Regione Azienda U.L.S.S. n. 22 Bussolengo

CONFERENZA DEI SINDACI DELL'ULSS n. 22

Sede: C.A. Dalla Chiesa - 3 7 0 1 2 B U SSO L E N G O (V ero n a) - CF . e P . IV A 0 2 5 7 6 2 1 0 2 3 7 Servizi Sociali: Tel. (+39) 0456 712 357/376 - Fax: 0456 712 344 - E -M ail: [email protected] -- w w w .u lss2 2 .v en .it ______

Bussolengo, 02 maggio 2012 Protocollo n. 26764/II.14 Ai Sigg. Sindaci dei Comuni dell’ULSS n. 22

Al Direttore Generale Al Direttore Amministrativo Al Direttore Sanitario Al Direttore dei Servizi Sociali Al Direttore Distretto Socio Sanitario Aziendale

e, p.c. Al Direttore U.O.C. Qualità, Autorizzazione Accreditamento Istituzionale Dott.ssa Carla Enrica Foglietta Dr.ssa Flavia Dal Bosco Direzione amm.va Presidio ospedaliero

Dr. Raffaele Ceravolo Dipartimento Dipendenze

LO R O S E D I

OGGETTO: Convocazione della Conferenza dei Sindaci.

Ai sensi dell’art. 6 del “Regolamento per la disciplina e lo svolgimento dell’attività della Conferenza dei Sindaci dei Comuni appartenenti all’ULSS n. 22 e della Rappresentanza”, la Conferenza dei Sindaci è convocata per giovedì 10 maggio 2012 alle ore 16,00 in prima convocazione e alle ore 17,00 in seconda convocazione presso la sala riunioni del Centro Polifunzionale dell’ULSS a Bussolengo per affrontare il seguente ordine del giorno:

1. Servizi di soccorso e trasporto sanitario per pazienti allettati o non deambulanti e non trasportabili con altro mezzo. 2. Trasporti sanitari: situazione attuale del servizio e prospettive future. 3. Piano Locale della Domiciliarità delle persone disabili: anno 2012. 4. Iniziative volte a contrastare e contenere il fenomeno del gioco d'azzardo mediante strumenti politico amministrativi. Costituzione gruppo di lavoro. 5. Bilancio previsione 2012: calendario incontri distrettuali. 6. Piano di zona 2011 – 2015: programmazione strutture residenziali per la tutela dei minori. 7. Varie ed eventuali. Cordiali saluti.

F.to IL PRESIDENTE

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Sede: C.A. Dalla Chiesa - 3 7 0 1 2 B U SSO L E N G O (V ero n a) - CF . e P . IV A 0 2 5 7 6 2 1 0 2 3 7 Servizi Sociali: Tel. (+39) 0456 712 357/376 - Fax: 0456 712 344 - E -M ail: [email protected] -- w w w .u lss2 2 .v en .it ______

V E R B A L E D E L L A SE D U T A D E L 10 .0 5.20 12 P rim a con vocazion e

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci con nota prot. n. 26764/II.14 del 02/05/2012, ha convocato, ai sensi dell'art. 6 del "Regolamento per la disciplina e lo svolgimento dell'attività della Conferenza dei Sindaci dei Comuni appartenenti all'ULSS n. 22 e della Rappresentanza", la Conferenza dei Sindaci, in prima convocazione alle ore 16.00, in seconda convocazione alle ore 17.00 di giovedì 10/05/2012, presso la sala riunioni della nuova sede Ulss (struttura polifunzionale) sita in via C.A. Dalla Chiesa (a fianco ITC) a Bussolengo per trattare il seguente ordine del giorno:

1. Servizi di soccorso e trasporto sanitario per pazienti allettati o non deambulanti e non trasportabili con altro mezzo. 2. Trasporti sanitari: situazione attuale del servizio e prospettive future. 3. Piano Locale della Domiciliarità delle persone disabili: anno 2012. 4. Iniziative volte a contrastare e contenere il fenomeno del gioco d'azzardo mediante strumenti politico amministrativi. Costituzione gruppo di lavoro. 5. Bilancio previsione 2012: calendario incontri distrettuali. 6. Piano di zona 2011 – 2015: programmazione strutture residenziali per la tutela dei minori. 7. Varie ed eventuali.

Sono le ore 17.00 e il Presidente invita il Segretario verbalizzante, dr. Elmer Soffiati, nominato ai sensi dell'art. 21 del Regolamento, a procedere all'appello nominale dei Sindaci o loro delegati. Constatato che risulta presente solo il Presidente della Conferenza, anziché la metà più uno, come stabilito dall'art. 7 del Regolamento, dichiara la seduta deserta in prima convocazione.

Il Segretario Il Presidente Elmer Soffiati Umberto Chincarini

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Sede: C.A. Dalla Chiesa - 3 7 0 1 2 B U SSO L E N G O (V ero n a) - CF . e P . IV A 0 2 5 7 6 2 1 0 2 3 7 Servizi Sociali: Tel. (+39) 0456 712 357/376 - Fax: 0456 712 344 - E -M ail: [email protected] -- w w w .u lss2 2 .v en .it ______

VERBALE DELLA SEDUTA DEL 10.05.2012 Seconda convocazione

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci con nota prot. n. 26764/II.14 del 02/05/2012, ha convocato, ai sensi dell'art. 6 del "Regolamento per la disciplina e lo svolgimento dell'attività della Conferenza dei Sindaci dei Comuni appartenenti all'ULSS n. 22 e della Rappresentanza", la Conferenza dei Sindaci, in prima convocazione alle ore 16.00, in seconda convocazione alle ore 17.00 di giovedì 10/05/2012, presso la sala riunioni della nuova sede Ulss (struttura polifunzionale) sita in via C.A. Dalla Chiesa (a fianco ITC) a Bussolengo per trattare il seguente ordine del giorno:

1. Servizi di soccorso e trasporto sanitario per pazienti allettati o non deambulanti e non trasportabili con altro mezzo. 2. Trasporti sanitari: situazione attuale del servizio e prospettive future. 3. Piano Locale della Domiciliarità delle persone disabili: anno 2012. 4. Iniziative volte a contrastare e contenere il fenomeno del gioco d'azzardo mediante strumenti politico amministrativi. Costituzione gruppo di lavoro. 5. Bilancio previsione 2012: calendario incontri distrettuali. 6. Piano di zona 2011 – 2015: programmazione strutture residenziali per la tutela dei minori. 7. Varie ed eventuali.

