NASTRI d’ARGENTO 71 Gran Finale a TAORMINA regista dell’anno per il miglior film La tenerezza Migliore commedia L’ORA LEGALE Miglior esordio I FIGLI DELLA NOTTE di Andrea De Sica Nastro europeo Giuliano Montaldo Nastro speciale attore protagonista Roberto Faenza Nastro alla carriera GLI ATTORI 2017 Alessandro Borghi difficile. Ricominciando daimaestri, certo.Maanche daigiovani. certo lesalemachesi èaffezionatoapersonaggiestoriediquesta stagione la forzadellesueemozioni anche il pubblico. Un pubblicoche non riempie al botteghinodeLatenerezza, filmnonfacileheha conquistatoperòcon di unpiccolograndefilmcomeIndivisibili maanchequello,dicriticae che hannosottolineato, se maice ne fosse stato ancorabisogno,il successo autorialità esuccessocommercialeèstato invecesmentitodaquestiNastri Un segno?Forse.Ancheselosdoppiamento delcinemasempredipiùtra sceneggiatori, ancheregistideilorofilm, chepremiamoinsiemeaSIAE. prova anchefisicadellorofilm…Dueinfine ancheipremiatitragiovani personaggio dell’annoaiNastri/Persol- selomeritanoproprioperla di , che a sua volta fa coppia con Luca Argentero come vincitori delBiraghiImaie,Valentina BellèeGiacomoFerraraperilfilm e Grassadoniapremiatiperfotografiascenografia.Incoppiaanchei Borghi edueancheiNastritecniciandatiaSicilianGhostStorydiPiazza Nastro da non protagonista il ‘madrino’inarrivoa Venezia Alessandro per dell’opera primaAndreaDeSica)nélacoppiadiprotagonistecandidate i registidiMine,GuaglioneeResinaro(habattutoloroglialtri accanto aToni ServilloinLasciatiandare.Nonhannovinto,coppia inedita comeSabrinaFerilliperOmicidioall’italianaeCarlaSignoris, alle attrici non protagoniste dell’anno, eccezionalmente due. Una coppia Smutniak. Edulcisinfundoc’èunexaequoconNastro,doppio,cheva da commediadivertenteeoriginaleconPierfrancescoFavinoKasia L’ora legalediFicarra&Picone.DoppioilManfredichepremiaunacoppia l’ideazione l’interpretazioneesoprattuttolaregiadellacommediavincente, È La tenerezza.Sonoperò due sono i titoli per i quali vince invece il bastasse èdoppioilverdetto perilproduttoreedoppiaè esordienti perAngelaeMariannaFontana…Comesenon ovviamente –comecantanti-maancheilpremiodoppioda Nastro perEnzoAvitabile, Nastridoppieindivisibili l’anno dei‘doppio’.NastridoppiperGianniAmelio,doppio

l’editoriale LA COMMEDIA L’ora34 legale batte tutti 1L’EDITORIALE di Fabio Falzone IL NASTRO NASTRI D'ARGENTO 36PIU’ GIOVANE Leggero come Piuma in copertina: Jasmine Trinca di Pierpaolo La Rosa fortunata foto di Paolo Cirillo MIGLIOR FILM E REGIA gentilmente concessa dall'ufficio stampa 4La tenerezza di Gianni Amelio ATTRICI E ATTORI Tutti i vincitori 2017 38Una stagione di talento di Laura Delli Colli di Maurizio di Rienzo

CINQUINE AL MAXXI IL NASTRO EUROPEO Gran9 festa romana 42Monica Bellucci Per candidature e Nastri tecnici On the milky road

THE YOUNG POPE IL PREMIO HAMILTON Periodico di Informazione Nastro18 dell’anno 45BEHIND THE CAMERA Cinematografica del Sindacato Nazionale Giornalisti Gabriele Muccino Cinematografici Italiani di Francesca Palmieri Direzione, redazione I NASTRI TECNICI e amministrazione 21Consegnati a Roma a sorpresa Via Giulia n. 4 00186 Roma di Francesca Pierleoni NASTRO tel 06 682 10 523 [email protected] ALLA47 CARRIERA PROVA IL GUSTO www.cinemagazineweb.it Roberto Faenza Direttore responsabile Laura Delli Colli I REGISTI Non solo il caso Orlandi (presidente SNGCI) 24La grande sfida d’autore Di Mario Di Francesco Progetto Grafico DI SAPERNE DI PIÙ. Condirettore Pizzetti&Partners di Fulvia Caprara Romano Milani (segretario generale SNGCI) In questo numero fotografie di MUSICA E CANZONE Comitato editoriale Pietro Coccia Leonardo Puccini LE OPERE PRIME 50Un doppio premio 8½ è dedicato a chi il cinema lo ama davvero. (Direttivo SNGCI) Matteo Mignani 26Andrea De Sica, ad Avitabile Laura Delli Colli Innovativo, indipendente e sempre pronto ad andare Fulvia Caprara Selezioni Maurizio di Rienzo Composit miglior esordiente controcorrente, lo puoi leggere in versione magazine, Paolo Sommaruga Fabio Falzone Stampa scorrere le sue pagine Facebook e navigare il suo blog Oscar Cosulich Selegrafica 80 e inoltre Susanna Rotunno ricco di contenuti digitali e video esclusivi. Pier Paolo La Rosa Registrazione GIULIANO MONTALDO Stefania Ulivi Tribunale di Roma 29Un Nastro da protagonista n. 14474 del 31/3/1972 8½, il magazine diverso da tutti gli altri e mai uguale a se stesso. Segretario Generale di Oscar Cosulich Romano Milani NASTRI DA OSCAR® Membri di diritto 60L’evento dei nostri 70 Mario Di Francesco Carlo Muscatello FNSI SOGGETTO 31E SCENEGGIATURA Collegio dei sindaci Franco Mariotti (presidente) www.8-mezzo.it Anna Maria Piacentini Tra Trastevere e Castelvolturno CANNES 70 Teresa Marchesi di Stefania Ulivi 68L’Album del festival La tenerezza A il premio per il miglior film e la migliore regia di Laura Delli Colli L’ora legale migliore commedia, la sceneggiatura a Francesco Bruni I figli della notte E il miglior esordio dell’anno è di Andrea De Sica Un risultato nel segno della qualità, concentrato su pochi decretato, alla fine, i loro premi nel segno di un link che -tra film ma decisamente interessante, anche se ha tagliato tradizione e innovazione- va comunque oltre il tema degli fuori, alla fine, alcuni candidati che avremmo voluto vedere incassi (magri) e del pubblico in fuga dalle sale. tutti anche nel palmarès finale. Ma veniamo al dettaglio dei risultati: due premi – e sono Un risultato forte e chiaro, che ha dato una doppia palma senza dubbio i più significativi- sono andati a La tenerezza DOPPIO NASTRO ad un solo titolo virando sulla provocazione di un’innova- di Gianni Amelio che ricompone così subito, idealmente, zione forte con un film - Indivisibili - che in pochi mesi è cre- proprio quel Nastro ‘al regista del miglior film’ sdoppiato sciuto, da Venezia ad oggi, nell’apprezzamento del pubbli- quest’anno per la prima volta, in un’ansia di modernizzazio- co ma anche nel consenso del mondo dei premi. ne (poi così giustificata, alla fin fine?) che ci ha fatto optare PER GIANNI AMELIO Mancano, alla fine, premi per i più giovani (solo per citarne per un ‘miglior film’ e una ‘migliore regia’ trovandoci poi di alcuni Giovannesi, Mollo, ma anche i più "grandi" Piazza e fronte ad una risposta unica e netta. Grassadonia con un bellissimo film) ma manca soprattutto La tenerezza ha unito trasversalmente il consenso di gene- E INDIVISIBILI una sottolineatura finale per i maestri tutti in candidatura. razioni diverse, ha unito il Nord e il Sud, il protagonismo di Ma il voto collettivo ha in sé un pregio che è anche il suo un grande attore teatrale molto amato da Amelio e mai fino- limite ed è il senso democratico delle scelte che, un po’ ra (abbastanza) premiato dai ‘cinematografari’ e la moder- FA IL PIENO come ovunque, comporta, con la sorpresa, anche il ri- nità di un cast perfettamente all’altezza sul quale Amelio ha IN UN’ANNATA ALL’INSEGNA DEL "DOPPIO" schio di fare qualche ‘vittima’ illustre. Ce ne sono, come posato con mano ferma il suo personalissimo sguardo di sempre, nel verdetto dei Nastri 71 ma i risultati sono il frutto tenerezza, non solo cinematografica. Tra gli attori: premi annunciati per Renato Carpentieri e Jasmine Trinca di un voto collegiale e democratico. E’ un caso, alla fine, Indivisibili che di Nastri fa il pieno sur - Non protagonisti: Alessandro Borghi e insieme Un verdetto con il quale un centinaio di giornalisti hanno classando, sulla bilancia finale dei Nastri 71, anche il dop- a sorpresa, Nastri per Sabrina Ferilli e Carla Signoris

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NASTRI pio premio di Amelio. Ha portato a casa soggetto, Nastri ai ingombrante, diciamolo, ma un talento già forte, ben guidato Produttori, Costumi, Musica e Canzone in un assolo di Enzo sui binari disegnati per il suo film da una coppia di produttori Avitabile. E un doppio premio alle ragazze protagoniste, le per niente nuovi allo scouting, Gregorio Paonessa e Marta sorelle Fontana -Angela e Marianna- degli anni Duemila Donzelli. Non manca il talento ad esordienti come Simone D’ARGENTO I PREMI SPECIALI Per l'attenzione al cinema civile consacrate come attrici col Premio Biraghi degli esordienti Godano il duo Guaglione -Resinaro (Mine, ancora un film ‘di in particolare sul tema del lavoro e come cantanti, col Nastro (doppio) della canzone vincente coppia’), il verdetto ha sacrificato un bel film come La stoffa 7 minuti scritta per loro da Avitabile. E c’è un filo invisibile che lega dei sogni e lasciato alla segnalazione pur importante, delle 2017 di Indivisibili alla commedia visto che, anche qui in ‘doppio’, candidature, con Bellocchio, Ozpetek, un ottimo Castellitto I VINCITORI Sole cuore amore Salvo Ficarra e Valentino Picone, anche loro ‘indivisibili’- e poi Infascelli ma anche la new generation da Aronadio a con Attilio De Razza- sono in qualche modo coproduttori- de Paolis e Daniel. Per non parlare del regista Bruni (sul IL “NASTRO DELL’ANNO” di Daniele Vicari The Young Pope Per l'interpretazione di non dichiarati- anche del film di De Angelis. Un film diverso, quale ha vinto Bruni l sceneggiatore). Tornerà presto, ne a Paolo Sorrentino Monte di Amir Naderi non c’è dubbio. Che nasce da una factory innovativa, con siamo certi, un nuova occasione d’incontro con il loro film. produttori (Mario Gianani e Lorenzo Mieli) Claudia Potenza una matrice lontana anche sui banchi del Centro Sperimen- Per il resto il cinema sfugge al grande pubblico ma resiste e Wildside e Sky Andrea Sartoretti Nastro collettivo per I contributi tecnici: tale di Cinematografia dove si è formato il regista. prova a cambiar pelle. a Umberto Contarello, Tony Grisoni Sono gli stessi sui quali, come in una militanza d’origine C’è aria di rinnovamento., tra i grandi autori ma anche per un e Stefano Rulli per la sceneggiatura, FOTOGRAFIA PREMIO GUGLIELMO BIRAGHI Luca Bigazzi per la fotografia, Luca Bigazzi per gli attori più giovani che sempre di più esprime una valenza innovativa è nato ricambio generazionale più che annunciato. Anche in que- Carlo Poggioli e Luca Canfora per i costumi, La tenerezza (dedicati al protagonista di Fiore Josciua Algeri) Andrea De Sica,un cognome ‘pesante’, meravigliosamente sti Nastri anno uno, dopo il capolinea dei primi Settanta…. Ludovica Ferrario per la scenografia, Angela e Marianna Fontana Lele Marchitelli per le musiche, Sicilian ghost story Cristiano Travaglioli per il montaggio Indivisibili SCENOGRAFIA Daphne Scoccia MIGLIOR FILM Marco Dentici Fiore La tenerezza Fai bei sogni Brando Pacitto di Gianni Amelio Sicilian ghost story L’estate addosso, Piuma menzioni speciali MIGLIORE REGIA COSTUMI Andrea Carpenzano Gianni Amelio Massimo Cantini Parrini Tutto quello che vuoi La tenerezza Indivisibili Vincenzo Crea I figli della notte REGISTA ESORDIENTE MONTAGGIO Ludovico Tersigni Andrea De Sica Francesca Calvelli Slam - Tutto per una ragazza I figli della notte Fai bei sogni PREMI GUGLIELMO BIRAGHI COMMEDIA SONORO IN PRESA DIRETTA NUOVO IMAIE 2017 L’ora legale Stefano Rolla Valentina Bellè e G i a c o m o F e r r a r a Ficarra e Picone Fortunata Il Permesso 48 ore fuori PRODUTTORE COLONNA SONORA PREMIO GRAZIELLA BONACCHI Attilio De Razza attore rivelazione dell’anno L’ora legale Indivisibili Simone Liberati e con Pier Paolo Verga Cuori puri Indivisibili CANZONE ORIGINALE Enzo Avitabile PREMIO SOGGETTO Indivisibili Nicola Guaglianone "Abbi pietà di noi" e Indivisibili interpretata da Moglie e marito Angela e Marianna Fontana SCENEGGIATURA PREMI SIAE Nastri 2017 Francesco Bruni CASTING DIRECTOR per giovani sceneggiatori Tutto quello che vuoi Anna Maria Sambucco Irene Dionisio Per il cast italiano di Le ultime cose ATTORE PROTAGONISTA The Young Pope Michele Vannucci Renato Carpentieri di Paolo Sorrentino Il più grande sogno La tenerezza NASTRO EUROPEO PERSOL Nastri d’Argento ATTRICE PROTAGONISTA Monica Bellucci Personaggi dell’anno Jasmine Trinca Sulla via lattea On the milky road Claudio Amendola Fortunata Luca Argentero NASTRO ALLA CARRIERA ATTORE NON PROTAGONISTA Roberto Faenza HAMILTON Alessandro Borghi BEHIND THE CAMERA Fortunata, Il più grande sogno NASTRI SPECIALI Nastri d’Argento: Miglior film sui giovani Gabriele Muccino ATTRICE NON PROTAGONISTA Piuma di Roan Johnson Sabrina Ferilli WELLA Omicidio all’italiana Per l’interpretazione Nastri d’Argento per l’immagine Carla Signoris Giuliano Montaldo Jasmine Trinca Lasciati andare Tutto quello che vuoi Fortunata

8 cinemagazine cinemagazine 9 Le candidature 2017

MIGLIOR FILM SCENOGRAFIA Gianni Amelio Giancarlo Basili La Tenerezza La Tenerezza Francesco Bruni Dimitri Capuani Tutto quello che vuoi ATTRICE I figli della notte PROTAGONISTA marco Dentici Fortunata Fai bei sogni Edoardo De Angelis Sicilian Ghost Story Indivisibili La Tenerezza Marina Pinzuti Claudio Giovannesi Ansolini Fiore Sole cuore amore, piccoli crimini coniugali SCENEGGIATURA Alessandro Vannucci Francesco Bruni Il padre d’italia CANZONE ORIGINALE MIGLIORE REGIA Smetto quando voglio Tutto quello che vuoi Masterclass Abbi pietà di noi Gianni Amelio Ugo Chiti La verità sta in cielo, musica e testi di La Tenerezza Gianfranco Cabiddu Smetto quando voglio Enzo Avitabile Marco Bellocchio Masterclass COSTUMI interpretata da Salvatore De Mola Daria Calvelli Fai bei sogni con Francesco Marinola Sara Serraiocco Enzo Avitabile Edoardo De Angelis La ragazza del mondo Fai bei sogni Angela eMarianna Stoffa dei sogni Massimo Cantini Anche la consegna a sorpresa dei Nastri ‘tecnici’ Indivisibili Claudio Giovannesi Non è un paese Fontana Ferzan Ozpetek Filippo Gravino per giovani Parrini Indivisibili e la ‘cinquina’ dedicata al mondo e ai problemi dei Rosso Istanbu Antonella Lattanzi Jasmine Trinca Indivisibili Donkey Flyin’ in the Sky giovani, il 6 Giugno a Romacon il patrocinio della Antonio Piazza Fiore Fortunata Beatrice Giannini musica e testi di e Fabio Grassadonia Alex Infascelli Elisabetta Antico Santi Pulvirenti - Regione Lazio e della Roma Lazio Film Commission. Sicilian Ghost Story Francesca Manieri ATTORE NON La stoffa dei sogni interpretata da Piccoli crimini coniugali PROTAGONISTA Patrizia Mazzon Thony MIGLIOR REGISTA Margaret Mazzantini Claudio Amendola Smetto quando voglio In Guerra Per Amore ESORDIENTE Fortunata Luca Argentero Masterclass Ho perso il mio amore Vincenzo Alfieri Il permesso 48 ore fuori Cristiana Ricceri composta da I peggiori MIGLIOR Alessandro Borghi In Guerra Per Amore Cheope Marco Danieli PRODUTTORE Fortunata, Federica Abbate e Il più grande sogno MONTAGGIO Giuseppe Anastasi – MAXXISERATA La ragazza del mondo Claudio Bonivento Roberto De Paolis il Permesso- 48 ore fuori Francesca Calvelli interpretata da Arisa Caffè Fai bei sogni La verità vi spiego Cuori puri Beppe Caschetto sull’amore Andrea De Sica Fai bei sogni, La stoffa dei sogni Jacopo Quadri ROMANA I figli della notte Tutto quello che vuoi La guerra dei cafoni L’estate addosso Fiore Matteo Santi musica di Fabio Guaglione Beppe Caschetto Lorenzo Cherubini e Fabio Resinaro Rita Rognoni Fabio Guaglione, Filippo Mauro Boni , ed è una vera Mine Fiore Cuori Puri Mine Christian Rigano Attilio De Razza Fortunata e Riccardo Onori COMMEDIA L’ora legale Roberto Siciliano Il permesso 48 ore fuori testi di L. Cherubini L’ora legale Attilio De Razza ATTRICE NON Vasco Brondi festa del cinema Salvo Ficarra Pier Paolo Verga PROTAGONISTA Giuseppe Trepiccione interpretata da Cronaca fotografica di Pietro Coccia, Valeria Mottaran, Leonardo Puccini e Valentino Picone Indivisibili Barbora Bobulova Fiore Lorenzo Jovanotti Lasciati andare Gaetano Di Vaio Cuori puri L’estate addosso Francesco Amato Lasciami per sempre SONORO Gianluca Curti IN PRESA DIRETTA Quando le canzoni Moglie e marito Falchi finiranno Molti posti in piedi e una folla da stadio, mai come quest’anno, Come diventare grandi Stefano Campus Simone Godano Nicola Giuliano musica e testi di alla serata di annuncio delle candidature, che ha dato il via ai Na- Omicidio all’italiana Francesca Cima Nonostante i genitori Il permesso 48 ore fuori Diego Mancino Maccio Capatonda Carlotta Calori Questi giorni Gianluca Costamagna Dario Faini stri d’Argento nell’affollatissimo foyer del MAXXI Museo naziona- Orecchie Viola Prestieri Sabrina Ferilli Tutto quello che vuoi interpretata da le delle Arti del XXI secolo, che ospita da cinque anni i Nastri e li Omicidio all’italiana Alessandro Rolla Alessandro Aronadio Fortunata Emma ha accolti quest’anno nella sua nuova ‘veste’ appena inaugura- Nicola Giuliano Anna Ferruzzo Fortunata La cena di Natale SOGGETTO Francesca Cima Il padre d’italia Remo Ugolinelli, ta. Una folla talmente rumorosa che ha pensato Paolo Sorrentino, Michele Astori Carlotta Calori Carla Signoris Alessandro Palmerini ritirando il Nastro dell’anno per The Young Pope, a zittirne i rumori Sole cuore amore Pierfrancesco Massimo Cristaldi Lasciati andare CINQUINA SPECIALE mentre Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, dava l’avvio alla Diliberto (Pif) Sicilian Ghost Story Alessandro Zanon per un nastro dedicato In guerra per amore FOTOGRAFIA La Tenerezza al cinema sui giovani serata: “Siete il cinema italiano – ha detto dal palco allestito all’in- Massimiliano Bruno ATTORE Luca Bigazzi Colonna Sonora L’estate addosso terno del foyer appena rinnovato– e allora dovete anche imparare H. Simone Paragnani PROTAGONISTA La Tenerezza, Enzo Avitabile Gabriele Muccino ad ascoltare e stare zitti.. “ Via con l’applauso poi Sorrentinom Gianni Corsi Renato Carpentieri Sicilian Ghost Story Indivisibili Non è un paese per Beata ignoranza La tenerezza Arnaldo Catinari Nino D’angelo giovani che ha aperto la serata ha ringraziato per il Nastro dell’anno an- Nicola Guaglianone Piccoli crimini coniugali Falchi Giovanni Veronesi dato a The Young Pope e condiviso con produttori e cast artistico Indivisibili Tutto quello che vuoi Stefano Di Battista Piuma del film, sottolineando che “è importante che ci siano produttori Edoardo Leo Beata ignoranza Duccio Cimatti Sole cuore amore Roan Johnson Alessandro Aronadio La guerra dei cafoni Slam -Tutto per una illuminati che sanno dare spazio anche ad altre forme espressi- Renato Sannio Il padre d’italia Daniele Ciprì Non è un paese ragazza ve oltre al cinema”. Dello stesso avviso Roberto Faenza, Nastro Che vuoi che sia Michele Riondino Fai bei sogni per giovani Andrea Molaioli ‘eccellente’ alla carriera, per i suoi primi cinquant’anni di cinema Fabio Mollo La ragazza del mondo Fiore The Start Up Josella Porto Gian Filippo Corticelli Carmelo Travia Accendi Il Tuo Futuro per La verità sta in cielo: “Conta il linguaggio, non è giusto esclude- Il padre d’Italia Lasciati andare Rosso Istanbul Rosso Istanbul Alessandro D’Alatri re da premi importanti i film che vanno solo su Netflix – dice inter-

10 cinemagazine cinemagazine 11 venendo, di fatto sulla polemica di Cannes – mentre per quanto riguarda il mio film, ho il rammarico di aver visto latitante il giornalismo investigativo italiano, proprio ora che sono 35 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlan- di.” Accanto a lui c’è Pietro, il fratello di Emanuela, si abbracciano, il Na- stro lo riceve dalle sue mani Faenza e dice, convinto: “noi andiamo avanti”. Molta emozione e un abbraccio fraterno ma anche un po’ ‘filiale’ tra Giu- liano Montaldo Nastro speciale come attore, e Francesco Bruni , autore di Tutto quello che vuoi. “Nel film una vicenda commovente e personale – dice Montaldo – Bruni mi ha chiesto di interpretare un ruolo che mette in scena un poeta che in realtà ricorda l’ Alzheimer di suo padre. Mi ha detto ‘se non lo fai, io non faccio il film’. Mica potevo dire di no. Ora però – chiude scherzando-gli chiederò io di fare un film come attore”. Scattano gli annunci a sorpresa e si comincia con il film vincitore nella cin- quina speciale quest’anno dedicata ai giovani: è Piuma di Roan Johnson che dice, col suo umorismo toscanaccio “userò il premio come antidolorifi- co per il nervo sciatico, che ho scoperto esistere oggi”. Gli applausi, generosi perché già la ‘cinquina’ speciale dedcata ai giovani è di per sé un bel riconosci- mento collettivo scattano anche per Gabriele Muccino e Alessandro D’Alatri festeggiati anche per Giovanni Veronesi e Andrea Molaioli, che non sono riu- sciti ad arrivare per altri impegni, Poi si festeggiano ì i cinque vincitori dei Na- stri tecnici: Fotografia (Luca Bigazzi per La tenerezza e Sicilian Ghost Story), Montaggio (Francesca Calvelli per Fai bei sogni), Scenografia (Marco Den- tici per Fai bei sogni e Sicilian Ghost Story), Costumi (Massimo Cantini Par- rini per Indivisibili), Sonoro in presa diretta (Alessandro Rolla per Fortunata). E la serata corre via con i più giovani, anzi i giovanissimi dei premi ‘Guglielmo Biraghi’ per gli esordienti andati, a Roma, a Brando Pacitto (L’estate addos- so, Piuma) e Daphne Scoccia (Fiore) con due menzioni speciali per Andrea Carpenzano (Tutto quello che vuoi) e Vincenzo Crea (I figli della notte). Par- ticolarmente commovente l’intervento di Daphne Scoccia che non poteva non dedicare il premio al suo compagno di set Josciua Algeri, scomparso da poco in un drammatico incidente di moto. E’ a lui che va la dedica del Sindacato ai Biraghi di quest’anno e una sottoscrizione lanciata dal gruppo di amici nat sul set continua per la sua bambina anche grazie ai Nastri .Dop- pio Biraghi anche per Angela e Marianna Fontana, le due gemelle siamesi di Indivisibili, che chiudono la serata con un annuncio: “stiamo lavorando di nuovo, ma ormai separate”.Faranno strada? I premi del cinema gli hanno dato quest’anno un bell’ incoraggiamento...

