Video Editing Open Source, Non C'è Solo Cinelerra
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Linux LDi Marco Fioretti Video editing Open Source, non c’è solo Cinelerra Proseguiamo la nostra rassegna di tool video esaminando altre applicazioni utili non solo ai professionisti. el numero precedente di que- lavori davvero pesanti e complessi. Componenti comuni sta rubrica abbiamo esamina- D’altra parte, Cinelerra è eccessivo per e importanza dei loro codec Nto, oltre ai concetti generali chi ha solo bisogno di tagliare e mon- dell’editing video non lineare, come tare riprese di vacanze o compleanni Prima ancora di descrivere le applica- funziona Cinelerra, lo strumento Open una volta ogni tanto, magari aggiun- zioni disponibili è opportuno presentare Source più potente (e complicato) in gendo una colonna sonora e qualche i componenti Open Source comuni su questo campo. L’accoppiata Linux- titolo. Per questo, come promesso, cui si basano. Avere certe informazioni, Cinelerra riduce al minimo l’impatto questo mese ci occupiamo di editor oltre a darvi un’idea più chiara del- sull’hardware del sistema operativo, video per Linux adatti a principianti la situazione, potrebbe anche evitarvi liberando risorse per l’elaborazione e registi occasionali, con due obiettivi: qualche spiacevole sorpresa. video vera e proprio; inoltre, grazie a dare un’idea di massima delle capacità Il primo componente usato da gran par- funzioni come la distribuzione auto- di questi prodotti e mostrare come, te degli editor video di questo mese è matica del rendering su più computer, imparando a usare le loro capacità di Gstreamer (http://gstreamer.freedesktop. costituisce un ottimo compromesso animazione, si possa risparmiare una org): un insieme di librerie, plugin costi/prestazioni per chi debba fare notevole quantità di tempo. e strumenti da riga di comando che permettono a qualsiasi applicazione in cui vengono inseriti di registrare, riprodurre e convertire audio e video in parecchi formati. Gstreamer non è nemmeno limitato a desktop e laptop, poiché ne esistono anche versioni per piattaforme mobili, da Android ad altre ormai in seconda fila o comunque poco diffuse come Maemo o Tizen. L’altro “coltellino svizzero” del mondo video Open Source è l’insieme di sof- tware chiamato FFmpeg (www.ffmpeg. org). In questo pacchetto troviamo di tutto, da un server per streaming su Internet in diretta o differita a conver- titori di formati per riga di comando e a un programma per acquisizione vi- deo da schede Tv. Il suo componente più importante è comunque la libreria di codec, audio e video, chiamata ap- punto libavcodec: molti di quei codec sono stati scritti da zero proprio per Gli effetti speciali in Openshot si applicano come se fossero normali spezzoni di video da inserire: trascinandoli sopra la timeline. 172 PC Professionale - Novembre 2013 RUBRICHE linux MICRO GLOSSARIO PER ASPIRANTI REGISTI DOMESTICI no dei primi problemi per chi Usi accosta al montaggio video, Open Source o meno, non è la difficoltà intrinseca di certe operazioni ma la ter- minologia. Il gergo del settore non aiuta chi parte da zero a capire quali, fra le decine di filtri o plugin disponibili, sono proprio quelli corrispondenti all’effetto che si vorrebbe realizzare. Un effetto Le singole schede all’interno dell’interfaccia di Kdenlive si possono riarrangiare che magari si è visto in decine di film, in varie maniere per lavorare secondo i propri gusti. ma che un profano saprebbe descrivere solo con perifrasi più o meno complicate. Per questo crediamo di fare cosa gradita garantire la massima compatibilità fra creare, gestire ed eseguire composizioni spiegando i nomi di almeno alcune delle di loro e renderli facilmente riusabili in audio e video multitraccia in qualsiasi funzioni presenti nei programmi che qualsiasi applicazione. Il motivo per cui contesto, non soltanto da editor video. descriviamo in queste pagine. abbiamo iniziato da questi componenti FreiOr, dal canto suo, facilita creazione più a basso livello è presto detto. Mentre e applicazione di filtri ed effetti video ➜ ALPHA COMPOSITING: usare sotto Linux la maggioranza delle di vario tipo. combinazione di due immagini o scene telecamere non è quasi mai un proble- per crearne una sola, rendendo lo sfondo ma, non si può dire lo stesso per alcuni Sotto con gli editor modelli, soprattutto (ma non solo) nella di una di loro trasparente. Normalmente fascia alta di mercato. Se uno specifico Potremmo partire da OpenShot (www. si esegue per sovrapporre scene reali a modello di camcorder non è supportato openshotvideo.com) forse il programma sfondi creati al computer, o viceversa. direttamente da Gstreamer o da FFmpeg con l’interfaccia più semplice e adatta è difficile, anche se non possiamo esclu- agli utenti non esperti a cui ci rivolgiamo ➜ EFFETTO “KEN BURNS”: derlo, che sarà in generale utilizzabile questo mese. In questa applicazione si questo non è altro che la pseudo anima- sotto Linux, qualunque distribuzione o può lavorare con tutti i formati suppor- zione, o illusione di movimento, che si applicazione video si scelga. tati da