BEL CoM UNA GIORNATA SULL’ISOLA Po DI S. GIORGIO Tra storia, arte e musica CON VALENTINO SANI stO Musica dal vivo con Caterina Chiarcos e Iris Fistarollo Pianta di Venezia con l’isola di S. Giorgio Maggiore al n. 1

Sommario

5 Pianta dell’isola di S. Giorgio Maggiore

6 Cronologia dell’isola di S. Giorgio Maggiore

9 1. Abbazia di S. Giorgio Maggiore Fondazione Giorgio Cini

Schede 12 Fondazione Giorgio Cini 12 Vittorio Cini 14 Giorgio Cini 15 Istituto Italiano Antonio Vivaldi 15 Antonio Fanna

17 2. Auditorium Lo Squero

18 3. Abbazia e basilica di S. Giorgio Maggiore Monaci benedettini di Praglia 1 Appendice 21 Ascolti musicali dal vivo 23 Curriculum di Caterina Chiarcos, voce 23 Curriculum di Iris Fistarollo, viola da gamba 24 Curriculum di Francesco Fanna

Gli itinerari culturali di Bel composto: storia, arte, musica fascicolo n. 1/2018 | sabato 14 aprile 2018 a cura di Pamela Volpi e Valentino Sani Pianta dell’isola di S. Giorgio Maggiore 1. Abbazia di S. Giorgio Maggiore (Fondazione Giorgio Cini) 2. Auditorium Lo Squero 3. Abbazia e basilica di S. Giorgio Maggiore (Monaci benedettini)

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5 1806 (28 luglio) 1851 Cronologia dell’isola di S. Giorgio Maggiore Soppressione del monastero in seguito Dopo i moti del 1848 – prima sotto l’Im- alla legislazione napoleonica del neonato pero austriaco e austro-ungarico, succes- 790 1562 (6 giugno) Regno d’Italia e dispersione di gran parte sivamente con il Regno d’Italia e lo Stato Fondazione leggendaria della prima Incarico a per la realiz- dei beni. Il 30 settembre gli ultimi monaci italiano – l’isola diventa presidio militare chiesa sull’isola per volere del doge zazione della grande pala raffigurante Le lasciano l’isola diretti al monastero di con funzione di controllo di polizia. Ven- Partecipazio. nozze di Cana (Parigi, Musée du Louvre). S. Giustina a Padova. Unico a rimanere gono costruiti nuovi edifici abitativi per i sull’isola è fra Placido Regazzi. Il mona- dipendenti dell’amministrazione militare 982 1610 stero diviene deposito d’armi e caserma e per le loro famiglie. Il doge Tribuno Memmo sancisce la fon- Inaugurazione della chiesa – completa- militare (28 novembre). dazione del monastero benedettino di ta da Antonio Paliari dopo la morte di 1951 S. Giorgio consegnando l’isola Memmia, Palladio (1580) – da parte del patriarca 1807 Il governo italiano affida al conte Vittorio proprietà della sua famiglia, al monaco Francesco Vendramin. I lavori dell’edifi- Istituzione del «porto franco» sull’isola fino Cini gran parte del monastero per farne, Giovanni Morosini, primo abate del futu- cio termineranno nel 1629. al 1929. Inizio di una nuova fase costruttiva dopo una radicale campagna di restauri, ro istituto religioso. su incarico della Camera di Commercio. la sede di una fondazione culturale in ri- 1641-1680 1808 (13 marzo) cordo del figlio Giorgio, morto prematu- 1177 Sotto la direzione di Baldassare Longhe- Riconsacrazione della chiesa per volontà ramente. A tutt’oggi il monastero ospita Papa Alessandro III e Federico I Bar- na realizzazione della nuova biblioteca del patriarca Nicola Saverio Gamboni. la Fondazione Giorgio Cini. barossa chiedono di sostare sull’isola (1654-1671) (n. 9), dello scalone d’onore durante lo storico incontro promosso dal (1643-1645), della nuova facciata del 1813 1954 (11 luglio) doge Sebastiano Ziani. monastero (1652), del noviziato (1657), Interventi costruttivi affidati all’architet- Inaugurazione del Teatro Verde all’aperto dell’infermeria (1677), della foresteria to Giuseppe Mezzani: realizzazione di voluto da Vittorio Cini e progettato dall’ar- 1223 (1680) (n. 10). alcuni edifici adibiti a magazzini e della chitetto Luigi Vietti insieme ad Angelo Un terremoto distrugge gli edifici darsena delimitata da un molo con alle Scattolin (n. 12). dell’isola. Ricostruzione del complesso 1787 estremità due fari fortificati in pietra monastico in stile gotico. Progetto per la riconversione dei magaz- d’Istria (n. 11). zini in dogana. 1410-1420 Rinnovamento della chiesa. 1782 Visita di papa Pio VI. 1434-1464 Progetto per una monumentale libreria 1797 (12 maggio) di Michelozzo al seguito di Cosimo de’ Caduta della Repubblica. Il monastero Medici, esiliato da Firenze e ospite del viene privato delle opere d’arte e librarie monastero. più importanti, fra cui Le nozze di Cana, portate a Parigi. 1494-1513 Realizzazione dell’ala del dormitorio, 1799 (1 dicembre)-1800 (14 marzo) detta Manica lunga, ad opera di Giovan- Nel «coro notturno» o «coro invernale» ni Buora (n. 2). si tiene il conclave nel quale viene eletto papa Pio VII (il vescovo di Imola Barnaba 1516-1540 Chiaramonti). Oggi la sala è detta del Realizzazione del chiostro e della sala Conclave e vi è esposto il S. Giorgio che Capitolare ad opera del figlio di Giovan- uccide il drago di Vittore Carpaccio (n. 8). ni, Andrea Buora (nn. 3-4). 1803 1560 Una parte dei locali dell’abbazia vengo- Nomina di a proto della no utilizzati come caserma dai militari fabbrica. L’architetto realizza negli anni austriaci. successivi il refettorio, la chiesa e il chio- 6 stro d’ingresso (nn. 5-7). Mappa cinquecentesca di S. Giorgio dopo le demolizioni preparatorie alla costruzione del nuovo tempio 7 1957 2011 La chiesa e alcuni ambienti ad essa adia- Replica del giardino-labirinto progett ato centi vengono affi dati ai monaci benedet- da Randoll Coate in onore di Jorge Luis tini della comunità di Praglia, della quale Borges (n. 13). la comunità di S. Giorgio è casa dipen- dente dal 2012. 2016 L’ott ocentesca offi cina per la riparazione 2008 delle imbarcazioni viene trasformata Recupero del fabbricato dei magazzini dagli architett i Catt aruzza e Millosevich ott ocenteschi come nuovo grande centro in una sala da concerti, chiamata Audito- espositivo della Fondazione. rium Lo Squero (n. 14).

