n.10 marzo 2021 marzo n.10

Saluto alle comunità di: nella comunità le relazioni. E questo mi IN QUESTO NUMERO: Redavalle, , impegna a mettermi in ascolto, a non chiudere gli occhi e a volte nemmeno la Pag. 1 Castello di Santa Giuletta bocca. Vorrei che si mettessero a fuoco - Saluto alle comunità e Fondoni le relazioni. La relazione con Dio, innan- Pag. 2 , 3 e 4 zitutto: perché siamo comunità secondo arissime comunità, che vengo a ser- C il Vangelo. - A che punto siamo vire ed amare nel nome del Signore, In secondo luogo vorrei che si mettesse Pag. 5 “Che cosa renderò al Signore per quanto a fuoco la relazione con gli altri, nelle mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza - GIOVANI IN GIOCO e Rebus parrocchie e al di fuori dalle parrocchie. e invocherò il nome del Signore!” (Sal Ogni volta che ci chiuderemo nel difen- Pag. 6 115,12-13) dere privilegi di lobby parrocchiali che - I SEGRETI DELLA CAMPAGNA Mi appresto a dire poche parole parten- dividono, deturperemo il volto bello del- do proprio da questa espressione del la comunità. Dobbiamo aiutarci a com- Pag. 7 salmo: “alzerò il calice della salvezza”. battere quella “cultura dello scarto” di - IN DIALETTO Che cosa vorrei, che cosa sogno, che cui parla Papa Francesco. Ogni persona - Messaggio pasquale 2021 cosa desidero? Che queste comunità, del popolo e del popolo di Dio ha un va- Pag. 8 con me loro parroco, in questo momen- lore assoluto e grande. Non possiamo to fossero innalzate! - Appuntamenti pasquali e lasciare indietro nessuno! In questo soluzione giochi Questo innalzamento sarà possibile se ci cammino di servizio noi cristiani siamo lasceremo guidare da alcuni registri: an- chiamati ad essere testimoni di un amo- nome del Signore. Ringrazio i nostri sin- zitutto il registro dello Spirito, poi il regi- re ancora più grande, ancora più aperto, stro della qualità delle relazioni, ed an- daci e tutte le persone appartenenti a gratuito e generoso. Guai se mettiamo i queste comunità, soprattutto per le pa- cora il registro della gratuità. Tutti questi muri proprio noi. E questo richiede lo tre registri sono, si manifestano, si espri- role di stima nei miei confronti che non sforzo di accoglienza da parte di tutti, di merito perché ancora non ho dimostra- mono, nell’Eucaristia: lì è il modello del confronto e di mano tesa da parte di nostro essere, del nostro agire, del no- to niente. Spero di meritarle, ci proverò. tutti. Così dobbiamo costruire. Altrimen- Invoco il nome del Signore su tutte le stro vivere, del nostro testimoniare la ti si creano realtà dove ci