die Verpflichtung zur meglio se a beneficio delle superfici pasco- geworden, der nicht immer im Einklang mit Nutzung der gesamten Almweide; bei live più magre. In ogni caso non è ammesso den Profitinteressen der Betreiber und deren geringer Nutzung oder Nichtnutzung l’uso di concimi minerali. Betriebspraktiken steht. Es gibt Almen in der für das Vieh muss der Betreiber sich zum I sistemi silvo-pastorali Nähe touristisch wichtiger Einrichtungen, in Mähen und zur Entfernung eventuel- I sistemi silvo-pastorali Considerata la superficie dei pascoli alpini denen Ordnung und Pflege der Umgebung ler Rückstände verpflichten. Auch die trentini, oltre 40.000 ettari (v. sopra), l’applica- keine geeignete Empfangssituation für die Verwendung von Weidezäunen kann zione di una metodologia comune finalizzata Gäste darstellen. Die landwirtschaftliche vorgeschrieben werden. al corretto utilizzo delle produzioni foraggere Tätigkeit muss aber immer mehr mit Zu- • Nahrungsmittelergänzung: Nur milchen- e delle strutture caratterizzanti gli alpeggi ri- satzaufgaben wie Landschaftspflege und dem Vieh dürfen Futterkonzentrate in sulta oggi di decisiva importanza. Ha origine Erhalt der Gebäude, der Weiden und des Mengen zugefüttert werden, die im Über- da questa necessità la nota con la quale l’As- Tierwohls verknüpft werden. Die Arbeit- gabeprotokoll für die Alm festgelegt sind. sessore all’agricoltura Michele Dallapiccola ha steilung mehrerer kooperierender Betriebe • Düngung und Umgang mit Fäkalien: Nur invitato i Comuni a fare proprio, per l’assegna- stellt hier seit einigen Jahren eine praktikable die korrekte Verteilung auf der Alm pro- zione delle malghe, il nuovo disciplinare tecni- Lösung dar. Dabei kümmert sich ein Betrieb duzierter Fäkalien ist zulässig, möglichst co-economico per l’affitto delle malghe di pro- beispielsweise um Tierzucht und Weidebe- auf Magerwiesen. Der Einsatz minerali- prietà pubblica approvato il 6 maggio scorso trieb, ein oder mehrere andere um das tou- scher Dünger ist verboten. (deliberazione n. 731) dalla Giunta provinciale. ristische Angebot und die Verarbeitung der Malga Campo di Caderzone. Il pascolo della malga si estende per circa 15 ha. Foto Giovanni Giovannini, 2016 Die Almweide erstreckt sich auf einer Fläche von ca. 15 ha. Pianificazione territoriale e biodiversità: Landesplanung und Biodiversität: l’espansione del bosco sui pascoli Waldausdehnung auf den Weiden

144 145 Pianificazione territoriale e biodiversità Pianificazione territoriale e biodiversità

Foto a sinistra: Premessaria, foresta Demaniale di Paneveggio, 2016 Immagine sopra: Mappa del Catasto Fondiario austriaco, istituito con patente sovrana di Francesco I d’Austria del 23.12.1817, al fine di perequare l’imposta fondiaria. Il Catasto geometrico determinava per ogni singola particella, con valutazione estimale diretta (valore imponibile perpetuo), il reddito netto con riferimento ad anni di produttività media. I lavori di formazione iniziarono nel 1817 e proseguirono fino al 1861. Links: Premessaria im Staatswald von Paneveggio Oben: Mappe aus dem österreichischen Grundkataster, das am 23.12.1817 mit allerhöchstem Patent von Kaiser Franz I. zum Grundsteuerausgleich auf dem gesamten Gebiet der Monarchie eingeführt wurde und zur Festlegung des Nettoeinkommens bezogen auf den durchschnittlichen Ertrag einer jeden Parzelle diente. Die Erhebuingen wurden bis ins Jahr 1861 fortgesetzt. L’espansione del bosco sul pascolo importante del territorio trentino, anche se ridottasi in maniera significativa nel corso degli ultimi decenni. La classificazione Il territorio trentino è caratterizzato da una 1 spiccata prevalenza di formazioni naturali e dell’uso del suolo 2015 quantifica i pascoli in naturaliformi del bosco e di praterie d’alta circa 52.500 ha e i pascoli alberati in ulteriori quota. L’insieme di questi ambienti, infatti, 2.500 ha, complessivamente pari al 8,9% occupa complessivamente circa il 74% della del territorio provinciale. Questo valore superficie provinciale. Questa fotografia si riferisce alla superficie classificata come è la rappresentazione della situazione pascolo dal punto di vista vegetazionale. attuale, che riflette però l’uso che deriva La superficie utilizzata realmente come dalle attività umane svolte fino ad oggi. pascolo è inferiore di circa 15.000 ha. Il pascolo bovino ha trovato collocazione Questa differenza è dovuta all’orografia di in particolare alle quote proprie del bosco, alcuni pascoli che li rende impraticabili al attraverso una trasformazione della foresta bestiame domestico, all’assenza di strutture in aree aperte, con la creazione di strutture per l’abbeveraggio o all’inaccessibilità. di malga o di baite, circondate da pascoli aperti e da pascoli alberati. L’alpicoltura Rallentamento del processo di espansione: ovi-caprina si è spinta più in alto, verso le Come visto in precedenza questa situazione deriva da un processo di graduale 146 formazioni erbacee naturalmente presenti, 147 con pascolo transumante e, eventualmente, abbandono dell’Alpe: il fenomeno è stato forzando verso il basso il limite della analizzato confrontando le foto aeree del copertura arborea originaria. 1973 e del 2011, stimando una superficie Trascurando le cause del fenomeno, si può di neo-colonizzazione da parte del bosco semplicemente evidenziare che la zootecnia pari a circa 8600 ha (39,6% del totale dei si è trasformata da attività di sostentamento boschi di neoformazione), se si considerano a professione specializzata, con una drastica solamente le stazioni proprie dei pascoli di montagna, poste a quote superiori ai 1400 riduzione del numero di aziende, a fronte di 2 un mantenimento del numero di capi totali m s.l.m. (CREA, 2015). Risulta comunque allevati e a un aumento sostanziale della importante osservare come il fenomeno produttività quale, ad esempio, la quantità stia sensibilmente rallentando nel corso di latte per capo bovino. 1 PAT – 2015 – Classificazione dell’uso del suolo 2015 – Pianificazione territoriale e biodiversità L’effetto che ne deriva è la progressiva Pianificazione territoriale e biodiversità avanzata di quelle formazioni che erano Elaborazione Servizio Foreste e fauna 2 CREA – 2015 - Analisi dell’espansione dell’area forestale originariamente presenti prima della e dei boschi di neoformazione in Trentino ai fini della re- creazione dei pascoli, con l’insediamento dazione dei Piani Forestali e Montani – PFM – Relazione finale – Patrizia del bosco negli alpeggi di malga, oltre al Gasparini e Maria Rizzo – CREA (Consiglio per la Ricerca suo avanzamento altitudinale, a scapito in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia agraria – Villaz- delle formazioni erbacee un tempo sfruttate zano – TN) dal bestiame. Folgaria, prati e malghe, confronto 1973/2011. Le formazioni a pascolo e a pascolo alberato Folgaria, Ausdehnung des Waldes auf Wiesen und Almen, rappresentano tuttora una porzione Luftaufnahmen im Vergleich; links: 1973, rechts: 2011 degli ultimi anni. Dai primi anni Duemila, ginepro, rododendro, ecc.). Nei capitoli che m neue Waldfläche im Umfang von 8600 ha infatti, si osserva un saldo del fenomeno di seguono vediamo in dettaglio i diversi tipi di gebildet (siehe Fotos von 1973 und 2011), was espansione del bosco prossimo allo zero, intervento e recupero del pascolo, oltreché 39,6% des gesamten neu gebildeten Waldes con un ritmo di ampliamento che è passato di salvaguardia dell’ambiente naturale. entspricht. Dieses Phänomen hat sich jedoch dai 654 ha all’anno, del periodo 1973-1999, in den letzten Jahren deutlich abgeschwächt. agli 8 ha all’anno del periodo 1999-2011; ciò Testi: Damiano Fedel Von 654 ha jährlich für den Zeitraum 1973 è sicuramente dovuto anche all’incremento bis 1999 ist die Ausdehnung auf 8 ha im degli interventi di trasformazione del bosco Zeitraum 1999 bis 2011 zurückgegangen, (spesso di neo-colonizzazione) a scopo wobei die Umwandlung von Wald in land- agricolo, pari a 225 ha all’anno. Significativo wirtschaftliche Fläche mit 225 ha jährlich è stato anche l’effeto degli incentivi del PSR den Hauptanteil hat. Wichtig sind auch die per il mantenimento delle superfici aperte. Anreize des ELR für die Erhaltung der off- Die Ausdehnung des Waldes auf den enen Flächen. Weiden Trasformazione degli ecosistemi: Le Auch die Ökosysteme sind einem Wand- Etwa 74% der Fläche des Trentino sind trasformazioni degli ambienti secondari lunsgprozess unterworfen. Neben den un- mit Wald und hoch gelegenem Grasland legati all’attività zootecnica si osservano, terschiedlichen Bewirtschaftungsmethoden bedeckt. Rindvieh wird meist in Lagen auf oltre che in termini di superficie, anche in (offene Weide, Verteilung von Mist und Höhe des Waldes gehalten, auf Wiesen, die termini di caratteristiche degli ecosistemi Gülle aus den Ställen auf den Wiesenist einst Wald waren, während Ziegen und stessi. In aggiunta al mutamento nelle auch die Reduzierung der Tiere, die auf die Schafe im darüber liegenden natürlichen 148 pratiche alpicolturali (pascolo libero senza Weide gebracht werden, Verwendeung von 149 Grünland weiden. Durch die spezialisierte pastore, spargimento dei liquami di stalla, Konzentraten, keine Beseitigung von Steine Almwirtschaft ist die Anzahl der Betriebe uso di concentrati nell’alimentazione dei und Unkraut) für die Veränderung der stark gesunken, während beim Vieh quan- capi, abbandono delle pratiche di ripulitura pflanzlichen Zusammensetzung der Weiden titativ wenig, aber in der Produktion starke delle superfici da sassi ed erbe infestanti, verantwortlich. Daraus hat sich zum Teil eine Veränderungen stattgefunden haben. Daraus ecc.), la riduzione dei capi monticati Verbreitung nitratliebender Pflanzen wie hat sich einerseits eine Rückkehr des Wal- negli alpeggi e dei greggi transumanti Brennnesseln und Ampfern ergeben oder des auf den ihm einst entrissenen Flächen ha determinato una trasformazione auch beim Vieh unbeliebter Pflanzen (Adler- und auch seine Ausdehnung in höheren compositiva della vegetazione erbacea farn, Karde, Borstgras, Ginster, Wacholder) Lagen ergeben – jeweils auf Kosten der costituente i pascoli. mit dem Effekt einer unzureichenden oder Weidefläche. Nach Daten von 2015 besteht Come abbiamo visto (v. cap. 2, in unvollständigen Nutzung der Grasnarbe. das Trentino nach pflanzlicher Zusammen- particolare il sottocapitolo “Composizione setzung zu 8,9% aus Weideland, und zwar vegetazionale del pascolo”) tale

