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Biogeographia vol. XXVIII - 2007 (Pubblicato il 30 dicembre 2007) Biogeografia dell’Appennino centrale e settentrionale: trent’anni dopo Analisi zoogeografica della crisomelidofauna appenninica legata ai piani altitudinali montano, subalpino e alpino (Coleoptera, Chrysomelidae) PAOLA D’ALESSANDRO, MAURIZIO BIONDI Università degli Studi dell’Aquila, Dipartimento di Scienze Ambientali, via Vetoio, 67010 Coppito, L’Aquila (Italy); e-mail: [email protected]; [email protected] Key words: Coleoptera Chrysomelidae, Apennines, distributional patterns, chorotypes, endemism SUMMARY In this contribute results of a zoogeographical analysis on Chrysomelidae from high altitude of the Apennines is reported. Most species are of northern origin and 35% of all taxa are endemic. Species richness and composition in the areas considered are discussed looking to the following factors: distance from Alps and among the areas; altitude average; climatic quaternary events. INTRODUZIONE I Coleoptera Chrysomelidae rappresentano, con circa 40.000 specie descritte distribuite in tutte le regioni zoogeografiche, una delle più abbon- danti famiglie di insetti fitofagi (Jolivet, 1997). La geonemia all’interno del gruppo risulta notevolmente diversificata, spaziando da distribuzioni pressoché cosmopolite a endemicità puntiformi. Dal punto di vista ecolo- gico i Crisomelidi occupano, spesso con livelli elevati di specializzazione ecologica e trofica, ogni tipo di habitat che consenta la crescita di vegeta- zione, risultando quindi altamente rappresentativi della diversità ambien- tale. La quantità e la varietà dei descrittori (specie), il buon livello di cono- scenza del gruppo, in particolare nella regione Oloartica, e la relativa faci- lità di campionamento rendono questo taxon un valido strumento di ana- lisi ambientale (cfr. Hilty e Merenlender, 2000). Sulla base dei dati di let- teratura più recenti e di dati ancora inediti in nostro possesso, la crisome- lidofauna censita sul territorio italiano conta almeno 830 specie (AA. VV., 2004; Daccordi e Ruffo, 2005; D’Alessandro, 2004; Sassi e Borowiec, 2006). In questo contributo vengono illustrati i risultati di un’analisi zoogeogra- fica, distribuzionale e corologica, condotta sul popolamento crisomelidolo- gico appenninico differenziato in base alle fasce altitudinali. In particolare, sono stati presi in considerazione quegli elementi che nella penisola italiana risultano legati in modo altamente significativo ai soli piani altitudinali mon- tano, subalpino e/o alpino (cfr. Brandmayr, 2002). Questa parte di popola- mento comprende la fauna più tipicamente appenninica la quale risulta lega- ta alle alte quote peninsulari come conseguenza di eventi storici e/o della permanenza di condizioni ecologiche specifiche. Attraverso lo studio di que- sta componente sono inoltre più facilmente “leggibili” gli effetti delle gla- ciazioni quaternarie che tanto profondamente hanno influenzato l’attuale composizione faunistica e l’intero paesaggio biologico dell’Oloartide (La Greca, 1998). MATERIALI E METODI La selezione dei taxa è stata realizzata previa impostazione di un database comprendente tutte le segnalazioni per l’Italia peninsulare relative alle spe- cie che avrebbero potuto rispondere al criterio adottato. Tali segnalazioni derivano sia da materiale bibliografico, criticamente vagliato, sia da dati ine- diti. Il materiale bibliografico comprende principalmente i lavori di sintesi più recentemente pubblicati per ciascun gruppo faunistico, quali revisioni di gruppi sopraspecifici e checklist. Per ogni località di presenza sono state individuate le coordinate geografiche, riportate in gradi decimali (WGS84), che hanno consentito la costruzione delle mappe di distribuzione in ambien- te GIS. È stata quindi verificata l’effettiva sovrapposizione delle mappe con i profili altimetrici scelti ed è stata effettuata la selezione definitiva dei taxa che presentavano cartograficamente le caratteristiche rispondenti al criterio adottato. L’area geografica presa in considerazione (Fig. 1) comprende esclu- sivamente quella parte del territorio italiano peninsulare e siculo che si trova a quote altitudinali uguali o superiori a 1.000 m e include i principali grup- pi montuosi appenninici tradizionalmente identificati su base morfologica o regionale (AA. VV., 1957). Nell’analisi è stato inserito anche il “settore Alpi”, in quanto la presenza o meno dei taxa all’interno di esso è un riferi- 462 Fig. 1 - Area geografica considerata nell’analisi faunistica: in grigio. Le tonalità di grigio chiara, media e scura indicano rispettivamente le curve di livello a 1000, 1500 e 2000 m slm 463 mento fondamentale per comprendere il significato zoogeografico della fauna appenninica. L’analisi distribuzionale è stata realizzata prendendo