12 cinemagazine cinemagazine 13 I NASTRI D’ARGENTO 2017 Sono stati 42 i titoli candidati, nella selezione 2017, su 120 film usciti dal 1° giugno 2016 al 31 maggio 2017. 49 in tutto i film comunque segnalati (di cui 2 premiati extra ‘cinquine’) e 5 suggeriti per promuoverne una più forte vi- sibilità .Tra i 120 considerati, 40 le commedie e 41 le opere prime (10 delle quali comme- die). Due le novità dei Nastri nella tradizionale ‘scansione’ dei premi in categorie: il premio da sempre dedicato al ‘Regista del miglior film’ si è sdoppiato, infatti, per regolamento, a partire da quest’edizione, nei riconosci- menti al Miglior film e alla Migliore regia. Per quanto riguarda la foto di gruppo di una sta- gione che già scivola verso un’estate - si spe- ra - più ‘aperta per ferie’ a decidere i vincitori del 2017 sarà, come sempre, il voto (decreta- to dal notaio Alessandra Temperini) dei gior- nalisti cinematografici iscritti al SNGCI che organizzano anche questa 71.ma edizione – main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas - con il sostegno istituzionale di MiBACT-Dire- zione Generale per il Cinema, e per le “cinqui- ne” a Roma, con il patrocinio della Regione Lazio e il sostegno della Roma Lazio Film Commission, preparandosi a consegnare, poi, i premi al Teatro Antico grazie al contribu- to della Regione Siciliana, Assessorato al Tu- rismo, Sport e Spettacolo, Sicilia Film Com- mission, nell’ambito del progetto ‘Sensi Con- temporanei’. Le “cinquine” dei candidati, anche su segna- lazione degli iscritti al SNGCI, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo Nazionale presieduto da Laura Delli Colli e composto da: Fulvia Caprara (vicepre- sidente), Romano Milani (Segretario genera- le), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Fabio Falzone, Pier Paolo La Rosa, Stefania Ulivi, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga. Con gli eletti fanno parte del Direttivo che sarà rin- novato alla fine del 2017 l’ex presidente Ma- rio Di Francesco (e il collega Carlo Muscatello in rappresentanza della FNSI). Del Collegio dei Sindaci revisori con Franco Mariotti, Pre- sidente, fanno parte Teresa Marchesi e An- namaria Piacentini. Le candidature sono sta- te votate dal 7 al 20 Giugno quando lo spo- glio del notaio dei Nastri, Alessandra Tempe- rini ha decretato i vincitori.

14 cinemagazine cinemagazine 15 NASTRI D’ARGENTO 71 EDIZIONE

Premio di interesse culturale nazionale, i NASTRI D’ARGENTO, quest’anno alla 71.ma edizione, sono una produzione del SNGCI - Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani realizzata con il sostegno del MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo Direzione generale cinema.

Main sponsor BNL - GRUPPO BNP PARIBAS

Partner istituzionali A Roma: REGIONE LAZIO con il patrocinio e il supporto della ROMA LAZIO FILM COMMISSION A Taormina: REGIONE SICILIANA Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo SICILIA FILM COMMISSION TAORMINA ARTE nell’ambito del progetto “Sensi Contemporanei” Con il supporto di SIAE NUOVO IMAIE MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo Sponsor privati 2017 HAMILTON PERSOL WELLA NASTRO AZZURRO Partner tecnici GE-GRUPPO EVENTI VIDEOBANK CONTROL CINE SERVICE Si ringrazia LA BARONESSA PARISI BELLINI HJERMANN Segreteria amministrativa SUMA EVENTS

16 cinemagazine cinemagazine 17 NASTRI IN TV SU RAIUNO E NEL MONDO con Andrea

VeDELOGUnerdì 14 Luglio in seconda serata e il 15 Luglio su Rai Italia anticipati da uno speciale Movie Mag su Rai Movie il 5. Regia di Luca Alcini da Ballando con le stelle alla notte del cinema al Teatro Antico

In una decina d’anni ha bruciato le tappe Andrea Delogu, che quest’anno conduce la serata dei Nastri d’Argento a Taormina ed è una ragazza non solo coraggiosamente sincera, tanto da aver già raccontato l’esperienza difficile e inso- lita della sua infanzia e dell’adolescenza in un libro, ma un’appassionata di cinema talmente pronta in materia da aver conquistato, con la conduzione di una delle poche trasmissioni de- dicate a raccontare film, autori, protagonisti tra cronaca e memoria (al fianco di Marco Giusti su Raidue), anche il cuore di un attore dei più inte- ressanti della nuova generazione: Francesco Montanari con cui è sposata. A lei il palco dei Teatro Antico, a lei il privilegio di fare da padrona di casa a Taormina, in un luogo speciale che quest’anno come sempre, arriva in tv il 5 Luglio alle 23 con una puntata speciale di Movie Mag poi in un Cinemagazine specia- le a cura di Laura Delli Colli per il Sngci come sempre in differita su Raiuno venerdì 14 Luglio. Questa serata in particolare andrà in onda con la regia di Luca Alcini e il contributo tecnico di Videobank venerdì 14 alle 23,20. Sabato 15 infine Nastri internazionali grazie a Rai Italia in un simbolico giro del mondo per rag- giungere tutti gli italiani delle comunità all’estero.

18 cinemagazine cinemagazine 19 foto di ALESSANDRO MONTANARI è andato alla serie di Paolo Sorrentino il ‘Nastro dell’anno ha sottolineato a nome del Direttivo, consegnando i premi, 2017. Laura Delli Colli - “istituzionalmente e tradizionalmente de- Il Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici lo ha dicato al miglior cinema, con un Nastro che apre la strada deciso con una scelta che rompe per la prima volta gli ad una nuova, indifferibile, attenzione al cinema delle gran- schemi tradizionalmente seguiti dai palmarès dei grandi di serie” da parte della stampa che ha molto amato, come premi cinematografici. il pubblico, la saga di Pio XIII. Paolo Sorrentino lo ha ricevuto insieme ai produttori italiani Al secolo Lenny Belardo, giovane Papa (italo)americano, della serie - per Wildside Lorenzo Mieli e Mario Gianani, per affascinante e di assoluta rottura con la tradizione della Sky Italia, con Andrea Scrosati, Nils Hartmann, Roberto Chiesa, Papa Pio XIII è interpretato da un magnifico Jude Amoroso e Sonia Rovai –al MAXXI nel corso dell’evento Law. Accanto a lui, nel cast, anche l’attrice premio Oscar® che ha anticipato il gran finale di Taormina. Diane Keaton, , Scott Shepherd, Cécile de The Young Pope, ritratto visionario di un Papa dalla doppia France, Javier Cámara, Ludivine Sagnier, Toni Bertorelli, anima - uomo e pontefice ma anche, come dice la stessa appena scomparso, e James Cromwell. presentazione della serie, santo e peccatore - ha conqui- Di grande livello anche il cast creativo e tecnico della serie: stato, ad oggi, oltre un centinaio di paesi nel mondo - e un Nastro collettivo va, per questo, sempre stasera, anche continua ad aumentare il numero dei suoi ‘fedeli’ anche al talento di Umberto Contarello, Tony Grisoni e Stefano in DVD. Andata in onda per la prima volta su Sky Atlantic Rulli per la sceneggiatura, Luca Bigazzi per la fotografia, nell’ottobre del 2016, la serie in 10 episodi - una produzio- Carlo Poggioli e Luca Canfora per i costumi, Ludovica Fer- ne originale Sky, HBO e Canal+ prodotta da Wildside e rario per la scenografia, Lele Marchitelli per le musiche, coprodotta da Haut ed Court TV e Mediapro - ha segnato Cristiano Travaglioli per il montaggio e a Emanuele Cecere il debutto del regista premio Oscar® Paolo Sorrentino nel per il sonoro. panorama della narrazione seriale. Il premio era stato annunciato a Cannes dove il regista era E segna ora ai Nastri un nuovo esordio, siglando la prima impegnato nella giuria della 70ma edizione del Festival. Con volta di una serialità di livello cinematografico, ideata, pro- la troupe, i produttori e il cast tecnico del film ha ritirato il dotta e trasmessa in tutto il mondo, in un premio - come Nastro per il miglior casting director Anna Maria Sambucco.

Una serie prodotta e realizzata per la TV entra per la prima volta nel palmarès e nella storia dei premi riservati al miglior cinema italiano THE YOUNG POPE di Paolo Sorrentino NASTRO DELL’ANNO Un riconoscimento cinematografico istituzionale 2017 per una grande serie internazionale. È un Nastro che con l’autore, la produzione e il cast tecnico apre una nuova strada

20 cinemagazine cinemagazine 21 I VINCITORI: BIGAZZI • CANTINI PARRINI • CALVELLI • DENTICI • ROLLA PUBBLICITÀ 8 NASTRI TECNICI veri artisti, ecco i "maestri" artigiani del set: luce | costumi | montaggio scenografia|sonoro di Francesca Pierleoni

Nastri ‘tecnici’ a sorpresa – è ormai una novità collaudata Vannucci (Smetto Quando Voglio Masterclass). nella serata romana di annuncio della ‘cinquine’, per pre- E' un percorso netto finora quello di Massimo Cantini miare professionisti e artisti- fondamentali per il lavoro del Parrini, che dopo aver conquistato alla prima nomination regista -a Roma applauditi anche dal mondo delle troupes. il Nastro nel 2015 per Il racconto dei racconti di Matteo Gar- Per la fotografia del film di Gianni Amelio, La tenerezza e rone, torna a vincere alla seconda nomination per Indivisi- per la favola nera di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, bili di Edoardo De Angelis. Ed a premiarlo c'era uno dei suo Sicilian Ghost Story, Luca Bigazzi ha conquistato il suo maestri, Maurizio Millenotti. settimo Nastro d'argento (portando a pari il conto con i Gli altri costumisti 'finalisti' erano Daria Calvelli (Fai Bei So- sette ), in un anno nel quale il suo lavo- gni), Beatrice Giannini e Elisabetta Antico (La Stoffa Dei So- ro per The young Pope (Nastro dell'anno), nuovo capitolo gni), Patrizia Mazzon (Smetto Quando Voglio Masterclass) della collaborazione con Paolo Sorrentino, è stato fra gli e Cristiana Ricceri (In Guerra Per Amore). ingredienti più amati della serie: “quando sai che il giorno E' al quarto Nastro su 10 candidature, Francesca Cal- dopo dovrai illuminare la Cappella Sistina, sicuramente è velli, premiata stavolta per il montaggio di Fai bei sogni. dura addormentarsi la notte prima” ha detto in un'intervista Una vittoria, che ha dedicato al marito Marco Bellocchio. (a Minima & Moralia) “Diciamo che dopo The Young Pope I giornalisti del Sngci avevano scelto per la gara anche Ja- non credo di avere più paura di niente''. In cinquina con lui copo Quadri (La Guerra Dei Cafoni) , Matteo Santi, Fabio c'erano Arnaldo Catinari (per Piccoli Crimini Coniugali e Guaglione, Filippo Mauro Boni (Mine), Roberto Siciliano (Il Tutto Quello Che Vuoi), Duccio Cimatti (La Guerra Dei Ca- Permesso 48 Ore Fuori) e Giuseppe Trepiccione (Fiore). foni), Fai Bei Sogni (Fiore), Gian Filippo Corticelli (Rosso Infine è il lavoro nella Roma periferica per Fortunata di Ser- Instanbul). gio Castellitto a far conquistare il primo Nastro per il so- Il sodalizio con Marco Bellocchio (che già gli aveva portato noro in presa diretta ad Alessandro Rolla, che era già il suo primo Nastro d'argento per Vincerè) e il lavoro fra gli stato candidato per Paz! di Renato de Maria (2002) e l'anno scenari naturali di Sicilian Ghost Story, fanno conquistare scorso per L'attesa di Piero Messina. Nella cinquina 2017 a Marco Dentici il suo secondo Nastro, su 11 nomina - la competizione era con Stefano Campus (Il Permesso 48 tion. Nella sua cinquina, ha 'sfidato' Giancarlo Basili ( La Ore Fuori), Gianluca Costamagna (Tutto Quello Che Vuoi) , Tenerezza), Dimitri Capuani (I Figli Della Notte), Marina Remo Ugolinelli e Alessandro Palmerini (Sole Cuore Amo- Pinzuti Ansolini (Piccoli Crimini Coniugali) e Alessandro re), Alessandro Zanon (La Tenerezza) .

22 cinemagazine cinemagazine 23 Vincono Attilio De Razza e Pier Paolo Verga in una "cinquina" di grandi e piccoli ricca di creatività anche indipendente. PRODUTTORI videobank ai Nastri scatta … L’ORA LEGALE di INDIVISIBILI di Paolo Sommaruga

E’ stato un bel derby, non prodotto il secondo film di c’è dubbio, quest’anno tra Claudio Amendola da re- i produttori, piccoli e grandi gista: quattro protagonisti forse, più di sempre, nelle in gran forma per un noir scelte delle candidature di che riporta al successo il questa 71ma edizione. cinema di genere lancian- Aver introdotto nel regola- do anche qualche nuovo mento dei Nastri la divisio- protagonista. ne tra Miglior film e migliore Tre titoli come già detto regia ha comportato infatti per Beppe Caschetto, Fai anche un cambiamento bei sogni, tutto quello che nella categoria produttori, vuoi e Fiore prodotto con consentendo di segnalare la Rognoni. Fai bei sogni oltre il ‘pacchetto’ dal quale nascono i singoli film proprio tratto dal best seller di Gramellini nello sguardo d’autore dei singoli produttori con nome e cognome oltre l’etichet- di Marco Bellocchio, Tutto quello che vuoi, terzo film da ta della loro stessa società. Hanno vinto due ‘indivisibili’ regista di Francesco Bruni, storia in straordinario equilibrio come Attilio De Razza e Pier Paolo Verga, un’assoluta poetico tra commedia e dramma con il valore aggiunto di new entry ai Nastri d’Argento, in coppia per il film diret- un protagonista come Giuliano Montaldo in insolita veste to da Edoardo De Angelis anche se a trainare la corsa al di attore, poi Fiore di Claudio Giovannesi. Due film per Nastro conta sicuramente l’exploit, non solo in sala ma di Attilio De Razza, con L’ora legale, divertimento civile in qualità ‘diversa’, di una commedia come L’ora legale. una commedia diversa - finora anche il migliore incasso Tra i candidati di quest’anno, con loro, Claudio Bonivento dell’anno - e Indivisibili prodotto con Pier Paolo Verga, uno per il film di Claudio Amendola Il Permesso 48 ore fuori, la dei film rivelazione ormai dell’ultima annata dalle Giornate coppia Gaetano Di Vaio e Gianluca Curti per Falchi ma so- degli Autori di Venezia. prattutto, tra i più ‘grandi’ Beppe Caschetto con tre titoli Storia di amicizia e criminalità che guarda al cinema di tra i quali con Rita Rognoni Fiore di Claudio Giovannesi e e al noir di Hong Kong Falchi di Toni D’Angelo il gruppo di Indigo che oltre al pacchetto di film ‘di casa’ ha portato in cinquina Gaetano Di Vaio e Gianuca Curti, è stato candidato per il film di Piazza e Grassadonia Sici- con Bonivento i più indipendenti nelle candidature: Con lian Ghost Story per il quale era in cinquina anche Mas- Michele Riondino e Fortunato Cerlino una Napoli dura e simo Cristaldi. Linee guida comuni della produzione di spietata, bellissima e violenta tra ciminalità e voglie di rea- quest’ultima stagione: investire sui maestri ma anche sui gire in un contesto sempre in bilico tra bene e male, come più giovani talenti, puntare sul cinema d’autore dramma- le storie del film.Indigo ma non solo considerato l’impegno tico ma anche sulla commedia, raccontare il Paese pun- personale di Massimo Cristaldi coproduttore infine con gli tando sulla qualità anche nell’intrattenimento e cercan- ultimi titoli che hanno portato alla candidatura Giuliano, do di vincere anche la difficile battaglia del ‘botteghino’. Cima, Calori e Viola Prestieri. Non c’è molto da aggiunge- Claudio Bonivento, tante opere prime e seconde nel suo re se gli altri film sono Fortunata e Sicilian Ghost Story…. curriculum e un Nastro per Mery per sempre nel 1990 ha Arrivati in cinquina in diretta da Cannes.

24 cinemagazine cinemagazine 25 tentazione di essere felici" (Longane- melle siamesi che cantano con voci re atmosfere palpabili e contagiose, si), Amelio ha trovato terreno adatto d’usignolo, ma, proprio come gli uc- mondi a parte in cui non si è mai sta- per innestare spunti autobiografici, celli custoditi in gabbia, non posso- ti prima, si può dire che De Angelis, considerazioni sulla difficoltà di ac- no sfuggire ai limiti imposti dalla loro ex-allievo del Centro Sperimentale di cettare l’avanzare degli anni, sugge- condizione fisica. Quando all’orizzon- Cinematografia, sia un regista com- stioni del mondo contemporaneo: te compare la possibilità di una fuga, pleto, maturo, e già dotato di una per- «Il film parla di un’ansia comune, l’operazione che potrebbe dividerle sonalissima cifra autoriale. raccontata stando dalla parte di chi rendendole due persone autonome, La firma di Ferzan Ozpetek, torna- la vive, mette in scena un malessere le sfortunate sorelle vengono ricon- to nella sua Istanbul per ricostruire, che ci riguarda tutti e lo coglie dal di dotte all’ovile dagli egoismi familiari, in Rosso Istanbul la trama intricata dentro, senza forzature, ma con infi- dell’esistenza di un regista-scrittore, nita partecipazione». Così i primi pia- è evidente e riconoscibile anche in ni dei protagonisti, Renato Carpentie- questa sua ultima opera, inevitabil- ri in testa, e poi Micaela Ramazzotti, mente influenzata dagli echi dei fer- , Giovanna Mezzogior- menti che hanno segnato la storia no, sono filmati come se fosse chiaro recente del suo Paese. Concentrato che, dietro le parole, i sorrisi spezzati, sui protagonisti, sulle loro nostalgie, i silenzi carichi di imbarazzo, ci sia sui nodi irrisolti che hanno bloccato molto altro. Un mondo intero, che le loro esistenze intrecciate, Ozpetek si specchia nel tormento della città, racconta la Istanbul vitale che ha sem- invivibile e affascinante, allo stesso pre amato, con il timore sotterraneo tempo oscura e luminosa. di non poterla più ritrovare così. La In Fai bei sogni, tratto dal best-seller tragicità del presente impone scelte di Massimo Gramellini, Marco Belloc- e i viaggi interiori dei personaggi non chio indaga, con lo sguardo inventivo potranno che rispecchiarsi nel futuro che lo caratterizza, il legame tra una incerto di una città in bilico tra repres- madre persa troppo presto e troppo sioni politiche e ansie di libertà. brutalmente e un figlio sopravvissuto D’altra parte, quando la realtà di- a stento al dolore di quell’assenza. venta insostenibile, l’unico modo Nell’appartamento borghese del- per descriverla, almeno sul grande la Torino dei primi Anni Sessanta i schermo, è sublimarla, trasforman- REGISTI IN "CINQUINA" due personaggi principali, colorati e dola in una favola. O, meglio, in una intensi, si lanciano occhiate amoro- leggenda maledetta, quella in cui se tra balli improvvisati e pomeriggi Antonio Piazza e Fabio Grassadonia MIGLIOR FILM e REGIA quieti, al tavolo di casa, tra compiti e immergono, in Sicilian Ghost Story, la raccolte di foto. Ma l’incubo è in ag- storia vera della sparizione e dell’omi- guato, e lì resterà, nell’infanzia, nell’a- cidio per vendetta del bambino Giu- dolescenza, e nella vita adulta del seppe Di Matteo, figlio del pentito di protagonista. A rievocarlo, nel film, mafia Santino. La natura diventa, in GIANNI AMELIO provvede, tra le altre, l’immagine in questo caso, testimone partecipe e vince la sfida d’autore bianco e nero del Belfagor televisivo, palpitante di un dramma senza fine. di Fulvia Caprara il vecchio fantasma che si aggira nel Parlano i boschi, gli uccelli, le profon- Louvre e scatena la memoria delle dità acquatiche del lago, le mura spo- Nella regia c’è l’anima di un film, la di un dolore insuperabile in Fai bei e volti, orizzonti spalancati e interni paure più recondite. Alternando pas- glie del casolare degli orrori. E parla, visione da cui è nato, il senso che sogni di Marco Bellocchio ma anche opprimenti, natura rigogliosa e natu- sato e presente in lunghi flash-back, anzi grida, la protagonista Luna (Julia intende comunicare. Qualcosa di sull’hinterland partenopeo, plumbeo ra sfregiata, rughe del tempo e pel- Bellocchio ricostruisce l'affresco di Jedlikowska), innamorata di Giusep- unico e personale, l’impronta vera e slabbrato, in Indivisibil di Edoardo le tesa della giovinezza. Dirigere un un trauma che troverà soluzione nel ma anche dall’incapacità (generale) pe (Gaetano Fernandez) al punto da dell’autore. Mai come nella cinquina De Angelis, sulla a Turchia sospe- film significa scrivere una storia con finale. Un finale fantasioso, tutto bel- di concepire speranza in un universo riuscire a infrangere la barriera che dei film in corsa per i Nastri d’argen- sa tra passato e presente in Rosso la macchina da presa. E ogni regista locchiano, in cui la realtà agognata si contaminato da abbandono e ma- divide la vita dalla morte. Seguendo il to 2017 questo segno è marcato e Istanbul di Ferzan Ozpetek, sulla ha la sua grafia, il suo linguaggio, la realizza in maniera apparentemente laffare. Spiagge ridotte a discariche, suo cammino risoluto, lo spettatore è riconoscibile, diverso per ogni titolo, Sicilia horror di Sicilian Ghost Story sua grammatica, difficile scegliere il incongrua, ma pacificatoria, come strade sconnesse, nuvole basse e trascinato dalla luce al buio dell’infer- come è giusto e doveroso che sia. La firmato da Antonio Piazza e Fabio migliore in un quadro così diversa- certe volte avviene nei sogni. incombenti sono il teatro di un sacri- no, per poi ritrovare, nella sequenza Napoli inattesa e piovosa della Tene- Grassadonia. Ad ogni emozione in mente affascinante, Nel degrado della periferia campana ficio che porta alla redenzione solo finale, lo splendore di una spiaggia rezza di Gianni Amelio ha vinto alla tutti, corrisponde un paesaggio geo- Nella Tenerezza, liberamente tratto Edoardo De Angelis colloca la fiaba chi lo sperimenta in prima persona. dove la giovinezza, forse, potrà ri- fine sulla Torino raggelata nel ricordo grafico e sentimentale, fatto di luoghi dal romanzo di Lorenzo Marone "La nera di Indivisibili, storia di due ge- Se regia vuol dire capacità di crea- prendere il suo corso.