Pianificazione territoriale e biodiversità zu 52.500 ha aus unbestockten und zu 2500 Pianificazione territoriale e biodiversità cambiamento si è manifestato in parte con ha aus bestockte Weiden. Tatsächlich werden una diffusione delle specie nitrofile (ad es.: nur knapp 15.000 ha als Weiden genutzt. Die ortica e romice), a causa del concentramento große Differenz zwischen den beiden Ziffern di nutrienti come l’azoto o, in alternativa, ist durch die Geländeeigenschaften, die con una diffusione di specie non appetibili Zugänglichkeit oder die Wasserversorgung da parte del bestiame e un conseguente bedingt, wobei wiederum der Rückgang der mancato o incompleto sfruttamento del Betriebe eine Hauptrolle spielt. cotico (ad es.: felce, cardo, nardo, ginestra, In 40 Jahren hat sich auf Weiden über 1400 Foto Giorgio Broz, 2015 Miglioramenti ambientali e tutela tato delle modifiche che ne hanno originato cie che popolano le praterie naturali risulta- degli habitat lo stato evolutivo attuale. Tralasciando gli no in continuità con esse e ne condividono aspetti negativi che tutti conoscono, è però pressioni e minacce. Una superficie pasco- Una corretta gestione dei pascoli e l’attività importante evidenziare che vi sono delle liva, sia aperta sia alberata, se sottoutilizza- di manutenzione ordinaria sono in genere attività antropiche che influenzano positiva- ta viene prima a degradarsi, attraverso un sufficienti a garantire il mantenimento delle mente la biodiversità floristica e faunistica. processo di infeltrimento e semplificazione superfici alpeggiate. In alcune situazioni, in Sui pascoli alpini, nello specifico, la realizza- compositiva. Successivamente, gli arbusti, cui i correttivi gestionali con misure di pro- zione di pozze d’abbeveraggio avvantaggia come il ginepro nano (Juniperus communis tezione attiva non sono sufficienti, possono gli anfibi e l’avifauna, mentre il pascolo cor- ssp. nana), il mirtillo nero (Vaccinium myrtil- essere necessarie misure di recupero nei rettamente gestito influenza positivamente lus), il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idea) e pascoli sottocaricati e/o invasi da arbusti e i Tetraonidi. il rododendro (Rhododendron spp.), iniziano cespugli (v. cap. 2, sottocapitolo “Misure In questo ambiente, i cespugli sparsi au- una lenta colonizzazione delle superfici a di recupero”). Alcuni pascoli sono in con- mentano la varietà strutturale dei pascoli cui seguono le piante forestali a portamento dizioni molto degradate e ciò comporta alpini, e possono quindi anche influenzare arboreo. la necessità di attivare forme di recupero positivamente la varietà degli insetti, che Quindi, se un limitato incespugliamento straordinarie, attraverso lavori di miglio- dipendono dalle piante per il nutrimento e dei pascoli può avere un effetto positivo ramento ambientale. Come vedremo nel la deposizione delle uova. Un mosaico di ar- sulla biodiversità, questa tendenza si roves- presente capitolo, tuttavia, tali misure non busti e prato costituisce l’habitat per molte cia quando il fenomeno è incontrollato e si specie, con esigenze differenti. inserisce nel fenomeno più generale di im- 150 sono indirizzate solo al miglioramento dei 151 pascoli e del loro sfruttamento economico. boschimento delle aree aperte. Dall’aumento della varietà strutturale L’obiettivo dei miglioramenti è dunque evi- I miglioramenti ambientali sono quell’in- all’imboschimento: Alcuni studi svolti in tare che un’eccessiva semplificazione del sieme di lavori che hanno lo scopo di incre- Svizzera sull’Alpe Sura hanno evidenziato paesaggio alpestre conduca alla progressiva mentare o ripristinare condizioni di habitat che, in un primo tempo, flora e fauna trag- scomparsa di preziosi elementi di diversità favorevoli alla fauna (risorse alimentari, zone gono un significativo vantaggio a livello ambientale come i pascoli, le zone umide, le di rifugio e siti di riproduzione), ma anche di biodiversità dalla presenza di elemen- radure e le praterie di alta quota, riducendo interventi di mantenimento dei paesaggi ti strutturali, quali arbusti e alberi. Queste gli spazi vitali per molte specie di fauna e agrari tradizionali presenti sul territorio, ricerche dimostrano, infatti, che all’aumen- flora. Se ciò avvenisse, il territorio subireb- come i lariceti e i castagneti pascolati. I lavori tare della presenza di arbusti nani (fino a be un impoverimento sia naturalistico sia di miglioramento sono in genere realizzati circa il 50% della copertura), cresce il nu- paesaggistico. in ambienti semi-naturali che, oltre a essere mero delle specie erbacee e quello di insetti, Per questo motivo è importante realizzare 1 luoghi in cui si svolgono attività agricole per poi tornare a diminuire . interventi di tutela che – oltre a conserva- Pianificazione territoriale e biodiversità Pianificazione territoriale e biodiversità tradizionali quale il pascolo, sono anche Il progressivo calo del patrimonio zootecni- re il tipico paesaggio alpino – consentano il importanti siti per l’alimentazione e la ripro- co, specie in alcune valli, ha provocato il ben mantenimento di un alto grado di biodiver- duzione della fauna selvatica. noto e visibile ritorno della vegetazione ar- sità per la flora e fauna. Parallelamente alla Quando osserviamo un ambiente naturale, boreo-arbustiva, con perdita di habitat vitali tutela delle specie, deve realizzarsi quella benché in luoghi marginali, dobbiamo sem- per molte specie animali e vegetali. Le spe- degli habitat. pre ricordare che esso è frutto della presenza 1 Cfr. Koch B., Edwards P. J., Blanckenhorn W. U., Walter diretta o indiretta dell’uomo. In tal senso si T., Hofer G. (2015): Shrub Encroachment Affects the Diversity deve parlare di ambienti semi-naturali, poi- of Plants, Butterflies, and Grasshoppers on Two Swiss Subalpine Gallo forcello - foto Carlo Frapporti ché nel tempo l’intervento umano ha appor- Pastures. In: Arctic, Antarctic and Alpine Research 47 (august Birkhuhn 2016) (2): pp. 345–357. Tutela degli habitat: Alcune specie faunis- l’erba riesce a crescere maggiormente, oltre tiche, fra cui i Tetraonidi, possono benefi- a questa specie, nidifica anche la quagliaCo - ciare di interventi di conservazione degli turnix coturnix, lo stiaccino Saxicola rubetra habitat, i cui risultati positivi si notano già e lo zigolo giallo Emberiza citrinella, mentre nel medio periodo. Negli ambienti di alta alle zone pascolate, con presenza di arbusti, quota del Trentino sono presenti 5 specie di sono legati l’averla piccola Lanius collurio e il galliformi: fagiano di monte (Tetrao tetrix), fanello Carduelis cannabina. pernice bianca (Lagopus mutus), coturnice È possibile ovviare al regresso di alcune (Alectoris graeca), francolino di monte (Bona- specie solo mettendo in atto un’efficace azi- sa bonasia) e gallo cedrone (Tetrao urogallus). one di protezione dei luoghi che le ospitano. Queste specie appartengono tutte alla fa- Un elemento basilare per la conservazione miglia dei Tetraonidi, con l’eccezione della di queste specie è la presenza di bestiame al coturnice che è un Fasianide, e sono inse- pascolo. Molte delle praterie montane, oggi rite negli allegati I e II della Direttiva Uccelli presenti sul territorio provinciale e nel resto (79/409/CEE), in cui è stabilita la necessità delle Alpi, sono infatti praterie secondarie, di prevedere specifiche misure di tutela. Al- originate da disboscamenti e decespuglia- cune specie prediligono ambienti di bassa menti finalizzati alla creazione di pascoli quota, come il francolino; il cedrone invece per il bestiame, e mantenute tali proprio predilige i boschi, mentre il gallo forcello i dall’azione di brucatura svolta dagli anima- 152 pascoli e gli ecotoni alle quote più alte. I gal- li domestici. 153 liformi alpini, insieme alla lepre variabile Il loro mantenimento (gestione attiva) rap- (Lepus timidus), costituiscono la cosiddetta presenta pertanto una priorità; questi am- “fauna alpina”. bienti semi-naturali, creati e mantenuti Le principali specie ornitiche degli ambienti dall’uomo, sono un’importante fonte di bio- d’alta quota presenti in Trentino, per il loro diversità riconosciuta anche a livello comu- elevato livello di minaccia rientrano nella nitario dalla Direttiva 92/43/CEE (Direttiva lista delle specie dell’Allegato I della Diret- Habitat) che, tra l’altro, promuove la loro tiva Uccelli e delle Liste Rosse nazionale e tutela cercando di rallentare il processo in- locale. Alcune di esse abitano le aree a quote volutivo laddove in atto. più elevate, prossime ai ghiacciai e alle nevi Tale obiettivo può essere raggiunto attra- perenni come la pernice bianca (Lagopus mu- verso interventi specifici di tutela, oppure tae); molte altre, invece, utilizzano le prat- anche indirettamente, difendendo alcuni Pianificazione territoriale e biodiversità erie. La fascia di contatto o di transizione ambienti favorevoli, come i pascoli di mon- Pianificazione territoriale e biodiversità con i boschi di conifere ospita numerose tagna. specie interessanti, tra cui il fagiano di mon- te Tetrao tetrix, il venturone alpino Cardue- Progetti di intervento per aree più ampie: lis citronella e l’organetto Carduelis flammea. Il finanziamento di lavori di miglioramento Nei contesti prealpini con pascoli sommitali ambientale con il Programma di Sviluppo nidifica anche l’allodola Alauda arvensis, Rurale (PSR, v. cap. 4) è motivato da un du- specie in grado di occupare ambienti pra- plice interesse: quello di ricreare condizioni Malga Montalon, Lagorai 1.868 m s.l.m. Sullo sfondo la Pala del Beck (2.434 m s.l.m.) Ambiente ideale per i Tetraonidi grazie alla vegetazione disposta a mosaico e l’esercizio del pascolo. 2016 - foto tivi a quote estremamente diverse. Dove favorevoli a determinate specie di flora e di Giovanni Giovannini Die Montalon-Alm und im Hintergrund die Pala del Beck: dank der mosaikförmigen Verteilung der Vegetation ein ideales Ambiente für Raufußhühner und ebenso für die Beweidung. fauna, e quello agricolo-paesaggistico, in presenza di insetti e, quindi, le disponibilità der Bestände führt. Das Vordringen der Baum- grado di garantire benefici al pascolo degli alimentari per i pulcini. und Buschvegetation hat daher zum Verlust animali domestici. Vi è poi la possibilità di finanziare la realiz- der Lebensräume vieler Tierarten geführt. Per questo motivo è fondamentale che il zazione di pozze naturalistiche o di alpeg- Die Unternutzung der Weideflächen führt singolo progetto di miglioramento non gio, con lo scopo di garantire la fruibilità di zunächst zur Verfilzung und Vereinfachung rimanga tale, ma sia inserito in un contesto acqua in aree che altrimenti ne sarebbero der Pflanzenzusammensetzung, dann di pianificazione che, partendo dall’analisi sprovviste. zur Verbuschung mit Zwergwacholder, di un’area specifica come una malga, si es- Waldheidelbeere, Preiselbeere und Alpenrose, tenda poi a un area più ampia. Ai progetti Umweltverbesserungen und Schutz der schließlich zur Kolonisierung durch Bäume. che prevedono una pianificazione di area Lebensräume Umweltverbesserungen zielen daher darauf vasta viene attribuito una significativa pri- Wenn die Korrekturen der Weideführung ab, eine Vereinfachung der Alpenlandschaft orità nel finanziamento (piano pluriennale mit aktiven Schutzmaßnahmen zu vermeiden und Weiden, Feuchtgebiete, degli interventi). nicht mehr ausreichen, können Lichtungen und Bergwiesen zu erhalten,. Gli interventi cui è collegato anche un obiet- Wiedergewinnungsmaßnahmen In den Hochlagen des Trentino sind tivo faunistico sono generalmente dedicati auf unterbeweideten und oder Birkhuhn, Alpenschneehuhn, Haselhuhn ai Tetraonidi, in particolare al gallo forcel- verbuschten Almwiesen erforderlich und Auerhuhn (Raufußhühner) sowie das lo e cedrone. La progressiva colonizzazi- werden. Weiden in sehr schlechtem Steinhuhn (Fasanenartige) heimisch. Für all one dei pascoli da parte della vegetazione Zustand benötigen außerordentliche diese Hühnervögel sind in der Anlage I und arbustiva e della rinnovazione forestale ha Wiedergewinnungsmaßnahmen durch II der Vogelschutzrichtlinie 79/409/EWG 154 causato nel tempo un’eccessiva chiusura de- Umweltverbesserungen, die nicht nur spezifische Schutzmaßnahmen vorgesehen. 155 gli ambienti frequentati da questi Tetraoni- ökonomischen Zwecken dienen. Auf den Weiden mit Buschwerk profitieren di, rendendoli poco adatti all’allevamento Umweltverbesserungen werden im auch Neuntöter und Hänfling sowie einige delle nidiate, mentre la riduzione della dis- Allgemeinen in halbnatürlichen Umgebungen andere Arten von Lebensraum erhaltenden ponibilità di insetti priva i pulcini della loro wie Weiden durchgeführt, die auch für Maßnahmen, zu denen ganz wesentlich das principale fonte di nutrimento. Ernährung und Fortpflanzung der Wildtiere Beweiden durch das Vieh gehört. I lavori finanziabili consistono, in preva- von Bedeutung sind. Nicht immer ist der Die Förderung der Biodiversität durch den lenza, di trinciature con mezzi meccanici menschliche Eingriff in diesen Bereichen Erhalt der halbnatürlichen Lebensräume ist specialistici della vegetazione arbustiva, negativ. Auf den Bergweiden begünstigt durch die Richtlinie 92/43/EWG (Habitat- costituita soprattutto da rododendro, gine- die Einrichtung von Sammelbecken für Richtlinie) anerkannt. Die Finanzierung durch pro, ontano e mugo. Vi sono poi aree dove Tränkwasser beispielsweise Amphibien und das Entwicklungsprogramm (ELR) zielt im è anche necessario procedere al taglio di Vögel, verstreutes Buschwerk einen großen Trentino auf Lebensraumverbesserungen vor una parte degli alberi. In genere i lavori Insektenbestand. Ein Mosaik aus Buschwerk allem für Raufußhühner und landschaftliche Pianificazione territoriale e biodiversità prevedono la trinciatura di una superficie und Grasland bietet für viele Tierarten mit Verbesserungen ab. Die Planung für eine Pianificazione territoriale e biodiversità compresa fra il 50 e l’80%. Al termine dei unterschiedlichen Bedürfnissen ein geeignetes einzelne Alm, die in ein größeres Projekt lavori, queste aree vengono ricoperte natu- Habitat, wobei die Waldheidelbeere eine einbezogen wird, erhält daher Vorrang. ralmente da uno strato erbaceo con mirtillo, wichtige Nahrungsquelle darstellt. Die mehrjährige Planung nach homogenen il quale – oltre a essere adatto al pascolo – è Studien in der Schweiz haben gezeigt, dass ein Bereichen muss Gebiete von mindestens ideale anche per le esigenze dei pulcini dei bis zu 50-prozentiger Bewuchs der Weiden mit 2000 Hektar umfassen. Finanzierbar sind vor Tetraonidi. Il pascolo degli animali domes- Zwergsträuchern die Anzahl der Gras- und der allem Strauchentfernungen mit mechanischen Malga Stabolone di sopra, Valdaone. 1.760 m slm. Gli edifici di malga Stabolone risalgono agli inizi degli anni ‘50. Il pascolo di questo complesso di malghe è di circa 180 ettari su cui vengono monticate circa 90 di vacche da latte, oltre a 50 capi di animali asciutti. Il bestiame alpeggiato utilizza, oltre ai pascolo di malga Stabolone, anche quelli che fanno parte delle malghe confinanti: Valneda, Staboletto e tici correttamente gestito, grazie alle deiezi- Insektenarten positiv beeinflusst, während das Mitteln. Rolla. Valbona di sopra è pascolata a sè (50 ettari). oni lasciate sul terreno, favorisce inoltre la Überschreiten dieser Marke zum Abnehmen Die Wirtschafsgebäude dieser Alm stammen aus den 50er Jahren; auf der Weidefläche von ca. 180 ha werden etwa 90 Milchkühe und 50 Stück Galtvieh gealpt. Das Vieh nutzt auch die Weiden der angrenzenden Almen Valneda, Staboletto und Rolla. Orso e lupo: misure di prevenzione per gli animali che vi entrano in contatto: variabile a seconda dell’altezza sul palo di toccando la recinzione, gli animali ricevono sostegno, e sono sostenuti da appositi isola- Sui pascoli alpini il pascolo dei greggi tran- una scossa intensa e dolorosa che rimarrà tori. Gli elettrificatori sono in genere di alta sumanti, e l’alpeggio durante il periodo impressa nella loro memoria e li dissuaderà potenza e provvisti di modulo di allarme estivo, sono fra le attività economiche che da ulteriori contatti. sms per segnalare eventuali problematiche. subiscono i maggiori impatti negativi dovu- Dal punto di vista pratico, una recinzione L’elettrificatore, a sua volta, deve pos- ti alla presenza dell’orso e del lupo. Ciò è elettrificata non è altro che un circuito elettri- sedere un’energia di carica adeguata: quel- riscontrabile soprattutto nelle aree di recen- co che si chiude nel momento in cui un ani- li ordinariamente utilizzati contro i grandi te colonizzazione dove, in assenza per lun- male tocca il conduttore: la corrente elettrica carnivori variano dai 3 J a 21 J di energia. go tempo di grandi predatori carnivori, si scorre lungo il conduttore, passa attraverso Il generatore può essere alimentato dalla sono consolidati sistemi di allevamento e l’animale e ritorna all’apparecchio tramite il rete elettrica oppure da batterie da 12 Volt. di transumanza che non prevedono alcuna picchetto di messa a terra. L’impulso elettri- Queste ultime, quando non è disponibile la strategia di prevenzione e di difesa dai loro co emesso dall’elettrificatore, della durata rete elettrica, devono essere associate a un attacchi. di una frazione di secondo, è innocuo per pannello solare. L’impatto della presenza di orso e lupo, sia gli animali domestici e non è pericoloso per Nel posizionamento dei fili elettrificati ad in termini di danno economico che sociale, l’orso o per il lupo, ma lo induce a desistere altezze differenti, è preferibile che ogni filo genera di conseguenza fra gli allevatori un dal tentativo di accedere all’interno dello sia installato separatamente dagli altri; il atteggiamento di avversione e intolleranza spazio protetto. In breve tempo il predatore passaggio della corrente da una linea di filo nei confronti dei predatori e delle persone impara a restare a distanza da tali strutture, all’altra deve avvenire attraverso apposi- 156 coinvolte a vario titolo nella gestione fau- purché la recinzione sia sempre attiva e fun- ti collegamenti trasversali interfilo posti 157 nistica e territoriale. zionale. all’inizio del recinto e a intervalli regolari Ridurre l’impatto delle predazioni del lupo Nella provincia di Trento, al fine di (circa ogni 400-600 m). Per di più, ciò garan- e dell’orso sul bestiame domestico a livelli proteggere gli animali domestici dai tisce che anche in caso di rottura di un solo economicamente accettabili e socialmente grandi carnivori, sono installati due tipi di filo la recinzione resti sempre elettrificata. tollerabili, attraverso l’individuazione e recinzioni: fisse e mobili. La presa di terra è l’elemento che chiude il l’adozione di sistemi di difesa e di prevenzi- circuito elettrico e che consente l’attivazione one, rappresenta perciò un’azione strategica Le recinzioni fisse sono impiegate per della scarica; è uno degli elementi più im- prioritaria, tale da garantire il mantenimen- difendere alveari oppure animali domestici; portanti della recinzione, ma anche una del- to e lo sviluppo delle attività economiche sono costituite da pali in legno di larice, le misure più sottovalutate e trascurate. Se la tradizionali. castagno o robinia (diametro minimo 12 cm) presa di terra non è installata correttamente, Al fine di adottare un’efficace strategia di infissi nel terreno, distanziati ciascuno dai 3 la recinzione elettrificata perde la sua effica- prevenzione e difesa dalle predazioni sul ai 5 m, che sorreggono rispettivamente 7 fili cia. Inoltre, la presa di terra può non funzi- Pianificazione territoriale e biodiversità bestiame domestico, la Provincia Autono- elettrificati nel caso di opera di prevenzione Pianificazione territoriale e biodiversità ma di Trento ha previsto specifiche misure a difesa dal lupo, e 5 fili nel caso di opera di intervento, principalmente rappresentate di prevenzione a difesa dall’orso. La parte Piagù, monte Baldo, 1.000 m s.l.m. Recinzione tradizionale in dalle recinzioni elettrificate e, secondaria- interrata deve essere carbonizzata in legno, integrata con una recinzione elettrificata a difesa del lupo mente, da cani per la difesa del bestiame e superficie. e dell’orso. Opera di prevenzione finanziata con i fondi del PSR moduli abitativi per l’alpeggio. Come conduttore viene utilizzato filo in zin- 2014/2020. Foto Daniele Asson, 2017 Cane da difesa da lupo. Foto Alberto Stoffella, 2013 co-alluminio HT ad alta conducibilità, con Traditioneller Holzzaun, der zur Abwehr von Wolf und Bär mit Barriere fisiche: La recinzione elettrificata un diametro minimo di 2,5 mm. I condutto- einem Elektrozaun bewehrt wurde. Präventionsmaßnahme mit è una barriera fisica con azione psicologica ri sui pali sono distanziati da terra in modo Mitteln des ELR 2014-2020 onare in condizioni di siccità, poiché il suo- alla difesa degli animali domestici durante i definito letargo. Solitamente il sonno non lo secco o particolarmente sassoso ha una momenti più delicati e dopo un’attenta valu- è continuo, e in più di un’occasione l’orso scarsa capacità di conduzione elettrica. In tazione da parte del personale del Servizio esce dalla tana, riposando nelle immediate questi casi può essere utile aggiungere un Foreste e fauna. Essa riguarda anche l’effet- vicinanze. altro picchetto di terra, ad almeno 3 metri di tiva presenza in zona di orso o lupo; non si Durante il periodo del letargo le femmine, distanza, o bagnare periodicamente il suolo concedono quindi recinzioni che interessi- solitamente ad anni alterni, partoriscono da in corrispondenza della presa di terra. no interi pascoli ma, per fare un esempio, 1 a 3 cuccioli; generalmente questi seguono Il programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 solo recinti limitati agli stazzi notturni. la madre fino a un anno e mezzo di età. Per prevede uno specifico aiuto economico per Tutte le tipologie di opere vengono realiz- tutte queste ragioni, l’orso è da considerare gli allevatori che intendono realizzare re- zate secondo uno schema costruttivo condi- una specie a basso tasso riproduttivo. cinzioni elettrificate permanenti dei pascoli viso. e delle pertinenze aziendali (v. cap. 4). Secondo quest’ultima forma di concessione, Presenza storica e attuale: Nella provincia l’opera viene fornita gratuitamente, resta di di Trento l’orso bruno (Ursus arctos) non è Le recinzioni mobili, a differenza di quelle proprietà della PAT e può essere utilizzata mai scomparso. Nonostante la specie sia fisse, sono impiegate per difendere patri- dall’utente per un periodo di 8 anni. Du- protetta a livello nazionale dal 1939, dopo moni apistici nell’ambito della pratica del rante tale periodo, l’ordinaria manutenzi- la Seconda guerra mondiale, gli ultimi orsi nomadismo e per la difesa del bestiame al one della recinzione elettrificata è a carico delle Alpi erano presenti nel Trentino Occi- pascolo, laddove non sia conveniente re- dell’utente, mentre la manutenzione straor- dentale. alizzare recinzioni fisse. Sono costituite da dinaria è a carico della PAT; la sostituzione Alla fine degli anni Novanta sopravviveva 158 moduli di rete a maglie della lunghezza di periodica delle batterie è considerata ma- un piccolo nucleo di animali ridotto a poche 159 50 m dotate di paletti di sostegno ed elettrifi- nutenzione ordinaria. unità (3-4 individui) non più in grado di cazione, che possono venire stese e raccolte Entrambe le tipologie di recinzione elettrifi- riprodursi; si trattava degli ultimi esemplari in poco tempo da chi gestisce l’opera. Han- cata (fissa oppure mobile) possono assum- autoctoni dell’originaria popolazione un tem- no altezza variabile a seconda del predatore ere qualsiasi forma in base alla morfologia po presente sull’intero arco alpino. Per tali da cui difendersi; 105 cm se si parla di orso del terreno; la forma circolare è quella che motivi, nel 1999 è stato avviato un progetto e 140 cm se si parla di lupo. garantisce la protezione maggiore, poiché di reintroduzione volto a evitare la scompar- Talvolta, quando si utilizzano a difesa di non presenta angoli. Nelle recinzioni quad- sa della specie dalle aree di presenza storica e greggi in alta quota, possono essere associ- rangolari, infatti, in caso di attacco il bes- a ricostruire un nucleo vitale di animali nelle ate a un secondo recinto esterno, quest’ulti- tiame tende ad ammassarsi proprio negli Alpi centrali e orientali. I primi rilasci sono mo costituito da semplici paletti in plastica angoli, rischiando di ferirsi o di sfondare avvenuti nel periodo 1999-2002 e hanno visto con 3-4 fili conduttori, che rappresenta un persino la recinzione. la liberazione nell’area del Gruppo di Brenta primo sistema di opposizione alle incur- di dieci esemplari (2 maschi e 8 femmine) di Pianificazione territoriale e biodiversità sioni del predatore. L’orso bruno orso bruno provenienti dalla Slovenia. Pianificazione territoriale e biodiversità Per casi specifici, oppure in attesa di real- L’orso bruno è un grosso mammifero di Ad oggi (2016), sulla base del monitoraggio izzare opere di difesa permanenti, la legge struttura robusta; durante gli spostamenti, condotto dal Servizio Foreste e fauna, nella provinciale 24/1991 prevede la concessione al pari dell’uomo, l’orso appoggia al suo- provincia di Trento e nelle regioni limitrofe si di opere di prevenzione temporanee, tipica- lo l’intera pianta del piede; per questo è possono stimare circa 48-54 esemplari di orso mente recinzioni mobili, tramite contratto definito plantigrado. Diversamente dagli (dato 2016). di comodato d’uso gratuito. altri grandi carnivori, gli orsi hanno la parti- L’obiettivo della legge è concedere a chi lo colarità di passare gran parte della stagione Orsa con cuccioli - foto Carlo Frapporti richiede opere di prevenzione funzionali invernale dormendo in uno stato di sonno, Bärin mit Jungtieren A più di 10 anni dai primi rilasci, la presenza A differenza di orso e lince, il lupo conduce occidentale derivante dalla zona di Calanda del plantigrado interessa ormai in maniera vita sociale; gli individui vivono in un branco (Canton Grigioni). stabile tutto il settore occidentale del nostro costituito dal gruppo famigliare. La vita di Nella zona della Lessinia, al confine fra la territorio. Segnalazioni provengono anche branco è vantaggiosa per gli aspetti legati provincia di Trento e Verona, è presente dalle provincie limitrofe, a conferma della alla riproduzione, all’allevamento della dal 2012 una coppia di lupi che a partire grande mobilità che caratterizza la specie. prole, alla caccia e alla difesa del territorio. dal 2013 ha dato origine a un branco: a Nel settore orientale della Provincia, la Il branco costituisce una complessa fine 2015, contava già 12 esemplari. Nel presenza è assai più sporadica. Dal 2002 al struttura sociale che occupa una porzione di Trentino orientale, oltre agli esemplari in 2015, a conferma dell’idoneità dell’ambiente territorio in maniera stabile ed esclusiva in dispersione dal branco della Lessinia, si che ospita gli orsi e della bontà del progetto cui la caccia, l’accoppiamento, l’allevamento segnalano svariati avvistamenti nelle zone di reintroduzione, sono state accertate 48 della prole e il controllo del territorio sono dell’Altopiano di Asiago, in bassa Valsugana cucciolate per un totale di almeno 101 orsi svolti in maniera cooperativa e integrata. Le e nel parco delle Dolomiti Bellunesi al nati. dimensioni del branco variano in funzione confine con il Primiero. delle disponibilità alimentari e spaziali che Di cosa si nutre: Benché appartenente l’ambiente offre. Di cosa si nutre: Il lupo si alimenta all’ordine dei carnivori, l’orso si nutre solo esclusivamente di carne (circa 2kg al occasionalmente di carne; viene definito Presenza storica e attuale: Diversamente da giorno). Le sue prede principali sono infatti un “onnivoro opportunista”, che quanto sostengono in tanti, il lupo era ben animali selvatici (cervi, caprioli, cinghiali, si alimenta in maniera differenziata; presente sul territorio trentino. La presenza ecc.) e, meno frequentemente, bestiame 160 durante i primi periodi dell’anno la sua storica del lupo in Trentino è testimoniata domestico. 161 dieta è composta da carcasse di animali da toponimi quali “Valle del lupo” morti e piante erbacee, mentre in estate e (Pieve di Bono) o “Grotta della Lovara” La lince in autunno si alimenta principalmente di (). Di fatto, dalla provincia Il monitoraggio di questa specie è condotto vegetali (faggiole, mirtilli, lamponi, mele, di Trento il lupo scompare a partire dalla dal Servizio Foreste e fauna, dalla comparsa uva, frutta, mais, semi, ecc.) e di insetti seconda metà del 1800, a causa della caccia di alcuni esemplari nel Trentino orientale a (formiche e api). da parte dell’uomo, legata soprattutto alla partire dalla metà degli anni Ottanta. A volte l’orso ricerca anche carne (alcuni conflittualità con l’attività di allevamento individui in forma più spiccata, altri del bestiame. Presenza: Ad oggi, l’unico esemplare di meno) che rinviene sia tra i capi selvatici Dopo 150 anni di assenza il lupo è tornato lince nella provincia di Trento (avvistato (animali debilitati, feriti, morti) sia fra quelli in Trentino nel 2008, con il rinvenimento dal 2008) è un individuo di sesso maschile domestici (pecore, capre, asini, ecc.). dei resti di un soggetto in Val di Fiemme proveniente dalla popolazione svizzera nei pressi del passo degli Oclini. Negli (Canton S. Gallo). Il felide, durante gli anni, Pianificazione territoriale e biodiversità Il lupo ultimi anni le segnalazioni registrate si sono è transitato in Val di Sole, Gruppo di Brenta, Pianificazione territoriale e biodiversità Il lupo è un canide selvatico di grosse moltiplicate e, ad oggi (2016), il monitoraggio bassa Val del Chiese, mentre nel 2015 la sua dimensioni. Spesso viene confuso con il cane, della specie da parte del Servizio Foreste presenza è stata documentata nei boschi di in particolare con il pastore tedesco o con il e fauna ha permesso di individuare due Tremalzo (Val di Ledro). pastore cecoslovacco; il lupo differisce da esemplari di sesso maschile provenienti questi per una serie di caratteri quali orecchie dalla popolazione italiana, localizzati fra la più corte e larghe, coda più corta con apice Val di Non e la vicina Provincia di Bolzano, e nero e mai portata alta, maschera facciale un esemplare femmina di origine “italiana”, Lupi - foto Carlo Frapporti bianca, zampe anteriori con bande nere. localizzata nel Brenta meridionale e Wölfe Di cosa si nutre: Carnivoro stretto, la lince und 21 Joule betragen und kann, wenn kein jagt er auch kranke oder verletzte Wildtiere si nutre di prede cacciate attivamente con Stromanschluss vorhanden ist, von 12-Volt- oder Nutztiere wie Schafe und Ziegen. l’agguato e l’avvicinamento, per evitare lo Batterien kommen, die über ein Solarpaneel Wolf: Der Wolf lebt im Rudel, dessen Größe sforzo prolungato di un inseguimento. Le gespeist werden. Wichtig und häufig je nach Raum- und Nahrungsbedingungen sue prede principali sono di gran lunga unterschätzt ist die richtige Installation der variiert. Auch der Wolf war historisch immer rappresentate da ungulati (caprioli, giovani Erdung, deren korrekte Funktion auch bei im Trentino präsent, wurde aber in der cervi, camosci), lepri, volpi e altri mam- Trockenheit in Frage gestellt sein kann. Das zweiten Hälfte des 19. Jahrhunderts durch miferi di taglia medio-piccola, ma anche da Entwicklungsprogramm (ELR) 2014-2020 Jagd ausgerottet. Das erste (tote) Exemplar uccelli e, in caso di necessità e seppur molto sieht spezielle Beiträge für Viehzüchter vor, wurde dann im Jahr 2008 wiedergefunden. raramente, da ovini e caprini al pascolo. die fest installierte Elektrozäune für Weiden Im Osten der Provinz hat ein Wolfspaar seit und Betriebsinventar anschaffen. 2012 ein Rudel mit 12 Exemplaren (2015) Testi di: Giovanni Giovannini e Daniele Asson Bewegliche Zäune bestehen aus 50 m langem gebildet. Auch in anderen Landesteilen Maschennetz mit integrierten Pflöcken wurden Wölfe gesichtet. Der Wolf ernährt https://orso.provincia.tn.it/ und Zaungerät. Sie können in kurzer Zeit sich von ca. 2 kg Fleisch täglich, das vor allem aufgestellt und abgebaut werden und von Wildtieren, seltener von Nutztieren eignen sich für Wanderbeweidung und in stammt. den Fällen, in denen sich ein fester Zaun Bär und Wolf: Präventionsmaßnahmen nicht lohnt. Die Zaunhöhe beträgt 105cm Von der Präsenz dieser beiden Wildtiere zum Schutz gegen Bären und 140cm gegen 162 betroffen sind vor allem Wanderherden, Wölfe. Mit Landesgesetz 24/1991 hat die 163 in Gegenden, in denen keine Präventions- Provinz die kostenlose Gebrauchsleihe und Schutzmaßnahmen ergriffen wurden. (max. 8 Jahre) für mobile Elektrozäune Die Autonome Provinz Trient fördert daher vorgesehen. Voraussetzung für Finanzierung vorrangig den Einsatz von Elektrozäunen oder Leihe ist die Risikobewertung durch und zusätzlich die Anschaffung von Hunden den Forstdienst und die Begrenzung auf und Unterkünften auf der Alm. Damit sollen gefährdete Bereiche. Schäden auf ein wirtschaftlich und sozial Braunbär: Während des Winterschlafs verträgliches Niveau reduziert werden. bringen die Weibchen 1-3 Junge zur Welt, Sofern die mobilen oder fest installierten die bis sie ca. 18 Monate alt sind, bei der Zäune immer geladen und funkionsfähig Mutter blieben. Im Trentino ist der Braunbär sind, lernen die Wildtiere davon Abstand zu nie verschwunden, auch wenn es Ende der halten, ohne Schaden zu nehmen. 90er Jahre nur noch 3-4 Exemplare gab. Pianificazione territoriale e biodiversità Fest installierte Zäune werden zum Schutz Zwischen 1999 und 2002 wurden dann 10 Pianificazione territoriale e biodiversità von Bienenstöcken oder Vieh benutzt. Sie Bären aus Slowenien ausgesetzt, die sich bis bestehen aus Pfählen im Abstand von 3 bis 2016 dank 48 Würfen mit 101 Jungen auf 5m und 7 (Wolf) bzw. 5 (Bär) elektrisch 48-54 Exemplare vermehrt haben. Der Bär geladenen Drähten. Die leistungsstarken ernährt sich nur gelegentlich von Fleisch, vor Elektroweidezaungeräte sind mit SMS- allem in den ersten Monaten des Jahres von Alarmfunktion für Problemwarnungen toten Tieren und Gräsern, im Sommer fast Sistema di protezione fisso per gli alveari versehen. Die Ladeenergie sollte zwischen 3 nur von Pflanzen und Insekten. Ab und zu Foto Daniele Asson, 2016 Feste Schutzzäune für Bienenstöcke. Pianificazione territoriale e bio- dei beni silvo-pastorali, in modo che la ge- coltivazione del bosco, oltre ai miglioramenti e la loro situazione gestionale in termini di stione del territorio montano potesse favorire infrastrutturali riferiti alla viabilità forestale modalità di conduzione e di stato del cotico, diversità forti interazioni tra il pascolo e il bosco. e alle strutture (in genere edifici di malga o gli eventuali problemi presenti e le possibilità I piani forestali Allora esistevano pressioni anche molto rifugi forestali). di miglioramento. forti sui boschi, dovute al sovraccarico di Con il tempo la diffusione della pianifica- animali domestici su pascoli e boschi, tali da Analisi del pascolo: Le prescrizioni o indica- Classificazione delle superfice erbacee: Già zione forestale ha consentito di raggiungere alterarne in maniera significativa le funzioni. zioni contenute nei piani forestali derivano la valutazione dello stato del cotico erboso una sempre maggiore razionalizzazione In seguito, attraverso una progressiva ma da analisi che prendono in considerazione e dei fenomeni di invasione delle superfici nella gestione del territorio, operando una significativa riduzione dei capi, si è arrivati una grande quantità di elementi diversi. Ne aperte da parte della vegetazione erbacea distinzione tra le aree vocate al pascolo, quel- fino ai valori di oggi, per cui spesso il proble- citiamo solo alcuni, più strettamente legati infestante, arbustiva o arborea, può dare le vocate al bosco e quelle dove è possibile ma principale è rappresentato piuttosto dal alla gestione del pascolo. una prima idea dell’efficacia delle modalità infine una convivenza tra le due pratiche. In sottocarico dei pascoli. Parallelamente a tale Trattandosi di revisioni, l’analisi parte sem- di carico della malga, della presenza di aree questo contesto, i piani forestali costituiscono evoluzione, si è assistito al miglioramento pre da una situazione pregressa che vede sottocaricate o sovraccaricate, della necessità il più importante documento di riferimento dei boschi sia in qualità sia in estensione. Il delle superfici disponibili, erbacee o boscate, di eventuali miglioramenti infrastrutturali o e di valutazione. fenomeno miglioramento qualitativo si è ve- in genere concentrate all’interno di una pro- di realizzazione di punti acqua. Tutte le proprietà forestali pubbliche e quel- rificato grazie a un recupero delle consisten- prietà, delle strutture esistenti e dei carichi Un’analisi più precisa del carico ottimale si le più consistenti di natura privata, che nel ze in termini di biomassa e a un riequilibrio di bestiame che hanno già a disposizione ottiene verificando quali tipologie di terreni complesso costituiscono l’80% delle foreste delle composizioni. L’estensione, invece, si determinate aree. sono inclusi nel perimetro dell’area pasco- trentine, sono gestite tramite un piano pe- è sviluppata soprattutto a scapito delle aree Il primo passaggio consente quindi di de- labile. 164 riodicamente revisionato. I piani di gestione pascolive meno favorevoli, ma talvolta anche finire quali sono le aree di alpeggio, con Nella tabella seguente vengono elencate le 165 forestale aziendale, oltre a individuare tutti di aree vocate. Questo fenomeno di perdita di l’individuazione dei limiti di proprietà, delle caratteristiche sintetiche delle categorie di gli interventi da effettuare a carico del bosco superfici aperte è stato particolarmente forte superfici di pascolo e di bosco utilizzabili pascolo utilizzate per la classificazione delle e dei pascoli nel corso del periodo di validità prima degli anni Settanta del secolo scorso. nonché delle aziende zootecniche (malghe) superfici erbacee nell’ambito della pianifica- del piano stesso, rappresentano lo strumento Il processo di miglioramento biologico e di di riferimento. Si tratta delle Schede di pascolo, zione forestale. di monitoraggio delle foreste e, in generale, capacità produttive dei boschi, e parallela- coincidenti nella gran parte dei casi con le Per la definizione dei valori di carico soste- del territorio montano trentino. mente di contrazione e regolamentazione dei malghe monticate. nibili per le diverse categorie presenti su La revisione decennale dei piani è affidata dai pascoli, si rispecchia nelle periodiche revisio- Una Scheda di pascolo individua una super- un’unità di pascolo, vanno ovviamente con- proprietari a tecnici forestali regolarmente ni dei piani di gestione forestale aziendale, ficie definita cartograficamente e costituita da siderate anche le eventuali tare presenti sulle iscritti all’albo professionale. che hanno di volta in volta definito i rapporti una o più unità di pascolo, non necessaria- diverse superfici di pascolo, e la presenza di Ogni anno sul sito del Servizio foreste e fauna tra i due sistemi sulle singole proprietà. mente contigue ma gestite in maniera unita- viabilità o strutture o sorgenti che possono viene pubblicato l’elenco dei piani (in scaden- ria. L’insieme delle unità di pascolo definisce condizionare positivamente o negativamente za l’anno successivo), comprensivo di tutti i Le aree di intervento: Attualmente, come in le superfici sulle quali è possibile esercitare la gestione. Pianificazione territoriale e biodiversità dati tecnici e territoriali indispensabili alla passato, il ruolo dei piani forestali è quello il pascolo all’interno della proprietà. Così pure vengono poste in evidenza le parti- Pianificazione territoriale e biodiversità formulazione del preventivo per la revisione. di definire, per un determinato periodo che Il piano contiene quindi una descrizione colari condizioni di carico animale, di durata può andare dai 10 ai 20 anni, le modalità di generale delle caratteristiche delle singole del pascolo, di sorveglianza dello stesso e, Sviluppo storico dei piani: Spesso in passato coltivazione del bosco, le quantità di legname schede di pascolo, con riferimento all’alti- eventualmente, di attraversamento delle aree la distinzione tra aree pascolabili e aree bo- prelevabile, le aree dove si può pascolare e i tudine minima e massima, alla pendenza boscate, che si renderanno necessarie per la scate non era netta, ma esistevano continue carichi ottimali necessari per il mantenimen- media, all’esposizione prevalente, alla pro- salvaguardia della coltura boschiva. sovrapposizione e interazioni. Di conseguen- to delle superfici pascolive in buono stato. fondità dei suoli e alla loro rocciosità (dei za i cosiddetti piani di gestione forestale della Infine nei piani vengono definite le necessità pascoli della proprietà), evidenziando i tipi Funzione pascoliva del bosco: Nelle aree proprietà hanno sempre riguardato l’insieme di miglioramenti ambientali e di interventi di di pascolo prevalenti, le loro caratteristiche pascolabili possono rientrare anche dei bo- Valore Animali interrompendo o contrastando la successione Verbesserung der Wälder unter biologischen Categoria di pascolo UBA/ha pabulare adatti naturale verso altre formazioni forestali. und Produktionsaspekten, ebenso wie die Vacche da In linea generale, tuttavia, laddove il bosco Reduzierung und Regulierung der Weiden Pascoli e praterie pingui 1,5 da 1 a 2 latte tende naturalmente a chiudere gli spazi, spiegelt sich in den Forstbetriebsplänen wi- Pascoli magri e praterie è meglio evitare interferenze tra esso e il der, die das Verhältnis von Wald und Weide Da 0,5 Bovini macro-mesoterme dei 0,75 pascolo, in quanto le aree boscate non sono auf dem jeweiligen Besitz definieren. a 1 asciutti suoli neutri o alcalini efficienti dal punto di vista della produzione In den Plänen werden die Modalitäten des Pascoli magri e praterie Bovini foraggera; inoltre il pascolo in bosco può Waldbaus, die entnehmbaren Holzmengen meso-microterme dei 0,5 Da 0 a 1 giovani e provocare danni alla rinnovazione natu- sowie Flächen, die sich zur Beweidung eignen suoli neutri o alcalini ovini rale, la diffusione di marciumi radicali, il und deren optimaler Viehbesatz festgelegt, Pascoli magri e praterie Da 0,1 a 0,4 Ovini costipamento del suolo e alterazioni della ebenso wie die notwendigen Umweltver- dei suoli acidi 0,6 composizione. besserungen, Waldbaumaßnahmen und In- Praterie di cresta e Da 0 a 0 Ovini frastrukturverbesserungen. Die Analyse der ambienti subnivali 0,2 Testi di: Alessandro Wolynski Weide teilt diese in Weideeinheiten ein, die in Vegetazioni nitrofile 0 0 Nessuno den Weidekarten auch kartographisch festge- Cenosi igrofile e legt und beschrieben werden. Die Gesamtheit palustri, canneti e 0 0 Nessuno der Weideeinheiten ergibt die Fläche, auf der torbiere Die Forstpläne die Beweidung innerhalb des Besitzes möglich Vegetazioni arbustive e 0 0 Nessuno Die Forstplanung unterschiedet Gebiete, die ist. Die Klassifizierung der Grünlandfläche prenemorali 166 als Weide, von solchen, die zur Waldnutzung umfasst die Bewertung der Grasnarbe und 167 schi. Non tutti i boschi, però, sono vocati a und jenen, die für beide Zwecke vorgesehen die Phänomene des Eindringens invasiver svolgere una funzione pascoliva. I boschi sind. Die Forstpläne dienen in diesem Kon- Pflanzen. Für die Bewertung des optimalen posti a quote elevate, nella fascia subalpina text der Bewertung und als wichtige Refe- Viehbesatzes werden außerdem die jeweiligen o altomontana, composti da larice, cembro renzdokumente. 80% der Trentiner Wälder Bodenbeschaffenheiten herangezogen. e picea, hanno spesso una struttura natu- im Besitz von Gemeinden oder großen Pri- Zu den Flächen, die beweidet werden können, ralmente rada, formata spesso da gruppi o vatbesitzern werden jeweils mittels eines zählen auch Wälder, allerdings nur solche, collettivi di piante circondati da radure che periodisch erneuerten Plans verwaltet, in dem die genügend Licht für die Grasproduktion lasciano filtrare al suolo luce sufficiente per alle Maßnahmen im Gültigkeitszeitraum des lassen, insbesondere Lärchenwälder auf mit- la produzione del cotico erboso e per lo svi- Plans festgehalten sind. Die im 10-Jahresab- tleren und großen Höhen, die von Natur aus luppo di arbusti. stand fällige Überarbeitung dieser Forstbe- eine lichte Struktur aufweisen. Wo der Wald Ugualmente vocate sono quelle formazioni triebspläne erfolgt durch im Berufsverzeich- hingegen die Tendenz aufweist, Freiflächen zu più o meno rade di larice di media montagna, nis eingetragene Waldbesitzer und Forsttech- besetzen, sind Interferenzen zwischen Wald Pianificazione territoriale e biodiversità dove talvolta è attiva una successione con niker. Der Forstdienst veröffentlicht jedes Jahr und Weide zu meiden, da sonst die natürliche Pianificazione territoriale e biodiversità abete rosso o altre specie meno adatte alla auf seiner Webseite die im darauffolgenden Erneuerung des Waldes behindert wird und convivenza tra bosco e pascolo. La presenza Jahr auslaufenden Pläne mit allen technischen die Produktivität sowohl im Hinblick auf das diffusa del larice indica che queste aree erano Daten, die zur Überarbeitung notwendig sind. Viehfutter als auch auf das Holz leidet. un tempo pascolate. In questi casi, laddove In der Vergangenheit waren Wälder und le condizioni morfologiche lo consentono, i Wiesen meist überbeweidet, während sie piani forestali possono prevedere il manteni- heute eher unterbeweidet sind. Gleichzeitig mento del lariceto, che spesso assume anche Ultimi giorni d’alpeggio a malga Fondi di Campogrosso. haben sich die Wälder sowohl qualitativ ver- Foto Giorgio Broz, 2005 un notevole valore paesaggistico e ricreativo, bessert als auch flächenmäßig vergrößert. Die Letzte Tage der Alpung auf der Alm Fondi di Campograsso L’intervento pubblico Maßnahmen der öffentlichen Hand Normative specifiche Spezifische Normen