si giudica, ci si nostra esperienza cristiana, in cui il ter- articolazioni di queste comunità belle condanna e non ci si stima e tanto meno che il Signore mi dà come gregge da pa- mine cristiano non è semplicemente un ci si ama. aggettivo che si aggiunge alla nostra vita scolare come un regalo, come una dote. Un ultimo punto è la relazione con noi Grazie! Cercheremo di vivere, di lavora- ma è l’essere come Cristo, fare quello stessi, quella grande capacità di dialogo che Lui ha fatto. re, di impegnarci tutti nella vigna del con la nostra vita, quel chiedere un di Signore. Ho poi un sogno, un desiderio che riten- più a noi, quel chiedere, in un rapporto go importante, una testimonianza dovu- Concludo dicendo che credo fermamen- difficile, sempre un supplemento di te che possiamo farcela se smettiamo di ta agli uomini. Essi vogliono vedere da amore, di fiducia verso gli altri. noi sacerdoti una qualità di relazione essere discordia ma diventiamo concor- Sono queste le piccole cose che vorrem- dia nelle nostre comunità per cammina- che non è semplicemente dettata dalle mo sognare tutti e se le sogneremo in- simpatie, dai favori, dall’interesse, ma re e arrivare lontano, all’unica meta che sieme si realizzeranno, perché fin quan- è il bene, la felicità e la salvezza di tutti. unicamente e soltanto dall’amore, dal do è il mio sogno, resta tale, ma quando rispetto, dall’essere tutti e sempre come Mi vengono in mente le parole e l’inco- è un sogno condiviso, quando è un so- raggiamento di San Giovanni Paolo II: il buon samaritano che si prende cura, gno di tutti, allora è la realtà. Ma ci sarà che è capace, come ci dice il Vangelo, “Siate le Sue mani e il Suo cuore. Il cuore tempo, fratelli e sorelle, perché questi per amare e pregare, le mani per lavora- non di amare perché sei stato amato ma sogni condivisi diventino progetto e di amare per primo, di amare senza ri- re, costruire, servire”. Questo credo che cammino. sia il nostro programma e progetto da torno, di amare senza interessi, di amare Vorrei ora dire grazie e per non sbagliare tutti, di amare nonostante tutto, di ama- vivere assieme. mi sono lasciato guidare dal salmista che Grazie a tutti! E ora, insieme, in nomine re il tutto. In tutta franchezza vorrei dirvi prosegue dicendo: “invocherò il nome che ho intenzione di fare il parroco e Domini, procedamus. del Signore”. Io voglio invocare il nome non altro, ad ognuno il suo compito! del Signore in ringraziamento su tutti e Don Domenico Lucaci Sarò, perciò, colui che vi aiuterà a vivere su ciascuno di voi, su chiunque invoca il 1

