ann O XXVI quaDrIMeSTraLe DICeMBre 2018 DI BanC a DeLL a MarCa 77 Poste Italiane sp a · Spedizione in abbonamento postale, 70 % · DCB T V ECONOMI A Sostenibilità: artigianato e cooperazione

TERRITORIO Il made in Italy primeggia news dalla banca «Io ti guardo, ma tu mi vedi?» La carica dei 600 Gli «orti di Paolo»

STORIA L’anno dell ’occupazione

periodico di Marca Solidale IN COPERTINA ANN O XX VI N. 7 7 · DICEMBR E 2018 Vittorio Veneto . La Vittoria Alata , in monumento a ricordo Quadrimestrale della vittoria di informazione bancaria e di cultura locale della Grande Guerra, della Banca della Marca que divenuto uno dei simboli della città. Credito Cooperativo. Società Cooperativa

FOTO sto Francesca Janna Direzione e redazione via G. Garibaldi, 46 31010 Orsago (Tv) nu Direttore responsabile Sergio Dugone mero Segretaria di redazione Mariapia Biscaro EDITORIALE NEWS DALLA BANCA Redazione Francesco Beninato, Paolo Ceolin, Michele Dufour, TERRITORIO Vittorio Janna, Pietro Marcolin, L3ettera ai Soci «2Io 7ti guardo, Mario Meneghetti, amerino rasera, ma tu mi vedi?» Claudio Sernagiotto, Loris Sonego iniziativa forte Hanno collaborato È15 in corso sul disagio psichico Denis Bellia, nicola Bernardi, Cooperativamente Mariapia Biscaro, roberto Campagna, 2018 Tra Italia ed Europa Stefano Casagrande, V4ivere la carica dei 600 Loris rui, Massimo Spada i cambiamenti, realizzare risultati Gli «orti di Paolo» Fotografie per la comunità un sogno archivio Banca della Marca, che si fa realtà archivio Giorgio Visentin e Innocente azzalini, foto Jefwa, Vittorio Janna, Mario Meneghetti DA Y BYDAY Progetto e videoimpaginazione TERRITORIO Janna comunicazione creativa_Pn Stampa Tipografia Carlet_Orsago (Tv) Notizie 6 I1l 7made in Italy in breve Registrazione Tribunale primeggia, Treviso n. 911 del 27 maggio 1993 l’ortofrutticolo è uno dei comparti Sono state diffuse 14.150 copie che traina Il31 San Biagio di Baver, del numero precedente ECONOMIA patrimonio comune

Le opinioni esposte in articoli di natura generale esprimono il punto di vista dei singoli autori e non quello dell’amministra zione della Banca. Gli articoli inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non si restituiscono. F3ar2ra di Soligo, È consentita la riproduzione dei testi il fascino purché venga citata la fonte. 10 di tre antiche chiese L’editore si rende disponibile ad assolvere La sostenibilità, agli obblighi in materia di diritto d’autore un fattore con i soggetti interessati non individuati di sviluppo che avanzino legittima richiesta. e innovazione T2eam0 Bosco Garanzia di riservatezza . di Orsago, ciclismo & crescita I dati personali dei destinatari della rivista Gli Amici saranno utilizzati dall’editore, titolare 34 del trattamento, unicamente per l’invio della della solidarietà pubblicazione e di eventuali offerte commerciali secondo le finalità e i modi 12 DALLE NOSTRE FILIALI consentiti dal D. Lgs. n . 196/2003. Pertanto, i dati potranno essere trattati con mezzi informatici o manualmente anche STORIA da parte di terzi che svolgono attività La rivista strumentali (etichettatura, spedizione) e in versione digitale Le cooperative 2Con3 egliano, potranno essere consultati, modificati, integrati del territorio o cancellati in ogni momento è disponibile su Cimavilla, dagli interessati inoltrando richiesta bancadellamarca.i t tra storia e sfide Chirignago 31917 - 1918 al responsabile, nominato per la carica, sociali l’anno all’indirizzo della redazione. [email protected] e ambientali dell’occupazione INSIEME CO n FIDuCIa 77 EDITORIALE

LETTERA AI SOCI

Caro Socio, di zione e un aumento dell’erogazione del il contesto macro economico ci porta a CLauDIO SernaGIOTTO credito. È fondamentale per noi una co - fare delle riflessioni molto attente. L’im - Presidente stante e continua azione. Sfide partico - patto della revisione di alcune norme larmente difficili dato il contesto econo - bancarie appaiono nel complesso so - mico attuale in continuo movimento, stenibili laddove ci siano piani aziendali ma necessarie attraverso l’adeguamen - calibrati sulla propria realtà territoriale, to continuo dei modelli di business. mediante analisi e segmentazione del Camminiamo Gli stringenti parametri normativi e proprio business . Non è effettuando di supervisione, unitamente allo svi - politiche aggressive nei confronti di luppo di tecnologie innovative e alla competitors bancari che si crea valore insieme crescente digitalizzazione dell’eco - aggiunto, ma bensì attraverso una at - nomia, stanno favorendo l’ingresso sui tenta analisi della propria clientela me - mercati finanziari di nuovi attori. Tutto diante il soddisfacimento dei loro biso - al nostro ciò può avere effetti positivi quali il fa - gni. E questo servizio da l’esatta vorire lo sviluppo di canali di finanzia - sen sazione di una Banca vicina an - territorio mento alternativi a quello bancario, mi - cora di più al suo territorio . E questa gliorare la qualità e il prezzo dei servizi è Banca della Marca. per la clientela, ma soprattutto fornire È innegabile però che per aumentare il opportunità per nuove forme di colla - patrimonio, il nostro patrimonio, il bu - borazione con le banche, se queste ul - siness deve essere profittevole. Ma la time sapranno sfruttarle al fine di raf - redditività non deve essere il nostro uni - forzare la resilienza dell’intero sistema. co obiettivo. Ci troveremo a breve per confermare Il nostro principale obiettivo è il sod - il percorso intrapreso nell’ambito del - disfacimento dei bisogni dei nostri la riforma del Credito Cooperativo, ap - Soci e dei nostri clienti, mediante po - puntamento necessario per il manteni - litiche aziendali oculate, per riconse - mento della Licenza Bancaria e per gnare anno dopo anno una Banca essere pronti ed operativi, in una Capo - sem pre più solida, mediante un raffor - gruppo Iccrea che grazie alle nostre per - zamento del grado di patrimonializza - formance straordinarie ci permette di

3 INSIEME CO n FIDuCIa 77 EDITORIALE avere un grado di autonomia estrema - contrapposizione. In molte occasioni, di mente forte, competitiva e dinamica, ol - essere in grado di assumerci la respon - tre che a darci quel necessario ombrello sabilità e il coraggio di scelte innovative di copertura sistemico dalle turbolenze che vadano in una logica di coinvolgi - dei mercati. mento. Banca della Marca parte sempre L’Assemblea consentirà anche di ap - dai territori, dagli artigiani, dai com - profondire come, con responsabilità, mercianti, dalle piccole imprese, dalle abbiamo operato quest’anno ben saldi persone, per ricostruire quei legami, sui nostri fondamentali: centralità dei semplici ma allo stesso tempo comples - Soci e dei clienti, con circolarità del pro - si, prerogativa da sempre del mondo cesso di raccolta del risparmio e di inve - della cooperazione. Una funzione so - BANC A DELL A MARCA stimento nell’economia locale, forte ciale da promuovere. Un percorso diffi - PART E SEMPRE consapevolezza sociale e civile di impre - cile ma affascinante a cui Banca della DA I TERRITORI sa, valorizzazione della cultura coope - Marca non si sottrae. PE R RICOSTRUIRE rativa attenta alle persone ed alle co - Ed è per questo che con rinnovata stima QUE I LEGAM I PREROGATIVA munità locali. Il sistema di relazioni del unitamente a tutto il Consiglio di Am - credito cooperativo richiede una rinno - ministrazione di Banca della Marca ri - DA SEMPR E DE L MONDO vata assunzione di responsabilità, in volgo a Te e Famiglia i migliori augu - DELL A COOPERAZIONE. una logica di coinvolgimento, non di ri di Buon Natale e Felice 2 01 9.

VIVERE I CAMBIAMENTI, REALIZZARE RISULTATI PER LA COMUNITÀ

di FranCeSCO BenInaTO Direttore Generale

Riassumiamo brevemente i principali del credito deteriorato e di requisiti pa - AQR , che stabilirà nuovi criteri di moni - avvenimenti che hanno caratterizzato trimoniali. Sempre con decorrenza toraggio, classificazione e gestione delle la profonda trasformazione del qua - 1.1.2018 è stata introdotta una impor - esposizioni creditizie. Se poi consideria - dro normativo del sistema bancario tante variazione delle norme relative mo l’introduzione, da maggio 2018, del - italiano . Dal 1° gennaio 2018 l’introdu - all’offerta dei servizi di investimento a la nuova legge sulla Privacy , e tutte le zione dei nuovi principi contabili IFRS 9 tutela del risparmio MIFID II con obbli - attività in corso relative all’avvio dei ha modificato radicalmente la redazio - ghi di consulenza e trasparenza da par - Gruppi Bancari Cooperativi così co - ne dei bilanci bancari con importanti te delle banche, sempre più stringenti. me previsto dalla riforma del Credito conseguenze di impatto a livello di clas - In tema di credito, anche alle BCC sarà Cooperativo , ci rendiamo ben conto sificazione del credito, di svalutazione applicato l’Asset Quality Rewiew della mole di adempimenti e di aggior -

4 naria e con un ottimo livello di concen - trazione per controparte (frazionamen - % to di importi di raccolta/impieghi sul 68 numero totale clienti). INDIC E DI CoPERTuRa Il conto economico indica un margine Su SoFFERENzE di contribuzione a 37.5 mln con un ri - sultato di utile netto di periodo a 7,5 mln. Positivo l’andamento del margine % da servizi che, lo ricordo, misura l’effet - 37 tiva capacità della Banca di competere su un mercato caratterizzato da concor - INDIC E DI CoPERTuRa renti sempre più aggressivi. Molto posi - Su INaDEMPIENzE tivo l’andamento dall’attività commer - ciale: aumenta sensibilmente il numero dei nuovi clienti, il saldo attivo tra chiu - sure ed aperture di conti correnti am - Questi indici di patrimonializzazione e namenti che l’avvio di tutte queste nuo - monta a 1.885 unità, 1230 nuovi mutui , di copertura dei rischi di credito collo - ve attività ha comportato anche per 195 nuovi leasing , 945 finan ziamenti di cano la nostra Banca, all’interno della Banca della Marca. credito al consumo confermano l’at - fasce di rischio delle banche aderenti al A riguardo posso assicurarvi che la no - tenzione che Banca della Marca da Gruppo Bancario, tra le prime posizioni stra Banca ha ottemperato puntual - sempre assegna al sostegno finanziario per solidità ed efficienza. Posizione che, mente a tutti questi nuovi obblighi e di famiglie ed imprese. come previsto dai patti di coesione con - questo grazie alla professionalità, di - Di grande soddisfazione anche l’anda - sentiranno alla Banca maggiori spazi sponibilità e qualità di tutto il personale mento degli indici di dotazione patri - di autonomia all’interno del Gruppo coinvolto. moniale e di copertura del rischio di cre - Bancario. In questo quadro di sempre più ele - dito decisamente migliorati rispetto ai Abbiamo illustrato i principali risultati vata complessità che ho brevemente dati post fusione: al 30.06.2018. elencato, emergono i principali indica - Le previsioni al 31.1 2. 2018 sono in li - tori economici, patrimoniali, commer - nea con le nostre aspettative e con - ciali e di rischio della nostra Banca al fermeranno le crescite che abbiamo re - 30.06.2018. Il trend complessivo se - gistrato a giugno, ma la nostra vera gnala indicatori in miglioramento ri - 14,20 % ambizione è quella di poter confermare spetto al 31.12.2017 sia dal punto di vi - il ruolo di Banca della Marca come rife - sta quan titativo che qualitativo. ToTa L CaPITa L RaTIo rimento insostituibile per il nostro terri - La raccolta totale aumenta di circa 45 torio, per le nostre famiglie, per le nostre mln a 2.944 mln con buon andamento imprese, per le nostre persone. Essere del risparmio gestito che cresce di 24 % protagonisti in questo momento storico mln. Stabili gli impieghi a 1.564 mln, 82,15 che ci vede impegnati su più fronti con scontiamo una domanda di credito re - la consapevolezza che questo cambia - lativamente moderata ed un rientro di TEaxa S RaTIo mento epocale non deve assolutamen - impieghi a scadenza (rate pagate su i Indice che misura il rapporto tra credito te distoglierci dal rafforzare e difendere deteriorato netto e patrimonio netto nostri finanziamenti in essere) per ca quel patrimonio di storia, lavoro e, pas - 100 mln. Nel secondo semestre è previ - sione, che è Banca della Marca. Questo sto un aumento degli utilizzi cosi come faremo con coraggio, determinazione e abbiamo registrato negli ultimi esercizi. % grande senso di responsabilità. A livello di prodotto bancario lordo la 18,23 Perché il vero valore della nostra nostra Banca gestisce masse per ca 3,5 NP L RaTIo miliardi di euro in costante aumento, al Indice che misura il rapporto azien da sono le persone che la com - netto di qualsiasi operazione straordi - tra impieghi e credito deteriorato pongono .

