numero62010

Bimestrale d’informazione cinematografica edito dalla FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai

Antonio Albanese / Cetto La Qualunque Qualunquemente ANNO X - NUOVA SERIE - N.6 NOVEMBRE/DICEMBREANNO X - NUOVA 70% - FILIALE DI ROMA 2010 - Euro 3,00 SPED. ABBONAMENTO POSTALE

speciali Torino Film Festival Cinema europeo

interviste Susanne Bier Woody Allen, Nicola Borrelli, anteprima Stephen Frears, Paul Giamatti, La bellezza del somaro John Landis, Alessandro Piva, di Sergio Castellitto Gianfranco Rosi, Paolo Rossi WE WANT SEX VENERE NERA REGIA DI NIGEL COLE REGIA DI ABDELLATIF KECHICHE CON MIRANDA RICHARDSON CON YAHIMA TORRES ANDRÉ JACOBS BOB HOSKINS ROSAMUND PIKE DRAMMATICO COMMEDIA

LA DONNA CHE CANTA MACHETE REGIA DI ROBERT RODRIGUEZ REGIA DI CON DANNY TREJO ROBERT DE NIRO CON LUBNA AZABAL JESSICA ALBA STEVEN SEAGAL MÉLISSA DÉSORMEAUX-POULIN MICHELLE RODRIGUEZ MAXIM GAUDETTE RÉMY GIRARD AZIONE DRAMMATICO

I RAGAZZI STANNO BENE IL SEGRETO DI SARA REGIA DI LISA CHOLODENKO REGIA DI GILLES PAQUET-BRENNER CON JULIANNE MOORE ANNETTE BENING CON KRISTIN SCOTT THOMAS MARK RUFFALO MIA WASIKOWSKA MÉLUSINE MAYANCE JOSH HUTCHERSON DRAMMATICO COMMEDIA

IN PRODUZIONE

IL ROMPI-COPPIE THIS MUST BE THE PLACE REGIA DI PASCAL CHAUMEIL REGIA DI CON ROMAIN DURIS CON SEAN PENN FRANCES McDORMAND COMMEDIA DRAMMATICO DISTRIBUITO DA: MEDUSA FILM UN FILM PRODOTTO DA: NICOLA GIULIANO ANDREA OCCHIPINTI FRANCESCA CIMA MEDUSA FILM

LISTINO2010/2011 www.luckyred.it

CREDITI NON CONTRATTUALI n.6/2010 editoriale Cover story 26 Qualunquemente di Giulio Manfredonia Un mondo difficile...

In copertina: Tra il vecchio e il nuovo anno il cinema d’autore italiano Antonio Albanese la butta in commedia, per analizzare la complessità e le Interviste contraddizioni dell’attualità 6 Woody Allen (Marco Spagnoli) 8 Sergio Castellitto (Franco Montini) ••• La fine degli anni Zero del nuovo secolo coincide con una realtà 14 Alessandro Piva (Anna Maria Pasetti) politica e sociale di gran confusione, di crisi e di litigiosità, di prospettive incerte che 16 John Landis (Federico Pontiggia) frenano le migliori intenzioni: prima dei nostri “Incontri” di Mantova avevamo titolato 17 Susanne Bier (Anna Maria Pasetti) “prove generali di dialogo” l’articolo di presentazione delle attività Fice in corso. 20 Stephen Frears (Marco Spagnoli) L’esperimento mantovano, il confronto positivo e concreto con il direttore generale cinema 21 Paul Giamatti (Marco Spagnoli) del ministero dei beni e attività culturali, Nicola Borrelli (interlocutore di provata sensibilità, 30 Gianfranco Rosi (Anna Maria Pasetti) intervistato in questo numero), e con distributori e addetti ai lavori, ha consentito di 31 Paolo Rossi (Barbara Corsi) identificare i temi di attualità: dai nodi che rallentano lo sviluppo tecnologico (il lento Speciali processo di digitalizzazione di tutte le sale, a prescindere dal 3D, come volano di crescita e di espansione/diversificazione dell’offerta al pubblico) alle prospettive degli incentivi fiscali 12 Torino Film Festival (Cristiana Paternò) (il credito d’imposta che, mentre andiamo in stampa, è ancora in attesa di rinnovo 24 Cinema europeo 2010 (Mario Mazzetti) triennale, quando è ben noto che assicura allo Stato un ritorno in termini sia economici che I premi Efa di immagine) ed economici (il credito agevolato). Certo, la contingenza è quella che è, non solo a livello politico e governativo. È “un mondo difficile”, per dirla con le parole ironiche Rubriche permeate di malinconia di Tonino Carotone… 4 Notizie Tuttavia il cinema italiano, per la prima volta da anni assurto all’onore dei talk show politici 32 Mondo d’essai di prima serata (ci voleva il crollo della casa di Pompei per parlare finalmente di cultura Nicola Borrelli (Marta Proietti) senza sussiego e diffidenza?), attraversa tutto sommato un momento creativo e produttivo 50 Cinema di carta (Chiara Barbo) che infonde ottimismo: la diversificazione di temi e modelli di produzione è elevata; mai 51 Polvere di Stelle (Giovanni M. Rossi) come quest’anno gli incassi dei grandi successi sono stati alla pari del cinema americano, 52 Docuclub (Maurizio di Rienzo) che sopravvive sull’onda della corazzata del 3D – sospettiamo che il nuovo Avatar tarderà 52 Detour (Umberto Ferrari) ad arrivare, forse saranno Scorsese e altri autori affermati a prolungare l’interesse del 53 Cult dvd (Gabriele Spila) pubblico… Certo, senza acceleratori e leve fiscali molte produzioni restano di rimanere al 54 Colonna sonora (Mario Mazzetti) palo – il lavoro perduto di tecnici e maestranze non si recupera – così come a rimetterci è la Schede critiche produzione media, indipendente, di cineasti privi di notorietà ma necessari per assicurare prospettive di crescita alla nostra cinematografia. 48 AD OGNI COSTO 38 AMERICAN LIFE Di fronte a tali inquietudini, che accomunano cultura e istruzione, sanità e ricerca, 36 LA BELLEZZA DEL SOMARO valutiamo come una necessità di conforto la prossima uscita di due opere ambiziose che 45 BURKE & HARE volgono in commedia, dichiaratamente farsesca e grottesca, l’analisi dei nostri anni, dello 47 CYRUS 37 LA DONNA CHE CANTA stato di salute della borghesia illuminata come della classe politica e soprattutto della 46 LA DONNA DELLA MIA VITA società civile, chiamata a eleggere (si fa per dire) i propri rappresentanti in parlamento: La 43 I DUE PRESIDENTI bellezza del somaro di e con Sergio Castellitto e Qualunquemente di Giulio 49 L’ESTATE DI MARTINO 49 I FIORI DI KIRKUK Manfredonia con la maschera diabolica di Cetto La Qualunque, magnificamente applicata 46 UN GIORNO DELLA VITA sul volto pacioso di Antonio Albanese, costituiscono due esempi di commedia di costume 40 HEREAFTER che dietro una confezione divertente e ben costruita celano interrogativi profondi e 41 INCONTRERAI L’UOMO DEI TUOI SOGNI 37 IN UN MONDO MIGLIORE palesano la consistenza di un modo di vivere e di rapportarsi al prossimo non proprio 49 IO SONO CON TE rassicuranti. 46 THE KILLER INSIDE ME Proprio il demagogico e colluso personaggio incarnato da Albanese, che merita la copertina 48 MIA E IL MIGÙ 44 IL MIO NOME È KHAN di questo numero, fa venire in mente la battuta pronunciata durante il suo intervento nel 44 NOWHERE BOY programma di Fabio Fazio Vieni via con me, di quelle che scatenano una risata immediata 48 IL PIANO ESPLOSIVO DI BAZIL ma poi sedimentano e procurano un brivido lungo la schiena al solo pensarci: “Io sono la 36 PRECIOUS realtà, voi siete la fiction!”... 45 RCL – RIDOTTE CAPACITÀ LAVORATIVE 43 IL RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE 41 TAMARA DREWE A tutti i lettori, gli spettatori delle sale Fice, i collaboratori della rivista e della federazione 47 THIS IS ENGLAND dei cinema d’essai, i migliori auguri di buone feste e di un 2011 di serenità. 42 TORNANDO A CASA PER NATALE 38 VALLANZASCA – GLI ANGELI DEL MALE MARIO LORINI 40 LA VERSIONE DI BARNEY presidente FICE 42 WE WANT SEX

Hanno collaborato a questo numero: Chiara Barbo, Domenico Barone, Barbara Dalbono 35, Roma ...Abbonamento annuo: euro 15,00 sul C.C. Postale n° VIVILCINEMA Corsi, Maurizio Di Rienzo, Umberto Ferrari, Mario Lorini, Thomas Martinelli, Mario 61358016 intestato a Spettacolo Service srl, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma - Bimestrale d’informazione Mazzetti, Franco Montini, Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Marcella Peruggini, Numeri arretrati euro 3,50 ...Concess.ria esclusiva per la pubblicità: A.P.S. cinematografica Federico Pontiggia, Marta Proietti, Giovanni Maria Rossi, Marco Spagnoli, Gabriele ADVERTISING srl - Via Tor de' Schiavi, 355 - 00177 Roma - Tel. 06.89015166 - fondato da Claudio Zanchi Spila...Segreteria per l’editore: Stefania Trenca ...Progetto grafico: Geppy 06.89015167 - www.apsadvertising.it, [email protected] n°6/2010 nuova serie Sferra ...Editore per conto della Fice: Spettacolo Service srl, via di Villa Patrizi Reg. Trib. di Roma n. 382 dell’ 11/9/2000 (già Trib Firenze n. 3642 Novembre/Dicembre 2010 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731 - Rivista fondata dalla Coop. L’Atelier di del 17/12/1987) Sped. Abb. postale 70% Firenze, pubblicata dalla Fice: via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. Chiuso in redazione il 22/11scorsese/2010 - stampato per conto della Direttore responsabile: Mario Mazzetti 06/884.731, fax 06/440.42.55 ... Impagin. e stampa: Inprinting srl, Via Inprinting srl presso lo stabilimento “Grafiche PFG” Spa

e-mail: [email protected] ...web: www.fice.it 3 notizie fice ••• FILM D’ESSAI ••• PROGETTI PREMIATI A ROMA La commissione ministeriale riunitasi La Fabbrica dei Progetti, mercato di coproduzioni del Festival di Roma, ha premiato a metà ottobre ha dichiarato d’essai i Chaika di Miguel Angel Jimenez, sui popoli abbandonati che vivono tra Europa e Asia. film Goodbye Mr. Zeus, Il sangue Menzioni speciali a Objects of interest di Stephen Burke, sul passato coloniale verde, Illégal, Inception, Isola 10, italiano, e Follow, follow, lead di Jen Jonsson, originale riflessione sulla ricerca della Niente paura, North face, Quella felicità. ISOLA 10 sera dorata, Una sconfinata giovinezza, Wall Street 2, Buried. Tra i film d’essai, ••• LA BERLINALE POSSIBILE la qualifica di “eccellenza” (che prevede maggiori Se è già certa la retrospettiva su Ingmar Bergman, è aperto il toto-film del prossimo incentivi alle sale) è stata per la prima volta attribuita festival di Berlino (10-20 febbraio): registi papabili sono Jodie Foster (The beaver), ai film: Illégal, La nostra vita, Il concerto, Il Bruce Robinson (The rum diary con Johnny Depp), Kevin Macdonald con The eagle e nastro bianco, Il profeta, La bocca del lupo, Le il documentario Life in a day costruito dagli internauti; Bringing up Bobby di quattro volte, Lebanon, L’uomo che verrà, Sotto Famke Jannsen, due opere tedesche sul nazismo (My best enemy di Wolfgang il Celio azzurro, Una sconfinata giovinezza, Murnberger e Hidden di Agneszka Holland), La permission de minuit di Welcome. Qualifica di “interesse culturale” inoltre per Delphine Gleize, il brasiliano Tropa de elite 2, il capitolo conclusivo della trilogia Sole ingannatore di Mikhalkov, Footnote dell’israeliano Joseph Cedar. Dalla Cina i nuovi progetti di Ermanno Olmi, Giuliano Montaldo, probabili Chen Kaige, Jiang Wen, il dramma sull’Aids con Zhang Ziyi Life is a Gianfranco Rosi, Paolo Franchi, Amos Gitai, Maurizio miracle e la versione inglese di Under the hawthorn tree di Zhang Yimou, dalla Ponzi, Salvatore Mereu, Mimmo Calopresti, Marco Corea The yellow sea di Na Hong-jin. Tra i documentari, Frederick Wiseman e il Simon Puccioni, Gianfranco Cabiddu, Nico Cirasola. In suo Crazy Horse e, in 3D, Wim Wenders che filma la compagnia di Pina Bausch, attesa di qualifica anche Manfredonia con Albanese, progetto concepito prima della morte della coreografa ma realizzato dopo. L’Italia Cristina Comencini, Veronesi, Segatori, Pompucci, è di solito poco rappresentata a Berlino, mentre per Cannes si potrebbe realizzare Corsicato, Zaccaro, Ciprì, Piccioni, Giovanna Gagliardo un terzetto magico Gianni Amelio - - Paolo Sorrentino. e Antonietta De Lillo. Opere prime e seconde di interesse culturale infine da Carlo Virzì, Ivan ••• PREMI E FESTIVAL Cotroneo, Marco Martani, Francesco Bruni, Stefano Il Premio Solinas lancia a gennaio Experimenta, concorso per lungometraggi in Tummolini, Toni D’Angelo e Gianni Di Gregorio. digitale low budget rivolto a sceneggiatori e registi emergenti …Vittorio Veneto Film Festival dal 2 al 5 marzo dedicato al cinema per ragazzi (vittoriofilmfestival.com) ••• CINEMA DI MONTAGNA …Orobie Film Festival 2011, Festival internazionale del documentario di montagna e Il Verdi di Vittorio Veneto ospita fino al 16 dicembre la del film soggetto, a Bergamo dal 5 al 12 febbraio. seconda edizione della rassegna Cinema sulla montagna: da Il vento fa il suo giro di Diritti a Il ••• 15 CARTOON PER L’OSCAR grido di pietra di Herzog ai documentari Giusto Selezionati 15 cartoni animati per l’Oscar di categoria, da cui saranno scelti i tre Gervasutti: il solitario signore delle pareti di candidati il prossimo 25 gennaio. Cattivissimo me, Cani e gatti 2, Dragon trainer, Giorgio Gregorio e Himalaya le chemin du ciel di La leggenda di Ga’Hoole, Megamind, Shrek 4, Rapunzel, Toy story 3 i principali Marianne Chaud. titoli, cui si aggiunge l’outsider L’illusionista. ••• MIKE LEIGH ••• SI GIRA NEL MONDO IN EMILIA Un tornado si porta via tutti gli immigrati di Treviso: Cose dell’altro mondo, film di ROMAGNA Francesco Patierno con Diego Abatantuono, Valentina Lodovini e Valerio Mastandrea, Prosegue la retrospettiva su a cui il sindaco ha negato l’autorizzazione a girare …Daniele Gaglianone ha diretto Ruggine, noir con bambini protagonisti in una cittadina del Nord negli anni ’70, nel Mike Leigh I segreti del cast Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valeria Solarino …Accabadora, premio Campiello di quotidiano, fino a gennaio in ANOTHER YEAR Michela Murgia, diventa un film con Angela Molina e Ana Caterina Morariu. Niente a tante sale Fice dell’Emilia che vedere con il film omonimo girato due anni fa da Enrico Pau …Maternity blues Romagna in collaborazione col Sindacato Critici. Per sulla depressione post partum è diretto da Fabrizio Cattani dalla pièce di Grazia l’occasione pubblicato da Le Mani il catalogo curato da Verasani, con Andrea Osvart …Saverio Di Biagio gira Qualche nuvola, commedia Roberto Chiesi e Alberto Morsiani. sociale sui nuovi nuclei familiari …José e Pilar di Miguel Gonçalves Mendes è un documentario sulla relazione tra José Saramago e la moglie spagnola Pilar del Rio ••• NOWHERE BOY PREMIO CICAE …Darren Aronofsky dirige il thriller Machine man, su trapianti biotech …Willem La giuria Cicae di esercenti d’essai ha premiato al festival Dafoe, Frances O’Connor e Sam Neill nel thriller australiano The hunter, un di Amburgo Nowhere boy di Sam Taylor-Wood, mercenario europeo a caccia dell’ultima tigre della Tasmania …Yellow di Nick adolescenza e debutto di John Lennon e soci. Ad Cassavetes, in fase di riprese, è una versione “più leggera” di Una moglie di papà John Annecy Cinéma Italien premiato Le quattro volte di con mamma Gena Rowlands, Sienna Miller, Melanie Griffith e Heather Wahlquist Michelangelo Frammartino. protagonista …Primo film in inglese per Laurent Cantet, Foxfire dal romanzo di Joyce Carol Oates su un gruppo di adolescenti nell’America anni ’50 …The Grandmasters è ••• IN VENETO BASTANO 2 EURO il prossimo film di Wong Kar Wai, arti marziali con Tony Leung, Zhang Ziyi e Chang Dopo novembre, riprende nei quattro martedì di marzo Chen …Le voci di James McAvoy e Jim Broadbent in Arthur Christmas, prima volta in l’iniziativa Al cinema con due euro, cinema di qualità 3D della Aardman Animation, sulla famiglia hi tech di Babbo Natale al Polo Nord nelle sale d’essai di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, …Marianne Faithfull nell’adattamento di Belle du seigneur di Albert Cohen, Venezia, Verona e Vicenza a cura della Regione Veneto contrastata liaison tra un ufficiale ebreo e la moglie di un suo impiegato (Jonathan e della Fice Tre Venezie. Rhys Meyers e Natalia Vodianova protagonisti, tra gli sceneggiatori Vincenzo Cerami), e in Faces in the crowd di Julien Magnat, dove sarà la psicologa in soccorso della ••• CAPOLAVORI AL DEI PICCOLI vittima di un’aggressione, Milla Jovovich …Christophe Honoré dirige Catherine Dalla fine di ottobre fino al 31 gennaio, il Cinema dei Deneuve, Ludivine Sagnier e Louis Garrel in Les bien-aimés …Catalin Mitulescu alle Piccoli di Roma programma il lunedì e il giovedì la prese con Loverboy, dramma sulla prostituzione con la celebrata coppia di rassegna La più grande avventura: storia del protagonisti di If I want to whistle, I whistle …Il piccolo principe cartoon in 3D, cinema a Villa Borghese. In cartellone classici diretto da Mark Osborne …Jean-Jacques Annaud ha girato Or noir nel sud della immortali e appassionanti, molti dei quali del cinema Tunisia con Tahar Rahim, Antonio Banderas, Freida Pinto sulle relazioni tra petrolio e muto: da David Wark Griffith a Martin Scorsese, dai Islam …Emmanuelle Béart e Béatrice Dalle in Bye bye Blondie di Virginie Despentes fratelli Lumiére a François Truffaut, da Friedrich (Baise-moi) …Bertrand Bonello gira L’Apollonide ambientato in una casa chiusa, tra Wilhelm Murnau a Rainer Werner Fassbinder e molto gli interpreti Jasmine Trinca …Colin Farrell e Keira Knightley ex galeotto e attrice in altro ancora. Programma sul sito London Boulevard, esordio alla regia dello sceneggiatore William Monahan …Francis www.cinemadeipiccoli.it. Ford Coppola prepara Twixt now and sunrise, suspence movie con Val Kilmer scrittore horror, Elle Fanning e Bruce Dern.

4 VIVILCINEMA novembredicembre10 intervistaWoody Allen

FILMOGRAFIA - Che fai, rubi? (1966), Prendi i soldi e scappa (1969), Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971), Tutto quello che avreste voluto sapere… (1972), Il dormiglione (1973), Io e Annie (1977), Manhattan (1979), Una commedia sexy in una notte di mezza estate (1983), La rosa purpurea del Cairo (1985), Hannah e le sue sorelle (1986), Radio days (1987), Settembre (1987), Crimini e misfatti (1989), Alice (1990), Mariti e mogli (1992), Misterioso omicidio a Manhattan (1993), La dea dell'amore (1995), Tutti dicono I Love You (1996), Harry a pezzi (1997), Celebrity (1998), Accordi e disaccordi (1999), La maledizione dello scorpione di giada (2001), Hollywood ending (2002), Anything else (2003), Melinda e Melinda (2004), Match Point (2005), Scoop (2006), Sogni e delitti (2007), Vicky Cristina Barcelona (2008), Basta che funzioni (2009), Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni (2010)

Allen con Naomi Watts e Antonio Banderas

Anthony Hopkins e Naomi Watts A sinistra Josh Brolin Non penso dunque sono (felice) Dopo l’anteprima a Cannes, arriva “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”, ritorno alle commedie esistenziali, ai capricci del caso, a Londra e alla buona forma per l’autore newyorkese

•••“Non puoi trovare una hanno tanta presa sulla gente. Me ne sono ancora risposto alle domande fondamentali giustificazione razionale per cui valga davvero occupato anche in altri film perché, pur della nostra esistenza. La scienza non può la pena vivere. Se ci pensi, o meglio, se ti trovando questo mondo demenziale, mi rispondere, mentre religione e magia possono fermi e provi davvero a trovare una piacerebbe tanto riuscire a credere in fornire le proprie fantasiose risposte che ci spiegazione con il tuo intelletto, ti rendi qualcosa del genere e a trovare la pace. Sono fanno star bene per un po’. conto che vivere non significa davvero nulla e cresciuto in un mondo fortemente religioso: i La psicoanalisi? che noi siamo come calamaretti o amebe: miei genitori, i miei vicini, i miei amici erano, Certamente è utile per risolvere problemi veniamo, andiamo, nasciamo e moriamo da ragazzino, tutte persone molto religiose: contingenti, ma anche qui non ci sono senza che davvero questo conti qualcosa. Al già quando ero piccolo mi sembrava una cosa risposte utili per le questioni ultime tempo stesso, però, se ci fosse qualcuno ridicola. Noi ragazzini ebrei, i cattolici riguardanti la nostra esistenza. In compenso, davanti a me con una pistola carica, lotterei dall’altro lato della strada… Era una follia e e questa è stata l’ispirazione per il mio film, fino all’ultimo pur di non morire. Perché? mi sembrava di essere l’unica persona a conosco molta gente a New York che non fa Evidentemente il nostro corpo, più della rendersene conto. La differenza, però, era un passo senza chiamare la sua medium che, nostra mente, è programmato per anche che i miei amici sembravano essere di tutte le frodi in giro per il mondo, è sopravvivere a tutti i costi”. molto più felici di me. Correvano alla semplicemente la più assurda, perché non è Woody Allen parla così di Incontrerai Sinagoga con la loro kippah sulla testa, mai vissuto nessuno che avesse davvero dei l’uomo dei tuoi sogni, in cui seguiamo le credevano con tutto il loro cuore che vi fosse poteri extra e paranormali. È la più colossale complesse vicissitudini di due coppie sposate qualcosa di più grande e importante della vita balla che sia mai stata inventata e gli unici per cui passioni, ambizioni e ansie causano un che vivevamo. Sapevo che si trattava di una davvero in grado di smascherare questi crescendo di guai e follie. “L’universo potrà cosa stupida, la loro fede e loro stessi mi lestofanti non sono gli scienziati, ma i stare per finire ma noi inspiegabilmente, da sembravano degli scemi ma la realtà, alla fine, prestigiatori da quattro soldi che si esibiscono ogni punto di vista razionale, continueremo a era che loro erano molto più felici di me. in modesti night club. Loro sì che capiscono lottare per sopravvivere come faccio io e Da dove viene la sua felicità? immediatamente dove sta l’inganno. come fanno i personaggi dei film che dirigo”. Dalle distrazioni. È per questo che lavoro Chi sono le persone che lei conosce e che Cosa la spinge a dirigere film? sempre e quando non faccio dei film me ne ha rappresentato nella moglie Anche qui è l’istinto di sopravvivenza, ma non vado in giro per il mondo a suonare il interpretata da Gemma Jones? mio personale. Quando anni fa scrissi Ciao clarinetto con la mia band. Rinuncio il più Donne che hanno perso la fede nella pussycat!, il mio primo film come possibile a pensare e, in compenso, guardo religione e hanno visto molestati in chiesa i sceneggiatore, la storia fu letteralmente più baseball possibile in televisione. Il propri figli dai preti. Persone che non sono in distrutta da chi ci aveva messo le mani. Anche problema è che, qualche volta, mi sveglio nel grado di capire la scienza e che scelgono una se quel progetto era stato un successo sotto cuore della notte e mi metto a riflettere sul via più facile per superare il dolore del ogni punto di vista, io mi sono promesso che fatto che un giorno tutte le stelle proprio divorzio. Il dramma è che tutti sono non mi sarebbe mai più capitata un’altra dell’Universo si spegneranno e mi domando, pronti ad aiutarti in cambio, ovviamente, di situazione del genere. L’unica maniera per angosciato, quale sia il senso di tutto quello bel po’ di denaro… avere il controllo finale di quello che sarebbe che stiamo facendo. In quel caso mi alzo dal Come Scientology? arrivato sullo schermo era diventare io stesso letto e faccio qualche esercizio per stancarmi Quella è un’altra grande fregatura. Detto il regista delle mie sceneggiature. e tornare a dormire insieme a mia moglie che, questo, però, considero la fede un dono, In Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni lei ovviamente, nel frattempo non si è accorta di perché se qualcuno crede in qualcosa e questa prende in giro, e non è la prima volta che nulla. Il nostro problema è che la scienza, pur cosa lo rende felice, si può considerare lo fa, il mondo dei cartomanti e di tutti essendo una cosa meravigliosa, è ancora davvero molto fortunato. A me, purtroppo, coloro che credono all’astrologia e alla molto limitata: è vero c’è stata una non è mai successo e temo, arrivato alla mia predizione del futuro… limitazione delle malattie, il mondo è più età, che non sarò mai così fortunato da poter Lo faccio perché sono tutte cose che, veloce e gli scienziati hanno fatto tante credere in qualcosa. personalmente, reputo assurde e che pure bellissime cose, ma purtroppo non hanno • MARCO SPAGNOLI

6 VIVILCINEMA novembredicembre10 intervistaSergio Castellitto

REGIE - Libero Burro (1999), Non ti muovere (2004), La bellezza del somaro (2010)

Enzo Jannacci e Nina Torresi

Laura Morante L’ultimo tabù “La bellezza del somaro” è incentrato sullo scontro generazionale tra padri e figli e l’incombere della vecchiaia, in una commedia che unisce citazioni colte e battute tormentone. Al fianco del regista-protagonista Laura Morante, Marco Giallini e Gianfelice Imparato

••• “Un’affettuosa pernacchia al girato in unità di luogo, il mio film potrebbe a discutere sugli argomenti affrontati. nostro vivere solo apparentemente corretto diventare in un prossimo futuro anche uno Al centro della storia c’è soprattutto il e tollerante”. Così Sergio Castellitto definisce spettacolo da palcoscenico, una sorta di racconto di un confronto, meglio di uno La bellezza del somaro, “una commedia – variazione sul tema di Indovina chi viene a scontro, generazionale fra genitori e aggiunge – che dimostra come non appena cena? o Aggiungi un posto a tavola”. figli: è davvero così difficile dialogare e un virus penetra nel nostro quotidiano tutte A proposito di karaoke, in una delle comprendersi in famiglia? le nostre certezze vengono distrutte e la scene iniziali lei, Marco Giallini e Gli adulti del mio film sono una generazione nostra esistenza sconvolta. Oggi Gianfelice Imparato intonate Miniera, di cinquantenni che si ritengono un po’ l’impressione è che abbiamo accettato tutto: una celebre canzone fine anni ‘60 dei imbrogliati dalla vita. Uno dei miei essere gay, avere un presidente di colore, ma New Trolls. Perché proprio questo personaggi ad un certo punto si esprime con un tabù resiste: quello della vecchiaia. La brano? una battuta illuminante e dice: “quando vecchiaia è difficile da accettare perché è Per due fondamentali ragioni: perché si eravamo figli noi, i figli non contavano un considerata l’anticamera della morte e tratta di una canzone che appartiene al mio cazzo; adesso non contano i genitori”. perché i vecchi sono improduttivi e inutili. passato e che da ragazzo mi piaceva Insomma gli adulti del mio film si ritrovano Un tempo gli anziani erano rispettati in intonare e perché non ha proprio alcuna sempre in una situazione familiare quanto depositari della memoria ma oggi la attinenza con il resto della storia. Insomma inadeguata. Hanno avuto difficoltà nel memoria non interessa più a nessuno. volevo evitare di scegliere un brano che in ruolo di figli, ne hanno ancora di più L’Italia, in particolare, sembra essere un qualche modo anticipasse gli argomenti in quello di genitori. paese privo di memoria, meglio una nazione affrontati dal film. Oltre a non riuscire a desiderosa di cancellare e rimuovere il La bellezza del somaro è un film comunicare con i propri figli, proprio passato. E allora a cosa servono più i particolarmente divertente, gli adulti de La bellezza del vecchi? Ecco, La bellezza del somaro è un l’impressione è che la sceneggiatura somaro, benché film sul dramma del nostro presente, su un non tema di mescolare citazioni alte e apparentemente molto gruppo di adulti che aspirano inutilmente a comicità molto popolare. amici ed uniti, fare i giovani e su dei ragazzi che vogliono Sono d’accordo con questa osservazione e la comunicano poco anche diventare grandi senza riuscirci”. giudico un complimento al film, perché in fra loro. “L’argomento – prosegue Castellitto – si effetti volevamo puntare su un divertimento Effettivamente è così; prestava ad una trattazione drammatica e intelligente, di qualità ma senza escludere oggi in tutte le situazioni raccontarlo in questa chiave sarebbe stato colpi bassi. Abbiamo mescolato citazioni di ho l’impressione che la anche più semplice ma ho ritenuto la Lacan ed espressioni da curva sud. Mi conversazione prevalga commedia assai più stimolante. Ho pensato a piacerebbe che, uscendo dal cinema, il sul dialogo autentico. La bellezza del somaro come ad un pubblico si divertisse a ripetere certe battute, Parliamo molto ma in musical, anche per questo nel film c’è molta da usare successivamente nella vita di tutti i realtà raccontiamo musica e diverse scene di karaoke, alcune giorni – sono convinto che ve ne siano pochissimo di noi delle quali sono state tagliate nel montaggio parecchie destinate ad imprimersi nella stessi. Volenti o nolenti definitivo. Ma, poiché fondamentalmente memoria collettiva – ma fosse anche invitato siamo tutti