Preso atto che la seduta in prima convocazione è andata deserta per mancanza del numero legale, essendo le ore 17.00, si procede all'appello in seconda convocazione dei Sindaci o loro delegati secondo l’elenco di seguito riportato (21 presenti):

Affi DELEGATO DELEGATO Brenzone DELEGATO Bussolengo SINDACO DELEGATO Castelnuovo DELEGATO Costernano DELEGATO Dolcè

Erbè DELEGATO Garda SINDACO DELEGATO DELEGATO DELEGATO DELEGATO SINDACO DELEGATO DELEGATO S. Pietro Incariano S. Zeno di Montagna S. Ambrogio di Valpolicella S. Anna d’Alfaedo DELEGATO Sona DELEGATO DELEGATO DELEGATO Villafranca di . DELEGATO

Dr. Elmer Soffiati (Dirigente Servizi Sociali) - Segretario verbalizzante.

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci introduce il punto 1) all’O.d.G. Servizi di soccorso e trasporto sanitario per pazienti allettati o non deambulanti e non trasportabili con altro mezzo e dà la parola alla Dr.ssa Flavia Dal Bosco. Viene illustrato il documento consegnato in precedenza a tutti gli amministratori e destinato ai Sindaci, ai responsabili dei Servizi Sociali e agli Assistenti Sociali dei Comuni dell’ULSS 22. Nello specifico viene data informazione che la Regione Veneto con DGR n. 1411 del 6 settembre 2011 – “Oneri dei servizi di soccorso e trasporto sanitario. Modifica alla circolare n. 12 del 4.5.1999 di cui alle deliberazioni della Giunta Regionale n.1490 del 4.5.1999 e n. 1527 del 15.6.2001” - ha approvato nuove disposizioni per gli utenti di cui all’oggetto. Si tratta di servizio di trasporto tramite ambulanza di utenti allettati o comunque non deambulanti e non trasportabili con altro mezzo dal domicilio ad una struttura ospedaliera od ambulatoriale per: - ricovero ospedaliero in regime ordinario, di day hospital e day surgery, che non richiede prestazioni di Pronto Soccorso; - prestazioni ambulatoriali per l’esecuzione di visite, accertamenti strumentali, terapie. La suddetta DGR prevede il trasporto a totale carico del SSN per i pazienti con particolari condizioni di disagio socio-economico. Tale condizione va certificata con una dichiarazione. La dichiarazione di condizione di disagio socio economico, viene

rilasciata dal Servizio Sociale Professionale di Base, facendo riferimento ad uno dei seguenti criteri: a) utente in carico ai Servizi Sociali per un disagio socio-economico; b) utente per cui il Servizio Sociale ritiene che sussistano le condizioni disagio socio economico. Tale dichiarazione dovrà essere controfirmata dal Responsabile del Servizio Sociale del Comune ed avrà durata massima di un anno. La dichiarazione sarà rilasciata a seguito di richiesta dell’interessato o di un suo familiare utilizzando apposito modulo predisposto allo scopo. Il richiedente, ottenuta la dichiarazione di disagio socio economico, la inoltrerà al medico del Distretto competente per territorio, per la richiesta di trasporto. Si precisa che rimangono invece sempre a totale carico dell’assistito i trasporti per: a) accesso a strutture extraospedaliere (es. Centri di Riabilitazione) b) visite medico-legali, riconoscimento invalidità, visite INAL, impianti ed ausili protesici (esclusi gli ausili per gli arti inferiori) c) trasporti per prestazioni di Medicina fisica e riabilitativa presso strutture accreditate e non d) trasporti per cure termali e) visite specialistiche e prestazioni diagnostiche presso strutture accreditate/non accreditate per l'esecuzione di prestazioni non prenotate tramite il CUP o di prestazioni in regime di attività libero professionale con onere a carico dell’utente f) visite specialistiche e prestazioni diagnostiche presso strutture non accreditate g) trasporti sanitari richiesti in ragione di difficoltà logistiche di natura non sanitaria o per la presenza di barriere architettoniche.

Ore 17.30 entrano i Delegati di Cavaion e S.Ambrogio e alle 17.35 il Sindaco di Bardolino. Vengono formulate alcune richieste di chiarimento alle quali seguono specifiche spiegazioni utilizzando e illustrando la modulistica che sarà fornita allo scopo.

Al termine della presentazione la Conferenza prende atto del documento presentato.

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci introduce il punto 3) all’O.d.G: Piano Locale della Domiciliarità delle persone disabili: anno 2012 e dà la parola al Dr Gabriele Bezzan. Viene illustrato il documento consegnato in precedenza a tutti gli amministratori e nello specifico viene data informazione che la Regione Veneto nel campo delle politiche sociali e sociosanitarie persegue l’obiettivo prioritario di favorire la permanenza a domicilio delle persone non autosufficienti garantendo loro le opportune risposte assistenziali. Con la L.R. n. 30 del 18/12/2009 è stato istituito e disciplinato il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza. Il Fondo regionale è erogato alle Aziende ULSS e può essere utilizzato esclusivamente per le finalità e con le modalità deliberate di concerto con le rispettive Conferenze dei Sindaci coerentemente con la programmazione territoriale. Nel Piano di Zona 2011/2015, particolare attenzione viene posta alla disabilità grave in condizioni di non autosufficienza per favorire e sostenere la domiciliarità nel contesto familiare. E’ prevista, infatti, l’attivazione di diverse forme di interventi individualizzati che si diversificano nell’assegnazione di contributi economici alla persona e/o alla famiglia per l’acquisto di servizi e nell’erogazione di servizi e prestazioni.

