Rassegna stampa

12 aprile 2016

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ANICA - ANICA CITAZIONI

12/04/2016 La Repubblica - Roma 7 Tutti i film più belli al costo di tre euro solo per 4 giorni

12/04/2016 La Repubblica - Palermo 8 I film costano 3 euro con "Cinemadays"

12/04/2016 La Stampa - Torino 9 La festa del grande schermo Tre giorni di film a 3 euro

12/04/2016 QN - La Nazione - Lucca 10 Tutti al cinema Giornate speciali con ingresso a 3 euro

11/04/2016 Key4Biz 11 'Sostenere le sale per rilanciare il cinema'. Intervista a Carlo Bernaschi (ANEM)

11/04/2016 Panorama.it 13 I 10 film più visti della settimana

ANICA - CINEMA

12/04/2016 Corriere della Sera - Nazionale 16 Selfie e candid camera per Hitler risorto

12/04/2016 La Repubblica - Nazionale 17 Toni Servillo in saio nelle stanze segrete del Potere tiranno

12/04/2016 La Stampa - Nazionale 18 Toni Servillo, San Francesco al tempo dei potenti e del G8

12/04/2016 La Stampa - Nazionale 19 "Il bello attraversa le epoche rimanendo fedele a se stesso"

12/04/2016 Il Messaggero - Nazionale 21 Un monaco nella stanza dei bottoni

12/04/2016 ItaliaOggi 23 Il mobile si racconta col cinema

12/04/2016 Avvenire - Nazionale 24 LA GIUNGLA SI ANIMA RITORNA MOWGLI 12/04/2016 L'Unità - Nazionale 25 Il cinema italiano sbarca in Israele

12/04/2016 Il Manifesto - Nazionale 26 I «segreti» dell'Egitto si nascondono al Cairo, «E se filmi sei una spia straniera o un traditore»

12/04/2016 Il Manifesto - Nazionale 27 Le strade dove nasce la rivoluzione

12/04/2016 Il Manifesto - Nazionale 29 «Le confessioni», ponte tra immaginario e realtà

12/04/2016 QN - La Nazione - Grosseto 30 IL FILM «UNIVERSALE»

12/04/2016 Il Tempo - Nazionale 31 Le verità di Servillo «Ora vi racconto i segreti del potere»

12/04/2016 Eco di Bergamo 32 Torna Mowgli, allevato dai lupi nella giungla

12/04/2016 Il Centro - Nazionale 33 «Mi drogo di regia Shakespeare e documentari»

12/04/2016 Il Nuovo Quotidiano di Puglia - Brindisi 35 Un sindaco, i banditi e la poesia

12/04/2016 La Notizia Giornale 36 Come in una favola la regina di ghiaccio sconfigge i Supereroi

ANICA - TELEVISIONE

12/04/2016 Il Sole 24 Ore 38 Mediaset, sì della Borsa a Vivendi

12/04/2016 La Repubblica - Nazionale 39 Cedere Premium costa Da Mediaset 120 milioni

12/04/2016 La Repubblica - Nazionale 40 La tv su misura

12/04/2016 La Repubblica - Nazionale 43 Quel bazar infinito che ipnotizza giovani e vecchi

12/04/2016 La Stampa - Nazionale 44 "Vivendi­-Mediaset non ci fa paura Netflix cresce secondo le attese" 12/04/2016 MF - Nazionale 46 Senza Premium Mediaset torna a fare profitti anche in Italia

12/04/2016 Il Giornale - Nazionale 47 «Il mio Underwood è così cinico grazie a Shakespeare»

12/04/2016 L'Unità - Nazionale 48 "Kingsman": Colin Firth? Non è morto

ANICA WEB - ANICA WEB

11/04/2016 www.corriere.it_economia 12:41 50 Lucky Red, Occhipintisi rafforza nella produzione

11/04/2016 www.corrieredellosport.it 13:21 52 CinemaDays, quattro giorni in sala a soli 3 euro

11/04/2016 www.quotidiano.net_spettacoli 15:33 53 Cinemadays, film a 3 euro dall'11 al 14 aprile: ecco le sale aderenti in Lombardia

11/04/2016 www.quotidianodipuglia.it 22:24 56 Tutti al cinema con 3 euro grazie a CinemaDays

11/04/2016 www.vita.it 14:59 57 Tutti al cinema con 3 euro

11/04/2016 giornaledellospettacolo.it 15:42 58 Quale film merita di vincere il David di Donatello 2016

11/04/2016 www.bergamonews.it 16:43 59 Al cinema con tre euro da lunedì 11 a giovedì 14 aprile

11/04/2016 www.comingsoon.it 15:31 60 Presentati gli Incontri del cinema di Sorrento 2016, dedicati al crime televisivo e cinematografico

11/04/2016 www.comingsoon.it 13:27 61 CinemaDays 2016: da oggi al cinema a soli 3 euro!

11/04/2016 www.e-duesse.it 62 Al via CinemaDays

11/04/2016 www.key4biz.it 16:58 63 'Sostenere le sale per rilanciare il cinema'. Intervista a Carlo Bernaschi (ANEM)

11/04/2016 www.tuttosport.com 13:36 65 CinemaDays, quattro giorni di spettacoli a 3 euro 11/04/2016 blog.screenweek.it 12:23 66 #CinemaDays al via - Da oggi in TUTTI i cinema a 3 euro: l'elenco dei film!

11/04/2016 cinefilos.it 09:52 68 Cinemadays: al via oggi, fino al 14 aprile, il cinema a 3 euro!

11/04/2016 corrierequotidiano.it 69 Da oggi a giorno 14 i CinemaDays

11/04/2016 cultora.it 09:43 70 Parte oggi CinemaDays: fino a giovedì vedere un film costa 3 euro

11/04/2016 palolive.it 18:31 71 Al cinema a 3 euro

10/04/2016 pianetanotizie.it 19:45 72 CinemaDays 2016 a Roma, Milano, Napoli e Torino: elenco principali cinema aderenti e date

11/04/2016 trovacinema.repubblica.it 09:39 73 CinemaDays, tutti in sala, il biglietto costa solo 3 euro

ANICA - ANICA CITAZIONI

6 articoli 12/04/2016 diffusione:237405 Pag. 12 Ed. Roma tiratura:336211 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

CINEMADAYS Tutti i film più belli al costo di tre euro solo per 4 giorni CECILIA CIRINEI

QUATTRO giorni con i biglietti del cinema a tre euro. Sono partiti i "Cinema Days" di primavera, che andranno avanti fino a giovedì 14 aprile. In tutti i cinema aderenti della Capitale, dall'Admiral all'Adriano, dall'Andromeda al Fiamma e dall'Odeon al The Space, i biglietti costeranno 3 euro e 5 euro per i film in 3D. L'inziativa è organizzata dalle associazioni Anec, Anem e Anica con il sostegno della Direzione Generale Cinema del Mibact con l'obiettivo di far aumentare le presenze nelle sale cinematografiche. I risultati dell'edizione di Ottobre sono più che confortanti con un milione e ottocentomila spettatori che hanno affollato le sale. Tra i tanti film che si potranno vedere aprezzo ridotto "Il cacciatore e la regina di ghiaccio", "Veloce come il vento", "Mister Chocolate" e "Criminal". Foto: Cinema della Capitale, elenco delle sale aderenti all'iniziativa sul sito.www.cinemadays.it

ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 7 12/04/2016 diffusione:237405 Pag. 10 Ed. Palermo tiratura:336211 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato FINO A GIOVEDÌ ANCHE NELLE SALE DELLA CITTÀ I film costano 3 euro con "Cinemadays" sv.a

Alla luce dei dati Cinetel, che attestano un aumento del 24 per cento dei biglietti staccati al cinema tra gennaio e marzo di quest'anno, Anec, Anem e Anica lanciano la prima edizione di primavera dei Cinemadays, stasera, domani e giovedì. E allora film con biglietti a 3 euro all'Ariston (via Pirandello 5), dove in programma c'è "La comune" di Vintenberg, mentre al Rouge et Noir (piazza Verdi 8) si può vedere "Una notte con la Regina". Al Gaudium (via Damiani Almeyda 32), ecco il nuovo film di "Veloce come il vento" e la commedia prodotta da Alessandro Siani "Troppo napoletano". All'Igiea Lido (via Ammiraglio Rizzo 13) "Il condominio dei cuori infranti" e al King (via Ausonia 111) "Race - Il colore della vittoria". I multisala della città, Marconi (via Cuba 12), Multiplex Planet - La Torre (via Assoro 25), Uci Cinemas Palermo (via Filippo Pecoraino), Arlecchino (via Imperatore Federico 12) , Aurora (via Tommaso Natale 177) e Metropolitan (viale Strasburgo 352 ) propongono una ricca programmazione di film a prezzo scontato (tra cui "Batman v Superman: dawn of justice"), consultabile su www.cinemadays.it.

ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 8 12/04/2016 diffusione:174381 Pag. 56 Ed. Torino tiratura:249918 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Fino a giovedì nei locali cittadini La festa del grande schermo Tre giorni di film a 3 euro DANIELE CAVALLA

Il campione d'incassi del momento «Batman v Superman», il cartoon «Kung Fu Panda 3», la gradevole commedia «Un paese quasi perfetto» a tre euro. È quanto propone oggi, domani e giovedì «Cinemadays», iniziativa organizzata dalle associazioni di settore (Anec, Anem, Anica) al fine di incentivare gli italiani ad andare a vedere un film sul grande schermo di una sala cinematografica. «Il nostro impegno - ha sottolineato Andrea Occhipinti, presidente dei Distributori - è di consolidare almeno due appuntamenti promozionali all'anno dei CinemaDays (il prossimo sarà in ottobre, ndr.) per offrire al pubblico film importanti al prezzo di tre euro. Vogliamo attrarre nei cinema nuovi spettatori e far andare più spesso quelli che già li frequentano. Il cinema sul grande schermo è una festa». E a questa festa a Torino aderiscono quasi tutti i locali, ad eccezione delle sale del circuito Slowcinema quali il Centrale, il Due Giardini e il Fratelli Marx. Notevole il successo ottenuto a livello nazionale dalla passata edizione, con un milione e 800 mila biglietti venduti in quattro giorni. Naturalmente ampia la scelta di film. Fra le novità si segnalano il film più visto nei cinema torinesi nel weekend «Il cacciatore e la regina di ghiaccio» con Charlize Theron nel ruolo della perfida matrigna di Biancaneve, l'ennesima versione cinematografica del romanzo di Mary Shelley intitolata «Victor - La storia segreta del Dottor Frankenstein» con l'ex «Harry Potter» Daniel Radcliffe, «Una notte con la regina» con le giovani Elizabeth e Margaret che festeggiano l'8 maggio 1945 la fine della guerra lungo le strade di Londra. A questi si aggiungono titoli già in sala da alcune settimane che meritano la visione quali «Land of mine - Sotto la sabbia» di Martin Pieter Zandvliet sui soldati tedeschi prigionieri costretti alla fine della seconda guerra mondiale a rimuovere le mine dalle coste danesi, l'intrattenimento puro e d'autore dei fratelli Coen «Ave, Cesare!» con George Clooney divo nella Hollywood degli anni Cinquanta rapito dai comunisti che vivono in una sontuosa villa sul mare, «La corte» con Fabrice Luchini premiato alla Mostra di Venezia per l'interpretazione del giudice scontroso e irreprensibile che scopre l'amore, «Race» sulle imprese sportive di Jesse Owens al cospetto di Adolf Hitler alle Olimpiadi di Berlino 1936, il premio Oscar «Spotlight». In settimana approdano sul mercato nuovi film scelti per gli ultimi giorni di «Cinemadays»: l'adrenalinico «Hardcore» girato «in soggettiva», l'action movie «Criminal» con il ritorno di Kevin Costner, l'acclamato «The Idol». Intanto, il 2016 per il cinema in Italia è cominciato bene considerando l'aumento del 24 per cento di biglietti venduti, quasi 40 milioni, nei primi tre mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2015: merito principalmente della produzione italiana, o meglio di Checco Zalone con «Quo vado?» (65 milioni di euro d'incasso) e del sorprendente «Perfetti sconosciuti» di Paolo Genovese (otre 16 milioni). BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 9 12/04/2016 diffusione:83019 Pag. 18 Ed. Lucca tiratura:109970 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Tutti al cinema Giornate speciali con ingresso a 3 euro

DOPO il successo ottenuto nell'edizione dello scorso anno, i Cinemadays tornano fino a giovedì. Per l'iniziativa, nata per incentivare le presenze nelle sale, il costo del biglietto è solo 3 euro. L'iniziativa è organizzata da Anec, Anem, Anica e con il sostegno della direzione generale cinema MiBact. E per la prima volta, quest'anno i CinemaDays raddoppiano: 2 edizioni, una in primavera e l'altra in autunno, con nuove giornate di ingresso in sala a solo 3 euro.

ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 10 11/04/2016 Sito Web Key4Biz La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Media 'Sostenere le sale per rilanciare il cinema'. Intervista a Carlo Bernaschi (ANEM)

Il cinema torna al centro delle politiche del Governo. Un cambio di rotta rispetto al passato, che vede il mondo dell'audiovisivo tornare dopo anni alla ribalta dell'azione dell'esecutivo, con interventi mirati per ridare fiato economico al settore dopo anni di crisi. Ne abbiamo parlato con Carlo Bernaschi, presidente dell'Associazione Nazionale Esercenti Multiplex (ANEM), che sottolinea il ruolo strategico delle sale per la industry. Key4biz. Dopo anni, il cinema torna al centro delle politiche culturali del nostro paese. Cos'è cambiato rispetto al passato? Carlo Bernaschi. Sì è vero e questo cambiamento è rappresentato da due principali novità. La prima è che il Ministro Franceschini ha deciso che i settori del cinema e dell'audiovisivo devono rientrare in maniera concreta nelle politiche strategiche del nostro paese. La stessa card per i diciottenni, di cui auspichiamo una rapidissima implementazione, è il segno di un radicale cambiamento di rotta rispetto al passato e a beneficio della Cultura.Questo passaggio politico di svolta è di tale concretezza che il Ministro ha promosso, come ormai è noto a tutti, un'iniziativa legislativa che andrà a riformare l'intero sistema dell'industria del cinema in Italia. La seconda novità è che questo disegno di legge arriva in un momento in cui l'intero esercizio italiano è unito e sta lavorando insieme per promuovere delle soluzioni che possano tornare a far crescere la prima "vetrina" del prodotto d'intrattenimento cinematografico, cioè la sala. Key4biz. In questo contesto, quali sono le opportunità per il rilancio dell'esercizio? Carlo Bernaschi. Nell'attuale scenario, il disegno di legge promosso dal Ministro Franceschini rappresenta sicuramente l'opportunità di poter riavvicinare l'intera filiera cinematografica all'interno di un momento di confronto costruttivo che ci vede tutti coinvolti nel rilancio del settore cinema nel nostro paese, attraverso anche una più ampia disponibilità finanziaria, circa 150 milioni di euro in più rispetto al passato, che permetterà di riequilibrare le disomogeneità dell'attuale intervento pubblico che, nel sistema vigente, è penalizzante in particolare per le sale cinematografiche. I cinema svolgono un importante ruolo di funzione pubblica e sociale essendo uno dei principali luoghi di aggregazione culturale degli italiani. Per rilanciare l'intero sistema, bisogna investire di più, con politiche mirate ed efficaci, a sostegno dell'esercizio come accade già ad esempio in Francia. Key4biz. Quali sono le grandi novità della proposta del Ministro Franceschini? Carlo Bernaschi. Abbiamo potuto notare che nel disegno di legge sono presenti molte delle istanze sostenute da tempo dall'esercizio cinematografico e che, rispetto ai precedenti provvedimenti, prevedevano aggiornamenti delle leggi cinema del passato o introducevano strumenti parzialmente innovativi di sostegno. Oggi, l'attuale proposta riforma l'intero sistema cinema. Quindi, oltre a riorganizzare ed ammodernare tutti i sistemi di intervento, il disegno di legge interviene sul buon funzionamento del sistema a tutto tondo: concorrenza e poteri dell'AGCOM, pubblico registro cinematografico, censura, rapporti con le televisioni ma anche con le regioni. Key4biz. E dal punto di vista del sostegno economico? Carlo Bernaschi. Più che apprezzabile è anche il complessivo intervento finanziario e lo strumento innovato per la sua attuazione: il Fondo per l'audiovisivo verrà alimentato dal prelievo sul gettito IVA e IRES di tutte le imprese che utilizzano contenuti cinematografici ed audiovisivi, così superando e risolvendo anche l'annoso problema dell'introduzione di una tassa di scopo, di difficile introduzione nel contesto di crisi che stiamo vivendo in questi anni. Inoltre, il disegno di legge completa e migliora le misure di recentemente introdotte nella legge di stabilità per il 2016 e trae anche spunti dai contenuti della proposta di legge della Senatrice Di Giorgi, di cui stiamo seguendo l'iter presso il Senato della Repubblica e con cui si è avviato un importante dibattito in materia. Key4biz. Rispetto al provvedimento, l'esercizio cinematografico cosa segue con particolare attenzione? Carlo Bernaschi. L'esercizio cinematografico italiano in questo momento è sicuramente interessato ai crediti d'imposta per la programmazione dei film nazionali e quindi al mantenimento nonché rafforzamento di questo strumento, che riteniamo virtuoso e complementare al

ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 11 11/04/2016 Sito Web Key4Biz La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

meccanismo di sostegno alla produzione. Di particolare rilevanza anche il ricorso agli interventi selettivi per il sostegno alla programmazione di qualità e alle sale d'essai e soprattutto l'introduzione di un fondo straordinario pari a 30 milioni di euro per il primo triennio finalizzato all'aumento degli schermi cinematografici nelle aree carenti che consentirà una più diffusa e omogenea distribuzione delle sale cinematografiche sul territorio nazionale. Key4biz. Quali sono le tematiche ancora aperte che l'esercizio cinematografico porterà avanti? Carlo Bernaschi. In primo luogo siamo convinti che, per segnare un definitivo passo di discontinuità rispetto al passato, bisognerebbe prevedere una quota fissa dell'istituito Fondo per l'Audiovisivo (ex articolo 11 della proposta Franceschini - Atto Senato 2287) non inferiore al 25% del totale a favore delle sale. Sarebbe un segnale importante per strutturare un percorso pluriennale di sostegno all'esercizio e consentire nuovi investimenti in questo settore. Key4biz. E poi? Carlo Bernaschi. In secondo luogo, riteniamo fondamentale ridurre il carico della fiscalità locale sui cinema. L'incremento dei tributi locali è stato pari al 300/400% (IMU/TASI/TARI) e ciò ha portato alla chiusura o alla lenta agonia di numerose sale che soffrono il peso della burocrazia fiscale. Tale imposizione non tiene in debito conto la peculiarità delle sale: esse hanno bisogno di grandi superfici e volumi indispensabili affinché il servizio reso garantisca le condizioni indispensabili di sicurezza, requisiti tecnici e di comfort. Per le nostre imprese, l'immobile non costituisce un bene strumentale, ma è l'essenza stessa dell'attività. Durante i dibattiti per la legge di Stabilità 2016 le Commissioni parlamentari di Camera e Senato hanno impegnato il Governo a valutare azioni concrete che vadano nella direzione di un'eliminazione o riduzione della tassazione locale sulle sale cinematografiche e teatrali. È evidente che su questo tema vanno trovate delle risposte per dare seguito all'obiettivo del Governo di promozione di politiche culturali per il Paese. Key4biz. Oggi (11 aprile) prende il via l'iniziativa "CinemaDays" promossa da ANEC, ANEM e ANICA e rivolta al grande pubblico. Dopo il successo della precedente edizione, cosa vi aspettate? Carlo Bernaschi. L'iniziativa, che consentirà al grande pubblico di andare in sala dall'11 al 14 aprile al prezzo di soli 3 euro, segue il successo dell'edizione autunnale che ha portato al cinema quasi due milioni di persone. Siamo molto fiduciosi della risposta del pubblico pur tenendo ovviamente presente la differente collocazione temporale di questa nuova edizione. L'auspicio è di avvicinare al grande schermo quegli spettatori che solitamente non frequentano la sala cinematografica. Iniziative di questo tipo sono importanti e necessarie poiché vanno a rafforzare il rapporto tra il consumatore e il cinema.

ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 12 11/04/2016 Sito Web Panorama.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Cinema I 10 film più visti della settimana

Cast: Chris Hemsworth, Charlize Theron, Emily Blunt, Jessica Chastain, Nick Frost Trama: Molto tempo prima che la lama di Biancaneve trafiggesse la regina cattiva Ravenna (Theron), sua sorella Freya (Blunt) era stata vittima di un terribile tradimento e per questo aveva deciso di lasciare il Reame. Possedendo il dono di poter congelare ogni suo nemico, la giovane Regina dei Ghiacci aveva trascorso decenni in un lontano palazzo innevato, formando una legione di letali cacciatori, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), per scoprire infine che i suoi due prediletti avevano contravvenuto al suo unico dettame: chiudere per sempre il cuore ai sentimenti. - CHARLIZE THERON A MILANODISTRIBUZIONE: Universal Pictures (dal 7 aprile 2016) INCASSO: 1.494.204 euro - INCASSO TOTALE: 1.494.204 euro___* Dati Cinetel, società che fa riferimento all'Associazione Nazionale Esercenti Cinema e all'Anica e che monitora l'85% del mercato potenzialeCast: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Diane Lane, Jeremy Irons, Laurence Fishburne, Gal Gadot, Jesse Eisenberg Trama: Sinossi Temendo le azioni di un supereroe, rimasto troppo a lungo senza controllo, il formidabile vigilante di Gotham City affronta il più osannato salvatore di Metropolis, mentre il mondo cerca di capire di quale eroe abbia realmente bisogno. E mentre Batman e Superman si dichiarano guerra, improvvisamente una nuova minaccia emerge, mettendo a repentaglio la sopravvivenza del genere umano. - RECENSIONE - 10 CURIOSITÀ - TRAILERDISTRIBUZIONE: Warner Bros. (dal 23 marzo 2016) INCASSO: 1.007.803 euro - INCASSO TOTALE: 9.909.501 euroCast: Stefano Accorsi, Matilda De Angelis, Roberta Mattei, Paolo Graziosi, Lorenzo Gioielli, Giulio Pugnaghi Trama: La passione per i motori scorre da sempre nelle vene di Giulia De Martino (De Angelisi). Viene da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario. Ma un giorno tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita. A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris (Accorsi), ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida. Saranno obbligati a lavorare insieme... - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 7 aprile 2016) INCASSO: 708.280 euro - INCASSO TOTALE: 708.280 euroCast: Stephan James, Jason Sudeikis, Jeremy Irons, William Hurt Trama: L'epica e straordinaria storia del pluricampione del mondo Jesse Owens che, nato povero ma con un dono atletico straordinario, alle Olimpiadi del 1936 lasciò Berlino e il terzo Reich senza parole vincendo 4 medaglie d'oro ed entrando di diritto nella leggenda. - VIDEODISTRIBUZIONE: Eagle Pictures (dal 31 marzo 2016) INCASSO: 645.151 euro - INCASSO TOTALE: 1.344.104 euroCast: Serena Rossi, Gennaro Guazzo, Luigi Esposito, Rosario Morra, Giorgia Agata Trama: Quando il suo ex marito, un popolare cantante neomelodico, perde la vita lanciandosi dal palco per fare stage diving, Debora (Rossi) si preoccupa per suo figlio Ciro (Guazzo) di undici anni. Il ragazzino sembra molto turbato, al punto da non mangiare più neanche il ragù domenicale. Angosciatissima la madre lo porta da Tommaso (Esposito), psicologo dell'infanzia timido e imbranato. Il dottore scoprirà però che a turbare Ciro non è solo la perdita del padre, quanto piuttosto le sue prime inquietudini amorose. I due faranno così un patto: lo psicologo aiuterà il bambino a conquistare la sua amata compagna di classe, mentre lui gli darà una mano per farlo fidanzare con sua madre...DISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 7 aprile 2016) INCASSO: 459.143 euro - INCASSO TOTALE: 459.143 euroTrama: Dopo essersi ricongiunto con il papà Li, che non vedeva da lungo tempo, Po raggiunge con lui il suo villaggio d'origine: un paradiso segreto dei panda in cui incontra una serie di esilaranti nuovi personaggi. La minaccia tuttavia è dietro l'angolo, quando infatti il potente spirito maligno Kai inizia a terrorizzare l'intera Cina sconfiggendo tutti i maestri di kung fu, ci vorrà tutta l'abilità e l'audacia di Po per insegnare ai suoi maldestri e festaioli compagni panda l'arte del kung fu, e trasformarli così in una vera e propria squadra da combattimento. - INTERVISTADISTRIBUZIONE: 20th Century Fox (dal 17

ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 13 11/04/2016 Sito Web Panorama.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

marzo 2016. Anteprima il 12 e 13 marzo) INCASSO: 452.992 euro - INCASSO TOTALE: 7.804.936 euroCast: Bruno Ganz, Anuk Steffen, Katharina Schüttler, Peter Lohmeyer Trama: Heidi, una bambina rimasta orfana, trascorre i giorni più felici della sua infanzia con il nonno Almöhi, un tipo eccentrico che vive isolato da tutti in una baita sulle montagne svizzere. Insieme al suo amico Peter, Heidi si occupa delle capre di Almöhi, godendosi la libertà tra le montagne. Ma questa epoca spensierata si interrompe bruscamente quando Heidi viene condotta a Francoforte da sua zia Dete. L'idea è di farla vivere con la famiglia del ricco signor Sesemann e di farla diventare una compagna di giochi per Klara, la figlia di Sesemann, costretta su una sedia a rotelle. Allo stesso tempo Heidi potrà imparare a leggere e a scrivere sotto la supervisione di una severa governante, la signorina Rottenmeier. Nonostante le due ragazzine diventino subito amiche, e la nonna di Klara faccia sbocciare in Heidi una passione per i libri, la nostalgia per le montagne e per Almöhi diventa ogni giorno più forte...DISTRIBUZIONE: Key Films (dal 24 marzo 2016) INCASSO: 425.029 euro - INCASSO TOTALE: 2.658.539 euroCast: Nia Vardalos, Michael Constantine, John Corbett, Elena Kampouris, Lainie Kazan, Andrea Martin Trama: Sequel della commedia romantica di successo, il film rivela un segreto dell'invadente famiglia Portokalos che radunerà insieme tutti i membri del clan per un nuovo e anche più grande matrimonio greco. - VIDEODISTRIBUZIONE: Universal Pictures (dal 24 marzo 2016) INCASSO: 183.526 euro - INCASSO TOTALE: 1.667.185 euroCast: Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani, Leonardo Pazzagli, Simonetta Solder, Giorgio Marchesi, Susy Laude, Thomas Trabacchi, Laura Mazzi, Sergio Romano, Alessandro Sperduti Trama: Lorenzo, Blu e Antonio hanno molte cose in comune: l'età - sedici anni -, frequentano la stessa classe nello stesso liceo in una piccola città del nord est, hanno ciascuno una famiglia che li ama, e tutti e tre, anche se per motivi differenti, finiscono col venire isolati dagli altri coetanei. Un bacio è un film sull'adolescenza, sulle prime volte, sulla ricerca della felicità. Ma anche sul bullismo e sull'omofobia. Sui modelli e sugli schemi che ci impediscono, e che impediscono soprattutto ai ragazzi, di essere felici, di trovare la strada della loro singola, particolare, personale felicità. - VIDEODISTRIBUZIONE: Lucky Red (dal 31 marzo 2016) INCASSO: 176.461 euro - INCASSO TOTALE: 439.147 euroCast: Omar Sy, James Thierrée Trama: Dal circo al teatro, dall'anonimato alla fama, l'incredibile destino del clown Chocolat (Sy), il primo artista nero in Francia. Il duo, senza precedenti, formato insieme a Footit (Thierrée), divenne molto popolare nella Parigi della Belle Époque, fino a quando questioni legate al denaro, al gioco d'azzardo e alla discriminazione razziale compromisero l'amicizia e la carriera di Chocolat. La storia vera di un artista eccezionale. - VIDEODISTRIBUZIONE: Videa (dal 7 aprile 2016) INCASSO: 154.726 euro - INCASSO TOTALE: 154.726 euro

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ANICA - CINEMA

17 articoli 12/04/2016 diffusione:332893 Pag. 47 tiratura:417702 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Dal bestseller Selfie e candid camera per Hitler risorto Arriva la commedia al vertice degli incassi in Germania. Il regista: il finto dittatore come una star Laura Zangarini

Settanta anni dopo la fine della guerra, Hitler si sveglia tra i cespugli di un cortile condominiale, più o meno nel punto in cui si suppone fosse il bunker in cui si sparò, diventato oggi una tranquilla zona residenziale di Berlino. Ha la stessa età che aveva nel 1945: non un giorno in più o in meno. Nemmeno lui sa come, ma è vivo. E spera di riportare la Germania ai fasti del Terzo Reich. Film campione di incassi nel 2015 in patria, Lui è tornato del regista tedesco David Wnendt ( Wetlands , Combat Girls ) uscirà nelle sale il 26, 27 e 28 aprile distribuito da Nexo Digital. Tratto dal bestseller di Timur Vermes (che ha venduto solo in Germania oltre 2 milioni di copie, in Italia edito da Bompiani), Wnendt e i suoi sceneggiatori dicono di essersi ispirati sia al Borat di Sacha Baron Coen che al Bertold Brecht di La resistibile ascesa di Arturo Ui del 1941: «I tedeschi dovrebbero essere in grado di ridere di Hitler, ma di quel tipo di risata che ti si strozza in gola e che ti fa provare vergogna appena ti rendi conto di quello che stai facendo». La pellicola mostra, mescolando fiction e candid camera, la reazione della gente all'incontro con il Führer. «Mi ha colpito il sincero entusiasmo che le persone mostravano al nostro falso Hitler (l'attore Oliver Masucci) - ha raccontato il regista -. Moltissime erano davvero felici di vederlo, era come se stessero incontrando una popstar. E anche se erano perfettamente consapevoli del fatto che non poteva trattarsi del vero Hitler, lo accettavano e si confidavano». Fin dalla prima apparizione pubblica del dittatore, che gira vestito con la divisa nazista, la gente pensa che si tratti di un comico. A un angolo di strada, un mimo piuttosto aggressivo lo caccia quando lui gli si piazza proprio accanto: «Ehi, fatti un numero tuo!» gli urla. Sulle prime Adolf fatica a dare un senso al mondo così enormemente cambiato che lo circonda. La società multietnica e multiculturale di Berlino lo sorprende: a giudicare dalla quantità di turchi in giro per la capitale, riflette, forse l'Impero Ottomano ha vinto la guerra e conquistato la Germania... Finalmente il padrone di un chiosco che vende giornali (Lars Rudolph) lo mette al corrente della situazione: Adolf viene così a sapere del premierato di una donna (!), Angela Merkel, e delle spinte nazionalsocialiste che serpeggiano nel Paese. La trama del film coinvolge anche Fabian Sawatzki (Fabian Busch), un giornalista che è stato appena licenziato dal (finto) canale MyTV, sull'orlo della chiusura, e due suoi colleghi: Christoph (Christoph Maria Herbst), ambizioso produttore che vuole diventare capo dell'emittente televisiva, in combutta con Katja (Katja Riemann). Quando il risveglio di Hitler, ripreso accidentalmente da Sawatzki e postato su YouTube, diventa virale, il dittatore si trasforma in un star del piccolo schermo che potrebbe salvare MyTV. O almeno questo spera Christoph, che utilizza il battage pubblicitario sul dittatore («Mettetelo dappertutto!», ordina) per disfarsi dei suoi concorrenti. Naturalmente il Führer non si fa sfuggire l'occasione che la rete gli offre per raggiungere milioni di spettatori e diffondere il suo messaggio, manipolando, come già aveva fatto in passato, i media... Anche il produttore Christoph Müller è rimasto «sbigottito» davanti ad alcune scene di prova girate. Come quelle in cui Masucci, nei panni di «Lui», si mescola alla folla durante la Coppa del Mondo nell'estate 2014 alla festa dei tifosi a Berlino. «In molti hanno chiesto al falso Hitler di fare un selfie» . © RIPRODUZIONE RISERVATA Il profilo Il regista tedesco David Wnendt (39 anni) «Lui è tornato» è tratto dal bestseller di Timur Vermes. Il film (che immagina il ritorno di Hitler ai giorni nostri) esce nelle sale il 26, 27 e 28 aprile Foto: «Lui è tornato» Hitler (interpretato dall'attore Oliver Masucci) in una scena di «Lui è tornato» di David Wnendt

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 16 12/04/2016 diffusione:237405 Pag. 45 tiratura:336211 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato R2 Toni Servillo in saio nelle stanze segrete del Potere tiranno L'attore è il protagonista di "Le confessioni", il film di Roberto Andò su un misterioso G8, in sala dal 21 aprile Un gruppo di politici influenti, una popstar e una nota scrittrice Nel cast anche Favino ARIANNA FINOS

ROMA Toni Servillo è la guida che Roberto Andò ha scelto per raccontare il potere. In Viva la libertà! era il segretario di partito in crisi che certificava il fallimento della politica italiana, tre anni dopo in Le confessioni indossa il saio del frate certosino incaricato di guidare il pubblico dentro le stanze segrete di un G8 in Germania (a Heiligendamm, nell'albergo che ospitò davvero un summit nel 2007). «L'idea di guidare il pubblico è una lusinga per un attore - dice Servillo significa che riesce a sedersi nel cuore di uno spettatore, farsi testimone di un film. Spesso è un'ambizione: a volte non riesce, a volte sì. In questo caso è un'opportunità che il personaggio di Roberto Salus ha: spero che il pubblico goda della possibilità che gli offre di entrare in zone normalmente segrete e di cui si sente tanto parlare. Questi famosi summit dove si decidono, o si dovrebbero decidere, le sorti del mondo». Da tempo il vero potere è quello economico e le confessioni cui si riferisce il titolo del film (in sala il 21 aprile) sono quelle dei potenti ministri dell'economia riuniti attorno al presidente del Fondo Monetario alla vigilia di una decisione che danneggerà i più deboli. A incarnare il gruppo di potenti, cui si affiancano una popstar e una scrittrice famosa, un cast internazionale: Daniel Auteuil, Connie Nielsen, Lambert Wilson, Moritz Bleibtreu, oltre a Pierfrancesco Favino. Servillo ha fatto parte del processo creativo del film fin dall'inizio. «È nato come una scommessa mentre passeggiavo con Toni sui boulevard di Parigi - dice Roberto Andò - e da allora ha seguito tutte le fasi ideative. Direi che è stato Salus ancora prima di interpretarlo». «È vero - conferma l'attore - ma non rivendico nessuna dimensione autoriale se non quella del mio mestiere di attore. Nel film precedente avevamo gettato un ponte tra realtà e immaginazione, stavolta siamo andanti ancor più in profondità». Servillo spiega così la singolarità del suo personaggio: «Roberto Salus è un uomo di fede che ha un credo, ma che si mostra nel corso del film soprattutto come una persona credibile, e dio sa quanto ne abbiamo bisogno, di persone credibili». «Non è un opportunista del silenzio ma oppone a un mondo di dichiarazioni ufficiali una dignitosa renitenza, che significa che non dirà mai ciò che non pensa». Il suo monaco entra nelle stanze di chi considera il mondo una proprietà, opponendo l'idea che nemmeno la sua vita gli appartenga. «Quando si viene chiamati a fare un eroe positivo, credo sia eccitante l'idea di mettere il pubblico in una posizione più scomoda. Di fronte a un personaggio negativo il pubblico dice comodamente "io non sono come lui". Dinnanzi a uno positivo c'è più responsabilità nel paragonarsi: "io come reagirei?"». Servillo non risponde invece sul suo rapporto con la fede: «Un attore si attiene alla sceneggiatura e lavora con l'immaginazione. Non ho mai partecipato a una festa in vita mia nonostante abbia fatto Jep Gambardella nella Grande bellezza di Sorrentino, non ho mai interrato rifiuti tossici nonostante l'abbia fatto in Gomorra di Garrone e quindi, naturalmente, il mio rapporto con la fede me lo tengo per me». Foto: Toni Servillo in una scena di "Le confessioni" di Roberto Andò in sala dal 21 aprile

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 17 12/04/2016 diffusione:174381 Pag. 32 tiratura:249918 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Colloquio Toni Servillo, San Francesco al tempo dei potenti e del G8 L'attore protagonista del film "Le Confessioni" di Roberto Andò FULVIA CAPRARA

ROMA Con l'albergo lussuoso dove sta per svolgersi un G8 di Ministri pronti a varare una manovra che metterà in ginocchio diversi Paesi, il monaco certosino Roberto Salus non ha niente in comune. È talmente estraneo alle regole di quei contesti che, quando la cena dei superpotenti finisce, si mette a sparecchiare la tavola creando imbarazzo: «È un uomo di fede dice Toni Servillo che lo interpreta nelle Confessioni di Roberto Andò, dal 21 nei cinema -, e Dio sa quanto abbiamo bisogno di simili figure, è un uomo attento alla regola del silenzio, che oppone a un mondo fatto di dichiarazioni un atteggiamento di dignitosa renitenza». Al suo sguardo intenso, alle sue battute laconiche, Andò affida l'itinerario del film. Tutti i personaggi, dal direttore del Fondo Monetario Internazionale Daniel Roché (Daniel Auteuil) al Ministro Italiano (Pierfrancesco Favino), dalla scrittrice di libri per bambini Claire Seth (Connie Nielsen) al Ministro tedesco (Richard Sammel) avvertono la necessità di un confronto, o anche di uno scontro, con il portatore di quella logica ultraterrena opposta a quella che pervade le loro esistenze: «Come attore l'idea di avere una funzione guida nel racconto mi lusinga, vuol dire riuscire a sedersi nel cuore dello spettatore. Rispetto all'esserlo nei confronti dei giovani, provo una certa ritrosia, se poi qualcuno me lo riconosce non mi dispiace, significa che se abbiamo capito qualcosa di buono, possiamo anche trasmetterlo». Per la seconda volta, dopo Viva la libertà, Servillo lavora con Roberto Andò: «Direi che anche qui c'è un ponte che unisce realtà e immaginazione». Per diverse ragioni, prosegue l'attore, Salus «è un personaggio singolare, uno che entra in luoghi in cui non si entra mai, che non possiede nulla, nemmeno la propria esistenza. Quando si interpreta un personaggio negativo, si spinge il pubblico a prenderne le distanze, quando invece se ne fa uno positivo, viene da chiedersi "ma io che cosa farei al suo posto? E quanto gli assomiglio?». Disponibile a parlare del suo mestiere, del rapporto con il grande schermo, ma soprattutto con il teatro che «rimane la mia attività principale», di Napoli che, qualche giorno fa al Bif&est, ha definito «la cittàmondo da cui sono partito, la radice profonda del mio essere attore», Servillo alza insormontabili barriere solo davanti a domande personali come quella sul rapporto con la religiosità: «S ono fatti miei. Viviamo in un'epoca in cui si vuole sapere tutto degli altri, io, invece, preferisco parlare del lavoro, l'aver fatto certi ruoli non vuol dire avere relazioni con essi. Sono stato Jep Gambardella nella Grande Bellezza ma non ho mai preso parte a feste di quel tipo, ho recitato in Gomorra ma non ho mai interrato rifiuti tossici. Faccio l'attore». Nella prima sequenza delle Confessioni Servilo recita, in dialetto napoletano, una poesia di Ferdinando Russo dedicata a un uccellino, nell'ultima adotta un cane molto aggressivo che, con lui, è diventato mite. Insomma, ai tempi del G8, San Francesco potrebbe essere così. Interpreto un uomo di fede, un uomo attento alla regola del silenzio, una dignitosa renitenza che oppone a un mondo fatto di dichiarazioni La mia fede? Sono fatti miei. Viviamo in un'epoca in cui si vuole sapere tutto degli altri, io preferisco limitarmi a raccontare del mio lavoro Toni Ser villo Attore e regista, nel 2013 nella «Grande Bellezza» Foto: Monacale Toni Servillo con la tunica da monaco certosino in una scena di «Le Confessioni» Il film di Roberto Andò sarà nelle sale italiane dal 21 aprile Foto: Il regista È la seconda volta, dopo «Viva la libertà», che Roberto Andò (foto sopra) ha voluto come protagonista Toni Servillo

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 18 12/04/2016 diffusione:174381 Pag. 45 tiratura:249918 IDEE E DESIGN La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato "Il bello attraversa le epoche rimanendo fedele a se stesso" «Mi piaceva l'idea che questi mobili così preziosi, raffinati ed eleganti venissero fuori dalle macerie, quasi non si riconoscessero, e poi si svelassero piano piano» Il realismo magico del regista in un documentario sull'arredo classico "Tutti gli oggetti raccontano una storia e hanno un significato" CHIARA ALESSI

Sembra esserci più di una relazione fra il termine «classico» - in cui troviamo il senso della fondazione e del modello di bellezza cui ispirarsi - e il luogo scelto dal regista Matteo Garrone per ambientare il suo inedito cortometraggio, che dà il la alla mostra «Before Design: Classic», curata dallo Studio Ciarmoli Queda, per il Salone del Mobile di Milano, alla Fiera di Rho (12-17 aprile 2016). L'antro desol at o, d ove s copriamo un gruppo di bambini evidentem e n t e s o p r a v v i s s u t i a un'esplosione, è la Piscina Mirabilis, una cisterna romana nel comune di Bacoli, a Capo Miseno: il promontorio citato da Virgilio nelle pagine dell'Eneide, opera cardine proprio del mito della fondazione. Per il regista era solo apparentemente «un vecchio amore», risalente al tempo dei sopralluoghi per il suo ultimo «Lo cunto de li cunti - Il Racconto dei Racconti». Rimasto nel cuore, perché non era ancora l'occasione giusta. «La storia ti suggerisce i luoghi da trovare. Ogni personaggio ti indica l'ambiente e l'ambiente diventa personaggio», dice con l'assoluta certezza di cantastorie onirico, quale è. Ma aggiunge: «La cisterna è un luogo che ha una storia e al tempo stesso è neutro, consente agli arredi di valorizzarsi, perché il protagonista del film, non dimentichiamolo, è il mobile». Da quello che nell'idea è un rifugio post atomico, emergono infatti lampadari, divani, tavoli e credenze, forniti da alcuni dei marchi di arredo che saranno presenti nel Padiglione 15 del Salone del Mobile, di cui 800 metri quadri sono dedicati alla mostra ispirata al Teatro Olimpico di Sabbioneta e composta di otto stanze animate da installazioni multimediali e sensoriali. Gioco da bambini I mobili dal segno classico, nel film, li scopriamo nella loro bellezza di fattura, forme e colori, seguendo il gioco adulto dei bambini. Impegnati istintivamente a salvarli dall'oblio, li libe rano dalla fitta pol ve re delle macerie che ne cancella le fattezze, e li ricompongono in ordine, a formare ambienti di una casa immaginaria. Dove scopriamo anche il piccolo Nicola di sette anni, figlio di Garrone, che rimette in moto un antico orologio. Nel poetico disvelamento, le cose rimaste salve ritrovano senso e valore. «Quando nasce un'idea, vedi le potenzialità visive del racconto. Mi era stato chiesto di parlare del mobile classico, del bell o, che att rave rsa le epoche e i vari cambiamenti del gusto, rimanendo fedele a se stesso. Mi piaceva l'idea che questi mobili così preziosi, raffinati ed eleganti venissero fuori dalle macerie, quasi non si riconoscessero, e poi si svelassero piano piano». È un piccolo racconto, che non rinuncia alla componente fiabesca affine a Garrone, dove si incrociano realismo e dimensione più onirica. «Mi è stata accordata una grande libertà espressiva, che mi ha permesso di girare il corto come se fosse una scena di un film». Molto più di uno spot commerciale, genere con cui il pluripremiato regista si è già provato con successo in un paio di occasioni (Renault e Bulgari), questo suo breve film è una piccola opera cinematografica. «Un lavoro che puoi svolgere in 5 minuti dà un respiro che nei 30 o 60 secondi richiesti da uno spot, non puoi avere. I tempi di questo progetto mi hanno consentito dilatazioni interne e di essere più cinematografico. Inoltre, nelle esperienze precedenti sono partito dalle idee dei creativi, questa volta l'idea è stata mia e condivisa con un bello scambio con Simone Ciarmoli e la committenza». Ricordi di set E di personale c'è anche altro «amo circondarmi di oggetti caldi che per me hanno una storia», dichiara. E lo studio dove lo incontriamo, arrampicato in cima a una scala di ferro fra i capannoni degli Studios di via Tiburtina a Roma, non lo sconfessa. Ci sono il divano della casa di Peppino Profeta dell'«Imbalsamatore», le lamp ade-manichino della casa del Grande Fratello del set di «Reality », insieme a un tavolo dell'Ottocento proveniente dalla casa al mare dei suoi nonni. «Mi circondo di oggetti non casuali e cerco di conser va re quelli dei miei film, che per me hanno un valore affettivo». Inevitabilmente mescolando varie epoche. In fondo, si ricomincia sempre da lì, dagli oggetti che sopravvivono a noi e a chi ci ha preceduti, ci portiamo dietro una storia e

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 19 12/04/2016 diffusione:174381 Pag. 45 tiratura:249918 IDEE E DESIGN La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

siamo nel corso degli eventi che ne costruis cono una nuova, proprio come l'Enea vi rgilian o. Il mobile classico racconta tutto questo. E il cinema, come in questa pi ccola gemma, c rea la magia per ricordarcelo. Foto: Mitica La Piscina Mirabilis, una cisterna romana a Bacoli, Capo Miseno: il promontorio citato da Virgilio nelle pagine dell'Eneide, opera cardine proprio del mito della fondazione

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 20 12/04/2016 diffusione:117902 Pag. 28 tiratura:155745 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Roberto Andò e Toni Servillo raccontano il loro nuovo film, "Le confessioni", al cinema dal 21. Dopo "Viva la libertà" sono ancora di scena i paradossi della politica. Stavolta però in chiave di giallo. Con un summit sconvolto dai silenzi del protagonista IL COLLOQUIO Un monaco nella stanza dei bottoni Fabio Ferzetti