5 INSIEME CO n FIDuCIa 77 NOTIZI E IN BREVE eCOnOMIa Andamento positivo in Veneto L’industria veneta continua a raccogliere frutti positivi e lo conferma il recente DAY Fenicotteri rosa in Polesine. rapporto di Unioncamere che registra Dal 1990 questi luoghi possono in Veneto una crescita del 4% nel annoverare tra le presenze anche quella, secondo trimestre dell’anno. In Provincia in numero sempre maggiore (si contano di Treviso l’industria manifatturiera a migliaia), dei fenicotteri rosa, un tempo ha registrato un incremento della frequentatori solo delle aree lungo produzione pari al 5.7% rispetto BY la costa Toscana e della Sardegna. allo stesso periodo del 2017. L’indagine, Arrivano nel Delta del Po dai vari paesi molto dettagliata e ricca di informazioni, prospicienti il Mediterraneo, sia ha riguardato sia le imprese piccole dell’Africa che dell’Europa, e la conferma (le più dinamiche con un aumento è data dagli anelli, uno metallico del 4,9%), sia quelle medie che le grandi. DaA curaY ed uno di plastica, di cui gli uccelli sono I tre settori produttivi in maggiore di stati dotati. evidenza sono: gomma e plastica con Mario La presenza di esemplari nati in regioni un +8,4%, apparecchi meccanici +6,5%, diverse è un elemento importante mezzi di trasporto +6%. L’export avvalora Meneghetti perché favorisce la preservazione il momento positivo con crescite di della specie evitando la consanguineità. Il fenicottero trova nell’ambiente polesano l’alimentazione ideale, costituita principalmente da crostacei, che genera la colorazione rosa delle piume, in particolare delle ali. L’economia è Questi uccelli percorrono in stormi in movimento. distanze considerevoli ed il loro volo particolare interesse: occhialeria +20,2%, è uno spettacolo reso inconfondibile carta, stampa ed editoria +11,4%, dalle lunghe zampe e dal collo ricurvo. gomma e plastica +8,5%. Tutto questo La loro presenza nelle aree del Delta è la conferma che, dopo anni di crisi, del Po richiama molti appassionati il sistema imprenditoriale del nostro di fotografia. territorio ha saputo sfruttare al meglio l’andamento favorevole dell’economia e che l’industria veneta rimane il motore trainante del mondo produttivo aquILeIa nazionale. L’auspicio comune è che il momento Il Museo Archeologico positivo possa continuare e che ci sia una risposta concreta anche sotto Agli inizi di agosto scorso è stato l’aspetto occupazionale. inaugurato l’ampliamento ed il riallestimento del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia che racconta aMBIenTe e documenta la storia della presenza romana nella terra del Basso Friuli. Il Delta del Po L’evento è avvenuto nello stesso giorno del 1882, quando, il 3 agosto, il museo Le lagune polesane sono state da sempre venne aperto al pubblico nella Villa un ambiente prediletto per l’avifauna Cassis Faraone per volontà del Governo marina confermato dalla presenza La nereide di aquileia. Austro-Ungarico. di specie rare tipiche delle zone umide. Il Museo di Aquileia continua, giorno

6 dopo giorno, ad arricchirsi con nuovi delle province venete il problema colpiti i comuni di Farra di Soligo, reperti provenienti dagli scavi tuttora è concreto perché ci sono stati anche Sarmede, Cordignano, Caneva. in atto in quest’importante sito dei decessi di persone anziane. Questi Il maltempo poi agli inizi di ottobre ha archeologico. fatti tristi, con l’accentuarsi dei contagi, coinvolto vari paesi del sud Italia creando Di recente, dopo una lunga assenza hanno creato motivi di allarme anche se lutti e danni enormi. per il restauro, sono ritornati ad Aquileia il virus è letale solo nello 0,1% dei casi L’intera Europa ha vissuto questa realtà due splendidi mosaici: la Nereide, una di infezione. Questa malattia, individuata con temperature altissime (il mese pavimentazione (218x218 cm) tra le più per la prima volta nel 1937 nell’Uganda di agosto è stato il più caldo della storia antiche qui rinvenute, riscoperta nella occidentale, è divenuta di pubblico ed in Spagna si sono raggiunti i 50°) a cui dominio quando nel 2002 ha scatenato poi sono seguiti tornado ed inondazioni. un’epidemia negli Stati Uniti d’America. In conseguenza a ciò, anche Sia la zanzara comune (Culex), sia la «tigre», possono trasmettere il virus se a loro volta si infettano da cornacchie, corvi, gazze e piccioni.

aquileia, Museo archeologico. seconda metà dell’ottocento, e quello di dimensioni minori, con la raffigurazione Terre aride in Veneto. di pesci risalente al primo secolo d. C. È certamente un momento di la temperatura dei mari italiani registra arricchimento culturale dedicare Zanzara veicolo di malattie. aumenti non compatibili con una visita a queste collezioni e poter il tradizionale mondo animale e vegetale ammirare quanto vi è contenuto: vetri, Il virus colpisce non solo le persone che da sempre li ha abitati e questo lapidi, cippi funerari, monete e molto ma anche gli equini. Al momento non è crea ulteriori problematiche difficili altro perché il Museo Archeologico stato scoperto un vaccino contro questo da affrontare. L’acqua più calda richiama Nazionale di Aquileia rientra tra le più virus, pertanto la disinfestazione è lo nuove specie di pesci che migrano qui importanti realtà museali al mondo strumento fondamentale per combattere dall’oceano e dal Mar Rosso ed in più sulla civiltà romana. il contagio. arrivano anche alghe tossiche, un tempo Il museo è aperto dal martedì alla a noi sconosciute ed ora già segnalate domenica dalle ore 8,30 alle 19,30 sulla costa laziale e in Adriatico. (chiusura della cassa alle 19) e ogni prima CLIMa È stato calcolato che oltre 700 specie domenica del mese l’accesso è libero. non native del Mediterraneo siano ormai stanziali e tra queste i barracuda, il pesce L’aumento palla, la cubomedusa. Questi nuovi arrivi SaLuTe delle temperature mettono in difficoltà le specie tradizionali come le sarde, le alici, gli sgombri Uno studio del C.N.R., pubblicato creando così un mare più povero. Le zanzare portatrici di recente, ha dato conferma che è di malattia sufficiente un solo grado in più della media perché si attivino fenomeni SOCIeTà D’estate, e non solo, di notte e di giorno, metereologici estremi nel nostro Paese. le zanzare infastidiscono i nostri Nell’estate appena trascorsa su tutto Gesti sacrileghi momenti di sonno o di riposo. il territorio nazionale si sono contati Oggi più di ieri, la puntura di zanzara numerosi eventi straordinari ed È frequente dover leggere sulla cronaca preoccupa non tanto per il momentaneo improvvisi con trombe d’aria e piogge locale il rendiconto di atti di vandalismo fastidio arrecato, quanto per il fatto che torrenziali che ci hanno fatto toccare o di furti messi in atto da ignoti ai danni questi insetti sono portatori di malattie con mano quanto emerso da questo di chiese e capitelli. come quella, spesso citata nelle cronache studio. A Curtarolo è stata asportata la statuina di quest’estate, definita la West Nile, Anche il territorio ove opera la nostra della Madonna ed è stata sostituita con il virus del Nilo, che in Italia Banca ha dovuto sopportare queste una bottiglia di vino; si è diffuso in modo più marcato rispetto emergenze con inondazioni e gravi a , dopo aver alle altre Nazione Europee. Nei territori danni. A settembre sono stati sfondato il vetro di protezione, è stato

7 INSIEME CO n FIDuCIa 77 NOTIZI E IN BREVE

spezzato il braccio al Bambino seduto iniziati i lavori del terzo lotto di 26 km tra sulle mani di sant’Antonio; a Farra San Giorgio e Alvisopoli e qualche mese di Soligo i ladri si sono arrampicati fa è stata avviata la prima operazione sul tetto della chiesa di San Gallo a Soligo per il quarto lotto, quello tra Gonars e, dopo essersi calati all’interno, hanno e Villesse. Autovie Venete conta di poter rubato oggetti d’argento ed hanno vedere completati per il 2020 i tre quarti arrecato molti danni e l’elenco potrebbe dell’opera ed il nuovo ponte sul fiume continuare. Tagliamento. Questi gesti sacrileghi non sono certo È una lotta contro il tempo perché una novità. Un documento che porta i volumi di traffico, in particolare la data del 2 giugno 1815 redatto dei mezzi pesanti, sono in continuo dal Podestà di San Daniele del Friuli aumento (si sono raggiunti ormai i ritmi ed indirizzato al Giudice di Pace locale precedenti il 2009, quello degli anni recita testualmente «In questo momento prima della crisi) e perché nel lotto verso le ore sette pomeridiane mi giunge già concluso gli incidenti sono diminuiti un rapporto dell’Agente Comunale del 40%. portante la notizia di furto commesso la scorsa notte nella Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo di Caporiacco sopra VenDeMMIa vasi sacri ed altri effetti appartenenti alla chiesa medesima e ciò con rottura Produzione di nuovo. Mi affretto pertanto di rimetterlo nel suo originale affinché la saviezza in forte aumento del Sig. Giudice prenda qualche misura Dopo quasi trent’anni di rallentamento che riputerà opportuna al caso e che sono è arrivata un’annata d’eccellenza per di suo istituto». i viticoltori, sia per la quantità che per Ieri come oggi si è quasi impotenti la qualità di uve prodotte. Sia in Veneto ad affrontare la microcriminalità che non che in Friuli Venezia Giulia la produzione rispetta nemmeno il sacro. media ha registrato un incremento Sono comportamenti che offendono di circa il 15%, salvo aree circoscritte che La glera sui filari. ovviamente il credente ma anche quanti, hanno subito danni dalle grandinate. atei o agnostici, credono e vivono Una vendemmia da record quindi anche nell’assoluto rispetto dell’altrui pensiero per la provincia di Treviso con una e credo. produzione di quattro milioni di ettolitri di Prosecco Doc rispetto ai 3,2 del 2017. Quest’annata eccezionale ha fatto VIaBILITà emergere certamente la grande professionalità dei nostri viticoltori ma Autostrada A4 Venezia-Trieste anche un punto debole della filiera: la troppa produzione ha imposto Dopo un’estate che ha registrato sulle ai Consorzi di dover fare delle scelte nostre strade ed autostrade disastri e ed obbligare i produttori a consegnare vittime senza precedenti, basti ricordare esclusivamente le quantità d’uva gli incidenti dei pulmini di migranti prestabilite. Molti quintali d’uva, (16 morti in due eventi), lo scontro tra in particolare di glera, sono rimasti La «Venezia-Trieste» Tir a Bologna, il crollo del Ponte Morandi inutilizzati ed è stata vendemmiata a intasata dal traffico. a Genova e molti altri definibili «minori», terra distruggendo il prodotto. è consolante poter leggere che gli Alla luce di quanto accaduto, anche se indispensabili lavori per la terza corsia per un agricoltore è difficile fare sull’autostrada A4 stanno procedendo programmazione, si rende necessario a ritmo sostenuto e che si stanno fare un salto di qualità nella gestione dei rispettando i tempi programmati. vigneti e cioè mirare più alla qualità che Attualmente si sono conclusi i lavori del alla quantità. Tutto questo per poter primo lotto, il tratto tra Quarto d’Altino mantenere remunerativo il più a lungo e San Donà di Piave, lo scorso anno sono possibile almeno questo settore.

8 POrDenOne Rossella Riscica e Chiara Voltarel, una storica dell’arte ed un architetto, che hanno catalogato facciate ed edifici La patria dipinti. Nello studio sono incluse anche del libro d’autore opere perdute ma documentate. In occasione di «Libri in cantina» Con il passare delle edizioni di a questo libro è stato premiato «Pordenonelegge» la città assume come il «libro più bello». sempre più il ruolo primario di punto Alcune recenti iniziative avviate in città d’incontro tra autori e lettori. mirano senz’altro a mantenere viva Una conferma in tal senso è data dal fatto questa vocazione artistica perché che ben oltre seicento scrittori, studiosi, il capoluogo della Marca è uno scrigno giornalisti si sono alternati in varie sedi di opere d’arte che sempre più merita per quattro giorni alla presenza d’essere fatto conoscere. Giuseppe Basso, di un pubblico attento e curioso. È stato organizzato un cantiere didattico Sono stati ospiti in città autori sul ciclo dei «quaranta Domenicani una vita importanti, italiani e stranieri, che hanno illustri» dipinto da Tomaso da Modena che ha lasciato tracce presentato i loro lavori tra cui anche nel 1352 nella sala del Capitolo di San Nicolò. Lavorano a questo Aveva 89 anni. Giuseppe Basso, progetto di pulizia e restauro dieci allievi impresario di Orsago, storico della Scuola di Alta Formazione e Studio, Socio di Banca della Marca, cinque provenienti dalla sede di Matera e ha lasciato di sé tracce di una vita cinque da quella di Roma. In occasione straordinaria. della Giornata nazionale degli Amici dei Nato nel 1928, geometra al Dante Musei è stato lanciato un appello per di Vittorio Veneto, entrò subito nell’impresa di Emo Basso cui successe con gli altri eredi. Con la maestra Vera Pujatti costruì una famiglia solida nella quale Fiera del libro a Pordenone. crebbero Luca e Barbara. L’impresa Basso per decenni 60 novità editoriali in anteprima. realizzò linee ad alta tensione Sulla passerella di questo festival per l’Enel di cui era fornitrice letterario erano presenti non solo Tomaso da Modena, Capitolo dei Domenicani, San nicolò, Treviso. affidabile e professionale. i big ma anche tanti autori debuttanti Operò nell’edilizia residenziale tra i quali sono da citare i finalisti del arrivare in tempo a salvare tre importanti e nel restauro di beni storico Campiello giovani. La presenza così affreschi presenti in città: quello sulla artistici e religiosi. massiccia alla manifestazione di scuola del Santissimo di Tiziano Vecellio, A quasi 60 anni Giuseppe Basso appassionati, tra i quali tantissimi quello di Domenico Capriolo a Casa – da solo – portò avanti l’impresa giovani, è stata uno spettacolo davvero Robegan e di Ludovico Pozzoserrato sulla che concluse l’attività nel 1997. magico ed una conferma che il libro non facciata del palazzo Zignoli. Pieno di interessi, innamorato muore e permette a tutti di aprirsi agli È stata programmata una serie di visite in della sua Orsago, attento altri, di conoscere le storie del mondo, luoghi speciali della città: i depositi del e partecipe alle vicende della di volare alto e di crescere in libertà. Museo di Santa Caterina che custodisce Cassa Rurale che ha visto crescere ben 1600 quadri, a Ca’ Sugana e consolidarsi, si dedicò e a Palazzo Rinaldi, in Biblioteca, con passione alla scrittura TreVISO in San Teonisto e all’Archivio di Stato, ed alle ricerche. il tutto per far conoscere ed apprezzare Pubblicò il bel libro «Dal mare Città d’arte il patrimonio semi-sconosciuto che dell’oblio» come dono della Treviso conserva. memoria alla sua Orsago. Treviso per secoli è stata riconosciuta Merita ricordare poi che è in atto (chiude L’11 settembre il commiato un’importante «urbs picta», città dipinta, il 3 febbraio 2019) a Casa dei Carraresi nel segno della solidarietà con e questa sua peculiarità è stata la mostra «Da Tiziano a Van Dyck – il volto la scuola materna parrocchiale documentata, in un volume con questo del ’500», 50 opere dalla Collezione di Orsago. titolo, da una ricerca di due studiose: G. Alessandra, un evento da non perdere.

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di Vendemiano Sartor Presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana LA SOSTENIBILITÀ UN FATTORE DI SVILUPPO E INNOVAZIONE

L’ARTIGIAN ATO LOCAL E IMPEGNATO 6I N AZION I E PROGETTI 7 PE R LA CRESCIT A SOCIALE E LA TUTEL A DELL ’AMBIENT E DI VITA.