168 Il settore forestale nel nuovo Programma procedure, anche attraverso l’uso di costi pali obiettivi la conservazione dei prati e dei 169 di Sviluppo Rurale 2014/2020 standard e realizzazione di manuali delle paesaggi rurali ad alta valenza naturalisti- Il Servizio Foreste e fauna è la struttura pro- opere tipo; ca e l’aumento della connettività ecologica vinciale delegata alla gestione delle Misure • Sostegno prioritario agli interventi in tra gli agro-ecosistemi. La novità introdotta forestali del Programma di Sviluppo Rura- grado di assicurare ricadute positive dalla nuova programmazione è il sostegno le (PSR). Le nuove Misure / Operazioni fo- sull’economia locale; allo sviluppo di approcci collettivi che in- restali per il periodo 2014-2020, sono frutto • Priorità alle domande presentate da As- tegrino le attività agricole con le azioni di di un articolato percorso di confronto tra la sociazioni forestali attive, alle iniziative conservazione attiva degli habitat agricoli L’intervento pubblico L’intervento Provincia e tutte le parti coinvolte nello svi- che coinvolgono più proprietari e più in in sinergia con le possibilità offerte dal tu- pubblico L’intervento luppo rurale. Per questo il Servizio Foreste generale agli investimenti sostenuti da rismo, dando priorità agli enti gestori del- e fauna ha attivato uno specifico percorso di una pianificazione tecnica di area con le aree protette come sostenitori attivi della concertazione chiamato “Tavolo di partena- validità pluriennale . biodiversità agricola. riato”. L’approccio alla nuova programmazione Il settore ambientale nel nuovo Program- Le 5 Operazioni forestali del PSR sono: tiene conto di alcuni principi ed obiettivi ma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 Operazione 4.3.2 - Viabilità e sentieristica iniziali quali: Il Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree pro- forestale. L’Operazione sostiene priorita- • Individuazione di un numero massimo di tette è la struttura provinciale delegata alla riamente gli interventi per la messa in sicu- 5 Misure prioritarie, al fine di concentrare gestione delle Misure ambientali del Pro- rezza del piano viabile delle strade forestali le risorse su pochi obiettivi specifici; gramma di Sviluppo Rurale (PSR). La stra- esistenti e gli adeguamenti delle caratteri- • Semplificazione amministrativa delle tegia adottata è basata sulla attivazione di stiche dimensionali. Secondariamente la operazioni mirate alla tutela della biodiver- costruzione di nuovi tratti di strade in aree Castagnero del Ciano, . Foto Marco Simonini, 2016 sità rurale ed in particolare ha come princi- non sufficientemente servite. Sono escluse in ogni caso le manutenzioni ordinarie per- Operazione 4.4.2 – Recinzioni e interventi Spezifische Normen ché espressamente escluse dal Regolamen- di prevenzione dei danni da grandi carni- Der Forstdienst ist die von der Provinz to europeo. Altri interventi previsti sono le vori. La Misura sostiene la realizzazione di Trient (Trentino) delegierte Einrichtung sistemazioni di sentieri forestali esistenti e recinzioni tradizionali in legno e il recupero für die Forstmaßnahmen innerhalb des l’ampliamento o la costruzione di piazzali conservativo di quelle in pietra. Nelle aree Entwicklungsprogamms für den ländlichen forestali. Il tasso del sostegno varia tra il 40 dove è confermata la presenza di grandi Raum (ELR). Die im Rahmen des ELR 2014-2020 e il 70 % della spesa ammessa in funzione carnivori (orso e lupo) è possibile integra- beschlossenen Maßnahmen sind das Ergebnis della tipologia dell’intervento. re la recinzione in legno con sistemi elettrici einer konzertierten Aktion aller Beteiligten mit supplementari per la difesa degli animali der Bezeichnung „Partnerschaftstisch“. Operazione 8.5.1 – Interventi selvicoltu- al pascolo. L’Operazione interessa parzial- Insbesondere gilt demnach im Sinne rali. L’operazione è finalizzata a sostenere mente anche gli apicoltori, ai quali viene einer besseren Ressourcennutzung eine gli interventi selvicolturali finalizzati ad finanziata la realizzazione di apiari chiusi Konzentration auf 5 vorrangige Maßnahmen. accrescere la stabilità e il pregio ambientale (Bienenhaus) con relativa recinzione in le- Den Vorzug erhalten Anträge von dei boschi, con particolare attenzione agli gno elettrificata. Tasso del sostegno com- Forstvereinigungen und Zusammenschlüssen interventi nei boschi di protezione diretta, presa tra il 60 e 80%. von Besitzern und allgemein Investitionen, nei boschi giovanili, nei boschi localizzati die eine technische Bereichsplanung über nei siti natura 2000, in quelli marginali per Operazione 8.6.1 - Investimenti in macchi- mehrere Jahre hinweg vorsehen. Die la localizzazione disagiata e in quelli a forte ne ed attrezzature per le imprese foresta- Umweltmaßnahmen im Rahmen des ELR connotazione paesaggistica come i lariceti e li. L’operazione sostiene gli investimenti liegen in der Zuständigkeit des Dienstes für 170 i castagneti. Si tratta quindi di un sostegno a finalizzati all’ammodernamento delle do- nachhaltige Entwicklung und Schutzgebiete 171 interventi selvicolturali come i diradamenti tazioni, degli impianti, e dei dispositivi di und haben vor allem den Erhalt der Wiesen e le conversioni e altri interventi accessori sicurezza degli operatori delle imprese fo- und traditionellen Agrarlandschaften sowie die come le trinciature. Tasso del sostegno 100 restali, compresi gli investimenti in nuove verbesserte ökologische Vernetzung der Agro- % della spesa ammessa, escluse le spese tec- tecnologie e mezzi. I proprietari forestali Ökosysteme zum Ziel. Die Neuheit dieses ELR niche di progettazione. possono beneficiare di contributi per l’ac- ist die Unterstützung kollektiver Maßnahmen, quisto di mezzi con testata trinciante per la die die landwirtschaftlichen Tätigkeiten mit

