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Novembre 2010 Anno XXVJI-N. 11

Austen Belano Marrone Burke Orlando Bussani Pavolini Butler Roché Starnone Dumas Tatafiore Tellkamp Van Niekerk

LIBRO DEL MESE: quel rissoso, trasversale, onnivoro OdB INTELLIGENCE: chi racconta e chi manipola, di FABIO MINI Quando la LINGUA ferisce e discrimina Come un REGIME blandisce gli INTELLETTUALI

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MENSILE D'INFORMAZIONE - POSTE ITALIANE s.p.a SPED. N ABB POST. DI. 353/2003 (conv in L 27/02/2004 n" 46] art. I, comma ì, DCB Torino ISSN'0393-3903 Editoria

Come nasce un caso letterario A partire da questo di ottobre (cfr. "L'Indice" numero dell'"Indice" il di- 2010, n. 10, p. I), scriveva di Gian Carlo Ferretti segno di Franco Matticchio (tra tante possibili e amene qui a fianco segnalerà le attività...) "preferisco con- n best seller, un "caso" e, ricerca recente già nel suo titolo: recensioni o gli articoli che frontare la mia intelligenza Uin generale, un successo li- Non è un caso che sia successo. potranno essere commenta- - se ne ho - con quella di brario o letterario, sono sempre Storie editoriali di best seller ti sul sito. Non è una novità qualcuno che ha dato segni difficili da spiegare. Si incontra- (pp. 144, € 8, Educatt, Milano assoluta, perché in realtà di averla". Questa semplice no e scontrano in proposito in- 2010). Titolo brillante, giocato molti lettori già scrivevano affermazione sintetizza l'in- terpretazioni diverse e opposte. sulla implicita possibilità-neces- ai recensori attraverso la tento di questa operazione, Anche questo primo articolo (al sità di non considerare il succes- mail pubblicata in calce ai ma a ben vedere incarna so (e il caso) come indecifrabile loro testi, ma si è trattato di anche il senso profondo di quale ne seguirà un altro nel questo giornale da sempre. prossimo numero), cerca di dar- e assoluto, e di sfidare anzi ogni dialoghi a due voci e di conversazioni private. Il Autori di libri, recensori e ne una. volta tutte quelle difficoltà, com- lettori (dei primi e dei E allora, come nasce un best plessità, imponderabili. La ricer- tentativo ora è quello di rendere accessibile e condi- secondi) si confrontano seller? Rispondere che nasce an- ca fa parte di un'iniziativa felice- mensilmente su queste pa- zitutto dal rapporto fra testo e mente formativa, che integra le visa la discussione che dalle pagine del giornale scaturisce, trasformandola in gine da ormai 26 anni, e attraverso la rete ci pia- lettore significa naturalmente lezioni agli studenti in aula con cerebbe conoscere più da vicino (e rendere più la costruzione di un prodotto-li- un pubblico dibattito. Carlo Bernardini, intervi- parlare del ruolo che in questo stato da Vincenzo Viola sull'Indice della Scuola visibili) anche le intelligenze dei nostri lettori. rapporto hanno le qualità, speci- bro da parte loro: il Laboratorio ficità, potenzialità dell'uno e le di editoria dell'Università Catto- attese, scelte, motivazioni del- lica di Milano, condotto da Ro- Seicento agli anni Duemila. che con gustosi aneddoti e retro- vrebbe essere. Ci si può interro- l'altro (per dirla qui in breve). berto Cicala con la collaborazio- Ogni scheda, firmata da uno stu- scena. L'iniziativa è seria, e meri- ;are semmai sulla mancanza del- Ma in mezzo, tra questi due ele- ne di Velania La Mendola e Ma- dente, è composta da una descri- ta un'altrettanto seria valutazio- f'intero filone della letteratura menti fondamentali, ne possono ria Villano. Laboratorio che, nel zione del prodotto-libro e da ne critica. popolare tradizionale, assai folta agire molti altri: il nome dell'au- quadro di numerose, molto pra- una ricostruzione della sua sto- La ricerca del Laboratorio mi- di best seller, da Liala a Guare- tore, il marchio editoriale, il tito- tiche e poco "accademiche" spe- ria editoriale. Scritte tra vivacità lanese non è esente da disconti- schi, da Maria Venturi a Sveva lo del libro, la copertina, il ri- rimentazioni, pubblica dal 2004 e rigore, queste schede cercano nuità e approssimazioni, e non Casati Modignani (elencati qui svolto, e ancora il lancio promo- una bella collana di "Quaderni" di razionalizzare il complicato può né vuole certamente essere sommariamente): mancanza che zionale e pubblicitario, la distri- giunta ormai a una decina di ti- intreccio di motivazioni sogget- esaustiva (il gruppo di studenti- maliziosamente si potrebbe at- buzione, l'informazione e la cri- toli, su Einaudi e Mondadori, tive del lettore e di oggettivi pro- autori-redattori, nella premessa, tribuire a un residuo e inconfes- tica dei vari media, e anche e sui mestieri del libro e sul best cessi editoriali, mercantili, mul- parla onestamente di "ipotesi di sato elitarismo. sempre più spesso l'impalpabile seller appunto. Un insieme di timediali, che può spiegare un studio e di analisi"), ma fornisce Qualche riserva si può avanza- e potente passaparola. C'è tutta- esperienze didattiche e produtti- successo. Schede perciò che af- alla fine un accurato e interes- re sui criteri generali di scelta, via un'altra condizione impre- ve, in sostanza, che in Italia vie- frontano i molti problemi di sante catalogo, per così dire, ric- dichiarati nel titolo e nella pre- scindibile: un contesto sociale, ne ad arricchire un filone in con- un'interpretazione del rapporto co anche di tracce e suggerimen- sentazione di Cicala. Non sono culturale, di costume, di gusto, tinua crescita, attraverso sedi testo-lettore, e di una documen- ti più o meno impliciti per ricer- infatti veri best seller o veri casi che sia favorevole alla liberazio- pubbliche e private. tazione delle politiche editoriali, che ulteriori. La "rosa" degli au- rispettivamente: Le città invisibi- ne delle potenzialità del testo e L'ultimo "Quaderno" del La- delle varie edizioni e traduzioni, tori e titoli scelti è molto ampia e li di Calvino e II giovane Holden delle motivazioni del lettore, boratorio milanese dunque con- e delle fortune nelle più diverse varia, rendendo tra l'altro del di Salinger, o Le lettere da Capri tanto che uno stesso libro può tiene (in ordine alfabetico) circa forme e formati, dalla critica alle tutto improduttivo il consueto di Soldati e La chimera di Vas- non avere successo alla sua pri- sessanta schede su altrettanti li- vendite, dal merchandising a gioco dei singoli vuoti e pieni, di salli, per fare solo pochi esempi. ma uscita e averlo magari qual- bri di successo, pubblicati dal tutte le possibili veicolazioni, an- chi c'è e di chi non c'è o ci do- Mentre per i titoli del passato e che tempo dopo in un contesto le loro successive edizioni la de- mutato, grazie al rilancio da par- finizione di best seller appare te di una trasmissione televisiva, impropria o arbitraria (dal Can- di un fatto di cronaca, di un dido di Voltaire al Garofano ros- film, di un articolo, di un blog, so di Vittorini ad altri), e la defi- ecc. nizione di caso si può accettare Se tutti questi elementi, o al- solo quando se ne ripropongano meno alcuni di essi, possono Nuove dall'editoria cartacea: da Ilios, giovane INA casa presso la fiera di Milano di Federico Buc- via via nel tempo certe condizio- contribuire alla nascita di un casa editrice di Bari, "Letture di architettura"; so- ci, Oscar Niemeier: auditorium a Rovello di Stefa- ni (come è accaduto per Cuore best seller, convenzionalmente no librini, bianchi e di formato atipico, larghi e no Poli ed Eugenio Faludi: Colonia marina a Cer- di De Amicis). Anche se poi caratterizzato da un vasto suc- bassi (21 x 15 cm), molto maneggevoli e piacevoli via di Luca Biancoviso, la Ilios prepara una nuova molte di queste ambiguità si cesso di vendite su tempi brevi, al tatto: "La collana nasce con l'intento di illustra- collana, "Raccontare l'architettura", che proverà a chiariscono nel corso della trat- per un caso editoriale ci vuole re (...) un'opera di architettura (...). Vi sono alcu- illustrare episodi di architettura questa volta attra- tazione. qualcosa (anzi molto) di più, ne regole alle quali ogni autore è chiamato a ri- verso il linguaggio letterario, affidandosi a scritto- D'altra parte, la tendenza a un che influenza ulteriormente il spondere: il numero di pagine, la presenza di una ri italiani affermati). uso troppo estensivo della cate- lettore. Ci vuole, in Italia e/o al- lettura tipologica dell'edificio sotto forma grafica, Da due punti edizioni una nuova collana, an- goria di caso si avverte anche nel l'estero, un insieme di elementi la presenza (...) di contenuti originali"; "illustra- ch'essa di librini, ancora più piccoli (14 x 9 cm), titolo di un altro "Quaderno" extraletterari e extraeditoriali, re" è termine usato non a caso, una delle peculia- "Zoo / Scritture animali", sorprendenti al tatto per del Laboratorio milanese: Libri e come la vivacità di un dibattito rità della collana è di proporre agli autori un pro- l'uso, per le copertine, di una carta molto porosa, scrittori di via Biancamano. Casi intellettuale, gli echi clamorosi gramma molto articolato, che chiede, intorno alla morbida, con sparse nella fibra particelle colorate, editoriali in 75 anni di Einaudi, dei media, il personale coinvol- natura monografica dei singoli testi, un linguaggio un tipo di carta più usata in ambiti artigianali; qui con presentazione di Carlo Ca- gimento e protagonismo del- divulgativo e puntuale, un apparato fotografico la scelta si vuole non solo estetica ma politica: la rena (pp. 602, € 31, Educatt, l'autore, le implicazioni sociali e che presenti materiali coevi alla costruzione carta, l'Ecomaximus Elephant Dung Paper Milano 2009). Cospicua e meri- politiche del testo, ecc. Anche e attuali, indici, ma soprattutto nuovi rilie- della Paper High, è prodotta a partire (e la tevole raccolta di saggi scaturiti qui ne sono necessari almeno vi condotti sull'esistente, confronti pun- due punti non ne sottovaluta il valore sim- da tesi di laurea, nella quale in alcuni, se non sempre tutti. Ma tuali fra progetto, realizzazione, modifiche bolico e ironico) dalla cacca degli elefanti; realtà i casi veri e propri sono certamente tutti si ritrovano in avvenute; l'obiettivo è di portare sotto una riciclata, fatta a mano, parte di un progetto di proporzionalmente e inevitabil- due casi diversissimi come Ra- nuova luce edifici ormai iconici dell'archi- solidarietà internazionale per la tutela degli mente pochi: indiscusso il caso gazzi di vita e Gomorra: diver- tettura, ma usurati da una doppia stratifi- elefanti in Sri Lanka, si può interpretare co- della Storia di Elsa Morante, che sissimi a cominciare dalle tira- cazione, quella reale che il tempo ha da me un segnale divertito di affermazione viene ben esaminato e documen- ture. to loro, attraverso i restauri o le demolizio- della natura materiale, ma capace di dis- tato in ogni suo aspetto. Questa sommaria descrizione ni, i nuovi usi, o l'abbandono, e quella che la cri- solversi senza danno, di questi librini. Grafica ele- Potrà infine interessare ai gio- di come possano nascere e affer- stallizzazione che l'immagine fotografica può ave- gante (di terzo punto, branca grafica della casa vani e valorosi ricercatori qual- marsi un best seller e un caso re favorito, spesso ripetuta e resa inefficace. La editrice), l'incipit in quarta, nessun apparato ai te- che piccola aggiunta non soltan- editoriale, apparentemente li- forza, e la singolarità, del progetto, sta anche nella sti, le pagine presentano un margine di piede mol- to curiosa: il risvolto della prima neare e logica, sottintende in lontananza di questi librini dall'ingombro, pure fi- to esteso, il codice isbn solca l'intera copertina edizione del Nome della rosa nel realtà tutta una serie di impon- sico, che spesso si destina alle pubblicazioni di ar- (dove trovano spazio anche le indicazioni di titolo, quale Eco suggerisce i "tre mo- derabili, che il mercato ripropo- chitettura. Il linguaggio accessibile, la cura grafica, autore, casa editrice, nome della collana e numero di" in cui "può forse essere let- ne continuamente, imponendo il nitore dei disegni, l'attenzione rigorosa all'inten- del volume, ripetuti in quarta e sul dorso), e vela to" il romanzo, le numerosissime per ogni best seller o caso ap- to divulgatore e il prezzo assolutamente contenuto l'immagine monocroma di un animale. Collana di edizioni pirata di Siddharta che punto analisi specifiche, non in (8 euro), oltre alla scelta di proporla in edizioni bi- progetto immaginata dalla casa editrice e affidata hanno afflitto casa Adelphi, il grado comunque di spiegare tut- lingue (italiano e inglese) e al formato che permet- alla doppia direzione di Giorgio Vasta e Dario tormentone di Quelli della notte to. Tanto più sui tempi medio- te di usare i volumi come guide sui siti, fanno di Voltolini, propone testi molto brevi di autori (nes- che ha contribuito al lancio del- lunghi del long seller o nella for- questa collana un felice esempio di invenzione edi- suna autrice fra i primi dieci) italiani, ai quali si l'Insostenibile leggerezza dell'es- tuna del classico su tempi lunghi toriale. I primi tre titoli: Adalberto Libera: casa chiede di misurarsi sul rapporto con gli animali sere, o le strumentalizzazioni e lunghissimi, con difficoltà di Malaparte a Capri di Mario Ferrari, ora alla secon- nella contemporaneità; primi titoli: Discorso fatto neofasciste del Signore degli interpretazione progressive e da edizione; Giuseppe Vaccaro: asilo a Piacenza di agli uomini dalla specie impermanente dei cammel- anelli. • crescenti. Enrico Ansaloni; Luigi Moretti: Casa delle armi nel li polari di Giuseppe Genna; Mio padre non ha mai gcferrettiStiscali.it L'occasione per tornare su Foro Mussolini di Mario Ferrari (mentre si annun- avuto un cane di Davide Enia; Alter E (Un fagiano) cia l'uscita dei prossimi, Franco Albini, Padiglione questi temi con argomenti più o di Mario Giorgi. G.C. Foretti insegna letteratura italiana contemporanea meno noti, viene offerta da una e sistema editoriale aDCnivetsità di Palma N. 11 SommariO LETTERATURE 21 VICTOR KLEMPERER E così tutto vacilla. 32 GIANNI PAGANINI (A CURA DI) Moto, luogo e tempo, Diario del 1945, di Michele Sisto di Edouard Mehl 2 Come nasce un caso letterario, di Gian Carlo Ferretti SuSANNE SCHOLL Ragazza della guerra, di Luisa Ricaldone FRANCESCO BERTO L'esistenza non è logica, Appunti, di Federico Novaro di Francesco Orilia 22 UWE TELLKAMP La torre. Storia di una moderna Atlantide, di Andrea Rota VILLAGGIO GLOBALE MATEMATICA MEMPO GIARDINELLI Gente strana, ài Anna Boccuti 4 Da Francoforte, Parigi, Londra e Buenos Aires Ragazzo di città, di Federico Novaro 33 FEDERICO PEIRETTI II matematico si diverte, di Franco Pastrone SEGNALI LETTERATURE D'OLTREMARE FOTOGRAFIA Il caso Bilal-Gatti, di Tana de Zulueta 23 MARLENE VAN NIEKERK La via delle donne, di Paola Splendore 34 PAOLO MORELLO, La fotografia in Italia 1945-1975, Chi di lingua ferisce, di Federico Faloppa di Adolfo Mignemi ZENA EL KHALIL Beirut, I love you, di Carmen Concilio Il diritto globale del più forte, di Elisabetta Grande JEAN CHRISTOPHE BAILLY L'istante e la sua forma, SIDDHART DHANVANT SHANGHVI I fenicotteri di Diego Mormorio Un modo di dar forma al mondo, di Donato Carusi di Bombay, di Elena Aime 8 Francesco Orlando critico e scrittore, di Pierluigi Pellini 35 COSIMO CHIARELLI E ELISA CIANI (ACURA DI) VIAGGI Nostro sud di Fosco Maraini, di Luigi Marfé 9 Intelligence: chi scrive e chi tace, di Fabio Mini LUIGI GARIGLIO, ANDREA POGLIANO, RICCARDO ZANINI 24 E. LUCAS BRIDGES 10 Corpi da esibire o da ingiurare, di Massimo Raffaeli L'ultimo confine del mondo. Viaggio (A CURA DI), Facce da straniero, di Cosimo Rosa nella terra del fuoco, di Enrico Alleva e Diego De Simone GIOVANNI FANELLI, Storia della fotografia di architettura, 11 La caccia ai testi inediti di Roberto Botano, SANDRA PETRIGNANI E in mezzo il fiume, di Luca Amando di Jaime Riera Rehren di Angelo Schwarz 12 L'immaginario popolare tra scienza e fantascienza, AVVENTURA ARTE di Enzo Ferrara 25 ALEXANDRE DUMAS II conte di Montecristo, di Carlo Lauro 36 PETER BURKE, La storia culturale, di Stefano de Bosio 13 Le pseudo Jane Austen, di Franco Pezzini MARIO ALBINO FERRARI, La sposa dell'aria, PALMA BUCARELLI, Cronache indipendenti. Arte a Roma 14 Dal libro di carta a quello elettronico, di Giovanna Maria Tribuzio tra il 1945 e il 1946, RACHELE FERRARIO Regina di quadri. di Gianfranco Crupi Vita e passioni di Palma Bucarelli e MARIASTELLA MARGOZZI (A CURA DI) Palma Bucarelli. STORIA Il museo come avanguardia, di Claudio Gamba LIBRO DEL MESE 26 NICOLA TRANFAGLIA Vita di Alberto Pirelli 1882-1971 15 ORESTE DEL BUONO L'antimeridiano. Romanzi e racconti, e NICOLA DE IANNI II ministro soldato, UADERNI volume primo, di Valentino Cecchetti e di Alberto Saibene di Mauro Campus 37 Camminar guardando, 12, di Chiara Piva Babele: Giustizia, di Bruno Bongiovanni NARRATORI ITALIANI 27 GIOVANNI SEDITA Gli intellettuali di Mussolini, FILOSOFIA 16 MICHELE MARI Rosso Floyd, di Giovanna Lo Presti di Roberto Barzanti 38 Effetto film: Noi credevamo di Mario Mortone, VINCENZO FERRONE Lezioni illuministiche, CLIO PIZZINGRILLI, Ritratto di una poltrona, di Giuseppe Gariazzo di Santina Mobiglia di Girolamo Imbruglia

17 DOMENICO STARNONE Fare scene. Una storia di cinema, 28 GUIDO VERUCCI L'eresia del Novecento. La Chiesa SCHEDE di Francesco Pettinari e la repressione del modernismo in Italia, di Gabriele Turi 39 LETTERATURE EMILIA BERSABEA CIRILLO Una terra spaccata, di Luigi Marfè, Mariolina Bertini, Donatella Sasso, di Antonella Cilento GIULIA GUAZZALOCA (A CURA DI) Sovrani a metà. di Federico Trocini Eloisa Morra e Irene Avataneo FRANCESCO PACIFICO Storia della mia purezza, di Marilena Renda 40 NOIR SOCIETÀ di Stefano Moretti, Rossella Durando, Franco Pezzini e Davide Mana POESIA 29 LYNN HUNT La forza dell'empatia. 41 NARRATORI ITALIANI 18 GIANNI D'ELIA Trentennio. Versi scelti e inediti Una storia dei diritti dell'uomo, di Stefano Anastasia di Alessandra Calanchi, Roberta Sangiorgi, Alberto Fea 1977-2007, di Gilberto Isella JEREMY RIFKIN La civiltà dell'empatia, ed Elisa Nocentini ADRIANO SANSA La speranza del testimone, di Marco Novarese di Stefano Verdino 42 FUMETTI di Ivan Uglio, Andrea Ceriana Mayneri, Carla Trigona ROBERTA TATAFIORE La parola fine, di Anna Maria Carpi MUSICA e Andrea Pagliardi 30 VIRGILIO BERNARDONI Verso Boheme, VICTORIEN SARDOU, CLASSICI 43 BAMBINI-RAGAZZI GIUSEPPE GIACOSA E LUIGI ILLICA Tosca e di Sara Marconi e Fernando Rotondo FONDAZIONE ARTURO TOSCANINI (A CURA DI) 19 DIOMEDE BORGHESI Orazioni accademiche, Verso Tosca, di Benedetta Saglietti 44 SHOAH di Margherita Quaglino di Elena Fallo e Claudio Vercelli ANDREA ALCIATO II libro degli emblemi, FILOSOFIA BALCANI di Massimo Scorsone di Daniele Rocca e Julian Papaproko 31 RICCARDO BELLOFIORE E ROBERTO FINESCHI (A CURA DI), LETTERATURE Marx in questione e RICCARDO BELLOFIORE 45 STORIA E TOMMASO REDOLFI RIVA (A CURA DI), Dialettica di Rinaldo Rinaldi, Maurizio Griffo, Roberto Giulianelli 20 GEORGES PEREC L'arte e la maniera di affrontare della forma di valore, di Cesare Pianciola e Andrea Stratta il proprio capo per chiedergli un aumento, di Luca Bianco JUDITH BUTLER Soggetti di desiderio, 46 ARCHITETTURA HENRI-PIERRE ROCHÉ Don Juan, di Lina Zecchi di Gianluca Giachery di Cristina Bianchetti

DIZIONARIO DEI FILM Da tavolo, di movimento, di Laura, Luisa di carte, di parole, e Morando Morandini di ruolo, popolari, di Ellen Lupton di Pierre Bourge, Jean Lacroux di Walter Guadagnini 2048 pagine fanciulleschi, intelligenti, Edizione italiana e Nicolas Dupont-Bloch 384 pagine, 37,50 euro • con licenza annuale online 29,20 euro idioti e altri ancora, a cura di Marco Brazzali Seconda edizione italiana • con CD-ROM per Windows più qualche giocattolo e Remigio Decadi 352 pagine, 30,50 euro 192 pagine, 30,00 euro e licenza annuale online 36,60 euro di Andrea Angiolino • in CD-ROM e licenza annuale online 16,60 euro e Beniamino Sidoti • versione per iPhone, iPad e iPod touch 14,98 euro 1192 pagine, 32,00 euro www.zanichelli.it ZANICHELLI da FRANCOFORTE da BUENOS AIRES Camilla Valletti Francesca Ambrogetti Si è conclusa la settimana di fieristica Mario Vargas Llosa che riceve finalmen- di Francoforte. È trascorso poco meno te il premio Nobel e Gabriel Garda Màr- di un mese eppure, a dispetto dell'im- quez che si riscopre come scrittore attra- mane sforzo organizzativo e della parte- verso la pubblicazione dd suoi discorsi più cipazione mondiale, non sembra che significativi: le sorprese non sono di certo questo appuntamento sia davvero deci- mancate nel panorama recente della lette- sivo per le scelte editoriali che si com- ratura latinoamericana. I due autori, da piono nell'anno. Gli operatori, agenti e tempo in aperto constrasto tra di loro, si so- editor, lavorano prima e dopo i giorni no trovati accanto nelle librerie. Dopo l'an- della fiera, non durante. Come se fosse nuncio da Stoccolma, i libri più recenti del- necessario un surplus di finto rituale fat- lo scrittore peruviano sono riapparsi negli to di contatti e relazioni de visu perché i scaffali insieme all'ultima fatica dd colom- titoli da comprare o tradurre si facciano biano. Yo no vengo a decir un discurso è la testo reale, e non solo oggetto di e-mail raccolta di ventidue interventi di Garda inoltrate di mano in mano, di consulen- Màrquez, che ha sempre dichiarato di te in consulente, per attraversare la lun- odiare i discorsi, ma ha accettato di pubbli- ga trafila che guida alla pubblicazione. carli. E come titolo del libro ha scelto quel- Necessità che può apparire stravagante, lo del suo primo discorso in pubblico. Era o perlomeno controcorrente, rispetto a il 1944, aveva diciassette anni e, suo mal- una fase che sembra avere superato il grado, era stato incaricato di tenere il salu- cosiddetto "peso della carta". Un peso to ai compagni alla fine dd liceo, tant e che, che, nonostante i progressi tecnologici e come esordio, disse: "Mi domando che fac- le riflessioni dei sociologi della lettura, VILLAGGIO GLOBALE cio arrampicato su questa pedana io che ho ha ancora una sua gravità, una sua forza sempre considerato i discorsi il più terrifi- specifica e autoriflessiva tale da imporre ticolarmente interessante, perché ci di- (un editore londinese un giorno si la- cante degli impegni". L'ultimo intervento è il confronto concreto, la materialità di ce molto sul genere e sulla sua diffusio- sciò sfuggire che il Nobel è solo "un quello pronunciato all'Accademia spagnola una conversazione che almeno si svolga ne nel mondo intero. E anche sulla ma- Booker minore, per la letteratura stra- della lingua, in un omaggio per il suo ot- in un contesto ad essa deputato. Gli im- nipolazione che ha avuto, come qualsia- niera"). Se chi scrive avesse avuto un tantesimo compleanno, e in mezzo ce ne mensi spazi suddivisi come cellette di un si altro mezzo di comunicazione. L'au- voto, tuttavia, tale voto sarebbe andato sono tanti altri, molti inediti e alcuni molto alveare, dove, a due a due, gli operosi tore è uno svedese, Fredrik Stròmberg, a Room di Emma Donoghue, un ro- noti, come quello del Nobel. "Rileggendo- addetti moltiplicano gli incontri della giornalista e redattore del magazine manzo sottile e commovente che parte mi ho capito la mia evoluzione come scrit- durata di mezz'ora intorno ai titoli "più "Bild&Bubbia", la bibbia svedese del da un'idea terrificante: Jack, il narrato- tore", ha commentato il grande autore co- caldi" - testi letti in modo discontinuo fumetto nonché uno dei giornali più an- re di cinque anni, ha vissuto la sua vita lombiano, che ha affrontato nei suoi inter- su cui si hanno opinioni arbitrarie e po- tichi al mondo dedicato interamente al in compagnia della mamma in una mi- venti non solo argomenti letterari ma altri che certezze -, sono i luoghi sacri dove genere. Il titolo del suo ultimo lavoro è nuscola stanza senza finestre che a sten- che gli stanno molto a cuore: l'ecologia, i si consuma, a dispetto di una modernità La propagande dans la BD. Un siècle de to contiene un letto, una piastra elettri- problemi del suo paese, il futuro dell'edu- non così accettata, la legalizzazione del- manipulation en images (dall'editore ca, un bagno e una tv. Apparentemente cazione in America Latina. Le novità del la lettura. Contraddizioni e scarti di un Eyrolles). Una lettura davvero istrutti- nulla potrebbe essere più orribile, ma panorama letterario del continente riguar- mondo sospeso tra accelerazione e len- va, non soltanto per gli amanti dei fu- per Jack, che non ha altri punti di rife- dano anche il ruolo di spicco che ha avuto tezza congenita. metti. Anzi, un lavoro che primaria- rimento, "Stanza" è un mondo di calo- l'Argentina nella sua veste di paese invitato mente gli storici dovrebbero guardare re, allegria, e piccole abitudini. Con la alla Fiera del libro di Francoforte, nella con interesse. Mostra infatti come la mamma il bimbo compone poesie, gio- quale sono state presentate le traduzioni in propaganda abbia agito anche su que- ca al lancio dei cuscini e discute se varie lingue di libri rappresentativi di di- sto genere, forse più che su altri mezzi mangiare verdura faccia bene. Dono- versi momenti e diverse correnti, di autori di comunicazione. I fumetti sono popo- ghue scrive attraverso la voce di Jack, e affermati ma anche di giovani promettenti da PARIGI lari, riempiono e formano l'immagina- dà vita a un mondo magico e pertur- all'inizio della carriera, scelti per stimolare Marco Filoni rio comune delle generazioni, spesso bante, diviso in Spazio di Fuori, che il ricambio, oltre alla storia dei minatori ci- giovani e giovanissimi che hanno una esiste solo in tv, e Stanza, come la chia- leni sopravissuti per miracolo nel deserto di Chiunque sia entrato almeno una vol- naturale disposizione a ricevere le opi- ma il bimbo, perché gli piace il modo in Atacama, che ha ispirato vari autori i qua- ta in una libreria francese, saprà bene nioni (non avendo ancora uno spirito cui i nomi propri riescono a trasforma- li, prima ancora della fine della vicenda, che un genere più di ogni altro riempie critico), anche quelle più sfumate. Del re ogni cosa, persino Pianta e Tappeto, già stavano preparando la cronaca o la scaffali su scaffali: i fumetti. Comics, co- resto, il vettore dei fumetti è l'immagi- in personaggi. A poco a poco le rifles- versione romanzata. In molti dei paesi la- me dicono gli anglofoni. O graphic no- ne, e sappiamo quanto questa possa es- sioni del bambino ci rivelano una terri- tinoamericani si è celebrato o si sta per vel, come ormai diciamo noi. Qui sem- sere efficace e potente. Inizia così un bile verità. Madre e figlio sono prigio- celebrare il bicentario dell'indipendenza. plicemente BD, l'acronimo di bande des- lungo viaggio nella propaganda del No- nieri di un uomo misterioso, Old Nick, E si stanno moltiplicando le collane e i li- sinée. Hanno un successo enorme, con vecento fra Europa, Unione Sovietica, che viene e va, protetto dalla notte, e bri storici, spesso con una revisione di indici di vendita che farebbero invidia a Stati Uniti, Cina e Giappone, Cuba. E "fa cigolare il letto di mamma", mentre episodi sui quali sembrava che fosse già qualsiasi scrittore ed editore di narrati- le immagini ci raccontano la propagan- Jack sta nascosto nel guardaroba. Com- stato scritto tutto. va. Ora è appena uscita una novità par- da più becera: gli ebrei manipolatori e piuti cinque anni, Jack non è più dispo- ingannevoli; i neri stupidi e servili come sto a dare Nick per scontato, e le sue bambini non cresciuti; qualche supere- domande continue spingono infine Ma Refusario roe americano pronto a sculacciare Hi- a rivelare la verità: la storia di una ra- Le immagini tler; e altre scemenze simili, fra razzi- gazza che si prepara al college, incontra Le immagini di questo numero sono smo e xenofobia, ma anche politica e un uomo cattivo, viene rapita e rinchiu- sa nel capanno da giardino di quell'uo- tratte da Mario Dondero dello Sguar- religione, o il rapporto fra uomini e do, della Vita un film del Novecento. donne. Altri esempi: la guerra è affasci- mo. Una volta che la verità viene a gal- nante e affatto pericolosa; fumare ma- la, la vita nella prigione diviene insop- Fotografie, testo di Antonio Gnoli, rijuana rende inevitabilmente matti; portabile e i prigionieri infine riescono Galleria Ceribelli, Lubrina Editore, abortire equivale alla dannazione eter- a fuggire. Nella seconda parte del ro- Bergamo 2010 na. Insomma, un viaggio attraverso le manzo, i due imparano a vivere nel immagini più scandalose e controverse, grande mondo di Fuori, il "pianeta A p. 5 Contadine turche (1965) quasi tutte introvabili se non inedite. T.V. che parla solo di noi", come dice A p. 10 New Shakespeare. Theatre Immagini che fanno pensare. Qui rac- Jack. Alcuni critici hanno notato le so- di Londra: morte di Giulio Cesare (re- contate e spiegate, contestualizzate, miglianze tra il romanzo di Donoghue e gia di Lindsay Anderson) (1968) adatte quindi anche ai fruitori più gio- le tragedie vere di Elisabeth Fritzl, Na- A p. 11 Manchester - George Best vani. Ai quali, una volta tanto, è indiriz- tascha Kampusch e Sabine Dardenne. (anni '60) zata una benevolissima e istruttiva pro- E, in realtà, è difficile non mostrarsi so- A p. 12 Lo scrittore americano d'ori- paganda. spettosi di una trama che riecheggia gine armena William Saroyan a Parigi • in copertina John Thornton è erro- l'interesse voyeuristico dei media per (1959) neamente diventato Thornthon, rapimenti e abusi sessuali. Ma l'elegan- A p. 16 La legione araba in Giorda- te romanzo di Donoghue non ha niente nia (1965) • il soprannome di Bertrand Russell, in comune con il lurido sensazionali- Bertie è diventato Berti nel titolo di da LONDRA smo del noir di cronaca. L'allegria di A p. 32 Valencina de la Conception pagina 14, Florian Mussgnug Jack e la sua inesauribile energia - il Siviglia (1961) A p. 34 London: Downing Street • a pagina 23 le copertine dei libri di suo istinto infantile a mettere tutto in La notizia è ufficiale: il Man Booker discussione - non sono solo trucchi n°10 (1967) Trocini (recensito da Jacopo Rosatelli) A p. 36 Parigi, Teatro Argentino: e di Benedetto Croce (recensito da An- Prize 2010 va a Howard Jacobson, au- narrativi, ma il cuore di questo straor- dinario e originalissimo romanzo. Diffi- Spettacolo Luxe per la regia di Alfredo giolo Bandinelli) sono state invertite. tore di The Finkler Question. Per il suo romanzo sentimental-umoristico sulla cile non innamorarsi di Jack e Ma, il cui Arias (1973) Ce ne scusiamo con lettori, autori e vita ebraica londinese, Jacobson merita amore e la cui immaginazione trionfano A p. 37 Irlanda: caccia alla volpe nel recensori. la fama che di solito accompagna l'am- sugli orrori della prigionia. Connemara (1968) bitissimo premio letterario britannico caso Hnisce in tribunale Un Papillon curdo che parla inglese di Tana de Zulueta

el mese di settembre ho risposto al- Nl'invito della difesa a testimoniare nel processo contro il giornalista Fabri- zio Gatti dell'"Espresso", tuttora in cor- so presso il tribunale di Agrigento. Gat- ti, che nel 2005 si era fatto rinchiudere nel centro di Lampedusa, fingendosi ri- fugiato curdo, è accusato di avere di- chiarato false generalità, presentandosi sotto il nome di Bilal Ibrahim el Habib. "Un nome inventato e un tuffo in mare", così inizia l'articolo su "L'Espresso" nel quale Gatti portò alla luce le reali condi- zioni di vita nel Cpt, o Centro di perma- nenza temporanea di Lampedusa, nell'e- state del 2005. Lo stratagemma per infil- trarsi "nella Cayenna dell'Unione euro- pea", come scrisse, fu preso in prestito dal romanzo Papillon di Henri Carrier, ma all'inverso: Gatti si buttò dagli scogli per farsi prendere, non per evadere. "Un curdo che parla inglese. Sarà. Non è che questo è un giornalista della Cnn in- filtrato qui dentro?", chiese un ufficiale di polizia durante il suo primo interrogato- rio. "Sì, o magari è un giornalista italia- no?". "Ma va', gli italiani non fanno que- ste cose", rispose l'altro. Questo scambio viene ripreso nel libro Bilal (Rizzoli, 2008), nel quale Gatti narra non solo il buco nero nazionale di Lampedusa e gli abusi che vi furono perpetrati, al riparo di ogni controllo, ma anche la drammatica traversata del Sahara che per molte delle persone rinchiuse nel centro aveva prece- duto l'approdo all'isola. Un viaggio di al- meno cinquemila chilo- metri, che il giornalista ha compiuto e documen- tato. L'anonimo poliziot- to citato nel libro ha ra- gione, ci vogliono tem- pra e doti professionali «S&tf assai rare, non solo per raccontare, ma anche vi- ^Mg^jJBJI vere, come dice Gatti, HMMHBM "l'immane solitudine di uomini, donne e bambini < 1 Tana de Zulueta che, nella fatica di mi- . il gliorare la propria vita, I Il caso Bilal-Gatti hanno avuto contro il de- ^^^Hai Federico Faloppa serto, i trafficanti, le tem- I peste e adesso che sono I Chi di lingua ferisce sbarcati hanno contro la I legge che dovrebbero ri- I Elisabetta Grande spettare". I migranti, ca- Il diritto globale del più forte tegoria poco popolare e I dunque poco indagata Pierluigi Pellini dai media nazionali. Orlando critico e scrittore Oltre a Lampedusa, Gatti ha docu- Fabio Mini mentato lo sfruttamento estremo dei la- voratori stranieri nei campi agricoli, fin- Intelligence: chi racconta gendosi rumeno alla ricerca di lavoro e chi specula durante la raccolta del pomodoro in Pu- glia. Era recidivo, ma a Lampedusa non Massimo Raffaeli se ne sono accorti, anche se le sue im- I corpi del potere pronte figuravano nel registro informati- co europeo: era già stato rinchiuso come Jaime Riera Rehren sedicente rumeno in un centro a Milano. La caccia ai testi inediti Un banale errore di trascrizione lo salvò. di Roberto Bolano La situazione nel Cpt di Lampedusa di cui Gatti fu testimone era stata attenta- Enzo Ferrara mente nascosta ai rappresentanti dell'O- LJimmaginario popolare nu e delle istituzioni europee in quella calda estate del 2005. Ma anche all'opi- tra scienza e fantascienza nione pubblica italiana. Ai giornalisti e ai Franco Pezzini rappresentanti delle Ong era stato tassa- tivamente vietato l'accesso a tutti i centri Le pseudo Jane Austen di detenzione per immigrati. Gianfranco Crupi E stato per raccontare tutto questo che ho compiuto il viaggio ad Agrigento, ma Dal libro di carta soprattutto per testimoniare della gravità a quello elettronico della situazione sull'isola in quei giorni. IDEI LIBRI DEL MESE|

Gli assalti verbali e le etichette di una lingua discriminante Parole come armi di Federico Faloppa

redevamo ingenuamente di essercene sbarazza- dell'insulto, citandolo dal discorso razzista, discu- so anche a etichette quali clandestino. Che ha già ac- Cti. Che appartenessero ai decenni passati. Che tendolo, mantenendolo in circolo: non solo nel lin- quisito un significato estremamente connotato, asso- ormai l'avvento della società multi (o pluri) cultura- guaggio giuridico, ma anche nelle sue forme media- ciato - nell'immaginario, e anche iconograficamente le li avesse relegati a brutti ricordi di un secolo, il tizzate. E ogni volta che si richiamano esempi del nei media - agli "sbarchi" (cui pure è da ascrivere ventesimo, che ha avuto nel razzismo una delle sue discorso razzista, si urtano inevitabilmente le sensi- soltanto una minoranza degli ingressi "clandestini" piaghe più purulente. E invece sono sempre più bilità già colpite da razzismo, si rievoca il trauma, si in Italia). Anzi, antropologizzato (lo suggeriva già spesso lì. Gli "insulti etnici" (ethnic slurs, in inglese: riaccende, in alcuni, l'eccitazione che vi è connessa. Alessandro Dal Lago in Non persone. Lesclusione dei e si veda il recente Le calunnie etniche nella lingua L'analisi di Butler traeva spunti (erano gli anni no- migranti in una società globale, Feltrinelli, 1999; lo ha italiana, in La cultura italiana, diretta da Luigi Ca- vanta) sia da suoi precedenti lavori (in particolare ricordato Annamaria Rivera nel militante Regole e valli Sforza, Voi. II, Lingua e società, Utet, 2009) Gender Trouble, del 1990), sia dal commento di al- roghi. Metamorfosi del razzismo, Dedalo, 2009), per- riempiono ancora il nostro linguaggio: "negro", cuni casi giudiziari negli Stati Uniti (su cui si è inter- ché si è clandestini quasi per nascita: ancora prima di quando non "sporco negro", "negro di merda"; ma rogato anche Randall Kennedy nel suo fortunato commettere il reato di immigrazione clandestina anche "ebreo" (assurto a insulto da stadio tout court: Nigger. The strange case of a Troublesome word, (penso a tutti gli articoli di giornale che utilizzano la "sbirri ebrei"), per non parlare di "sporco zingaro" Pantheon, 2001), in cui - dato un episodio di "razzi- parola clandestino per parlare di migranti fermati o e "zingaro di merda". Ce ne accorgiamo, distratta- smo verbale" (a cui fossero seguite o meno manife- scomparsi fuori dalle acque territoriali italiane, al lar- mente, dal fatto che compaiono in forma di citazio- stazioni intimidatorie o fisicamente violente) - si po- go delle coste africane). Un termine che ha assunto ne in molti articoli di cronaca che parlano di episodi neva il dilemma, per il tribunale, se condan- un valore talmente performativo da stabilire, per più o meno espliciti di razzismo. Si sarebbe tentati di nare l'uso di certe parole come atti legge (con ciò die ne consegue), il limite tra le- lasciar correre. Di dire che, in fondo, si tratta solo espliciti di discriminazione, o se pro- galità e illegalità. E sarebbe interessante delle parole dei soliti tifosi esaltati, dei soliti riottosi teggere l'inviolabilità del Primo studiarne gli usi, le ricorrenze, non solo nel sbandati, dei soliti deputati leghisti: casi isolati, ter- Emendamento, che garantisce la li- linguaggio giornalistico, ma anche nel lin- mini detti a sproposito, o al massimo buoni per qual- bertà di opinione, separando la parola guaggio giuridico (a tutti i livelli) dove - che folkloristico comizio elettorale (il parlamentare dal suo valore performativo (è il gesto è un primo veloce sondaggio a rive- europeo Mario Borghezio docet, con i suoi "merde - se c'è - che va condannato, non l'o- ri larlo - viene usato come sostantivo, extacomunitarie clandestine" e "islamici del cazzo"). pinione che l'ha anticipato, che l'ha come categoria giuridica, benché la Tanto grave, suvvia, non potrà essere. enunciato). Queste discussioni, d'al- legge in vigore lo usi con funzione aggettivale ("ingressi dandestini", Eppure basterebbe leggere meglio quegli articoli: tronde, trovavano terreno fertile nel di- "immigrazione clandestina", ecc.). dove si racconta che quelle parole ed espressioni an- battito sulla "politicai correctness". Ecco il circolo "vizioso" cui accen- ticipano o accompagnano, spesso, veri e propri atti Nella seconda metà degli anni ottan- nava Butler, la proliferazione "non di violenza fisica. O basterebbe pensarci meglio, a ta, per il moltiplicarsi di presunti epi- COMMENTA SUL SITO voluta", la catena di iterazioni diffìci- quegli insulti. Che sono veri e propri assalti verbali: sodi di razzismo (nella forma di in- www.lindiceonline.com le da spezzare. Il ragionamento an- sempre più frequenti, sempre più pigramente stig- giurie verbali) tra gli studenti, alcuni drebbe ampliato a molte altre espressioni, che insul- matizzati. Atti violenti, perché non si limitano a rap- college si erano affrettati a redigere codici di condot- ti di fatto non sono, ma il cui uso determina una lin- presentare la violenza: sono essi stessi violenza. Ce ta verbale, per fermare sul nascere la crescente onda- gua imprecisa, approssimativa, quando non discri- lo ricorda la filosofa statunitense Judith Butler, il cui ta xenofoba, da parte soprattutto della maggioranza minante. Ha cominciato a farlo Giuseppe Faso, pri- Excitable Speech. A Politics of the Performative "bianca" nei confronti delle minoranze (non solo et- ma in Lessico del razzismo democratico (Deriveap- (1997) è stato finalmente tradotto italiano (.Parole niche, ma anche religiose e sessuali), la cui consisten- prodi, 2008), e poi nel denso capitolo La lingua del che provocano. Per una politica del performativo, za, numerica e sociale, stava rapidamente aumentan- razzismo: alcune parole chiave, induso nd volume trad. dall'inglese di Sergia Adamo, pp. 260, € 14, do anche nei "santuari" dell'istruzione universitaria. Rapporto sul razzismo in Italia, a cura di Grazia Na- Raffaello Cortina, Milano 2010). E ce lo ricorda Il dibattito fu molto acceso. Tanto da divenire letto (manifestolibri, 2009). E gli esempi di usi im- spiegandoci il valore performativo di quegli insulti, questione nazionale, perché obbligava conservatori propri potrebbero essere tanti: da alfabetizzazione (i di quegli epiteti a sfondo "razziale". Quelle parole e progressisti a confrontarsi sui cambiamenti sociali "corsi di alfabetizzazione" per immigrati che alfabe- non sono solo aggressive (assaultive), ma produco- in atto e sulle rivendicazioni delle "minoranze" che tizzati quasi sempre lo sono già in altri idiomi) a de- no soggettività (sociale e personale) tanto nel nomi- erano, ormai, parte integrante delle élite intellettuali grado, da etnico a extracomunitario, da nomade ai va- nare quanto nell'essere nominati: e l'azione, una del paese. Ma fu presto de-potenziato (abilmente) ri casbah, suk, ghetto. Fino a richiedente asilo: prati- volta compiuta, non può essere azzerata. Chi nomi- dalla destra conservatrice, che riuscì a ridicolizzare camente assente nei media, e nd discorso pubblico, na non è solo "responsabile del modo in cui [certe le querelle linguistiche per screditare il "politica- non solo per la "concorrenza" dell'onnipresente parole] vengono ripetute", ma anche "del [loro] mente corretto" nel suo insieme. Molte questioni, clandestino, ma anche per motivi politico-ammini- rinvigorimento", del fatto che grazie a esse vengono quelle che andavano al cuore politico del problema, strativi (la lungaggine delle pratiche per ottenere l'a- ristabiliti contesti di odio e di ingiuria". E i discorsi rimasero però aperte. silo politico, quando non, spesso, l'impossibilità di razzisti funzionano "perché invocano una conven- espletarle: si sfogli Rifugiati. Vent'anni di storia del di- zione: circolano, e sebbene richiedano un soggetto o raccontano, fra i tanti testi disponibili, Words ritto d'asilo in Italia, a cura di Christopher Hein, pp. per essere detti, non cominciano né finiscono col Lthat wound: Criticai Race Theory, Assaultive XV-302, € 27, Donzelli, Roma 2010). soggetto che parla e con l'appellativo specifico che Speech, And the First Amendment (Westview Press, viene usato". Il nome ha infatti una storicità "che 1993), The war of the words. The politicai correctness Le responsabilità di chi fa informazione sono può essere intesa come la storia che è divenuta in- debate (Virago Press, 1994), o i capitoli centrali di chiare. Lo ha sottolineato Corrado Giustiniani su terna al nome stesso, che è arrivata a costituire il si- "Il Fatto quotidiano" del 23 agosto scorso, nell'ar- NO The language war, di Robin T. Lakoff (University of gnificato contemporaneo di un nome". E la sedi- California Press, 2000). O ancora, in italiano, il ticolo Un linguaggio da cambiare. Ma lo ricordano CD mentazione dei suoi usi, divenuti parte del nome pamphlet di Flavio Baroncelli II razzismo è una gaf- i ricercatori della "Carta di Roma" (www.cartadi- stesso, "è una sedimentazione, una ripetizione che si fe. Eccessi e virtù del "politically correct" (Donzelli, roma.org), che monitorano la qualità dell'informa- O coagula, che dà al nome la sua forza". 1996) e Igiene verbale di Edoardo Crisafulli (Vallec- zione dedicata ai migranti e alle minoranze. E lo ri- Pronunciando certe parole, quindi, non solo in- chi, 2004). In Italia, sul "politicamente corretto" una petono i "Giornalisti contro il razzismo" coo sultiamo, non solo creiamo nuova soggettività (ad discussione seria non si è mai avuta, sia perché il te- (www.giornalismi.info/mediarom/), cercando di esempio, il "negro" vs il "non negro"), ma è come ma fu "importato" già nella sua fase deteriore, sia evidenziare incongruità e imprecisioni, e di diffon- se rievocassimo, sostiene Butler, la storia (dramma- perché ci si è soffermati quasi sempre soltanto sugli dere nelle redazioni alcune "buone pratiche". Per- tica) di quei termini, è come se ripetessimo offese aspetti più scontati, quasi si trattasse di un lezioso ché l'attenzione alla singola parola, lo sradicamen- formulate e reiterate prima di noi. Ristabilendo ge- problema linguistico, e non politico: di risposte a to del singolo insulto non servono a nulla se non si rarchie di dominio, riaprendo lacerazioni collettive, istanze politiche reali (quale rappresentazione delle crea una consapevolezza diffusa, un equilibrio nel a e personali, profonde. Si formerebbe così una cate- minoranze? Quale la loro partecipazione nella vita dare informazione. E soprattutto, un ragionamen- na che non sarebbe facilmente spezzabile: perché pubblica e culturale?). E dire che la base, i presup- to di alto profilo sulla cittadinanza, sui modelli di non permetterebbe al soggetto di "tirarsi fuori", posti, oggi, esistono anche da noi. E sono offerti dal- società multi (o pluri) culturale che si intendono • SIOP una volta compiuto l'atto performativo. Né si muo- la presenza sempre più consistente non solo di "im- immaginare: non schiacciato sulle paure, sulle (in)sicurezze, sulle emergenze, sulle vuote diatribe verebbe su un terreno agevole chi detiene il potere migrati", ma anche delle "seconde" e "terze genera- fra "buonisti" e "realisti". Non bastano pochi ag- di decidere che cosa è insulto (razziale) e che cosa zioni". Come immaginare la società multi (o pluri) no, e quindi che cosa sanzionare e che cosa no: per- giustamenti linguistici per fare questo. Ma l'im- culturale? Come narrarla, nel suo divenire? pressione è che, senza un riflessione matura sulla ché sanzionare quell'atto singolarmente, che ha E torniamo da dove eravamo partiti: dalla perfor- • IO temporaneamente messo in scena il soggetto come lingua, sulla pervasività delle iterazioni verbali, e matività di un linguaggio che andrebbe svelato, rifor- sulle rappresentazioni che esse veicolano, questo origine "tardiva e fittizia" dell'ingiuria (la vera ori- mulato. E non penso soltanto agli "insulti etnici". La gine starebbe altrove: nella storia), equivarrebbe, cambiamento di rotta non solo non si possa rac- cui iterazione da parte dei media ripropone comun- contare, ma non si possa neppure pensare. • secondo Butler, a ridurre a procedura giudiziaria que le domande che si pone Butler sul peso e sulla un'analisi che dovrebbe invece essere politica. Non tuo responsabilità della citazione, della continua rimessa f.faloppa®reading.ac.uk solo. L'autorità che volesse trattare il caso compie- in circolo di epiteti, ingiurie, calunnie (basti ricorda- rebbe a sua volta una "proliferazione non voluta" co re la pervasività di un termine come vucumprà). Pen- F. Faloppa insegna linguistica italiana all'Università di Reading Il diritto globale ingabbiato negli schemi mentali dell'occidente Al servizio del più forte? di Elisabetta Grande