A CHE PUNTO SIAMO Caritas Questo spazio del nostro giornalino è dedicato alla descri- In questo strano anno, dettato da chiusure e pause zione dei vari ambiti di impegno nella nostra vita di chiesa. forzate, Caritas è uno dei nostri ambiti di impegno In buona parte parliamo di attività sospese, almeno dal che hanno dovuto incrementare il lavoro e le forze punto di vista operativo, a causa degli ostacoli presentati proprio in questi lunghi mesi di emergenza. dalla pandemia, ma sono i nostri percorsi, ci caratterizzano, Sembra passato un secolo dall’ultimo articolo riguar- rendono viva la nostra vocazione alla corresponsabilità. dante questa realtà, ma si tratta solo dell’anno scor- Se da un lato siamo del tutto certi che la freschezza del mes- so: durante il 2020, infatti, si è passati dal sostegno di saggio evangelico non muta e non viene meno, sappiamo 20 a 28 famiglie (per un totale di quasi 100 persone), nel contempo che nelle nostre attività l’abitudine ed il ripe- tersi di schemi consolidati possono far sì che diventiamo divise tra le parrocchie di Santa Giuletta, Redavalle, meno attenti a quanto sta perdendo di efficacia e di funzio- Castello e Fondoni, anche se non equamente distri- nalità; ecco che allora la fotografia della nostra realtà po- buite. trebbe essere occasione per ripensare, eventualmente mo- Questo incremento, che a prima vista può sembrare dificare e rinnovare, quegli aspetti non più in sintonia con i un valore ininfluente, ma che per la nostra piccola bisogni reali. realtà rappresenta una grande variazione, purtroppo La nostra riflessione trarrebbe vigore dal confronto con le non ci stupisce: le cause e le motivazioni sono ormai lettere del nostro Vescovo la cui proposta non riguarda solo all’ordine del giorno e ricordate, sempre più spesso, gli aspetti organizzativi, ma ci chiede una “conversione”: anche al telegiornale. «La chiesa è nel mondo per gettare, sulla sua Parola, le reti Non ci deve stupire, però, nemmeno la drastica dimi- dell’annuncio del Vangelo nell’abisso mortale nel quale l’uo- nuzione dei fondi e delle finanze a disposizione: man- mo, che ha voluto far a meno di Dio, è precipitato. Noi dob- biamo corrispondere in tutto -modi di pensare, stili di vita, cando gli eventi di raccolta e di donazione, si arriva a azione pastorale- a questa missione…» (n.19 Lettera pasto- fatica ad accontentare tutte le richieste mensili. È do- rale 2020/2021). veroso sottolineare l’importanza e la gratitudine ver- Ponendoci di fronte all’ipotesi del cambiamento, occorrerà so chi sostiene questa realtà donando generi alimen- che evitiamo una «poco illuminata resistenza» (Lettera pa- tari nei nostri punti di raccolta: storale 2020/2021), così come la spinta all’unità ed alla col-  I negozi di Redavalle laborazione con cui ci siamo confrontati in questi anni non  I negozi di Santa Giuletta dovrebbe esaurirsi proprio a questo punto, mentre i lavori  Il supermercato MD di sono ancora in corso. Le donazioni presso questi punti, durante il periodo Le signore del martedì di Quaresima 2020, hanno permesso di raccogliere: circa un quintale di pasta, 25kg di riso, 20 litri di olio si ritrova(va)no in parrocchia e 30 di latte, 15kg di zucchero, 60 scatole di legumi e A Redavalle, come spesso succede nei paesi, ci si conosce altrettante di pelati, 100 scatole di tonno e carne, tanti biscotti, caffè e marmellate. un po' tutti e le persone avanti con gli anni hanno un enor- me bagaglio di ricordi che le accomuna, tuttavia anche qui La donazione di ognuno di noi, seppur piccola, può si sta lentamente perdendo il gusto del ritrovarsi insieme. diventare fondamentale per chi si trova a vivere un Ormai la vita è diventata frenetica e i cambiamenti sociali momento di difficoltà e di sconforto, facendo senti- hanno travolto le vecchie consuetudini con una velocità re la nostra vicinanza. impensabile, ecco perché qualche anno fa, ci è venuta l'idea di creare un appuntamento mensile per le signore di una È possibile donare alimenti e generi di prima necessi- certa età, in modo che avessero l'occasione per uscire e tà di vario tipo, ma sono preferibili: stare in compagnia.  Olio Non si faceva chissà che, ma solo il fatto di avere un appun-  tamento mensile metteva allegria: chiacchiere ricordando i Latte a lunga conservazione bei tempi, un the con una fetta di torta, tante risate con  Passata di pomodoro o pelati l'immancabile tombola, una barzelletta, una poesia dialetta-  Legumi, tonno o carne in scatola le, un canto alla Madonna.  Pasta o riso Detto così, questi incontri potrebbero sembrare una qual-  Biscotti o prodotti per la prima infanzia siasi iniziativa di un qualsiasi Circolo ricreativo, invece no, c'era un valore aggiunto perché con i saluti di commiato si È possibile sostenere la Caritas anche tramite fissava, con l’entusiasmo di ritrovarci, l'appuntamento per il offerte in denaro: Don Domenico e i volontari prossimo mese. Caritas sono a disposizione. Luciana Montini Anna 22