8 VIVILCINEMA novembredicembre10 Gianfelice Imparato, Sergio Castellitto e Marco Giallini

imprigionati in una sorta di iper-Grande otto settimane. È stato come recitare su un ospedale psichiatrico. Per dirla in altre parole Fratello. Spesso, al termine di certe animate grande palcoscenico, in un clima di grande sono tutti affettuosamente dei falliti. Lo è serate, si torna a casa con l’impressione di un libertà creativa. Star bene insieme ha fatto Marcello, che si sente un grand’uomo ma alla grande vuoto. C’è tutto questo nel film, in bene al film. La maggior parte delle riprese si fine deve confessare a se stesso di non essere cui personalmente ho ritrovato l’eco di molte sono svolte in un luogo meraviglioso, un riuscito a realizzare ciò che desiderava. Lo è esperienze private, perché è stato scritto da casolare di campagna e, un poco alla volta, si sua moglie Marina, che lavora in una Asl mia moglie Margaret Mazzantini pensando a è creata un’atmosfera magica in cui realtà e disastrata e che Laura Morante interpreta certi nostri amici e a ciò che abbiamo vissuto. finzione si confondevano. Per dirne una, si con la goffaggine di una papera, rinunciando Nel film c’è anche la volontà di smascherare mangiava per esigenze di riprese ma anche alla sua naturale eleganza. E lo stesso si può perfino se stessi. La bellezza del somaro è per esigenze di stomaco. Questo mi ha dire del medico Duccio, ovvero Marco in qualche modo una pubblica permesso di effettuare delle riprese lunghe, Giallini, che, nonostante i suoi desideri confessione! senza interruzioni. Ad esempio, la scena del sessuali è pressoché impotente e di Valentino Tutte le situazioni narrate nel litigio fra Marina e Marcello è girata in un (Gianfelice Imparato), un manager che si film sono sempre un po’ al unico piano sequenza, con un solo taglio alla illude di poter dare una svolta alla propria limite eppure risultano fine e proprio per questo il risultato è stato vita imparando l’inglese. Ancora più evidenti regolarmente credibili. Come è particolarmente efficace; degno, anche se sono i limiti e la precarietà esistenziale della riuscito in questo difficile non spetterebbe a me dirlo, di certi mitici giornalista frustrata impersonata da Lidia equilibrio? litigi che appartengono alla storia del Vitale, della preside fascista Emanuela Ho cercato di mescolare realismo cinema, come quelli fra la Loren e Grimalda, dei pazienti di Marina Barbora con un po’ di fiabesco. Le Mastroianni o fra Sordi e la Vitti. È la Bobulova e Renato Marchetti. Ma è proprio modalità di lavorazione recitazione il vero effetto speciale de La la loro estrema fragilità a renderli simpatici. del film sono state bellezza del somaro. Sono convinto che il sentimento che gli di fondamentale Non mi dica che il personaggio di spettatori proveranno nei loro confronti, e importanza. Marcello, che lei stesso interpreta, è un più che mai in quelli di Armando (Enzo Contrariamente omaggio a Mastroianni? Jannacci), l’anziano fidanzato della figlia a quanto Ebbene sì, lo confesso, è così. 17enne dei protagonisti, sia di naturale accade Tutti i protagonisti del film sono tenerezza. solitamente persone un po’ disturbate, piene di Un’ultima domanda riguarda il titolo del sul set, dove problemi, insomma non sono dei film: a cosa allude? gli attori modelli di comportamento. Non teme La bellezza del somaro allude all’inevitabile vanno e che questa difficoltà ad immedesimarsi bellezza della giovinezza ma anche della vengono, possa scoraggiare il pubblico? stoltezza e dell’ignoranza, perché ad una questa volta I protagonisti del mio film sono certa età, come accade ai ragazzi del mio ho potuto effettivamente tutti un po’ tarati; ad un film, si è per così dire belli, proprio malgrado. avere tutti a certo punto il casolare di campagna dove si • FRANCO MONTINI disposizione per riuniscono può sembrare una specie di

VIVILCINEMA novembredicembre10 9 MEDUSA FILM PRESENTA

L_8672_420x297_Vivilcinema.indd 1 18/11/10 15:48 Un Film di Luca Miniero

L_8672_420x297_Vivilcinema.indd 1 18/11/10 15:48 specialeTorin o 2

CONTRE TOI

HEREAFTER FOUR LIONS Palinsesto ricco 16 opere in concorso (per l’Italia “Henry” di Alessandro Piva), omaggio a Boorman, retrospettive Huston e Kanevskij, tanti documentari e sezioni collaterali: è il TFF secondo Gianni Amelio

••• Tra Contre toi della alla sua vita avventurosa anche con la vedono minacciati da nuovi gangster che figlia d’arte Lola Doillon e Hereafter di Clint monografia a lui dedicata, curata da arrivano dal Kenya o dal Ghana con la polvere Eastwood, il 28° Torino Film Festival ha Emanuela Martini, con contributi di Tullio bianca, migliore e più cara della “brown”. costruito un palinsesto ricco di film e Kezich, Morando Morandini, Goffredo Fofi, Oltre a Henry, quindici gli altri titoli in documentari per la seconda edizione diretta Jack Garner, analisi dei singoli film e due concorso, scelti tra opere prime, seconde e da Gianni Amelio (con Emanuela Martini). Il interviste con Huston condotte terze e giudicati da una giuria presieduta da primo, realizzato dalla figlia di Jacques rispettivamente da Rui Noguiera e Bertrand Marco Bellocchio. Tra questi l’inglese Four Doillon e interpretato da Kristin Scott Tavernier e da Jan Aghed e Michel Ciment. lions di Christopher Morris, dove quattro Thomas, è un dramma d’interni in cui una Il Gran Premio Torino è andato quest’anno a musulmani residenti a Londra decidono di ginecologa parigina vive una spaventosa John Boorman, che per Gianni Amelio è un mettere in piedi una cellula di terroristi suicidi avventura con un uomo che la tiene mito al punto da dire: “Per una sola sequenza con esiti tragicomici ed esilaranti; Portrait of segregata per alcuni giorni, mentre tutti la di Un tranquillo week end di paura, quella the fighter as a young man di Constantin credono in vacanza. Il secondo è una sorta di del bambino che suona il banjo all’inizio della Popescu (Romania), una sorta di western viaggio nell’aldilà attraverso la storia di un discesa del fiume, darei tutto il mio cinema”. politico ambientato nella Romania dal ’44 operaio americano che comunica con i A Torino Boorman ha ripercorso la sua agli anni ’50, con la resistenza defunti, di una giornalista francese carriera, dal Free Cinema alle candidature all’invasione sovietica e molte storie sopravvissuta allo tsunami e di due gemelli all’Oscar, raccontando come da anni stia private; Vampires del belga inglesi figli di una drogata, con Matt Damon, cercando di mettere in piedi un film molto Vincent Lannoo, curioso Cécile De France e Bryce Dallas Howard. costoso e complesso, ispirato alle Memorie di mockumentary su una Come sempre uno dei momenti alti del Adriano di Marguerite Yourcenar, senza però presunta famiglia di Festival di Torino sono le retrospettive. La riuscirci. eredi di Dracula; principale quest’anno era dedicata Tra i film in concorso l’unico italiano era Winter’s bone di all’americano John Huston e composta da 47 Henry, opera terza di Alessandro Piva dopo Debra Granik, storia titoli diretti, sceneggiati o interpretati Lacapagira e Mio cognato. Tratto dal della diciassettenne dall’autore d’origine irlandese, con capolavori romanzo omonimo di Giovanni Mastrangelo Ree Dolly e della sua come Il mistero del falco (suo esordio del (Einaudi Stile Libero) il film, che nel titolo fa sgangherata 1941, dal romanzo di Dashiell Hammett), Gli riferimento al nome dell’eroina nel gergo esistenza senza un spostati e il magnifico film testamento The degli africani, è ambientato in una Roma padre e con una dead, tratto da Joyce e presentato a Venezia notturna e violenta, che ha qualcosa madre catatonica tra i nel 1987, pochi giorni dopo la sua morte. dell’America sanguinaria e “filosofica” di monti del Un’occasione davvero imperdibile per Quentin Tarantino: gangster vecchio stampo Missouri; The bang accostarsi al grande autore, al suo cinema e che mangiano i bucatini all’amatriciana si bang club di Steven

12 VIVILCINEMA novembredicembre10 010 speciale

PORTRAIT OF THE FIGHTER AS A YOUNG MAN

NAPOLI 24

NEDS

Silver, documentarista che qui passa alla la vita a 46 anni, l’autore scardina la saga uomini più potenti del mondo in una fiction, dove alla liberazione di Nelson familiare all’ombra dell’Avvocato attraverso “relazione speciale” come, secondo Winston Mandela quattro giovani fotografi molte inedite testimonianze. RCL, ovvero Churchill, da sempre è il rapporto tra Gran raccontano gli ultimi fuochi dell’apartheid e Ridotte Capacità Lavorative, è il reality movie Bretagna e Stati Uniti. Il delirante Kaboom arrivano a conquistare il Pulitzer. di Massimiliano Carboni, girato a Pomigliano riporta Gregg Araki allo stile degli inizi con Naturalmente la ricchezza del festival non si d’Arco nei giorni culminanti della grande crisi una storia un po’ folle a base di allucinogeni esaurisce nella competizione ed è sparsa nelle della Fiat e del referendum tra gli operai sulle e omicidi in un campus universitario che ha varie sezioni, che hanno nomi romanzeschi e nuove modalità contrattuali, con Paolo Rossi atmosfere ispirate a Twin Peaks. Il cacciatore sognanti: Festa mobile, Onde, Rapporto come regista e guida. Ma i documentari di Rafi Pitts è un thriller ambientato nell’Iran confidenziale, Figli e amanti... Tra i temi trovano poi spazio in Italiana.Doc, la sezione contemporaneo, scenario dell’ordinaria follia ricorrenti, le storie vere e i personaggi storici, competitiva riservata alla non fiction, mentre di un ex detenuto con la passione per la la famiglia e le relazioni pericolose, la scuola, il Premio Cult è riservato al miglior caccia che si vendica per la sparizione di la musica e il teatro. Tra i film italiani da documentario internazionale. moglie e figlia. The ward di John Carpenter segnalare Napoli 24, in cui 24 registi, tra cui i Andando a ruota libera da una sezione è un horror in HD che ha per protagonista più noti Bruno Oliviero, Pietro Marcello e all’altra: Neds di Peter Mullan (già autore di una ragazza rinchiusa in ospedale psichiatrico Paolo Sorrentino raccontano, ciascuno in tre Orphans), dove neds sta per “non educated negli anni ’60 con una serie di misteriose minuti, la città del Golfo nelle sue delinquents”, ambientato a Glasgow negli sparizioni. Da segnalare anche Nicolae contraddizioni: un film la cui vicenda anni ’70: John cresce con un padre violento e Ceausescu un’autobiografia di Andrei produttiva (Nicola Giuliano, Angelo Curti e un fratello maggiore con fama di selvaggio e Ujica, già apprezzato in molti festival in tutto Giorgio Magliulo sono gli artefici del un destino segnato. Tournée di Mathieu il mondo, impressionante ritratto del progetto) si è intrecciata anche con il caso Amalric, dove il bravo attore francese si dirige despota, tra storia e privato. dell’emergenza rifiuti. Un altro (è la sua quarta regia) nel ruolo memorabile Nella sezione Figli e amanti, cinque registi documentario, Il pezzo mancante, di un impresario un po’ depresso e molto solo italiani (Dario Argento, Saverio Costanzo, realizzato da Giovanni Piperno (CIMAP!) è che porta in giro per la provincia francese un Carlo Mazzacurati, Daniele Luchetti, Carlo dedicato alla famiglia Agnelli. A partire dalla variopinto gruppo di artiste americane del Verdone) hanno pagato il loro tributo morte di Edoardo, New Burlesque, donne piene di vita, di d’amore a cinque grandi classici del passato, che si tolse umorismo e di sorprese che si spogliano con ovvero Cineocchio di Vertov, L’angelo verve autoironica e piglio femminista in un sterminatore di Buñuel, Il lungo addio di racconto triste e allegro come la vita vera. Altman, If… di Lindsay Anderson e Lo sceicco Altro film importante è 127 Hours di bianco di Fellini, mentre la seconda Danny Boyle, con James Franco nel ruolo retrospettiva era dedicata al russo Vitalij di un cultore di sport estremi Kanevskij (autore del quasi leggendario Sta’ intrappolato in un canyon nel deserto fermo, muori e resuscita) che a Torino ha dello Utah. Il regista di Trainspotting e incontrato, tra l’altro, i giovani reclusi del The Millionaire firma così una vicenda carcere minorile Ferrante Aporti. Altri omaggi avventurosa e avvincente. I due a Corso Salani, con videolettere di amici e presidenti di Richard Loncraine è un colleghi, Claude Chabrol e . esercizio di fantapolitica molto Mentre il Torino Film Lab, officina dei nuovi realistica basato sull’amicizia tra filmaker che ha permesso, tra le altre cose, la Tony Blair e Bill Clinton, con produzione di Le quattro volte di Dennis Quaid e Michael Sheen: nel Michelangelo Frammartino, si conferma un ’94 Blair, non ancora primo ministro, fa importante momento per l’industria cinema. THE BANG • CRISTIANA PATERNÒ BANG CLUB visita alla Casa Bianca e si lega a uno degli

VIVILCINEMA novembredicembre10 13 intervistaAlessandro Piva

FILMOGRAFIA - LaCapaGira (2000), Mio cognato (2003), Henry (2010)

Il ventre molle Una Roma coacervo di lingue e culture nel noir “Henry”, tratto dal romanzo di Giovanni Mastrangelo, in concorso a Torino e in attesa di distribuzione. Protagonisti Paolo Sassanelli, Carolina Crescentini e Michele Riondino

••• È un laboratorio di idee la la lingua. Io subisco una vera fascinazione da di luci e inquadrature. È possibile poi che il Seminal Film fondata da Alessandro Piva. E di parte delle lingue, perché le intendo come copione si adatti all’attrice o all’attore se fatto basta il nome a comprenderne la natura luoghi di incontro, di reciproca curiosità, di necessario. Mi piace deformare o scoprire le “generatrice”, sintonica allo spirito di questo vera e propria scoperta dell’identità. E per informazioni nascoste nei tratti somatici e regista-produttore salernitano ma di sangue quanto mi riguarda non ho dubbi che la mia psicologici. Con Paolo Sassanelli avevo già meneghino-foggiano e certamente barese identità dialettale sia il barese. lavorato, un interprete straordinario. Carolina per formazione e vocazione. Il suo terzo Tornando a Henry, che tipo di storia e Crescentini si è meritata la parte arrivando al lungometraggio, Henry, è tratto che tipo di film è? provino con una preparazione e una serietà dall’omonimo romanzo noir di Giovanni A dir la verità, io stesso non ho ancora ben professionale di almeno una spanna superiore Mastrangelo ed è l’unico italiano in concorso capito di che si tratti. Intendo dire, non tanto alle altre candidate. Quanto a Michele al 28° Festival di Torino. Un film fortemente la storia, quando il “tipo” di film che sta Riondino, trovo che sia letteralmente voluto dal direttore artistico Amelio, che l’ha diventando, visto che mentre stiamo incredibile, uno dei nuovi talenti puri. Ho definito “storia feroce ed esilarante allo parlando non è ancora finalizzato. Potrei citato loro, ma sinceramente vorrei dire che stesso tempo”. Un’espressione che l’autore ha azzardare un film noir di genere l’intero cast ha mostrato un coraggio abbracciato come propria. Dopo il destrutturato, perché ciò che conta non è la notevole nell’accogliere il nostro invito: oggi sorprendente e pluripremiato LaCapaGira, scoperta del colpevole da parte dello fare cinema indipendente-resistente come nel seguito dalla conferma Mio cognato, spettatore, poiché tanto omicida quanto caso di Henry è un rischio che non tutti entrambi profondamente pugliesi, il 44enne movente vengono subito svelati. È forse un hanno voglia di correre. Piva sceglie per la prima volta Roma come impasto di generi, che accorpa la visione di In termini tecnici, invece, come hai location e ambientazione. uno scrittore, di un regista e di un pubblico girato? Cosa ti ha affascinato del romanzo di che volta a volta costruirà il “suo” film. In Henry è il mio primo lungometraggio in Mastrangelo? Henry, inoltre, ho inserito le mie ossessioni e digitale. Poiché ne sono anche il produttore, Ho scoperto Henry ancora in stato di bozza, e visioni di Roma, inserendole in quei momenti mi sono “permesso” di cambiare tecnologia subito ho deciso di adattarlo a film. Ne ho che il romanzo sembra aver lasciato in corso d’opera, nel senso che abbiamo sentito immediatamente i rimandi al appositamente vuoti. Roma mi pare descritta iniziato con una Red sostituendola poi con tre “meticciato” metropolitano che come un ventre molle, specie il suo centro, un macchine più piccole, Sony ultra leggere perfettamente aderiscono alla mia visione di guscio polisemico, ricco di facce diverse. appena uscite sul mercato. Questo ha Roma, la città in cui ho studiato il cinema e A proposito di facce, come hai scelto gli consentito che anche io avessi una mdp in dove vivo da 20 anni. Se vogliamo, attori? spalla per tutto il film, tornando ad essere tra linguisticamente, una sorta di “anti- Prima di tutto vorrei sottolineare che mi gli operatori come amo fare, visto che vengo capagira”. considero un regista che privilegia il rapporto dalla fotografia. Spesso abbiamo lasciato i In che senso? con gli attori. Tento di trovare subito cavalletti sui camion e ci siamo avvicinati il più Nel senso dell’uso del dialetto, o più un’intesa particolare, in modo da capire fin possibile agli attori, ci siamo letteralmente generalmente della lingua: se ne dal provino se un’attrice o un attore sia mossi insieme a loro. Una vera emozione. Tra LaCapaGira trionfa il dialetto locale come adatto a lavorare con me. Infatti non cerco l’altro lavorare con macchine piccole ha “mono-lingua” a brevi tratti intervallata interpreti che restituiscano semplicemente un permesso di ridurre i tempi morti del set, dall’italiano, in Henry è l’apoteosi del copione scritto, ma che entrino in reale mettendoci totalmente a servizio degli attori poliglottismo di cui la Roma di oggi si sintonia con il film e di conseguenza con me. e non il contrario. Loro erano sempre al compone. È curioso notare come non solo gli Sul set cambio spesso i dialoghi e se un centro, con le loro tensioni nervose sollecitate italiani non si capiscano tra loro, ma persino interprete non ha la flessibilità per dai ciak a ripetizione, quasi senza pause. Alla gli immigrati per esempio di uno stesso Paese l’improvvisazione significa che non siamo fine il cast è rimasto soddisfatto di questo africano giunti in Urbe non si comprendano. reciprocamente adatti. Detto questo, le loro metodo di lavoro, e io con loro. È il caos umano per eccellenza, che può “facce” diventano poi la risultante delle • ANNA MARIA PASETTI tuttavia risolversi nella comprensione “oltre” emozioni che insieme costruiamo, e di impasti

14 VIVILCINEMA novembredicembre10 intervistaJohn Landis

FILMOGRAFIA - Animal House (1978), The Blues Brothers (1980), Un lupo mannaro americano a Londra (1981), Una poltrona per due (1983), Tutto in una notte (1985), Spie come noi (1985), I tre amigos (1986), Il principe cerca moglie (1988), Amore all'ultimo morso (1992), Un piedipiatti a Beverly Hills III (1994), The Stupids (1996), Blues Brothers - Il mito continua (1998), Delitto imperfetto (1998), Burke & Hare - Ladri di cadaveri (2010)

Simon Pegg e Isla Fisher

Simon Pegg e Andy Serkis Un film de-genere Horror o commedia romantica, “Burke & Hare” è tratto da una storia vera (e nera), quella di due spiantati che per soldi e “per la scienza” procuravano cadaveri freschi. Prima del bagno di pubblico, abbiamo incontrato il loquace regista dei “Blues Brothers” a Roma

••• “Un film horror? Macchè, molto dark. per fare quello che vuoi. una commedia romantica”. John Landis ne è Quali sono i punti di contatto tra questa Era stanco della macchina produttiva di convinto ma la storia può far sorgere storia vecchia di 200 anni e il nostro Hollywood? legittimi dubbi: a Edimburgo, nell’arco di un presente? Il commercio di cadaveri per il Macchina produttiva? Ma se gli Studios non ci anno (dal novembre del 1827 a fine ottobre traffico d’organi? sono più! Ora sono piccole propaggini di 1828), William Burke e William Hare Sì, possiamo fare una connessione: una grandissime multinazionali: non c’è nessuna commisero 17 omicidi per fornire al chirurgo correlazione esiste ma nel traffico d’organi la differenza tra Fox, Disney, Paramount, tutte Robert Knox, dietro lauto compenso, cadaveri gente non viene ammazzata. Al riguardo, sono gestite da avvocati e contabili. Da da dissezionare a scopo scientifico, con la circolano troppe leggende. questo punto di vista sono mutati gli complicità di mogli e amanti. Burke & Hare, Forse il riferimento più attuale riguarda strumenti ma il modo di fare cinema rimane evento della sezione Extra al Festival di Roma il progresso scientifico? lo stesso. Anche se mi si strazia il cuore: da e in uscita a metà gennaio con la Archibald di Non proprio, anche se un’argomentazione due generazioni a questa parte ci siamo Vania Protti Traxler, riporta Landis in del dottor Knox è eloquente: “con i miei studi abituati a guardare in piccolo, su televisori o Inghilterra dopo Un lupo mannaro verranno salvate centinaia, migliaia di vite videofonini, ma quando fai un film è inteso americano a Londra. Coprodotto dai umane!” eppure alt, fermiamoci, com’è che sia destinato al grande schermo e al gloriosi Ealing Studios, il film è interpretato possibile? Non c’entra nulla col film ma ci grande pubblico. Viceversa, oggi ci dal comico Simon Pegg (Burke) e da Andy ricordiamo gli esperimenti scientifici, le accontentiamo di immagini minuscole ed è Serkis (Hare), che ha prestato le proprie ricerche genetiche del nazista Mengele e di triste, tristissimo. sembianze al Gollum de Il signore degli altri medici austriaci e italiani nei campi di Horror o black comedy, Burke & Hare è anelli, cui si aggiungono il progressista concentramento? Su ordine di Eisenhower, gli un film di genere? dottor Knox di Tom Wilkinson, Jessica Hynes Alleati misero subito i sigilli a tutti quei Musical, commedia, horror sono riduzioni (la moglie di Hare) e Isla Fisher nel ruolo di documenti con i risultati delle ricerche: mentali: si ha la tendenza (soprattutto da Ginny, attrice ex prostituta che si fa finanziare ancora oggi, dopo 50 anni, non sono stati mai parte degli accademici) a riportare tutti i un Macbeth al femminile da Burke. letti né aperti. I medici concordano: l’orrore concetti a qualcosa di semplice, di nicchia, Com’è nato il film? rimane ma sono documenti estremamente perché la mente umana gira intorno alla Ero andato a trovare la mia amica regista preziosi, mentre altri cittadini fanno petizioni semplicità. Con la riduzione al genere sembra Gurinder Chadha, che ha un ufficio agli al governo per distruggerli… Tornando al si capisca meglio ma è un errore in cui cadono Ealing Studios che conoscevo bene: negli anni film, in effetti il progresso scientifico può anche i registi. Questo è specializzato in ‘40 e ‘50 facevano film meravigliosi, black essere un problema ma fondamentalmente horror, l’altro in musical, questo fa piccoli comedy fantastiche. Gurinder mi fa: “ma lo Burke & Hare ha a che fare col capitalismo: film, quello i grandi ma il lavoro del regista è sai che hanno ricominciato a produrre?” e mi Burke non è immorale ma amorale, per lui è sempre uguale: metti la camera lì e fai lo presenta il produttore e gestore Barnaby solo business: si tratta di affari. stesso, che tu abbia davanti 20mila comparse Thompson, con cui inizio a parlare de La Perché è venuto in Europa a girare? o due soli attori. È sbagliato il concetto di signora omicidi e altri celebri film Ealing su Vai sempre dove ci sono i soldi… Inoltre mi partenza, anzi è una stronzata! Come si può assassini e serial killer. “Ho qualcosa che ti hanno offerto questo film, mi interessava e dire che Alfred Hitchcock fosse un regista di può interessare”, e mi dà il copione di Burke ho risposto sì. Oggi dappertutto è genere? Era lui il genere, aveva creato il suo & Hare. Sapevo che erano stati girati già 15- difficilissimo mettere insieme i soldi, trovare marchio, il suo logo come Wes Craven, 16 film su di loro ma nella sceneggiatura ho finanziamenti a meno che uno non faccia i Carpenter, Lubitsch. L’importanza sta nel trovato qualcosa di sovversivo: fanno delle classici film commerciali… Però se uno vuole lavoro del regista, che è uno solo a cose terribili ma vengono trasformati in due osare, fare qualcosa di diverso è difficilissimo, prescindere da quel che sta girando: quando personaggi affascinanti. In effetti, la mia e lo capisco pure. Nessuno fa il mecenate per facevamo i Blues Brothers la troupe si intenzione non era di girare un film l’arte, neanche i Medici: davano i quattrini chiedeva: “ma questo è un musical?”. Mi dell’orrore bensì una commedia romantica: però pretendevano: “mi dipingi questo e piaceva quella domanda… donare la dolcezza a una storia da brivido, quello”, idem la Chiesa. Nessuno ti dà i soldi • FEDERICO PONTIGGIA

16 VIVILCINEMA novembredicembre10 Susanne Bierintervista

LE PRINCIPALI REGIE - Pensione Oskar (1995), Open hearts (2002), Non desiderare la donna d'altri (2004), Dopo il matrimonio (2006), Noi due sconosciuti (2007), In un mondo migliore (2010)

i

Ulrich Thomsen e Mikael Persbrandt Markus Rygaard e Trine Dyrholm La regista La cura dell’anima Intenso, premiato da pubblico e giuria al Festival di Roma, esce “In un mondo migliore”, nuova incursione nel cinema dei conflitti e del confronto acceso per l’autrice danese

••• Susanne Bier, la più premiata e dell’assorbimento di una delusione ante riduce anche quando riesce a mostrare le popolare cineasta dell’odierna Danimarca, litteram visto che parliamo di persone che problematiche con la massima fedeltà torna dietro l’obiettivo della vita. E di essa va hanno ancora tutta la vita davanti. consentita dal mezzo. La risposta è complessa a scrutare, come sempre, gli aspetti più Reagiscono a un fatto scatenante e innescano quanto la situazione: bisogna ascoltare, prima contradditori, complessi e di certo umani in così una serie di atti violenti – e autodistruttivi di tutto. senso pieno. In un mondo migliore, due – a catena. Ma, ripeto, non è fenomeno La figura del medico “senza frontiere” importanti premi al Festival di Roma per un esclusivo della Danimarca. appare sia in Dopo il matrimonio che In titolo ottimista come la regista si dichiara Da quanto lei ci mostra, il web diventa un mondo migliore. Perché questo essere, al di là dei drammi estremi a cui ci ha fonte istruttiva per diffondere violenza. reiterare una figura professionale così abituati, è una storia bi-famigliare focalizzata Nella fattispecie ci riferiamo al sito che estrema? sui più piccoli. Con una decina di anni a testa, insegna al giovane protagonista come C’è indubbiamente un eroismo che si incarna Christian ed Elias soffrono per motivi diversi – costruire una bomba. Quanta nella figura del medico, con o senza frontiere. l’uno ha perso la madre da poco, l’altro è la responsabilità ha Internet sulla violenza Sono stata sempre affascinata dalle vite vittima dei bulli della classe – e per questo si giovanile? “dedicate”, però la scelta di rappresentare avvicinano. A sovrintendere ai gesti violenti Internet è tra le maggiori rivoluzioni dell’era simili medici “in missione” in due dei miei film che i due ragazzini mettono in pratica, sono contemporanea. Si porta con sé, ovviamente, è semplicemente funzionale alle mie storie. genitori afflitti da esistenze scavate. Da una il bene e il male. E come sempre non è la Poi sicuramente è legittimo supporre che la parte i medici divorzianti Anton e Marianne, tecnologia a nuocere, ma l’abuso che se ne fa. mia inclinazione verso determinati racconti sia padre e madre di Elias, dall’altra Claus, il Per me, come per molti, l’uso del web è collegata alla mia passione per i medici, ma padre di Christian nonché recente vedovo. A diventato talmente naturale e dunque questo neppure io posso spiegarmelo. Per complicare “la distanza” tra padre e figlio è la indispensabile da non poter immaginare una riprodurre degnamente il loro lavoro, gli permanenza di Anton negli ospedali da vita professionale – se non privata – senza sceneggiatori ed io svolgiamo ricerche in campo africani. Sfondo e protagonisti si questa “presenza”. Con l’avanzamento della profondità. Naturalmente abbiamo creato e mescolano e aggrovigliano, dando così il sofisticatezza tecnologica crescono da una tenuto i contatti con associazioni come Medici volto a questo nuovo spaccato degli universi parte la sicurezza, dall’altra il pericolo. Sembra Senza Frontiere. Però non amo fare ricerca in sensibili della regista di Copenhagen. una contraddizione ma è così. Il sito che modo ortodosso: il nostro approccio è Questo suo nuovo film si concentra mostriamo nel film e che istruisce il ragazzino orientato allo scambio tra dramma e nettamente sul disagio giovanile danese. a costruire la bomba esiste veramente e per drammaturgia, ovvero tra realtà e finzione. È un caso che ci siano un paio di lavori poterne parlare citandolo abbiamo dovuto La volontà di aprire alla speranza sul (vedi Brotherhood) provenienti dalla avvisare la polizia, assicurandola che il nostro finale è una scelta che potremmo Danimarca che mostrano questa violenza uso era puramente cinematografico. Io sono definire etica? feroce di adolescenti e giovani? Cosa sta genitore, e come tale sento estrema la Io credo nella speranza e che ci siano soluzioni succedendo nel suo Paese? responsabilità di spiegare il prima possibile ai reali ai problemi del mondo. Questo c’è in È per pura coincidenza che due film sulla miei figli i rischi di Internet: come si vede nel tutto il mio cinema, in un modo o nell’altro, violenza di adolescenti e giovani in film, un cattivo uso delle potenzialità del web benché le situazioni presentate siano sempre Danimarca siano realizzati a distanza di circa può essere fatale. più o meno estreme. Ingannerei il mio un anno l’uno dall’altro. Detto questo, è Dunque, come si risponde oggi alla pubblico se i miei film non riflettessero ciò che innegabile che stia rafforzandosi un profondo violenza tra adolescenti e giovani? credo. disagio nelle nuove generazioni del mondo Famiglie e scuole devono allarmarsi. Ma credo Qual è l’ossessione di Susanne Bier, se ne occidentale e noi autori, evidentemente, non sia sempre più difficile fare il genitore e esiste una? possiamo evitare di registrarla. Il punto è che l’insegnante. E non è materia da film quella di L’essere umano. E la sua relazione con tale rabbia nasce dall’interno e non cui parlo: è un tema che esce dalla l’universo. dall’esterno: una proiezione quotidianità e che il cinema, purtroppo, • ANNA MARIA PASETTI

VIVILCINEMA novembredicembre10 17

intervistaStephen Frears

FILMOGRAFIA - Sequestro pericoloso (1972), Bloody kids (1979), Vendetta (1984), My beautiful laundrette (1985), Sammy e Rosie vanno a letto (1987), Le relazioni pericolose (1988), Rischiose abitudini (1990), Eroe per caso (1992), The snapper (1993), Mary Reilly (1996), Due sulla strada (1996), Hi-Lo Country (1998), Liam (2000), Piccoli affari sporchi (2002), Lady Henderson presenta (2005), The Queen (2006), Chéri (2009), Tamara Drewe (2010)

Gemma Arterton Il fascino esotico della borghesia Ritorno alla commedia per l’autore inglese, con “Tamara Drewe” alle prese con un fumetto al femminile per smascherare ipocrisie e tradimenti dietro la cornice ridente della campagna inglese. Gemma Arterton al centro dell'intreccio

