KEITH TIPPETT OMAGGIO a CLAUDIO LOLLI FABIO GREMO SABRINA NAPOLEONE RITMIA.Compagnia
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MAT2020 - quarantanove - 0219 - quarantanove MAT2020 OMAGGIO A CLAUDIO LOLLI KEITH TIPPETT FABIO GREMO SABRINA NAPOLEONE RITMIA.COMpagnia FEBBRAIO 2019 E arriva il primo numero di MAT2020 del 2019… il tempo scorre velocemente ma noi non ci stanchia- mo di scrivere di musica! Un solo evento live, quello descritto da Franco Vassia che racconta quanto organizzato al Folk Club MAT 2020 - MusicArTeam racconta... di Torino per ricordare Claudio Lolli. [email protected] Angelo De Negri Una bella esperienza quella inglese al HRH Prog 7 Festival: il bassista Roberto Vitelli, ospite dei ‘The General Manager and Web Designer Attack’, ha raccontato a Zia Ross dettagli interessanti. Athos Enrile Tante le interviste, inserite nei commenti agli album: spicca su tutte la chiacchierata telefonica che 1st Vice General Manager and Chief Editor Max Rock Polis ha realizzato con Bernardo Lanzetti. Massimo ‘Max’ Pacini Recensioni dischi di recente uscita e rivisitazioni: 2nd Vice General Manager, Chief Editor and Webmaster Antonello Giovannelli descrive il progetto RITMìA.COMpagnia, culminato nel disco “MEDITENTA- Marta Benedetti, Paolo ‘Revo’ Revello ZIONE” mentre Athos Enrile propone l’ultimo lavoro deiThe Samurai Of Prog (“OMNIBUS-The Early Administration Years”); nell’angolo metal Alessio Secondini Morelli presenta “Create Your Own Show”, di Massimo Canfora, ed Evandro Piantelli descrive “MYSOGINIA”, dei Syndone; doppio lavoro per Valentino But- Web Journalists: ti che ha ascoltato per MAT2020 “Chronomonaut” - dei Glass Hammer - e “Mutazione”, dei FEM; an- che Andrea Pintelli raddoppia, partendo da “A Mid Autumn Night’s Dream” - Keith and Julie Tippett, Antonio Belfiore Lino “Capra” Vaccina, Paolo Tofani -, approdando a “Life Size”, di John Greaves; Andrea Zappaterra Carlo Bisio si sofferma su Cristina Nico -“L’Eremita”-, mentre il ritorno di Gianni Sapia ci porta… “Verso L’Alaba- Valentino Butti ma”, di Giuseppe Calini. Antonello Giovannelli Si prosegue con “Live At Parkavilla Theatre”, dei Phoenix Again - proposto da Luca Nappo - mentre Maurizio Mazzarella Max Rock Polis ci introduce a “L’incanto dello zero”, de Il Segno Del Comando; tanto lavoro per Al- Alessio Secondini Morelli berto Sgarlato che, oltre alla solita rubrica relativa agli album importanti della sua vita (questa volta Jacopo Muneratti tocca a “Seasons’ end” dei Marillion), illustra il nuovissimo album di Gianni Venturi - “Mantra infor- Luca Nappo matico” - , e “The magic park of dark roses”, dei Old Rock City Orchestra; intervista a Fabio Gremo Antonio Pellegrini e presentazione del nuovo “Don’t Be Scared Of Trying” (Athos Enrile), mentre Edmondo Romano Evandro Piantelli intervista Sabrina Napoleone, che parla del suo nuovo disco, “ModirMin”. Andrea Pintelli Un po’ di storia arriva con le news di Jacopo Muneratti che anticipa l’uscita di registrazione antiche Max Rock Polis dei Tallis, mentre Antonio Belfiore ci ricorda “Gemini Suite Live”, dei Deep Purple. Edmondo Romano Gianni Sapia Fantastico il ricordo del 50° anniversario dall’uscita di “Arthur”, dei The Kinks, da parte di Antonio Mauro Selis Pellegrini. Alberto Sgarlato Riccardo Storti Non mancano mai le rubriche consolidate, quelle di Carlo Bisio (musica e sicurezza sul lavoro), Ric- Franco Vassia cardo Storti (album del 1994 dei The Tab Two) e le indagini psicomusicologiche di Mauro Selis, che Andrea Zappaterra propone come sempre un nuovo percorso prog da seguire, in questo caso in Australia. Zia Ross Cosa dire ancora… il nuovo anno inizia nei migliori dei modi, sempre con MAT2020! MAT2020 is a trademark of MusicArTeam. 