Borgo S. Lorenzo - Mugello

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Borgo S. Lorenzo - Mugello Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana (E. Repetti) http://193.205.4.99/repetti/ Borgo S. Lorenzo - Mugello ID: 590 N. scheda: 7230 Volume: 1; 3; 6S Pagina: 336, 343 - 348; 625 - 627; 31 ______________________________________Riferimenti: Toponimo IGM: Borgo S. Lorenzo Comune: BORGO SAN LORENZO Provincia: FI Quadrante IGM: 106-1 Coordinate (long., lat.) Gauss Boaga: 1691543, 4869823 WGS 1984: 11.38818, 43.95816 ______________________________________ UTM (32N): 691606, 4869998 Denominazione: Borgo S. Lorenzo - Mugello Popolo: S. Lorenzo a Borgo S. Lorenzo Piviere: S. Lorenzo a Borgo S. Lorenzo Comunità: Borgo S. Lorenzo Giurisdizione: Borgo S. Lorenzo Diocesi: Firenze Compartimento: Firenze Stato: Granducato di Toscana ______________________________________ BORGHETTO. Varie borgate situate sulle più frequentate vie portano il solo nome di Borgo , o di Borghetto , che l'uno dall'altro può distinguere la Valle, e il distretto cui ciascuno di essi appartiene. Noi ci limiteremo ad indicare i Borghetti che costituiscono popolo, ossia che danno il nome a una chiesa parrocchiale. BORGO S. LORENZO in Val di Sieve. Terra la più popolata e di maggior traffico di tutto il Mugello, capoluogo di Comunità, residenza di un Potestà nel Vicariato di Scarperia, Diocesi e Compartimento di Firenze. Risiede in pianura quasi nel centro della Valle alla destra del fiume Sieve, un quarto di miglio discosta dal ponte che lo cavalca, sulla strada provinciale che sale l'Appennino di Casaglia, e per la Valle del Lamone conduce a Marradi e a Faenza a un'elevatezza di 315 braccia sopra il livello del Mediterraneo. Trovasi nel grado 29° 71' di longitudine e 43° 57' 6” di latitudine, 15 miglia toscane a settentrione di Firenze, 19 a greco di Prato. Ha dato il nome al paese la sua stessa chiesa plebana, di cui si conserva la più antica memoria in un contratto enfiteutico Page 1/8 Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana (E. Repetti) http://193.205.4.99/repetti/ fatto, li 5 agosto dell'anno 941, nella corte e chiesa di S. Lorenzo in Mugello, judiciaria florentina , quando Raimbaldo vescovo di Firenze diede a livello ai figli di Atriperto alcune corti e sostanze poste nei pivieri di S. Cresci, di S. Giovanni Maggiore, di S. Lorenzio in Mugello e a Susinana per l'annuo canone di 12 denari di argento. Pochi anni dopo (1076, 28 dicembre) in una bolla di Gregorio VII al preposto del capitolo fiorentino si nomina il castello della pieve del Borgo S. Lorenzo con altri luoghi stati ceduti ai canonici dal vescovo Gherardo innanzi che sedesse nella cattedra di S. Pietro sotto il nome di Niccolò II. Infatti sino dalla sua origine il territorio del Borgo S. Lorenzo apparteneva in gran parte ai vescovi di Firenze, che inviavano costà un amministratore economico e civile con il titolo di capitano, di rettore, o di giusdicente, sotto la protezione però della Repubblica fiorentina e del suo potestà. Al quale diritto di elezione cominciò a prendere parte anche il popolo del Borgo mediante una concordia del 1227, per la quale il vescovo riservossi la nomina del potestà ogni quattro anni, lasciando al popolo la libertà di scegliere negli altri tre anni il proprio giudice. Non ostante ciò il vassallaggio dei Borghigiani verso il loro signore continuò per tutto il secolo XIII; di che ne fa prova solenne un ordinamento fatto li 20 dicembre 1239 da Ubaldino della Pila potestà del Borgo S. Lorenzo eletto dal vescovo Ardingo, e approvato dalla Università del Borgo S. Lorenzo, quando questa si obbligò di non erigere case né torri alte più di 15 braccia dal suolo, né di fabbricare alcuna sorta di abitazione senza licenza del vescovo suo signore. Come feudatarj della chiesa fiorentina, per molti possessi da essa provenienti, giuravano ai sui vescovi vassallaggio, nel 1299, gli Ubaldini della Pila, di Senni, Tano da Castello (di Lutiano) ed altri signorotti di quella consorteria. (LAMI, Mon. Eccl. Flor. ). La potestà temporale dei vescovi fiorentini sopra molti paesetti e castellucci della loro diocesi andava a illanguidire a proporzione del vigore che prendeva in Toscana il sistema di libertà e l'influenza politica del Comune di Firenze. Il quale di protettore divenne esso stesso arbitro ad onta di tanti feudatarj e baroni da ogni lato sparsi in mezzo al suo territorio. - Le guerre accese sul cadere del secolo XIII e nel susseguente fra la Repubblica fiorentina e gli Ubaldini, come quelli, che da'visconti del Vescovado si erano resi tiranni assoluti della maggior parte del Mugello, obbligarono la Signoria a guarnire di torri anco il Borgo S. Lorenzo, nel tempo che vicino ad esso circondavasi di mura castellane, di fossi e di steccati il castello S. Barnaba, che ebbe poi nome di Scarperia . La discesa in Mugello accaduta nel 1303 per parte dei fuoriusciti Ghibellini, mentre tentavano di sorprendere e sovvertire l'ordine dello stato in Firenze, e quella che avvenne dopo per parte dell'esercito