••• Presentato all’ultima edizione del quelli commerciali. All’epoca c’erano solo i bei che lui ha immaginato. Festival di Cannes, fuori concorso – “non era in film e quelli brutti. Tamara Drewe è Le è mai accaduto? concorso perché odio perdere e non mi andava certamente molto divertente ma sono In passato, del resto quando lavori è di essere umiliato”, scherza il regista Stephen perfettamente consapevole che non è inevitabile che qualcosa prenda una piega Frears –, Tamara Drewe è una commedia con un’opera d’arte. Non mi sarebbe nemmeno differente. Dipende molto dalla fortuna. protagonista l’astro nascente britannico interessato che lo diventasse. Anche in positivo. Nel caso di Tamara Drewe, Gemma Arterton in un ruolo sexy di donna, in È anche un film sulla middle class… ad esempio, non mi aspettavo che tutto grado di suscitare emozioni forti e contrastanti Che in Inghilterra non viene quasi mai funzionasse così bene e che alcuni attori che in chiunque la incontri. Basato sulla striscia a raccontata: noi siamo tutti dei borghesi e avevo scelto fossero così bravi. fumetti molto popolare in Gran Bretagna quindi raramente siamo interessati a mostrarci In Francia il film è stato un grande disegnata da Posy Simmonds, il film ha come sullo schermo. La borghesia non è esotica, o successo: girerebbe un seguito come protagonista della storia un’eroina insolita: almeno non la consideriamo tale e per questo qualcuno ha scritto che dovrebbe fare? una ragazza di campagna tornata nel villaggio motivo ho sempre preferito volgere il mio No, non credo. Mi piacciono le storie originali d’origine per vendere la casa della madre. Una sguardo verso altre classi sociali. ed è difficile per me immaginare di tornare volta era una bambina timida e introversa, Come ha scelto Gemma Arterton per dietro alla macchina da presa e rivedere le mentre oggi è una giovane donna sicura di sé. questo ruolo da femme fatale “acqua e stesse facce di qualche tempo prima. Inoltre, “C’è una certa ambiguità in questo film che mi sapone”? questo film è basato su una striscia a fumetti diverte molto”, spiega Frears. “Abbiamo Quando ho incontrato Gemma sono rimasto che abbiamo praticamente saccheggiato discusso molto su come la trama dovesse impressionato dal suo stile e dalla sua senza lasciare alcuna scorta per il futuro… evolversi, se dovesse andare in direzione di un simpatia: in lei vedevo il personaggio che era Lei è uno dei pochi cineasti europei che lieto fine tipicamente hollywoodiano oppure stato disegnato da Posy Simmonds, non solo lavorano sia nel vecchio che nel nuovo scegliere qualcosa di differente. Io ho preferito dal punto di vista della somiglianza fisica. Ho continente: la commedia americana è scegliere ancora una volta l’ambiguità”. chiesto alla mia direttrice casting se fosse stata molto “normalizzata” dal Tamara Drewe è molto diverso dai film anche “brava” e quando lei ha risposto politicamente corretto. Cosa ne pensa? che ha realizzato di recente: come sceglie positivamente l’ho fatta immediatamente Penso che sono troppo vecchio per rispondere le storie da portare sullo schermo? mettere sotto contratto. Perché no, del resto? a questa domanda in maniera diplomatica e I miei film sono quelli che vorrei vedere da Era così chiaramente intelligente, in gamba e addolcire quello che lei ha descritto. Del resto, spettatore. Si tratta delle storie che mi bella da sembrare perfetta per la parte di sono anche uno che è cresciuto guardando il interessano in prima persona. Spesso qualche Tamara Drewe. Del resto io credo che la scelta cinema di Billy Wilder che non era produttore mi parla del “pubblico”… Se però del cast rappresenti un momento particolarmente “dolce”. mi metto a pensare ad un’idea astratta di importantissimo per la riuscita di un film. Cosa ha significato lavorare su un pubblico non mi viene in mente nulla e il mio Raramente insisto con gli attori riguardo a fumetto? cervello si obnubila. Quando penso ad una sala quello che devono fare, mi sembra molto Sono davvero un principiante in questa cinematografica vedo me stesso piccolo, che importante avere le persone giuste sin materia. In tutta la mia vita ho sempre do la mano a mia madre entrando in un dall’inizio. In questo caso, con Gemma e con il pensato che i cosiddetti romanzi a fumetti cinema del dopoguerra. È per loro due che ho resto del cast sono stato molto fortunato. riguardassero Batman, Superman o scelto di fare il regista e sono loro il mio Qual è il compito principale di un regista Spiderman, non certo altre cose. Sono in un pubblico. E poi faccio i film che mi fanno se non quello di dirigere gli attori? certo senso inciampato in questa storia e la ridere: per me girare Tamara Drewe è stato Proteggere tutti. Un regista deve proteggere cosa più divertente è che spesso, nella mia una sorta di vacanza retribuita. Mi sono molto la sua sceneggiatura, il suo film, la sua storia, i vita, ho compreso solo molto tempo dopo, divertito ed è stata un’esperienza molto suoi attori, il suo cast e la sua troupe. Il suo fino in fondo, il significato di quello in cui mi piacevole. Vede, quando ero ragazzo non primo dovere è impedire che accada qualcosa ero imbattuto per caso. esisteva questa differenza tra i film d’essai e in grado di deviare il corso della produzione • MARCO SPAGNOLI

20 VIVILCINEMA novembredicembre10 Paul Giamattiintervista

FILMOGRAFIA - La dea dell'amore (1995), Sabrina (1995), Donnie Brasco (1997), Il matrimonio del mio migliore amico (1997), Harry a pezzi (1997), The Truman Show (1998), Salvate il soldato Ryan (1998), Man on the moon (1999), Storytelling (2001), Planet of the apes - Il pianeta delle scimmie (2001), Paycheck (2003), Sideways (2004), Cinderel- la man (2005), The illusionist (2006), Lady in the water (2006), John Adams (2008), Duplicity (2009), The last station (2009), La versione di Barney (2010)

Un brutto carattere Barney Panofsky, l'ebreo canadese creato dal romanziere Mordecai Richler, riletto con grande spessore e partecipazione dall’attore americano: approda a gennaio in sala “La versione di Barney”, in concorso a Venezia

••• Figlio del Rettore dell’Università divertente e un po’ cinica. Personalmente non personaggi che abbiano sia un lato comico di Yale, Paul Giamatti, anche lui laureatosi nel credo di avere tutte queste qualità e, che un altro più drammatico. L’equilibrio tra i celebre ateneo americano, non ha avuto soprattutto, non in queste dosi, quindi è due aspetti è quello che rende molte difficoltà ad entrare in sintonia con il particolarmente piacevole incarnare questo particolarmente intrigante il lavoro che personaggio creato da Mordecai Richler, personaggio nato in un libro. faccio. Il mio desiderio è quello di non protagonista del suo celeberrimo romanzo La Il Barney che lei interpreta nel film di appesantire i personaggi lavorandoci troppo versione di Barney. “Spesso al cinema mi Richard J. Lewis ha varie età e ne come, forse, mi accadeva in passato. Con il viene chiesto di interpretare persone che sono seguiamo un po’ l’evoluzione… passare del tempo e con l’esperienza, ho continuamente di cattivo umore”, afferma Io credo che il vero Barney sia quello che imparato ad essere più rilassato sebbene studi l’attore, “ma in questo caso Barney Panofsky incontriamo all’inizio del film, il ragazzo un sempre il personaggio, come faccio a teatro è decisamente molto di più. Lo considero un po’ bohemien che vive a Roma insieme ai suoi con un approfondimento psicologico che, vero duro sebbene, paradossalmente, sia amici nei primi anni Settanta. Quello che spesso, il cinema non ti permette di avere per anche un uomo molto vulnerabile. Non è una viene dopo è certamente ancora lui, sebbene mancanza di tempo. persona triste, sebbene nella sua vita si tratti soprattutto di una maschera per Quanto conta lo spirito ebraico di Barney accadano eventi drammatici. Inoltre, e questo coprire e nascondere anche a se stesso quella e del suo autore? elemento mi è piaciuto molto, non subisce fragilità che lo ha fatto tanto soffrire. Devo Moltissimo. Credo che il misto di ironia e passivamente la sua esistenza ma fa di tutto dire che a me piace molto invecchiare davanti disperazione di Barney sia tipico di uno per superare, alla sua maniera, le difficoltà alla macchina da presa. Mi è successo in sguardo ebraico sul mondo. che incontra sulla sua strada”. passato, ogni tanto capita di recitare in figure Non è la prima volta che lei interpreta Cosa pensa del suo sguardo sul mondo, di cui racconti una vita intera. Mi diverte dei personaggi ebrei… della filosofia di Barney che lo anima? molto vedermi invecchiato nello specchio Il protagonista di American splendor, ad Barney Panofsky è un uomo molto vitale e perché questo ti aiuta ad entrare di più nel esempio, è una persona che aveva un quindi guarda all’esistenza con un’aria molto personaggio e a sentirti pesante, con molti rapporto molto difficile con l’ebraismo. Non sardonica. Laddove, spesso, le persone più anni addosso. Il grande lavoro degli altri saprei spiegare perché, ma per me è molto risultano essere un po’ fasulle, lui invece si su di te ti aiuta a non dover fare “troppo”, a facile sembrare ebreo. C’è qualcosa nel propone esattamente per ciò che è. Mentre, rilassarti un po’. Non devi fare troppo il Vecchio Testamento, con Dio che ti maledice in genere, la gente recita, Barney non lo fa vecchio perché agli occhi del pubblico lo sei per un nonnulla, che è molto vicino alla mia mai. Dice sempre e soltanto la verità e ha un già, grazie al trucco. visione delle cose. caratteraccio: un tratto, quest’ultimo, comune Come ha lavorato sulla nascita di un E cosa resta delle sue radici italiane? a tanta gente che conosco, sebbene queste personaggio tanto complesso? La famiglia di mio padre veniva da Napoli e persone abbiano certamente molto meno Mi sono basato sulla lettura del libro e sulla credo di avere ancora qualche parente lì. talento di lui e risultino tutt’altro che sceneggiatura. Dal punto di vista fisico ho Sono italiano per metà ma devo confessare di simpatiche. Debbo però confessare che i scelto di assomigliare a qualcuno che essermi sempre sentito più vicino alla mia burberi mi hanno sempre fatto molto ridere. conoscevo molto tempo fa, da ragazzo. In metà irlandese che all’altra. Mentre mio C’è una sua qualità che ammira? realtà, però, non ho avuto un’ispirazione fratello e mia sorella si sono sempre sentiti Tutto ciò che ho detto finora mi piace molto. particolare e, com’è giusto che sia per un molto italiani, per me non è mai stato così. Mi Adoro il suo spirito molto poco raffinato, il personaggio letterario, mi sono concentrato definisco un italoamericano ma negli Stati suo essere sincero e il fatto che non vada in soprattutto su quanto era scritto nel romanzo Uniti quasi nessuno pensa a me in questi giro a sparare scemenze. Mi colpisce molto e in particolare nel copione. Sebbene io ami termini, tanto è vero che non mi è stata mai che, nonostante tutte le frustrazioni, risulti molto la commedia pura come spettatore, proposta la parte di un italiano. essere anche una persona molto romantica, come attore preferisco interpretare storie e • MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA novembredicembre10 21 MEDUSA CHE BELLA GIORNATA THE NEXT FEMMINE FILM di GENNARO NUNZIANTE THREE DAYS CONTRO MASCHI con Checco Zalone, Tullio Solenghi, di FAUSTO BRIZZI di PAUL HAGGIS Ivano Marescotti, , con Salvo Ficarra, Valentino Picone, Nancy Brilli, con Russell Crowe, Elizabeth Banks, LISTINO Nabiha Akkari Serena Autieri, Francesca Inaudi, Claudio Bisio, Liam Neeson Emilio Solfrizzi, Luciana Littizzetto 2011 COMMEDIA ACTION THRILLER COMMEDIA

RED LA VITA FACILE SE SEI COSÌ, TI DICO SÌ SEASON TIT. PROVV. di ROBERT SCHWENTKE di LUCIO PELLEGRINI OF THE WITCH con Bruce Willis, Morgan Freeman, con Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, di EUGENIO CAPPUCCIO di DOMINIC SENA Helen Mirren, John Malkovich, Vittoria Puccini con Emilio Solfrizzi, Belen Rodriguez con Nicolas Cage, Ron Perlman, Stephen Graham, Claire Foy ACTION DRAMMA SENTIMENTALE COMMEDIA THRILLER AVVENTURA

MI DISPIACE DEVO THE BEAVER COSE DELL’ALTRO UN FILM DI

ANDARE TIT. PROVV. di JODIE FOSTER MONDO FICARRA E PICONE con Mel Gibson, Jodie Foster di RICKY TOGNAZZI di FRANCESCO PATIERNO con Salvo Ficarra e Valentino Picone con Ricky Tognazzi, Stefania Sandrelli, con Diego Abatantuono, Valerio Mastandrea, Elena Sofia Ricci, Marco Messeri Francesca Lodovini DRAMMA SENTIMENTALE COMMEDIA ROMANTICA COMMEDIA COMMEDIA

ANTICIPAZIONI

LA TALPA WHAT I KNOW IL CUORE GRANDE di THOMAS ALFREDSON ABOUT LOVE DELLE RAGAZZE con Tom Hardy, Mark Strong, di GABRIELE MUCCINO di Gary Oldman, Colin Firth

SPY ACTION COMMEDIA ROMANTICA SENTIMENTALE SOTTO ILVESTITONIENTE con con con Aurora Cossio, Paola Minaccioni, Isabelle Adriani, Virginia Raffaele, GraziaSchiavo Paul Giamatti, DustinHoffman, MinnieDriver, GOD OFCARNAGE FACCIO UNSALTO Vanessa Hessler, Francesco Montanari, Enrico Brignano, Francesco Pannofino, Virginie Marsan, ErnestoMahieux COMMEDIA ROMANTICA Rosamund Pike, RachelleLefevre con Christoph Waltz, Dillon Matt LA VERSIONE ALL’AVANA L’ULTIMA SFILATA di di Jodie Foster, Kate Winslet, DI BARNEY di DARK COMEDY ROMAN POLANSKI RICHARD J. LEWIS di CARLO VANZINA COMMEDIA THRILLER DARIO BALDI MEDUSA FILM- VIA AURELIA ANTICA 422-424, 00165ROMA- TEL+39 06663901 WWW.MEDUSA.IT Michael Sheen, Owen Wilson, Bates, Kathy FEDERICO MOCCIA MIDNIGHT INPARIS Barbora Bobulova, GiuliaMichelini, con COMMEDIA ROMANTICA con GARFIELD 3D Ambra Angiolini, LucaePaolo, Carla Bruni, RachelMcAdams Luisa Ranieri, AnitaCaprioli Adrien Brody, MarionCotillard, Raoul Bova, RickyMemphis, di di IMMATURI di UN FILMDI PAOLO GENOVESE MARK A. Z. DIPPÉ ANIMAZIONE COMMEDIA COMMEDIA WOODY ALLEN Carolina Crescentini, Fabio Troiano, EnricoBertolino BENVENUTI ALNORD con con TI AMOTROPPO THIS MUSTBE Jasmine Trinca, Francesco Scianna, Sean Penn, Frances McDormand PER DIRTELO di THE PLACE PAOLO SORRENTINO di di di SEX 3D COMMEDIA COMMEDIA COMMEDIA FAUSTO BRIZZI LUCA MINIERO MARCO PONTI DRAMMA LEONARDO PIERACCIONI BACIATO DALLA FORTUNA con Giacobazzi, DarioBandiera, ElenaSantarelli Asia Argento, NicoleGrimaudo, Alessandro Vincenzo Salemme, AlessandroGassman, LARRY CROWNE VINCENZO SALEMME COMMEDIA ROMANTICA con Tom Hanks, JuliaRoberts di UN FILMDI PAOLO COSTELLA di COMMEDIA COMMEDIA TOM HANKS

CREDITI NON CONTRATTUALI specialeCinema europeo

LA PRIMA COSA BELLA

Padre nostro... Le incomprensioni tra genitori e figli tra i temi più gettonati nella recente produzione europea assieme ai conflitti tra oriente e occidente, modernità e tradizione. Alla vigilia dei premi Efa un bilancio, molto positivo, dell’ultima annata. Anche per l’Italia

••• Tra i maestri, quest’anno, Gran premio a Cannes. famigliare: l’assenza o l’inadeguatezza di assurge all’onore della candidatura Oltre 50 i titoli selezionati e votati dagli oltre padri e madri, l’ingestibilità di figli ora all’European Film Award il solo Roman duemila giurati, confermando il consenso specchio delle proprie miserie (lo svedese Polanski, ulteriore conferma dell’affetto (e raccolto nei principali festival. Autori come Sebbe) ora ritrovati (il finlandese Bad family della solidarietà) del cinema europeo: il suo Iosseliani, Gatlif, De Oliveira, Loach, Per Fly o e il norvegese Upperdog, al centro di L’uomo nell’ombra vanta sei candidature. Ozon non sono entrati in lizza, così come altri entrambi i legami riannodati tra un fratello e Per il resto, è l’anno della consacrazione di titoli che hanno fatto il giro del mondo una sorella, il primo nerissimo il secondo più quarantenni capaci di costruire “commedie (Agora, An education, Brotherhood) e i articolato). Nel citato Bal è l’assenza fisica con l’anima” come Fatih Akin (Soul kitchen) blockbuster nazionali. Il bilancio dell’annata è della figura paterna la fonte del disagio; in e il nostro Paolo Virzì (La prima cosa bella), decisamente positivo, risultando davvero Ondine, insolita favola nera di Neil Jordan al fianco di Olivier Assayas, amatissimo dai poche le opere selezionate, anche di con Colin Farrell (da noi uscito direttamente cinefili di ogni latitudine, il cui Carlos, oltre 5 cinematografie marginali, al di sotto di in dvd) protagonisti un figlio in dialisi, un ore prodotte da Canal+ e acclamate a Cannes, standard soddisfacenti. Sorprende padre ex alcolizzato e una sirena, per fortuna è un magnifico esempio di cinebiografia – l’omogeneità tematica in molte opere: c’è spazio per la redenzione; un figlio in quella del terrorista più ricercato degli anni dall’area turco-tedesca e dalla Bosnia riformatorio e l’assenza della madre che ‘70, ancora agli arresti in Francia dopo Erzegovina due lucide e spietate riflessioni sul lavora all’estero nel bell’esordio romeno If I l’arresto nel ’92. Nella sestina del miglior film, rapporto tra modernità e tradizione (Die want to whistle, I whistle (parallelo accanto ad Akin e Polanski, un altro giallo – fremde, esordio di Feo Aladag, il tentativo di evidente con lo spagnolo Cella 211, ben altra sebbene atipico e soltanto coprodotto dalla affrancamento di una giovane sposa turca che suspence ma simile ambientazione); la Spagna, essendo di ambientazione argentina lascia il marito ad Istanbul ma è fortemente tragedia dell’infanzia e i traumi nell’età – come Il segreto dei suoi occhi e poi la contrastata dalla famiglia che vive a Berlino) e adulta nel vorticoso Submarino, forse il guerra vista da vicino nello stilisticamente sul fondamentalismo islamico di un marito miglior film del danese Thomas Vinterberg di pregevole Lebanon (Leone d’oro un anno fa che turba la vita coniugale in Na putu, opera Festen (vede candidato il protagonista Jakob a Venezia, candidato anche come esordio) e seconda della straordinaria Jasmila Zbanic Cedergren, mentre il romanzo da cui è tratto due opere d’autore evocative, ieratiche, di (con l’esordio Il segreto di Esma vinse a è appena stato pubblicato in Italia); il rancore grande fascino visivo: il turco Bal (Miele) di Berlino), Allah come rifugio e negazione del nei confronti del padre ormai anziano nel Semih Kaplanoglu, che fa parte di una recente genocidio – in entrambi i film, croato Donkey; l’autobiografico Mamma trilogia e vede protagonista un bambino curiosamente, un aborto simboleggia il gogò di Fridrik Thor Fridriksson, vita precaria con problemi di apprendimento, figlio di un distacco dal mondo ancestrale o da vincoli di un cineasta islandese con madre demente; apicoltore che sparisce nella foresta (Orso asfissianti, punto di partenza o di arrivo della gli squatter dell’olandese My queen Karo, d’oro a Berlino) e Uomini di Dio di Xavier vicenda. sesso libero e figli sbalestrati, e la studentessa Beauvois, meritato successo in Italia dopo il Leit motiv è però il disagio dell’istituzione escort di Slovenka, ai margini del benessere

24 VIVILCINEMA novembredicembre10 2010 speciale BAL PREMI EFA 2010 Le candidature FILM: Bal, Lebanon, Il segreto dei suoi occhi, Soul kitchen, Uomini di Dio, L’uomo nell’ombra REGIA: Olivier Assayas (Carlos), Semih Kaplanoglu (Bal), Samuel

L’UOMO NELL’OMBRA Maoz (Lebanon), Roman Polanski (L’uomo nell’ombra), Paolo Virzì (La prima cosa bella) ATTRICE: Zrinka Cvitesic (Na putu), Sibel Kekilli (Die fremde), Lesley Manville (Another year), Sylvie Testud (Lourdes), Lotte Verbeek (Nothing personal) ATTORE: Jakob Cedergren (Submarino), Elio Germano (La nostra vita), Ewan McGregor (L’uomo nell’ombra), George NA PUTU SOUL KITCHEN Pistereanu (If I want to whistle, I whistle), Luis Tosar (Cella 211) SCENEGGIATURA: J. Guerricaechevar- ria & D. Monzon (Cella 211), R. Har- ris & R. Polanski (L’uomo nell’om- bra), S. Maoz (Lebanon), R. Mihaileanu (Il concerto) FOTOGRAFIA: G. Bejach (Lebanon), C. Champetier (Uomini di Dio), P. Kostomarov (How I ended this summer), B. Ozbiçer (Bal) DIE FREMDE CARLOS MONTAGGIO: L. Barnier & M. Monnier (Carlos), A. Lahav- Leibovich (Lebanon), H. de Luze nel miraggio dell’ingresso in Europa. Menzione nero. Due opere con protagoniste che (L’uomo nell’ombra) speciale per la madre fuori dagli schemi del film di “sbiadiscono”: il cupo e metaforico ungherese Pal Virzì, un vero peccato che la Sandrelli o la Adrienn, protagonista un’infermiera soprappeso, SCENOGRAFIA: P. Bizzarri & L. Ramazzotti non siano candidate. e l’intelligente riflessione sul tempo che passa Ramirez (Io, don Giovanni), A. A proposito di cinema italiano, poche candidature nello svizzero Julia’s disappearance di Martin Konrad (L’uomo nell’ombra), M. a nostro avviso per “eccesso di qualità”: difficile Suter, una cena di compleanno disertata dalla Patila & J. Roomet (The temptation votare per il candidato ideale tra La prima cosa protagonista che preferisce rifugiarsi nell’incontro of St. Tony) bella, L’uomo che verrà, La nostra vita (è in con un affascinante sconosciuto (Bruno Ganz, lizza Elio Germano) e Mine vaganti (candidato il meritato premio alla carriera nella serata di COMPOSITORE: Ales Brezina compositore Pasquale Catalano), oltre alla premiazione, a Tallinn il 6 dicembre). Dolceamaro (Kawasaki’s rose), Pasquale Catalano coproduzione Io, don Giovanni che corre per la anche Another year, che conferma la precisione (Mine vaganti), Alexandre Desplat scenografia e La doppia ora di Giuseppe chirurgica di Mike Leigh nel tratteggiare pregi e (L’uomo nell’ombra), Gary Yershon Capotondi, candidato come miglior esordio. Sono difetti di una classe media tra solidarietà e (Another year) rimasti fuori dalla selezione invece i film di asprezze (non perdetelo, uscirà a febbraio). Corale OPERA PRIMA: La doppia ora Frammartino, Comencini, Tornatore, Guadagnino, e affascinante Kawasaki’s rose del ceco Jan (Giuseppe Capotondi), If I want to Soldini, Papaleo, a dimostrazione di un’annata di Hrebejk, come il connazionale 3 seasons in hell whistle, I whistle (Florin Serban), buon livello. (meno riuscito) riflessione sui disastri del socialismo Die fremde (Feo Aladag), Lebanon Non mancano opere di più facile fruizione, dal reale tra repressione e polizia segreta. Crocevia (Samuel Maoz), Nothing personal solare e divertente Tamara Drewe di Frears al dell’est nel dopoguerra balcanico nell’ultimo (Urszula Antoniak) popolare Il concerto di Mihaileanu a Nowhere Paskaljevic Honeymoons. Infine, un autore boy di Sam Taylor-Wood sul giovane John Lennon granitico quanto ermetico, il Godard di Film CARTONE ANIMATO: Planet 51 (Jorge (biografico anche il deludente austriaco Der socialisme, e un’esordiente che pervade di Blanco), Le avventure di Sammy: il rauber, su un rapinatore corridore). Sul versante incomunicabilità Nothing personal, passaggio segreto (Ben Stassen), autoriale: la geometrica costruzione di Lourdes di coproduzione Olanda-Irlanda con Stephen Rea. L’illusionista (Sylvain Chomet) Jessica Rausner (giustamente candidata la Molto buone le terne dei documentari (il danese protagonista), la claustrofobia nella stazione Armadillo, il finlandese Steam of life e l’ispano- DOCUMENTARIO: Armadillo (Janus antartica o in remoti spazi di provincia cileno Nostalgia de la luz) e dei cartoni animati Metz), Steam of life (J. Berghall & M. (rispettivamente How I ended this summer e (L’illusionista, Le avventure di Sammy e Hotakainen), Nostalgia de la luz My joy, entrambi russi), apocalittiche discese agli Planet 51), a dimostrazione del ragguardevole (Patricio Guzman) inferi come nell’estone The temptation of St. livello qualitativo della produzione europea PREMIO ALLA CARRIERA: Tony di Veiko Ounpuu, un Ciprì e Maresco baltico dell’anno. Bruno Ganz dall’inizio folgorante e rigorosamente bianco e • MARIO MAZZETTI

VIVILCINEMA novembredicembre10 25 Cover storyAntonio Albanese e

FILMOGRAFIA ANTONIO ALBANESE - Un'anima divisa in due (1993), Vesna va veloce (1996), Uomo d'acqua dolce (anche regia, 1996), Tu ridi (1998), La fame e la sete (anche regia, 1999), La lingua del santo (2000), Il nostro matrimonio è in crisi (anche regia, 2002), È già ieri (2004), La seconda notte di nozze (2005), Manuale d'amo- re 2 - Capitoli successivi (2007), Giorni e nuvole (2007), Questione di cuore (2009), Qualunquemente (2010)

Ci vuole coraggio “Qualunquemente”, interpretato da uno scatenato Albanese/Cetto La Qualunque, appartiene al regno del fumetto, dell’astrazione e dell’iperrealismo insieme. Parodia o cattiva coscienza della politica di oggi? Nel cast anche Sergio Rubini

••• “Mi piace lanciarmi in mai la satira politica, ma quella di Purtroppo”. avventure sorprendenti e costume. L’imitazione e la parodia non ci Cosa l’ha spinta a scrivere questo Qualunquemente è l’espressione di un interessavano e io sono molto soddisfatto film? tipo di cinema che in Italia, in genere, di aver coniugato comicità e racconto”. Io volevo fare qualcosa di diverso e non si fa, perché appartiene al reame del La trama parte quando Cetto La nuovo: più eccitante e interessante. Dopo fumetto, dell’astrazione e Qualunque torna in Calabria dopo una tre film non comici avevo voglia di fare dell’iperrealismo. Mi divertiva l’idea di lunga latitanza all’estero e ritrova il suo qualcosa di più difficile. Nella comicità c’è parlare della realtà senza esser braccio destro Pino e la famiglia una scoperta quasi quotidiana, che cronachistici e fare, in tal modo, un film d’origine. I suoi amici lo informano che prescinde dalla direzione ben precisa del coraggioso”. Il regista Giulio sono a rischio le sue proprietà causa cinema d’autore. Non basta seguire una Manfredonia, reduce dal grande successo “un’ondata di legalità” capeggiata nella direzione: ogni giorno hai bisogno di di Si può fare, è entusiasta del lavoro cittadina dal candidato a sindaco. Cetto inventare qualcosa ma non in maniera portato avanti con Antonio Albanese e allora decide di “salire in politica” per casuale, bensì ben calibrata per adattarsi Sergio Rubini per il film ispirato al “difendere” la sua città. Giulio a quanto stai raccontando. È un disegno personaggio televisivo di Cetto La Manfredonia torna a dirigere Albanese più complicato e mi sembrava più giusto Qualunque. Una pellicola prodotta dalla sei anni dopo l’ambizioso remake di per me tornare ad un progetto del Fandango in cui l’attore offre una sua Ricomincio da capo intitolato È già ieri. genere. Così, quando sei anni fa io e lo riflessione personale sul mondo che ci “Io e Antonio non ci siamo mai persi di sceneggiatore Piero Guerrera abbiamo circonda e su personaggi inquietanti che, vista perché siamo molto amici”, creato questo personaggio, siamo stati più che una parodia della politica di oggi, aggiunge il regista. “Come attore, però, molto criticati per aver avvicinato il sesso sembrano essere la loro cattiva coscienza l’ho ritrovato più maturo e alla politica. Un po’ di tempo dopo, però, e peggiore incarnazione. “Questo film particolarmente in forma”. io e Piero abbiamo percepito che non ‘lavora’ sulla cronaca di oggi e di Antonio Albanese, dal canto suo, spiega: qualcosa stava cambiando e così abbiamo ieri”, continua Manfredonia; “è una ”personalmente sento il bisogno di essere deciso di lavorare ad una sceneggiatura; riflessione su un certo modo di essere guidato dal regista con cui lavoro e con quando è arrivato il momento, Domenico italiano e su come affrontare delle cose lui condividere un gusto particolare per Procacci si è subito detto interessato a che vengono da lontano e che vanno l’ironia che io apprezzo di più. Con Giulio sviluppare il progetto e io sono stato ben oltre il nostro orizzonte temporale. Non è possibile seguire un tipo di narrazione felice di potermi confrontare con un tipo abbiamo mai avuto paura di essere un po’ diversa, che sia di commedia e non di politica per cui nutro il massimo scavalcati dalla realtà, perché questo film solo. Un comico, di solito, lavora con disprezzo. Non è tanto questa ad ha il valore di testimonianza sull’epoca in autori che frequenta. La produzione di interessarmi bensì l’educazione disastrata cui stiamo vivendo. Il film guarda ad un Fandango ci ha permesso di affrontare di una fascia sociale da cui emerge un presente mediato tramite la fantasia e la tutto con la massima libertà e questa modo di pensare assolutamente voglia di uno sguardo più ampio. Non c’è situazione non si verifica spesso. spaventoso.