26 cinemagazine cinemagazine 27 sistematiche verso il bosco che circonda il collegio, fughe nezia, dove i due giovani protagonisti Michele Riondino verso un ove si trova un simbolico “luogo di perdizione” un e sara Serraiocco hanno ricevuto il Premio Pasinetti 2016 locale notturno popolato di prostitute, tra cui la giovanissi- come migliori attori. A Marco Danieli è poi andato anche il ma Elena. Trasgessioni notturne che conquistano Giulio e David di Donatello come miglior regista esordiente. Parte CinqueOPERE esordi sorprendenti PRIME e particolarmente interessanti Edoardo, convinti di compiere qualcosa di severamente della realtà anche Roberto De Paolis che costruisce il suo proibito ma in realtà controllati anche in queste ‘fughe’ che film sincero sulla storia, in qualche modo simile alla vicen- per Danieli, De Paolis, De Sica, Guaglione&Resinaro e un sono in realtà previste e manovrate dallo stesso “sistema da raccontata da Danieli, di un amore reso impossibile, tra educativo” di questo collegio esclusivo. Girato interamente due giovani nella periferia romana, non solo dalle differen- outsider della comicità come il salernitano Vincenzo Alfieri in Alto Adige, in un antico hotel di Dobbiaco, I figli della not- ze di classe ed estrazione sociale ma dal voto di verginità te trova la sua forza proprio nell’equilibrio sempre sul filo di imposto, in questo caso, alla giovane protagonista della una regia coinvolgente tra sogno e realtò, incubi e desideri storia, dal fraintendimento di un cattolicesimo esasperato di fuga, nell’atmosfera sospesa, semi-onirica, e inquietante anche dall’ansia del controllo di ogni pulsione -anche sen- vince De Sica con che Andrea De Sica riesce a creare in una convincente e timentale- di una madre sulla figlia. Una storia che si sno- originale opera prima appkaudita sia a Torino che a Bari pri- da tra controllo e accoglienza, paura del diverso e insieme ma del debutto in sala. ricerca di un sentimento vero. Lui è il classico ragazzo di Marco Danieli e Roberto De Paolis, invece, nelle loro opere borgata, famiglia disastrata e amici delinquenti, ma invece prime, entrambe in cinquina scelgono due storie di denun- di spacciare cerca di darsi da fare, lavorando come guar- Idi S usannaFIGLI Rotunno DELLA NOTTE cia sociale, l’una in qualche modo speculare all’altra per diano di un parcheggio, proprio accanto al campo rom. Lei ha appena compiuto 18 anni e la mamma volontaria di una Cinque film che dimostrano come comunità evangelica la controlla facendole vivere anche le anche il più giovane cinema d’autore emozioni sotto una campana di vetro. Il regista usa una par- sappia guardare anche al mercato ticolare tecnica di ripresa con la camera a mano a servizio internazionale. Film molto diversi tra degli attori e dei loro movimenti spontanei per penetrare in loro, eterogenei e capaci di farci riflet- maniera diretta nelle vite dei protagonisti e raccontare le tere o sorridere con storie e protagoni- contraddizioni dei loro Cuori puri, che tentano di difendere sti comunque sorprendenti. Se è vero nonostante tutto. che le opere prime sono, infatti, per Trentenne salernitano di formazione newyorkese Vincenzo loro stessa natura le più sperimentali, Alfieri per il suo debutto cinematografico si appropria di for- mai come quest’anno la ‘cinquina’ dei me linguistiche di grande successo nel cinema americano, registi esordienti riesce a dimostrare dall’action-comedy al ‘buddy-movie’.In coppia con Lino che il cinema italiano sa raccontare la Guanciale il regista, che è anche protagonista nel film, rac- società contemporanea con vocazioni conta la storia di due fratelli che decidono di diventare eroi ed esercizi di stile completamente di- a pagamento per salvare la sorella minore dagli assistenti versi. Per l’esordiente Andrea De Sica, sociali. Il loro obiettivo però non è salvare l’umanità ma pa- che firma il film certamente più autoria- gare l’affitto. Anche se poi si ritroveranno a dover affrontare le di tutti e cinque, più forte di tutto è un vero cattivo .Commedia volutamente ‘sgangherata’ ma stato da sempre l’amore per il cinema divertente trova il suo lato migliore nell’interpretazione dei eredità condivisa con una famiglia er- due protagonisti due supereroi senza alcun potere: un Bat- tamente ‘imgombrante’ da cui, però, man e un Superman alla napoletana. si stacca prepotetememte con no Chiude la cinquina l’interessante debutto di Fabio Guaglia- stile e un racconto personalissimo e, none e Fabio Resinaro che in coppia si sono occupati occu- appunto, di forte impronta autoriale e pa del film dalla sceneggiatura alla post-produzione – dalla personalissima. scelta del soggetto alla cura compositiva della messa in Nipote del grande Vittorio e figlio di Ma- scena. Sbarcati a Hollywood grazie al loro corto fantascien- nuel e di Tilde Corsi con quest’esordio tifico Afterville , in seguito alla sceneggiatura di Mine, sono dopo gli anni del Centro Sperimentale stati ingaggiati per una produzione internazionale a cui ha e una lunga esperienza personale an- subito aderito anche l’attore Armie Hammer. Mine è un che nella musica come dj (in omaggio war movie originale e sorprendente, che assume i toni di un al padre, per questo film firma anche legio sperduto tra le Alpi che ricorda uno stesso modo di fra(intendere) il coinvolgimento mor- thriller adrenalinico. Al centro della vicenda il soldato Mike le musiche che avrebbe dovuto com- immediatamente le atnosfere kubri- boso della pratica religiosa fino al controllo dei sentimenti e Stevens che, di ritorno al campo base dopo una missione, porre Manuel) firma una regia sorpren- ckiane dell’Overlook Hotel di Shining. delle scelte di vita. Accade ne La ragazza del mondo di Da- poggia inavvertitamente il piede su una mina antiuomo. dente e inedita, con una favola nera, Si tratta in realtà di una scuola desti- nieli che, attraverso la storia d’amore impossibile tra Giulia Non può più muoversi, altrimenti salterà in aria. poco italiana nei toni e nell’ambienta- nata alla futura classe dirigente, dove e Libero, entra nel mondo blindato e nelle regole segrete In attesa di soccorsi per due giorni e due notti, dovrà so- zione universale e comunque molto i rampolli delle famiglie ricche devono dei Testimoni di Geova. Ispirato ad una vicenda reale, il film pravvivere non solo ai pericoli del deserto ma anche alla europea, con sfumature horror che imparare a obbedire per imparare me- non vuol essere un’opera di denuncia ma semplicemente terribile pressione psicologica. stanno conquistando la curiosità di un glio a comandare la classe dirigente la storia di formazione e alla fine di liberazione di una ragaz- Una grande prova di attore, Una performance da “one man mercato internazionale. alla quale sembrano destinati. Dopo za costretta a crescere in un contesto in cui la rigidità delle show” che riesce a catturare gli spettatori fino all’ultimo fo- Nel film, orfano di padre, il sedicenne ne speciale del Premio Biraghi- viene lo spaesamento iniziale, Giulio stringe regole della comunità tenta continuamente di soffocare la togramma. E non è poco in un panorama di debuttanti che Giulio –interpretato da Vincenzo Crea spedito dalla madre, presa dai suoi amicizia col coetaneo Edoardo; e in- sua identità. Il film, presentato dalle Giornate degli Autori si sono sfidati fino al fotofinish in una corsa al Nastro mai che per questo ha avuto una menzio- impegni anche professionali, in un col- sieme a lui comincia a compiere fughe è subito diventato un “caso” alla Mostra del Cinema di Ve- così ‘alla pari’ da molti anni.

28 cinemagazine cinemagazine 29 Nastro speciale alla sua interpretazione di Tutto quello che vuoi

Una G poetaiuliano che sorprende, Montaldo emoziona, protagonista commuove

di Oscar Cosulich «Ettore mi chiama e dice “A Giulià, ra stroncatura delle sue doti attoriali Nastro, ha voluto ricordare quando il ma è vero che voi fa’ l’attore?”, “Sì”; regalandoci ora, in Tutto quello che Sindacato gli attribuì nel 2013 la targa “Perché?”, “In fondo ho cominciato vuoi di Francesco Bruni, la superla- per il miglior protagonista nel docu- così”; “Ma sei un cane! A fanatico”», tiva interpretazione di Giorgio, emo- mentario Quattro volte vent’anni di con queste parole tra commozione e zionante e straordinario protagonista Marco Spagnoli, in cui raccontava in ironia, Giuliano Montaldo rievocava del film. Un’interpretazione che, oltre prima persona la sua vita personale nel gennaio 2016 l’ultima telefonata ri- al conforto del pubblico e il plauso e professionale: «Quello era stato cevuta dal suo collega e amico Ettore degli addetti ai lavori, gli è valsa an- un simpatico incoraggiamento e ho Scola, in occasione del funerale laico che il Nastro d’Argento speciale di continuato», ha commentato infatti il del regista tenuto a Roma sul palco quest’annata. regista, ora definitivamente consacra- dell’arena della Casa del Cinema. Non che il Sngci abbia scoperto solo to come attore. Ruolo che Montaldo OFFICIAL PARTNER DI Fortunatamente Montaldo non si è ora le doti recitative del regista, visto rivendica, visto che parlando dei ruoli lasciato intimidire da quella burbe- che Montaldo, saputa la notizia del da lui interpretati dichiara «riesco rive-

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dermi, mentre i film da regista non li guardo mai». partigiano, ma c’erano anche attori come Gina Lollobri- In Tutto quello che vuoi Francesco Bruni mette in scena gida, Lamberto Maggiorani (già protagonista di Ladri di UNA il rapporto tra Giorgio, anziano poeta senza soldi, malato biciclette) e ». di Alzheimer e il giovane Alessandro, ventenne trasteve- Dopo quell’esperienza Montaldo si trasferisce a Roma a rino che vive a pochi a passi da casa sua e, dopo aver via Massaciuccoli, ospite della casa di Gillo Pontecorvo e accettato malvolentieri di fare da accompagnatore all’e- qui, per lo scrivente, si apre una parentesi famigliare: im- legante signore nelle sue passeggiate pomeridiane, gli si maginate una comune ante-litteram di ragazzi tra i venti e LOCATION lega sempre più, non solo per il miraggio di una caccia i trent’anni, appassionati di cinema e della vita, che si al- al tesoro i cui indizi affiorano dai versi e da un ricordo del ternavano sotto quello stesso tetto. Erano Gillo, Giuliano, passato remoto di Giorgio. mio padre Callisto, Franco Giraldi e tanti altri amici affama- Montaldo, proprio ricevendo il Nastro al MAXXI, ha rac- ti di cinema, con le rispettive amiche, fidanzate (in pochi contato di non aver potuto rifiutare la parte quando «Fran- casi diventate poi mogli). PER OGNI cesco Bruni, che aveva scritto Tutto quello che vuoi come I racconti di quell’epoca sono troppo privati per riferirli qui: catarsi, raccontando la malattia di suo padre, mi ha detto basti sapere che nell’appartamento c’erano libri e riviste che non avrebbe girato il film se io non avessi accettato di interpretarlo». STORIA In effetti Giuliano Montaldo ha donato la giusta leggerez- za a una vicenda dolorosa. Ricorda infatti Bruni, «quan- do mio padre si è ammalato, confesso che all’inizio i risvol- ti della malattia erano anche comici, con lui che progressi- vamente sembrava vivere in un proprio mondo soggetto a delle personalissime regole diverse dalle nostre; poi però la cosa ha avuto uno sviluppo decisamente triste e questo era l’unico modo che avevo per omaggiarlo». Il regista/at- tore Montaldo, in realtà, nella sua felice carriera cinematografica ha dimostrato una dut- di cinema, ma non esisteva un tavolo da pranzo, né ar- tilità sorprendente. madi dove appendere i vestiti, che erano accatastati alla Come lui stesso ha ricordato: «Nella mia attività cinemato- rinfusa, o appesi qua e là su cavalletti e stativi fotografici, grafica posso dire di aver fatto di tutto. Ho esordito come mentre il grande balcone della casa era stato trasformato attore, ma sono stato anche aiuto regista, sceneggiatore, dal pollice verde di Gillo in una giungla. “negro”, produttore, arrivando ad un “controcampo tota- A Roma Montaldo continua a recitare fino agli inizi degli le” nei quattro anni e mezzo dove sono stato presidente anni Sessanta, ma il richiamo della regia è sempre più for- di Rai Cinema, che per me sono stati i più difficili: è do- te e, dal 1961 in poi, quando esordì con «Tiro al piccione», loroso, infatti, stare dall’altra parte della scrivania e dire diventa in breve la sua attività primaria ed esclusiva. Per no ai colleghi». Il suo esordio come attore cinematogra- riportarlo davanti alla cinepresa bisogna aspettare il 1993, fico, va ricordato, è legato a quello registico di Carlo Liz- quando Margarethe von Trotta gli offre il ruolo del procura- zani: «Carlo mi aveva “scoperto” a Genova, in un teatrino tore in Il lungo silenzio. Da allora Montaldo si concede solo dove gigioneggiavo da dilettante, con la compagnia del qualche apparizione quando, dice lui, «amici come Nanni Teatro di Massa, nel 1950. Fu allora che mi chiese, impru- Moretti cui voglio molto bene, la Von Trotta, Placido, Ver- dentemente, di far parte di Achtung, banditi!, il suo film done mi chiedono piccole partecipazioni che ho fatto con d’esordio e questo mi sembrò meraviglioso», ha raccon- simpatia». Per passare dalle piccole partecipazioni al ruo- tato Montaldo, «all’epoca non c’erano soldi, i genovesi lo di protagonista assoluto c’è voluta la mozione degli af- fecero una sottoscrizione popolare per sostenere questo fetti di Francesco Bruni e ora, finalmente, il sogno d’attore W W W . R O M A L A Z I O F I L M C O M M I S S I O N . I T film con tanti debuttanti, prodotto da una cooperativa di del ragazzo Montaldo che recitava nei teatrini di Genova, operai e portuali. In Achtung, banditi! io ero il commissario è stato degnamente coronato.

32 cinemagazine cinemagazine 33 Periferie post pasoliniane, il salernitano e la Calabria, Milano, Torino, Genova ma anche la Sicilia del ’43 e l’altra Napoli nella geografia italiana che ha ispirato gli scrittori rino) intreccia L'arte della commedia di Eduardo De Filippo con la sua traduzio- ne de La tempesta shakespeariana con le infinite variazione affidate all'incontro SOGGETTO & SCENEGGIATURA tra camorristi e attori sul tema. Miseria e nobiltà, la vita vagheggiata e quella vis- suta, il volto e l'anima, cuore e ragione, vincono GUAGLIANONE & BRUNI libertà e costrizione. Nasce dietro le sbarre del carcere mino- Il Nastro viaggia quest’anno tra rile l'amore tra Daphne e Josh (Fiore, che Claudio Giovannesi ha scritto con Filip- po Gravino e Antonella Lattanzi). Grate che non riescono a bloccare sguardi, Trastevere & Castelvolturno colloqui rubati, lettere clandestine. L'an- di Stefania Ulivi sia di vita, il bisogno semplice e vitale di essere amati ma anche di amare. Storie (e geografie) variabili, nello spa- profonde. E frutto di relazioni forti e Un triangolo che si scompone in poli- Un appartamento-mausoleo che diven- zio e nel tempo. L'incrocio dei mondi fertili, connubi artistici consolidati, tra goni è alla base del legame tra Filippo ta una gabbia, il campo di battaglia per ritratti dagli autori dei soggetti e delle gli autori di sceneggiatori e soggettisti e Ernesto (Beata ignoranza, soggetto divisibili al Villaggio Coppola di Castel- sieme da Fabio Mollo e Josella Porto (Il la coppia che Alex Infascelli e Francesca sceneggiature candidati ai Nastri d'ar- che quei personaggi hanno creato. che Massimiliano Bruno ha scritto con volturno, Nicola Guaglianone ha fatto padre d'Italia), ci porta in un viaggio ver- Manieri hanno preso in prestito dal best- gento 2017 è composito e contraddit- Personaggi che, a loro volta, vivono Herbert Simone Paragnani e Gianni un giro lunghissimo. In principio c'è so sud. Come traccia, la vita e nient'al- seller di Eric-Emmanuel Schmitt, "Picco- torio. Torino e Castelvolturno, Roma e di vita propria grazie alle relazioni, ai Corsi), e un terzo incomodo invasivo, stato un articolo del New York Times tro. Per la sceneggiatura di Tutto quello li crimini coniugali". Un thriller coniugale New York, il Gianicolo e la Calabria, la legami sentimentali, che si creano con ovvero i social media. Il rapporto com- su due sorelle siamesi, un nocciolo che vuoi Francesco Bruni ha pescato senza esclusione di colpi. Sicilia del 1943 e quella di oggi, Mila- il pubblico. plesso - condito da buone intenzioni e da cui è uscito un coming-to-age in dalla sua biografia: la malattia del padre Alla base di Fortunata infine c'era un rac- no e Genova, Torpignattara e Villaggio Arturo per amore di Flora è pronto a molta incoscienza - con la geometrica chiave favola neorealista. Con le due lo ha guidato nella scrittura di un'altra conto inedito. Solo una pagina scritta su Coppola, il carcere e i quartieri alti. traversare l'oceano e arruolarsi nell'e- potenza della rete è stato lo spunto di protagoniste, Viola e Dasy, cantanti strana coppia che ha lasciato il segno. cui Margaret Mazzantini ha costruito la Così lontani ma anche cosi vicini, per- sercito americano alla vigilia dello sbar- partenza Edoardo Leo, Alessandro neomelodiche costrette alla più radi- Giorgio, 85 anni, poeta beffato dalle in- sceneggiatura del film. ché tutti i film che da questi testi hanno co alleato in Sicilia, testimone inconsa- Aronadio e Renato Sannio per Che cale delle scelte, che stanno toccando termittenze della memoria e del cuore. Una novella Mamma Roma, parrucchie- preso vita sono, spesso in modi dia- pevole delle relazioni strettissime dei vuoi che sia, che mette a dura prova i l c u o r e d e l p u b b l i c o d i m e z z o m o n d o . E Alessandro, 22, trasteverino verace, ra a domicilio, che, umile e spavalda, in- metralmente opposti, cronache di re- liberatori con mafia e poteri locali, il la relazione tra Claudio e Anna e il loro Paolo è riuscito a tenersi stretta la sua convinto, erroneamente, di bastare a se segue il sogno di aprire un negozio tutto lazioni. soggetto di Michele Astori e Pierfran- sogno di una vita normale, al riparo dal vita al riparo da scelte, scossoni e emo- stesso. La stoffa dei sogni (sceneggia- suo sullo sfondo di un quartiere, Torpi- Pericolose, tenere, imbarazzate, ne- cesco Pier Diliberto per In guerra per precariato. zioni, fino a quando arriva Mia a travol- to da Ugo Chiti, Gianfranco Cabiddu, gnattara, dove tutto si tiene, passato e gate, sfrontate, idealizzate, sfilacciate, amore, seconda regia di Pif. Per portare le gemelle siamesi di In- gere tutto. La strana coppia messa in- Salvatore De Mola con Francesco Ma- presente, felicità e dolori, vita e morte.