n che misura i mutamenti economici, sociali e prontato all'equità e al rispetto delle diversità locali tra rispetto allo stato, ma i cui modelli di riferimen- Iculturali di questa nostra era globale possono in una dialettica paritaria fra Nord e Sud del mondo, to restano quelli sviluppatisi all'interno dei contesti essere letti in chiave giuridica? Quanto il diritto oppure il diritto occidentale, di cui il diritto globale statali occidentali. I rule makers del diritto globale e i suoi produttori sono responsabili dell'assetto è diretta propaggine, ha nel suo Dna il seme della so- rimangono infatti legati a schemi giuridici di com- postmoderno con cui facciamo i conti gior- praffazione? Sono questi i temi con cui Bussani si mon law oppure di civil law e, se forte appare la nalmente, quando per esempio la Fiat o la Omsa de- misura, analizzando a fondo le istituzioni dell'eco- competizione fra queste due grandi famiglie della localizzano, giocando la loro partita di profitto e pro- nomia globalizzata. L'attenzione dell'autore si soffer- tradizione giuridica occidentale, scarsissima sembra duzione su uno scacchiere mondiale in luogo di quel- ma, così, sul diritto prodotto dalla Banca mondiale e invece essere l'attenzione del recente diritto globale lo nazionale? Chi sono i produttori del nuovo diritto dal Fondo monetario internazionale per curare i ma- per i linguaggi, le sensibilità e le pratiche apparte- globale e quanto essi tengono in conto le tradizioni li dei paesi poveri e in via di sviluppo, con la sua ca- nenti a tradizioni giuridiche differenti. giuridiche diverse da quella occidentale? Che futuro rica di etnocentrismo e di noncuranza per le sensibi- E a queste ultime che va viceversa l'attenzione di ha un diritto globale che non sa declinarsi pluralisti- lità giuridiche dei luoghi di destinazione, le cui ricet- Bussani, consapevole che un diritto esiste ed è camente, ingabbiato com'è negli schemi mentali di te proprio per questo risultano fallimentari. O sulle sempre esistito anche laddove non vi sia lo stato, il un Occidente arrogante? legislatore, il giurista, l'u- Sono queste le domande niversità, un tribunale o cui Mauro Bussani, com- Dar forma al mondo attraverso le parole la scrittura. Si tratta di paratista triestino, cerca ri- tradizioni giuridiche che sposta con il suo ultimo li- di Donato Carusi spesso mettono al centro bro (Il diritto dell'occiden- il gruppo e non l'indivi- te. Geopolitica delle regole duo, i doveri e non i di- globali, pp. 351, € 19,50, i sa che le parole perdono significato sulle labbra Gorgia, esso intende insegnare che "la posta in gioco", ritti, che legano l'ordine Einaudi, Torino 2010), Sdei narcisisti patologici, degli impostori, dei profes- quando decidiamo come esprimerci e cosa dire, consi- giuridico terreno al tra- consegnando al lettore la sionisti della disinformazione e della censura, il titolo ste nello stabilire chi siamo e quale rapporto intendia- scendente, sia esso filoso- chiave di lettura di un sape- del libro di James Boyd White (Quando le parole per- mo instaurare con gli altri, che costantemente "il lin- fico o religioso, e per le re, quello gius-comparati- dono il loro significato. Linguaggio, individuo, comu- guaggio e la vita possono essere ripensati e riformula- quali l'uguaglianza non fa stico, attraverso la cui cas- nità, ed. orig. 1984, trad. dall'inglese, di Renata Caser- ti". Rappresentazione archetipica della contingenza necessariamente rima setta degli attrezzi l'autore tano, presentaz. di Barbara Pozzo, pp. XIX-501, € 52, della lingua è l'Achille del IX libro dell 'Iliade, la cui Giuffrè, Milano 2010) allude a qualcosa di molto più rabbia "non può essere contenuta né collocata all'in- con giustizia. Il punto di ricostruisce le vicende della generale: la perenne rinnovazione del linguaggio, che terno del sistema che l'ha generata". Egli sperimenta vista di quelle tradizioni, globalizzazione. Utilizzan- è rigenerazione dei parlanti visti individualmente e così il crollo di un mondo: non possiede più gli stru- e Bussani ne è avvertito, do una prosa estrema- come comunità. Fenomeno antico quanto le parole menti verbali "per esprimere ragioni e sentimenti, per non può essere semplice- mente ricca e al tempo medesime e notissimo agli specialisti, ma in genere difendere l'Io in azione". Il poema stesso nel suo com- mente cancellato per far stesso pienamente acces- poco presente alla coscienza comune: qui analizzato plesso testimonia però come i nostri scritti e discorsi, posto alla rule of law oc- sibile, il libro mette il di- non con strumenti da linguista, ma da frequentatore "costituiti" da risorse disponibili in una data cultura, cidentale, come ai tempi ritto al centro dell'analisi eclettico di testi interessato alla sua valenza essen- possano all'occorrenza risultare "profondamente criti- del colonialismo. Il com- di fenomeni usualmente zialmente politica. L'autore visita la poesia omerica e ci nei confronti di quelle risorse e di quella cultura", e paratista sa che spec- guardati sotto angolature Platone, Swift e Jane Austen, e il lettore si chiederà sul- "persino arrivare a proporre un mondo nuovo". chiarsi nell'altro significa differenti, siano esse eco- le prime perché questo suo lavoro del 1984 sia ora ac- conoscere se stesso, ma nomiche, filosofiche, so- colto in edizione italiana nella bella collana "Giuristi gni grande scrittore che White investiga e addestra per potersi veramente os- ciologiche, storiche o an- stranieri di oggi" di Cosimo Mazzoni e Vincenzo Vara- Oa investigare, "trova il modo di dare nuovi signifi- servare con gli occhi de- tropologiche, rivendican- no. Per la prima volta reso accessibile al pubblico di ca- cati ai termini"; ciascuno di noi, più o meno sensibil- gli altri - perché cioè lo do alla disciplina giuridi- sa nostra, White è in effetti uno dei principali espo- mente e consapevolmente, contribuisce, come parlante, ca un ruolo centrale nel- nenti dello statunitense Law and Uterature Movement, specchio non rifletta sol- a fare lo stesso. La rielaborazione della cultura e del tanto l'immagine che di l'orientamento delle vi- cui in Europa e in Italia si guarda con crescente atten- mondo recata da ogni testo è "un artefatto creato da una cende locali e globali di zione nel momento stesso in cui si piangono il declino sé si desidera - è fonda- mente per essere offerto ad un'altra". Nel rapporto con mentale acquisire davve- questo nostro tempo. della forma-stato, l'irriducibile frammentazione degli il destinatario del discorso, ogni proposta reinterpreta- interessi e dei valori, l'estraneazione e impotenza della ro gli abiti mentali altrui. Il diritto, spesso negletto scienza giuridica, l'aleatoria mutevolezza dei contenuti zione del linguaggio incontra i suoi successi o insucces- si; la scrittura "riduce alla permanenza un processo che Si tratta di un esercizio di nelle discussioni relative al- della legge. Non è a rigore nemmeno decisivo che, con è di natura effimera, rendendo pubblico, attraverso la umiltà, che relativizza i le dinamiche della geopoli- le Storie di Tucidide e i saggi edificanti di Samuel John- nostri dogmi e le nostre son, accanto alle Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia moltiplicazione delle letture", ciò che è in primo luogo tica odierna, perché relega- essenzialmente privato. La nostra esistenza non può es- certezze e mette in crisi la to all'interno di un'imma- di Burke, figurinotr a i testi commentati la Dichiarazio- convinzione della nostra ne d'Indipendenza e la Costituzione degli Stati Uniti. ser dunque che un confronto dialettico "tra individuo e gine che lo vuole sinonimo cultura, in cui l'uno controllerà l'altro e viceversa". superiorità di occidenta- di freddi codici e meri tec- La lettura potrà interessare molti non giuristi, ma ri- li. Si tratta di un esercizio guarda il diritto, come l'autore dice, "dall'inizio alla fi- Questa "incerta reciprocità" "viene spesso percepita" nicismi, è invece, nelle pa- "come intollerabile, perché sembra contenere un relati- che, se praticato fino in gine del libro di Bussani, ne": poiché il diritto, non diversamente dalla letteratu- ra, è un modo di dare forma al mondo attraverso le pa- vismo universale di fondo". Tra le ascendenze culturali fondo secondo gli in- materia viva, dinamica, ca- di White, oltre al connazionale Wayne Booth, possono segnamenti impartitici da pace di offrire strumenti role. E precisamente il senso di contiguità del discorso giuridico rispettoall e altre forme di produzione cultu- annoverarsi Austin e Wittgenstein, Habermas e Sartre, Edward W. Said nel suo di organizzazione sociale rale che molti dei fautori del binomio law and literatu- il New Criticism e il decostruzionismo. Contro l'impe- splendido Orientalism (equi o iniqui, buoni o cat- re, e tra di essi White, intendono rivitalizzare. Il libro, rante banalizzazione di quest'ultima etichetta, mette (1978; Orientalismo. Lim- tivi, etnocentrici o plurali- che come spesso avviene nella tradizione accademica conto sottolineare la presa di distanza dalle più radicali magine europea dell'O- sti) e di modellare le co- statunitense non brilla per il dono della sintesi, procla- teorie "della reazione del lettore". Che il significato sia riente, Feltrinelli, 2001), scienze degli individui e i ma apertamente le sue ambizioni: "Si dimostrerà più assegnabile al discorso scritto o verbale arbitrariamente ci condurrebbe tuttavia a loro destini. Sovente na- difficile da riassumere di molti altri testi"; "Non richie- "è vero in un senso banale": ha tuttavia pure un senso conclusioni diverse da scosto agli occhi dei più, il de di essere letto (...) una volta soltanto, ma di diven- distinguere tra "coloro che si considerano liberi di fare quelle cui giunge Bussa- diritto è infatti il primo re- tare oggetto di riflessione e - niente meno! - compa- ciò che vogliono" e quanti accettano di sottoporre la ni. I nostri modelli di (so- sponsabile dei mutamenti gno di vita". Non molto diversamente dal Socrate del propria condotta a regole, di tenersi fedeli a un contrat- vra) sviluppo, anche giu- economici, sociali e cultu- to, a una legge o statuto, insomma a un testo. ridici, difficilmente risul- rali che viviamo, capace terebbero i migliori e la com'è di apprestare le categorie giuridiche necessa- regole del Wto e sulla disparità di tutela accordata bontà del progetto di graduale e non violenta assi- rie a giustificarli. Come ai tempi della conquista del- agli stati membri in caso di loro violazione. O anco- milazione dell'altro, proposto come soluzione da le Nuove Indie, "quando assieme alla potenza della ra sul diritto prodotto dalle corti "mondiali" (nuove Bussani, mostrerebbe alfine tutti i suoi limiti. Ver- predicazione evangelica, delle armi da fuoco e dei e vecchie, internazionali o nazionali, penali o civili) rebbe svelato il volto di sopraffattore dell'Occi- germi (vaiolo, morbillo, peste e febbre gialla), le ca- che, sulla base di un principio di universalità, si oc- dente e del suo nuovo diritto globale, al cui centro ravelle fecero approdare nel Nuovo Mondo quella cupano di illeciti di portata globale. Anche il tema non sta più la persona fisica con i suoi diritti, co- del diritto europeo" (così Aldo Andrea Cassi, Ultra- più generale dei diritti umani, davvero universali o me ai tempi dell'Illuminismo, ma la persona giuri- mar, Laterza, 2007) nella persona del notaio Rodri- solo espressione della tradizione giuridica dell'Illu- dica, ossia la società per azioni multi o transnazio- go de Escobedo, sconvolgendo con quell'arma di- minismo occidentale e dei suoi valori fortemente in- nale, con la sua irrefrenabile cupidigia, da soddi- screta, più che con ogni altro espediente, le nuove dividualisti, strumenti o meno, quindi, di egemonia sfarsi in tempi sempre più brevi e con sempre me- terre, così oggi l'arma invisibile delle regole giuridi- culturale, è affrontato attraverso esempi e casi con- no rispetto per gli esseri umani e la loro vita su che globali sconvolge gli assetti del nostro vivere creti che scuotono la coscienza del lettore posto di questo pianeta. • quotidiano. Si tratta, ora come allora, di un diritto al fronte a dilemmi di difficile soluzione. elisabetta.grande®jp.unipmn.it servizio del più forte? Si tratta, ora come allora, di Il quadro che ne discende è il ritratto di un dirit- regole giuridiche dettate a fini egemonici e predato- to nuovo e in rapida espansione, che ci governa tut- E. Grande insegna sistemi giuridici comparati ri? È possibile immaginare un diritto globale im- ti quotidianamente, la cui fonte di produzione è al- all'Università del Piemonte Orientale di Alessandria Un ricordo di Francesco Orlando: dalla teoria al testo L'immagine sghemba della realtà di Pierluigi Pellini

ra quanti assistevano, numerosi, al funerale di a caso, preferirà Matte Bianco a Lacan); e per di Phèdre e del Misanthrope, il libretto teorico, lo sfor- FFrancesco Orlando (nel cortile della Sapienza, più amputato in una ricezione difensiva. Bilancio tunato, e da lui amatissimo, Illuminismo e retorica a Pisa, il 24 giugno scorso: il maggiore francesista fallimentare, non c'è dubbio. Eppure è incalcola- freudiana) è stato punto di riferimento decisivo per e teorico della letteratura italiano era morto due bile l'importanza che per la cultura italiana (non almeno tre generazioni di studiosi: nel consenso e, giorni prima) almeno una certezza: se n'era anda- solo per la critica letteraria) ha avuto il semplice com'è giusto, ancor più nel dissenso. to un maestro. Perché poi Orlando fosse tale, ce gesto di infrangere ortodossie e specialismi, in Ancora un libro di Orlando è l'episodio più si- lo siamo chiesti a lungo in molti, dopo. La rispo- anni di rigide, ancora crociane, separazioni disci- gnificativo di quel ritorno alla tematologia che ha sta non era scontata, perché nel dolore della defi- plinari, e di tenaci pregiudizi di parrocchia - coinvolto, in diverse forme, molti fra i migliori stu- nitiva assenza veniva naturale rimpiangere innan- l'ambizione di costruirsi poi una scuola sua sarà, diosi di letteratura nell'ultimo decennio del Nove- zitutto il carisma di una parola irripetibile: di una viene da dire, coazione a perpetuare un mondo cento. In corsi universitari che attiravano folle di retorica avvolgente, di una disponibilità all'ascol- da cui ha contribuito a liberarci. uditori e strali di dogmatici colleghi, Orlando of- to sempre pronta a inglobare e annullare, con se- Orlando ha insegnato, contro ogni tentazione au- friva a noi studenti versioni sempre più prossime al ducente prepotenza, ogni possibile obiezione. toreferenziale, che fra letteratura e realtà un rap- compimento di Gli oggetti desueti nelle immagini Quasi che il suo magistero fosse confinato, e or- porto c'è: di rispecchiamento il più delle volte della letteratura. Che è il suo capolavoro; e uno di mai irrimediabilmente perduto, nel fascino di una sghembo, paradossale, rovesciato; ma che, al tem- quei pochissimi libri di critica che servono agli stu- parola orale. A riprova: della tenuta teorica, in fo- po stesso, da ogni dettaglio linguistico, da ogni fi- di, ma anche alla vita. to, del suo "sistema", della trentennale proposta gura retorica, si sprigiona un senso che può negare Che negli stessi anni uno dei maggiori narratori freudiana, anche fra i presenti alla cerimonia po- l'intenzione d'autore. Ha insegnato, semplicemen- viventi, Don DeLillo, stesse scrivendo il suo, di ca- chissimi avrebbero potuto dirsi convinti. te, a interpretare i testi (non semplicemente a de- polavoro, incentrato su tematiche straordinaria- Diamogliene atto, og- mente affini, non è sem- gi, dopo aver cercato plice coincidenza: i rege- per anni, invano, di con- ll romanzo postumo sti letterari di oggetti non vincerlo del contrario: il funzionali, come la spaz- zatura e le scorie nuclea- cruccio della sua vita - di Giuseppe Merlino quello di non essere di- ri di Underworld, esibi- ventato un maitre à pen- scono il rovescio oscuro ser, quello di assistere 'incipit del romanzo di Orlando La doppia seduzione (pp. 155, € 13, Einaudi, Torino 2010), è subito ge- di una razionalità tardo- alla diffusione planetaria L mellare: Mario e Ferdinando, dioscuri ignari di un finale crudele, "avevano giocato insieme bambini", co- moderna, attonita d'or- di idee della letteratura sì ne è posta in rilievo la doverosa castità del rapporto e la sua inestricabilità. Poi la popolazione romanzesca rore e affascinata di fron- (e del mondo) ai suoi oc- cresce, ma con parsimonia, secondo le regole del romanzo psicologico francese e di Stendhal naturalmente. Tra te al proprio rimosso. chi tanto meno rigorose i personaggi ulteriori, importante e indimenticabile è Giuliano: perfetto di volto e di corpo, di modi e di voce Ma non di soli alberi della sua (l'aborrito fe- sorprendentemente garbati e amabili, sportivo, incolto e, soprattutto, sovranamente indifferente all'adorazione semantici, frazioni sim- ticcio delle tre B: Bach- remissiva di Ferdinando per lui. boliche e altre struttura- tin, Barthes, Benjamin) Viene esplorato qui il grande scenario della seduzione involontaria e del relativo, giubilante servilismo del se- listiche astrazioni sono - non era solo esercizio dotto, non tattico ma strutturale. Mentre Ferdinando, gran lettore e studente brillante, attraversa una fase pre- prodighe le pagine di d'incontentabile narcisi- zioso-pretenziosa, Giuliano volteggia, aggraziato, tra vaniloquio e turpiloquio, che su di lui paiono ornamenti, Orlando: per finezza smo; né mera incapacità e Ferdinando li impara come lingue straniere vitali. Nel terzo capitolo appare Dolly, aristocratica per metà, esi- d'analisi, i saggi letterari di storicizzare il presen- le, giovanissima e altalenante tra una "compunta dissimulazione di malizia" e "una voluttuosa credulità", preda e musicali raccolti in Le te (nato poco meno di sfuggente, prima, devotissima poi della maschia aggressività dell'innamorato Mario che ne intraprende la riedu- costanti e le varianti, vent'anni dopo Barthes, cazione; sempre però conservando, Dolly, un fondo di ostinazione nella discontinuità dei suoi pensieri. scritti in buona parte al- dell'ultima stagione vita- Che cosa abbiamo finora in questo sommario? L'esposizione dei turbamenti e dei dolori di un giovane uomo la fine degli anni sessan- le degli studi letterari - Ferdinando - per l'amore che non osa (letteralmente) dire il suo nome e che egli prova per un ragazzo che mai ta, nulla hanno da invi- occidentali Orlando ha potrà ricambiarlo, né accettarlo, perché ama esclusivamente le donne; e poi per un altro - Mario, il confidente, il diare ai libri maggiori. potuto vivere in matu- consolatore - che ama anche lui le donne ma è turbato e attratto dall'amore adorante di Ferdinando per un "pa- Quando rivendicava la rità quasi solo l'epilogo drone imposto dalla bellezza", e si arrischia a proporsi come rimpiazzo del precedente. Una descrizione "storica", sua vocazione ermeneu- malinconico). La teoria tanto succinta quanto limpida, di ceti e frazioni di ceto - piccolissima borghesia, borghesia più colta e aristocrazia tica, ancora in anni re- orlandiana della lettera- in marcia mondana verso il Pei - in un'antica, remota capitale del meridione d'Italia. Le premesse per un plot ra- centi era a quei saggi che tura non ha avuto suc- ciniano dove si misureranno, confliggendo, dominazione e sottomissione, fino ai ricatti, alle rivelazioni, alle inso- faceva appello: non sen- cesso: ignorata altrove, lenze, alle umiliazioni e alla doppia morte, fisica l'una e simbolica l'altra, dei due ragazzi i cui nomi aprono il libro za rievocare il magistero, ha ricevuto in Italia con- e simmetricamente lo chiudono. mai rinnegato, di uno sensi sporadici; e spesso La frase in fine del quinto capitolo pensata da Ferdinando, "Mario, come non ammetterlo in tutta obiettività, studioso elegante e asi- ambigui: evocata com'e- ripugnante non era", e dunque era attraentissimo, è la tardiva scena di "prima vista" amorosa in questo ro- stematico, in apparenza ra, ancora di recente, so- manzo del desiderio interdetto. All'inizio era apparsa l'altra frase topica che dice l'indifferenza e, se non la ri- tanto lontano da lui, co- prattutto per comoda pulsa, il non desiderio: benché di bell'aspetto, "Mario non piaceva affatto a Ferdinando". Jean Rousset, di que- me Jean Rousset. sto rallentamento dell'effetto della visione amorosa, che prende volentieri una forma denegativa, ha indicato gli deterrenza contro ogni esempi letterari maggiori: Julien Sorel, Carmen, Swann, il generale di Montriveau, Elisabeth Bennet ecc. La fra- C'è un Orlando "gi- ipotesi di più arrischiata se e la scena che la contiene preludono al passaggio accidentato da una reticenza profonda al grande amore. nevrino", erede della psicanalisi letteraria (se Per Ferdinando, l'ostacolo massimo alla transizione sta nello sgomento che da sempre Mario gli procura per- critique thématique (al- lo dice perfino un freu- ché "eccessivamente sensuale". Ma, ancor più, Ferdinando percepisce in Mario la passione per il dominio in- tra cosa la tematologia diano come Orlando, solente e la brutalità, così come conosce la propria voluttà per la sottomissione e l'umiltà umiliata. Sente la stret- degli Oggetti desueti), che gli autori non si pos- toia della coppia sado/maso, la teme, e ci si infila per adorare, deferente, il suo "dio imbronciato". che può sembrare oggi sono far sdraiare sul let- Il romanzo è controllato con maestria, nella materia e nella lingua, ma è tutt'altro che algido. Il tema della perfino più convincen- tino, e i personaggi an- sensualità carnale è affidato a frasi brevi e dense fino a toccare la metrica, e a un oggetto-talismano, l'ottomana te di quello freudiano. cor meno...). Parados- che fa da letto a Ferdinando. E un paradosso, e ma- salmente, è la pars de- gari (storicamente) una struens ad aver conquistato a Per una teoria freu- sciocchezza: che tuttavia molti dei suoi ammira- diana della letteratura una generale, tiepida stima scriverli): a far dire alla letteratura qualcosa di na- scosto nelle pieghe del linguaggio e della storia; tori - anche chi scrive, a volte - sono tentati di fra gli studiosi che negli anni settanta, e ancora sottoscrivere. E c'è, lo accennavo, un Orlando nel decennio successivo, esercitavano una pur qualcosa che importa qui e oggi, a noi. Una volta, dopo avere elogiato, con sincera generosità, colle- auerbachiano (e anche lukàcsiano: più di quan- sfilacciata egemonia sulla critica letteraria italia- to fosse disposto ad ammettere), che non ha mai na: marxisti e strutturalisti; un po' come il timi- ghi storici della lingua, della critica, delle idee, e di quant'altro, mi chiese: "Chi altri, oggi, in Italia, in- rinunciato a inscrivere ogni discorso critico nel- do strutturalismo pavese, con il suo impianto la logica di una longue durée. Le "svolte stori- storicista, ha svolto più che altro ufficio di garde- terpreta i testi letterari?". Erano i primi anni no- vanta, e in una Pisa incupita nel grigiore filologico che", nelle sue pagine o nelle sue parole, pren- fou contro le derive (vere o presunte) della Fren- devano quasi tangibile consistenza; e poche ri- ch theory. il suo insegnamento, capace di coniugare teoria let- teraria e senso della storia (modello esibito Auer- ghe gli bastavano a tratteggiare i colori di un'e- poca. In una tradizione critica come quella del Che poi di marxismo, strutturalismo e psicoa- bach), letterature comparate e analisi dei testi (ri- Novecento italiano, che nello storicismo ha il nalisi il metodo di Orlando si proponesse come gorosamente in lingua originale), faceva propria- suo segno di continuità, è stupefacente che un sintesi, era titolo di vanto solo nelle plaghe arre- mente scandalo. Oggi si è banalizzato ben altro (e freudiano autodidatta, più di ogni altro, abbia trate dell'Italietta: a Parigi, in quegli anni, fra non sempre è un bene): a chi si sta formando in saputo mostrare intuizione profonda del diveni- Marx, Saussure e Freud era quasi d'obbligo ten- epoca di cultural studies spiccioli e globalizzati, i li- re storico. • tare i più stridenti incastri. Orizzonte teorico, bri di Orlando potranno apparire curiosamente ar- dunque, non lontano da una koiné - da cui lo di- caici, nel loro scialo di prudenziali precisazioni teo- [email protected]. stanzia, non sempre a suo vantaggio, un'ansia riche. Chi conservi un minimo di senso storico non quasi hegeliana di razionalismo sistematico (non potrà invece negarlo: il ciclo freudiano (le letture di P. Pellini insegna letterature comparate all'Università di Siena So/o rerft romanzi raccontano i servizi segreti, il resto è vanità o manipolazione Il nemico e il pescecane di Fabio Mini

ev'essere stato proprio un bel convegno, quello blicazioni. Chi scrive di intelligence in genere non nista della pittura contemporanea. Se con la sati- Dorganizzato dall'Istituto lombardo di Storia appartiene al suo mondo e non fa parte di quella ra esprime la sua abilità grafica e il graffiarne hu- contemporanea nel 2003 dedicato alla conoscenza cultura. Orecchia, specula, tira a indovinare o fa mour, con la pittura spazia dalla geometrica co- del "nemico" e alla gestione delle informazioni in pe- esercizio di quel "pensar male è peccato ma si co- reografia di linee e colori alla profonda sensua- riodo di guerra. Chi non lo ha seguito per vari moti- glie nel segno", professato dall'ironico Andreotti, lità dei nudi femminili, così disarmanti nella loro vi (io, ad esempio, ero impegnato al comando della che con il silenzio alimenta il mito di sapere tutto. pudicizia intellettuale. E poi giunge alla sugge- missione internazionale in Kosovo, cercando di capi- Chi appartiene a quel mondo è vincolato al segre- stione mistica con le tavole illustrative dell'Apo- re chi fosse il nemico che impediva la stabilizzazione to e non può rivelare nulla di ciò che sa e tanto me- calisse (Rizzoli), dei Salmi (Marietti) e del Canti- dei Balcani) può avere il piacere di riviverlo attraver- no di ciò che non sa, che poi è la grande massa del co dei Cantici (Marietti). Un misticismo che sol- so i suoi atti. La raccolta dei lavori è stata infatti pub- suo "patrimonio informativo". Solo così può stare tanto uno scettico e un dissacratore della politi- blicata quest'anno da Franco Angeli per la collana fuori dai guai. "Necessità di conoscere" è la rego- ca può rendere credibile, accettabile e commo- "Studi e Ricerche storiche" con il titolo Conoscere il la per la diffusione delle informazioni e, se non si vente. L'attività di scrittore di Chiappori è relati- nemico. Apparati d'intelligence e modelli culturali nel- ha necessità di conoscere, le informazioni, quelle vamente recente, ma straordinariamente profon- la storia contemporanea, a cura di Paolo Ferrari e vere, non vengono passate. Chi scrive di intelli- da e feconda. Ha esordito nella narrativa nel Alessandro Massignani (pp. 528, € 45). I curatori, gence e viene da quel mondo (o lavora per esso) 1997 con II porto della fortuna (Rizzoli), seguito con grande sensibilità, hanno voluto dedicare il vo- scrive perciò o per dovere d'ufficio e per manipo- da La breva (Baldini e Castoldi, 2001), Il mistero lume ad Antonio Sema, il grande storico triestino lare la conoscenza o per vanità. del Lucy Fair (Baldini e Castoldi, 2002), Franco scomparso prematuramente, che aveva dato un gran- Nel primo caso si tratta in genere di scritti tesi a destino (Marsilio, 2004), La follia del mare. Storie de contributo al convegno. Ci sono voluti sette anni giustificare o depistare, e quindi danno una versio- di naufragi e svernamenti (Mursia, 2008). per trovare il modo di pubblicare gli atti e Sema non ne che in nessun modo svela segreti, nel secondo ca- I romanzi di Chiappori hanno la comune caratte- potrà vederli. Questo la dice lunga sull'attenzione so tendono a fornire un'immagine completamente ristica di essere storie vere, squarci di verità docu- che viene dedicata alla storia, soprattutto se si com- diversa da quella comunemente attribuita all'auto- mentata e frutto di ricerche accurate sulle fonti. So- para con quella data alle storielle, al gossip e alle stu- re. Un'immagine eroica, cristallina, legalmente inec- no anche immersioni totali neUa realtà che intende pidaggini che inondano le edicole e le librerie. cepibile, che ovviamente non può essere sostenuta narrare assimilandone linguaggio, atmosfere, senti- I contributi dei prestigiosi relatori (ben venti- rivelando segreti di stato. Se si prendono gli scritti menti, ambizioni e deviazioni. La realtà del traffico quattro appartenenti al gotha storico italiano e in- di tutti quelli che hanno fatto parte dei servizi se- di reperti archeologici, dei vascelli fantasma e degli ternazionale) spaziano dallo studio del nemico ef- greti e le loro presunte rivelazioni si viene colti dal- altri misteri del mare e della vita personale di per- fettuato dall'intelligence dell'Impero Britannico l'ilarità. Fatti salvi alcuni autori di generici saggi tec- sonaggi realmente esistiti viene tuttavia accurata- (John Darwin) a quello fatto dal fascismo (Giorgio nici e metodologici, gli altri sembrano essere vissuti mente nascosta e dissimulata con la tecnica del ro- Rochat), dalle stime (spesso iperboliche) del po- in un altro mondo. Dicono banalità, confermano manzo che Chiappori usa nel senso contrario degli tenziale sovietico da parte statunitense durante la cose ovvie, lanciano messaggi trasversali e spesso altri scrittori. Tutti vogliono "inventare" con la pro- Guerra fredda (John Prados) alla clamorosa sotto- denunciano solo la meschinità di chi scrive. pria fantasia delle storie che appaiano vere o reali- valutazione dell'Unione Sovietica da parte del Ter- Dalla risata si passa allo sconforto quando l'au- stiche: a volte nascono dei capolavori, ma A più del- zo Reich (Jurgen Forster); dalla poco conosciuta tore ha avuto alte responsabilità e scrive quello che le volte nascono delle polpette. Chiappori vuole in- ambiguità dei rapporti di Ignazio Silone con lo vuole per cautelarsi o vendersi al miglior offerente vece rendere la verità come se fosse una fantasia: è spionaggio fascista (Paolo Ferrari) all'intelligente politico. Gli stessi "defezionisti" ap- uno scherzo, forse, di un umorista che si diverte al- trasposizione delle moderne teorie del conflitto di paiono come buffoni quando le spalle del lettore, ma può essere l'artifizio per far John Boyd nella storia della Grande guerra fatta finalmente rivelano la lo- giungere la verità a un pubblico che lui, da scettico, da Basilio Di Martino. La serie di saggi dimostra ro verità a chi li ha accol- ritiene ormai incapace di riconoscere la verità e di che la prospettiva e la metodologia degli storici ti e profumatamente pa- reggerne l'impatto. Chiappori è interessato a tutto, riescono a penetrare anche una materia confusa e gati: dicono ciò che i ma la maggior parte dei suoi romanzi ha a che ve- quasi sempre distorta e mal documentata come nuovi padroni vo- dere con ciò che si muove e muta di continuo, con quella dell'intelligence. gliono che sia co- l'acqua, i venti e la loro più naturale e potente com- Una materia pervasa dal segreto, vero o falso, ge- nosciuto e non ne- binazione: A mare. Un ammiraglio amico mi ha nuino o artefatto, coerente con la sicurezza dello cessariamente ciò confessato che compra i libri di Chiappori perché stato o addirittura rivolto a disgregarla. Oggi sia- che è vero. In que- impara un lessico marinaresco più preciso e corret- mo sommersi da pubblicazioni sull'intelligence e sto panorama, il ro- to di quello che si trova nei manuali e che solo dalle storie di spionaggio. Nonostante la brutta fa- manzo, la costru- Chiappori lo usa in modo da far amare e soprattut- to rispettare A mare. ma raccolta da quasi tutti i servizi informativi del COMMENTA SUL SITO zione fantasiosa e mondo (o proprio per questo), l'intelligence è una l'allegoria sono www.lindiceonline.com delle branche più ambite dai giovani laureati. Una delle vere boccate uanti denti ha il pescecane è il romanzo di un recente indagine dell'Icsa (Intelligence Culture e di aria fresca e, forse, sono proprio queste opere a Qartista che soffre per A continuo insulto che Strategie Analysis, Roma) ha rivelato che gli scan- soddisfare l'interesse del pubblico per il segreto e a il mare subisce a ogni inquinamento e di un citta- motivare i giovani verso A mondo dell'intelligence. dali, le inefficienze e i sospetti non hanno intacca- dino che soffre per gli insulti che la democrazia Di questi romanzi sono pieni gli scaffali, a partire to la credibilità dei servizi di sicurezza. subisce quando le strutture di sicurezza diventano dalle serie di Ian Fleming, che non era spia di pro- sue nemiche. Il romanzo parla del coinvolgimento a parte mia, ho sempre sostenuto che la forza fessione, ma prima buon "inventore di operazioni d'intelligence", e poi giornalista represso con la vo- dei servizi segreti, nostri e "collegati", in un traf- Dsociale delle forze armate avrebbe raggiunto fico di rifiuti tossici. I dati delle navi che sparisco- il suo massimo quando un laureato di Harvard, glia di descrivere un mondo che non esiste, onirico e comunque orientato verso la lotta contro un ne- no nel Mediterraneo sono reali, tratti dai registri Cambridge o della Bocconi si fosse arruolato nel reali. E sono dati sconvolgenti che la cronaca rie- corpo degli ufficiali. Non è successo ancora, ma mico assoluto, cattivo, una minaccia contro A mon- do e la nostra sicurezza. Non è difficAe inventarsi sce talvolta a sfiorare, ma raramente a farne capi- oggi i laureati delle migliori università del mondo un nemico esterno e non c'è nulla di più esaltante re la portata. Le strutture dell'intelligence descrit- sbavano per entrare nella Cia, nell'MI5, nell'MIó e del difendere la propria patria; l'importante è rac- te sono quelle reali, o quasi, ma, soprattutto, i bocconiani aspirano a fare le spie. Non si tratta contarlo bene, come Fleming appunto. Tuttavia, Chiappori rende in tutta la sua potenza e meschi- soltanto di paga o di amore per la sicurezza dello pochissimi autori nella letteratura mondiale di que- nità il reale ambito in cui operano i servizi segreti, stato. Si tratta di aspirazione alla penetrazione del sto genere hanno invece scritto con competenza del le dinamiche interne, i vizi, le coperture e i reci- segreto e alla garanzia di protezione personale che nemico vero e più subdolo della sicurezza di un proci sgambetti. Nel romanzo ci sono nomi in- il segreto può dare. Si tratta di ambire al potere di paese: gli stessi apparati d'intelligence. Non tanto e ventati straordinariamente allusivi a nomi veri co- infrangere le regole oppure, meglio ancora, di ave- non solo di quelle cellule che "deviano" e si pongo- nosciuti solo nell'ambiente dei servizi segreti, ci re regole che consentono d'infrangere le regole. Si no neU'Alegalità, ma delle strutture che nel loro sono profAi di persone e di procedure da veri pe- tratta anche di provare la grande soddisfazione di complesso si pongono al servizio d'interessi contra- scecani senza scrupoli come soltanto può essere far sapere a tutti che cosa fai, semplicemente di- ri a quelli dello stato di appartenenza, al servizio chi gode del potere del segreto, e c'è evidente - cendo che non puoi dirlo. d'interessi di parte o di casta, al servizio di un pote- molto più evidente che in tutti i saggi-denuncia Meno del 10 per cento del personale dei servizi re autoreferenziale spacciato per potere legittimo e sui servizi deviati, sulla strategia della tensione e segreti fa attività operativa mentre il resto è buro- pubblico. sullo stragismo di stato - la forma mentis che può crazia, ma tutti non esitano a comportarsi come portare un servizio segreto o una struttura politi- agenti consumati e senza scrupoli e perfino con la Un'eccezione notevole in questo genere è l'ul- ca a considerare la democrazia come la propria licenza di uccidere. Ed è questa mistificazione del timo libro di Alfredo Chiappori, Quanti denti ha sguattera e lo stato come il suo nemico. Ma è solo segreto a far proliferare le pubblicazioni sui servi- il pescecane, edito da Mursia negli ultimi mesi del un romanzo. • zi segreti di tutto il mondo e ora pure su quelli del- 2009 (pp. 241, € 14). Chiappori (nato nel 1943) l'altro mondo con le "rivelazioni" sull'intelligence è noto al grande pubblico per le sue strisce di sa- [email protected] del Vaticano. Sfortunatamente, la stessa legge del tira politica pubblicate dal "Corriere della Sera" F. Mini è generale, saggista, segreto è quella che limita la credibilità di tali pub- e per la sua attività artistica che lo vede protago- già Capo di Stato Maggiore Comando Nato Sud Europa I corpi del potere, esibiti, glorificati e ingiuriati Agnizione tragica di Massimo Raffaeli