26 VIVILCINEMA novembredicembre10 Giulio Manfredonia Cover story

Come si inserisce In questo senso condividere con gran parte del pubblico Qualunquemente uno degli elementi che, in questi anni, mi ha seguito. Credo nella sua carriera? più interessanti del che la sua ironia sia stata compresa e ben Io sono figlio di film è dato dal captata: la scelta di rappresentare la sua emigrati e questo tipo rapporto tra Cetto e volgarità è stata apprezzata dai giovani e di cattiva politica ha suo figlio, ovvero non solo. Poi, chissà? Il mio prossimo costretto i miei quello che dovrebbe personaggio cinematografico potrebbe genitori ad essere il suo futuro. essere chiunque… Magari un amante abbandonare la Devo confessare di della letteratura che si ispira al lavoro di terra dove erano essere molto Sandro Penna… Staremo a vedere. Da nati. Un sopruso soddisfatto per aver questo film, per il momento, emerge che è e resta uno utilizzato la parola quello che io desideravo raccontare oggi, dei punti fermi del ‘tentativo’. Per me già ovvero un mondo che ruota intorno ad mio lavoro ed è l’idea di poter uno strano figuro. Del resto Cetto è molto presente in sperimentare facendo tragicamente vicino a tutti noi: quello che faccio. L’idea che delle qualcosa di nuovo mi rappresenta la tentazione di guardare brave persone abbiano dovuto fare delle soddisfa. Nel nostro verso il nostro lato oscuro. scelte dolorose per colpa di politici lavoro se ti impegni molto e hai anche un Cosa le piacerebbe ricevesse il incapaci mi ha sempre dato molto po’ di fortuna, riesci ancora a scoprire pubblico da Qualunquemente? fastidio. Detto questo, qualcosa di diverso e nuovo. Una serata di “grande allegria con Qualunquemente è un film comico che C’è qualche altro personaggio che riflessione”. So che può sembrare il titolo ha l’ambizione di divertire il pubblico, vorrebbe portare, un domani, al di un’installazione artistica, ma è lasciandogli qualcosa in più. cinema? Cetto La Qualunque ha veramente quello che io spero che gli Il rischio, però, è che parlando di ancora qualcosa da raccontare? spettatori riceveranno al cinema dalla politica il film venga preso comunque Non lo so. È presto per dirlo. Certo è che visione di Qualunquemente. È un film per un commento sull’Italia di oggi… il mondo intorno a Cetto fa rabbrividire e che parte dal bisogno di ridere. Una Non so se sia davvero un “rischio”: venti o forse ha ancora qualcosa da dire. Per me voglia anche mia, perché dopo tre lavori dieci anni fa, l’effetto di un lavoro del fare un film del genere è un modo per non comici era arrivato il momento di genere sarebbe stato lo stesso. A me mostrare a tutti cosa siano l’infamia, cambiare. Un po’ anche perché è stato lo personalmente non dispiace, perché l’arroganza e la brutalità intorno a noi, stesso pubblico a voler sapere qualcosa di questi pensieri rispetto alla politica, che che mi hanno sempre molto colpito. È più di questo personaggio. Perché quello peraltro seguo ma non sempre con la difficile da raccontare, ma Cetto mi che si vede sullo schermo è purtroppo massima attenzione, ce li ho da anni. Il spaventa e, al tempo stesso, mi diverte da tutto vero: non ci sono invenzioni. film è, in ogni caso, figlio del suo tempo. impazzire. Un sentimento che so di • MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA novembredicembre10 27

intervistaGianfranco Rosi

L’autore El sicario, a volto rigorosamente coperto Un personaggio pazzesco L’affermato autore di documentari, tra cui il magnifico “Below sea level”, ha portato al Lido “El sicario Room 164”, ritratto di un gregario del cartello della droga messicano. Retrospettiva al Festival di Sulmona a dicembre

••• Instancabile, Gianfranco Rosi. personaggio che racconta la sua storia, Quali resistenze e condizioni ha posto? Sulla diversificazione di temi, soggetti, l’inferno che ha vissuto e fatto vivere e di Resistenze nessuna, condizioni parecchie. Prima personaggi, spazi ma soprattutto formati e come sta cercando di uscirne. Consideriamo di tutto la location, voleva che l’intervista- linguaggi. I suoi documentari sono che per anni non ha fatto altro che obbedire documentario avvenisse in quella squallida esplorativi, per definizione. Dopo Below sea ai “cartelli” che naturalmente hanno corrotto stanza 164 di quello specifico motel. Io all’inizio level – pluripremiato dopo la presentazione quasi l’intero corpo di polizia locale, dove egli non volevo, mi sembrava una location troppo alla Mostra di Venezia nel 2008, dove pure si stesso ha operato come comandante. Un brutta per girarci qualunque genere di filmato è meritato il premio Orizzonti come miglior professionista che è stato persino istruito ma poi, quando lui ha raccontato quel che ha documentario – il cineasta italiano dall’Fbi! La sua attività criminale era raccontato, ho capito il valore simbolico di quel giramondo approda davanti a un efferato scientificamente studiata ma l’uscita di scena luogo. Vale a dire, era il luogo in cui lui aveva sicario messicano. Incappucciato. Un uomo da questo girone infernale gli sta costando perpetrato la tortura che descrive. Poi mi ha che si è macchiato di centinaia di omicidi, uno stato di latitanza al contrario. imposto l’alterazione della voce. Naturalmente torture e rapine. Uno dei purtroppo non Intendi dire che vive fuggendo e ho acconsentito facendo alterare la voce da un pochi sicari assoldati nella “guerra dei nascondendosi dai “cartelli”? bravissimo sound engineer in Francia, che pur cartelli” che insanguina il confine Messico- Su di lui c’è una taglia di 250mila dollari. modificando i toni non ha sottratto la voce Stati Uniti. Centro nevralgico dell’azione è la Com’è avvenuto l’incontro? della sua autenticità. Infine, come è ovvio, ha regione del Chihuahua, nella sua Conosco Charles Bowden da anni. Ho letto il chiesto di non essere filmato sul viso a scopo “maledetta” capitale Juàrez, la città suo pezzo sull’Harper’s Magazine e protezione della sua identità. “El sicario” non considerata dalle statistiche come la più immediatamente l’ho contattato con l’idea di fa un nome. Il che lo fa assurgere a figura pericolosa al mondo, persino davanti alla farci un lavoro. Lui ne è rimasto entusiasta e simbolica. La guerra dei cartelli dunque diventa venezuelana Caracas. Ad un certo punto, ha organizzato il mio incontro con “el un punto di partenza per i conflitti tra gruppi a però, “el sicario” ha deciso di cambiare vita e sicario”. livello universale. di confessarsi. Rosi ne è il depositario audio- Come ti è venuta l’idea di farlo scrivere e Siete ancora in contatto? visivo dopo che la sua incredibile storia è disegnare mentre racconta la sua storia? Assolutamente no. Ma quando lui mi ha stata intercettata dal giornalista d’inchiesta Me l’ha suscitata lui stesso: mentre parlava, incontrato, sapeva già tutto di me attraverso il americano Charles Bowden e da lui scriveva e disegnava. La scrittura web. E ora, mentre siamo a Venezia, sa pubblicata lo scorso anno sull’Harper’s contemporanea al racconto orale sono di perfettamente quello che sta succedendo al Magazine con il titolo “The Sicario”. Il fatto gli unici elementi di regia. Il suo volto lo festival. So che legge qualunque cosa, è documentario El sicario Room 164 è stato si può intravedere attraverso la rete mimetica completamente documentato. applaudito alla 67^ Mostra veneziana lo che ne protegge l’identità. Per questo si ha Ora cosa stai girando? scorso settembre, ancora nella sezione anche l’idea della confessione. Io sono In questo momento sto vivendo sul Grande Orizzonti. rimasto sconvolto da questo personaggio. Raccordo Anulare di Roma perché lì mi è stato Chi è “el sicario”? Come avete organizzato le riprese? commissionato un documentario. Si tratta della Un personaggio pazzesco. Se non mi fidassi al Avevo una sola possibilità per giocarmi tutto. camminata “circolare”, appunto sul GRA, fatta 100% di Charles Bowden – che a lui mi ha Le riprese sono avvenute in due fasi, in due da un architetto italiano anni fa. E delle introdotto – non riuscirei neppure io a incontri a distanza di tempo. Ma ciascuna scoperte interessanti che questi ha fatto. Il film credere che non si tratti di un attore. La sua fase era one chance, o prendi o butti. Non mi è stato proposto dalla Francia ma avrà la capacità di racconto, la sua voce, la sua c’erano possibilità di errore e questo lo coproduzione italiana grazie a DocLab di mimica e la totale abilità di tenere alta la sapevamo sia lui che io. Abbiamo dovuto fare Marco Visalberghi e il sostegno della Roma tensione drammaturgica sono tutte doti di un scelte radicali. E fidarci l’uno dell’altro, il che Lazio Film Commission. grande interprete. Qui, invece, si tratta di un non era così scontato. • ANNA MARIA PASETTI

30 VIVILCINEMA novembredicembre10 Paolo Rossiintervista

FILMOGRAFIA - Via Montena- poleone (1986), La donna del traghetto (1986), La coda del diavolo (1986), Montecarlo Gran Casinò (1987), Kamikazen ultima notte a Milano (1988), I cammelli (1988), Musica per vecchi animali (1989), Il cielo è sempre più blu (1995), Silenzio si nasce (1996), I paladini della Santa Provvidenza (1997), Nir- vana (1997), Niente paura (2010), RCL (2010) Visionari per forza “RCL”, ovvero Ridotte Capacità Lavorative, è un film di “surrealismo civile” girato da Massimiliano Carboni in sei giorni nella Fiat di Pomigliano d’Arco, ai tempi del referendum dello scorso luglio

••• “Ridotte capacità lavorative” è la personali, parlando con gli operai? genere di racconto al cinema o in definizione con cui un operaio viene Oggi qualsiasi paese al centro dell’attenzione televisione? assegnato ad altre mansioni dopo aver perso mediatica è disposto a trasformarsi in un set, Voglio continuare e perfezionare il metodo e parte delle sue capacità manuali nei e la gente a recitare. I ruoli di attore e non ho già trovato altre occasioni, ma certo non in logoranti ritmi della catena di montaggio. attore si confondono, e questo la dice lunga televisione. La tv, intesa come reti generaliste, Cosa sia questa catena di montaggio, cosa sulla società contemporanea. Quello che mi ha sicuramente più problemi del cinema e del significhi cedere dei diritti contro il rischio porterò dietro come persona è l’umanità, la teatro, che hanno ripreso forza. Uno dei della globalizzazione, è l’oggetto raccolta di storie e di facce. Se esci dagli grandi fenomeni dell’anno è stato Rai per dell’indagine di una strana troupe diretta da schemi del dibattito televisivo e ti immergi una notte, un grande collegamento fra Massimiliano Carboni, giornalista e nella realtà, ti accorgi che tutti gli operai che satellite, computer e tv minori, ma l’origine di videomaker, e guidata dall’attore Paolo Rossi hanno votato sì o no al referendum in fondo tutto era uno spettacolo dal vivo in un durante sei giorni di riprese, in un torrido vogliono la stessa cosa e hanno paura delle palazzetto dello sport a Bologna. Tutti gli luglio a Pomigliano d’Arco. Nella Fiat di stesse cose. La domanda che pongo per tutto artisti che sono intervenuti all’altro fenomeno Pomigliano si è tenuto da poco il referendum il film è “ma come funziona ‘sta catena di tv, Vieni via con me, vengono dal teatro e interno sulle nuove modalità contrattuali, e montaggio?”: nessuno lo sa, a parte gli lavorano per il cinema: Benigni, Albanese, la troupe cerca di capire quale sia il clima fra i operai. C’è un momento bellissimo, che non Servillo, Orlando, io stesso. Questo significa lavoratori e la gente del posto. RCL, girato in poteva essere “recitato” meglio, in cui un qualcosa: è gente di mestiere, non gente sei giorni a bassissimo costo e presentato al operaio in pensione racconta di sognare improvvisata. Io per imparare a improvvisare Torino Film Festival nella sezione Festa ancora adesso di essere sulla catena. Questo è ho impiegato anni, non mi sono mica Mobile, è stato per Paolo Rossi un grande più importante di qualsiasi manifesto improvvisato… divertimento e l’inizio di una nuova fase rivendicativo o dichiarazione di Marchionne. Come sta andando la tournée teatrale de cinematografica del suo personalissimo Tempi moderni di Charlie Chaplin, citato Il Mistero buffo (nell’umile versione pop) lavoro di attore. esplicitamente nel film, è stato una e fino a quando lo porterai sulle scene? RCL non è un documentario, non è specie di guida, una fonte di ispirazione? Sta andando proprio bene, che in un teatro-cinema. Come lo definiresti? Più che altro il pensiero era: cosa facciamo noi momento di crisi è il massimo. Questo è uno Noi lo abbiamo definito “surrealismo civile”. adesso, se l’ha già fatto lui? E allo stesso spettacolo che, come dicevano i vecchi Il linguaggio di questo film nasce da limiti tempo: se l’ha già mostrata lui, allora che commedianti, mi tengo nella cassa. Lo tirerò economici e di tempo, quindi anche dalla problema c’è a farci vedere la catena di fuori chissà per quanti anni, magari solo per disponibilità delle persone a investire sulla montaggio? Ma non è stato possibile entrare un mese o per l’estero, comunque rimarrà nel propria creatività. Avevamo in mente un in fabbrica per filmarla. Io sono cresciuto a repertorio. canovaccio, come nella commedia dell’arte, Trieste, in terra di confine, quando c’era Hai già altri progetti teatrali? che prendeva forma mano a mano che ci ancora la cortina di ferro, e mi sembrava di Dopo quella specie di incontro di boxe che è tuffavamo nella realtà. Nei momenti di pausa essere ancora lì. A Pomigliano la Fiat è come il stato Vieni via con me mi riposo un attimo. È scrivevamo e poi su queste griglie Vaticano, uno stato nello stato. stata una delle cose più faticose della mia vita improvvisavamo. Il metodo che io uso nel Visto che non vi mostravano la catena di professionale. Pensavo a Cassius Clay quando teatro popolare, soprattutto il lavoro montaggio, avete provato a “recitarla”… le prendeva, o a De Niro in Toro scatenato, sull’improvvisazione, si è ben sposato con Sempre a proposito di ristrettezze quando diceva “io non vado giù, non vado questi limiti economici e io ho trovato un economiche: abbiamo deciso di scrivere la giù”. Non è mica facile fare il comico in modo di fare cinema molto vicino al mio scena ma ci mancava la scenografia. Allora mezzo alle guardie del corpo e ai cani anti- modo di fare teatro. Il linguaggio surreale siamo andati in quei negozi che a Milano esplosivo! Però la cosa bella è che la gente ha non l’abbiamo adottato, l’abbiamo trovato vendono tutto sotto un euro e a Pomigliano visto la fatica e la tensione, contava più già lì, ed era l’ideale per giocare sulla corda tutto sotto i 50 centesimi, e abbiamo quello delle battute. Anche qui si torna con la realtà. Solo diventando visionari si comprato degli oggetti per girare. Ecco sull’ossessione dello spettacolo: con l’ipocrisia riesce a raccontare l’Italia di oggi. perché per questo film ritengo calzante la sei perfettissimo sempre, quando metti in Com’è stata l’accoglienza della gente a definizione di “surrealismo civile”. gioco le emozioni no. Pomigliano e le tue impressioni Continuerai a coltivare questo nuovo • BARBARA CORSI

VIVILCINEMA novembredicembre10 31 rubricheMondo d’essai a cura di MARTA PROIETTI

NICOLA BORRELLI LE RISORSE POSSIBILI La direzione generale cinema è consapevole del ruolo decisivo del settore d’essai nel panorama cinematografico. Lo dimostrano il contenimento dei tagli in un momento critico e il nuovo decreto di settore, oltre alla disponibilità al dialogo e all’apertura del nuovo direttore generale, che abbiamo intervistato a Mantova

••• “L’esercizio d’essai è discussione l’automatismo della qualifica Stesso discorso vale per Schermi di qualità, il fondamentale come mercato di sbocco per i d’essai per i film selezionati nei più progetto che promuove i film italiani ed film che il ministero per i beni e le attività importanti festival. Per gli esercenti ciò europei di qualità, che per noi è una voce di culturali finanzia. Di conseguenza l’essai non significa avere incertezze su quali film intervento qualificante. può che rappresentare una priorità per la programmare. Ci sono margini di In un suo intervento nel corso di un direzione generale cinema”. È in questo modo intervento? convegno all’ultima Mostra di Venezia, lei che Nicola Borrelli, da un anno direttore Il disegno di legge, come ha più volte ha spiegato con dovizia di dati che generale per il cinema del ministero, sottolinea affermato il ministro Bondi, è aperto a tutte le investire nel cinema significa per lo Stato l’importanza dell’essai nel sostegno e nella proposte di modifica. Penso che l’attuale avere un importante ritorno economico. diffusione del cinema di qualità e nelle scelte sistema di automatismi dia luogo ad alcune Allora perché tagliare le risorse al settore? dell’amministrazione. storture, ma allo stesso tempo ritengo ci siano Sostenere il cinema è un investimento che porta Intervenendo agli Incontri del Cinema d’Essai di delle strade intermedie che contemperino tutte ad un rientro per il quale però occorre Mantova, alla tavola rotonda dal titolo “Un le esigenze, da un lato quelle dell’esercizio di aspettare del tempo. Noi purtroppo siamo in faro nella notte: l’essai tra sostegno, norme e il avere certezze in tempi utili su quali sono i film una fase in cui non ci sono risorse per fare digitale che verrà”, Borrelli ha affrontato i temi d’essai e dall’altro lato quella di evitare quelle investimenti, a prescindere dal rientro futuro. d’attualità del settore, tra i quali la carenza incongruenze che, con le attuali regole, hanno C’è quindi consapevolezza sia da parte del delle risorse per lo spettacolo, l’incertezza sul permesso ad alcuni film di ricevere la qualifica ministero sia del governo sulla valenza del rinnovo del tax credit e tax shelter, ossia le di interesse culturale, pur non avendone le settore, ma c’è una grave carenza di risorse. agevolazioni fiscali a favore del cinema che qualità. Come pensa si possa invece intervenire per scadono a fine anno e che per l’esercizio sono Sempre nel disegno di legge Bondi è salvaguardare le sale di città dalla fondamentali per proseguire il processo di prevista l’abolizione dei contributi in chiusura? digitalizzazione; il disegno di legge per il conto capitale destinati Attraverso un’azione integrata e cinema firmato dal ministro per i beni culturali, all’ammodernamento delle sale. Anche su imprescindibile con gli enti locali che, sulla base Sandro Bondi. Con il direttore Borrelli abbiamo questo aspetto sarà possibile apportare dei nostri primi contatti, si stanno dimostrando approfondito questi temi per conoscere le modifiche? molto sensibili. Come direzione generale per prospettive del cinema di qualità. Il disegno di legge, come ho detto prima, è noi è importante il ruolo dei cinema di città nel Cominciamo dagli incentivi fiscali. Gli aperto ad aggiustamenti. C’è un problema di promuovere i film di qualità, mentre per gli enti esercenti d’essai chiedono, oltre al carenza di risorse ma le associazioni di locali è fondamentale la valenza sociale di rinnovo del tax credit, anche alcune categoria ci hanno esplicitamente detto che a queste sale che rappresentano luoghi di modifiche che permettano alle sale più parità di finanziamenti preferiscono rivedere i aggregazione importanti. Da questa sinergia piccole di usufruire delle agevolazioni. meccanismi sia dei contributi in conto interesse sono sicuro potranno venire interventi Pensa sia possibile? sia dei contributi in conto capitale, pur di importanti. Stiamo puntando al rinnovo degli incentivi e a salvaguardare quest’ultimo. In tal senso credo Quale provvedimento ritiene possa tale proposito c’è stato un impegno da parte che il ministro Bondi si riserverà di valutare la davvero aiutare l’essai? sia del ministero, sia del governo. Sono inoltre proposta e molto probabilmente di portare in Sicuramente il nuovo decreto riguardante consapevole che occorre trovare il modo per Parlamento questa ipotesi. l’essai, entrato in vigore a luglio, di cui sono rendere concretamente fruibile il tax credit Veniamo allora alla questione delle curioso di vedere i primi effetti sul settore. anche a quelle sale che adesso non possono risorse. L’ammontare del fondo destinato L’altra questione che mi sta a cuore è quella accedervi perché non hanno una capienza ai cinema d’essai nel corso degli anni non relativa all’azione integrata tra ministero, sufficiente per i meccanismi del credito ha subito forti tagli. Sarà ancora così? regioni ed enti locali di cui ho già parlato. d’imposta. Dobbiamo trovare la strada Nel corso degli anni abbiamo dimostrato come Dobbiamo trovare il modo di sfruttare le legislativa o tecnica per superare questo direzione generale cinema che uno dei settori sinergie possibili e di utilizzare le tante risorse problema, sul quale ci sono ampi margini di che più è stato tutelato dai tagli ai che ci sono, in particolare per la digitalizzazione intervento. finanziamenti è proprio l’esercizio d’essai e delle sale. Il disegno di legge Bondi mette in questo continuerà ad essere il nostro impegno.

Alcune foto della serata di consegna dei Premi FICE 2010 agli Incontri del cinema d'essai di Mantova. Per saperne di più: www.fice.it

32 VIVILCINEMA novembredicembre10

schede critiche LA BELLEZZA DEL SOMARO

di Sergio Castellitto riflessione e di conforto. Messi di Sceneggiatura: Margaret Mazzantini …Fotografia: fronte ad una situazione Gianfilippo Corticelli …Montaggio: Francesca Calvel- imprevista, i due genitori li …Musiche: Arturo Annecchino …Interpreti: Sergio illuminati vacillano fino a perdere Castellitto, Laura Morante, Marco Giallini, Barbora il controllo. Bobulova, Gianfelice Imparato, Emanuela Grimalda, Dopo un avvio in commedia, il film Enzo Jannacci, Nina Torresi …Produzione: Cine- maundici, Alien Produzioni …Distribuzione: Warner sterza più decisamente verso la Bros …Italia 2010 …colore 107’ farsa, esasperando ogni situazione per poi chiudersi in un clima di ••• LA TRADIZIONE della commedia malinconica elegia. Nei personaggi all’italiana, shakerata con un po’ di e nelle situazioni proposte è Woody Allen e qualche pallido ma sicuramente facile rispecchiarsi, sia inconfondibile ricordo cecoviano. È da adulti che da ragazzi e in la formula vincente del nuovo film questo senso, pur senza ambizioni di Sergio Castellitto, una mirabili e fulminanti. Dopo un dall’arrivo di Armando, il nuovo autoriali e volontà di denuncia, La commedia familiare su scontri e rapido prologo romano, la storia si fidanzatino di Rosa, la bellezza del somaro, come nella incomprensioni generazionali ma svolge tutta in Toscana, dentro e diciassettenne figlia di Marcello e migliore tradizione italiana, è una anche una provocatoria ed ironica attorno ad un isolato casolare fra Marina. Democratici, illuminati, caustica commedia di costume, riflessione sulle ossessioni dei le splendide colline della Val aperti, i padroni di casa sarebbero capace di cogliere attualissimi vizi nostri giorni, a cominciare dal d’Orcia dove Marcello, architetto perfino pronti ad accettare un privati e pubbliche virtù. La regia desiderio di eterna giovinezza che sulla cresta dell’onda e Marina, ragazzo di colore ma non riescono di Castellitto, oltre a segnalarsi per spinge ad una ridicola e patetica psicologa presso un centro di a fare altrettanto con un uomo di l’ottima direzione di un cast immaturità permanente e igiene mentale, hanno convocato età abbondantemente superiore ai quanto mai vario e assortito che all’incapacità di accettare familiari ed amici (ma al gruppo si 70 anni. Di fronte alla scelta della comprende alcune scoperte, come serenamente il trascorrere del unisce anche qualche paziente di figlia, i due genitori iniziano a la giovanissima Nina Torresi che tempo e l’inevitabile vecchiaia. lei) per festeggiare i 50 anni del chiedersi in cosa abbiano sbagliato interpreta Rosa, e piacevoli Alla base del film è la padrone di casa. Così per il week e si rinfacciano vicendevolmente recuperi cinematografici come spumeggiante sceneggiatura di end dei morti, fra adulti e ragazzi, errori ed omissioni, fino a rischiare Enzo Jannacci che è Armando, Margaret Mazzantini, conosciuta si raduna un gruppo di persone di mettere in crisi un matrimonio preme spesso sull’acceleratore con come scrittrice drammatica ma che variamente assortito ma in realtà già traballante una narrazione esasperata e in questo caso dimostra di accomunato da gravi problemi nonostante le apparenze. Né la fremente che, più che ai possedere anche imprevedibili e irrisolti. presenza dei loro amici più stretti movimenti di macchina, si affida inedite doti di autrice brillante, Il precario equilibrio della festa ed intimi sembra fornire a Marina ad una recitazione concitata. perché il copione è ricco di battute viene improvvisamente sconvolto e Marcello utili elementi di FRANCO MONTINI PRECIOUS

pioggia di premi ricevuti al casa sempre immersa Sundance, agli Independent Spirit nell’oscurità, una certa dose di Awards e agli Oscar (per l’attrice humour nero, corpi e volti non protagonista e la mostruosi che vomitano terribili sceneggiatura non originale) ne ha parole, sono la proiezione finalmente sbloccato l’uscita, dopo dell’interiorità di questa bambina un anno e mezzo. Il motivo dei devastata e insieme la sua timori è che Precious, bellissimo strategia di sopravvivenza, che film tratto dal romanzo di Ramona nel sogno può anche trasformare Lofton, in arte Sapphire, mostra la propria obesità in attributo di spudoratamente il male assoluto bellezza. che abita in certe famiglie, e lo fa Il riscatto arriva col volto dolce di in un modo assolutamente un’insegnante che insegna parole originale. Niente ci è risparmiato per dar voce alla rabbia e al nel calvario di questa ragazzina: le dolore, ed è con questa nuova sociali, ai quali lei e la madre offese della madre, gli stupri del di Lee Daniels lingua che Precious può presentano una pietosa finzione di padre, l’emarginazione della scuola finalmente uscire dall’isolamento Sceneggiatura: Geoffrey Fletcher dal romanzo di normalità, e neanche la scuola, che – ma ciò che rende sopportabile la Sapphire …Fotografia: Andrew Dunn …Montaggio: per entrare in un universo di Joe Klotz …Musiche: Mario Grigorov …Interpreti: la espelle quando si viene a sapere visione del dramma è la segni riconoscibili: segni di Gabourey Sidibe, Mo’Nique, Paula Patton, Mariah della sua seconda gravidanza. trasfigurazione che gli occhi umanità. Film sui corpi resi Carey, Lenny Kravitz …Produzione: Lee Daniels Precious viene allora indirizzata a innocenti di Precious operano sulle mostruosi dall’abiezione o dal Entertainment, Smokewood Entertainment …Distri- un istituto per ragazzi con violenze, trasformando in una grasso, Precious è anche un film buzione: Fandango… Usa 2009 …colore 110’ problemi sociali, dove, grazie visione quasi onirica l’orrore nel sul potere della parola, potere all’aiuto dell’insegnante, comincia grottesco. liberatorio oppure malefico, ••• IL SUO NOME è un controsenso, a percorrere una lenta risalita Il romanzo di Sapphire, ispirato alla come nel caso della madre-strega. perché di prezioso la sua vita non dall’abisso, imparando a leggere e sua esperienza di insegnante nelle La signora Jones lo usa ha niente. Obesa e semianalfabeta, scrivere e riacquistando il senso scuole di Harlem e del Bronx, è sapientemente per schiavizzare la violentata dal padre fin da della propria dignità. Non c’è lieto raccontato in una lingua ingenua e figlia o per raccontare bambina, sottoposta dalla madre a fine, però, per Precious: solo un sgrammaticata, che dà forma in all’assistente sociale la sua umiliazioni e violenze psicologiche, incerto futuro, illuminato da un soggettiva ai pensieri della personale versione della storia Precious Jones, sedicenne di barlume di consapevolezza del protagonista, e il regista Lee familiare, in una delle confessioni Harlem (l’esordiente Gabourey proprio essere ‘preziosa’ per se Daniels – produttore e autore più agghiaccianti e disperate mai Sidibe), trascina fisicamente il peso stessa e per i suoi figli. indipendente – rispetta questa viste al cinema, che è valsa il di una condizione marginale nel Un film così nero, straziante e scelta, traducendola in un potente Golden Globe e l’Oscar all’attrice suo enorme corpo nutrito a junk commovente ha spaventato a linguaggio cinematografico. Le – solitamente comica – Mo’Nique. food. Non la aiutano i servizi lungo i distributori italiani, ma la deformazioni espressioniste della BARBARA CORSI