Catechismo 2.0 Il 2020 è stato un anno di sospensioni e anche il Catechi- smo ha risentito di questa scelta obbligata. I bambini che stavano per accostarsi al sacramento della Prima Comu- nione hanno partecipato per tutta l’estate ad un percor- so intenso e arricchente che li ha coinvolti due volte a settimana, in oratorio, all’aperto guidati da don - sco. I ragazzi che si preparavano alla S. Cresima si sono incontrati nel mese di settembre con le catechiste e don Francesco. Sono molti però i bambini e ragazzi che non hanno potu- to cominciare, o proseguire, il cammino catechistico. Per questo motivo si è pensato di sottolineare il momento forte del Natale invitando tutti i singoli gruppi ad un ap- puntamento comprensivo di Confessione e S. Messa tra il 17 e il 23 dicembre 2020. Il 6 gennaio la tradizionale Benedizione dei bambini ha Benedizione dei bambini, 6 gennaio 2021 visto una grande partecipazione di famiglie delle nostre parrocchie con bambini e ragazzi. È stato un momento prezioso di preghiera e riflessione che ha reso di nuovo viva, bella e tangibile la vita della comunità. Con una lettura animata sulla figura di S. Francesco e il primo pre- sepe a Greccio, alcuni canti natalizi e la Parola del Vange- lo ci siamo sentiti uniti nonostante gli obbligati distanzia- menti. In questa quaresima così speciale ancora condizionata da colori giallo, arancione e rosso, i bambini di quarta ele- “Kit semina” pronti per la consegna del 14 marzo 2021 mentare della parrocchia di San Colombano si stanno preparando alla Pasqua con alcuni brevi appuntamenti online riscoprendo l’amore di Gesù verso il prossimo: il Mercoledì delle ceneri ogni bambino ha preparato una propria corona di spine, e durante le domeniche di qua- resima, dopo aver ascoltato il Vangelo, hanno aggiunto un fiore come simbolo di rinascita. Ogni fiore aveva un significato e un impegno diverso per ogni settimana, il Edoardo S. primo è stato il tulipano della fiducia, la seconda settima- na siamo stati accompagnati dalla margherita dell’ascol- to, a seguire il papavero del coraggio, il girasole della speranza e la rosa della carità. Per tutti i bambini e ragazzi è stata organizzata la semina del grano: domenica 14 marzo al termine della S. Messa di Santa Giuletta più di 30 “Kit semina” (comprensivi di vaso, terra, semi di grano e istruzioni) sono stati conse- gnati ai bambini e ragazzi presenti. Attraverso questa attività da svolgere poi a casa, le famiglie hanno l’oppor- tunità di prepararsi alla S. Pasqua vivendo in prima per- sona la ricchezza del “seme che muore e dà frutto” come la Parola di Dio quando entra nel nostro cuore. I vasetti di grano germogliato, decorati dai bambini, saranno poi riportati il Giovedì Santo in Chiesa per adornare l’altare della reposizione durante un nuovo momento di pre- ghiera e comunione. Le vostre corone di spine ... fiorite! Alice e Susy 3 3