2 3 sommario MAT2020 - quarantanove 0219 Le Rubriche di MAT2020 (click sul titolo per andare alla pagina) Metalmorfosi L’immagine di copertina: a cura di Maurizio Mazzarella KEITH TIPPETT 40 MASSIMO CANFORA New Millennium Prog In questo numero: a cura di Mauro Selis (click sul titolo per andare alla pagina) AUSTRALIA OMAGGIO A CLAUDIO LOLLI 6 50 FABIO GREMO 14 Once I wrote some poems a cura di Alberto Sgarlato THE SAMURAI OF PROG 20 MARILLION DEEP PURPLE 24 64 “Seasons End” FEM 26 Careful with that axe, Eugene GLASS HAMMER 28 a cura di Carlo Bisio RITMIA.COMPAGNIA 30 HAVE YOU EVER SEEN THE RAIN NEWS TULLIANE 42 72 PHOENIX AGAIN 44 Psycomusicology OLD ROCK CITY ORCHESTRA 45 a cura di Mauro Selis THE KINKS 46 COME POSSO DIRTI CHE HO SYNDONE 54 80 PAURA? JOHN GREAVES 56 Gioielli Nascosti TIPPETT/CAPRA VACCINA/TOFANI 58 a cura di Riccardo Storti THE TAB TWO BERNARDO LANZETTI 66 “Hip Jazz” IL SEGNO DEL COMANDO 70 86 GIANNI VENTURI 75 SABRINA NAPOLEONE 76 GIUSEPPE CALINI 84 CRISTINA NICO 88 ROBERTO VITELLI 90 4 5 na festa traboccante di magìa, di con- schierato di quella fantastica generazione Utagiosa felicità ma, nel contempo , anche di esplosa con i De André, i Guccini, i De Gre- dolorosa malinconia, quella del 20 dicem- gori e il primissimo Venditti. Più volte, e in bre 2018, vissuta nel leggendario tempio tempi non sospetti, ho avuto modo di dei- Per quelli del Folk Club di Torino. nire Lolli come il Leopardi della musica Una serata che, a differenza dei nostri tempi italiana, sia per la profondità ancestrale dei grami, sapeva di ritorno alle origini, di pugni suoi testi che per il suo pessimismo cosmico, come di F rancnoio Vassia chiusi e di bicchieri di vino, di concerti d'an- per le molte illusioni e per la sua assoluta tàn, di canti e di assemblee, di utopie riesu- padronanza autoctona, distantissima dagli mate e di ubriacante compagnia. stilemi degli chansonniers francesi e dai folk Ricordare Claudio Lolli non era certo facile, singers americani. dificilissimo arrampicarsi sugli specchi Nella musica italiana i suoi testi sono poesia delle parole e sulle note che ci ha saputo re- allo stato puro perché odorano di vita e di galare ma due amici, Andrea Parodi can- morte, di amore, di petali di rosa e di polvere tautore, e Paolo Lucà erede del fondatore del da sparo. Frammenti e frasi che vivono di mitico scantinato torinese, hanno saputo se- luce propria, che scavano nei turbamenti lezionare e, tra la “meglio gioventù”, trovare infantili, sondano la rabbia adolescenziale, e riunire alcuni pezzi di vita e i compagni più denunciano i malesseri del servizio di leva. cari al musicista bolognese. E ancora: parole come pietre che denuncia- Scomparso il 17 agosto dello scorso anno, no i crimini politici, le stragi di Stato, l'ipo- Claudio Lolli è stato sicuramente il cantau- crisia delle istituzioni. Come dimenticare le tore più impegnato e il più politicamente note di copertina dell'album