dell'arcivescovo di Milano, indusse i Fiorentini, nel 1351, a munire di migliori ripari e di più validi presidj anco il Borgo S. Lorenzo; in grazia dei quali poté difenderlo dalle aggressioni del nemico, mentre tentava nel suo distretto la famosa giornata di Pulicciano. La pieve di S. Lorenzo non solamente diede il titolo alla cospicua terra che la rinchiude, ma da essa dipendevano i più numerosi possessi territoriali della stessa Comunità; i quali, o per effetto di enfiteusi, o per dono, o per vendita, o per altri titoli, nei secoli intorno al mille, alla mensa vescovile erano pervenuti. È un vasto tempio a tre navate con sette archi a sesto intero e sei pilastri per parte, di pietrame squadrato con finestre strette a guisa di feritoja, fabbricato dopo la metà del secolo XIII, siccome apparisce da un'iscrizione murata nella tribuna, che segna l'anno 1263 col nome del pievano di quel tempo. Posteriormente fu innalzata un'altissima torre della figura di un mezzo dodecagono tagliato da un diametro, che posa sopra l'arco della tribuna, mentre i sei lati girano intorno al segmento di cerchio che chiude il presbiterio. La quale torre ad uso di campanile fu opera posteriore, probabilmente contemporanea ai primi risarcimenti della stessa chiesa, nel 1316, effettuati innanzi che fosse barbaramente coperto da intonaco l'interno pietrame, avendo conservato intatta Page 2/8 Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana (E. Repetti) http://193.205.4.99/repetti/ unicamente la tribuna e la esterna facciata. - Fu emanato nella canonica di questa chiesa, nel marzo 1147, un decreto del vescovo fiorentino Gottifredo dei conti di Capraja a favore del monastero di S. Pietro a Luco in Mugello, e nel 1185 (6 maggio) un breve del pievano arcidiacono del Borgo S. Lorenzo. (ANNAL. CAMALD. e ARCH. DIPL. FIOR.). Il giuspadronato di questa pieve, essendo stato ceduto nel 1543 con l'annuenza del pontefice Paolo III dal pievano di quel tempo all'antico monastero delle Domenicane di S. Caterina presso il Borgo, queste edificarono una nuova clausura accosto alla pieve, e d'allora in poi esse fruirono le maggiori entrate con nominare il parroco amovibile, sino a che, nel 1817, la stessa chiesa ritornò alla collazione ( ERRATA : del vescovo fiorentino) del Sovrano. La pieve di S. Lorenzo è matrice di cinque parrocchie, con quattro annessi; 1. S. Andrea a Gricignano , cui fu aggregato il popolo di S. Michele a Monte Aceraja ; 2. S. Maria a Olmi con l'annesso di S. Bartolomeo a Monte Azzi ; 3. S. Maria a Monte Floscoli con l'annessa cura de'SS. Ippolito e Casciano dello stesso luogo; 4. S. Martino a Vespignano ; 5. S. Miniato a Piazzano , cui fu unita la soppressa parrocchia di S. Michele a Alioni . Esiste fuori del Borgo dal lato orientale il soppresso convento dei frati Conventuali fondato ai tempi di S. Francesco, se non lo fu dallo stesso Serafico, il quale in Borgo S. Lorenzo è fama che predicasse. Certo è che questo convento esistere doveva nei primordj di quella religiosa consorteria, mentre al medesimo, nel 1278, assegnò un legato la contessa Beatrice vedova del Conte Marcovaldo di Dovadola. La terra del Borgo, avendo aumentato di popolazione a proporzione del suo commercio e della sua industria, andò di pari passo estendendo ognora più il suo fabbricato fuori dell'antico recinto, dove esiste ancora il vasto foro, che servì da tempo immemorabile ai suoi copiosi mercati. Nei secoli decorsi la Comunità di Borgo S. Lorenzo costituiva una delle 76 leghe del Contado fiorentino, formata di tante piccole università, o quartieri, ad alcuna delle quali davasi il nome di Opera. Cinque di queste ultime componevano l'insieme della Comunità del Borgo cioè, opera di Sopra al Borgo, opera di Sotto , opera de' Lombardi , opera di Rabatta , opera di Ripa e Lutiano , opera d' Olmi , opera degli Scali . Comunità del Borgo S. Lorenzo . - Il territorio comunitativo del Borgo S. Lorenzo costituisce la zona centrale che attraversa la Valle della Sieve dal crine dell'Appennino di Casaglia sino a Monte Giovi e Monte Senario. Ha una lunghezza di circa 13 miglia, mentre in larghezza varia dalle tre alle sette miglia. Esso cuopre nel totale una superficie di 42679 quadrati, dei quali sono da detrarre 829 quadrati per alvei di fiumi, torrenti, rivi, e pubbliche vie. Contiene una popolazione di 10787 abitanti a ragione di 207 persone per ogni miglio quadrato. È contornato da otto Comunità. Dalla parte dell'Appennino, verso maestro confina con il territorio di Firenzuola, a partire dalla diruta rocca di Monte Altuzzo , circa un miglio toscano a levante del giogo di Scarperia, di dove corre per quasi tre miglia toscane sul crine della montagna. Giunto alla via di Moscheta , si avanza alquanto sul dorso che acquapende nella Valle del Santerno, sino alla confluenza del fosso della Serra nel torrente Rovigo , dove rivolgesi a levante per rimontare il suo alveo, avendo per circa 3 miglia a contatto la Comunità di Palazzuolo, che abbandona al botro delle Volte .
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