Un monaco in sandali e saio bianco, unica concessione alle bellezze del mondo un registratore con cui cattura il canto degli uccelli, porta il peso del suo rigore in un mondo dominato dal segreto e dal potere. Un immenso e lussuoso albergo affacciato sul Baltico dove il presidente del Fondo Monetario Internazionale ha convocato una specie di G 10 per varare un'ennesima e probabilmente sanguinosa manovra economica. Salvo togliersi la vita nella prima notte, gettando ministri e ospiti illustri in uno stato di sconcerto e impotenza. Perché lo ha fatto? Quali erano i suoi veri piani? Il monaco (Toni Servillo), che è stato visto uscire dalla stanza del presidente (Daniel Auteuil), sa qualcosa o è addirittura complice di quella morte, anche se tace invocando il segreto della confessione? METAFISICO Dopo il lieve e sorprendente Viva la libertà , che vedeva il segretario del Pd in crisi "sdoppiarsi" in due gemelli opposti e complementari, Roberto Andò e Toni Servillo tornano a interrogare il Potere con Le confessioni , in sala dal 21 aprile. Un «giallo anomalo» e quasi metafisico scritto ancora una volta con Angelo Pasquini e affollato di grandi nomi europei e non (il ministro Pierfrancesco Favino, il direttore d'albergo Moritz Bleibtreu, la scrittrice di bestseller per l'infanzia Connie Nielsen, la ministra canadese Marie Josée Croze, l'amico del suicida Lambert Wilson, eccetera). La cornice è realistica. Le domande suscitate dal film invece sono più astratte, alla Dürrenmatt, anche se in apertura Servillo appare all'aeroporto dietro un gruppo di donne c o p e r t e d a burqa e chador. «L'alberg o s i t r o v a a H e i l i n g e n d a m m i n G e r m a n i a » , spiega il regista. «È sempre stato usato dai potenti, sia in epoca nazista che sotto la Ddr, come centro congressi o casa di cura per dirigenti con problemi psichici. Più di recente ha ospitato un G8 con Bush, la Merkel e Sarkozy». Mentre le donne velate, o le femen che irrompono in una scena-lampo, rimandano a un presente che i potenti del film escludono dai loro riti. «Oggi il Potere non comunica», prosegue Andò. «Enzensberger diceva che tutto è iniziato quando ai politici sono state assegnate l'auto blu e poi la scorta. Hanno perso ogni contatto con la realtà e i luoghi in cui si ritrovano, così autoreferenziali, riflettono questo isolamento. Oggi poi, nel disorientamento generale, le vere scelte sono in mano ai pa- droni dell'economia. Ma loro stessi non sanno farsi carico delle decisioni, così cercano conforto in figure carismatiche o in formule misteriose di sapore quasi teologico, come la complessa equazione concepita dal personaggio di Auteuil». Ma perché calare in questo mondo un monaco? «Perché porta con sé un'idea di segreto opposta a quella dei politici. Per loro è l'essenza del potere. Mentre il monaco», che nel film si chiama Roberto Salus, «incarna il diritto alla difesa della propria coscienza e della propria libertà». Andò non ha fatto il film in chiave religiosa, anche se «con Norberto Bobbio, non posso dire di credere ma neanche di non credere. La figura del monaco nasce da una serie di dubbi e di letture, con la sua austerità lo vedo quasi come un "estremista", simbolo di un'umanità stufa dei modi di comunicare di oggi. Il suo silenzio pone molte domande e apre molte porte». I monaci fra l'altro «sono figure eccentriche, spesso in contrasto con la Chiesa. Il nostro è addirittura un certosino, un ordine che ha meno di 200 membri nel mondo. E come molti veri monaci ha una vita alle spalle, anche se nel film lo scopriamo tardi e senza approfondire. Il priore dell'Abbazia di Serra San Bruno è un famoso penalista siciliano che ha scelto la meditazione. Succede. Del resto, se stai una settimana in silenzio, la tua percezione del mondo cambia». Angelo Pasquini, sceneggiatore, cita Thomas Merton, il trappista americano che negli anni 60 si batteva contro la guerra in Vietnam, e Thic Nhat Hanh, monaco buddista vietnamita e ispiratore del movimento non violento, come remoti modelli del monaco Salus. BEFFARDO Ma è Toni Servillo a cogliere il cuore di questo personaggio a tratti beffardo, e più scaltro di quanto sembri, cui come sempre dà luce e profondità. «Salus agisce seguendo il proprio credo ma

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 21 12/04/2016 diffusione:117902 Pag. 28 tiratura:155745 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

soprattutto si mostra come una persona credibile , e Dio sa quanto ne abbiamo bisogno oggi! Interpretare un eroe positivo poi è sempre interessante per un attore, puoi mettere il pubblico in una posizione scomoda. Facile dire "io non farei così" di fronte a un personaggio negativo. Ma con figure di questo tipo è diverso: siamo sicuri che sap r e m m o c o m p o r t a r c i c o m e lui?». La risposta al prossimo lavoro del duo Andò-Pasquini. Una serie Rai sulla politica, 12 puntate tutte al futuro, titolo provvisorio L'irresistibile ascesa . «Poi basta però! - sospira Andò - Vorrei parlare anche d'amore». I personaggi IL PRESIDENTE Daniel Auteuil è il presidente Fmi che si toglie la vita LA SCRITTRICE Connie Nielsen autrice di libri per l'infanzia che fa anche un po' la spia IL MINISTRO Pierfrancesco Favino è un ministro italiano che deve scegliere con chi stare Foto: COPPIA A destra Toni Servillo in una scena del film di Roberto Andò (qui sotto) Foto: «QUELL'ALBERGO SUL BALTICO È STATO UN CENTRO CONGRESSI POI UN MANICOMIO DI LUSSO PER NAZISTI E COMUNISTI» Foto: «I POTENTI ORMAI TENDONO A ISOLARSI E NON SANNO COMUNICARE, COSÌ PERDONO CONTATTO CON LA REALTÀ»

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 22 12/04/2016 diffusione:33717 Pag. 1 tiratura:72280 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Corto d'autore, Carosello o star. I casi Federlegno, Poltrona Frau fi no a Bo Concept Il mobile si racconta col cinema Al via il Salone tra classico rivisitato e design innovativo FRANCESCA SOTTILARO

Proiezioni private, piccoli cinema negli show room dei grandi marchi e canali YouTube delle aziende che raccontano i prodotti attraverso emozioni. C'è perfino chi si affida alle star sedute sul divano. Al Salone del Mobile al via oggi tra Fiera Milano e la città ci sono anche i film per spiegare le novità da catalogo. Si parte dai motivi celebrativi, si sperimentano nuovi linguaggi (fra gli altri Poltrona Frau) o semplicemente servono a raccontare scenari futuri (Federlegno, Cassina). Simone Ciarmoli, architetto di CQ Studio che ha ingaggiato il regista Matteo Garrone per spiegare la nuova vita del mobile classico (e di 26 marchi internazionali), parla di un nuovo codice di comunicazione sottolineato nella mostra Mydas touch e nel corto d'autore « Design before: classic ». «Bombardati come siamo da informazioni, il prodotto da solo non basta più e nel caso del mobile classico (che da solo muove un business da 1 miliardo di euro contro i 24 del sistema legno-arredo, ndr) si era persa negli anni la voglia di spiegare la ricerca, l'immagine e il gusto», dice. Sotto i ri ettori di Fiera Milano Ciarmoli, con il sostegno di Federlegno Arredo Eventi, porta «una nuova estetica, da cui i mobilieri di una volta possono ripartire per raccontarsi». Il suo sogno? «Cominciare a parlare delle aziende attraverso i fi lm. Con la cinepresa per esempio si trova una nuova dimensione di arte contemporanea per i mobili considerati del passato», aggiunge. Mentre il corto di Garrone dopo la Fiera sarà proiettato in Cina, per il Salone del Mobile a Shanghai. Assomiglia al Carosello ma vuole parlare il linguaggio del web « Icons in motion », il fi lm fi rmato Damiano Giacomelli che Poltrona Frau presenta per tutta la settimana nello show room di via Manzoni. «Lo strumento video sui social da parte delle aziende è abbastanza in azionato», spiega a ItaliaOggi Nicola Coropulis brand director del marchio. «Il nostro corto poteva benissimo essere in tv negli anni 60 (ci sono 7 attori e 6 iconiche poltrone), parla della marca dal teatro (il Piermarini di Matelica e il Gentile di Fabriano), ed è una storia intrigante». Il fi lm non andrà però sul piccolo schermo, non perché il marchio (che fa parte di Poltrona Frau group) non sia abituato alle telecamera: «Sono Hydra le poltrone del salotto televisivo Porta a Porta», racconta il brand director, «ma vogliamo vedere la reazione del nostro pubblico, dei buyer internazionali. Poi studieremo un piano editoriale e magari per il grande schermo». Cassina (ancora Poltrona Frau group) dopo il cinema allestito nel 2015 in Fiera e il fi lm celebrativo di Le Corbusier spiega l'evoluzione del marchio nei touch point del Salone anche attraverso video. Le star sono il Rietveld Pavillion e Patricia Urquiola, nuova art director del brand. Mentre il fi lm su Corbù «continua a essere anche su YouTube un veicolo per raccontare i prodotti», dicono dall'azienda. Anche Molteni ha un corto celebrativo, « Amare Gio Ponti» per il suo museo e come forma di comunicazione itinerante: «Raccontare il design con un film», dichiara Francesca Molteni, «vuol dire comunicare a un pubblico più ampio, con il linguaggio immediato delle testimonianze, delle immagini e delle parole, nel nostro caso di Gio Ponti stesso». Intanto all'estero il cinema si siede in poltrona. La star Mads Mikkelsen (coppa Volpi per Il Sospetto ), per il terzo anno è protagonista di The fi ght (regista Dejan Cukic ), a metà strada tra corto e action movie per il marchio di arredamento danese Bo Concept presente al Salone. All'evento che celebra quest'anno la 55° edizione ci sono 1.300 operatori da tutto il mondo. L'obiettivo di Roberto Snaidero, presidente del Salone del Mobile è superare i 300 mila visitatori della scorsa edizione. © Riproduzione riservata Foto: Simone Ciarmoli Foto: Le sedute Poltrona Frau nel corto Icons in motion. La star Mads Mikkelsen per Bo Concept e la «pizza» del fi lm di Cassina su Le Corbusier o in il Salobil Sh h i

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 23 12/04/2016 diffusione:115363 Pag. 4 tiratura:148885 POPOTUS La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

LA GIUNGLA SI ANIMA RITORNA MOWGLI Arriva al cinema il nuovo Film tratto dal "Libro della Giungla" con protagonisti in carne e ossa ed eFFetti speciali sorprendenti

Questa volta gli effetti speciali in 3D sono talmente speciali da mettere quasi paura. In India, dove pure il film è ambientato, le autorità hanno deciso che i bambini potranno vedere al cinema il nuovo film tratto da il libro della Giungla solo se accompagnati dai genitori. Esagerati? Un po' sì, anche se in effetti il racconto originale dello scrittore Rudyard Kipling è molto meno rassicurante della versione a cartoni animati realizzata nel 1967 da Walt Disney. Il protagonista è sempre Mowgli, un bambino che viene cresciuto da un branco di lupi, fa amicizia con la pantera Bagheera e con quel simpaticone dell'orso Baloo, mentre la tigre Shere Khan - che non sopporta gli esseri umani non vede l'ora di sbarazzarsi di lui. Come se non bastasse ci si mettono di mezzo Kaa, serpente incantatore, e Re Luigi, un gigantesco orango che ha stabilito la sua corte di scimmie in un palazzo in rovina...Animali che si comportano come persone: l'idea sulla quale si basa il testo del grande scrittore inglese sembra molto semplice, ma lo svolgimento della trama non è così scontato come potrebbe credere chi conosce soltanto il film (molto bello, sia chiaro) della Disney. Kipling aveva immaginato che, anche dopo essere stato accolto dal villaggio degli uomini, Mowgli continuasse ad avvertire il fascino della foresta, a comprendere il linguaggio delle bestie selvagge e, in fondo, ad ammirare il loro modo di vivere. Il nuovo film, che arriverà in Italia giovedì 14 aprile, si presenta come un rifacimento del cartone del 1967, con un protagonista in carne e ossa (il dodicenne Neel Sethi, nato a New York da genitori indiani) e tantissime immagini rielaborate al computer. Produce la Disney, di nuovo, e il regista è Jon Favreau, quello del supereroe Iron Man.

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 24 12/04/2016 diffusione:22216 Pag. 20 L'Unità tiratura:57915 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato IL FESTIVAL Il cinema italiano sbarca in Israele

- È partita ieri e durerà fino alla fine di aprile la terza edizione di "Cinema Italia", il Festival del cinema italiano che quest'anno presenterà quindici film in sette cinemateche di Israele: nelle principali di Tel Aviv, Haifa e Gerusalemme, e anche in quelle minori o "periferiche" di Herzlya, Holon, Sderot e Rosh Pinna. Il suo programma si svilupperà in quattro sezioni: la vetrina della cinematografia italiana (fra cui opere di Bellocchio, Garrone e dei fratelli Taviani). La seconda sezione è una retrospettiva di Claudio Caligari; quindi ci sarà un omaggio speciale a Giorgio Bassani.

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 25 12/04/2016 diffusione:9726 Pag. 12 tiratura:38902 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato INTERVISTA · Mahmood Soliman: «Cacciare via Mubarak non ha sconfitto il regime» I «segreti» dell'Egitto si nascondono al Cairo, «E se filmi sei una spia straniera o un traditore» Giovanna Branca

Tutto è cominciato nel 2003, anno in cui esce il documentario - cortometraggio Living Among Us , con cui Mahmood Soliman ha portato per la prima volta sullo schermo la famiglia di Nadia, un'«arrotina» del Cairo. Soliman, classe 1967 e laureatosi nel '97 all'Higher Institute of Cinema della capitale egiziana, è anche saggista, autore di racconti e regista di documentari e show televisivi per la tv di stato e Al Jazeera. Prima di Living Among Us Soliman aveva già realizzato due corti di finzione: Time Out e Ramses II . Nel 2005, invece, partecipa al Tribeca Film Festival con Today 30th November , la storia di un uomo che lo stesso giorno di ogni anno cerca di cambiare il corso della sua vita. Col passare degli anni, però, il regista resta sempre in contatto con Nadia e i suoi figli, e continua a documentarne vita e lotte quotidiane. Nasce così il suo primo lungometraggio: We've Never Been Kids , con cui sabato scorso ha vinto il concorso Finestre sul mondo del Festival del cinema Africano, d'Asia e America Latina di Milano. Come è nato il progetto del documentario e che rapporto ha stabilito con Nadia e la sua famiglia? Nel 1999 ho visto per strada una signora che portava sulle spalle un pesante macchinario per affilare lame e coltelli. Ero molto sorpreso che una donna facesse un lavoro tipicamente maschile, e ho capito che doveva avere una storia da raccontare. Ho passato i tre anni successivi a parlare con lei, ad approfondire il nostro rapporto e a preparare un documentario sulla sua storia: Living Among Us . Ma anche dopo l'uscita di quel cortometraggio ho continuato a incontrare spesso Nadia e i suoi figli. Nel 2011 hanno partecipato alla rivoluzione di gennaio: sono scesi in piazza per reclamare un futuro migliore. In quel momento ho deciso di realizzare We've Never Been Kids , e le riprese sono durate fino al 2015. Ancora oggi ci teniamo regolarmente in contatto, perché il rapporto umano tra di noi va ben oltre il film. Anche dopo i fatti del 2011 le loro vite sono rimaste le stesse. Perché la rivoluzione ha deluso le aspettative di tutti? Perché non aveva dei leader che indirizzassero i milioni di persone che hanno partecipato alla protesta, per la confusione e i disaccordi che regnavano tra partiti solo all'apparenza liberali e per il tradimento degli ideali rivoluzionari da parte della politica islamica. Tutto ciò ha consentito il ritorno degli uomini del regime di Mubarak. Come dice Nadia nel film: «Pensavamo che la rivoluzione avesse tagliato la testa del serpente, ma in realtà era solo la coda». Un passante sgrida Nadia perché si lascia riprendere, mettendo così in mostra i «panni sporchi» dell'Egitto. È un tratto tipico della personalità egiziana. Anche le cose più semplici e basilari vengono tenute nascoste, trasformate in «segreti». Inoltre il progresso tecnologico fa sì che chiunque possa filmare per le strade e mettere i video su Youtube o sui social media. Cosa che è stata fatta spessissimo durante le proteste del 2011 e anche quelle successive contro Morsi. La rivoluzione di gennaio però è fallita, e i potenti media del regime di Mubarak sono ancora molto presenti nella società egiziana. Questo tipo di (dis) informazione «insegna» a persone svantaggiate e illetterate che chiunque filmi per strada è un traditore o una spia dei servizi segreti stranieri.

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 26 12/04/2016 diffusione:9726 Pag. 12 tiratura:38902 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Cinema • Le strade dove nasce la rivoluzione Si è chiuso il Fcaal, il festival che esplora gli immaginari di Africa, Asia, America latina. Vincitori ex-aequo, «Madame Courage» e «We've Never Been Kids» Merzak Allouache dà voce alle giovani generazioni disperate rinchiuse nei quartieri poveri di Algeri La famiglia egiziana filmata per tredici anni da Soliman, racconta un pezzo di storia del Paese Cristina Piccino MILANO

Mahmood Soliman ha cominciato a filmare Nadia nel 2003, lei aveva una trentina di anni, tre figli, due matrimoni falliti alle spalle e una vita di battaglie e di miseria. Il primo marito era molto più vecchio, quando lo aveva sposato Nadia era solo una ragazzina, l'avevano costretta i genitori per liberarsi di lei racconta alla macchina da presa, il volto sempre incorniciato dal velo, gli occhi scurissimi, l'andatura svelta di chi non vuole darla vinta ai colpi anche duri. Col secondo si amavano, poi era diventato manesco, beveva e non aveva nessuna voglia di lavorare. I figli ne faceva uno dietro l'altro, erano un investimento sul futuro. Nadia stanca di botte e di sopraffazione a un certo punto aveva chiesto il divorzio pagandolo caro, un debito senza fine. Per campare arrota coltelli, cammina tutto il giorno nelle strade del Cairo coi ragazzini, sono la sua casa quelle vie strette e affollate che sembrano ancora oggi un film di Chahine, lì lavorano, mangiano, fanno amicizia con altro ambulanti. Il più grande dei bambini va a scuola, lei ci ha provato a studiare, e piangerà tanto quando il padre, appena cresciuti li farà smettere di studiare per lavorare obbligandoli a dargli i soldi. L'istruzione per Nadia è la cosa più importante, la speranza per sconfiggere la povertà. We've Never Been Kids ha vinto insieme a Madame Courage il concorso del Fcaaal, Festival cinema africano, Asia, America latina, che si è appena chiuso a Milano. Ventisei anni di storia e molta fatica anche qui a cui si oppone l'ostinazione delle due direttrici, Alessandra Speciale e Annamaria Gallone, che continuano in questa loro scommessa nonostante i tagli di budget sempre più netti. Eppure di Africa si parla tanto adesso, almeno per i migranti, anche se nella sua storia il festival africano - all'inizio si chiamava solo così ha sempre cercato di dare spazio alle immagini meno scontate del continente africano, alle sue energie e alle sue lotte, ai conflitti e alle forme indocili di autorappresentazione antagoniste al «vittimismo» esotico occidentale. Col tempo il cinema africano ha ridotto la sua produzione (con alcune eccezioni tipo Nollywood), il festival si è allargato ai tre continenti ma nel suo cartellone continua a esplorare ciò che altrimenti rimarrebbe lontano dai nostri schermi. Mescolando star come Kitano Takeshi o Chen Kaige con l'ultimo Monk Comes Down the Mountains e cineasti «nuovi» come Lemohang Jeremiah Mosese, autore di The Mocked One che ha vinto la sezione cortometraggi. C'è qualcosa che accomuna i due titoli vincitori del concorso internazionale nel quale va segnalato almeno Mina's Walking , che nonostante qualche ingenuità da opera prima a bassissimo budget rivela lo sguardo di un giovane regista, Yosef Baraki, capace di catturare la realtà nella sua messinscena secondo la lezione di Kiarostami, un suo riferimento per questo film, e prima ancora Rossellini. Siamo in Afghanistan, la Mina del titolo è una ragazzina che per mantenere la famiglia cerca di guadagnare qualcosa con piccoli commerci in giro per Kabul dove la guerra non è ancora finita e molti dei suoi abitanti è costretto a confrontarsi con la povertà e i soprusi E Appena apro gli occhi opera prima di Leyla Bouzid di cui parleremo visto che sta per uscire in sala. Mentre tra gli eventi speciali il filippino Scarecrow, titolo quasi da horror per un dramma familiare di meschinità e bugie sotto la luce di campi vasti e assolati. Bambanti (spaventapasseri in dialetto Llocano) racconta la storia di Belyn (Alessandra de Rossi), giovane vedova che vive nelle Filippine, nella valle di Cagayan, con il figlioletto Popoy (Micko Laurente). Durante la festa del raccolto di riso e granturco un orologio d'oro scompare e i sospetti cadono tutti sul bambino. La vita già difficile della famiglia viene sconvolta. Zig Dulay, il regista, autore serie tv di successo in patria, sa mettere in scena il suo soggetto con semplicità, ma in modo mai banale, senza trucchi o ricatti verso lo spettatore. Torniamo ai vincitori. Sia Merzak Allouache, che è stato tra i protagonisti delle nuove onde del cinema algerino emerse tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, che

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 27 12/04/2016 diffusione:9726 Pag. 12 tiratura:38902 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Mahmood Soliman, egiziano, più giovane, danno voce a una rabbia che impasta la violenza della povertà, delle giovani generazioni, di un' oppressione che ruba la vita, nega i sogni, emargina e produce altra violenza. Soliman segue Nadia e i figli che nel frattempo sono diventati quattro, l'ultima, una ragazzina amatissima dalla madre anche se nata dall'ennesima violenza per tredici anni in un vissuto «privato» che racconta un pezzo di storia dell'Egitto dalla parte di chi subisce quela miseria che appare come una grande costante. E mentre dialoga con questo quotidiano, che spinge a pensieri e atti estremi, traccia del suo paese un ritratto lucido. Quei ragazzi mai stati bambini sono tantissimi, fragili, confusi, pieni di rancore. Come Khalil, il maggiore, che con lo sguardo spento confida di non vedere un orizzonte. Solo lavoro per pochissimi spiccioli, notti a pulire i bar, a vendere droga nei locali dello zio, a dormire in terra. I loro corpi valgono poco, quasi niente, è come se non esistessero. Si possono vendere, come un altro dei fratelli, anche per non dormire insieme a venti ragazzi nel retro cucina dove si soffoca, o forse per cercare una via di fuga alla propria sessualità nascosta. Oppure sposarsi giovani come la ragazzina dopo essersi messe il velo in testa. Intanto l'Egitto è esploso, e loro sono in piazza, sventolano gli slogan contro Mubarak. Ma Nadia sa che non basta cacciare lui, e le sue frasi sembrano una profezia. I fratelli musulmani, Al Sisi, nuove oppressioni. Diciamo che la relazione permette molto al regista, i suoi protagonisti gli confidano tristezza, angosce, delusioni, ma soprattutto la fatica, essere saturi di quella condizione che li inchioda peggio di una condanna e in cui anche il Daesh diviene un orizzonte liberatorio. Non parlano mai di sogni, di quello che vorrebbero fare, le confidenze sono lasciate fuoricampo - ma come si fa a dire pubblicamente di essere omosessuali nell'Egitto che condanna a rischio vita specie se si è poveri e socialmente deboli? La sfida del regista sembra quella di creare nel tempo dei personaggi, delle figure cioè che esprimano nella propria esperienza una dimensione storica e collettiva. I paradossi e le profonde ingiustizie di un Paese intero e in qualche modo anche le ragioni delle sue rivoluzioni e di una resistenza che nonostante torture e polizie speciali continua a sfidare il regime. Le giovani generazioni mai stare bambine sono finite macinate come il ragazzo Omar protagonista del film di Allouache, povero pure lui, la testa sbiondita e il coraggio moltiplicato dalle pasticche «Madame Courage» che come altri ragazzi algerini si cala ogni giorno per rubare, aggredire, ma anche sognare l'amore proibito con una sua coetanea e un'altra vita lontana dalla madre a cui i telepredicatori islamici come a tanti altri hanno lavato il cervello. Per Omar non c'è rivoluzione, ma un fuoco d'artificio solitario. Eppure l'essenza di quel Paese, dei quartieri di Algeri a cui è stato tolto tutto, lavoro e speranza la racconta bene. E anche il perché del desiderio di una rivoluzione. Foto: UNA SCENA DAL FILM «WE'VE NEVER BEEN KIDS» DI MAHMOOD SOLIMAN, NELLA FOTO PICCOLA IL REGISTA. IN ALTO A SINISTRA UN FRAME DEL CORTOMETRAGGIO «THE MOCKED ONE»

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 28 12/04/2016 diffusione:9726 Pag. 13 tiratura:38902 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato INCONTRI «Le confessioni», ponte tra immaginario e realtà Roberto Andò presenta il nuovo film, in sala il 21 aprile, tra i titoli in corsa per Cannes G.Br. ROMA

In un magnifico albergo affacciato sul mar Baltico, in Germania, si incontrano alcuni degli uomini più potenti del mondo: i ministri dell'economia dei paesi del G8 e il presidente del fondo monetario internazionale. Lo scopo del summit che fornisce l'ambientazione al nuovo film di Roberto Andò, Le confessioni (nelle sale il 21 aprile), è varare una manovra finanziaria congiunta in nome dell'austerità. Al vertice però ci sono anche personaggi inaspettati: una famosissima scrittrice per bambini, un musicista e soprattutto un monaco certosino, Roberto Salus (Toni Servillo), «una figura spiazzante» lo definisce il regista, «che costringe questi uomini potenti ad affrontare i loro dubbi». «La cosa che mi interessa di più è creare un ponte fra realtà e immaginazione», sostiene Andò, e infatti parte da una base realistica: il vertice dei ministri dove per meri scopi «pubblicitari» vengono invitati dei personaggi famosi. «Come nel caso di Bono, che nel 2005 partecipò al G8 in Scozia», ricorda il regista. A questa categoria sfugge però il religioso Roberto Salus, al summit su invito dello stesso presidente del Fmi, Daniel Rochè (Daniel Auteuil), il cui intento è farsi confessare. La presenza stessa del monaco crea un'atmosfera sospesa su cui aleggiano dilemmi morali, in particolare fin dove è consentito spingersi in nome di un credo «quasi fideistico» nelle leggi del mercato? «Cosa succede quando questi grigi uomini di potere vengono messi di fronte a simili domande?». Da questo interrogativo, spiega Andò, è nato circa due anni e mezzo fa il progetto di Le confessioni, scritto insieme allo sceneggiatore Angelo Pasquini e prodotto da Angelo Barbagallo. «Mi sembrava naturale continuare la ricognizione delle figure del potere così come delle questioni che mi inquietano e mi assillano», spiega il regista. Il titolo del suo lavoro riprende il testo di Sant'Agostino, che però - spiega il regista - «non entra nel film se non in forma di citazione». «Quel libro è stato il primo a raccontare in termini concreti l'interiorità. Nel mio film invece le confessioni sono usate per far uscire allo scoperto ciò che i partecipanti al summit tengono nascosto». Salus, figura misteriosa che omaggia anche Montgomery Clift di Io confesso di Hitchcock, è «un uomo di fede che oppone una dignitosa reticenza a un mondo di dichiarazioni ufficiali », dice Toni Servillo. E aggiunge che a spingerlo verso questo ruolo è stato «il conflitto drammaturgico tra personaggi che pensano di poter possedere qualunque cosa e un uomo convinto che neanche la sua vita gli appartenga». «Salus è una sorta di giocatore d'azzardo - aggiunge Pasquini - che scommette di riuscire a bloccare i piani di questi uomini». L'eroe positivo, osserva ancora l'attore, mette il pubblico in una posizione più scomoda rispetto a quello negativo: «Perché c'è maggiore responsabilità nel paragonarsi a lui, si è spinti a chiedersi io come agirei?». Claire Seth, la scrittrice interpretata da Connie Nielsen, è invece con le parole di Andò «l'occhio dello spettatore». È lei a voler capire cosa sta veramente succedendo in questo resort di lusso della Germania dove si stanno per decidere le sorti del mondo e quali paesi destinare al fallimento. Uno scenario non tanto fantasioso: «È già accaduto - osserva Andò per esempio nel caso della Grecia». «Ma è solo grazie al cinema», conclude Servillo, «che ci è permesso di vedere cosa accade in questi mondi, in cui normalmente non è consentito entrare».