Il presente Piano Locale Domiciliarità delle persone con disabilità contiene la programmazione per l’anno 2012 e i regolamenti relativi alle seguenti cinque aree di intervento, con un impegno di spesa previsto di ⁄ 1.375.000,00

A R E E IN T E R V E N T O 20 12 1. Assegnazione di contributi per Progetti Vita Indipendente 395.000,00 2. Assegnazione di contributi per Progetti Aiuto Personale 275.000,00 3. Interventi per Progetti Innovativi nei Centri Diurni 85.000,00 4. Servizio Accoglienze Programmate 50.000,00 5. Servizio Aiuto Personale (SAP) 570.000,00 T O T A L E A N N O 20 12 1.3 7 5.0 0 0 ,0 0

Assegnazione di contributi economici Progetti individuali di Vita Indipendente e di Aiuto Personale.

La realizzazione di programmi di assistenza “gestiti in forma indiretta” rappresenta una modalità innovativa nel sistema dei servizi socio-assistenziali e presuppone l’esistenza di un progetto globale di vita, in cui alla persona con disabilità e/o alla propria famiglia viene assicurata la possibilità di autodeterminare il livello di prestazioni assistenziali di cui necessita, i tempi ed, inoltre, la scelta dell’assistente personale e la gestione del rapporto contrattuale. Tale modalità consente alla persona con disabilità e alla propria famiglia di diventare protagonista della propria esistenza, favorendone la partecipazione attiva alla vita sociale e lavorativa ed attivando pertanto processi di piena integrazione sociale. Le forme di assistenza indiretta individuate dalla Regione Veneto sono: • interventi per la vita indipendente, Legge 162/98; • interventi di aiuto personale (per sostegno alla famiglia cui all’art. 1 Legge 162/98 e per promozione dell’autonomia rivolti ai ciechi pluriminorati, ex art. 3 Legge 284/97).

Il Servizio di Aiuto alla Vita Indipendente si propone di dare alla persona con disabilità grave la possibilità di gestire autonomamente un piano personalizzato di assistenza, in base a quanto previsto dall’articolo 39 della legge 104/92 e dalle linee guida predisposte dalla Regione Veneto con DGR 3279 del 2004 e successive disposizioni. Sono destinatari degli interventi sopra riportati le persone adulte, di età superiore ai 18 anni (in applicazione della DGRV n. 865 del 31/03/2009 e successive integrazioni), con disabilità fisico-motoria e/o sensoriale, in possesso della certificazione di gravità, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della L. 104/1992, con invalidità civile al 100% ed indennità di accompagnamento che abbiano volontà e capacità di esprimere autodeterminazione e autogestione della propria vita. In particolari casi, ad esempio a fronte di complesse difficoltà di comunicazione, è possibile avvalersi di un garante del servizio, liberamente scelto, che faciliti i rapporti con gli enti erogatori e gli assistenti assunti. E’ prevista la valutazione in sede di UVMD, ai sensi della DGR n. 4855 del 28/12/2007 e del Regolamento applicativo dell’Azienda ULSS 22.

Il finanziamento per i Progetti di Vita Indipendente costituisce quota parte del Fondo Unico per la Non Autosufficienza e pertanto può subire variazioni in relazione ai costi e alle decisioni regionali in ordine alle attività e funzioni diverse che con detto Fondo Unico devono essere garantite. Ai diversi soggetti ritenuti idonei secondo le modalità previste in precedenza e in base alla graduatoria, vengono distribuite le risorse finanziarie messe a disposizione dal bilancio dell’Azienda ULSS 22, nel rispetto dei tetti di spesa attribuiti dalla Regione, ed eventualmente dalle Amministrazioni Comunali.

Gli interventi di Aiuto Personale sono posti in essere in attuazione della Legge 104/92, della 162/98, della 284/97, della DGRV 1859 del 13/06/2006, nonché della DGRV 1137 del 6 maggio 08 e della DGRV 3569/2010. L’ Aiuto Personale è finalizzato a facilitare l’autosufficienza e le possibilità di integrazione delle persone in temporanea o permanente grave limitazione dell’autonomia, non superabile attraverso la fornitura di sussidi tecnici, informatici, protesi o altre forme di sostegno. Sono destinatari degli interventi di Aiuto Personale, i cittadini di età compresa tra i 0 e 64 anni compiuti, residenti nell’ambito territoriale dell’ULSS 22. Persone con disabilità cui sia stato riconosciuto lo stato di handicap grave (Art. 3, comma 3, L. 104/92), in possesso di Invalidità Civile. Il finanziamento per l’Aiuto Personale ha valenza annuale e deve essere rinnovato ogni anno. La richiesta sarà valutata dall’UVMD e dalla Commissione Tecnica della UOC Disabilità. Definita la graduatoria dei progetti per l’Aiuto Personale, l’Azienda ULSS 22 comunica all’interessato l’entità del finanziamento concesso in dodicesimi. L’erogazione del contributo avviene, di norma, con cadenza bimestrale. E’ necessaria la presentazione obbligatoria, almeno trimestrale, della documentazione attestante le spese sostenute.

Per l’anno 2012 i finanziamenti previsti risultano essere i seguenti:

A rea In terven to D om an d e p res en tate D om an d e accolte F in an ziam en to A s s eg n ato 20 12 20 12 20 12 V ita In dip en den te 5 6 5 0 3 9 5 .0 0 0 ,0 0 Aiu to p erso n ale a so steg n o fam iliare 9 0 8 7 2 7 5 .0 0 0 ,0 0 T O T A L I 14 6 13 7 6 7 0 .0 0 0 ,0 0

PROGETTI INNOVATIVI gli interventi erogati con i Progetti Innovativi sono posti in essere in attuazione delle DD.GG.RR. n. 827/07- 1137/08- 2082/2010 - 3569/2010.