L’intervento pubblico L’intervento Operazione 4.4.1 – Recupero Habitat in manutenzione dei terreni silvo – pastorali. aktiver Erhaltung der landwirtschaftlichen pubblico L’intervento fase regressiva. Questa Operazione finan- Tasso del sostegno tra il 35 e 40%. Lebensräume und touristischen Angeboten zia lavori volti a ripristinare condizioni di ergänzen. Habitat favorevoli alla flora e alla fauna, ma Il Programma di Sviluppo rurale: uno stru- Die 5 Forstmaßnahmen im ELR betreffen anche interventi di mantenimento dei pa- mento per preservare, ripristinare e valoriz- (in Klammern die Finanzierungsanteile an scoli alpini ad alta valenza ecologica. I lavo- zare gli ecosistemi agro-forestali. den zugelassenen Ausgaben): 4.3.2. Straßen- ri consistono principalmente nel ripristino Il 2016 rappresenta il primo anno di opera- und Wegenetz zur Walderschließung (40- di spazi aperti mediante il taglio e trinciatu- tività del nuovo Programma di Sviluppo 70%); 8.5.1 Waldbaumaßnahmen (100%); ra di vegetazione arborea e arbustiva e nella Rurale 2014 – 2020 (PSR). Questo impor- 4.4.1 Wiedergewinnung von Lebensräumen realizzazione di pozze d’abbeveraggio per tante strumento di finanziamento a suppor- (100%); 4.4.2 Einzäunungen und gli animali. Tasso del sostegno 100 % della to di investimenti in aree rurali, rappresenta Präventionsmaßnahmen gegen Großraubtiere spesa ammessa, escluse le spese tecniche di oggi, come nel passato, il principale stru- (60-80%); 8.6.1 Maschinen und Ausrüstungen progettazione. mento di finanziamento per gli interventi di für Forstbetriebe (35-40%). Intervento di recupero del lariceto pascolato e relativa recinzione tradizionale in legno a , loc. Ganzaie (Val di Fiemme), 1.320 m s.l.m. con fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. Foto miglioramento ambientale e paesaggistico. Giovanni Giovannini, 2014 Wiedergewinnung eines beweideten Lärchenwalds inklusive Errichtung eines traditionellen Holzzauns bei Daiano, Fleimstal, aus Mitteln des ELR 2007-2013 Il PSR 2014–2020 prevede quattro specifi- • analisi delle caratteristiche produttive e • Infrastrutture per il passaggio e riparo che Operazioni a sostegno di questi lavori. vegetazionali dei pascoli; della fauna; • esame del sistema di gestione zootecnica • Riduzione impatti per l’elettrocuzione e La prima è l’Operazione 4.4.1- attraverso la in atto; per i cavi sospesi. quale sono finanziabili gli investimenti non • individuazione degli aspetti critici e de- produttivi connessi al recupero di habitat in gli impatti negativi che hanno causato il Azioni di conservazione attiva degli habi- fase regressiva in aree non boscate. degrado dell’pascolo; tat, finanziate al 90% agli enti gestori di aree Nello specifico, sono ammissibili a finanzia- • conseguente proposta di interventi diretti protette e associazioni forestali e all’80% per mento gli interventi per la conservazione e (lavori) e linee guida per la gestione post gli altri beneficiari, quali: l’aumento della biodiversità di aree a valen- - intervento. • Interventi di recupero a fini ambientali di za naturalistica e la realizzazione di piccole ambienti prativi e altri habitat di Natura aree umide, anche ai fini dell’abbeveraggio. Altre importanti priorità sono attribuite alle 2000 compresi gli interventi accessori Questa misura è utilizzata di frequente per domande che soddisfanno le seguenti pre- come il recupero dei muretti a secco fino ripristinare ambienti pascolivi di alto valo- rogative: al max 15% del totale; re naturalistico. Molti pascoli alpini sono 1 iniziative unitarie sviluppate su più pro- • Interventi atti a contenere specie alloctone infatti interessati da Habitat Natura 2000. prietà forestali; invasive. Particolare attenzione è stata posta anche 2 interventi in aree interessate da Habitat agli investimenti relativi all’acqua sull’al- Natura 2000 Questa operazione ha l’obiettivo principale pe, sia come fonte di abbeveraggio per gli legato alla conservazione dei prati ricchi di 172 animali al pascolo, sia come elemento vitale La seconda è l’Operazione 4.4.3 - attraver- specie in via di abbandono, e alla tutela del- 173 per mantenere alti livelli di biodiversità am- so la quale sono finanziabili gli investimenti le specie legate agli ambienti agricoli. Par- bientale. non produttivi per potenziare la connettivi- ticolare attenzione è stata posta anche agli Questa Misura prevede una priorità nel fi- tà ecologica e per il recupero degli habitat investimenti relativi alla connettività ecolo- nanziamento alle domande inserite in un Natura 2000 e degli habitat agricoli di alto gica nei fondovalle tramite interventi mirati Programma degli Interventi. Il programma valore naturalistico in aree non boscate. Il favorire il passaggio della fauna e ad evitare deve essere realizzato per ambiti territoriali target di questa misura è la conservazione, fenomeni di elettrocuzione o collisione con