36 VIVILCINEMA novembredicembre10 schede critiche LA DONNA CHE CANTA

destini di molti dei personaggi con nazionalista, lo choc di omicidi effetti parossistici prossimi alla razziali e rappresaglie cruente tragedia classica. durante le quali una croce in petto L’inizio è folgorante: paesaggio poteva salvare la vita; la vana ricerca desertico, un manipolo di bambini del figlio rinchiuso in orfanotrofio e subisce il taglio dei capelli da militari prelevato dall’opposta fazione. I in divisa (attenzione ai dettagli…) e, tanti tasselli di un’esistenza che sulle note struggenti dei Radiohead, incarna sofferenze e strazi di un l’intenso primo piano di un bimbo intero popolo determinano un tra turbamento e rancore. Evento crescendo emotivo in oltre due ore di scatenante della vicenda è la morte narrazione tesa e compatta; di Nawal (Lubna Azabal) nel Québec, un’investigazione che si conclude alla dove viveva con i gemelli Jeanne e casella di partenza, in quel Canada Simon. Alla lettura del testamento la dove Nawal si era rifugiata con due rivelazione: sentendosi indegna per gemelli non amati quanto il figlio le promesse non mantenute in vita, perduto, e non solo lei. Tra signori di Denis Villeneuve consapevolezza dello spettatore, o la donna spinge i figli a recarsi in della guerra e poveri cristi emergono Titolo originale: Incendies …Sceneggiatura: Denis meglio preferisce generalizzare il Libano per consegnare due lettere ad le contraddizioni e il passaggio della Villeneuve dalla pièce teatrale di Wajdi Mouawad contesto) nel bel mezzo di una faida altrettante figure ritenute morte o di linea di una donna nata cristiana, …Fotografia: André Turpin …Montaggio: Monique a sfondo religioso. Temi di stretta, cui ignoravano l’esistenza, il padre e distrutta nell’amore e nelle Dartonne …Musiche: Grégoire Hetzel …Interpreti: perenne attualità per un regista un fratello. Simon rifiuta, avvolto dal aspirazioni da un clima sociale Lubna Azabal, Mélissa Désormeaux-Poulin, Maxim poliedrico ormai conteso dai festival rancore per l’indifferenza e la sulfureo, da un destino “cinico e Gaudette, Rémy Girard …Produzione: micro_scope (Un 32 août sur terre, Maelström distanza della figura materna (ma a baro” con cui fare i conti; qui torna con TS Productions, Phi Group …Distribuzione: Lucky Red …Canada 2010 …colore 130’ e un anno fa la corale e geometrica lui toccheranno le più amare in ballo il dettaglio della prima ricostruzione in b/n dell’ennesimo scoperte); sarà la sorella, che vive di sequenza: non c’è pace nemmeno tra ••• DOPO MIRAL, la pièce di Wajdi massacro all’università, matematica pura in netto contrasto gli aceri. A legare passato e presente Mouawad Incendies fornisce ampio Polytechnique). L’origine teatrale con il caos familiare, a viaggiare nello è lo sgomento, la rielaborazione del materiale per un’analisi meno non si ravvisa tanto nell’impianto del spazio e nel tempo, dal villaggio proprio vissuto da parte degli ignari didascalica e più emotiva di conflitti e film, un’indagine con continui d’origine da cui la madre fu fratelli, nati in un clima d’odio e contraddizioni del Medio Oriente. Se flashback che ricostruiscono un allontanata per la scandalosa costretti a scontarne le conseguenze Schnabel si schierava senza mezzi passato misterioso, una vita sui maternità (un figlio, lei cristiana, fino all’ideale riappacificazione nel termini a favore della pace in generis per conferire un nuovo concepito con un profugo bel finale, grigio come i cieli del Palestina, risultando evidenti colpe e significato al presente; quanto nella palestinese) alla remota località del Canada ma rischiarato dalla perseveranze, qui il discorso si robusta dose di colpi di scena, Sud nel cui temibile carcere fu a comprensione e, chissà, dal perdono. complica, trovandoci in Libano (ma il progressivi inserimenti di eventi lungo detenuta. Tra le due MARIO MAZZETTI regista confida troppo nella drammatici che fanno convergere i sofferenze, l’opposizione al governo IN UN MONDO MIGLIORE

di Susanne Bier denti; l’altro, spavaldo e Titolo originale: Haevnen …Sceneggiatura: Susanne arrabbiato col mondo intero per il Bier, Anders Thomas Jensen …Fotografia: Morten lutto che ha subìto e che non è in Søborg …Montaggio: Morten Egholm, Pernille Bech grado di elaborare, oltretutto Christensen …Musiche: Johan Söderqvist …Interpre- considerato dai compagni uno ti: Mikael Persbrandt, Trine Dyrholm, Ulrich Thom- straniero perché viene dalla vicina sen, Markus Rygaard …Produzione: Zentropa Enter- tainments 14 …Distribuzione: Teodora …Danimarca Svezia. Tra i due ragazzi nasce 2010 …colore 113’ un’alleanza in cui giocano elementi di frustrazione e rivalsa, ••• IN UN MONDO davvero migliore mentre i padri appaiono ai loro la scelta non violenta riuscirebbe a occhi impotenti e vigliacchi, se non disinnescare la spirale della colpevoli: il medico (Mikael prepotenza. Ma non nel nostro, Persbrandt), che è un idealista, è dove chi porge l’altra guancia destinato a scontrarsi con enormi sembra ai più un imbecille, dilemmi morali sia in patria che nel specialmente a chi osserva con gli terzo mondo, l’altro (Ulrich occhi ancora ingenui ma Thomsen) non riesce a comunicare fortemente manipolabili con il figlio né ad esprimere le dell’adolescenza. Anzi, andando Danimarca e ha colto nel segno racconta infatti la storia di due proprie emozioni, nonostante la ancora più indietro, sembra esserci con questo lavoro che è in corsa dodicenni. Elias, figlio di una buona volontà. Infine c’è la madre una radice di sopraffazione per l’Oscar e che ha da poco vinto coppia di medici che stanno per di Elias, Marianne (Trine Dyrholm), inestirpabile nell’umanità: il forte, il Gran Premio della Giuria e il separarsi (lei lavora in ospedale, lui un personaggio che rimane sullo come in natura una belva, mangia Premio del pubblico al Festival di fa il volontario in un campo sfondo, forse giustamente perché il debole. Ma non solo, lo tortura, Roma. Una vicenda familiare dai profughi africano a contatto con la storia, nonostante ce la racconti anche solo per gioco, per il gusto di risvolti filosofici che per certi versi sangue e disperazione quotidiani) una donna, si concentra su figure e vederlo soffrire, magari per sembra fare il controcanto a e Christian, di famiglia agiata ma dinamiche squisitamente maschili. scommessa. E il solo modo per fare Michael Haneke e al suo rimasto da poco solo col padre Alla fine In un mondo migliore, giustizia è fare la voce più grossa, inquietante teorema Il nastro dopo la morte della madre, uccisa pur senza rivelare il finale, sceglie far sentire il proprio potenziale bianco, seppure da un punto di da un cancro devastante. I due una via di pacificazione e offensivo. vista meno estremista e cinico, più ragazzini sono entrambi “diversi”, conciliazione, ma lascia una strana Dopo l’esperienza hollywoodiana caldo e melodrammatico. Anche Elias perché insicuro e timido e sensazione di inquietudine. Come di Noi due sconosciuti, il film con qui, in sostanza, viene messa in incapace di opporsi ai bulli che lo ci comporteremmo se aggrediti e Benicio Del Toro e Halle Berry, scena una piccola congiura degli perseguitano all’uscita di scuola minacciati? Susanne Bier è tornata a girare in innocenti. In un mondo migliore solo perché porta l’apparecchio ai CRISTIANA PATERNÒ

VIVILCINEMA novembredicembre10 37 schede critiche VALLANZASCA- GLI ANGELI DEL MALE

di Michele Placido estetica, puntando su dettagli e Sceneggiatura: Michele Placido, Kim Rossi Stuart, sfumature. L’autore riproduce i Antonio Leotti, Toni Trupia, Andrea Lanza dal libro di conflitti psicologici ed i contrasti Renato Vallanzasca e Carlo Bonini …Fotografia: generati dai rapporti di forza, Arnaldo Cantinari …Montaggio: Consuelo Catucci dalla paura della vendetta, dalla …Musiche: Negramaro …Interpreti: Kim Rossi brutalità delle uccisioni. Nella sua Stuart, Filippo Timi, Valeria Solarino, Paz Vega, Fran- cesco Scianna, Moritz Bleibtreu, Gaetano Bruno radiografia del crimine parte …Produzione: Cosmo Production, 20th Century Fox sempre dal racconto evocativo con Babe Film, Mandragora Movies …Distribuzione: dell’amicizia virile, 20th Century Fox …Italia 2010 …colore 125’ dall’indissolubilità delle relazioni adolescenziali, dall’impulso ••• VIOLENTO, crudo e romantico autodistruttivo, dal rimpianto per racconto di formazione sul un’epoca svanita. In un’opera tradimento, sulle leggi morali senza moralismi e allegorie, della violenza e sulla giustizia del Placido fotografa la sangue, Vallanzasca è un riuscito banda della Comasina in una Sessantotto ne Il grande sogno, manipolazione dei mezzi modello di cinema-cinema dal metropoli livida tra pentimenti, ritrova essenzialità e sintesi in una d’informazione, la provocazione ritmo incalzante, senza la volontà vendette trasversali e giuramenti pellicola seducente e barocca sui come arma di espressione, la sociologica e politica di riprodurre indissolubili, Vallanzasca non è valori ed i principi del rispetto e spietata efferatezza di una mente e rileggere un’epoca inquietante solo la biografia sovraeccitata di dell’obbedienza, nichilista e criminale in un film al maschile sui ed oscura. Scandito da un un delinquente, ma a suo modo un celebrativa, senza simbolismi o codici di comportamento, sui montaggio strepitoso e da una viaggio cinematografico che paga riscatti. Emotivamente coinvolto paradossi grotteschi dei privilegi scansione musicale senza pause, dazio e reinventa il genere con l’identificazione e della vita in carcere, sull’attrazione Placido rimanda ai grandi classici poliziesco, rendendo omaggio alle sovrapposizione del protagonista, ed il fascino per soldi, droga e americani e realizza la sua opera pellicole di Fernando Di Leo e Placido utilizza interpreti in stato ricchezza. Proiettato fuori migliore, partendo dalla Massimo Dallamano, con uno di grazia, inquadrature molto concorso a Venezia, Vallanzasca è perfezione di Quei bravi sguardo sorprendente e strette strizzando l’occhio agli il ritratto di una canaglia, tragica ragazzi di Scorsese, contaminato iperrealista fotografato con colori inseguimenti filmati da Michael rockstar di un tempo filosofo, una con il racconto dei delitti di forti e psichedelici per riprodurre Mann e William Friedkin; furba e feroce riflessione operai quotidiani del crimine che la guerra dei sospetti, l’amarezza e fotografando con ironia e sull’immanenza del tempo e sulla cercano prestigio e spazio tra le il disincanto di un’epoca ammirazione le imprese degli consapevolezza di assaporare fino bande di delinquenti nella irripetibile. Placido, che si era assassini e cercando di riprodurre in fondo, con donne e pallottole, Milano degli anni Settanta. smarrito, per passione istintiva, debolezze e legami indissolubili istanti inafferrabili ed oscuri. Vita, delitti ed evasioni della nella rievocazione del suo con partecipazione razionale ed DOMENICO BARONE AMERICAN LIFE

riuscire a guardare dritto negli altrui possano arrivare ad occhi il proprio futuro. opprimerli. È proprio la complicità Interpretato da una coppia dei due protagonisti a normale composta dagli ottimi commuovere e coinvolgere John Krasinski (È complicato) e fortemente lo spettatore: la Maya Rudolph, il film racconta la maniera in cui i due restano uniti, storia di due futuri genitori e della dinanzi ad una serie di circostanze loro peregrinazione da un punto credibili e irritanti, interessa per la all’altro degli Stati Uniti per sua genuinità e originalità riuscire a individuare il luogo amplificate da un’ambientazione “giusto” dove far nascere la loro credibile, in cui il cinema bambina. Un viaggio non tanto indipendente americano trova una nei luoghi, quanto piuttosto alla delle sue massime espressioni in volta delle persone che termini di contenuti e di incisività. compongono le loro famiglie e Un film dal finale commovente e amicizie un po’ sfasciate e confuse, significativo, in cui il cinema di Sam almeno quanto loro. Una storia Mendes conquista di nuovo un brillante, con molti momenti momento alto e cristallino, lontano di Sam Mendes infatti, lo spunto per una esilaranti per riflettere sul nostro dall’eco spietata e dolorosa del Titolo originale: Away we go …Sceneggiatura: Dave riflessione disincantata e presente, ma anche un film on the recente Revolutionary Road. Eggers, Vendela Vida …Fotografia: Ellen Kuras divertente su quello che significa road intelligente e buffo che MARCO SPAGNOLI …Montaggio: Sarah Flack …Musiche: Alexi Murdoch mettere su una famiglia indaga sulle nevrosi e le ipocrisie …Interpreti: John Krasinski, Maya Rudolph, Catheri- nell’America (e non solo…) di che circondano i protagonisti, alle ne O’Hara, Jeff Daniels, Carmen Ejoq, Maggie Gyllen- oggi. prese con modelli di pensiero e hall …Produzione: Big Beach Films, Edward Saxon Prod., Neal Street Prod. …Distribuzione: Bim Un film sulla mancanza di stili di vita molto differenti dai …Usa/Gran Bretagna 2009 …colore 98’ certezze, sulla ricerca leggermente loro se non irrimediabilmente angosciata ma, al tempo stesso, opposti. ••• AMERICAN LIFE è il film che sorprendentemente divertente e Una pellicola dai toni romantici e Sam Mendes avrebbe dovuto spasmodica di un luogo se non certamente sentimentali che, girare dopo American Beauty cui perfetto, quantomeno accettabile seguendo una certa essenzialità forse, non del tutto dove poter crescere la prole, per narrativa, racconta la storia di due impropriamente, l’anglofilo titolo arrivare alla scoperta che, alle persone che “si appartengono” e italiano fa riferimento. Una storia volte, bisogna provare ad che scoprono quanto la solitudine, apparentemente banale diventa, abbracciare il proprio passato per la superficialità e la leggerezza

38 VIVILCINEMA novembredicembre10 schede critiche HEREAFTER

illuminato di emozioni affettive lotta per spiegare al mondo che questa delicata ricerca, esiste una terra di mezzo tra accompagnando da novello Dickens l’aldiqua e l’aldilà, mentre il piccolo (non casualmente presenza/assenza Marcus ha semplicemente bisogno del racconto) i tre protagonisti della certezza che il fratellino verso l’aspirazione a una vita scomparso sia sempre al suo fianco. migliore, pur non esente dalle Eastwood, si sa, ama follemente le naturali sofferenze. George sue creature. Con la densa (Damon) è un operaio di San leggerezza che lo distingue, spinge Francisco dotato di poteri la fluida macchina da presa fino paranormali che gli consentono di agli infinitesimali gradi di comunicare con i defunti; Marie (de separazione tra ciò che è di umana France) è una popolare giornalista comprensione. E laicamente tv di Parigi che sopravvive a uno confeziona uno dei suoi film più tsunami (ben reso dagli effetti spiritualmente complessi, rischiosi e di Clint Eastwood compimento dell’ennesimo speciali) in vacanza alle Hawaii, ma politici in senso profondo. Uscito da Sceneggiatura: Peter Morgan …Fotografia: Tom prodigio dell’80enne regista, che ci mentre è travolta dalle onde vive qualche mese in madrepatria, non Stern …Montaggio: Joel Cox, Gary D. Roach …Musi- sta ormai viziando, film dopo film. un’anomala esperienza tra la vita e ha prevedibilmente raccolto il che: Clint Eastwood …Interpreti: Matt Damon, Cécile Costruito su tre episodi paralleli e la morte; Marcus (F. McLaren) è un plauso unanime della critica. Ma, de France, Frankie e George McLaren, Bryce Dallas parzialmente convergenti, trova il ragazzino londinese che assiste come ha acutamente rilevato un Howard …Produzione: Malpaso, The Kennedy/Mar- suo senso profondo proprio nel all’incidente fatale del gemello opinionista suo connazionale, shall Company …Distribuzione: Warner Bros …Usa 2010 …colore 129’ termine inglese hereafter – che Jason. Diversi in tutto, i poco o niente ancora resta viene imperfettamente tradotto in tre personaggi sono da dimostrare della ••• SOLO IL TOCCO di Clint italiano con “l’aldilà” – in quanto accomunati dalla grandezza Eastwood poteva trasformare il esibisce la contemporaneità profonda solitudine dell’inossidabile Clint, tabù della morte in un inno alla concettuale tra la vita-qui (here) e che solo il confronto uno dei massimi vita e all’amore. “Voglio fare la morte-dopo (after). Il mistero di con la morte scatena. cine-cantori del questo film”: è stata l’immediata ciò che avviene dopo, infatti, non è Perché se George nostro tempo. reazione del regista una volta letta lo sfondo su cui muovono i desidera condurre In orizzontale la sceneggiatura del britannico personaggi bensì il loro tema di un’esistenza e verticale. Peter Morgan. A rievocarne riflessione, per non dire addirittura ordinaria ANNA MARIA l’entusiasmo è il collega e amico di indagine. esente dai PASETTI Steven Spielberg, che di Hereafter In tale contesto, la magia attivata fantasmi è coproduttore. E il risultato è il da Eastwood risiede nell’aver altrui, Marie LA VERSIONE DI BARNEY

di Richard J. Lewis affidata all’interpretazione di Paul Titolo originale: Barney’s version …Sceneggiatura: Giamatti. Goffo e non subdolo, Michael Konyves dal romanzo di Mordecai Richler insicuro e non impietoso, senza la …Fotografia: Guy Dufaux …Montaggio: Susan Ship- forte vena aggressiva e la ton …Musiche: Pasquale Catalano …Interpreti: Paul misoginia/misantropia che ne Giamatti, Rosamund Pike, Dustin Hoffman, Minnie caratterizzano le azioni e decisioni, il Driver, Rachelle Lefevre, Bruce Greenwood …Produ- Barney Panofsky dello schermo zione: Serendipity Point Films, Fandango, The appare insomma più vittima delle Harold Greenberg Fund …Distribuzione: Medusa …Canada/Italia 2010 …colore 132’ circostanze e di una debolezza intrinseca che non di se stesso: con ••• CHAPEAU allo sceneggiatore più di una sfumatura in meno, offre (Michael Konyves) e al regista egualmente al suo interprete (Richard J. Lewis, all’opera seconda l’occasione di una prova maiuscola. ma ampiamente collaudato con La versione di Barney è una CSI) de La versione di Barney, summa filosofico-esistenziale, il raro esempio di trasposizione su ritratto di un formidabile cialtrone, grande schermo di un romanzo d’Oro Agiscuola a Venezia 2010. cui affaccia il cottage a poche ore di un uomo senza ambizioni che complesso e di enorme successo che Tre mogli, una sola delle quali, da Montréal, del migliore amico, trova una ragione di vita nell’amore non lascia l’amaro in bocca ma anzi l’ultima, veramente amata anche letterato fallito e tossicomane. per l’affascinante donna conosciuta sintetizza, comprime, seleziona. dopo averla perduta; due figli, una Insomma Richler, cui il film è durante la festa delle proprie Certo, i fan sfegatati di Mordecai professione di successo – dedicato, non si sarà rivoltato nella (seconde) nozze. I rapporti con Richler, che padroneggia lingua e produttore di soap e altre tomba per il trattamento riservato l’altro sesso, con i registi e attori impianto narrativo, diranno che il nefandezze televisive –, un vago al suo più popolare romanzo, in della società di produzione (attenti film banalizza, omette, semplifica; complesso di inferiorità per non Italia edito da Adelphi; pazienza se ai cameo), con le mogli di volta in ma l’impresa era ardua “a aver raggiunto le vette artistiche vengono attenuati i riferimenti a volta nevrotiche, petulanti e ideali; prescindere” e risulta apprezzabile degli amici di gioventù (pittori e usi e costumi della comunità con i suoceri ebrei da manuale, con il anche per lo scioglimento del scrittori affermatisi dopo il fertile yiddish canadese, se scompare la padre a sua volta un cliché vivente mistero che rimane sullo sfondo per soggiorno romano negli anni ’70), questione della francofonia (un Dustin Hoffman spumeggiante, tutta la vicenda e che nel romanzo un padre poliziotto e le origini nazionalista come i richiami al dopo anni di opacità): tutto viene suggerito più che esplicitato; ebraiche: il tutto inscindibile dal femminismo iconico incarnato contribuisce a rendere vivace e non ne tradisce lo spirito né la vizio dell’alcol e da una macchia, un dalla prima moglie, artista godibile questo caleidoscopio di grazia e nel contempo soddisfa mistero coincidente con la fine del strampalata: il romanzo non umori, attitudini, cinismo, ampiamente gli spettatori che non secondo matrimonio che neanche poteva che essere sfoltito nel devozione, coronato da uno spirito lo hanno letto, come ad esempio, le accanite indagini di un ispettore passaggio sullo schermo e per canadese che impregna personaggi e immaginiamo, i giurati diciottenni di polizia hanno portato a galla: la questo non si può che apprezzare vicende. che gli hanno assegnato il Leoncino scomparsa, nelle acque del lago su la misura, la solidità di una trama MARIO MAZZETTI

40 VIVILCINEMA novembredicembre10 schede critiche INCONTRERAI L’UOMO DEI TUOI SOGNI

di Woody Allen inevitabilmente comici, illustrati Titolo originale: You will meet a tall dark stranger da un narratore onnisciente dietro …Sceneggiatura: Woody Allen …Fotografia: Vilmos al quale sembra di intravedere Zsigmond …Montaggio: Alisa Lepselter …Interpreti: Woody Allen con le sue ossessioni, Gemma Jones, Anthony Hopkins, Naomi Watts, fra cui l’inesorabile incalzare della Antonio Banderas, Josh Brolin …Produzione: Dip- vecchiaia. L’imprevedibilità del permouth, Mediapro, Versàtil Cinema & Gravier Pro- ductions …Distribuzione: Medusa… Usa/Spagna caso, alla quale il regista ha 2010 …colore 98’ dedicato vari film, governa anche qui le vite dei personaggi, ••• DOPO CIRCA quaranta film, rendendo vani tutti i loro sforzi. realizzati sistematicamente con Così un prestante istruttore di cadenza annuale dall’esordio di ginnastica infrange l’illusione di Prendi i soldi e scappa (1969) a una seconda giovinezza per Alfie – oggi, Woody Allen ha creato un uno strafottente e patetico suo universo di temi, caratteri e Hopkins – e l’amica di Sally si situazioni su cui opera infinite accaparra in due minuti il tanto variazioni e combinazioni. È sulla necessità di credere che un dimostrandole scetticismo, ma desiderato principe azzurro. difficile stupirsi, così come colpo di fortuna possa ribaltare la anche loro, senza saperlo, cercano Il ritmo è serrato e brillante, la rimanere totalmente delusi di nostra triste esistenza. In questo una via d’uscita all’infelicità di bravura degli attori strepitosa, fronte a ogni sua nuova opera, caso la più tenace nel credere alle coppia attraverso altri l’ambientazione suggestiva e il perché si sa già cosa aspettarsi. Le profezie di buona sorte – e la sola “sconosciuti” che il caso mette sulla divertimento assicurato, grazie uniche incognite rimangono che onestamente lo ammette – è loro strada o davanti alla finestra. anche alla satira molto laica sulle l’alchimia degli ingredienti e la la sessantenne Helena (Gemma Greg, il capo di Sally interpretato credenze di ogni tipo, ma resta la città in cui è ambientata la storia, Jones), appena lasciata dal marito da Antonio Banderas, potrebbe sensazione di un bric-a-brac dai visto che, dopo aver messo il naso Alfie (Anthony Hopkins) per una corrispondere alla descrizione del film precedenti, abilmente fuori da Manhattan, Allen ha giovane donna. Per risollevarsi fatale incontro, ma non nel senso riassemblato. Forse, come dietro cominciato a fare il grand tour dalla depressione in cui è caduta che lei vorrebbe, e il sogno di Roy alla profezia dello “sconosciuto delle città europee: Venezia, con la fine del suo matrimonio, di avere in un colpo solo la bella alto e bruno” si nasconde nella Barcellona, Parigi, Londra. Helena si rivolge a una cartomante Dia (Freida Pinto) e il tanto realtà un tipetto basso e pelato, Proprio Londra fa da sfondo a che le predice un nuovo incontro vagheggiato successo di scrittore è dietro l’autore di Manhattan, quest’ultimo – per poco! è già in con uno sconosciuto alto e bruno. basato su presupposti sbagliati. Zelig e Io & Annie è rimasto post-produzione Midnight in La figlia Sally (Naomi Watts) e Delusioni cocenti fanno seguito a ormai un bravo professionista Paris – film di Woody Allen, che soprattutto il genero Roy (Josh illusioni d’amore, in un girotondo dell’umorismo. torna sui nonsense della vita e Brolin) cercano di dissuaderla di destini imperfetti e BARBARA CORSI TAMARA DREWE

incantevole ritiro per scrittori da vari intrallazzi, a cambiare il corso tutto il mondo, ispirati dalle degli eventi, allontanare o attrarre bellezze del paesaggio e solo in le pedine in campo e accelerare la parte turbati dalle liti familiari. In resa dei conti tra fidanzati, coniugi effetti, lo scrittore è un ed ex… impenitente donnaiolo e per la Quella che potrebbe sembrare moglie è dura sopportare l’ennesima commedia britannica menzogne e delusioni. L’atmosfera dai dialoghi acuti e una patina di si surriscalda quando l’ex brutto “antico” riesce invece a trascinare anatroccolo Tamara Drewe, naso il pubblico fino alla fine, con il rifatto e forme avvenenti, fa prodigioso controllo esercitato ritorno alla fattoria adiacente un dall’eclettico regista (The Queen e tempo proprietà della famiglia del Chéri le opere più recenti, mai giovane Andy, ora alle dipendenze nello stesso registro due volte di di Nicholas e Beth. Affermata seguito), un cast corale capace di giornalista che convoglia assecondarne l’estro, una quantità di Stephen Frears dalla pazza folla di Thomas Hardy, attenzioni, pettegolezzi e voglie di gag di buon livello che Sceneggiatura: Moira Buffini dal fumetto di Posy il film vanta una sceneggiatrice nel minuscolo villaggio, Tamara si coinvolgono mms e mail, cani e Simmons …Fotografia: Ben Davis …Montaggio: donna come donna è l’autrice del lega al batterista di una rock band mucche (tante!), le multiformi Mick Audsley …Musiche: Alexandre Desplat …Inter- fumetto, e ci piace pensare che la reduce da un festival nei paraggi espressioni dell’arte letteraria, preti: Gemma Arterton, Roger Allam, Tamsin Greig, sapidità della trama, la perfidia di (il Dominic Cooper di l’eterno incontro/scontro tra Bill Camp, Dominic Cooper, Jessica Barden, Charlot- Mamma mia nella sua più vecchio e nuovo mondo, le te Christie, Luke Evans …Produzione: Ruby Films, alcuni sviluppi e la diversificazione BBC Films …Distribuzione: Bim …Gran Bretagna delle componenti umane della riuscita caratterizzazione). declinazioni di sesso e 2010 …colore 110’ storia debbano loro molto. Siamo La presenza del musicista sentimento, mascolinità e in un Dorset arcadico, una nella casa (in vendita) di sex appeal, in un ••• LA PROIEZIONE di Tamara campagna assolata che assume i Tamara provoca giubilo caleidoscopio Drewe, fuori concorso a Cannes contorni di una succursale inglese e invidia in Jody e calibrato quanto 2010, ha costituito uno di quei della Toscana, nella fattoria del Casey, due ragazzine efficace. La momenti di rara distensione cui il famoso giallista Nicholas di provincia annoiate divetta ex-Bond pubblico festivaliero si sottopone Hardiment e della moglie Beth, a morte e in vena di girl, Gemma per compensare la cupezza che amorevolmente lo assiste e espedienti per Arterton, si autoriale, l’accumulo di tragedie orienta tra la posta dei fan e le superare la triste mette a nudo con nelle altre opere. Tratto da un apparizioni in pubblico. Nella bella routine, una delle garbo e autoironia. fumetto a sua volta ispirato a Via stagione, il luogo diventa un quali riuscirà, con MARIO MAZZETTI

VIVILCINEMA novembredicembre10 41 schede critiche WE WANT SEX

mondo industriale. Le donne, a il colore dei capelli che per le parità d’impiego, guadagnano tendenze politiche, che in meno e lavorano in condizioni qualità di ministro peggiori, relegate in capannone dell’occupazione si oppose al umido e fatiscente a cucire i sedili premier, Harold Wilson, laburista delle auto, in reggiseno e ma pur sempre maschio, e finì vestaglietta per contrastare il per ottenere una legge sulla caldo. In più le hanno appena parità salariale poi varata nel degradate a operaie non 1970. Del resto, il film mostra con specializzate, con ulteriore taglio dovizia di situazioni e dettagli dei compensi. All’inizio umani quanto gli atteggiamenti timidamente, sobillate dal patriarcali siano duri a morire, sindacalista Bob Hoskins, allevato anche tra gli uomini più da una madre single che gli ha progressisti e politicizzati. Così il trasmesso un gran rispetto del marito di Rita, quando la moglie quotidiano eroismo femminile, smette di occuparsi dell’economia poi sempre più convinte, anche domestica per stare sulle di Nigel Cole storia raccontata da questo film grazie all’impegno della barricate, non reagisce certo Titolo originale: Made in Dagenham …Sceneggiatu- inglese contemporaneamente mingherlina ma tenace Rita bene, anzi quasi la lascia. Ma Rita ra: William Ivory …Fotografia: John de Borman commerciale e proletario. Ma, per O’Grady (Sally Hawkins), è comunque più fortunata di Lisa …Montaggio: Michael Parker …Musiche: David carità, va bene così e se questo un’operaia che si improvvisò (Rosamund Pike), la moglie del Arnold …Interpreti: Sally Hawkins, Bob Hoskins, porterà più gente al cinema, sindacalista dando filo da torcere Miranda Richardson, Rosamund Pike …Produzione: dirigente Ford che, nonostante la Number 9 Films, Audley Films …Distribuzione: dunque ad appassionarsi alla a tutti, padroni e boss dei sua laurea in storia moderna e le Lucky Red …Gran Bretagna 2010 …colore 113’ vicenda delle 187 di Dagenham, sindacati. Le 187 lavoratrici sue opinioni intelligenti e ben venga anche il doppio e il decisero uno sciopero a oltranza informate, viene interpellata solo ••• “WE WANT sex equality”, triplo senso. che finì per fermare l’intera per portare in tavola il vogliamo la parità dei sessi, Del resto il regista è uno produzione britannica di auto formaggio. Non perdetevi i titoli diventa, nella commedia operaia di specialista del settore, già autore Ford (senza sedili, niente di coda, con le immagini delle Nigel Cole semplicemente “We di discreti successi come L’erba di prodotto finito) e lasciare anche i vere operaie, oggi piuttosto want sex”, quando uno striscione Grace e Calendar girls. Siamo mariti a casa senza stipendio. Una avanti negli anni: viene voglia di rimane in parte arrotolato e nel 1968 ma nello stabilimento lotta pionieristica che arrivò fino un bel documentario sullo stesso l’effetto, se si vuole ammiccante, fa Ford si respira un’atmosfera al governo, con la deputata argomento. divertire i passanti. È uno spunto tutt’altro che swinging. Il Barbara Castle (Miranda CRISTIANA PATERNÒ un po’ da macchietta, come tutta la sessismo impera, come in tutto il Richardson), detta la rossa sia per TORNANDO A CASA PER NATALE

di Bent Hamer Ciascuno di essi vive un evento Titolo originale: Hjem til Jul …Sceneggiatura: Bent unico, che si manifesta nell’arco di Hamer …Fotografia: John Christian Rosenlund …Mon- una sola e particolare notte, e che taggio: Pål Gengenbach, Silje Nordseth …Musiche: modificherà il loro futuro. John Erik Kaada …Interpreti: Trond Fausa Aurvåg, Hamer, dolcemente, porta Fridtjof Såheim, Nina Andresen Borud, Reidar Søren- personaggi e spettatori ad un sen, Ingunn Beate Øyen, Joachim Calmeyer …Pro- duzione: Pandora Filmproduktion, Filmimperiet Sve- processo di catarsi interiore, di rige, Bulbul Films …Distribuzione: Bolero …Norve- allontanamento dallo stato di gia/Svezia/Germania 2010 …colore 85’ agitazione e pressione psicologica quotidiana, di superamento delle ••• É UNA FAVOLA che richiama la logiche dei macro-sistemi sociali e realtà, e dunque moderna, l’ultimo politici al fine di valorizzare film del norvegese Bent Hamer l’umanità e la solidarietà. E va Tornando a casa per Natale, ancora più a fondo nel finale, presentato quest’anno in concorso riportando alla nostra memoria la al Toronto International Film consapevolezza di essere individui, Festival e premiato per la miglior dell’apprezzato Kitchen stories, calcio, ormai divenuto un che si legano ad altri individui, e sceneggiatura al Donostia - San che lo ha portato alla notorietà, e alcolizzato, vuole tornare a casa che insieme si ritrovano a fare i Sebastian Film Festival. Un film dai si fa testimone di un nuovo modo per le vacanze; una donna è conti sempre più con i nuovi tratti nostalgici e una leggera vena di raccontare il Natale. convinta che l’amante lascerà significati della parola famiglia. Una ironica, attraverso i quali il regista si Hamer, sceneggiatore, regista e finalmente la moglie dopo le feste; famiglia tradizionale che presto distacca dall’analisi semi-seria produttore della pellicola, uno studente finge che la famiglia diventerà allargata, una famiglia partendo da una selezione di protestante non festeggi il Natale senza figli che sarà illuminata dalla racconti brevi del norvegese Levi per passare la serata con una nascita di un bambino, una famiglia Henriksen, Only soft presents compagna di classe di religione forse impossibile da riunire e una under the tree, convoglia nel suo musulmana; una coppia serbo- famiglia che mai più si riunirà. ultimo film fantasy e realtà, ironia albanese dal passato oscuro, chiusa Tornando a casa per Natale e poesia. Il film narra di un gruppo in un cottage isolato; un medico rappresenta l’occasione per quanti di persone di una piccola cittadina che fa partorire una donna in si aspettano per il prossimo Natale immaginaria e delle loro vite che si difficoltà. di vedere sul grande schermo storie intrecciano: un uomo si veste da La semplicità con la quale Hamer che fanno riflettere, andando ben Babbo Natale per rivedere la ex racconta la vita di sei personaggi oltre la prevedibile comicità del moglie e i figli senza essere rende il film un’opera che riesce ad solito cine-panettone. riconosciuto; un nome celebre del appassionare e sorprendere. MARCELLA PERUGGINI