La Regione Veneto, che da anni ha intrapreso un percorso orientato a valorizzare e migliorare gli interventi di sostegno alle persone con disabilità, ha inserito, tra i vari interventi per la realizzazione dei Piani Locali della Disabilità e dei Piani di Zona 2011/2015, una nuova attenzione ai bisogni emergenti. Si tratta di uno specifico finanziamento finalizzato sia alla realizzazione di progetti innovativi inerenti i Centri Diurni per disabili, che ne incrementino l’accessibilità rendendoli fruibili anche in giorni e orari diversi da quelli usuali, che per la realizzazione di attività diurne di tipo innovativo che coinvolgano oltre alla rete dei centri diurni, le famiglie e le diverse realtà associative e lavorative presenti nel territorio. Negli ultimi anni sono stati sperimentati i seguenti ambiti: • aperture estive • prolungamento ( anticipo e/o posticipo) orario Centri Diurni • laboratori.

APERTURE ESTIVE Annualmente nel periodo estivo è prevista l’apertura aggiuntiva per alcune settimane nel mese di agosto di alcuni Centri Diurni che si rendono disponibili ad accogliere le persone disabili, provenienti anche da altri Centri. L’obiettivo principale delle settimane di apertura consiste nel creare un contesto di gruppo nel quale offrire alla persona disabile momenti di attività di laboratorio, momenti di divertimento (all’interno e all’esterno del Centro Diurno) e nel contempo dare risposta alle famiglie che necessitano di un sollievo diurno nel tradizionale periodo di chiusura per ferie dei Centri di solito frequentati. Per ogni settimana di apertura estiva aggiuntiva viene elaborata una programmazione dettagliata e una valutazione conclusiva dell’esperienza. E’ stata data risposta, complessivamente nell’arco dei cinque anni di sperimentazione, a n. 134 persone.

PROLUNGAMENTO ORARIO C/O CENTRI DIURNI E’ riconosciuto alle UVMD il compito di individuare le situazioni più bisognose di usufruire dell’opportunità di un prolungamento di orario (anticipo e/o posticipo) c/o la struttura diurna per particolari esigenze dei familiari. Complessivamente nell’arco dei cinque anni di sperimentazione sono stati attivati n. 34 progetti innovativi di prolungamento orario c/o i Centri Diurni del territorio (n. 8 nel 2007; n. 8 nel 2008, n. 7 nel 2009, n. 6 nel 2010, n. 5 nel 2011). LABORATORI Nel Piano di Zona 2011/2015 è inserito tra gli interventi di potenziamento dell’ambito Lavoro-Diurni lo sviluppo di progetti innovativi di sistema che valorizzino le risorse e le competenze delle persone con disabilità in uscita dal percorso scolastico, per favorire la loro formazione e l’inserimento lavorativo. Si sono quindi avviate in via sperimentale, più di una unità di offerta diurna definite “Laboratori” finalizzate sia sostenere la transizione scuola-lavoro che a potenziare le capacità operative-relazionali dei giovani disabili. Tali iniziative prevedono il coinvolgimento dei centri diurni, delle famiglie delle persone con disabilità e delle diverse associazioni e realtà sociali e produttive del territorio (vd. allegato A DGR n. 2082/2010).

SERVIZIO ACCOGLIENZE PROGRAMMATE Gli interventi erogati dal Servizio Accoglienze Programmate sono posti in essere in attuazione della Legge 104/92, 162/98, 284/97 della DGRV 1859/06, della DGRV 827/07, DGRV 1137/08 e della DGRV 3569/2010, nonché del Piano Locale Disabilità. Gli interventi di Accoglienza Programmata residenziale o diurna sono finalizzati a sostenere ed aiutare in modo significativo le famiglie che gestiscono a domicilio persone disabili non autosufficienti offrendo loro la possibilità di ricorrere ad inserimenti temporanei in Comunità Alloggio e in Centri Diurni. Nel corso del 2011 sono state autorizzate accoglienze programmate per n. 31 persone per un totale di n. 696 giornate. Per usufruire del Servizio di Accoglienza Programmata si deve presentare richiesta al Servizio Sociale su apposita modulistica; viene richiesto il versamento di una quota di compartecipazione giornaliera che varia in base alla tipologia dell’intervento.

A C C O G L IE N Z E P R O G R A M M A T E F IN AN Z IAM E N T O AN N O 2 0 1 2 ¤ 50 .0 0 0 ,0 0

REGOLAMENTO SERVIZIO AIUTO PERSONALE (SAP) Gli interventi erogati dal Servizio di Aiuto Personale (SAP) sono posti in essere in attuazione della Legge 104/92, 162/98, 284/97 della DGRV 1859/06, della DGRV 827/07, DGRV 1137/08 e della DGRV 3569/2010, nonché del Piano Locale Disabilità. Il Servizio di Aiuto Personale (SAP), secondo le indicazioni contenute nella DGR 1137/08, è un servizio a sostegno della domiciliarità delle persone con disabilità grave, ai sensi dell’art. 1 della Legge 162/1998, che favorisce la loro permanenza nel proprio ambiente di vita, rispondendo non solo alle richieste dei disabili ma anche a quelle della famiglia. Offre l’opportunità di migliorare la qualità di vita delle persone partendo dalle loro necessità e bisogni al fine di favorire la crescita personale, mediante l’assegnazione di alcune ore settimanali di operatori socio- sanitari e la creazione di progetti personalizzati. E’ un servizio che si propone di rispondere non solo ai bisogni fisiologici e assistenziali delle persone, ma soprattutto di promuovere la socializzazione e l’integrazione, attraverso lo sviluppo dell’autonomia personale e sociale, l’autogestione e l’autodeterminazione nella prospettiva di permettere il più possibile la realizzazione di interessi personali. La prestazione che si offre è quindi molto spesso, oltre che di assistenza diretta all’utenza e un sollevare i familiari da mansioni di gestione dei bisogni primari del parente, soprattutto di mediazione tra la persona e il territorio, intendendo con