L’intervento pubblico L’intervento omogenei e per superfici silvo-pastorali di ricostruzione e valorizzazione del paesag- cavi sospesi. pubblico L’intervento almeno 2.000 ettari. Il programma plurien- gio rurale tradizionale e del relativo patri- È prevista una priorità per gli interventi in- nale serve per pianificare i lavori di miglio- monio naturale, seriti in un progetto territoriale collettivo ramento e conseguentemente le domande Nello specifico, sono ammissibili a finanzia- a finalità ambientale sostenuto dall’ope- di contributo, attribuendo un ordine di pri- mento gli interventi relativi alle: razione del PSR 16.5.1. Nello specifico tale orità (di merito) a tutti gli interventi neces- sari. Azioni per la permeabilità e la connettivi- tà ecologica, finanziate al 100%, quali: Mantenimento di superfici aperte rilevanti per il paesaggio con Il Programma degli interventi deve consi- • Realizzazione di siepi, filari, nuclei isolati mezzo tipo “ragno” allestito con testata trinciante. I miglioramenti derare i seguenti aspetti: di piante, specchi d’acqua compresi inter- ambientali sono motivati dall’ obiettivo di ricreare un habitat • inquadramento delle aree di pascolo e pa- venti accessori quali recupero muretti a favorevole alla fauna e flora di montagna, ma anche quello di garantire la conservazione del paesaggio agricolo di montagna. scolo alberato all’interno delle proprietà; secco fino al max 15% totale; Erhaltung landschaftlich relevanter offener Flächen mittels • presenza di eventuali vincoli di tutela e • Ricostituzione e riqualificazione di rogge, Schreitbagger mit Schneidkopf. Diese Umweltverbesserungen di aree SIC, ZPS, Natura 2000, ecc habitat igrofili di fondovalle e di fasce sollen Lebensräume für Bergflora und -fauna schaffen und tampone; gleichzeitig den Bestand der Berglandwirtschaft sichern. operazione vuole favorire un approccio col- successiva definizione degli ambienti d’im- solo a gestire il bestiame al pascolo, ma an- lettivo tra i gestori diretti del territorio allo portanza prioritaria per la conservazione che a proteggerlo, con opere ben inserite pa- scopo di realizzare azioni di conservazione delle specie, così come dei lavori da attuare. esaggisticamente. dei paesaggi agricoli, come sfalcio e pasco- Attraverso ilProgramma di Sviluppo Rura- lamento conservativo, cura e gestione degli Una Quarta Misura è la 4.4.2. Recinzioni le e leggi provinciali, la Provincia fornisce elementi caratteristici del paesaggio quali tradizionali in legno, risanamento di re- strumenti utili a proteggere il bestiame qua- siepi, filari boschetti e altri elementi natura- cinzioni in pietra, prevenzione di danni da li ad esempio: recinzioni elettrificate (fisse e li- adozione di specifiche pratiche gestionali lupo e da orso. mobili), cani da difesa, indennizzi in caso di per la tutela della fauna e della flora locale. Questa Misura prevede il finanziamento di perdita di bestiame. Tramite questa misura è possibile sostenere investimenti per realizzare recinzioni in le- una fase progettuale preliminare che inqua- gno in aree pascolive. Legge sugli indennizzi dra la fattibilità reale e la sequenza logica In genere è utilizzata per recintare aree (o La Provincia Autonoma di Trento già dal degli interventi attraverso indagini e pro- settori) recuperati attraverso fondi delle Mi- 1978 è dotata di un’apposita legge per l’in- cessi partecipativi diretti agli operatori del sure 4.4.1 e 8.5.1. dennizzo dei danni (LP 10 agosto 1978 n.31) territorio. Nella fase successiva vengono fi- La Misura prevede una priorità nel finan- nata con l’intento di tutelare l’orso bruno e nanziate direttamente le azioni previste dal ziamento qualora la realizzazione di una re- gli altri predatori selvatici presenti sul ter- progetto. È necessario che i beneficiari si as- cinzione tradizionale sia contestuale ad un ritorio provinciale. Nel 1998 la normativa socino in una Associazione temporanea di intervento PSR sulla Misura 4.4.1. Il signi- specifica confluisce in una nuova legge (LP scopo per realizzare il progetto territoriale ficato di questa priorità è dato dall’impor- 9 dicembre 1991 n.24) che tramite una serie 174 collettivo. Tasso di sostegno 90% per gli enti tanza di abbinare il recupero del pascolo ad di deliberazione della Giunta Provinciale 175 gestori di aree protette e 80% per gli altri be- una corretta gestione delle superfici, attra- (Det. 9451/2005) fissa i criteri per l’inden- neficiari. verso il pascolo turnato. nizzo dei danni e le modalità di intervento Altre importanti priorità sono attribuite finalizzate alla prevenzione dei danni. La Terza è l’Operazione 8.5.1 – con la quale alle domande che soddisfanno le seguenti Per meglio inquadrare la questione è defini- possono essere finanziati, oltre ai tradizio- prerogative: to danno indennizzabile: nali interventi selvicolturali, anche lavori di 1. iniziative unitarie sviluppate su più - al patrimonio zootecnico la morte, il feri-