na. Viene subito in mente II corpo del du- n bambino di dieci anni sta sfogliando il li- schiacciante ma ha voluto ne- garsi il coraggio o il sollievo di ce. Un cadavere tra immaginazione, sto- bro di storia e si ferma sulla foto agghiac- ria e memoria (Einaudi, 1998), il libro ciantUe che ritrae a piazzale Loreto i cadaveri di dividerlo con il proprio figlio, se non a posteriori, in tempi po- di uno storico, Sergio Luzzatto, che Benito Mussolini, di Garetta Petacci e di alcuni dispone non soltanto di strumenti fi- eminenti gerarchi appesi per i piedi a un distri- stdatati e nei modi di una rinno- vata e ancora più straziante reti- lologici e capacità narrativa, ma butore di benzina. L'immagine è sfocata, sbiadi- anche dell'acume critico capace ta, i corpi non si potrebbero distinguere senza il cenza, come testimoniano le pa- gine più belle e più esatte di ( di intendere nel lungo periodo cartiglio segnaletico che li identifica uno per la mitologia mussoliniana tra- uno: lì il bambino legge quello che subito intui- un libro il cui stile è segnato dal pudore e da una costante mi- sformatasi, già nell'immediato sce essere il nome del nonno, malgrado in fami- dopoguerra, in martirologio vit- glia gli abbiano evasivamente raccontato della sura. Ecco per esempio la scena pri- timista e poi in culto delle spo- sua morte in guerra. Accanto alla tigre di Loren- glie e mercato delle reliquie: "In- zo Pavolini (pp. 243, € 16,50, Fandango, Roma maria, che nell'antichità si chia- mava dell'agnizione tragica: COMMENTA SUL SITO torno al cadavere di Mussolini 2010) non è la biografia di Alessandro, detto sono stati elaborati due discorsi "l'ultima raffica di Salò", e nemmeno l'elabora- "La prima volta che ho letto il www.lindiceonline.com mio cognome su un muro cam- speculari e concorrenti sul fa- zione di un lutto che all'autore è stato impossibi- scismo e sulla guerra civile: l'uno laicamente im- le vivere nell'adolescenza. Semmai il libro è tutte minavo dalle parti di via Madonna dei Monti, non lontano dal Foro romano, e andavo alla pre- pietoso con i carnefici d'Italia, l'altro cristiana- e due le cose insieme, combinate in modo da mente incline al perdono del dittatore e dei suoi produrne una terza che corrisponde all'inchiesta sentazione del libro di un amico. Anche se era stata usata vernice nera su una cortina di matto- numerosi seguaci. Illuminata sotto questa luce, la su un mito dove il reporter sia però chiamato in vita d'oltretomba di Benito Mussolini rispecchia causa. ni sporchi la scritta si distingueva chiaramente. Diceva PAVOLINI EROE. Ho trattenuto il fiato alcuni caratteri originali della cultura politica re- Il corpo di Alessandro, dopo l'ostensione a pubblicana, divisa fra intransigenza e indulgen- piazzale Loreto, è sepolto a Milano, al cimitero mentre scartavo di lato. Avrei voluto osservarla dalla giusta distanza, fermo di fronte al muro, za, radicalismo e trasformismo, dovere della me- del Musocco nel campo dei caduti per la Rsi, un moria e arte dell'oblio". perimetro verde da sempre oggetto di nostalgico ma ero in preda a un forte imbarazzo e ho pro- pellegrinaggio, ma sentito ovviamente dagli anti- seguito. (...) Eppure era scritto lì, ad altezza In una misura decisamente inferiore, lo stesso è fascisti quale luogo infetto e nefando. avvenuto per Alessandro Pavolini e Negli archivi restano le tracce della per tutti gli altri martiri del fascismo, o parabola paradossale che con il tem- cosiddetti. Mutato e per certi versi po ha portato Alessandro, discenden- sconciato nell'ultimo ventennio il con- te di una raffinata famiglia di intellet- testo culturale e politico, A vuoto a tuali fiorentini, dalla prosa d'arte al perdere della nostalgia e del risenti- giornalismo di regime nella cui apolo- mento si è ricaricato di un progetto gia rientra, da ultimo, un fanatico ap- biopolitico di segno diverso e all'appa- poggio all'alleato nazista. I residui fil- renza antipode, ma così connivente, mati di repertorio, ora anche in Inter- nel profondo, da indurre il sospetto net, ne restituiscono l'involuzione che ne costituisca una prosecuzione che assume la cadenza di un suicidio sottotraccia o il surrogato ereditario. vero e proprio: l'uomo elegante, il let- Ai caduti con il fascio littorio e la ca- terato che inaugura a Venezia la Mo- micia nera da beccamorto, alle imma- stra del cinema è lo stesso che a Vero- gini necrofAe del regime o piuttosto di na, nell'autunno del '43, fonda per Salò, è via via subentrata, mutamente conto del duce la Rsi, con un discor- riscattandole in blocco, Yaffiche eter- so che giura fedeltà alla guerra hitle- namente sorridente dell'uomo solo al riana mentre condanna a morte l'ami- comando. Egli è l'attuale padrone del co Galeazzo Ciano e i congiurati del nostro paese e A suo potere corrispon- 25 luglio. de all'immagine ubiquitaria, la quale rappresenta la massima espressione Tutto questo è risaputo e interessa biopolitica del denaro e del sesso, solo relativamente suo nipote Loren- dunque del potere tout court. Richia- zo. Fermo nel ricordo alla foto termi- mandosi proprio al volume di Luzzat- nale, quanto gli preme interrogare è to, lo coglie chiaramente Marco Bei- un'immagine presente, la scritta che politi in uno studio comparativo, Il inneggia a Pavolini qui-ora, a Roma, corpo del capo (Guanda, 2009), che è verniciata su un muro vicino a casa anche un piccolo ma necessario panot- sua ma non lontana dal centro socia- tico sull'Italia di oggi: "Con il tycoon le, o ritrovo neofascista, di Casa milanese il potere, prima mediatico, Pound. Accanto alla tigre (che non è poi economico, infine politico, si in- un romanzo né, come adesso si dice, carna sotto i nostri occhi, occupa pre- un'autofiction) è invece un memoria- potentemente la scena della politica le autobiografico che connette ai re- con l'immagine del proprio corpo. perti acquisiti (libri, foto, cimeli di un (...) Ma con un rovesciamento eviden- mercato che con gli ex- o post- o neo- te, anzi necessario: la democrazia del fascisti al governo è presto divenuto dopoguerra lo impone. (...) Questo pullulante) il senso di un personale corpo è oggi quello di un leader che spaesamento, come di chi sia stato possiede un 'plusvalore simbolico' do- vittima di una prolungata reticenza vuto al suo rapporto con la comunità da parte della sua famiglia e perciò se politica intera, con il paese che, se non si raduna ne senta, più o meno oscuramente, tradito. d'uomo: PAVOLINI EROE". Anche "eroe" è una più sotto A balcone di piazza Venezia, ha tuttavia Il mito vago e aleggiante che richiama sui mu- parola infetta, bestemmiata di continuo in un la propria piazza nella televisione". ri di Roma lo spettro del nonno gerarca è un paese che ama raccontarsi per via mitologica e corrispettivo del tabù domestico che la scrittura riconoscersi nel culto dei corpi gloriosi. Può es- Tale è lo spazio ambiente in cui Lorenzo Pavo- è chiamata a sfatare. La prospettiva è critica, del sere diverso il set o il repertorio, ma non cambia lini si trova a redigere Accanto alla tigre, il cui tutto anti-mitologica, perché qui non esiste un'i- la dinamica: qui il balcone di Palazzo Venezia primo merito è aver saputo calibrare, distinguen- cona da venerare e tanto meno un corpo da re- vale il rifugio di Hammamet, il santuario di San dole senza separarle, la memoria e la storia, cioè suscitare. Il corpo di cui testimonia la scrittura è Giovanni Rotondo o, absit iniuria verbis, la i referti di una vicenda privata (per quanto esor- innanzitutto quello dell'autore che registra i da- quiete di Arcore e/o i baccanali di Palazzo Gra- bitante) e i documenti di un destino collettivo. ti della sua ricerca (dal passato al presente, e vi- zioli. Ed è un libro decisamente utile, perché a suo ceversa), mentre ogni indizio lo conduce verso E qui va anche detto che il libro di Lorenzo Pa- modo ci protegge da quanto un grande scrittore, la memoria di chi gli ha negato la verità su Ales- volini, la cui sostanza deriva appunto dalla so- Winfried G. Sebald, chiamava l'ebbrezza dell'as- sandro, vale a dire il figlio di lui, suo padre, che brietà, dal disincanto e persino dalla discrezione, suefazione. • è anche il vero deuteragonista di Accanto alla ti- nasce su un terreno reso fertile nello scorso de- [email protected] gre, muto e sempre incombente. Cioè qualcuno cennio dalla storiografia che, nonostante la canea che per tutta la vita ha dovuto portare un peso revisionista, rimane un vivaio della cultura italia- M. Raffaeli scrive di critica letteraria su quotidiani e riviste La caccia ai testi inediti di Roberto Bolano Contenitori di menzogne di Jaime Riera Rehren

opo l'entusiastica accoglienza mondiale del scrittore viene svolto all'insegna del paradosso esi- amava i libri autobiografici ("contenitori di infini- Dromanzo postumo 2666 si è scatenata, com'e- larante e della desolazione davanti al tragico desti- te menzogne"). Di fatto, questo libro è tutt'altro, ra prevedibile, la caccia ai manoscritti inediti di no di una generazione latinoamericana sacrificata una specie di caleidoscopio che ci proietta lampi Roberto Bolano, facilitata anche dal ruolo del nuo- e tradita. "Nell'aria dell'Europa risuona una canti- antologici di un soldato della letteratura chiamato vo agente scelto dagli eredi. Il risultato, davvero lena che è la cantilena del dolore degli esuli, una a soccombere in battaglia. Fustigatore dei medio- corposo, dato che lo scrittore usava lavorare a più musica fatta di gemiti e lamenti e di una nostalgia cri e decisamente contrario alle ipocrisie, ma anche testi contemporaneamente, è la pubblicazione in difficilmente intelligibile. Si può provare nostalgia votato alle amicizie con persone di ogni ordine e Spagna, per Anagrama, di una serie di volumi fra i della terra dove si è rischiato di morire? Si può rango, Bolano ci appare in questa raccolta non so- quali bisogna peraltro fare una distinzione: una provare nostalgia della povertà, dell'intolleranza, lo come un intellettuale di rara intelligenza e acu- parte sono curati dal critico Ignacio Echevarria, della prepotenza, dell'ingiustizia?". me, ma anche come un uomo di grande e tenera amico di Bolano, (Entre paréntesis, 2004, El secre- Nei Erammenti di un ritorno al paese natale, Bo- umanità, convinto di non essere immortale e rasse- to del mal, 2007, oltre al già menzionato 2666, lano consegna un diario impressionista del suo gnato al fatto che aUa fine siamo destinati a una 2004); altri invece sono pubblicati sotto la respon- breve viaggio in Cile nel 1998, il ritrovamento do- inevitabile sconfitta. sabilità degli eredi {La universidad desconocida, po venticinque anni di esilio, pagine di pungenti In Amuleto, romanzo uscito in Spagna nel 1999 2007, El tercer Reich, 2010). Si dice, inoltre, che al- osservazioni sul paesaggio umano e urbano di un e già pubblicato in Italia (Mondadori, 2001), ora tri testi trovati nel computer e negli archivi dello paese, di una città "che non cambia mai", ma an- nella nuova traduzione di Uide Carmignani scrittore scomparso sette anni fa, vedranno la luce che testimonianza lacerante di uno straniamento (pp. 141, € 15, Adelphi, Milano 2010), viene svi- in un prossimo futuro. Ulteriori distinzioni all'in- ormai irrecuperabile. "Quel che ho visto in quei luppato un episodio dei Detective selvaggi, e cioè terno dell'opera postuma: mentre 2666 è conside- primi minuti sono stati cileni immobili e silenzio- la storia di Auxilio Lacouture, poeta uruguayana rato un romanzo pressoché finito e Entre parénte- si, cileni che guardavano in terra come se stesse- residente in Città del Messico, in controluce con sis è una raccolta di saggi e articoli per giornali e ri- ro galleggiando su un abisso sospetto, come se le peripezie giovanili di Arturo Belano, detto Ar- viste pubblicati in vita dall'autore, gli altri volumi l'aeroporto fosse un miraggio e ci trovassimo tut- turito, l'alter ego di Bolano in molti altri romanzi postumi raccolgono racconti, poesie e un roman- ti sospesi su una specie di nulla che miracolosa- e racconti. Una delle voci narranti, oltre a Belano, zo, scritti in un arco di tempo molto lungo e spes- mente e fatalmente ci sorreggeva, esigendo in è appunto quella di Auxilio, disperata poeta, po- so difficili da datare, che l'autore tenne per anni cambio un tributo misterioso e inconfessabile che vera in canna, forse priva di vero talento creativo nel cassetto. Sappiamo che Roberto Bolano scrisse nessuno era disposto a pagare, ma nemmeno ad oltre che di denti e fascino fisico, che si autodefi- in solitaria clandestinità per buona nisce "la mamma di tutti i poeti mes- parte della sua vita, e iniziò a pubbli- sicani", nel senso che li ama, li accu- care soltanto dieci anni prima di mori- disce e li protegge senza successo re; malgrado ciò, sembra che non sia contro i mali del mondo. La vicenda stato difficile reperire questi materiali, cruciale, che ritornerà come un incu- anche se non sappiamo se fossero de- bo durante tutta la sua esistenza, e stinati alla pubblicazione. come motivo ricorrente nel roman- Tra parentesi (trad. dallo spagnolo zo, è l'esperienza di essere rimasta di Maria Nicola, pp. 379, € 29, rinchiusa in un cesso dell'università Adelphi, Milano 2009), che consente durante i lunghi giorni di occupazio- ora ai lettori italiani di continuare a ne militare degli edifici universitari seguire il prolifico e celebrato cileno, nel 1968 messicano. Sembra che si è dunque il secondo dei volumi po- tratti di un episodio realmente acca- stumi di Bolano fra quelli pubblicati duto, riportato da Bolano nel suo grazie al lavoro di cura di Ignacio primo grande romanzo e successiva- Echevarria. Il quale scrive nella pre- mente diventato il nodo narrativo di sentazione: "Questo volume riunisce Amuleto. Ma il romanzo è in realtà la maggior parte degli articoli usciti un ritorno, dopo I detective selvaggi, su giornali e riviste fra il 1998 e il a quel mondo affascinante e facino- 2003, oltre a qualche prefazione roso dove si toccano, quasi confinan- sparsa, e ai testi di discorsi o confe- ti, gli ambienti letterari più o meno renze tenuti da Bolano nello stesso marginali e il sottomondo di lugubri periodo. L'insieme acquista dimen- delitti in cui si rischia la pelle per un sioni insospettate e si presenta come nonnulla. Auxilio e Arturito sono in- dividui puri e per niente ingenui, e armati da que- una cartografia personale dell'autore: fra tutto ammettere di non voler pagare". Indimenticabili ciò che scrisse, è quanto più si avvicina a una sor- sta purezza quasi suicida, superano in continua- in queste pagine del ritorno gli incontri fraterni zione e ossessivamente i limiti tra il paradiso e ta di autobiografia frammentata". Autobiografia con due poeti che da soli valevano la trasferta ol- da leggere, quindi, come rappresentazione del la- l'inferno, le due facce ambigue e a volte indistin- treoceanica, Pedro Lemebel e Nicanor Parra, di guibili della metropoli messicana. voro di scrittore e di lettore, come possibilità di cui si cita il memorabile verso: "I quattro grandi capire fino a che punto si intrecciano in Bolano le poeti del Cile / sono tre: / Alonso de Ercilla e Ai margini del paradiso abitano soprattutto i esperienze del leggere e dello scrivere, di com- Rubén Dario". ragazzi fantasma, e si sente il loro canto. Arturo mentare e criticare, di consacrare ed esecrare, di Nella parte successiva del volume, una lunga se- Belano lo ascolta nella pagina finale: "E anche se riproporre l'umorismo nero e corrosivo proprio rie di articoli ci introduce e guida in una galleria di A canto che ascoltavo parlava della guerra, delle delle sue radici culturali, di partecipare con gran- ritratti dai toni variegati, dal surreale al realismo imprese eroiche di una intera generazione di gio- de generosità alla discussione con molti dei suoi critico più corrosivo, un catalogo di figure e luo- vani latinoamericani sacrificati, io capii che al di pari, specialmente con i giovani scrittori ispanoa- ghi, di ricordi e previsioni che costellano la vita là di tutto parlava del coraggio e degli specchi, mericani. Bolano si era guadagnato una reputa- quotidiana e le onnivore letture di Bolano: per di- del desiderio e del piacere. E quel canto è A no- zione di acceso polemista e in questa raccolta ta- stro amuleto". le fama viene ampiamente confermata, anche se re, si va dai pasticcieri sotto casa alla libraia all'an- sarebbe riduttivo insistere troppo su questo golo, alla primavera a Blanes, al martire Osvaldo Bolano esercita qui ancora una volta A talento di aspetto. Tra parentesi ci permette piuttosto di af- Lamborghini, al coraggio, il romanzo come puzz- deviare da una storia a un'altra, da un personag- fermare che il dialogo serrato con la contempora- le, l'anima venduta al diavolo, Borges e Paracelso, gio all'altro, accumulando una tensione che non si neità e con la tradizione letteraria, dialogo che Philip K. Dick, la traduzione è un'incudine, fogli disperde mai, perché al di là del bene e del male il trova qui un'espressione rovente e molto articola- scritti sulla scala di Giacobbe, congetture su una mondo è soltanto uno. Tali deviazioni includono ta, diventa oggi materiale prezioso per chi segue frase di Breton, tentativi di catalogazione dei me- le fruttuose divagazioni sulla letteratura e l'elenco gli incerti percorsi della letteratura in lingua ca- cenati, Sergio Gonzàlez Rodriguez sotto l'uragano, di profezie sulla sorte di molti scrittori del Nove- stigliana. e così via. Chiudono il volume un capitolo dedica- cento nei decenni e secoli venturi. E ci sta anche to ad alcune confessioni "intime" (per esempio un un amuleto a futura memoria: la strada "a quell'o- La prima parte di Tra parentesi si apre con una elenco a memoria dei libri rubati nelle librerie di ra, sembra più che altro un cimitero, ma non un decina di pagine folgoranti sulla letteratura argen- Santiago e Città del Messico nell'adolescenza cimitero del 1974, né un cimitero del 1968, né un tina del Novecento, uno scenario che ruota intor- squattrinata) e, infine, A testo integrale di una del- cimitero del 1975, ma un cimitero del 2666, un ci- no alla figura di Borges, ma si dirama in linee di- le ultime interviste, concessa alla giornalista messi- mitero dimenticato sotto una palpebra morta o scontinue a proposito delle quali Bolano non ri- cana Monica Maristain e pubblicata dalla rivista mai nata, le acquosità spassionate di un occhio sparmia intelligenti notazioni spesso a contropelo "Playboy", un vero e proprio testamento lettera- che per dimenticare qualcosa ha finito per dimen- del canone manualistico. Seguono due testi quasi rio, gioiello di lucidità e coraggio intellettuale a po- ticare tutto". • programmatici sul rapporto tra vita e letteratura: Il che settimane deUa fine. [email protected] discorso di Caracas e II discorso di , dove il Frammenti di autobiografia, si diceva, ennesimo tema dell'esilio come possibilità suprema dello paradosso che ci viene da uno scrittore che non J. Riera Rehren è lettore di lingua spagnola all'Università di Torino IDEI LIBRI DEL MESE|

Culture popolari ed esperimenti scientifici regolati dalle stesse forze Proiettati sul futuro, disattenti nel presente di Enzo Ferrara

meccanica quantistica, all'intelligenza artificiale. tivi, immaginati da scrittori che sfruttavano ogni el 2008 A giornalista inglese Ken Hollings possibAità per allargare gli orizzonti dei sensi e curò per la radio londinese "Resonance", un Con il tempo la Rand si configurò come organiz- N zazione indipendente, in realtà incarnando l'arche- dell'immaginazione. Va notato anche che si co- documentario a puntate dedicato aU'immaginario minciò con le distopie di Herbert George WeUs, deUa scienza fra A 1947 e A 1959. Il programma ri- tipo di luogo di cospirazione: una "Spectre" del- l'Ovest influente sul governo della nazione più po- Aldous Huxley e George Orwell. Romanzi come costruì i percorsi disordinati che intrecciarono le L'isola del dottor Moreau, Il mondo nuovo, 1984 trame dell'industria bellica con la ricerca scientifi- tente al mondo. I legami fra immaginario e apparato mditare so- possono inquadrarsi come espressioni di disillu- ca, i viaggi spaziali e la psichedelia, mentre il sogno sione: i modeUi di società descritti non avrebbero americano prendeva corpo fino a divenire A tratto no evidenti nel caso dell'industria nucleare, la cui propaganda ancora echeggia, ma gli intrecci pote- potuto prendere corpo, ma servivano per ammo- culturale più caratteristico del Novecento. La tra- nire i contemporanei sui pericoli impliciti nei loro smissione radiofonica fu poi trascritta ed è stata vano essere più sottili: degli alieni si diceva che si fossero mossi dopo le esplosioni nucleari di Hiro- modi di guardare al futuro. In questo inizio di mA- ora tradotta da Isbn. lennio, invece, l'essere umano non sembra più ca- Hollings (Benvenuti su Marte, ed. orig. 2008, shima e Nagasaki, oppure che avessero contribui- to al progetto Manhattan per sconfiggere il nazi- pace di pensare l'impensabAe, bloccato neAa pre- trad. dall'inglese di Leonardo Favia, pp. 240, € carietà sembra aver raggiunto i limiti dell'immagi- 24, Isbn, MAano 2010) considera il giornalismo smo. HoAings aggiunge che la correlazione fra tec- ia, guerra e immaginario moderno ebbe ori- nazione, oltre a queUi deUe risorse. Ed è strano, come ogni altra forma d'arte e dimostra con faci- perché la speranza nel cambiamento lità come nel periodo da lui conside- futuro rappresenta una rottura con il rato, anche nel campo dell'informa- passato, ma è anche un modo per zione, il confine tra reale e immagina- esprimere l'insofferenza verso il pre- rio fosse facilmente travisabAe. La ci- sente. "In questa nuova società senza nematografia commerciale prendeva classi - osserva Hollings - con abbon- allora ispirazione dalla fantascienza danza di consumi, dove le ideologie sociologica, che congetturava l'olo- sono state sostituite dalle patologie, causto nucleare e il lavaggio del cer- perlomeno gli UFO offrivano agli indi- vello di massa, ma solo per spostare vidui estremi la possibilità di sfogare la prospettiva verso dimensioni e le insoddisfazioni private e le frustra- mondi nuovi, accennando a forme di zioni". esperienza inesplorate indotte anche attraverso stati di coscienza alterata. L'immaginario artistico ha fra i suoi Le fantasie del secolo americano era- compiti quello di ipotizzare il limite di no abitate da molti incubi ma preva- che cosa significhi essere umani. Il levano le visioni fiduciose, anzi, scri- ruolo delle scienze, invece, è investi- ve Hollings, mai come in quegli anni gare i limiti della specie con nuove "si era scritto, discusso e analizzato il tecnologie e ambienti artificiali usati futuro con così tanta fiducia da farlo come esperimenti. La narrazione fan- diventare una presenza tangibile". La tascientifica, per gran parte dello sovrapposizione fra presente, futuro, scorso secolo, ha agito come propul- reale e immaginario non si verificava sore esplorativo della trasformazione solo nella fantasia popolare. Le cam- sociale, ma non è più attuale perché le pagne pubblicitarie, i documenti go- assunzioni umanistiche e scientifiche vernativi derubricati e i resoconti che l'hanno sostenuta non sono più giornalistici raccolti daU'autore mo- credibili. Ci chiediamo ancora come strano che dall'avvio dell'era spaziale cambierà il mondo, la risposta più agli avvistamenti dei dischi volanti, schietta però è postmoderna, come dagli studi sui meccanismi della men- quella di e James Bal- te alla sintesi dell'LSD, le distanze fra lard, o apocalittica come La strada di superstizione e scienza erano ridotte Cormac McCarthy. Lo scontro per il anche negli ambienti istituzionali. In controllo culturale continua a svolger- più occasioni fu difficAe capire se le si nella regione di confine deUe cono- immagini di copertina e i titoli dei scenze, dove predomina l'immagina- quotidiani si riferissero a fatti di cro- zione e ogni intrusione cognitiva si naca, macchinazioni governative o al- prefigura come intuizione artistica. lucinazioni collettive. Come nei telefilm Ai confini della realtà (1959), l'individuo continua a Le notizie archiviate, dimenticate o muoversi "tra la luce e l'oscurità (...) impossibili, associate nella gaHeria di tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le Hollings a B-movies, eventi pop e tra- vette luminose del sapere". Da sem- smissioni televisive vanno viste come pre chi mette in discussione l'ordine prodotti artistici di un'età offuscata tradizionale intravedendone uno di- dai bagliori deAa deterrenza nucleare, verso può cogliere le manifestazioni di disordine capaci tuttavia di svelare le ideologie che permise- gine nella Germania delle bombe V2 e si concluse caratteristiche della dimensione umana e può d ro agli Stati Uniti di impadronirsi del presente nell'America deAa Guerra fredda. Un drammatico scorgere con Hollings il naufragio di una società N proiettando il mondo nel futuro. Il punto di svol- esempio di continuità furono gli esperimenti mAi- proiettata nel futuro e disattenta al presente, op- ta fu la reazione postbellica, la pulsione al rinno- tari su soggetti umani, come la somministrazione pure, come accade oggi, la precarietà di una so- e vamento simboleggiata dai modelli abitativi mo- di psicofarmaci ai soldati, utile anche per studiare cietà basata sull'utilitarismo quotidiano, indiffe- dernisti realizzati nelle periferie americane dopo A le reazioni deUa mente. Erano d'altronde anni in rente a quel che accadrà domani. • lO 1945 anche per migliaia di reduci, in gran parte cui scienziati come John von Neumann testavano O giovani, che tornavano in città. Vi era poi l'esigen- bombe nucleari una volta al mese, mentre Antonio "Quando quei pochi anni passarono, l'eccitazio- co za di trovare un uso per i dispositivi che l'industria Egas Moniz riceveva il Nobel per aver introdotto ne e l'allegria offerte dal futuro sembrarono svani- aveva svAuppato per A conflitto; quello straordina- la lobotomia come cura psichiatrica. re con loro - conclude HoAings, - un'opportunità tì rio complesso di tecnologie trovò impiego contro "Cultura popolare e sforzi scientifici sono rego- di cambiamento si era presentata e poi era sparita l'ex alleato comunista, ma dafl'incrocio fra i na- lati dalle stesse forze - osserva Hollings, - non è di nuovo". Attualmente, per spostare l'immagina- scenti mezzi di comunicazione di massa, la ricerca tanto l'uno che influenza l'altro, ma entrambi de- rio oltre A sogno infranto, occorre affidarsi a razio- e suAe potenzialità deUa mente umana e la manipo- rivano dallo stesso insieme di parametri sociali", e nalità e realismo spingendo il linguaggio a trovare i lazione sociale emersero anche le basi del materia- la cultura popolare mai come in quell'epoca ebbe termini più adatti per descrivere A presente. E per è lismo moderno. Fra i maggiori artefici di questo fiducia che le possibtiità deUo sviluppo umano recuperare fiducia nel domani, HoAings aiuterà a imprinting Hollings indica la Rand Corporation, A fossero senza limiti. Quest'affermazione oggi è riscoprire quel che A poeta Sergio Solmi già suggerì prototipo dei centri di studi strategici che comin- surreale. Anche alla luce deUa delusione che seguì nella prefazione a Le meraviglie del possibile (Ei- * ciarono a sorgere sessanta anni fa come bracci di quegli anni, la conformità agli schemi progressisti naudi, 1959): neUe rappresentazioni del futuro va apprezzato con passione "non tanto l'elemento ricerca del Pentagono. Nei laboratori Rand passò fu presto messa in discussione. Il problema, però, ideologico quanto quello della fantasia". • e un gran numero di scienziati accomunati dal rap- è che A secolo americano è aAe nostre spalle defi- porto piuttosto stretto con l'esercito e da forti con- nitivamente. Per antitesi, mai come ai nostri gior- [email protected] vinzioni antinaziste e anticomuniste, capaci co- ni si è pensato e analizzato A futuro con così tanto munque di apportare contributi innovativi in mol- timore e disincanto. Eppure, tutto il Novecento è te discipline, dalla matematica all'economia, alla E. Ferrara è chimico ricercatore presso GG stato attraversato da descrizioni di mondi alterna- l'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica di Torino Orgoglio e artifizio: itinerari delle pseudo ]ane Austen Scatenati pastiche di Franco Pezzini

n occasione della premiazione al Golden Globe ni storiche e letterarie; e aUe vivide descrizioni d'am- no, con la necessaria attenzione aUe date deUe ri- Idi Sense and Sensibility diretto da Ang Lee, biente si unisce una ricostruzione "credibAe" - alme- spettive vicende, queUi di Ragione e sentimento. 1995, l'interprete e sceneggiatrice Emma Thom- no per questo tipo di letteratura - deAa psicologia Ma non solo: aUa luce deUa suggestiva identità di pson si esibì in un'esilarante rilettura apocrifa di della protagonista. Per esempio, in Jane e il mistero cognome tra la famiglia Dashwood di quest'ultimo quella serata di gala, come vista cioè con gli occhi del Reverendo (ed. orig. 1997, trad. dall'inglese di romanzo e A personaggio storico di sir Francis Da- di Jane Austen (è possibile godere la scena negli Alessandro Zabini, pp. 307, € 10, Tea, Milano 2009), shwood (figura equivoca di Ubertino e presunto sa- extra del dvd Special Edition, 2006). Un tributo al- la giovane scrittrice in vacanza a Lyme Regis, Dorset, tanista che influenzò l'immaginario del suo tempo la scrittrice emblematico di un intensissimo rap- nella tarda estate del 1804, deve affrontare una tor- e, forse soprattutto, queUo successivo), Bebris co- porto con lo schermo (cinema ma anche televisio- tuosa vicenda di omicidi, contrabbando e strani sbar- struisce un intreccio potenzialmente Aitrigante a ne, a partire dalle eccellenti trasposizioni Bbc), re- chi daUa Francia, ma insieme A grovigAo dei propri base di magia e possessione. Che poi purtroppo si so possibile dalla vivacità degli scritti austeniani, sentimenti, fino a un sofferto Aeto fine. Alla narrazio- sgonfia, per la scarsa capacità di una vivace autrice tutti felicemente adattabili: rapporto che ha poten- ne fa poi riscontro un buon apparato di note che con- di commedia nel gestire A meccanismo fantastico. temente contribuito a un culto oggi in pieno rigo- nette gA eventi a fatti storici, dati di costume e - tal- Peccato, anche perché Jane Austen era affascmata glio, come racconta A suggestivo saggio di Claire volta in termini divertitamente dubbiosi - ai docu- dal fenomeno gotico, come dimostra un testo quale Harman Jane's Fame: How Jane Austen Conquered menti austeniani. Northanger Abbey. Anche se ovviamente non avreb- the World (Canongate, 2009). Ma insieme emble- be AnmagAiato taluni svAuppi: per esempio, Aman- matico di una tentazione implicita in tanto succes- l passo successivo sta nel diretto arruolamento dei da Grange propone anche Ai Italia un Mr. Darcy, so: queUa cioè di non fermarsi al sistema chiuso, I Vampyre, dove A nostro, appena sposato, deve An- definito di storie deU'autrice, ma di ampliarlo con personaggi di Jane Austen: e, come nella migAore prowisamente partire con EAzabeth per A continen- nuovi racconti e avventure. tradizione degA apocrifi, si può partire idealmente te, ed emerge una parentela con la famigAa PoAdo- Che la pulsione all'apocrifo si accompagni virtual- daUe rAetture dei fatti del canone con gA occhi delle ri... Anche in questo caso, l'editore è Tea (ed. orig. mente da sempre alla storia della scrittura è cosa no- figure minori. Come avviene in L'indipendenza della 2009, trad. dall'inglese di Marialuisa Bignami e Si- ta: e se i motivi sono i più vari, li accomuna la mo- signorina Bennet di CoAeen McCuAough (ed. orig. monetta Orsi, pp. 254, € 12, 2010). zione a non accontentarsi di quanto consegnato da 2008, trad. daU'inglese di Roberta Zuppet, pp. 444, Passi però A vampiro, mostro aristocratico: A canoni oggetti di "culto" (nel senso più lato del ter- € 21,50, RizzoA, MAano 2008), che però a rigore colmo pare l'incontro delle soreUe Bennet e dei lo- mine). Il lettore si domanda cosa sia stato di quel non è un apocrifo, contentandosi di riprendere i per- ro nobAi promessi con le creature più miseramen- personaggio una volta varcate le Colonne d'Ercole sonaggi di Orgoglio e pregiudizio con assai ampia A- te proletarie della gaUeria teratologica moderna, di fine testo; cosa esattamente sia avvenuto prima bertà creativa. Vent'anni dopo queUe vicende, la più cioè gli zombies. "E cosa nota e universalmente ri- dell'episodio narrato, o tra le sue pieghe, o come re- timida deUe soreUe Bennet, la bruttina Mary esAiata conosciuta che uno zombie in possesso di un cer- troscena. Ma è con la letteratura popolare che l'apo- a lungo dal capezzale della madre, può aAa morte di vello debba essere in cerca di altro cerveUo": così crifo svela la propria spudorata potenza commercia- questa reinventarsi la vita: e se A panorama deUa fa- A birichino Seth Grahame Smith - importato in le: in particolare, la declinazione in "casi" delle av- migAa - compreso A tanto celebrato matrimonio tra Italia stavolta da Nord - corregge A celeberrimo venture deU'eroe di turno, agevolando la diffusione EAzabeth e Darcy - risulta amaro, un inatteso, av- incipit austeniano in Orgoglio e pregiudizio e zom- dell'originale, semplifica l'opera anche al narratore venturoso riscatto sarà recato proprio da chi la crea- bie edito a firma sua e deU'autrice britannica (ed. di apocrifi. Certo, a differenza di campioni della se- trice Austen aveva un po' bistrattato. Al di là di pos- orig. 2009, trad. daU'inglese di Isa Maranesi e Ro- rialità come Sherlock Holmes (uno tra i personaggi sibili riserve verso Uccelli di rovo, la sua opera più ce- berta Zuppet, pp. 368, € 15, 2009). più attivi in comparsate extracanoniche), le eroine lebre, McCuAough presenta un'onesta quaAtà di austeniane nascono come protagoniste di singole scrittura, e A romanzo un po' greve può piacere. dito daUa piccola Quirk Books di Phila- storie - e siamo tentati di collocarle più sotto A pa- Come invece ogni scrittore di apocrifi sa, lo sguar- Edelphia, U romanzo ha suscitato inatteso entu- trocinio di Hestia dello spazio chiuso e stabAe, si- do dei protagonisti, o a maggior ragione la relativa siasmo, offrendo definizione a un nuovo fUone di gnora del focolare di opere conchiuse, che non del voce narrante, espone i testi a maggior rischi di ina- connubi più o meno ironici tra capolavori classici briccone Hermes, patrono di ogni tipo di appro- deguatezza. Nondimeno la tentazione di osservare i e fantasie orrifiche, appunto a doppia firma. Se og- fatti di Orgoglio e pregiudizio dall'ottica dell'introver- priazione indebita, compresa quella letteraria, e del- gi visitiamo le librerie di qualche centro commer- so ed enigmatico Darcy era troppo forte perché qual- le fughe tra i mondi. ciale americano o inglese, colpisce notare come in- cuno non decidesse di tentare - sia per offrire un di- verso sapore aAa narrazione, sia per integrarla neUe teri scaffali siano votati a questo nuovo subgenere, ppure, come sappiamo da ricordi dei suoi fami- parti su cui Austen aveva ritenuto di non soffermar- con testi partoriti a catena appunto a partire dal Eliari, già Jane Austen si divertiva a immaginare si. Così la bibAotecaria Pamela Aidan ha articolato la 2009 e spesso (non sempre) su base austeniana. storie ulteriori dei propri personaggi, avventure e suggestione Ai La trilogia di Eitzwilliam Darcy, genti- Un fenomeno editoriale motore, insomma, di ca- matrimoni architettati dopo l'ultima riga dei roman- luomo, proposta ancora da Tea (trad. daU'inglese di pitaU significativi; e tale al contempo da svelare, sot- zi. Non pare dunque una forzatura che in quel mon- Bruno Amato, rispettivamente: Per orgoglio o per to le forme del gioco, una dimensione più interes- do anglosassone, che coltiva le proprie memorie let- amore, ed. orig. 2009, pp. 288, € 12,2009; Tra dove- sante. Almeno nel caso del testo "pUota" di Graha- terarie sia attraverso agguerritissime associazioni di re e desiderio, ed. orig. 2009, pp. 320, € 12, 2010; me Smith, con la sua ruspante originahtà, e dove, devoti (a loro volta matrici di letteratura: si pensi a Quello che resta, ed. orig. 2009, pp. 444, € 13,2010). certo, la fortuna deU'Aitreccio va accreditata in pri- The Jane Austen Book Club di Karen Joy Fowler, edi- DeUa storia originale ritroviamo svUuppi soprattutto ma battuta aU'opera austeniana che, capoverso do- to in Italia per Neri Pozza, 2003, da cui A film II club nel primo e nel terzo romanzo; mentre U secondo, po capoverso, ne costituisce la base. Potremmo di- di Jane Austen), sia con un lussureggiante culto del- con l'Aiatteso rifiuto di Elisabeth aUa proposta di ma- re che l'originale è tanto perfetto da sopravvivere l'apocrifo (fino al più scatenato pastiche), sia sorto un trimonio e la momentanea eeUssi di Darcy dal pano- persino a simiU sgualciture. Ma le "correzioni" hor- multiverso austeniano di cui anche in Italia giunge rama di casa Bennet, permette aU'autrice di sviluppa- ror, che offrono un malizioso controcanto agU apo- ora qualche assaggio. Le protagoniste dei romanzi re Uberamente retroscena rosa e avventurosi, com- crifi in rosa, riescono a non suonare gratuite; e ì'u- austeniani non hanno solo la fortuna di muoversi su presa la soAta pericolosissima cospirazione da feuille- cronia di un'InghUterra del primo Ottocento, in cui uno sfondo (per noi) pittoresco, ma incarnano mo- ton che A nostro dovrà ovviamente fronteggiare. La l'educazione preveda la formazione aUe "arti morta- delli molto concreti di umanità in dialettica con strut- trilogia appartiene ovviamente al pelago deUa lettera- H" d'Oriente (in Giappone per gli abbienti, Ai Cina ture sociali soavemente oppressive; vivono sentimen- tura popolare, ma con un certo controUo deUo stAe e per tasche meno fornite come queUe dei Bennet) ti profondi, che sono però costrette a temperare al- un richiamo AitelAgente deUa trama originale. onde far fronte aU'epidemia zombesca, reca una se- l'insegna di consuetudini e pudori; e raggiungono A Il passo ancora ulteriore non poteva essere che di rie di provocazioni. Da una parte permangono i riti Aeto fine al termine di itinerari dove A premio alla serializzare i personaggi, incastrandoli nel meccani- della buona società, le schermagAe ammodo, le dan- virtù non ha A sapore deA'owietà moralista. Un equi- smo narrativo di "casi" da risolvere, magari aUa lu- ze aUe feste; ma daA'altra la spada (comprese quelle Abrio brioso tra sense and sensibility che doveva far ce dei nuovi connubi tra commedia romantica e di EAzabeth e soreUe) è sempre pronta per far ca- parte del carattere stesso deU'autrice, rendendo lei fantastico. Emblematico è A caso deUa serie di Car- dere qualche testa. Prevalentemente di zombie, or- per prima un personaggio ideale per le narrazioni. A rie Bebris varata a partire dal 2004, e in Italia dal de impresentabiA e Affettive che in qualunque mo- partire dalle rAetture in chiave (romanzesco-)biogra- 2007 sempre per Tea, Le indagini di Mr. e Mrs. mento possono spuntare dai campi, e rendere gA fica, si pensi al fAm Becoming Jane, del 2007; ma ta- Darcy, inaugurata da Orgoglio e preveggenza e giun- spostamenti piuttosto disagevoA. Orde falcidiate a lora con svAuppi più particolari. Proprio alla luce di ta nel 2009 aUa quarta puntata con Uenigma di grandi numeri, e insieme demonizzate daAa società quanto detto sulla declinazione in casi tipica del po- Mansfield Park. Sostenuti da un dialogo frizzante dei "buoni" con un disprezzo rabbioso: qualcosa Uziesco, non stupisce per esempio che anche Jane che cerca d'Anitare queUo austeniano (anche se at- che in chiave di metafora richiama Affinite alterità Austen assuma panni di detective: almeno nella serie tribuire a Bebris, come la quarta di copertina, "lo del nostro mondo occidentale - magari cacciate da di garbati romanzi scritti a partire dagU anni novanta stAe (...) della grande Jane Austen" pare franca- gendarmi o da ronde. Dove lo stridere di modelA dall'ex anaUsta deAa Cia Stephanie Barron, e ora pro- mente eccessivo), questi mystery talora venati di so- suona ironico ma insieme straniante; e, almeno in posti in ItaUa da Tea. Lo stAe di Le indagini di Jane vrannaturale offrono storie un po' deboli confezio- qualche angolo del cerveUo del lettore, evoca una Austen (giunte nel 2010 al quarto titolo, Jane e lo spi- nate piacevolmente. Per esempio Sospetto e senti- sottile inquietudine. Almeno si spera. • mento (ed. orig. 2005, trad. daU'inglese di Alessan- rito del Male, ed. orig. 2009, trad. dall'inglese di Ales- [email protected] sandro Zabini, pp. 322, € 12) vanta un Avello digni- dro Zabini, pp. 281, € 10, 2008) è un pastiche in cui i personaggi di Orgoglio e pregiudizio incontra- toso, con un'apprezzabAe attenzione alle impAcazio- F. Pezzini è saggista e redattore giuridico Laccidentato cammino dal libro di carta al libro elettronico Una nuova macchina per un nuovo concetto-testo di Gianfranco Crupi