1. Campanile (Giovanni da Como, 1461-1467; rinfor- 8. Sala del Conclave (già coro nott urno o coro inver- zato alla base da Giovanni Antonio Scalfarott o e nale, 1592); modifi cato alla sommità, con l’angelo di Girolamo 9. Biblioteca nuova (Baldassare Longhena, 1654-1671); Campagna, su progett o di Fra Fortunato benedet- 10. Scalone d’onore (1643-1645), facciata del monastero 1 tino in S. Giustina di Padova, 1726-1728; crollato (1652), noviziato (1657), infermeria (1677), foresteria nel 1774; ricostruito da Benedett o Buratt i, 1791); (1680) (Baldassare Longhena, 1643-1680); Abbazia di S. Giorgio Maggiore 2. Dormitorio o Manica lunga (Giovanni Buora, 1494- 11. Magazzini, darsena delimitata da un molo con alle 1537; riedifi cato dopo un incendio, 1569); estremità due fari fortifi cati in pietra d’Istria(Giusep- Fondazione Giorgio Cini 3. Chiostro degli Allori o di Buora (Andrea Buora, pe Mezzani, 1813); 1516-1540); 12. Teatro Verde (Luigi Viett i e Angelo Scatt olin, 1954); 4. Sala Capitolare (Andrea Buora, 1533); 13. Labirinto Borges (replica da Randoll Coate, 2011); PERCORSO DI VISITA 3. Sala delle fotografi e 5. Refett orio o Cenacolo palladiano(Andrea Palladio, 14. Auditorium Lo Squero (1830-1879; trasformazione Nella sala è allestita una mostra perma- 1560-1563); in auditorium: Fabrizio Catt aruzza e Francesco 1. Chiostro dei Cipressi o di Palladio 6. Chiesa (Andrea Palladio, 1566-1580; Antonio Palia- Millosevich, 2016); nente che racconta la vicenda dei restauri ri da Morcote, 1580-1629); dell’abbazia di S. Giorgio Maggiore. 7. Chiostro dei Cipressi o di Palladio (Andrea Palladio, 1560-1617); 4. Chiostro degli Allori o di Buora

data 1560-1617 14 autore Andrea Palladio (Padova, 1508-Maser, 1580) Nel 1691 vennero tagliati i cipressi. data 1516-1540 2. Refett orio (Cenacolo palladiano) 11 autore Andrea Buora (Venezia, ?-1556) 12 Nel 1691 vennero tagliati gli allori.

5. Dormitorio (Manica lunga)

13 data 1560-1563 2 PRINCIPALI ARCHITETTI autore Andrea Palladio (XV-XVII secolo) 1 dipinti Paolo Caliari dett o il Veronese 4 8 3 Giovanni Buora (Verona, 1528-Venezia, 1588) 2 (Osteno, 1450-Venezia, 1513) Le Nozze di Cana, 1562 data 1494-1537 5 9 Andrea Buora autore Giovanni Buora (Osteno, 1450-Venezia, 1513) 6 3 4 La tela, portata a Parigi dalle (Venezia, ?-1556) truppe francesi nel 1797, è oggi al rilievo del prospett o monumentale esterno 7 10 Andrea Palladio Musée du Louvre. Al suo posto vi Giambatt ista Bregno (Venezia, ?-1523) 5 6 7 (Padova, 1508-Maser, 1580) è un facsimile realizzato nel 2007 S. Giorgio che uccide il drago, rilievo, 10 Baldassare Longhena 9 10 (Venezia, 1596-1682) da Adam Lowe e Factum Arte. 1508 8 9 6. Istituto Italiano Antonio Vivaldi dente della Fondazione nel 1951, la sala Piano terra Si veda scheda a p. 15. conserva un’importante raccolta di fonti e riviste storico-artistiche e una collezione 7. Biblioteca di maioliche venete del Seicento, prove- nienti dal lascito di Vitt orio Cini.

9. Scalone d’onore

data 1641-1671 autore Baldassare Longhena (Venezia, 1596-1682) 4 librerie Baldassare Longhena (disegno) data 1643-1645 Franz Pauc (intaglio, 1665-1671) autore Baldassare Longhena dipinti Giovanni Coli (Monte S. Quirico, 1636-Lucca, dipinti Valentin Lefèvre 2 (Bruxelles, 1642-Venezia, 1682) 1681) e Filippo Gerardi (Lucca, 1643-1704) 3 La Visione di Giacobbe, 1664-1674 8. Sala Barbantini sculture Giambatt ista Paliari (Venezia, 1612-1645) e Giovanni Paliari (Venezia, 1621-1654) 1 Giustizia, Prudenza, Allegoria di Venezia, 1644-1645 Domenico Negri Altre sculture dello scalone 9 Dedicata a Nino Barbantini, eminente studioso di storia dell’arte e primo presi- Primo piano