L’intervento pubblico L’intervento conservazione di particolari habitat foresta- proprietà forestali; mento e tutto ciò che pregiudichi l’utilizzo pubblico L’intervento li con valenza paesaggistica o ambientale. 2. aree interessate da habitat Natura del bene causati sia direttamente che indi- Nello specifico con questa misura possono 2000; rettamente dal predatore selvatico; essere recuperati dei boschi di castagno (ca- 3. interventi pertinenti a strade carroz- -al patrimonio apistico quello direttamente stagneti) o di alcune tipologie di boschi pa- zabili aperte al pubblico transito; provocato sugli insetti e sulle strutture co- scolati, oppure habitat forestali di interesse 4. realizzazione o adeguamento di re- stituenti l’apiario; faunistico quali ad esempio, le mughete in cinzioni tradizionali, con sistemi di -al patrimonio agricolo quello causato alle aree caratterizzate dalla presenza del gallo difesa dal lupo e dall’orso. colture agricole dal predatore selvatico; forcello, attraverso operazioni di trinciatura vengono considerati sia la perdita del pro- localizzata. Nel tentativo di garantire la tutela e la con- dotto che i danni arrecati alle piante e alle Per tutti gli interventi è prevista la necessità servazione dei grandi carnivori, la Provin- strutture. di una pianificazione progettuale che indi- cia Autonoma di Trento, ha introdotto di re- vidui le aree maggiormente compromesse cente, nella Misura 4.4.2, un nuovo concetto dall’invasione delle specie arbustive, con di recinzione in legno elettrificata, utile non Orso Bruno, Val Nambrone, foto Denis Bertanzetti e Alessandro Vitali, 2017 Sono considerati beneficiari indennizzabili zionali alla difesa degli animali domestici Il Disciplinare tecnico-economico per la tutti i proprietari e detentori di patrimoni durante i momenti più delicati e dopo un gestione delle malghe trentine agricoli e zootecnici danneggiati da preda- attenta valutazione da parte del personale Il Disciplinare può essere parte integrante tori selvatici. del Servizio Foreste e fauna; non si conce- del contratto d’affitto/atto di concessione di La procedura di indennizzo prevede la de- dono quindi recinzioni che interessano inte- una malga e viene redatto ai sensi dell’art. nuncia del danno entro le 24 ore successive ri pascoli ma ad esempio, solo per gli stazzi 25, comma 4 bis, della L.P. 28 marzo 2003, alla constatazione al Servizio foreste e fauna notturni. I beni vengono concessi dopo un n. 4. Il contadino che ottiene in concessione (ente preposto alla gestione delle problema- attenta valutazione, che comprende una va- la malga di una proprietà collettiva infatti, tiche legate ai grandi carnivori), un sopral- lutazione sull’effettiva presenza in zona di deve porre la massima cura nella gestione luogo effettuato da personale specializzato orso o lupo. degli edifici e del pascolo in quanto, deter- in merito all’accertamento del danno con re- Tutte le tipologie di opere vengono realiz- minante a garantire la conservazione del dazione di un verbale di danno, la richiesta zate secondo uno schema costruttivo condi- bene comune. Tale cura deve essere posta di indennizzo effettuata da parte del pro- viso. non solo per garantire la legittima resa eco- prietario del bene danneggiato al Servizio Secondo quest’ultima forma di concessione nomica dell’attività zootecnica, ma anche Foreste e fauna. È importante specificare l’opera viene fornita gratuitamente, resta nel rispetto della popolazione locale che ha che in caso di danno a patrimoni zootecnici, di proprietà della PAT e può essere utiliz- concesso l’utilizzo dei terreni e dei fabbrica- al sopralluogo viene invitato anche un vete- zata dall’utente per un periodo di 8 anni. ti, così come del contadino che verrà. rinario dell’Azienda Provinciale per i Servi- Durante tale periodo, l’ordinaria manuten- zi Sanitari. Il Servizio Foreste e fauna quan- zione della recinzione elettrificata è a carico 176 tifica il danno sulla base del prezzo medio dell’utente mentre, la manutenzione straor- 177 di mercato del bene danneggiato. Nel caso dinaria, è a carico della PAT; la sostituzione di danno da orso e da lupo è indennizzato periodica delle batterie è considerata manu- il 100% del valore del bene e non esiste una tenzione ordinaria. soglia minima di danno indennizzabile. Per casi specifici, oppure in attesa di realiz- L.P. 28 marzo 2003, n. 4 – Sostegno all’eco- zare opere di difesa permanenti con fondi nomia agricola

L’intervento pubblico L’intervento del programma di Sviluppo Rurale, la leg- Il settore agricolo può beneficiare di altri pubblico L’intervento ge provinciale 24/1991 prevede la conces- strumenti di sostegno economico, in ag- sione di opere di prevenzione temporanee, giunta al Programma di Sviluppo Rurale, tipicamente recinzioni mobili, tramite con- in particolare attraverso la legge 4 del 2003. tratto di comodato d’uso gratuito. Questa prevede sostegni dell´economia agricola per investimenti nelle aziende agri- Contratto di comodato per recinzioni: Per cole, in aziende di trasformazione dei pro- casi specifici, oppure in attesa di realizzare dotti agricoli e investimenti in infrastrutture opere di difesa permanenti, la legge pro- rurali. Sostiene inoltre con provvedimenti vinciale 24/1991 prevede la concessione di specifici soggetti operanti in campo agri- opere di prevenzione temporanee, tipica- colo per la fornitura di servizi alle aziende mente recinzioni mobili, tramite contratto agricole. Questa legge prevede anche che la di comodato d’uso gratuito. Provincia renda disponibile un disciplinare Faggi nel pascolo di malga Ceda di , Comune di San Lo- Obiettivo della legge, è quello di concedere per la gestione di pascoli e malghe. renzo , 1.380 m s.l.m. Foto Marco Simonini, 2016 a chi lo richiede opere di prevenzione fun- Buchen auf der Weidefläche der Alm Ceda di Andalo Das Entwicklungsprogramm für den ländli- Landesgesetz zur Entschädigung (L.G. Esempi di lavori eseguiti nell’ambito Beispiele für Arbeiten im Rahmen des ELR chen Raum (ELR) 31/1978), das später in das LG 24/1991 del PSR e del fondo per il Paesaggio und des Landschaftsfonds einfloss. Darin sind die Kriterien für die für den Erhalt, die Wiedergewinnung und Entschädigungsleistungen an die möglichen Aufwertung der agroforstlichen Ökosysteme Empfänger dieser Leistungen, das heißt, 2016 war das erste operative Jahr des Eigentümer von Agrar- und Viehvermögen, ELR. Die bisher in Angriff genommenen festgelegt. Maßnahmen sind: 4.4.1. Wiedergewinnung von Lebensräu- Landesgesetz zur Unterstützung der men, Erhalt und Stärkung der Biodiversität Landwirtschaft (L.G. 4/2003) und zur in wertvollen Naturräumen und Schaf- Ergänzung des ELR für Investitionen in lan- fung kleiner Feuchtgebiete, auch für die dwirtschaftliche und verarbeitende Betriebe Viehtränkung; sowie landwirtschaftliche Infrastrukturen. 4.4.3. Ökologische Vernetzung und Wie- Das Gesetz sieht auch die Möglichkeit des dergewinnung von Natura 2000-Habi- Erlasses einer Almordnung durch die Pro- taten; Förderung der Durchlässigkeit vinz Trient vor. (Wildhecken, Pflanzreihen, Gerinne, Technische und wirtschaftliche Almordnung: Tierschutzvorrichtungen), aktiver Erhalt Diese kann inhaltlicher Bestandteil des der Habitate (Wiedergewinnung von Pacht- oder Konzessionsvertrags für eine 178 Grünland, Trockenmauern, Eindämmung Alm sein und wird im Sinne von Art. des 179 invasiver Pflanzen); L.G. 4/2003 abgefasst. Die Konzession von 8.5.1. Waldbaumaßnahmen und Erhalt öffentlichem Grund an einen Almbauern besonderer Forstlebensräume (z.B. Kasta- sieht vor, dass dieser sowohl die Gebäude nienwälder, Waldweide); und Infrastrukturen, als auch die Weiden 4.4.2 Traditionelle Holzzäune, Erneue- nach bestimmten Parametern erhält. rung von Steineingrenzungen, Präven-

L’intervento pubblico L’intervento tion gegen Wolf und Bär. Zum Erhalt der pubblico L’intervento Großraubtiere und zum Schutz der Weide- tiere hat die Provinz Trient einen elektrifi- zierten Holzzaun eingeführt, der sich ins Landschaftsbild integriert. Mittels ELR und Landesgesetzen der Provinz Trient werden Elektrozäune, Wachhunde und Schadensersatzleistungen (L.G. 31/1978) für Viehverluste bereitgestellt. Malga ceda di Andalo, Comune di . In- tervento di recupero del pascolo alberato con faggi. Intervento realizzato con fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 Misura 227 A. Foto Marco Simonini, 2016 Wiedergewinnung einer mit Buchen bestockten Weide auf einer Alm bei San Lorenzo Dorsino. Maßnahme mit Mitteln aus dem ELR 2007-2013. 180 181 L’intervento pubblico L’intervento pubblico L’intervento

A sinistra: realizzazione di recinzione tradizionale in legno del tipo “stecconata intrecciata”. (Speltenzaun). Bedollo, 2013.

A destra: realizzazione di recinzione tradizionale in legno del tipo “stecconata inchiodata”. (Spitzzaun). , 2013. Foto Giovanni Giovannini

Links: traditioneller Holzzaun vom Typ “Speltenzaun”, 2013

Rechts: traditioneller Holzzaun vom Typ “Spitzzaun”, 2013 182 183

A sinistra: realizzazione di recinzione tradizionale in legno del tipo “staccionata con cavicchi”. Fierozzo, 2014. Nell’immagine L’intervento pubblico L’intervento piccola il dettaglio dei chiodi in legno utilizzati per fissare le assi pubblico L’intervento al palo di sostegno.

A destra: recinzione tradizionale in legno del tipo “staccionata inchiodata con 2 assi”. Vezzano, 2014. Un tempo le recinzioni servivano prevalentemente per la gestione dei pascoli oggi, il loro utilizzo si è ampliato anche ai sentieri, alle aree naturalisti- che e più in generale al corredo urbanistico. Foto Giovanni Giovannini

Links: traditioneller Bretterzaun mit Holzzaun (Ausschnitt im kleinen Bild oben) Fierozzo 2014.

Rechts: traditioneller genagelter Zaun mit zwei Brettern, wie er früher vor allem für die Weidebewirtschaftung benutzt wurde, Vezzano 2014. 184 185 L’intervento pubblico L’intervento pubblico L’intervento A sinistra: realizzazione di recinzione tradizionale in legno del tipo “sailzaun di stanghe”. Ruffrè, 2013. Nell’immagine picco- la i pali di sostegno, prima di essere messi nel suolo vengono carbonizzati superficialmente. Questo trattamento, abbinato all’utilizzo di pali in legno stagionati, permette di prolungarne la durata. A destra: realizzazione di recinzione tradizionale in legno del tipo “stecconata inchiodata con assi spaccate”. La recinzione è adiacente ad una stalla di capre. Loc. Dosila, . Foto Giovanni Giovannini, 2014

Links: traditioneller Holzzaun vom Typ “Sailzaun di stanghe”. Im kleinen Bild oben die Zaunpfähle, die an der Oberfläche verkohlt werden, bevor man sie in den Boden rammt. Rechts: traditioneller Holzzaun vom Typ “genagelter Speltenzaun”. 186 187

L’intervento pubblico L’intervento A sinistra immagini di mezzi specialistici dotati di testata trincian- pubblico L’intervento te (fresa forestale), in grado di operare in territori pendenti e con un alto grado di accidentalità. Nell’immagine a destra, miglioramento ambientale a fini faunisti- ci. Il lavoro consiste nel riaprire gli habitat divenuti troppo densi a causa dell’invasione arbustiva, ricreando un ambiente aperto con vegetazione a mosaico. Monte Fravort, loc. Fontanelle, quo- ta compresa tra 1.850 e 1.950 m s.l.m. Foto Giorgio Messina, 2013

Links: Verschiedene Spezialfahrzeuge mit Schneidkopf (Forstfräse), die in geneigtem und sehr unebenem Gelände eingesetzt werden können. Rechts: Umweltverbesserungen für Faunaziele am Monte Fravort. Die durch Verbuschung zu dicht gewordenen Habitate werden ausgelichtet und somit ein Ambiente mit mosaikförmiger Verteilung der Vegetation geschaffen. 188 Gallo forcello - foto Nicola Panelatti 189 Birkhahn L’intervento pubblico L’intervento pubblico L’intervento

Ripristino dell’habitat ideale al gallo forcello, attraverso la trin- ciatura del ginepro e di altre ericacee seguendo uno schema a mosaico. Cantiere realizzato impiegando fondi compensativi Natura 2000 a seguito della realizzazione di piste da sci nel- lo stesso comprensorio. Comune di . Località Spolverino, 2.050 m s.l.m. Foto Fabio Angeli.

Wiederherstellung des Habitats für das Birkhuhhn durch Entfernung von Wacholder und anderen Erikagewächsen nach einem Mosaikschema. Maßnahme mit Geldern aus Natura- 2000-Kompensationsfonds infolge des Baus von Skipisten in diesem Bezirk (Gemeinde Commezzadura). 190 191 L’intervento pubblico L’intervento pubblico L’intervento

Intervento di recupero di un lariceto pascolato, per il ripristino dell’habitat favorevole al gallo cedrone e al gallo forcello. Il lari- ceto si trova al margine del pascolo di malga Bolentina alta, ad una quota di 1.822 m s.l.m. Cantiere in amministrazione diretta dell’Ufficio distrettuale forestale di Malè. Foto Fabio Angeli.