come si diceva aA'inizio, dai grandi distributori vista "Informatica Umanistica" diretta da Massimo a qualche mese circola in rete un geniale video Parodi; la neonata "Associazione per l'informatica spagnolo che, parodiando le ormai celebri e commerciali di contenuti e daAe aziende informa- tiche; ma anche un monito affinché le politiche re- umanistica e la cultura digitale"), anche nel tentati- Dteatrali presentazioni del guru della Apple, Steve vo di pervenire al suo riconoscimento accademico lative alla scelta dei formati, dei supporti, dei siste- Jobs, pubblicizza ed esalta le virtù del tradizionale nel sistema dei curricula universitari. libro di carta (senza cavi, senza batterie, compatto e mi di distribuzione, della gestione dei diritti non diventino esclusivo appannaggio del sistema chiu- Non si tratta semplicemente di informatica ap- portatile), come se fosse l'ultima novità del merca- plicata alla cultura, ma della "presa d'atto che la to. E non a caso, perché dopo l'uscita dell'iPad e so delle applicazioni o delle grandi holding multi- nazionali. Magari propagandate nel nome di una dimensione digitale costituisce una cultura": ad af- dell'ultima versione del dispositivo e-book Kindle e fermarlo con convincente e appassionata determi- dopo l'annuncio di Amazon, che ha dichiarato di visione neoliberistica che, nei fatti, mal digerisce l'idea, affermata da Charlotte Hess ed Elinor nazione sono gli autori di un recente manuale di aver venduto, da marzo a giugno, più e-book che li- informatica umanistica (Teresa Numerico, Dome- bri a copertina rigida (hardcover), si è improvvisa- Ostrom, che la conoscenza debba essere un "bene comune", contro le nuove enclosures che ne vor- nico Fiormonte e Francesca Tornasi, Lumanista di- mente infiammato il dibattito stri futuro del libro, gitale, pp. 236, € 19, A Mulino, Bologna 2010). diviso tra coloro che, affetti da ricorrenti ansie mil- rebbero invece limitare l'accesso. In questo senso, la sfida a cui fa riferimento Cataluccio è innanzi- L'indice del volume dà conto deUa complessità lenaristiche, ne piangono l'ineludibile fine e coloro deU'approccio scientifico, una sorta di " trivium di- che ne diagnosticano e augurano una lunga vita. tutto culturale e politica. La disponibilità, infatti, di una straordinaria quantità di risorse informative gitale" (Scrivere e produrre, Rappresentare e conser- Sebbene sia i libri di carta che i libri elettronici non vare, Cercare e organizzare), che introduce a conte- abbiano bisogno di essere difesi, i primi come se e di nuove tipologie documentarie dovrebbe solle- citare alla creazione di sempre più raffinati stru- nuti e metodi per la codifica dell'informazione, per fossero già oggetti vintage, i secondi frutto di un uso dei linguaggi di marcatura (finalizzati alla ineluttabile e inevitabile determinismo tecnologico, menti di selezione della conoscenza strutturata e di qualità. E da questo rappresentazione delle caratteristiche perché sia gli uni che gli altri sono un prodotto del- strutturali e formali dei testi), per l'asso- le dinamiche storiche e perché nel corso del tempo punto di vista, le nuove tecnologie rappresentano una straordinaria op- ciazione deAe relative metainformazioni non è mai avvenuto che un nuovo medium o un descrittive e semantiche; ma A libro ri- nuovo supporto abbia soppiantato del tutto A pre- portunità per la cultura del libro. A sottolinearlo è Paola Castellucci flette anche sulle forme e sui generi cedente. E vero che, come dice Eco, "A libro ap- della testualità digitale, nonché sul- partiene a quella generazione di strumenti che, una nel suo originale studio dedicato alla , storia culturale dell'informatica, le problematiche relative alla con- volta inventati, non possono più essere migliorati" servazione deUe risorse elettroni- (J.-C. Carrière e , Non sperate di libe- avendo a riferimento uno dei concet- ti fondanti deUa disciplina e deUe sue che (a garanzia della loro accessibi- rarvi dei libri, a cura di J.-Ph. De Tonnac, Bompia- lità nel tempo) e sull'organizzazione ni, 2009); ma appunto, A libro di carta! più fortunate e discusse applicazioni, vale a dire quello di ipertesto (Dall'i- della conoscenza in rete. Tematiche pertesto al web. Storia culturale del- che sono oggetto anche di un altro biettività vuole che il passaggio al libro elet- COMMENTA SUL SITO compendio, sebbene da una pro- tronico implichi una complessa serie di ragio- l'informatica, pp. VIII-226, € 20, O Laterza, Roma-Bari 2009). Il termi- www.lindiceonline.com spettiva più scolastica e didattica, ni di carattere culturale, tecnologico e industriale, ma non meno informata e metodo- che non si può liquidare sbrigativamente con rea- ne, coniato a metà degli anni ses- santa da un personaggio eclettico e visionario co- logicamente rigorosa (Marco Lazzari, Alessandra zioni impulsive, riconducibAi solo a istanze di tipo Bianchi, Mauro Cadei, Cristiano Chesi e Sonia psicologico ed emotivo. A maggior ragione quan- me Ted Nelson, indicava, nel futuristico progetto del suo creatore, un testo non lineare, costituito da Maffei, Informatica umanistica, pp. XV-326, € 26, do esse insistono (ed è una consapevolezza al cen- McGraw-HAl, MAano 2010). Se un limite c'è, in tro della documentata monografia che Gino Ron- un reticolo di coUegamenti (link) che apriva a di- versi possibAi percorsi di lettura. ambedue le trattazioni, è quello di riservare uno caglia ha dedicato al futuro del libro) sui processi spazio forse troppo esiguo a formati e oggetti che di creazione, distribuzione e fruizione dei conte- non siano riconducibAi alla testualità. nuti intellettuali, e su un rimarchevole, sebbene e sue teorie, che attingevano alle sperimentazio- spesso inavvertito, mutamento antropologico e dei Lni e aUe formalizzazioni scientifiche di Vanne- È un rischio che non corre certo A manuale di sistemi cognitivi e metacognitivi deU'apprendi- var Bush e di Joseph C. Licklider, maturate già sul Tito Orlandi, uno dei maìtres à penser dell'infor- mento (Gino Roncaglia, La quarta rivoluzione. Sei finire degli anni quaranta, prefiguravano non solo matica umanistica, che infatti fa riferimento nel ti- lezioni sul futuro del libro, pp. XV-287, € 19, La- quel che sarebbe stato A web, ma anche un nuovo tolo a uno specifico campo di applicazione teorica terza, Roma-Bari 2010; cfr. L'Indice, 2010, n. 10). supporto di scrittura, una nuova pratica di lettura e e metodologica: la riproduzione in ambiente digi- Le variabili in campo sono tali da rendere dunque soprattutto un nuovo rapporto tra autore e lettore. tale di "testi in qualche modo già esistenti su sup- vana qualsiasi previsione circa A liveUo di pervasi- Il computer si configurava dunque agli occhi di porto cartaceo o comunque su una superficie pia- vità dell'e-book e i tempi deUa sua definitiva affer- Nelson, osserva con finezza Castellucci, quasi co- na" (Informatica testuale. Teoria e prassi, pp. IX- mazione, ma anche circa A fatto che le due forme me "una tecnologia della liberazione", in quanto 180, € 18, Laterza, Roma-Bari 2010). libro e i due supporti si possano distribuire nel avrebbe potuto consentire, e proprio grazie alla tempo generi bibliografici e letterari, e quindi fet- dimensione dell'ipertestualità, la formazione di rgomento che per i più potrebbe essere li- te di mercato diversi. Sembra quindi nel giusto una conoscenza "eccentrica", antigerarchica, che Aquidabile in termini banalmente "tecnici" e Giuseppe Granieri quando, dalle pagine della di lì a poco avrebbe trovato in Gilles Deleuze la che invece, come insegna Orlandi, comporta la Stampa.it, ha avvertito che al momento l'unica cer- sua formulazione fAosofica nella figura del "rizo- discussione di alcune cruces teoriche, a partire tezza che abbiamo è "A fatto che l'affiancamento ma", nell'immagine del tubero che non ha un dalla definizione per nulla scontata di "testo" e avverrà". punto di propagazione univoco; e in George P. di "testo digitale", che l'autore, sulla base di Analoga consapevolezza si riscontra nel volumet- Landow, A più convinto teorico dell'ipertesto let- un'informata e selezionata bibliografia, ricondu- to di Franco Cataluccio (Che fine faranno i libri?, terario. AUa base, un'idea che risulterà decisiva ce al più ampio contesto teoretico della lingui- pp. 60, € 6, Nottetempo, Roma 2010) che, con in- per A futuro del libro: "Cercare una nuova mac- stica e della semiotica. Più che una guida prati- telligenza e senza pregiudizi, prova a rispondere ad china libro per un nuovo concetto-testo". E non a ca, il libro è dunque un "discorso sul metodo" alcune semplici, essenziali domande: cosa soprav- caso la "biblioteca", in quanto modeUo documen- dell'informatica testuale, e in quanto tale pre- vivrà dell'editoria tradizionale e delle sue figure tario per sua natura ipertestuale, in quanto strut- scinde deliberatamente dalle applicazioni professionali (autori, traduttori, redattori, grafici, tura non centralizzata di relazioni complesse, ha software e dagli strumenti hardware oggi in uso, stampatori, promotori, distributori, librai)? che ne rappresentato, neUe formulazioni dei primi teori- anche se presenti a scopo esemplificativo nel sarà insomma dell'editoria quando A libro elettro- ci deUe tecnologie informatiche, lo spazio elettivo corso della trattazione. Ciò che preme all'autore nico si sarà definitivamente imposto, trasformando per sperimentare e applicare la convergenza al di- è l'assunto metodologico, secondo il quale la in modo radicale A mondo della scrittura e della gitale dei processi di elaborazione, memorizzazio- rappresentazione digitale del testo comporta un lettura, le regole del copyright, la filiera produttiva ne, classificazione, recupero e distribuzione deUa atto interpretativo del modello testuale analogi- dei testi? e come farà A lettore a orientarsi di fron- conoscenza. "Iper è appunto uno dei prefissi che co che ne è alla base. Ma contestualmente ciò te a un'offerta editoriale sempre più vasta e imper- hanno introdotto non tanto un fattore gerarchico, che preoccupa Orlandi è la "deriva informativa" scrutabAe? "Mai come in questo momento è ne- quanto piuttosto un motivo di complessità", se- intorno al fenomeno che va sotto il nome di " ri- cessario guardare lucidamente avanti", avverte Ca- condo l'autrice di questo saggio, che copre ogget- voluzione digitale", perché "il mondo che ruota taluccio, con la coscienza tuttavia che "la sfida a tivamente un vuoto nella storia deUa cultura infor- attorno alle funzioni, alla produzione e alla rice- cui sono chiamati tutti coloro che, a vario titolo, la- matica e dei suoi indissolubili legami con la cultu- zione del testo sta oggi subendo una trasforma- vorano nell'editoria, è quella della qualità e del ri- ra umanistica. zione radicale di cui molti parlano (perché il fe- gore, per evitare che i lettori vengano risucchiati in Una consapevolezza, quest'ultima, che è alla ba- nomeno è sotto gli occhi di tutti) ma di cui po- un gorgo indistinto di materiali. L'unico modo per se dello statuto ontologico di ima disciplina, l'infor- chi sono in grado di apprezzare compiutamente salvare la cultura è quello di migliorare e raffinare matica umanistica, al centro già da anni di un am- le origini e l'esatto significato". • la qualità dei contenuti e delle forme". Un appello pio dibattito internazionale, che in Italia ha visto e [email protected] - si può leggerlo così - affinché l'editoria esca dal vede impegnati studiosi e centri di ricerca, iniziati- sostanziale letargo che l'ha finora contraddistinta ve editoriali e istituzionali (tra le altre: A bollettino G. Crupi è ricercatore di letteratura italiana nel dibattito sull'e-book, governato soprattutto, "InfoLet" animato da Domenico Fiormonte; la ri- all'Università La Sapienza di Roma Libro del mese II carattere dell'intellettuale trasversale, aperto a tutti i generi, dalla filosofia al fumetto, dal giallo alla pubblicità, fa di OdB, fin dagli anni ses- santa, una figura unica nel panorama culturale italiano. Ne deriva la scrittura tagliente e incisiva delle opere narrative, ora riproposte in volume, in cuili la vicenda del singolo finisce per rivelare, attraverso l'inautenticità delle relazioni, le contraddizioni sociali dell'Italia del boom economico. muore nel tentativo di sabotare il Si arruola volontario in marina romanzo, La parte difficile, che "parole grosse", ma anche le pa- Scrittura al cubo porto di Malta. L'evento "segna e e arriva a destinazione, l'Accade- racconta ancora la guerra e "il role minori, "banali". Un fratello confonde" Oreste, che inizia a in- mia navale dell'isola di Brioni, in lucido disorientamento del re- di Belacqua e di Oblomov, "ma- di Valentino Cecchetti terrogarsi sul contraddittorio mi- Istria, il giorno dopo la caduta di duce". Del Buono viene inseri- lato di timidezza almeno quanto to dello zio, eroe fascista e "ideali- Mussolini. Brioni è occupata dai to, con Luigi Santucci e Milena di pigrizia", che si mette alla pro- Oreste del Buono sta puro", studioso di filosofie tedeschi, gli allievi ufficiali ven- Milani, nella terna dei finalisti va nella scrittura, accorgendosi di orientali. Si delinea l'eclettismo di gono catturati e smistati nei cam- del premio Mondadori 1948. Il "falsare la memoria, ogni cosa". L'ANTIMERIDIANO del Buono, che sarà accompagna- pi di lavoro. Del Buono finisce premio deve potenziare la "Me- Alla "retorica a buon mercato", ROMANZI E RACCONTI to non solo da un "ca- sulle montagne dello dusa degli Italiani", la collezio- Ulisse tenta di sottrarsi non attra- VOLUME PRIMO rattere di bastian con- Zillertal, non lontano ne che intendeva porsi al verso la militanza politica, ma im- da Innsbruck, dove ha centro del dibattito paniandosi nell'amore per a cura di Silvia Sartori, trario", ma dalla predi- sposizione a concen- ORESTE DEI. IIIIONO l'incarico di innalzare sul neorealismo. Ma, una donna che ama un al- pp.XLV-1644, €69, trarsi, a insistere, "a L'antimeridiano pali del telegrafo. Al ri- come spiega Davico tro e per la moglie del fra- Isbn, Milano 2010 chiedere alla letteratura torno diventa comuni- Bonino, nei romanzi tello, "ancora in prigio- le soluzioni che la vita sta, per stare vicino a d'esordio siamo solo nia". Sono proprio da sé non può offrire" M Saveria e collabora al apparentemente alla l'insincerità e l'ipocri- opo un anno e mezzo sia, che indirizzano la passato nel campo di (Antonielli): "L'impor- "Politecnico" e a confluenza dei tre ge- D tante, anzi, è non tenta- "Candido", una sorta neri narrativi promossi scrittura del romanzo Gerlopass, in Tirolo, Oreste dalla moda neorea- del Buono pubblica nel 1945 re in troppe direzioni, di "par condicio", „ verso il racconto di listica, "il romanzo COMMENTA SUL SITO ge steRsa £ k mpe_ Racconto d'inverno, il suo pri- non disperdersi, con- spiegherà anni dopo alla figlia Nicoletta. di guerra o di pri- www.lmdiceonline.com man„ direttamente mo romanzo, storia della sua centrare le proprie ri- gnano sorse su un dato punto e insistere Nel 1945 pubblica sul settimo fa- gionia o di resistenza". nel confronto con la finzione e la guerra "non combattuta", del- scicolo di "Uomo" il suo primo la sua prigionia e del suo ri- sinché non succeda qualcosa", Racconto d'inverno è già piena- menzogna, piuttosto che nell'im- scrive in Né vivere né morire. Con racconto Pine d'inverno, che po- tomo a casa. Racconto d'inverno è mente immerso nello "status par- possibile trascrizione dei "fatti". Andrea Valsecchi e Domenico chi mesi più tardi diviene il ro- ticolare", "cui presiedono la Soli- Ecco perché Berto, il protago- la tappa iniziale del lungo itinera- Porzio, su posizioni di fronda fa- manzo Racconto d'inverno. Nel rio autobiografico, che coincide tudine, la Paura e l'Odio", come nista del romanzo successivo, Ac- scista (e di diffidenza verso l'anti- 1947 si sposa e torna in viaggio di idola che "sovrastano e penetrano qua alla gola (1953), ambientato virtualmente con l'intera produ- fascismo di tipo ideologico) fonda nozze all'Elba, a Marina di Cam- zione narrativa di del Buono. L'a- il racconto". In La parte difficile, il sull'isola d'Elba, dove del Buono la rivista "Uomo", che dà spazio a po, dove ce la casa lasciatagli in protagonista (Ulisse) si trova af- spetto singolare di questo ininter- conduce la sposa Anna in viaggio uno "sperimentalismo lontano da eredità dallo zio Teseo. Nello flitto e paralizzato da un'"incapa- di nozze, è certo l'alter ego dello rotto resoconto personale è la fe- rondismi ed ermetismi". stesso anno esce il suo secondo cità di esprimere" non solo le calizzazione su alcuni nuclei ("la scrittore, ma non può somigliar- guerra, la famiglia, le relazioni co- gli "in tutto né in troppo, essendo niugali ed extraconiugali, la scrit- la sua esistenza affidata alle paro- tura") che lo scrittore sottopone a le, dalle parole deve dipendere e un continuo processo di variazio- nelle parole risolversi", alla ricer- ne e di montaggio. Sin dall'esor- Una curiosità onnivora ca di un punto di equilibrio im- dio, appare chiaro che se "il vero possibile tra la vita e la letteratu- tema della narrazione di del Buo- di Alberto Saibene ra, in nome del quale vengono no è il narrare di sé" (De Federi- esibite le "credenziali autobio- cis), l'autobiografia coincide con grafiche" dell'autore. Per pura in- la ricombinazione di un repertorio n una bellissima prosa autobiografica apparsa in Manzoni), tratto comune della sua generazione gratitudine (1961), trilogia dell'a- I (OdB fu un giovanissimo collaboratore della rivi- more adultero, conduce alla di evend dato una volta per tutte, La generazione degli anni difficili (Laterza, attraverso il quale lo scrittore rac- sta), gli "irregolari" (Fusco, Beppe Viola, Bian- estreme conseguenze narrative 1962), Oreste del Buono traccia il bilancio di un ciardi), il "giallo" (a lui si deve la scoperta di Scer- l'autobiografia metaletteraria an- conta la propria vicenda privata, uomo mezza età. Ha in realtà solo trentanove anni, anche quando, negli anni, sempre banenco), la letteratura popolare e "rosa" (Gua- nunciata dallo "pseudorealismo" e così ricorda le tappe fondamentalidell a sua vita: reschi, Liala, Luciana Peverelli), l'umorismo (No- dei romanzi precedenti. più si confronta con la dimensione toscano dell'Isola d'Elba, dal '35 a Milano ("l'u- pubblica e la cronaca, a partire vello e Fortebraccio). Risalta anche la funzione di La trilogia induce il Gruppo 63 nico luogo, non è affermazione retorica, in cui pos- ufficiale di collegamento tra letteratura e giorna- a includere del Buono nel "drap- dallo snodo cruciale del fascismo, so vivere"). Di famiglia e di costume borghese, ar- della guerra perduta e del dopo. lismo attraverso i ritratti di Tommaso Giglio (che pello dei precursori-compagni di riva alla letteratura contemporanea attraverso gli insegnò la "religione" di Totò), Pasquale Pru- strada" e apre all'impresa più si- Alla narrativa di del Buono può Kafka ("da lui ero risalito a Kierkegaard e a Do- nas, Alfonso Gatto, Vasco Pratolini, Guido Pio- gnificativa della prima stagione essere estesa la formula dell'"unità stoevskij"). Appartiene a una generazione che cre- vene, Dino Buzzati e altri ancora. Ma lo scrittore creativa dello scrittore, Né vivere nella varietà", che i cartografi elisa- sce nel fascismo e il 23 luglio 1943 si arruola in ma- toscano avrebbe potuto aggiungere molti altri ri- né morire (1963), "romanzo di un bettiani usavano per le migliaia di rina. Prigioniero di guerra, legge Le occasioni di tratti e passioni, in una vita densa di incontri. romanzo" che attraverso "quattro isole dell'Oceano Pacifico e del- Montale, tornando a casa nell'aprile 1945. Presen- Mancano, ad esempio, il cinema (l'amicizia con campiture" spinge del Buono ver- l'Oceano Indiano. Questo suggeri- tato da Quasimodo, si iscrive al Pei. E un rapporto Fellini, il legame con Lietta Tornabuoni), la pub- so l'ala calda del nouveau roman sce Guido Davico Bonino nel sag- fatto "di dubbi, di fallimenti, più che di delusioni". blicità, il calcio (da milanista sfegatato giunse a (traduce La modification di Bu- gio L'opera come un arcipelago, in- Un legame simile a quello di Vittorini, suo maestro dedicare un libro a Rivera) e, soprattutto, il fu- tor), impegnata nel cancellare l'il- troduzione dà'Antimeridiano che di lavoro e di vita. Del Buono è tra i collaboratori metto. Del Buono andava assai orgoglioso del- lusione della realtà attraverso un Isbn dedica alla "prima gittata" del "Politecnico", dove apprende dallo scrittore si- l'impresa di "Linus", di cui fu più volte direttore. romanzo pure costituito di "per- dell'opera narrativa dello scrittore. ciliano il grande afflato pedagogico, il mito dell'A- sonaggi plausibili, dislocazioni Il volume comprende, oltre a Rac- merica, l'attenzione alla cultura popolare, l'apertu- er la mia generazione il ricordo di del Buono spaziali verosimili, ragionevoli conto d'inverno, La parte difficile ra e la generosità verso i giovani, l'uso del giornali- Pè legato all'impresa più antitetica alla sua progressioni cronologiche" (Davi- (1947), Acqua alla gola (1953), L'a- smo e della fotografiape r raccontare la realtà. ideologia: la collaborazione con Einaudi per il co Bonino). In un primo modulo more senza storie (1958), Per pura È proprio un ritratto di Vittorini che OdB lancio della collana dei "Tascabili" (siamo nei del Buono pone il personaggio au- ingratitudine (1961), Né vivere né (l'abbreviazione che diventerà un marchio di fab- primi anni novanta): accanto al recupero sapien- tobiografico che vive le più dispa- morire (1963), La terza persona brica) sceglie come copertina di Amici, Amici de- te di titoli come L'orologio di Carlo Levi o Roma rate esperienze; nell'altro colloca il (1965). E accompagnato da una gli amici, maestri... (Baldini e Castoldi, 1994), una 1943 di Paolo Monelli, c'è il successo clamoroso narratore, che tenta di mettere or- Testimonianza di Nicoletta del raccolta di ritratti di personaggi del mondo della di Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano dine nei fatti, non scrivendo un Buono ed è curato da Silvia Sarto- cultura, dell'editoria, del giornalismo che del (titolo di Marcello Marchesi) di Gino e Michele, nuovo romanzo, ma riscrivendo rio, che ha redatto le Notizie sui te- Buono era andato scrivendo sulle pagine di "Tut- che dissacra il tempio della cultura alta italiana. un romanzo già edito. Una scrittu- sti e le schede filologico-editoriali. tolibri". Prose di memoria che sono il resoconto Del Buono ha aperto la strada a un'editoria ra "al cubo", che lavora sul piano L'Antimeridiano include una ras- di una vita intensa, spesa interamente tra i libri, sempre più commerciale, quando l'industria del già narrato e su quello delle segna di Letture critiche (Brolli, ma con funzioni e vocazioni molto diverse. Dota- culturale è divenuta veramente tale in Italia, ma nuove storie. Il romanzo si fregia Manacorda, Paccagnini), e riserva to di una curiosità onnivora, di una capacità di la- non gli si può rimproverare di avere allevato ap- di una delle insegne tipiche del- al lettore, sotto la copertina, un ri- voro mostruosa (questa la parte milanese), unita prendisti stregoni, privi della sua cultura e della l'antiromanzo, il labirinto: "L'eroe tratto di Tullio Pericoli. a un senso della misura (la parte toscana) e a una sua ironia (e in fondo del suo disinteresse). avanza o retrocede con la spada Del Buono nasce nel 1923 nella buona formazione classica, del Buono è stato uno Inoltre, è sempre stato lontano da quel che sguainata nel labirinto ormai trop- villa del Pianello, a Poggio nell'El- dei padri dell'odierna industria culturale. Celebri Dwight MacDonald chiamava midcult, quella po denso, agguerrito, incombente, ba. Si trasferisce con la famiglia sono state le sue dimissioni a catena dalla mag- cultura media oggi tipicamente rappresentata, un viluppo non più propriamente prima a Firenze, poi a Roma, do- gior parte delle grandi case editrici milanesi: ad esempio, dai romanzi di Neri Pozza (con ec- visibile, immaginabile soltanto e ve il padre, Sandro è un dirigente Mondadori (vi diresse i "Gialli"), Rizzoli, Rusco- cezioni s'intende). Del Buono aveva una vera per questo orrendamente plausi- della Teti. In seguito, nel 1935, la ni, Feltrinelli, nelle quali fu, di volta in volta, diri- passione per la cultura popolare, e i suoi ro- bile". Anche se non di un eroe si famiglia si sposta a Milano dove gente, direttore di collana. manzi testimoniano il notevole aggiornamento tratta, ma di un antieroe, che fa Oreste entra al liceo Berchet e co- Dal citato Amici si può ricavare una parte del- culturale (è ancora la Parigi del nouveau roman pensare alla "radiografia ostinata" nosce la moglie, Saveria Tutino. Si l'ampio compasso dei suoi interessi: l'editoria (la la sua capitale di riferimento). Per concludere, della passività e dell'inettitudine iscrive senza entusiasmo a giuri- rivalità Mondadori-Rizzoli, Eric Linder, Alberto ci sentiamo più solidali al percorso di Oreste del novecentesche. • Mondadori), la grafica (Trevisani), gli umoristi sprudenza e la guerra "non sem- Buono che ai risultati del Gruppo 63. Valentino.cecchetti®tin.it bra toccarlo più di tanto" fino al del "Bertoldo" (Mosca, Metz, Marchesi, Cadetto 26 luglio del 1941, quando suo zio V. Cecchetti è dottore di ricerca in teoria e pratiche Teseo Tesei, l'inventore dei Mas, della comunicazione all'Università di Arezzo Narratori italiani tolo del primo album dei Pink I nomi vessilli del caos Floyd. Il pifferaio di cui qui si Avvantaggiarsi sulla morte parla è il dio Pan che, su uno di Giovanna Lo Presti sfondo fortemente visionario, de- di Santina Mobiglia gno di un viaggio psichedelico, del suo passato, lo ripercorre Michele Mari pochi segnali disseminati nel te- appare al Topo e alla Talpa, due Clio Pizzingrilli sto: come le briciole di Pollicino, delle bestioline antropomorfe con un andamento a spirale - ROSSO FLOYD protagoniste del racconto: "Tut- RITRATTO tra anticipazioni e rinvìi, indizi aiuteranno a ritrovare il sentiero DI UNA POLTRONA pp. 281, € 18, e a non perdersi nella selva fitta to questo vide, in un istante seminati e ripresi, affabulazioni filosofeggianti e movenze noir Einaudi, Torino 2010 di nomi e di fatti. Ma attenti, let- senz'alito e intenso; (...)- Topo pp. 146, € 13,50, tori: nel romanzo si intrecciano - trovò fiato a bisbigliargli, scos- nottetempo, Roma 2010 - dai giovanili slanci libertari e molti viottoli e, al loro incrocio, sa. - Hai paura? - Paura? (...) rivoluzionari all'approdo a un gruppuscolo gauchiste di cospi- rrore! L'ultimo romanzo le briciole non sempre danno Paura? Di lui? Oh, no, no! Ep- un'indicazione chiara. Il lettore pure... Oh, Talpa, ho paura!". crittore di lungo corso, ratori algidi e inanimati. Odi Michele Mari, Rosso Siamo nell'Italia dei primi Floyd, è attraversato, come un può decidere di tirar dritto, men- Eccolo, l'orrore sacro nel libro fuori dal mainstream del prediletto di Syd bambino, l'or- S anni settanta, e fin dalle prime breve grido, da questa escla- tre dovrebbe (forse) imboccare il mercato letterario ma con ap- sentiero laterale, memore di rore sacro destinato a dominare prezzamenti autorevoli, da pagine si annuncia la confes- mazione; A racconto si articola la vita di Syd, a fare di Syd stesso sione di un delitto come punto come un'istruttoria in cui in- quanto afferma Nick Mason Garboli e Volponi ad Agam- (batterista dei Pink Floyd; nel ro- una sorta di homo sacer, quell'uo- ben, Clio Pizzingrilli, marchi- focale del flusso ininterrotto di tervengono, accanto a una mi- mo che, nel diritto romano arcai- associazioni mentali, quasi riade di musicisti rock più o manzo, l'uomo cane) nella quarta giano, direttore di "questipic- "confessione": "Ricordo come co, tutti potevano uccidere impu- coli", quaderni di critica del un'endoscopica autobiografia, meno famosi, personaggi vivi e nemente. Syd, dopo essere stato che prende la forma del Bil- morti, di fantasia o realmente esi- fosse ieri: eravamo in macchina, e lavoro (editi da Quodlibet di sotto un temporale stavamo an- metaforicamente ucciso da molti, Macerata), è autore di racconti dungsroman di un io debole e stenti, a formare una polifonia dando a prendere Syd. (...) Un torna dai suoi compagni, ancora diviso, sempre in bilico tra ze- complessa che parte da un'unica e romanzi (I profondissimi, attimo prima di girare a sinistra in vita, come presenza fantasma- Bompiani, 1992; Uscita dei uo- lo militante e ignavia, compli- frase sonora, "Syd Barrett" (pri- cità e diffidenza, bisogno di ri- verso casa sua Rick disse: 'Metto tica, creatrice, sovrannaturale, mini secondari, Feltrinelli, mo, mitico leader dei Pink Floyd) la freccia?', e qualcuno rispose: quasi fosse anch'egli un pifferaio conoscimenti e irriducibile al- sempre variata, sempre presente. 1994; Popolo della terra, Feltri- terità. 'No, cazzo, vai dritto!"'. "Vai magico invasato dal dio, che se- nelli, 1996; cfr. "L'Indice", Non tragga in inganno lo stile dritto" e il gioco cambia: Syd re- duce e conduce con sé una schie- Ed è una convincente micro- colloquiale di molte Ipagine del 1996, n. 6; Il tessitore, Quodli- sta fuori dalla gara e i suoi com- ra infinita di creature, animaletti, bet, 1997; cfr. "L'Indice", fisica del potere, con le sue di- romanzo; anche se sembra preva- pagni restano dentro, ma in un spaventapasseri - verso un mon- namiche e i suoi rapporti inter- lere un parlato scandito dai "tre 1998, n. 3; Ioa lo spaccapietre, "dentro" che è pur sempre un do fantastico di umani zoomorfi Quodlibet, 2000) che rispec- ni, quella che si delinea nella puntini" di celiniana memoria, la "fuori". Non a caso, lo stesso e di bestie antropomorfe. minuziosa disamina delle pul- scrittura è, come di consueto in chiano una precisa consonanza sioni ambivalenti verso i mem- Nick ha significativamente intito- con la sua attività editoriale nel Mari, assai sorvegliata, niente af- lato Inside Out 1'"autobiografia" ari fa del personaggio di bri e le attività del gruppo, in fatto casuale, mai trasandata. E dare volti e voci alla "piccolez- cui è attratto dalla sicurezza del dei Pink Floyd. È meglio il "fuo- MSyd un grumo in cui si za" (la Kleinheit kaf- l'autore è lì, in aggua- ri" o il "dentro"? E concentrano i suoi temi preferiti; leader e del suo en- to, pronto a gridar^: kiana evocata nel qua- tourage, dal bisogno meglio A successo che in Rosso Floyd si possono rin- derno dedicato ad aunuiigÉ "Orrore!". tocca tutti gli altri tracciare molti elementi del "mi- Hilr.il lo ili una {Miltniita di appartenenza che America) di un'uma- produce soggezione e Al centro di Rosso componenti della band to personale" dello scrittore. Per o l'isolamento abulico nità minore, reietta, gerarchie sotto la fa- Floyd sta dunque Syp Mari esso comprende l'attrazio- in cui si colgono i co- di Syd? Il muro, quello ne per ciò che è sotterraneo scinazione per quel Barrett, destinato a la- nati di una resistenza "piglio che invidiavo sciare presto la sua che compare in The (Syd, come la Talpa di The wind Wall, isola o protegge, ribelle allo stato di moltissimo". band per gravi distur- in the willows, vive sicuro sol- cose presente, tra sal- opprime o consente tanto nella dimensione ipogea), Vaghi e misteriosi i bi mentali, non si sa se una vita sicura? vifiche epifanie e im- da addebitare a malat- la fascinazione del "doppio" (in progetti, fumose le posture rovinose. teorie, enigmatiche le tia o ad abuso di LSD. L'ambiguità del rea- Rosso Floyd i doppi non si con- le, il continuo trasmu- tano), A "demone della dese- Dai margini appar- figure dei cospiratori, O forse, a tutt'e due lp altra faccia dell'opa- cose insieme. O forse tare delle cose, l'inde- mantizzazione" (lo stesso che tati della provincia, contagia lo smemorato Felice di cità nella conoscenza di sé al- ancora a un'insostenibile richie- cifrabilità dei comportamenti caso non insolito nella nostra umani sono uno dei fili fonda- Verderame, che dà senso alle co- narrativa, ancora una volta uno l'epoca dei fatti da parte del sta da parte di chi lo circondava se attraverso libere e assai arbi- protagonista. affinché ai suoi primi ^uccessi ne mentali che formano l'elaborato sguardo affilato e visionario intreccio di Rosso Floyd. Lo con- trarie associazioni, e il Walter che disegna una mappa non ov- C'è una sua missione inesi- seguissero altri; richiesta tanto Benjamin di Tutto il ferro della pressante da trasformare lo stato ferma una citazione dal Ramo via del mondo, tra le pieghe di stente a Trecate, un incarico torre Eiffel, che afferma: "I no- effettuato a Torino, da cui trae di grazia creativa di Syd in una d'oro di Frazer, inserita nel testo microstorie senza tempo e luo- a mo' di referto: "Chi toccava il mi... la cosa più pericolosa del go oppure proprio nel qui e ora forza dopo un precedente ten- sorta di cieca maledizione, cui il mondo, un attimo di distrazione tativo di suicidio, quasi un ragazzo riuscì a sottrarsi soltanto maiale era impuro per tutto il (il primo quaderno della colla- giorno. Alcuni dicevano che que- e sono i vessilli del caos"). Così na racconta la rivolta alla Fiat espediente tecnico "per avvan- con una chiusura autistica. Il Syd, con i suoi deliri verbali, taggiarmi sulla morte". vortice narrativo di Rosso Floyd sto avveniva perché il maiale è di Melfi del 2004), inseguendo impuro, altri perché è sacro" (i vuole "desemantizzare il mondo E infine il progetto di omici- ruota attorno a un'assenza. il tema di odierni vuoti dell'esi- maiali ricorderanno qualcosa ai per dar senso al mondo". stenza, individuale e sociale, al- dio, al tempo stesso realizzato e a voce di Syd compare soltan- fan dei Pink Floyd...). Questa ci- Il romanzo si conclude con le la ricerca di una "coesistenza" mancato, a sancire il fallimento Lto indirettamente, in poche tazione immette, d'un balzo, nel parole di Alistair Grahame, figlio possibile. della vocazione politica, che ne sue battute riferite dagli amici, a cuore pulsante di Rosso Floyd, di Kenneth, morto suicida a Nell'ultimo libro di Pizzin- mette a nudo il lato oscuro: la provare che egli era il più spirito- costituito da un capitolo di The vent'anni. In un discorso stringen- grilli scompare la coralità delle "poltrona" del capo, luogo em- so, il più pronto, il più brillante di Wind in the Willows (un classico te, Alistair dimostra che A libro moltitudini. Con una scrittura blematico del delitto e oscuro inglese per l'infanzia, scritto aA'i- oggetto del desiderio al centro tutti: un vero crazy diamond. La per bambini scritto dal suo papà densa e colta, un plurilingui- nizio del Novecento da Kenneth parla dei Pink Hoyd, anzi, sicco- smo intessuto di registri alti, del "ritratto", "disumana alle- domanda che innerva l'istruttoria Grahame, livre de chevet di Syd goria", scrive Agamben nel re- riguarda i motivi che portarono me ognuno dei personaggi del li- gergalità, dialettismi non senza Barrett) intitolato The piper at the bro a ben vedere presenta una ca- effetti paradossali e spiazzanti, tro di copertina, "delle nostre Syd, dopo i primi successi, a vive- gates of dawn - che è anche il ti- città senza popolo". • re da recluso, fino alla morte avve- ratteristica di Alistair, Alistair è è un lungo e solitario monologo nuta nel 2006. La pluralità di per- quel libro, meglio Alistair è i Pink del protagonista narratore che [email protected] sonaggi e di punti di vista crea un Floyd. La Rivelazione finale di a ritroso, come l'angelo di Klee, caleidoscopio che rompe ogni cer- Alistair serra le fila, e il continuo osserva il paesaggio di macerie S. Mobiglia è insegnante e traduttrice tezza, la parziale fattualità che si gioco degli sdoppiamenti trova L'INDICE requie in un'unità allucinata. era consolidata in una dichiarazio- ••DEI LIBRI DEL MESEBB ne viene invalidata, modificata o Un giornale Vince su tutto l'idée fixe dell'in- integrata da un'altra e il mosaico che aiuta a scegliere fanzia come cruenta, lacerante, che così si compone ha sfumature Per abbonarsi paradossale "età dell'oro", decisi- troppo varie per permettere al let- Tariffe (11 numeri corrispondenti a tut- va per ogni futura creatività; una tore di cogliere un disegno la cui ti i mesi, tranne agosto): Italia: € 55,00. costante che, come una linea iri- interpretazione sia inequivocabile. Europa e Mediterraneo: €75,00. Altri pae- descente, simile alla traccia visco- Ciò non discorda con l'intento si extraeuropei: €100,00. sa lasciata dalle strane lumache di Gli abbonamenti vengono messi in cor- Verderame, attraversa l'opera di dello scrittore, il quale, nell'avver- so a partire dal mese successivo a quello tenza preliminare, dichiara che la in cui perviene l'ordine. Michele Mari. La scia delle luma- sua è un'opera di fantasia e che "la Si consiglia il versamento sul conto che è organica e repellente, ma an- corrente postale n. 37827102 intestato a che riscattata dalla magia dei colo- precisione onomastica, cronologi- L'Indice dei libri del mese - Via Madama ca e topografica dei riferimenti è ri dell'arcobaleno: così l'infanzia, Cristina 16 - 10125 Torino, oppure l'uso per Mari, è luogo rosso di sangue strettamente funzionale alla finzio- della carta di credito (comunicandone il ne^ proprio come si dà nei sogni". numero per e-mail, via fax o per telefono). e di viscerale sofferenza, ma anche I numeri arretrati costano € 10,00 ca- ricettacolo di ogni vera, autentica E bene perciò procedere nella dauno. beHezza. ® lettura ricordando le regole pri- Ufficio abbonamenti: tel. 011-6689823 me del lavoro onirico, condensa- (orario 9-13), fax 011-6699082, [email protected] zione e spostamento. Faranno da abbonamenti?lindice.net guida le molte ricorrenze e i non G. Lo Presti è insegnante e saggista Narratori italiani Ritrovare il Graal Il rifiuto delle contaminazioni di Antonella Cilento Emilia Bersabea Cirillo senza smottamenti sentimentali. di Marilena Renda Bellissimo è anche l'ingegner UNA TERRA SPACCATA Misuraca, che ci viene presenta- pp. 228, € 14,30, to come un "Kevin Costner na- Francesco Pacifico parte del romanzo, di due personaggi che agli poletano", ma che cerca di con- occhi del protagonista incarnano gli ebrei e l'e- Edizioni San Paolo, STORIA DELLA MIA PUREZZA Cinisello Balsamo (Mi) 2010 vincere Gregoriana a dichiarare braismo, e nella fattispecie ciò che esso ha rap- il falso purché la discarica si fac- pp. 283, € 19, Mondadori, Milano 2010 presentato nel Novecento: la capacità degli cia. E bella appare Napoli, ma ebrei di corrodere i confini e di bruciare i limiti ssai prima che Franco dannata, corrotta, rovinata: la con la loro intelligenza corrosiva. Piero Rosini città che ha perso la sua bellezza el religioso, nei romanzi italiani contem- (protagonista) e Francesco Pacifico (narratore) AArminio, scrittore irpino, si inventasse la paesologia, - o l'ha venduta - è il luogo do- Dporanei, si parla troppo poco o sempre sono affascinati dallo spirito ebraico, nonostan- ve si prendono decisioni per troppo obliquamente, visto che per affronta- te questo - con il suo portato di wit, i suoi scrit- scienza dei paesi dimenticati dell'Irpinia dal post terremoto vendere e corrompere la bellez- re la questione della tabe cattolica bisogna tori ebrei, i suoi comici - si manifesti con tutta za ancora intatta del Formicoso. avere un coraggio da incoscienti. O da esor- evidenza come una minaccia al piccolo mondo del 1980 a oggi, Emilia Bersa- bea Cirillo, scrittrice e archi- Tuttavia, dice Cirillo, esiste dienti, o semi-esordienti, com'è il caso di Fran- cattolico che il protagonista ha faticosamente un'anima incorruttibile delle co- cesco Pacifico e del suo Storia della mia purezza. costruito. tetta, ne aveva fondato le basi in un suo preziosissimo libro se e bisogna lottare per questa: Il pubblico potenziale di questo libro è, di fatto, Questo spiega anche, a livello più narratologi- come nei cicli arturiani un re la nazione intera, o almeno quelli di noi - quasi co, la differenza di tono e di tenuta tra la prima edito dalla piccola casa napole- tana Filema, Il pane e l'argilla senza una spada è causa di una tutti - che si sono trovati di fronte al problema e la seconda parte del romanzo: nella prima coin- terra senza re, così in Una terra di come liberarsi di un'educazione cattolica de- cidono come un guanto protagonista e narratore, (1999). Il pane e l'argilla era un spaccata occorre ritrovare il cisamente opprimente. Le cose, qui, sono molto e il racconto si muove su un terreno conosciuto viaggio nei paesi della terra del- Graal, anche se Filippo, che si complicate, però: c'è un protagonista impelaga- (cattolico), mentre, mano a mano che Rosini vie- l'osso, ovvero nella Campania improvvisa Parsifal, di colpo in- to in un matrimonio vischioso e pressoché bian- ne schizzato via dal suo ambiente d'origine e si interna, silenziosa, boscosa, namorato del Formicoso come co, in una Roma paludosa in cui sembra non si sposta verso una felicità sconosciuta (ebraica), montuosa, fitta di centri antichi di una ritrovata patria, fa la fine possa fare altro che essere ricacciati nei vincoli personaggio e narratore prendono a divergere ir- e abbazie scoperchiate, di gran- mancata di un eroe e muore per della propria classe sociale e della propria for- rimediabilmente. È il regno della contraddizio- di distese erbose battute dal un incidente durante una mani- mazione; c'è una casa editrice ultracattolica, ci ne, il passaggio alla confusione, alla dialettica. vento, di pascoli e di storie po- festazione di protesta. sono le tentazioni della carne e, soprattutto, c'è L'ingresso all'età adulta, insomma. E come in co raccontate. Ed è qui, su que- sto stesso territorio che Cirillo, Cirillo non è nuova al tema una necessità di purezza che sembra nient'altro tutti i romanzi di formazione del Novecento, è della solitudine come diversità, che un bisogno di andare nella direzione oppo- una crescita al contrario quella a cui assistiamo: avellinese doc, ambienta il suo nuovo romanzo, Una ma anche come osservatorio pri- sta alla corrente in cui tutti (gli intellettuali ro- una formazione bloccata, una porta che non si vilegiato per la vita: mani?) nuotano. apre, visto che il narratore non concede al prota- terra spaccata, che sin dal titolo denunzia un erede, come molti Difendersi dalla laicità, dunque, per difende- gonista la possibilità di accedere a una dimensio- scrittori dell'Appenni- ne adulta, sessulamente compiuta. Anzi, preferi- dolore. Un dolore re il proprio anticonformismo. Viene in mente pubblico perché, co- no, di una tradizione sce farlo morire piuttosto che fargli fare del buon fortissima in Italia, la un titolo bellissimo dell'antropologa Mary Dou- me è noto, a seguito glas, Purezza e pericolo, in cui è evidente come la sesso con la donna che gli piace. Ancora Mary letteratura delle pro- Douglas: "È proprio della nostra condizione il dell'emergenza rifiuti vince, che ha dato i difesa dei limiti e il rifiuto della contaminazioni campana, c'è il pro- siano indispensabili alla strutturazione dell'i- fatto che la purezza per cui tanto lottiamo e ci sa- migliori nomi del No- crifichiamo si riveli essere dura e morta come getto di realizzare vecento, da D'Arzo a dentità collettiva. E a questo livello che acquista un'enorme discarica senso la presenza, preponderante nella seconda pietra, una volta che l'abbiamo raggiunta". Delfini a Celati a Ton- in uno dei luoghi sim- delli, una letteratura