territorio tutte quelle realtà che compongono il tessuto sociale: gruppi sia informali che formali, singoli cittadini, associazioni. DESTINATARI Sono destinatari del Servizio di Aiuto Personale tutte le persone con disabilità grave, in possesso della certificazione di stato di handicap e di gravità, ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104/92, in età compresa da 0 a 64 anni compiuti, residenti nei comuni dell’Azienda ULSS n. 22, non domiciliati in strutture residenziali. Il SAP può seguire anche le persone disabili certificate con lo stato di handicap ma NON in situazione di gravità (art. 3, della Legge 104/92) con l’autorizzazione e copertura economica da parte del Comune di residenza.

SE R V IZ IO A IU T O P E R SO N A L E F IN AN Z IAM E N T O AN N O 2 0 1 2 ¤ 57 0 .0 0 0 ,0 0

Al termine della presentazione il documento viene posto in votazione e approvato all’unanimità degli amministratori presenti.

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci introduce il punto 5) all’O.d.G Bilancio previsione 2012: calendario incontri distrettuali. Propone di modificare l’oggetto e di fissare una riunione della Commissione bilancio e disabilità per il giorno lunedì 21 maggio alle ore 17.30 nella stessa sala in cui si tiene l’incontro odierno. Ricorda che in quella sede saranno esaminate anche alcune proposte pervenute dagli amministratori del Distretto 3.

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci introduce il punto 2) all’O.d.G Trasporti sanitari: situazione attuale del servizio e prospettive future e dà la parola all’avv. Dall’Ora. Nello specifico viene informata l’Assemblea che l’Azienda Ulss è in attesa di indicazioni della Regione circa la medicalizzazione dell’ambulanza che staziona all’ospedale di Negrar e che per il resto dell’organizzazione e delle attività sono confermati gli assetti attuali. L’intervento di informazione ai Sindaci è proseguito richiamando le modalità e gli operatori che svolgono servizi sanitari di trasporto con ambulanza e per ribadire che la gara recentemente indetta nulla modifica rispetto alle precedenti prassi. Questa U.L.S.S., nell’ottica di coprire uniformemente il proprio territorio utilizzando il modo ottimale le Associazioni/Ditte impegnate nel servizio di pronto soccorso con autolettiga ha previsto la stipula di un apposito schema di contratto di adesione per il trasporto degli infermi. Tale servizio è stato assegnato alle seguenti Associazioni/Ditte: Associazione Volontari del Soccorso Croce Bianca di Torri del Benaco; Servizio Operativo Sanitario S.O.S. di Sona; Croce Rossa Italiana - Comitato Provinciale di Verona; Croce Verde; Associazione di Pubblica Assistenza S.O.S. di Valeggio sul Mincio; Croce Sanitas s.r.l.; Humanitas s.n.c.; Soccorso 2000 s.r.l.. L’affidamento dei servizi sanitari di trasporto con ambulanza mediante gara prevede: - Servizi di emergenza territoriale •interventi di soccorso con ambulanza •ricovero urgente con ambulanza; - Servizi di trasporto sanitario •ricovero programmato (in regime ordinario, di day-hospital e day-surgery) •trasporto per prestazioni ambulatoriali •trasporto per emodialisi •dimissioni; - Servizi interospedalieri

•trasferimento per motivi di competenza specialistica o mancanza posti letto •trasferimento per prosecuzione cure •trasporto per consulenze, accertamenti diagnostici e prestazioni strumentali. I servizi di emergenza territoriale sono svolti nel territorio di competenza dell’Ulss 22, su disposizione della centrale operativa del SUEM 118 di Verona. I servizi di trasporto sanitari e interospedalieri sono organizzati dalla Dirigenza Amministrativa di P.O. dell’Ulss 22. La gara sarà suddivisa nei sei lotti sotto indicati: o LOTTO 1: SERVIZIO DI TRASPORTO SANITARIO E INTEROSPEDALIERO – ZONA SUD per l’effettuazione dei trasporti secondari in partenza dai Presidi di Villafranca e Isola della Scala, e per l’Ospedale di comunità di Valeggio, nonchè per i trasporti dei pazienti residenti presso i Comuni di seguito indicati: Valeggio sul Mincio, Villafranca, Povegliano, Mozzecane, Vigasio, Nogarole Rocca, Trevenzuolo, Erbè, Isola della Scala. o LOTTO 2: SERVIZIO DI TRASPORTO SANITARIO E INTEROSPEDALIERO – ZONA CENTRO per l’effettuazione dei trasporti secondari in partenza dal Presidio di Bussolengo, nonchè per i trasporti dei pazienti residenti presso i Comuni di seguito indicati: Sommacampagna, Sona, , Peschiera del Garda, Lazise, Pastrengo, Bussolengo, Pescantina. o LOTTO 3: SERVIZIO DI TRASPORTO SANITARIO E INTEROSPEDALIERO – ZONA NORD per l’effettuazione dei trasporti secondari in partenza dai Presidi di Caprino Veronese e Malcesine, nonchè per i trasporti dei pazienti residenti presso i Comuni di seguito indicati: Bardolino, Cavaion Veronese, S. Ambrogio di Valpolicella, S. Pietro Incariano, Negrar, Marano, Fumane, Dolcè, Costermano, Garda, Torri del Benaco, S. Zeno di Montagna, Caprino V.se, , Rivoli V.se, S. Anna d’Alfaedo, Brentino Belluno, Ferrara Monte Baldo, Brenzone, Malcesine. o LOTTO 4: SERVIZIO DI AMBULANZA INFERMIERIZZATA per l’effettuazione dei servizi di emergenza territoriale, coordinato dalla Centrale Operativa 118 di Verona, dalle ore 8 alle ore 20, nei giorni feriali e H24 nei festivi e prefestivi. Il servizio deve coprire anche eventuali festività infrasettimanali. La sede di stazionamento del mezzo di soccorso dovrà essere ubicata nel territorio dell’U.L.S.S. 22, tra i Comuni di Garda e Torri del Benaco. o LOTTO 5: SERVIZIO DI AMBULANZA INFERMIERIZZATA per l’effettuazione dei servizi di emergenza territoriale, coordinato dalla Centrale Operativa 118 di Verona, dalle ore 20 del venerdì alle 6 del lunedì. La sede di stazionamento del mezzo di soccorso dovrà essere ubicata nel territorio dell’U.L.S.S. 22 nel Comune di Valeggio; o LOTTO 6: SERVIZIO DI AMBULANZA MEDICALIZZATA per l’effettuazione dei trasporti primari di emergenza territoriale, coordinato dalla Centrale Operativa 118 di Verona, dalle ore 20 alle 8, nei giorni feriali e H24 nei festivi e prefestivi. Il servizio deve coprire anche eventuali festività infrasettimanali. La sede di stazionamento del mezzo di soccorso dovrà essere ubicata nel territorio dell’U.L.S.S. 22 tra i Comuni di Sona e Sommacampagna. Il numero degli interventi previsti in un anno, calcolati sulla base dei servizi effettuati nell’anno 2011 è il seguente: -interventi di soccorso e trasporto primario: 5.700 circa; -altri trasporti: 11.000 circa.