Arbeiten in einem beweideten Lärchenwald zur Wiederherstellung eines für Auerhuhn und Birkhuhn geeigneten Habitats. Der Lärchenwald befindet sich in der Nähe einer Alm auf 1822 m Höhe, die Baustelle wird direkt vom Forstbezirksamt von Malé verwaltet. 192 193

Recupero del lariceto pascolato di malga Zuol di Coredo (1.565 m s.l.m) e contestuale realizzazione di recinzioni tradizionali in legno. Intervento realizzato con fondi del Programma di Svilup-

L’intervento pubblico L’intervento po Rurale 2007-2013 Misure 313 B e 323.2. Nell’immagine a pubblico L’intervento sinistra trinciatura del soprassuolo invaso da arbusti, e delle ceppaie. Successiva semina con spargimento di liquame al fine di riequilibrare il rapporto carbonio – azoto e favorire quindi lo sviluppo del cotico erboso. Nell’immagine a destra risultato fina- le nel 2014. Il pascolo della malga si estende per circa 138 ha. Foto Carmelo Anderle

Wiedergewinnung des beweideten Lärchenwalds einer Alm mit 138 ha Weide auf 1565 m Höhe, wobei gleichzeitig traditionelle Holzzäune erstellt wurden. Maßnahmen mit Mitteln aus dem ELR 2007-2013. Links: Strauchentfernung und Ausfräsen von Baumstümpfen mit anschließender Ausbringung von Gülle zur Wiederherstellung des Kohlenstoff-Stickstoffverhältnisses und Ansaat zur Entwicklung der Grasnarbe. Rechts im Bild das Ergebnis der Arbeiten im Jahr 2014. 194 195 L’intervento pubblico L’intervento pubblico L’intervento

Realizzazione di recinzioni tradizionali in legno a malga Zuol di Coredo. Intervento realizzato con fondi del Programma di Svi- luppo Rurale 2007-2013 Misure 313 B. Foto Carmelo Anderle

Erstellung von traditionellen Holzzäunen (Spitzzaun) auf einer Alm mit Mitteln des ELR 2007-2013 196 197

L’intervento pubblico L’intervento Primiero, loc. Poline, 2014 - 2015. Intervento di recupero di prati pubblico L’intervento con fondi Provinciali: “Fondo per la riqualificazione degli insedia- menti storici e del paesaggio”, articolo 72 della legge provinciale 4 agosto 2015, n. 15. Il fondo finanzia progetti finalizzati alla conservazione o al ripristino del paesaggio rurale. Lavori rea- lizzati in economia diretta dall’Ufficio Distrettuale Forestale del Primiero. A sinistra, nella foto grande lavori di taglio del bosco. A destra e nell’immagine piccola estirpazione delle ceppaie per il pareggiamento della superficie. Foto Luigi Gottardo

Wiederherstellung von Wiesen mit Mitteln der Provinz Trient aus dem “Fonds zur Aufwertung der historischen Siedlungen und der Landschaft”, Primiero (Poline) 2014-2015. Die Arbeiten wur- den im Auftrag des Bezirksforstamtes von Primiero in direkter Regie erbracht. Links im Bild Baumfällarbeiten, rechts und im kleinen Bild oben: Rodung von Baumstümpfen zum Einebnen des Bodens. 198 199 L’intervento pubblico L’intervento pubblico L’intervento

Semina pacciamata dell’intervento a Poline, vedi intervento pa- gine precedenti. A sinistra sfalcio del prato donatore, a destra distribuzione dello sfalcio fresco. Foto Luigi Gottardo

Bodenbedeckung zur Renaturierung in Poline nach Abschluss der auf den Vorseiten dargestellten Arbeiten. Links: Grasschnitt für die Bodenbedeckung und rechts Vertei- lung des Grasschnitts auf dem vorbereiteten Gelände. 200 201

A sinistra intervento di recupero del castagneto di Sover con fon- di Provinciali (fondo per il paesaggio). Lavori realizzati in ammi-

L’intervento pubblico L’intervento nistrazione diretta dell’Ufficio Distrettuale Forestale di Trento. A pubblico L’intervento destra intervento di recupero del castagneto di Lodrone, sempre con fondi Provinciali (fondo per il paesaggio). Lavori realizzati in amministrazione diretta dall’Ufficio Distrettuale Forestale di Tione. Nell’immagine piccola, Leandro all’opera. Le piante dan- neggiate o deperienti vengono tagliate e sostituite con nuove piantine di castagno. Foto Giovanni Giovannini, 2016

Links: Maßnahme zur Wiedergewinnung des Kastanienwaldes von Sover mit Mitteln aus dem Landschaftsfonds der Provinz. Die Arbeiten wurden vom Forstbezirksamt Trient direkt verwaltet. Rechts: Wiedergewinnung des Kastanienwalds von Lodrone mit Mitteln aus dem Landschaftsfonds der Provinz. Die Arbeiten wurden vom Forstbezirksamt Tione direkt verwaltet. Kleines Bild: Beschädigte oder abgestorbene Bäume werden gefällt und mit neuen Kastanienpflanzen ersetzt. 202 203 L’intervento pubblico L’intervento pubblico L’intervento

A sinistra e in alto intervento di recupero ai fini paesaggistici del pascolo sul Doss di Miola - Altopiano di Pinè, 2014. Lavori rea- lizzati con i fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. A destra il risultato finale nell’estate 2016. Foto Damiano Fedel

Links und oben: Rückgewinnungsmaßnahmen mit landschaftsgestalterischer Zielsetzung für eine Weide auf dem Hochplateau von Piné, 2014. Die Arbeiten wurden mit Mitteln aus dem ELR 2007-2013 finanziert, rechts das Endergebnis im Sommer 2016. 204 205

Intervento di recupero del pascolo a malga Colo – lago delle Ca- rezze. (Ronchi Valsugana) quota altimetrica compresa tra 1750 e 1800 m. (il lago è 1763 m s.l.m.) In questo caso, rispetto ai miglioramenti ambientali ai fini faunistici, la trinciatura dello stra- to arbustivo è più lineare. Alcune aree ricche di arbusti vengono lasciate integre. I larici più grandi sono rispettati, la nuova rinno-

L’intervento pubblico L’intervento vazione viene invece tagliata. Il pascolo della malga si estende pubblico L’intervento per circa 248 ha. Nella foto piccola intervento analogo a malga Cagnon de sora. Interventi realizzati con fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 Misura 227 A. Foto Giorgio Messina

Wiederherstellung einer Weide auf einer Alm mit 248 ha Fläche am Lago delle Carezze (Valsugana) auf einer Höhe zwischen 1750 m und 1800 m. Gegenüber den Umweltverbesserungen für faunistische Zwecke erfolgt die Strauchentfernung hier eher linear und einige Bereiche mit starkem Buschbewuchs werden belassen. Auch die großen Lärchen bleiben stehen, während die Jungbäume entfernt werden. Das kleine Bild zeigt eine ähnliche Maßnahme auf der Alm Cagnon de Sora. Finanzierung der Maßnahmen mit Mitteln des ELR 2007-2013 206 207

Intervento di realizzazione di una pozza serbatoio in Lessinia con fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. Foto archivio Ufficio Distrettuale Forestale di A partire dal 2015, nelle pozze realizzate con il sostegno del PSR, il pacchetto isolante deve essere realizzato sovrapponendo i seguenti materiali: alla base un telo di geocomposito drenante, su questo viene posata una geomembrana in polietilene a bassa L’intervento pubblico L’intervento pubblico L’intervento densità, seguita da uno strato anticontaminante in geotessuto a filo continuo. Sulle sponde viene posata una geogriglia con funzione di contenimento di materiale inerte. La pozza è chiusa con recinzione e l’acqua inviata ad abbeveratoi provvisti di galeggiante. Per maggiori informazioni: https://forestefauna. provincia.tn.it/Foreste/Attivita-forestali/Programma-di-sviluppo- rurale

Maßnahme zur Erstellung eines Tränkwasser-Sammelbeckens in Lessina mit Mitteln des ELR 2007-2013. Seit 2015 müssen die mit Mitteln des ELR errichteten Sammelbecken aus vorgeschriebenen Materialschichten aufgebaut und an den Seitenwänden mit einem Geogitter zur Rückhaltung inerter Stoffe bewehrt werden. Das Sammelbecken muss abgezäunt und das Tränkwasser zu Tränken mit Schwimmern geleitet werden. 208 209 L’intervento pubblico L’intervento pubblico L’intervento

Esecuzione di un abbeveratoio in legno. Il lavoro è stato eseguito in Val di Sole dal personale del Servizio Foreste e fauna della Provincia Autonoma di Trento nel corso del mese di febbraio 2015: Roberto Casagranda e Carlo Mari- nolli hanno eseguito il manufatto; Davide Pozzo e Paolo Aloisi hanno fornito la collaborazione tecnica e realizzato le immagini; il tempo impiegato è stato pari ad una giornata. L’abbeveratoio, collocato al centro dell’abitato di , è oggi in funzione.

Herstellung eines Tränkebeckens aus Holz. Die Arbeit wurde im Februar 2015 im Val di Sole von Personal des Forstdienstes der Autonomen Provinz Trient durchgeführt. Die Tränke steht heute im Zentrum von Terzolas. L’intervento pubblico animali può limitare l’avanzamento dei [ Una corretta pianificazione è fondamentale Maßnahmen der öffentlichen Hand [ Auch die Aufteilung der Weide in Absch- [ Geplant wird vor Ort in Anwesenheit des Alcune indicazioni in sintesi cespugli e garantire la biodiversità am- per garantire il successo degli interventi. Einige abschließende Hinweise nitte bewirkt, dass die Grasnarbe sich in Besitzers, des Betreibers und der Forsttech- bientale. Carichi eccessivi o insufficienti Per questo motivo, sono da evitare i pro- den besseren Abschnitten erholen und in niker zwischen Ende Mai und Oktober. arrecano danni e pregiudicano il già labile getti troppo ambiziosi e radicali. Vanno [ Regelmäßige Schutz- und Erhaltung- den schlechteren besser genutzt werden Gli investimenti pubblici dedicati al manteni- [ mento e al recupero di questi ambienti sono si- equilibrio ambientale. invece preferiti quelli pianificati su più lotti smaßnahmen sind wirtschaftlicher als kann; zudem wird die Konzentration von In den Habitaten der Raufußhühner sind gnificativi, anche considerando il momento eco- e annualità, in modo da poter verificare il die Wiedergewinnung von Wiesen und Fäkalien vermieden. Mosaiken mit gras- und buschbewachse- [ Garantire pascoli con maturazioni a scala- corretto adempimento degli obblighi ge- Weiden aus bewaldeten Flächen. nen Flächen zu erhalten oder wiederher- nomicamente difficile che caratterizza questo [ periodo storico. Per questo motivo è doveroso re. I pascoli alberati assicurano una mag- stionali attraverso periodici monitoraggi. Zu radikale Veränderungen der Alm- zustellen. giore scalarità nella maturazione del cotico [ Pflanzen und Grasnarbe sollten ständig bewirtschaftung und entsprechende Pläne e importante lavorare con attenzione e qualità. [ [ Di seguito alcune raccomandazioni finali per gli erboso. Questo permette di gestire meglio Progettare sul luogo. I progetti di recupero auf ihren Zustand geprüft und bei Auftre- sind zu meiden; besser ist es, solide zu Bei der Begrünung wiederhergestellter interventi esposti nella pubblicazione. il pascolo turnato, garantendo al bestiame vanno concordati e decisi sul posto, alla ten von Verschlechterungen umgehend planen, die Verbesserungen auf mehrere Weiden muss das alpine Klima beachtet un alimento di buona qualità nel corso di presenza del proprietario, del gestore e eingegriffen werden. Dies gilt auch für Lose und Jahre zu verteilen und so die und, wo möglich, die Bodenbedeckung [ Meglio una manutenzione regolare che tutta la stagione. dei tecnici. Vanno evitati i progetti fatti in erhaltenswerte Bäume: Neupflanzung ist Fortschritte überwachen zu können. mit frischem Grasschnitt der Ansaat mit il recupero. Recuperare prati e pascoli da ufficio; i sopralluoghi possono essere fatti kein gleichwertiger Ersatz. gekauftem Saatgut vorgezogen werden. [ La scelta di specie e razze di animali idonee soltanto da fine maggio a ottobre. In tutti superfici boscate è un operazione costosa [ e non sempre conveniente. al luogo consente un migliore sfruttamento gli altri mesi non è possibile valutare cor- Bestockte Weiden müssen insbesondere del pascolo. Le razze autoctone sono quelle rettamente lo stato dei luoghi. im Frühjahr gepflegt, abgefallene Äste [ Monitorare costantemente lo stato del che garantiscono i risultati migliori, sia entfernt und beschädigte Bäume gefällt perché più adatte al pascolo, sia per il loro [ Alcune piante richiedono periodici inter- werden, mindestens 30-40 % Baumbede- 210 cotico erboso e delle piante. Quando si 211 evidenziano i primi segni di degrado o peso minore. Anche la combinazione di più venti di potatura, in particolare gli alberi ckung sollten erhalten blieben. specie di animali con un diverso comporta- da frutto. Possono anche essere necessari semplificazione, agire immediatamente [ piuttosto che aspettare, perché un recupe- mento alimentare può essere vantaggiosa. trattamenti fitosanitari come nel caso dei Der optimale Viehbesatz ist wesentlich für castagni, e delle piante da frutto. Tutti die Wald-Weidelandschaften und deren ro delle superficie compromesse implica [ costi elevati, così come la perdita di alberi Le capre, se utilizzate in maniera adeguata, questi interventi devono essere effettuati Biodiversität sowie zur Vermeidung der significativi può essere difficilmente recu- possono contrastare efficacemente l’im- da personale specializzato. Verbuschung. boschimento, grazie alla loro capacità di perabile con interventi di nuova piantuma- [

