LA FAMIGLIA FINMECCANICA Di P Aolo Mondani

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LA FAMIGLIA FINMECCANICA Di P Aolo Mondani LA FAMIGLIA FINMECCANICA di P aolo Mondani DAL TG1 DEL 20/ 07/ 2010 P IERFRANCESCO GUARGUAGLINI ­ P RESIDENTE E AMM. DEL. FINMECCANICA Noi come Finmeccanica non siamo inquisiti, le persone ascoltate, me compreso, che sono state ascoltate come persone informate dai fatti. Io più volte ho dichiarato che non abbiamo fondi all’estero, non gli abbiamo mai creati, che Mokbel non lo conoscevamo. Abbiamo fatto un auditing interno per valutare certi aspetti e quindi pensiamo all’evolversi della situazione. Noi siamo fiduciosi nei giudici e penso che questi concluderanno in modo a noi positivo. P AOLO MONDANI FUORI CAMP O Pierfrancesco Guarguaglini è presidente e amministratore delegato di Finmeccanica. Il colosso della difesa Italiano da 18 miliardi di fatturato e 77 mila dipendenti. Finmeccanica vuol dire armi e spazio, aerei, elicotteri, radar, turbine e treni. Le imprese che contano sono la Agusta Westland, Telespazio, Oto Melara, Selex sistemi integrati, Ansaldo. L'8 luglio scorso, Lorenzo Cola, è stato arrestato dalla procura di Roma con l'accusa di riciclaggio. Era il consulente economico di Guarguaglini e di sua moglie Marina Grossi, amministratore delegato di Selex. Ma chi è Lorenzo Cola? BERNARDO BARRA ­ IMP RENDITORE Lui pensava soltanto a fare soldi, insomma, il resto per lui era solo un contorno. P AOLO MONDANI FUORI CAMP O Bernardo Barra, per lungo tempo suo socio d'affari, racconta che la carriera di Lorenzo Cola prese il volo dopo l'incontro con un uomo politico. Un sottosegretario del governo Amato in quota Udeur. BERNARDO BARRA ­ IMP RENDITORE Luca Danese allora sottosegretario ai Trasporti e… P AOLO MONDANI Nipote di Andreotti? BERNARDO BARRA ­ IMP RENDITORE Il nipote di Andreotti. P AOLO MONDANI E Luca Danese a chi lo presenta? BERNARDO BARRA ­ IMP RENDITORE L’aveva presentato in Finmeccanica all’ingegnere Prudente. P AOLO MONDANI Che lavorava in Alenia? BERNARDO BARRA ­ IMP RENDITORE Che lavorava in Alenia...era un grosso dirigente in Alenia. P AOLO MONDANI Cosa diventa il rapporto fra Paolo Prudente e Lorenza Cola? BERNARDO BARRA ­ IMP RENDITORE Un rapporto unico ed eccezionale, perché Cola mi diceva e mi ripeteva sempre, che Prudente faceva tutto ciò che lui gli diceva. P AOLO MONDANI E Lorenzo Cola quando conosce la Marina Grossi? BERNARDO BARRA – IMPRENDITORE Era stato Guarguaglini, del quale oramai Cola era diventato consigliere economico, a raccomandare il Cola alla moglie diventata capo della Selex. P AOLO MONDANI Qual è la natura vera dei rapporti tra Lorenzo Cola e Guarguaglini ? BERNARDO BARRA ­ IMP RENDITORE Essendo consigliere economico, credo che siano di carattere economico. P AOLO MONDANI Vorrei capire di quale economia parliamo? BERNARDO BARRA ­ IMP RENDITORE Dottor Mondani, insiste? Di carattere economico. MILENA GABANELLI IN STUDIO Quella che parte da un uomo misterioso a nome Cola e porta dentro ad uno fra i primi 5 gruppi al mondo nella produzione di armi e tecnologie militari è forse una delle più importanti e complesse inchieste giudiziarie degli ultimi anni. Guarguaglini, è uomo del settore da 40 anni e 8 anni fa è stato nominato dal Tesoro n. 1 di Finmeccanica. Guarguaglini a sua volta nomina la moglie