delle loro opere prime. I nomi: Irene Dionisio e Michele Vannucci. I loro della 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Tre di valore che viene sottostimata dal direttore, scaltro doppiogiochista in Le "borse" per i giovani autori film, presentati entrambi a Venezia sono Le ultime cose e Il più grande storie s'intrecciano nel racconto di varia umanità che si ritrova ad im- contatto col sottobosco di malaffare fuori dai cancelli…. sogno. L’iniziativa del Sngci è stata inaugurata lo scorso anno in occa- pegnare le "ultime cose" al banco dei pegni di Torino, in una vicenda Il più grande sogno è la storia vera di Mirko Frezza che, appena uscito IRENE DIONISIO sione dei 70 dei Nastri con le prime tre ‘borse’ andate allora a Alberto che si concentra su cinque personaggi: Sandra, giovane trans tornata in di prigione, alla soglia dei quarant'anni vuole ricominciare, recuperan- Caviglia, Francesca Manieri, Piero Messina. città dopo alcuni anni alla ricerca di un nuovo inizio, si vede costretta ad do il rapporto con la compagna e le figlie Michelle e Crystel: se loro lo & MICHELE VANNUCCI I premi sono condivisi da SIAE su indicazione del Sindacato e accolti at- impegnare una pelliccia a cui tiene molto. Michele, pensionato sull'orlo accolgono con fiducia, Michelle lo guarda invece con diffidenza e Premi speciali NASTRI SIAE traverso la sezione Cinema che svolge un servizio essenziale a favore della povertà, per far fronte alla spesa di un apparecchio acustico per ostilità. L'occasione per rifarsi una vita sembra arrivare da un'improba- Le ultime cose di registi, soggettisti, sceneggiatori e adattatori di dialoghi, un’iniziativa il nipotino Gabriele, chiede un prestito al cognato che è, però. uno dei bile candidatura: Mirko, a suo modo popolare nella borgata degradata in per speciale che va oltre i premi, in linea con il sostegno alla cultura e alla tanti ricettatori che popolano la via crucis che conduce al banco: cambio cui vive, viene eletto presidente del comitato di quartiere, e si appresta e Il più grande sogno creatività dei nuovi talenti italiani. Con i Nastri, come avviene sul tema dovrà aiutarlo nel pericoloso lavoro di aiutante da strada. Stefano, un ra- a cambiare le circostanze non solo sue ma di tutti coloro che lo cir- ‘formazione’ alla scrittura per il cinema con le maggiori istituzioni forma- gazzo puro, idealista. da poco assunto come perito, cerca di opporsi alle condano. Ad affiancarlo è l'amico di sempre, Boccione, prodotto dell'in- Ancora una volta per il secondo anno è dedicata alla scrittura cinemato- tive nazionali, SIAE ha deciso di sostenere il progetto per sottolineare e disumane dinamiche del posto di lavoro offrendo pietà e compassione curia e dell'incultura del suo ambiente ma dotato di buon cuore e buone grafica più giovane l’iniziativa speciale che i Nastri d’Argento promuovo- incoraggiare la creatività più giovane. amichevole ai clienti più disperati al contrario di Sergio che dirige l'attivi- intenzioni. Per entrambi il rischio del fallimento è dietro l'angolo, come no con SIAE . Si tratta delle ‘borse’ destinate a due autori , scrittori dei Ambientato nel banco dei pegni di Torino, il film è stato presentato in tà con freddezza da burocrate e inumana meccanicità, fedele ai dettami è vicino il pericolo di una ricaduta nel vecchio giro di malaffare. Mirko loro film destinate quest’anno, in particolare a due registi sceneggiatori concorso (unico titolo italiano) alla Settimana Internazionale della Critica dell'azienda. Anna, madre di due bambini, impegna infine, una collana fatica per trovare la sua strada e costruirsi una nuova identità… 34 cinemagazine cinemagazine 35 Il Nastro per la MIGLIORE COMMEDIA a L’ora legale Vince la commedia civile di

FIn "cinquina"ICARRA con Lasciati andare, Moglie& e marito,PICONE Omicidio all’italiana, Orecchie di Fabio Falzone

Le commedie sono da sempre lo specchio migliore nel quale che lo rende insieme divertentissimo e a tratti caustico. Affetti e famiglia sono al centro anche di Moglie e che dà il via alla storia è infatti proprio un fischio, un sibili il cinema mostra l’Italia. Cinema che gioca sul costume Come solo la vera commedia italiana da sempre sa essere. marito, diretto da Simone Godano e costruito con il suo all’orecchio che si fa metafora del disagio dei trentenni di e sulla società con la carta dell’ironia, con l’intelligenza Nastro meritatissimo pur in una ‘cinquina’ difficile e tutta protagonista Pierfrancesco Favino che, dopo un curioso oggi, sempre più alienati da un mondo che non capiscono di autori che hanno da sempre quel taglio ‘all’italiana’ interessante a cominciare dalla varietà delle idee e dei temi esperimento ,paranormale più che parascientifico, si e che non li capisce. Un progetto indipendente che ha capace di raccontare il Paese cogliendo tendenza, vizi in commedia. E anche delle proposte. ritrova nei panni della moglie Kasia Smutniak. Un tema già coinvolto , però, accanto ad un bravissimo protagonista, e vezzi italiano. Come accade anche nei cinque titoli I temi? Intanto gli affetti e un’aria di novità esplicita nei svolto al cinema, anche a Hollywood, che qui si declina Daniele Parisi, nomi importanti come , in gara quest’anno per il Nastro riservato alla migliore cinque titoli quest’anno in gara anche nella scelta del cast. In però in un originale confronto tra maschile e femminile, e . commedia che non smentiscono la tendenza di sempre e Lasciati andare, ottimo ritorno di un ex ragazzo prodigio del in una divertente parabola sulla necessità di comunicare E poi c’è Maccio, sì proprio lui Marcello Macchia, alias si muovono, tra troppi titoli spesso ‘fotocopia’, proprio in Centro Sperimentale di Cinematografia come Francesco conoscendo di più le proprie differenti psicologie ma anche Maccio Capatonda che con Omicidio all’italiana ci racconta questa direzione, offrendoci una carrellata significativa della Amato, Toni Servillo si concede in un inedito ruolo comico: -e soprattutto. capirsi sia che si tratti di operare in una sala nel Sud, soprattutto quel voyerismo tutto contemporaneo società contemporanea. A vincere è stata la commedia è lo psicanalista anaffettivo con la ex moglie (della porta operatoria o di camminare su tacchi vertiginosi, di condurre di una certa cronaca televisiva ma ci nostra anche anche civile ma L’ora legale diretto e interpretato ‘a quattro mani’ accanto) Carla Signoris alle calcagna, che s’incapriccia un programma tv o semplicemente affrontare una baby quanto sia fondamentale per un piccolo centro sconosciuto come si dice da Salvo Ficarra e Valentino Picone, racconta -suo malgrado - di una bizzarra istruttrice di fitness . Il film sitter molesta. finire clamorosamente al centro dell’attenzione mediatica, al una vicenda che diventa metafora di tutta l’Italia: le elezioni, è molto di più del racconto della ‘distrazione’ di un uomo L’outsider di quest’anno (anche coautore del soggetto punto di inscenare… un delitto che non c’è. C’è invece lei, in un Paese alla disperata ricerca del cambiamento – e della di mezza età. È un viaggio alla ricerca di sé, possibile di Che vuoi che sia, peraltro) è Alessandro Aronadio con primo piano. legalità –che quando li trova non è poi in grado di viverli persino per uno psicanalista annoiato dalla routine del suo Orecchie, girato in un elegante bianco e nero, e ispirato in Ed è il prototipo della giornalista invadente e tuttologa Sabrina davvero., la comicità e il sorriso ma anche l’amarezza e la stesso lavoro, con l’obiettivo- appunto -di lasciarsi andare maniera più o meno dichiarata ad un film dimenticato come Ferilli, una Donatella Spruzzone da antologia di fronte alla denuncia. Il film della maturità per luna coppia di comici liberando finalmente se stessi. Il fischio al naso di . Protagonista del ‘caso’ quale è impossibile trattenere la risata.

36 cinemagazine cinemagazine 37 due protagonisti hanno immaginato, finiscono per scontrar- Stesse domande suggerisce The startup - Accendi il tuo "Cinquina" speciale per Alessandro D’Alatri, Roan Johnson, si con responsabilità più grandi e pesanti. Tra gli interpreti, futuro, di Alessandro D’Alatri, con Andrea Arcangeli e Ma- Andrea Molaioli, Gabriele Muccino e Giovanni Veronesi oltre a Luigi Fedele e Blu Yoshimi, c’è Brando Pacitto a cui è tilde Gioli. Ennesima considerazione, amara, sull’Italia (non andato uno dei “Biraghi” 2017 per gli esordienti, assegnati per tutti) delle raccomandazioni e delle scorciatoie e sulla durante la serata romana che ha proclamato il Nastro. Non vicenda - basata su una storia vera - di un 18enne outsid- a caso, ritroviamo Brando Pacitto pure nel cast, insieme er, studente alla Bocconi, realmente ideatore di un social a Matilda Lutz, di L’estate addosso, di Gabriele Muccino, network innovativo, che dovrà ben presto confrontarsi però altra pellicola di questa ‘cinquina’, presentata - fuori gara - con una realtà spietata. Altro che la parabola, quella sì esal- Un NASTRO GIOVANE l’anno passato, sempre a Venezia. Una sorta di viaggio di tante, di Mark Zuckerberg… L’ansia, l’incertezza assoluta formazione, tra San Francisco e Cuba, di due compagni di sul proprio futuro sono alla base dell’ultimo titolo in cinqui- Piuma scuola, dopo gli esami e il diploma. Sullo sfondo, il fascino na, Slam - Tutto per una ragazza, di Andrea Molaioli, tratto del sogno americano e la consapevolezza di lasciare ormai dall’omonimo romanzo di Nick Hornby. Anche qui due ado- leggero come la fase più spensierata dell’adolescenza, perché, bisogna lescenti romani, di estrazione sociale differente, interpretati di Pier Paolo La Rosa accettarlo, anche un viaggio puo’ cambiare la vita e farci da Ludovico Tersigni e Barbara Ramella, siinnamorano e entrare nel mondo dei ‘grandi’. diventano, inaspettatamente, genitori di un bambino. Pec- Mai, forse, come nell’ultima annata - quella che va dal 1° al MAXXI. Ed era una ‘cinquina’ davvero difficile, quella su Ancora un viaggio di formazione, di nuovo a Cuba ed il cato che lui, già con una famiglia problematica alle spalle (è giugno 2016 al 31 maggio 2017 - sono stati realizzati così cui si sono sfidati registi più attenti ai temi dei ragazzi e sogno di due ventenni, interpretati da Filippo Scicchitano nato da una madre a suo tempo neanche diciassettenne) e tanti film dedicati ai ragazzi, alle loro insicurezze, alle loro pronunciati, alla fine, i giurati. e Giovanni Anzaldo, di aprire proprio lì un chiringuito, sulla grandissimo appassionato di skateboard, sogni di andare emozioni, tra maternità precoci e la voglia di scappare via Ha vinto su tutti, alla fine, Piuma di Roan Johnson, com- spiaggia, magari con una connessione Internet decente: in California e provare ad emulare il suo idolo, il mitico ska- da un’Italia che fa davvero di tutto per non riconoscere ed media agrodolce presentata in concorso durante l’ultima tutto in Non è un Paese per giovani, di Giovanni Veronesi. ter Tony Hawk. far crescere i giovani talenti. edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Una riflessio- Il tema della fuga all’estero dei ragazzi italiani, che a casa Una cinquina di tutto rispetto, dunque, come già scritto, Uno sforzo produttivo inatteso e sorprendente, premiato ne, originale, su una maternità inattesa a 18 anni, alla vigilia non riescono a trovare un’occupazione accettabile, viene con registi ormai maturi, dal punto di vista anagrafico ed dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, dell’esame di maturità, in un contesto in cui, oggi, la scarsa affrontato con lucida ironia e con tante domande: quelle alle artistico, che si interrogano sulle fragilità dei giovani. attraverso una Giuria di qualità che ha affiancato il Direttivo natalità nel nostro Paese è diventata normalità. Perché sullo quali – come in qualche modo lascia pensare con lucidità A questo punto, chiediamoci quando a raccontare i giovani Nazionale con un Nastro Speciale, consegnato la Roma, schermo come nella vita le speranze, i sogni, il futuro che i la denuncia di Veronesi - la politica dovrebbe rispondere. saranno anche i più giovani?

38 cinemagazine cinemagazine 39 distanze dei loro personaggi con mestiere esuberante e pa- Caffè ha altezza drammaturgica d’altri tempi ne La stoffa lese divertimento. dei sogni e si conferma attore per ogni stagion. GLI ATTORI NON PROTAGONISTI Valerio Mastandrea in Fiore è una una figura inusuale di Claudio Amendola e Luca Argentero in Il permesso 48 padre fuori dalla romanità cinematografica do tante inter- ore fuori incarnano differenti destini noir capaci di aderire a pretazioni, attore cresciuto in un’esplicita consapevolezza un mondo senza vie di uscita. tecnico-emotiva. Alessandro Borghi bifronte nella medesima periferia LE ATTRICI PROTAGONISTE dell’anima romana, è una maschera dolce di mortale infe- Jasmine Trinca cammina, corre, cavalca la periferia di licità in Fortunata ma anche agonistico amico nella resur- una mamma Roma di oggi in Fortunata con usando il suo rezione di Mirko nel trascinante biopic il più grande sogno, corpo con sfrontata naturalezza e il suo sguardo con con- insomma è attore solare anche quando urla alla tempesta sapevole fisicità, creatura sconfitta ma orgogliosa, tanto da della vita. In parallelo Edoardo Pesce biunivoco oltre la conquistare i Nastri com’è già avvenuto a Cannes, con la borgata, è belluino consapevole del suo vuoto maschilismo Giuria internazionale che l’ha premiata in nome del film che in Fortunata, è verace scheggia impazzita nel contesto incarna. complicato di Cuori puri: gli credi anche se tace di spalle, Con lei la meglio gioventù femminile è tutta in cinquina: e ha ironia. Ennio Fantastichini perdente e simpatico in sei donne per otto film marcati da personaggi d’indubbia

Una stagione ricca, eterogenea, con un ventaglio di interpretazioni anche inedite LE ATTRICI & GLI ATTORI Jasmine Trinca, Renato Carpentieri, Alessandro Borghi e con un ex aequo imprevedibile in coppia Ferilli & Signoris di Maurizio di Rienzo

Ventitrè interpreti diversi per generazione, formazione, grande attore non recita né è, ma presenzia, tutt’altro che eclettismo, stile personale. Un vero coro ‘polifonico’ per i impassibile, all’impossibile circo inscenato da vita e morte Nastri 71 che segnalano anche una decina di debuttanti che lo circonda. o quasi premiati/segnalati nell’ormai fondamentale ambito Luca Marinelli ne Il padre d’Italia marca la geografia psico- del Premio Guglielmo Biraghi, non solo per ‘scoperte’ di ta- emotiva di un personaggio in bilico tra tormenti e dubbi, e lo lenti adolescenziali. fa da attore ormai consacrato. Proviamo a parlarne intrecciando i loro percorsi diversi E’ a un bivio anche il ruolo di Michele Riondino in La ra- GLI ATTORI PROTAGONISTI gazza del mondo, con uno smarrimento che diventa sco- Per La tenerezza da magnetico osservatore napoletano perta di sé nell’incontro d’amore ricco di sfumature in una Renato Carpentieri che porta a casa il suo primo merita- bravura tecnica indiscutibile. tissimo e importante riconoscimento istituzionale da attore Toni Servillo in Lasciati andare segue il… titolo e accellera cinematografico è a dir poco monumentale. sulla commedia umana di un personaggio che parte rigida- All’ apice della filosofia locale/universale, aggiungeremmo, mente prigioniero di sè ma poi si scopre migliore. fatta d’indurita residua paternità e cartesiana ambiguità Nel buddy movie Beata ignoranza Marco Giallini e Ales- professionale; la sua solitudine è spezzata in grani di asso- sandro Gassmann 50enni odierni a specchio giocano luta anticonvenzionale bellezza interpretativa perché qui da un po’ come Otello e Iago sul filo dei social le reciproche

40 cinemagazine cinemagazine 41 complessità e assoluta contemporaneità con- confermando che in lei carattere e sensualità in aumento di confermando un’attitudine a mescolare femminilità tradizio- tando la candidatura condivisa Mezzogiorno- stagione in stagione. Due ruoli ‘nominati’ infine anche per nale e ultramoderna. Ramazzotti ne La tenerezza. Ecco, proprio la Sara Serraiocco, impeccabile fra gabbia e volo (nel film Margherita Buy cesella autoironica una preside strategica loro coppia esprime una diversità che conquista: opera prima di Danieli) che travalica l’ossessività religiosa, e double face cui dà credibilità e misura (film di Lucini) e in- Giovanna Mezzogiorno colta nella paura di perde- e nella folgorante luce del personaggio borderline in fuga carna una madre archetipica ma non troppo (film di Piccio- reuno sguardo paterno appena ritrovato, Micaela ipergiovanile in una Cuba dove l’amore non è la libertà più ni) con cura e consapevolezza. Ramazzotti nella sua tenera infelicità di madre e necessaria (film di Veronesi). Barbora Bobulova scocca due frecce davvero appuntite: moglie delicatamente rappresentata da una regia LE ATTRICI NON PROTAGONISTE madre coraggiosa quanto implacabile fra educazione reli- che ne esalta la fragilità . Sfida testa a testa tra le ‘ragazze’ non protagoniste finita giosamente fanatica e amore irrinunciabile, colorata da giu- La morte al lavoro imprime al peregrinare di con un ex aequo inatteso ma alla fin fine davvero equamen- sti tentennamenti emotivi (è il film di De Paolis); scombinata Isabella Ragonese (nel film di Vicari) un deva- te giustificato tra Sabrina Ferilli e Carla Signoris. signora nel fin troppo allargato girotondo familiare (nel film stante senso di inatteso, implacabile sacrificio ma Sabrina Ferilli in Omicidio all’italiana è una frankesteiniana di Simona Izzo) con accattivanti accenni di nevrotica dipen- gioca un ruolo diverso, ugualmente interessante conduttrice della tv del dolore in una fiera parodia di costu- denza dal maschio. nel film di Mollo, inafferrabile quanto cinicamente me che fa contraltare a quel suo magnifico personaggio di Anna Ferruzzo (nel film di Fabio Mollo) domina la scena coerente. Greta Scarano offre energia alla e tor- La grande bellezza, schiava e complice del ruolo mediatico non solo familiare nel suo territorio matriarcale con una cifra mento mentre confida agli investigatori i meandri che le calza perfettaente nel film di Maccio Capatonda. Si- di alta misura drammaturgica e in pochi minuti dispiega sen- del terribile caso Orlandi (è il film di Faenza) e lo gnoris, ex moglie della porta accanto in Lasciati andare si za forzatura il senso etico di una storia muliebre che attra- fa anche nel ruolo della commissaria in carriera mette all’altezza del quasi ex coniuge Servillo e duetta sa- versa tradizione e contemporaneità, a volte cambiandone le a caccia della banda dei chimici (nel film di Sibilia) pida anche con l’improbabile accompagnatore in mostra, dosi, ma sempre per ‘cucinare’ affetti indiscutibili.

42 cinemagazine cinemagazine 43 Il Nastro europeo 2017, per l’impegno nel film di Emir Kusturica dopo il debutto alla Mostra di Venezia. slancio vitale”. Al centro, un amore sullo sfondo delle guerre sanguinose E la bellezza, quella dei sentimenti, vince su tutto. degli anni Novanta nella ex Jugoslavia. Monica Bellucci La bellezza fisica, invece, l'attrice, l'incarna da sempre. Ma interpreta una donna, agente dei servizi segreti, di padre forse ci fa anche i conti. Proprio nel film c’è una battuta su serbo e madre italiana, che si trova nella necessità di dover quanto la bellezza possa essere, oltre che un privilegio, an- cambiare rapidamente identità e munirsi di un nuovo pas- che una condanna: “La bellezza provoca curiosità e a volte MONICA BELLUCCI saporto. E lo fa con la collaborazione di Kosta, che ha il vol- trovi gente che ha voglia di distruggerla", dichiara la Belluc- to di Kusturica, con cui intreccia una delicata e appassio- ci, che tra i nuovi progetti (non confermati) ha (accanto ad On the milky road nata relazione. Il film è ambientato nella Krajina, la regione Antonio Banderas?) una fiction con la quale debutterà da della Croazia popolata da serbi e teatro di un sanguinoso produttrice tra qualche mese e un'altra fiction scritta da Nic- «Un film dell'anima e sull’anima» spiega l’attrice ringraziando, conflitto armato fra il 1991 e il 1995, costato la vita a oltre colò Ammaniti. con il regista, il suo Paese e la stampa italiana. 20mila persone, con centinaia di migliaia di profughi. La Bellucci aveva già ricevuto un Nastro d’Argento come «E una favola moderna su un uomo e una donna che si innamorano “Lavorare con Emir mi ha cambiato la vita, è stata un’espe- migliore attrice non protagonista nel 2003 per Ricordati di e sono pronti a sacrificarsi, dentro la natura» rienza unica – dice ancora una volta la Bellucci – Ho affron- me di Gabriele Muccino, e altre due candidature nel 2004 tato anche difficoltà ed esperienze fisiche che mai avevo (La passione di Cristo) e 2007 (Io e Napoleone). avuto il coraggio di fare, ma con Kusturica si entra in un’altra Va a Monica Bellucci, per l’impegno nella sua ultima inter- matografici per l'omaggio che celebra un lavoro per lei im- dimensione, perchè è un artista a tutto tondo. IL NASTRO EUROPEO pretazione del film di Emir Kusturica On the milky road – portante, che ha lasciato un segno profondo: "Emir Kustu- Emir è talmente eclettico che ti trasporta altrove, come un Il prestigioso Nastro europeo del Sngci viene assegnato Sulla via lattea, il “Nastro d’Argento europeo 2017”. Il pre- rica mi ha dato la possibilità di dar vita ad uno dei miei ruoli pittore si lascia ispirare al momento e tutto in un attimo può dal Direttivo del Sindacato dal 1989: oltre alle pochissime mio le è stato assegnato dal Direttivo del SNGCI per la sfi- maturi più belli - afferma - Ha scritto un personaggio fem- cambiare”. L'attrice, che ha anche recitato in serbo (“All’ini- attrici che lo hanno ricevuto è andato, tra gli altri, a John da che l’attrice ha vinto, affrontando un ruolo decisamente minile molto intenso e ha saputo rendere bella una donna zio credevo di non farcela” dice “ma invece si riesce a fare Cleese, Krzystof Kieslowsky, Philippe Noiret, Istvan Szabò, lontano dal glamour e dall’immagine con la quale continua che non ha più la giovinezza biologica. Ha così dimostrato tutto, quando si ama il proprio lavoro”) è stata conquistata Aki Kaurismaki, Ken Loach, Alain Resnais, Theo Angelo- a conquistare il pubblico e il cinema internazionale e che che la bellezza e l’amore sono solo un fatto di energia e non sia dall’energia di Emir, sia dal messaggio del film: poulos, Alan Parker, Jerzy Stuhr, Radu Mihaileanu, Pedro solo qualche mese fa l'ha riportata sulla Croisette, madrina di età". È stato decisamente un film dell'anima e sull’anima, "Al cinema, l’amore e la sessualità tra adulti è poco rap- Almodòvar, Roman Polanski, straordinariamente ad un al 70.mo festival di Cannes. dunque. Una favola moderna "su un uomo e una donna presentato, come se certe cose non fossero più adatte, autore italiano come , e allo stesso Emir "Sono profondamente legata all’Italia e non c’è per me un che si innamorano e sono pronti a sacrificarsi, dentro la quando il tempo passa. Non lo trovo giusto, i personaggi Kusturica, regista del film per il quale lo riceve quest’anno riconoscimento più bello di quello che arriva dal mio Pae- natura”, come lo ha definito Kusturica, anche protagonista non sono più giovani, non hanno niente da perdere e non Monica Bellucci. Tra i protagonisti, lo hanno avuto negli ulti- se", ha commentato l'attrice, ringraziando i giornalisti cine- della pellicola, uscita nelle sale a maggio con Euro Pictures, credono più alla vita, ma quando si incontrano avviene uno mi anni anche Malcolm McDowell e Vincent Lindon.