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 29 12/04/2016 diffusione:83019 Pag. 19 Ed. Grosseto tiratura:109970 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

IL FILM «UNIVERSALE»

LA STORIA di tre amici, Tommaso, Marcello e Alice, dei loro destini che s'intrecciano, si lasciano e poi si ingarbugliano di nuovo, in una serie di avventure a cavallo degli anni '70 e che incarnano i sogni, le illusioni e le sconfitte di una generazione. Ma è anche la storia del cinema di San Frediano a Firenze, l'Universale, e di tutti i personaggi che ci gravitavano intorno. Il film «L'Universale» del regista Federico Micali esce in sala giovedì allo Spazio Alfieri e allo Stensen. L'anteprima oggi al Teatro Verdi di Firenze. Il protagonista è l'attore grossetano Francesco Turbanti, affiancato da Matilda Lutz e Robin Mugnaini. Nel cast anche Claudio Bigagli, Paolo Hendel, Vauro, Maurizio Lombardi e Anna Meacci. Il film, distribuito da L'occhio e la luna con il supporto de Lo Scrittoio, presto arriverà anche al cinema Stella di Grosseto. Ne abbiamo parlato con Francesco Turbanti, non ancora trentenne, che ha già recitato in film importanti come «Acciaio». Che tipo è Tommaso, il protagonista de L'Universale? «Sono il figlio del proiezionista, cresco nella sala cinematografica che diventa la mia scuola e il mio parco giochi. Il cinema e i personaggi che lo frequentano, l'atmosfera che vivo mi fanno acquisire un punto di vista assolutamente originale, ironico e autoironico. Questi occhiali magici che ha Tommaso sono quelli attraverso cui lo spettatore può leggere la Storia, gli anni Settanta». Il regista come ti ha preparato a interpretare questo periodo così particolare? «Avevo già studiato gli anni Settanta per il film I primi della lista. Ma qui dovevo entrare nella Firenze del periodo e nel mondo della storica sala di San Frediano, in via Pisana, chiusa nell'89. Mi hanno aiutato il regista ma anche i racconti di mio padre e dei miei zii che lo frequentavano quando studiavano a Firenze. Non era soltanto un posto dove guardare un film ma soprattutto un luogo di aggregazione». Nel film si rivivono gli episodi che hanno contribuito a crearne il mito. Uno emblematico? «L'ingresso in sala di una Vespa mentre veniva proiettato Easy Rider. All'Universale, infatti, il vero spettacolo non era il film ma il pubblico e il cinema riusciva ad essere allo stesso tempo sia il luogo che la pellicola, in una fantastica alchimia che non poteva prescindere dai sonori commenti della sala al film in corso». Irene Blundo

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 30 12/04/2016 diffusione:16590 Pag. 22 tiratura:32619 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Cinema L'attore campano protagonista de «Le confessioni» Le verità di Servillo «Ora vi racconto i segreti del potere» Il regista Andò «Oggi tutto ruota sull'economia È questo il fulcro del mio film» Carlo Antini

«Quello che interpreto è un personaggio credibile e Dio sa oggi quanto ne abbiamo bisogno». Toni Servillo è il protagonista del nuovo film di Roberto Andò, «Le confessioni», nelle sale dal 21 aprile. L'attore interpreta un monaco italiano invitato a sorpresa a partecipare alla riunione del G8 tra i ministri dell'Economia. Durante la riunione, però, accade qualcosa di inaspettato. E tutti iniziano a mettere in discussione se stessi e il loro ruolo. I silenzi del monaco e i ripetuti tentativi degli altri di farlo parlare sono al centro di un film che accende i riflettori sui segreti del potere e sulla perfidia di una manovra economica da lacrime e sangue. «Il mio personaggio si pone l'obiettivo di non dire mai ciò che non pensa - spiega Servillo - Possiamo definirlo un eroe positivo. Quando si interpreta un personaggio positivo a mio parere si hanno responsabilità che non si hanno quando si interpreta un "cattivo". Questo aspetto di questo lavoro l'ho trovato fin da subito molto interessante e ho lavorato, in particolare, sulla consapevolezza di dover dar vita a un personaggio in grado di trasmettere con spontaneità sensazioni estremamente positive». A chi gli chiede chiarimenti sul suo rapporto con la fede e la religione, Servillo rimanda al mittente e risponde «sono fatti miei» e del suo «uomo di fede» evidenzia il suo «mostrarsi come una persona credibile. Non è un opportunista del silenzio ma ha una dignitosa renitenza: è un eroe positivo che costringe il pubblico a una posizione scomoda». Ritornando al suo rapporto con la fede, Servillo spiega come «viviamo in un'epoca in cui si vogliono conoscere i fatti degli altri. Io non ho mai partecipato a una festa anche se ho interpretato Jep Gambardella ne "La grande bellezza" e non ho mai interrato rifiuti tossici anche se l'ho fatto in "Gomorra" e il rapporto con la mia fede lo tengo per me: sono un attore». Roberto Andò sottolinea l'impegno civile presente nel suo nuovo film. Sulla scia delle grandi opere di Elio Petri, il regista palermitano vuole interrogare la politica con gli strumenti del dubbio: la religione e l'arte, ma senza toni ideologici. «L'idea del film è nata circa due anni e mezzo fa - racconta Roberto Andò - Volevo seguire quei pensieri che mi inquietano e che riguardano il senso del potere. Oggi tutto ruota attorno all'economia, anche la politica, e volevo fosse quello il fulcro del film. Il tutto partiva da una storia romanzata ovviamente, con protagonisti personaggi più che altro confusi, direi persi. La storia era semplice: raccontare alcuni ministri chiusi da soli in un luogo e provare a immaginare la loro reazione davanti a una situazione di emergenza del tutto inaspettata». Per Andò «era fondamentale che i personaggi non diventassero delle macchiette o delle parodie. Volevamo che fossero molto in linea con quello che la gente vede attraverso la televisione e, per questo motivo, dovevamo rappresentare anche quelle situazioni che quando si verificano davvero possono sembrare surreali se viste esternamente. Ma il surreale non doveva diventare pantomima». Per il regista, il monaco Servillo si deve trasformare in una sorta di occhio segreto del pubblico. «È il testimone che ci porta dentro le stanze che nessuno ha mai visto - conclude Andò - Dei summit internazionali, in genere, si vedono solo le foto. Questa volta ho voluto scoprire quello che c'è dietro». Tra gli interpreti del film anche Pierfrancesco Favino. «Come ispirazione per il mio personaggio - dice l'attore romano - ho deciso che non dovevo pensare a un singolo politico come riferimento, sarebbe stato profondamente riduttivo, ma puntare lo sguardo più in generale su tutti i partecipanti a quei meeting internazionali come il G8 e cercare di seguire i comportamenti che vediamo attraverso la televisione». Foto: I protagonisti A destra Toni Servillo nelle vesti del monaco. Sotto da sinistra Connie Nielsen e Daniel Auteuil

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 31 12/04/2016 diffusione:39260 Pag. 68 tiratura:46414 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Torna Mowgli, allevato dai lupi nella giungla Il testo di Kipling, animato a disegni da Walt Disney nel '67, rifatto con attori veri e grandi effetti speciali Il regista Favreau: «La storia era perfetta e abbiamo cercato di mantenerla identica. Tranne il finale» Andrea Carugati

Raramente il remake di un film compete con l'originale, in particolare se all'originale, diventato già un'icona, ci ha lavorato uno come Walt Disney in persona, se la storia che narra gira da oltre cent'anni e quel primo film, realizzato cinquant'anni fa, è conosciuto e amato universalmente. «Il libro della giungla», in uscita giovedì, in questa nuova versione in 3d di Jon Favreau, è riuscito nell'impresa. Una storia collaudata e quasi intoccata, nata originariamente dalla fantasia dello scrittore inglese Rudyard Kipling, un formato innovativo che fa sembrare «Avatar» un film già vecchio, un cast degno di un kolossal in odore di Oscar e un regista mago degli effetti speciali ma innamorato del cinema indipendente e dei film dove sono i rapporti tra i personaggi a farla da padrone. «Ovviamente avevo grande timore reverenziale a mettere le mani in un film che ha fatto personalmente Walt Disney, ma a distanza di 50 anni era arrivato il momento per raccontare di nuovo questa storia, con le nuove tecnologie che abbiamo finalmente a disposizione ma preservandone l'animo e le atmosfere, che sono sempre state il segreto del successo dell'originale. "Il libro della giungla" non è mai stato considerato uno dei film meglio realizzati da Disney, ma quello con più cuore e con personaggi unici e memorabili». Le prime recensioni al film negli Stati Uniti sono entusiastiche. «Ora il mio lavoro è finito e sono nelle mani del pubblico, ma le reazioni di chi lo ha visto mi confortano molto» dice Favreau. «Nel film del '67 la storia era perfetta e abbiamo cercato di mantenerla più o meno identica. Mowgli è stato allevato dai lupi nella giungla, ma quando Shere Khan, la tigre, scopre il suo rifugio inizierà a cacciarlo. Durante la fuga verso il villaggio degli umani incontrerà i vari compagni di avventura, fino allo scontro definitivo, con un finale a sorpresa. Quello originale mi aveva sempre lasciato l'amaro in bocca». Le canzoni - molto riuscite - «non le abbiamo potute mettere tutte, serviva equilibrio e un risultato adatto ai tempi, ma quelle importanti, che mi ricordavo, ci sono. Immaginate uscire dal cinema senza canticchiare la canzone che canta Baloo? Che "Libro della Giungla" sarebbe?». Nella parte di Mowgli Neel Sethi, scelto tra duemila candidati. Nell'originale americano Ben Kingsley è la premurosa pantera nera Bagheera (Toni Servillo nella versione italiana), Bill Murray è l'irresistibile orso Baloo (Neri Marcorè), Christopher Walken è l'ambizioso orango Re Luigi (Giancarlo Magalli), Scarlett Johansson è il perfido serpente Kaa (Giovanna Mezzogiorno è la doppiatrice italiana), Idris Elba veste i panni della feroce tigre Shere Khan. In India il kolossal potrà essere visto dai bambini «solo se accompagnati dai genitori» a causa degli effetti speciali che incutono «troppa paura».

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 32 12/04/2016 diffusione:14970 Pag. 29 tiratura:19749 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

«Mi drogo di regia Shakespeare e documentari» L'attore in tour in Abruzzo con letture di classici «Il cinema italiano non ha coraggio e nuove idee» «Mi drogo di regia Shakespeare e documentari»

«Mi drogo di regia Shakespeare e documentari» L'attore in tour in Abruzzo con letture di classici «Il cinema italiano non ha coraggio e nuove idee» di Ylenia Gifuni wPESCARA Pensa che il cinema italiano debba tornare a emozionare e che i produttori, se vogliono sfondare all'estero, debbano lasciar perdere «quella ricerca artefatta» dell'ironia a tutti i costi per incamminarsi su strade alternative. Sarà per questo che Giorgio Pasotti ha scelto di vestire i panni dei grandi autori della letteratura europea e di portarli in tour nelle scuole abruzzesi. Dante, Pirandello, Shakespeare e Calvino saranno reinterpretati «in maniera non convenzionale», con ironia e un pizzico di biasimo, giovedì sera sul palco del teatro Circus di Pescara (in replica venerdì al teatro di Gessopalena). Dopo il debutto alla regia con "Io, Arlecchino", definita dall'artista bergamasco «una droga, poiché una volta che inizi non riesci più a farne a meno», e dopo la commovente rivendicazione del ruolo di padre in una famiglia allargata con "Mio papà", l'attore di film e fiction di successo (tra cui "L'ultimo Bacio", "L'aria salata", "Dopo Mezzanotte", "Garibaldi" e "Le rose del deserto") torna a parlare del grande valore della cultura nazionale con un linguaggio moderno, atipico, adatto insomma a un pubblico di giovani. Che cosa l'ha convinta a interpretare i classici di fronte a una platea di adolescenti? «La cosa più bella del mio mestiere è condividere le esperienze con chi sta crescendo e formando i propri gusti. Questo è il pubblico del futuro ed è importantissimo sapere in che direzione sta andando. Raccontare i grandi classici nella maniera più moderna e attuale, senza prendersi troppo sul serio e anche con senso critico, ritengo che sia molto formativo». E qual è il suo autore classico preferito? «Sicuramente Shakespeare». Che valori vorrebbe trasmettere ai ragazzi che incontra? «Il valore della cultura italiana, che è la più antica, ricca e preziosa al mondo. È da qui che devono ripartire i ragazzi per trovare nuove idee o spunti, perché sono questi i valori che ci hanno indicato la strada da percorrere. Poi ce ne siamo dimenticati e oggi tutto ciò che arriva dall'estero è diventato memorabile». Un film che consiglierebbe? «Ce ne sono tantissimi sia del passato che della contemporaneità. Sono un appassionato della cinematografia scandinava, di quelle pellicole che raccontano l'attualità con un senso profondo e ironico. Penso a "Le mele di Adamo", ad esempio, che mi ha suscitato enormi emozioni. Ma suggerisco anche di riscoprire i grandi classici italiani come "C'eravamo tanto amati" di Ettore Scola, tre o quattro film di Fellini, più Monicelli, Risi e De Sica. Consiglio di curiosare tra questi nomi, in parallelo ai grandi Blockbuster americani, ammesso e non concesso che piacciano, perché siamo figli di questa cultura». A scuola qual era la sua materia preferita e quale odiava? «Storia, mentre odiavo la matematica». Guarda la tv? «Non ho molto tempo, ma quando sono a casa mi sintonizzo su National Geographic Wild e molto spesso ci rimango. Sono molto curioso, amo il mondo degli animali e i documentari che utilizzano tecnologie tali che sembra di vivere la Foresta amazzonica o la Savana. Questo tipo di programmi consentono di capire da dove veniamo». Parlando della sua carriera, di recente ha debuttato come regista in "Io, Arlecchino": com'è stato lavorare dall'altra parte, dietro la macchina da presa? «È stata una grande fatica e un'enorme responsabilità. La regia è una droga meravigliosa: una volta che l'hai provata non puoi più farne a meno. Mi ha insegnato molto sul mondo del cinema, visto che il mio sguardo era nato e sviluppato da un'altra angolazione, quella dell'attore che vive dentro la scena, mentre nel mestiere del regista bisogna allontanarsi dall'opera per avere un quadro d'insieme e poterla giudicare con distanza». Le prossime sfide che la vedranno protagonista: cinema, tv o regia? «Spero di avere una nuova occasione per cimentarmi con la regia. A maggio finirò la seconda parte della tournée che mi vede

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 33 12/04/2016 diffusione:14970 Pag. 29 tiratura:19749 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

impegnato nello spettacolo "Il metodo" al Manzoni di Milano e a giugno finirò le riprese del film "Tulips" iniziato lo scorso anno con la regista olandese premio Oscar Marleen Gorris. La storia è ambientata in un paesino della Puglia. E' una commedia surreale che racconta l'amicizia tra un ragazzo olandese alla fine della seconda guerra mondiale e me, abitante del posto». In "Mio papà" lei è un sommozzatore di una piattaforma al largo della costa adriatica. Un tema molto sentito in Abruzzo. Andrà a votare al referendum? «Il film in realtà racconta altro, la mancanza di diritti di uomini o donne che subentrano in famiglie esistenti. Oggi si parla tanto di famiglia allargata, ma quando ci si innamora di una donna con dei figli diventa difficilissimo entrare in contatto con questi bambini innanzitutto perché non si hanno diritti. Ma la cosa peggiore è scoprire, al termine del legame, che non si può più nemmeno fare una telefonata a quella creatura che abbiamo visto crescere. Il tema delle trivelle non lo conosco bene. Abbiamo girato il film tra Pescara e San Benedetto del Tronto, per me l'Adriatico è meraviglioso, dalla Romagna in giù, mi ricorda quando ero bambino e la gente è squisita». E invece cosa pensa del cinema italiano? «Il cinema italiano deve avere coraggio e trovare la sua identità. I produttori devono mettersi in discussione e non sostenere troppo la commedia superficiale e fine a se stessa. Ritengo che oggi si sia esaurita la voglia di ridere e vivere spensieratamente. La gente vuole alternative». Tuttavia il film che ha battuto ogni record d'incasso è stato "Quo vado" con Checco Zalone... «Zalone è un caso a sé, una mosca bianca. È come dire che il cinema italiano sia rappresentato da o . Invece è un sistema che deve essere in grado di rappresentare coraggiosamente le richieste del pubblico, magari iniziando a fare film che riconquistano il mercato straniero». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 34 12/04/2016 diffusione:11936 Pag. 38 Ed. Brindisi tiratura:15599 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

(C) Il QuotidianoDiPUglia | ID: 00000000 | IP: 93.63.249.2 Il regista Edoardo Winspeare pronto a girare "Una vita in comune" lancia un appello ai salentini: «Questo film facciamolo insieme» Un sindaco, i banditi e la poesia Crowdfunding per il nuovo progetto di Winspeare, ciak il 9 maggio

di Ilaria MARINACI Conto alla rovescia per l'inizio delle riprese di "Una vita in comune", il nuovo attesissimo film di Edoardo Winspeare, scritto insieme all'inseparabile Alessandro Valenti, a due anni di distanza dal successo di "In grazia di Dio", premiato con il Globo d'Oro. La data è stata fissata al 9 maggio, e, proprio come nel precedente, si girerà per cinque settimane nel Capo di Leuca, stavolta fra Tiggiano, Corsano, Gagliano e Tricase. Prodotto dalla Saietta Film in collaborazione con Banca Popolare Pugliese e Rai Cinema, "Una vita in comune" potrà contare anche sul contributo dal basso dei salentini e di chiunque voglia dare il proprio contributo attraverso il crowdfunding (per donare basta andare sul sito www.lavitaincomune.com). «Un gesto soprattutto simbolico - spiega il regista salentino - per far sentire il pubblico parte del film. Infatti, basta versare anche 10 euro e in cambio si riceverà la cittadinanza onoraria dell'immaginario comune di Disperata, dove è ambientata la storia». Sindaco di Disperata e protagonista del film è Gustavo Caputo, socio di Saietta Film , avvocato di professione, reinventato attore da Winspeare per "In grazia di Dio". Il cast, riconfermatissimo, sarà lo stesso del precedente film (Celeste Casciaro, Barbara De Matteis, Anna Boccadamo e via dicendo) più alcuni innesti eccellenti, provenienti soprattutto dal teatro salentino, e un curioso esordio cinematografico, quello dell'editore Piero Manni. Ci racconta qualcosa della trama del film? «La storia è quella del sindaco della piccola città di Disperata, Filippo Pisanelli (Caputo, appunto), che è abbastanza depresso. L'unico posto dove è felice è il carcere in cui insegna letteratura italiana ai detenuti. Qui, conosce due malviventi - gli attori Antonio Carluccio e Claudio Giangreco - e, iniziandoli alla poesia, riuscirà a riportarli sulla retta via. È, in sostanza, la storia di un'amicizia inconsueta fra un sindaco, elegante e colto, quasi inadatto a fare il primo cittadino, e questi due banditi. Stavolta ci cimentiamo, quindi, con una commedia buffa, non classica con battute una appresso all'altra, ma spero che divertirà il pubblico». Farete un casting? «No, perché i ruoli sono tutti ormai definiti. Oltre al cast già visto in "In grazia di Dio", ci saranno gli attori salentini Salvatore Della Villa, Ippolito Chiarello, Fabrizio Saccomanno, Fabrizio Pugliese, Marco Antonio Romano, "rubati" al palcoscenico teatrale, e il barese Franco Ferrante, che fa la parte del barese. E poi ci sarà, per la prima volta sul grande schermo, Piero Manni, nel ruolo di un erudito di paese, il professor Ercolino Cucurachi». Come le è venuta l'idea di questa storia? «Mi è venuta proprio grazie a due editori: uno è Manni, che insegnava in carcere, e l'altro è Cosimo Lupo, per un libro che aveva pubblicato e mi aveva regalato». Il titolo del film ha un duplice significato. «Sì, di vita in Comune inteso come municipio, ma anche come comunità. Il sindaco governa un paese dove tutti litigano fra di loro, non a caso si chiama Disperata, ma la sua amicizia con i due malviventi sarà foriera di cose belle anche per la città». Quale sarà la morale, volendola spiegare in poche parole? «Il senso del film è l'idea che bisogna cercare un modo per vivere insieme. In qualche caso, le persone più disperate e neglette della società sono quelle che riservano le sorprese più belle e potrebbero aiutare a migliorare la comunità. Il merito del sindaco sarà far uscire la bellezza che c'è nei due banditi, prima dediti alle rapine in banca e affiliati alla mafia. Noi italiani, ma soprattutto noi meridionali, siamo cinici, pensiamo che tutto ciò che ci circonda sia corrotto e, in un certo senso, ci adagiamo su questa convinzione. Invece, questo film vuole dimostrare che un singolo può fare la differenza». Foto: A sinistra, il regista Edoardo Winspeare. Qui sopra, Gustavo Caputo, protagonista di "Una vita in Comune". In basso, da sinistra, Celeste Casciaro e Barbara De Matteis che saranno anche nel nuovo film

ANICA - CINEMA - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 35 12/04/2016 Pag. 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato al botteghino Come in una favola la regina di ghiaccio sconfigge i Supereroi

Nell'ultimo week end le favole battono i supereroi nei cinema italiani: al top della classifica Cinetel c'è infatti Il cacciatore e la regina di ghiaccio , con Charlize Theron. Il film debutta in Italia registrando un in casso di 1.352.053 euro, spingendo i su pereroi di Batman v Superman al terzo po sto, superati pure da Veloce come il vento di Matteo Rovere, con Stefano Accorsi.