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10 11 Fondazione Giorgio Cini quattro Istituti: «storia dell’arte», «storia Durante la prima guerra mondiale si poco dopo trasferito presso una clinica delle lettere, della musica e del teatro», arruolò volontario come ufficiale di a Friedrichroda, con tacito assenso ven- «Con atto 20 aprile 1951, rogato dal No- «storia della società e dello Stato vene- cavalleria. ne liberato, fingendo una fuga in aereo taio Capo di Roma, il Conte Vittorio Cini ziano», «Venezia e l’Oriente», ai quali Nel 1918 sposò l’attrice teatrale e cine- organizzata dal figlio Giorgio. ha istituito, anche a nome della propria si aggiunse nel 1978 l’Istituto Italiano matografica Lyda Borelli dalla quale Nel 1944 mise a disposizione del Comi- Famiglia, in ricordo della generosa intra- Antonio Vivaldi e l’Istituto per la Musi- ebbe quattro figli: Giorgio nato nel 1918, tato di liberazione nazionale regionale prendenza e dell’appassionata operosità ca nel 1985. Mynna nel 1920, le gemelle Yana e Ylda una cospicua somma di denaro, del figlio Giorgio, la “FONDAZIONE La Fondazione possiede oggi un note- nel 1924. che gli valse come elemento di difesa GIORGIO CINI” per la reintegrazione dell’Isola di nella vole patrimonio artistico – conservato La fortuna patrimoniale di Vittorio Cini nei confronti dei provvedimenti presi vita di Venezia, secondo le sue tradizioni nel monastero di S. Giorgio Maggiore crebbe tra la fine del secondo decennio dall’Alta Corte di giustizia per le san- spirituali. e nel palazzo Cini a S. Vio –, arricchito e gli anni Trenta del Novecento, grazie zioni contro il fascismo. La Fondazione ha sede nell’isola stessa, negli anni da ingenti donazioni; oltre all’allargamento dell’impresa pater- Nel secondo dopoguerra Vittorio Cini ed è giuridicamente riconosciuta, in virtù alle proprie attività di ricerca, mostre e na al settore marittimo-armatoriale, ritornò ai suoi impegni lavorativi nel del Decreto Presidenziale n. 577 in data convegni, spettacoli e concerti, acco- con la fondazione di alcune società di campo marittimo, termo e idroelettrico 12 luglio 1951.» glie manifestazioni di organizzazioni navigazione e l’assunzione del controllo e – dopo un tentativo di ripresentarsi Statuto della Fondazione Giorgio Cini, art. 1. scientifiche e culturali internazionali amministrativo di note società e assicu- sulla scena politica nel 1951 mediante e ospita eventi di assoluta importanza razioni marittime, tra le quali il Lloyd il controllo di un quotidiano romano, Il Voluta da Vittorio Cini in memoria del nel campo dei rapporti internazionali, Adriatico di Venezia e le Assicurazioni Popolo di Roma – si dedicò ad iniziative figlio scomparso prematuramente, la come i due incontri del G7 svoltisi nel Generali di Trieste. culturali e alla salvaguardia del patrimo- Fondazione Giorgio Cini fu istituita 1980 e nel 1987. Il prestigio ormai acquisito gli valse nio veneziano. Nel 1951 istituì a Venezia nell’aprile del 1951 sull’Isola di San ad attrarre gli sguardi attenti degli la Fondazione Giorgio Cini, dedicata Giorgio Maggiore a Venezia, conces- Presidenti ambienti economici e politici, tanto al figlio scomparso prematuramente, e, sa dal demanio dello Stato a fronte Nino Barbantini (1951-1952); che nel 1921 venne nominato commis- come sede, si fece concedere dal dema- dell’impegno di restaurare e riportare Angelo Spanio (1953-1976); sario straordinario dell’Ilva altiforni e nio dello Stato il monastero benedettino all’antico splendore l’ex monastero Bruno Visentini (1977-1995); acciaierie d’Italia per il risanamento del dell’isola di S. Giorgio Maggiore, un benedettino facendone un centro di Vittore Branca (1995-1996); complesso siderurgico. bene storico-artistico della città lagunare istituzioni culturali e storico-artistiche. Feliciano Benvenuti (1997-1999); Iscrittosi al Partito nazionale fascista da restaurare interamente. Dopo centocinquanta anni di occupa- Giovanni Bazoli (1999-in carica). nel 1926, gli venne conferito da Benito Portò così a compimento una passione zione militare, gli spazi dell’ex mo- Mussolini l’incarico di «fiduciario del che l’aveva sempre accompagnato e che nastero di San Giorgio versavano in Vittorio Cini governo» per lo studio e le proposte si era concretizzata, oltre che nel col- condizioni disastrose. L’intervento di di provvedimenti sull’assetto politico, lezionismo di opere d’arte esposte nel restauro filologico consentì di ricostru- (Ferrara, 20 febbraio 1885-Venezia, 18 settembre 1977) sociale ed economico della provincia di suo palazzo veneziano e nel castello di ire le sale più importanti del complesso Ferrara. Tra gli anni Trenta e Quaranta, Monselice, ereditato dalla nonna pater- monumentale, riportandole all’aspetto dopo la nomina a senatore (1943), vari na, in iniziative di recupero e destina- originario: la biblioteca del Longhena, il Nato a Ferrara, iscritto alle scuole secondarie a Venezia, per due anni si furono gli incarichi assunti da Vittorio zione culturale di edifici storici: ne sono Cenacolo palladiano e i due chiostri del Cini all’interno del governo fascista, ma un esempio a Ferrara, sua città natale, Palladio e del Buora. dedicò a studi commerciali a St. Gallen, in Svizzera, e al praticantato bancario a sempre minore il suo reale impegno, la donazione del palazzo di Renata di In un primo tempo, nel dopoguerra, data la divergenza sul modo di inten- Francia all’università e la creazione di per affrontare la difficile situazione Londra. Ritornato in Italia nel 1905, si