in considerazione sia i taxa di rango specifico sia sottospecifico, in quanto è indubbio che nell’ottica di una lettura in chiave zoogeografica l’utilizzo di entrambe le categorie, se uni- vocamente definite, può risultare utile per evidenziare, ad esempio, fenomeni di isolamento recenti e meno recenti. Tuttavia, nell’analisi corologica il coroti- po di riferimento delle diverse razze geografiche appartenenti a una specie poli- tipica è stato attribuito considerando l’areale di distribuzione totale della spe- cie di appartenenza. I corotipi fondamentali sono stati attribuiti secondo i criteri suggeriti in Vigna Taglianti et al. (1993, 1999). ABBREVIAZIONI Corotipi. ASE: Asiatico-Europeo; SIE: Sibirico-Europeo; CAE: Cen troa sia - tico-Europeo; TUE: Turanico-Europeo; EUR: Europeo; CEU: Centroeuro - peo; SEU: S-Europeo. Settori e gruppi montuosi appenninici. AA: Alpi Apuane; AC: Appennino campano; AL: Appennino ligure; AS: Appennino siculo; Asp: Aspromonte; ATE: Appennino tosco-emiliano; AUM: Appennino umbro-marchigiano; GS: Gran Sasso d’Italia; LS: La Sila; Ma: Monti del Matese; ML: Monti della Laga; MM: gruppo Montagne della Majella e Montagne del Morrone; MR: Monti Reatini; MS: Monti Sibillini; PA: Monti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; PP: monti del Parco Nazionale del Pollino; SE: Monti Simbruini e Monti Ernici; VSD: gruppo Monte Sirente, Monte Velino e Montagne della Duchessa. RISULTATI Di seguito viene riportato, in ordine alfabetico, l’elenco delle specie di Crisomelidi selezionate in base al criterio precedentemente illustrato. Per ciascuna specie vengono forniti i riferimenti bibliografici da cui sono state tratte le informazioni, criticamente vagliate, riguardanti l’areale di distri- buzione totale e le località di presenza in Appennino. Vengono inoltre indi- cati il corotipo fondamentale ed eventuali note tassonomiche e/o faunisti- che significative ai fini dello studio. La distribuzione italiana dei taxa di livello specifico e sottospecifico nei settori geografici considerati è sintetiz- zata in Tab. 1. 464 Tab. I - Matrice di presenza (1)/assenza (0) dei taxa (cfr. testo) nei settori geografici considerati Alpi AL ATE AA AUM MS MR GS ML SVD MM SE PA Ma AC PP LS Asp AS Altica lythri 1000000000101000000 Aphthona cyparissiae 1010000101100000000 Aphthona delicatula 1000000101000000000 Apteropeda orbiculata 1010000110000001111 Arima marginata 1100000000000000000 Cassida alpina 1000011101101000000 Cassida azurea 1010000000100000000 Chaetocnema montenegrina 0000000101000000100 Chrysolina asclepiadis 1100010000000000000 Chrysolina bourdonnei 0000000000101010000 Chrysolina limbata 1011000101000000000 Chrysolina marginata 1100010101110000100 Chrysolina osellai 0001000000000000000 Chrysolina pseudolurida obscurefacta 0000011111101000000 Chrysolina pseudolurida sandroruffoi 0000000000000011000 Chrysolina sirentensis 0000011101110001000 Chrysolina varians 1110000100000000000 Crepidodera nitidula 1000000101000000100 Cryptocephalus aureolus 1110000101001001100 Cryptocephalus leonhardi 0000111101011001100 Cryptocephalus nitidulus 1001000000000000000 Cryptocephalus octopunctatus 1000000100001000000 Cryptocephalus quadripunctatus 1111011101100000000 Cryptocephalus sericeus zambanellus 1111110101100111100 Cryptocephalus tetraspilus 1100000100000000000 Cryptocephalus violaceus scaffaiolus 0010000000000000000 Cryptocephalus violaceus violaceus 1011000000000000000 Dibolia alpestris 1000000100000000000 Dibolia foersteri 1000000000010000000 Donacia brevitarsis 1110000000000000000 Epitrix atropae 1010000010001011000 Galeruca nebrodensis 0000000000000000001 Galeruca sicana 0000000000000000001 Gonioctena quinquepunctata 1110000111001011000 Gonioctena viminalis 1000001000000000000 Longitarsus gruevi 1100000000000000000 Longitarsus laureolae 0000000000000001111 Longitarsus minimus 1000010100000000000 Longitarsus monticola 1000000001000000000 Longitarsus pinguis 1010000101101010000 Longitarsus springeri 0000000101001100000 Longitarsus zangherii 0010010110101000000 Luperus fiorii 0000000101100000000 Luperus viridipennis 1111000000000000000 Minota impuncticollis 1010000000000000000 Mniophila muscorum 1010001011100000010 Neocrepidodera corpulenta 1111111111101000110 Neocrepidodera melanostoma 1111000110000000000 Neocrepidodera peirolerii melanothorax 0000000110001000000 Neocrepidodera peirolerii peirolerii 1110000000000000000 465 Tab. I (segue) Alpi AL ATE AA AUM MS MR GS ML SVD MM SE PA Ma AC PP LS Asp AS Oreina alpestris marsicana 0 1 1 1 1 1 0 1 0 1 1 0 1 1 0 1 0 0 0 Oreina bifrons 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Oreina cacaliae barii 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Oreina cacaliae magistrettii 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 Oreina elongata siparii 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0