Il sistema Confarti gia - da gusti o mode estemporanee ma da nato Imprese Marca Tre - disposizioni di legge, europee e nazio - vigiana ha individuato nali, che dettano precise condizioni nella soste ni bi li tà uno per la riduzione delle emissioni inqui - dei fattori chiave per la definizione di nanti alle quali si deve ottemperare. una serie di azioni pro gettuali a van - L’associazione in virtù del ruolo che è taggio delle imprese e del territorio. chiamata a svolgere nella vita econo - Si è scelto di agire in particolare sulla mica, politica e sociale del territorio, 130.000 specifica della mobilità sostenibile nella creazione di reti di connessioni LE BOTTEGH E ARTIGIANE poiché si ritiene che sul tema si deb - in cui nascono e crescono iniziative IN VENETO bano sensibilizzare tanto gli operatori imprenditoriali dando vita ad un siste - (-10% IN DIECI ANNI) economici quanto i cittadini. I primi in ma che innova, genera ricchezza, ha virtù dell’evoluzione del comparto agito di concerto con le amministra - dell’automotive, i secondi in termini di zioni comunali poiché risultano essere rispetto ambientale, di sicurezza e tu - l’interlocutore chiave con il quale col - tela della salute. laborare per condividere proposte e 53.500 IMPRES E ARTIGIANE La trasformazione dei veicoli è un pro - realizzarle al fine di indirizzare cittadini NE L TERRITORIO cesso inarrestabile, vincolato non solo e imprese a sviluppare nuovi orienta - DI OPERATIVIT À DELL A BANCA

10 eventi eCO-DaY.

menti e ad adottare nuovi comporta - 22 kW che consentono una gestione menti. intelligente del servizio attraverso nell’area dell’opitergino-mottense e l’applicazione gratuita per smartpho - del coneglianese in particolare si è svi - ne neXTCHarGe. una modalità che luppata un’intensa attività che ha por - consente di riconoscere lo stato della tato alla definizione di seminari forma - colonnina libera, occupata, prenotata, tivi e informativi durante i quali le fuori servizio e la gestione della sua associazioni mandamentali hanno prenotazione da remoto. dettagliato le modalità di accompa - Se le colonnine serviranno soprattutto gnamento alla transizione elettrica, per gli avventori in transito, la loro pre - hanno offerto informazioni su bici, senza capillare nel territorio incentive - moto, auto elettriche, sistemi di ricari - rà non solo lo sviluppo della mobilità ca domestici pubblici ed aziendali. elettrica, ma anche la promozione tu - eventi rivolti alle scuole e alla cittadi - ristica dello stesso dato che l’applica - nanza, cito ad esempio eCO-DaY te - zione suggerisce quali siti artisti di nutosi a Conegliano, durante i quali si pregio visitare in loco. è trattato di smart city, di domotica, ri - Lo spirito che muove il sistema asso - sparmio energetico e sono stati effet - ciativo è quello del patto di territorio, tuati test drive gratuiti. è quello dello scambio reciproco di Inoltre sono state installate nei Comu - servizi per i cittadini tra Comuni. Sono ni di Ponte di Piave, Fontanelle e Por - tobuffole tre stazioni di ricarica inter - connesse. Si tratta di Stazioni in aC da

11 previste ulteriori installazioni nei Co - muni di San Polo di Piave, Motta di Li - venza, Mansuè. Confartigianato sempre in tema di so - stenibilità sta coinvolgendo in un pro - getto di ampio respiro finalizzato alla valorizzazione e riconversione del pa - trimonio edilizio esistente le imprese attive nel sistema casa. L’obiettivo è quello di sviluppare un modello basato su metodologie e stra - tegie per l’ottimizzazione dell’organiz - zazione e dei processi di costruzione allo scopo di aumentare la produttivi - tà e la qualità, dalla pro gettazione fino all’edificazione, sia nelle nuove costru - zioni che in quelle risanate. Le direttrici lungo le quali si sviluppa l’azione sono: da un lato la struttura zio ne/ra zio na - lizzazione orga nizzativa dei processi costruttivi basandosi sul principio dell’efficientamento in termini di di Valerio Cescon tempi e costi, riducendo sprechi e au - Presidente di Confcooperative Belluno e Treviso mentando il valore; dall’altro la digi - talizzazione dei processi costruttivi quando pensiamo al concetto di tramite tecnologie di informazione e sostenibilità ci riferiamo alla capaci - comunicazione innovative (BIM) per tà di un processo di sviluppo di so - sostenere la collaborazione integrati - stenere nel corso del tempo la ripro - va dei diversi partecipanti e la condi - duzione di uno stock di capitale visione del pa trimonio di know how composto dal capitale economico, in capo a ciascuno. umano/sociale e naturale. L’umanità – secondo È in fase di definizione anche un’atti - la Commissione Indipendente sull’ambiente e vità volta alla riqualificazione dei fab - sullo Sviluppo – ha la possibilità di rendere so - bricati e dei condomini esistenti nel stenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso sod - territorio provinciale che si inserisce disfi i bisogni dell’attuale generazione senza nel più ampio quadro delle azioni as - compromettere la capacità delle generazioni fu - sociative volte a rilanciare il settore ture di rispondere ai loro. che nella Marca conta oltre 15mila im - Il tema della 96° Giornata Internazionale delle prese e 43mila addetti e a valorizzare Cooperative che, indetta dall’Onu, si è celebrata il sistema costruttivo veneto promuo - quest’anno lo scorso 7 luglio era «Società più so - vendo fattive collaborazioni e sinergie stenibili attraverso le cooperative». con Ordini e Collegi, a.n.aMM.I. (asso - Per la loro stessa natura le cooperative svolgono ciazione nazional-europea ammini - un triplice ruolo: creano opportunità di lavoro e stratori d’Immobili) e a.n.a.C.I. (asso - generano reddito; contribuiscono all’equità e alla ciazione nazionale amministratori giustizia sociale, grazie alla loro attenzione alle Condominiali e Immobiliari). persone e alla solidarietà; svolgono un ruolo di guida nella società e nelle comunità locali in @ [email protected] quanto istituzioni democratiche, basate sulla

12 INSIEME CO n FIDuCIa 77 ECONOMIA

LE COOPERATIVE DE L TERRITORIO TR A STORI A E SFIDE SOCIAL I E AMBIENTALI

OLTRE

1LE. C0OOP0ERAT0 IVE IN VENETO partecipazione dei soci. anche nei nostri territori dei propri allevatori, dal - le cooperative offrono un contributo attivo e mi - la filiera controllata e surabile alla crescita e allo sviluppo sostenibile, tracciabile. questo ha alla coesione ed all’inclusione sociale, al benes - consentito alla coopera - sere delle comunità in cui sono radicate. Molti so - tiva di ricevere il ricono - no gli esempi di cooperative impegnate a perse - scimento nel concorso guire e a promuovere obiettivi di sostenibilità Sostenibilità ambientale 7LA M2 EDI A DI OPERATORI ambientale e sociale. e aziendale» degli euro - (TRA DIPENDENTI E VOLONTARI ) NELL E Le cooperative del settore vitivinicolo hanno pro - pean Business awards COOPERATIV E VENETE mosso insieme alle altre aziende associate ai 201 6-17. Latteria di Soli - Consorzi di Tutela del Prosecco una modifica al go sta realizzando inve - disciplinare di produzione che prevede il divieto stimenti strategici per la riduzione dell’impatto di utilizzare alcuni noti principi attivi per il tratta - ambientale di tutta la filiera produttiva. Il primo mento fitosanitario dei vigneti potenzialmente step è costituito da un impianto fotovoltaico dannosi per la salute. Inoltre hanno predisposto da 800 kWatt e un impianto a bio masse, che dei vademecum rivolti agli operatori (e quindi ai convertirà buona parte dell’azienda alle fonti soci viticoltori) per avere una gamma di strategie rinnovabili. L’obiettivo è far lavorare gli stabili - di difesa più sostenibili in vigneto. menti a energia circolare, dove nulla deve es - Se guardiamo alle cooperative del settore lattie - sere sprecato dall’energia elettrica (sistemi re - ro caseario vorrei citare Lattebusche e Latteria di frigeranti con tecnologie computerizzate), Soligo. La prima ha sviluppato, in questi anni, po - all’uti lizzo di acqua (attra verso linee a vapore per litiche volte a supportare l’agricoltura di monta - la produzione dei formaggi). gna e la sostenibilità ambientale utilizzando solo Fortemente impegnate sono anche le coopera - latte locale, proveniente dalle aziende agricole tive del settore ortofrutticolo. Tutte le coopera -

13 INSIEME CO n FIDuCIa 77 ECONOMIA

tive del settore hanno aderito alla certificazione che risorse disponibili e progetti rivolti al merca - Global Gap che stabilisce standard volontari per to come la promozione del turismo». la certificazione di prodotti agricoli in tutto il Significative sono le esperienze delle cooperati - mondo assicurando i consumatori sui metodi di ve sociali che, con lo scopo di promuovere occa - produzione agricola degli alimenti riducendo al sioni di lavoro per soggetti svantaggiati o deboli, minimo gli impatti delle attività agricole danno - hanno sviluppato l’attività di produzione agrico - se per l’ambiente. OPO Veneto s.c.a., ha attivato la biologica e di accoglienza agrituristica: tra que - ste alternativa ambiente, Campoverde, Cà Cor - niani, Terra Fertile, Il Montelletto, Dumia, Sonda, Topinambur. riteniamo altresì che le cooperative e le imprese sociali, nel prossimo futuro, potranno, anche gra - zie all’ausilio delle nuove tecnologie, mettersi in gioco su alcuni grandi temi dell’economia socia - le: la promozione e tutela della qualità della vita (welfare in senso ampio); promozione e tutela della qualità dell’ambiente e dei luoghi dell’abi - tare; l’accessibilità e la qualità del cibo; la condi - visione e la diffusione di energia rinnovabile, la 4È QUEST O SETTOR E democratizzazione del possesso dei dati e delle CH E HA TENUT O MEGLIO NEGL I ANN I reti di comunicazione. DELL A CRISI, Le cooperative di comunità costituiscono un ESS O RAGGRUPP A DELL E ECCELLENZE nuovo filone di cooperazione impegnata sui te - DE L MERCAT O ED UN CAPITAL E SOCIALE mi della sostenibilità ambientale e sociale che deve avere come esplicito obiettivo quello di DI NOTEVOL E IMPORTANZA5 produrre vantaggi a favore di una comunità alla DanIeL e MarInI quale i soci promotori appartengono o eleggo - no come propria. In particolare nei territori mon - la prima certificazione che garantisce la tutela tani, ma non solo, si vorrebbero replicare le espe - della biodiversità in agricoltura, il «Biodiversity rienze che già si stanno affermando in altri Friend». territori come l’appennino tosco emiliano o le nel settore della cooperazione sociale gli obiet - aree interne del Centro Italia. Da questo punto di tivi di sostenibilità sociale sono insiti nei principi vista molto lungimirante è stata la scelta di Con - fondativi indicati nella legge 381/91: le coopera - fcooperative nazionale che ha stanziato un pla - tive sociali hanno lo scopo di perseguire l’inte - fond di 500.000 euro a cui hanno potuto accede - resse generale della comunità alla promozione re ben 35 progetti tra cui uno bellunese. umana e all’integrazione sociale dei cittadini at - nella promozione della cultura della sostenibilità traverso la gestione di servizi socio-sanitari ed vogliamo citare la cooperativa Pace e Sviluppo educativi oppure lo svolgimento di attività diver - che da molti anni organizza la Fiera «quattro Pas - se (agricole, industriali, commerciali o di servizi) si» per promuovere un’economia più equa e so - finalizzate all’inserimento lavorativo di persone stenibile. quest’anno il tema della Fiera (visitata svantaggiate. da oltre 40.000 persone) è stato «Generazioni in un esempio particolare è costituito dalla coope - viaggio» sottolineando che, per costruire l’eco - rativa Cadore – attiva in tutta l’area nord della nomia di domani, serve un patto tra generazioni: provincia di Belluno – che si «propone di essere chi è più giovane dovrebbe avere la possibilità di parte di un progetto territoriale di economia in - progettarla e innovarla, chi lo è meno può por - tegrata e welfare di comunità offrendo servizi tare la propria esperienza. collettivi per promuovere la qualità dell’ambien - te montano mediante un uso virtuoso delle po - @ [email protected]

14 INSIEME CO n FIDuCIa 77 TERR ITORIO È IN CORSO COOPERATIVAME NT E 201 8

UN CAPITAL E DA SVILUPPAR E? IL TERRITORI O!

di Loris Rui

Da ottobre Sette anni fa la Banca di Credito Coo - gistero sociale della Chiesa, la settima al prossimo perativo di Marcon (Ve) oggi unita a edizione di «Cooperativamente» è in gennaio, Banca della Marca, avviava una mani - pieno svolgimento segnando con le festazione carica di significati: «Coope - proprie iniziative il territorio di opera - centinaia rativamente». Ovvero come far respi - tività della Banca e diffondendo il di protagonisti rare ai soggetti (la gente, le isti tuzioni, senso dell’economia cooperativa, del - e una serie le imprese) che vivono in un territorio la solidarietà sociale, del produrre ric - di progetti circoscritto, il senso profondo dell’eco - chezza da investire nel territorio che nomia di comunione tra le persone. l’ha generata. 2ANN 0O IN 1CU1 I da avviare. NASCE nell’unificazione ormai consolidata, La partenza è avvenuta nella sala par - COOPERATIVAMENTE «Cooperativamente» è diventata una rocchiale San Giorgio di Marcon ve - iniziativa di Banca della Marca ed è nerdì 5 ottobre, con la presentazione uscita dal territorio precedente apren - del progetti sociali 2018 da sostenere dosi ad altre realtà. e con una cena di beneficenza all’in - quest’anno, centenario della morte segna dei sapori e delle tradizioni del di Giuseppe Toniolo, padre del mon - territorio. do cooperativo ed ispiratore del ma - Domenica 7 ottobre in piazza Merca -

15 INSIEME 77 TERR ITORIO

Manifestazioni in corso.