44 cinemagazine cinemagazine 45 Hamilton behind the camera Nastri d’Argento 2017 a Muccino GABRIELE BACK HOME! di Francesca Palmieri

Dopo undici anni e quattro film hollywoodiani, Gabriele Frey e Joseph Haro, con la colonna sonora firmata da Lo- Muccino chiude la lunga parentesi americana e torna in renzo Jovanotti. Italia, festeggiato ai Nastri, dopo l’ultima Mostra di Venezia, Uno sguardo sui ragazzi, come agli inizi della sua carriera in per L'estate addosso, che a Taormina proprio per questa Come te nessuno mai, in una sorta di ‘diario di formazione’ nuova ‘svolta’ riceve per il suo rientro, il Premio Hamilton che i Giornalisti cinematografici hanno segnalato, quest’an- Behind the camera Nastri d’Argento 2017, interpretato tra no, anche in uan specuale ‘cinquina’ dedicata ai film che, gli altri da Brando Pacitto che ha già ricevuto, a Roma, il mai come in quest’ultima stagione, hanno raccontato Premio Biraghi 2017. problemi, speran- Muccino - che nel 2013 ze, crisi, delusioni, aveva vinto il Nastro per attese e difficoltà la migliore sceneggiatura di una generazione per Ricordati di me e nel nel cuore di una cri- 2007 un Nastro speciale si che non passa. aveva lasciato l’Italia per I giovani del suo la sua avventura ameri- film sono alla ricer- INTO THE DREAM cana nel 2006, con La ca della loro iden- ricerca della felicità. tità e del senso Una felicità hollywoodia- della vita. “Si incon- na che ha continuato a trano, si esplorano, inseguire due anni dopo si conoscono e si con Sette anime (2008), mettono in gioco”, poi con Quello che so dice Muccino, che sull'amore (2013) e Padri nel film esprime, e figlie (2015), dirigendo star internazionali tra le più amate, attraverso loro, il suo punto di vista sull’amore, sulla cre- da Will Smith a Gerard Butler, da Uma Thurman a Russell scita e sulla vita. L'estate addosso che ha rappresentato, Crowe. come Muccino ha sottolineato più volte, il suo ‘ritorno a Nel 2010, un primo ritorno a casa con Baciami ancora, Itaca’ esprime la voglia di raccontare con semplicità e leg- nel quale aveva ritrovato dopo 9 anni i personaggi (ormai gerezza i passaggi importati della vita che non hanno nulla adulti) de L'ultimo bacio. Ma un tuffo italiano l'ha fatto poi di superficiale”. Passaggi di una strada che attraversa con- anche qualch mese fa, per accompagnare a settembre l'u- tinenti e tappe personali, tra chilometri di pellicola e ciak, scita italiana de L'estate addosso, un ritorno al suo cinema insomma, in un viaggio che oggi riporta Muccino a casa. dell’esordio, on the road, sul mondo giovanile girato tra San Per ricominciare, ancora una volta, da qui? Francisco e Cuba, con Brando Pacitto, Matilda Lutz, Taylor Glielo auguriamo

KHAKI NAVY SCUBA AUTOMATIC46 cinemagazine SWISS MADE cinemagazine 47 ROBERTO FAENZA NASTRO D’ARGENTO

Cinquant’anniALLA di CARRIERA coerenza, cercando la verità su Emanuela Orlandi. Cronaca di un film annunciato di Mario Di Francesco

Cronaca. Il delitto di via Poma. Il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi (La verità sta in cielo) e prima ancora l’assassinio di don Puglisi da parte di Cosa nostra (Alla luce del sole). Politica. Nel 1978, piu’ di quindici anni prima della fatidica "discesa in campo" di Silvio Berlusconi, esce con un titolo inconsapevolmente profetico (Forza Italia), un provocato- rio film di montaggio dedicato agli intrecci della politica nazionale e dei poteri forti anni Settanta dopo il decennio precedente del cosiddetto “miracolo economico”, (quel film fu ritirato dal mercato perché vedeva tra i protagoni- sti Aldo Moro, da poco detenuto nella prigione del popolo delle BR e lo stesso Moro lo citò come elemento di giudi- impegno, mai tradito, e alla sua speciali attenzione per zio nei documenti ritrovati dopo la sua esecuzione). l’attualità e per il racconto della realtà e infine per le sue Società. Escalation: in chiave grottesca la società dei con- approfondite inchieste giornalistiche molte delle quali alla sumi in un film talmente controcorrente che ebbe subito base dei suoi lavori. problemi con la censura per alcune sequenze considerate Il suo ultimo impegno è emblematico: si tratta, come det- audaci (una consacrazione immediata per il regista ‘ribel- to del caso mai risolto, di Emanuela Orlandi, la giovane le’, fama che crebbe con il successivo H2S, criticato a cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983 alla qua- sua volta per una natura ‘violenta e drammatica’ tanto che le Faenza ha dedicato La verità sta in cielo affidando la venne sequestrato dalla magistratura romana pochi giorni storia cinematografica al racconto di due giornaliste, una dopo l'uscita e mai più messo in circolazione. columnist di una tv inglese () incaricata di rin- Comunicazione. Ha insegnato a Washington comunica- verdire il cosiddetto cold case dopo le rivelazioni seguite zione di massa: argomento che ha seguito anche in cam- agli arresti per i risultati delle indagini di “Mafia capitale” e po cinematografico quando alla Sapienza di Roma è stato un’inviata di una trasmissione tv che invece ha appena re- chiamato a tenere lezioni proprio sull’argomento. gistrato le confessioni di Sabrina Minardi (Greta Scarano) Insomma i film, i libri, le sceneggiature di Roberto Faenza, ex fidanzata del boss della banda della Magliana Enrico Nastro alla carriera 2017, sono tutti all’insegna dell’impe- De Pedis, interpretato da . Il boss, gno civile e morale e alla ricerca di una verità sulla quale secondo alcuni investigatori, era stato coinvolto nel caso non c’è mai, però, una sceneggiatura ‘a tesi’. prima di essere ucciso da un esponente della sua stessa Una posizione in perfetta sintonia con l’etica dei giornalisti, banda e sepolto, con grande sorpresa di giornali e detec- dei cronisti, degli scrittori che hanno scelto nella propria tive, nella suggestiva, antica e riservata cornice della Chie- professione di non dimenticare un’etica imprescindibile. sa di Sant’Apollinare. Perché? Lo ha confermato anche Anche per questo Il Direttivo del Sngci all’insegna di una Papa Bergoglio: «La verità è in cielo». militanza professionale che esprime da sempre ha deci- Ma proprio al MAXXI, abbracciando Roberto Faenza il fra- so non a caso nell’anno de La verità sta in cielo di siglare tello di Emanuela, Pietro Orlandi, che continua a seguire con il Nastro anche la coerenza di cinquant’anni di attività da 33 anni la vicenda terribile della sua scomparsa insiste: di Roberto Faenza, 74 anni, torinese, in omaggio al suo «Io non ci credo – dice– la verità e’ qui in terra».

cinemagazine 49 PREMIO WELLA NASTRI D'ARGENTO 2017 JASMINETRINCA IL SOGNO DI FORTUNATA VINCE ANCHE NELL’IMMAGINE

Fortunata combatte contro la fatica di vivere: è una parruc- stimato e ammirato, a portare il cinema nella vita di Jasmine chiera a domicilio, va nelle case di chi economicamente Trinca, agli esordi appena diciottenne, quando nel suo liceo sta meglio di lei. Ha una vita drammatica, mille problemi furono organizzati i provini per La stanza del figlio (2001). Un ma un solo sogno: aprire il suo piccolo salone, per trovare debutto accolto da una nomination ai David e ai Nastri d'ar- finalmente quell’equilibrio e quell’autonomia, anche nella gento, ma soprattutto dal primo Biraghi come rivelazione), creatività di un lavoro che ama, che le permetterà di vivere per il suo misto di purezza, fragilità e forza. tranquilla anche con una figlia che non riesca più a gestire Da allora, l'attrice romana cresciuta a Testaccio dove vive da sola…E’ bella, naturalmente bella e fiera anche nel suo con la figlia Elsa di 8 anni, che riceve quest'anno anche il look essenziale e fatto di niente. Con una testa accesa di un premio Nastri d’Argento -Wella, si è costruita un percorso biondo aggressivo come le sue reazioni col mondo perfet- impressionante attraverso una serie di incontri professionali ta per la spudorata bellezza del suo personaggio. E’ anche sempre d'autore:da La meglio gioventù di Marco Tullio Gior- con questa che disegna un’immagine vincente in questo dana, per cui le arriva il primo Nastro d'argento (condiviso film. Come non darle il premio Nastri d’Argento Wella 2017? Maya Sansa, e ), a Roman- Le arriva imprevedibilmente insieme al Nastro per la miglio- zo criminale di Michele Placido, da Piano solo di Riccardo re interpretazione da protagonista, piccolo coronamento Milani, alla giovane studentessa che diventa angelo della di un successo personale avviato solo poche settimane morte in Miele di (2013), che insieme a Un fa a Cannes. E le arriva, questo premio, da una giuria che giorno devi andare di , le fa vincere il suo se- conferma l’apprezzamento per condo Nastro d'argento. il film attraverso un protagoni- Senza dimenticare variazioni smo che è oggi solo una con- (per ora ancora rare) in com- ferma. Vediamo perché: questo media con Manuale d'amore di ruolo dirompente per il quale a Giovanni Veronesi; il sodalizio Cannes per primo il Delegato con un cineasta francese genia- generale Thierry Fremaux ha le e provocatorio come Betrand evocato il riferimento pasoli- Bonello, che l'ha voluta per niano di Mamma Roma, è alla L'apollonide e Saint Laurent e sua forza interpretativa, una un grosso film d'azione interna- forza che conferma le sue qua- zionale, The Gunman di Pierre lità esaltata da una fierezza che Morel, a fianco di Sean Penn e filtra già dalla scelta del look. Javier Bardem. ''Quando Sergio Castellitto mi "Ogni film lo vivo come una mis- ha parlato la prima volta di Fortunata, eravamo a Lampedu- sione'' diceva qualche anno fa in un'intervista a Repubblica. sa, ospiti di una rassegna dove aveva vinto il premio della Un impegno assoluto che le ha permesso di lasciare il se- giuria proprio il film che avevamo girato insieme - ha rac- gno anche con Fortunata di Sergio Castellitto, per cui ha contato l’attrice. Lui aveva ritrovato un vecchio racconto di vinto il premio come migliore attrice nella sezione Un certain Margaret Mazzantini mai pubblicato. Mi sembrava un ruolo Regard a Cannes ed è stata in corsa per la quinta volta ai impossibile da rifiutare, che mi avrebbe dato la possibilità di Nastri d'argento. "Dedico il premio – ha detto l'attrice sulla mettere in scena una donna cosi diversa da tutte quelle in- Croisette - alle donne che sono portatrici di vita, a mia ma- terpretate finora. E cosi diversa da me''. In comune l'origine dre che mi ha insegnato l'integrità di Fortunata e a mia figlia in un quartiere popolare: ''l’attaccamento alle radici è saldo” che ha 8 anni come la figlia di Fortunata e che stamattina ha spiegato ancora Jasmine aggiungendo: “la cosa che si è messa a piangere e protestare perché non ero con lei più mi piace in una donna, in una madre è che sia buona, stasera". Ma “devo molto a Sergio e Margaret – ha aggiunto una qualità che non è innata, si impara facendo” Ecco per- - che mi hanno affidato la loro creatura, che si sono fidati di chè le è piaciuto di una madre raccontare l’inadeguatezza, me; poi tutto è venuto con naturalezza, con la forza, la de- dell’imperfezione, purchè sia in buona fede, peerò''. E' sta- terminazione, la rabbia di questa donna che ci ha uniti tutti ta la voglia di incontrare , che aveva sempre sul set, spingendoci a dare il meglio".

50 trovacinemagazine il salone più vicino a te sfogliando il sito cinemagazine 51 www.arthairstudios.it album del 2015, "La rivoluzione sta arrivando", firma la co- "Donkey Flyin' In The Sky", scritta da Santi Pulvirenti per Grazie al film di Edoardo De Angelis ha battuto tutti i candidati in gara, lonna sonora: «Sono stato felice anche di aver preso dei In guerra per amore di Pif. da Giuliano Sangiorgi a Lorenzo Jovanotti, giovani musicisti che rappresentano il film» ha detto San- Arisa (che nel film è anche attrice) rinnova il sodalizio con da Emma e Arisa a Thony, Taviani e Travia, Stefano Di Battista giorgi. «Oltre ai ho chiamato dei Jazzisti dal Giuseppe Anastasi, l'autore de "La notte" e del brano vin- , l’opera di Pavarotti cantata da Salvatore Cordella citore di Sanremo, "Controvento", affiancato stavolta da che fa musica in tutto il mondo. Sono stato felice di aver Cheope e Federica Abbate per "Ho Perso Il Mio Amore" guardato ad altre realtà». nella colonna sonora di La verità vi spiego sull'amore di E' invece una prima collaborazione quella di Giuliano Ta- Max Croci. Jovanotti torna a collaborare con Gabriele viani e Carmelo Travia e con Ferzan Ozpetek, per le musi- Muccino in L'estate addosso, firmando il brano omonimo, MUSICA&CANZONE che di Rosso Instanbul: «Ferzan ci ha subito spiegato che di cui è autore della musica con Christian Rigano e Riccar- voleva poca musica, ma melodica e incisiva – ha spiegato do Onori e i testi con Vasco Brondi. Infine Emma è la voce Taviani a Ciak -. Voleva una melodia che rimanesse in te- di “Quando Le Canzoni Finiranno”, scritta da un cantauto- sta allo spettatore, un tema forte, qualcosa – cito le sue re raffinato come Diego Mancino insieme a Dario Faini, per INDIVISIBILI parole – come Via col vento o Love Story. Insomma, una La cena di Natale di Marco Ponti. cosa da nulla». Apparentemente è un lavoro di secondo o terzo piano. al Per le canzoni, in gara con Avitabile, torna la cantautrice di là della trincea, dietro agli attaccanti, ma cura un aspet- condi Francesca Pierleoni Enzo Avitabile e attrice Thony, stavolta solo in veste di interprete per to fondamentale: l'atmosfera, che in un film è tutto''.

E’ il racconto delle periferie del mondo di Enzo Avitabile dentro la sua verità che si siano visti da diverso tempo a che ha spopolato quest’anno ai Nastri, eccezionalmente questa parte". sia nella canzone che nella musica. Ha battuto vincitrici di Nino D'Angelo che come autore di colonne sonore ave- Sanremo come Emma e Arisa, la Napoli di Nino D'Angelo, va già vinto il David di Donatello e il Nastro d'argento per la prima colonna sonora firmata da Giuliano Sangiorgi, il Tano da morire di Roberta Torre, ha accettato di tornare nuovo capitolo del sodalizio tra Jovanotti e Gabriele Muc- nel ruolo per il noir tra le strade di Napoli, Falchi, del figlio cino ma anche una cantautrice raffinata come Thony. Toni. Musiche con echi neomelodici e del fado, ''ma an- Sono stati loro quest’anno i protagonisti in gara nelle cin- che sonorità cinesi e temi più epici, cercando di evitare la quine della colonna sonora e della miglior canzone ai Na- ripetitività sintetica dei polizieschi americani” ha spiegato stri d'Argento. l'autore, sottolineando che per lui la più grande ambizione Imbattibile a conti fatti e doppia la presenza di Avitabile, sarebbe “essere ricordato come il padre di Toni D'Angelo”. che per Indivisibili di Edoardo De Angelis, è composito- L'eroina di tutti i giorni di "Sole cuore amore" di Daniele re delle musiche e anche autore del brano "Abbi Pietà di Vicari è accompagnata dalle note jazz di Stefano Di Batti- Noi", che interpreta anche insieme alle due protagoniste sta: ''Quel suo modo di suonare il sax, così passionale e allo del film, Angela e Marianna Fontana. Il musicista, che per il stesso tempo perfetto, elegante - ha spiegato il regista - ha film ha già vinto quest'anno un premio al Bifest, due David fornito fin da subito la chiave per interpretare la città un po’ di Donatello, un Ciak d'oro e un Globo d'oro, ha amato la- astratta nella quale è ambientato il mio racconto”. vorare con De Angelis ''che ammiro da sempre per la sua Anche Giuliano Sangiorgi raddoppia nelle candidature ai ricerca di linguaggio” dice “cruda e diretta ma al contempo Nastri in Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi: profondamente poetica. Indivisibili è uno dei film più calati oltre a esserci con due canzoni dei Negramaro dal loro

52 cinemagazine cinemagazine 53 Angela e Marianna Fontana, Daphne Scoccia, Andrea Carpenzano, Brando Pacitto, Ludovico Tersigni Valentina Bellè, Giacomo Ferrara

MAXXITra RomaBIRAGH e Taormina I la carica dei giovani protagonisti

Angela e Marianna Fontana per Indivisibili, Daphne Scoccia dei Biraghi 2017, creature speciali nate anche per cantare tion tv –fu un Gesù a 10 anni e via via visto fino al successo in english poi sul set con i Taviani per Fenoglio e nell’ultimo protagonista di Fiore (con Josciua Algeri che se n’è andato – hanno vinto il Nastro con Avitabile, come interpreti cano- clamoroso delle tre serie di Braccialetti rossi- e di recente in di Francesca Comencini, Ferrara, invece, chietino di monta- improvvisamente, troppo presto) poi grazie a L’estate ad- re…- e simbiotiche a parte il loro legame speciale anche se vari videoclip; in cinema? Concretamente l’anno scorso è gna, viene dal teatro e da Suburra (fa Spadino) e dimostra dosso e a Piuma anche Brando Pacitto, star di Braccialetti con diverse sfumature estetiche. Molto molto brave (e bra- stato il suo buon trampolino, diretto da Muccino e Johnson già sostanza e ironia. rossi nella fiction tv, i due premi condivisi con Nuovo Imaie vo De Angelis con la sua regia) emergono per personalità coprotagonista sciolto ed efficace. Oltre a questi premiati, Occhio infine al ragazzo padre simpaticamente inadeguato per i protagonisti giovani del film di Claudio Amendola Il per- ma anche con una dolcezza speciale, gemelle mediterra- segnalazioni per Andrea Carpenzano, 22 anni pescato da di Slam Ludovico Tersigni, 27 anni, personaggino di punta messo 48 ore fuori. E, ancora, il terzetto delle menzioni spe- nee e ormai anche ‘divisibili’. Bruni per fare da ‘spalla’ al gigante Montaldo, poi nel film di anche delle rinnovata serie Tutto può succedere. ciali, tra menzioni al maschile da non sottovalutare affatto Daphne Scoccia è il vero Fiore di Giovannesi: notata in una Amendola e nell’inedita opera prima dei fratelli D’Innocenzo; Un quadro interessante ma del resto, da alcuni anni è iperau- nel panorama dei giovani che i Nastri segnalano quest’anno trattoria dove faceva la cameriera ha saputo incarnare un lo si vedrà presto anche nella serie Immaturi. Segnalato an- mentato il numero degli absolute beginners, dei debuttanti attraverso il Premio che ha già abbondantemente laureato personaggio complesso in un film che continua a mietere che Vincenzo Crea da poco maggiorenne che nel sorpren- trovati e scelti da registi giovani e maturi, nella quotidianità la nuova generazione di protagonisti degli ultimi anni. Svet- consensi e apprezzamenti anche attraverso i suoi protago- dente esordio di Andrea De Sica (a 11 anni debuttò nella fic- di altri lavori o nelle scuole. Un neorealismo 2.0 he ha trovato tano nelle scelte di quest’anno le nuove ‘sorelle Fontana’ nisti. Daphne, così romantica e forte, che ha dedicato, come tion, poi con la Morante in Appartamento ad Atene) Valenti- nel Premio Biraghi non solo un monitoraggio interessante con il loro stile particolare anche nella canzone. Sono ovvia- noi dei Nastri il suo premio a Josciua. E’ na Bellè e Giacomo Ferrara in un incontro che fa scintille lei ma una sorta di piccolo archivio del nuovo. Che passa alla mente le folgoranti Angela e Marianna Fontana 19enni della romano anche il 21enne Brando Pacitto, look ormai ‘gia- 25 anni lui 26 sono i vincitori del Biraghi Nuovo Imaie- Bellè storia disegnando il casting che verrà provincia casertana, vero motore di Indivisibili, nel palmarès maicano’, attore dalla duttilità già sperimentata in tanta fic- è veronese con studi newyorkesi, nel cast dei Medici made (m.d.r.)