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8 articoli 12/04/2016 diffusione:158404 Pag. 25 tiratura:211708 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Media e tlc. Il gruppo francese rileva in Francia il 15% di Fnac Mediaset, sì della Borsa a Vivendi Carlo Festa

pMediaset festeggia in Borsa (+2,57%) l'accordo con Vivendi e gli analisti guardano anche all'appeal speculativo dell'operazione. All'indomani dell'intesa ad ampio raggio fra Colognoe il gruppo francese si cominciano a fare i conti sull'intesa che dal punto di vista azionario porterà Mediaset a possedere il 3,5% di Vivendi, e quest'ultima ad avere la stessa quota di Cologno e il 100% della piattaforma Premium. Nel frattempo, in Francia, Vivendi ha annunciato ieri di aver raggiunto un'intesa per acquistare il 15% della catena francese di negozi Fnac. Il gruppo presieduto da Vincent Bollore', infatti, si è impegnato a sottoscrivere un aumento di capitale riservato per 159 milioni di euro al prezzo di 54 euro per azione (pari al prezzo di chiusura di venerdi' scorso). Servizio u pagina 26 pMediaset festeggia in Borsa (+2,57%) l'accordo con Vivendi e gli analisti guardano anche all'appeal speculativo dell'operazione. All'indomani dell'intesa ad ampio raggio fra Cologno e il gruppo francese si cominciano a fare i conti sull'intesa che dal punto di vista azionario porterà Mediaset a possedere il 3,5% di Vivendi,e quest'ultima ad avere la stessa quota di Cologno e il 100% della piattaforma Premium. Gli analisti di Banca Imi ipotizzano infatti che l'accordo potrebbe avere una valenza difensiva in un settore sempre più globale, ma non è da escludere che Vivendi possa aumentare la sua quota futura in Mediaset come ha fatto in Telecom Italia: anche se al momento i termini dell'operazione sono chiari, visto che Vivendi potrà salire al massimo al 5% del gruppo posseduto dalla famiglia Berlusconi nei prossimi 5 anni. Al di là dell'appeal speculativo molti broker guardano alla valutazione implicita data a Premium nell'operazione. Il 3,5% delle due società è stato valutato alla media dei tre mesi in Borsa: 893 milioni per Vivendi, 137 per Mediaset. La differenza la copre la pay tv Premium, valutata complessivamente circa 756 milio­ ni, compresi gli 83 milioni di euro che la stessa Mediaset pagherà a Telefonica per acquistare l'11% della piattaforma. Da ricordare che i 756 milioni comprendono anche i 100 milioni di euro di cassa contenuti in Premium, quindi alla fine il valore complessivo al quale la piattaforma passa di mano è di oltre 600 milioni: inferiore a quello stimato qualche mese fa, quando si ipotizzava un range tra 900 milioni e un miliardo. Di sicuro, Mediaset deconsolida la pay tv, con attività in perdita che hanno registrato 641 milioni di euro di ricavi ma anche un ebit negativo di 115 milioni di euro nel 2015 e ora potrà concentrarsi sulle attività free to air italiane caratterizzate da una buona redditività. Tanto che Mediaset senza Premium avrebbe chiuso il 2015 con un utile operativo di 345 milioni dovuto a circa 560 milioni di minori costi e a circa 450 milioni di minori ricavi a livelli di gruppo. Al netto di Premium, l'esercizio chiuso a dicembre ha registrato 3,074 miliardi di ricavi consolidati netti (3,524 miliardi il dato effettivo con la pay­tv)e 2,729 miliardi di costi totali (3,29 miliardi in bilancio): l'ebit pertanto salirebbe a 345,1 milioni dai 231 milioni reali. Premium infatti, come riportato nella relazione di bi­ lancio di Mediaset, ha registrato nel 2015 (primo esercizio come società separata) un risultato operativo negativo per circa 115 milioni. Dai numeri proforma si evince inoltre come il deconsolidamento di Premium riporterebbe in utile la gestione operativa delle attivita' televisive (da ­47 milioni effettivi nel 2015 a +66,8 milioni del proforma) e incrementerebbe nettamente il contributo di Mediaset Italia ai risultati di gruppo: l'utile operativo 2015 del business italiano infatti salirebbe a 140,4 milioni pur restando inferiorea quello di Mediaset Espana (205 milioni). Insomma, l'operazione ha una grande logica industriale, visto che l'obiettivo della partnership frai due gruppiè quello di creare una major europea nella produzione di contenutie la costituzione di una piattaforma OTT (over the top content) paneuropea. Ma se si guarda alla sola Premium, l'accordo ha anche una forte valenza finanziaria. C'è inoltre da dire che Mediaset continuerà a supportare Premium nei prossimi 5 anni, in particolare in tre aree: noleggio della capacità di trasmissione sul digitale terrestre, canali non sportivi e raccolta pubblicitaria.

ANICA - TELEVISIONE - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 38 12/04/2016 diffusione:237405 Pag. 26 tiratura:336211 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato L'OPERAZIONE. GLI EFFETTI DELL'ALLEANZA CON VIVENDI Cedere Premium costa Da Mediaset 120 milioni Cologno continuerà a fornire servizi alla pay tv che gli frutteranno 50-60 milioni all'anno (s.b.)

MILANO. Mediaset festeggia in Borsa l'accordo con Vivendi in base al quale il gruppo di Cologno cederà ai francesi le attività Premium che bruciano cassa, anche se parteciperà in parte al rilancio delle stesse diventanto il terzo socio del colosso francese grazie a uno scambio azionario del 3,5%. Ma ieri i titoli della società che fa capo alla famiglia Berlusconi sono saliti solo del 2,5%, perché in attesa di maggiori dettagli sulle sinergie che Mediaset realizzerà con Vivendi, il mercato ha messo in conto 200 milioni di uscite in più, che inizialmente non aveva considerato. Se è vero che l'accordo tra Mediaset e Vivendi prevede solo uno scambio di azioni - che peraltro i due gruppi hanno già in portafoglio -, è anche vero che Mediaset dovrà ricomprare da Telefonica il suo 11% di Mediaset Premium (con un esborso di 83,6 milioni) e poi cedere la tv a pagamento che nel frattempo è stata dotata di circa 120 milioni di cassa, ai francesi. Vivendi ha infatti valutato Mediaset Premium 756 milioni in azioni pari al 2,96% del gruppo francese, ma tolta la liquidità immessa in questa divisione, né deriva un prezzo di circa 636 milioni, che equivale al 30% in meno di quanto pagato da Telefonica nel 2015 (quando il 100% del canale a pagamento fu valutato 900 milioni). Detto questo, gli esperti restano convinti che cedere un asset che da anni perde soldi prima di dover rinegoziare i diritti per il calcio, sia comunque una buona notizia per il gruppo italiano. Mediaset ha infatti precisato che l'attività che è stata appena ceduta a Vivendi nel 2015 ha generato circa 450 milioni di ricavi, 560 milioni di costi con un risultato operativo negativo per 115 milioni. Dunque ha stimato che senza Mediaset Premium le attività italiane del gruppo di Cologno avrebbero chiuso il 2015 con un fatturato di 3.074 milioni sostenendo 2.729 milioni di costi, generando utili pari a 66,8 milioni(contro i 47 milioni di perdita realizzati nel 2015). «La vendita di Premium è solo una parte di un più vasto accordo con Vivendi ha dichiarato ieri Marco Giordani, direttore finanziario di Mediaset - dove prima di tutto rimaniamo coinvolti ed esposti nel mercato delle pay tv. Le sinergie tra i due gruppi arriveranno dai costi tecnologici oltre a quelle che riguardano il know how». L'operazione si perfezionerà a settembre e andrà a regime nel 2017 quando gli analisti stimano che Mediaset tra pubblicità, contenuti e servizi che continuerà a fornire a Premium, dovrebbe generare 50-60 milioni di ricavi in più che verranno fatturati direttamente a Vivendi. Inoltre, senza il fardello di Premium, il Biscione potrà investire maggiormente sulle proprie reti, ma anche pagare cedole più ricche ai suoi azionisti. E questo senza contare il rilancio della pay tv che Vivendi cercherà di realizzare mettendo a fattor comune le attività italiane con quelle di Canal+, a cui possono aggiungersi alleanze nei contenuti con Telecom Italia, controllata dai francesi.

ANICA - TELEVISIONE - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 39 12/04/2016 diffusione:237405 Pag. 34 tiratura:336211 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato R2 La tv su misura Con 75 milioni di abbonati a Netflix manca solo la Cina Ma ora la sfida dei servizi streaming al piccolo schermo punta a unire modelli di business diversi per accompagnare gli utenti dall' intrattenimento all'acquisto dei prodotti Per Reed Hastings "vhs e dvd sono state la prima forma di televisione on demand" JAIME D'ALESSANDRO

«A PARIGI I NOSTRI figli non verrà mai in mente di chiedere: cosa c'è stasera in tv? Quel mondo è finito». Reed Hastings, gran capo di Netflix, tenta di scrivere così l'epitaffio della televisione tradizionale. Lo fa fra le vetrate alte dieci metri e le putrelle di ferro di La Cité du cinéma di Luc Besson, periferia nord di Parigi, davanti a centinaia di giornalisti. Il colosso di Los Gatos, in California, qui ha ribadito e aggiornato i suoi numeri: 75 milioni di abbonati e la presenza in 190 paesi quando erano poco più di cinquanta a fine 2015. Manca solo la Cina, ma è questione di tempo, oltre a Corea del Nord e Siria. Una marcia trionfale dello streaming. Non si sa quante siano effettivamente le sottoscrizioni a pagamento, si parte da 7,99 euro al mese, e quelle che usufruiscono del mese gratuito di prova. A gennaio, da stime attendibili, in Italia il numero di registrazioni al servizio era di circa 280 mila dopo due mesi dal lancio. Delle quali però "solo" 110 mila circa si erano trasformate in abbonamenti. Pochi, secondo Pier Silvio Berlusconi. Eppure da allora sono già diventati 250 mila. Aggiungendo Sky Online, Infinity di Mediaset e TimVision si arriva a circa un milione e 250 mila spettatori per lo streaming. Ed è probabile, anzi certo, che fra sei mesi la situazione sarà completamente diversa. Che sia l'unica tv del futuro è dubbio, di sicuro è un modello che sta costringendo tutti ad adottare contromisure, come dimostra l'accordo Mediaset-Vivendi per far nascere a settembre il primo colosso europeo - anzi "latino" come lo definisce Vincent Bolloré - del settore. Ed è anche la tv tecnologicamente più avanzata, facile da usare o, come spiega Hastings, "su misura". «L'operazione Vivendi-Mediaset non ci spaventa», commenta serafico. «In America, dove in tanti competono, c'è spazio per tutti. E fa piacere che da voi alcuni protagonisti del mondo televisivo (il riferimento è a Pier Silvio Berlusconi, ndr) perdano tempo a parlare di Netflix. La realtà è che abbiamo avuto partenze difficili, in Brasile ad esempio, ma non è il caso dell'Italia». Non fornisce numeri esatti, ma ribadisce la previsione: in sette anni saranno in un terzo delle nostre case. «Vhs e dvd sono state la prima forma di televisione on demand», dice Hastings ricordando gli esordi dell'azienda nel 1997, quando per dieci anni non fece altro che affittare e spedire dvd. «Ma quella di oggi è una tv che si adatta ai nostri ritmi, agli schermi che usiamo, puoi fermare la visione e riprenderla quando e dove vuoi. Grazie al modo di guardare delle persone, riusciamo a sapere cosa serve e come migliorare in continuazione». Pubblicano le puntate delle serie tutte assieme perché per loro sono come un libro: lo leggi quando vuoi e per quanto tempo preferisci. Potendo scegliere in un catalogo ampio, ma non infinito, che stando alle stime vale negli Stati Uniti 1100 show televisivi e 4500 film, mentre in Italia si parla di 126 serie e 1000 film. Altrove, fra Africa e Asia, i numeri scendono ancora e non di poco. Mediamente però, fanno notare qui a Parigi, la maggior parte delle persone guarda fra i 40 e i 50 titoli in un catalogo che ne offre migliaia. Una delle pietre di volta, si è detto spesso in passato, sono le serie e film originali e il fatto di renderle disponibili subito. Il 10 marzo la seconda stagione di Daredevil è apparsa nel catalogo dei 190 paesi dove Netflix è presente. E pensare che tre anni fa non produceva ancora nulla ma si limitava a trattare i contenuti di altri. Oggi alterna successi globali come House of Cards a serie locali come Marseille con Gérard Depardieu, che verrà pubblicata il 5 maggio. Oltre a film come Special Correspondents (esce il 29 di questo mese), firmato da Ricky Gervais, "padre" della serie cult The Office. Che sul palco di Parigi ha parlato «di una tv per tutti senza più compromessi e palinsesti decisi dall'alto». Frasi di circostanza, per carità, ma pronunciate da chi ha passato anni e anni alla Bbc. In tutto sono 35 titoli originali, che il prossimo anno saranno 70, e fra questi ci dovrebbe essere anche Suburra realizzato in Italia. Ma la chiave non è più solo

ANICA - TELEVISIONE - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 40 12/04/2016 diffusione:237405 Pag. 34 tiratura:336211 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

produttiva. C'è anche e soprattutto l'idea di una tv che quasi si indossa benché abbia per la prima volta una dimensione globale. E che unisce modelli di business differenti. E se Netflix dichiara di non voler confrontarsi con il mercato delle news e dello sport, la concorrenza inizia a guardarsi intorno. La Apple sta realizzando un serial con Dr. Dre e un altro con Will.i.am sul mondo della musica e su quello delle app. Due aree strategiche per Tim Cook e compagni. L'altro colosso americano dalle mire planetarie, che come Apple ha radici profonde altro, è quello di Jeff Bezos. Roy Price, a capo degli Amazon Studios, dipinge infatti uno scenario più complesso, per certi versi azzardato, di quello di Hastings. «Abbiamo iniziato nel 2013 partendo dagli Stati Uniti per poi raggiungere l'Inghilterra, la Germania, l'Austria, il Giappone e l'Italia che per noi è un mercato molto importante», ha raccontato a Perugia, dove lo abbiamo incontrato al Festival Internazionale del Giornalismo, alludendo al prossimo arrivo nel nostro Paese. «Anche noi produciamo le nostre serie, da Transparent a The man in the high castle (da La svastica sul sole di Philip Dick, ndr ), fino al progetto firmato da Woody Allen. E anche noi abbiamo iniziato a produrre film. Tutti si vogliono distinguere, per non avere lo stesso catalogo. Un processo inevitabile. Ma quello che gli altri non hanno, cominciando da Netflix, è un sistema di spedizione e consegna puntuale». Viene detta come una battuta, ma è molto di più. Prime, il servizio di Amazon da 99 dollari l'anno, è un ecosistema. Negli Usa dà accesso allo streaming video e a quello musicale, ai servizi cloud per le foto, alle spedizioni gratuite dal negozio di Jeff Bezos comprese quelle consegnate a un'ora dall'ordine e quelle dai ristoranti. E dà accesso anche alle promozioni speciali legate alla moda. Tutti servizi ritagliati sui singoli utenti e sui loro gusti. «A proposito di moda», prosegue Price, «da qualche tempo trasmettiamo in diretta eventi di moda e gli spettatori possono comprare i capi che vedono sfilare. Ma è solo un esempio di quel che potremmo fare in futuro». Vengono citate le chat legate alle trasmissioni su Twitch, che Amazon ha comprato per poco meno di un miliardo di dollari, la tv online dove vengono trasmessi dal vivo eventi legati a quel mondo tanto amato da milioni di millennials che va sotto il nome di e-sport. E quando gli si chiede se intendono sfruttare quella tecnologia per trasmettere come farà Twitter anche gli eventi sportivi tradizionali - ultimo baluardo della tv vecchio stile - la risposta è chiara: «Per noi al centro ci sono i clienti e quel che a loro importa. Non è un mistero che lo sport in diretta piaccia a tanti». Anche questo è un epitaffio. E rischia di essere quello definitivo. Servizi streaming in Italia 250.000 1milione abbonati ai servizi Sky Online Tim Vision Netix Infinity REED HASTINGS Ha fondato nel 1997 Netflix, allora un servizio di noleggio vhs, dvd e videogame e ora un colosso dei servizi streaming con 75 milioni di abbonati in tutto il mondo ROY PRICE Vicepresidente di Amazon Studios, la divisione dell'azienda che si occupa di sviluppare produzioni cinematografiche e televisive VINCENT BOLLORÉ Azionista di maggioranza del Gruppo Vivendi, ha annunciato per settembre la nascita in Europa di un "Netflix latino" realizzato grazie all'accordo con Mediaset 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Netix raggiunge i 75 milioni 75,0 57,4 53,1 50,0 48,4 44,4 40,3 37,6

ANICA - TELEVISIONE - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 41 12/04/2016 diffusione:237405 Pag. 34 tiratura:336211 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

36,3 33,3 29,4 27,6 26,5 74,0 69,1 65,6 62,3 Numero di sottoscrizioni in milioni per quadrimestre FONTE Netix 2 Q1 Q4 Q3 Q2 Q1 Q4 Q3 Q2 Q1 Q4 Q3 Q2 Q1 Q4 Q3 Q2 Q1 2

ANICA - TELEVISIONE - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 42 12/04/2016 diffusione:237405 Pag. 35 tiratura:336211 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato R2 Quel bazar infinito che ipnotizza giovani e vecchi ANTONIO DIPOLLINA

AESSERE ottimisti, nel futuro della tv in senso ampio c'è una tale confusione che qualcuno finirà per farsi male da solo (citazione da Altan, la cui espressione era però più cruda). Ma è ovvio che ci siamo dentro, al cambiamento epocale con tutti gli attori che tirano la realtà dal proprio lato. Meglio attenersi a quello che succede davvero. Chi ha i soldi, tanti, lancia bordate fortissime: vedi Facebook Live, pezzi di tv autoprodotta e che va in circolo nel circuito più gigantesco che c'è. Vedi quelli di Twitter che hanno iniziato negli Usa a toccare il tasto bollente dei diritti sportivi con il football. C'è caso che i boss del social si siano stufati di essere gestori di un mezzo usato soprattutto per collegare tra loro gli spettatori della vecchia tv: a quel punto, è la manovra, guardate direttamente da noi, commentate da noi, perché dovete andare altrove. Chi non ha soldi abbastanza si coalizza per reggere l'urto. È il caso di Mediaset-Vivendi, forse davvero (anche) in chiave anti-Netflix: che però sarebbe un discorso a parte, visto che la frase «i giovani non chiederanno mai più cosa c'è stasera in tv» immagina un giovane che si stampa sul divano a guardare film e serie tv, non certo quello che produce video per Facebook Live - e volendo, dovrebbe essere un giovane che paga l'abbonamento, una specie di bestemmia per le nuove generazioni. Ma intanto appunto si muove quasi tutto. Balzo dall'altra parte: c'è la tv tradizionale. Da noi, a parte i numeri complessivi che sono calati da quel dì, le percentuali reggono, casomai si spostano in parti sempre maggiori nelle piccole tv gratuite e dall'offerta sbarazzina. A tremare saranno casomai le pay-tv: ma finché il calcio e le serie migliori rimangono nel pacchetto, il rischio è calcolato. E comunque se c'è da investire, le pay lo stanno facendo soprattutto nella tv gratis. Insomma, una tendenza che porti in una sola direzione non c'è. È semmai il contrario. Resterebbe lo spettatore: quello non giovane che tra non molto si troverà decine di richieste di pagamento da decine di produttori e tutti convinti di avere il meglio che c'è. E il giovane che guarda con sorpresa tutti costoro che gli spiegano come guarderà la tv in futuro e avrà, beato lui, la consueta espressione sul volto: chi, io? E tornerà a piluccare - gratis - pezzi di video dove più gli aggrada.

ANICA - TELEVISIONE - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 43 12/04/2016 diffusione:174381 Pag. 1.10 tiratura:249918 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

INTERVISTA La battaglia per la tv via internet Nel mondo le varie piattaforme on demand stanno cercando di conquistare più utenti possibili con alti investimenti e palinsesti dedicati. E nel mercato, dominato da Netf lix, si è appena affacciato il nuovo Vivendi­Mediaset Intervista "Vivendi­-Mediaset non ci fa paura Netflix cresce secondo le attese" Il fondatore Reed Hastings: "La concorrenza è spietata, ma stiamo investendo molto" LUCA DONDONI

PARIGI Quando vent'anni fa cominciò l'avventura di Netflix ( a l l 'e p o c a l 'azienda distribui va D vd) nemmeno il presidente e fondatore Reed Hastings si sarebbe immaginato che quella che più tardi sarebbe diventata la prima tv via internet sarebbe arrivata nelle case, sui tablet e i cellulari di circa 75 milioni di abbonati (ad oggi 45 milioni ne gli St ati Uniti e 30milioni nel resto del mondo). Ieri alla Cité du Cinema il fondatore, assieme al direttore dei contenuti Ted Sarandos, ha raccontato i prossimi investimenti ed impegni: «Le tecnologie hanno creato la possibilità per la transizione ha detto Hastings -. Oggi si sceglie di vedere lo spettacolo che ci piace su qualsiasi schermo possibile e ormai con gli smartphone o i tablet è possibile farlo dappertutto. Tali opportunità sono sublimate grazie ai sottotitoli. L'internet tv è una tv che funziona molto meglio». Mister Hastings, siete preoccupati dall'accordo Mediaset e Vivendi che qualche giorno fa hanno annunciato di voler creare una piattaforma di programmi via internet e quindi in concorrenza diretta con voi? «Per nulla al mondo. Abbiamo una grande risposta da parte del pubblico e anche se c'è tanta gente che si sta impegnando per contrastarci non siamo preoccupati; in America molti imprenditori come Amazon, Comcast, Hulu o la stessa You Tube stanno andando bene. Noi cresciamo e loro crescono». Eppure, non credete che questo attacco frontale da parte di due colossi come Mediaset e Vivendi possa compromettere i vostri programmi di espansione europea? «Assolutamente no. Facciamo il nostro gioco e cerchiamo di espanderci il più possibile senza guardare a quanto fanno gli altri. Ripeto, è indubbio che la concorrenza sia spietata e stia facendo di tutto per creare un palinsesto interessante ma noi siamo Netflix». Pier Silvio Berlusconi però ha dichiarato alla stampa che finora in Italia non state andando così bene. Che cosa pensate, se aggiungiamo che nel nostro Paese si dice abbiate raggiunto appena 200 mila abbonati. Non sono un po' pochi? «Siamo contenti che ci sia gente che spende tanto tempo per discutere su di noi. La mia risposta è che da voi stiamo investendo molto e producendo una serie che sarà sicuramente un gran successo. Si intitola Suburra e Vedrete sarà epica. Sui numeri non posso rispondere». Lo scorso 22 ottobre al lancio nel nostro Paese vi eravate preposti un traguardo. Fra sette anni dovreste essere in un terzo delle case italiane. Siete ancora così ottimisti? «Certo che sì. I risultati che abbiamo ottenuto sono in linea con le aspettative e siamo certi che il lavoro sulle tecnologie e sui contenuti dovrebbe portarci al raggiungimento degli obiettivi». Certo che se anche in Italia poteste avere i diritti esclusivi delle vostre serie più seguite, «House of Cards» o «Orange is The New Black» sareste più contenti. La prima va su Sky Atlantic e così sarà anche per la prossima, 5 a stagione, mentre per la seconda siete riusciti a rinegoziare con Infinity. «Purt roppo House of Ca rds rimarrà fuori dal nostro bouquet italiano, ma ci stiamo l avo rand o, ment re per Orange is The New Black passo passo ci stiamo avvicinando e almeno per la quarta st agione lo t rasmette remo anche noi. Diciamo che siamo contenti ma non completamente». Quando sarete contenti al cento per cento? «N on siamo ancora in Cina e saremo davvero felici quando arriveremo anche lì. Ci stiamo impegnando al massimo investendo parecchi sforzi ma per le licenze in quel Paese è davvero complicato. In più c'è tutto un lavoro sulla banda larga che deve essere ancora fatto. Non disperiamo». Sentendola parlare, la sua parola d'ordine dovrebbe essere «positività». Anche se lo sbarco in Brasile non è andato come immaginavate. O no? «È vero, è stato molto più difficile di quanto ipotizzato. Una volta messi a posto i problemi sugli abbonamenti, le problematiche dei sottotitoli e il tipo di prodotto che abbiamo proposto al pubblico le cose adesso vanno assolutamente meglio». L'alleanza appena nata Nascerà a settembre con film e serie tv in stile Usa. A questo punta il tandem Vivendi­Mediaset con il suo «Netflix europeo», che a Vincent Bolloré piace chiamare «latino». Un'alleanza