Ore 18.00 esce il Delegato di Brentino.

Segue una discussione nella quale vengono poste molte richieste di approfondimento, ed in particolare il consigliere delegato di Bardolino relaziona sui problemi della zona del lago durante il periodo estivo e che si riporta:

“Nel 2011, (secondo i dati forniti dalla provincia), gli arrivi turistici in tutti i 19 comuni dei bacino Baldo- Garda sono stati pari a 2.306.356 arrivi, e le presenze 11.016.372. Nei 6 comuni presi in considerazione, nel 2011 gli arrivi sono stati 1.130.183 e le presenze 5.683.524; il che vuoi dire che durante i 4 mesi d'estate è come se la nostra popolazione aumentasse più di 10 volte. Il servizio di ambulanza posto ora a Bardolino, nell'anno 2011, ha effettuato 800 uscite (notturne e festive) servendo sopratutto i 6 comuni sopra riportati. Va ricordato che, oltre all'ambulanza presente a Bardolino, si devono considerare in aggiunta tutte le uscite che sono state fatte dalle altre croci limitrofe. Il contratto di adesione era scaduto al 31 marzo 2010 in quanto la CRI non firmò ritenendolo non conveniente. Tale contratto durava dal 1992. La non convenienza era dovuta alla medicalizzazione del mezzo che comportava un minor numero di uscite in quanto l'ambulanza medicalizzata viene inviata solo su casi gravi e il rimborso veniva fatto ad uscita e km percorsi. Essendo una decisione improvvisa da parte della CRI ciò ha messo in difficoltà 1'ASL e dopo vari interventi dal 31 marzo 2010 al 31 marzo 20111a CRI ha continuato il servizio con continue proroghe ed incontri con l'ASL per trovare un punto risolutivo ma 1'ASL non era disposta a fare una contrattazione diversa con la CRI quindi dal 1 aprile 2011 l'ambulanza non è più in convenzione e non è più medicalizzata. Togliendo il medico il numero di uscite è notevolmente aumentato si è passati da circa 450 uscite nell'anno 2010 a 800 uscite nell'anno 2011. A gennaio 2012 è scaduto il contratto di adesione biennale (2010-2012) e come sempre vi è la proroga fino al 31 marzo 2012. A dicembre 2011 1'ASL convocò tutte le croci operanti nel territorio (anche CRI) manifestando l'esigenza imposta dalla legge di indire un bando di concorso. L'ASL, apparentemente intendeva mantenere lo stato attuale in quanto soddisfatta dell'operato dei vari enti. Vi è quindi stata una proroga al 31 marzo 2012 tempo per indire il bando. Essendo un bando europeo richiede ovviamente tempi tecnici lunghi ed approvazione da parte della Regione Veneto. Da dicembre poi 1'ASL non ha più contatto le croci e a marzo le stesse chiedevano un incontro per capire a che punto era il bando. In tale incontro veniva spiegato che il bando doveva essere inviato in Regione e sicuramente entro il 30 settembre 2012 si provvederà al nuovo riassetto. Veniva inoltre spiegato che per incontrare le volontà espresse a dicembre il bando verrà suddiviso in 6 stralci in base alle zone di competenza. A fine marzo viene pubblicato sul sito dell'ASL la delibera del Direttore Generale con gli importi del bando e i vari stralci. Da tale delibera si evince che nel territorio del lago (Lazise, Bardolino, Garda, Torri fino a Malcesine e l'entroterra) non sarà presente alcuna ambulanza notturna al momento invece vi è la postazione di Bardolino ricoperta dalla CRI e quella della Croce Bianca a Garda. Quindi durante le notti le uniche ambulanze operative saranno Caprino, Peschiera (clinica privata), Bussolengo e Malcesine. Si consideri che l'ambulanza di Bardolino nel 2011 ha svolto 800 (700 servizi primari e 100 secondari) uscite tra notturno e sabati e domeniche. Risulta quindi difficile pensare che le ambulanze rimanenti riescano a coprire tali interventii soprattutto ovviamente nel periodo estivo dove la popolazione triplica. Nel periodo da dicembre a marzo la CRI ha cercato di trovare una contrattazione diretta con l'ASL essendo ente di diritto pubblico. Purtroppo però dopo un primo incontro non è più stato possibile riuscire a fissarne altri in quanto non vi era la disponibilità da parte dell'ASL..”