54 cinemagazine cinemagazine 55 E ancora con i NASTRI 71

Un’iniziativa promossa dai "suoi"attori anche agli effetti di problematiche, apparentemente solo con il Sngci per ricordare l’agente sindacali, che influenzano la qualità delle relazioni fra gli in- talent scout di un’intera generazione dividui. Ma soprattutto sono due film che ci parlano della quotidianità nella crisi sociale del lavoro che non c’è o è precario, soprattutto nel caso di Vicari con una sensibilità speciale nel ritratto di una protagonista che entra con for- za nella galleria dei più significativi personaggi di un nuovo neorealismo”. A Taormina il cast femminile di 7 minuti con Placido e in rappresentanza di Vicari premio anche a Isabel- la Ragonese e Francesco Montanari Cinque "pezzi" non troppo facili da promuovere in sala Cinque titoli, cinque ‘pezzi’ non troppo facili soprattutto da trovare in sala, che meritano invece di essere più visti, re- cuperati oltre una distribuzione difficile, magari dal circuito delle rassegne e dei festival di qualità. Il SNGCI ha deciso di segnalarli all’attenzione degli esercenti più attenti al cinema indipendente ma anche dei direttori di festival e dell’asso- PREMIO GRAZIELLA BONACCHI ciazionismo culturale. Sono titoli che esprimono opzioni a Simone Liberati (Cuori puri) diverse e che i Giornalisti invitano a far circolare di più e meglio. Inaugurano simbolicamente un’iniziativa riservata Seconda edizione del ‘Premio Graziella Bonacchi’ a Taor- al cinema indipendente, o comunque ad autori e titoli ca- mina non solo per ricordare chi ha lanciato tanti giovani at- paci di portare sullo schermo contenuti e storie capaci di tori, ma per segnalare, anche quest’anno, nel suo nome, un provocare nuove emozioni. O cogliere spunti di denuncia e talento giovane dell’ultima stagione. E il premio, dopo aver riflessione sociale poco frequentati anche da molto cinema lanciato con il Sngci Alessandro Borghi va quest’anno a Si- d’autore. Ecco i titoli: -Cronaca di una passione di Fabrizio mone Liberati, protagonista del film opera prima di Roberto Cattani, L’accabadora di Enrico Pau, La notte non fa più De Paolis Cuori puri. paura di Marco, My di Bruno Colella e Talking to the Graziella Bonacchi, è stata l’agente che ha sostenuto le trees di Ilaria Borrelli sulla piaga del turismo sessuale sulle generazioni più giovani e affermate del cinema italiano bambine, in Thailandia con affetto, attenzione e un’amicizia che una scomparsa prematura hanno interrotto troppo presto. In suo nome, un La sottoscrizione per la piccola premio importante per il talento più giovane. Algeri figlia di Josciua Il SNGCI con la dedica a Josciua Algeri aderisce alla sotto- Un premio speciale a scrizione per la sua bambina. Josciua è stato protagonista Potenza e Sartoretti per Monte di Fiore con Daphne Scoccia, solo un anno fa a Cannes Dai giornalisti anche un Premio ai due attori protagonisti di conquistava tutti con la sua simpatia e la sua gioia di rico- Monte di Amir Naderi, Claudia Potenza e Andrea Sartoretti minciare a vivere, dopo gli anni degli errori e del carcere mi- “per l’impegno speciale in una prova di interpretazione an- norile, grazie al film di Claudio Giovannesi Fiore. In sua me- che fisicamente durissima.” moria i premi dedicati alle ‘scoperte’ dell’anno, gli esordienti di talento tra i quali sarebbe stato certamente il suo nome. I premi speciali per Il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani 7 minuti e Sole cuore amore per ricordarlo a chi ha sorriso e si è divertito e commosso di Dai Nastri d’Argento due premi speciali a 7 minuti di Miche- fronte a questa sua prima interpretazione invita il pubblico le Placido e Sole cuore amore di Daniele Vicari, due film a rivedere il film e chi vorrà a partecipare alla sottoscrizione che nel panorama della produzione 2017 hanno lasciato un lanciata dagli "amici di Josciua"e avviata da Giovannesi con segno importante, oltre che per la qualità cinematografica, Valerio Mastandrea e Daphne Scoccia con Bim e la squa- per l’attenzione particolare ai temi del lavoro. “Segnano un dra dei produttori e distributori di Fiore . significativo ritorno al cinema civile – spiega il Sngci - rac- Si puo’aderire su paypal all’indirizzo che segue. contando la realtà sociale con uno sguardo, come avviene Grazie a chi vorrà farlo. nel film di Placido, alle dinamiche dei rapporti umani e [email protected]

56 cinemagazine cinemagazine 57 cinemag 2017 ok.pdf 1 19/06/17 19:10

Il PREMIO NINO MANFREDI 2017 per l’interpretazione originale dell’opera prima di Simone Godano Moglie e marito FAVINO&SMUTNIAK Premio Manfredi 2017 Per ricordare il grande Nino, con il trofeo creato da Le Colonne, omaggio esclusivo voluto dalla moglie Erminia

Il gioco del 'trasferimento' di personalità da un corpo all'al- tro (madre e figlia, padre e figlio, amici, coniugi, nemici o amanti) è un topos particolarmente popolare nelle comme-

C die, sprattutto degli ultimi anni, ma diventa particolarmen- te interessante quando permette a una coppia di attori di M svelare ancor di più le sfaccettature del proprio talento. E' Y quanto accade con la 'strana coppia' che riceve quest'an- CM no a Taormina il Premio Manfredi –come sempre sul palco

MY dei Nastri da qualche anno per ricordare insieme alla mo- glie Erminia e alla famiglia il grande Nino- Kasia Smutniak CY e Pierfrancesco Favino protagonisti insieme in Moglie e CMY marito, divertente e originale opera prima di Simone Go- K dano. Nel film sono Sofia e Andrea, sposati da dieci anni e vicini al divorzio. Un folle esperimento scientifico però li fa ritrovare prigionieri l'uno nel corpo dell'altra, dando vita a una serie di situazioni tragicomiche nelle quali gli attori sfo- gano tutta la loro vis comica, ironica e autoironica. Non una novità per la verità: Favino, romano, diplomato all'accade- mia d'arte drammatica, dov'è stato allievo di Orazio Costa è un interprete amato dai grandi autori, italiani e stranieri (solo per fare qualche nome Amelio, Bellocchio, Montaldo, Giordana, Spike Lee, Ozpetek, Ron Howard) ma ha anche no, da Benvenuto presidente! di Riccardo Milani al trionfo esplorato la commedia in tutti i suoi toni (anche grazie al italiano e internazionale di Perfetti sconosciuti firmato da teatro, un amore che non abbandona). Dalla saga drame- Paolo Genovese. Per interpretare il ruolo di Moglie e mari- dy firmata Muccino (con cui tornerà presto sul set) L'ultimo to ''mi sono preso un po’ della mia femminilità, quel lato che bacio/ Baciami ancora, allo scatenato Posti in piedi in para- tutti noi maschi abbiamo e facciamo finta che non esista. diso di , passando per il blockbuster action/ Lo dico senza problemi, sarebbe figo per qualche giorno fantasy comedy nei panni di Cristoforo Colombo Una notte essere nelle vesti della tua compagna, sapere cosa pensa al museo. e cosa prova, dentro. Lo dico io che in famiglia sono cir- Una doppia strada seguita anche da Kasia Smutniak: figlia condato da donne'' aveva raccontato Favino (a Rolling Sto- di un generale dell'aeronautica militare polacca, arrivata nel ne) dal set del film. Mentre per Kasia Smutniak la cosa più mondo dello spettacolo prima come modella e poi, come difficile in Moglie e marito è stata ''cercare di non restituire attrice, ha debuttato proprio nella commedia comica con un’immagine stereotipata dell’uomo – ha detto a Repubbli- Al momento giusto di Panariello (2000). E' stata volto di ca - ma riprodurre quella sensibilità e dolcezza che possie- storie intense, come Nelle tue mani di Peter del Monte o de il personaggio di Favino. La cosa particolare è proprio Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek, ma non ha mai ab- che più mi avvicinavo a questo nucleo e più mi allontanavo bandonato la commedia, con più di un exploit al botteghi- proprio dallo stereotipo scontato del maschio". (fr.pierl.) www.bellinicanella.it

cinemagazine 59 Una Mostra che si inaugura proprio nei giorni dei Nastri celebra i grandi disegnatori dei manifesti di tutti i tempi TAORMINA CINEMA E SOGNI Una collezione unica, originale Se sono in molti a conosce- di vere e proprie opere d'arte re il titolo, il regista, l'attore provenienti dal Palazzo Mari- o attrice protagonista, po- nozzi di Montecosaro (Macera- chi sono invece in grado di ta) e per la prima volta esposta identificare gli autori della a Taormina, al Palazzo del Ci- grafica pubblicitaria. A loro nema, dal 30 giugno insieme ai è dedicata questa mostra Nastri d'Argento 2017. Fino al 1° che con la loro bravura evo- Ottobre. La mostra "Disegnatori cativa hanno contribuito a di sogni", organizzata da Taor- creare la grande magia del mina Arte in collaborazione con cinema. il Museo del cinema a pennello Due sezioni special in di Montecosaro e curata da Nin- esclusiva per la mostra a ni Panzera e Paolo Marinozzi è Taormina saranno dedicate il cinema raccontato attraverso alla filmografia in Sicilia con i bozzetti dei manifesti di oltre i bozzetti dei manifesti di Il cento anni di storia del cinema Gattopardo, Il giorno della italiano e internazionale. Dipinti civetta, A ciascuno il suo, Il rari, vere e proprie opere d’arte, bell'Antonio, Cavalleria ru- realizzati dai maggiori disegna- sticana, ed una dedicata tori, tra cui: Ballester, Capitani, ai film vincitori dei Nastri Martinati, Brini e De Seta ma d’Argento. «Un'occasione anche dei loro eredi naturali Ci- straordinaria per tutti colo- riello, Cesselon, Nano, Manno, ro che amano l’arte o che Geleng, Avelli, Iaia, Nistri e Mos. L'unico museo di bozzetti semplicemente sono curiosi di vedere i capolavori dipinti al mondo che si trasferisce in parte a Taormina, al Palazzo per i film che hanno segnato in qualche modo la loro vita» del Cinema, con le sue fantastiche immagini di manifesti ha dichiarato l’Assessore al Turismo della Regione Siciliana di film, per accompagnare il visitatore occasionale o il Anthony Barbagallo che ha sostenuto il progetto fin dall’i- turista, in un viaggio cinematografico indimenticabile. Un nizio, ribadendo il valore che la mostra assume anche per patrimonio di inestimabile valore culturale che raccoglie il turismo culturale. i quadri e i disegni realizzati a mano prima della stampa Il progetto è sostenuto dall’Assessorato Regionale Turi- della locandina vera e propria in occasione dell’uscita di smo, dal Ministero per la Coesione Territoriale, da Sensi un film, Ben Hur, I vitelloni, La grande guerra, Colazione contemporanei, dalla Sicilia Film Commission e dai Co- da Tiffany, I soliti ignoti, Sedotta e abbandonata, Poveri muni di Taormina e Messina e la Città Metropolitana di ma belli, C'era una volta il West, Per un pugno di dollari, La Messina con la collaborazione del Sindacato Nazionale dolce vita e tanti altri. Giornalisti Cinematografici italiani.

60 cinemagazine cinemagazine 61 RED CARPET ECCEZIONALE A ROMA PER LA PRIMA REUNION DEI PREMIATI ITALIANI DALL’ACADEMY.

70 DA OSCAR® ALL’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA UN OMAGGIO DEI NASTRI ALL’ECCELLENZA ITALIANA NEL MONDO

Red carpet da Oscar® in una serata eccezionale, con cosa bellissima, è come se si aprisse il vaso di Pandora (che ha mandato un saluto con foto scattata palco o qualcuno dei registi con cui ho lavorato, che hanno un parterre superstar all’Auditorium Parco della Musica, al contrario”, ha detto con la solita verve, aggiungendo in Russia, con tanto di Nastrino), , avuto coraggio a chiamarmi, perchè a volte faccio anche per concludere i 70 anni del Sngci e dei Nastri d’Argento che “se il nostro è il Paese che ha avuto più Oscar® nella Cristina Comencini, . E per Giuseppe cose folli”, ha commentato con la voce rotta dall’emozione. con un segno internazionale e un omaggio all’eccellenza storia, questo dimostra la grandezza del cinema italiano Tornatore, che del premio a Hollywood per Nuovo Cinema Ad essere festeggiati e ricordati, tra i tanti, insieme italiana nel mondo. Sul palco, dopo un po’ di storia dei e il bene che ha fatto nel mondo. Sì, viene proprio il Paradiso come del primo Nastro avuto per Il Camorrista – ovviamente a Gianfranco Rosi che quest’anno Nastri con il documentario di Antonello Sarno Nastri 70: desiderio di farne parte”. il primo premio della sua vita – conserva un bellissimo ha rappresentato l’Italia nella corsa agli Oscar® argento vivo e il saluto di Piera Detassis, presidente della Sul palco foto di gruppo per lui con Elda Ferri, nomination ricordo: “E’ stata un’esperienza emozionante, che ha con Fuocammare, i cinematographers – come li chiamano Fondazione Cinema per Roma ospite della serata con come miglior produttore per La vita è bella: “Divido questo segnato un momento importante della mia vita – afferma – a Hollywood – Giuseppe Rotunno, Vittorio Storaro, tre l’etichetta di Cityfest, via con un testimonial d’eccezione premio con lei e con , con cui facciamo Ho poi continuato a lavorare senza pensarci sempre, sono volte Oscar®, e Dante Spinotti, per le scenografie Dante come , che ha ricordato un palmarès sepre tutto insieme – ha detto ancora Benigni – Ma lo andato avanti e più che i premi, ricordo le persone che ho Ferretti e Francesca Lo Schiavo (che ha svelato: “L’Oscar® di 6 nomination e ben 4 Oscar® vinti, a cominciare dedico anche a Gianluigi Braschi, un uomo e un produttore incontrato in quelle occasioni”. a cui sono più legata è quello per The aviator, è stata una da Sciuscià, il primo film straniero – e italiano – premiato per me straordinario”. Anche per Braschi alla memoria Tra gli altri registi, festeggiato anche Gianni Amelio. sfida per noi italiani ricostruire la Golden age di Hollywood”), nella storia dell’Academy. e per Simona Paggi, nominata per il montaggioma Da Vittorio Storaro e auguri da Hollywood. E Osvaldo Desideri e Bruno Cesari, per i costumi Milena Tra i più attesi, a ritirare la special edition in replica del soprattutto per il Premio Oscar® un un applauso anche a Lina Wertmuller, prima domma in Canonero, Piero Tosi, Gabriella Pescucci, Maurizio Nastro d’Argento originale 1946, , come ‘nastrino’ nel ricordo del successo, premiatissimo anche ai assoluto ad essere candidata dall’Academy per la regia. Millenotti, Gianni Quaranta, per il montaggio Gabriella sempr mattatore della serata, che ha ricevuto anche il Nastri, de La vita è bella. Standing ovation invece per , commosso Cristiani, per scene e costumi la coppia formata da Ezio Nastro mai ritirato per La tigre e la neve e quelli di diamanti Oltre trenta gli Oscar® e le nomination sfilati sul palco: di ricevere ancora un premio tra i tanti della sua lunga Frigerio e Gabriella Squarciapino, per i costumi Ambra per i primi 60 del Sindacato: “Sono felice di essere qui e applausi anche per Paolo Sorrentino, per Gabriele carriera e anche a sorpresa un Nastro d’Oro: “Sono Danon e Antonella Cannarozzi e per il trucco e parrucco, di prendere un premio per aver ricevuto un premio, è una Salvatores in un videomessaggio assente giustificato come talmente emozionato che dovrebbe salire un altro me sul dal grande Manlio Rocchetti – un mito, appena scomparso

62 cinemagazine cinemagazine 63 Maurizio Silvi fino agli ultimi Oscar®, artisti del make-up come Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini. Da loro il racconto di un’emozione ancora fresca: “E’ stato tutto surreale, lì per lì non ci rendevamo conto di ciò che stava accadendo, rivedendo le immagini ci commuoviamo di più adesso. E si continua a sognare, andiamo dove il cinema ci chiama”. E ancora, per l’animazione, non potevano mancare Bruno Bozzetto (una citazione anche per Manfredo Manfredi) così come sono stati omaggiati per il documentario Giorgio Treves e gli autori dei corti come Stefano Reali e Pino Quartullo (nomination nel 1987 per Exit), Antonello De Leo con le produttrici Paola Lucisano e Bernadette Carranza, Andrea Jublin, Gaetano Daniele e Anna Pavignano, co- sceneggiatrice de Il postino, che ha giustamente ricordato . Gran finale, una foto di gruppo di tutti i premiati, scattata per la prestigiosa Academy holllywoodiana che l’ha richiesta, dopo aver saputo dell’evento.

64 cinemagazine cinemagazine 65 che vuol essere una difesa non solo del mondo del porno, della lettura, venne nel camerino un ragazzino biondo ma anche della libertà d’espressione”. Qualcosa che ai che parlava male l’italiano ed era lui. Mi chiese informa- giornalisti del cinema sta storicamente a cuore, come ha zioni per iscriversi alla scuola di teatro e da quel momento ricordato Laura Delli Colli. l’ho rivisto solo oggi, di nuovo”. Ha detto che i giornalisti hanno avuto coraggio e non Grandi applausi per Castel, anche lui fuori dai riflettori da è stato il solo, Amoroso, a sottolineare l’importanza, tempo: “Aspettavo il giorno in cui sarei tornato – dichiara quest’anno, di scelte che hanno privilegiato i contenuti – Ho rifiutato tanti premi ma questo Nastro lo voglio, per- più forti soprattutto nell’attualità, guardando con atten- chè parla del passato ma anche del presente”. zione al sociale e ai film più piccoli, alla scoperta, alla novi- Tra gli ospiti, premiatore d’eccezione, Renzo Arbore ha tà, alla ricerca, al talento inedito e magari più indipenden- consegnato il Nastro Speciale (per cinema e spettacolo) te. Una serata con prtagonisti speciali come Lou Castel a Fabrizio Corallo per Dino Risi Forever (cento anni ma protagonista dell’anno e ospiti speciali, da Renzo Arbore non li dimostra). Tra i due, un lungo legame professionale al grande , alla signora Carla Welby che ha emozionato con il racconto della lucidità di una fine assistita che per la prima volta ha aperto il dibattito sul tema in questi giorni rovente, nella quale non è mancato il Cinema del reale, il palmarès dei rapporto con la memoria e sono state applaudite Eleono- ra Brown, Antonella Lualdi supporter di Gianni Verdesca e del suo Sciuscià 70, 70 proprio come gli anni del Sngci che lo ha premiato. Tra i docufilm, si è imposto ’44 di Francesco Pa- DOCUFILM 2017 tierno, mentre per la categoria “cinema e spettacolo” il riconoscimento è andato a Acqua e zucchero: Carlo di NASTRI D’ARGENTO Palma, i colori della vita dell’iraniano Fariborz Kamkari. Di Palma aveva ricevuto quattro Nastri, nella sua vita, ha ricordato Adriana Chiesa: “I Nastri d’Argento erano tra i A NAPLES 44 premi preferiti di Carlo, era fiero di averne avuti tanti e li ha sempre voluti nel suo studio. I giornalisti lo hanno se- Premio speciale anche per Franca. Chaos and Creation di Fran- E PORNO E LIBERTÀ guito con affetto, forse per questo stasera qui mi sento cesco Carrozzini, opera prima di notevole interesse, nel suo in famiglia”. modo di raccontare un personaggio speciale come il mito Soz- E il miglior film sul cinema è Tre i Nastri speciali: con Gianni Minà Giorgio Pressburger zani. Il film – si legge nella motivazione del Sngci- “è un viaggio Acqua e zucchero•I colori della vita di Fariborz Kamkari alla carriera e Steve Della Casa per Perché sono un genio! nella moda, nel glamour, nel costume, nella società ma è anche prodotto da Adriana Chiesa, su Carlo Di Palma Lorenza Mazzetti realizzato con Francesco Frisari e per il risultato di un percorso speciale, interiore e insieme quotidiano, Nessuno ci può giudicare, firmato con Chiara Ronchini, privato e a tratti assolutamente intimo nel quale la forza creativa di sulla stagione dei ‘musicarelli’. Assente la Mazzetti, che una donna unica si stempera nella confidenza madre-figlio con ha avuto un piccolo infortunio, ha mandato un messag- una sincerità assoluta e non facile.” TRA MINÀ E PRESSBURGER TUTTI I PREMI AI MIGLIORI FILM DELL’ANNO gio nel suo stile ‘geniale’. Tra cinema e giornalismo, Minà Francesco Carrozzini, 1982, fotografo e con questo film al suo oltre il Papa e Fidel, ha festeggiato i suoi oltre 50 anni di esordio alla regia, è il figlio di Franca Sozzani e la sua è una storia Papa Francesco si china a stringere la mano a Fidel Castro timo. Sapevo che quell’incontro fra il Papa e Fidel Castro paticolare nel rapporto con la madre. Cresciuto con lei, senza intenso lavoro dicendo con sincerità: “Non sono uno che e mentre il lider maximo, in tuta blu, sulla sedia a rotelle, sarebbe stato un momento in ogni senso irripetibile. Non aver conosciuto a fondo il padre, ha deciso, infatti, d’accordo sta bene a tutti, ho giocato le mie carte, ho vinto e sono sembra fare perfino fatica ad ascoltare lo saluta in spagno- dimenticherò mai il momento in cui, dopo un’ora di incon- con Franca Sozzani, di dedicare proprio a una donna speciale stato sconfitto ma ho sempre avuto la volontà feroce di lo con un’ironica familiarità. Gli prende la mano e dice: “Ehi tro in cui avevano parlato di tutto, compresa la formazione come sua madre, un documentario girato con particolare sen- prima o poi regalamelo un Padre nostro…”. Una sequenza ‘comune’ – se si può dire così – dai Gesuiti, il Papa lo ha raccontare quello che mi passa vicino e l’ho fatto per una sibilità, diventato, ora, oltre il ritratto personale e l’omaggio ‘pro- che in un lampo chiude alla Casa del Cinema la maratona salutato con quella frase che ora resterà nella storia”. Natu- vita con divertimento e sacrificio. Perché fare il proprio fessionale’ alla sua storia, un autentico tributo dopo la sua morte dei Nastri d’Argento per i documentari. E la platea di fronte ralmente è tutto in un film, com’è in un film di Gianni Minà mestiere significa anche decidere di seguire il Papa a prematura, il 22 Dicembre scorso. Franca Sozzani, storica diret- a Gianni Minà – Nastro speciale dell’anno- esplode lette- L’ultima intervista di Fidel, la quarta in una vita, presentato Cuba e avere l’ultima intervista di Fidel Castro”. trice di Vogue Italia, era stata a lungo ammalata e il tumore che ralmente nell’applauso finale del pomeriggio dedicato al con grande successo anche a Toronto e ora ottima motiva- Pressburger era lontano da parecchio dalla scena cine- aveva combattuto con grande riservatezza e dignità l’ha portata palmarès del cinema meno glamour, quello che valorizza zione per sottolineare lo straordinario rapporto di Minà con matografica: “E’ un vero premio, questo. Non ci contavo via ad appena 66 anni tra racconto e giornalismo, la migliore produzione in un’a- il mestiere di una vita. più perché da tanto non faccio cinema”, afferma il regista Franca. Chaos and Creation, oltre l’icona che tra moda e giornal- rea fortemente in crescita ma ancora poco valorizzata dal Prima di questa conclusione la serata dei documentari ha che ha vinto il Globo d’oro più di 30 anni fa con Calderon ismo, per ben 28 anni, ha guidato la testata simbolo della moda e mondo dei premi. proposto l’incontro con autori e protagonisti che hanno e proprio alla Casa del Cinema ha rincontrato Lou Castel, del costume italiano nel mondo, è stata una grande talent scout (l’intuito per i più ‘grandi’ le ha fatto valorizzare protagonisti come Minà, che prima del Nastro ha ricevuto nei suoi 55 anni di letteralmente conquistato la sala. Entusiasta e orgoglioso protagonista dell’anno per A pugni chiusi di Pierpaolo de Gianni Versace, Giorgio Armani e nel mondo personaggi come giornalismo, tra i riconoscimenti prestigiosi, solo un Premio del Premio, forse il meno annunciato del palmarès Carmi- Sanctis: “Non lo vedevo da quasi mezzo secolo – rac- Bruce Weber o Peter Lindbergh) sapendo utilizzare l’immagine alla carriera della Berlinale, dice: “Ho capito in un lampo ne Amoroso che ha dedicato il Nastro a Porno e libertà “ai conta Pressburger – Ci siamo conosciuti in un teatrino di Roma, quando lessi un testo teatrale di Pinelli. Al termine di splendide modelle per lanciare alcune campagne particolari, che stava accadendo qualcosa di irripetibile in quell’at- ribelli, a chi è ‘contro’ e agli anticonformisti perché è un film che hanno lasciato un segno di denuncia e provocazione: con- tro il razzismo poi, con immagini choc, contro gli eccessi della 66 cinemagazine chirurgia estetica e le violenze domestiche. cinemagazine 67 e d’amicizia: “Fabrizio cominciò proprio con me, quando NASTRI AL MIGLIOR FILM lo presi come aiuto regista de Il Papocchio – racconta CINEMA DEL REALE Arbore – E ancora adesso lavoriamo insieme, stiamo gi- Porno e Libertà rando tre puntate su per Rai Storia”. di Carmine Amoroso Corallo ha dedicato il premio “a Risi, maestro di disincanto DOCUFILM NUOVO Naples ’44 di Francesco Patierno IMAIE e leggerezza” e anche ai suoi figli, Marco e Claudio, “che CINEMA E SPETTACOLO ne tramandano la memoria. E poi anche ad Arbore e Minà, Acqua e Zucchero: è una Collecting di diritti degli Artisti Interpreti Esecutori, che sono qui e mi sopportano, e supportano, da sempre”. Carlo Di Palma i colori della vita in Italia e nel mondo, fondata e gestita I premi speciali sono stati assegnati anche a Pippo Delbo- di Fariborz Kamkari da artisti del settore audiovisivo e musicale. no per Vangelo (che ha dato il suo saluto in collegamento telefonico), al documentario Franca.Chaos and Creation NASTRI SPECIALI Incassa e distribuisce i compensi di Francesco Carrozzini e a Franco Mariotti ‘esordiente’ alla carriera per Alcide De Gasperi-Il miracolo incompiuto. Gianni Minà – Giorgio Pressburger per la riutilizzazione delle opere filmiche e musicali. Tra le menzioni speciali, per l’attenzione al sociale, com- e per i due film movente la consegna de premio a Love is all.Piergiorgio Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti Sostiene e promuove la cultura. Welby, autoritratto di Francesco Andreotti e Livia Giunti, e Nessuno ci può giudicare Steve Della Casa alla presenza della moglie di Welby, Carla, che ha ringra- ziato i due registi perchè “hanno capito profondamente SPECIALE 70 ANNI SNGCI quanto Piergiorgio fosse attaccato alla vita e quanto noi Sciuscia’70 di Mimmo Verdesca fossimo coinvolti”. E Livia Giunti aggiunge: “Ci abbiamo messo 10 anni per fare il film, molti ci dicevano che era un PROTAGONISTA DELL’ANNO tema delicato e di nicchia, ma non ci siamo scoraggiati. Lou Castel E proprio in questi giorni non si parla d’altro che di euta- (A pugni chiusi di Pierpaolo De Sanctis) nasia”. Le menzioni di questa categoria sono andate anche a PREMI SPECIALI Crazy for football di Volfango De Biasi, Dustur di Marco CINEMA DEL REALE FRANCA. CHAOS AND CREATION Santarelli, Ero Malerba di Toni Trupia e Non voltarti indie- di Francesco Carrozzini tro di Francesco del Grosso. Per il cinema del reale, inve- ALCIDE DE GASPERI. ce, menzioni ad Assalto al cielo! di e a IL MIRACOLO INCOMPIUTO Femminismo! di Paola Columba. E ancora, per cinema e di Franco Mariotti spettacolo, menzioni a Claretta Carotenuto e al trio Fulvio DOCUFILM Wetzl, Laura Bagnoli e Danny Biancardi, rispettivamente Pippo Delbono per la regia di VANGELO per La maschera e il sorriso- L’avventura artistica di Mario CINEMA E SPETTACOLO Carotenuto e Rubando bellezza. Infine, il Premio Speciale DINO RISI FOREVER (CENTO ANNI per i 70 anni del SNGCI per Sciuscià ’70 di Mimmo Verde- MA NON LI DIMOSTRA) di Fabrizio Corallo sca, che ha ritirato un è Nastrino con il numero 70 inciso, il MENZIONI SPECIALI primo di una serie poi consegnata il 22 marzo nella serata PER L’ATTENZIONE AL SOCIALE CRAZY FOR FOOTBALL dedicata ai Nastri da Oscar®. Per la cronaca sono stati 30 i di Volfango De Biasi film finalisti su 55 ammessi alla prima selezione nella sezio- DUSTUR di Marco Santarelli ne dedicata al ‘cinema del reale’ ma sono stati quest’anno ERO MALERBA di Toni Trupia oltre 90 i titoli –tutti di una qualità particolarmente interes- LOVE IS ALL. sante- tra i quali sono stati scelti i finalisti: film presentati PIERGIORGIO WELBY, nell’anno solare, nei grandi Festival cinematografici e/o AUTORITRATTO #professione collecting: non improvvisiamo nulla nelle rassegne specializzate, poi usciti in sala o in dvd e di Francesco Andreotti e Livia Giunti sul web o trasmessi da una rete televisiva. Si tratta di titoli NON VOLTARTI INDIETRO che riguardano il cinema del reale ma anche la documen- di Francesco Del Grosso tazione sulla memoria dello Spettacolo e sempre di più la CINEMA DEL REALE ASSALTO AL CIELO di Francesco Munzi contaminazione tra realtà e fiction: conferma di un’atten- FEMMINISMO! di Paola Columba zione nuova e crescente del pubblico oltreché degli autori CINEMA E SPETTACOLO 06.46208888 -sottolinea il Sngci- per il racconto della realtà. Una tenden- LA MASCHERA E IL SORRISO www.nuovoimaie.it za che il Sngci in questi anni, unico tra i premi istituzionali L’avventura artistica [email protected] a promuovere un palmarès degno dei riconoscimenti per di Mario e Claretta Carotenuto Nuovo Imaie il lungometraggio, è particolarmente orgoglioso di conti- RUBANDO BELLEZZA di Fulvio Wetzl, NUOVOIMAIE nuare a incoraggiare. Laura Bagnoli e Danny Biancardi