ANICA - TELEVISIONE - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 44 12/04/2016 diffusione:174381 Pag. 1.10 tiratura:249918 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

estesa alla spagnola Telefonica e aperta a un gigante Usa (Fox o Warner). Con questa piattaforma di contenuti on demand e disponibile on line, proprio come Netflix, Bolloré e Berlusconi puntano oltre che alla Francia e all'Italia, anche alla Germania. Si punta poi a produrre tre tipi di prodotti: i film, europei ma con standard americani e anche con loro star; serie tv con numero elevato di puntate (una quarantina); le fiction sul modello di «Montalbano». Anche in America Amazon, Comcast, Hulu e You Tube vanno bene. Noi cresciamo e loro crescono Per l'Italia stiamo producendo una serie che sarà un sicuro successo: "Suburra". Vedrete sarà epica Non siamo ancora in Cina e saremo felici quando arriveremo anche lì. Ma le licenze sono tanto complicate Reed Hastings Presidente e fondatore di Netflix Foto: Presidente Reed Hastings presidente Netflix, ha presentato ieri a Parigi le produzioni originali che vedremo prossimamente Foto: VON JUTRCZENKA/PICTURE­ALLIANCE/DPA/AP Foto: I titoli originali Da sinistra, una scena di «Orange is The New Black», di «House of Cards» con Kevin Spacey e Robin Wright e del futuro «Special Correspondents» con Eric Bana che debutta il 29 aprile

ANICA - TELEVISIONE - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 45 12/04/2016 diffusione:98970 Pag. 1 tiratura:162805 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato ACCORDO VIVENDI Senza Premium Mediaset torna a fare profitti anche in Italia Francesca Gerosa e Andrea Montanari

(Montanari a pagina 9) Senza Premium Mediaset torna a fare profi tti anche in Italia La borsa ieri ha premiato il titolo Mediaset (+2,57% a 3,59 euro) per l'operazione con Vivendi annunciata venerdì, tramite la quale il Biscione si ritroverà a detenere il 3,5% del gruppo francese in cambio di un'identica partecipazione nel gruppo di Cologno Monzese e del 100% della pay tv Mediaset Premium. Obiettivo della partnership è dare vita a un polo paneuropeo capace di fronteggiare la concorrenza di Sky nella tv a pagamento e nell'acquisto di diritti televisivi e di reggere l'urto di Netflix nello streaming online anche grazie allo sviluppo di piattaforme comuni sui contenuti. Anche se, come emerge dai dati pro-forma del 2015 di Mediaset, il disimpegno da Premium dà soprattutto fiato al bilancio del gruppo controllato dalla famiglia Berlusconi. In particolare, la società guidata da Pier Silvio Berlusconi senza il fardello della pay digitale (641 milioni di ricavi e 84 milioni di perdite) avrebbe chiuso il 2015 con un utile operativo di 345 milioni, legato in gran parte (560 milioni) ai minori costi gestionali. Al netto di Premium, inoltre, i conti dell'anno scorso sarebbero stati archiviati con ricavi per poco più di 3 miliardi (rispetto ai 3,524 miliardi registrati a bilancio) e costi per 2,7 miliardi (anziché 3,29). L'ebit sarebbe così salito a da 231 a 345,1 milioni. Premium del resto l'anno scorso ha registrato un risultato operativo negativo per circa 115 milioni. Infine i dati segnalano che senza la pay tv il Biscione avrebbe registrato il ritorno all'utile della gestione operativa delle attività televisive (da - 47 milioni a +66,8 milioni). «L'accordo con Vivendi potrebbe essere interpretato come una mossa difensiva in un settore media sempre più globale e competitivo, ma anche come il primo passo di Fininvest per un ritiro dal business della tv», hanno commentato gli analisti di Banca Imi, i quali non escludono che il gruppo francese aumenti in futuro la partecipazione in Mediaset, anche se l'operazione prevede che nei prossimi tre anni i transalpini non vadano oltre il 5% del Biscione. Certo, sarebbe stato meglio un accordo con una componente per cassa, in modo da poter ridurre il debito e/o remunerare gli azionisti, ma per gli esperti di Hsbc il trasferimento del rischio-Premium da Mediaset a Vivendi è positivo e «il rischio di avere una quota del 3,5% nel gruppo francese è di gran lunga preferibile rispetto al mantenimento in portafoglio dell'89% di Premium». Per i broker di Kepler Chevreux, inoltre, il Biscione «unisce le forze con Vivendi in un mercato che sta diventando sempre più competitivo» e l'operazione «supporta il valore di Mediaset in un momento in cui ci aspettiamo una ripresa della raccolta pubblicitaria in Italia: +3% nel primo trimestre e +6% ad aprile». Quanto all'impatto finanziario, la simulazione di Banca Imi indica un incremento dell'utile per azione rettificato dell'8,6% nel 2017 in virtù del deconsolidamento di Premium, prima di scontare tutte le sinergie. Mentre per Mediobanca l'utile del gruppo dovrebbero beneficiare di questo accordo e ci sarà un vantaggio anche sul fronte dei ricavi, perché il gruppo italiano continuerà a essere fornitore di contenuti per la pay tv e probabilmente raccoglierà pubblicità e affitterà le frequenze a Premium. Tutto ciò dovrebbe tradursi in un aumento a due cifre percentuali dell'utile per azione, almeno nel medio termine. Anche la generazione di free cash flow migliorerà grazie a questo accordo. Infine, «la nostra sensazione è che ne beneficerà anche la cedola di Mediaset», segnalano gli analisti di Piazzetta Cuccia. «Notiamo infatti che storicamente la politica di dividendi del gruppo è sempre stata estremamente chiara», prevedendo la distribuzione ai soci del «100% del free cash flow delle attività principali italiane, oltre al dividendo pagato dagli asset del gruppo in Spagna l'anno precedente». (riproduzione riservata) MEDIASET 11 gen '16 11 apr '16 2,6 3,4 3,0 3,8 quotazioni in euro 3,59 € +2,57% IERI Foto: Pier Silvio Berlusconi

ANICA - TELEVISIONE - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 46 12/04/2016 diffusione:74472 Pag. 28 tiratura:140585 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato l'intervista Kevin Spacey «Il mio Underwood è così cinico grazie a Shakespeare» Il protagonista di «House of Cards» riflette sulla fortunata serie: «Mi ispiro al "Riccardo III". Spesso mi chiedo se non superiamo i limiti» Paolo Giordano nostro inviato a Parigi

Insomma lo capisci subito: Kevin Spacey è una rarità. È un grande attore protagonista e non protagonista allo stesso tempo, capita poche volte. Ad esempio qui alla Cité du Cinéma arriva vestito stile travet dell'ufficio catasto (un drammatico completo cremisi con tanto di sneakers) ma poi parla da premio Oscar (non a caso ne ha presi due, da non protagonista in Soliti sospetti e da protagonista in American Beauty ). E parla da mattatore, eccome se parla del suo personaggio Frank Underwood, ormai il prototipo dell'uomo di potere senza mezze misure, protagonista della serie più discussa e cliccata del momento, House of Cards , canovaccio esemplare di cinismo e ragion di stato nella Washington dei democratici americani. In questo momento, a ben vedere, è speculare alla realtà, visto che negli States va in scena una campagna presidenziale cinica e spettacolare. Lui, furbo e istrione, prima nicchia, poi sorride e subito dopo sorridiamo tutti: «Tranquilli, Frank non corre per la Casa Bianca, lui è solo fiction». Vuol dire che i veri candidati sono tutti concreti? «No, anche alcuni di loro sono fittizi». Ma cosa pensano i sostenitori e i politici democratici del democratico Underwood? «Qualcuno dice che è troppo esagerato, ma qualcun altro ammette che è vicino alla realtà. Però piace sia ai dem che ai repubblicani». La serie è prodotta da Netflix ma in Italia viene trasmessa su Sky Atlantic. Un caso più unico che raro (oltre che incomprensibile). «A suo tempo abbiamo presentato l'idea a tanti canali tv e tutti ci chiedevano di registrare un episodio pilota prima di decidere. Netflix ci ha chiesto subito "quante puntate ne volete registrare?"». Ora va in onda la quarta stagione, e la quinta? «A inizio 2017». Per la prima volta non ci lavorerà l'ideatore Beau Willemon. «Ma gli sceneggiatori sono gli stessi e non cambierà nulla. Anzi, tra poco inizieremo a girare le nuove puntate». Non crede che qualche volta la trama sia troppo cinica, quasi farsesca? «Talvolta, dopo aver girato alcune scene mi chiedo: "Ma avremo superato il Rubicone? Abbiamo inciso qualcosa di troppo folle?". Poi guardo il Tg e capisco che non è così: la realtà ci supera ancora». E il pubblico come reagisce? «Qualcuno è felice di amarlo Frank, qualcun altro ha paura di apprezzarlo. House of Cards esce contemporaneamente in tutto il mondo ed è curioso vedere quanto diversamente reagisca il pubblico. Non per nulla è la prima a esser diventata super famosa senza essere nata in tv. Ha cambiato il rapporto tra lo spettatore e gli attori». Appunto, quali altri Frank Underwood ci sono stati nella storia? «Quello cui mi ispiro è il Riccardo III di Shakespeare che ho portato in teatro a Londra. È stata quella esperienza a far diventare Frank un personaggio molto globale. Il teatro aiuta a diventare un attore migliore. È come giocare a tennis: il gioco è sempre quello ma ogni volta che lo giochi diventi più bravo». Prima di House of Cards era già una superstar. Frank Underwood l'ha fatto diventare più famoso? «Beh prima della serie ero andato a girare un film in Cina con un attore celebre laggiù. La gente mi scambiava per il suo autista. Sono tornato dopo House of Cards e c'era una quantità enorme di persone ad aspettarmi». Scusi ma la Cina autorizza la visione di una serie così spietata verso la politica? «Mah, magari la presentano come un programma contro la corruzione dei politici...». Le frasi SUCCESSO Questa serie ha sfondato senza partire dalla tv: ha cambiato il rapporto tra attori e spettatori POPOLARITÀ Dopo questo ruolo sono diventato ancor più famoso: ora anche in Cina mi accolgono in massa Foto: PROFETICO Kevin Spacey (South Orange, 26 luglio 1959) premio Oscar per «American Beauty», è il protagonista di «House of Cards». Con lungimiranza l'attore ha accettato il ruolo in una serie nata su Internet, realizzata dal gruppo Netflix e diventata un grande successo televisivo. In Italia va in onda su Sky, che ne ha acquistato i diritti prima dello sbarco nostrano di Netflix

ANICA - TELEVISIONE - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 47 12/04/2016 diffusione:22216 Pag. 20 L'Unità tiratura:57915 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

"Kingsman": Colin Firth? Non è morto La storia di spionaggio della Fox uscirà il prossimo anno. Ci sarà anche Pedro Pascal

Pedro Pascal, uno dei protagonisti di Narcos , la serie di grandissimo successo di Netix basata sulla storia di Pablo Escobar, è nel cast di Kingsman - The Golden Circle , una storia di spionaggio della Fox che uscirà l'anno prossimo, accan to a Taron Egerton: si tratta dell'attesissimo sequel di Kingsman , film del 2014 costato 81 milioni di dollari e fruttato 5 volte tanto, grandissimo successo di pubblico e al botteghino. Secondo le indiscrezioni riportate dalla rivista Variety , Pascal dovrebbe interpretare un personaggio di nome Jack Daniels, a capo di un'organizzazione segreta americana conosciuta come Statesman, l'equivalente a stelle e strisce dei Kingsman . La minaccia globale Matthew Vaughn torna dietro la macchina da presa per questo sequel basandosi su uno script che ha scritto insieme a Jane Goldman. Kingsman: The Secret Service , il prequel, era basato sul fumetto Il Servizio Segreto , creato da Dave Gibbons e Mark Millar, e raccon ta la formazione di un giovane e potenziale agente segreto (Eggsy, interpretato da Taron Egerton) che deve arontare la minaccia globale rappresentata da Richmond Valen tine, il "cattivo", interpretato da Samuel L. Jackson. Vaughn ha anche prodotto il film originale, che ha incassato 415 milioni di dollari in tutto il mondo. Nella prima pellicola hanno anche recitato attori del calibro di Colin Firth , Mark Strong e Michael Cai ne, tre 'miti' del cinema americano. Per quanto riguarda i membri del cast di questo sequel, si sa soltanto che Halle Berry è in trattativa per interpretare il direttore della Central Intelligence Agency (CIA), mentre Julianne Moore potrebbe vestire i panni della "cattiva" di turno. Non si sa ancora se Mark Strong tornerà anche in Kingsman 2 , ma Egerton, in un recente twe et, ha fatto capire che Colin Firth (che nel primo film muore) ci sarà ancora: il suo personaggio, Harry Hart, era infatti amatissimo dal pubblico. Le prime foto sul web Le riprese di Kingsman: the Golden Circle sono, in eetti, cominciate in anticipo e le prime foto dal set sono comparse nel web. La prima foto è particolarmente interessan te, perché conferma una volta per tutte il ritorno, appunto, di Harry Hart, il Kingsman interpretato da Colin Firth. Possiamo vederlo con il protagonista Taron Egerton, tornato ad interpretare il ruolo di Eggsy. Questo vuol dire che il personaggio non è morto dopo la spettacolare scena ambientata nella chiesa vista in Kingsman - The Golden Circle. Foto: Matthew Vaughn torna dietro la macchina da presa per questo sequel

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19 articoli 11/04/2016 12:41 Sito Web www.corriere.it_economia La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Lucky Red, Occhipintisi rafforza nella produzione pagerank: 8

L'imprenditore, principale distributore indipendente italiano, festeggia i 30 anni del gruppo con un nuovo progetto. E studia un incubatore per i giovani nel settore dell'animazione. «La legge sull'audiovisivo cambierà gli equilibri del mercato» di Maria Silvia Sacchi e Stefania Ulivi Andrea Occhipinti S ul tavolo di Andrea Occhipinti tutto è già pronto. La sua Lucky Red si prepara a entrare, in modo strutturato, nella produzione cinematografica, dopo essersi consolidata nella distribuzione fino a diventare il principale operatore indipendente italiano. Il primo titolo potrebbe essere il nuovo film di Gabriele Mainetti, il regista di Lo chiamavano Jeeg robot , la pellicola che - insieme a Il piccolo principe che co n circa 9 milioni e mezzo di incasso è il più grande successo di sempre della Lucky Red - ha dato grandi soddisfazioni in questo primo scorcio di 2016, come conferma l'imprenditore. « Lo chiamavano Jeeg Robot ha avuto un ottimo risultato - dice Occhipinti -. È raro che un film italiano superi i 3 milioni di euro, meno che mai che lo faccia un'opera prima. Siamo molto soddisfatti anche per come è stato "adottato" dal pubblico e delle ben 16 candidature ai David. È qualcosa che dà speranze a tante realtà nuove. Conferma che esistono altre possibilità rispetto alla continua tendenza di riproporre modelli che già hanno avuto successo». L'assetto Occhipinti si appresta a festeggiare con la nuova sezione i trent'anni della Lucky Red, la società che ha portato nelle sale italiane film come I Soliti Sospetti , Shine , Priscilla , The Others , Le Onde del Destino , The Wrestler , Philomena , The Millionaire, e una raccolta di titoli vincitori di Leoni, Palme e Orsi d'oro. L' organizzazione è sempre più integrata, vista la presenza nelle sale (tramite Circuito cinema, di cui è il socio di maggioranza), e con una forte vocazione internazionale rafforzata da True Colors, nata lo scorso autunno. «Siamo una piccola realtà che lavora in modo artigianale, nel senso di considerare ogni film una cosa unica, da trattare in modo diverso. Lucky Red è nata come società di distribuzione di cinema arthouse ma nel tempo è stata in grado di proporre con successo anche un cinema più commerciale con il marchio Key Films. Questo grazie alla diversità di gusti e peculiarità lavorative dell'intera squadra - spiega Occhipinti -. Mio nipote Valerio (Valerio Scarinci, già titolare anche del 10% delle azioni, vedi grafico in pagina, ndr ), per esempio, ha un fiuto per il gusto dei giovani diverso dal mio». Non poca cosa in un momento in cui il mondo dei giovani sembra sempre più lontano da quello degli adulti. «Troppi giovani restano fuori da questo settore, per esempio nel campo dell'animazione dove ci sono invece delle opportunità. È un tema che a noi sta molto a cuore e per questo abbiamo in progetto di creare un "incubatore" utile a chi vuole lavorare nel campo. I talenti non mancano - pensiamo al regista di Kung Fu Panda 3, Alessandro Carloni, che è italiano -, il pubblico c'è... Si tratta solo di dare una organizzazione e un ordine». D'altra parte, l'Italia del cinema è di fronte a una stagione nuova. E non deve perdere l'occasione. Per questo Occhipinti, che è anche presidente dei distributori Anica, sottolinea «la grande attenzione» da parte del governo e, soprattutto, insiste sul disegno di legge sull'audiovisivo che è in discussione in Parlamento. «Una carta frutto di una larghissima consultazione e che offre straordinarie possibilità». La cosa fondamentale - dice - è il fondo minimo di 400 milioni di euro. Una cifra non casuale, ma «frutto di un calcolo preciso: corrisponde all'11% di quanto produce in termini di fiscalità il settore. È importante che sia riconosciuto il valore strategico dell'industria cinematografica per l'economia e l'immagine del Paese». La legge, poi, stabilizza le risorse, valorizza le sale («uno degli anelli fragili del nostro sistema»), toglie spazio alla discrezionalità. Un insieme che, secondo l'imprenditore, «è destinato a cambiare gli equilibri attuali, a

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rafforzare gli indipendenti. I movimenti si vedono già. Non solo noi diventiamo produttori, ma in molti vengono da noi a proporre progetti. Prima era difficile». I risultati Il 2015 di Lucky Red si è chiuso, secondo le prime stime (il bilancio non è ancora stato approvato) con 33 milioni di euro di fatturato. «La nostra è una storia felice, siamo la prima società di distribuzione indipendente cresciuta sul terreno non facile del cinema di qualità. Aver costruito una solida realtà con questi presupposti è una grande soddisfazione. Mi riconosco il merito - dice - di aver scelto un team molto in gamba. La nostra forza è la credibilità. Sentire dire grazie dai fratelli Coen è qualcosa che inorgoglisce. E badiamo molto ai rapporti personali, come con Miyazaki e lo studio Ghibli che abbiamo fatto conoscere noi in Italia». Ora, però, nuovi protagonisti sono arrivati nel nostro Paese, realtà come Netflix. «Il nostro Paese ne aveva bisogno, per troppo tempo tutto era rimasto bloccato. Sky si è riorganizzata in maniera fantastica, la vicenda Mediaset e Vivendi lascia intravedere alleanze transnazionali al di là del territorio italiano. Arriveranno, poi, Amazon e altri, i cosiddetti Ott (Over the top), tante realtà che al momento non hanno obblighi né fiscali, né di tutela dei minori, né di tetti alla raccolta pubblicitaria. Il mondo dell'audiovisivo è in continua evoluzione. Ciò che è veramente importante è che le regole valgano per tutti» . © RIPRODUZIONE RISERVATA < 11 aprile 2016 (modifica il 11 aprile 2016 | 12:41)

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CinemaDays, quattro giorni in sala a soli 3 euro pagerank: 6

CinemaDays, quattro giorni in sala a soli 3 euro Da oggi al 14 aprile, anche le maggiori sale della Capitale aderiscono all'iniziativa che vuole promuovere il cinema Twitta Sullo stesso argomento CinemaDays cinema 3 euro sale capitale ANEC ANEM ANICA Direzione Generale Cinema del MiBACT Film lunedì 11 aprile 2016 13:21 Inizia oggi a Roma, e durerà fino al 14 aprile, la prima edizione di primavera del CinemaDays. Andare al cinema a vedere un film in questi giorni avrà un prezzo speciale: il biglietto costerà soli 3 euro, mentre per i film in 3D 5 euro. L'iniziativa, promossa dalle associazioni dell'industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, ha l'obiettivo di far continuare ad aumentare le presenze nelle sale, già in crescita nel primo trimestre del 2016 (+24%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. «Con i CinemaDays vogliamo continuare a mantenere alta l'attenzione del pubblico nei confronti della visione del cinema in sala - afferma Luigi Cuciniello, presidente ANEC, associazione nazionale esercenti cinema -. Anche per questo abbiamo deciso da quest'anno di organizzare due edizioni dei CinemaDays, una in primavera e una in autunno, con l'obiettivo che diventino degli appuntamenti fissi di promozione del cinema». Nell'ultima edizione di ottobre i numeri hanno fatto registrare 1 milione e 800 mila presenze, sintomo di un ritrovato feeling tra il pubblico e il cinema. L'ambizione per questa nuova edizione del CinemaDays, come dichiarato da Carlo Bernardeschi, presidente ANEM, associazione nazionale esercenti multiplex, è di superare il milione e mezzo, andando a triplicare le presenze dell'analogo periodo del 2015. Per l'occasione sono numerosi i titoli in uscita, che insieme a quelli già in programmazione, renderanno questi quattro giorni un appuntamento da non perdere.