42 VIVILCINEMA novembredicembre10 schede critiche IL MANAGER DELLE RISORSE UMANE

combinazioni del destino, la di Eran Riklin tragedia individuale di uomini Sceneggiatura: Noah Stolman dal romanzo di Abraham B. Yehoshua …Fotografia: Rainer Klau- lacerati dal senso di colpa e smann …Montaggio: Tova Ascher …Musiche: dall’indifferenza collettiva. Il Cyril Morin …Interpreti: Mark Ivanir, Gila Almaqor, regista analizza, come ne La Reymond Amsalem, Gury Alfi, Noah Silver …Pro- sposa siriana e Il giardino di duzione: 2-Team Productions, EZ Films, Pie Films limoni, la presenza distruttiva …Distribuzione: Sacher …Israele/Germania/Fran- cia 2010 …colore 103’ della violenza nella sua storia di contatti mancati e di amicizie ••• SARCASTICO e spiazzante, ricco ritrovate; una violenza che di umorismo nero, argute rimane sempre sotto traccia, annotazioni di costume ed comporta lo sradicamento e la osservazioni disilluse sui confini rimozione del passato, narra con scomparsi e le distanze etniche, Il sincerità e dolcezza frammenti di manager delle risorse umane è esistenze allo sbando. L’occasione una commedia sui labirintici errori del viaggio diventa momento della burocrazia, sulla lentezza Gerusalemme è in crisi esistenziale comune lontananza delle radici; imperdibile di riscatto e delle procedure, sulla casualità dopo il divorzio dalla moglie e per racconta un’umanità semplice, redenzione in una degli incontri, nell’imprevedibilità l’incapacità di comunicare con la invisibile e distaccata con un’ironia tragicommedia corale e picaresca delle relazioni umane. Senza il figlia. Una sua dipendente intrecciata alla delicatezza di chi proiettata fuori concorso al rigore e la lucida cattiveria di Pavel romena è rimasta uccisa in un non riesce a decodificare simboli e Festival di Locarno, immersa Longouine, il film, razionale e attentato ma nessuno ha tradizioni, repentini e fulminei nell’incanto e nei colori dei meno istintivo dei precedenti film reclamato la salma. L’uomo, nel cambiamenti, puntando sul gioco paesaggi ma percorsa da del regista, sintetizza ed accomuna tentativo di respingere le accuse tra caratteri opposti e memorie contagiosa malinconia, lucida un momento di smarrimento verso l’azienda, decide di perdute. In una riuscita e disillusione nell’impossibilità di individuale e collettivo, in cui riportarla a casa, in un paese post- coinvolgente commistione tra sottrarsi a responsabilità e doveri l’imprevisto mette in moto i comunista, in compagnia del figlio farsa e tragedia, che tocca i toni con la forza del perdono. Un film meccanismi del racconto e del della vittima, di un console paradossali del dramma intimo e politico che riassume un confronto e materializza stralunato e di un cronista dell’assurdo, l’autore sfrutta momento di passaggio l’incertezza del presente e rumoroso e petulante. l’immediatezza dell’ironia per nell’impossibilità di comprendere l’incapacità di discernere tra Riklin usa l’espediente narrativo scavare dentro le intolleranze, i i disagi e le paure con la forza inganni, valori e verità. del viaggio funebre come Little fanatismi ed i nazionalismi, della solidarietà. Il responsabile delle risorse umane Miss Sunshine e Simon osservando da vicino, senza DOMENICO BARONE del più grande panificio di Koniaski per mettere a fuoco la preconcetti, le strane ed illogiche I DUE PRESIDENTI

donna e scandalo dello stesso ridotte in scala quotidiana, nei nome? È forse lei la relazione più backstage delle conferenze speciale, non solo per Clinton e stampa e dei discorsi ufficiali, il signora, bensì per la dialettica trucco a chili per andare in onda e transoceanica. Non a caso, i toni gli stati d’animo del simpatico sono drammatici e si fa sul “serio”: quartetto, con la stanza dei Michael Sheen è il riconosciuto bottoni percorsa da una macchina sosia cinematografico di Blair (The da presa assertiva e simpatetica, Queen) e Dennis Quaid, non pago che fruga gli umori dei leader e della depressione presidenziale spiazza tra registri diversi. sofferta in American dream, Dalle parole di Blair all’indomani incarna con i suoi odierni 56 anni i delle stragi terroristiche ad opera 48 del Clinton annata 1994, eppure dell’Ira al Sexgate di Clinton, sembra suo nonno: problema di Loncraine inquadra silenzi, strette di Richard Loncraine per “infarinarsi” di politica trucco e parrucco, oppure è un di mano, sguardi e sottecchi, altro elemento speciale? Chissà, ma penetrando nell’intimità del Titolo originale: The special relationship …Sceneg- internazionale. Bella trovata, se giatura: Peter Morgan ...Fotografia: Barry Ackroyd non fosse drammatica realtà: le è una “vecchiaia” sospetta, quasi potere: Tony che fa il bagno …Montaggio: Melanie Oliver …Musiche: Alexandre ripetizioni saranno così efficaci da presaga se non apertamente accudito dalla moglie-mamma, Bill Desplat …Interpreti: Michael Sheen, Dennis Quaid, tradursi in guerra, quella simbolica: povero Clinton, per che osserva Hillary dormire prima Helen McCrory, Hope Davis …Produzione: BBC “umanitaria” in Kosovo, a cui questo avrà accettato il cameo nel di rivelarle di Monica, sono Films…Distribuzione: Medusa …Gran Bretagna 2010 sequel alcolico di Una notte da …colore 89’ arriviamo alla fine, mentre Bush fa stratagemmi per ottenere capolino e… nulla cambia. La leoni? Altri segreti di Stato, l’effetto-verità da dispensare al ••• AMBIENTATO tra il 1994 e il Relazione Speciale tiene, proprietà eppure il regista Richard Loncraine pubblico. Ci sentiremo anche noi 2001, nel titolo originale allude, indifferente al commutare degli (Riccardo III, Wimbledon) e lo come loro degli happy (insomma) anzi denota, la Speciale Relazione addendi: eppure, qualcosa di sceneggiatore Peter “The Queen” few, con il badge giusto per tra il Regno Unito e gli Stati Uniti, davvero speciale c’è. Ed è Morgan non nascondono la mano: accedere alla faccia invisibile del focalizzandosi sul lasso temporale femminile: Cherie Blair e Hillary se l’origine televisiva (BBC Films) si Sistema, fatta di panni sporchi, sul condiviso da Tony Blair e Bill Rodham Clinton, toste più dei vede e si sente, i due sanno filo e nell’armadio. Quindi? Clinton, fratelli della Terza Via – rispettivi mariti, al netto delle sfruttarla poeticamente a proprio Quindi, in definitiva, la Speciale alt, D’Alema non viene nominato – ottime attrici (Helen McCrory e vantaggio. La Speciale Relazione è Relazione è straordinariamente e pure d’armi. Si parte, dunque, Hope Davis) che prestano loro il indagata dal buco della serratura e, ordinaria: umana. I due presidenti? dalle lezioni che l’astro già volto. Ma anche in rosa se due è il complice la Lewinsky, si arriva Meglio, i due uomini, fragili, consolidato del New Labour numero perfetto, non è esaustivo: persino al peep-show: soprattutto, bugiardi, astuti e un po’ fessi. prende dall’entourage clintoniano vi ricordate Monica Lewinsky, la politica e la geo-politica sono FEDERICO PONTIGGIA

VIVILCINEMA novembredicembre10 43 schede critiche NOWHERE BOY

di Sam Taylor Wood moltissimo a Sam Taylor Wood, Sceneggiatura: Matt Greenhalgh dall’autobiografia quarantaduenne visual artist di Julia Baird …Fotografia: Seamus McGarvey premiata alla Biennale Arte nel ’97, …Montaggio: Lisa Gunning …Musiche: Alison Gol- che aveva debuttato al cinema nel dfrapp, Will Gregory …Interpreti: Aaron Johnson, 2008 con un cortometraggio Kristin Scott Thomas, David Morrissey, Anne-Marie Duff, Sam Bell …Produzione: Ecosse Films, Film4, prodotto dallo scomparso Anthony UK Film Council, Aver Media, North West Vision Minghella e che è passata al …Distribuzione: 01 …Gran Bretagna/Canada 2009 lungometraggio con questo film …colore 98’ tutt’altro che sperimentale, anzi molto solido nella struttura e nella ••• “COSA NON darei per diventare narrazione. Sam ha scelto per il Elvis Presley”. “Ma tu sarai John ruolo del protagonista il 19enne Lennon!”. Battuta memorabile di Aaron Johnson, che non è certo un Nowhere boy, il film sosia di Lennon ma ha l’intensità sull’adolescenza affascinante e giusta e che si è preparato al ruolo travagliata del più famoso dei giovane John – e il film. Ma alla materno; Anne-Marie Duff è la minuziosamente, nonostante la Beatles, che arriva dopo una lunga base di tutto c’è il suo rapporto scombinata e simpatica Julia che, giovane età, osservando diversi serie di biopic e documentari. con le due donne della sua vita: la dopo averlo abbandonato, si è filmati per captare il modo di Siamo a Liverpool nel 1955, sono zia Mimi, che lo prese in custodia risposata e ha avuto due bambine muoversi e di parlare del musicista, gli anni della formazione, umana all’età di 6 anni “salvandolo” da ma conserva il desiderio di leggendo qualcuna delle numerose e musicale, sono anche anni che una vita fatta di litigi, tradimenti e ritrovarlo, seppure per una biografie, imparando a suonare la preludono a rivoluzionari caos e cercando di dargli un stagione fuggevole. Il film in chitarra, ascoltando il magnifico cambiamenti della cultura e del ordine; e la madre Julia, una sostanza è tutto qui, ben sostenuto rock degli anni ‘50. Il risultato ha costume (lo stesso periodo donna instabile ma anche molto dagli ottimi interpreti e insaporito avuto addirittura l’approvazione di raccontato in un’altra pellicola vitale e sexy che riuscì a dalla curiosità di sgattaiolare in Yoko Ono, musa invadente e britannica di quest’anno, per certi trasmettergli, in una breve una sorta di retrobottega mentale “terza” madre. La sua versi affine, come An education). frequentazione decisamente di una delle massime icone del approvazione ha permesso anche di La fascinazione per il rock’n’roll, la “edipica”, senso di ribellione e Novecento. avere i diritti di Mother, la canzone nascita della prima band, i consapevolezza del suo genio Scritto da Matt Greenhalgh, già che chiude un film sui Beatles in cui Quarryman, l’amicizia con Paul fuori dai ranghi, e che gli insegnò sceneggiatore di Control i Beatles non vengono nominati McCartney, un ragazzetto buffo a suonare il banjo. Kristin Scott sulla gioventù bruciata di Ian Curtis mai, neanche una volta, neanche di che suona al contrario (ben Thomas è la rigida ma amorevole dei Joy Division, Nowhere boy sfuggita, per concentrarsi su quello interpretato da Thomas Brodie zia Mimi, che l’ha “rubato” alla trae spunto dalle memorie della che c’è stato prima. Sangster), la scoperta del sesso: sorella e che aspetta in silenzio un sorellastra di John Lennon, Julia CRISTIANA PATERNÒ ecco di cosa è fatta l’esistenza del riconoscimento del suo ruolo Baird. Una biografia che è piaciuta IL MIO NOME È KHAN

nel corso del film), deve tensioni all’interno della affrontare pregiudizi e razzismo comunità indo-pakistana in nell’America traumatizzata America, con una tragedia dall’attentato alle Twin Towers. In familiare devastante, infine con il verità, come ogni film di razzismo degli americani e del Bollywood che si rispetti, Il mio mondo intero verso chiunque sia nome è Khan non racconta solo arabo, o indiano, o pakistano questo, infatti Johar tenta di poco importa, in una lunga ed immettere realismo e realtà nella estenuante battaglia che lo cornice del film commerciale, di porterà da San Francisco in giro cui mantiene crismi e per gli Stati Uniti, proclamando, caratteristiche sia per quanto da uomo semplice e di buon riguarda l’intreccio che cuore, il suo non essere un naturalmente i balli, le musiche e terrorista, in nome della le canzoni, in un insieme che tolleranza e della fratellanza funziona nel suo scopo di gustoso universale. Vista la portata del e piacevole intrattenimento, messaggio e dei contenuti, ma rafforzato dall’interpretazione di confezionati nei toni e nei ritmi Shahrukh Khan, che ben si del film commerciale indiano, di Karan Johar cerca di imporsi anche sul mercato internazionale. E il ruolo affianca alla bellezza e al calore non c’è spazio per alcun cinismo Sceneggiatura: Shibani Bathija, Niranjan Iyengar umano della protagonista da parte dello smaliziato …Fotografia: Ravi K. Chandran …Montaggio: Deepa di protagonista assoluto ne Il Bhatia …Musiche: Shankar Mahadevan, Loy Men- mio nome è Khan potrebbe femminile Kajol, tra le più note pubblico internazionale né per donsa, Ehsaan Noorani …Interpreti: Shahrukh Khan, essere l’occasione giusta, un ruolo dive di Bollywood del momento. l’intellettualismo della critica. Kajol, Shane Harper, Yuvaan Makar, Steffany Hucka- non semplice che Khan interpreta Johar, insieme agli sceneggiatori All’ultima edizione del festival di by, Christopher B. Duncan …Produzione: Dharma in maniera magistrale, riuscendo e con la consulenza del guru della Berlino è tra i film che hanno Productions, Fox Searchlight Pictures, Imagenation riscosso maggior successo ma Abu Dhabi, Red Chillies Ent. …Distribuzione: 20th a commuovere e divertire nei sceneggiatura Syd Field, Century Fox …India 2010 …colore 128’ panni di Rizvan Khan, affetto mantiene l’andamento del bisogna saperlo guardare e dalla sindrome di Asperger, che melodramma epico indiano, con vedere nel modo giusto: temi ••• KARAN JOHAR, veterano del arriva dall’India negli Stati Uniti una prima parte da soap opera e importanti, buon ritmo narrativo, cinema di Bollywood, dopo oltre proprio nel periodo precedente una seconda parte più morale e canzoni coinvolgenti, splendida dieci anni torna a lavorare con all’11 settembre: indiano, politica, raccontando la storia di fotografia, divismo. In questo l’ormai famosissimo Shahrukh musulmano e non un terrorista quest’uomo che deve misurasi senso Il mio nome è Khan Khan, vera superstar in India e (“My name is Khan, and I am not con la propria malattia, poi con il funziona, appassiona e diverte. Pakistan che con questo film a terrorist”, come ripete appunto matrimonio, quindi con le CHIARA BARBO

44 VIVILCINEMA novembredicembre10 schede critiche BURKE & HARE

i gloriosi Ealing Studios e sottotesti: l’ironia è anche quella scegliendo per i due assassini metacinematografica sulla seriali il comico Simon Pegg narrazione stessa, mentre il (Burke) e il Gollum Andy Serkis progresso scientifico scampa il (Hare). patibolo ma si ritrova sul banco Tutto il resto è noia? Macchè, il degli imputati, con un capo papà dei Blues Brothers e d’accusa evergreen: il nobile fine Animal House non smentisce la può giustificare qualsiasi mezzo? propria fama e pigia il piede sul Tranquilli, se il substrato pedale del divertimento, con una ideologico e, sì, pure sovversivo black comedy molto, se non tutta, merita qualche affondo da ridere, malgrado le ferali ermeneutico, disseppellirlo apparenze. Il trucco? Landis non completamente costituirebbe un giudica i suoi protagonisti ma reato da pena capitale. Il monito mette subito le mani avanti: il viene dallo stesso Landis, che “freschi” da dissezionare per scopi cartello iniziale precisa trattarsi di promette “quello che vedi è quello di John Landis scientifici al chirurgo Robert Knox. una “storia vera tranne per le parti che hai” ma invita a fermarsi qui, Sceneggiatura: Piers Ashworth, Nick Moorcroft che non lo sono” e il ritratto che gustando il film senza troppe ...Fotografia: John Mathieson …Montaggio: Mark Con al fianco la moglie di Hare, Everson …Musiche: Joby Talbot …Interpreti: Simon Margaret Laird, e l’amante di ne consegue delinea con tratti esfoliazioni di senso. La ragione? Pegg, Andy Serkis, Tim Curry, Isla Fisher, Christopher Burke, Helen McDougal, la coppia netti ma non grossolani due “Horror e commedia non vincono Lee, Tom Wilkinson, Hugh Bonneville …Produzione: omicida fu per Edimburgo assassini per necessità (la fame) e premi, perché i critici sono Ealing Studios, Fragile Films …Distribuzione: Archi- l’analogo londinese di Jack lo pure per caso, quello di una presuntuosi”. Eppure, il nostro bald …Gran Bretagna 2010 …colore 91’ Squartatore. La riprova? Il commedia percorsa da una sottile giudizio positivo non è (solo) dizionario inglese, dove il modus linea rosso sangue. Se della partita prova di modestia, bensì dato di ••• TRENT’ANNI dopo Un lupo operandi dei due, strozzare fino a sono giocate splatter e punizioni realtà: Burke & Hare non è un mannaro americano a Londra, il provocare la morte, ha trovato gore, il tabellino dei marcatori è capolavoro ma non gonfia le 61enne regista di Chicago, John posto nomen omen: “burking”. tutto a favore di frizzi e lazzi: più ambizioni e si “accontenta” di Landis, torna a girare nel Regno Fin qui, appunto, le note che mandare al creatore, Burke e intrattenere senza eccessivi sforzi Unito. La storia che porta sul biografiche, poi arriva Burke & Hare fanno ammazzare il pubblico al riguardo. Che dire, il crimine grande schermo è nota, e non solo Hare, ultima trasferta artistica di dalle risate, con humour anglo- paga, almeno su questi schermi: se a Edimburgo dove trovò teatro un duo già più volte impresso su americano e quel pizzico di wit che uno dei due antieroi rimarrà quasi 200 anni fa: dal novembre pellicola (e palcoscenico). Dopo non guasta mai. appeso come Storia vuole, l’ultima 1827 al 31 ottobre del 1828, qualche anno di assenza dalla Insomma, un divertissement a parola è per il sentimento: “L’ho William Burke e William Hare fiction per il cinema, Landis respira bocca larga, che se esalta gli attori fatto per amore”. Che valga anche commisero 17 omicidi per fornire, l’aria buona e produttiva senza regalar loro troppa per Mr. Landis? dietro lauto compenso, cadaveri d’Oltreoceano, facendo coppia con introspezione non lesina sui FEDERICO PONTIGGIA RCL - RIDOTTE CAPACITÀ LAVORATIVE

RCL, la docu-fiction di Massimiliano umani che, usurati dai ritmi e dalle Carboni (il regista dietro la macchina modalità della catena di montaggio, da presa) e Paolo Rossi (il regista finiscono in un reparto ghetto, davanti alla macchina da presa) vista chiamato ironicamente L’isola dei a Torino e in sala con la coraggiosa famosi. La catena di montaggio è Iris Film. Mescolando generi e stili, come andare su una scala mobile gli autori preferiscono parlare di all’incontrario e intanto lavorare… reality movie per questo progetto Lo ricordava pochi giorni fa il ibrido, che prende molto dal segretario generale della Fiom-Cgil, linguaggio televisivo ma altrettanto Maurizio Landini: “i metodi di lavoro dal teatro di strada e dal teatro usati in Fiat stanno determinando un all’improvviso, caro a Paolino Rossi. alto numero di persone con ridotte Al centro dell’esperimento c’è un capacità lavorative, i nuovi metodi di altro esperimento di capitalismo lavoro e le nuove turnazioni sono di Massimiliano Carboni lontano e liberato dalle leggi del avanzato che sta costando molto ai contro la salute dei lavoratori. A Mirafiori, su circa 5.500 lavoratori, a Sceneggiatura: Alessandro Di Rienzo, Paolo Rossi e capitale. Ma il produttore dice no. lavoratori e potrebbe costare ancor Massimiliano Carboni …Montaggio: Sara Pazienti Intanto, prende forma lo scenario di più non solo a loro, se il modello e 1.500 sono state riconosciute RCL; a …Musiche: Gruppo Operaio …Interpreti: Paolo Ros- che ha contrapposto gli operai di la filosofia che lo sorregge (ovvero Melfi, stabilimento considerato si, Emanuele Dell’Aquila, Alessandro Di Rienzo, Davi- Pomigliano a votare un referendum spremere chi lavora fino modello, su 5.500 lavoratori sono de Rossi, Daniele Maraniello, Biagio Ippolito, Marcel- insensato in cui tutti, i sì e i no, all’esaurimento) si estendesse. A 2.200 quelli a cui è stata riconosciuta lo Colasurdo …Produzione: AMI, Mauro Berardi questa condizione”. Nel film la …Distribuzione: Iris Film …Italia 2010 …colore 75’ volevano la stessa cosa, cioè Pomigliano d’Arco, la scorsa estate, conservare il posto di lavoro. Ce lo la Fiat di Marchionne ha imposto un catena di montaggio vera non si ••• UNA TROUPE sgangherata raccontano il sindaco di nuovo contratto di lavoro, che vede perché la piccola troupe non ha formata da un fonico, un operatore, centrodestra della Stalingrado del riscrive di fatto la storia dei rapporti ottenuto il permesso di filmarla ma un assistente, un musicista Sud, il parroco che sembra un prete tra i lavoratori e il padronato, viene continuamente evocata con (Emanuele Dell’Aquila) e un della teologia della liberazione, i scardinando regole e conquiste parole, gag e attraverso lo spirito di fotografo di scena agli ordini di un cassintegrati che si riuniscono a cena sotto il ricatto di delocalizzazioni e Charlie Chaplin, che in Tempi regista (Paolo Rossi), che sogna la con moglie e figli, i musicisti del chiusure. Persino il diritto allo moderni l’ha trasformata in risposta operaia ad Avatar e finisce Gruppo Operaio (‘E Zezi), gli operai sciopero è messo in discussione, un’eterna icona cinematografica. È per concepire un film di polacchi che hanno scritto una sottoposto a una commissione che dunque l’invocazione a San Chaplin fantascienza, con Nino D’Angelo lettera di solidarietà, la gente che fa decide se lo sciopero è giusto. Ma a chiudere questo film amaro e travestito da Karl Marx e Shakira la fila davanti a Equitalia per pagare tutto questo, compresa la riduzione buffo, che dovrebbero vedere tutti che scende dall’astronave per debiti e gabelle. Non siamo più figli delle pause, si riassume proprio nella ma soprattutto chi la catena di portare in salvo gli operai di di Marx (Karl) ma siamo sempre figli formula “algebrica” che dà il titolo montaggio non la conosce. Pomigliano d’Arco, su un pianeta di Marx (Groucho), come dimostra al film, usata per definire gli esseri CRISTIANA PATERNÒ

VIVILCINEMA novembredicembre10 45 schede critiche LA DONNA DELLA MIA VITA

tante relazioni extraconiugali, di Luca Lucini e Giorgio Colangeli a dominare l’altro, portato sullo schermo con l’orizzonte narrativo in un buffo Sceneggiatura: Giulia Calenda, Teresa Ciabatti e Cri- verve ed autoironia da Luca passaggio di testimone tra stina Comencini …Fotografia: Alessandro Bolzoni Argentero, è un “nerd” impacciato. …Musiche: Giuliano Taviani, Carmelo Travia …Mon- generazioni “fallate”. Equivoci, taggio: Fabrizio Rossetti …Interpreti: Alessandro Quando quest’ultimo si fidanza con tradimenti, passioni, pulsioni e Gassman, Luca Argentero, Valentina Lodovini, Stefa- un’avvenente musicista che ha il qualche inevitabile crisi di nervi nia Sandrelli, Sonia Bergamasco, Giorgio Colangeli volto e il fascino di Valentina costituiscono la spina dorsale di un …Produzione: Cattleya, Universal …Distribuzione: Lodovini, non può sapere che la film gradevole che esplora il lato Universal …Italia 2010 …colore 100’ ragazza altri non è se non la più meno addolorato dell’universo dei importante delle ex amanti del personaggi che popolano il cinema ••• DOPO Solo un padre e Oggi fratello. Il conflitto tra i due di Cristina Comencini. Sonia sposi, Luca Lucini dimostra ancora portata sullo schermo con simpatia e diventerà inevitabile quando la Bergamasco che mette in mostra una volta il suo talento nel dirigere leggerezza da Stefania Sandrelli. donna sarà presentata alla famiglia tutta la sua forza e il suo carisma di una commedia sentimentale dalla Due fratelli molto diversi tra loro e, durante una tumultuosa serata, in grande interprete, in grado di vocazione vagamente corale, in un certo senso, divisi, loro cui ad emergere non saranno solo le donare a una commedia borghese sfruttando al meglio un cast malgrado, dai tanti segreti che la verità nascoste ma soprattutto i un orizzonte di dignità vecchio originale ed insolito. Basato su madre non ha mai avuto il coraggio, sentimenti sopiti dal tempo. stampo, per rendere tutto più un’idea di Cristina Comencini, La o forse la voglia di rivelare. Mentre il Una commedia degli equivoci e dei complesso e divertente. Sopra le donna della mia vita racconta la personaggio interpretato con classe sentimenti inespressi, con una righe e, come ovvio, specchio storia di due fratelli, figli di padri da Alessandro Gassman è un medico “strana” e grande coppia deformato della nostra realtà. diversi e di una madre eccentrica affermato con una bella moglie e rappresentata da Stefania Sandrelli MARCO SPAGNOLI THE KILLER INSIDE ME

Thompson – autore di film, ambientando il Texas de di complicità nel supportare questa sceneggiature quali Rapina a L’assassino che è in me in pericolosa tesi; accuse mosse dopo mano armata e Orizzonti di Oklahoma, terra di nascita di la presentazione del film al gloria – non sia mai stato adattato Thompson, tributandogli così un Sundance, che hanno portato per lo schermo: è una missione sottinteso omaggio. Per il ruolo di l’intero cast a non partecipare al (quasi) impossibile! Prima di tutto Lou Ford sceglie Casey Affleck, la cui festival di Berlino, lasciando soli perché Thompson fa uso del insistente voce fuori campo regista e produttore ad affrontare monologo interiore per far dovrebbe funzionare da monologo le ire della critica. Insomma, la storia emergere la personalità violenta e interiore. Affleck è un bravo attore di quest’uomo malvagio che disturbata dello sceriffo Lou Ford, e la sua faccia d’angelo qui ci sta nasconde un segreto terribile legato sadico sociopatico che racconta in bene, ma il lato malato e oscuro del alla sua infanzia, in un Texas di Michael Winterbottom prima persona, che alterna ricordi, cattivissimo sceriffo non gli puritano e violento; un uomo Sceneggiatura: John Curran dal romanzo di Jim pensieri e ammiccamenti al lettore appartiene. La violenza misogina è tranquillo di cui nessuno sospetta, Thompson …Fotografia: Marcel Zyskind …Montag- per narrare le sue orribili gesta mostrata nei minimi dettagli, tanto che ama l’opera e i libri e che si gio: Mags Arnolds …Musiche: Melissa Parmenter, dietro una faccia pulita e da diventare brutalità gratuita al macchia invece dei crimini più Joel Cadbury …Interpreti: Casey Affleck, Jessica imperturbabile. E poi perché è la limite del compiacimento. In nefasti, è raccontata con fiumi di Alba, Kate Hudson, Simon Baker, Bill Pullman, Ned particolare scrittura di Thomspon a particolare, il pestaggio e l’uccisione dialoghi e parole ma l’atmosfera Beatty …Produzione: Muse Productions, Revolution della bella prostituta Joyce da parte Films, Stone Canyon Ent., Bob Film, Film i Vast, Hero rendere quanto di oscuro, torbido e cupa, la riflessione psicologica, Ent. …Distribuzione: Bim …Usa/Svezia/Gran Breta- violento c’è dentro a Lou e alla di Lou hanno creato i maggiori sociologica e politica raccontate gna/Canada 2010 …colore 109’ società americana del dopoguerra. problemi a film e regista, perché attraverso il pulp di Thompson si A raccogliere la sfida è il sembra che la donna provi quasi intravedono appena in un film ••• NON È UN caso che The killer trasgressivo e coraggioso Michael piacere ad essere picchiata, troppo difficile persino per il inside me (L’assassino che è dentro Winterbottom, qui in trasferta sodomizzata e uccisa, tanto che la talentuoso Winterbottom. di me), straordinario e cupo americana. Il regista inglese decide Alba ha accampato bizzarre CHIARA BARBO romanzo pulp del 1952 di Jim di seguire alla lettera la trama del giustificazioni di fronte alle accuse UN GIORNO DELLA VITA

giovane protagonista, l’opera rivoluzione e vede come fumo una vita intera. Papasso firma un film di Giuseppe Papasso prima di Giuseppe Papasso. Un film negli occhi la passione del figlio. apprezzabile nella forma (ottima la Sceneggiatura: Giuseppe Papasso …Fotografia: Uno scontro quotidiano che si Ugo Menegatti …Montaggio: Valentina Romano che, muovendo dalla divorante fotografia) e nel contenuto, capace …Interpreti: Maria Grazia Cucinotta, Alessandro passione del ragazzo per il cinema, consuma sotto gli occhi di una di toccare le corde emotive anche di Haber, Pascal Zullino, Ernesto Mahieux …Produzio- racconta la provincia italiana degli madre (Maria Grazia Cucinotta), chi non ha vissuto in prima persona ne: GFC Production …Distribuzione: Iris Film …Italia anni ‘60. Un microcosmo dove tanto comprensiva quanto la realtà socioculturale dell’Italia di 2010 …colore 87’ troppo spesso trovano spazio impotente, che raggiunge il suo quegli anni. incomunicabilità e omologazione a apice il giorno in cui il ragazzo, GABRIELE SPILA ••• BASILICATA, 1964. Il dodicenne schemi prestabiliti. A cercare di vedendo l’annuncio di un Salvatore si trova nel riformatorio romperli è proprio Salvatore che, a proiettore in vendita, decide di di Potenza, dove sconta una pena differenza dei suoi coetanei, sottrarre i soldi necessari al suo per furto. Ad attenderlo, per un preferisce al pallone la passione acquisto dalle casse della locale colloquio, Carlo Lombardi (l’ottimo per il cinematografo. È per questo sezione del PCI, dove i militanti Alessandro Haber), giornalista motivo che, ogni giorno, pedala avevano raccolto i fondi necessari locale specializzato nelle inchieste, fino in paese, con gli inseparabili per partecipare ai funerali di interessato a conoscere i motivi che amici Alessio e Caterina, per Togliatti. Un giorno della vita hanno spinto quel ragazzino, assistere ai film proiettati in una diventa così, nelle intenzioni del dall’aria così innocente, a ficcarsi in sala di terza visione. Combatte regista, una favola, amara ma guai più grandi di lui. Comincia contro l’ostilità del padre, un anche consolatoria, intorno a una così, con il racconto a ritroso del contadino comunista che sogna la passione che può marcare a sangue