68 cinemagazine cinemagazine 69 A Gianluca Santoni (Gionatan con la G) il Cinemaster 2017di Studio Universal. CORTI D’ARGENTO Il Nastro a Moby Dick di Nicola Sorcinelli Tra i premi speciali Ningyo di Mainetti e con Molly Bloom

È andato a Moby Dick di Nicola Sorcinelli, con Kasia una delle quali clandestina, in due viaggi paralleli che arriva- to da Giovanni Pompili, interpretato tra gli altri da Valentina Smutniak, il Nastro d’Argento per il miglior cortometrag- no a sovrapporsi letteralmente, alla ricerca di una salvezza Carnelutti, unico titolo di produzione italiana – il primo dal gio 2017. Vince, per l’animazione, Life sucks! But at least impossibile, a dispetto di un naufragio quasi certo. Nicola 1997 – che è stato in corsa per la Palma d’oro nel Concorso I vincitori I’ve got elbows, corto di Nicola Piovesan già diventato Sorcinelli, che nasce nel circuito degli autori indipendenti ha cortometraggi dell’ultimo Festival di Cannes. anche una web serie di culto. Così ha deciso il Direttivo affidato il ruolo intenso della protagonista a Kasia Smutniak. NASTRI D'ARGENTO Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Sngci che ha an- In Life sucks! but at least I’ve got elbows. La selezione 2017 MOBY DICK che assegnato i premi speciali a Chiara Caselli per il suo Nel progetto, scritto insieme a Matt Willis-Jones, Nicola Pio- Sono stati 50, in particolare 35 di fiction e 10 di animazione di Nicola Sorcinelli miglior corto 2017 Molly Bloom, a Pivio autore con Marcello Saurino di It’s vesan racconta ad un pubblico non solo italiano, come un i titoli selezionati ufficialmente quest’anno per i 2 Nastri . A LIFE SUCKS! BUT AT LEAST I’VE GOT ELBOWS fine anyway e al corto di produzione italiana Il silenzio di padre single e i suoi due figli riflettono sul senso della vita. questi si aggiungono una terna di giovani autori proposti di Nicola Piovesan Farnoosh Samadi e Ali Asgari, iraniani che risiedono nel dal Sngci a Studio Universal per la scelta del vincitore del (miglior corto di animazione) nostro Paese. Un riconoscimento speciale, per la speri- Menzioni e premi speciali Cinemaster 2017 nonché, come sempre, le segnalazioni mentazione eccezionale di Ningyo, ideato e scritto con Ni- Per l‘animazione proprio a Lo Steinway di Massimo Ot- fuori concorso.La Giuria, composta dal Direttivo Nazionale PREMI SPECIALI cola Guaglianone è andato a un regista rivelazione delle ul- toni e, oltre la ‘cinquina’, a Journal animè di Donato San- del Sindacato, li ha selezionati tra i 140 titoli compresi entro Gabriele Mainetti per NINGYO Chiara Caselli per MOLLY BLOOM time stagioni come Gabriele Mainetti, arrivato al successo sone, arrivato in Francia fino alla selezione dei prestigio- il limite massimo dei 20’ di durata, realizzati nell’ultima an- Pivio per IT’S FINE AWAY come Lo chiamavano Jeeg Robot proprio dopo il training si César sono andate due menzioni speciali della giuria nata e già prevalentemente proposti nei principali Festival e Farnoosh Samadi e Ali Asgari per IL SILENZIO del suo cinema breve: in Ningyo, dimostra come anche nel che segnala anche cinque titoli per la particolare atten- in molte rassegne specializzate.I Corti d’Argento sono stati segno del marketing pubblicitario si possa cogliere l’occa- zione all’attualità, soprattutto nel sociale: La viaggiatri- partner del Cinemaster. Dei Corti è stato invece partner ma MENZIONI 2017 sione di sperimentare un linguaggio inedito.. Nel palmarès ce di Davide Vigore, sulle donne migranti, Lettere a mia il Centro Nazionale per il Cortometraggio guidato da Jaco- per l’attenzione al sociale e all’attualità LA VIAGGIATRICE di Davide Vigore 2017 premi speciali segnalano la qualità di altrettanti film figlia di Giuseppe Alessio Nuzzo, reso ancora più intenso po Chessa che ha dialogato, prima della premiazione,con LETTERA A MIA FIGLIA di Giuseppe Alessio Nuzzo della selezione 2016. Sono per Chiara Caselli e Pivio. Chia- dall’interpretazione di , sull’Alzheimer No bor- gli autori e per il Sngci con Maurizio di Rienzo. NO BORDERS di Haider Rashid ra Caselli è autrice e protagonista di Molly Bloom, Pivio fir- ders, realizzato anche attraverso un esperimento di realtà OVUNQUE PROTEGGI di Massimo Bondielli ma con Marcello Saurino It’s fine anyway un premio all’in- virtuale da Haider Rashid vincitore della prima edizione di Il Cinemaster a Gianluca Santoni UOMO IN MARE di Emanuele Palamara novazione: proprio con questo corto Pivio, questa volta Migrarti, Ovunque proteggi di Massimo Bondielli, corto Gianluca Santoni, classe 1991, con il corto “Gionatan con e per l’animazione è LO STEINWAY di Massimo Ottoni senza Aldo De Scalzi, avvia infatti un progetto importante di denuncia sul caso della strage ferroviaria di Viareggio la G”, il regista vincitore del Cinemaster 2017, il progetto JOURNAL ANIME’ di Donato Sansone nel quale musica e cinema daranno vita, a breve, ad una e Uomo in mare di Emanuele Palamara, con un’interes- per giovani registi italiani organizzato da Studio Universal CINEMASTER di Studio Universal serie di 11 cortometraggi nati dalla musica, oltre il linguag- sante interpretazione di Marco D’Amore, sul ‘caso’ dei te- (Mediaset Premium sul DTT) in collaborazione con i Cor- in collaborazione con il Sngci gio semplicemente illustrativo del videoclip. stimoni di giustizia in attesa di protezione. ti d’Argento. Una giuria di esperti del Canale ha premiato a Gianluca Santoni, GIONATAN CON LA G Girato in Puglia, in mare aperto, Moby Dick –miglior corto- Fuori selezione, un premio speciale va a Il silenzio, scritto e “Gionatan con la G”, cortometraggio scelto grazie alla colla- metraggio di fiction 2017- racconta di due giovani donne, diretto dagli iraniani Ali Asgari e Farnoosh Samadi e prodot- borazione del Sindacato Nazionale Giornalisti

70 cinemagazine cinemagazine 71 Palma d’oro della 70.ma edizione di Cannes alla satira di The square film di Ruben Ostlund che, entusiasmato dalla CANNES 2017 sorpresa, ha voluto festeggiare sul palco chiedendo a tut- to il pubblico di unirsi a lui. Tra gli applausi la giuria di Pedro Almòdovar, con Paolo Sorrentino ha chiuso la 70.ma edizio- ne annunciando il palmarès accolto con entusiasmo a co- The Square minciare dalla Palma alla migliore regia per Sofia Coppola La Palma di Almòdovar (con L’inganno ha regalato a Cannes la seconda vittoria di di Laura Delli Colli (foto di Pietro Coccia) una cineasta nella storia del Festival). La regista, assente alla cerimonia, ha mandato un messaggio nel quale ha ringra- ziato fra gli altri, proprio il grande Francis, suo padre, ”per avermi insegnato ad amare il cinema ed a scriverlo” ha detto e Jane Campion, ”fonte d’ispirazione per tutte noi”. Un altro titolo tra i favoriti della vigilia, 120 battements par minute di Palma d’oro Premio della giuria The square Andrey Zvyagintsev Robin Campillo, che rievoca la battaglia civile negli anni ’90 di Ruben Ostlund per Loveless del gruppo Act Up Paris per porre al centro del dibattito so- Premio del Premio per ciale e politico la lotta contro l’Aids, ha vinto il Gran Prix della 70o anniversario la sceneggiatura Nicole Kidman Yorgos Lanthimos Giuria. ”E’ un film straordinario che quasi tutta la giuria ha Gran Prix della giuria per A Killing of amato profondamente” ha detto Almodòvar, cedendo ad un 120 Battements a Sacred Deer par minute e Lynne Ramsay attimo di sincera commozione. di Robin Campillo You Were Never Diane Kruger ha conquistato invece con grande fierezza Miglior regia Really Here. Sofia Coppola Miglior il premio della migliore attrice per In the fade di Fatih Akin, per L’i ng a n n o cortometraggio nel ruolo di una donna che cerca vendetta contro i terrori- Miglior attore A Gentle Night sti neonazisti che gli hanno sterminato la famiglia. L’attrice TUTTI I PREMI DELLA EDIZIONE: 70/A Joaquin Phoenix del cinese Qiu Yang per You were neve Camera d’Or tedesca ha dedicato la vittoria proprio alle vittime del terrori- really here Jeune Femme smo: ”Non sarete dimenticate” ha detto applauditissima sul Miglior attrice (Montparnasse Diane Kruger Bienvenue) palco. A vincere come miglior attore è stato invece Joaquin per In the fade di Léonor Sérraille Phoenix per You were never really there di Lynne Ramsey (premiata anche per la sceneggiatura, ex aequo con Yorgos Lanthimos per The killing of the sacred deer). L’attore non se l’aspettava affatto tanto che sul palco si è scusato per es- sere arrivato al Palais con un paio di sneakers al posto delle scarpe nere regolamentari..Il premio speciale per il 70/o an- niversario l’ha vinto invece l’attrice regina di questa edizione, con quattro film nel programma ufficiale: Nicole Kidman. Anche lei assente, ha mandato un videomessaggio di rin- graziamento da Nashville dove vive, ‘mimata’ ironicamente dalla verve di Will Smith. In quest’edizione annunciata in nome della grandeur per i primi 70 anni del Festival niente concorso ufficiale per l’Italia ma Jasmine Trinca alla fine ha vinto il premio come migliore attrice di Un Certain Regard per Fortunata di Sergio Castel- litto arrivato da Roma per ricevere il premio con lei, insieme alla sceneggiatrice, sua moglie Margaret Mazzantini e ai produttori di Indigo. ”Dedico questo premio a mia madre e a mia figlia”, ha detto Jasmine Trinca. E Castellitto: “Sono fiero che Fortunata stia piacendo al pubblico e alla critica e che la giuria presieduta dalla guerriera Uma Thurman abbia amato la nostra guerriera di Torpignattara”. Anche Jonas Carpignano con A Ciambra ha vinto l’Europa Cinemas La- bel come Miglior Regista Europeo alla Quinzaine des Réali- sateurs. Il film avrà il supporto dell’Europa Cinema Network, che prevede un contributo per la promozione e incentivi agli esercenti per tenere l’opera in sala. La giuria composta da

72 cinemagazine cinemagazine 73 quattro esercenti del network lo ha premiato con questa biano registro e raccontano una Sicilia diversa che diventa motivazione: “Jonas Carpignano è davvero un regista emer- bosco e lago, che ci fa scoprire i Nebrodi e in una sceno- gente europeo. A Ciambra è la sua opera seconda, che sot- grafia inedita – trovata con il supporto della Film Commis- tolinea il potere e il magico potenziale del cinema, traspor- sion siciliana, ambientano una delle storie più dure e crudeli tando il pubblico in un ambiente visto raramente, una co- della criminalità mafiosa in un immaginario che assomiglia munità Rom del Sud Italia. Grande successo per il viaggio all’ambientazione di un film di genere. “Come diceva Leo- cinematografico dei due registi siciliani Antonio Piazza e Fa- nardo Sciascia, La Sicilia è tutta una fantastica dimensione bio Grassadonia che con Sicilian Ghost Story hanno inau- e non ci si può star dentro senza fantasia” ripetono oggi i gurato la prestigiosa Semaine de la Critique. Dopo Salvo, registi a Cannes. E dalla loro capacità di intrecciare realtà che era in realtà l’opera prima tratta da quel corto, a Cannes e fantasia nasce una ghost story che mescola gli orchi e il e in contemporanea nelle sale italiane è arrivata una favola veleno gli assassini e le torture, le privazioni dell’anima e le nera in cui la tragica realtà di uno dei più efferati delitti di punizioni corporali. Vogliono continuare a fare gli attori i due mafia – quello del figlio del pentito Santino Di Matteo- rivive ragazzini protagonisti Julia Jedlikowska (Luna), polacca sublimata nella storia di Giuseppe. Qui il bambino diventa palermitana, e Gaetano Fernandez (Giuseppe) cresciuto un adolescente rapito a tredici anni dalla mafia e rinchiuso, alla Zisa di Palermo, tutti e due per la prima volta debuttanti proprio come accadde al piccolo Di Matteo per 779 giorni, sul grande schermo. Li affiancano, professionisti, gli atto- quando fu poi strangolato e sciolto nell’acido. Nell’incon- ri Sabine Timoteo, Vincenzo Amato, Filippo Luna e Nino tro tra realtà e fantasy i registi aggiungono ai personaggi Prester. Quest’amore- più forte di tutte le possibili omertà Luna, la ragazzina sua compagna di classe, innamorata di sull’orrore mafioso- come in una tragedia scespiriana su- lui, che non si rassegna alla sua misteriosa scomparsa e blimerà l’incubo nel sogno immortale di una fantasia nera. pur di ritrovarlo sarà pronta a ribellarsi al silenzio omerto- Popolata da mafiosi temuti come orchi e, alla fin fine, anco- so e alla complicità indifferente del mondo che li circonda. ra una volta da fantasmi apparsi sullo schermo di questo Grassadonia e Piazza stavolta diventano spiazzanti, cam- Festival, dopo quelli, deludenti, del film inaugurale.

70 ANNI DI CANNES TRA CLAUDIA E MONICA Foto di gruppo senza fuochi d’artificio ma sotto un autentico firmamento di stelle, a Cannes che ha festeggiato i suoi 70 anni con la reunion delle Palme d’Oro di tutti i tempi, dei Presidenti di Giuria, dei Premi eccellenti di interpretazione collezionati in sette decenni dal meglio del cinema internazionale. In una sola sera insomma 70 anni di divismo, di mondanità, di successi, di mercato e di cultura in una sfilata di griffe con la mondanità internazionale sulla montèe des marches più attesa di quest’edizione. Per spegnere le candeline sulla torta del Festival all’Italia sono arrivati anche Nanni Moretti, , Valeria Golino, Dario Ar- gento, Matteo Garrone ed è tornata Monica Bellucci. E il Festival ha chiesto di fermarsi anche a Sergio Castellitto che ha appena presentato il film uscito in sala anche in Italia. Con Paolo Sorrentino il Direttore Thierry Fremaux ha voluto les italiens del cinema più amati in Francia accanto al meglio del cinema francese e del divismo internazionale. Tutti insieme per una serata di festa blin- data in un clima che ha abolito eccessi e fuochi d’artificio. In sala e ancor più nel ricevimento sono entrati tra gli altri Oliver Stone, Diane Kruger, Lambert Wilson, Sandrine Bonnair, Nastassja Kinski Abel Ferrara, Salma Hayek, Sofia Coppola, Mathieu Kassovitz, Charlize Theron, Alfonso Cuaron, Guillermo Del Toro, Alejandro G.Inarritu, Elle Fanning, Agustin Almòdovar Laetitia Casta, Cécile De France, Colin Farrell, Emmanuelle Beart, Valérie Donzelli, Marion Cotillard, Nicolas Winding Refn, Emmanuelle Devos, Naomi Kawase, Abderrahmane Sissako, Jacques Doillon, Fatih Akin, André Dussolier, Tilda Swinton, Adrian Brody, Nicole Garcia, Jean- Pierre Jeunet, Marthe Keller, Michel Hazanavicus, Kristin Scott-Thomas, Diego Luna, Paul Lavedir e ancora, Jerzy Skolimowski, Gael Garcia Bernal, Ludivine Sagnier, Céline Sallette, Antonio Banderas, Amos Gitai. Tra gli attori hanno sfilato anche Kristen Dunst, Juliette Binoche, Benicio del Toro e Christoph Waltz. Insomma un parterre des rois straordinario in un fine serata a porte chiuse, con una cena altrettanto esclusiva che ha concluso una giornata storica, iniziata con il photocall indimenticabile dei 70.

