un autore alla ribalta René Goscinny, un piccolo grande ebreo omaggiato nel Marais

Bruno Caporlingua

Passeggiare a Parigi è dalle Éditions Dupuis, poi sempre un’emozione. Oltre acquistata dalla Glénat e in- alle bellezze architettoni- fine nel 1995 da Christophe che della Ville Lumiére, Le Bel. Per chi ama la bedé all’atmosfera dei grandi era una meta pressoché boulevard, per chi ama la obbligatoria a Parigi. bande dessinée (fumetto in Per quanto riguarda le francese) ci sono sempre pubblicazioni periodiche in occasioni di attrazione, edicola, rileviamo una con- anche inaspettate. D’altro trazione di testate rispetto a canto è l’unica città dove pochi anni fa. Come riviste nei cartelloni pubblicitari e di fumetti si trovano ormai di spettacoli presenti lungo solo i longevi Spirou e Le gli interminabili corridoi Journal de Mickey, oltre della metropolitana potrete ai satirici Psikopat, Fluide trovare quelli dedicati anche Glacial, Charlie Hebdo e alle ultime uscite dei perso- Siné Mensuel. In pratica naggi evergreen della bande esistono solo produzioni che dessinée (bedé). si basano sull’umorismo e Nell’Hotel de Ville (il Mu- sulla satira, non ci sono più nicipio) c’è il 23° incontro riviste con personaggi av- sulla letteratura nord-afri- venturosi francesi, a parte le cana, Le Maghreb des livres, traduzioni di comic books, particolarmente focalizzato manga e di sparuti perso- sull’Algeria, ex colonia naggi italiani. Resistono francese. Con 130 autori Casemate, L’Immanquable e presenti nei sontuosi saloni DBD, riviste generaliste sui del municipio cittadino, fumetti con prepubblicazio- sono organizzati incontri, ni di alcune storie, interviste letture, atelier di calligrafia, Autoritratto di René Goscinny a New York, 1948 e recensioni. esposizioni di quadri. Una È frequente, invece, bella sorpresa è stata trovare anche autori tendano ormai alla gigantografia, in maggior trovare in edicola un prodotto che da noi non e opere di bedé pubblicate da case editrici parte, infatti, sono volumoni alti, spessi, esiste ma che da anni in Francia e in Belgio maghrebine. Oltre ad autori, a noi ignoti, che pesanti e costosi, quasi impossibili da portare è divenuto un appuntamento fisso, gli Hors- presentano i loro fumetti, sono esposti alcuni nel bagaglio a mano sull’aereo! Ma che goduria Série di riviste monotematiche non fumetti- titoli delle case editrici più note, fra cui fanno visiva per chi sa apprezzarli! stiche (L’Ex pre ss, Lire, Beaux Arts, L’Histoire, bella mostra di sé i due volumi della Caster- Tra le tante librerie specializzate in bedé che Geo, Philosophie, ecc.) e di supplementi dei man sull’integrale dei Carnets d’Orient di si possono trovare a Parigi, abbiamo, invece, quotidiani (Le Monde, Le Soir, Le Figar), Jacques Ferrandez, che raccolgono i 12 episodi constatato, con una poco di tristezza, la chiu- interamente dedicati a personaggi, autori meritevoli di una traduzione italiana. La for- sura nel Quartiere Latino della celebre Album o argomenti della bedé. In ognuno di essi, i mula grafica e la veste editoriale preferite dai sul Boulevard Saint Germain, creata nel 1948 redattori delle singole riviste e personalità della nuovi autori maghrebini sono quelle cultura scrivono articoli focalizzati tipiche del graphic novel, anche se sugli aspetti più importanti del tema non mancano i classici cartonati alla trattato. In genere, vertono su Tintin, francese. Blake et Mortimer, Gaston, Asterix, Proseguendo nella passeggiata si ma sono stati pubblicati anche su può entrare nelle varie FNAC dove Lucky Luke, Michel Vaillant, Valerian, c’è sempre un’ampia scelta delle pro- Corto Maltese, ecc. Abbiamo avuto la duzioni francesi più recenti. Una del- fortuna di reperirne ben cinque nelle le più fornite risulta quella nella sede edicole: Les mondes d’Alix (L’Histoire, del nuovo centro commerciale de Les HS febbraio/marzo 2018), Gaston, un Halles, riconoscibile per la tettoia philosophe au travail (Philosophie architettonicamente ineccepibile magazine, HS n.35, autunno 2017), ma dal colore discutibile. All’interno L’art d’Astérix (L’Ex pre ss, HS n.8, del magazzino c’è un’ampia sezione ottobre\dicembre 2017), Titeuf 25 ans dedicata alle collane editoriali e ai et toutes ses dents (Le Monde, HS nuovi titoli, vedendo i quali si può gennaio/febbraio 2018), La véritable constatare come i volumi francesi Da sinistra, Harvey Kurtzman, John Severin e René Goscinny histoire des Tuniques Bleus (Historia,