46 VIVILCINEMA novembredicembre10 schede critiche THIS IS ENGLAND

del ragazzo in un’età difficile (a di Shane Meadows scuola lo prendono in giro per i Sceneggiatura: Shane Meadows …Fotografia: Daniel Cohen …Montaggio: Chris Wyatt…Interpreti: pantaloni a zampa di elefante, Thomas Turgoose, Stephen Graham, Jo Hartley, Joe come avveniva in About a boy) Gilgun, Andrew Shim, Vicky McClure …Produzione: e sul contesto ambientale, a Warp Films Production, Big Arty Productions, Inge- tratti con una delicatezza e una nious Film Partners …Distribuzione: Officine Ubu profondità di analisi alla Rohmer …Gran Bretagna 2006 …colore 98’ dei racconti morali. Shaun è un ••• AD OLTRE quattro anni dalla personaggio straordinariamente presentazione ai festival di scritto, descritto e recitato dal Toronto e Roma, si affaccia giovane Thomas Turgoose – a finalmente sul mercato italiano Roma ha pianto lungamente tra This is England, romanzo di gli applausi del pubblico e la formazione e percorso di crescita dedica finale alla madre morta. di un dodicenne alla disperata In testa e in coda al film due ricerca di modelli di splendidi ed emozionanti comportamento e della figura montaggi d’epoca: la famigerata paterna. Shaun ha perso il padre Margaret Thatcher, la guerra alle Falkland, si sente respinto dai come un altro – il movimento nero Milky quando sente in che delle Falkland, i Duran Duran coetanei e, alla fine dell’anno discende dai mod anni ’60 e famiglia serena è cresciuto. I eccetera, ovvero il disagio e la scolastico, si imbatte in un gruppo dall’amore per i ritmi caraibici, contatti col National Front si crisi economica dietro i new di skinhead che lo adotta come l’impronta estremistica si sviluppa infittiscono come pure i raid romantic e l’edonismo. La propria mascotte. in un secondo momento. Altri punitivi, il gruppo di sfalda e, colonna sonora include Specials e Lo sfondo è l’Inghilterra del 1983: sono solo smarriti o più tonti e sempre più a rimorchio di Combo, Percy Sledge, cover degli Smiths, disoccupazione, rivolte e scontri influenzabili, come Smell che gli per Shaun si avvicina il momento Louie Louie e Come on Eileen, razziali. Il microcosmo sociale che offre i primi approcci amorosi o il di scegliere da che parte stare. ulteriore contributo alla messa a accoglie Shaun è variegato, dietro grasso Gadget. E poi c’è Combo This is England, ispirato fuoco di un’epoca aspra, che le teste rasate e le Dr. Martins il (un convincente Stephen all’adolescenza del regista nelle sdoganò liberismo selvaggio e ragazzo scopre persone e ideali Graham), appena uscito di Midlands inglesi, non è arretratezza sociale. Questa è contrastanti. Il suo punto di prigione, che getta scompiglio incentrato tanto sul clima di l’Inghilterra del disincanto, riferimento sono Woody e la nella gang: violento e aggressivo, tensione e violenza quanto sulle ragazzo mio, puoi anche ragazza Lol, in fondo due bravi carismatico e pericoloso ma dinamiche di gruppo; non riavvolgere la bandiera ragazzi per i quali essere skin è psicologicamente fragile e riprende le atmosfere di 24/7 ma dell’Union Jack. solo un segno di appartenenza rancoroso, massacra di botte il si concentra sulla maturazione MARIO MAZZETTI CYRUS

depressione per l’imminente la vocazione parodistica e matrimonio della sua compagna, paradossale dei due registi, diverte vive isolato da tutti ma, trascinato e conquista con i tempi sospesi, il per forza ad una festa, conosce la duetto sulle note di Don’t you want donna dei suoi sogni. Molly, carina me degli Human League e i duelli e brillante, vive con il figlio “rusticani” per la conquista ventunenne, deciso però a dell’amata. difenderla con ogni mezzo e a non Proiettato in Piazza Grande a dividerla con nessuno. I due autori, Locarno, Cyrus ricorda nello abituati a costruire le loro piccole spunto di partenza Tanguy di provocazioni come in The puffy Etienne Chatiliez ed è un chair e Baghead, in digitale e con divertimento scorretto sui ricatti dei sceneggiature abbozzate e figli mammoni, un incrocio dialoghi improvvisati, si divertono pungente tra le atmosfere dei a prendere in giro l’eterna marginali di Apatow e il dolore adolescenza e i complessi protettivi psicologico degli esclusi di Mike del figlio minacciato e terrorizzato Leigh. ostacoli nella comunicazione. dalla seduzione della madre. Cyrus DOMENICO BARONE di Marc Duplass e Jay Duplass Ironico e audace, scandito da una è un racconto di simpatici perdenti Sceneggiatura: Marc Duplass e Jay Duplass …Foto- perfetta alchimia tra gli attori, sulla fragilità della famiglia, una grafia: Jas Shelton …Montaggio: Jay Deuby …Musi- che: Michael Andrews …Interpreti: John C. Reilly, capaci di regalare realismo ai guerra senza regole di caratteri Marisa Tomei, Jonah Hill, Catherine Keener …Produ- personaggi con sottigliezze e opposti con battute fulminanti in zione: Scott Free Productions …Distribuzione: 20th sfumature, il film è una fresca un percorso tra ossessioni Century Fox …Usa 2009 …colore 93’ contaminazione tra il linguaggio impulsive, filmato con macchina a scarno delle produzioni mano. I fratelli Duplass dilatano ••• COMMEDIA borghese acida, indipendenti e la struttura l’effetto spiazzante per ridere intelligente e sfrontata sulla fatica convenzionale della black comedy, dell’atipico triangolo, puntando delle relazioni amorose e sui con un quadretto familiare sull’imbarazzo dell’uomo gentile e condizionamenti ingombranti di tratteggiato dal contrasto tra premuroso che resta imprigionato figli possessivi che minacciano esuberanza e fantasia, la presa in nelle trappole dei conflitti e delle l’armonia sentimentale e sessuale, giro delle crisi emotive e la illusioni. Senza la cattiveria dei Cyrus è un piccolo e divertente manipolazione della solitudine e fratelli Farrelly, che hanno smarrito gioiello sulle difficoltà della dell’abbandono. la potenza anticonformista della convivenza, sulle ritorsioni e gli John, vulnerabile e goffo, in satira di costume, il film conferma

VIVILCINEMA novembredicembre10 47 schede critiche AD OGNI COSTO

di Davide Alfonsi e Denis Malagnino anni fa diventò un piccolo caso film più diversi. Ad ogni costo, Sceneggiatura: Davide Alfonsi, Denis Malagnino, esemplare. Costata solo 500 euro, infatti, è un film in presa diretta Daniele Guerrini …Fotografia: Davide Alfonsi la pellicola venne selezionata per sulla realtà; un’analisi spietata su …Montaggio: Daniele Malagnino …Interpreti: Gen- la Settimana della Critica di una quotidianità caratterizzata da naro Romano, Paolo Crabona, Luisa Cavalieri, Danie- Venezia. Nel frattempo il gruppo, cinismo e sopraffazione. Ribaltando le Malagnino …Produzione: Officine Ubu, Collettivo dopo aver realizzato vari corti, si è gli stereotipi classici, qui l’anima Amanda Flor …Distribuzione: Officine Ubu …Italia 2010 …colore 85’ sciolto e trasformato in una nera della storia, il personaggio più produzione indipendente. Così, inquietante e violento, non è il Gennaro e Luisa, perché appare ••• È GIRATO come un reportage di nonostante il low budget, questo marito Gennaro, bensì la moglie evidente che ad entrambi non guerra, con la macchina a mano in secondo lungometraggio di Luisa, autentico boss, che alla fine siano offerte altre possibilità di continuo movimento, scarti Alfonsi e Malagnino si avvale di trionfa perché priva di qualsiasi scelta: delinquere appare un improvvisi, marcamento asfissiante collaborazioni professionali nella scrupolo etico. percorso obbligato, un destino dei protagonisti. Del resto il film parte tecnica, anche se gli attori Ad ogni costo, presentato al ineluttabile. Per interrompere la racconta un vero e proprio sono ancora dei non professionisti. recente festival di Roma, sezione catena di violenza sarebbe conflitto: quello che esplode Gli autori definiscono Ad ogni Extra, è un tipico esempio di necessaria un’autentica rivoluzione all’interno di un disastrato nucleo costo una versione al vetriolo di cinema fenomenologico, ovvero un nell’assistenza sociale al degrado. familiare sullo sfondo di una Kramer contro Kramer, ma a film che non ha alcuna ambizione Per ora un traguardo lontano, se periferia urbana violenta e parte la lotta fra un padre e una di denuncia sociale e che evita non addirittura utopistico, degradata. L’ambientazione fra madre per la custodia del figlio, qualsiasi giudizio morale nei sembrano pessimisticamente Roma e Guidonia è la stessa de La che nel frattempo è stato sottratto confronti dei protagonisti. Tuttavia, suggerire gli autori. rieducazione, primo film del ad entrambi e affidato ai servizi implicitamente, emerge una sorta gruppo Amanda Flor, che quattro sociali, è difficile immaginare due di giustificazione nei confronti di FRANCO MONTINI MIA E IL MIGU’

storia delicata e dura, fantastica che minaccia i suoi dipendenti con differenze di classe, di ritmo, di eppure intrisa di realtà, rivolta ai il lanciafiamme. E poi ci sono i luogo sono manifeste, soprattutto piccoli ma gradevole per gli adulti. buffi Migù, paciocconi con la quelle fantastiche dei magici Migù, Sulla scia del precedente La pancia bucata, guardiani disarmati e i contrasti fra città e natura, fra profezia delle ranocchie, il della foresta e di un albero vita e distruzione arrivano regista-produttore Girerd secolare che è per loro l’universo all’estremo, ovvero al lieto fine. conferma una sensibilità per toni vivente. Sudamericana acqua e Anche a costo di qualche caldi, colori tenui e musiche sapone di dieci anni, Mia si mette semplificante manicheismo in umane. La sua poetica impegnata in cerca del padre, lavoratore in un funzione fabulistica, Girerd cerca parla con leggerezza di ambiente grande cantiere dove si sta ancora di ricostituire una e solidarietà ma Mia e il Migù è trasformando una foresta tropicale rinnovata innocenza e una ricerca decisamente centrato anche sul in un lussuoso residence. In un di verità nei personaggi, nelle di Jacques-Rémy Girerd mondo degli uomini. Insomma viaggio anche di formazione, la ambientazioni naturali e sociali, Titolo originale: Mia et le Migou …Sceneggiatura: non si tratta dell’ennesima bambina lascia per strada i lunghi nei dettagli tecnici. E ci riesce, Jacques-Rémy Girerd, Iouri Tcherenkov, Antoine orfanella dagli enormi occhi capelli neri e i talismani affascinando lo spettatore con Lanciaux, Benoit Chieux …Montaggio: Hervé Gui- fibrillanti pronta a strappare portafortuna in cambio di una tocco lieve, com’è nella chard …Direttore dell’animazione: Juan C. Concha lacrime a basso costo. Storia di saggia e consapevole vita vera. Nel tradizione del suo studio …Musiche: Serge Besset …Produzione: Folimage, Folimage. Sei anni e circa 200 Enanimation, Gertie …Distribuzione: R.V.EN. …Fran- buoni e cattivi, da una parte c’è la percorso di crescita l’accompagna cia/Italia 2008 …colori 85’ natura, i bambini, gli operai come Aldrin, “ostaggio” del cinico padre persone ci sono volute nella il papà di Mia che muoiono sul imprenditore Jekhide separato lavorazione, con il significativo ••• SE NON FOSSE limitativo, lavoro, dall’altra c’è la dalla madre, amorevole apporto degli studi italiani diremmo che è un film per speculazione, la distruzione, la meteorologa ambientalista in Enarmonia e Gertie. famiglie. Presenta infatti una corruzione, il profitto, il padrone missione in Antartide. Tutte le THOMAS MARTINELLI L’ESPLOSIVO PIANO DI BAZIL

visionario e stilizzato, filmato con dell’incompreso Una lunga narcisista ma affascinante movimenti vorticosi della macchina domenica di passioni, in cui nell’ossessione razionale di da presa, L’esplosivo piano di Bazil triturava i generi passando dall’epica consumare e gustare la vendetta. unisce umorismo nero e drammi al folklore, Jeunet strizza l’occhio Il regista de Il favoloso mondo di personali, accompagnando lo alle visioni moderne di Tati con una Amélie resta fedele alle sue spettatore in una visita dentro il luna commedia di osservazione, arricchita immagini, modificando digitalmente park- Jeunet tra attrazioni, mondi dal personale talento di racchiudere con colori ed altri trucchi ogni paralleli e tocchi di poesia. Bazil, che elementi ed informazioni in una sola fotogramma in una visione da piccolo ha perso il padre ucciso da inquadratura. estetizzante e lirica della povertà una mina, diventato adulto, mentre Con tutta la sua sensibilità e con il gusto infantile delle di Jean-Pierre Jeunet lavora in una videoteca e rivede per attenzione verso gli ultimi, la caratterizzazioni eccessive, la Titolo originale: Micmacs à tire-larigot …Sceneggia- la millesima volta Il grande sonno, pellicola è una favola iperrealista e complicità per i disadattati tura: Jean-Pierre Jeunet, Guillaume Laurent …Foto- viene colpito da una pallottola che grottesca che racchiude tutte le metropolitani travolti dai grafia: Tetsuo Nagata …Montaggio: Hervé Schneid gli si conficca nel cervello. Dopo aver illusioni del cinema americano degli meccanismi imprevedibili …Musiche: Raphaël Beau …Interpreti: Dany Boon, perso il lavoro, l’appartamento ed anni Cinquanta, divertendosi a dell’esistenza. Una favola moderna André Dussollier, Nicolas Marié, Jean-Pierre Mariel- ogni ragione di vita, con una banda narrare con aneddoti e trascurabili e complessa che conserva la sua le, Yolande Moreau …Produzione: Epithète Films, forza eversiva tra le difficoltà della Tapioca Films, France Cinéma …Distribuzione: Eagle di emarginati decide di vendicarsi indizi i tic ed i segreti dei personaggi Pictures …Francia 2009 …colore 104’ contro i produttori di armi. minori. È un film sullo stupore ed il vita quotidiana e la forza salvifica e In una favola autocelebrativa che distacco dal reale, sull’impossibilità consolatrice dei sogni. ••• FUMETTO eccentrico, ripropone le piccole crudeltà di di fermare la scansione del tempo ed DOMENICO BARONE stravagante, feroce, manieristico, Delicatessen e le attese il corso degli eventi; imperfetto,

48 VIVILCINEMA novembredicembre10 schede critiche IO SONO CON TE

sua è una rivoluzione dolce, non violenta e non rumorosa tuttavia indocile. Questa giovane figlia di pastori non si piega alla Legge, intesa come rigida ritualità e controllo collettivo: la società ebraica dell’epoca è una società dove il patriarcato detta regole incontrovertibili ma spesso insensate, come quella che L’ESTATE DI proibisce alla madre di allattare il figlio maschio perché estrema umiltà e semplicità MARTINO di Guido Chiesa considerata per 40 giorni rosselliniana. Maria è vista con uno impura. Maria fa di testa sua, al Sceneggiatura: Nicoletta Micheli, Guido Chiesa, sguardo laico ma rispettoso del di Massimo Natale Filippo Kalomenidis …Fotografia: Gherardo Gossi punto da impedire che il figlio mistero e fedele ai Vangeli, sia circonciso. Per gli autori la Sceneggiatura: Giorgio Fabbri …Fotografia: Vladan Rado- …Montaggio: Luca Gasparini, Alberto Masi …Musi- vic …Montaggio: Paola Freddi …Musiche: Roberto Cola- che: Nicola Tescari …Interpreti: Nadia Khlifi, Rabeb specialmente quello di Luca, con circoncisione è un primo atto di spunti dagli apocrifi. Il valle …Interpreti: Treat Williams, Luigi Ciardo, Matilde Srairi, Mustapha Benstiti, Carlo Cecchi, Giorgio violenza subìto dal neonato, un Maggio, Pietro Masotti …Produzione: Movimento Film Colangeli, Fabrizio Gifuni, Ahmed Hafiene …Produ- concepimento di Gesù, in atto che ha conseguenze …Distribuzione: Movimento Film …Italia 2010 …colore 85’ zione: Colorado Film, Magda Film con Rai Cinema particolare, viene rappresentato da incalcolabili così come ogni …Distribuzione: Bolero …Italia 2010 …colore 102’ un secchio di latte versato sull’erba e violenza, in quanto atto ••• UNA SPIAGGIA della costa pugliese dallo sbigottimento della fanciulla, innaturale o anti-naturale, una come set naturale di un film di ••• DAVVERO un progetto che è sola in aperta campagna con il volta innescata si propaga e si formazione, in quello che è il delicato sorprendente Io sono con te, gregge. Subito dopo il vedovo amplifica, come si vede anche portato avanti per anni da Guido Giuseppe verrà convinto a sposarla nel contesto storico, una e commovente racconto di un’estate. Chiesa con la moglie e nonostante la gravidanza. Palestina soggetta alla L’estate di Martino è il sceneggiatrice Nicoletta Micheli, in Cosa c’è di straordinario in questa dominazione romana e lungometraggio d’esordio di Massimo concorso al Festival di Roma. giovane donna piena di grazia e brutalizzata sia dagli invasori Natale, affermato regista di teatro, ed Produttivamente molto complesso, il nell’istintivo progetto educativo che che dai potenti locali. Girato in è tratto dalla bella sceneggiatura di film segna un svolta nel percorso persegue, che porta il figlio ad Tunisia, il film è interpretato da Giorgio Fabbri vincitrice del premio rigoroso e coerente del regista essere quel che è? È questa la non professionisti che parlano la Solinas 2007. Le prime scene sono torinese, da sempre impegnato su domanda che il film si pone propria lingua, un dialetto datate 2 agosto 1980, stazione di temi politici (la Resistenza, programmaticamente: Maria viene arabo, mentre gli attori che Bologna, e poi si va indietro, in un l’antagonismo di classe, l’uso della descritta come una rivoluzionaria, interpretano i sapienti lungo flashback, nei giorni successivi violenza), che si accosta alla vicenda come gli altri personaggi raccontati discutono in greco antico. al 27 giugno, alla strage di Ustica. È terrena di Maria di Nazareth con da Chiesa nel corso degli anni, ma la CRISTIANA PATERNÒ un’estate di sole, amicizie, innamoramenti e delusioni per Martino, un ragazzino malinconico, diverso dagli altri; un’estate trascorsa I FIORI DI KIRKUK su una bellissima spiaggia preclusa a tutti perché sede di una base dottoressa iraniana che lavora del militare iracheno Mokhtar, americana. Martino tuttavia è curioso all’università di Roma, e Sherko, c’è molta attualità del momento e non ha paura. Passa il tempo a collega curdo tornato in patria storico che stiamo vivendo. guardare oltre la rete di recinzione i per prestare servizio sanitario al Ad interessare ed emozionare di soldati americani che fanno surf, suo popolo. Ma se è vero che il più del film, infatti, sono le quegli americani tanto odiati in quei film, come il regista stesso ha scene che ricordano la realtà: difficili giorni, eppure Martino apre dichiarato al festival, è stato quelle girate con le comparse un varco in quella rete e anche nel costruito come un’opera di fiction femminili, che un tempo sono cuore del capitano Jeff Clark, che e che il punto centrale della state protagoniste della vicenda rivede in lui suo figlio e ne intuisce la narrazione è la storia di un amore reale, e la ricostruzione finale sincerità, i grandi sogni. Il capitano grande ma impossibile, è delle fucilazioni di uomini e ammira questo ragazzino che ha il coraggio di essere se stesso, che di Fariborz Kamkari fondamentale sottolineare che, donne perseguitati e giustiziati attraverso la storia dell’incredibile dall’esercito militare, che vorrebbe per una volta vedere il Titolo originale: Golakani Kirkuk …Sceneggiatura: Fariborz Kamkari, Naseh Kamkari …Fotografia: Mar- coraggio di questa donna riproducono fedelmente ciò che tramonto sul mare (ma per questo co Carosi …Montaggio: Marco Spoletini …Musiche: mediorientale, vengono rivelati è contenuto in alcuni filmati bisogna andare a Gallipoli, sull’altra Orchestra di Piazza Vittorio …Interpreti: Morjana Ala- racconti di particolari del conflitto dell’esercito. E ancora la figura costa, lontano), innamorato com’è oui, Ertem Eser, Mohamed Zouaoui, Moahammed sinora rimasti ignoti al mondo. di questa donna, tanto vicina a della ragazza del fratello; maltrattato Bakri …Produzione: Farout Films, T&C Films, Oskar, da tutti, ansioso di crescere e di Visual K Productions …Distribuzione: Medusa …Ita- Nell’impegno di Najla a seguire in tutte quelle che ancora oggi si lia/Svizzera/Iraq 2010 …colore 114’ tutto e per tutto ribellano all’oppressione di imparare a surfare. E imparare a l’amato, tradizioni vincolanti. Kamkari, surfare significa imparare a vivere e ••• IN CONCORSO al V Festival di abbandonando che ha formato la sua questi due personaggi all’apparenza Roma, I fiori di Kirkuk, secondo la classe degli professione in Italia, è riuscito così distanti tra loro trovano una lungometraggio del regista curdo aggressori, nel suo intento di seguire possibilità di comprensione e di Fariborz Kamkari, è basato su una sposando la l’insegnamento di Rossellini: amicizia in quella spiaggia. La voce storia vera che narra un causa curda narrare la guerra attraverso fuori campo che sovrappone il sanguinoso capitolo della terribile contro storie di quotidiana realtà. racconto di una favola alle immagini e dolorosa guerra voluta da l’oppressione Per questo, possiamo del film è un po’ forzata, mentre è Saddam Hussein per assoggettare irachena, paragonare Najla alla bella la fotografia di Vladan Radovic, l’Iran all’Iraq. La parte storica del rinnegando le memorabile Pina di in un film che coglie emozioni e stati film è ambientata agli inizi del tradizioni Roma città aperta e a d’animo dell’adolescenza senza conflitto nei primi anni Ottanta a familiari, ciò che oggi dimenticare una dolorosa pagina di Kirkuk e funge da contesto per la rifiutando fino rappresenta Sakineh. storia italiana. storia d’amore tra Najla, giovane alla fine l’amore MARCELLA PERUGGINI CHIARA BARBO

VIVILCINEMA novembredicembre10 49 rubricheCinema di carta a cura di CHIARA BARBO

DIVERSAMENTE per nostalgia, lungo dialogo, o meglio racconto, complessi: la letteratura come di mummie guida il lettore in un percorso ‘sostegno’ del cinema, VIVI che misterioso, “che si addentra nei l’atteggiamento dei letterati nei Zombie, vampiri, riemergono meandri del gotico, suo territorio confronti della settima arte, la mummie, fantasmi dalle paludi del cinematografico di elezione”. Nella narrazione, le influenze passato, e di prima parte del libro, che reciproche tra scrittori e cineasti, a cura di Giulia Carluccio zombie, “ancora significativamente si intitola ‘Pupi l’adattamento, la citazione, la e Peppino Ortoleva, privi di pensiero Avati ha paura’, i luoghi letteratura nel cinema e il cinema Editrice Il Castoro e portatori di dell’infanzia si trasfigurano in topoi nella letteratura, il destinatario ••• Volendo scomodare una morte essa del terrore, fiabe e leggende fanno (cioè lettore e spettatore), per Voltaire, si potrebbe dire che di stessa priva di riemergere, dalla citarne solo alcuni. Il racconti sui morti che ritornano, significato”. Le diverse forme delle tradizione, mostri e volume è completato da come di pettegolezzi, non ci si creature dell’horror e i significati ossessioni, le acque del una ricca e stanca mai! E infatti le storie sui più profondi vengono portati alla Po riportano a galla assolutamente esaustiva morti viventi affollano il cinema luce dai saggi raccolti in questo paure antiche e segreti bibliografia di tutti i tempi, dai primi libro, insieme alle testimonianze di inconfessabili. Ed è sull’argomento. fantastici e mirabolanti alcuni fra gli autori che più partendo dai luoghi e esperimenti di Georges Méliès autorevolmente hanno dai volti della sua vita PSYCO fino ai recenti teen-vampire- frequentato il genere, da Tod che, con La casa dalle movie come Twilight and Browning a Roger Corman a finestre che ridono, & PSYCO company. E non solo il cinema, George Romero. Una bella galleria Avati inaugura quello che Genesi, analisi naturalmente, ma anche fumetti, di immagini, locandine e foto di viene definito il “gotico televisione e videogame hanno scena arricchisce il volume. padano”, per continuare e filiazioni del da sempre attinto a piene mani a poi, negli anni, con Zeder, L’arcano thriller più famoso della racconti di zombie, fantasmi, IL GOTICO PADANO incantatore, Il nascondiglio. La storia del cinema mummie e vampiri. Ma il successo seconda parte del libro del genere horror, come Dialogo con porta invece il titolo di di Massimo Zanichelli, sottolineano gli autori di questo Pupi Avati ‘Pupi Avati fa paura’, Le Mani - Microart’s Edizioni e qui il regista spiega volume, non è dovuto solo alla di Ruggero Adamovit ••• “Il libro di Massimo Zanichelli “sua capacità di mettere in gioco con quali dinamiche, racconta un cult, uno shocker e Claudio Bartolini, narrative e di messa alcune emozioni elementari come (come si direbbe ora) che ha dato Le Mani - Microart’s in scena, costruisce la paura e il disgusto”, ma in origine a omaggi, plagi, sequel, Edizioni e veicola la paura, particolare perché le storie degli citazioni e remake, partendo ••• “Cosa lega la tranquilla e in un suggestivo e undead “si richiamano a un naturalmente da un’analisi “a solare Emilia Romagna alle articolato lungo fondo emotivo e mitico” radicato tutto campo” di Psyco di Alfred storie cupe e inquietanti racconto che di in molte culture, tra cui la nostra, Hitchcock: personaggi, intreccio, creando così una vera e propria messe in scena da Pupi Avati al fatto linguaggio, retroscena, comprese mitologia, popolata di vampiri ritmo cadenzato di ogni rappresenta un le rivoluzionarie strategie di che tornano per perseguitare i decennio?”. Per rispondere a bel saggio di marketing. E comincia col dire che vivi e succhiare il loro sangue, di questa domanda, e a molte filmologia e di sociologia del fantasmi che ritornano sulla terra altre ancora, Pupi Avati in questo cinema (e del suo pubblico). Il libro il thriller “che avrebbe segnato la è completato da un elegante storia del cinema era un progetto quanto, in alcuni casi, in cui nessuno credeva e che il piacevolmente inquietante inserto sessantenne Hitchcock trasformò fotografico. in un successo planetario... Un film pianificato per ‘far urlare il LA SCRITTURA pubblico’, dove si mescolano E LO SGUARDO voyerismo, Cinema e psicopatologia letteratura sessuale e violenza, di Giorgio Tinazzi, che sconvolse le Marsilio Editore platee di mezzo mondo e che, a “Giorgio Tinazzi, in ••• distanza di quest’edizione cinquant’anni, non ha aggiornata e ampliata perso un grammo de La scrittura e lo della sua forza sguardo, indaga il non semplice rapporto tra cinema e d’urto”. Dalla genesi di letteratura, in particolare tra i due Psyco, a partire dal romanzo di linguaggi, e facendo questo si Robert Bloch, a una occupa non solo di storie prese a dettagliatissima analisi del film, a prestito e rielaborate (tanti film tutti gli innumerevoli ‘dintorni’ di tratti da altrettanti racconti e Psyco – citazioni, prequel e romanzi, con i risultati più vari e sequel, contaminazioni, filiazioni diversi), ma anche di altri temi e varie – fino alla grandezza del aspetti fondamentali, come “il remake apparentemente lavoro di sceneggiatura, le impossibile di Gus van Sant, il influenze reciproche, le testo inoltre dialoga con le oltre ambientazioni di tanti libri, le 60 fotografie che corredano il diverse forme di racconto, gli volume, mostrando al lettore i incroci di mestieri, le strategie di momenti clou del capolavoro mercato”. Più nel dettaglio, il libro hitchcockiano e delle sue si divide in numerosi capitoli principali derivazioni. dedicati a temi molteplici e

50 VIVILCINEMA novembredicembre10 a cura di GIOVANNI MARIA ROSSI Polvere di stellerubriche

À BOUT DE SOUFFLE

LA CHINOISE FILM SOCIALISME IL (GRANDE) VECCHIO ICONOCLASTA Jean-Luc Godard compie 80 anni. Uno sguardo retrospettivo sulla sua produzione destrutturante, sperimentale, dissacrante, avanti sui tempi

••• Chissà se arriveremo mai a osare, di provare a mettere in discussione Godard!” durante la proiezione de La Cina è formulare un giudizio parzialmente sereno dall’interno l’uso e il significato dell’immagine, vicina di Marco Bellocchio, svelando sull’ex enfant-provo del cinema francese, forse varrebbe la pena proporre una rilettura nell’intemperanza di un gesto ben altre e almeno ora che sta raggiungendo il traguardo smitizzante dell’opera omnia di Jean-Luc. profonde rivalità domestiche...). Quello di cui degli ottant’anni (13 dicembre), ora che anche Senza la nostalgia dei decenni d’assalto, ormai avremmo veramente bisogno, ripeto, sarebbe l’odiata Hollywood si è accorta di lui e gli ha tramontati per sempre, quando Alphaville, rivedere la sua produzione filmica, a mente conferito un Oscar alla carriera, ora che la Pierrot le fou o La Chinoise costituivano i sgombra, anche per domandarsi come mai, ad raffica dei suoi pensieri-immagine si è un po’ tasselli colorati di un patchwork generazionale un certo punto – forse dopo Je vous salue, attenuata e possiamo metabolizzare le sue ribelle che inglobava tutti i possibili compagni Marie? – la lezione di modernità di Godard molteplici Histoire(s) du cinéma. Certo, di strada senza troppo riflettere sulle forme. sia andata progressivamente dissolvendosi, Jean-Luc Godard, proprio lui, fa ancora di Oggi una analisi accurata, svincolata da quel non sai bene se per esaurimento suo o per tutto per risultare sgradito, non andrà a Los remoto contesto storico, ci dovrà pure assuefazione nostra, dovuta anche alla Angeles, non andrà a Bologna che vorrebbe motivare perché l’incedere della cosiddetta difficoltà oggettiva, almeno in Italia, di degnamente celebrare il suo anniversario, ha modernità del cinema del secondo verificare i suoi materiali più recenti dispersi disertato Cannes nonostante il suo ultimo dopoguerra scaturisca ben più dalla visione di senza convinzione nei canali più improbabili. Film socialisme fosse là, si è trincerato nel À bout de souffle o Vivre sa vie che da altri Come se il grande apostata, dopo aver suo fortilizio elvetico, dove vive, pensa e celebrati capolavori della Nouvelle Vague; ci sminuzzato con il bulino implacabile produce, e nessuno riesce a stanarlo. L’amico dovrà spiegare come la destrutturazione dell’autocritica il cinema classico, un tempo Aldo Tassone, che per oltre vent’anni a Firenze sintattica del tessuto iconico, oltre che amato (e il proprio) fino all’ultimo respiro, ora ha diretto con mano esperta e indomita narrativo, che Godard ha operato in quasi con violenza ora con ironia, si fosse stancato di passione France Cinéma, un festival che ha tutti i suoi film sia diventata il paradigma schiaffeggiare l’insensibilità del pubblico e visto scorrere sullo schermo e sul palco quasi formale per gran parte dei suoi epigoni; dovrà l’inerzia della critica contemporanei, tanto da tutti i grandi nomi dei vivi e dei morti della appurare come lo sperimentalismo linguistico giocare a nascondino non solo con la sua cinematografia d’Oltralpe, si è attribuito il del burbero cineasta franco-svizzero, con l’uso persona inaccostabile ma anche con le sue singolare vanto di non avere mai provato ad dissacrante di ogni tipo di materiale creature: meno si vedono e più resta intatta la invitarlo, neppure nella poderosa rassegna audiovisivo, abbia anticipato di gran lunga le sua immagine di vecchio iconoclasta. Per sulla Nouvelle Vague del 2002! Come se avesse rivoluzioni tecnologiche successive, fino al concludere, mi vengono in mente le parole di conservato in qualche recesso della mente dilagare attuale dell’espressione digitale; fuoco di un Godard non ancora trentenne che quel rancore profondo che negli anni ‘60 e ‘70 dovrà scandagliare, nel corpus dei testi riassumevano il conflitto etico ed estetico tra delle accese querelle critiche, politiche ed godardiani, la costanza – per taluni ossessione due generazioni di cineasti: “I vostri esistenziali divideva spietatamente il mondo – con cui il regista ha scolpito l’immagine e il movimenti di macchina sono orrendi perché dei cinefili, ma anche dei cineasti, in suo senso per criticarla, distruggerla, non sono buoni i vostri soggetti, i vostri attori godardiani e antigodardiani. Ognuno con le rinnovarla incessantemente, come forse pochi recitano male perché i vostri dialoghi non sue ragioni, con quell’accanimento non altri autori sono riusciti a fare. valgono nulla; in una parola: voi non sapete sempre dialettico che scaturiva però dagli Racchiudere Godard in poche, scarne fare il cinema perché non sapete più che cos’è, effetti destabilizzanti che il cinema di Godard definizioni, per quanto penetranti, sarebbe il cinema. Ogni volta che vediamo i vostri film riusciva a provocare nell’intelligenza e nello insensato, così come era insensato, allora, li troviamo così brutti, così lontani sguardo degli spettatori. ridurre a schieramenti contrapposti, viscerali, moralmente ed esteticamente da quelle che Oggi che il cinema internazionale si è l’amore o l’odio per il francese (è noto erano le nostre speranze, che quasi ci comodamente adagiato sui modelli narrativi l’episodio alla Mostra di Venezia 1967, con vergogniamo del nostro amore per il cinema”. trionfanti, che nessuno sente più l’urgenza di Bernardo Bertolucci che grida in sala “Viva Voci lontane, sempre presenti.