capo della controllata Selex. Non è vietato però diciamo che non è bello, non è normale che avvenga in un’azienda che proprio privata non è. Comunque parliamo di una holding che muove la nostra economia, e approda sulle pagine della cronaca quando i carabinieri di Roma seguono i personaggi coinvolti in una truffa di traffico telefonico. Salta fuori il nome di Gennaro Mokbel e quello di Lorenzo Cola. Insomma da una vicenda all’apparenza di ordinaria truffa, si arriva all’uomo che dialoga con il Pentagono. Come avrà fatto ad arrivare fin là? Con Palo Mondani cominciamo dal principio. P AOLO MONDANI FUORI CAMP O E' il 20 maggio del 2006. a Roma, in piazza di Siena, Vincenzo Cantatore, campione dei pesi massimi leggeri, sfida il camerunense Jean Claude Bikoi. Ai lati del ring si vede il logo di uno degli sponsor, il gruppo I­Globe. Dietro questa società c'e' Gennaro Mokbel, un imprenditore con molti precedenti per vari reati. Ma è così potente da riuscire a sponsorizzare un incontro di boxe di livello mondiale. Nel marzo scorso la procura di Roma ha ordinato il suo arresto. Avrebbe realizzato una cosiddetta ‘frode carosello’ sul traffico telefonico con la connivenza dei vertici di Telecom Italia Sparkle e Fastweb. Per questo in carcere è finito anche l'amministratore delegato Scaglia. La frode e il corrispondente riciclaggio ha riguardato un imponibile di 2 miliardi e duecento milioni di euro per un'iva rubata di 376 milioni. Ma che cos'è una ‘frode carosello’? GIANGAETANO BELLAVIA – COMMERCIALISTA CONSULENTE PROCURE Nella ‘frode carosello’ ci vogliono dei passaggi senza l’applicazione dell’iva e un passaggio con l’applicazione dell’iva, in maniera tale che quest’iva che viene applicata venga sottratta. P AOLO MONDANI FUORI CAMP O Spieghiamolo con un esempio. Il gruppo Mokbel che in Italia ha costituito I­Globe, fonda in Inghilterra una società che compra da Telecom Italia Sparkle o Fastweb un valore pari a 100 di servizi telefonici e li rivende alla società madre in Italia, il tutto senza pagare l'iva perché si tratta di una compravendita tra stati dell'Unione Europea. A questo punto, il gruppo Italiano I­ Globe rivende a Fastweb o Telecom Italia Sparkle il medesimo valore di 100 che queste pagano con il 20% di iva, essendo un acquisto di servizi in Italia. E il giro ricomincia. E a girare è solo carta. La triangolazione ripetuta migliaia di volte ha raggiunto i 2 miliardi e duecento milioni per un'iva rubata di 376 milioni di euro. Che le società truffatrici inviano nei paradisi fiscali. Ma cosa ne viene a Fastweb e Telecom Italia Sparkle? GIANGAETANO BELLAVIA – COMMERCIALISTA CONSULENTE PROCURE Per Telecom e Fastweb è che su ogni giro di questo meccanismo applicavano una commissione del 3­4% e questo ha comportato il raggiungimento di tutta una serie di budget, di obiettivi, ha comportato il raggiungimento da parte del management dei bonus. Seconda questione: Telecom e Fastweb, avendo contabilizzato fatture per operazioni inesistenti, si sono detratte un’iva indebita e quindi non l’hanno versata allo Stato. Questi 370 milioni di euro, sottratti a tutti noi, perché sono i soldi delle nostre bollette sostanzialmente, sono andati a finire in una moltitudine di giurisdizioni che garantiscono l’anonimato societario, cioè le giurisdizioni off shore, che sono il cancro vero dell’economia