bolo dell'Irpinia, il assai spesso attenta ai Formicoso, il più luoghi dimenticati dal- grande bacino idrografico la storia, Cirillo ha raccontato la Mezzogiorno, un luogo di sua Irpinia - l'Avellino degli an- lo filmico: "Il film, nel sentire co- Valéry, del pirandelliano Vitan- cantata bellezza dove al massiin- Je est un autre mune, cominciava quando entra- gelo Moscarda. ni settanta, prima del terremoto, mo potrebbero sorgere pale eo- quando grandi eventi musicali vi vi, finiva quando riconoscevi le Secondo tempo. La cronaca di liche, come quelle che già gira- di Francesco Pettinari scene che avevi già visto"; gli in- un passato prossimo in cui, ma- avvenivano e visitatore abituale no all'altezza di Candela, e, ne era Luigi Nono - anche nel- tervalli fra i due tempi vissuti a scherando l'esperienza reale con contro questo progetto, si sono nomi fittizi, l'io narrante racconta l'antologia collettiva curata da Domenico Starnone occhi chiusi per non uscire dal- mossi abitanti e intellettuali, in- Generoso Picone, Le frane ferme. l'incanto della visione; l'identifi- (dall'interno, essendo diventato cluso il musicista e scrittore Vi- 4 racconti sull'lrpinia (pp. 154, FARE SCENE cazione con James Stewart; il un autore di sceneggiature) il per- UNA STORIA DI CINEMA nicio Capossela. € 12, Mephite, Atripalda 2010, primo turbamento sessuale lega- corso che dal soggetto approda con lei Marco Ciriello, Franco pp. 192, € 13,30, to a un bacio tra Stewart Gran- alla creazione del prodotto filmi- Un dolore anche privato, Festa, Franco Arminio), nei rac- minimum fax, Roma 2010 ger e Deborah Kerr. Ma altresì i co. Un racconto compatto, dida- però, quello indicato dal titolo, conti Fragole (Filema, 1996) e surrogati del cinema in casa, gra- scalico senza essere retorico, com- perché è la protagonista, Gre- Fuori misura (Diabasis, 2001) e zie all'ambizione artistica del pa- prensivo di tutti i protagonisti del goriana, a provarlo. Venuta a nel romanzo L'ordine dell'addio £ 6 cìmmena. A cinema. dre "malato di grandezza": pri- brain storming che accompagna la Napoli da Roma per compiti (Diabasis, 2005). V-/A1 cinema". A ses- ma il proiettore per vedere Char- gestazione di un film. d'ufficio (è proprio lei a dover santasette anni, Domenico lot e Stantio e Oltio su un telo certificare, con altri tecnici, la Starnone regala al lettore un nel corridoio; poi una macchina na storia impegnata, la per- fattibilità della discarica in loca- n Una terra spaccata la narra- racconto autobiografico scan- da presa vera e propria per si- Udita di coscienza di classe lità Però Spaccone), la donna Izione si fa al tempo stesso più dito in due tempi, separati da mulare il cinema come riprodu- degli operai, basata sull'espe- incontra nel piccolo hotel napo- articolata e più distesa, indice di un breve entracte, seguendo zione del movimento, anche se rienza reale e tragica di un amico letano che la ospita Filippo e se un nuovo approdo stilistico, e la ne innamora. Gregoriana ha un il filo della settima arte: come "nei nostri film mancava l'avven- del regista, con l'intervento della solitudine si apre ai fronti di legame con un uomo sposato guerra, sia pur di guerre che pre- è entrata nel proprio vissuto pri- tura", "ogni gesto risultava ina- produzione (condizionato dalle che al momento è sul fronte di vedono implicite e inevitabili ma, e sotto quale natura si è ri- deguato" e, in conclusione, "con leggi del mercato) finisce per es- la nostra vita il cinema non si po- sere stravolta e diventa una com- un'altra guerra, a Gaza, fra pa- sconfitte perché è di conflitti in- velata in seguito. Dall'incanto al- teva fare". E poi le immagini fo- media melodrammatica che lestinesi e israeliani, a cercare di sanabili che si narra, a partire la disillusione. Come eravamo e tografiche: la posa, il travesti- però passa in concorso alla Mo- comporre dissidi. Filippo, inve- dalle lettere di Enzo, l'amante di come siamo diventati. mento per fingere di essere di un stra di Venezia, viene premiata, ce, è solo, da sempre: prima Gregoriana, dal fronte israelia- Primo tempo - il più coinvol- ceto diverso, ma altresì per esse- riscuote consenso. proprietario dell'albergo che no-palestinese, sino al fronte del gente. La Napoli del dopoguer- re cinema, per smettere di essere All'io narrante non rimane che ora lo ospita, si è ridotto a vive- Formicoso che, come invece ac- ra, via Gemito (già materia del veri e trovare la via per diventare il ripiegare, dopo l'amarezza, ver- re in due stanze, con la sola cade nella realtà che viviamo, romanzo Premio Strega del finti: il dettato imperante della so la consolazione di aver preso compagnia dei libri di poesia fuori dell'ordine romanzesco di 2001), il piccolo appartamento contemporaneità. Nel 1956 l'ac- parte a un'impresa di successo. russa che ama. Cirillo, ha come sola difesa un condiviso con i genitori, la non- quisto del televisore: Lascia o Un libro nato da appunti accu- Filippo ha un segreto, Grego- blog, "Comunità provvisoria", na materna e i tre fratelli ai quali raddoppia, film e sceneggiati: ma mulati negli anni, serviti poi per riana cerca di venirne a parte, che ancora si batte per la salva- il libro è dedicato. Lo stupore di vedere e televedere sono atti ben scrivere ben due libri; eppure, da ma, soprattutto, fra i due perso- guardia dei luoghi finiti nel trita- un bambino che scopre la magia differenti. Infine, leggendo un un materiale di preparazione ri- naggi si intreccia un'amicizia di carne della politica e dell'irre- del cinema come luogo da vivere giallo, la scoperta: "I film, la te- conducibile allo sfridd - lo sfrido, solitudine, un amore platonico sponsabilità collettiva. Ultimo, prima ancora della visione del levisione, prima di essere imma- i pezzi di tessuto che cadevano dal che Gregoriana cerca invano di ma non meno importante prota- film: i rumori, "le voci vive con gini erano scrittura". tavolo quando la madre, sarta, ta- comporre. Tema portante del gonista del romanzo, il silenzio bella cadenza" contrapposte al Intervallo. Un'incursione nel gliava le stoffe - è nata una nuova romanzo è l'amore per la bellez- dei luoghi, della mente, del cuo- dialetto del mondo di fuori; l'a- presente per raccontare un'espe- creatura narrativa che nulla ha da za perduta e la necessità di di- re: anche questo lo abbiamo ria del cinema Stadio, "fumosa, rienza di straniamento, di spae- invidiare ai fratelli maggiori. • fenderla fino allo stremo, per quasi del tutto perso. • sudata, piena di fiati e di puzze, samento, all'insegna del rimbau- [email protected] conservare alla terra e alle per- cilentoantonella®libero.it buialuminosa". Il tempo del luo- diano je est un autre, sulla scia di sone uno scampolo di futuro: go-cinema prima ancora di quel- Freud, del Monsieur Teste di F. Pettinari è critico cinematografico Cirillo lo declina abilmente e A. Cilento è scrittrice Poesia Sotto le ceneri dell'ideologia di Gilberto Isella Soldatina della vita Gianni D'Elia "contro" fino a promuovere la presa di distanza dal pensiero- TRENTENNIO comportamento unico (con i ri- VERSI SCELTI E INEDITI tuali di massa che ne conseguo- Roberta Tatafiore ni, o sul breve dialogo dell'adolescente con il 1977-2007 no) o dalla tentazione di lenire padre in cui lui le chiede perché stia piangendo pp. 326, € 16,50, le ferite "di lunga durata" della LA PAROLA FINE e lei risponde: "Sono stanca di vivere"? memoria mediante i balsami Einaudi, Torino 2010 pp. 150, € 17, Rizzoli, Milano 2010 Credo piuttosto al suo "Mi inquieta la spazio del ripiegamento intimistico. aperto" (chiaro sintomo di depressione) e al Eresia non certo come adibizio- "Mi fa male vivere e mi fa male morire" del 6 a ancora senso scrivere ne di strumenti eversivi sul ver- oberta Tatafiore era bella e combattiva marzo. È entrata nella nebbia fonda dello Hpoesie post res perditasì sante del linguaggio e dell'e- Rnel privato e nel pubblico. Non ha avu- sconforto. Sconforto sugli esiti del femminismo, Le cose perse sono le illusioni, spressione, secondo la prassi to figli, ha avuto però passioni amorose, con- sconforto sulla bagarre di psichiatria e antipsi- le speranze, gli slanci accumu- delle neoavanguardie. Il discor- vivenze e fervide amicizie inteUettuali con chiatria (ma lei stessa è in analisi), sulle ridicole lati durante gli anni ruggenti so, al riguardo, è altro. Se l'am- uomini e donne, e non è facAe comprendere mene dell'Unione atei per far scrivere sugli au- della contestazione operaia e bito di riflessione metodologica perché l'8 aprile 2009 abbia in piena lucidità or- tobus "Probabilmente non c'è alcun Dio". studentesca tra i sessanta e i appare discretamente impre- ganizzato il proprio suicidio, dopo aver inviato a Le è alieno tutto ciò che si istituzionalizza, come settanta. Perso o dilapidato, gnato di magistero fortiniano sei amici copia di quest'ultimo scritto da pub- il "femminismo di stato" e il perbenismo della si- (riscontrabile in particolare blicare postumo. sconfessato e nel contempo nella sezione Congedo della vec- nistra: un duro colpo quando con "un'assemblea rimpianto, risulta in particolare chia Olivetti, 1996), i modelli Nasce a Foggia nel 1943 in una famiglia da lei infuocata" il "Manifesto", cui collabora, ha deciso il capitale teorico e/o utopisti- poetici di D'Elia, talora scoper- definita "un incrocio di Meridione, industrializ- di mantenere in testata la vecchia definizione di co di cui si erano nutriti, fino a ti, ci portano in primo luogo al zazione, emigrazione, emancipazione mancata di "quotidiano comunista". Se si somma tutto, vedia- creare false aspettative e malin- costruttivismo ideativo e poe- mia madre, ambizioni di mio padre pagate con la mo che ha preso il largo dall'ordine costituito. tesi, quegli anni. Anni che coin- matico di Pasolini, dietro il vita". Difatti il padre, funzionario del Poligrafico Non fa perciò meraviglia che si sia politicamente cidono, per moltissimi, con quale il lettore può rincorrere di Stato, muore ucciso nel '60 da un operaio im- spostata verso i radicali. E perché nella sostanza è l'età della giovinezza, con il perfino la lontana figura di Pa- pazzito. La madre le ha "trasmesso il fallimento nata, più che politica, umanitaria e anarchica: "La giovanile proposito di dar cor- rini, paradigma nobile di ogni di essere donna". Non per nulla Roberta, negli mia vocazione è quella dell'outsider o se volete del po al privato progetto esisten- moderna poesia civile attenta a anni settanta, si immerge nelle battaglie del fem- Lupo della steppa" (è il romanzo di Hermann Hes- ziale. Il poeta che si pone la do- non separare il poetico dall'im- minismo, è nel gruppo "Donne e cultura", colla- se tuttora caro ai giovani). Già di sé bambina dice: manda, non tanto diversa da poetico pur prestando la massi- bora a "Noi donne" dell'Udì, nell'83 è a Porde- "Ero un'antenna cha capta il dolore disperso nel- quella ben nota di ma cura all'elemento none al "Convegno sulla prostituzione", nell'85 l'aria, ipersensibile alla sorte avversa di qualsiasi Adorno sul far poesia GIANNI D'ELIA prosodico-ritmico fonda la rivista "Lucciola", lotta contro il Codice creatura. Ha, come dice, un "cuore prò famiglia" TRENTENNIO dopo l'Olocausto, ma vsRSseaneiNEwn dell'enunciazione: Rocco per la totale depenalizzazione della profes- ossia un cuore onnipotente che ora non trova più certo molto meno ter- "Forse il verso è l'es- sione più antica del mondo, studia la transessua- appigli. Il 16 febbraio scrive una sorta di poesia: rificante, è Gianni senza della prosa, / lità e la pornografia. "Ho sbagliato a infilarmi nel tunnel del suicidio / D'Elia. La risposta Il Movimento e la vha come il cantare lo è Dobbiamo rimeditare su quel "fallimento di a nascondere tutto / a mollare tutto / a scappare da un bacio cosi forte sottintesa sta in chc tutta l'impazzita del pensiero". essere donna"? O sull'attacco di anoressia che tutto. / Ma / riacciuffarei l posto di soldatina della trent'anni ininterrotti gioventù andò alla mor ha all'età di nove anni "nella speranza di dissec- vita è possibile". Però conclude: "Che faccio: vado E re h Resistenza Da uno sguardo a di lavoro poetico, dal fu poesia e ragione carmi e morire"? O su quella "rimozione della avanti o tomo indietro? Vado avanti. / Dichiaro fu la nostra impazienza volo d'uccello sul cor- 1977 al 2007, i cui prosa di presunzione pus, l'impressione è prossimità del suicidio appiccicata all'anima co- fallimento". Ma una fine stoica come la sua è bella frutti si possono co- quella di una tensione me un velo di cipolla" che va tentando per an- e rara, e il contrario di un fallimento. gliere in questa au- progettuale e dialetti- toantologia. ca costante che si ri- A tener viva la fede nel poe- verbera sulla relativa omoge- tare, prima di ogni altra cosa, neità del livello stilistico. sono l'obbligo etico della testi- La fonte emozionale che con- La nebbia del silenzio dramma di essere profugo nella monianza e l'istinto di soprav- dizionerà, nell'insieme, il vitali- propria stessa terra. Così "Una vivenza. È "lo scatto / di una smo di D'Elia, va colta magari coppia che balla appena entrata memoria che ci fa tremare / an- nei madrigaletti di Febbraio di Stefano Verdino / nel tinello" tratteggia l'im- cora di gioia e di malore", in al- (1985), in versi dove l'io, rievo- provviso del gioco coniugale, in tri termini, la convinzione che, cando il passato, documenta "il Adriano Sansa con notazioni e raccolta di gesti una solitaria danza notturna e cieco struggimento della vita, Il e segni di un quotidiano intimo e domestica, che sbuca dalla a dispetto dalle devastazioni LA SPERANZA epocali, sotto le "ceneri dell'i- che da sempre essere ho creduto minuto, proposte come prote- "nebbia del sAenzio". Ecco, sia- DEL TESTIMONE deologia" è possibile mantene- / la poesia". Del moto nostalgi- zione e possibilità. mo al cuore di La speranza del re accesa "la brace calda della co, che talvolta fa risentire la pp. 125, € 10, Se il tema è costante, le solu- testimone: l'inseguimento della poesia". Non per nulla, l'autore grazia asprigna di un Saba, per il melangolo, Genova 2010 zioni sono sempre diverse e sopravveniente morte sul vario evoca la leopardiana ginestra poi incupirsi al vaglio di qualche spesso suggestive in una loro scintillio degli affetti dell'umana come simbolo di resistenza (in intuizione leopardiana suUe va- freschezza per il gusto compagnia dà un co- .VÌF1AH' S*IrtJ particolare all'involuzione del ne promesse della vita, D'Elia 'intimità di un colloquio di un garbato contrap- stante regime di inter- non ha motivo di vergognarsi. punto, che si spera es- La speranza rogazione e sospen- processo storico) sotto la vigi- L con la propria compa- del testimone lanza dell'intelletto, e la pone a Anche perché A suo è un nostos gna, A paesaggio spesso al tra- sere anche un contro- sione, tanto più sug- guardia del generoso florario criticamente metabolizzato, qua- monto, un'attitudine meditati- piede: ad esempio la gestivo in quanto non si del tutto scevro da compiaci- esibito. va, a tratti sentenziosa, sono desolata proiezione ostentato, ma ricalca- menti crepuscolari, che ci ripor- post mortem ("Disfe- to sull'attenzione al ta al paesaggio della fanciullezza, ingredienti a prima vista de- a poesia, per D'Elia, rimane sueti nel piccolo territorio del- ranno anche i muri, il paesaggio ligure assai la Riviera adriatica, e agli affetti nostro letto / sarà stilizzato (mare, mon- Lla forma più autentica di ri- più teneri da esso evocati. Il ma- la poesia, e sono, da sempre, sarcimento dei nefasti causati da gli ingredienti della poesia di messo in disparte e te, palma, ulivo, ramo, re, rappresenta lo scenario do- poi gettato"), che si vento), e dove è possi- un progetto politico che, accolto minante: insostituibile matrice Adriano Sansa, autore di questa in buona fede da una generazio- Speranza del testimone, che se- chiude con un sempli- bile leggere i segni di vitale, dispensa di sensualità cui cissimo e affettuosissi- una dimensione crea- ne "che ha lavorato a conquista- si aggregano i mitemi dell'infan- gna oltre quarant'anni di fedeltà re A cielo", sarebbe tuttavia pre- mo "Dormi, amore", e tanto ba- turale, ad esempio rilevando la zia prolungata, ma anche corni- aAa poesia, da quella lontana Vi- forza (e non la abusata immagi- sto degenerato neU'estremismo gilia (1967) prefata da Angelo sta a inquadrare quella conti- ce antropica che i rumori deUa guità corporea e di respiri do- ne di fragilità) di piccole foglie terrorista. D'Elia condanna que- Barile. Eppure basta un campio- storia frastornano. Complessa si mestici, che è la cifra più pro- d'ulivo "avvezze a tenere / la fu- sto sogno scambiato per realtà e fa allora l'operazione, nell'intri- ne di questi ingredienti per sor- "svanito per sempre", da lui pria deUa poesia di Sansa. Una ria del grecale ma d'estate / ca- co di sogno e ricordo, ratio e prenderci. Ecco un avvento not- poesia che tiene certo conto di paci di godere e inargentarsi". stesso un tempo condiviso, ma al sentimento, di trasferire sulla turno "proprio nel tempo che di là del deplorare avverte il bi- una classica linea "in chiaro" del Sansa si è tenuto infine stretto scena poetica porzioni di reale ormai rivelava / l'ossatura del vi- un vecchio strumento, come sogno di una complessiva revi- per coglierne l'immaginario flus- Novecento, si pensi a Saba, ma vi e delle cose / con crudele con una ben diversa misura del- l'endecasillabo, che ha tutto un sione problematica di quel pe- so sublimante e desublimante, chiarezza", ma questa spietata riodo. quel movimento irrefrenabile di l'ego, nel regime costante di suo sapore e una sua valenza, luce ossea delle cose si tempera quel colloquio domestico e fa perchè non è mai il verso sonan- Sopra un vuoto che rischia di "tutto ciò che immobAe si muo- con "la tua carne / che mi posa assumere un'inquietante di- ve // e non trova requie nell'in- piuttosto pensare a un John te e maiuscolo della tradizione, vicino silenziosa / e dorme nel Donne del XXI secolo, destitui- ma sbarbarianamente dimesso è mensione antropologica, di quieto pulsare". Là dove appun- sAenzio deUa casa". Il dormire portata sicuramente non solo to si riassume l'avventura poeti- to beninteso del suo furore me- come una "casa" del linguaggio coniugale, con la sua sensorialità taforico. Non meno originale il poetico, che offre identità e italiana, rimangono dunque lo- ca del vivere. • di carne e silenzio è una suffi- ro: "gli unici maestri veri, ereti- [email protected] tema della casa, che si costitui- chiarezza. • ciente "carica" ad alimentare le ci, i poeti". Dove l'eresia corri- sce come un perno essenziale [email protected] sponde alla stessa modalità speranze del testimone, e tutto A non a caso per chi come Sansa, libretto si elabora in una serie di d'essere del poeta, soprattutto istriano settantenne, visse tutta S. Verdino insegna letteratura italiana G. Isella è poeta prove di congedo ed estinzione quando si fa operatrice del e critico letterario l'infanzia e l'adolescenza il all'Università di Verona Classici gari, centrato sul Due-Trecen- maieutico libro "interattivo", all'e- Voci consumate to, rivela la contiguità delle Una straordinaria macchina visionaria book. Orazioni con il pensiero lingui- Senza troppo avvedercene, evo- di Margherita Quaglino stico di Leonardo Salviati e l'e- di Massimo Scorsone cando le potenzialità della tecno- straneità di Borghesi alla tradi- logia ci siamo arrischiati in prossi- Diomede Borghesi zionale simpatia della scuola Andrea Alciato rola, ambedue necessarie e suffi- mità del vaso di Pandora delle di- senese per la lingua parlata e cienti a istituire fra loro una dia- gitai humanities-, e va pur detto, a ORAZIONI ACCADEMICHE per gli autori moderni. IL LIBRO DEGLI EMBLEMI lettica essenziale, ma foriere di questo punto, che la generale con- a cura di Carlo Caruso, Come segnali di questa diffra- SECONDO LE EDIZIONI una produzione ibrida, e che per- vergenza d'intenti dimostrata dal- pp. 126, € 12, zione sono giustamente inter- DEL 1531 E DEL 1534 ciò non sarà il caso di avvicinare la comunità intemazionale degli Ets, Pisa 2010 pretati da Caruso sia i giudizi di a cura di Mino Gabriele, troppo dappresso a tatuaggi, bad- studiosi di emblematica nell'ac- ges, "loghi" e via dicendo (o illu- quisizione elettronica dei materia- alcuni letterati senesi contem- pp. LXXVI-731, € 80, poranei di Borghesi, che ne cri- strando), tutti oggetti nei quali il li (presupposto a una complessa Adelphi, Milano 2010 6 6 T a nostra favella, o Si- ticano l'uso di "voci logre e con- potenziale espressivo appare de- catena di operazioni quali creazio- J—ignori, è molto abbon- sumate o rancide e stanthie", sia cisamente sbilanciato a favore ne di metadati, lessici, apparati e protocolli di interoperabilità fra le dante e copiosa, percioché, un documento d'eccezione, an- yf"entre i fanciulli gio- delle risorse significanti della ci- cora oggi poco noto: le postille IVxcano alle noci, i gio- fra, o addirittura del geroglifico. raccolte) non sarà probabilmente essendo nata dopo la greca e dovuta al caso, bensì a una sorta la latina, usa spesso di signifi- di Celso Cittadini alla Terza par- vani a dadi / e gli uomini ozio- Pure, proprio ai geroglifici, anzi, te delle Lettere discorsive di si si intrattengono con le carte ai tardoantichi Geroglifici del di elettiva affinità. Affinità di cui il care una cosa medesima con preteso "Orapollo egizio", già benemerito curatore dell'Alciato la parola de' Greci, col voca- Borghesi (Siena 1603). Succe- da gioco, / io nelle ore di festa duto a questi sulla cattedra di conio questi Emblemi (...) / circolanti in ambienti antiquari adelphiano - che orchestra la sua bolo de' Latini, e con la voce verso la fine del Quattrocento, edizione sulle note di un com- propria di se stessa. Ella è pura, toscana favella nel 1598, Citta- affinché chiunque sia in grado dini non risparmia frecciate po- pare si dovesse il proliferare di mento assai documentato, curio- schietta, spedita e di maraviglio- di applicare fregi alle vesti / e "quegli innumerevoli libri di sim- so, sapido di spunti d'indagine e sa efficacia; ha leggiadria nelle lemiche all'indirizzo del defun- scudi ai cappelli, o di scrivere mu- to predecessore, bollando come boli" la cui serie fu appunto inau- di fervida disamina interpretativa cose vaghe, dolcezza nelle piace- ti segni": in tali termini alquanto gurata dall'opera dell'Alciato, - è ben cosciente, pur avendo "pedanterie" e "ranciumi" ter- dimessi motivava la propria voca- voli, magnificenza nelle grandi, mini quali rinomea per "fama", prima e celeberrima "tra le rac- scelto a ragion veduta la trita via maiestà nelle gravi ed altezza zione a foggiare e collezionare al- colte di epigrammi illustrati, o di del "supporto cartaceo", già per sermonare per "argomentare, legorie il milanese Andrea Alciato, nelle sublimi; ed ha riposto nel ragionare", pistola per "lettera"; parafrasi epigrammatiche d'im- sé inidoneo a soddisfare a un tem- suo pretioso patrimonio tutti i l'illustre cattedratico (insegnava magini" così popolari nel XVI e po gusto bibliofilo e acribia scien- a margine della parola aringhe- all'epoca diritto presso l'Univer- modi peregrini, tutte le gioie, ria (per "arringa") Cittadini im- XVII secolo, e il cui intento sa- tifica, scarsamente perfettibile tutti gli ornamenti e tutte l'eccel- pietosamente annota: "Hoggi sità di Bourges) che il primo edi- rebbe stato, almeno all'apparen- (ma perché un indice dei nomi e lenze che si richiedono alla sin- non suona altro, che luogo dove tore degli Emblemata, Heinrich za, quello di "complicare ciò che non anche, anzi soprattutto, un goiar perfettione di bellissimo e si fanno, o si vendono aringhe". Steiner da Augsburg, qualificava era semplice e rendere oscuro ciò indice degli emblemi?) e costituti- glorioso idioma". Con questa di "giureconsultissimo" al presu- che era ovvio" (Erwin Panofsky). vamente incapace com'è di incre- prosa avvolgente e raf- Colpisce senz'altro allora il mibile scopo di blan- Ma, e qui ritorniamo menti o rettifiche che non siano finata, retoricamente fatto che la morte di dirlo, consapevole co- quelli affidati alla buona volontà IW**** Borghesi e l'avvicen- m'era del fatto di aver- al punto di partenza, ineccepibile ed elegan- Orazioni possiamo esseme dav- del lettore. Dopotutto, e special- accademiche damento di Cittadini ne arbitrariamente li- temente cesellata, Dio- vero sicuri? Consentire- mente in questi casi, l'avvenire è mede Borghesi inau- sulla cattedra senese cenziato alle stampe nel nell'ipertesto. • coincidano con la mo con l'emblematista gurava nel 1589 l'inse- 1531 quell'ancora acer- maturazione di una bo, imperfetto opusco- a considerare i frutti [email protected] gnamento di "toscana consapevolezza cul- delle sue larvate lucu- favella" presso lo Stu- s' lo. Ed è professione di turale che condurrà i A1X3ATO brazioni quali semplici dio generale di Siena: umiltà che non può M. Scorsone è editor e consulente della SurSUm letterati più in vista IL LIBRO ampolle retoriche, futili Sussidi alla Ricerca negli Studi umanistici <* I K&MEIS j non ricordame altre, a DEGÙ EMBLEMI la cattedra che avreb- della cittadina tosca- quanto un poco puerili 0 essa più o meno coeve be dovuto contribuire, na a rivendicare, a esercitazioni accademi- nelle intenzioni dell'al- inizio Seicento, l'uso ("Sollecitamente, in po- che? Mino Gabriele, Francesca Calabi lora granduca Ferdi- anche scritto della co più d'un giorno di per le cui cure Adelphi Storia del nando de' Medici, non solo a lingua (o lengua, per dirla alla letture, adunai una raccolta di ripropone ora il Libro degli emble- migliorare le conoscenze lingui- senese) materna in opposizione Adagi, prevedendo che questo mi alciateo in un'edizione dal cor- pensiero giudaico stiche dei numerosi studenti te- al toscano fiorentinizzato pro- mio libercolo, comunque fosse redo iconografico naturalmente deschi che frequentavano lo Stu- riuscito, sarebbe andato per le ellenistico pagandato da Borghesi. Quan- ricco, criticamente fondata sulle pp. 288, € 20,00 dio, ma soprattutto a diffondere to abbiano pesato su questa mani dei letterati in grazia, se non prime due stampe (la "furtiva" au- e a consolidare nella prassi, an- coincidenza ragioni extralin- d'altro, della sua utilità"), e consi- gustana del '31 e la princeps pari- che nella recalcitrante provincia guistiche, di carattere sociale, mili per una comune intonazione gina del '34, approvata dall'auto- Adele Monaci senese recentemente sottomessa, storico e politico, non è facile di understatement umanistico. re), parrebbe d'avviso diverso. L'agiografia un modello di lingua omologo a D'altra parte, è pur vero che la deciderlo oggi: il dato di fatto cristiana antica quello in via di elaborazione nel- costituisce in ogni caso una va- na intonazione intesa non "straordinaria machina visionaria" la capitale del granducato, Fi- lida controprova dell'autorevo- tanto a giustificare il tempo- dell'emblema (apparecchiata tra- Testi, contesti, pubblico renze. lezza di cui Borghesi e i suoi U ducendo in atto "l'idea semplice e raneo abbandono di Pandette e pp. 504, € 32.00 scritti dovevano godere a Siena geniale" secondo cui sarebbe stato Digesti, ovvero l'ancor più biasi- possibile creare parole fertili di negli ultimi vent'anni del Cin- mevole disimpegno nei confronti e valenze culturali e politi- quecento. rappresentazioni concettuali "in Paolo Becchi Lche dell'attività di Borghesi delle Scritture e dei Padri, quanto uno sposalizio dove si ascoltasse Hans Jonas sono ricostruite con precisione Al di là del valore ideologico e piuttosto a midgare eufemistica- l'immagine e si visualizzasse la pa- dal curatore Carlo Caruso che culturale, le Orazioni accademi- mente la presagita fortuna di una rola" - si dimostra "serissima e Un profilo nell'introduzione, nelle note di che mantengono però anche una formula capace d'intuizioni rivo- giocosa insieme": non altrimenti pp. 100, € 15.00 commento e nell'appendice svi- loro rilevanza particolare tanto luzionarie, ora realizzata come ri- seria e giocosa, verrebbe fatto di dal punto di vista storico-lette- cupero del repertorio delle senten- luppa un confronto serrato tra dire, che certe machinulae alle Michel de Certeau le Orazioni (quattro quelle che rario quanto da quello stilistico- ze proverbiali greche e latine, era- quali sempre più ci accade oramai si sono conservate e che sono ri- retorico: prime orazioni in vol- smianamente inteso in funzione di di associare diporto e necessità, Sulla mistica proposte in questo agile ma gare di materia linguistica, que- stimolo ad ampie riflessioni sull'at- senza bisogno di richiamare ulte- a cura di Domenico Bosco sti testi esibiscono intatto il fa- denso volumetto) e gli altri tualità storico-politica, ora come riori analogie (dall'uso di specifi- pp. 280, € 20,00 scritti del lettore di toscana fa- scino degli elaborati parallelismi raccolta di simboli "parlanti", e che applicazioni nel campo del e delle ricercate variazioni, co- propiziami attraverso una comu- vella, quelli editi, Lettere e Ri- software alle interfacce grafiche di Hubert Jedin me, e soprattutto quelli inediti: stituendo una testimonianza di nicazione integrata un'approfon- programmi determinati). Accosta- il voluminoso codice autografo prim'ordine del livello raggiun- dita ricognizione intomo ai rap- mento che potrà sembrare forse Il Concilio che raccoglie gli "appunti" per to dalla civiltà letteraria tardo- porti (allusivi, metaforici, metoni- meno peregrino se raccordato a le lezioni e i postillati a oggi no- cinquecentesca secondo l'alto mici, però mai perfettamente spe- quel carattere di parziale automa- di Trento ti, dei quali vengono forniti per elogio delle lettere tessuto da culari) che sogliono intercorrere tismo mentale che apparentereb- Volume quarto Borghesi nell'Orazione del la prima volta l'elenco e un'ana- tra linguaggio verbale e figurale. be l'emblematica ad altre proce- Tomo secondo lisi dettagliata. 1590: "È non ha dubbio alcuno Una formula che già nel caso dure culturalmente e ideologica- che quanto il mondo ha di bello, L'originale indagine sulla bi- òATEmblematum libellus, con i mente affini (le arti della memoria, 2 ed., pp. 432, € 26,00 di buono e di peregrino in sé suoi 113 motti originari (nocciolo la metodica filosofico-immaginati- blioteca di Borghesi è comple- dalle lettere principalmente ri- tata dal censimento delle opere di un corpus che, nelle successive va bruniana e così via), implicanti conoscer si debbe. Queste pos- non solo una teoria normativa del- Hermeneutica 2010 menzionate quali modelli di sono in picciol tempo annoverar edizioni, arriverà a contarne fino scrittura in volgare e dal repe- a 212), ciascuno illustrato e chia- l'assoluta predicabilità degli og- le cose innumerabili, e riducersi getti ispirata al modello della topi- Cose rimento puntuale dei riferi- le rimote innanzi a gli occhi. rito mediante ricorso al duplice menti testuali delle Orazioni-, svolgimento esplicativo di un car- ca universale, ma altresì la spiega- l'Illuminismo? Queste a lor voglia, senza muo- pp. 328, € 25.00 se per questi secondi Borghesi me e di una xilografia posti l'una ta disponibilità di quelle medesi- versi punto, misurano a parte a me procedure all'utilizzo pratico; si giova della sua vasta cultura parte il mare e la terra". • a capo dell'altro, in vicendevole MORCELLIANA umanistica, citando spesso a relazione, è facile oltreché vantag- il tutto, se si vuole, posto lungo la [email protected] direttrice che insensibilmente ci memoria sententiae ed exempla gioso riassumere "emblematica- Via G. Rosa 71 - 25121 Brescia condurrebbe dalla palestra di ar- tratti da autori classici, con gu- mente" nell'ut pictura poésis ora- Tel. 03046451 - Fax 0302400605 guzie della silloge simbolica al www.morcelliana.com sto erudito non privo di argu- M. Quaglino è dottoranda presso ziano: aureo precetto sintetico zia, il canone degli autori vol- l'Università per Stranieri di Siena d'intima concordia tra icona e pa- Letterature L'arte e la maniera..., dun- L'armatura di flanella grigia que, come opera minore, gioco- Incarnare un dubbio sa: un esercizio di stile da porre di Luca Bianco magari accanto alla Cantatrix di Lina Zecchi sopranica L. e agli altri "scritti Georges Perec terpunzione: le uniche pause scientifici" (raccolti in italiano Henri-Pierre Roché fico diretto e la soggettività. In- sono date da graziosi disegnini da Bollati Boringhieri nel venta uno stile astratto, spoglio L'ARTE E LA MANIERA tipografici che interrompono il 1996); volendo poi trovare altri DON JUAN DI AFFRONTARE e ironico, falsamente na'if. Qua- flusso della stampa (un pesce, paralleli fuori dal campo lette- ed. orig. 1920, trad. dal francese di rantanni prima di scrivere il IL PROPRIO CAPO una pendola, tre bimbe che rario, è difficile non pensare a Tommaso Gurrieri, suo più celebre romanzo, Jules e PER CHIEDERGLI giocano...). Di questi disegnini Smoking/No Smoking di Alain pp. 206, € 12, Jim, Roché procede già verso lo né i risvolti di copertina né la Resnais (1993), deliziosa com- UN AUMENTO Barbès, Firenze 2010 stile puntilista, terso ed ellittico, ed. orig. 1968, pur dotta postfazione di Ber- media patafisica che faceva che incanterà il giovane Truf- nard Magné, illuminante per duettare per due film Sabine faut al momento di adattare per trad. dal francese tutto ciò che riguarda la genesi Azema e Pierre Arditi intorno di Emanuelle Caillat, e A personaggio di Don lo schermo un libro reso miste- e gli addentellati del libro, ci all'irrilevante ma cruciale scelta SGiovanni, secondo Mac- rioso proprio "dall'enorme pp. 69, € 9, spiegano l'origine e il senso. del titolo e al diagramma di chia, è fra i rari miti moderni quantità di frasi e parole cancel- Einaudi, Torino 2010 Non sbaglierebbe chi volesse flusso che ne deriva; oppure al assimAabAi alle grandi figure late". ricondurre questo libro alla Jean-Luc Godard di Crepa pa- mitiche classiche perché sem- All'interno dei ventotto qua- drone! Tutto va bene (1972), produzione più sperimentale e pre "vivo nell'immortalità del- dri in cui prendono forma le av- oulipiana di Perec: alla base che mostrava la struttura labi- e andate a chiedere un au- la sua giovinezza", vale la pena venture di Don Juan, la seduzio- mento al vostro capoufficio del testo sta infatti un dia- rintica della fabbrica e dei suoi ne circola come un'essenza im- S gramma di flusso, ben noto vicoli ciechi semplicemente to- di leggere tutto d'un fiato que- i casi sono due: o vi riceve o sto piccolo libro di Henri-Pier- materiale, astratta. Non c'è cupa non vi riceve. Se vi riceve i casi agli studiosi di cibernetica, al gliendone la facciata e metten- violenza, né inganno, né empie quale l'autore di La vita istru- done a nudo gli ambienti come re Roché, anche solo per con- sono due: o vi concede l'au- statare a quali inedite meta- sfide: Don Juan entra in ogni mento oppure non ve lo conce- zioni per l'uso ha dato una for- in una casa di bambole (Perec quadro come scaturito dal nulla, ma letteraria, che di li a poco farà la stessa cosa con lo stabile morfosi l'autore di Jules e Jim lo de. Ma anche se non vi riceve i sottopone in questa sua opera si guarda intorno curioso, osser- casi sono due: o è assente op- diventerà un testo teatrale (cfr. parigino di La vita istruzioni va e agisce in immediata sintonia Teatro, Bollati Boringhieri, per l'uso). giovanile, iniziata verso il 1907 pure è occupato. Se è assente i e pubblicata dopo infinite ri- con l'ambiente in cui si ritrova casi sono due: o tornerà tra po- 1991). Ma, a guardare bene, la que- immerso. Nessun indugio su E il 1968: appena un anno scritture solo nel 1920, con lo co, oppure l'assenza sarà più stione può anche farsi più seria, pseudonimo di Roc. dettagli superflui: il motto di Ro- lunga, di giorni, o magari di prima portava in molto più seria. Non solo per- ché, per parafrasare il Leporello settimane. giro la conferenza Cibernetica ché, oggi come oggi, parlando di Osservazione preliminare: il di Mozart-Da Ponte, è "il resto e fantasmi (ora rac- aumenti di stipendio, capiufficio Don Juan di Roché non dico / già ognuno, Se tornerà tra poco colta in Una pietra so- e lavori impiegatizi c'è ben poco (che l'editore Barbès già ognuno lo sa". i casi sono due: pote- pra, Einaudi, 1980), da scherzare, ma anche perché il propone nell'asciutta Irreversibilmente te tornare alle vostre nella quale guardava libro mostra, nemmeno troppo traduzione di Tom- mansioni e ritentare decontestualizzato, il alla composizione in filigrana, legami piuttosto maso Gurrieri) recu- Don Juan di Roché la- più tardi, oppure, se letteraria con le lenti stretti con le due opere maggiori pera il mito del sedut- scia dietro di sé ogni siete stati previdenti dello strutturalismo del giovane Perec: Le cose (Riz- tore togliendolo dall'i- avventura come le tes- e siete molto ansiosi, e della combinatoria; zoli, 1986; finalmente sarà riedi- nabissamento finale sere di un puzzle che e il babbo di loro tut- sedervi in vista della to da Einaudi nel corso del nelle fiamme infernali non può assumere for- sua porta, in modo ti, Raymond Que- 2011) e Un uomo che dorme ma definitiva, perché neau, aveva scritto a cui lo condannavano da poterne spiare l'e- (nuova edizione Quodlibet, Molière e Mozart-Da nessuna tessera si in- ventuale o prossimo nello stesso anno Un 2009). castra perfettamente racconto a modo vo- Ponte. Anzi, in Roché rientro, e iniziare a accade l'esatto contra- con l'altra. Nelle av- leggere questo aureo libretto stro (lo si legge in Segni cifre 'anonimo protagonista di venture finali, il personaggio- lettere, Einaudi, 1981), nel rio: nel frammento narrativo ini- di Georges Perec, che sta par- L L'arte e la maniera... ziale Don Juan ha solo sette an- eroe viene addirittura privato lando esattamente di voi, di quale il lettore poteva scegliere (anonimo fino a un certo pun- dei dettagli genericamente con- se seguire le peripezie di "tre ni e fantastica su una donna raf- quello che vi accade e di quel- to: si tratta sempre di noi letto- figurata in un quadro; nel fram- creti presenti nei quadri iniziali lo che vi potrebbe accadere arzilli piselli", quelle delle "tre ri - Toi, Hypocryte lecteur...) (villaggi, castelli, prati, fattorie, pertiche smilze" o ancora mento finale non ha un'età pre- nell'abisso infinitesimale che si potrebbe essere un amico di- cisa, ma dialoga con la Sirenetta fienili), per inoltrarsi risoluta- spalanca tra il primo e il se- quelle dei "tre mediocri arbu- mente nei paesaggi del sogno o sti", secondo una struttura versamente sfortunato di Jero- di Andersen e l'aiuta e rituffarsi condo dei due casi da cui siete me e di Sylvie, la giovane cop- nel mare. E in qualche modo un nell'incontro con esseri non me- partiti. non lontana dal diagramma di no mitici di lui, che appartengo- flusso perecchiano (o, se la ci- pia di Le cose, uno di quei loro mondo di silhouettes che vivono Tertium datur, insomma: tra compagni d'armi che hanno di- nella fragile immortalità dell'ar- no a un universo parallelo, il il sì e il no, c'è di mezzo questo bernetica vi spaventa, da quel- mondo dell'arte o della fiaba. A la dei "librigame" che anda- sertato in favore del posto fisso te, un mondo dell'infanzia che libro, costituito da un'unica e dell'armatura di flanella gri- sogna le avventure dell'età adul- partire dalla sequenza Don Juan frase che scorre per cinquanta- vano di moda qualche decen- e la montagna, lo spazio dell'e- nio fa). gia che garantisce lo stipendio ta, quello che lo scrittore aggre- cinque pagine senza segni di in- mensile; ma potrebbe anche es- ga attorno al mito di Don Gio- roe include: l'aquila di Giove, la sere l'esatto opposto dell'Uomo vanni. Cielo e inferno possono strada del cielo, un angelo dalle che dorme, altrettanto anoni- essere solo sognati, come avvie- ali blu, Messalina, Ofelia, la Gio- conda, Venere, la Sirenetta. 'Qui si fa l'Italia... mo, altrettanto identificabile, ne verso la fine del libro, nella che di fronte all'alternativa bi- sequenza Don Juan e la strada naria tra fare e non fare sceglie del cielo. ibro-girotondo (non è un ca- semplicemente di "aspettare, a Seconda osservazione: Don Lso se, quando Roché inizia a Pier Francesco Ustfi Place Clichy, che la pioggia Juan non è un romanzo ma una scriverlo, ha da poco tradotto La smetta di cadere". serie di schegge narrative, varia- Ronde di Schnitzler), Don Juan 480 pagine La più bella definizione de- zioni che si succedono e si illu- verso la fine si riavvicina insensi- Grande gli scrittori dell'Oulipo la die- minano stilizzate come le imma- bilmente aA'infanzia da cui è de, pare, Queneau: "Sono topi Dizionario oltre 400 voci gini di una lanterna magica. Sia- partito: l'incontro con Venere che si costruiscono da sé il la- mo gettati nel tempo "fuori dal devia immediatamente dall'amo- Storico ^ birinto dal quale tentano di tempo" e nello spazio astratto re sessuale maturo per far regre- oltre 1500 immagini uscire". delle fiabe. Il Don Juan di Roché dire l'eroe verso il paradiso ac- deli Unita d epoca e a colori In questo implacabile tour de non ci presenta una figura dram- quatico di una vita fetale, rad- force, scritto mentre in Francia matica complessa, ma l'incarna- doppiato in qualche modo dal si parlava e si metteva in prati- zione di un dubbio, di un'inter- successivo incontro con la Sire- «Italia oltre 100 tra box, dossier ca 1'"abolizione del lavoro alie- e "luoghi della memoria" rogazione ripetuta in infinite va- netta. Tutto il vissuto erotico Eventi, luoghi e*ferbaggi nato", l'"alleanza studenti- rianti suAe donne e sulla vita. frammentario di questo Don operai", i "Consigli di Fabbri- Oltre 400 voci ijt r La seduzione e il collezioni- Giovanni senza età sarebbe allo- OitretOOtK,,.^' -U-Oh. ——- numerosi e utili ca", Georges Perec, dalla cal- smo, la curiosità insaziabile ver- ra la materializzazione, in un in- rimandi intemi ma del Moulin d'Ande, una so la misteriosa sessualità fem- determinato futuro, deA'iniziale c.ct'i - J sorta di ostello di lusso per ar- minile sono la cifra che acco- fantasticheria onnipotente del tisti e scrittori, ci racconta in- muna il personaggio di Don protagonista bambino, sul punto vece, con la spietata e sorriden- Juan all'esperienza esistenziale di addormentarsi, nel primo seg- te disinvoltura dello scienziato di Roché. Ma il testo, nel suo mento narrativo del Don Juan. di laboratorio, la volontaria e formarsi, aspira proprio ad al- "Che sia così!": l'urlo trionfante La storia affascinante della nascita dell'Italia Unita, alienata corsa di un topo nei lontanare qualsiasi tentazione dell'eroe a sette anni è l'apertura dal Risorgimento a oggi, raccontata in un grande corridoi di un labirinto di pa- autobiografica. Il libro, iniziato di un sipario onirico, che si spa- role che non conosce vie d'u- lanca su un eterno presente di dizionario dall'agile penna di un illustre professore, da un autore poco più che ven- scita. • tenne negli anni in cui vive im- avventure sognate. • storico e giornalista. [email protected] merso nell'età dell'oro delle lina.zecchi®libero.it grandi avanguardie parigine, www.bonechi.com L. Bianco è storico dell'arte, cresce tanto lentamente per te- L. Zecchi insegna storia della cultura iconografo e traduttore nere a distanza il rinvio biogra- francese all'Università di Venezia L'INDICE