4COOPERATIVAMENTE5 questa manifestazione segna da anni STRUMENT O la nostra vita ed ha dato visibilità ad intelligenze e passioni per l’apprendi - PE R GENERARE mento che – per quelli degli anni CONDIVISION E E SOLIDARIETÀ. scorsi – si sono trasformate in molti casi, in storie professionali e di impre - sa di successo. Il 16 novembre la manifestazione ha to a Marcon la mostra dell’artigianato fatto tappa a Orsago. anche nella se - locale, i giochi in piazza e l’esperienza de storica della Banca ai presenti so - della street food . no stati proposti i Progetti sociali una iniziativa particolare per ragazzi 2018 da sostenere ed è seguita una e famiglie «Cooperativamente gio - affollata ed apprezzata cena di bene - cando», giochi interattivi dedicati alla ficenza presso la tensostruttura della salute ed al benessere, ad imparare sagra di Salvatoronda. divertendosi. «Cooperativamente» si concluderà a gennaio 2019 con due iniziative. La prima a Treviso con la proclama - zione dei soggetti vincitori del Bando Social Start che finanzierà i progetti sociali e la seconda nella suggestiva location di Castelbrando a Cison di Valmarino con il seminario «Welfare aziendale: una vera opportunità per tutti», un evento per quanti – persone ed aziende – hanno rapporti con Ban - ca della Marca per conoscere espe - rienze positive, sapere le proposte che sono a portata di mano, scambia - re buone prassi, proprio in un’econo - Sabato 13 ottobre la manifestazione mia che coopera al bene del territorio si è trasferita a Vidor dove sono stati e della comunità che vi abita. presentati i progetti sociali 2018 a adesioni per partecipare alle ultime questo territorio e si è svolta la cena tappe presso le filiali. di beneficenza a loro sostegno presso gli stand della Pro Loco. Giovedì 8 novembre «Cooperativa - mente» si è fermata a Conegliano per la «Lode al profitto 2018» una se - rata evento con premiazione di de - cine di studenti e studentesse emer - genti nelle scuole superiori e nelle università. @ [email protected]

16 INSIEME CO n FIDuCIa 77 TERR ITORIO l’ortofrutticolo IL MADE è uno dei comparti IN I TALY che traina PRIMEGGIA

di Marco Golfetto

nel rapporto sulla competitività del - l’agroalimentare italiano pubblicato a % luglio 2018 da Ismea, emerge come LA QUOT A CH 8E DETIENE l’Italia primeggi in vari comparti agri - L’ITALI A RISPETTO coli e dell’agroalimentare nell’export AL TOTALE DELL ’ESPORTAZION I UE europeo. (+23 % NEGL I ULTIM I 5 ANNI) nel totale export europeo noi primeg - giamo con il 35-36% di mele e uva, il 47% di kiwi, il 61% di nocciole sguscia - te e il 35% nei prodotti vivaistici. Sia - mo primi esportatori di pasta e di con - serve di pomodoro, con una quota del 35% circa e secondi per vini e olio, ri - spettivamente con il 27% e il 23% e quarti come esportatori di formaggi e latticini con un dignitoso 13%. nel to - tale delle esportazioni ue l’Italia detie - ne una quota significativa pari all’8%, con un incremento negli ultimi 5 anni pari al 23% (mentre nel complesso l’ue ha avuto un incremento del 16%). negli ultimi 5 anni si registra anche una ripresa nei mercati internazionali, con un peso sulle esportazioni mon - diali di prodotti agroalimentari italiani che è passato dal 2,9 al 3,1%, risultan - do premiati soprattutto i prodotti con made in Italy (quali vino e prodotti tra - sformati ad alto valore aggiunto). nel PIL nazionale l’agricoltura pesa per

17 INSIEME CO n FIDuCIa 77 TERR ITORIO

% 1DE 0L PI L, N6 AZIONALE (13,5 % CO N LA RISTORAZIONE)

il 2,2%: seconda in europa dopo Spa - gna con il 2,8%, ma prima come Valore aggiunto complessivo (davanti rispet - tivamente alla Francia, Spagna e Ger - mania). L’intero comparto agroalimen - tare (prodotti agricoli, trasformati) pesa per un 10,6%, e se aggiungiamo anche i servizi di ristorazione arrivia - mo al 13,5% del PIL nazionale. La costante crescita del made in Italy si accompagna al cambiamento dell’ap - proccio culturale verso il cibo, venen - do sempre più considerato non più solo come puro alimento per soddi - IL COMPARTO sfare le esigenze caloriche, ma anche e soprattutto come prodotto che ap - AGROALIMENTARE paga una serie di fattori complessi PRODUC E RICCHEZZ A MA rischiano di mettere la Com missione agri - quali la qualità, la tipicità, l’esperienza soprattutto in difficol - REALIZZ A POCHI UTIL I coltura e Sviluppo ru - colturale e la salubrità nel suo com - tà paesi come il nostro SOPRATTUTTO rale del Parla mento plesso (esempio ne è anche il gradua - che sono grossi impor - AI PRODUTTORI. europeo, Paolo De Ca - le e costante aumento della doman - tatori di materie pri me stro, vanno presi in se - da bio). e questo si denota anche nei (non solo alimentari) ria considerazione per nuo vi sbocchi verso quegli stati che comportando un forte rischio di innal - la riorganizzazione del comparto: più stanno gradualmente crescendo co - zamento dei costi di produzione a forte è l’aggregazione tra i vari sogget - me benessere economico, con l’au - fronte di una sempre più risicata mar - ti del comparto produttivo, minori so - mentare delle esigenze da parte della ginalità di guadagno. no le dispersioni dei costi e maggiori nuova borghesia dei paesi emergenti. Come notiamo quindi non solo il gli utili dei singoli attori con una più Ciò porta a presumere che a lungo ter - comparto vitivinicolo vive un mo - equa distribuzione. mine ci sarà un ulteriore crescita di mento florido, ma anche altri settori Mi spiego: sempre da analisi Ismea ri - tutti quei prodotti che soddisfano i re - nel complesso tengono e conquista - sulta come nel complesso del com - quisiti appena descritti. no nuove piazze. È da dire però che parto agricolo, fatto 100 il valore del a breve termine invece alcune preoc - alcuni fattori che hanno comportato prodotto fresco venduto al consuma - cupazioni ci sono, soprattutto con l’af - una costante risalita del comparto vi - tore, solo il 22% va al produttore (di fiorare di derive neo-protezionistiche tivinicolo e alcuni messaggi più volte cui il 6% come utile effettivo), mentre (con dazi e embarghi di vario tipo) che sol le vati dal Primo Vice Presidente del - il 38% va al commercio/trasporto (di

18 Nel totale dell’export europeo...

MEL E E uVa il fresco possiamo considerare anche i % prodotti di quarta gamma (verdure 36 fresche lavate e confezionate) che ne - gli ultimi anni, a seguito del cambio dei costumi dei consumatori, hanno kIwI dimostrato una costante crescita nel 47 % mercato nazionale ed internazionale (basti pensare che nel primo trime - stre del 2018, raffrontandolo con il 2017, l’ortofrutta NoCCIoLE fresca confezionata % ha avuto un aumen - 61 to quantitativo del 10,9% rispetto ad un calo dello sfu - PaST a E CoNSERVE so del 3,5%, com - % portando un rela - 35 tivo aumento del prezzo del 6,5% nel confezionato ed un VIN o E oLIo calo del 7,8% nello sfuso). % Da non ultimo, nel settore 27 della frutta in guscio, soprattutto noc - ciole, si nota un ulteriore aumento della richiesta, e questo soprattutto a seguito del cambio di rotta da parte delle principali industrie dolciarie ita - cui il 17% risulta utile effettivo), il getti della filiera. Per equilibrare il set - liane (Ferrero, Perugina e Loacker) 9,3% deriva da IVa e Imposte in gene - tore, soprattutto le Banche di Credito che, proprio per il cambio di cultura re, mentre la parte rimanente risulta Cooperativo che sono attori principali enogastronomica, prediligono frutti da valori aggiunti provenienti da altri nel supporto finanziario dello svilup - made in Italy. settori. nel caso invece di prodotti ali - po del mondo rurale, devono svolgere Vediamo pertanto come un’oculata mentari trasformati, sempre fatto la loro parte attiva per aiutare una cre - gestione del comparto permetta un 100, il valore della materia prima agri - scita concreta dei vari soggetti della fi - ulteriore sviluppo economico del set - cola corri sponde a poco più del 6% liera, favorendo tutti quegli interventi tore agricolo, e ortofrutticolo in parti - (con 1,8% di utile dell’agricoltore), il che portano ad un miglior benessere colare, in tutte quelle zone non «gra - 9.3% va all’industria di trasformazione dell’intero comparto. e noi come Ban - ziate» dal successo vitivinicolo degli (con 1,6% di utile dell’imprenditore), il ca della Marca ci mettiamo a disposi - ultimi anni, verificatosi soprattutto 26,5% al trasporto e commercio (con zione. nella zona del prosecco. un 11,2% di utile), il 19,8 di imposte e Il settore ortofrutticolo è uno di quei tasse e la parte rimanente come valori comparti dove la produzione è netta - aggiunti provenienti da altri settori. mente superiore alle esigenze nazio - quindi, l’agricoltura produce sì ric - nali e dove pertanto l’esportazione del chezza ma realizza pochi utili. Da qui fresco supera di lunga l’importazione emergono chiaramente i punti deboli e dove il relativo trasformato primeg - [email protected] e le discrepanze esistenti tra i vari sog - gia (vedi conserve di pomodoro). Tra @

19 INSIEME CO n FIDuCIa 77 TERR ITORIO

Dall ’iniziativa di un gruppo di amici, una storia sociale coinvolgente. TEAM BOSCO DI ORSAGO CICLISM O & CRESCITA

di Massimo Spada

alberto Benedet, presiden - e genitori dei ragazzi, sorretti dal concreto con - te, Ivano Pessotto, team tributo di tutti gli sponsor, tra cui significativo manager e collaboratori quello di Banca della Marca, è senza dubbio po - dell’ aSD Team Bosco di Or - sitivo ed interessante. sago, stanno vivendo una intensa stagione cicli - Sul piano promozionale, l’aSD Team Bosco è stica e sportiva, per un sodalizio molto giovane. partita nel 2007 con sei ragazzi iscritti alla squa - Tutto ha avuto inizio nel settembre 2007. un dra, i tesserati per la stagione 2018 sono oggi 60, gruppo di amici si è incontrato presso la sede del divisi tra le categorie giovanissimi (28 bambini, Comitato Festeggiamenti del Bosco, fondando il dai 5 agli 11 anni) e le categorie: esordienti (12 Team Bosco di Orsago, associazione sportiva di - bambini, 12-13 anni), allievi (12 ragazzi, 14-15 lettantistica non profit con l’obiettivo di avvici - anni), MTB 8 (ragazzi di tutte le età). nare i bambini allo sport del ciclismo come fat - I risultati in questi anni sono stati altrettanto tore di crescita umana e civile, oltre che di esaltanti: 156 vittorie nelle varie specialità, 25 ti - benessere fisico. toli provinciali, 9 titoli regionali e soprattutto 7 a 11 anni di distanza, un bilancio dell’attività, che ha visto l’impegno di tutti i consiglieri, soci

20 NASCE Marco Cao, IL TEAM BOSCO un ragazzo in gamba 2007 DI ORSAGO Marco Cao, classe 2002, frequenta con profitto il terzo anno di ragioneria all’Istituto Tecnico G. Marchesini di Sacile. Ha iniziato ad andare in bici a 5 anni provandone una da ciclismo di un vicino di casa e da lì ha iniziato a praticare il ciclismo con il Team Bosco di Orsago. Prime gare quelle promozionali e poi, l’anno dopo, con i giovanissimi ottenendo subito circa 15 vittorie. Nel 2015 è diventato esordiente: nel 1° anno ha ottenuto 4 vittorie e un 10° posto ai Campionati Italiani di categoria e, nell’inverno, ha vinto il campionato regionale Il Team Bosco presenta Marco Cao al Presidente di ciclocross a Salvatoronda. Claudio Sernagiotto. Nel 2° anno ha ottenuto coronare la stagione e questi 1 vittoria e molti piazzamenti, 11 anni fantastici passati specialmente in pista; al Team Bosco. Il 1° agosto nel giugno 2016 ha vinto la conquista del titolo il campionato regionale di Campione Italiano su pista titoli italiani, ultimo dei quali vinto quest’anno in corsa a punti a Bassano in inseguimento in quel di Torino, con il quartetto veneto dell’in - del Grappa. Finito gli a squadre a San Francesco seguimento su pista, da Marco Cao residente a esordienti, dal 20 17 è allievo. al Campo in provincia Quest’anno ha ottenuto la di Torino, preceduta l’8 luglio Cordignano e cresciuto nelle file del Team Bosco vittoria alla prima gara da un buon 7° posto nei da quando aveva sei anni (categoria G1 Giova - della stagione a Savassa, campionati italiani su strada nissimi). poi ne è arrivata un’altra a Comano Terme. il 25 aprile in Emilia Romagna Marco però ha i piedi per terra: altro risultato che sottolinea l’operato della so - e vari piazzamenti. scuola e famiglia al primo cietà e dei ragazzi è il «premio reghin», riser - Nella pista non è stato di meno, posto e poi inforca la bici e vato ai ragazzi veneti con il miglior rapporto tra prima è riuscito a conquistare corre. Sa che per raggiungere profitto sportivo e scolastico, che, anche il titolo provinciale a traguardi nello sport Portogruaro nell’inseguimento come nella vita servono quest’anno, è andato ad un ex atleta Marco a coppie a metà luglio, disciplina, allenamento, Vettorel, per l’attività svolta con il Team Bosco poi il 26 agosto a Conegliano sacrifici. nel 2017. E dopo ci sono gli amici con un altro titolo provinciale questo particolare premio conferma che il Team su strada questa volta e per cui star bene insieme. Bosco è un ambiente educativo positivo per la crescita responsabile dei ragazzi.