inserì nell’impresa paterna fondata nel dere il ruolo e la funzione dello Stato un istituto di cultura diretto dai gesuiti attraversata dai tradizionali istituti di nell’economia. nella casa di famiglia. istruzione, la Fondazione creò i Centri 1885, un’azienda specializzata in lavori di costruzione infrastrutturale (stradali, Insignito nel 1940 del titolo di conte di Deceduta la prima moglie nel 1959, «marinaro», «arti e mestieri», «cultura Monselice, nel 1943 venne nominato sposò in seconde nozze nel 1967 Maria e civiltà» e venne istituita la «Scuo- ferroviari, fluviali, marittimi). Dal 1910 alla direzione della ditta, die- ministro delle Comunicazioni. Rasse- Cristina Dal Pozzo D’Annone. la di San Giorgio per lo studio della gnate le dimissioni dopo meno di cin- Venne insignito del cavalierato del lavo- civiltà veneziana» ispirata al modello de vita ad una prima società con sede a Chioggia (Ditta Vittorio Cini), con que mesi, venne arrestato il 23 settem- ro (1959), associato all’Académie des degli istituti di studi avanzati dei paesi bre a Roma dalle SS, probabilmente per beaux-arts de l’Institut de France (1968). anglosassoni – con la funzione di centro la quale si aggiudicò subito appalti di notevole impegno a Chioggia e Genova. volontà di Benito Mussolini. Portato nel di ricerca – costituita inizialmente da campo di concentramento di Dachau e 12 13 Giorgio Cini Istituto Italiano Antonio Fanna (Roma, 26 novembre 1918-Cannes, 31 Antonio Vivaldi (, 7 aprile 1926) agosto 1949) L’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, Iscritto nel 1943 alla facoltà di Economia Unico figlio maschio dell’imprenditore fondato da Antonio Fanna nel 1947 ed dell’Università Ca’ Foscari, seguì con- Vittorio Cini e dell’attrice Lyda Borelli, entrato a far parte della Fondazione temporaneamente i corsi di direzione dopo due lauree all’Università di Pado- Giorgio Cini nel 1978, conserva, in d’orchestra e composizione sperimenta- va in giurisprudenza (1940) e scienze copia, tutte le musiche – manoscritti e le al Conservatorio “Benedetto Marcel- politiche (1941), Giorgio Cini si dedicò stampe d’epoca – composte da Antonio lo” di Venezia. alla gestione delle imprese di famiglia. Vivaldi, le edizioni moderne delle stes- Frequentando le prove d’orchestra Nel giugno 1944 organizzò la fuga del se, saggi monografici e un’ampia docu- al teatro La Fenice conobbe Angelo padre dal campo di concentramento di mentazione audio-video a disposizione Ephrikian – violinista, compositore e Dachau, dopo una serie di trattative con degli studiosi per la consultazione. direttore d’orchestra d’origine armena le autorità naziste; nel luglio 1945 otten- L’attività principale dell’Istituto consiste – con il quale, nel 1947, fondò l’Istituto ne il proscioglimento delle imputazioni nello studio e pubblicazione in edizione Italiano Antonio Vivaldi. contro il padre presentate dall’Alta Lyda Borelli critica delle musiche di Antonio Vivaldi. Fu Angelo Ephrikian, nel 1946, a corte di giustizia per le sanzioni contro Con l’editore Ricordi è a tuttoggi uscita mostrare ad Antonio Fanna il volume il fascismo. tutta la musica strumentale (circa 550 vivaldiano di Mario Rinaldi contenente Morì in un incidente aereo a Cannes nel titoli) e quella vocale sacra e profana (87 un catalogo tematico delle composizioni 1949 davanti agli occhi della sua fidan- opere); con l’editore Olschki l’Istituto di Antonio Vivaldi basato in gran parte zata, l’attrice Merle Oberon. Il padre, pubblica la rivista “Quaderni vival- sugli indici manoscritti di Olga Rudge in sua memoria, istituì la Fondazione diani”, gli atti dei convegni di studio pubblicati in facsimile. I due giovani Giorgio Cini a Venezia e l’Istituto di organizzati dal 1978 e ampi saggi mo- presero subito la decisione di ridar vita cultura Casa Giorgio Cini a Ferrara, nografici sulla vita e l’opera di Antonio alla musica del «prete rosso», caduta nell’abitazione di famiglia di via Santo Vivaldi; con l’editore S.P.E.S. due colla- nell’oblio da quasi due secoli. Il primo Stefano donata ai gesuiti nel 1950. ne: la prima di opere incomplete – mu- ambizioso obiettivo fu quello di realiz- siche vivaldiane pervenuteci in forma zare la pubblicazione dell’opera omnia. frammentaria –, la seconda, chiamata Trovarono un finanziatore, che pose “Vivaldiana”, di facsimili; in collabora- la condizione di restare anonimo, e un zione con l’Università di Venezia, nel editore: Ricordi. La casa editrice mila- 1982 ha preso avvio la collana “Dram- nese, fortemente provata dalle vicende maturgia musicale veneta”, edizione di belliche, era alla ricerca di un progetto facsimili volti a descrivere l’arco evo- per avviare la propria rinascita; il geren- lutivo del melodramma a Venezia dal te della casa editrice Eugenio Clausetti, 1640 al 1800; dal 1980 pubblica infine la convinto dell’importanza dell’iniziativa, rivista annuale “Studi vivaldiani”. mise a disposizione tutta la sua attrezza- I quattro figli di Vittorio Cini e Lyda Borelli Tra gli anni settanta e ottanta l’Istituto tura tecnica e commerciale. Il 18 marzo ha curato sette edizioni del Festival 1947, a due mesi dalla nascita dell’I- Vivaldi in collaborazione con il Teatro stituto Italiano Antonio Vivaldi, il suo La Fenice; dal 1990 ha organizzato per presidente Antonio Fanna firmava così dodici anni il Premio Internazionale del il contratto con l’editore Ricordi. Disco Antonio Vivaldi per la musica Secondo l’ambizioso piano editoriale si antica italiana e ha allestito la mostra dovevano pubblicare venticinque