^^•OEI LIBRI DELMESEHI

ben preciso orientamento politi- Nietzsche - dalla biblioteca di un co? Punti di domanda, uno dopo giudice nazista alle sue mani e poi l'altro". Ai funzionari della Kpd in quelle di un amico comunista Donne comuni rimprovera di essere "troppo te- gli fa, ad esempio, constatare: "Il neri" con i borghesi, ma i sovieti- concetto di proprietà privata si sta di Luisa Ricaldone ci lo deludono per le violenze, le perdendo completamente: non spoliazioni, la politicizzazione piango le mie cose che ho perduto delle notizie, fino a farlo sbottare: o che sono bruciate, così come Susanne Scholl "spazzare via quanto rimane di una vita più o "Se non fossi ebreo, mi calerei prendo possesso di mobili e libri meno normale". nelle anime dei Freicorp", quei altrui, 'confiscati' senza particolare Freicorp che trent'anni prima ave- RAGAZZA DELLA GUERRA A parlare sono le madri di Groznyj che, come emozione". ed. orig. 2008, trad. dal tedesco di Chiara Marmugi, vano assassinato non solo i comu- Il diario è come un archivio, quelle di Plaza de Mayo o di Belgrado, si incon- nisti Rosa Luxemburg e Karl pp. 131, € 14, Voland, Roma 2010 trano per cercare insieme i familiari scomparsi e ogni pagina è un documento: co- Liebknecht, ma anche il liberale me ben sanno gli storici, quasi tenere vivo il loro ricordo, giornaliste che hanno Walther Rathenau. seguito da vicino i casi di giovani attentatrici isla- mai la singola carta testimonia la I 'idea di questo libro mi è venuta men- miche, anziane che hanno subito le deportazioni Peter Demetz ha osservato che verità, ma può rivelarla se posta tre effettuavo le ricerche per un film staliniane, attiviste per i diritti umani. Sono don- le debolezze umane e ideologiche in relazione con le altre. Nell'ac- L di Klemperer, già note dai prece- sulla Russia dopo la morte di Anna Po- ne vittime di una doppia violenza: della legge di cumularsi dei giorni e delle pa- denti diari e da lui stesso analizza- role si genera, come in una dina- litkovskaja. "Allora Natalija Estemirova era sottomissione agli uomini vigente nelle montagne ancora in vita e io e lei eravamo in contatto": te con rousseauiana onestà, risal- mo, una potenza imprevedibile, e della guerra russo-cecena. Ed è dentro questa tano tanto più evidenti e proble- che a tratti si scarica trasforman- così l'incipit della premessa. Grazie agli studi di forbice che esse agiscono, esprimendo la loro rab- slavistica e al quasi ventennale soggiorno a Mosca matiche alla luce del suo tentativo do una frase di per sé innocua in bia e il loro coraggio nell'unico modo possibile: di assicurarsi una carriera nella una sconcertante illuminazione come inviata per la televisione austriaca, la vien- relazionarsi fra loro, cercare di trovare una via di nese Susanne Scholl ha potuto entrare in contat- Ddr. In effetti, solo dopo aver ot- di ciò che è stato. • scampo dalla crudeltà dei costumi patriarcali di tenuto la nomina a professore or- to con le donne di punta della resistenza cecena e quella terra martoriata (la poligamia, il rapimento [email protected] con numerose altre donne "comuni" (ma che co- dinario Klemperer fa richiesta di a fini matrimoniali, l'impossibilità di scegliersi il adesione alla Kpd; una volta muni non sono), protagoniste di un libro che, già marito o di divorziare) e dalla morte portata da M. Sisto è dottorando in letterature comparate destinatario di premi di rilievo, informa, coinvol- iscritto al partito gli viene affidata all'Università di Torino guerre che uccidono i figli e falcidiano le famiglie. la direzione scientifica dell'Uni- ge ed emoziona, per i fatti che racconta e, non da Nell'intreccio fra storie di famiglia e grande ultimo, per il prezzo che la giornalista ha pagato versità popolare, pubblica LTI per storia, fra maternità a catena (occorre "assicura- la principale casa editrice del pae- Ivan Medek, TUTTO BENE, GRAZIE. per raccogliere le testimonianze: l'arresto da par- re più figli al paese decimato in maniera terribi- se (Aufbau: dodici edizioni tra il DALLA CECOSLOVACCHIA DI MA- te della polizia di Putin, che la rilascia solo dopo le per mano di Stalin") e morti, fra racconto in 1947 e l'87), diventa professore SARYK ALLA "RIVOLUZIONE DI VEL- l'intervento dell'ambasciata austriaca. diretta di azioni di guerra e confidenze lucide e ordinario a Halle, delegato del LUTO" E LA NUOVA REPUBBLICA CE- La parola chiave del libro, che alterna le voci accorate sul rapporto tra i sessi, emerge la soli- Kulturbund al parlamento della CA, ed. orig. 2003, a cura di Tiziana delle donne intervistate al racconto dell'autrice, darietà fra donne, che accomuna generazioni di- Ddr, membro dell'Accademia Menotti, postfaz. di Vàclav Havel, pp. è la narrazione: "Tutte vogliono narrare fino in verse (fino a un certo punto, però, perché non di delle scienze, riceve l'Ordine al 173, € 16,50, Medusa, Milano 2010 fondo la propria esperienza". Alcune, come Eva rado le suocere, cui appartengono i primogeniti, merito. Opportunismo? (classe 1966), hanno fatto della raccolta di infor- li rapiscono, perpetuando quegli usi ancestrali Ivan Medek, nato nel 1925 a Antonio Moresco, nella sua Praga, vanta un'illustre parentela mazioni il fine della loro attuale esistenza: docu- cui sono state educate da sempre) in un legame notevole prefazione, nota che mentare il terrore affinché il mondo sappia. E che, nonostante l'incertezza del futuro, non ne e un'infanzia inusuale, trascorsa Klemperer "non ha nulla del te- presso la sede del Museo del Scholl ne è diventata la loro voce in Occidente. esclude la progettazione: "Nuovi giornali, nuovi stimone senza macchia e senza Anche se narrare non è sempre facile, perché il centri dove radunarsi, nuovi corsi di formazione Monumento della Liberazione paura" e che c'è in lui "qualcosa nazionale a Praga, di cui era di- dolore raccontato è talmente forte da indurre il con cui tirare fuori la gente dalla disperazione di spiazzante, di scomodo, addi- distacco, talora il silenzio: il dire libera e acco- assoluta. Forse prima o poi - così si conclude il rittura, a volte, di irritante e inac- rettore il padre. Il nonno materno, muna, ma fa emergere una sofferenza che può libro - riusciranno nel loro intento. Si spera". cettabile". (Anche se poi, nel ge- Antonln Slavlóek, uno dei massi- neroso tentativo di dare del dia- mi esponenti dell'espressioni- rio "una lettura viva e agente an- smo ceco, si era tolto la vita a so- che oggi", l'autore di Lettere a li quarantanni perché un ictus gli nessuno, lascia da parte proprio aveva impedito di continuare a tensione interrogativa, quasi una questo aspetto e immagina un dipingere. La nonna si era rispo- Testimone irritante suspense: la vittima sarà risarcita? Klemperer engagé, che se vivesse sata con Herbert Masaryk, figlio i carnefici saranno puniti? Dalla nell'Italia di oggi denuncerebbe di Tomàè, allora professore e fu- di Michele Sisto risposta a queste domande dipen- la "necrosi del tessuto della vita turo presidente della Cecoslo- de il giudizio sulla storia, e sul politica", le "leggi razziali", L'al- vacchia. Medek cresce ascol- Victor Klemperer sda, nella zona sovietica, un pae- nuovo potere che si sta organiz- lucinante restaurazione"...). tando le memorie di guerra del saggio di rovine. Qui si interrom- zando nella Germania orientale. padre, appena adolescente la E COSÌ TUTTO VACILLA Klemperer non ha la coerenza Boemia e la Moravia diventano pevano i diari 1933-45, Testimo- Fin dai primi giorni si ha la per- politica né la forza visionaria del Protettorato nazista, mentre le DIARIO DEL 1945 niare fino all'ultimo, pubblicati da cezione che Klemperer vi avrà suo pressoché coetaneo Lukàcs. a cura di Anna Ruchat, Mondadori nel 2000 a cura di An- una parte non marginale: è asse- Perfino la sua intransigenza nel sue timide aspirazioni di musici- na Ruchat e Paola Quadrelli: un diato da visite, profferte di amici- pretendere la condanna dei pro- sta si fanno strada al pari delle pp. 616, € 18, sue azioni di resistenza al nazi- Libri Scheiwiller, Milano 2010, torso imponente, che insieme al- zia, richieste di referenze da parte fessori compromessi con il nazi- l'autobiografia Curricu- di ex membri del Parti- smo, come Johannes Kuhn, si smo. Il cosiddetto "Febbraio", lum vitae. Ricordi di un to nazista; ma i segnali stempera dopo qualche mese nella mese del 1948 in cui la Cecoslo- resda, gennaio 1945: "I filologo (1881-1918) e dall'alto sono tardi e proposta di concedere al collega vacchia passa sotto l'influenza russi davanti a Cracovia, i ai diari ancora inediti in contraddittori. Viene quantomeno un posto da bibliote- dell'Unione Sovietica, segna per D Medek l'inizio di un'esistenza bombardieri angloamericani Italia - Collezionare la da pensare allo àtrum cario. L'origine di questo habitus, sopra di noi, la Gestapo alle vita, non chiedersi a che di Vita e destino, altra teso fra scientifica sospensione del sempre in bilico tra la conserva- nostre spalle", annota nel dia- scopo e perché (1919- figura di intellettuale giudizio e cauto conformismo, va zione della propria dignità e le continue umiliazioni. I diversi la- rio Victor Klemperer, ben noto 1932) e Così me ne sto ebreo in balia degli ar- cercata non tanto nelle debolezze vori anche prestigiosi, come l'as- al lettore italiano per la sua LT1. tra color che son sospesi bitrii dello stalinismo. soggettive di Klemperer, quanto (1943-1939), nel com- Klemperer appare do- nella storia della sua classe, la bor- sunzione alla Filarmonica ceca, Lingua Tertii Imperii (Giunti- si alternano ai licenziamenti per na, 1998), chirurgica dissezione plesso oltre cinquemila minato da tre preoccu- ghesia, e della sua corporazione, pagine - costituisce una pazioni: riottenere il quella degli accademici tedeschi, il motivi futili o ignoti, cui si susse- del linguaggio del Terzo Reich. guono le assurde accuse di pa- Quando scrive queste righe, straordinaria cronaca in suo posto, pubblicare cui ambivalente rapporto con il soggettiva della storia tedesca da LTI, e che i nuovi governanti "fac- potere è stato convincentemente rassitismo destinate ai disoccu- Klemperer ha sessantaquattro an- analizzato da Pier Carlo Bontem- pati da oltre tre mesi. Medek è tra ni, da dieci ha dovuto lasciare la Guglielmo II a Ulbricht. ciano pulizia" dei nazisti senza Raccogliendo dunque il testi- compromessi. Soprattutto per pelli nella sua Storia della germani- i primi firmatari di Charta 77, il cattedra di letteratura francese e stica. L'efficacia del diario sta pro- manifesto steso da Vàclav Havel solo il matrimonio con l'ariana mone di una coraggiosa impresa questo si avvicina al Partito co- editoriale, Libri Scheiwiller rende munista, la Kpd. "Non voglio de- prio nell 'understatement, nella pe- per denunciare le costanti viola- Eva Schlemmer lo ha salvato, tem- danteria di un professore tedesco zioni dei diritti fondamentali nella poraneamente, dal campo di ster- accessibili in italiano anche gli ul- cidere - scrive - sulla base di un timi sei mesi di questo 1945, che sentimento che è altalenante, non un po' filisteo, che, nell'ostinarsi Cecoslovacchia della "normaliz- minio. Nella notte del 13 febbraio sera dopo sera a scrivere il suo dia- zazione" seguita ai vani tentativi più ancora dei primi sei docu- voglio decidere secondo il puro Dresda è in fiamme, devastata dal- rio "senza chiedersi a che scopo e riformisti della Primavera di Pra- mentano una cesura epocale per ideale ma secondo un freddo cal- le bombe: quando inizia 0 rastrel- perché", erige un monumento alla ga. Pagherà la sua esposizione lo scrivente come per l'Europa in- colo, qual è la cosa migliore per la lamento degli ultimi ebrei, Klem- propria epoca e alla propria classe. pubblica con l'esilio in , perer si strappa dal cappotto la tera. Dismesso l'abito dell'uomo mia situazione, la mia libertà, la Diversamente dal Brecht del Dia- con la stella, le cui giornate erano mia opera da scrivere e in questo accettato con combattiva rasse- stella, fugge. Alla fine di aprile, rio di lavoro, Klemperer non scan- gnazione. Ma, come in una rara riempite dalla paura, il diarista an- modo sarò comunque al servizio mentre l'Armata rossa entra a Ber- daglia le dinamiche profonde del- favola a lieto fine, Medek trascor- cora non indossa le vesti accade- del mio compito ideale-, sedersi sul lino, si trova nei pressi di Monaco, la storia, ma si attiene alla superfi- re gli ultimi anni della sua vita al miche del prof. Klemperer, e in cavallo giusto. Qual è quello giu- passa la notte in un alloggiamento cie; si fa sismografo di un tempo "Castello" con varie cariche, fra questo intermezzo d'incertezza sto? La giostra dei petits chevaux delle SS ormai abbandonato: terremotato, registrandone le cui quella di direttore dell'ufficio sociale emerge, come recita con continua a girare. Russia? Stati scosse a partire dalla propria po- "Nella stufa bruciava il ritratto di un motto di C. F. Meyer, "l'uomo Uniti? Democrazia? Comuni- del presidente, il suo antico com- Hitler; - scrive - è una gioia vive- stazione individuale. Il passaggio pagno di lotte Vàclav Havel. con la sua contraddizione". Le smo? Professore in servizio? di due libri - uno Schiller e un re". H 10 giugno è di nuovo a Dre- pagine sono attraversate da una Emerito? Impolitico? Con un DONATELLA SASSO Letterature Nel centro di Dresda di Andrea Rota Bonus di simpatia Uwe Tellkamp cerca di un equilibrio tra il ri- fiuto del compromesso e la ne- di Federico Novaro LA TORRE cessità di scendere a patti con il STORIA DI UNA MODERNA potere: il chirurgo Richard ATLANTIDE Hoffmann disprezza il sistema, Edmund White sdrucciolevole sistema di pianeti, di stelle, galas- ma non esita a imporre al figlio sie dove White ha agio di descriversi sempre ed. orig. 2008, RAGAZZO DI CITTÀ come laterale, come incidentale, Ragazzo di città trad. dal tedesco Christian un opportunismo di carriera. d. orig. 2009, trad. dall'inglese di Alessandro Bocchi, è un testo divertito, e divertente. Anche forse di Francesca Gabelli, Christian, parimenti avver- pp. 301, € 18, Playground, Roma 2010 gioca il fatto, fondatore in White, di ripresenta- pp. 1328, €25, so all'invasività del regime, sa- re materiali che già sono comparsi altrove, le Bompiani, Milano 2010 stesse persone, gli stessi fatti, magari con altri rebbe comunque pronto a tut- dmund White torna a forme esplicita- to pur di entrare a far parte di nomi, con altri aspetti, verso i quali, a chi avesse Emente autobiografiche con questo Ra- letto altri libri di White - e questo infatti non è una tra le istituzioni più pre- gazzo di città-, è A suo quarto libro pubblica- nche al pubblico italia- stigiose dello stato, l'univer- il migliore per cominciare - si crea un'ironica to da Playground, che ha assunto l'ormai ra- solidarietà, una sorta di bonus di simpatia, che Ano è ora accessibile il sità. ro compito di esserne fedele editore italiano terzo romanzo del quaranta- Meno Rode, cognato di Ri- ben dispone verso quello che è in realtà un com- (dopo My Lives, nel 2007, cfr. "L'Indice", 2007, plesso tour de force, non solo lungo due decenni duenne Uwe Tellkamp, usci- chard e stimato redattore pres- n. 10; Hotel de Dream, nel 2008, cfr. "L'Indice", to in Germania nel 2008 con so una nota casa editrice, disde- pirotecnici come pochi altri (compressi fra i cin- 2008, n. 12; Caos, nel 2009. Due testi di non-fic- quanta e i novanta, sembrano contenere lo spa- il titolo Der Turm. Geschichte gna la cecità della censura, ma tion sono usciti da altri editori, La doppia vita di aus einem versunkenen Land. intrattiene rapporti d'elezione zio di vite intere), ma lungo il potere definitorio con 1'"aristocrazia rossa" del Rimbaud da minimum fax nel 2009, cfr. della forma autobiografica, il passaggio dalla Già insignita in patria dei più "L'Indice", 2010, n. 2; e Ritratto di Marcel importanti riconoscimenti let- Politbiiro locale. prima persona singolare alla prima plurale è Con il procedere del roman- Proust da Lindau nel 2010. Tutti tradotti da orchestrato con rara maestria, si fa generaziona- terari (tra gli altri, il Deutscher Giorgio Testa, eccetto la piccola biografia di Buchpreis e il premio Uwe zo la classe sociale ritratta da le, quando descrive la messe di artisti che popo- Tellkamp contesta il potere in , tradotta da Diana Mengo). lano il panorama intellettuale di allora (e pagine Johnson), questa monumentale Peccato non avere mantenuto nell'edizione ita- narrazione introduce il lettore modo progressivamente più divertenti, commosse, acute, pure perfide, sono deciso, senza tuttavia ricorrere liana il sottotitolo che compare in quella origi- dedicate a Susan Sontag, che chiude il libro, a in un variopinto caleidoscopio nale: My Life in New York During the 1960s and di avvenimenti e personaggi ad aperti atti di sfida, ma piut- suggello, insieme all'avvento dell'Aids, Robert tosto contrapponendo all'op- '70s, che, oltre a legare il testo al precedente My Mapplethorpe, Robert Wilson, ma anche strettamente legati a Dresda, Lives (e insieme, con il passaggio al singolare, città natale dell'autore, tra il pressione di stato il sovversivo Truman Capote, Vadimir Nabokov, Roland estetismo di un modus vivendi distaccarsene), circoscrive e indirizza ambito e Barthes e, sembra, infiniti altri e altre), di grup- 1982 e il 1989. Sullo intenzione. sfondo degli eventi che, proprio per la po, quando il ragazzo di provincia arrivato in susseguitisi tra la sua raffinata e appar- La delimitazione temporale sembra provocare città diventa parte di una comunità, nel mentre morte di Breznev e la tata decadenza, risul- nel ritmo, sovente lungo, della narrazione di stesso della nascita di quella comunità ("noi caduta del Muro di ta sospetto e inviso White un'accelerazione, sin un affastellamento. gay", la partecipazione ai fatti dello Stonewall), all'apparato sociali- Diviso in diciotto capitoli (peccato, manca l'in- nazionale, nel pendolarismo lento fra Europa e Berlino, Tellkamp in- sta. treccia le vicissitudini dice, e manca tantissimo, ma avrebbe allontana- Stati Uniti. Dalla sua piana lateralità White di un'agiata famiglia Alla svilente coa- to dall'intenzione che è, anche, romanzesca, un pone costantemente a sé e a chi legge, senza mai con il destino di una zione del sistema, gli indice dei nomi) che si accentrano con apparen- dedicarvi una riga, il problema della distanza fra Repubblica democra- abitanti della Torre te indolenza su un momento, o più spesso su chi racconta e chi ascolta, e della loro, mutua, tica tedesca irrime- rispondono con l'ele- una persona, e che costruiscono una sorta di definizione. diabilmente volta al- ganza di un'esistenza l'autodissoluzione. in cui ritagliare fino alla fine, tra pregiate Il titolo del romanzo fa riferi- edizioni di Thomas Mann e mento alla Turmstrasse, la "via concerti di musica classica, re- è Rogelio Bundman, sul tema del della Torre", situata in un rino- sidui spazi di libertà intellettua- Racconti di frontiera sognatore-sognato, rende omag- mato distretto cittadino di nobi- le. gio), che il narratore GiardineUi li ville in decadenza. Le atmosfe- L'impianto lineare del ro- di Anna Boccuti avrebbe ricevuto in lettura perso- re eleganti di una borghesia no- manzo risulta nel complesso nalmente dall'autore, in un volo stalgicamente appartata e sbiadi- efficace per la rappresentazio- Mempo Giardinelli in vittime o carnefici da situazio- da Buenos Aires a New York, ta dal tempo, scandite nel testo ne del collasso tedesco-demo- ni paradossali, si muovono nei prima della sparizione. GENTE STRANA da note di violoncello e dal tic- cratico, presentato da un pro- territori più oscuri ed estremi Racconti di frontiera in una ter- chettio di vecchie pendole im- spettiva - quella intelli- ed. orig. 2005, trad. dallo spagnolo della coscienza. Tra questa "gen- za accezione, infine: tesi fra im- polverate, invitano il lettore a ghenzia borghese - tutt'altro di Arturo Zilli, te strana" figurano, ad esempio, maginazione letteraria, vocazione un'immediata lettura allegorica che banale. pp. 150, € 15 un distinto signore condannato a autobiografica e denuncia sociale, del romanzo. Lo stampo storico-realistico Marni, Lecce 2010 una "desolazione quasi aggressi- superano consapevolmente i con- Incastonata nel cuore del so- del testo conferma inoltre va" per il suo passato da tortura- fini tra i generi; oscillanti tra la pa- cialismo reale tedesco, l'immagi- un'interessante tendenza in at- tore, un implacabile generale an- rola detta e quella scritta, creano ne della torre rimanda infatti a to nella rielaborazione lette- empo Giardinelli torna a tisovversivo che assiste impotente una lingua che risuona deAe voci una società di nicchia che, me- raria del passato-Ddr: diversa- Mesplorare la realtà di alla morte del figlio perché ha co- di chi queste storie, secondo lo more della Società della Torre di mente dal prevalente auto- un'Argentina contemporanea stretto alla fuga l'unico medico stratagemma del racconto nel rac- goethiana ascendenza, si confi- biografismo degli anni novan- che fa i conti con A suo passato della provincia in grado di ope- conto, riporta oppure riferisce in gura nel testo come una moder- ta, Tellkamp si affida a una recente e con i drammi sociali rarlo, un bambino abbandonato prima persona. na torre d'avorio: uno spazio narrazione di ampio respiro dal padre che cresce nella miseria epico. che ancora lacerano A paese. protetto in cui i protagonisti, tra L'autore, già noto al pubblico e una volta adulto, quasi per ca- a narrazione sopra ogni cosa, letture colte e conversazioni da Il risultato è un magnifico italiano per i romanzi Luna so, consuma la propria vendetta Ldunque. Perché, come si leg- salotto, cercano rifugio alle insa- esempio di grand récit che al- calda (1987), Finale di viaggio in contro il genitore quando l'uomo ge in Pilin, racconto sull'attività nabili aberrazioni del sistema. larga lo sguardo oltre i bilanci Patagonia (2001) e La rivoluzione bussa di nuovo alla sua porta. delle "nonne raccontastorie" nel- esistenziali individuali e la Non si tratta, tuttavia, di un le mense popolari, dove più forte n un affresco storico-sociale contingenza dei rivolgimenti in bicicletta (2003), in un sapien- te equAibrio tra invenzione lette- universo - né di un libro - oppri- si riconosce l'esperienza vissuta Ivasto e dettagliatissimo, trova- storici. mente e monocorde: Giardinelli, di Giardinelli, "le letture (...) so- no magistralmente spazio le con- raria e compromesso con le vi- Se è vero che le milletrecento cende storiche, i poli entro i qua- scandagliando l'ampia gamma no un alimento meraviglioso": se traddizioni di una Germania so- pagine del romanzo rappresen- li oscilla tutta la narrativa dello degli istinti umani, alterna alle at- a tratti sembra negare la speranza cialista ufficialmente priva di tano un'autentica prova di resi- mosfere cupe quelle più torbide e in un riscatto sociale, l'organizza- classi, eppure paradossalmente stenza (alcuni capitoli risultano scrittore argentino e un ricco filo- ne della letteratura ispanoameri- vitali dell'erotismo neA'incontro tore del Foro Internacional por el presentata proprio attraverso gli superflui e faticosa a volte la clandestino tra una giovane zia e Fomento del Libro y de la Lectu- occhi della sua élite. minuzia di alcune descrizioni), cana dal Novecento in poi, rac- conta con prosa agile ed esatta A nipote adolescente, oppure di- ra, già fondatore della celebre ri- Medici, scrittori, musicisti, in- la lettura è alla fine appagata verte con le parole ingenue di un quattordici storie che è possibile vista "Puro Cuento", dimostra dustriali e redattori editoriali fi- dalla grandiosa visione com- bambino che descrive la lite fra i definire di "frontiera", e non solo invece di nutrire una fede incrol- gurano tra gli esponenti di una plessiva di un mondo tedesco- genitori, divisi da una banale labile nella necessità della lettera- casta socio-intellettuale che, socialista che, oggi scomparso, perché prevalentemente ambien- questione di scarpe. La narrazio- tate tra le province del Chaco, tura, nel potere rivoluzionario quanto più è influente e circon- non manca di soggiogare il ne si distende ulteriormente e i delle storie, nel diritto ad ascol- Corrientes e Misiones, nella re- data di privilegi, tanto più diffi- pubblico, anche nella felice toni si fanno ancora più lievi tarle e nel dovere di raccontarle, cilmente può scioglie-re i nodi traduzione di Francesca Ga- gione povera a nordest del paese quando, all'urgenza della realtà, che felicemente trasmette al suo belli. • del potere che la soffoca. di cui lo stesso Giardinelli è origi- l'autore preferisce A gioco con la lettore. • Si tratta di eredi di un Bil- nario e dove ora risiede, dopo l'e- [email protected] finzione: spunta allora persino la [email protected] dungsbùrgertum in costante silio messicano negli anni della vicenda di un misterioso roman- conflitto con le ipocrisie di par- dittatura militare. I personaggi di zo trafugato di Jorge Luis Borges A. Rota è assegnista di ricerca queste pagine, infatti, trasformati A. Boccuti è ricercatrice di lingua e letteratura tito, di un'intellighenzia alla ri- presso l'Università di Bergamo (al quale il racconto II mio nome ispanoamericana all'Università di Torino Letterature d'oltremare ronautica militare, pur senza con- dividerne gli ideali, si trova in An- Contraddittorie gola a combattere per il paese. Tornato a casa nel giorno del suo Anomala ostinazione venticinquesimo compleanno, ca- discussioni pisce che potrà salvarsi solo an- di Carmen Concilio dandosene via, lontano, senza la- di Elena Aime sciare tracce. Nessuno, tranne percorsi alternativi per andare al mare, nonostan- Agaat, sa che la destinazione è il Siddharth Dhanvant Shanghvi Zena el Khalil Canada dove Jak intende richie- te tutto, Beirut esplode in tutta la sua follia. I FENICOTTERI DI BOMBAY BEIRUT, I LOVE YOU Quello di Zena è un viaggio culturale, senti- dere asilo politico. Tornerà undi- ci anni dopo, richiamato al capez- ed. orig. 2009, trad. dall'inglese di Santina Mobilia, mentale e identitario nella Beirut un po' america- ed. orig. 2009, trad. dall'inglese zale della madre da un telegram- di Alberto Cristofori, postfaz. di Francesca Paci, na e un po' francese, di drusi, maroniti e islamici, ma di Agaat, erede incontestata pp. 231, € 16, Donzelli, Roma 2010 con la difficoltà di essere artista e donna insieme, della fattoria per cui lui non ha al- pp. 400, € 17,60, quando "ti rendi conto che in arabo non esiste cun interesse. Ora non gli resta Garzanti, Milano 2010 neppure la parola per dirlo?"; con i divorzi di gio- che "imparare a piangere le sue a foie de vivre straripa dalle pagine della vani donne - come l'amica Maya, morta di can- giovane artista beirutina Zena el Khalil, madri", la bianca e la nera, e a fenicotteri evocano paesag- L cro, che ha girato la città vestita da sposa in un'eb- "piangere il suo paese". e non è tanto voglia di normalità, bensì di bra corsa in auto - che imputano a Beirut model- gi remoti e silenziosi, stagni La via delle donne è un vero tour I trasgressione e di libertà anche espressiva. li di mascolinità che ricalcano la follia propria del- d'acqua salmastra dove gli uc- Zena a Beirut è tornata volontariamente dal- de force letterario non solo per la celli scelgono di fermarsi nel la città: "Beirut, dammi la forza. Beirut, un altro mole del romanzo, che nella ver- VAmrika, dopo tre reincarnazioni, dopo il nau- uomo che mi lascia. Beirut, do la colpa a te. Bei- loro volo migratorio. Tale era fragio del Titanio, allora era Hussein, dopo la sua sione italiana è di circa ottocento Bombay in passato: una palu- rut, ti odio". L'autrice intende de-centralizzare pagine, ma per il complesso in- rinascita di bambina del mare Amai (speranza), e New York, capitale di rifugiati, che abbandona, e de abitata da pochi pescatori dopo aver vissuto a New York fino all'I 1 settem- treccio di livelli e registri delle "vo- e visitata periodicamente da re-iscrivere Beirut nel contesto che da sempre sto- ci" di Milla, ben resi nella tradu- bre 2001, come Zena, artista, nella vita presente. ricamente le appartiene di città-crocevia del Me- stormi di fenicotteri e, benché Se è vero che Beirut suscita una "suggestione no- zione di Laura Prandino. Voci che oggi sia diventata una metropoli diterraneo, proprio per questo contesa tra sfere di corrispondono nella narrazione stalgica che innumerevoli intellettuali, adesso influenza contrastanti, traversata da flussi di armi, sovraffollata, caotica e inquinata, sparsi per il mondo, dichiarano di provare per ora al flusso di coscienza in prima tutti sognano di viverci. Persino i capitali e interessi geopolitici che distraggono la persona ora alla seconda persona una dolce vita beirutina", Zena rivendica proprio città-Fenice o la lasciano dilaniata dagli attentati, fenicotteri, nonostante l'acqua quella dolce vita, ma in chiave attuale, come fa- singolare, quando Milla rievoca dalle migrazioni e dall'arrivo di profughi. momenti e scene del suo difficile maleodorante e nerastra. E pro- rebbe un giovane in qualsiasi parte del mondo. Zena el Khalil, però, con il suo linguaggio vi- prio quest'immagine incongrua, Di giorno poter guidare per le strade della città rapporto, prima con sua madre e brante, spregiudicato e sorprendente, graffiarne e poi con Jak, come se la donna cer- e per questo forse poetica, che si per recarsi a una mostra o in spiaggia, e poi la se- ardito, sembra voler rinnovare e "resistere" in sen- casse di prendere le distanze dal trova nelle prime pagine di I feni- ra uscire, bere e ballare fino all'alba, fare sesso, so postcoloniale, politico e civile a ogni immagine proprio passato. Il romanzo inclu- cotteri di Bombay, congelata in sposarsi e magari avere dei figli. Però a Beirut tut- che possiamo crearci di Beirut, la cui complessità de inoltre frequenti stralci dai dia- un'istantanea che rende il mo- to è difficile: quando all'improvviso scoppia storica, religiosa e politica è inesauribile. Parlare di ri di Milla, interrotti all'insorgere mento quasi profetico. Come i fe- un'autobomba e non riesci a prendere la linea te- Beirut, da Beirut, vuol dire prima di tutto trovare della malattia, citati in ordine tem- nicotteri, anche la gente continua lefonica e qualcuno ti dice che il quartiere è quel- un posto per sé, agire da artista come una specie di porale inverso, fino a risalire al pri- ad approdare a Bombay e a cer- lo dove ma madre si reca in ufficio, tutto ciò che scossa sismica, anche affettiva, in una congerie co- mo incontro con Agaat bambina; care di ricostruirsi una vita in un stai facendo, pensando o progettando diventa fu- smopolita che rischia in ogni momento di annien- e infine dei frammenti lirici in cor- luogo che, a uno sguardo esterno, tile; quando nelle strade i posti di blocco control- tarti, ma che abbraccia la ricostruzione e la vita, in sivo, in cui si avverte lo sgretola- risulta feroce e inospitale. Ed è lati da giovanissimi ti costringono - con l'arro- dialogo con la morte, come quando Zena, con un mento mentale della moribonda. proprio su questo che riflette il ganza del vantaggio di essere maschi e armati - a secondo romanzo di Shanghvi, altro tocco di realismo magico, tira fuori Maya dal- Il romanzo si inscrive nel gene- guidare in retro dentro un tunnel e devi studiare la tomba, e le parla, prima di lasciarla andare. un tributo alla metropoli indiana re del farm novel, praticato nella in cui l'autore è nato e cresciuto. letteratura sudafricana sia in lin- gua inglese (Olive Schreiner, Na- Ma I fenicotteri di Bombay non dine Gordimer, Daphne Rooke, è soltanto un romanzo d'amore ri- J. M. Coetzee ecc.) che in volto alla città, bensì è, a detta di Da figlia a serva posso più dire né fare nulla, ades- pulsivamente sottratta ai genitori , quest'ultima poco no- Shanghvi, una riflessione sull'a- so che sono io stessa bloccata, naturali, braccianti nella fattoria ta in Italia, forse per la difficoltà more. E in effetti, fin dalle prime inamovibile come le pietre. Vor- della madre. La bambina, una di reperire traduttori competen- di Paola Splendore pagine, attraverso lo sguardo e le rei potermi aprire e accoglierti in creatura selvaggia con un braccio ti. Non è un caso che molti scrit- esperienze di Karan Seth, il prota- me e confortarti. Ma non posso, malformato, denutrita, abusata, tori afrikaner, come Breyten gonista, e dei personaggi che in- Marlene Van Niekerk sono la tua antagonista proprio incapace di parlare, dapprima la Breytenbach, o contra sulla sua strada, osservia- perché sono come sono, muta e Antjie Krog, per citare i nomi LA VIA DELLE DONNE segue riluttante, ma poi accetta il mo l'amore in diverse fogge, ami- densa, e tu cerchi un rifugio che ti suo destino assieme al nuovo no- più noti, siano passati a un certo cale e fraterno, passionale e vio- ed. orig. 2006-2007, metta al sicuro da me". me che le dà Milla, diventando punto della loro carriera a scrive- lento, omosessuale ed eteroses- trad. dall'inglese di Laura Prandino, Secondo romanzo di Marlene un'allieva perfetta, capace di as- re in inglese. Le poche opere tra- suale, coniugale ed extraconiuga- pp. 782, €20, Van Niekerk, tra le più interessan- sorbire ogni cosa con avidità e in- dotte in italiano si basano infatti le. Ma se inizialmente l'amore ti scrittrici sudafricane di lingua telligenza, fino a memorizzare in- tutte sulla versione inglese, sembra avere solo connotazione Neri Pozza, Vicenza 2010 v afrikaans, La via delle donne (tito- teri manuali e diventare esperta di positive, è con l'approfondirsi lo originale Agaat, 2006; traduzio- agricoltura, mungitura, veterina- il caso, ad esempio, del ro- delle relazioni e il loro complicar- ue donne sole in una fat- ne inglese The way of the ivomen, ria, ricamo, cucina. Battezzata, Emanzo di una grande poetes- si che assume sfumature negative, Dtoria della provincia su- 2007) prosegue l'anatomia della "addomesticata" all'obbedienza, sa e scrittrice, Spedizione al Bao- talvolta tragiche. Qui si introduce doccidentale del Capo. La società afrikaner sotto l' Agaat si rende via via indispensa- bab di Wilma Stockenstrom, tra- allora l'altra grande protagonista più anziana, Milla de Wet, è cominciata con Triomf (1995), in bile non solo per la conduzione dotto da Susanna Basso per le della storia, ovvero la solitudine, immobilizzata a letto da una cui, nella caricatura della famiglia della fattoria, ma per l'equilibrio edizioni Ilisso dalla versione in- che può essere ancora più profon- malattia degenerativa che l'ha nucleare e dei suoi valori, la scrit- psichico e affettivo di Milla, in- glese di J. M. Coetzee. da in una metropoli come Bom- privata anche della facoltà di trice mette a nudo la degenerazio- trappolata in un matrimonio infe- Anche i due romanzi di Van bay e nell'ambiente dell'elite in parlare e comunica attraverso ne di una famiglia di bianchi po- lice con l'inetto e violento Jak. Niekerk, scritti originariamente in cui è ambientato il romanzo. I fe- segni impercettibili delle palpe- veri e la perversione del sistema. All'improvviso le cose cambia- afrikaans, hanno avuto eccellenti nicotteri di Bombay ricorda, sotto bre che solo Agaat, la fedele serva Ambientato tra il 1948 e il 1994, no: dopo anni di sterilità Milla ha traduttori inglesi: il poeta Leon de molti aspetti, un romanzo di for- nera, sa interpretare. La sua tota- La via delle donne narra una storia un bambino e Agaat da "figlia" si Kock per Triomf e lo scrittore Mi- mazione. La trama: nella metro- le dipendenza dalla donna che di violenze pubbliche e private ritrova serva, estromessa dalla sua chiel Heyns per Agaat. L'impor- poli più vivace dell'India un gio- l'accudisce anticipando ogni suo che, pur evitando riferimenti a fat- stanza, spostata fuori casa. I vesti- tanza di queste traduzioni non va vane fotografo di talento si intro- bisogno o desiderio, proteggen- ti e persone storiche, restituisce un ti colorati e il nastro nei capelli la- sottovalutata, non solo perché duce in una piccola cerchia di dola dal mondo e tenendo lonta- quadro quanto mai crudo delle nosi sostituiti dalla divisa nera e la rendono possibile la conoscenza amici composta da Zaira, un'affa- no persino il dottore, rende anco- tensioni e dei rapporti di forza nel severa cuffia bianca. Agaat ripa- di una letteratura in una lingua scinante e malinconica attrice hol- ra più forte il legame che ha per- Sudafrica dell'apartheid osservati gherà il tradimento riversando sul minoritaria, ma perché mostrano lywoodiana, Samar Arora, un ec- versamente unito padrona e serva attraverso il microcosmo di una piccolo Jakkie tutto l'amore pos- come il lavoro del traduttore, centrico pianista indiano, e Leo, ricca famiglia afrikaner. Quel che sibile, fino a sottrarlo all'affetto spesso trascurato, sia invece prati- un presuntuoso giornalista ameri- per quasi cinquanta anni. La nar- cato a livelli alti e da grandi scrit- razione, tutta intema alla prospet- traspare dalle dinamiche della fa- dei suoi genitori che lo hanno tra- cano. La morte tragica e improv- miglia de Wet non è solo l'eviden- tori. La bella traduzione di Heyns, tiva di Milla e alla sua mente an- sformato in oggetto di contesa. visa di uno di essi sconvolge com- za di una brutale tirannia familia- utilizzata per la traduzione italia- cora vigile, alterna diversi piani Ostaggio inerme ora della madre, pletamente la vita degli altri, svuo- re, ma l'intrinseca violenza di un che vorrebbe educarlo alla musi- na, ha ricevuto un premio impor- tandola di significato. Ciò non so- temporali in un flusso inarrestabi- sistema basato sulla continua pre- tante in Sudafrica ed è grave che le di pensieri e parole, in cui spes- ca e al canto, e distoglierlo dall'in- lo per la tragicità dell'evento, ma sunzione di superiorità dei bian- fluenza misteriosa e inquietante Neri Pozza non la citi affatto, oc- anche per via degli intrighi politi- so affiorano, ancora non placati, chi rispetto ai neri. cultando informazioni che sareb- antichi rancori e rivalità: "Come di Agaat, ora del padre, che lo ad- ci che vengono messi in atto per Agaat, vera eroina del romanzo, destra alla virilità costringendolo be stato doveroso segnalare. • potrei biasimare il tuo desiderio inquinare la verità. Il gruppo si di- è stata quasi una ragione di vita a uccidere animali, a scalare mon- sgrega, ma i vari personaggi trova- di svanire, Agaat? Di fuggire da per la sua padrona che, sfidando tagne, a diventare aviatore, Jakkie [email protected] me, dalla mia tirannia? Più ineso- no nella ricerca artistica indivi- ogni pregiudizio e l'aperta ostilità cresce insicuro e incapace di ri- duale e nell'amore incondizionato rabile che mai, adesso che non P. Splendore insegna lingua e letteratura di suo marito e sua madre, l'ha im- bellarsi. Arruolatosi infine nell'ae- inglese all'Università di Roma Tre la sola forma di riscatto. • Viaggi ta dura costellata di mille peri- la paziente e diligente raccolta L'ultima grande avventura coli e occasioni di infelicità, in di molluschi d'acqua profonda Collezione nome di quegli ideali che costi- e ricci di mare, dalle "dimen- di Enrico Alleva e Diego De Simone tuirono i pilastri su cui l'espan- sioni e la forma di mele schiac- di figurine sione britannica ha poggiato si- ciate, con i duri gusci ricoperti E. Lucas Bridges diffuse a noi naturalisti, ben no a tempi recenti. di setole rigide come chiodi". di Luca Arnaudo prima che Sepulveda lo proiet- Il volume è corredato da ot- Questa narrazione animale- L'ULTIMO CONFINE tasse nell'olimpo letterario di tantatre fotografie molto belle, sca raggiunge il suo nadir in un DEL MONDO massa, indicandolo come suo documenti di vita fuegina, e da esilarante elogio del mulo: Sandra Petrignani una curiosa "stele di Rosetta" "Non avrei mai provato a far VIAGGIO maestro). E IN MEZZO IL FIUME NELLA TERRA DEL FUOCO Il testo è un'ode, una piccola che chiude la serie: L'alfabeto di attraversare quel ponte (un mio padre, basato sul sistema fo- ponticello d'assi sospeso a dei A PIEDI NEI DUE CENTRI DI ROMA ed. orig. 2010, trad. dall'inglese bibbia, talvolta pedante, che tratteggia le vite vissute e le più netico di Hellis, reminiscenza di calici da recinzione) a un caval- pp. 132, € 10, di Duccio Sacchi, intime motivazioni di una fami- prolungati e accurati tentativi lo. E anche se fossi stato così Laterza, Roma-Bari 2010 pp. XVIlM, €24, glia che della scelta pastorale fa di comunicazione verbale tra la stolto da arrischiare un simile Einaudi, Torino 2010 obiettivo concreto e multigene- famiglia Bridges e indigeni di tentativo, non avrei certo perso tempo a camminarci avanti e razionale. Le lande sconfinate e varie fogge e latitudini; tentativi distanza di cinque anni 9 itinerario darwiniano relativamente inesplorate di un che, con tutta probabilità, costi- indietro per convincerlo che tuiscono la vera fortuna dei co- non c'erano pericoli. Se prefe- Ada Senza verso di Ema- L prosegue nel 2010 (il bi- mondo alla fine del mondo (co- nuele Trevi, la fortunata col- centenario della morte era il me ebbe a chiamarle proprio lonizzatori, che sono in grado, risco di gran lunga i cavalli ai sin da subito, di rendere il rap- muli, uno dei motivi è che il lana "Contromano" di Later- 2009), almeno letterariamen- Sepulveda), in bilico tra i peri- za propone una nuova guida coli della frastagliata estensione porto con le diverse tribù parte mulo pensa e capisce troppo te: tappa fondamentale della sentimental-pedonale di Ro- lunga peregrinazione del gio- geografica prossima al circolo integrante della vita quotidiana, per essere trasformato in un docile e obbediente schiavo ma. Poche, a ogni buon con- vane Darwin fu infatti la fred- polare (scorno dei naviganti e cui fa da contraltare la presun- causa dei tanti naufragi, più o tuosa opera di conversione dell'uomo". to, risultano le affinità con A da, ventosissima, ortografica- precedente (un libro intimamen- mente uniforme, quasi antarti- meno funesti, che punteggiano coatta alla salvifica fede occi- Mano a mano che le pagine la narrazione) e quelli tempora- dentale dell'ondata successiva scorrono e la conoscenza con i te drammatico, di aspirazione se- ca Terra del Fuoco. Temi co- di missionari, presagio di lutti bai diana), posto che A passo lette- muni sono il viaggio e l'esplora- li della colonizzazione massic- nativi, la "loro" cultura e il "lo- cia che condurrà, in ultimo, al- ancor più gravosi. ro" mondo, a tratti intriso di un rario di Sandra Petrignani è pia- zione che spingono in là i con- no, senza inciampi evidenti in fini della mappa: il primo capi- la scomparsa di una intera cul- Trovano così spazio tutti i misticismo che le sofferte con- tura, sono la tela sulla quale l'e- contrasti culturali, antropologi- quiste linguistiche non riescono turbamenti di sorta. In breve, E tolo di questo compendio di popea assolutamente vittoriana a scalfire, si fa quotidianità, il in mezzo il fiume è il resoconto di antichi ritmi esistenziali fuegini co-fisici, religiosi, commistioni della famiglia Bridges si dipa- quasi carnali e imprinting cultu- nucleo familiare si sposta sem- una serie di passeggiate per Roma sunteggia, infatti, la na. Senza ombra di pre più nell'entroterra, adattan- compiute da una signora dotata- storia darwiniana. rale su bambini, figli di esplora- dubbio l'artefice tori che non potranno non avere dosi alle esigenze ambientali e di una lievità affine a quella della "Nel 1826, ottantacin- principale cui tale commerciali, prosperandovi si- woolfiana Mrs. Dalloway, da po- que anni dopo il viag- un'opacità sulla propria prove- impresa è indissolu- nienza: servitori ma soprattutto no a lasciarvi una traccia che, a co trasferitasi da Campo de' Fiori gio di Anson nella bilmente legata è il bambinaie sono, infatti, indige- distanza di un secolo, continua a a Trastevere, con un attraversa- Terra del Fuoco, il reverendo Thomas ne ("Trovammo una seconda perdurare, nonostante gli esplo- mento del Tevere che, nel testo, Beagle, vascello di A. LUCA* ARIOOAA Bridges, il cui ritrat- devota Yekadahby cui affidare ratori-evangelizzatori si spostino assume il tono di una perentoria Sua Maestà britannica ULTIMO CONFINA DAL MONDO to, a momenti agio- la piccola Stephanie"). C'è chi successivamente in Sudafrica, scelta di campo. Lieta dell'aura da duecento tonnella- grafico nella sua va a caccia di moglie e chi cele- scelto perché nelle colonie ma che ancora riesce a trovare nel te...". La chiamata pietà filiale, ci viene bra cerimonie di lutto: "Le nu- soprattutto perché "Su una suo nuovo quartiere ("un Traste- evangelizzatrice e i consegnato come as- merose vedove si erano tagliate i mappa a grande scala nella sede vere downtown", ma anche "vil- prodromi dell'espan- sommante in sé la ri- capelli in segno di lutto, ma se del Parlamento vidi una regione lage, un a parte anticonformista sione coloniale pren- soluta pietà del mis- pure funerali e nozze non venne- alla confluenza dei fiumi Devuli rispetto all'andazzo generale", dono successivamente il posto sionario, la scaltrezza del colo- ro celebrati assieme, non ci fu e Sabi. Una didascalia in rosso perché "il mondo corre, qui ci si della riflessione naturalistica, no e la genuina curiosità del- che un breve intervallo di tempo diceva 'inadatta a insediamenti ferma, il mondo è ateo, qui umil- non prima, però, di essersi sof- l'antropologo (doti che i suoi tra i primi e le seconde. bianchi'. Dopo essermi accerta- mente ci si inginocchia, A mondo fermati approfonditamente su- figli a loro volta acquisiranno to che la condanna non era do- è intollerante, qui si aiuta il pros- gli indigeni fuegini, orrenda- per poter sopravvivere in quel- e donne di una banda scon- vuta alla presenza della terribile simo"), la narratrice si muove da mente spacciati per cannibali le terre ostili). E lui a stabilirsi, fitta in una di queste cruen- mosca tsé tsé (...) decidemmo di sola o in compagnia di amiche e "con dovizia di dettagli in che ancora ragazzo, nelle propaggi- L costruirci la nostra futura casa, te razzie avrebbero dimostrato conoscenti che, di volta in volta, modo i fuegini mangiavano i ni più estreme dell'impero an- che chiamai Devuli Ranch". ben poca saggezza se si fossero contribuiscono a illuminare un nemici uccisi in battaglia, pre- cora in espansione, costruendo- rifiutate di seguire i nuovi mari- Chi come noi si è aggirato nel- aneddoto storico, un particolare cisando che, in assenza di vitti- vi la sua missione e la sua fortu- ti, che avevano ancora 'il san- la Terra del Fuoco sa, infatti, architettonico della città, un mo- me di questo tipo, divoravano na, conducendovi moglie e pri- gue negli occhi'. La paura sa- quanto la estancia Harberton, mento o un monumento. le donne anziane della tribù mogenito cui altri figli faranno rebbe presto passata; le prigio- cui è dedicato A capitolo XTV, (...) le sventurate venivano co- seguito. niere erano corteggiate e tratta- oggi attragga i pochi e avventu- strette a respirare fumo denso l tutto senza scendere mai in te con ogni riguardo per evitare rosi turisti di queste aree quasi fino a quando non morivano Ed è questa forse la più po- profondità, con leggerezza, co- tente tematica che traspare dal- che fuggissero. In caso di mal- antartiche: in qualche modo, co- I soffocate. La carne, assicurava- me in una collezione (più che di la narrazione e che le pagine di trattamenti le donne si sottrae- me i testi originali darwiniani, no, era davvero gustosa". La miniature) di figurine, dove il questo diario possono solo la- vano ai loro rapitori alla prima anche questo può fungere da credenza che i fuegini fossero garbo delle illustrazioni rende fa- sciare indietro a testimonianza, occasione", una pittoresca de- utile guida per il viaggiatore del cannibali non fu l'unico errore cile voltare le pagine. Si tratta di redatte ancora nell'orizzonte scrizione dell'ennesima "febbre terzo millennio alla ricerca di in cui Darwin incappò a loro ri- un garbo, in effetti, che neppure degli eventi narrati, e che, inve- dell'oro", una malattia sociale emozioni naturalistiche e di sen- guardo. sazioni antropologiche. le ricorrenti lamentazioni dei vari ce, può colpire il lettore mo- che ha impestato tante zone del amici inteUettuali comparenti nel Il testo può essere letto come derno, lontano dalle sensibilità pianeta, storie di munizioni ri- Indubbio merito, infine, deve racconto - tutti asserragliati in appartenente a un cospicuo fi- dell'epoca: la risoluta pazienza, chieste anche da chi evitava essere riconosciuto alla casa edi- abitazioni del centro storico e lone letterario-antropologico, lo spirito di sacrificio, l'incrol- D'uomo bianco", con qualche trice, per aver saputo riscoprire e labile determinazione che ani- concordi, senza troppe distinzio- dove gli elementi naturalistici cupa ironia sull'onestà degli in- riconsegnare al pubblico un do- ni tra la rive droite o gauche ri- abbondano: dal Diario di viag- mano in particolare mogli e digeni Ona, ma sono soprattut- cumento che rappresenta, pur madri, zie, sorelle, che senza chiamate nel libro, circa il deca- gio (Journey) del naturalista in- to le lotte ritualizzate tra ma- con le sue molte contraddizioni, dimento in corso di tempora e glese, ai bei libri di Hudson, al- rimpianti rinunciano agli agi di schi a costituire documenti in- una deUe ultime grandi avventure una società sulla via della mo- di un'epoca che ha infranto quasi mores cittadini - riescono a tur- le cogenti narrazioni oniriche teressanti. bare, di modo che il quadro d'in- di Francisco Coloane (l'ispano- dernizzazione per abbracciare Ovviamente anche il rappor- tutti i confini del mondo. • in toto e senza rimpianti una vi- sieme finisce così per echeggiare americanista Dario Puccini lo to con gli animali, imprescindi- allevaéiss.it quella "grazia deAa superficiale bile ricchezza di ogni impresa [email protected] Belle Epoque", periodo storico umana, che il succitato Coloa- che l'autrice dichiara di sentire ne sa rendere melodia ora gaia D. De Simone collabora con la cattedra di filosofìa assai affine al suo "carattere no- ora fosca, ha il suo posto nel e scienza del vivente all'Università La Sapienza di Roma stalgico e ottimista". • racconto, sia che siano specie autoctone, sia che provengano dalle lontane isole natie: cani addestrati per la caccia alle LE NOSTRE NUOVE MAIL lontre, le apprezzate carni del Mimmo Candito [email protected] guanaco, agile e saporito qua- drupede ben difficile da cattu- Monica Bardi [email protected] rare, i commestibili leoni mari- Federico Feroldi federico. feroldi@lindice .net ni "Quando furono distribuite Daniela Innocenti [email protected] le razioni, il giovane visitatore Elide La Rosa [email protected] ricevette la sua parte come gli Tiziana Magone [email protected] altri. La assaggiò e grido con Giuliana Olivero [email protected] gioia: - Amma sum undupa! Camilla Valletti [email protected] ('È carne di leone marino!')", Avventura re; per mesi, senza fretta, frequen- menti "colti", non usuali a un terà con fredda cortesia cene, sa- feuilleton-, compositori (Meyer- lotti e teatri di questi rappresen- beer, Weber), pianisti di grido tanti della Haute, scoprendo se- (Thalberg), pittori (Delacroix "il Un folle volo greti inconfessabili del loro passa- nostro moderno Rubens"), can- to che via via utilizzerà come mez- tanti (Duprez), giornali ("Corsai- di Giovanna Maria Pia Tribuzio zi per la loro perdita. Il lettore, re", "Charivari"). Più volte deliziato, non può che continua- l'Opéra (con i successi del mo- mente ammirare lucidità, imper- mento: La Parisina, Lucia di Marco Albino Ferrari regole, c'è la libertà del vento". E la passione per turbabilità, diplomazia, preveg- Lammermoor o Guglielmo Teli) il volo lo spinge a decollare dal Gazometro di LA SPOSA DELL'ARIA genza e mezzi sconfinati del ven- è al centro di scene cruciali. Sen- Torino con l'aerostato Stella proprio il giorno za modestia, l'autore citerà tre 1893. UN'ODISSEA ALPINA dicatore. La società si balocca pa- delle sue nozze, portando con sé la giovane spo- ragonandolo, ammirata e incurio- volte anche Antony, l'eroe più à pp. 203, € 14, Feltrinelli, Milano 2010 sa, davanti agli occhi increduli, all'entusiasmo e sita, a un eroe di Byron o a un la mode di quel suo teatro datato agli applausi della popolazione di Torino. principe orientale, ma non so- ma con molte fibrillazioni. Capi- Il pallone quindi si alza in alto e scompare fra spetta certo l'artefice di un con- tano anche le imprecisioni: un arco Albino Ferrari ricostruisce in que- i cieli, fino a poi riapparire dopo qualche ora a trappasso, il rimpatrio di un Ulis- personaggio, Albert, cita Colom- Msto romanzo la storia del volo in pallo- Piobesi, paesino poco distante da Torino. Char- se della Restaurazione. Soltanto ai ba che Mérimée avrebbe pubbli- ne che Giuseppe Charbonnet, la sua giovane bonnet e Annetta, divenuta ormai esperta aiu- tornanti finali della feuilletonisti- cato solo due anni più tardi, nel moglie Annetta e i suoi due compagni compi- tante di volo, spinti dalla passione che quel pri- ca trama, quando si sono dischiu- '40; e se Dantès è ventenne all'i- rono nell'ottobre del 1893 da Torino attra- mo volo ha liberato in loro, decidono di volare si tutti i fiori del male possibili nizio della storia (1815) non può verso le Alpi Graie. Quella di Ferrari non è cer- ancora. E questa volta ai due sposi si uniscono (tradimenti, venefici, imposture, essere trentacinquenne nel '38. I tamente una semplice ricostruzione storica: l'au- Botto, amico di Charbonnet con il quale condi- l'ombra di un infanticidio), allor- ritmi lavorativi della ditta (Du- tore mescola verità e verosimiglianza, realtà sto- vide la passione per il volo e soprattutto per gli ché Dantès tiene perfettamente le mas e il collaboratore Maquet, rica e rappresentazione letteraria, spiegando sin elementi tecnici che permettono di alzarsi in vo- fila dei suoi burattini è altresì ri- molto più che un anonimo negre) dall'inizio del racconto quale metodo abbia se- lo, e il suo garzone di fiducia Costantino Duran- conosciuto dalla fidanzata di un non andavano per dettagli. guito nell'awalersi di documenti e testimonian- do, segretamente innamorato di Annetta. tempo, la bella catalana ze raccolte nelle emeroteche, negli archivi, nelle Ma il desiderio di conoscenza, levatosi in volo Mercédés, ormai sposa al conte di hiosare gli innumerevoli cronache risalenti all'epoca dei fatti. Il viaggio con lo Stella e i suoi ospiti, ben presto verrà osta- Morcerf. Solo allora, in quel duet- Cspunti del Montecristo e so- dello scrittore alla ricerca dei luoghi percorsi colato dalla natura: un'improvvisa tempesta farà to appartato e toccante, le sicu- prattutto tentare il ripristino di dalla piccola storia si mescola e procede paralle- volare a quote vertiginose l'aerostato fino a farlo rezze del protagonista conoscono un testo affidato all'approssima- lamente al volo dei protagonisti, e lo scrupolo e schiantare contro un'impervia montagna, metten- un trasalimento, la voce un'incri- zione dei giornali (e di cui Du- il fascino della scoperta accompagnano il per- do in luce i limiti dello Stella e trasformando l'en- natura. Se la vendetta andrà mas avrebbe disperso con non- corso dell'autore e dei suoi personaggi. tusiasmo dei compagni in terrore e morte. La egualmente in fondo, certe asso- curanza il manoscritto) fu com- La vicenda raccontata è quella di un "folle vo- scomparsa dello stesso Charbonnet mostrerà l'ina- lutezze della missione si spunta- pito di edizioni annotate intorno lo", ambientata in un'Italia che cavalca in modo deguatezza umana di fronte alle forze avverse. In- no; e si diffonde, forse inevitabile, al 1950 sino alla consacrazione fiducioso l'onda dell'ottimismo positivista diffu- terverrà una mano dal cielo a salvare gli altri pas- un sentore di pietas cristiana. della "Pléiade'e (1981) e soprat- so in tutta Europa, e in cui "spiccare il volo" si- seggeri dello Stella (come testimonia un dipinto a Con leggerezza da funambolo tutto all'edizione Laffont (1993) gnifica ancorarsi a un'idea di futuro che è qui e olio su tela conservato come ex voto nel santuario Dumas, amalgama nel romanzo curata dallo specialista massimo, ora, alla portata di chiunque abbia coraggio e della Consolata a Torino), indicando ai superstiti registri diversi. Parte da presup- Claude Schopp, cui si deve ora spregiudicatezza. L'"ammiraglio dell'aria" Char- la via del ritorno. Interessante 0 percorso di for- posti realistici e storici (l'impor- la stimolante, enciclopedica pre- bonnet, all'età di cinquantanni, rimasto vedovo, mazione compiuto dalla "sposa dell'aria", che rie- tanza del confino napoleonico fazione e l'articolato Dizionario decide di sposare la figlia della sua governante sce a vincere i suoi timori iniziali, svincolarsi dalla all'Elba; il colloquio tra Luigi dei personaggi di questo volume Anna Demichelis, di appena diciotto anni: "Il subordinazione alla volontà del marito, e diventa- XVIII e Blacas) e via via svilup- Donzelli, che tende a emancipa- volo, per lui, significava soprattutto 'travalicare re un riferimento per i compagni nella discesa dal- pa suggestioni verso l'avventura re il capolavoro dalle insidie di- le contingenze di ogni giorno'. Lassù non ci sono le vette innevate fino al Pian della Mussa. e il fantastico. Dantès rinchiuso minuitive dell'etichetta "popola- nel sudario con la palla di can- re". L'editore ci ricorda che none, l'estenuante nuotata e la l'impeccabile traduzione di Gaia ricerca del tesoro sono archetipi Panfili è la prima a non essere a futura memoria di Stevenson o una rimasticatura di quelle otto- temporali, flashback, ellissi, in- Verne. Appaiono riferimenti a centesche. Una nuova traduzione castri, ampie parentesi da ro- Le mille e una notte-, Dantès Tanto si doveva a un personag- manzo picaresco (la storia del adotta lo pseudonimo di Simbad gio che ha condizionato per un Grande vendicatore brigante Vampa). il marinaio e un paio di travesti- altro mezzo secolo il feuilleton e Indubbiamente, l'arresto del menti fantasiosamente strategici non solo. Verne licenzierà nel (l'abate Busoni, lord Wilmore). di Carlo Lauro giovane marsigliese Dantès - in- 1885 una sorta di remake del giustamente accusato di complot- Si sfiora anche l'onirismo ro- Montecristo, l'ambizioso Mathias to bonapartista - e i suoi quattor- mantico (Nerval e Nodier erano Sandorf (dedica, non casuale, a Alexandre Dumas vano si cercherebbe in tutto l'Ot- dici anni di prigionia nel castello assai cari all'autore) nella pagina Dumas fils). Lo scacchiere della di If hanno un dominio speciale in cui Dantès, nel suo splendido vendetta si sposterà dal reseau tocento francese un peana come sotterraneo dell'isola (una specie IL CONTE DI MONTECRISTO quello che nel 1887 Robert Louis sull'immaginario del lettore, co- parigino al Mediterraneo, come Nautilus ante litteram), offre più conviene a un Voyage ex- ed. orig. 1844-1846, Stevenson avrebbe dedicato al me l'isola di Robinson Crusoé ri- dell'hashish al giovane Franz, Visconte di Bragelonne da lui let- spetto alle successive vicende po- traordinaire (ma il solitario e mi- prefaz. e dizionario dei personaggi scatenando in lui la visionaria sterioso capitano Nemo non re- di Claude Schopp, to "cinque o sei volte" (più o me- st-insulari (fascino invincibile del- animazione di tre statue femmi- le reclusioni, della disperazione, cava già a suo modo vindici trad. dal francese di Gaia Panfili, no negh stessi anni in cui Zola nili più sensuali che marmoree. contestava vivamente il progetto del minimo dei mezzi). ascendenze alla Dantès?). pp. LXXII-1124, €32, di un monumento a Dumas). Se la parte ambientata a Roma Donzelli, Roma 2010 Anni cruciali di tanta forza la- nel castello di If, grazie alla sfrutta ancora tutto il pittoresco 'archetipo avventuroso, giu- voro sono il 1844 e il 1845: la Esapienza millenaria dell'a- possibile, confermando in Dumas L stizialista ed eslege del Con- in dal primo apparire del conclusione dei Tre moschettieri bate Faria, il Montecristo diviene sia il cronista di voyages che l'au- te avrà prosecutori anche in Ita- Sroman feuilleton (con la ge- (il suo capolavoro) si incrocia con per gradi una sorta di romanzo tore provetto di romans noirs (ba- lia. Si rilegga l'apparizione di nerazione di Balzac e Sue, di gli albori del Conte di Montecri- di iniziazione e di formazione di sti ricordare Le meneur de loups), Dantès-Simbad nel sotterraneo Dumas e Soulié), la critica si sto. Quasi un'antitesi: beve e scat- Dantès, sino alla sua eclatante è finalmente a Parigi che perso- con descrizioni ben minuziose chiuse a riccio contro il nuovo tante, pieno di humour l'affresco evasione e alla conquista del te- naggi, relazioni, antefatti si di- del costume e dell'arredamento, popolarissimo "genere". La storico dei moschettieri; fosche, soro dei Borgia che l'abate gli ha spongono su una mappa metro- esotici sino all'iperbole; indi il politana che Dantès percorre in- lunga diluizione di un roman- cadenzate, parche di ironia le vi- indicato trovarsi celato nell'isola "pallore quasi livido" del perso- cende del Montecristo; romanzo di Montecristo. stancabile da un punto all'altro si- naggio, "gli occhi vispi e pene- zo su un foglio quotidiano sa- no allo snodo; spostamenti che di- peva di operazione commercia- dell'amicizia e della solidarietà il Quando ritroviamo Dantès, or- tranti": come non ritrovare pro- primo, apoteosi della solitudine il mai favolosamente ricco, prima a segnano idealmente cerchi con- dromi e stilemi di due noti vendi- le, di scrittura sciatta, di narrati- centrici sempre più stretti. Più che va immorale (all'immoralità si ri- secondo. Anche il Male, caro alla Roma e poi a Parigi è trascorso un catori - Sandokan, il Corsaro Ne- musa di Dumas, ha incarnazioni decennio. Dumas ha steso un lun- precise le ubicazioni: rue de la ro - di generazione umbertina? mediò con una tassazione gover- Chaussée d'Antin (la pretenziosa nativa). Sulla copiosissima pro- differenti: mitico e assoluto con go silenzio su questi due lustri Nessuna flessione ha mai subito l'inquietante antagonista dei mo- cruciali che il lettore conoscerà residenza dei Danglars), Fau- Dumas nell'immaginario popola- duzione di Alexandre Dumas, bourg Saint-Honoré (palazzo Vil- poi, si vociferava di segreti e schettieri, Milady; più borghese- per barlumi (tra contrabbandieri re. Né alcuno dei custodi di "ge- mente pragmatico, ma non meno corsi, briganti laziali e viaggi in lefort, casa degli avvelenamenti), neri" e di stili, poco teneri verso mercenari collaboratori alle ste- 28 rue de la Fontaine a Auteuil (la letale, quello che muove i respon- Oriente). Di certo, in essi si è di lui (da Sainte-Beuve a Croce a sure, i cosiddetti nègres (s'intito- sabili dell'ingiusta carcerazione fosca magione dell'infanticidio ac- lava Ditta Alexandre Dumas & compiuta la trasformazione del quistata da Dantès), 27 rue Hel- Gide) avrebbe previsto le odierne di Edmond Dantès: ignavia (Ca- leale ed entusiasta ufficiale di va- revanches delle edizioni critiche e C. un pamphlet del solito male- der (l'atelier del giovane Albert, derousse), gelosia (Fernand) riva- scello nell'algido e misteriosissi- gli onori del Panthéon (con buo- volo Eugène de Mirecourt). pretesto per dissertazioni d'anti- lità di carriera (Danglars), oppor- mo Conte che interpreta la ven- quariato, passione in Dumas non na pace di Zola che riposa sotto la Nella République des Lettres il tunismo politico (Villefort). detta come ineluttabile missione meno forte che in Balzac). stessa cupola). • grandioso talento del romanzie- È arduo compito tentare di della Provvidenza. Ritroverà a Pa- [email protected] re, all'apice della popolarità, ve- riassumere il frastagliato e per- rigi difatti i suoi ex carnefici di Ben due terzi del Montecristo niva liquidato da avare e suppo- fetto intreccio del Montecristo-, il Marsiglia, elevati socialmente e di raccontano così la moderna Pari- C. Lauro è dottore di ricerca in letterature nenti parole di Sainte-Beuve. In- percorso annovera slittamenti censo in seguito a sfacciate carrie- gi del 1838 giovandosi di riferi- comparate all'Università di Bari N11 L'INDICE 26