21

Nome Palestra Indirizzo Bodyevidence srl via Cosmo, 29 Conegliano TV Olympia's Center srl Zona artigianale Geromina, 25 Sacile PN Igoclub Athletic center via S. Urbano 45 soc. spor. dil. a R.L. Pianzano di Godega di Sant’Urbano TV Asd Askesis Viale Venezia, 25 Fontanafredda PN Naonis gym di Pasinetti Marco Via Antonio Canaletto, 4/b Pordenone PN Centro Nuoto Via Gasparotto Vecellio, 48/a LEBANDIE SSD a R.L. Lovadina di Spresiano TV Gaia Fitness Center Via Schiavonesca Priula, 72 Montebelluna srl Montebelluna TV In.Forma di Vazzola Via del Bersagliere, 07 Vazzola TV Piscina Arcade Via Roma, 155 S.S.D. Stella Marina Arcade TV A.S.D. AHIMSA - Yoga Studio Via Ugo Foscolo, 5/a Pordenone PN INSIEME CO n FIDuCIa 77 DALLE NOSTRE FILIALI CONEGLIANO via Maggior Piovesana, 21 anni di reti fiduciarie

Banca della Marca si è affacciata sulla complessa vano un artigianato diffuso e si vedevano le pri - PRIM A FILIALE piazza di Conegliano nel 1997 aprendo la prima me realtà commerciali di grandi dimensioni. DI CONEGLIANO, filiale cittadina in via Piovesana 2. L’edilizia ed il suo indotto vivevano ancora una OGGI L’edificio – nella memoria del luogo – era quel - fase di espansione. anche il sistema direzionale lo che aveva ospitato la storica osteria «all’ar - di servizio all’economia era in crescita. PROTAGONISTA tigliere», un punto di ritrovo per un quartiere Il primo nucleo operativo – guidato dal respon - DE L DINAMISMO popolare, cresciuto nella dinamica urbana che sabile Claudio Flora – iniziò a radicare nell’attività ECONOMICO ha caratterizzato la città nei primi 30 anni del con i clienti un approccio fiduciario e di prossi - LOCALE. dopoguerra. mità che divenne la caratteristica per cui la Ban - La scelta non era facile, ma collocava gli sportelli ca appariva differente da altri. L’attività front offi - in un crocevia strategico per il traffico delle fa - ce di cassa e quella di consulenza, supporto, miglie e degli uomini d’affari residenti in città ma accompagnamento negli investimenti, nei fi - con attività nel territorio. La zona poi era servita nanziamenti, nell’attività produttiva, moltiplicò da diversi parcheggi e questo favoriva l’accesso le opportunità per rendere questa filiale come dei clienti. un ambiente di famiglia per una clientela che La fine degli anni ‘90 del secolo scorso era carat - apprezzava il credito cooperativo e si lasciava terizzata da una realtà in trend positivo per progressivamente coinvolgere nelle iniziative ed 300 quanto riguarda i settori produttivi trainanti dal attività. vitivinicolo al distretto dell’inox, mentre cresce - nella gestione della filiale di via Piovesana, a 21 SOCI

5.000

RAPPORT I IN ATTO

23 INSIEME CO n FIDuCIa 77 DALLE NOSTRE FILIALI A anni da quel 1997, si sono succeduti due volte Un presidio ermanno Pizzinato e Stefano Casagrande che è L sulla Cador e- Mare anche il responsabile attuale. Con lui oggi colla - L borano stabilmente Giambattista alpago, Luca I Lot, anna Calogero, Serena Modolo, emanuela V Boschetti, elena Dam, Paola eusebione, Stefania

Pasin e – nello sportello distaccato di viale Car - A ducci – Sara Spadetto. era l’anno 1991 quando la storica Cassa rurale di Orsago apriva la sua seconda filiale a Codo - La prima sede di Conegliano di Banca della Mar - M ca può oggi considerare la propria storia come I gnè, nella frazione di Cimavilla. una esperienza positiva e qualificata. ne sono te - Codognè è un comune di circa 5300 abitanti, C stimonianza i 300 soci che sono entrati nella pro - paese con un’estensione di 22 km quadrati, che prietà diffusa della banca. La filiale ha attivi quasi ospita alcune importanti ville che in passato fu - 5.000 rapporti con la clientela che continua ad rono le dimore di campagna di ricche famiglie essere in espansione. d’origine veneziana. Costituiscono, insieme alle chiese e ai capitelli sparsi nel territorio, il patri - monio artistico e architettonico più importante del comune. La più famosa è certamente Villa Toderini, che con la sua architettura palladiana e la peschiera scenografica è tra gli sfondi mag - giormente immortalati nelle foto dei residenti e di chi viene in visita. Vi soggiornò anche il poeta italiano ugo Foscolo, che dedicò alcuni compo - nimenti ai suoi ospiti.

Il vivere su una piazza crocevia di cambiamenti socioeconomici, l’avere tanti e tali rapporti fidu - ciari consolidati, porta la filiale di via Piovesana 2 a Conegliano ad essere una antenna sensibi - lissima delle attese della gente verso una banca come questa, a puntare molto sulla professiona - lità dei collaboratori che «sentono», sono in ascolto, dei problemi, delle richieste, delle se - gnalazioni della clientela. una filiale che ha for - giato un numero impressionante di responsabili Il toponimo di Codognè sembra trarre origine di filiali (Paolo Da Giau, Paolo Dorigo, enzo Sar - dal frutto della mela cotogna, che nella lingua cinelli, Claudio Tocchet, solo per citarne alcuni). locale è chiamata « pon cotogno ». Infatti, storica - Tutto questo per essere all’altezza della situazio - mente in quest’area si diffuse molto la pianta del ne e punto di riferimento territoriale. È la sfida di cotogno, specialmente a livello spontaneo. Ogni oggi e di domani. anno, nel mese di ottobre, si tiene la storica Fe - S.C. sta della mela cotogna, che rimanda alle origini

24 VERS O I 30 ANNI DI ATTIVITÀ... È CRESCIUTA 231 NEGL I ANNI , GRAZIE SOCI ALL ’IMPEGNO E ALLA PROFESSIONALITÀ 2. 464 DE L PERSONALE.

RAPPORT I ATTIVI

contadine e sviluppa la conoscenza degli impie - cesco Zucol. Da sempre vicina alla comunità, ghi gastronomici di questo frutto, in primis la Banca della Marca offre annualmente sostegno marmellata. La giornata si completa con labora - alle quattro parrocchie, alle varie proloco, spon - tori creativi, concerti, mostra dei veci mestieri, sorizzando manifestazioni sportive e culturali giostre, ecc. nel mese di luglio si svolge, all’inter - organizzate nel territorio. no degli impianti sportivi, il CJF Music Festival , Dal 22 dicembre 2017 è attiva la nuova area Self uno degli appuntamenti musicali che ormai da sempre a disposizione del pubblico (festivi in - 7 anni batte il ritmo dell’estate trevigiana. clusi) con cassa automatica per versamento con - La filiale ha sede, da sempre, in via del Lavoro 4, tanti e assegni, prelievo da conto corrente, bo - nella zona industriale di Cimavilla. nifici e ricariche telefoniche. La filiale è cresciuta negli anni, grazie all’impe - attualmente la filiale conta 231 Soci, 2.464 conti gno e alla professionalità del personale, diven - correnti ed impiega 8 addetti: Francesco Zucol, tando l’istituto bancario di riferimento del paese. Ylenia Tonon, roberto Dall’antonia, Franco Dal ricordiamo i direttori che si sono susseguiti: Co - Ben, Valentina nardo, alberto Caroli, Deborah stantino Gava, Valerio Doimo, Claudio Pollesel, Da rold e roberto Campagna. Bortolo De Carlo fino all’attuale preposto Fran - r.C.

CHIRIG NA GO Un territorio vivo È il 17 giugno 1991 la data in cui la filiale di Chi - le consente una ottimale visibilità oltre che spazi rignago viene inaugurata. Fortemente voluta generosi, per metrature interne, ed un comodo dall’ex Direttore Generale Dino Bertaggia, che parcheggio per la clientela. questo territorio ben conosceva, e sotto la guida La filiale di Chirignago è collocata tra le vicine fi - di Giancarlo Bovo, la filiale ha avuto un riscontro liali di Gazzera, Spinea e Marghera, e con esse positivo tra la popolazione così da determinarne, fornisce una copertura del territorio tale da ren - in seguito, il trasferimento nella sede attuale che dere ben riconoscibile il marchio di Banca della

25 INSIEME CO n FIDuCIa 77 DALLE NOSTRE FILIALI

COSTANTEMENTE ATTIV A NELL A RELAZIONE CO N GL I ABITANTI ED UN SICUR O RIFERIMENTO PE R LA NUMEROSA CLIENTELA.

149

SOCI

Marca, costantemente attiva nella relazione con Ma Chirignago, pur influenzata dai modelli cit - gli abitanti ed un sicuro riferimento per la nume - tadini, vuole mantenere le proprie tradizioni rosa clientela. crean do numerosi momenti di condivisione che Chirignago è oggi un quartiere com preso nella trovano il loro apice nel mese di settembre con Municipalità di Chirignago-Zelarino, situato sul - il tradizionale appuntamento della «Fiera Fran - 1.755 la terraferma veneziana, lungo l’antica via Mira - ca», evento che coinvolge l’intera comunità. nese (poi SP 32), storica arteria stradale che col - altrettanto importante per i suoi abitanti è la RAPPORT I IN ATTO lega Venezia a Padova passando per Mirano. presenza di varie associazioni le cui iniziative, Conta 7.644 abitanti con un tessuto imprendi - condivise con la parrocchia, trovano sostegno toriale che si sviluppa prevalentemente nel set - in don roberto Trevisiol. tore commerciale e nelle società di erogazione Ma lo spirito di associazionismo sfocia anche in di servizi professionali. variegate attività benefiche, che non possono essere tutte citate, come l’associazione «Insie - me per Wam ba» a sostegno dei Paesi svantag- giati, l’aSD San Giorgio per le attività sportive e l’Istituto don Orione in aiuto alle famiglie con casi di disabilità. I responsabili che si sono succeduti in questi an - ni dal 1991 sono stati Giancarlo Bovo, Oscar Mar - chisano, Marco Calzavara, Luciano Zatta Luciano e Denis Bellia. È grazie al loro lavoro ed ai collaboratori che la fi - liale conta oggi 149 Soci e 1.755 rapporti in atto. La filiale oggi è composta, dai colleghi Denis Bel - lia, Davide D’altoè, Fiorella Perosino, Cristina Mozzi, Maria Povolato, Luca Chigorno e Christian Maccatrozzo. Sono loro che giornalmente apro - no i locali al pubblico, accolgono familiarmente la clientela e forniscono soluzioni mirate alle esi - genze dei correntisti. D.B.

26 A «I O TI GUARDO , MA TU MI VEDI?» C INIZIATIV A FORTE N SU L DISAGI O PSICHICO A

un intervento di sostegno, frutto

B dell’esperienza di Cooperativa - mente voluta da Banca della Mar - ca, ha portato l’associazione per l’inserimento sociale delle persone con fragilità psichiche «Lo

A specchio» di Venezia a produrre un cortome - traggio di interviste e riflessioni sull’esperienza

L del disagio familiare. Presentato in municipio a

L Mestre a metà luglio, il do - cumento ha impattato il pubblico il 29 agosto nella A serata di apertura alla Bien - nale Cinema a Venezia, pre -

D miato poi a Catania il 15 set - tembre come il miglior cortometraggio nella rasse - gna «Cinema e psichiatria».

S Il 26 ottobre è stato oggetto di un ampio dibat - tito a Carpenedo, realizzato con la parrocchia dei SS. Gervasio e Protasio.

W «Io ti guardo ogni giorno, ma tu mi vedi?» ricor - da i vent’anni di attività de «Lo Specchio» a so - stegno di famiglie e persone in prima linea nella E qualità di vita possibile di familiari con patologie psichiche, e – a 40 anni dalla legge Basaglia –

N 9.351 realizza un focus significativo sui percorsi di vita, SOGGETT I SEGUITI sullo stigma dei sofferenti, sul carico sociale e DA L DS M VENEZIA (I L 14,96% l’affaticamento umano delle famiglie. DELL A POPOLAZIONE) «emerge la fatica dell’essere genitori, la neces - sità del protagonismo della famiglia per queste persone» ha sottolineato Liliana Boranga, una delle anime del progetto, alla «prima» a Mestre. «Le risposte a questo tipo di utenti – ha aggiun - to Gianfranco Pozzobon – hanno una pluralità di attori e soluzioni multifattoriali con il territo -

27 NEWS DALLA BANCA TRA I TALIA ED

rio (famiglia e terzo settore) fonda - EUROPA mentali». Lo psichiatra Moreno De rossi ha sottolineato LA C ARICA DEI 6 00 come «Le associazioni hanno fatto crescere la psichiatria nei servizi territoriali, Sono 9mila le famiglie nel Veneziano che si trovano coinvolte nel problema, il disagio mentale sfiora il 40% della popolazione.» Sergio Dugone ha ricordato che Banca della Marca ha voluto sostenere questa iniziativa «per far crescere la cultura della solidarietà che cam - bia la vita se è strutturata e coinvolgente. Ma il cortometraggio sottolinea anche come i carichi assistenziali nelle nostre famiglie siano carichi affidati alle donne, madri, mogli, sorelle, che di - cono la rilevanza del ruolo femminile nelle atti - vità di cura». Ha poi ricordato quando – in pro - vincia di Treviso – negli anni ‘70 era attivo il Sant’artemio di Treviso con le sedi staccate di quest’anno sono stati 608 i Soci Valdobbiadene, Vittorio Veneto ed . e familiari aderenti alle proposte L’azienda «Serenissima» (provincia di Venezia, di gite sociali di Banca della Mar - meno il Sandonatese), serve oggi una popola - ca. I primi sono partiti per Lubiana ed il parco zione di 625mila abitanti, di cui 9.351 sono uten - arboretum a giugno, seguiti da chi ha preferito ti in carico al Dipartimento Salute Mentale (il la festa del redentore in bacino San Marco a Ve - 14,96%) della popolazione. Solo nel 2017 si sono nezia il 14 luglio. presentati per la prima volta nei servizi 2.899 Poi è partita la comitiva che ha visitato Lisbona persone pari al 4,63% degli abitanti. ed ha raggiunto Cabo da roca per 4 giorni in a questo scenario di bisogni l’azienda sanitaria settembre. nello stesso mese asti ed alba per 2 risponde con 4 reparti ospedalieri e 7 centri per giorni un altro gruppo, poi Mantova e la navi - la salute mentale, 2 ambulatori e 4 day hospital gazione sui laghi per un’altra comitiva. territoriali. Se queste realtà seguono l’aspetto Tre giorni ad ottobre a Belgrado, la città bianca clinico e farmacologico degli utenti, sul fronte sulle rive del Danubio, ha concluso le proposte sociale sono attive nel territorio 5 comunità te - di quest’anno. rapeutico riabilitative protette, 12 gruppi appar - Le gite sociali, da tantissimi anni, hanno accom - tamento, 6 comunità alloggio. pagnato e accompagnano la vita della Banca. quali le criticità e le sfide? riuscire ad essere ca - Sono ormai migliaia le presenze complessive a paci – in un periodo di crescente aumento della queste iniziative che vedono impegnati un domanda – a rispondere ai bisogni e mantenere gruppo di lavoro che sceglie le proposte dei tour elevata la qualità dell’assistenza e delle cure. operator del nostro territorio, il consiglio di am - non lasciamoli soli. ministrazione che decide i costi per l’istituto, una n.B. task force di dipendenti impegnati nelle filiali a

28 problemi delle famiglie, crescita di figli e nipoti. La proposta di Banca della Marca diventa così un investimento sulla possibilità di implemen - tare il capitale umano tra i Soci e le loro famiglie, 608 PARTECIPANTI a sinistra. La comitiva di stabilire nuove amicizie, di scoprirsi come es - ALL E GITE prima dell’imbarco seri che vivono meglio se in relazione con altri. sul battello. Sotto. Il centro storico Ci si trova – o ritrova – per poi prolungare la bel - 6 di Mantova. ITINERARI lezza dell’esperienza del viaggio, anche nella quoti - 3 IN ITALIA dianità dei messi successivi. Così la conoscenza diventa 3 AL L’ESTERO la scoperta dello stare be - ne insieme e questo si ri - flette sulla vita delle comu - nità, soprattutto nei centri urbani minori. Siamo così tutti costruttori di reti co - munitarie, di beni relazio - nali forti. M.B. raccogliere le adesioni ed a informare i parteci - panti sugli aspetti tecnici ed organizzativi di ogni proposta. anche le agenzie di viaggio che collaborano con noi hanno progressivamente affinato e qualifi - cato il loro lavoro di tour operator conoscendo ormai le esigenze dei nostri partecipanti. un successo consolidato e crescente – i posti di - sponibili, appena diffuso il calendario delle gite, si esauriscono in pochi giorni – connota questa iniziativa che è dentro la cultura di banca di fa - miglia che ha il nostro Credito Cooperativo. anno dopo anno, si sono visitate le più significa - tive località soprattutto del centro nord d’Italia e molte città europee, non solo capitali. La gita sociale per molti Soci e familiari è un ap - puntamento fisso, per altri una scelta occasiona - le legata alla destinazione. Per tutti però una straordinaria opportunità di viaggiare in comitiva. La compagnia è sinonimo di spazi di relazione, scambi di storie di vita, di esperienze – non solo con la banca di casa – ma anche di lavoro, salute, Sosta alla Torre di Belém, un monumento simbolo di Lisbona.