parti- fotografica Antonio Vivaldi e il suo tempo, ture l’anno accompagnate dall’esecuzio- itinerante tra Europa e America. ne delle musiche riportate alla luce. L’Istituto è oggi diretto dal M° France- L’Istituto ebbe la sua direzione ammi- sco Fanna, figlio del fondatore Antonio. nistrativa e l’archivio nella Villa delle Lyda Borelli con il figlio Giorgio Cini Vittorio Cini 14 15 Rose a Selvana; la casa trevigiana di l’edizione nazionale di tutt e le opere di Ephrikian in via Pomponio Amalteo Andrea Gabrieli e la nascita dell’Istituto venne trasformata in fucina operativa per la Musica con la nomina a dirett ore con un laboratorio per realizzare stampe di Giovanni Morelli (1985). da fotografi e e una “scuola“ di copi- Per le edizioni Olschki di Firenze, insie- sti-musicisti. me a Morelli, Fanna curò la pubblica- L’incarico di dirett ore artistico dell’Isti- zione del volume Nuovi studi vivaldiani tuto e di curatore della collana edito- (1988), edizione e cronologia critica riale venne affi dato a Gian Francesco delle opere, e con Michael Talbot Vivaldi. Malipiero, tra i più esperti conoscitori Vero e falso. Problemi di att ribuzione (1992). della musica italiana del Seicento e del Nel febbraio 1997, a cinquant’anni dalla Sett ecento, curatore altresì dell’opera om- fondazione, alla guida dell’Istituto nia di Claudio Monteverdi, dirett ore del subentrò Francesco Fanna – dirett ore conservatorio veneziano e personalità d’orchestra e fi glio del fondatore Anto- di assoluto rilievo e prestigio nel mondo nio – att ualmente ancora in carica. musicale italiano e internazionale. 2 Nel 1957 venne pubblicata tutt a l’opera Pubblicazioni Auditorium Lo Squero strumentale presente nel fondo mano- Antonio Fanna, Antonio Vivaldi (1678-1741). scritt o «Foà Giordano» di Torino; nel Catalogo numerico-tematico delle opere strumen- tali, Milano, Ricordi, 1968. 1968 il catalogo numerico tematico a Lo squero ott ocentesco dell’isola di S. snaturati da un soppalco e una centrale Antonio Fanna e Giovanni Morelli (a cura Giorgio Maggiore a Venezia – datato tra il termica in muratura. cura di Antonio Fanna (F), gradualmen- di), Nuovi Studi Vivaldiani. Edizione e cronolo- te sostituito da quello compilato dal mu- gia critica delle opere, “Studi di musica veneta. 1830 (catasto austriaco) e il 1879 (catasto Catt aruzza e Millosevich hanno libera- sicologo danese Peter Ryom (RV/ Ryom Quaderni Vivaldiani 4”, Firenze, Olschki, austro-italiano), su modello degli squeri to le arcate ott ocentesche costruendo Verzeichnis, Lipsia 1974); nel 1972, con 1988. dell’arsenale – è oggi sede di un audito- all’interno un nuovo volume a secco in l’uscita della cinquecentotrentesima par- Antonio Fanna e Michael Talbot (a cura di), rium, gestito dalla Fondazione Giorgio acciaio, legno e vetro staccato dalle strut- titura, l’imponente lavoro di edizione Vivaldi. Vero e falso. Problemi di att ribuzione, Cini, che ne ha curato il recupero su ture antiche e dal suolo att raverso travi della musica strumentale di Vivaldi era “Studi di musica veneta. Quaderni Vivaldiani progett o degli architett i veneziani Fabri- reticolari di legno per consentire all’acqua 7”, Firenze, Olschki, 1992. concluso. Malipiero aveva raggiunto i zio Catt aruzza e Francesco Millosevich. di entrare nello squero. Antonio Fanna, I manoscritt i Vivaldiani, in An- La nuova sala, in grado di ospitare 200 novant’anni. gelo Ephrikian e la riscoperta vivaldiana, a cura Quasi contemporaneamente alla pub- di Robert de Pieri, Crocett a del Montello, persone, è stata inaugurata il 23 aprile blicazione annuale delle partiture, se Antiga, 2013, pp. 53-55. 2016 con il primo dei sei concerti dedicati ne stava diff ondendo l’esecuzione in all’esecuzione integrale dei Quartett i per Europa e in America, complice l’avvento archi di Ludwig van Beethoven, organiz- dell’Lp (Long playing), il disco a 33 giri. zato in collaborazione con il Quartett o di Nel giugno 1978, in occasione del Venezia e l’associazione Asolo Musica. trecentenario della nascita di Antonio L’edifi cio in muratura è caratt erizzato Vivaldi, Fanna donò alla Fondazione dall’apertura di sei archi a tutt o sesto sui Giorgio Cini l’Istituto Italiano Antonio lati maggiori, con i dadi alla base dei pila- Vivaldi continuandone l’att ività con il stri, la cornice di gronda in pietra d’Istria ruolo di dirett ore. Venne costituito un e una copertura sorrett a da capriate in comitato editoriale composto da musi- legno ricostruita durante il restauro del cologi e si avviarono le pubblicazioni in 1952. edizione critica delle produzioni vocali I lavori del 1952 avevano cambiato sacre e profane, delle opere teatrali e radicalmente la natura dello squero: i delle composizioni strumentali scoperte prospett i est ed ovest, corrispondenti ai dopo il 1972. lati minori, erano stati chiusi con grandi Venne promossa inoltre, con la collabo- serramenti in ferro mentre le arcate erano razione della Fondazione Giorgio Cini, Antonio Fanna a Villa delle Rose state tamponate; gli interni erano stati 16 17 10. Jacopo Tintorett o e bott ega, Caduta 12. Jacopo Tintorett o e bott ega, Ultima della manna, olio su tela, 1592-1593; cena, olio su tela, 1592-1593; 11. l’Aliense, dise- gno; Girolamo e Giuseppe Campagna, NAVATA DESTRA Padre eterno sul globo terrestre sorrett o 13. Sebastiano Ricci, Madonna col bambino dagli Evangelisti, gruppo scultoreo e santi, olio su tela, 1708; dell’altare maggiore, 1591-1593; Pietro 14. Teodoro Matt eini, Ritratt o di Pio VII, Boselli, 2 Angeli, 1636-1644; olio su tela, 1801;