mondiale. P AOLO MONDANI FUORI CAMP O Le prime intercettazioni sono del 2007. Il capo banda Gennaro Mokbel parla con uno dei suoi sottoposti e chiede: “i soldi stanno a Antigua”? Risposta: “Sì, i soldi stanno tutti là, dalla a alla zeta”. Ma il gruppo ha riciclato l'iva rubata in tutto il mondo. GIANGAETANO BELLAVIA – COMMERCIALISTA CONSULENTE PROCURE Cipro, Madeira, Montecarlo, nel Liechtenstein, in Austria, in Svizzera, alle Seychelles, alle British Virgin Islands, ad Antigua, ad Hong Kong, in Kosovo, in Bosnia, a Singapore, a Dubai, a Panama, a Lussemburgo, a Santo Domingo, alle Antille Olandesi, in Romania, in Olanda, alle Bahamas, a San Marino, alle isole del Canale, alle Cayman Islands, sempre ai Caraibi, in Uganda, in Uruguay negli Emirati Arabi, in Kirghizistan, in Lettonia e in Lituania. Insomma una roba veramente inimmaginabile. P AOLO MONDANI FUORI CAMP O L'uomo dei paradisi fiscali della banda Mokbel è l'ex senatore del Pdl Nicola Di Girolamo, arrestato lo scorso marzo dopo qualche mese di carcere, ha patteggiato la pena e confessato tutti i particolari della frode. CARLO TAORMINA – LEGALE NICOLA DI GIROLAMO Di Girolamo risponde come riciclaggio soltanto, si fa per dire, di 45­50 milioni di euro. Questa è stata la serie di operazioni che ha portato avanti lui. P AOLO MONDANI FUORI CAMP O Ma il caso Di Girolamo nasce molto prima del suo arresto, nel 2008. Quando al Senato giunge la richiesta del tribunale di Roma di far decadere il suo mandato perché era stato eletto nella circoscrizione europea sulla base di schede di voto false, appoggiato da una famiglia della 'ndrangheta calabrese. La giunta delle elezioni, il 20 ottobre 2008, decide di cacciarlo via. Poco dopo, in Senato, iniziano a circolare voci sul caso Mokbel. E l'aula a quel punto ribalta il voto della giunta e lo salva. Dalla seduta del Senato 29/ 01/ 2009 RENATO SCHIFANI Votazione aperta, ciascun senatore stia al proprio posto. Avete votato tutti? Vi sono contestazioni sui posti, è tutto è posto? Tutti le luci in regala? Votazione chiusa: presenti 261, votanti 260, maggioranza 131, favorevoli 134, contrari 124,…, colleghi,… CARLO TAORMINA – LEGALE NICOLA DI GIROLAMO Il ribaltamento è dovuto sicuramente alla volontà manifestata da Fini di salvare definitivamente Di Girolamo. P AOLO MONDANI Lei crede veramente che Gianfranco Fini fosse così preoccupato di quello che sarebbe potuto emergere sul caso Mokbel ­ Di Girolamo? CARLO TAORMINA – LEGALE NICOLA DI GIROLAMO Penso che si sia stati sicuramente in presenza di una situazione in cui gli interessi erano fortissimi. E ho capito che Di Girolamo aveva gli argomenti giusti per poter ottenere questo risultato. P AOLO MONDANI Di Girolamo chi l’ha candidato? CARLO TAORMINA – LEGALE NICOLA DI GIROLAMO La candidatura di Di Girolamo è stata fatta da Andrini, naturalmente non in quanto tale, ma insomma con un forte peso. P AOLO MONDANI FUORI CAMP O Stefano Andrini è un esponente di Alleanza Nazionale con qualche serio precedente penale alle spalle. La magistratura scrive che e' lui a pianificare l'illegittima elezione di Di Girolamo e a seguirla passo passo insieme a Gennaro Mokbel. Nel 2009, sei mesi dopo l'esplosione del caso, Gianni Alemanno nomina Andrini manager dell'Ama, l'azienda dei rifiuti di Roma.
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