29 NEWS DALLA BANCA

GL I «ORTI DI PAOLO» UN SOGN O CH E SI FA REALTÀ

Via Ortigara 133, Parè di Coneglia - operatori dei servizi, volontari, gente comune, no. qui il salesiano don Toni Prai ha per inaugurare un sogno che si era concretizzato, fatto decollare alla fine degli anni il progetto serra bio «Gli orti di Paolo». 2.534 ’70, la Comunità Giovanile, una delle poche realtà Perché come era stato scritto nell’invito «non I METR I QUADRATI DELL A SERRA venete ad occuparsi di adolescenti con problemi ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendia - UN INVESTIMENTO di dipendenza. In questa realtà ha lavorato come mo in prestito dai nostri figli». COMPLESSIV O operatore e poi come presidente Paolo Posapia - Così un vasto terreno ha visto la realizzazione di DI 250 MIL A EURO no, scomparso per un tumore, a 50 anni, nel 2014. una delle serre bio più grandi del Veneto. Sarà una vita spesa all’insegna dell’amore per il pros - strumento formativo, educativo, di acquisizione simo, suggellato da un’esperienza di volontariato di competenze, declinando l’azione di recupero in africa che ha segnato l’esistenza della sua in - sociale dei ragazzi con la scelta etica del biologi - tera famiglia, con l’adozione di una bimba. Dal co. L’attività di produzione seguirà il ritmo delle 2003, anno dell’inizio della sua presidenza, la Co - stagioni e i prodotti saranno utilizzati nella co - munità è cambiata molto. Prima accompagnava munità stessa e venduti «a bordo campo» realiz - centinaia di giovani tossicodipendenti, poi – in zando così una integrazione reale con il territorio circostante. una serra moderna che occupa una superficie di 2.534 m2, è strutturata per il risparmio energetico e per il controllo climatico. L’investimento complessivo è stato di 250 mila euro che ha visto – ad oggi – l’uso di fondi propri e di due mutui bancari (uno è di Banca della Mar - ca), il contributo della Diocesi di Vittorio Veneto sui fondi dell’8/mille, quella della ecor che è an - che partner tecnico della produzione, donazioni da raccolta fondi ed un contributo di Banca della Marca transitato per la Fondazione di Comunità della Sinistra Piave. stretta collaborazione con la ulss – l’intervento si I primi raccolti nella prossima stagione invernale, è specializzato a favore di adolescenti e giovani poi la serra sarà e regime dalla primavera. un bel dai 15 ai 24 anni con problematiche di dipenden - risultato frutto di una intuizione, di un progetto za da sostanze e alcol. coraggioso, di un territorio solidale. Sabato 15 settembre scorso, i giovani utenti con S.D. le loro famiglie si sono ritrovati con istituzioni,

30 INSIEME CO n FIDuCIa 77 TERR ITORIO e n o g u D

o i g r e S

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PATRIMONI O COMUNE La nostra terra è ricca di testimonianze cariche di storia ed arte, IL SA N BIAGIO segno di religiosità popolare. DI BAVER Il borgo di Baver, in quel di Go - e – alla fine del ’400 – diventa beneficio sine cura dega Sant’urbano, ha sapori animarum . antichi perché del primo nu - San Biagio è importante non solo per il territorio cleo abitativo esistono testi - locale ma per la storia dell’arte e della religiosità monianze datate 1181 e, nel che caratterizza un popolo attraverso i secoli. 1233, i nobili Da Camino cedettero l’abitato e la La chiesa infatti presenta nell’abside semicirco - campagna al comune di Conegliano. Dalla metà lare uno straordinario ciclo di affreschi – oggetto del ’300 e fino al 1807, Baver sarà parte della Po - di un restauro nel 1994 – con la storia di San Bia - desteria di Sacile. gio, i Profeti, l’annunciazione, la Crocifissione e In questo borgo, una chiesa dedicata a San Bia - la teoria degli apostoli nella parete di fondo ed gio – secondo il documento più antico noto – ri - i grandi Padri della Chiesa nella volta. sale al 1215 quindi in piena signoria dei Da Ca - Luisa Botteon, citando anche le ricerche e le mino. La chiesa faceva parte della pieve di San pubblicazioni che si sono succedute, in partico - Giovanni Battista di San Fior di Sopra e, nel corso lare nel 1994 con il restauro, evidenzia come dei secoli, è passata – tra diocesi e patriarcati – «Non esiste ancora traccia documentaria che fac - fino a giungere nel 1818 sotto la giurisdizione di cia luce sulla cronologia degli affreschi, ci parli Ceneda (ora Vittorio Veneto). dell’autore o dei committenti ». alla erezione della chiesa di San Lorenzo Marti - e prosegue « È importante notare però che nella re di Pianzano, ha cessato di essere parrocchia parete nord compare un piccolo affresco votivo

31 INSIEME CO n FIDuCIa 77 TERR ITORIO datato 1542, unico elemento che permette di avere un riferimento cronologico ». FARRA DI SOLIGO nella chiesa si trova anche una pala d’altare di e n

Demetrio alpago del XIX secolo bisognosa di o restauro. g u

In questi ultimi anni la chiesa – e soprattutto il D

o

tetto – causa anche aspetti meteorologici, hanno i g

subito danni e gli affreschi interni, a 25 anni dal r precedente restauro, necessitano di un interven - e

S IL FASCINO

to di recupero che si avvalga anche di quanto i tecnica e ricerca hanno messo a disposizione dei d restauratori in questi ultimi anni. Così – intanto – per mettere in sicurezza l’edificio, DI TRE don Francesco Dal Cin, 80enne, da 55 anni sacer - dote, che qui ha le sue radici familiari, ha deciso di sostenere a titolo personale l’onere importan - te del restauro conservativo ANTICHE dell’edificio premessa per poi intervenire sulle opere interne. Il lavoro è in fase di completa - CHIESE mento e l’as - sociazione Borgo Baver Onlus che ani - ma la vita di questa località, accompagna sco - laresche e turisti al - la visita a San Biagio, sta già attivandosi con isti -

tuzioni, aziende, associazioni e fami - Santa Maria nova. glie, per raccogliere i circa 40mila euro necessari per dare un riscontro positivo al preventivo pro - Sabato 4 agosto è stato presentato a Farra di So - posto dalla stessa cooperativa artefice del re - ligo il volume «nelle chiese di Farra, Soligo e Col stauro di 25anni fa e che ben conosce San Biagio San Martino – Itinerario di pittura dal Tre al quat - e le sue ricchezze storico-artistiche. trocento» curato da Giorgio Fossaluzza e la cui Come per la chiesetta longobarda della Matta - realizzazione è stata sostenuta anche da Banca rella a Cappella Maggiore, per il santuario di San - della Marca. ta Maria delle Grazie a Conegliano, per le chie - L’opera, molto intensa per contenuti, apparato sette del Soligo... c’è una esperienza diffusa che fotografico e bibliografico, rappresenta una sorta vede istituzioni ed associazioni, famiglie e azien - di punto di arrivo di un percorso pluriennale di de, concorrere a salvaguardare un patrimonio di restauro, recupero, valorizzazione di tre antiche tutti. anche Banca della Marca è sempre stata chiese, ricche di storia e di arte, autentico patri - protagonista in queste progettualità. monio del quartier del Piave: Santa Maria nova, Santa Maria dei Broli e San Vigilio. @ [email protected] era la primavera del 2007 quando nasceva il Co -

32 È stato mitato per salvare la chiesetta di Santa Maria dei presentato Broli, inserita in una zona collinare ricca di ville, a Farra di Soligo castelli e chiese antiche, un tessuto di inestima - bile valore. Il cantiere lungo la Cal della Madonna il volume venne aperto nel 2011 ed il 7 settembre del 2015 «Nelle chiese il vescovo Corrado Pizziolo riaprì al culto la chiesa I protagonisti di un concerto per il restauro di Santa Maria dei Broli. di Farra, Soligo e dopo che ragna nothoff e collaboratori avevano Col San Martino, riportato alla luce e restaurato gli affreschi interni antico fascino, riportando alla luce gli affreschi Itinerario ed esterni risalenti a fine ’200, custoditi per secoli quattrocenteschi poi attribuiti a Giovanni di sotto l’intonaco tra cui una risurrezione molto Francia. di pittura dal Tre originale per l’epoca. L’intervento ha retrodatato Il primo documento in cui si citava «l’ecclesia di al Quattrocento». la storia dell’edificio finora attribuita a un testa - Bosmono» è datato 1224 ma i dati raccolti nel mento di Francesco figlio di Odorico di Brunvil - corso dei lavori di restauro, fanno ritenere che es - lano da Farra del 1326. Il 4 giugno 2017 la cam - sa sia stata edificata in un periodo compreso tra pana «Maria pacis» con la parola pace scritta in l’XI e il XII secolo. dodici lingue concludeva l’opera di recupero. San Vigilio vide la presenza di una personalità co - Tutto questo mentre si lavorava anche a Santa me Giovanni di Francia nella realizzazione di par - Maria nova, piccolo oratorio difronte alla sede te dell’apparato decorativo che andò ad impre - degli alpini a Farra di Soligo. qui – il 13 dicembre ziosire le sue pareti. Così come riporta infatti 2015 – sono stati presentati gli affreschi restau - l’iscrizione posta su uno dei dipinti murali, nel

Santa Maria dei Broli. San Vigilio.

rati dalle abili mani di Ivan Ceschin il quale dal 1452 e nel 1458 vennero realizzati gli affreschi 2011 mise mano e recuperò due affreschi, tolti posti sulla parete sud, mentre nel 1489 fu dipinto dalle pareti per salvarli e riportarli così nell’antico il San Bovo in controfacciata. sito. Così un bel San Francesco Decollato ed un nel libro di Fossaluzza anche l’affresco della Ma - San Giovanni apostolo, si sono ricongiunti nella donna con Bambino tra i santi Pietro e Gallo Chiesuola – come chiamata dagli abitanti del dell’eremo di San Gallo a Soligo, altra chiesa che borgo – ad altri affreschi trecenteschi tra cui una caratterizza il territorio. bella Madonna con il Bambino di Giovanni di Don Brunone De Toffol, subentrato ad altri pa - Francia e bottega. stori zelanti come don egidio Dal Magro e don Fa invece alzare gli occhi al cielo, con la sua splen - Walter Gatti, in apertura del prezioso testo, rin - dida posizione, la chiesetta di San Vigilio a Col grazia una comunità, le sue istituzioni, le aziende San Martino. era il 1979 quando venne portato tra cui Banca della Marca per questo risultato. a termine il restauro che restituiva alla chiesa di San Vigilio di Posmon di Col San Martino il suo @ [email protected]

33 INSIEME CO n FIDuCIa 77 TERR ITORIO

A MONTEBELLUNA, IL LAVORO SU L FRONTE DE L RIUTILIZZO E LA LOTTA ALL A POVERTÀ. GLI AMICI DELL A SOLIDARIETÀ di Ingrid Feltrin Jefwa

«Lo spreco è un’eresia » con questo slogan che report annuale dell’organizzazione benefica non lascia dubbi sulla filosofia che li anima, i vo - montebellunese sono quasi 7mila (6.929) le fa - lontari dell’emporio solidale «La dispensa» di miglie sostenute annualmente. Montebelluna raccolgono ogni anno ben 1.380 «La dispensa» fa capo all’associazione «amici tonnellate di alimenti che vengono poi distribuiti della solidarietà» insieme al centro educativo a chi ne ha più bisogno. «La libellula» che accoglie 25 persone diversa - un’attività che solo lo scorso anno ha permesso mente abili di età adulta (mediamente trenten - di recuperare e utilizzare risorse alimentari per ni) che lavorano realizzando oggetti d’arte po - un valore commerciale di oltre 2 milioni di euro vera, sovente destinati a diventare bomboniere che viceversa, pur se ancora perfettamente con - etiche o venduti ai mercatini. L’importante realtà sumabili, sarebbero finite tra i rifiuti, con buona di volontariato che conta una cinquantina di at - pace delle tante persone che necessitano di un tivisti (di cui 20 attivi nell’emporio solidale), è im - aiuto concreto. Gli enti e le associazioni in rete pegnata nella distribuzione di alimenti e non so - con «La dispensa» sono 203, mentre le persone lo, su tre province (Treviso, Belluno e Venezia) e raggiunte 23.970, inoltre, secondo le stime del nella raccolta dei prodotti vanta collaborazioni

34 con oltre 300 realtà com - Ceod La libellula dove hanno trovato impiego merciali a livello nazio - 14 persone». nale: arrivano prodotti L’instancabile Sara Mascarin, spiega poi che l’or - ortofrutticoli addirittu - ganizzazione è attiva da 25 anni ed è apartitica ra da agri gento ma an - e aconfessionale: caratteristiche che ne hanno che dai più vicini ma - fatto un ambito autorevole, per il dialogo tra cul - gazzini dell’ama Crai. ture diverse, non a caso il primo rifugiato politico La presidente degli amici in Veneto a svolgere il servizio civile è stato de - della solidarietà, Sara Mascarin, stinato alla struttura montebellunese e pur non spiega che: «La dispensa e il Ceod La li - parlando nemmeno l’Italiano si è rapidamente bellula sono due facce della stessa medaglia poi - ambientato, dando al contempo un prezioso ché complementari tra loro e perfettamente cal - contributo alle attività. zanti con la nostra filosofia che mette al primo «non raccogliamo solo cibo ma anche altri pro - posto, solidarietà, lotta agli sprechi, recupero dotti merceologici, infatti, grazie ad un‘intesa tra delle eccedenza alimentari ma anche integra - l’aeroporto Canova di Treviso e Contarina, per zione sociale delle persone diversamente abili». due volte la settimana andiamo a ritirare (media - La presidente prosegue poi spiegando che «at - mente 15 sacchi per volta) bottiglie e flaconi, traverso una convenzione con il comune di confiscati ai viaggiatori che scordano di non po - Montebelluna, abbiamo ottenuto in comodato tere imbarcare liquidi. gratuito, degli spazi preziosi per le nostre attività al 50% si tratta di acqua minerale mentre il re - nell’ex stabilimento Bessegato in via Sant’an - stante sono prodotti per l’igiene. drea, dove 900 metri quadrati sono utilizzati co - una volta arrivati al nostro magazzino l’acqua me magazzino per lo stoccaggio delle merci da viene svuotata in un serbatoio per essere impie - parte dell’emporio mentre un ulteriore spazio di gata nel giardino e se eccedente la cediamo an - pari dimensioni è a disposizione dei ragazzi del che all’agricoltore vicino alla nostra sede: perché