Catechismo: bile e il Covid non ha fatto che accelerarne l’abbando- no. Eppure, proprio in questo momento di tanto sacrificio, un cammino da condividere dove si sentono i genitori preoccupati per la mancanza Da marzo 2020, abbiamo cominciato a sentir parlare dei rapporti sociali, perché non venire a Messa? Passare un po’ di tempo insieme, cantando e pregan- di lock down, mai prima di allora ci aveva sfiorato ’l idea do, ascoltando la Parola e farsi coinvolgere in quello che i nostri oratori potessero chiudere, men che meno che è possibile fare. le scuole. I ragazzi hanno bisogno di ingaggio, soprattutto nell’età Così, improvvisamente, i nostri ragazzi, il nostro futuro, della preadolescenza e adolescenza, hanno necessità di si è visto chiudere in casa. sentirsi utili e di servire, la Chiesa ha bisogno di loro, ha L’unica finestra su quello che era stato il loro mondo bisogno del loro entusiasmo, delle loro voci. fino a quel momento, diventa uno schermo di un pc o Cosa fare allora, oggi più che mai in un momento in cui di un cellulare. l’individualismo la fa da padrone? Con le maggiori agenzie educative bloccate, sorge im- Oggi, più che in altri tempi, il catechista è chiamato a mediatamente la necessità di proseguire in qualche coinvolgere anche le famiglie. Passiamo loro la gioia modo gli incontri di catechesi, incontri non facili, che propria del Signore che ci chiama ad essere felici. richiedono sacrificio ulteriore se fatti on line. È indispensabile coinvolgere le famiglie, parlare con i Se già in presenza il livello di assenteismo è notevole, genitori, passare loro l’esperienza dell’amicizia con Dio; on line, se possibile, è peggio: se è vero che l’on line è a loro chiedere che aiutino i ragazzi a fare un percorso una comodità e permette di usufruire di risorse educa- aiutati a loro volta da noi catechisti. tive e culturali in completa autonomia senza doversi Con alcune famiglie avevamo cominciato incontri per- spostare da casa, presuppone anche un impegno di sonali tra catechisti e genitori, spesso anche con la par- attenzione notevole, bisogna avere proprio la spinta, la tecipazione dei figli, avevamo raccolto momenti legati voglia di collegarsi e di prestare attenzione. al catechismo e, organizzati in video, li avevamo pre- Sappiamo bene che il livello di concentrazione dei no- sentati durante gli incontri. stri ragazzi è in costante diminuzione, distratti da tutto Con la chiusura forzata a causa della pandemia abbia- ciò che li circonda e, se per le generazioni passate la mo provato, con alcuni, a organizzare videochiamate, distrazione era prevalentemente fuori da casa, oggi è abbiamo cominciato a creare relazioni. presente per lo più nei mini schermi che abbiamo din- Perché se è vero che la famiglia è spesso stata distratta nanzi. da tanto altro, in questo momento ha bisogno di aiuto, Gli incontri di catechismo o, per dirla come i ragazzi, di ha bisogno di complicità, di comprensione, di empatia, “cate”, sono per lo più esperienziali: Gesù arriva ai loro di amicizia, di confidenza. cuori attraverso l’esperienza del bene, del bello, del La famiglia che ci ha delegato fino ad ora per l’iniziazio- positivo. ne Cristiana dei figli, oggi è chiamata ad una collabora- Il catechista non è la famiglia, non è l’amico, non è la zione, occorre sinergia. maestra, è per lo più uno spettatore partecipante alla Credo che il catechismo possa ricominciare proprio dal- magica esperienza della loro crescita: ha il ruolo com- la Santa Messa, inviteremo i ragazzi che vorranno rice- plicatissimo di accompagnare quasi in punta di piedi i vere la Cresima a venire in chiesa, alla fine della cele- ragazzi verso quello che sarà l’amico per sempre, verso brazione, fuori, in sicurezza, parleremo un attimo di Gesù. quanto ha raccontato loro Don Domenico, chiederemo Se in passato era in famiglia che il bambino imparava i loro una parola che li ha colpiti, che dovrà diventare rudimenti della fede e della preghiera, oggi difficilmen- preghiera o pensiero da presentare personalmente via te si assiste all’inserimento dei giovani nella vita della whatsapp ai catechisti, così da evitare ogni imbarazzo. comunità attraverso l’esempio dei genitori. Non appena ci sarà consentito, sempre in sicurezza e L’ingresso in chiesa dei nostri figli avviene nel momen- secondo le regole stabilite, ci riuniremo finalmente in to in cui, verso i 7 – 8 anni, si comincia il percorso per oratorio per i nostri consueti incontri di “cate” con una avvicinarsi ai sacramenti, qui si apre una parentesi che chitarra e tanta voglia di stare ancora insieme! dura circa 7 anni, parentesi che si chiude spesso con la Cresima e l’addio a tutto quello che sa di religioso. Paola La reticenza a partecipare alla Santa Messa è inarresta- 4