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numero speciale n.39, gennaio/febbraio Gotlib, Berck, Tibet e via dicendo! 2018). All’inizio erano esposti alcuni dei Sulla riva destra del Lungo Senna, poi, disegni satirici da lui realizzati in non mancano i celebri bouquinistes de gioventù, con particolare attenzione Paris con le loro caratteristiche librerie al periodo argentino e statunitense, di ferro, a cielo aperto che, oltre a vec- quando frequentò il gruppo degli chie cartoline, poster, stampe, riviste, autori della rivista satirica MAD, in francobolli e libri usati, vendono anche particolare con Harvey Kurtzman, tanti fumetti di seconda mano a prezzi altro nome di rilevanza interna- accettabili. Dare uno sguardo mentre si zionale. Kurtzman lo ha spinto a assapora il pallido sole sul Lungo Senna proseguire sulla strada del fumetto è quasi un imperativo categorico per un umoristico, che già praticava nei bedefilo! suoi cartoon. Nella mostra è stato Passeggiando, poi, nel delizioso quar- dato molto risalto anche a un altro tiere del Marais, in rue du Temple n.71 momento fondamentale nella sua ci si imbatte nel vecchio e imponente carriera, l’incontro avvenuto nell’e- edificio che una volta ospitava l’Hotel state del 1950 con Jijé e Morris negli de Saint-Aignan, mentre ora è l’attuale USA. A Morris, infatti, ha presentato sede del Musée d’Art et d’Histoire du Harvey Kurtzman, Jack Davis, John Judaisme o MAHJ, che dal 27 settembre Severin e Will Elder, gli autori 2017 al 4 marzo 2018 ha ospitato una della rivista MAD. Cinque anni dopo stupenda mostra estemporanea, René Morris chiese a Goscinny di scrivere Goscinny, Au-delà du rire. i soggetti per Lucky Luke, iniziando La mostra, incentrata sull’attività un sodalizio durato dal 1955 al 1977 umoristica del celebre soggettista, ha e consistente in quarantuno storie ripercorso tutti i momenti più salienti complete tradotte in più di quaranta della sua vita e si è sviluppata nel vec- lingue. Jijé, invece, gli ha presentato chio edificio che ospita il museo ebraico, Georges Troisfontaines, proprietario su tre piani collegati da una scala che, dell’agenzia World Presse che a Bru- tramite una vetrata, guarda su di un xelles riforniva le Èditions Dupuis (e muro interno. Su di esso c’è un’opera quindi anche Le Journal de Spirou), n.1, 1959 moderna commemorativa per la Shoah, il quale lo ha invitato nella propria Les Habitants de l’hôtel de Saint-Aignan Ebreo di origini polacche, emigrato da picco- sede brussellese. en 1939, offerta al MAJH da Christian Boltan- lo in Argentina, poi trasferitosi negli USA e ri- L’esposizione proseguiva poi con una splendi- ski nel 1998. Essa è composta dai nomi degli tornato negli anni Cinquanta in Francia, René da sequenza di gustose tavole originali, scelte abitanti ebrei dell’epoca in quell’edifico. Per Goscinny è un gigante del fumetto europeo, fra le tante storie partorite dal suo genio e cui chi sale e scende le scale che collegano i tre per la bedé francese è stato quello che Hergé e disegnate da alcuni dei massimi autori fran- livelli della mostra su Goscinny riceve un forte Jijé sono stati per la bedé belga. co-belgi ed è stato emozionante vedere riunite impatto leggendo quei nomi il cui destino è Data la location, l’esposizione inizia con in un’unica esposizione una così vasta scelta di stato sicuramente tragico. un’ovvia ricostruzione dei natali di Goscinny, originali di grandi autori della bedé! un cognome che sembra Al suo rientro in Francia, un altro momento francese ma in realtà è fondamentale per la sua vita professionale è polacco, benché insolito fra entrato a far parte dell’agenzia World Press di gli stessi polacchi, anche Troisfontaines, perché lì ha incontrato Sempé, di origine ebrea. Entrando Hubinon, Uderzo e il soggettista Jean-Michel nella prima sala si è accolti Charlier. Con gli ultimi due formò un sodalizio da una scrivania con la di inseparabili amici, definiti dai colleghi Les sua macchina da scrivere e Trois Mousquetaires, perché accomunati da con un pannello luminoso dietro, su cui scorrevano ininterrottamente i titoli delle centinaia di storie da lui scritte, con i nomi dei relativi disegnatori. Si rimane stupefatti a leggere i titoli per decine di per- sonaggi, alcuni immortali (Astérix et Obélix, Lucky Luke, Le vizir Isnogoud, Oumpapah, Jerry Spring, Strapountin, Prudence Petitpas, Modeste et Pom- pon), e le collaborazioni con tanti celebri autori della bedé: , Morris, Jijé, Jean Tabary, Jean-Jacques Sempé, Dino Attanasio, , André Franquin, Marcel Asterix le gaulois, una pagina di testo di Goscinny, 1959 Catalogo della mostra al MAHJ