L’emporio solidale, «La dispensa», a Montebelluna. GL I ANN I DI ATTIVITÀ DELL ’ORGANIZZAZIONE 25 BENEFICA

LE ASSOCIAZIONI ED ENT I IN RETE 203 CO N «L A DISPENSA»

35 non buttiamo nulla! quanto a shampoo, doccia laboriamo vengono a prendere gli alimenti stoc - schiuma, prodotti da barba e altro ancora, sono cati: molte sono organizzazioni religiose, altre as - divisi tra merce ad uso femminile e maschile: sociazioni benefiche ma tra queste abbiamo an - quest’ultima viene distribuita ai detenuti del car - che l’associazione Liguey Djem Kanam delle cere di Santa Bona, dove spesso molti sono po - donne Senegalesi di Conegliano e l’associazione veri e non hanno soldi per comprarsi il necessa - umanitaria popolo rom di rovigo». rio, per l’igiene personale. quanto agli articoli un mondo silenzioso e instancabile di cui spesso femminili sono destinati a tre strutture residen - pochi sanno che giorno dopo giorno, azione do - ziali dove hanno trovato rifugio donne strappate po azione, contribuisce a sostenere chi è in diffi - 6L.e9 fam2iglie 9 alla tratta della schiavitù, donne che portate in sostenute. coltà dando un aiuto concreto che ha in se anche Italia con il miraggio di un impiego sono state un importante valore umano di solidarietà. oggetto di violenze e sfruttamento, un’umanità L’associazione «amici della solidarietà» con il suo invisibile che in molti casi è stata vittima di soffe - emporio solidale «La dispensa» e il centro edu - renze indicibili». cativo «La libellula», si occupa anche di promul - La presidente parla con grande coinvolgimento gare la sua filosofia attraverso progetti educativi emotivo ma anche con estrema competenza fa - per le scuole come «Dire, fare, mangiare»: gli stu - cendo trasparire motivazioni profonde e fraterna denti arrivano al centro è dopo aver assistito ad amicizia tra tutti i volontari che per certi versi so - una breve lezione sul riciclo vengono coinvolti no una sorta di famiglia dove, ciascuno con le nella preparazione di alimenti, magari dei biscot - proprie sensibilità e risorse personali, riesce a da - ti ai cereali, usando merci che pur se integre han - re un contributo importantissimo a vantaggio di no però la scatola deteriorata (e sarebbero state 1L.e3 ton8nella0 te chi è più sfortunato. devolute buttate, dalla grande distribuzione), per poi con - Diego Semola, definito da tutti «genio organiz - di alimenti all’anno. sumarli tutti insieme. zativo», si occupa delle eccedenze alimentari: «Le L’organizzazione montebellunese, e l’emporio merci arrivano e ripartono subito, poiché spesso solidale in particolare, oltre a beneficiare del so - di stratta di prodotti prossimi alla scadenza, per stegno dell’assessorato ai servizi sociali della re - questo sono destinati a strutture dove siamo cer - gione Veneto vanta anche importanti certifica - ti verranno subito consumati, come le mense per zioni, la «I.S.O. 9001» e «Io dono sicuro» a tutela i poveri della Caritas. I camion arrivano scaricano di una buona pratica del terzo settore. una realtà e dopo poche ore le organizzazioni con cui col - quindi importante e seria che oltre ad essere ca - pofila in tre province del Veneto per i progetti di recupero delle eccedenze alimentari, sovente viene interpellata anche dall’Osservatorio regio - nale sui rifiuti come esempio di buona pratica. CONTRASTAR E LO SPRECO, Ma se gli amici della solidarietà non lesinano UTILIZZAR E LE ECCEDENZ E ALIMENTARI, energie e tempo in favore di chi è più bisognoso AIUTAR E CH I È NE L BISOGNO. chiunque di noi può dare loro una mano ricor - dandosene quando compila la denuncia dei red - diti, destinando il 5 per mille in dispensa (04104560265), un piccolo gesto che per qual - cuno può rappresentare la differenza, come c’in - segnano gli amici di questa ammirevole organiz - zazione montebellunese.

@ [email protected]

36 INSIEME CO n FIDuCIa 77 STORIA

1917 1918 L’ANN O DELL ’OCCUPAZIONE di Giorgio Visentin e Innocente azzalini

LA RITIRATA Conegliano telegrafava al Prefetto «al - DOP O CAPORETTO larmato per le prepotenze e violenze cui si danno i numerosi nostri soldati sban - Le prime avanguardie nemiche entra - dati» no nostante il rischio di pronta fu - no nel territorio trevigiano, dopo aver cilazione se sorpresi a «usare violenza superato il Tagliamento, l’8 novembre entro le case abitate». 1917. Tra i civili, quelli che ne avevano e il Dalla Barba, in seguito nominato la possibilità sono già fuggiti, soprat - sindaco della città dagli austriaci, il 7 tutto i benestanti, i funzionari e le au - novembre annota amaramente: «Co - torità amministrative. Vengono trasfe - mincia il saccheggio della città. Non c’è rite anche tutte le suore per evitare più ombra di agenti che sorveglino e tu - loro «sevizie luterane». L’ordine pubbli - telino. Siamo in piena anarchia». co è completamente saltato ormai da Dal Distretto di Conegliano se ne van - Falzè di Piave. alcuni giorni e la confusione è ingover - no in 7.700, 4.300 dal vittoriese, 5.700 Il monumento Tre arditi all’assalto dall’opitergino. La tensione in tutti è di Giovanni Possamai, nabile. Già il 31 ottobre, quando la si - un omaggio ai coraggiosi ed intrepidi tuazione al fronte si rivelava in tutta la palpabile e gli artigli della paura graf - Caimani del Piave , che combatterono durante la Prima Guerra Mondiale. sua drammaticità, il delegato di P. S. di fiano l’animo della popolazione rima -

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sta. e sono i più deboli, malati, inermi sgraziati, tacciati di vigliaccheria e di - e indifesi. Sono passate solo due setti - serzione, sono messi al muro e fucilati mane dagli infausti eventi di Caporet - alla schiena col marchio del disonore. to: è la guerra che entra prepotente - In quei drammatici frangenti, dal cuo - mente in casa. re di un soldato anonimo, sgorgano dei versi che diventano un roboante grido di accusa verso la Patria matri - ARRIVANO gna, lontana e insensibile al pianto I «TODESCHI» supplichevole dei propri figli derelitti e abbandonati: Ponte de Priula / l’é un Le truppe austro-ungariche e Tede - Piave stréto. / sche, con tappe forzate, cercano di ta - I ferma chi che vien / da Caporeto. gliare ogni via di fuga ai reparti sban - Ponte de Priula / l’è un Piave stréto. / dati dell’esercito italiano e annientarne I cópa chi che / no gà il moscheto. ogni resistenza per poi, superato an - I ponti vengono minati fin dall’alba che l’ostacolo del Piave, dilagare sul l’in - del 9 ma il segnale di brillamento vie - tera pianura padana verso la vittoria ne procrastinato di alcune ore per definitiva. e la Pontebbana, pas saggio permettere agli ultimi reparti armati strategico verso i ponti della Priula, di - di passare il fiume. Fin dal giorno 4, in - venta il punto nevralgico del ripiega - tanto, sono state bloccate e respinte mento italiano mentre sul Piave si sta colonne disperate e disordinate di predisponendo l’ultima e disperata di - pro fughi che premono per poter tran - fesa del suolo patrio. L’ordine del re Vit - sitare e mettersi in salvo dall’invasore, torio emanuele III e di Diaz, che da po - preceduto da notizie di terrificanti co ha sostituito Cadorna, è perentorio: atrocità. Sono le 17 del 9 novembre il nemico non deve passare! 1917. Le ombre della sera stanno ca - Ma là alla Priula ci sono anche i carabi - lando velocemente ad incupire mag - nieri e gli improvvisati tribunali militari, giormente la preoccupazione e lo sta - come prima sui ponti del Ta glia mento, to d’animo dei fanti posti a difesa che scelgono a caso soldati isolati e sull’argine destro del fiume. senza la propria arma. Dopo un som - La corrente del fiume è violenta per le mario interrogatorio questi poveri di - piogge autunnali e percuote rabbiosa

1918. La via del profugato. Tanti furono i profughi costretti ad abbandonare i propri paesi. Divenne un vero e proprio esodo. novembre 1917. austriaci e tedeschi diretti al Piave.

38 i pilastri del ponte stradale della Priula, l’ultimo rimasto. I genieri del 215° rgt fanteria, dopo aver fatto saltare quello ferroviario, at - tendono nervosi il passaggio della re - troguardia, tra cui i guastatori del 152° rgt della brigata Sassari comandati dal cap. Musinu, quindi fanno brillare le micce e le solide arcate crollano con si - nistri boati. Così «le porte d’Italia furono chiuse al - l’invasore. Al di là del fiume il cielo è tutto Mezzi di trasporto militari parcheggiati. sinistri bagliori. Al di là ora tutto è Au - stria» scriverà poi nelle sue memorie il Piave, per un anno intero, diventa un rificata nella stampa dalla bella morte fante e deputato del regno Luigi Ga - fronte statico comportando, di conse - degli eroi. sparotto di Sacile. guenza, la totale distruzione delle due Ma è da Caporetto, con l’arretramento rive, inevitabilmente sconvolte in tutti del fronte al Piave che il concetto di i chilometri di prima linea, costringen - guerra cambia radicalmente nell’im - IL PIAVE , FIUM E SACRO do lo sgombero della popolazione ri - maginario popolare e nella Sinistra ALL A PATRIA vierasca, di qua e di là del fiume, verso Piave, soprattutto, si manifesta in tutta un agro profugato. la sua crudezza. nei dodici mesi successivi il fiume sarà Fino all’autunno del 1917, nonostante La guerra è entrata in casa e vi rimarrà testimone di tre grandi battaglie: la nazione fosse scossa da lutti, soffe - per ben dodici mesi Per i vecchi, le – battaglia difensiva di Arresto : 10 no - renze e pulsioni politiche contrastanti donne, i bambini rimasti intrappolati vembre-26 dicembre 1917; che derivavano da una guerra infinita, di qua del fronte, (tutti gli uomini validi – battaglia difensiva del Solstizio : 15- per la maggioranza degli italiani essa ed atti alle armi dai 16 ai 60 anni erano 23 giugno 1918; rimaneva una realtà lontana, confinata stati precettati e trasferiti oltre Piave – battaglia offensiva di Vittorio : 24 ot - in mezzo ai monti o combattuta agli per rinfoltire i ranghi dell’esercito de - tobre-4 novembre 1918. estremi lembi dell’Italia. cimato dalle ingenti perdite della di - Il baluardo difensivo italiano, dal Grap - una guerra ancora invisibile e scono - sfatta), inizia il periodo dell’occupazio - pa al Mare, contro ogni previsione mi - sciuta alle masse, nascosta dalla cen - ne nemica: impareranno ben presto litare regge alle spallate nemiche e il sura, attutita dalla propaganda e glo - ad assaggiare l’implacabile, umiliante e brutale violenza del tallone chiodato straniero. 1918. Visnà di Vazzola, partenza della popolazione locale verso il Friuli. I paesi, le borgate, le case coloniche che vennero a trovarsi entro la gittata delle artiglierie o negli spazi di mano - vra di entrambi gli eserciti furono ridot - ti a cumuli di macerie e le fertili campa - gne, dissodate, bonificate, spianate da generazioni di fatiche e sudori, assun - sero in breve un aspetto spettrale, dis - seminate di morti e detriti, scompagi - nate da innumerevoli crateri di bombe, spogliate, desolate ed improduttive. e la povera gente, abbandonata dalle autorità civili, fu costretta ad affrontare tale drammatica situazione guidata solo dai preti rimasti i quali, in uno sce -

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TERRITORI O VIOLATO, POPOLAZION E STREMATA, ISTITUZION I AL SEGUITO DE I PROFUGHI.