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 52 11/04/2016 15:33 Sito Web www.quotidiano.net_spettacoli La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Cinemadays, film a 3 euro dall'11 al 14 aprile: ecco le sale aderenti in Lombardia pagerank: 6

Pellicola cinematografica Da lunedì 11 a giovedì 14 aprile CinemaDays torna con biglietti del cinema a 3 euro (5 euro per i film in 3D). Da segnare sul calendario. Ecco tutte le sale cinema aderenti a Milano e in Lombardia Pellicola cinematografica Pellicola cinematografica Milano, 11 aprile 2016 - CinemaDays con biglietti a prezzo ridotto: l'iniziativa torna da lunedì 11 a giovedì 14 aprile dopo il successo dello scorso anno che ha registrato 1.800.000 biglietti del cinema venduti in soli 4 giorni. Durante i giorni dell'iniziativa - nata con l'obiettivo di incentivare le presenze nelle sale cinematografiche - il costo del biglietto sarà di soli 3 euro (5 euro per i film in 3D). In pochi giorni sono già oltre 2500 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito all'iniziativa. Numerosi i titoli dei film in uscita in occasione dei CinemaDays: i tre film italiani in uscita il 7 aprile sono Veloce come il vento e Troppo napoletano (01 Distribution) e L'età d'oro (Bolero Film), e avranno al loro fianco Grimsby - Attenti a quell'altro (Warner Bros), Il cacciatore e la regina di ghiaccio (Universal), Victor Frankenstein (20th Century Fox), Mister Chocolat (Videa) e Una notte con la regina (Teodora). L'iniziativa è organizzata da Anec, Anem, Anica e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del Mibact. Numerosi anche i cinema aderenti in Lombardia, secondo una lista al momento provvisoria. MILANO ANTEO SPAZIOCINEMA Via Milazzo, 9 APOLLO SPAZIOCINEMA Galleria de Cristoforis, 3 ARCOBALENO FILMCENTER Viale Tunisia, 11 ARIOSTO SPAZIOCINEMA Via Ariosto, 16 ARLECCHINO Via S. Pietro All'Orto, 9 CENTRALE Via Torino, 30/32 CINECIRCOLO ASTERIA Piazzale Francesco Carrara, 17 COLOSSEO Viale Monte Nero, 84 DUCALE Piazza Napoli, 27 ELISEO Via Torino, 64 MARTINITT Via Riccardo Pitteri, 58 MEXICO Via Savona, 57 ORFEO MULTISALA Viale Coni Zugna 50 PALESTRINA Via Giovanni Pierluigi da Palestrina PLINUS Viale Abruzzi, 28 THE SPACE - MILANO Via Santa Radegonda, 8, 20121 UCI CINEMAS - GLORIA Corso Vercelli, 18 UCI-CINEMAS BICOCCA Bicocca Village, Viale Sarca, 336 UCI-CINEMAS CERTOSA Via Giovanni Gentile, 3 MILANO PROVINCIA ARCADIA BELLINZAGO LOMBARDO Centro Commerciale La Corte Lombarda, Strada Padana Superiore, 154, 20060 Bellinzago Lombardo ARCADIA MELZO Via Martiri della Libertà, 5, 20066 Melzo MI Scopri programmazione

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 53 11/04/2016 15:33 Sito Web www.quotidiano.net_spettacoli La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

AREA METROPOLIS 2.0 Via Oslavia, 8, 20037 Paderno Dugnano MI CINEMATEATRONUOVO Via S. Martino, 19, 20013 Magenta MI Scopri programmazione CRISTALLO Via Monsignor Domenico Pogliani, 7A, 20090 Cesano Boscone EDUARDO, via Papa Giovanni XXIII, Opera LE GIRAFFE Via Brasile, 4-6, 20037 Paderno Dugnano MI MOVIE PLANET Viale Leone Tolstoj, 20098 San Giuliano Milanese MI Scopri programmazione RONDINELLA Viale Giacomo Matteotti, 425, 20099 Sesto San Giovanni SALA RATTI Corso Magenta, 9, 20025 Legnano SKYLINE Centro Commerciale Sarca, Via Milanese, Sesto San Giovanni MULTISALA TROISI Piazza Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, 20097 San Donato Milanese MI Scopri programmazione THE SPACE - ROZZANO Via Curiel, 20089 Rozzano MI Scopri programmazione THE SPACE - CERRO MAGGIORE Via Filippo Turati, 72, 20023 Cerro Maggiore MI Scopri programmazione UCI-CINEMAS MILANOFIORI Viale Milano Fiori, Assago UCI-CINEMAS PIOLTELLO Viale San Francesco, 33, 20096 Pioltello MI Scopri programmazione BERGAMO CONCA VERDE Via Guglielmo Mattioli, 65, 24129 Bergamo GAVAZZENI Piazza Cattaneo, 1, Seriate BG SAN MARCO Piazzale Della Repubblica, 2 24122 BERGAMO CAPITOL Via Torquato Tasso, 41, 24121 BERGAMO TEATRO DEL BORGO Via Borgo Palazzo, 51, Bergamo IRIDE - VEGA Via Torrione, 2, Costa Volpino BG Scopri programmazione UCI-CINEMAS CURNO Via Lega Lombarda, 39, 24035 Curno BG Scopri programmazione CINEORATORIO Via Dante, 10 - Fara Gera d Adda CINESTAR Via Trieste, 15, 24050 S. Maria del Sasso ARISTON MULTISALA Viale Montegrappa, Via Torriani, 24047 Treviglio BRESCIA MORETTO Via Moretto, 71, - ang Piazza Sant'Alessandro, Brescia BS NUOVO EDEN Via Nino Bixio, 9, 25122 Brescia OZ Via Sorbanella, 12, 25125 Brescia SOCIALE Via Felice Cavallotti, 20, Brescia MULTISALA WIZ Viale Italia, 31, 25126 Brescia TEATRO S. GIULIA Via Quinta, 5, Villaggio Prealpino, Brescia STARPLEX Via Roma, 78, Corte Franca KING SS Desenzano-Castiglione D/S, Lonato Del Garda POLITEAMA Piazza Bianchi, 2, 25025 Manerbio CORALLO VILLANUOVA SUL CLISI GARDEN Piazza Medaglie D'Oro, 2, 25047 Darfo Boario Terme ARCADIA ERBUSCO via Rovato, 44, 25030 Erbusco ALPI Via Saletti, 25050 Temù COMO CINELANDIA CANTÙ Corso Europa, 23, 22063 Cantu' CINETEATRO LUX Via Alessandro Manzoni, 8, 22063 Cantù UCI-CINEMAS COMO Via Leopardi, 1, 22070 Montano Lucino

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 54 11/04/2016 15:33 Sito Web www.quotidiano.net_spettacoli La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

CREMONA FILO Piazza dei Filodrammatici, 4, 26100 Cremona SPAZIOCINEMA CREMONA PO Via Castelleone, 108, Cremona MULTISALA PORTA NOVA Via Indipendenza, 44, 26013 Crema LODI CARLO ROSSI Piazza del Popolo, 15, Casalpusterlengo CINELANDIA MULTIPLEX Via Nazioni Unite, Pieve Fissiraga MODERNO corso Adda 97, Lodi MANTOVA MIGNON Via Gaetano Benzoni, 22, 46100 Mantova MULTISALA ARISTON Via Principe Amedeo, 20, 46100, Mantova MULTISALA CINECITY Piazzale Cesare Beccaria, 5, 46100 Mantova SUPERCINEMA Piazza Duomo, 3, 46043 Castiglione delle Stiviere STARPLEX Via Giuseppe Montanelli, 46010 Curtatone CAPITOL, Via Roma, 16, Sermide MONZA MULTISALA CAPITOL SPAZIOCINEMA Via Alessandro Pennati, 10, 20052 Monza METROPOL SPAZIOCINEMA Via Felice Cavallotti, 124B, 20052 Monza TEODOLINDA SPAZIOCINEMA Via Cortelonga, 4, 20900 Monza CINETEATRO NUOVO ARCORE Campo Sportivo Oratorio 'San Gregorio', Via S. Gregorio, 25, 20862 Arcore SAN GIUSEPPE Via Italia, 76, 20861 Brugherio MB Scopri programmazione EXCELSIOR Via San Carlo, 20, 20811 Cesano Maderno UCI-CINEMAS LISSONE Via Madre Teresa, 20851 Lissone POLITEAMA Via G. Galimberti, 16, Seveso THE SPACE - VIMERCATE Via Torri Bianche, 16, 20871 Vimercate MOVIE PLANET Centro commerciale Globo, Busnago PAVIA THE SPACE - MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA Via Per Lungavilla, Montebello Della Battaglia MOVIE PLANET Strada per la Cattanea 106, 27020 Parona MOVIE PLANET Via cascina Madonna, 27028 San Martino Siccomario POLITEAMA Corso Cavour, Pavia SONDRIO CINEMA 3 Piazza Enea Mattei, Morbegno IRIS Via Ambrosetti Tommaso, 27, Morbegno PEDRETTI Piazza Enea Mattei, 1, Morbegno STARPLEX via Vanoni angolo Tonale, Sondrio VARESE IMPERO MULTISALA Largo Edgardo Sogno, 13, Varese CINELANDIA GALLARATE Viale Lombardia, 51, 21013 Gallarate SILVIO PELLICO Via Silvio Pellico, 4, 21047 Saronno STARPLEX Parco Commerciale "La Fornace", Via della Fornace Cortellezzi, 21049 Tradate RIPRODUZIONE RISERVATA

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 55 11/04/2016 22:24 Sito Web www.quotidianodipuglia.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Tutti al cinema con 3 euro grazie a CinemaDays pagerank: 6

Un'immagine di Ci siamo: si può andare al cinema fino al 14 aprile pagando un biglietto di soli 3 euro. Grazie a CinemaDays (5 euro per i film in 3D) si potranno vedere a prezzo scontato tutti i nuovi film arrivati nelle sale in questi giorni. Numerosi i titoli: i tre film italiani sono Veloce come il Vento e Troppo napoletano (01 Distribution) e L'età d'oro (Bolero Film), che avranno al loro fianco Grimsby - Attenti a quell'altro (Warner Bros), Il cacciatore e la regina di ghiaccio (Universal), Victor Frankenstein (20th Century Fox), Mister Chocolat (Videa) e Una notte con la regina (Teodora). Da mercoledì 13 aprile saranno in sala Hardcore (Lucky Red), Nonno scatenato (Eagle), Criminal (Notorius) e Un'estate in Provenza (Nomad Film), mentre il 14 aprile sarà possibile vedere anche Il libro della giungla (Disney), Nemiche per la pelle (Good Films), The Idol (Adler), Mistress America (Fox), Les souvenirs (Parthenos). L'iniziativa è organizzata dalle associazioni dell'industria cinematografica Anec, Anem, Anica e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBact. L'adesione delle sale cinematografiche all'iniziativa è massiccia e capillare anche in Puglia come in tutta Italia. Sul sito ufficiale www.cinemadays.it e su www.agisbari.it è pubblicato l'elenco dei cinema aderenti e dei relativi film in programmazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lunedì 11 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 22:24

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 56 11/04/2016 14:59 Sito Web www.vita.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Tutti al cinema con 3 euro pagerank: 6

Lo scorso anno l'iniziativa #cinemadays ha registrato 1.800.000 biglietti venduti. Da oggi, lunedì 11 aprile, fino a giovedì 14, si prova a battere il record. Nelle sale cinematografiche italiane che hanno aderito il biglietto costa solo tre euro... Dopo il grande successo ottenuto lo scorso ottobre, i botteghini riuscirono infatti nell'impresa record di vendere 1.800.000 biglietti in soli 4 giorni, torna in tutta Italia l'iniziativa #CinemaDays. Parte oggi, lunedì 11 aprile; e per quattro giorni il prezzo del biglietto di ingresso al cinema sarà di soli 3 euro; 5 per i film in 3D. L'iniziativa è stata organizzata dalle associazioni dell'industria cinematografica Anec, Anem, Anica con la partecipazione della Direzione Generale Cinema del MiBact e sono oltre 2500 le sale cinematografiche che vi hanno aderito. «Il risultato di CinemaDays di ottobre scorso è la conferma del ritrovato desiderio di cinema da parte del pubblico» dichiara Carlo Bernaschi, presidente Anem, associazione nazionale esercenti multiplex. «L'ambizione per aprile punta a un risultato positivo, tenendo comunque presente il periodo differente in cui è collocata questa nuova edizione. Quindi, se con CinemaDays di ottobre 2015 si sono registrate 1 milione e 800 mila presenze, nell'edizione primaverile penso si possa arrivare a circa 1 milione e 600, triplicando le presenze rispetto all'analogo periodo del 2015». Ambizione tutt'altro che utopica considerando che la pagina Facebook apposita dell'iniziativa ha già raggiunto quasi settantamila like... 10177343 1576703489287163 5942455761061690162 N «L'avvio del 2016», afferma Luigi Cuciniello, presidente Anec, associazione nazionale esercenti cinema, «ha segnato un incremento decisamente positivo delle presenze e degli incassi al cinema. Con i CinemaDays vogliamo continuare a mantenere alta l'attenzione del pubblico nei confronti della visione del cinema in sala. Anche per questo abbiamo deciso da quest'anno di organizzare due edizioni dei CinemaDays, una in primavera e una in autunno, con l'obiettivo che diventino degli appuntamenti fissi di promozione del cinema». «Questo primo trimestre», ha invece aggiunto Andrea Occhipinti, presidente dei Distributori Anica «è stato costellato da una serie di titoli forti che hanno attratto l'interesse del pubblico. Il nostro impegno è di consolidare almeno due appuntamenti promozionali all'anno dei CinemaDays per offrire al pubblico film importanti, a tre euro. Vogliamo attrarre nei cinema nuovi spettatori e far andare più spesso quelli che già li frequentano. Il cinema sul grande schermo è una festa».

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 57 11/04/2016 15:42 Sito Web giornaledellospettacolo.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Quale film merita di vincere il David di Donatello 2016 pagerank: 5

Si terrà il 18 aprile 2016 la cerimonia di premiazione della sessantesima edizione dei David di Donatello prodotta e trasmessa da Sky in prima serata. Redazione1 lunedì 11 aprile 2016 15:42 Commenta David di Donatello 2016 David di Donatello 2016 Tutto pronto la prestigiosa manifestazione dell'Accademia del Cinema Italiano presieduta da Gian Luigi Rondi, e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per il Cinema, d'intesa con Roma Capitale e gli Enti Promotori Agis e Anica. La sessantesima edizione dei David di Donatello, da quest'anno prodotta e trasmessa da Sky in prima serata e su TV8 (canale 8 DTT) assegnerà 16 Premi David per il cinema italiano (film, regista, regista esordiente, migliore sceneggiatura, produttore, attrice protagonista, attore protagonista, attrice non protagonista, attore non protagonista, direttore della fotografia, musicista, scenografo, costumista, montatore, fonico di presa diretta, effetti speciali visivi), un Premio David per il cinema dell'Unione Europea e un Premio David per il cinema straniero. A guidare le candidature è Non essere cattivo di Claudio Caligari, con ben sei nomination, mentre Lo chiamavano Jeeg Robot, la rivelazione di questa stagione cinematografica, lo segue con cinque candidature. A unire i due candidati Luca Marinelli, in nomination come miglior attore protagonista per il primo e miglior attore non protagonista per il secondo. Il Nuovo sondaggio del Giornale dello Spettacolo vi chiede quale film merita di vincere il David di Donatello. I candidati al miglior film sono: Fuocoammare di Gianfranco Rosi Il racconto dei racconti di Matteo Garrone Non essere cattivo di Claudio Caligari Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 58 11/04/2016 16:43 Sito Web www.bergamonews.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Al cinema con tre euro da lunedì 11 a giovedì 14 aprile pagerank: 5

Cinemadays Quattro giorni di film a tre euro, cinque euro nel sempre più raro caso di proiezioni in 3D. È quanto propone lunedì 11, martedì 12, mercoledì 13 e giovedì 14 aprile «Cinema Days», iniziativa a cui aderiscono anche le sale bergamasche. L'iniziativa è organizzata da Anec, Anem, Anica e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del Mibact. Clicca qui per scoprire tutte le sale che aderiscono alla programmazione.

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 59 11/04/2016 15:31 Sito Web www.comingsoon.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Presentati gli Incontri del cinema di Sorrento 2016, dedicati al crime televisivo e cinematografico pagerank: 5

Presentati gli Incontri del cinema di Sorrento 2016, dedicati al crime televisivo e cinematografico Tornano a Sorrento dal 13 al 16 aprile, con una nuova formula, gli Incontri del cinema, con cui la città campana diventa capitale internazionale del 'crime' cinematografico e televisivo. Sarà l'anteprima nazionale di Criminal di Ariel Vromen con Kevin Costner, Gary Oldman e Tommy Lee Jones, ad inaugurare gli Incontri al Cineteatro Tasso. La manifestazione, che torna in attività per iniziativa di Mario Gargiulo, Assessore agli Eventi del Comune di Sorrento e di Antonino Giammarino (dirigente del settore eventi e cultura che ne ha ideato il format) è prodotta da Cineventi srl, in collaborazione con la Film Commission Regione Campania, ed affidata alla direzione artistica di Remigio Truocchio. Ogni anno, una società di produzione sarà l'ospite d'onore: per l'edizione 'numero zero' si parte con Cattleya, fondata da Riccardo Tozzi, società prossima al suo ventennale, che ha prodotto dei veri e propri cult del crime italiano come Romanzo Criminale (il film e la serie TV), Gomorra - la serie, Suburra, il film di Stefano Sollima che diventerà una serie Tv per Netflix. Dopo l'apertura con Criminal, la seconda giornata si chiuderà con Zona d'ombra di Peter Landesman, film con Will Smith ispirato alla storia vera del medico che con la sua scoperta fece tremare una delle organizzazioni più potenti del mondo (in sala dal 21 aprile per Warner Bros). Sarà poi la volta di Il Caso Freddy Heineken di Daniel Alfredson, con Anthony Hopkins, sul celebre rapimento dell'erede della famiglia proprietaria della birra olandese, distribuito in Italia da Koch Media. Infine nella giornata conclusiva, domenica 17 aprile, Codice 999 di John Hillcoat con Kate Winslet e Casey Affleck distribuito da M2: un duro e potente crime-action sulla polizia corrotta di Atlanta e la mafia russa. Anche le serie tv saranno protagoniste con grandi produzioni tra cui l'anteprima italiana di The Night Manager, tratto da un romanzo di John Le Carré e firmato dalla regista danese Suzanne Bier con Tom Hiddleston, Hugh Laurie, Olivia Colman. A Sorrento saranno presentate le prime due puntate della serie, in onda in esclusiva su Sky Atlantic dal 20 aprile. Sempre in anteprima anche la terza puntata di Il caso O.J. Simpson: American Crime Story: la serie sul più grande processo della storia degli Usa con Cuba Gooding Jr., John Travolta, Sterling K. Brown. Non mancheranno inoltre le serie italiane, con l'anteprima di uno dei prodotti più attesi della stagione targato RAI Fiction, Il Sistema con Claudio Gioè e Gabriella Pession, in onda dal 18 aprile su Rai 1. Tra gli ospiti che parteciperanno ai vari incontri, sempre in tema, ci saranno scrittori, giornalisti, registi, attori e produttori. Tra di essi Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Sandrone Dazieri, Giampaolo Simi, Marco Videtta, Francesca Comencini, Giulia Bevilacqua, Greta Scarano, Giovanna Di Rauso e Alessandro Borghi. Ma anche Edoardo De Angelis, i Manetti Bros., i protagonisti della serie I bastardi di Pizzofalcone di Carlo Carlei e del film I Falchi di Tony D'Angelo. L'ingresso al cineteatro Tasso è libero, per le proiezioni serali si accede per invito in distribuzione presso il CineTeatro Tasso di Sorrento. Per tutto il resto di queste quattro intense giornate vi rimandiamo alla pagina Facebook del festival. Iscriviti alla nostra newsletter: Inserisci il tuo indirizzo email Iscriviti Iscrivendoti dichiari di aver letto e accettato la nostra Privacy Policy e Termini e Condizioni. Accetto di ricevere newsletter con informazioni commerciali relative al servizio Accetto di ricevere newsletter con informazioni commerciali relative a Filmeter e MysocialTV Accetto di ricevere via mail informazioni commerciali relative a prodotti e servizi di terzi Accetto la profilazione dei miei dati per scopi di analisi commerciale finalizzata alla personalizzazione del marketing diretto

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 60 11/04/2016 13:27 Sito Web www.comingsoon.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

CinemaDays 2016: da oggi al cinema a soli 3 euro! pagerank: 5

CinemaDays 2016: da oggi al cinema a soli 3 euro! Partono oggi gli attesissimi Cinemadays 2016, edizione primaverile. Fino al 14 aprile sarà possibile andare al cinema a soli 3 euro (5 euro per le proiezioni 3D). Sono 2700 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito e sostengono l'iniziativa (trovate l'elenco completo dei cinema che aderiscono all'iniziativa sul sito ufficiale alla pagina: cinemadays.it/cinema-aderenti/). Oltre a tutti i film attualmente al cinema, sarà possibile vedere tutte le novità di questa settimana a prezzo ridotto. Tra i nuovi film in uscita (13 e il 14 aprile): Hardcore, Nonno scatenato, Criminal, Un'estate in Provenza, Il libro della giungla, Nemiche per la pelle, L'Universale, The Idol, Mistress America, Les souvenirs. Visto il successo ottenuto nell'edizione dello scorso anno che ha registrato 1.800.000 biglietti venduti in soli 4 giorni e il prevedibile bis di questi giorni, Cinemadays avrà una seconda edizione nel 2016, prevista per il mese di ottobre prossimo. L'iniziativa, di cui ComingSoon.it è partner ufficiale, è organizzata dalle associazioni dell'industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT. Iscriviti alla nostra newsletter: Inserisci il tuo indirizzo email Iscriviti Iscrivendoti dichiari di aver letto e accettato la nostra Privacy Policy e Termini e Condizioni. Accetto di ricevere newsletter con informazioni commerciali relative al servizio Accetto di ricevere newsletter con informazioni commerciali relative a Filmeter e MysocialTV Accetto di ricevere via mail informazioni commerciali relative a prodotti e servizi di terzi Accetto la profilazione dei miei dati per scopi di analisi commerciale finalizzata alla personalizzazione del marketing diretto

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Al via CinemaDays pagerank: 5

Quattro giorni di promozione con film a 3 euro. L'iniziativa voluta da Anec, Anem e Anica Torna da oggi la promozione CinemaDays fino a giovedì 14 aprile. L'iniziativa è organizzata dalle associazioni dell'industria cinematografica Anec, Anem, Anica e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del Mibact. Durante i quattro giorni dell'iniziativa - nata con l'obiettivo di incentivare le presenze nelle sale cinematografiche - il costo del biglietto sarà di 3 euro (5 euro per i film in 3D). Sono già oltre 2500 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito e sostengono l'iniziativa. Numerosi i titoli dei film in sala: Veloce come il Vento, Troppo napoletano (01 Distribution) e L'età d'oro (Bolero Film), cui si affiancano Grimsby - Attenti a quell'altro (Warner Bros), Il cacciatore e la regina di ghiaccio (Universal), Victor Frankenstein (20th Century Fox), Mister Chocolat (Videa) e Una notte con la regina (Teodora). Mercoledì 13 aprile saranno al cinema Hardcore (Lucky Red), Nonno scatenato (Eagle), Criminal (Notorius) e Un'estate in Provenza (Nomad Film), mentre il 14 aprile (ultimo giorno della promozione) sarà possibile vedere anche Il libro della giungla (Disney), Nemiche per la pelle (Good Films), The Idol (Adler), Mistress America (Fox) e Les souvenirs (Parthenos). Confermato un secondo appuntamento a ottobre.

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 62 11/04/2016 16:58 Sito Web www.key4biz.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

'Sostenere le sale per rilanciare il cinema'. Intervista a Carlo Bernaschi (ANEM) pagerank: 5

Prezzi scontati da oggi fino al 14 aprile in occasione dell'iniziativa 'CinemaDays'. Carlo Bernaschi, presidente dell'ANEM: 'Riteniamo fondamentale ridurre il carico della fiscalità locale sui cinema'. a cura di Paolo Anastasio | 11 aprile 2016, ore 16:50 bernaschi633-nuova Il cinema torna al centro delle politiche del Governo. Un cambio di rotta rispetto al passato, che vede il mondo dell'audiovisivo tornare dopo anni alla ribalta dell'azione dell'esecutivo, con interventi mirati per ridare fiato economico al settore dopo anni di crisi. Ne abbiamo parlato con Carlo Bernaschi, presidente dell'Associazione Nazionale Esercenti Multiplex (ANEM), che sottolinea il ruolo strategico delle sale per la industry. Key4biz. Dopo anni, il cinema torna al centro delle politiche culturali del nostro paese. Cos'è cambiato rispetto al passato? Carlo Bernaschi. Sì è vero e questo cambiamento è rappresentato da due principali novità. La prima è che il Ministro Franceschini ha deciso che i settori del cinema e dell'audiovisivo devono rientrare in maniera concreta nelle politiche strategiche del nostro paese. La stessa card per i diciottenni, di cui auspichiamo una rapidissima implementazione, è il segno di un radicale cambiamento di rotta rispetto al passato e a beneficio della Cultura. Questo passaggio politico di svolta è di tale concretezza che il Ministro ha promosso, come ormai è noto a tutti, un'iniziativa legislativa che andrà a riformare l'intero sistema dell'industria del cinema in Italia. La seconda novità è che questo disegno di legge arriva in un momento in cui l'intero esercizio italiano è unito e sta lavorando insieme per promuovere delle soluzioni che possano tornare a far crescere la prima "vetrina" del prodotto d'intrattenimento cinematografico, cioè la sala. Key4biz. In questo contesto, quali sono le opportunità per il rilancio dell'esercizio? Carlo Bernaschi. Nell'attuale scenario, il disegno di legge promosso dal Ministro Franceschini rappresenta sicuramente l'opportunità di poter riavvicinare l'intera filiera cinematografica all'interno di un momento di confronto costruttivo che ci vede tutti coinvolti nel rilancio del settore cinema nel nostro paese, attraverso anche una più ampia disponibilità finanziaria, circa 150 milioni di euro in più rispetto al passato, che permetterà di riequilibrare le disomogeneità dell'attuale intervento pubblico che, nel sistema vigente, è penalizzante in particolare per le sale cinematografiche. I cinema svolgono un importante ruolo di funzione pubblica e sociale essendo uno dei principali luoghi di aggregazione culturale degli italiani. Per rilanciare l'intero sistema, bisogna investire di più, con politiche mirate ed efficaci, a sostegno dell'esercizio come accade già ad esempio in Francia. Key4biz. Quali sono le grandi novità della proposta del Ministro Franceschini? Carlo Bernaschi. Abbiamo potuto notare che nel disegno di legge sono presenti molte delle istanze sostenute da tempo dall'esercizio cinematografico e che, rispetto ai precedenti provvedimenti, prevedevano aggiornamenti delle leggi cinema del passato o introducevano strumenti parzialmente innovativi di sostegno. Oggi, l'attuale proposta riforma l'intero sistema cinema. Quindi, oltre a riorganizzare ed ammodernare tutti i sistemi di intervento, il disegno di legge interviene sul buon funzionamento del sistema a tutto tondo: concorrenza e poteri dell'AGCOM, pubblico registro cinematografico, censura, rapporti con le televisioni ma anche con le regioni. Key4biz. E dal punto di vista del sostegno economico?