•• DEI LIBRI DEL MESE ^ Storia semmai, sottovalutato il ruolo strada alla penetrazione america- seguenze della crisi faranno vacil- Due uomini che ebbero che giocò il regime nell'accredita- na sui mercati europei, volta a su- lare i maggiori istituti di credito mento di Pirelli come negoziato- perare, attraverso la finanza, i vin- nazionali. Fra il luglio del 1932 fiducia nel fascismo re internazionale. È certamente coli dell'isolazionismo delle am- (quando assunse la guida delle Fi- vero, e il libro lo dimostra, che ministrazioni repubblicane succe- nanze) e il gennaio del 1935, Jung di Mauro Campus egli avesse già nel 1919 un'eccel- dute a Wilson. Sono questioni in fu promotore di una politica di ri- lente reputazione internazionale, parte introiettate dalla storiogra- gore estremo e pose le premesse tuttavia il suo coinvolgimento fia, ma che nel volume trovano per la soluzione del problema Nicola Tranfaglia presa di famiglia; la costruzione nella rete di relazioni dell'Italia uno spazio contenuto, con alcune bancario e industriale aperto dal- della personalità pubblica; l'avvi- fascista avvenne per tappe suc- non marginali omissioni biblio- la crisi. In quel quadro si colloca VITA DI ALBERTO PIRELLI cinamento al fascismo, che, se- cessive di sempre maggior rilievo, grafiche. Allo stesso modo le ri- la sua collaborazione con Bene- 1882-1971 condo l'autore, non comportò di pari passo con il radicarsi del ghe dedicate a Pirelli quale inno- duce e Donato Menichella per la LA POLITICA un'identificazione (si era iscritto, regime. I compiti che gli furono vatore del commercio estero, costituzione dell'Iri, attraverso il ATTRAVERSO L'ECONOMIA come molti esponenti del big bu- affidati dal 1924 in poi, infatti, paiono sottovalutare il suo lavoro quale le partecipazioni delle ban- non hanno eguale con quelli pre- come primo presidente dell'Isti- che miste acquisite trasformeran- pp. XV-340, €31, siness, al Pnf nel 1932); la rimo- zione dalla carica di amministra- cedenti: la partecipazione alla tuto nazionale per le esportazioni. no lo stato nel maggior detentore Einaudi, Torino 2010 tore delegato del suo gruppo nel commissione Dawes, al cui suc- Infine, un cenno alla Conferenza di proprietà industriali in Europa. 1945; l'epurazione, e gli ultimi cesso si deve la soluzione provvi- di Londra del luglio 1933, impor- Lo spazio riservato da entrambi Nicola De Ianni diffìcili anni. H fuoco è dunque soria della questione dei debiti tante spartiacque del decennio, i lavori al periodo compreso fra la più sulla vita dell'industriale che interalleati, fu per Pirelli il mo- sarebbe forse stato opportuno. guerra d'Abissinia e il crollo del IL MINISTRO SOLDATO. sul periodo che lo vide interprete mento della consacrazione, oltre regime rende evidente quanto VITA DI GUIDO JUNG, della diplomazia economica fasci- che dell'ingresso in una commu- essa dedicava invece ampio due uomini che ebbero fiducia pp. 436, €22, sta. Eppure le riflessioni di Tran- nity of power internazionale. A Aspazio il lavoro di Nicola De nel fascismo, e nella sua capacità faglia suggeriscono, grazie a conferma della crescita del suo di innovare, si distanziarono pro- Rubbettino, Soveria Mannelli 2009 Ianni dedicato a Guido Jung. Le un'indagine centrata sull'archivio status, l'anno successivo parteci- tangenze delle due vicende bio- gressivamente dalla strada imboc- Pirelli, una serie di considerazioni pa, con Dino Grandi, Mario Al- grafiche sono numerose, dalla co- cata dal regime in seguito al crol- l contributo che la storio- riguardo al cruciale problema del- berti (Credito Italiano), Giovanni mune partecipazione alla Confe- lo del sistema di interdipendenza I grafia italiana ha dato alla la crescente interdipendenza del- Fummi (J. P. Morgan, e dal 1949 renza di Versailles all'avvicenda- monetaria e commerciale guidato collocazione internazionale l'Italia, e della sua classe dirigen- uomo Pirelli nel consiglio d'am- mento alla presidenza dell'Elee, dagli Stati Uniti e dal Regno Uni- te, con l'economia intemazionale ministrazione di Mediobanca) e sebbene l'estrazione e l'universo to, di cui l'Italia era stata integral- dell'economia fascista è tra- Corrado Gini, alla delegazione scurabile se paragonato alla e con le potenze che la guidavano di riferimento dei due fosse sensi- mente partecipe, e che entrambi nel periodo compreso fra il decol- guidata da Giuseppe Volpi e Al- bilmente distante: esponente del- avevano contribuito a restaurare. mole di studi dedicati alla berto Beneduce, che negozierà strutturazione interna del re- lo industriale e le due guerre. la grande finanza l'uno, piccolo E conseguente rapporto di dipen- L'autore indica con chiarezza sia con un consorzio di banche ame- gime e all'organizzazione che imprenditore nel campo dei gene- denza economica dalla Germania l'importanza avuta ai fini del de- ricane un prestito obbligaziona- hideriana vide Pirelli e Jung (que- esso diede al consenso. I temi su ri alimentari siciliani l'altro. A dif- collo dalla creazione di nuovi set- rio da 100 milioni di dollari: il più ferenza di Pirelli, Jung - naziona- st'ultimo allontanato dalla vita cui gli studi si sono più concen- tori ad alto contenuto tecnologico consistente concesso quell'anno pubblica in seguito all'approva- trati ruotano intomo alla dimen- lista, interventista e militare — fu (è il caso della gomma e dei cavi sulla piazza di New York, 0 pri- fascista e deputato dal 1924 e zione delle leggi razziali) sempre sione nazionale del fenomeno in- elettrici sottomarini, core business mo di una serie che, fino al 1929, strinse con Mussolini un rapporto meno organici al regime, sino al terrogandone instaurano e reno- Pirelli), sia la spinta a una mag- immise oltre 300 milioni di dolla- di stima che lo portò, prima di definitivo distacco consumato vatio di forme politiche e ideolo- giore libertà delle decisioni im- ri nell'economia italiana. succedere nella carica, a una stret- prima dell'occupazione da parte giche, mentre sono stati riservati prenditoriali rispetto all'estero, ta collaborazione con i ministri degli Alleati. • spazi modesti alle trasformazioni Le vicende di cui Pirelli fu pro- sia, infine, la prospettiva di una tagonista in questo periodo sono delle Finanze Volpi e Mosconi. strutturali e ai mutamenti di equi- relativa emancipazione energetica L'impegno diplomatico di Jung si [email protected] libri tra gruppi economici domi- di singolare rilievo e si legano alla dalle fonti straniere che veniva al- costruzione di una Informai En- dispiegherà soprattutto in seguito nanti. Tale tendenza deriva pro- lora schiusa all'Italia dall'indu- M. Campus insegna storia dell'America tente transatlantica che schiuse la al crollo del 1929, quando le con- del Nord all'Università di Firenze babilmente dal retag- stria elettrica. gio secondo il quale l'organizzazione eco- Nel costruire la sua nomica del regime in- sintesi Tranfaglia pre- novò solo in parte l'ar- ferisce una narrazione chitettura economica piana, confidando che Babele. Osservatorio sulla proliferazione semantica liberale. Un discorso la buona leggibilità del- analogo è possibile l'opera favorisca l'intel- ligibilità dei nessi cau- iustizia, s. f. Questa rubrica, esattamente co di un Edividuo o di un popolo, e naturalmen- svolgere per la politica dodici anni fa (cfr. "L'Indice", 1998, n. te all'egualitarismo (per definizione la legge, cau- estera del fascismo, sali e dell'ambiente in G cui essi si inserivano. 10), aveva affrontato, invece che il termine ori- sa ed effetto della giustizia, rende tutti eguali). sulla quale una sintesi Così, nel tratteggiare la ginario, l'estrema sua degenerazione secondo- Non sempre, tuttavia, esercitò un primato sulla complessiva manca da storia dell'impresa, del novecentesca, ossia il mediaticamente utilizza- politica. Anzi, con Hobbes cessa di essere l'origi- quarantanni: i pochi resto nota nella sua fe- tissimo "giustizialismo", avente a che fare da ne e il fine della politica ed è quest'ultima che, studi recenti hanno indugiato più nomenologia, solo in parte sono una parte con il battle cry della dittatura peroni- per salvaguardare l'ordEe, crea la legge. Si E- su nodi diplomatici che sui vinco- identificate le caratteristiche mo- sta (che al giustizialismo diede dunque un signi- trecciano così il giusnaturalismo e il giuspositivi- li esterni allo sviluppo, in un'epo- nopolistiche di un gruppo che af- ficato parafascista e positivo) e, dall'altra parte, smo, difficilmente, dopo Hobbes, separabili. ca in cui la contrazione frontò da posizioni di una volta trasformato dal berlusconismo ber- La giustizia contEua comunque a essere molte del mercato internazio- forza il rapporto con il ciarne in parola italiana dotata di significato in- cose: un complesso di norme, l'esercizio della nale dei capitali ridise- potere politico. Lo giurioso e negativo, con il fosco e losco tentati- virtù, l'ordEe dei rapporti umani. Vi sono poi, gnò lo spazio d'azione stesso potere politico vo di sfuggire all'autonomia e all'attività della mai tramontate dall'epoca della filosofia classica, italiano. erogatore di favori che magistratura indagante e giudicante. la giustizia commutativa, che coinvolge i rappor- Da ciò scaturisce un consentirà, tra il 1924 e Ricominciamo ora da capo e veniamo proprio ti dei sEgoli con i singoli, la giustizia distributiva, la fine degli anni trenta, al termine originario, ossia alla "giustizia" deriva- che si Estaura tra la società e i suoi membri, la dibattito poco incline a l'espansione dei gruppi inserirsi con larghezza ta dal latino ius - il "giure" confratello del "dirit- giustizia rimuneratrice, che è poi la giustizia so- guidati da Cini, Gag- to" (che per fortuna ha a che fare con dirigere) - ciale (espressione presente anche E Rosmini e De di orizzonti nella sto- gia, Volpi, Motta. Al- riografia internaziona- e di conseguenza da iustus e da iustitia. E fran- Sanctis) o eguaglianza, e persino la giustizia che si l'impegno diplomatico può definire "vendicativa" E quanto penalmente le sugli anni venti e di Pirelli, dal 1916 in cese nel 1050 compare poi justice, termine che trenta. Non mancano, nel 1080 si trova nella Chanson de Roland. Dila- ripaga con una sanzione adeguata l'offesa subita poi, l'autore dedica pa- da un soggetto o da una comunità. Non mancano naturalmente, le ecce- gine nelle quali analizza il debutto gherà secoli dopo dentro la letteratura della sta- zioni, ma il lavoro da fare appare gione aurea, vale a dire in Racine, Corneille, Mo- la giustizia religiosa, che è poi la conformità del- intemazionale alla Conferenza di l'Edividuo a Dio, e, frequentissima nel discorso tutt'altro che trascurabile. Anche Versailles (vi partecipò come lière, Pascal e altri ancora. Nel volgare italiano per ciò l'uscita di due biografie di esperto nella commissione guida- medioevale (con Brunetto Latini e Guittone in comune, la giustizia divEa (che può essere l'atte- altrettante personalità dell 'esta- ta da Ettore Conti), mettendo in primo luogo) e poi nell'opera di Dante, lo stesso sa soppressione del male, ma non di rado, e E blishment economico nazionale evidenza come tale incarico non termine - presentissimo più tardi in Vico, Leo- primis per i fondamentalisti, anche la vendetta). che ebbero con il fascismo un giunse quale riconoscimento, ma pardi, Guerrazzi, Settembrini, Croce, Gramsci - Si aggiungono la grazia accostata alla giustizia rapporto intenso può contribuire come avvio di un'attività che lo era peraltro già comparso più volte. E Paradiso, (chi condanna può anche graziare) e, su un op- a leggere con equilibrio l'azione vedrà protagonista delle confe- XXX, 43-45, Beatrice indicò al poeta: "Qui ve- posto versante, la giustizia sommaria, realizzabile del mondo industriale durante il renze economiche intemazionali derai l'una e l'altra milizia / di paradiso, e l'una E senza processo, simile al linciaggio e estranea alla regime, che dagli studi pioneristi- del ventennio. quelli aspetti / che tu vedrai a l'ultima giustizia". legalità. H "giustiziato" - che è oggetto di un'ese- ci di Piero Melograni e Giorgio Dove è evidente che L'ultima giustizia" è il giu- cuzione capitale - è Efatti diverso dal "condan- Mori ha percorso non troppi pas- Si tratta di fatti parzialmente dizio universale. E inglese il termme si affermerà nato". Tra le compagEi politiche va Efine ricor- si avanti. descritti nei Taccuini 1922/1943 Evece verso il 1340. Connesso ovunque al con- data l'antifascista Giustizia e Libertà, che diede Il volume dedicato da Nicola di Pirelli (editi nel 1984 dal Muli- cetto di "bene", oltre che a quello di "diritto", vita nel 1929 al liberalsocialismo. Tanti sono sta- Tranfaglia a Pirelli riassume anni no con la cura di Donato Barbo- implicava l'esistenza della legge. Non veniva ti dunque i significati della giustizia. Ma senza di di ricerche su uno dei più influen- ne), ma il lavoro di Tranfaglia re- eqmparato però alla sola legalità, ma anche al- essa il genere umano non vivrebbe E società. stituisce organicità agli eventi e l'imparzialità, al comportamento morale e politi- ti industriali dell'Italia postunita- BRUNO BONGIOVANNI ria. Il libro traccia un bilancio del- colloca i passaggi fondamentali la parabola biografica di Pirelli: la attraverso cui si costruì il credito formazione; gli incarichi nell'im- del finanziere milanese. Appare, Storia molto discutere - la durata si re- Una mortificante e felpata brutalità stringe a un anno. Malgrado la Figlio legittimo dell'antico regime freddezza con cui si è obbligati a di Roberto Barzanti riflettere sulle vicende che il libro di Girolamo Imbruglia evoca, non di rado chi legge può Giovanni Sedita duttile tolleranza in un mix che essere assalito da un moto di pe- Vincenzo Ferrone da un punto di vista mutevole" le carte qui esaminate contri- na, da un fastidio - almeno per (Momigliano) ha infatti impo- GLI INTELLETTUALI buiscono a lumeggiare in signi- me - incontrollabile. Nel 1933, LEZIONI ILLUMINISTICHE sto allo storicismo il problema DI MUSSOLINI ficativi, e talvolta emblematici, tramite Ciano, Aleramo indirizza pp. XV-210, €22, di unire a questa prospettiva la pp. 254, €20, passaggi. un'implorante e servile supplica Laterza, Roma-Bari 2010 vitale distinzione tra vero e fal- Le Lettere, Firenze 2010 Il totalitarismo mussoliniano al duce: "Voi che intendete la so. Già Croce, nella memoria ha tratti suoi propri rispetto ad confessione dei poveri poeti...". del 1896, non in quella del altre esperienze europee: le zo- E Vincenzo Cardarelli nel '32: tueste brillanti Lezioni il- 1893, aveva avviato questa cru- ne di libertà accordate sono am- "Se si potesse concedermi qual- luministe sono state espo- ciale discussione, ripresa da n un famoso discorso del 10 pie e ammesse, purché non che mese di soggiorno in campa- Collège de France, dun- Momigliano e Ginzburg, che Iottobre 1928 Mussolini se compromettano o delegittimino gna sono certo che riuscirei a que a un pubblico colto, che hanno ribadito che compito ne uscì in una massima che, le fondamenta. "A conti fatti - scrivere sul Fascismo un centi- vuole comprendere A presente della storiografia è fare opera di seppur non tra quelle da stam- conclude Sedita, naio di pagine non indegne del- e A passato, nella speranza, di- verità. pigliare su intonaco per incul- - il regime l'argomento". Giuseppe ceva Nietszche, di costruire A E gli storici? Lo storico più care principi da ritenere a me- proponeva un Ungaretti si era pro- futuro. Il primo obiettivo delle sensibile a questo problema fu, moria, esplicita una considera- accettabile sternato fin dai primi Lezioni è perciò mostrare che per l'autore, Bloch, teorico zione chiave della politica del modus vivendi anni dell'avvento al l'Illuminismo è una radice della della storia come cambiamen- regime verso l'intellettualità: sospeso tra la potere del movi- società europea. Ma, per ravvi- to. Tra gli storici dell'Illumini- "La tessera non dà l'ingegno a concessione e il mento fascista e sare nel modo di pensare e vive- smo si discutono soprattutto chi non lo possiede". Se di per vincolo". Per si era rivolto a re illuminista questioni tuttora Darnton e Venturi, che hanno sé, dunque, l'essere iscritto al questo l'emi- Mussolini attuali, occorre ritrovare una dato essenziali contributi di Pnf non produceva eccellenza, grazione sa- "come a un genuina visione storica e sba- conoscenza, ma mostrato un né automaticamente una caratte- rebbe stata signore della razzarsi della ricostruzione filo- forte legame con le prospettive rizzazione ideologica consona contenuta e Rinascenza". sofica, che dell'Illuminismo ha filosofiche di Cassirer, il pri- alla dottrina imperante, era ne- fiorirono posi- Più tardi aveva invece proposto un'immagine mo, e di Croce, il secondo. Per zioni abbastan- indossato le ve- entrambi l'Illuminismo stette cessario intrattenere con giorna- za variegate: distorta. Tale immagine ricor- listi e scrittori rapporti subdoli e sti ufficiali di da, per Ferrone, quella fantasti- nel movimento di idee svilup- se non un COMMENTA SUL SITO patosi nei decenni dell'Enciclo- accorti. Più che pretendere un'a- ispirato pro- ca dell'ircocervo. Con il termi- "pluralismo www.lindiceonline.com pagandista- pedia, mentre gli anni seguenti desione convinta agli obiettivi fascista", un ne ircocervo Aristotele riflette- videro il declino delle élites il- proclamati, era opportuno te- conferenziere va sulle categorie di vero e falso plurale disporsi entro coordina- all'estero, impegnato nell'esalta- luministe. A partire da questi nersi buoni quanti coltivavano il nel discorso, e Croce definiva il risultati, Ferrone propone però mestiere del pubblicista o nutri- te esigenti ma adattabili. L'inda- zione delle imprese dell'Italia in liberalsocialismo di Calogero, camicia nera fin in Brasile e Ar- un'altra interpretazione dei vano ambizioni letterarie o in gine del saggio sviluppa e che univa quel che era contrad- conforta considerazioni di Ren- gentina: "Non ho cessato - scrive Lumi. Non più la visione etico- senso lato artistiche, cercando di nel dicembre 1937, - come sem- dittorio. Qui, invece, ircocervo politica dell'Illuminismo, la ottenere in cambio da ciascuno zo De Felice analiticamente ri- indica una rappresentazione prese da una serie di monografie pre, se non di fare il mio dovere sua storia sociale o intellettua- qualcosa di utile, ma senza ecce- d'Italiano, di fedelissimo milite fallace della realtà dei Lumi, le, ma la storia culturale, che dere in costrizioni e osservando (di Brenner, Cannistraro e Gen- prodotta dalla "deliberata so- tAe le principali e affini). Più di- del nostro Duce". Nel memoria- articola il rapporto fra pratiche una tattica di segreta prudenza. le difensivo compilato nel gen- vrapposizione di storia, teologia e rappresentazioni e indaga in Attraverso l'esame di una cor- chiarata, però, avrebbe dovuto e ffiosofia, e quindi (dal) man- esserne la parzialità d'estensio- naio 1945 a discolpa della sua altro modo i nodi della storia posa documentazione, prove- lunga collusione con il regime, cato rispetto dei diritti della ve- illuminista: la polemica con la niente dall'archivio del ministe- ne, suffragata da una fonte, che, rità storica". L'accusa per quanto centrale, Ungaretti avrebbe sostenuto che religione; la nascita ro della Cultura popo- non esaurisce affatto la sovvenzione da lui incassata all' interpretazione fi- dell'opinione pubbli- lare, rinvenuta nel di- il tema e quindi non era elargita con indifferenza a losofica non è di fare ca, la formazione di cembre 1978, Giovan- può essere invocata "scrittori e artisti bisognosi" e filosofia, ma di essere élites e la politicizza- ni Sedita elabora un per conclusioni gene- non aveva altro scopo che quello una filosofia della sto- zione dei loro proget- dettagliato quadro rali. L'intellettualità di far "proseguire con tranquil- ria. Tre sono i punti ti; la visione ambiva- delle sovvenzioni elar- coinvolta nelle insi- lità il loro lavoro: "Essa - chiosa- che discendono da lente dell'individuo, gite a singole persone diose strategie - va - ai miei occhi non aveva di- quell'obiettivo: criti- volto alla felicità, ma e a organi di stampa "quattrini alla mano" verso carattere della sovvenzione care l'Illuminismo pure consapevole nel decennio 1933-43. - dei Ciano e degli Al- dello Stato all'agricoltore, perché della storia filosofica, dell'inelimin abilità La lista, fonte an- fieri, dei Polverelli e possa portare a termine i lavori di discutere la tradizione del male e del senso ch'essa a sua volta, che dei Pavolini era perlo- bonifica". In questa patetica in- storica novecentesca e tragico della vita; l'e- dal materiale ricavò più quella attiva nel terpretazione non sai se cogliere mostrare cosa sia l'Il- sigenza di criticare le scrupolosamente il campo delle lettere, propensa a l'astuzia di chi si vuol sottrarre al- luminismo secondo la storia tradizioni e di pensare a for- Psychological Warfar Branch un'inventiva di non immediato le sanzioni epurative o la disar- culturale. mulazioni universali dei diritti, delle forze alleate, poco dopo spessore politico. Restano ov- mante confessione di chi aveva al tempo stesso attente alla lo- l'ingresso in Roma nel giugno viamente fuori dal quadro sia i vissuto dentro un ingannevole la- Per il primo punto, Ferrone ro evoluzione. 1944, a fini di epurazione, con- dissidenti che i perseguitati, ol- birinto di tortuose e ambigue analizza le posizioni di Hegel e tiene 906 nominativi, dei quali tre che quanti avevano optato complicità. prosegue con Nietzsche, la La storia culturale fa venire 201 beneficiari di una sovven- per la strada del fuoruscitismo. Methodenstreit del primo No- aUa luce non il declino dei Lumi zione fissa, e i titoli di 387 orga- Circa gli effetti sortiti e le moda- vecento, Croce, Cassirer, Ha- nel decennio antecedente la ri- ni di stampa, lità osservate nei finanziamenti, Tumerosu i altri avevano inne- bermas, Foucault e la recente voluzione, ma la loro diffusio- 1 scato un "doppio gioco", visione cattolica dell'Illumini- ne. Al centro è l'età del tardo Il- v Sedita è corretto nel seguire il 1N ts evidente come si procedes- criterio del caso per caso, A solo spesso giostrato con maestria o smo (cui vengono dedicate pa- luminismo, che va dal 1776 al Ese caso per caso, distin- che dia conto dei risultati conse- magari avevano intascato un una gine assolutamente condivisibi- 1789. A essere diverso, quindi, guendo situazioni e attitudini, guiti ed eviti generiche e morali- tantum per circoscritte e innocue li). La conclusione è che la filo- non è solo il metodo, ma anche l'Illuminismo. Ferrone ridimen- con la certezza che il legame stiche condanne. E il sistema prestazioni. E le riviste avevano sofia della storia ha cancellato il messo in piedi e alimentato dal- goduto di un appoggio non di ra- valore dell'azione umana, an- siona il mondo dei philosophes istituito avrebbe potuto fruttare atei e materialisti e la loro pro- o un benevolo silenzio o espres- la dittatura a mostrare tutta la do offerto sorvolando sulla loro nullata nella logica dello spirito sua mortificante e felpata bruta- ortodossia. Ad esempio, "L'Ita- assoluto del primo dei filosofi gettazione di forme sociali radi- sioni di consenso o valutazioni calmente diverse, e ritrova nel- critiche ma non di aperta oppo- lità ed esso è il protagonista del- liano" di Leo Longanesi e "Il Sel- citati, o in quella dei poteri so- la trista storia. vaggio" di Mino Maccari ottenne- ciali ricostruiti da Foucault. Al- l'Illuminismo della sua epoca sizione: buone anch'esse per co- tarda una capacità diffusiva che struire un'opinione pubblica ro rispettivamente 360.000 lire e l'Illuminismo è sì riconosciuta Le storie di chi accettava di 236.000 lire. Si tratta di due testa- la capacità di criticare il potere, lo mostra "assai più di quanto si non ostile. Più che alla defini- sia sempre creduto, anche un fi- zione dogmatica di una cultura partecipare alla spartizione - tal- te annoverate, non a torto, tra ma non di costruire un proget- volta di briciole e non sempre quelle più attraversate da un irri- to. Sicché resta o lo scetticismo glio legittimo dell'Antico Regi- fascista o di un'estetica ricon- me". Con ragione, Ferrone ducibile alle linee speculative per occasioni rilevanti - hanno verente e salace frondismo. Giova di una rivolta priva di raison, o ciascuna una sua cadenza, un re- chiedersi fino a che punto le frec- l'accettazione della gerarchia combatte le teorie che spiegano proprie del fascismo, si puntava l'Illuminismo con la Rivoluzio- a una rete di relazioni che per- troterra, uno svolgimento. E me- ce velenose di acre satira scoccate del potere spirituale e/o politi- ritano di essere ricondotte a per- dai due nani fraternamente amici co. Forse eccessiva è l'unifica- ne. Ma vengono forse sottovalu- mettesse richieste e controlli, tate le tensioni, i conflitti, si ben modulando A discorso se- corsi biografici o "forme di vita" non siano state funzionali aU'ac- zione di tante posizioni nel mo- renitenti a semplificate classifica- pensi al problema del debito condo interlocutori, disponibi- cettazione di un sistema se non dello della filosofia della storia. pubblico, di quel decennio, e la lità, opere, vocazioni. Il dibatti- zioni o ad assemblaggi tipologici. totalitario fino agli esiti estremi, Non sembra il caso né di Cassi- Le cifre stanziate variavano sensi- Rivoluzione non scompare. A to insorto anni fa sull'esistenza duramente repressivo e inciden- rer, né di Habermas, e, soprat- suo capo non c'è (anche) l'Illu- bilmente: per Pietro Mascagni si talmente "liberale". E l'interroga- tutto, dello storicismo di filoso- o meno di una cultura fascista registra la somma strabiliante di divampò improvviso e fu sbri- tivo non vale solo per aAora. • fi e storici, che hanno avuto ap- minismo? uno stipendio mensAe di 10.000 roberto.bar z [email protected] punto la filosofia della storia gativamente condotto. È certo lire, mentre ben minore è quella [email protected] che ci fu una politica fascista come bersaglio polemico alme- decisa per Sibilla Aleramo, e per no dalla fine dell'Ottocento. verso molti intellettuali che al- Vasco Pratolini - il caso ha fatto R. Barzanti è studioso di storia G. Imbruglia insegna storia moderna ternava sostanziale rigidità e e politica contemporanea Comprendere il "mutamento all'Istituto Universitario Orientale di Napoli Storia to immediato col pubblico". La lanciate alla chiesa da scoperte zionalistica" propria del moderni- Tronfi e imbaldanziti per il grande cattedra universitaria gli fu tolta scientifiche capaci di mettere E smo, sostiene che "il Concilio Va- del tutto per il rifiuto di giurare discussione alcuni principi della ticano II ha più volte ribadito il va- concetto dell'umano pensiero fedeltà al fascismo nel 1931, e E dottrina cattolica richiedono nuo- lore positivo della ricerca scientifi- nome del Concordato Buonaiuti ve risposte. Così, il concilio Vati- ca E ordEe a una conoscenza più di Gabriele Turi non fu reEtegrato nell'università cano II Eaugurato nel 1962 ha E- profonda del mistero dell'uomo". neppure dopo il 1945. trodotto motivi di contraddizione Diversi gli accenti di Benedetto La sua vicenda conferma la vo- Eterni alla chiesa sul tema princi- XVI, che nell'udienza generale Guido Verucci strò più tollerante e più cauto del lontà di egemonia della chiesa sul- pale affrontato dai modernisti: la del 18 agosto 2010, parlando di predecessore e del Sant'Offizio. lo stato. La Pascendi dedicava a costituzione pastorale Gaudium et Pio X, ha messo E rilievo la sua L'ERESIA DEL NOVECENTO La lotta contro il modernismo questo tema un breve passaggio, spes approvata dal concilio nel di- condanna del modernismo "per LA CHIESA E LA REPRESSIONE non fu solo religiosa. Verucci ri- spesso dimenticato, Ecludendo cembre 1965, pur senza rinuncia- difendere i fedeli da concezioni DEL MODERNISMO IN ITALIA corda il programma di riconquista fra gli "errori" dei modernisti l'af- re alla supremazia della chiesa E erronee". Il dissidio scienza-fede pp. 136, € 19, cattolica di tutta la società da par- fermazione che "lo Stato e la ogni settore della società, la Evita- è quEdi destinato a permanere, te della chiesa: mentre si stava Chiesa sono l'uno all'altra va a riconoscere i progressi della come osservava Gentile un secolo Einaudi, Torino 2010 esaurendo il modernismo cristia- estranei pel fine a cui scienza e della tecnica: la fa. In forme diverse: dopo aver no, obiettivo da combattere diven- tendono, temporale per "legittima autonomia della condannato soprattutto gli errori l modernismo è "uno dei ta il "modernismo morale, giuridi- lo Stato, spirituale pella scienza" non consente di politici con il Sillabo e la cultura Igrandi scontri fatali, che, co e sociale" individuato nella Ubi Chiesa (...). Ma non ba- , ritenere scienza e fede moderna con la Pascendi, la chie- nella storia dell'umanità, de- arcano di Pio XI del 1922. Sarebbe sta alla scuola dei mo- E opposizione tra lo- sa ora non si limita a contrastare vono necessariamente accade- eccessivo rinviare al Sillabo di Pio dernisti che lo Stato sia ro, si affermava con ri- anche con armi scientifiche la cul- re tra la religione, che è la filo- IX del 1864; tuttavia, alle aperture separato dalla Chiesa ferimento a Galileo. Si tura laica sulle questioni biologi- sofia delle moltitudini, e la fi- di alcuni modernisti come Murri (...) nelle cose tempo- trattava piuttosto di che, ma cerca di appropriarsi del- verso gli aspetti politici e sociali del rali la Chiesa ha da sog COMMENTA SUL SITO "armonizzare la cono- la cultura scientifica cancellando i losofia, che è la religione dello www.lindiceonline.com spirito". Così Gentile nel suo mondo moderno, corrisponde il gettarsi allo Stato". scenza delle nuove contrasti del passato e le proprie commento del 1908 alla Pascen- tentativo della chiesa di affermare La lotta antimodernista, che scienze, delle nuove dottrine e responsabilità. Nel maggio 2009 il di. Un giudizio che vale oggi co- 0 suo potere assoluto, da quando continua nei decenni successivi, delle più recenti scoperte con la convegno più importante su Gali- morale e il pensiero cristiano": me all'inizio del Novecento, con essa si gerarchizza E parallelo con testimonia quindi la ricerca di leo, nel IV centenario delle sue il fascismo e E concorrenza con spazi di potere da parte della un'apertura condizionata, quE- scoperte e del Sidereus nuncius, è la differenza che allora il contra- di, non priva di contraddizioni, stato promosso a Firenze dai ge- sto fu tutto intemo alla chiesa. esso. Una lettura della vicenda chiesa dopo il Concordato, ai modernista e della sua repressione danni dello stato, non più usato ma lontana dai toni Etransigenti suiti con il titolo "Il caso Galileo": Come espressione di questa che non sia solo Eterna al discorso solo come suo braccio secolare. usati da Pio X. con un significativo slittamento "eresia del secolo", il moderni- teologico, quEdi, può contribuire Dopo il 1929, come dopo la Co- Il percorso successivo della chie- cronologico e ideologico, è stato smo, e gli studi relativi, a spiegare meglio alcu- stituzione del 1948, la chiesa ot- sa sarà assai diversificato. Nell'en- così celebrato non il Galileo ni aspetti della cultura tiene vittorie significative grazie scienziato, ma la presunta pacifi- hanno avuto nell'Italia L'eresia del Novecento ciclica Fides et ratio del 1998 Gio- repubblicana ampia italiana e del rapporto alla linea transigente adottata vanni Paolo II ha affermato che cazione del rapporto scienza-fe- fortuna, dai lavori di fra stato e chiesa. con un potere civile che è venu- "non ha (...) motivo di esistere de, cioè, E sostanza, il dramma Pietro Scoppola del All'interno della to perdendo il senso della laicità. competitività alcuna tra la ragione della sua condanna del 1633. • 1961 a quelli di Miche- chiesa il modernismo Ciò non accade, ovviamente, e la fede: l'una è nell'altra, e cia- [email protected] le Ranchetti, Lorenzo fu un'espressione di senza contrasti e oscillazioni, al- scuna ha un suo spazio proprio di Bedeschi o Maurilio quell'effervescenza re- l'Eterno di una società sempre realizzazione". E mentre mette E G. Turi insegna storia contemporanea Guasco. Con un'inten- ligiosa e mistica di pri- più secolarizzata. Le nuove sfide guardia contro "la tentazione ra- all'Università di Firenze sificazione nell'ultimo 11 mo Novecento che fu decennio: nel 2000 so- if | criticata da Croce, ma no apparsi L'antimo- che Efluenzò molti E- dernismo in Italia di tellettuali idealisti. E Bedeschi e II modernismo tra cri- noto come E questo clima Genti- Regnare senza governare stianità e secolarizzazione, a cura le abbia valorizzato fra i gradi del- di Alfonso Botti e Rocco Cerra- lo spirito il momento religioso, di Federico Trocini to; nel 2001 La Civiltà cattolica pur subordEato alla filosofia, e nella crisi modernista di Giovan- abbia identificato la religione cri- ni Sale; fino al 2010 che vede, ac- stiana con la realtà storica della quanto centro simbolico e morale della nazione. chiesa cattolica, apprezzata per la SOVRANI A META canto al volume di Verucci, la MONARCHIA E LEGITTIMAZIONE IN EUROPA Come dimostra emblematicamente il caso Egle- pubblicazione di II modernismo sua capacità di disciplEare le mas- TRA OTTO E NOVECENTO se, la vicenda dell'istituto monarchico potrebbe in Italia e in Germania nel conte- se a partire dalla scuola, e come ri- essere perciò riassunta nei seguenti termini: tra la sto europeo, a cura di Claus Ar- tenesse, al pari delle gerarchie ec- a cura di Giulia Guazzaloca Rivoluzione francese e le guerre mondiali, quasi clesiastiche, che tra fede e scienza nold e Giovanni Vian. pp. 246, € 13, Rubbettino, Soveria Mannelli 2010 tutte le monarchie europee reagirono alla perdita L'archivio della Congregazione non poteva esserci che opposizio- ne. Le critiche di Gentile al mo- di alcuni poteri fondamentali, puntando, nel cor- per la dottrina della fede, ex so di un difficile processo di contrattazione, sul dernismo coEcidono con alcune uesto denso volume approfondisce e Sant'Offizio, aperto progressiva- formulazioni dell'enciclica, come mantenimento, sul rafforzamento e sull'acquisi- mente dal 1998, ha fornito nuovi Qproblematizza, a partire da una pro- zione di altri poteri, E forza di quella nota for- notò anche "La Civiltà cattolica", spettiva a metà strada tra la storia delle isti- materiali per esaminare le forme giudicando "notevole" il suo E- mula secondo cui "il re regna, ma non governa". della condanna e della repressio- tuzioni, nonché tra la storia costituzionale e Il punto di partenza delle riflessioni qui svol- tervento del 1908. E nel 1909 Cro- la storia delle idee politiche, la controversa ne degli "errori" modernisti. ce raccomandò a Laterza il volu- te dai vari autori, tra cui Volker SellE, Pieran- parabola percorsa dall'istituto monar- gelo Schiera, Maurizio Griffo, Fulvio me Il modernismo e i rapporti tra chico di fronte alla progressiva affer- on queste fonti, integrate religione e filosofia, dicendo che Cammarano e Paolo Pombeni, coE- Ccon quelle di altre istituzio- gli scritti gentiliani lì raccolti "so- mazione, nel XIX secolo, dei sistemi cide naturalmente con il 1789, a se- ni come la Segreteria di stato, no stati tenuti presenti dai redat- costituzionali e rappresentativi. Più gEto del quale andò E frantumi, co- Verucci può offrirci una visione tori dell'Enciclica Pascendi". precisamente, lungi dal limitarsi a ri- me noto, il vecchio ordEe politico e, articolata dell'intervento repres- percorrere le vicende di questa o quel- con esso, la tradizionale legittimità sivo della chiesa, che non fu mo- La lotta della chiesa contro il la casa regnante, i saggi qE raccolti monarchica fondata sul diritto stori- nolitico, come è stato rappresen- modernismo ebbe pesanti ricadu- mettono a fuoco, E chiave comparati- Sovrani a metà co, dinastico e divino. Da quel preci- Mojwdwa e ìegìttirnazion« tato finora, ma segnato da com- te nell'università statale e sul pia- va, soprattutto due temi cruciali: quel- in Europa Ira Otto e Novecento so momento, le case regnanti euro- portamenti diversi pur sotto la no politico. Noto è il caso Buo- lo dei processi di rilegittimazione pee dovettero Efatti cominciare a far decisa direzione del pontefice. naiuti. Nel 1914 il non Etervento (simbolica e funzionale) dell'istituto fronte non tanto al depauperamento, Si pensi al successore di Pio X di Benedetto XV gli permise di monarchico in rapporto all'Eesorabi- quanto piuttosto alla riconfigurazio- che con la Pascendi del 1907 con- avere la cattedra di storia del cri- le imporsi della nozione democratica ne delle proprie competenze e quin- dannò il modernismo, "sintesi di stianesimo a Roma, voluta dal mi- di cittadEanza e quello dell'evoluzione degli di Eiziare a misurarsi sempre più con la neces- tutte le eresie". Nell'enciclica Ad nistero della Pubblica istruzione equilibri di potere tra sovrano, governo e rappre- sità di ottenere il "consenso" dei propri sudditi- Beatissimi Apostolo-rum del 1° no- per offrire "un Esegnamento sto- sentanza E relazione al mantenimento o meno di cittadini, ricorrendo a nuove fonti di legittima- vembre 1914 Benedetto XV con- rico-critico che si opponesse alle alcune prerogative regie, quali, ad esempio, quel- zione, che, a seconda dei contesti e con esiti fermò la condanna di quanti, scuole dogmatiche del Vaticano". le relative alle questioni militari e agli affari esteri. molto diversi, furono individuate nei successi Nel gennaio 1925 egli fu scomuni- "tronfi e imbaldanziti per il gran- Nell'Esieme emerge dunque un panorama militari e nell'efficienza burocratica, come E de concetto che hanno dell'uma- cato e la Segreteria di stato otten- Prussia, nella promozione delle idee liberali e ne dall'autorità civile la sua so- estremamente variegato, E crn, nonostante le pur no pensiero (...), giunsero a tal significative anomalie rappresentate dai casi fran- progressiste, come nel pur controverso caso di punto di temerità che non esita- spensione dall'Esegnamento: era- no già E corso le trattative per il cese, russo e austro-ungarico, è tuttavia possibile Isabella II di Spagna, nella difesa della costitu- rono a voler misurare colla loro Edividuare una tendenza di fondo, consistente zione e della compattezza nazionale, come E intelligenza perfino le profondità Concordato, il cui articolo 5 ebbe origEe proprio nella volontà di nella progressiva attribuzione al monarca - E Italia e E Gran Bretagna, neO'Estaurazione di dei divini misteri e tutte le verità virtù di un "compromesso fruttuoso" ma anche un rapporto diretto e non mediato con il popo- rivelate, ed a volerle adattare al combattere Buonaiuti, afferman- do che "i sacerdoti apostati o irre- altamente "problematico" - di un potere neutro, lo, come nel caso dell'impero plebiscitario di gusto dei nostri tempi". Ma, pur garante della stabilità dell'ordEe politico, così Napoleone III, o infine nella risacralizzazione muovendosi in continuità con Pio titi da censura non potranno esse- re assunti né conservati inunin- come di un'importante funzione Etegrativa, E della propria immagEe, come nel caso russo. X, verso i singoli modernisti Be- segnamento, E un ufficio od E un nedetto XV, affiancato dal segre- impiego, nei quali siano a contat- tario di stato Gaspara, si dimo- Società la loro stessa affermazione nor- Educati all'uguaglianza mativa è stata il frutto di inces- Non siamo naturalmente egoisti santi contese e di faticose con- dai romanzi epistolari quiste: dei credenti nelle confes- di Marco Novarese sioni minoritarie, dei neri e degli di Stefano Anastasia schiavi, della metà del genere Jeremy Rifkin ma energetico: "Parliamo in umano esclusa dall'originario continuazione di accesso e in- patto tra fratelli. LA CIVILTÀ DELL'EMPATIA clusione in una rete globale di Lynn Hunt vo. I diritti umani dipendono sia Più di una volta la forza del- LA CORSA VERSO LA COSCIENZA comunicazione, ma parliamo dal possesso di sé e del proprio l'empatia è sembrata fermarsi GLOBALE NEL MONDO IN CRISI molto meno del perché, esatta- LA FORZA DELL'EMPATIA corpo, sia dal riconoscimento sulla soglia di rocciose identità pp. 634, € 22, mente, vogliamo comunicare UNA STORIA DEI DIRITTI che tutte le altre persone sono collettive e cadere nel gioco del- ed. orig. 2009, trad. dall'inglese con gli altri su una scala così DELL'UOMO altrettanto padrone di se stesse". le distanze. Da una parte i nazio- planetaria. Si avverte la grave di Paolo Canton, ed. orig. 2007, trad. dall'inglese Senza la capacità empatica di nalismi chiudono il mondo dei mancanza di una ragione gene- "sentire" il dolore (la gioia e Mondadori, Milano 2010 di Paola Marangon, diritti nell'appartenenza comu- rale per cui miliardi di esseri ogni altro stato d'animo) degli nitaria, fino alle teorie razziste umani dovrebbero essere sem- pp. 235, €20, altri, senza un'educazione senti- della subordinazione o dello 'empatia è la capacità di pre più connessi". Questa ra- Laterza, Roma-Bari 2010 mentale alla condivisione con sterminio dell'altro. D'altra par- L partecipare al dolore al- gione sarebbe la possibilità di l'altro da sé, la "virtù sovrana" te, l'empatia si infrange sulla trui, avvertendolo come pro- lavorare insieme alla salvezza 66 /^ome fu possibile per dell'uguaglianza "non avrebbe prossimità della violenza e della prio: si soffre, quindi, per la del pianeta. V_^questi uomini che vi- potuto assumere un significato violazione dei diritti, ricordan- sofferenza degli altri, senza Letto come proposta e pro- vevano in società costruite sul- profondo, in particolare non doci che il loro rispetto è affida- condividerne la causa. Per esse- fessione di ottimismo, il libro è la schiavitù, sulla subordina- avrebbe avuto alcuna conse- to, prima di tutto, ai mutevoli re empatici è allora necessario apprezzabile per i vari spunti e zione e su un'acquiescenza ap- guenza politica", come quelle sentimenti e alle fragili mani di avere una propria individualità l'ampiezza dell'analisi. L'analisi parentemente naturale, giun- dei nuovi regimi fondati sulle di- comuni esseri umani. "Il concet- e la capacità di sapersi distinto storica e filosofica presenta va- gere a immaginare uomini chiarazioni dei diritti umani. to di diritti umani si portò dietro dall'altro. Se non ci si vede se- rie incoerenze, forzature, o di- niente affatto uguali a loro, e in Secondo Hunt, questa educa- una lunga scia di gemelli malva- parati dagli altri, si condivide menticanze, necessarie a soste- gi, - scrive Hunt, ma - sono il alcuni casi persino le donne, co- zione sentimentale ebbe luogo a prima di tutto il male, e solo a nere la tesi di fondo. E bizzarro me uguali? Come fu possibile partire dalla metà del XVIII se- nostro unico, comune baluardo pensare, ad esempio, che le contro questi mali". quel punto la sofferenza. Il che l'uguaglianza dei diritti di- colo, anche attraverso la diffu- bambino piccolo, che non rie- persone empatiche abitino so- ventasse una verità 'di per sé evi- sione e il successo di un genere Baluardo tanto più efficace, sce a vedersi come essere distin- prattutto nei paesi sviluppati dente' in luoghi tanto improba- letterario cui dedica il primo ca- quanto più riconosceremo l'ori- to dalla madre, non può prova- (quelli dove la coscienza di sé e bili?". Da questi inter- pitolo del libro, centrale nelle ginaria ambivalenza dell'idea dei re vera empatia per la comunicazione globale han- rogativi, intorno al pa- sue argomentazioni. Il diritti, che la sola forza dell'em- lei. Un discorso ana- no avuto modo di ar- romanzo epistolare e patia potrebbe altrimenti offu- rivare al culmine) e radosso dei diritti I .vnn llunl logo vale quando un umani ("verità di per le sue eroine (Giulia, scare. I diritti umani, infatti, non singolo si percepisce soffrano, senza però ! ÀI forza la "nuova Eloisa" di JEREMY fare, in fondo, molto sé evidenti", come le dell'empatia nascono "per gli altri", ma "per come semplice parte Jean Jacques Rous- per chi vive nelle zo- definì Thomas Jeffer- 1 mi storó (M (titilli tHrti