1918. Vazzola, sequestro delle botti di vino presso le cantine «Bellussi» su ordine delle autorità austriache. nario biblico, si ersero in tutta la loro taccata a misere case di sasso, aggrap - dati al brutto sistema di arrangiarsi?» e statura morale e carismatica quali ulti - pata a un lenzuolo di terra, unica sicu - don antonio riva, che accompagnò i mo baluardo e riferimento dei loro im - rezza, dipendente dalla misera riserva suoi parrocchiani sgombrati da Segu - pauriti greggi. di pannocchie o dall’uovo d’una galli - sino alle falde del Cansiglio, scrive na, ultime fonti di sopravvivenza. amaramente: «A..., inospitale ed egoi - I PRETI, quella terra non propria, a volte amica sta, i miei profughi furono imposti dal EROIC I E COMMOVENTI e più spesso avara, lavorata e custodita comando, che in qualche famiglia do - per conto di padroni già fuggiti lonta - vette usare anche le minacce perché fos - e se per gli sfollati del Piave accolti in no, al salvo. se concesso loro un giaciglio strettissimo Italia la situazione si presentò ostica e In un quadro già di per sé alquanto cri - e senza fieno, o una stalla immonda ed disagevole (don antonio Minetto, arci - tico, lo spostamento coatto dei profu - umida.» dove «affrontarono un diffici - prete di Spresiano riparato con i suoi ghi del Piave nelle retrovie divenne lissimo anno di privazioni e di dolori, parrocchiani in Toscana, così ebbe a fattore destabilizzante anche per le co - (ben 109 moriranno di stenti contro scrivere: «Un profugato questo, che ac - munità ospitanti, innescando ben pre - pochi nati) adat tando si a svolgere i la - colse i malcapitati fratelli come una nuo - sto tensioni e attriti profondi tra le par - vori più umili vivendo in baracche o case va piaga, una insopportabile loro tortu - ti che solo l’autorità dei parroci, in diroccate, cercando legna nella monta - ra, un incubo insoffribile e non meritato! ) molti casi nominati sindaci pro tempo - gna e non riuscendo comunque mai a per coloro che rimasero nelle zone oc - re dall’occupante, riuscirono a stempe - rompere il muro di diffidenza che li cir - cupate, per un anno intero, si trasfor - rare e controllare. Migliaia di esseri condò. Fu anche detto che non conveni - mò in una vera e propria tragedia col - smarriti, spogliati di tutto, provenienti va seppellire i profughi nel cimitero, e lettiva, imprigionati in un incubo dalla prima linea che vi trovarono ospi - che si provvedessero un campo fuori indescrivibile da essere poi ricordato talità forzata, accolti, come spiega paese ». come l’an dei Todeschi e l’an de la fan. mons. Possamai, parroco di Pianzano, Lo stesso cappellano di Colfosco, don ed è tutto dire. «con misericordia prima» e poi, quando attilio Gaja, riparato nel Felettano con Così annota il parroco di Godega don il cibo cominciò a mancare, inevitabil - i suoi parrocchiani confesserà: «Alla pe - Pietro Michieli: « Il flagello della fame mente «subiti come ulteriore calamità». na dell’esilio forzato sopraggiungeva la miete vittime… i posteri non saranno O come annota mons. Panighetti, par - poca ospitalità di questa popolazione mai capaci di immaginare quanto ci roco di Tarzo, all’arrivo dei profughi dal che neanche in questi momenti ha mo - fanno soffrire i nostri nemici… infuria il quartier del Piave: »È naturale che l’ar - strato animo cristianamente gentile e tifo; oltre 150 malati in questa parroc - rivo di questi ospiti non poteva tornare pietoso, come v’era da attendersi». chia. Requisizioni continue, Signore non gradito ai nostri già assillati dalla fame. L’operazione coinvolge almeno 23.000 ne possiamo più». Dove metterli? Come alloggiarli? Come trevigiani della Sinistra Piave sparpa - un’umanità disperata, da sempre at - sostenerli? E se si fossero per necessità gliati nei comuni orientali della provin -

40 alta la mortalità registrata, la natalità Triste prodromo del concetto di guerra in quell’anno, invece, sarà pressoché totale in cui i civili patiscono e muoio - nulla. no tanto quanto i soldati al fronte. Persone che improvvisamente persero la sicurezza derivante dalla fruizione delle proprie case e cose o da legami L’ ANNO connessi all’ambiente familiare e pa - DELL A FAME rentale; persone che, dalla sera alla mattina, non poterono più contare su Le truppe di occupazione, oltre un mi - un minimo di sostentamento materia - lione e mezzo di soldati (malnutriti) le che veniva dalla propria terra, dai più migliaia di quadrupedi, dislocate propri animali, dalle scorte di cibo con - su una fascia di una quindicina di km servate con parsimonia nei granai, nel - dalla prima linea, dovevano procurarsi 1918. Le campane furono requisite le cantine, nelle dispense. Pietosa, tra il sostentamento sfruttando le risorse e fuse per fabbricare cannoni. le tante, la sorte del giovane sernaglie - alimentari e materiali del luogo. se Giacomo Peruzzetto trovato «con Don Camillo Fassetta, vedendoli arri - cia di Treviso (San Vendemiano, Gode - parte delle mani divorate dallo strazio vare a Ceneda, prova un’amara delu - ga, Orsago, Codognè, Gaiarine...) e al della fame». sione: chissà come s’era immaginato i di là della Livenza fino alla Carnia. esseri umani brutalmente proiettati vincitori di Caporetto: «Vengono avanti Come venne completamente spoglia - nella più totale precarietà e nella più strascicando i piedi, rosicchiando noci, to ed evacuato l’ospedale di Coneglia - imbarazzante promiscuità. Poveri cristi castagne, mele, erbe. no: tutti i ricoverati, anche i moribondi, mortificati, da un lato a dipendere dal - La gente li osserva sfilare e tace. Ma una furono trasferiti nell’ospizio Pio X di la compassione degli altri, dall’altro a cosa è ben chiara e comprensibile: han - Cordignano, dove si conteranno alcu - crucciarsi e patire per le sorti delle pro - no una fame da lupi. Entrano ovunque ne centinaia di decessi. prietà lasciate in balia dei saccheggia - e ovunque prendono. Noi avere fame… tori, delle cannonate, ma soprattutto molta fame… tutta la fame…» dicono. del nemico, il Todesco. questa volta Mediamente, ogni soldato austriaco VITA non più il nemico sconosciuto, senza riceveva dalla propria sussistenza un DA PROFUGO volto e nome del Carso o dell’Ortigara, rancio giornaliero per un totale di cir - ma il nemico vero , in carne ed ossa, ca 1300 calorie, nemmeno la metà del Lontano da casa essi vissero in condi - che entra nella tua casa, violenta le tue fabbisogno, per il mancante veniva zioni precarie, trattati generalmente donne e con prepotenza requisisce messa in atto l’arte di arrangiarsi. come ospiti mal sopportati, imposti a ogni genere alimentare, che s’impa - Vere e proprie razzie autorizzate da or - forza dagli occupanti e pertanto inde - dronisce delle tue cose più care e pre - dinanze militari di confisca delle gra - siderati e malvisti, talvolta anche odia - ziose tenute gelosamente nei comò, naglie da farina, degli animali da carne ti, tanto che in Friuli cominciò a circo - nelle madie, nelle stalle (l’80% del pa - e la proibizione assoluta di libero mer - lare tra la popolazione locale l’abietto trimonio zootecnico andrà perduto); il cato o baratto, anche di ortaggi e uova. ritornello: Via i todescat, via i profugat. nemico che fonde le campane (saran - Il Comando austriaco fissò in 150 Di questi molti non faranno ritorno a no ben 9764 per un totale di oltre 40 grammi la quantità massima giornalie - casa, deceduti per inedia, stenti, tifo e mila quintali di bronzo) della tua chie - ra di farina (quasi sempre mais) e in spagnola, pandemia influenzale viru - sa per farne cannoni e uccidere i tuoi 250 grammi di carne alla settimana lenta che in europa causò milioni di soldati; il nemico che deride l’Italia di pro capite (in base al censimento effet - vittime, conseguentemente alle pre - Caporetto e che brama di arrivare pre - tuato nel marzo-aprile 1918 da Boroe - carie condizioni di vita di quel periodo. sto nella tua Venezia e poi a Milano, a vic), ma le distribuzioni furono siste - Consultando il liber mortuorum delle roma. maticamente disattese o dimezzate. parrocchie talvolta si possono identi - e tra le genti occupate e calpestate la qualsiasi attività agricola, dalla semina ficare i decessi riconducibili all’infezio - parola todesco diventa sinonimo di la - al raccolto come dalle figliate degli ne dai sintomi, chiamati genericamen - drocinio, di sopruso, di tracotanza, ma animali alla macellazione, venne così te spasmi, affini alla meningite. soprattutto assume il volto della fame. meticolosamente controllata e piani -

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ficata dall’efficiente e rigido apparato Centrali, scosse da crescenti fremiti ri - logistico austriaco. Ma la situazione ali - voluzionari e autonomisti. a conferma mentare precipita per tutti, senza di - dell’estrema indigenza in cui si dibat - stinzione, se il Dalla Barba in piena teva l’armata austro-ungarica, dopo le estate, e quindi nel periodo più favo - campane e tutti i materiali metallici, «I PARROC I RESTINO revole per i raccolti, così scrive: «Soldati nella primavera-estate del ’18 si proce - AL LOR O POST O scalzi e cenciosi, girano alla ricerca di ci - dette perfino alla requisizione di bian - A TUTEL A DELL A GENT E bi, succhiando ossa raccolte presso le cu - cheria personale e corredi familiari: dai INDIFESA» cine. I cucinieri austriaci mandano al materassi alla mobilia per far fuoco, fronte zuppe composte di pannocchie di dalle coperte alle lenzuola, dalle cami - MOnS . euGenI O BeCCeGaTO granoturco in formazione, tutoli com - cie alle mutande di lana, dalle pezzuo - presi, di fichi immaturi ed uva acerba, di le ai tendaggi. ortiche e di gran numero di zucchette». e la mortalità tra i civili sarà altissima: nei civili «la fame è intensa. Tutti pensa - nel territorio occupato, in media, si no al prossimo raccolto del frumento, e passerà dal naturale 2% al 6% con pic - piangono quando i soldati nottetempo chi che salgono al 12-15% nel quartier lo sfalciano in talune località, per darlo del Piave-Susegana e addirittura al ai cavalli. Le patate coltivate da’ nostri 25% nella zona di San Polo di Piave e contadini, vengono rubate da soldati, o nelle zone di bonifica ancora in formazione, grandi come le ci - del Basso Piave dove interi ceppi fami - liegie, e così le cipolline, ecc». liari scomparvero per la malaria, man - cando le necessarie scorte di chinino. alla fine si conteranno oltre 30 mila RAZZIE decessi riconducibili a fame, stenti e E REQUISIZIONI malattie, oltre 800 le vittime di morte violenta e per cause belliche (relazione Da parte dell’occupante, vennero se - Perathoner). Tra questi, molti sono i questrate tutte le lire italiane e le altre bambini. valute straniere ancora circolanti nel territorio invaso (tutti i depositi banca - ri e i risparmi erano stati tempestiva - DONNE 1918. Profuga a un posto mente portati in salvo oltre Piave). di controllo. E BAMBINI In cambio fu data cartamoneta anco - rata alla Korona austriaca, la Lira Vene - emblematici due casi avvenuti uno al - ta o dei Buoni , senza però alcuna co - l’inizio dell’occupazione e l’altro alla fi - pertura aurea e, di fatto, senza alcun ne quando la liberazione era prossima, valore reale con cui i comandi, per pu - quasi due parentesi temporali a rac - ro senso di legalità, pagavano le requi - chiudere il dramma di un’intera popo - sizioni, gli animali e le derrate alimen - lazione impotente di fronte a un desti - tari, la manodopera coatta, i materiali no impietoso e crudele: industriali, le opere belliche... sostan - – a Colfosco, l’11 novembre 1917, una zialmente una doppia truffa poiché a granata italiana sparata dal Montello fine guerra sia le lire venete sia i buoni strazia cinque bambini Tittonel e ne fe - di pagamento per le requisizioni si ri - risce altri mentre giocavano nel cortile velarono carta straccia . della loro casa colonica; Tutto era permesso all’occupante pur – a Bibano, il 27 ottobre 1918, una di non gravare sull’insostenibile penu - bomba sganciata da un nostro aereo ria alimentare ed energetica che stava uccide tre fratellini Milanese e un loro fiaccando le popolazioni degli Imperi cuginetto Brunetta, scambiati dall’alto

42 per austriaci. e poi si diffondono tra la gente storie d’inaudita crudeltà che suscitano forti emozioni. Tra i tanti, due casi di mamme fermate ai posti di blocco austriaci le quali, derubate del poco di farina che erano riuscite a ba - rattare con gli ultimi ori di famiglia per i loro figli affamati, cadute in stato di disperazione, si suicidarono per anne - gamento: la prima a Motta, nel Liven - za, l’altra a Lutrano nel Monticano. un’altra a Torre di Mosto fu salvata Santa Lucia di Piave. Scritta posta all’ultimo momento da due soldati sul portale della chiesa austriaci, gli stessi che l’avevano de - per ricordare come l’edificio sacro predata, impietositi dal gesto. rimase incolume Inoltre, accanto ad innegabili gesti di tra i bombardamenti. umana solidarietà, la forzata convi - venza tra civili e soldati determinò nu - La chiesa di Vidor ridotta in ruderi. merosi casi di brutalità sessuale, di cui ben 53 mortali, ed abusi dell’ onore come accadde il 27 ottobre del ’18, in Crudi fatti e vicende minori, collocati femminile e muliebre : una scabrosa pa - piena offensiva italiana, tra una ragaz - ai margini della grande storia manua - gina di guerra sporca, comune in tutti za diciottenne di Godega, G.P. e un sol - listica o scolastica, e di conseguenza gli eserciti, ancor oggi poco quantifi - dato di Wien, Machotka Johann Hol - solo accennati, ma non per questo cata in quanto le vittime preferivano zer, il quale però poi si perse nella meno importanti per le realtà locali. soffrire in segreto piuttosto che de - drammatica ritirata dei suoi. Dolorosi frammenti di vita quotidiana nunciare apertamente lo stupro ed che sono severo monito a non dimen - essere segnate per sempre con lo stig - ticare, mai; scarne testimonianze che ma della vergogna e dell’emarginazio - LA LIBERAZIONE diventano non solo preziose fonti di ne sociale. documentazione, ma che danno cor - Il parroco di Mosnigo, don angelo Fra - «Il giorno 31 ottobre – scrive il parroco po e spessore a vicende dolorosissime re, nelle sue memorie scrive: «… le di - di Orsago don Michele Sanzovo – il cui ricordo è bene tutelare nel cuore sposi a morire piuttosto che mancare al - grande entusiasmo per l’arrivo dei libe - delle nuove generazioni prima che le la propria onestà e di essere strumenti ratori. Primi arrivarono gli arditi italiani radici della memoria vengano inaridi - alla passione del nemico». e poi gli inglesi. te dall’inesorabile trascorrere del tem - Le eventuali gravidanze furono subito Il giorno dei Santi si diede dall’altare po e quei drammatici ricordi si disper - abortite o portate a termine segreta - pubblicamente la notizia della liberazio - dano nell’indifferenza come lacrime mente in casa o presso lontani parenti; ne e si resero grazie a Dio solenni». nella pioggia; insegnamenti che a lun - in questo caso i neonati o vennero ta - È la fine di uno dei momenti più lut - go andare sono poi inevitabilmente citamente legittimati oppure, assieme tuosi e drammatici del nostro territo - destinati a riaffiorare ricchi di antica a centinaia di innocenti ed anonimi fi - rio. saggezza e marcati da quell’inesauri - gli di guerra , affidati alla pubblica carità e tutte le nostre comunità prostrate e bile forza d’animo, tipica della gente e cresciuti, senza calore ed amore ma - sofferenti, seppelliti i morti e le perso - veneta. terno, negli ospizi appositamente nali afflizioni, iniziarono subito la rico - un bagaglio di valori, nel centenario creati nel dopoguerra come pure ne - struzione dei propri paesi e la bonifica della fine della Grande Guerra, che va gli antichi istituti degli esposti . Per con - dei campi, senza aspettare aiuti, elabo - riscoperto e coltivato per educare e far tro, verso la fine, furono frettolosa - rando il proprio lutto all’interno di una maturare i giovani in un contesto so - mente celebrati alcuni matrimoni memoria semplice e minuta, con di - cio-culturale permeato di civiltà e de - riparatori, subito spezzati dal rovinoso gnità e ostinazione, com’era nelle loro mocrazia, di solidarietà e tolleranza, di disfacimento dell’esercito danubiano caratteristiche genetiche. fraternità e pace.

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