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Abbazia e basilica di S. Giorgio Maggiore 1 2 3 4 5 6 7 8 Monaci benedett ini di Praglia

In seguito alla nomina a proto della CONTROFACCIATA fabbrica di S. Giorgio Maggiore nel 1560, 1. Alessandro Vitt oria e bott ega, Monu- Andrea Palladio venne incaricato di edifi - mento del doge Leonardo Donà (m. 1612): care una nuova chiesa in sostituzione del busto (bott ega); Alessandro Vitt oria, 4 precedente edifi cio gotico annesso al con- Evangelisti, 1574; Giambatt ista Florio, 4 9 10 11 12 vento dei monaci benedett ini. La prima Dott ori della Chiesa, 1644; pietra fu posta nel 1566; la chiesa venne Tizianello, Madonna di Reggio, tondo terminata, dopo la morte dell’architett o dipinto; (1580), da Antonio Paliari da Morcote; i 2. Giulio del Moro, Monumento del doge lavori fi nirono nel 1629. Sulla sommità Marcantonio Memmo (m. 1615); della cupola al posto della tradizionale croce venne sistemata una statua lignea NAVATA SINISTRA ricoperta di rame raffi gurante S. Gior- 3. Leandro Bassano, Martirio di S. Lucia, gio. Il sagrato aff acciato sul bacino di S. olio su tela, 1596; 13 14 15 16 17 18 19 20 Marco venne lastricato sott o l’abate Pietro 4. Girolamo Campagna, Madonna Ausi- Sagredo (1676-1683). liatrice, scultura, 1592; La chiesa fu proclamata, con decreto 5. Matt eo Ponzone, S. Giorgio che uccide il papale, «basilica» nell’anno 1900 per drago, olio su tela, 1648-1649; celebrare il centenario dell’elezione a 6. Bott ega di Tintorett o, Lapidazione di S. pontefi ce di Pio VII. Stefano, olio su tela, 1594; 7. Monumento del procuratore Vincenzo