DE BENI (Sindaco Bardolino) Spiega che l’intervento fatto mira a puntualizzare la situazione stante le particolari problematiche della zona del lago.

DALL’ORA (Direttore Generale Ulss) Precisa nuovamente che non è stato tolto alcun servizio e che il bando di gara fotografa la situazione esistente.

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci introduce il punto 4) all’O.d.G Iniziative volte a contrastare e contenere il fenomeno del gioco d'azzardo mediante strumenti politico amministrativi. Costituzione gruppo di lavoro e dà la parola al Dr. Ceravolo responsabile Serd. La crescita della spesa per il gioco è anche dovuta alla sempre maggiore facilità di accesso ed al moltiplicarsi delle tipologie di gioco presenti sul mercato (casinò virtuali, poker online, poker con scommesse in contanti, lotterie in tempo reale, ecc.), basti pensare che la diffusione delle slot-machines consta di circa 400mila apparecchi, una macchinetta "mangiasoldi" ogni 150 abitanti. Anche nel nostro territorio si assiste ad un progressivo e preoccupante aumento del problema sia in relazione all’aumento progressivo delle tipologie di giochi che a

quello dei luoghi di accesso (i giochi ormai sono dovunque, oltre ai bar e tabaccherie ora l’offerta dei giochi è presente nei centri commerciali, al supermercato, nelle sale apposite, alle poste, in internet etc…). La situazione economica attuale che spinge il giocatore a tentare la fortuna, l’aumento dell’offerta del gioco e l’incessante pubblicità rivolta ormai a tutti stanno portando ad un aumento della popolazione dei giocatori e tra essi all’aumento di giocatori patologici. Anche il nostro servizio ha osservato un progressivo aumento dell’utenza. In generale si tratta di pazienti con basso livello culturale ed economico che sperano nella grossa vincita per fare fronte ai loro problemi. Le situazioni che si sono presentate ai nostri sportelli sono risultate particolarmente compromesse sia sul piano economico (grande indebitamento, mancati pagamenti comprese le utenze domestiche……) che familiare (conflittualità in famiglia a causa del gioco, problemi di separazione…) e mostrano caratteristiche di urgenza di intervento. Il danno economico derivante dal gioco patologico oltre a riflettersi sul giocatore stesso e sulla sua famiglia si evidenzia anche a livello della comunità sociale: sono situazioni che diventano sempre più insostenibili e che giungono con tutta la loro drammaticità ai Comuni magari attraverso la richiesta di contributi economici o espressioni di disagio familiare. Una particolare attenzione va rivolta alle fasce giovanili. I dati epidemiologici indicano che nella popolazione adolescente il gioco eccessivo è egualmente se non ancora più frequente che nella popolazione adulta. Rispetto a tale target è necessario sperimentare interventi di prevenzione e di cura specifici focalizzando l’attenzione in particolare al gioco on-line che per le sue caratteristiche rende la popolazione dei giovani giocatori patologici “invisibili” alla comunità stessa. Si prende atto della preoccupazione espressa dall’Amministrazione dell’Az. ULSS 22 per i risvolti sociosanitari connessi con la decisione di attivare risorse specifiche per partecipare unitamente al Territorio ad affrontare tale emergente problematica e della crescente domanda di informazioni e di supporto che pervengono da parte di Amministrazioni locali. Si ritiene utile dotarsi di: un Progetto specifico denominato NON E’ SOLO GIOCO; uno strumento informativo multimediale (un cortometraggio su supporto DVD).

Viene rinnovata la richiesta ai Comuni di stanziare un contributo economico di ⁄ 10.000,00 che contribuisca alla realizzazione del cortometraggio. Allo stesso tempo la Conferenza stabilisce di ripartire tale somma, che ammonta a circa ⁄ 270,00 in maniera uguale tra tutti i Comuni.

Il Consigliere comunale di Peschiera Frezza relaziona ai colleghi circa le iniziative intraprese dal suo Comune e viene concordata la formazione di un Gruppo di lavoro in modo da dare uniformità e maggiore incisività alle iniziative da intraprendere. Al predetto gruppo chiedono di far parte gli amministratori dei Comuni di Valeggio, Castelnuovo, Brenzone, Sona, Negrar, Fumane, Erbè, Cavaion e Costermano. Viene altresì concordato che ogni Comune effettui il calcolo del numero di sale da gioco e “macchinette” presenti sul proprio territorio ed invii il dato al Serd dell’Azienda Ulss.

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci introduce il punto 6) all’O.d.G Piano di zona 2011 – 2015: programmazione strutture residenziali per la tutela dei minori e dà la parola al Dr. Paolo Giavoni referente dei servizi area territoriale.