By ISA

Hai indovinato? La soluzione verrà pubblicata sul prossimo numero ! 5

I SEGRETI DELLA CAMPAGNA La torta pasqualina Una delle ricette tipiche di Pasqua è la Torta Pasqualina che Uova di Pasqua è una torta salata tipica della cucina ligure. Sembra risalire di Francesca Cignoli al 1400, quando le donne liguri preparavano 33 sfoglie in ricordo degli anni di Cristo. D i cioccolato o di gallina, a Pasqua la tradizione vuole che

si consumino le uova. In passato, nelle nostre campagne, venivano allevati diversi animali da cortile (animali di piccola taglia che rappresenta- INGREDIENTI PER UNO STAMPO DA 20-22 CM vano una fonte di sostentamento per l’uomo) i quali, fatta • 2 rotoli di pasta brisée pronti oppure doppia dose eccezione per il coniglio, sono avicoli ottimi produttori di di pasta brisèe all’olio uova (galline, oche, anatre, quaglie, tacchini, faraone…). La • 1 kg di biete o spinaci puliti dimostrazione della diffusione delle uova si può constatare • 350 gr di ricotta vaccina dalla loro ricorrenza in numerosi proverbi e modi di dire • 4 cucchiai parmigiano italiani ad esempio: camminare sulle uova, fare una frittata, • 1 cipollotto fresco piccolo cercare il pelo nell’uovo, pieno come un uovo, rompere le • 1 cucchiaio di olio uova nel paniere ecc. • maggiorana fresca o essiccata L'uovo infatti è l’ingrediente più utilizzato nelle ricette del • 4 uova passato ed è anche uno degli alimenti che da solo apporta • Sale molte sostanze nutritive tra le quali amminoacidi essenziali PROCEDIMENTO: e vitamine. Presso i Romani le uova di gallina, insieme a pa- In una pentola piuttosto grande soffriggere il cipollotto ne, olive e vino, componevano l'antipasto (gustatio) della tritato finemente con 1 cucchiaio di olio per pochi se- cena, tanto che facevano parte di un detto (ab ovo usque ad condi. Aggiungere le biete o gli spinaci perfettamente mala, cioè "dall'uovo alle mele") che denotava il tipico pasto puliti, la maggiorana tritata, qualche cucchiaio di ac- completo. qua, poi abbassare la fiamma e lasciare appassire in L’uovo più è quello di gallina e generalmente ha il pentola. Quando gli spinaci o biete risultano morbidi, guscio di colore rosa ma esisto- togliere il coperchio e far evaporare tutta l’acqua (è no razze di gallina che produco- fondamentale per avere un ripieno morbido ma no uova dal guscio bianco, mar- asciutto). Lasciar raffreddare completamente poi ag- rone ed azzurro; altre uova inso- giungere la ricotta sgocciolata, il parmigiano, il sale ed lite e molto apprezzate per le un uovo. Mescolare fino ad ottenere un composto loro qualità sono quelle di qua- omogeneo. Stendere una sfoglia di pasta brisée in una glia. teglia ricoperta di carta da forno, versare all’interno il La tradizione di donarle per la Pasqua ebbe inizio tra i cri- composto di spinaci e ricotta poi fare dei piccoli avval- stiani della Mesopotamia i quali tingevano le uova di rosso lamenti con un cucchiaio e rompervi dentro le uova. in ricordo del sangue di Cristo versato alla sua crocifissione. Richiudere la torta Pasqualina con l'altra sfoglia di bri- Il Cattolicesimo riprese le tradizioni che vedevano nell'uovo sée e bucherellare la superficie. Riporre in frigo per 30 un simbolo della vita, rielaborandole nella nuova prospetti- minuti poi spennellare con albume o uovo intero e va del Cristo risorto. L'uovo infatti somiglia a un sasso e ap- cuocere in forno statico per circa 25 minuti a 200°, poi pare privo di vita, così come il sepolcro di pietra nel quale abbassare a 180° per 15-20 minuti fino a doratura del- era stato sepolto Gesù. Dentro l'uovo c'è però una nuova la superficie. Sfornare e lasciare raffreddare 15 minuti vita pronta a sbocciare da ciò che sembrava morto. In que- in teglia. La torta Pasqualina è pronta! sto modo, l'uovo diventa quindi un simbolo di risurrezione.

Un tocco creativo:decora il tuo uovo! Inviaci una foto delle tue uova decorate o Prendi alcune uova, lavale bene con acqua e bicarbonato di sodio poi fai due pic- della tua coli fori alle due estremità aiutandoti con un chiodino o con uno stuzzicadenti, torta pasqualina: fatti aiutare da un adulto per fare questa operazione. A questo punto posizionati Le pubblicheremo! sopra ad un contenitore e soffia con forza all’interno di uno dei due fori fino a che

il tuorlo e l’albume non saranno fuoriusciti completamente dall'altro foro. ATTENZIONE: non buttare le uova! Le puoi usare per preparare una buona frittata!

Lava bene sotto l'acqua corrente il guscio svuotato fino a che non sarà ben pulito poi mettilo ad asciugare in un luogo caldo per almeno un giorno oppure per 15 minuti nel forno a 160°. Ora sei pronto a decorare i gusci come più ti piacciono utilizzando colori e fantasia! 6