Sculture della facciata (1619): Giulio del Morosini (m. 1588): busto (Alessandro 21 22 23 24 25 26 Moro da Verona, S. Stefano e S. Giorgio, Vitt oria, 1587); sarcofagi e busti dei dogi Tribuno Memmo e 8. Domenico Tintorett o, Cristo risorto, Sebastiano Ziani; Giambatt ista Albanese olio su tela, 1585; da Vicenza, due angeli, S. Marco e S. Bene- dett ;o Antonio Tarsia, Redentore (dopo il PRESBITERIO (Antonio Paliari, 1583-1589) crollo del Redentore di Albanese). 9. Niccolò Roccatagliata, 2 candelabri, 18 bronzo, 1596; 27 28 29 19 15. Bott ega di Tintorett o, Incoronazione CORO NOTTURNO o CAPPELLA DEL Ascolti musicali dal vivo della Vergine con i santi Benedett o, Pla- CONCLAVE (1592-1595) cido, Gregorio Magno e Mauro, olio su 26. Vitt ore Carpaccio, S. Giorgio che uccide tela, 1593; il drago, olio su tela, 1516; 16. Bott ega di Tintorett o, Martirio dei SS. 27. Antonio Vassilacchi l’Aliense, Albero Caterina Chiarcos voce Cosma e Damiano, olio su tela, 1592; della religione benedett ina, olio su tela, 17. Maestro altoatesino, Crocifi sso ligneo, 1591; Iris Fistarollo viola da gamba XV sec.; 28. Organo da camera, 1733. 18. Jacopo Bassano, Natività e adorazione 29. Gaetano Grezler, Ritratt o di Pio VII, dei pastori, olio su tela, 1582; olio su tela, 1800. ABBAZIA DI S. GIORGIO MAGGIORE AUDITORIUM LO SQUERO CONTROFACCIATA ALTARI DELLA CHIESA E DELLA Fondazione Giorgio Cini 19. Baldassare Longhena (?), Monumento di SACRESTIA 4. BARBARA STROZZI Lorenzo (m. 1625) e Sebastiano Venier (m. Pietro e Giovanni Giacomo Comin, 1592- Refett orio (Cenacolo palladiano) (Venezia, 1619-Padova, 1677) 1644), 1667: Domenico Negri, busto; 1593; 1. BARTOLOMEO BARBARINO (dett o il Pesarino, 1570?-1617?) La sol, fa, mi, re, do Giambatt ista Florio, statue degli altari di [in Cantate, ariett e, e duett, i Op. 2, 1651] CORRIDOIO A SINISTRA S. Benedett o e S. Stefano, 1641 (nn. 6, 15). Audi dulcis amica mea La mia donna perché canta 20. Monumento di Pietro Civran, XIV sec.: [in Ghirlanda sacra scielta da diversi eccellentissi- non vuol dir ne sì ne nò Baldassare Longhena, Cristo risorto, 1638; mi compositori de varii motett i à voce sola, Venezia ma parlar sempre si vanta 1625] SACRESTIA (1591-1595) con la sol fa mi re do. 21. Jacopo Palma il Giovane Audi dulcis amica mea, S’io le chieggo ch’al mio cor voglia dar mercede un dì, (att ribuzione recente 22 auribus percipe verba oris mei. Nigra es, sed formosa, pria che spiri nel dolor a Giuseppe Salviati), mi risponde don fa mi. 27 et macula non est in te, Presentazione di Gesù al ideo amore tuo langueo, Tempio, olio su tela; 21 23 26 29 et quia tribulor, ad te confugio. Mai non canta s’io non conto 28 Exaudi, deprecor, orationem meam. né la voce trova il tuon, CORO (1591-1595) né a sonar lo stile ha pronto se non sente d’oro il suon. 22. Albert Van der Brulle Sala Barbantini 10 12 Insegnando ogn’hor mi va e Gaspare Gatt i, Coro 24 25 2. ANTONIO VIVALDI ligneo, 1594-1598; Livio dei 11 che s’a due cantar vorrò, (Venezia, 1678-Vienna, 1741) accio ch’ella venga al fa Comaschi, Fregio di fogliami 9 9 intonar conviemmi il do. e cartelle; Niccolò Roccata- Qual per ignoto calle, cantata per contral- 7 8 13 14 gliata, S. Giorgio e S. Stefano, 20 to e basso continuo, RV 677: II. aria Quel Di strascini ognora ornato bronzo, 1593 (sui pilastrini passagier son io vuol mirarsi il vago piè, della balaustra); [pubblicato dall’Istituto Italiano Antonio ed in canto fi gurato Vivaldi, a cura di Francesco Degrada, Milano, sempre intona il mi fa re. CORRIDOIO A DESTRA 6 15 Ricordi, 1993] Per mostrar quant’ella sa passegiando fa così, 23. Baldassare Longhena (di- Aria suol tenersi con do la segno), Giambatt ista Paliari Quel passagier son io ed andare in do re mi. (busto), Monumento di Domenico che vo cercando in te, 5 16 mia bella, amore e fé; Michiel, 1637; Io credeva ch’il suo canto E sol ritrovo, oh Dio, 24. Domenico Tintorett o e bott ega, S. fosse fatt o per mi sol, 4 17 rigore e crudeltà. Giorgio che uccide il drago, olio su ma suol vendersi all’incanto tela, 1594; E pur costante, Irene, a colui che spender vuol, 3 18 bella nemica mia, tanto che tra noi dirò CAPPELLA DELLA DEPOSIZIONE 1 ch’ognun canta quel che sa: 2 19 men orgogliosa e ria o DEI MORTI (1592-1595) spero che di mie pene io de’ gonzi il mi sol do 25. Jacopo Tintorett o, Deposizione, olio un giorno avrai pietà. lei de’ cucchi il re mi fa. su tela, 1594; 20 21 3. ALESSANDRO STRADELLA ABBAZIA E BASILICA e martir troppo severo, Teatro Armonico di Vicenza, InUnum (Nepi, 1639-Genova, 1682) DI S. GIORGIO MAGGIORE adorar un idol fiero, Ensemble di Vittorio Veneto, Ensemble una rigida beltà. Coranto di Modena, la Cappella Claudia- Si salvi chi può, vacillan le sfere Sala del Conclave Dammi morte o libertà. na di Innsbruck e l’ensemble veneziano cantata per soprano e basso continuo 5. GIOVANNI LEGRENZI di musica armena Gaspard Edesse diretto [da XII cantate di Alessandro Stradella, ms. (Clusone, 1626-Venezia, 1690) G.208, Biblioteca Estense di Modena, cantata Caterina Chiarcos da Justine Zara Rapaccioli. Già membro della Cappella Marciana della basilica Nr. 96 secondo la numerazione del Catalogo Congratulamini Filiae Syon Nr. 2 patriarcale di S. Marco in Venezia, dal Gianturco-McCrickard] [in Acclamationi Divote Op. 10, Bologna, Gia- como Monti, 1670. Testo tratto dal Cantico dei 2015 fa parte dei solisti della stessa sotto Si salvi chi può. la direzione di Marco Gemmani. Vacillan le sfere sta il ciel per cadere Cantici] el pondo d’un mondo più regger non so. Allegro Si salvi chi può. Congratulamini Filiae Syon, et collaudatemus Iris Fistarollo Reginam nostram et Matrem nostram Mariam Da vertigine incessante l’orbe oppresso a cader va. in hymins iocunditatis, in canticis et jubilo. e nell’ira fluttuante del suo mal fabro si fa. Più non tingon le murici di ch’impera i regi manti Adagio ma dal sangue d’infelice prendon gl’ostri oggi i Quae est ista tam formosa quasi oliva, quasi lor vanti. rosa. Quae est ista Parens Alma quasi Cedrus, quasi Palma super lilium decora super balsa- Di Bacco il veleno, di Marte il furore mum odora Sole Luna pulchrior Stellis Caelo infetta ogni seno inebria ogni core. purior. O salus, o lux, o vita, o spes, o Mater, o Virgo, o Sancta, o Pia, o sempre dolcissima Non basta un mondo intero Maria. da tantali regnanti a satollar l’avidità d’impero Adagio ogni Giove terreno Tu martyrum Martir, Tu Virginum Virgo, Tu per vaga seda si trasforma in bruto; decos Angelorum, Tu Regina Beatorum. Gau- Dopo lo studio del violoncello si è diplo- deant ergo Caelestes Chori Consonent orbes, mata in canto rinascimentale e barocco iubilet terra, et una voce decantent omnes. vien l’onor prostituito con Cristina Miatello presso il conser- va Minerva perduta Presto vatorio Benedetto Marcello di Venezia, Astrea più non si trova Vive laetare exulta triumpha. ne d’alcuna virtù s’ode più nova. perfezionandosi nella prassi del reper- torio barocco con Lia Serafini, Ghislaine Adagio/Presto Chi mai sosterrà un mondo cadente Vive virgo laetare Mater exulta sponsa trium- Morgan, Emma Kirkby e Alessandro Nata nel 1994, ha iniziato gli studi di se colpa nocente nel seno annidò. pha Regina Sanctissima Maria. Quarta. Si salvi chi può. Attualmente frequenta il biennio di mu- viola da gamba nel 2010 al Conservatorio sica medievale sotto la guida di Claudia Giuseppe Verdi di Torino. Nello stesso Se il Mauritano Atlante anno ha seguito i corsi della SMAV-Scuo- SAGRATO Caffagni presso la Scuola civica di