FFmpeg, da audio e immagini ottiene spostando il centro della scena, È importante scoprire certe limitazio- fisse a video ad alta definizione e Blu- magari zoomando allo stesso tempo, da ni, possibilmente prima dell’acquisto, Ray. Molte funzioni sono disponibili un punto all’altro di una immagine fissa. anche se non si ha alcuna intenzione sia come combinazioni di tasti veloci Come avviene in tanti documentari che di effettuare montaggio video sotto Li- sia col mouse, anche trascinando i vari nux. Certo, una telecamera che produca clip nella finestra. I filmati si possono raccontano la storia dei vari personaggi video non utilizzabile da Gstreamer o ridimensionare, tagliare e incollare a pia- in una foto d’epoca, inquadrandoli uno FFmpeg avrà sicuramente codec per cere, zoomare e collegare e modificare alla volta in quella stessa foto. Windows o OS X. Però quei codec, pro- con dissolvenze e decine di altri effetti, a prio perché proprietari o almeno non partire dal “Ken Burns” di cui abbiamo ➜ TETHERED SHOOTING: tra- standard, potrebbero non essere com- già parlato. È possibile lavorare anche ducibile più o meno in “riprese col cavo”. patibili nemmeno con versioni future in modalità tethered shooting. Consiste nel connettere la telecamera di quei sistemi operativi! In altre parole, Un altro punto di forza di OpenShot al computer, per vedere in tempo reale controllarne la compatibilità con Linux è sono le funzioni di gestione titoli: si può ciò che si sta filmando direttamente un buon modo (anche se non risolutivo) partire dai modelli inclusi nel program- sul monitor di quest’ultimo. Questo per farsi un’idea di quanto a lungo sarà ma, creare i propri, anche animati o in possibile utilizzare e modificare i video tre dimensioni, e salvarli in formato vet- permette di individuare subito even- prodotti con uno specifico camcorder. toriale, per ottenere la massima nitidez- tuali errori, lavorare in gruppo e avere Chiudiamo questa introduzione, prima za a qualunque risoluzione. Una volta automaticamente una copia di backup di passare agli editor veri e propri, pre- pronti, i titoli si possono sovraimporre di tutto il materiale girato. sentando altri due componenti, meno come watermark o far scorrere, come popolari di Gstreamer e Ffmpeg ma quelli dei film “veri”. OpenShot può ➜ ROTOSCOPING: creazione di altrettanto indispensabili: il cosiddetto animare una scena operando a partire da disegni animati, con risultati poten- “Media Lovin’ Toolkit” (Mlt per brevità, keyframe ovvero fotogrammi chiave. Un zialmente molto realistici, ricalcandoli www.mltframework.org) e la libreria chia- keyframe descrive lo stato del video, o al computer su scene dal vivo girate in mata, altrettanto ermeticamente, FreiOr magari di una parte del fotogramma, in precedenza. (www.piksel.org/frei0r). Il primo serve per quel particolare momento: trasparenza, PC Professionale - Novembre 2013 173 RUBRICHE linux colore di fondo, posizione, dimensioni e Quando l’interprete principale è il monitor così via. I keyframe vanno definiti all’i- nizio e alla fine di una scena da animare, a quando esistono i computer non solo c’è uno strumento in più per realizzare montaggi video: cosa che in OpenShot si può fare a mano abbiamo anche un’intera nuova categoria di scene da filmare, ovvero tutto quello che facciamo o indirettamente, scegliendo fra i vari D effetti predefiniti. A quel punto si può far all’interno dei nostri monitor. Questa attività chiamata screencasting ,in inglese, permette di realizzare lavorare il software, cioè lasciargli creare lezioni multimediali, dimostrazioni software, tutorial di informatica e altro materiale didattico. Lo scre- tutti i fotogrammi intermedi. encasting è utile anche nei videogiochi, per conservare e condividere i propri exploit. Fare screencasting Le impostazioni comuni per una certa di qualità richiede un minimo di impegno, qualsiasi sia il software usato. Non basta premere un pulsante attività vengono salvate in un file di pro- per arrivare al risultato, anche se i programmi descritti nei prossimi paragrafi possono lavorare così. getto, riconoscibile dall’estensione .osp. Per esempio, volendo aggiungere una colonna sonora, o meglio ancora una descrizione con la propria I parametri basilari, dal frame rate alla voce, è preferibile farlo dopo aver ripreso il filmato, se non altro per non includere il rumore dei tasti o risoluzione e formato del video, costi- altre distrazioni acustiche. L’ovvia conseguenza è che lo screencasting richiede anche l’uso degli editor tuiscono profili di base, riutilizzabili in video descritti nell’articolo principale. Lo stesso vale in qualsiasi caso si debbano combinare in uno stesso più progetti: OpenShot ha più di 40 fra filmato più sessioni di lavoro, magari avvenute su computer diversi. In quell’ultimo caso, per ottenere profili e progetti completi predefiniti. screencast nitidi e visibili su qualsiasi piattaforma, da Vimeo ai media center da salotto, occorrerebbe All’atto pratico, perché un file .osp sia effettivamente utilizzabile quando lo si usare gli stessi formati e risoluzione in tutti gli spezzoni da combinare.