L’intervento pubblico L’intervento [ pubblico L’intervento zione. utilizzare alimenti rifiutati da altri animali Negli habitat che ospitano tetraonidi è im- Die Rotationsbeweidung auf Weiden mit domestici. Anche la mandratura notturna portante conservare o ripristinare pascoli, unterschiedlicher Pflanzenreife ergibt über [ Il mantenimento dei pascoli alberati richie- degli animali può essere un sistema effica- con mosaici di erba e arbusti. Queste strut- die gesamte Saison gutes Futter für das de grande impegno. Le attività di manu- ce e conveniente per conservare il pascolo. ture possono favorire anche farfalle diurne Vieh. e ortotteri, così come altri gruppi di insetti tenzione devono essere costanti, specie in [ [ primavera, perché la neve causa la caduta La suddivisione dell’area in settori porta che mostrano un forte legame con le piante. Einheimische Tierrassen sorgen längerfri- diversi vantaggi: il cotico erboso delle stig für eine bessere Nutzung der Weiden. di rami e cimali che - se lasciati a terra - [ pregiudicano il corretto pascolamento. Le superfici migliori ha tempo di rigenerarsi Prestare attenzione al materiale utilizzato Die Kombination verschiedener Tierarten piante danneggiate vanno tagliate mante- dal brucamento e viene evitato l’eccessi- all’ inerbimento, in quanto il clima alpino mit unterschiedlichem Fressverhalten nendo un grado di copertura minimo del vo accumulo di deiezioni. Di converso, può compromettere seriamente il risulta- kann für den Erhalt der Weide sinnvoll Realizzazione di recinzione in legno a malga Zuol, Coredo, Val di Non, 2014 - foto Carmelo Anderle. Nello specifico è stato realizzato un recinto per le capre con il tipo “stecconata inchiodata” mentre il pascolo è stato delimitato da una recinzione del tipo “sailzaun di 30–40 per cento. le superfici meno attrattive e marginali, to finale. La semina pacciamata con erba sein, ebenso wie die Bewirtschaftung mit vengono utilizzate forzando gli animali fresca - laddove possibile - è sempre da Ziegen. stanghe”. Il corridoio fra le due recinzioni serve a indirizzare gli animali al pascolo su un’unica via. a stazionarvi. L’attrattività può essere preferire alle sementi acquistate. Errichtung eines Holzzauns auf der Zuol-Alm, Nonstal. Die Koppel für die Ziegen wurde mit genageltem Speltenzaun, die Weide [ Carico ottimale. Negli ambienti silvo - pa- mit einem “Salizaun di stanghe” begrenzt. Der Korridor zwischen den beiden Einfriedungen dient dazu, das Vieh auf demselben Weg storali, la gestione dell’intensità di pascolo aumentata anche posizionando in modo zur Weide zu führen. è fondamentale. Un carico equilibrato di corretto i punti di abbeveraggio e sale. Indice analitico Disboscamento - Rodung 70 O Recupero - Wiedergewinnung (von Grünlandflächen) von Baumstümpfen 82, 94, 126, 128, 130, 154, 169, 170, Bibliografia Orientamento produttivo - Betriebssystem80 , 104 36, 42, 47, 48, 54, 58, 63, 72, 76, 82, 126, 129, 130, 148, 174, 186, 188, 192, 204 A Disboscamento + dissodamento - Stock- und 150, 169, 170, 172, 174, 190, 192, 196, 200, 202, 204, 210 Abbandono - Stilllegung, Auflassung (von Wurzelrodung, Auch: Stock- oder Wurzelrodung 70 P Trinciatura - Strauchentfernung 82, 94, 126, 128, 130, Amt der Tiroler Landesregierung, Anbauflächen, Wiesen etc.) 14, 22, 33, 40, 54, 58, 62, Pascolamento libero - Weitläufiges Hüten94 , 122 Reflui zootecnici - Mist und Gülle 88,90 , 93, 94, 98 154, 169, 170, 174, 186, 188, 192, 204 Abteilung Umweltschutz (Innsbruck): „Die 70, 74, 134, 146 Disciplinare dei pascoli e delle malghe - Almordnung 140, 176 Pascoli alberati - Bestockte Weiden 16, 74, 76, 116, 120, Rinnovazione spontanea - Naturverjüngung 82, 96, Tutela degli habitat - Schutz der Lebensräume 46, 62, Blumen wachsen, weil wir sie mähen“, in: Abbeveratoio - Tränke 88, 91, 208 126, 128, 146, 210 154, 166, 204 70, 94, 126, 128, 150, 152, 169, 172, 210 Die ÖPUL-Naturschutzmaßnahme in Tirol. Durata del pascolamento - Weidedauer 98 Broschüre s.l. 2007. Acqua d’abbeverata - Tränkwasser 88, 89, 90, 116 Pascolo libero - Offene Weide96 , 120, 148 Romice, rumex - Ampfer 103, 148 V E Vacca nutrice - Mutterkuh 106 Brambilla M., Pedrini P.: “Linee guida Acque di lavaggio - Waschwasser (Stall) 93 Elettrificatore - Elektroweidezaungerät156 Pascolo turnato - Rotationsweide 125, 174, 210 S Senecione sudafricano - Südafrikansiches Greiskraut Vacche alpeggiate - Almkühe 70, 80, 96, 106, 108, 166 per la conservazione di specie focali di Ailanto - Götterbaum 46,134 , 136 Escavatore cingolato - Kettenbagger102 , 128 Pascolo vagante - Wanderbeweidung 94 136, 137 interesse comunitario - Specie ornitiche Vacche in asciutta - Galtvieh (trockenstehende Kühe) degli ambienti di alta quota”. LIFE+T.E.N ‐ Alpeggio - Almwirtschaft; Alpung 69, 70, 72, 76, 80, Espansione del bosco - Waldausdehnung 145, 146 Pianificazione territoriale - Landesplanung, Settorializzazione del pascolo - Aufteilung der Weide 106 88, 108, 140, 154, 156, 164 Raumplanung, Landplanung 145, 164 in Abschnitte 80,120 Azione A8, s.l. 2014. F Vacche in lattazione - Milchende Kühe 106 Fagiano di monte o gallo forcello - Birkhuhn 128, 152 Piano di gestione forestale aziendale - Forstbetriebsplan Sfalcio manuale - Händisches Mähen 74, 126 Arbusti - Zwergstrauch 62, 70, 82, 94, 96, 104, 106, 108, Conti G./ Fagarazzi L.: “Avanzamento del 126, 128, 134, 150, 152, 165, 169 164 Valore alimentare - Futterwert94 Felce aquilina - Adlerfarn 94, 102, 126, 148 Siepe - Wildhecke 61, 62 bosco in ecosistemi montani: sogno degli Averla piccola - Neuntöter 62, 152 Piano di sviluppo rurale - Entwicklungsprogramm Valore pabulare - Weidewert 82, 96, 128, 130 ambientalisti o incubo per la società? Cause, Foraggiamento - Fütterungsbereich 70,93 für den ländlichen Raum 63, 88, 126, 130, 129, 148, Sistema silvo-pastorale - Wald-Weidewirtschaft 16 aspetti ed impatti di una delle principali Avifauna - Vogelfauna 63, 84, 150 152, 156, 169, 172, 179 Vasca a liquami - Güllegrube 93 212 G Soprassuolo erbaceo - Grasbestand 94 trasformazioni ambientali, territoriali e 213 B Gestione corretta del pascolo - Korrekte Weideführung Piante nitrofile - Nitratliebende Pflanzen 94, 98, 103, Veratro, Veratrum album - Weißer Germer 94, 102, 126 paesistiche del XX secolo in Italia”, in: Biocenosi - Artengemeinschaft 62, 94 70, 76, 80, 84, 92, 94, 96, 99, 104, 116, 126, 138, 140, 150, 142, 148 Sovracarico dei pascoli - Überbeweidung 91, 94, 96, PLANUM: The European on line- journal of 152, 174, 176, 210, 164 planning, Vol. XI / 2005, pp. 1-20. Brucamento - Abrupfen 96, 210 Piccoli ruminanti - Kleine Wiederkäuer 110 Gregge transumante - Wanderherde 85, 110, 112 Sottocarico dei pascoli - Unterbeweidung94 , 96, 164 C Pozza per abbeveraggio - Sammelbecken als Tränke Provincia Autonoma di Trento, Calpestio - Viehtritt 70,91 , 98, 106, 110 I 89, 206 Sotto-sfruttamento - Unternutzung 82 Infestare - befallen 137 Dipartimento agricoltura e alimentazione, Carico animale - Viehbesatz, Bestoßung94 , 98, 165 Praterie - Grasland 70, 74, 94, 104, 130, 136, 146, 150, Sovra-sfruttamento - Übernutzung 82 Servizio vigilanza e promozione delle Ingestibilità - Futteraufnahme 104,106 152, 166 attività agricole: L’olivicoltura trentina. Coltivazione del bosco - Waldbau 164 Specie distoniche - Gebietsfremde Arten 62, 134 L Prati alberati - Baumwiesen 16, 22, 28 Trento 2011. Copertura erbosa - Krautflur, Krautvegetation94 Lariceto pascolato - Beweideter Lärchenwald 76, 110, Stabulazione - Aufstallen 108, 122 129, 166, 171, 190, 192 Premio di conduzione - Bewirtschaftungsprämie 80 Gezzi G.: “Il declino della noce bleggiana”, Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in Cotico erboso - Grasnarbe (der Weide) 82, 84, 88, 94, Suffrutici - Weichhölzige Sträucher94 , 128 in: Terra Trentina n.10/2005, pp. 27-29 96, 104, 120, 126, 128, 130, 140, 165, 210 Liquame zootecnico - Gülle 54, 90, 192 Pressione di pascolamento - Weidedruck, Beweidungsdruck 98 T D M Tetraonidi - Raufußhühner 128, 150, 152, 154, 210 Giovannini G., Giovannini P.: Recinzioni Deschampsia cespitosa - Rasen-Schmiele 94, 96, 102, Manutenzione - Erhaltung 63, 74, 82, 126, 134, 150, Punto d’abbeveraggio - Tränkstelle 90 tradizionali in Trentino. Edito da: Provincia 128, 142 170, 210 Trincia forestale - Forstmulchgerät 82, 94, 126, 128, Punti sale - Salzlecksteine 90 130, 154, 169, 170, 174, 186, 188, 192, 204 Autonoma di Trento, Servizio Foreste e Decespugliamento - Bodenreinigung 137 Megaforbie - Hochstaudenfluren 84,94 fauna - Servizio Geologico, Trento 2011. R Trincia per erba e residui agricoli - Schlägelmulchgerät Deiezioni animali - Tierische Ausscheidungen, N Recinzione - Weidezaun 116, 118, 120, 156, 158, 170, 82, 94, 126, 128, 130, 154, 169, 170, 174, 186, 188, 192, 204 Tierfäkalien 36, 90 Nardo, nardus stricta - Borstgras 96, 148 171, 174, 180, 182, 184, 211 Trincia per fresare ceppaie - Holzfräse zum Ausfräsen Giovannini G., Giovannini P.: Acqua dell’Alpe Milan W.: Landliche Holzbaukunst: Alte Scotton M., Pecile A., Franchi R.:I tipi di prato Autori Alessandro Wolynski Ringraziamenti Pozze, abbeveratoi, canali: tradizioni e usi del Vorbilder fur Balkone, Türen, Zaune. Graz permanente in Trentino. Edito da: Fondazione [email protected] Trentino. Edito da: Provincia Autonoma di 2014 Edmund Mach, San Michele all’Adige (TN) I primi ringraziamenti non possono che an- Trento - Servizio Foreste e fauna. Quaderni 2012. Daniele Asson dare a Ulrich Beuttler che mi ha guidato e della PAB, n. 1 settembre 2015. Gruppo di Lavoro Foreste: Agroforestry, [email protected] consigliato durante tutta la fase di stesura del Indirizzi per la programmazione 2014-2020. Tasser E, Aigner S, Egger G, Tappeiner U.: libro, caricandosi di un bel po’ di lavoro sup- Gorfer, A.: L’uomo e la foresta : per una storia Documento di approfondimento della Rete Alm Alp Atlas. Atlante delle malghe. Edito da: plementare, aiutando a testare e verificare i dei paesaggi forestali-agrari della regione Rurale Nazionale. Edito da: Ministero delle Arge Alp. Bozen 2013 Per il Servizio Sviluppo Sostenibile e Areee testi, nonchè a tradurre i contenuti del libro. tridentina - Calliano (TN) 1988. Politiche Agricole, Alimentari e Forestali., Protette hanno collaborato: Un grazie anche ai suoi collaboratori della s.l. luglio 2014 Tomasi M., Odasso M., Sottovia L. (a cura Pro text per il prezioso lavoro di revisione Koch B., Hofer G., Walter T., Edwards P. di): Linee guida per la gestione degli habitat Lucio Sottovia stilistica e grammaticale dei testi. J., Blanckenhorn W. U.: Artenvielfalt auf Odorizzi P.: Profumi e sapori perduti. Il fascino di interesse comunitario in Trentino. LIFE11/ [email protected] Ringrazio tutti i colleghi, gli amici e gli autori verbuschten Alpweiden. Empfehlungen zur della frutta antica. Edito da: Associazione NAT/IT000187 T.E.N. Azione A6, s.d. che hanno collaborato attivamente fornendo Bewirtschaftung von artenreichen Alpweiden Spadona. Ronzone (TN) 2005. Valeria Fin testi, fotografie e disegni. In particolare a mit Verbuschungsproblemen. ART-Bericht Ziliotto U. (coord.), Andrich O., Lasen C., Giovanni Giovannini è nato nel 1977 a Tren- [email protected] Tomaso, che ha svolto tutto il lavoro grafico. 769. Agroscope Reckenholz-Tänikon ART, Prosser F., Sarzo A.: Il Monte Brione. Aspetti Ramanzin M.: Tratti essenziali della tipologia to, abita sull’Altopiano di Pinè. Grazie anche a tutte le persone che ho in- Ettenhausen 2013. vegetazionali, indicizzazione del pregio botanico veneta dei pascoli di monte e dintorni. Edito da: Ha compiuto gli studi superiori all’Istituto terpellato come esperti e che non mi hanno Altri autori: ed esigenze conservazionistiche. Riva del Regione del , Accademia Italiana di agrario “A. M. Camaiti” di Pieve Santo Stefa- fatto mancare il loro contributo e giudizio Lasen C.: Habitat Natura 2000 in Trentino. Garda 2003 Scienze Forestali, Venezia 2004. no in Toscana. Laureato a Padova in Scienze sul lavoro svolto. 214 Forestali ed Ambientali, nel 2009 ha conse- Maria Teresa Manfredi Grazie ai colleghi del Servizio Politiche di 215 Edito da: Provincia Autonoma di Trento, guito un dottorato di ricerca in Tecnologie Università degli Studi di Milano Sviluppo Rurale, per aver finanziato la stam- Assessorato all’Urbanistica e Ambiente, Reeg T ., Brix M.: Baumlandschaften: Nutzen meccaniche e dei processi agricoli e forestali. Dipartimento di Medicina Veterinaria. pa della pubblicazione, utilizzando fondi Servizio Parchi e Conservazione della und Ästhetik von Bäumen in der offenen Dal 2010 è Funzionario forestale del Servizio via Celoria, 10 - 20133 Milano Europei. Natura. Rovereto, 2006. Landschaft. Ostfildern 2009 Foreste e fauna della Provincia Autonoma [email protected] Infine meritano un sincero ringraziamento di Trento, presso l’Ufficio Pianificazione, tutti i tecnici, amministratori, colleghi e Lauber S., Herzog F., Seidl I., Böni R., Bürgi Rigoni-Stern G., Da Ronch F.: “Strategie Selvicolture ed Economia forestale. contadini che mi hanno aiutato, ispirato e M., Gmür P., Hofer G., Mann S., Raaflaub, operative per il controllo delle infestanti nei [email protected] stimolato a cercare e proporre le soluzioni M.; Schick M., Schneider M., Wunderli R. pascoli alpini”, in: Quaderno SOZOOALP che sono riportate nel libro. (Hrsg.): Zukunft der Schweizer Alpwirtschaft. 3/2006, pp.41-50 Gli autori del SERVIZIO FORESTE E FAUNA Fakten, Analysen und Denkanstösse aus che hanno collaborato a questa pubblicazione dem Forschungsprogramm AlpFUTUR. Riguero-Rodriguez A., McAdam J.,

Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in sono: Trentino Paesaggi agro-forestali in Birmensdorf, Eidg. Forschungsanstalt WSL; Mosquera-Losada M.R.: Agroforestry in Zürich-Reckenholz, Forschungsanstalt Europe. Current Status and Future Prospects, Stefano Montibeller Agroscope Reckenholz-Tänikon ART 2013 s.l. 2009. [email protected]

S.N.: Xero-grazing, Azione C 2, Predisposizione Romano M., Sarcletti P., Battisti B., Covi Damiano Fedel delle attrezzature pastorali funzionali alla S.: Camminalberi. Percorsi, fiabe e storie alla [email protected] gestione conservativa. Deliverable di chiusura scoperta di varietà tradizionali di mele e pere e dell’azione, LIFE12 NAT/IT/000818 s.l. non solo. Edito da: Comune di Sarnonico, s.l. Massimo Miori dicembre 2015. 2008. [email protected] 216 Paesaggi agro-forestali in Trentino Paesaggi agro-forestali in

Disegno di Katia Moser