IN DIALETTO Messaggio pasquale 2021 La Pasqua del poeta C risto morto e risorto è la nostra gioia e la nostra spe- Tanti artisti, pittori, scrittori, poeti hanno ranza. Siamo chiusi in casa, ancora con le porte chiuse. Ma il Risorto entra lo stesso per restare con le nostre famiglie. “raccontato” la luna dandole un’anima: con il suo Quanto è importante questo giorno per tutti noi, so- sguardo un po’ complice ma tenero e pudico osserva prattutto per i ragazzi, i giovani, gli anziani ai quali non vo- e accompagna i misteri delle nostre notti. gliamo che manchi mai la gioia e la vitalità di chi vive con Per il poeta dialettale Giovanni Segagni, che già cono- ottimismo proprio perché Gesù ha vinto la morte ed è ri- sciamo, nella sua poesia “LA PASQUA DLA LUNA” il sorto, è Vivo!!! Penso che sia la preghiera personale e fami- punto di vista è proprio quello privilegiato della luna liare a farci vivere uniti in questo giorno, alla presenza del che, al culmine del suo ciclo, accompagna la Pasqua Risorto, che viene a donarci la pace. da sempre. “La Pasqua dice con forza che l’Amore ha vinto, è più for- La sua è un’osservazione lontana e discosta ma pure te, l’Amore dona vita, l’Amore fa fiorire la speranza nel veritiera e non senza partecipazione. deserto”. Lo scrive mons. Luigi Mansi, vescovo di Andria, Le è dato di assistere al dramma che si consuma in occasione delle festività pasquali. “Il Cristo, che ha vin- nell’Orto degli Ulivi; le è dato di scoprire che in quel to la morte offrendo la sua vita per amore, ci renda gioiosi venerdì si sconvolge persino il naturale processo e coraggiosi testimoni della vita che vince sempre, dell’a- dell’alternarsi tra dì e notte così, mentre è giorno, c’è more che in maniera talvolta nascosta, spesso sofferta e buio, ma a lei non è concesso di essere presente e dolorosa, trasforma questa realtà che il Signore ci chiama vedere morire il Signore. a vivere, rendendola più umana”. La Risurrezione del Si- Ed eccola poi nel sabato “far ugin” (nel nostro dia- gnore Gesù è la garanzia che la morte, l’odio, il peccato letto diremmo “fà büsaröla”) e godere il privilegio di sono vincibili ad una sola condizione: che tutti ci spendia- assistere al miracolo della Resurrezione! mo per amore e con amore per la vita del mondo. Sco- Tina e Luciana prirci salvati, non per merito nostro ma per pura grazia, fa sì che ricaviamo da questi giorni santi energie nuove: per una testimonianza personale più coraggiosa, una LA PASQUA DLA LUNA vita comunitaria davvero fraterna, un servizio disinteres- Cun arenta una stelina gròsa ‘me un buton, sato ai fratelli più poveri. Nei giorni più santi dell’anno le gardevi int’l’Òrt d’Uliv cul me facion. nostre comunità cristiane ritornano alla verità di fondo, Alura ό vist un Giùin gni lì a piang quella che dà ragione alla loro stessa esistenza: non siamo Pregà e südà sangh. noi uomini a salvare il mondo (e neppure noi stessi), ma -Gò tanta pagüra, al diševa stò fiὂ solo il Signore Gesù è il Salvatore. Da questa convinzione, Però farèm quèl che Ti at vὂ- sempre più rielaborata interiormente e coniugata con le Pὂ ghe stài un sgài da gent e suldà: mutevoli situazioni della storia umana, nasce la volontà di l’an tradì e l’an ciàpà. costruire un mondo nuovo, più accogliente e fraterno,

L’an menà via a früch e sbüton, più solidale e giusto. Dalla Pasqua del Signore, la spiritua- l’an menà via, l’an menà in prešon… lità ha da attingere a piene mani e fare il pieno per un anno intero. Pὂ è gni fὂra al Sù e mi som tramuntà. “La Pasqua è la vita per la vita!”, evidenzia mons. Sacchi Ma da stà sü in cel, Mi ò capì che augura “a tutti di ricevere da questa Pasqua un soffio Che al Sù al gher pü e l’er un mò dal dì. di vita e di pace, là dove c’è il dolore e la sofferenza, dove E insì, antica Lüna sensa culur, si fa fatica a vivere”. ò nanca vist murì al Signur, Fare Pasqua significa cambiare dentro: questo evento non -Oh pòr fiulon sensa cunfòrt-! mancherà di avere riflessi anche fuori. E ogni conquista -L’an mis in Cruš e Lü l’è mòrt- nel bene arricchisce l’intera umanità, così come ogni cedi- Indal giardin adès gher una tomba tüta recintà mento al male impoverisce tutta la storia. E in gir gher di suldà. In questo periodo di pandemia, è tempo non solo del ri- Intant ca fevi ugin, ò vist una scalmàna, cordo, ma della memoria delle persone scomparse: i loro un bòt e dopu ghe s-ciupà tüt còs. volti non sono destinati a dissolversi con il passare degli È restà di stràs anni. Non ci hanno lasciati, ma restano con noi come pre- In fund dla tumba dl’Ort, ziosi compagni di viaggio. Tra loro e noi si conserva, più forte della morte, il vincolo della reciproca preghiera e ma Lü l’è andài: Lü l’è risòrt! della comunione che, essendo vissuta in Dio, è eterna.

