Atti del 45° Corso CNSS-SSI di III livello “Geomorfologia Carsica” (a cura di M. Parise, S. Inguscio & A. Marangella) Grottaglie, 2-3 febbraio 2008 ELEMENTI DI GEOMORFOLOGIA CARSICA DELLA PUGLIA MARIO PARISE CNR - Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, Bari (
[email protected]) Gruppo Puglia Grotte, Castellana-Grotte 1. INTRODUZIONE La Puglia è tra le regioni d’Italia più importanti per i fenomeni carsici, grazie alla presenza di rocce carbonatiche in affioramento su gran parte della propria estensione. Tali rocce si sono depositate nell’ambito del dominio paleogeografico della piattaforma Apula, che nel Mesozoico costituiva uno dei principali corpi carbonatici del bordo meridionale della Tetide. La piattaforma Apula era un promontorio della zolla africana, e risultava compresa tra due zone di mare più profondo (Fig. 1), il Bacino Ionico ad E e quello Lagonegrese-Molisano ad W. L’evoluzione degli studi geologici negli ultimi anni ha portato a rivedere significativamente le ipotesi di ricostruzione paleogeografica di questi territori (BOSELLINI, 2002), con ovvie conseguenze anche per quanto riguarda lo sviluppo del carsismo. Ciò è avvenuto principalmente grazie a recenti scoperte sul territorio pugliese, con ritrovamenti di orme di dinosauri in vari siti, dalle Murge (lungo la strada Santeramo- Altamura, Fig. 2; NICOSIA et alii, 2000) al Gargano, presso Borgo Celano ed a Mattinata. Fig. 1 – Distribuzione delle piattaforme carbonatiche Cretacee nell’area adriatica e ionica (da BOSELLINI, 2002). Gli asterischi indicano i siti di ritrovamento di impronte di dinosauro. Mario Parise Fig. 2 – Pista di impronte di dinosauri all’interno della Cava Pontrelli, presso Altamura. La conformazione geografica della Puglia, sotto forma di lunga e stretta penisola, fa sì che, oltre al carsismo classico, essa rivesta eccezionale valenza anche per quanto riguarda il carsismo costiero.