musica di sottopor già stanco Claudio Abbado di Milano. la di Musica Antica a Venezia e succes- a gl’umani deliri il debol fianco sivamente al Conservatorio Benedetto minaccia con sottrarsi a un tanto pondo 6. FRANCESCO CAVALLI Si è esibita in rassegne e festival di mu- la caduta d’un mondo, (Crema, 1602-Venezia, 1676) sica antica tra cui Musikàmera del Gran Marcello nella classe di Cristiano Conta- hor qual sarà l’Alcide che sottende all’incarco Teatro La Fenice di Venezia, i Concerti din. Nel 2016 è stata ammessa alla Scuola io no, non lo so. Dammi morte o libertà di primavera a Modena, I pomeriggi civica Claudio Abbado di Milano, dove [aria di Oronta da Artemisia, Venezia 1657. musicali del Teatro dal Verme a Milano, ha studiato con Rodney Prada. Ha parte- Si salvi chi può. Libretto di Nicolò Minato] Brera Musica, Grandezze&Meraviglie a cipato a diverse produzioni del Conser- [...] Oronta Modena e Ferrara, Chateaux en Musique vatorio di Venezia, tra le quali i «Concerti Dammi morte o libertà, in Val d’Aosta, Trigonale 2016 a Maria per il giorno delle Ceneri», in collabora- cieco Amor, che tante pene, Saal, Musik und Kirche e Geistliche zione con la Fondazione Ugo e Olga Levi tanti guai, tante catene, Abendmusik a Innsbruck. e l’Associazione Chorus; ha suonato in sostener il cor non sa. Collabora con vari ensemble di musica chiese e palazzi del Triveneto con diversi Dammi morte o libertà. antica tra i quali Accademia Veneziana, ensemble, tra gli altri Venetia Antiqua 22 Troppo è dura servitù 23 per il progetto Music Project nella Francesco Fanna cademia di San Rocco di Venezia, Pian & di Sirmione sul lago di Garda. chiesa anglicana di St. George a Venezia; Forte di Milano, I sonatori de la Gioiosa È stato direttore artistico dell’Orchestra ha partecipato ad un ciclo di concerti con Marca, Virtuosi di Praga, Les solistes de Guido Cantelli di Milano nella stagione la Hochschule di Würzburg, in Baviera, Moscou-Montpellier, l’Orchestra Guido 2002-2003 e dal 2005 è direttore artistico sotto la guida di Friederike Heumann e Cantelli di Milano, l’Orchestra Accade- della Compagnia per la musica sacra di nel 2012 e 2014 al laboratorio di musica mia musicale di San Giorgio di Venezia e Milano. barocca del Consorzio dei conservatori l’Orchestre de Chambre de Genève. Dal 1997 è direttore dell’Istituto Italiano del Veneto. Ha collaborato a Venezia con Ha debuttato in campo operistico nel Antonio Vivaldi della Fondazione Gior- la Cappella Marciana della basilica di S. 1993 a Monaco di Baviera con Rigoletto di gio Cini di Venezia. Marco diretta da Marco Gemmani. Giuseppe Verdi, dirigendo in seguito sia Ha inciso nel 2016, con l’ensemble De opere del grande repertorio (Nabucco, Lu- Labyrintho di Walter Testolin, il CD cia di Lammermoor) che produzioni di più Imago: Virgilio nella musica del Rinascimen- rara esecuzione (La Griselda di Antonio to (Stradivarius), presentato in forma di Vivaldi, Il Tigrane di Christoph Willibald concerto al Teatro Bibiena di Mantova in Gluck e di Niccolò Piccinni, la farsa Poche collaborazione con l’Accademia Naziona- Ha iniziato lo studio del violino con ma buone di Ferdinando Paër, l’opera per le Virgiliana. Antonio Carmignola, proseguendolo interpreti bambini La Teresina di Roberto Attualmente frequenta alcuni seminari poi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Hazon, L’arca di Noè di Benjamin Britten, di studio presso la Scuola civica Claudio Milano con Paolo Borciani, primo violino l’oratorio La morte d’Abele di Domenico Ci- Abbado di Milano – tra i quali «Musica del celebre Quartetto Italiano. Ha inoltre marosa, Il mondo della luna di Franz Joseph di autori anonimi nel Codex Reina» e «Il studiato composizione con Franco Dona- Haydn), spaziando dagli autori dell’epoca mottetto in Italia da Marchetto da Padova toni, Niccolò Castiglioni, Danilo Loren- barocca a quelli contemporanei. a Guillaume Du Fay», suonando la viella zini e Gianfranco Maselli, musica corale Ha inciso per la televisione cecoslovacca sotto la guida di Claudia Caffagni –, e direzione di coro con Franco Monego e e per le case discografiche Lupulus, Di- presso la veneziana Fondazione Ugo e avviamento al teatro lirico con Umberto scover (con i Virtuosi di Praga), Arkadia Olga Levi nella sede milanese del Castel- Cattini. Si è diplomato in direzione d’or- (l’opera La Griselda di Antonio Vivaldi in lo sforzesco, dove ha partecipato inoltre chestra sotto la guida di Mario Gusella prima incisione mondiale con Les solistes alle stagioni concertistiche della Civica e, successivamente, di Michele Marvulli de Moscou-Montpellier), Agorà (la prima Orchestra Barocca sotto la direzione di e Donato Renzetti, seguendo in seguito incisione del salmo Beatus vir, RV 795,di Guido Morini, Daniele Bragetti, Lorenzo corsi di perfezionamento a Nizza, Assisi, Antonio Vivaldi) e Stradivarius. Ghielmi e Pietro Modesti. Trieste e Roma, con insegnanti quali È stato direttore stabile e artistico dell’Or- Si è esibita a Venezia in luoghi di presti- Carlo Maria Giulini (Accademia Chigiana chestra Filomusica del Cenacolo Musicale gio come le basiliche di S. Marco e dei di Siena) e Leonard Bernstein (Accademia Ambrosiano e collaboratore musicale Frari e la chiesa dei Carmini; a Roma di Santa Cecilia di Roma). dell’Orchestra e Coro della Nuova Polifo- nella basilica di S. Pietro in Vaticano; a Ha diretto numerose orchestre in Italia e nica Ambrosiana di Milano, con la quale Vicenza nel Teatro Olimpico; a Verona all’estero – Francia, Svizzera, Germania, ha effettuato alcune tournées in Inghilter- nella chiesa di S. Fermo Maggiore; a Inghilterra, Romania, Repubblica Ceca, ra, Corea e Giappone. Padova nella sala dei Giganti; a Mode- Argentina, Messico, Corea, Giappone Dal 1989 al 1993 ha curato, a Venezia, un na nella chiesa di S. Carlo; a Urbino nel –, tra le quali l’Orchestra Sinfonica di ciclo di concerti da camera e ha organiz- palazzo del Collegio Raffaello; a Milano Bari, le orchestre I Pomeriggi Musicali, zato, in qualità di direttore artistico, un in palazzo Marino e in Duomo. Angelicum e Milano Classica di Milano, ciclo di concerti sinfonici – «Concerto di Si è perfezionata con Paolo Pandolfo, l’Orchestra Sinfonica Haydn di Bolzano e concerti» – finalizzato alla valorizzazione Juan Manuel Quintana e Friederike Heu- Trento, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, delle musiche degli autori italiani del mann ai corsi di musica antica di Urbino, l’Orchestra Filarmonia Veneta, l’Orche- ‘novecento storico’. Rasteau e Neuburg an der Donau. stra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Negli anni 1996 e 1997 è stato consulente Suona una viola basso a sette corde, mo- Sinfonica Siciliana, l’Orchestre Filarmo- artistico per la musica classica della casa dello Bertrand, costruita nel 2013 da Ester nique de Nice, l’Orchestra Filarmonica discografica Nuova Fonit Cetra della Rai Passiatore. di Ploiesti e l’Orchestra Sinfonica di e dal 1998 al 2002 direttore artistico della stagione musicale I Concerti delle Terme 24 Constanta (Romania), gli ensembles Ac- 25 Planimetria della Certosa di Ferrara con l’indicazione della cappella sepolcrale Cini Jacopo de’ Barbari, Veduta prospett ica di Venezia, 1500, particolare

Tombe di Vitt orio, Giorgio Cini e Lyda Borelli alla Certosa di Ferrara Francesco Guardi, Veduta di S. Giorgio Maggiore Associazione Culturale In viaggio con le Muse via Enrico Fonda 29, 34149 Trieste t. +39 349 4695027 [email protected] www.belcomposto.net