Ho visto anche Omaggio a Paolo Capodacqua ClaudioClaudio LolliLolli 6 7 degli zingari felici dove denunciava, ai IL CONCERTO funerali delle vittime dell'Italicus, “l'af- CARLO PESTELLI, accompagnato alla chitar- fronto della presenza, a dir poco sconcer- ra da Alex Gariazzo, ha aperto la festa ese- tante, in nome del governo, di personaggi guendo Dita e Donna di iume. Un'inter- del calibro di Leone e Fanfani”? Ma Lolli, pretazione intensa, accorata e dolcissima, come pochi altri, sapeva anche parlare quasi in punta di piedi. “Uno dei motivi per d'amore. Di profondo amore. La sua disco- cui Claudio era così amato, nonostante si graia è lastricata di perle preziose, di lette- dicesse che il suo era un carattere un po' re, di celebrazioni di tenerezza, di adorazio- duro e un po' dificile, era invece quella di ne e di profonda dolcezza. Sulla propria essere una persona particolarmente dolce, pelle ha pagato il non volersi genulettere al perché credo che la sua coerenza fosse sistema, ino al punto di abbandonare le sce- proprio quella di proteggerci dalla volgarità ne per un ruolo da insegnante di ruolo. Il suo del mondo, dalla volgarità - per esempio - ritorno è stato preponderante merito di della EMI, che lui canta in quella canzone Paolo Capodacqua che, dal 1992 al 2015, ha famosissima che è Autobiograia Industriale saputo ridisegnargli la sua seconda stagione e che, in qualche modo, è un po' l'emblema sia come amico che come fedele compagno del suo repertorio, di chi era lui, di cosa di viaggio. Gli ultimi concerti erano certa- pensava e di come si rapportava con questo mente altra cosa rispetto ai fasti degli anni mestiere così dificile, così rutilante. Però, in Settanta dove, nelle Feste dell'Unità, Claudio realtà, dal lato umano sapeva intessere dei sapeva riempire i Palasport ino all'invero- rapporti profondissimi che mancheranno Andrea Parodi simile. Ma quanta umanità, quanta bellezza, veramente a tutti quelli che hanno avuto quanta poesia, quanta onestà e quanto amo- l'opportunità e la fortuna di conoscerlo re, queste ultime apparizioni, hanno saputo bene”. irrorare nelle vene del cuore. A seguire, ANDREA PARODI con una bellis- un simbolo, un punto di riferimento, un ami- canzone anche per noi e che, in suo onore, La Targa Tenco, giunta con grave e colpevo- sima e vissuta versione di Michel, seguita da co. Era un meraviglioso ponte, perché con De l'avremmo chiamata I musicisti di Lolli”. lissimo ritardo, è stata un omaggio giunto Per non sentirsi soli, un brano tratto dal suo André, Guccini e De Gregori non potevi par- Senza accompagnamento si è quindi esibito fuori tempo massimo, ultimo screzio di un secondo album, Soldati che, tra gli altri, oltre lare per ore, con lui sì. Ti accendeva tutti i nella viscerale cantata che cùlmina in una baraccone musicale che, per sopravvivere, si ai Gang e a Luigi Grechi, ospitava anche sogni e ti faceva accarezzare la malinconia, frase bellissima: “La verità è rivoluzionaria, è venduto l'anima e, come Saturno, ha divo- Claudio Lolli. “Claudio non è stato solo uno come un bambino che accarezza un cane per è la libertà che ci manca come l'aria, è la rato tutti i suoi igli migliori. dei più grandi cantautori italiani. Per noi era la prima volta, spaventato ed eccitato allo verità che vogliamo respirare e i musicisti stesso tempo.