Giovanni Segagni PROSEGUE A PAG 8 7

PROSEGUE DA PAG.7 celebrate. Sebbe- Ogni atto di amore, infatti, se vissuto nel Signore, è tim- ne non si possa- brato indelebilmente dal per sempre! La risurrezione di no riempire i Gesù, si offre a noi, anche quest’anno, come un dono di templi e le strade Dio alla nostra ricerca di senso, di speranza, di eternità. con i fedeli per Tutto passa, essa ci dice, solo una cosa resterà per sem- esprimere e con- pre: l’amore fedele di Dio che ha strappato dalla morte il dividere la nostra Figlio suo fatto uomo e che strapperà dal nulla anche la gioia pasquale, è nostra vita, introducendola ad una pienezza di compi- possibile però condividere il mistero della Pasqua nelle mento che, per ora, possiamo solo desiderare e che, se nostre case con i propri cari. dipendesse da noi, resterebbe solo un desiderio. Tuttavia, in questa situazione traumatica e dolorosa il La speranza che nasce dal Cristo risorto, è veramente messaggio della Pasqua continua ad essere gioioso e ad invincibile perché non si spaventa di fronte né al male, esprimere il coraggio e la speranza. La Pasqua è da rite- né alla morte. Quanto bisogno c’è oggi nella società e nersi un incoraggiamento, che Dio in Cristo ci ha inviato, anche nella Chiesa di quella speranza bella e fresca, della ricordandoci non solo di amare ma di prendersi cura del speranza entrata tra gli uomini a Pasqua! nostro mondo certi che la vita supera la morte; il nostro L’augurio che faccio a tutti è di incontrare Gesù risorto, Dio è un Dio amorevole: fonte di vita e non di morte. come le donne al sepolcro, come i discepoli nel cenacolo, Infine, cari fratelli e sorelle, nel corso dei secoli, il saluto e di scoprire la forza di questa presenza che accompagna della Pasqua “Cristo è risorto!” ha da sempre donato ai anche il nostro cammino di oggi. cristiani il potere e il coraggio di affrontare e superare la La risurrezione di Gesù è un messaggio liberatorio, que- morte, la distruzione, l’oppressione e la schiavitù, la pau- sta è la sintesi del messaggio affidato al mondo intero. ra, il dubbio e l’incertezza. Anche quest’anno, vivremo la Pasqua in un contesto Cristo risorto sia la nostra forza e coraggio!!! difficile e tra situazioni dolorose, la pandemia Covid-19, BUONA PASQUA A TUTTI che ha colpito tutto il mondo, sta influenzando tutte le Il vostro parroco Don Domenico Lucaci celebrazioni Pasquali e come queste dovrebbero essere

APPUNTAMENTI PASQUALI

CONFESSIONI: GIO 1 APRILE ore 15:00 - 17:00 - S. Giuletta VEN 2 APRILE ore 09:00 - 11:30 - Redavalle SAB 3 APRILE ore 09:00 - 11:30 - Redavalle SAB 3 APRILE ore 15:00 - 17:00 - Cassino

ORARI TRIDUO, PASQUA E LUNEDÌ: GIO 1 APRILE ore 18:00 - S. Giuletta → S. Messa In Coena Domini

VEN 2 APRILE ore 15:00 - Cassino → Via Crucis Vuoi collaborare ore 16:00 - Casa di Riposo loc.Stefano → Incontro e preghiera con la redazione? Scrivici ore 18:00 - S. Giuletta → In Morte Domini e ti

contatteremo! SAB 3 APRILE ore 09:00 - Redavalle → Ufficio delle letture ore 20:00 - S. Giuletta → Veglia Pasquale In Resurrectione Domini Vuoi DOM 4 APRILE ore 08:45 - Cassino → S. Messa ricevere ore 10:00 - S. Giuletta → S. Messa il giornalino via e-mail? ore 11:15 - Redavalle → S. Messa Scrivici il tuo LUN 5 APRILE ore 08:45 - Cassino → S. Messa indirizzo mail a: ore 10:00 - CASTELLO → S. Messa ore 11:15 - Redavalle → S. Messa

DIRETTORE RESPONSABILE: Don Domenico Lucaci - 0385 74129 - 320 3727361/ [email protected] 8