Prossime uscite Buone feste e 31 gennaio felice anno nuovo 30 marzo ai nostri lettori

VIVILCINEMA novembredicembre10 51 rubricheDocuclub a cura di MAURIZIO DI RIENZO Tutto il mondo reale I documentari italiani dei festival di Roma e dei Popoli a Firenze:

caleidoscopio di immagini ed esperienze globali A MAO E A LUVA

••• 17 i documentari italiani Gianni Celati, nonostante la voce fuori campo This is my land…Hebron, 70’, di Stephen programmati al Festival Internazionale del film di dell’autore contrappunti le sequenze di vita in un a Natanson & Giulia Amati va nell’enclave Roma, di cui 3 nel concorso della sezione Extra e lui caro e noto villaggio nella savana del Senegal, è manichea del territorio sud di West Bank, 8 (ma senza repliche) nella sola giornata dell’1 docu che colpisce, rivela, racconta il racconto di Cisgiordania, dal 1967 luogo d’insediamento di novembre (con l’Auditorium in over glamour per una commedia sulla povertà inscenata laggiù che ebrei ultraortodossi, oggi appena 550 ma in l’arrivo del Boss Springsteen) con dislocazione alla spiega anche come siamo noi quassù. Il colore del diritto di osteggiare gli elementari diritti dei Casa del Cinema, momento etichettato in vento di Bruno Bigoni segue la rotta per otto porti 135.000 palestinesi lì residenti. Reportage motivata memoria di Corso Salani “Per Corso, mediterranei di un cargo, giornale di viaggio a intromissorio, rubato, scomodo con interviste Percorso”. Dopo l’infornata di cinema del reale tappe da Genova a Barcellona, Bari, Dubrovnik, non faziose; stati d’animo e relazioni ai minimi made in Italy scodellata dalla Mostra di Venezia, Istanbul etc. che dà impressioni forse non termini di umanità, fra fanatismo sempre in si poteva prevedere che dal Festival di Roma approfondite su stratificazioni di culture contigue credito con la Storia e resistenza di marginali che arrivasse uno scandaglio eterogeneo attento a a volte in lotta, sullo sfondo le migrazioni odierne. pagano per altrui atti terroristici. produzioni più indipendenti e locali, Mario Sesti Del resto del programma, citiamo la narrazione Left by the ship, 80’, di Emma Rossi Landi & con i suoi selezionatori ha scelto in base al video filmica (58’) di Roma di Theo Eshetu, Filippo Vendemmiati va nelle Filippine ove possibile e all’opportuno. Detto dell’omaggio a sull’Urbe di atmosfere sacro-volgari, effimero- l’eredità di una base navale Usa chiusa nel 1992 Ugo Tognazzi della figlia Maria Sole, Ritratto di eterne; Termini underground (80’) di Emilia sono 50mila amerasiatici misconosciuti dai padri, mio padre, bell’esempio di racconto intimo Zazza, un anno di corsi e prove per uno spettacolo tornati a casa dopo incontri con ragazze di bar e quanto approfondito, e del ritratto con testimoni di hip-hop e breakdance per l’integrarsi di ragazzi strada; ecco quattro emblematici giovani, nostalgici di Francesco Nuti…e vengo da di etnie diverse che s’incontrano nei sotterranei di combattuti figli d’identità minore in un’inchiesta lontano del bio-specialista Mario Canale un Dopolavoro della Stazione Termini. ben costruita e girata ma che il montaggio (entrambi docu con destinazione binaria tv-dvd, è avrebbe dovuto limare al meglio. Nota fuori ovvio), tutti quelli in concorso, lungometraggi, Il 61° Festival dei Popoli ha invece presentato 9 gara per: Nel giardino dei suoni di Nicola hanno toccato territori lontani o altre coste lavori lunghi di registi italiani, di cui 3 in Concorso Bellucci, favola per fortuna vera di un maturo mediterranee: A mao e a luva (La mano e il Internazionale: Ju tarramutu di Paolo Pisanelli, svizzero tedesco, cieco da 30 anni ma che su guanto) di Roberto Orazi fra favelas di Recife 89’, per 15 mesi di rabdomantiche riprese a studio e riproduzione filosofico didattica di inquadra il miracolo esemplare di un ragazzo che L’Aquila e dintorni fra rassegnazione, disastri, suoni e musiche ha costruito una sua vita si definisce “trafficante di libri” perché, promesse, inganni, scoramenti, ribellioni; volti ipersensoriale al servizio di bambini autodidatta, dal nulla sul nulla fra prestiti e aiuti parole ed emozioni in un film con e non sulla mentalmente disabili; e per l’enclave alternativo non ufficiali ha creato una biblioteca a uso gente, pieno di macerie e silenzi come d’invettive e geologico de La valle della luna, 66’, di soprattutto di bambini e gente di strada; film di andirivieni tematico temporali; docu ragionato e Giovanni Buccomino, Sardegna rara e suggestiva dettagliato, realistico quanto romanzesco, forte, migliore di altri sullo stesso scenario, cui però ormai in bilico fra caverne e computer, fra importante. Diol Kadd dello scrittore cosmologo una più concreta produzione avrebbe giovato. Natura e Mode.

rubricheDetour a cura di UMBERTO FERRARI

affiancato dai figli, in particolare Angelica che per L’onore dei Prizzi JOHN HUSTON (1985) ha conquistato un Oscar ed è stata interprete anche dell’ultimo The Cineteca di Bologna dead (1987), una riflessione su quella stessa morte che poco dopo il ••• È la retrospettiva del Torino Film Festival, riproposta termine delle riprese ha messo fine allo stesso tempo a un’attività artistica dal Lumière fino a gennaio. Uomo di grandi passioni e a un’esistenza piena. John Huston, nato nel 1906 ha cominciato fin da ragazzo a viaggiare, costretto a dividersi tra genitori separati. Dalla madre giornalista ha imparato ad PUPI AVATI amare la scrittura, pubblicando racconti; l’interesse per Cineteca Nazionale, Roma la recitazione (nel suo La Bibbia interpreta Noè ma lo si vede ••• Il Cinema Trevi dedica la prima settimana di in molti film anche di altri, come Chinatown di Polanski) deriva dal padre dicembre a Pupi Avati, con una selezione attore Walter. Più tardi unirà gli interessi ereditati dai genitori diventando significativa della sua filmografia che conta in sceneggiatore: Una pallottola per Roy di Walsh, I gangsters di quarant’anni quasi altrettante pellicole, un ritmo Siodmak e Lo straniero di Welles portano tutti la sua firma. che proprio negli ultimi tempi si è andato Nel frattempo, dopo una gioventù da atleta (equitazione e boxe), nel intensificando, a dispetto dell’età che avanza, e 1941 aveva esordito dietro la cinepresa, creando con Il mistero del falco che si riscontra in altri autori come Clint Eastwood e un prototipo Warner a lungo imitato. Negli anni della guerra non rimane Woody Allen che ormai sfornano un film ogni dodici mesi. inattivo, anzi realizza dei pregevoli reportage di guerra, anticonformisti e Pupi (Giuseppe) Avati, bolognese, un’esperienza lavorativa come per nulla retorici. Fra questi The Battle of San Pietro, girato in Italia impiegato presso la più nota azienda di surgelati italiana, ha sempre avuto presso Montecassino, e Let there be light, a lungo censurato, sulle turbe aspirazioni artistiche: appassionato di jazz, musicista lui stesso, infine psichiche dei reduci. regista e sceneggiatore, con a fianco il fratello Antonio che gli produce Col dopoguerra la sua carriera prende slancio, grazie anche ai tre Oscar gran parte dei film (la società in comune si chiama appunto DueA). per Il tesoro della Sierra Madre (1948): sceneggiatura, regia e un Ha portato avanti con coerenza un’idea di cinema facendone la propria regalo al vecchio padre che vince come non protagonista. Offre una delle originalità, tanto che si potrebbe definirlo un poeta della memoria, prime parti importanti a Marilyn Monroe nella dura Giungla d’asfalto senz’altro un crepuscolare, che ha saputo trasferire nelle immagini (1950) e affronta l’epopea di Moby Dick, la balena bianca (1956). Poi atmosfere gozzaniane di altri tempi. Malinconia di un passato spesso un film emblematico sin dal titolo, Gli spostati (1961), opera che ambientato nella sua Emilia, storie di perdenti che hanno i volti di Gianni racchiude l’amore per i personaggi disadattati, fuori dagli schemi. Cavina, Lino Capolicchio, Alessandro Haber e soprattutto Carlo Delle Nonostante la salute ormai precaria ha lavorato fino a ottant’anni, Piane, caratterista ragazzino del nostro cinema, trasformato in

52 VIVILCINEMA novembredicembre10 a cura di GABRIELE SPILA Cult dvdrubriche

differenza. Quello che conta è che tutti scivolato nella piccola e sempre meno piccola LULÙ rimangono attratti, soggiogati dal suo fascino (Die Büchse der Pandora) delinquenza, tanto da trascorrere gran parte della irresistibile. La donna irrompe così nella società propria vita in carcere. Lei è una trans, in passato di Georg Wilhelm Pabst borghese e convenzionale dell’epoca, schiava della droga e anch’essa con dei problemi Germania 1928, b/n 131’ smascherandone l’intima corruzione morale. con la legge. Ed è proprio dietro le sbarre che Audio: Muto ...Sottotitoli: Italiano, Tedesco Lulù è sensuale, pericolosa, perversa e amorale. avviene il loro primo incontro: due persone ...Video: 1.33:1 – 4/3 ...Extra: biografie, filmografie ...Etichetta: CG Ma al tempo stesso è anche una donna ingenua sconfitte dalla vita ma unite da una grande e Home Video e fragile, assolutamente incapace di cambiare il sincera voglia di riscatto umano e sociale. Ma più ••• Sono oltre ottanta i titoli che, tra catalogo e proprio tragico destino. L’edizione dvd di Lulù di loro è Genova ad essere protagonista del film, novità, la CG Home Video distribuisce sul gode di un alto standard qualitativo grazie con i suoi vicoli opprimenti, teatro di incontri più o mercato grazie all’accordo siglato con D Cult, all’ottimo lavoro di restauro. Un procedimento meno leciti, e con il suo porto, simbolo di città etichetta nata dalla società italo-francese che si è concentrato, essendo il film muto, aperta ed estrema. Arricchito da prezioso Ermitage. Una collana di altissimo livello che unicamente sulla traccia video, che risulta pulita materiale di repertorio, soprattutto degli anni ripercorre oltre quarant’anni della storia del e priva di grossi difetti. Il film, presentato nel Settanta, La bocca del lupo resta uno dei migliori cinema mondiale, proponendo in edizione formato originale in 4/3, è disponibile sia nella titoli d’autore degli ultimi anni, fedele testimone restaurata i capolavori di alcuni dei più grandi versione con le didascalie in italiano che in quella della tradizione cinematografica italiana del registi del secolo passato. Tanti, e di grande tedesca. La sezione extra comprende documentario neorealista e del film di denuncia. qualità, i film in listino, da Queen Kelly di Erich un’esauriente biografia e filmografia di Georg La bella edizione in dvd pubblicata da Feltrinelli Von Stroheim – presentato in un’edizione ricca Wilhelm Pabst e Louise Brooks, più una serie di presenta una ricca sezione extra, aperta da una di materiale inedito – a Il fuggiasco di Carol curiosità sul film. lunga serie di interviste, tra cui quelle ai due Reed; da Gli eroi di Telemark di Anthony Mann protagonisti, Vincenzo Motta e Mary Monaco fino a Il ladro di Bagdad di Raoul Walsh; LA BOCCA DEL LUPO (recentemente scomparsa). I contenuti speciali passando per il cinema di Cecil B. De Mille, del (dvd + libro) continuano con alcuni spezzoni di filmati quale viene pubblicata buona parte della amatoriali girati a Genova e con una galleria filmografia, tra cui il famosissimo I dieci di Pietro Marcello Italia 2009, colore 76’ fotografica, oltre al trailer. Il dvd è accompagnato comandamenti. Di Georg Wilhelm Pabst, tra gli dal libro Genova di tutta una vita, curato dalla indiscussi maestri del cinema realista, viene Audio: Italiano 5.1 ...Video: 1.85:1 - 16/9 ...Extra: interviste, sequenze video di repertorio, galleria fotografica, trailer ...Etichetta: La Feltrinelli giornalista Daniela Basso. Il volume si apre con una invece proposto Lulù, film ispirato a due opere lettera inedita del poeta Edoardo Sanguineti, teatrali di Frank Wedekind, Il vaso di Pandora e ••• Vincitore del Festival di Torino 2009, La scritta poco prima di morire, e con un racconto di Lo spirito della terra. Testi che al momento della bocca del lupo è l’opera seconda di Pietro Maurizio Maggiani. Seguono le testimonianze dei loro pubblicazione vennero definiti immorali Marcello, che già con il suo film d’esordio, Il protagonisti che hanno contribuito alla suscitando scandalo e riprovazione. Un destino passaggio della linea, documentario realizzato realizzazione del film, tra cui il a cui, puntualmente, non sfuggì nemmeno il interamente a bordo dei treni espressi che regista Pietro Marcello e i gesuiti film di Pabst, capace di catalizzare a tal punto la attraversano l’Italia, aveva dato prova del suo della Fondazione San Marcellino, sensualità della protagonista da rappresentarla talento. Un cinema, quello di Marcello, in che lo hanno prodotto. Il libro si come l’incarnazione tragica e moderna della qualche modo ispirato dalla poetica pasoliniana, conclude con una selezione di donna fatale. Interpretata dalla splendida che si propone di raccontare senza ipocrisia la testi dedicati al capoluogo Louise Brooks, formatasi con Howard Hawks e drammatica realtà del sottoproletariato e ligure e firmati da alcuni tra i William A. Wellman, Lulù è una fioraia dell’emarginazione. Un piccolo grande film, nato più autorevoli autori del ambulante figlia di un mendicante, donna grazie ad una fondazione di gesuiti e al coraggio secondo Novecento come giovane e libera che intrattiene senza remore dei produttori Nicola Giuliano e Francesca Cima, Eugenio Montale, Italo rapporti sentimentali con diversi uomini. Che si che racconta amore e miseria di una coppia di Calvino, Giorgio Caproni e tratti di Schon, uno speculatore alto borghese, o emarginati di Genova: Enzo e Mary. Lui è un Mario Soldati. di Schilgoch, un vecchio protettore, non fa immigrato siciliano che fin da giovanissimo è

protagonista maturo di Una gita scolastica, Festa di laurea, Regalo certa dose di humour. di Natale e il suo seguito, girato due decenni dopo. Da questi titoli si Scorsese ha attinto chiara ispirazione autobiografica anche dal proprio evince la passione di un autore nel raccontare i dettagli dei caratteri, le rapporto con la fede e la religione cattolica (frequentò per un certo sfumature dei sentimenti, le situazioni ricorrenti della vita. Ma Avati ha periodo il seminario con la seria intenzione di farsi prete) e ha messo in percorso anche altre strade: il cosiddetto “gotico padano”, col piacere di scena spesso la criminalità, vista nei quartieri popolari di New York in cui è raccontare storie legate alle tradizioni popolari dei nostri nonni (La cresciuto, attraverso una violenza cruda ma mai accattivante (Quei bravi casa dalle finestre che ridono, Zeder), o l’amato jazz (Bix). Le ultime ragazzi). prove hanno dimostrato una grande capacità nel ricavare la genuinità Virtuoso della macchina da presa, il suo sguardo a volte morbido, a volte insita in interpreti dall’estrazione più varia, portandoli a convincenti nervoso ha esplorato i set dalle angolazioni più seducenti, trovando una prove drammatiche. Si pensi a Massimo Boldi (Festival), Katia Ricciarelli sorta di manifesto estetico in Taxi driver (1976), con il suo attore (La seconda notte di nozze), Ezio Greggio (Il papà di Giovanna), prediletto Robert De Niro, quasi uno di famiglia, come pure Joe Pesci e fino al Christian De Sica del recente Il figlio più piccolo. Harvey Keitel che ha recitato per lui fin dall’opera prima – uscita nel 1969 – Chi sta bussando alla mia porta? MARTIN SCORSESE Il suo amore per il cinema è totale, lo riscontriamo in Re per una notte, dove utilizza in maniera geniale un maturo Jerry Lewis, consacrandolo Museo del Cinema, Torino finalmente come attore drammatico. Quella di gran sacerdote del cinema ••• Se la New Hollywood degli anni ’70 ha del passato è ormai diventata per lui quasi una seconda attività. Ha radici saputo risorgere dalla crisi del sistema molto profonde: gli studi di cinema alla New York University fin dal 1960, produttivo dei grandi Studios, lo deve anche a la convivenza con Isabella Rossellini che è stata una delle sue mogli, il un gruppetto di registi italoamericani. collezionismo di vecchie pellicole. Lo si capisce dai documentari Viaggio Ispirandosi ai fermenti europei, Coppola, De nel cinema americano e Il mio viaggio in Italia, cui si dedica con Palma e Scorsese hanno dimostrato che competenza e grande passione, e dalla ormai ventennale attività della all’interno di un meccanismo industriale può esserci spazio per l’autore. World Cinema Foundation che ha fondato e presiede per restaurare e E proprio il legame con la terra e la cultura d’origine è stato uno dei diffondere il patrimonio filmico dei paesi in via di sviluppo. Dopo aver temi ricorrenti in Scorsese, sino a diventarne una cifra stilistica realizzato uno dei videoclip di maggior successo per Michael Jackson inconfondibile in pellicole quali Mean Streets e Toro scatenato. Per (Bad), interpretato Van Gogh in un film di Kurosawa (Sogni) e regalato il scoprire l’altra faccia di tale realtà si veda invece il documentario ruolo della vita a Sharon Stone (Casinò), oggi Scorsese non deve più casalingo Italianamerican, dove mamma Catherine e papà Charles dimostrare nulla ma ogni suo lavoro continua ad essere atteso come un rievocano le umili origini con spontaneità, ricette di buona cucina e una evento. La personale a gennaio al Cinema Massimo.

VIVILCINEMA novembredicembre10 53 rubricheColonna sonora a cura di MARIO MAZZETTI

Teho Teardo in più tracce. Raiz e gli Almamegretta, Enzo Bruce Springsteen UNA VITA Avitabile, gli SpakkaNeapolis tra gli apporti THE PROMISE più moderni, in tranquilla convivenza con TRANQUILLA Fausto Cigliano, Enrico Caruso (‘A vucchella) e The Darkness on the (UNIVERSAL) Fiorello che presta verve e ritmo a Caravan edge of town story ••• La cifra stilistica di Teardo è petrol. Un Carosello napoletano (SONY, 3 CD+3 DVD) inconfondibile tra orchestrazioni aggiornato agli anni Zero. da camera, suoni elettronici e ••• “Waking up in a world that somebody else owns”. Evento dell’ultimo festival di squarci di ritmo. Caratteristiche che si sposano Artisti Vari egregiamente con le immagini del film di Roma, il documentario di Thom Zimny proiettato alla Claudio Cupellini, ambientato ai margini della 100 GREATEST presenza del Boss parte da session e interviste d’epoca foresta tedesca. La vita tranquilla dell’ex WESTERN per ricostruire la genesi del capolavoro del ’78, a tre camorrista è sottolineata da reiterazioni ritmiche anni da Born to run e al termine di un lungo processo THEMES per la gestione dei diritti. Il disco della maturità, il (l’iniziale A quiet life, squassata dalla voce (SILVA SCREEN, 6 CD) cavernosa di Blixa Bargeld degli Einsturzende suono genuino della E-Street Band, sfumature e linee ••• Enciclopedica Neubauten) che cedono il passo con disinvoltura d’ombra nel descrivere la vita di provincia. Vennero pubblicazione che rivisita il Western: i a una tessitura per archi e pianoforte, densa e fuori 70 canzoni, alcune finirono in The river e nella principali compositori, i temi più celebri e una ammaliante; un disco compatto e convincente, raccolta Tracks; Because the night (ma anche Fire) gamma di pellicole in rigoroso ordine rarefatto e corposo a un tempo, con parentesi imbarazzava l’autore come love song e potenziale hit e alfabetico, da The Alamo a The young più elettriche e sostenute come Hat hat hat ed fu regalata, incompleta, a Patti Smith. Il cofanetto The riders; capolavori, riscoperte e serie tv efficaci sottolineature del clima di tensione del promise è la summa di Springsteen com’era e come, (Bonanza, Quella casa nella prateria). Non film (Nemmeno tu). In chiusura tre tuffi nel oggi, rivisita quel disco. Un uomo con una visione, un sono versioni originali ma esecuzioni della City passato: il rock soul di Monks, Jennifer Gentle e i perfezionista, un animale da palcoscenico. Il box of Prague Philharmonic Orchestra, la voce di Dirtbombs. strenna contiene tre cd, il disco originale rimasterizzato Keith Ferreira in classici come Rawhide, quella e una doppia raccolta di 21 inediti: brani che non Artisti Vari di Charlotte Kinder che cerca invano di andavano nella direzione voluta, un tuffo nel passato rimpiazzare Edda Dell’Orso (Duck you sucker sulla scia di Roy Orbison, Phil Spector, Beach Boys; PASSIONE da Giù la testa, The ecstacy of gold da Il canzoni d’amore anni ’60, divertissement di contagiosa (UNIVERSAL) buono, il brutto e il cattivo). Scorrono freschezza, rock’n’roll e pop smielati. Non manca ••• Viaggio nella tradizione virtualmente titoli di testa e calibri di tutto l’impegno: la rabbia retrospettiva di Racing in the street partenopea con l’apporto di rispetto, dall’epico Dimitri Tiomkin (Duello al per piano e armonica, la vita ai margini e i sogni musicisti di ogni epoca e sponda sole, Mezzogiorno di fuoco, Un dollaro spezzati di The promise, con un profluvio d’archi. Jon del Mediterraneo, dalla raffinata d’onore) ai contrappunti e variazioni di Elmer Landau, coproduttore e manager, non ha rivelato dove Carmela riletta da Mina a Napule è di Pino Bernstein (Il grande Jake, Joe Bass il Boss abbia ritoccato le vecchie registrazioni, Daniele, ormai classico imprescindibile, ad l’implacabile), dalla marcia trionfale di Max definendo questi brani il lato meno cupo di Darkness. I accompagnare lo sguardo di John Turturro tra Steiner (Far West, la suite di Sentieri tre dvd sono ancora più succulenti: oltre al vicoli e bellezze di una Napoli formato selvaggi ma anche l’immortale tema di Via documentario, la registrazione live 2009 di Darkness esportazione. Senza composizioni originali, col vento) a Maurice Jarre (Sole rosso), da senza pubblico, stessa scaletta per riprodurre oggi Turturro e Cinecittà Luce hanno assoldato, se John Williams (Rancho Bravo) a John Barry l’intensità del disco (Streets of fire, tra giro di basso e non tutto, una fetta consistente del meglio (Monty Walsh) al nostro Morricone, unico e assoli del Boss, è incendiaria); 60’ di home movies con disponibile, dagli Avion Travel che con Misia inarrivabile, da Sergio Leone alla disarmante demo e rarità del periodo (Candy’s rielaborano Era de maggio a Massimo Ranieri, “semplicità” de Il mio nome è nessuno. Non room eseguita a torso nudo, Prove che interpreta Malafemmena e, in un medley mancano la parodia di Mel Brooks e pagine it all night tra i live di Phoenix); un senza tempo con Sergio Bruni e Mbarka Ben più recenti a firma Cimino, Kasdan, Eastwood, bootleg di 3 ore rimasterizzato con Taleb, ’O sole mio; da Peppe Barra alle prese col Ang Lee, Costner. Immancabili Raindrops keep 26 brani live a Houston ’78. Dopo Don Raffaé di De André (d’accordo, è uno falling from my head di Bacharach, da Butch Exile on Main Street degli Stones, il spaccato di malcostume partenopeo ma il suo Cassidy, temi inossidabili come Il grande revival con inediti si conferma repertorio è una miniera aurea, non a caso è paese di Jerome Moross o I magnifici 7 di ossigeno per il mercato discografico, chiamato ad arricchire la Tammurriata nera) a Bernstein. Al termine dell’ascolto vi sembrerà sebbene Springsteen continui a non James Senese e Pietra Montecorvino, presenti di scorgere la Monument Valley… lesinare dischi né concerti.

Enrico Farnedi - HO LASCIATO TUTTO ACCESO sonorità mariachi. Due i brani cantati in inglese, la psichedelica Julie e la (SIDECAR/BRUTTURE MODERNE) cover di Lonely planet dei The The. Su tutti Salsa di lumache, scritta da quei talentuosi performer di Donati & Olesen, capolavoro di ironia e nonsense. Bimbo - BUGIE PER ASINI Simone Soldani alias Bimbo, livornese del 1976, ha realizzato colonne (THEATRALIA/AUDIOGLOBE) sonore (B.B. e il cormorano) e calcato mille palchi, di preferenza centri Francesco Giampaoli - A CASO sociali, coi Negative Pole di estrazione hardcore punk. Con Bugie per asini (SIDECAR/BRUTTURE MODERNE) esordisce nella forma canzone tradizionale: 10 ballate elettriche, voce e pensieri ruvidi da farci l’abitudine. Non solo rock, anche arrangiamenti ••• Ora che anche Sanremo (campioni o nuove proposte che acustici e pop (Ingoiando sale rimanda direttamente a Battisti). Bimbo non siano) è diventata una dépendance dei talent show, per una teme i coretti “la la la” ma nei testi alterna l’attenzione al sociale (Questo ventata d’aria fresca meglio rivolgere altrove l’udito, verso musicisti professionisti di diversa estrazione e genere pesce sa di carne sul viaggio verso Lampedusa dei migranti del mare) con un approdati al primo disco solista. diario intimista, a tratti nevrotico, specchio di vizi, insofferenze, Enrico Farnedi, classe 1972, membro della swing band The indifferenze, superficialità. Un esordio promettente. Good Fellas e dei Gangsters of Swing, ha suonato la tromba Francesco Giampaoli (Ravenna, 1970) si è formato col jazz, ha per Vinicio Capossela (certe affinità traspaiono), Quintorigo, frequentato musicisti (da Marilyn Mazur a ) e militato in Cesare Cremonini, Steve Coleman e Françoise Hardy. Da formazioni (Sur, Quartetto Klez) di diversa estrazione. A caso potrebbe qualche anno ha scoperto l’ukulele, qui in primo piano in definirsi “musica di passaggio”: non è jazz, non è lounge, non è molte composizioni (inclusi i due strumentali), sebbene suoni contaminazione né etnica. Oppure è tutto insieme, una sintesi originale e tutti gli strumenti, dalla sezione ritmica al glockenspiel. Prettamente ispirata. Brevi composizioni, punto forte la tromba di Maurizio Piancastelli acustico, Ho lasciato tutto acceso denota un buon talento armonico, tra i pochi apporti esterni di un cd quasi tutto self made – Giampaoli suona esibisce brani accattivanti e melodie spesso di facile presa. I testi, a tratti contrabbasso, chitarra, vibrafono, tastiere e percussioni. Armonie rarefatte, naif, esprimono la malinconia della vita di provincia (Corso Sozzi sul raffinati fraseggi, electrobeat, apprezzabili brani jazz tra sperimentazione, rapporto con la natia Cesena). La rockeggiante Fotografia è tra i momenti jungle, ritmo e la scia di virtuosi della chitarra come Henri Crolla. Non migliori, Ci penserò lunedì è unplugged sostenuto, accanto a rock blues e esente da influenze cinematografiche, è una piacevole esperienza sonora.

54 VIVILCINEMA novembredicembre10

WARNER BROS. PICTURES PRESENTA UNA PRODUZIONE CINEMA UNDICI E ALIEN PRODUZIONI SERGIO CASTELLITTO LAURA MORANTE ENZO JANNACCI MARCO GIALLINI BARBORA BOBULOVA GIANFELICE IMPARATO Concept: Foto: Paolo Porto

UN FILM DI SERGIO CASTELLITTO SCRITTO DA MARGARET MAZZANTINI

                                                                                                                 

FILM RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE CON SOSTEGNO DAL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI – DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA IL FILM È STATO REALIZZATO ANCHE GRAZIE ALL'UTILIZZO DEL CREDITO DI IMPOSTA PREVISTO DALLA LEGGE 24 DICEMBRE 2007, N. 244 E CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE TOSCANA TRAMITE LA MEDIATECA TOSCANA FILM COMMISSION

©2010 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved DA NATALE AL CINEMA