Viene illustrato il documento consegnato in precedenza a tutti gli amministratori precisando che “La Regione con DGR 2416 del 8 agosto 2008 e con DGR 3418 del 10 novembre 2009, ha emanato le linee di indirizzo regionali per lo sviluppo dei servizi di protezione e tutela del minore. Tali delibere hanno previsto che ciascuna ULSS producesse due documenti: a) Atto formale di recepimento delle Linee Guida regionali per lo sviluppo dei servizi di protezione e tutela del minore; b) Atto di programmazione sullo sviluppo dei servizi di protezione e cura delle risorse accoglienti. L’atto di recepimento descrive gli assetti organizzativi e gestionali dei servizi per la tutela e protezione dei minori. E’ stato approvato dalla Conferenza dei Sindaci in data 11 dicembre 2009 e recepito con delibera del Direttore Generale dell’Azienda ULSS 22 n. 202 del 22 aprile. Tale atto è parte integrante del Piano di Zona 2011- 2015. Nel Piano di Zona 2011 – 2015 approvato dalla Conferenza dei Sindaci nella seduta del 26 novembre 2010 e dalla Regione Veneto con Decreto del Dirigente Regionale n. 240 del 7/10/2011, si è determinato che l’atto di programmazione sullo sviluppo dei servizi di protezione e cura fosse approvato successivamente dalla Conferenza dei Sindaci. La DGR 2416/2008 pone come obiettivo generale di programmazione regionale il raggiungimento entro la fine del 2010 di una percentuale di minori in affidamento familiare sul totale dei minori fuori famiglia per provvedimenti di protezione e tutela pari almeno al 60%. Infatti i finanziamenti regionali a partire dal 2011 sono stati orientati al sostegno dell’affidamento familiare da parte degli enti referenti in materia (Comuni o Ulss delegate) e non più delle rette pagate per i minori in comunità. Negli ultimi anni inoltre vi è stato un notevole diminuzione di risorse in quanto si è passati da un contributo regionale di circa 7 milioni di euro nel 2010 ai 4 milioni di euro nel 2011, confermati anche per il 2012. Un altro parametro di programmazione è la percentuale dei minori fuori famiglia. La Regione Veneto è la regione con il numero più basso di minori fuori famiglia, pari all’ 1,96 per mille della popolazione dei minori, mentre la media italiana si situa al 3 per mille. L’Azienda Ulss alla data del 1 marzo 2012 ha 70 minori fuori famiglia di cui 54 in affido e 16 in comunità. In riferimento ai parametri di programmazione regionale l’Azienda Ulss arriva al 77% di minori in affido rispetto al parametro regionale del 60% e all’ 1,3 per mille di percentuale dei minori fuori famiglia (1,96 per mille Regione Veneto e 3 per mille media Italia) Le strutture residenziali per minori sono regolate, ai sensi della Legge Regionale 22/2002, con DGR 87/2007 e successivi aggiornamenti, tra cui la DGR 242/2012. Le unità di offerta presenti nel territorio della 22 sono 7 cosi suddivise: N. 4 Comunità educativa per minori N. 2 Comunità familiari N. 1 Comunità educative riabilitativa per minori e adolescenti. Si ritiene opportuno inserire nella programmazione delle strutture per la tutela dei minori anche le comunità educative diurne, sia perchè sono soggette alla legge 22/2002 e quindi per l’autorizzazione all’esercizio devono essere inserite nel Piano di Zona, sia perché accolgono spesso minori in situazione di tutela. Sono risorse importanti in quanto supportano e aiutano la famiglia del minore nelle funzioni educative senza allontanare il minore dal nucleo familiare. Nel territorio dell’ Ulss 22 sono presenti n. 3 comunità educative diurne autorizzate. Come indicato nell’atto di recepimento della DGR 2416/2008, l’Azienda Ulss 22 gestisce in regime di delega da parte di tutti e 37 Comuni del territorio dell’Ulss 22, la materia della tutela a protezione dei minori sia per gli aspetti tecnici di valutazione che per i provvedimenti amministrativi (affidi, comunità, ecc.). A partire dal 2010 viene data priorità all’inserimento in strutture del nostro territorio al fine di attivare progetti di tutela in stretto contatto con i servizi territoriali e salvaguardare, per quanto possibile, il mantenimento dei rapporti con il territorio dei minori in situazione di tutela. Per quanto riguarda le comunità residenziali, dei 43 posti a disposizione, ne sono attualmente occupati 36 e rappresentano una significativa diversificazione delle tipologia di accoglienza. Si ritiene pertanto che il numero delle strutture di tutela dei minori, previste nella programmazione dell’ambito Ulss 22, sia adeguato ai bisogni del territorio e all’assetto dei servizi di tutela tale da consentire la elaborazione e l’effettiva messa in opera di progetti quadro sempre più coerenti con i reali bisogni dei minori.”

Al termine della presentazione il documento viene posto in votazione e approvato all’unanimità degli amministratori presenti.

La seduta viene conclusa alle ore 19.15.

Il Segretario Il Presidente Elmer Soffiati Umberto Chincarini

CO N F E R E N Z A DE I SIN DACI DE L L 'U L SS n . 2 2 ______Sede: C.A. Dalla Chiesa - 37012 BUSSOLENGO (Verona) - CF. e P. IVA 02576210237 Servizi Sociali: Tel. (+39) 0456 712 357/376 - Fax: 0456 712 344 - E-Mail: [email protected]

Protocollo n. Bussolengo,

OGGETTO: Trasmissione del verbale della seduta della Conferenza dei Sindaci del 10/05/2012.

Ai Sigg.ri Sindaci dei Comuni dell'ULSS n. 22 Loro Sedi

e p.c. Al Sig. Direttore Generale dell'ULSS n. 22 Sede

Si trasmette, in allegato, il verbale della seduta della Conferenza dei Sindaci del 10/05/2012.

Si ricorda, inoltre, che le SS.LL. potranno trovare tutte le informazioni relative alla Conferenza dei Sindaci all’interno della sezione dei Servizi Sociali sul sito Aziendale (www.ulss22.ven.it).

Distinti saluti.

IL DIRIGENTE Dr. Elmer Soffiati

CO N F E R E N Z A DE I SIN DACI DE L L 'U L SS n . 2 2 ______Sede: C.A. Dalla Chiesa - 37012 BUSSOLENGO (Verona) - CF. e P. IVA 02576210237 Servizi Sociali: Tel. (+39) 0456 712 357/376 - Fax: 0456 712 344 - E-Mail: [email protected]

Protocollo n. Bussolengo,

OGGETTO: Trasmissione Regolamento del Comune di Peschiera del Garda per le sale giochi e l’installazione di apparecchi da trattenimento.

Ai Sigg.ri Sindaci dei Comuni dell'ULSS n. 22 Loro Sedi

Si trasmette il Regolamento di cui all’oggetto, come concordato nella seduta della Conferenza dei Sindaci del 10 maggio u.s.

Distinti saluti.

IL PRESIDENTE Umberto Chincarini