74 cinemagazine cinemagazine 75 DOLCE & GABBANA PRADA Un doppio premio speciale dei Nastri a due protagonisti dei film anni '70 ROBERTO CAVALLI con un omaggio al cinema di genere e a tanta comicità DSQUARED FAUSTO PUGLISI GIVENCHY SAINT LAURENT 70 nei 70: serata di gala per UOMO - DONNA - ACCESSORI - JUNIOR PHILIPP PLEIN SALVATORE FERRAGAMO ALBERTA FERRETTI BANFI&GIORGIdi Romano Milani GIORGIO ARMANI ERMANNO SCERVINO CHIARA FERRAGNI PHILIPPE MODEL MISSONI CAPUCCI MOSCHINO KENZO HERNO SIMONETTA RAVIZZA ANTONIO MARRAS MONCLER ETRO FENDI VALENTINO BLUMARINE Ancora una coppia popolare, dopo un tempo in cui è stata giovanissima in si di un cinema già insidiato dalla tv, l’omaggio dello scorso anno a Carlo e vetta allo star system made in Italy. E se il pubblico, almeno le performance TORY BURCH Enrico Vanzina. La coppia però questa grazie a Lino, alias Pasquale Zagaria, di quel cinema tra commedia e costu- PAOLO PECORA volta è una coppia per caso, una sola oltre cinquanta titoli in quel decennio in me non le ha abbandonate. BURBERRY sera, per concludere con i Giornalisti cui, un pò come capitò al grandissimo Eleonora, icona 70 tra le ninfe di un Cinematografici la carrellata in corto di Totò, la critica arricciava il naso sulla cinema che anche grandi autori spo- CORNELIANI quest’edizione. Di chi stiamo parlan- qualità artistica delle sue performance gliavano allora, in ogni senso, dei suoi ERMENEGILDO ZEGNA do? Lino Banfi e insie- ma lui spopolava tra cornetti e ragazze stessi pudori è stata tra le più giovani me sul palco di Cortinametraggio per in guèpiere , finendo, oltre il sessomat- regine di quegli anni schizofrenici nel TOD'S i 70 nei 70 che, nel segno di un com- to di quei ‘filmetti’ ‘medi’ che facevano racconto di un’Italia divisa al cinema FAY pleanno importante – appunto i primi camminare l’industria anche al top del- tra autorialità e divertissment popo- HOGAN 70 anni della sua storia- il Sindacato le sequenze più cult di tutti i tempi, tra il lare. Lino, che si è regalato per i suoi Nazionale Giornalisti Cinematografici fischietto di Oronzo Canà e i peperon- primi 80 un’autobiogrfia ricca di gu- CHURCH’S Italiani, tradizionalmente ospite della cini capaci di rendere piccanti anche stose e non solo nostalgiche ‘madelei-

STONE ISLAND O manifestazione di Maddalena Mayneri gli amori più comici. ne’, non sapeva neanche, allora, che S dedica ad una delle stagioni meno ri- Perché questa carrellata? Per un pic- da nonno sarebbe stato ancora più INVICTA R

U cordate, celebrate, premiate e forse più colo risarcimento ad un cinema che …Libero ma nel suo ‘genere’, quello

TORY BURCH D

rimosse dal cinema italiano come i miti- spesso anche i giornalisti , per non par- di unacomicità consumata prima del

O ci anni Settanta del grande scontro tra lare dei premi, dimenticano e ricordare cinema sul palco dell’avanspettaco- GRAN SASSO I

R il cinema d’autore e il cinema di genere. anche a noi stessi – sì, anche a noi he lo, era già’cult’ e amatissimo. Cosa è DIESEL E Grazie dunque a Eleonora che ha de- abbiamo distribuito riconoscimenti e successo dopo lo sappiamo. Ma par-

L

SIMONETTA A ciso di regalarsi per i suoi magnifici attenzione a generazioni di protagoni- liamone una sera…E sor(ridiamoci) in-

V

sessant’anni la sincerità di un’auto- sti ‘impegnati’ e non sempre popolari sieme sapendo che la comicità, come

I

D biografia in cui dice tutto, ma proprio - che quando si dice 70, nel cinema, il successo, è cosa molto seria.

O tutto, senza reticenze né falsi pudori bisogna dire grazie, se tante troupes A Eleonora e Lino , per l’occasione, un

T su di sé, ma ovviamente sul cinema di hanno trovato lavoro nonostante la cri- riconoscimento alla carriera dal Sngci.

O F WWW.PARISITAORMINA.COM cinemagazine 77 DAVID DI DONATELLO DAVID GIOVANI Enzo Avitabile David di Donatello, Ciak, Globi d’Oro MIGLIOR FILM Pierfrancesco Diliberto per In guerra per Indivisibili La pazza gioia di Paolo Virzì amore MIGLIORE CANZONE ORIGINALE MIGLIOR REGISTA DAVID SPECIALE ALLA CARRIERA Negramaro "Lo sai da qui" Paolo Virzì per La pazza gioia Roberto Benigni nel film Non è un paese per giovani MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA scritta da Giuliano Sangiorgi , per La pazza gioia nell’album "La rivoluzione sta arrivando" MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA prodotto da Sugar , per Veloce come il vento GLOBI D’ORO MIGLIOR MONTAGGIO MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONI- GLOBO D’ORO ALLA CARRIERA Cecilia Zanuso NON SOLO Dario Argento La Pazza Gioia STA Antonia Truppo per Indivisibili GRAN PREMIO MIGLIOR FOTOGRAFIA MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA DELLA STAMPA ESTERA Ferran Paredes Rubio Valerio Mastandrea per Fiore Restaurare il cielo di Tommaso Santi Indivisibili MIGLIOR FILM MIGLIORE SCENEGGIATURA MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE NASTRI... La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu Nicola Guaglianone, Marco Danieli per La ragazza del mondo MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE MIGLIOR ATTORE Barbara Petronio, Ecco tutti i Premi 2017 Nicola Guaglianone, Barbara Petronio Renato Carpentieri Edoardo De Angelis ed Edoardo De Angelis per La tenerezza di Gianni Amelio Indivisibili per Indivisibili MIGLIORE ATTRICE MIGLIORI COSTUMI MIGLIORE SCENEGGIATURA ADATTATA Isabella Ragonese Massimo Cantini Parrini Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti per Il padre d’Italia di Fabio Mollo Indivisibili e Salvatore De Mola per La stoffa dei sogni SCENEGGIATURA COLPO DI FULMINE

La pazza gioia della vittoria: alla 61.ma edizione dei David di Donatello, successo per MIGLIOR PRODUTTORE La pazza gioia di Paolo Virzì Angela e Marianna Fontana Attilio De Razza e Pierpaolo Verga e Francesca Archibugi Indivisibili il film di Paolo Virzì che ha vinto sia come migliore pellicola, sia per la migliore regia. per Indivisibili COMMEDIA CIAK ALICE/GIOVANI E ancora, Valeria Bruni Tedeschi ha trionfato come migliore attrice protagonista e, sul MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Lasciati andare di Francesco Amato Fiore di Claudio Giovannesi palco, molto emozionata, ha voluto condividere il premio con l’altra protagonista e ani- Michele D’Attanasio per Veloce come il MIGLIORE OPERA PRIMA RIVELAZIONE DELL’ANNO vento La ragazza del mondo di Marco Danieli Daphne Scoccia Fiore ma della storia, Micaela Ramazzotti. Il film è stato premiato anche per il miglior sceno- MIGLIORE MUSICISTA MIGLIOR FOTOGRAFIA MIGLIOR PRODUTTORE grafo, Tonino Zera, e per il migliore acconciatore, Daniela Tartari. In tutto, ha ottenuto Enzo Avitabile per Indivisibili Daria D’Antonio per La pelle dell’orso Claudio Bonivento 5 riconoscimenti. La pazza gioia aveva ricevuto 17 candidature, lo stesso numero di MIGLIOR CANZONE ORIGINALE di Marco Segato Il permesso – 48 ore fuori Enzo Avitabile con “Abbi pietà di noi” MUSICA ATTORE NON PROTAGONISTA Indivisibili di Edoardo De Angelis, che ha portato a casa 6 David: per il miglior produt- per Indivisibili Enzo Avitabile per Indivisibili Luca Marinelli tore (Attilio De Razza e Pierpaolo Verga), la migliore sceneggiatura originale, scritta da MIGLIORE SCENOGRAFO di Edoardo De Angelis Slam – Tutto per una ragazza Nicola Guaglianone, Barbara Petronio ed Edoardo De Angelis, per la migliore attrice Tonino Zera per La pazza gioia DOCUMENTARIO e Lasciati andare MIGLIORE COSTUMISTA L’uomo che non cambiò la storia ATTRICE NON PROTAGONISTA non protagonista (Antonia Truppo), per il migliore costumista (Massimo Cantini Parrini) Massimo Cantini Parrini per Indivisibili di Enrico Caria Jasmine Trinca e per le musiche di Enzo Avitabile, vincitore anche come autore della migliore canzone MIGLIOR TRUCCATORE CORTOMETRAGGIO Slam – Tutto per una ragazza originale, “Abbi Pietà Di Noi”. Luca Mazzoccoli per Veloce come il vento Penalty di Aldo Iuliano OPERA PRIMA MIGLIOR ACCONCIATORE La ragazza del mondo Marco Danieli Tra gli altri film che gareggiavano con il più alto numero di candidature, Veloce come Daniela Tartari per La pazza gioia COPPIA DELL’ANNO il vento di , che ne aveva 16, ha avuto 6 premi: per la migliore interpreta- MIGLIOR MONTATORE Michele Riondino, Sara Serraiocco zione da protagonista di Stefano Accorsi, per la fotografia di Michele D’Attanasio, per Gianni Vezzosi per Veloce come il vento CIAK D'ORO La ragazza del mondo MIGLIOR SUONO MIGLIOR MANIFESTO MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA i migliori effetti digitali realizzati da Artea Film & Rain Rebel Alliance International Net- Angelo Bonanni, Diego De Santis, Indivisibili Micaela Ramazzotti La Pazza Gioia work, per il montaggio di Gianni Vezzosi, per il miglior suono di Angelo Bonanni, Diego Mirko Perri, Michele Mazzucco Giorgio Aureli per Studio 360 MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA De Santis, Mirko Perri, Michele Mazzucco e per il trucco di Luca Mazzoccoli. per Veloce come il vento BELLO&INVISIBILE Renato Carpentieri La tenerezza MIGLIORI EFFETTI DIGITALI Fiore di Claudio Giovannesi MIGLIOR REGIA Tra gli altri vincitori, per la migliore interpretazione da non protagonista si è distinto Va- Artea Film & Rain Rebel Alliance MIGLIOR SONORO Gianni Amelio La tenerezza lerio Mastandrea per Fiore.La cerimonia di premiazione, la prima senza Gian Luigi Ron- International Network IN PRESA DIRETTA CIAK D’ORO MIGLIOR FILM di, con Giuliano Montaldo presidente ad interim dell’Accademia del Cinema Italiano, è per Veloce come il vento Valentino Gianni (AITS) La pazza gioia di Paolo Virzì MIGLIOR DOCUMENTARIO Fabio Conca (AITS) PREMI SPECIALI stata trasmessa in diretta da Sky, su Sky Cinema Uno, con la conduzione di Alessandro Crazy for football di Volfango De Biasi Indivisibili CIAK D’ORO SPECIALE Cattelan. Si è svolta agli Studi De Paolis di via Tiburtina, a Roma.Un momento speciale MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA MIGLIORE SCENOGRAFIA SERIAL MOVIE Silvio Orlando è stato dedicato a Roberto Benigni, che ha preso dalle mani di Montaldo il David Spe- Io, Daniel Blake di Ken Loach Carmine Guarino The young Pope MIGLIOR FILM STRANIERO Indivisibili SUPERCIAK D’ORO ciale alla Carriera. Animali notturni di Tom Ford MIGLIORE COLONNA SONORA Ficarra e Picone

78 cinemagazine cinemagazine 79 Ottava edizione del riconoscimento assegnato a dalla famiglia con il SNGCI e CSC nell’ambito del Festival del Cinema Europeo. Il Premio Mario Verdone 2017 a LA RAGAZZA DEL MONDO di Marco Danieli

Il Premio Mario Verdone 2017, quest’anno alla sua ottava e Valerio Mastandrea) e uno di ospiti internazionali (Agniesz- Amatemi di Renato De Maria. A lei è stata dedicata anche other fictions di Jo Sol (Spagna, 2016); My happy family di edizione, è stato assegnato da Carlo Luca e Silvia, nel ricor- ka Holland, Nuri Bilge Ceylan, Stephen Frears) sono stati i una mostra fotografica e una rassegna di film. Nana & Simon (Georgia, 2017); Rosemari di Sara Johnsen do del padre, il prof. Mario, a Marco Danieli per La ragazza protagonisti della 18.ma edizione del Festival del Cinema Il giorno di Francesco Maselli è stato il 6 aprile con l’Ulivo (Germania, Danimarca, Norvegia, 2016); The constitution del mondo. L’annuncio a Lecce in conclusione del Festival Europeo, tornato a Lecce dal 3 all’8 aprile, con un omaggio d’Oro alla Carriera e due cortometraggi riscoperti : Ombrel- di Rajko Grlić (Croazia, Repubblica Ceca, Slovenia, 2016); del Cinema Europeo, con la seguente motivazione: “Perché a Totò, in occasione del 50° anniversario della sua scompar- lai (1952) e Storia di Caterina (1953), scelti all’interno di una When the day had no name di Teona Mitevska (Belgio, Re- con una regia sicura e di grande equilibrio, che già dimora sa. La direzione, come sempre, è stata di Alberto La Monica retrospettiva delle sue opere. pubblica di Macedonia, 2017); Hands of a mother di Florian un interessante rigore stilistico, trasforma la storia di un e Cristina Soldano con un’apertura il 3, è affidata proprio alla Sul fronte straniero, il 5 aprile è stata la volta di Agnieszka Eichinger (Germania, 2016). amore proibito nel racconto di un’emancipazione che sfida serata Totò, con la presentazione in anteprima mondiale di Holland, a cui va l’Ulivo d’Oro alla Carriera ed è stata cele- Per il secondo anno, spazio alla commedia, con una sezio- divieti e condizionamenti. Un film che affida al talento di due Chi si ferma è perduto di Sergio Corbucci, nella versione re- brata con Spoor, il suo ultimo film, presentato alla scorsa ne di 5 opere in anteprima italiana: The bloom of yesterday giovani attori, ben diretti, anche un viaggio in un mondo che staurata realizzata dalla Cineteca di Bologna e Titanus. Ad Berlinale, più una selezione delle sue opere, da Attori di pro- di Chris Kraus (Austria-Germania, 2016), The carer di János svela oltre i luoghi comuni che gli appartengono”. accompagnare la proiezione, insieme al direttore della Cine- vincia (1979) a In darkness (2011). Il 6, poi, Nuri Bilge Cey- Edelényi (Regno Unito-Ungheria, 2016), Tiger theory di Ra- Il vincitore è stato scelto in una rosa di 3 finalisti nella short teca di Bologna Gianluca Farinelli, anche la nipote dell’attore, lan: il festival propone la rassegna completa dei film e una dek Bajgar (Repubblica Ceca-Slovacchia, 2016), Vincent list dei dieci titoli selezionati dal Centro Sperimentale di Elena Alessandra Anticoli De Curtis, e Carlo Croccolo, che Masterclass, moderata da Ferzan Ozpetek. Ceylan ha rice- and the end of the world / Vincent di Christophe Van Rom- Cinematografia e Sindacato Nazionale Giornalisti cinema- ha ricevuto l’Ulivo d’Oro alla Carriera e si racconterà al pub- vuto anche l’Ulivo d’Oro alla Carriera prima della proiezione paey (Belgio-Francia, 2016) e The Migrumpies. tografici italiani. Con La ragazza del mondo di Danieli, i tre blico nel corso di un incontro condotto da Valerio Caprara. In de Il regno d’inverno, che vinse la Palma d’oro a Cannes A completare il cartellone, la sezione Cinema & Realtà, in finalisti sono stati Mine di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro programma anche la presentazione del libro “Totò. Tocchi e nel 2014. L’8 aprile, per la chiusura è arrivato Stephen Fre- cui ha partecipato, tra gli altri, Peter Marcias con Silenzi e e Il grande sogno di Michele Vannucci. ritocchi”, edito dalla casa editrice Il Raggio Verde. ars che ha rucevuto l’Ulivo d’oro alla carriera e incontrato il parole (distribuito da Luce Cinecittà), il Premio Mario Ver- Quest’anno, un premio speciale è andato eccezionalmente Tra i Protagonisti del cinema italiano, il primo ospite è stato pubblico, che ha rivisto con lui The Queen (2006). Proposta done per le opere prime, ilPremio Emidio Greco, riservato a Gabriele Mainetti, per il suo esordio Lo chiamavano Jeeg Valerio Mastandrea, che il 4 aprile ha incontrato il pubblico anche una rassegna dei suoi film principali. a un giovane autore italiano di un cortometraggio, il Festival Robot. Il riconoscimento gli è stato consegnato a Roma, in e ricevuto l’Ulivo d’Oro alla Carriera, prima della proiezione Passando al concorso, si sono sfidati 12 film in anteprima in corto / Vetrina Fondazione Csc, Puglia Show, il tradizio- occasione della presentazione alla stampa del festival. di Fai bei sogni di Marco Bellocchio. Il film fa parte di una nazionale: A date for mad Mary di Darren Thornton (Irlanda, nale concorso riservato a giovani registi pugliesi under 35 Il premio è stato istituito insieme al CSC e al SNGCI, in ac- selezione di titoli interpretati dall’attore, presentati a Lec- 2016); A taste for ink di Morgan Simon (Francia, 2016); Al- anni, Short Matters! e Festival in Corto / Sessualità e corpi. cordo con la famiglia Verdone. Viene assegnato da Carlo, ce, compreso Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek, in cui bum di Mehmet Can Mertoğlu (Turchia, Francia, Romania, Infine, il festival proietta i tre film finalisti del Premio Lux del Silvia e Luca a un giovane autore (massimo 40 anni) che si è recita accanto a Isabella Ferrari. Proprio l’attrice è stata a 2016); Forest, 4am. di Jan Jakub Kolski (Polonia, 2016); Parlamento Europeo: il vincitore Toni Erdmann di Maren distinto con la sua opera prima nell’ultima stagione. Lecce il 7 aprile per l’Ulivo d’Oro alla Carriera, ma anche Home is here di Tereza Kotyk (Austria, 2016); In the blo- Ade, Appena apro gli occhi di Leyla Bouzid e La mia vita da Per il resto un tris di italiani (Isabella Ferrari, Francesco Maselli per incontrare il pubblico e accompagnare la proiezione di od di Rasmus Heisterberg (Danimarca, 2016); Living and zucchina di Claude Barras.

80 cinemagazine cinemagazine 81 È andato alla redazione di CINECITTÀ NEWS, il giornalismo (anche se ovviamente con un taglio oggi daily web ufficiale di Istituto Luce Cinecittà di- più in sintonia con i tempi e la velocità di comunica- retto da Giancarlo Di Gregorio, il Premio Lello zione del web) che non tradisce il primato della notizia Bersani, 2017, riconoscimento che il Sngci dedica, e la qualità della cronaca in un’attenzione puntuale al per il terzo anno, insieme al Busto Arsizio Film Festi- racconto dal vivo –ormai sempre di più anche con le val, guidato da Steve Della Casa, all’informazione sul immagini- dai principali Festival italiani e internazio- cinema, nel nome di un autentico ‘pioniere’ del nostro nali come dai set e dalle conferenze stampa che tutti mestiere. E’ stato infatti proprio Bersani ad inaugu- seguiamo quotidianamente. rare il racconto quotidiano della cronaca sul cinema, Il giornalismo di Cinecittà news –dice la motivazio- un’autentica novità, ai suoi tempi, che il Sindacato ne- aggiunge alla cronaca la passione per la memoria Nazionale Giornalisti Cinematografici ha celebrato e per un backstage che riesce a rendere ‘visibile’ il fin dal primo anniversario della sua scomparsa, oltre cinema anche attraverso il web. dieci anni fa, con il documentario di Antonello Sarno, “Uno stile che, superando inevitabilmente in velocità L’uomo col microfono e con la primissima edizione gli anni di Bersani- sottolinea ancora il Sindacato nel- del Premio, assegnato a pochi mesi dalla scomparsa la motivazione - ci ricorda comunque affettuosamen- di Lello al suo ‘allievo’, il grande Vincenzo Mollica. te Lello, per il ‘suo’ giornalismo, libero e fuori dale Il Premio, andato lo scorso anno a Hollywood Party, convenzioni, pur nella convivenza con le censure te- va a Cinecittà news proprio nella tradizione di quel levisive dei suoi tempi.”

1 do, ora magistralmente fotografato, da attore, proprio per E con 8 /2 regia e fotografia Bruni, in quest’ultimo film che è valso al suo sorprendente alle Giornate della Luce di Spilimbergo protagonismo anche il Nastro speciale appena consegna- to dai Giornalisti Cinematografici. Regia e fotografia faccia a faccia in un divertente confronto “Il nostro è ancora artigianato” dice Catinari che dalla ‘ge - ‘fuori set’ tra Francesco Bruni e Arnaldo Catinari, rispetti- nerazione di mezzo’ alla quale sente anche anagraficamen- vamente autore e direttore della fotografia di Tutto quello te di appartenere parla di “un cambiamento epocale" in cui che vuoi, a Spilimbergo, per l’evento inaugurale della terza ka tecnologia costruinge a superare le vecchie parole d’or- edizione delle “Giornate della Luce” in programma fino al dine ma anche le regole ‘tecniche’ di un tempo perché sul prossimo 18 giugno. L’Incontro di 8 e ½ moderato da Laura set la fotografia cinematografica, artigianato o arte che sia, Delli Colli di cui sono stati protagonisti ha svelato dietro le con la fine della pellicola e l’ingresso prepotente del digita- quinte molti particolari della lavorazione del film di Bruni, , le, ha cambiato non solo il modo di fotografare ma anche toccando sia il racconto dei rapporti più squisitamente tec- quello di verificare e gestire poi, minuto per minuto, un risul- nici dai quali è nato il film che le dinamiche più segrete del tato che prima faceva i conti con test molto meno utili e im- set, tra le pagine scritte e la guida del regista e lo sguardo mediati”. Proprio Bruni ricorda,del resto che il primo dei loro di un direttore della fotografia che ama, oltretutto, non solo tre film girati insieme, Scialla!, che segnò per lui l’esordio affiancare i suoi registi ma anche mettersi personalmente alla regia, è l’ultimo girato in pellicola da Catinari. “Ed è sta- ‘in macchina’ come operatore. to, immediatamente, anche per il modo di girare, un cam- Particolarmente in sintonia nella giornata inaugurale della biamento forte” spiega Catinari “ al quale comunque ormai manifestazione, che per il terzo anno valorizza la profes- siamo tutti già abituati, visto che oggi, solo cinque anni sionalità dei direttori della fotografia, il dialogo tra Bruni e dopo, condividiamo con il regista e con tutta la squadra Catinari, 25 anni di cinema ciascuno, l’uno come autore di dei suoi collaboratori anche l’apporto di una nuova figura decine di film -scritti,tra Virzì e Montalbano anche per la te - professionale del set, un tecnico che segue la nostra veri- levisione- l’altro come direttore della fotografia di oltre 60 fica tecnologica quotidiana con un monitoraggio determi- film firmati dal meglio del cinema italiano degli ultimi anni, nante”. Una piccola rivoluzione tecnologica, a quanto pare da Gabriele Muccino a Nanni Moretti, da Luciano Ligabue già metabolizzata, insomma, con la quale dovrà presto a Virzì, Riccardo Milani, Maria Sole Tognazzi, Carlo Verdo- fare i conti anche la formazione. Catinari concorda. E i loro ne, Roberto Faenza, Michele Placido, a Giuliano Montal- t r e fi l m i n s i e m e , a l l a fi n e , s o n o s t a t i l a m i g l i o r e c o n f e r m a .

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