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un’idea di creare un periodico Jean-Marc Reiser, Morris, Jacques più moderno rispetto ai settima- Lob, Georges Pichard, Pierre nali per ragazzi allora in voga e Christin, Loro, Guy Vidal, Gerald perché desiderosi di vedere rico- Forton, Mouminoux, Jean-Claude nosciuti i propri diritti di autori, Mézières, Nikita Mandrika, Greg, all’epoca poco considerati dagli Enki Bilal, Sempé, Jean Tabary, editori di fumetti. Per tali motivi Jean Solé, Annie Goetzinger, Philip- sono allontanati dall’agenzia e pe Bertrand, René Petillon, F’Murr, questo ha segnato l’inizio della Laurence Harlé, Jean Chakir, loro fortuna. Michel Blanc-Dumont, Lucien Nor- Nel 1959 si aprirono, infatti, le tier, Raymond Poïvet, Julio Ribera, porte della fama grazie al loro Martial, , Jacques Tardi, coinvolgimento nella creazione di René Follet, Jean-Pierre Autheman, un nuovo settimanale, Pilote, che Antonio Parras, Alexis, Jean-Pierre ha rivoluzionato il mondo della Dionnet, Sirius, Jean-Claude Floc’h, bedé. I tre amici moschettieri, Jean-Pierre Gibrat, Hubinon, Charlier, Goscinny e Uderzo, Uderzo e altri ancora. È un poco sono stati i maggiori artefici come scorrere l’elenco degli autori del suo successo editoriale con italiani che hanno collaborato con una serie di personaggi tutt’ora la Bonelli, si fa prima a dire chi non considerati evergreen nel pano- ha collaborato! rama fumettistico europeo: da Nel 1974 Goscinny, amareggiato Tanguy et Laverdure ad Astérix, per un’ingiusta contestazione di da Blueberry a Iznogoud, da Petit alcuni autori, abbandonò la sua Nicholas a Barbe-Rouge a Les creatura, dopo aver aperto il perio- Dingodossiers. dico all’attualità per volere di quegli Dopo l’iniziale successo del stessi autori. Il loro debito e quello periodico, però, subentrò un dei bedefili nei confronti delle periodo di crisi finanziaria, da cui intuizioni di questo piccolo uomo ne uscirono vendendo simboli- gentile, con un sorriso bonario camente per un franco la testata ma furbesco, alla Louis de Funes, all’editore Georges Dargaud, che è enorme. Forse, al pari di Hergé, pubblicava la versione francese avrebbe meritato una mostra al del settimanale Tintin. Grand Palais invece di una semplice Sul settimanale, di cui Go- Le Petit Nicholas, 1956 esposizione al MAHJ. scinny e Charlier, per volere di Nel bel catalogo di 340 pagine, co- Dargaud, divennero editato dal MAJH con le edizioni Hazan, sono direttori, collaborarono riprodotte molte delle foto, dei disegni e delle tanti autori (soggettisti tavole originali visibili nella mostra. e artisti) che hanno Questa è la terza esposizione che il MAJH dato lustro alla bedé dedica agli autori di origine ebrea, infatti francese. Impossibile nel 2007 ha proposto De Superman au Chat citarli tutti, ricorderemo du Rabbin, sull’importante contributo degli “solo”: Jean Giraud, autori ebrei alla storia del fumetto, e nel 2014 Claire Bretécher, Marcel Les mondes de Gotlib, dedicata all’umorista Gotlib, Jean-Claude Marcel Gotlieb, più noto come Gotlib. In effetti Forest, Cabu, Gebé, con Gotlib, Georges Wolinski e Johann Sfar, Fred, Christian Godard, Goscinny rappresenta la punta di diamante Philippe Druillet, dell’umorismo yiddish nella bedé francese.

Omaggio a Goscinny, disegno di Marcel Gotlib, Pilote n.600 Morris e Goscinny

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