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 63 11/04/2016 16:58 Sito Web www.key4biz.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Carlo Bernaschi. Più che apprezzabile è anche il complessivo intervento finanziario e lo strumento innovato per la sua attuazione: il Fondo per l'audiovisivo verrà alimentato dal prelievo sul gettito IVA e IRES di tutte le imprese che utilizzano contenuti cinematografici ed audiovisivi, così superando e risolvendo anche l'annoso problema dell'introduzione di una tassa di scopo, di difficile introduzione nel contesto di crisi che stiamo vivendo in questi anni. Inoltre, il disegno di legge completa e migliora le misure di recentemente introdotte nella legge di stabilità per il 2016 e trae anche spunti dai contenuti della proposta di legge della Senatrice Di Giorgi, di cui stiamo seguendo l'iter presso il Senato della Repubblica e con cui si è avviato un importante dibattito in materia. Key4biz. Rispetto al provvedimento, l'esercizio cinematografico cosa segue con particolare attenzione? Carlo Bernaschi. L'esercizio cinematografico italiano in questo momento è sicuramente interessato ai crediti d'imposta per la programmazione dei film nazionali e quindi al mantenimento nonché rafforzamento di questo strumento, che riteniamo virtuoso e complementare al meccanismo di sostegno alla produzione. Di particolare rilevanza anche il ricorso agli interventi selettivi per il sostegno alla programmazione di qualità e alle sale d'essai e soprattutto l'introduzione di un fondo straordinario pari a 30 milioni di euro per il primo triennio finalizzato all'aumento degli schermi cinematografici nelle aree carenti che consentirà una più diffusa e omogenea distribuzione delle sale cinematografiche sul territorio nazionale. Key4biz. Quali sono le tematiche ancora aperte che l'esercizio cinematografico porterà avanti? Carlo Bernaschi. In primo luogo siamo convinti che, per segnare un definitivo passo di discontinuità rispetto al passato, bisognerebbe prevedere una quota fissa dell'istituito Fondo per l'Audiovisivo (ex articolo 11 della proposta Franceschini - Atto Senato 2287) non inferiore al 25% del totale a favore delle sale. Sarebbe un segnale importante per strutturare un percorso pluriennale di sostegno all'esercizio e consentire nuovi investimenti in questo settore. Key4biz. E poi? Carlo Bernaschi. In secondo luogo, riteniamo fondamentale ridurre il carico della fiscalità locale sui cinema. L'incremento dei tributi locali è stato pari al 300/400% (IMU/TASI/TARI) e ciò ha portato alla chiusura o alla lenta agonia di numerose sale che soffrono il peso della burocrazia fiscale. Tale imposizione non tiene in debito conto la peculiarità delle sale: esse hanno bisogno di grandi superfici e volumi indispensabili affinché il servizio reso garantisca le condizioni indispensabili di sicurezza, requisiti tecnici e di comfort. Per le nostre imprese, l'immobile non costituisce un bene strumentale, ma è l'essenza stessa dell'attività. Durante i dibattiti per la legge di Stabilità 2016 le Commissioni parlamentari di Camera e Senato hanno impegnato il Governo a valutare azioni concrete che vadano nella direzione di un'eliminazione o riduzione della tassazione locale sulle sale cinematografiche e teatrali. È evidente che su questo tema vanno trovate delle risposte per dare seguito all'obiettivo del Governo di promozione di politiche culturali per il Paese. Key4biz. Oggi (11 aprile) prende il via l'iniziativa "CinemaDays" promossa da ANEC, ANEM e ANICA e rivolta al grande pubblico. Dopo il successo della precedente edizione, cosa vi aspettate? Carlo Bernaschi. L'iniziativa, che consentirà al grande pubblico di andare in sala dall'11 al 14 aprile al prezzo di soli 3 euro, segue il successo dell'edizione autunnale che ha portato al cinema quasi due milioni di persone. Siamo molto fiduciosi della risposta del pubblico pur tenendo ovviamente presente la differente collocazione temporale di questa nuova edizione. L'auspicio è di avvicinare al grande schermo quegli spettatori che solitamente non frequentano la sala cinematografica. Iniziative di questo tipo sono importanti e necessarie poiché vanno a rafforzare il rapporto tra il consumatore e il cinema. AGCOMCinema © 2002-2016 Key4biz

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 64 11/04/2016 13:36 Sito Web www.tuttosport.com La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

CinemaDays, quattro giorni di spettacoli a 3 euro pagerank: 5

CinemaDays, quattro giorni di spettacoli a 3 euro Anche a Torino tutti al cinema. Fino a giovedì in sala film a prezzi ridottitwitta Inizia oggi anche a Torino, e durerà fino al 14 aprile, la prima edizione di primavera del CinemaDays. Andare al cinema a vedere un film in questi giorni avrà un prezzo speciale: il biglietto costerà soli 3 euro, mentre per i film in 3D 5 euro. L'iniziativa, promossa dalle associazioni dell'industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, ha l'obiettivo di far continuare ad aumentare le presenze nelle sale, già in crescita nel primo trimestre del 2016 (+24%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. «Con i CinemaDays vogliamo continuare a mantenere alta l'attenzione del pubblico nei confronti della visione del cinema in sala - afferma Luigi Cuciniello, presidente ANEC, associazione nazionale esercenti cinema -. Anche per questo abbiamo deciso da quest'anno di organizzare due edizioni dei CinemaDays, una in primavera e una in autunno, con l'obiettivo che diventino degli appuntamenti fissi di promozione del cinema». Nell'ultima edizione di ottobre i numeri hanno fatto registrare 1 milione e 800 mila presenze, sintomo di un ritrovato feeling tra il pubblico e il cinema. L'ambizione per questa nuova edizione del CinemaDays, come dichiarato da Carlo Bernardeschi, presidente ANEM, associazione nazionale esercenti multiplex, è di superare il milione e mezzo, andando a triplicare le presenze dell'analogo periodo del 2015. Per l'occasione sono numerosi i titoli in uscita, che insieme a quelli già in programmazione, renderanno questi quattro giorni un appuntamento da non perdere. Tags: CinemaDays , cinema , 3 euro , sale , capitale , ANEC , ANEM , ANICA , Direzione Generale Cinema del MiBACT , Film

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 65 11/04/2016 12:23 Sito Web blog.screenweek.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

#CinemaDays al via - Da oggi in TUTTI i cinema a 3 euro: l'elenco dei film! pagerank: 4

INIZIA LA FESTA! Dopo l'enorme successo della scorsa edizione torna #CinemaDays, l'iniziativa organizzata dalle associazioni dell'industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA, precedentemente conosciuta come Festa del Cinema. Quattro giorni da vivere in sala, con un menù ricchissimo di film, e un prezzo speciale in tutta Italia! PREZZO: 3 euro a biglietto (qualsiasi film/ad ogni orario), 5 euro 3D CINEMA: oltre 2500 le sale aderenti Tra i film che faranno il loro ingresso in sala durante il #CinemaDays troviamo l'atteso Il libro della Giungla, trasposizione cinematografica del famoso libro scritto da Rudyard Kipling verso la fine del 1800 diretta da Jon Favreau, ma anche Hardcore!, il folle action movie in prima persona, l'emozionante The Idol, il film ispirato alla storia vera di Mohammed Assaf, ragazzo che vinse la seconda edizione di Arab Idol e riuscì a riscattarsi dalla vita difficile sulla Striscia di Gaza, e molti altri! ECCO L'ELENCO COMPLETO DEI FILM IN USCITA A 3 EURO: (NB: costeranno 3 euro anche tutte le altre pellicole già presenti in sala da settimane, ad esclusione degli spettacoli in 3D/eventi) Veloce Come il Vento Poster Italia 01 I FILM ORA IN CARTELLONE: Veloce come il Vento di Matteo Rovere Il cacciatore e la regina di ghiaccio di Cedric Nicolas-Troyan Grimsby - Attenti a quell'altro di Louis Leterrier Una notte con la regina di Julian Jarrold Mister Chocolat di Roschdy Zem L'età d'oro di Emanuela Piovano Ma anche tutti i film già in sala come Batman v Superman, Heidi, Race, Un Bacio... hardcore FILM IN USCITA DA MERCOLEDI' 13 APRILE Hardcore! di Ilya Naishuller Un'estate in Provenza di Roselyne Bosch Criminal di Ariel Vromen Nonno Scatenato di Dan Mazer Il Libro della Giungla FILM IN USCITA IL 14 APRILE, ULTIMO GIORNO: Il Libro della Giungla di Jon Favreau The Idol di Hany Abu-Assad Nemiche per la pelle di Luca Lucini Les souvenirs di Jean-Paul Rouve - 2 GIORNI AI CINEMADAYS! Noi siamo emozionatissimi e trepidanti come questa GIF ! Cliccate sulle locandine se avete... Posted by Cinemadays on Saturday, April 9, 2016 Segui i CinemaDays su Twitter all'hashtag #Cinemadays, e sui social network ufficiali: FACEBOOK, TWITTER E YOUTUBE QUANTI E QUALI FILM ANDRETE A VEDERE IN QUESTI 4 GIORNI?

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ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 67 11/04/2016 09:52 Sito Web cinefilos.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Cinemadays: al via oggi, fino al 14 aprile, il cinema a 3 euro!

Partono oggi, fino a giovedì 14 aprile, i CinemaDays. Dopo il grande successo dello scorso anno, con 1.800.000 biglietti venduti in soli 4 giorni, l'iniziativa di cui quest'anno Cinefilos.it è partner ufficiale, promossa dalle associazioni dell'industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, torna a chiamare a gran voce il pubblico in sala. Durante i 4 giorni dell'iniziativa il costo del biglietto sarà di soli 3 euro (5 euro per i film in 3D). In pochi giorni sono già oltre 2500 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito e sostengono l'iniziativa. Numerosi i titoli dei film in uscita in occasione dei CinemaDays 2016: i tre film italiani che escono il 7 aprile sono Veloce come il Vento, Troppo napoletano e L'età d'oro, e avranno al loro fianco Grimsby - Attenti a quell'altro, Il Cacciatore e la Regina di ghiaccio, Victor Frankenstein, Mister Chocolat e Una notte con la regina. Mercoledì 13 aprile saranno in sala Hardcore, Nonno scatenato, Criminal e Un'estate in Provenza, mentre il 14 aprile (ultimo giorno della promozione) sarà possibile vedere anche Il libro della giungla, Nemiche per la pelle, The Idol, Mistress America, Les souvenirs.CinemaDays Confermato inoltre anche l'appuntamento di ottobre: quest'anno per la prima volta i CinemaDays avranno infatti 2 edizioni, una in primavera e una in autunno. Sul sito ufficiale www.cinemadays.it è pubblicato l'elenco dei cinema aderenti e dei relativi film in programmazione. Questa edizione sarà accompagnata da una serie di iniziative collaterali e concorsi per il pubblico che saranno comunicati prossimamente. Commenti commenti

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 68 11/04/2016 Sito Web corrierequotidiano.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Da oggi a giorno 14 i CinemaDays

Inviato da desk4 il 11 Aprile, 2016 - 19:45 Da oggi a giorno 14 i CinemaDays Da oggi a giovedi' 14 i CinemaDays: durante i 4 giorni dell'iniziativa - nata con l'obiettivo di incentivare le presenze nelle sale cinematografiche - il costo del biglietto di ingresso in sala sara' di soli 3 euro (5 euro per i film in 3D). Sono 2700 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito e sostengono l'iniziativa organizzata dalle associazioni dell'industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT. Lo scorso anno furono 1.800.000 i biglietti venduti in occasione della promozione. Diversi i film in uscita in occasione dei CinemaDays di quest'anno: mercoledi' 13 aprile saranno in sala 'Hardcore' (Lucky Red), 'Nonno scatenato' (Eagle), 'Crimina'l (Notorius) e 'Un'estate in Provenza' (Nomad Film), mentre il 14 aprile (ultimo giorno della promozione) sara' possibile vedere anche 'Il libro della giungla' (Disney), 'Nemiche per la pelle' (Good Films), 'Universale' (L'occhio e la luna e Lo Scrittoio), 'The Idol' (Adler), 'Mistress America' (Fox), 'Les souvenirs' (Parthenos). E' confermato inoltre l'appuntamento di ottobre, e dunque quest'anno per la prima volta i CinemaDays avranno 2 edizioni, una in primavera e una in autunno. Sul sito ufficiale www.cinemadays.it sono pubblicati l'elenco dei cinema aderenti e dei film in programmazione e le informazioni sulle iniziative collaterali e i concorsi per il pubblico.

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 69 11/04/2016 09:43 Sito Web cultora.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Parte oggi CinemaDays: fino a giovedì vedere un film costa 3 euro

cinema Film a 3 euro per quattro giorni, 5 euro nel caso di proiezioni in 3D. È quanto propone l'evento CinemaDays per lunedì 11, martedì 12, mercoledì 13 e giovedì 14 aprile. L'iniziativa è organizzata dalle associazioni ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), ANEM (Associazione Nazionale Esercenti Multiplex), ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive) e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del Mibact. Confermato inoltre anche l'appuntamento di ottobre: quest'anno per la prima volta i CinemaDays avranno, infatti, due edizioni, una in primavera e una in autunno. Sul sito ufficiale www.cinemadays.it sono pubblicati l'elenco dei cinema aderenti e quello dei film in programmazione. "L'avvio del 2016 - afferma Luigi Cuciniello, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) - ha segnato un incremento decisamente positivo delle presenze al cinema. Con i CinemaDays vogliamo continuare a mantenere alta l'attenzione del pubblico nei confronti della visione del cinema in sala. Anche per questo abbiamo deciso da quest'anno di organizzare due edizioni dei CinemaDays, in primavera e in autunno". Ampia la scelta di titoli disponibili, da Batman v Superman a Race - Il colore della vittoria. Fra le novità spiccano il fantasy Il cacciatore e la regina di ghiaccio, il film con Stefano Accorsi Veloce come il vento e Il libro della giungla, quest'ultimo in uscita il 14 aprile.

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 70 11/04/2016 18:31 Sito Web palolive.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Al cinema a 3 euro

Da oggi a giovedì Anec, Anem, Anica presentano "CinemaDays" 0 Tweet +1 DOVE» BARI DATA DELL'EVENTO» DAL 11 APRILE 2016 AL 14 APRILE 2016 ALLE ORE 18:00 Stefano Accorsi in "Veloce come il vento" Stefano Accorsi in "Veloce come il vento" Copyright: n.c. Anche l'Anec di Puglia e Basilicata, che rappresenta ben 220 schermi cinematografici, aderisce a CinemaDays, la festa del cinema che da lunedì 11 a giovedì 14 aprile porterà in sala film a 3 euro (5 euro per i film in 3D) con l'obiettivo di incentivare le presenze nelle sale cinematografiche. Dopo l'edizione dello scorso ottobre, che ha fatto registare ben 150mila presenze tra Puglia e Basilicata, per la prima volta CinemaDays si svolge in primavera, in un periodo ricco di film e di nuove uscite, molte delle quali già proposte in anteprima durante il Bif&est, il festival cinematografico barese che dal 2 al 9 aprile ha fatto registrate 75mila presenze. Ma tanti altri film della stagione cinematografica saranno presentati al grande pubblico di CinemaDays. Numerosi i titoli: i tre film italiani sono Veloce come il Vento e Troppo napoletano (01 Distribution) e L'età d'oro (Bolero Film), che avranno al loro fianco Grimsby - Attenti a quell'altro (Warner Bros), Il cacciatore e la regina di ghiaccio (Universa l), Victor Frankenstein (20th Century Fox), Mister Chocolat (Videa) e Una notte con la regina (Teodora). Da mercoledì 13 aprile saranno in sala Hardcore (Lucky Red), Nonno scatenato (Eagle), Criminal (Notorius) e Un'estate in Provenza (Nomad Film), mentre il 14 aprile sarà possibile vedere anche Il libro della giungla (Disney), Nemiche per la pelle (Good Films), The Idol (Adler), Mistress America (Fox), Les souvenirs (Parthenos). L'iniziativa è organizzata dalle associazioni dell'industria cinematografica Anec, Anem, Anica e con il sostegno della Direzione denerale cinema del Ministero dei Beni culturali. Confermato inoltre anche l'appuntamento di ottobre: quest'anno per la prima volta i CinemaDays avranno infatti 2 edizioni, una in primavera e una in autunno. L'adesione delle sale cinematografiche all'iniziativa è massiccia e capillare nelle due regioni. L'elenco dei cinema aderenti e dei film in programmazione è pubblicato sul sito web ufficiale dell'iniziativa e sul sito dell'Agis Bari.

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 71 10/04/2016 19:45 Sito Web pianetanotizie.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

CinemaDays 2016 a Roma, Milano, Napoli e Torino: elenco principali cinema aderenti e date

Nei prossimi giorni, nelle principali città italiane, verrà promossa l'iniziativa CinemaDays 2016, scopriamo l'elenco dei cinema aderenti a Roma, Milano, Napoli, Torino e le date, i prezzi scontati relativi a tale proposta ed i film da poter vedere. Periodo e costo dei biglietti Il periodo inerente al CinemaDays, riguarderà quattro giorni, vale a dire da lunedì 11 a giovedì 14 aprile, il prezzo previsto per coloro i quali vorranno vedersi un film, sarà di soli 3 euro, mentre per poter vedere film in HD, vale a dire in alta definizione, il costo del biglietto sarà di 5 euro. Inoltre un biglietto comprato in quel periodo, potrà permettere di vedere un altro film, sempre al costo di 3 euro, nel periodo tra il 18 ed il 21 aprile. Il prossimo CinemaDays si terrà di consueto ad ottobre, per la prima volta infatti, l'iniziativa verrà svolta in primavera e per due volte nell'arco di un anno solare. Dove si terrà il CinemaDays nella Capitale A Roma i cinema aderenti a questa proposta sono numerosi, l'elenco comprende: Admiral, Adriano, Alhambra, Ambassade, Anromeda, Antares, Apollo 11, Atlantic, Barberini, Broadway, Caravaggio, Ciak, Cinema dei Piccoli, Doria, Eden Multisala, Eurcine, Europa, Farnese Persol, Fiamma, Galaxy, Giulio Cesare, Greenwich, Intrastevere, Jolly, King, Lux, Madison, Maestoso, Mignon, Nuovo Olimoia, Nuovo Sacher, Odeon, e Quattro Fontane. La lista prosegue con: Reale, Roxy Multisala, Royal, Savoy, Stardust Village, Starplex, i due The Space localizzati a Roma Centro e sulla Magliana, il Tibur, il Trianon e gli Uni Cinemas siti rispettivamente a Lunghezza, Marconi, a Parco Leonardo ed infine a Porta di Roma. La situazione a Milano Nel capoluogo lombardo la lista di cinema in cui viene promossa tale iniziativa, comprende: Anteo, Apollo Spaziocinema, Arcobaleno Filmcenter, Ariosto, Arlecchino, Centrale. Cinecircolo Asteria, Colosseo, Ducale, Eliseo, Martinitt, Mexico, Orfeo Multisala, Palestrina, Plinus e The Space. Inoltre prezzi scontati a 3 euro anche nei film distribuiti negli Uni Cinemas rispettivi di Bicocca, Certosa e Gloria. Napoli, Torino e le altre città A Torino il CinemaDays verrà proposto nelle seguenti sale: Ambrosio, Eliseo, Erba, Greenwich Village, Ideal Cityplex, Lux, Massaua, Massimo, Nazionale, Reposi, Romano, Solferino, The Space ed infine Uci Cinemas. A Napoli le sedi aderenti saranno dieci: Acacia, America Hall, Arcobaleno, Cineteatro La Perla, Filangieri, Metropolitan, Modernissimo, Plaza, The Space e Vittoria. In tutta Italia sono ben 2700 i cinema aderenti al CinemaDays 2016, l'elenco completo lo si può trovare sul sito www.cinemadays.it, l'iniziativa è stata promossa dalle associazioni cinematografiche ANEC, ANEM ed ANICA. Quali sono i film distribuiti Dall'11 al 14 aprile, i principali film distribuiti dai cinema italiani saranno "San Pietro e le basiliche papali in 3D" con Zc Efron e Robert De Niro ed "Il libro della giungla" con Scarlett Johansson, rispettivamente le prime proiezioni saranno previste rispettivamente mercoledì e giovedì. Per quanto riguarda i film italiani, spiccano "Nemiche per la pelle" con Claudia Gerini e Margherita Buy e "L'Universale" diretto da Federico Micali.

ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 12/04/2016 - 12/04/2016 72 11/04/2016 09:39 Sito Web trovacinema.repubblica.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

CinemaDays, tutti in sala, il biglietto costa solo 3 euro

Tornano, l'11 aprile (e fino al 14 aprile, per i clienti The Space anche dal 18 al 21 aprile) i CinemaDays. L'iniziativa è nata con l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico a frequentare le sale cinematografiche, stabilendo un prezzo speciale: 3 euro per i film normali e 5 euro per i film in 3D Jean Reno in una scena del film "Un'estate in Provenza" Jean Reno in una scena del film "Un'estate in Provenza" Approfondimenti FILM: - Criminal - Hardcore! - Il libro della giungla (3D) - L'Universale - Les Souvenirs - Mistress America - Nemiche per la pelle - Nonno scatenato - The Idol - Un'estate in Provenza Sono 2700 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito e sostengono l'iniziativa. Numerosi i titoli dei film in uscita in occasione dei CinemaDays: mercoledì 13 aprile saranno in sala "Hardcore!" (Lucky Red), "Nonno scatenato" (Eagle), "Criminal" (Notorius) e "Un'estate in Provenza" (Nomad Film), mentre il 14 aprile (ultimo giorno della promozione) sarà possibile vedere anche "Il libro della giungla" (Disney), "Nemiche per la pelle" (Good Films), "L'Universale" (L'occhio e la luna e Lo Scrittoio) "The Idol" (Adler), "Mistress America" (Fox), "Les souvenirs" (Parthenos). L'iniziativa è organizzata dalle associazioni dell'industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT. Confermato inoltre anche l'appuntamento di ottobre: quest'anno per la prima volta i CinemaDays avranno infatti 2 edizioni, una in primavera e una in autunno. Sul sito ufficiale www.cinemadays.it sono pubblicati l'elenco dei cinema aderenti e dei film in programmazione e le informazioni sulle iniziative collaterali e i concorsi per il pubblico. Per i clienti The Space Cinema l'offerta non finisce qui, anzi raddoppia. Come già sperimentato con successo in ottobre per ogni ingresso a 3 euro acquistato durante i giorni del Cinemadays è possibile comprarne subito un altro, sempre a 3 euro, ma valido solo da lunedì 18 a giovedì 21 aprile. I multiplex The Space Cinema coinvolti nell'iniziativa: Montesilvano, Lametia Terme, Catanzaro Lido, Nola, Napoli, Salerno, Bologna, Parma Campus, Parma Barilla Center, Pradamano, Trieste, Guidonia, Roma Moderno, Roma Campo de Principi, Genova, Cerro Maggiore, Milano Odeon, Montebello, Rozzano, Vimercate, Beinasco, Torino, Casamassima, Surbo, Quartucciu, Sestu, Belpasso, Firenze, Grosseto, Livorno, Corciano, Terni, Limena, Silea, Verona, Vicenza.

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