Sul paesaggio Vita e morte dei paesaggi, Alain Roger Abitare il paesaggio, Massimo Venturi Ferriolo Paesaggi, passaggi, Joao Nunes Autenticità: spazio, materia e tempo, Carmen Anon Paesaggio: sostantivo femminile, Mariella Zoppi La disfatta dell'arte. Proust e il paesaggio, Jean Starobinski La natura indifferente della Zelanda, Zbigniew Herbert Islanda a un primo sguardo, William Morris

Anón, Farinelli, Paesaggio e reti Ferrarotti, Herbert, Dal paesaggio al web, Franco Farinelli Giambrone, Latour L'osservatore forte, Peter Sloterdijk Morris, Nunes, Roger, Venturi Ferriolo, Parigi, città invisibile: il plasma, Bruno Latour Starobinski, Utopie palermitane, Francesco Giambrone Sloterdijk, Zoppi Nuovi paesaggi urbani, Franco Ferrarotti

Suono/Musica/Natura Natura è musica, Quirino Principe La musica e l'estetizzazione del paesaggio, Elio Matassi Costruzioni sonore tra natura e cultura, Maurizio Cogliani

Mindscape/Landscape Esercizi di pensiero del finito, Ugo Morelli Paesaggi interiori, Carla Weber Lezioni di paesaggio, Gabriella De Fino

Gli artisti di questo numero: Eugenio Giliberti, Bruno Querci, Sven-Ingvar Andersson, Bogdan Bogdanovic, a cura di Aldo lori

In libreria e per abbonamento www.letterainternazionale.it Filosofia lettica di Hegel, e che la dialetti- Marx: cantieri aperti ca marxiana è la logica specifica L'alterità come socialità di un oggetto specifico, il capita- di Cesare Piandola le, per cui si tratta in ultima ana- di Gianluca Giachery lisi di uno strumento concettua- MARX IN QUESTIONE "macromonetaria" della teoria le almeno in parte nuovo e di- Judith Butler Come sostiene Buder, "affer- del valore e l'individuazione verso. IL DIBATTITO "APERTO" SOGGETTI DI DESIDERIO mare che il desiderio è semplice- DELL'INTERNATIONAL SYMPOSIUM della teoria del denaro come Tra le ricostruzioni "qualitati- mente una forma povera del co- terreno fondamentale di discus- ed. orig. 1987, trad. dall'inglese ON MARXIAN THEORY ve" e dialettiche della teoria noscere e dell'essere nel sistema di sione, ma ritiene che Moseley marxiana si collocano anche sag- di Gaia Giuliani, Hegel è equivocare lo standard di a cura di Riccardo Bellofiore sbagli a considerare il capitale gi scritti tra la fine degli anni ses- presentai, di Adriana Cavarero, verità che governa la Fenomenolo- e Roberto Fineschi "totale" come somma dei capi- santa e la prima metà degli anni pp. XXX-302, €24, gia in generale". Infatti, "l'acquisi- pp. 347, €25, tali individuali: la dimensione ottanta dal teorico francofortese zione graduale di una sempre macroeconomica non si riduce Hans G. Backhaus, che il com- Laterza, Roma-Bari 2009 La Città del Sole, Napoli 2009 maggior complessità da parte del all'aggregazione delle parti co- pianto Emilio Agazzi iniziò a far desiderio - l'accrescersi del carat- stituenti e c'è una relazione conoscere nel 1981. Le traduzio- udith Butler, docente a tere inclusivo dei suoi obiettivi in- Hans Georg Backhaus complessa e circolare tra aspetti ni inedite di Agazzi, in parte ri- JBerkeley in California ed tenzionali - equivale, nella Feno- DIALETTICA DELLA macro e microeconomici. So- viste, e quelle di Antonio Pelli- esponente di primo piano dei menologia, al principio del pro- prattutto, se teniamo presente cori sono corredate da impor- FORMA DI VALORE Gender Studies e delle discus- gresso". E solo attraverso il rap- l'intera sequenza della costru- tanti introduzioni storico-criti- sioni sul femminismo, in que- porto desiderio-riconoscimento ELEMENTI CRITICI zione marxiana e andiamo an- che dei curatori. Backhaus cerca che si manifesta l'alterità come so- PER LA RICOSTRUZIONE DELLA sto libro, che rielabora la sua che "oltre" e "contro" alcuni di liberare la teoria del valore di tesi di dottorato a Yale, mette cialità; ed è attraverso questo stes- TEORIA MARXIANA DEL VALORE aspetti della sua teoria origina- Marx dall'interpretazione "stori- al centro della ricezione fran- so rapporto che la socialità si fa a cura di Riccardo Bellofiore ria, la pre-condizione della pro- cistica" engelsiana e di molto cese di Hegel la questione del storia. Desiderio, riconoscimento e Tommaso Redolfi Riva duzione capitalistica di merci marxismo successivo, dell'orto- desiderio, considerandola una e storia costituiscono il perno del viene a essere "il finanziamento dossia sovietica e tedesco-orien- sistema dialettico hegeliano. pp. 549, € 18, bancario della produzione in categoria imprescindibile (come tale, ma anche dell'eterodossia già a suo tempo Kojève) per con- Editori Riuniti, Roma 2009 quanto ««/e-validazione mone- occidentale (Backhaus critica i capisce perciò l'interesse di taria del processo di lavoro ca- per esempio Ernest Mandel che frontarsi con il significato stesso del lavoro filosofico. S arx in questione racco- pitalistico come processo di va- scrisse un Trattato marxista di Sartre per la Fenomenologia glie alcuni scritti dei par- lorizzazione", e ciò avviene economia molto in voga negli an- Quando, tra il 1933 e il 1939, hegeliana: tutta l'opera sartriana M "sulla base di assunzioni molto tecipanti aUTnternational Sym- ni settanta). Secondo certi testi Alexandre Kojève propose al potrebbe a buon titolo essere precise relative all'esito atteso di Engels, la teoria del valore si suo composito uditorio, riunito considerata un continuo com- posium on Marxian Theory, della lotta di classe applicherebbe a so- promosso da Fred Moseley, presso l'École des Hautes Étu- mento al filosofo jenese. "Nella nella produzione", Marx in questione cietà precapitalistiche des, una nuova e insolita lettura concezione sartriana - scrive Bu- docente di economia al Mount cioè di aspettative ri- di produttori contadi- Holyoke College nel Massa- Il dibattito "aperto" della Fenomenologia dello spirito der - il desiderio è una forma di spetto alla compres- deiriniernational Symposium ni e artigiani che conoscenza nella misura in cui es- chusetts, il quale ha riunito an- sione dei salari e allo on Marxian Theory di Hegel (dopo quella di Jean scambiano i loro pro- Wahl in La coscienza infelice nel- so 'concepisce' il suo oggetto in nualmente dal 1991, in seminari sfruttamento del lavo- dotti in ragione del un dato modo, ossia in quanto il e convegni ospitati presso varie ro vivo a livello del si- tempo di lavoro in essi la filosofia di Hegel, 1929), indi- viduava i temi centrali attorno ai desiderare è sempre coestensivo università, un gruppo intema- stema complessivo. impiegato e il metodo all'immaginare". Il desiderio, per zionale di studiosi di Marx con Nella costruzione si- "logico" di Marx sa- quali avrebbe ruotato una parte consistente della filosofia france- Sartre, "tematizza l'assenza e la l'intento di far interagire filosofi stemica di Marx die- rebbe soltanto un rias- rende quindi presenza a se stesso. ed economisti che condividono tro i salari monetari e sunto nel pensiero se e metteva a fuoco una serie di problematiche (riconoscimento, In tal modo il desiderio è, fonda- in vario modo la teoria marxiana i profitti monetari c'è dell'effettivo processo mentalmente, un desiderio di pie- del valore e sono interessati alle la ripartizione conflit- storico dalla "produ- violenza, rapporto tra individuo e storia) che non potevano esse- nezza, lo sforzo di colmare i vuo- questioni relative al metodo logi- tuale a livello macrosociale, tra zione semplice di merci" al capi- ti della vita percettiva". Per Sar- co nel Capitale e negli altri scrit- le classi, delle merci prodotte e, talismo sviluppato. Invece, dice re facilmente eluse dalla filosofia tre, il desiderio corrisponde allo ti della maturità di Marx. Un in- secondo Bellofiore, nella rico- Backhaus, se seguiamo il meto- contemporanea. spazio di un'assenza da ricono- Koyré, Merleau-Ponty, Sartre, contro ravvivato negli ultimi an- struzione occorre tener fermo il do "logico" prevalente in Marx, scere e da riempire di significato. criterio enunciato si deve "riservare il Deleuze, Foucault, Derrida per Su una linea parallela ma diffe- ni dalla nuova edizione critica in giungere sino ad Alain Badiou e corso delle opere complete di Marx alla fine del li- Dialettica concetto di 'merce' al rente si situano Foucault e De- bro primo: "Noi non prodotto di quel mo- Jean-Luc Nancy - ognuno con la Marx ed Engels (la MEGA2), per della forma leuze. Il primo, infatti, nello scrit- di valore propria esigenza speculativa - cui, ad esempio, il "problema contempliamo più il do di produzione or- to del 1971 Nietzsche, la geneao- singolo capitalista e il hanno variamente declinato nelle della trasformazione" dei valori ganizzato mediante la logia, la storia, tematizzando l'as- singolo operaio, ma la Hans Georg Backhaus divisione del lavoro loro opere un confronto serrato senza completa del soggetto nella in prezzi di produzione può og- classe capitalista e la che è caratterizzato con la filosofia hegeliana e ricor- gi essere ridiscusso sulla base del storia, ribalta la concezione pre- classe operaia, (...) il dalla contraddizione rono spesso nel volume di Buder, sente nella Fenomenologia. Per Manoscritto 1863/65 di Marx e processo capitalistico di lavoro privato e la- che scrive: "Il desiderio è stato non prendere più come unico te- Foucault, come sottolinea Butler, in pieno movimento e voro sociale". raffigurato molte volte come l'Al- "i termini dell'opposizione dia- sto di riferimento la rielabora- in tutto il suo ambito tro della filosofia. Il desiderio, in lettica non si risolvono in altri ter- zione dei materiali marxiani fat- sociale". A un certo punto quanto immediato, arbitrario, im- mini più sintetici ed inclusivi, ma ta da Engels nel III libro del Ca- del suo percorso, motivato e animale, è ciò che tendono piuttosto a frantumarsi pitale. Tutti gli autori anto- Backhaus si rese però dev'essere superato: esso minac- in una molteplicità". logizzati riconoscono ampia- conto della presenza in Marx, cia di indebolire l'attitudine al di- l volume contiene saggi di mente i debiti della teoria dai Grundrisse in poi, di stratifi- stacco e all'oggettività che ha con- oucault concepisce la sogget- I marxiana nei confronti della lo- cazioni di esposizioni della teo- dizionato, in modalità alquanto Ftività a partire da un'assenza Geert Reuten, Cristopher J. gica di Hegel, "non solo nei ria del valore che non erano variegate, il pensiero filosofico". Il costitutiva del soggetto, che com- Arthur, Martha Campbell, Pa- Grundrisse, ma anche nel Capita- coincidenti e arrivò alla conclu- desiderio costituisce la parte oscu- pare solo come vettore di forze trick Murray, Riccardo Bellofio- le", come sottolineano i curatori. sione che, come indicava Haber- ra della realizzazione del soggetto molteplici e non ha una finalità re, Tony Smith, Fred Moseley e "E mia intenzione rendere espli- mas nel 1976, la teoria marxiana come autocoscienza assoluta, e ha precostituita. Parimenti, per De- Roberto Fineschi. Mentre alcuni cite filosofia e metodologia della andava decostruita e ricostruita. il suo luogo nel contrasto che ve- leuze (che si confronta con Hegel di loro ritengono che la teoria dialettica sistematica della scien- Il fulcro della "ricostruzione" è de contrapposte le figure del Si- in opere come Nietzsche e la filo- marxiana abbia bisogno solo di za sociale" afferma Geert Reu- secondo Backhaus la questione gnore e del Servo nella Fenome- sofia, Logica del senso e Differenza una corretta "interpretazione" e ten nel primo contributo; "È della "forma valore", cioè, come nologia. Per Hegel, il desiderio e ripetizione), la società capitalisti- nella sostanza funzioni, altri possibile far luce sulle forme di scrisse Marx in una lettera del non ha alcuna funzione se non ca costruisce il proprio apparato pensano che sia necessaria una valore con le categorie della logi- 1859, la "parte più difficile, per- nella dimensione dialettica, quin- desiderante per formare e fare sua "ricostruzione" che, indivi- ca di Hegel", ribadisce Chri- ché più astratta, dell'economia di relazionale, tra queste due figu- emergere soggettività sempre me- duati punti deboli e non risolti, stopher). Arthur, ed "È general- politica". Ma Backhaus è sostan- re. Il confronto Servo-Signore co- no definite: la volontà di potenza mente accettato che il concetto zialmente interessato soprattut- la modifichi e la sviluppi in mo- stituisce la genesi del riconosci- nicciana, in questa dimensione, è do da renderla uno strumento di 'capitale' sia connesso al con- to alla questione metodologica cetto hegeliano di 'spirito' o a del rapporto tra "logico" e "sto- mento, che ritrova la sua ragion contrapposta all'autorealizzazio- teorico più soddisfacente. d'essere nel costante conflitto dia- ne del soggetto storico hegeliano. Il dibattito è "aperto", come quello di 'concetto'" scrive Ro- rico" nella critica marxiana del- berto Fineschi nell'ultimo sag- l'economia politica, e su questo lettico tra categorie opposte e di Il volume di Butler, come sotto- dice il titolo, anche perché, pur per sé inconciliabili. Su di un pia- muovendosi in un ambito co- gio, che analizza come lo schema tema torna continuamente, sotto linea Adriana Cavarero nel suo hegeliano di universalità-parti- diverse angolazioni, nel corso di no, infatti, si situa il Signore con la saggio introduttivo, tra le due di- mune di problemi e avendo co- sua capacità-necessità desideran- me obiettivo polemico condivi- colarità-singolarità sia presente saggi che hanno una collocazio- rettrici dell'autorealizzazione e dall' Introduzione del '57 al Capi- ne di rilievo nella corrente inter- te: egli, per questo, costruisce la della volontà di potenza, fa emer- so sia le teorie neoclassiche e propria storia a partire dalla lotta "soggettivistiche", sia quelle tale (ma, per un quadro più am- pretativa che produsse lavori co- gere la presenza di un soggetto pio, sono da vedere le considera- me quelli di Alfred Schmidt, costante contro la morte; mentre ek-statico: un soggetto che, pur sraffiane e neoricardiane, le dif- il Servo, che non ha propriamente ferenze interne al gruppo non zioni esposte nel suo Marx e He- Helmut Reichelt e Hans-Jurgen essendo continuamente fuori di gel. Contributi a una rilettura, Krahl. • desiderio, poiché non ambisce a sé, non si fa mai affascinare dalla vengono minimamente sotta- fronteggiare la morte, costruisce i ciute. Soffermiamoci, ad esem- Carocci, 2006). Non in tutti i tentazione dell'origine. • saggi, però, viene adeguatamen- [email protected] propri oggetti d'uso a partire da gianluca.giachery@ fastwebnet pio, sull'ampia discussione da una materialità continuamente parte di Bellofiore delle tesi di te sottolineato che Marx non ha semplicemente applicato la dia- abbassata al rango di ciò che è ca- Fred Moseley. Bellofiore condi- C. Pianciola ha insegnato testi filosofici G. Giachery è dottorando in scienza alla SIS di Torino duco e, per questo, finito. vide con Moseley una lettura della formazione all'Università di Torino Filosofia mente Paganini, in Moto, luogo Esistono solo i corpi e i movimenti e tempo propone un concetto di La proprietà di essere un mostro lacustre "filosofia prima" contrapposta di Edouard Mehl alla "metafisica", e quest'ultima di Francesco Orilia assume un significato peggiora- MOTO, LUOGO E TEMPO movimento: se un corpo B è tivo nel lessico di Hobbes. La Francesco Berto nuova proposta nella quale gli a cura di Gianni Paganini mosso di continuo relativamente filosofia prima non è una scien- oggetti inesistenti di Meinong, a un corpo A, si può dire, reci- za trascendente, trans-fisica o L'ESISTENZA NON È LOGICA pur non esistendo nel nostro pp. 708, € 140, procamente, che quest'ultimo è trans-naturale, non si occupa di DAL QUADRATO ROTONDO mondo, esistono in mondi me- Utet, Torino 2010 in movimento in rapporto all'al- cose la cui conoscenza supera la AI MONDI IMPOSSIBILI ramente possibili, o addirittura tro. Così avverrebbe per il Sole e portata dell'intelligenza umana. pp. 310, € 16, impossibili. la Terra. Hobbes mette a nudo Essa non riguarderà dunque né Laterza, Roma-Bari 2010 Berto ricostruisce il dibattito questa la prima traduzio- gli errori logici di questo ragio- l'anima, né Dio, ma soltanto i Meinong-Russell e presenta le Ene italiana della grande namento e dimostra che la posi- caratteri più generali dell'ente, critiche a Russell dei neo-mei- opera lasciata inedita da Tho- zione copernicana non può esse- dunque la sostanza, cioè il cor- l dibattito dei primi del No- nonghiani. Passa poi alle loro mas Hobbes e dedicata alla re presentata come un semplice po, e si identificherà con la de- I vecento sulla natura dell'e- proposte teoriche, in particola- critica del De mundo (1642) di "modo di parlare". Vi è piutto- finizione di una precisa "no- sistenza tra Bertrand Russell e re quelle di Parsons e Zalta Thomas White. Si tratta sen- sto una necessità fisica inconci- menclatura" delle cose. Hobbes Alexius Meinong, illustre rap- (purtroppo trascurando alcuni z'altro di un avvenimento im- liabile con il geocentrismo. Tan- può dunque contrapporre un presentante della corrente fe- seri problemi con cui hanno portante per gli studi hobbe- to meno egli ritiene che la Scrit- concetto rigoroso di "filosofia nomenologica, viene giusta- dovuto fare i conti, i paradossi siani e, più in generale, per gli tura insegni il geocentrismo co- prima", di cui Aristotele è stato mente considerato uno dei di Clark e McMichael) e so- storici della filosofia e della me una proposizione di fisica di l'inventore, alla metafisica spiri- momenti fondanti del movi- prattutto Priest. Si schiera poi a scienza del Seicento. In partico- cui si debba ammettere la verità. tualistica degli aristotelici e an- mento analitico che adesso si favore di quest'ultimo, anche lare, per i lettori italiani si colma Segnaliamo inoltre il grande che di White, che ne rappresen- divide la scena filosofica con la con nuovi e interessanti argo- interesse che presenta la tratta- ta la degenerazione. Con una cosiddetta scuola continentale. menti riguardanti gli oggetti una lacuna importante: ora l'ac- radicale semplificazione delle cesso a tutte le grandi opere di zione di questioni classiche per Il problema chiave del dibatti- della finzione letteraria, quali l'epoca, come la precessione de- categorie aristoteliche, ricon- Hobbes è garantito nella nostra dotte alla coppia sostanza/acci- to è vecchio almeno quanto Sherlock Holmes e Pinocchio. lingua, mentre in francese e in gli equinozi e le cause dell'incli- Parmenide, percorre tutta la Nonostante parecchi fasti- nazione dell'asse della Terra, il dente, e con un nuovo concetto tedesco questo libro non è stato di materia, il filosofo inglese storia della filosofia e costitui- diosi inglesismi, lo stile di Ber- ancora tradotto. magnetismo e la calamita, o il sce l'affascinante tema di que- to è limpido e disinvolto e la problema del "genere di rifra- fornisce alla critica galileiana delle "qualità" la base ontologi- sto bel libro di un giovane ma lettura scorre piacevolmente. Le 708 pagine di questo impo- zione" che può spiegare la cur- già affermato studioso attual- Inoltre, le sue argomentazioni nente volume contengono, oltre vatura della coda delle comete. ca che faceva difetto all'autore del Saggiatore. mente in forza all'U- sono ricche e ben strutturate. alla traduzione, una lunga ed Hobbes accusa White di igno- niversità di Aberdeen Rimango tuttavia ranza delle regole dell'ottica e di erudita introduzione, una suc- L'interesse dell'opera deriva in Scozia. Fnim-esco Beilo convinto che un ap- scarsa assiduità nello studio dei cinta nota biografica, una nota incontestabilmente anche dalla proccio russelliano, bibliografica selettiva, un indice fenomeni. Infine, occupa qui un critica di tesi come la novità del Ecco in sintesi il L'ESISTENZA posto centrale la teoria delle ma- appropriatamente ri- dei nomi propri e un " indice- mondo, dei suoi limiti, della sua problema: appare È LOGICA veduto e corretto, è sommario del manoscritto". Da ree, di cui Galileo fece un argo- perfezione, del suo fine, dell'esi- sensato dire che non D«! 'tinwfmUi mUwki mento fisico decisivo, nella «i multili jm|»H\ihui in grado di risponde- sola, l'introduzione rappresenta stenza di una causa prima, del- vi è niente al di là di re alle critiche neo- il più ampio studio finora com- quarta giornata dei Dialoghi sui l'essere umano come scopo della ciò esiste, eppure par- massimi sistemi, a favore del mo- meinonghiane, per parso e dedicato interamente al creazione ecc. White rappresen- liamo, anche con ve- esempio ricorrendo De motu dal momento della sua vimento della Terra. Al riguar- ta infatti, agli occhi di Hobbes, rità, del non esistente, do, Hobbes non esita a ricono- l'esempio di un pensiero "inge- ai "concetti denotan- pubblicazione in latino nel 1973. o almeno così sem- ti" del primo Russell, Il commento consente poi di ri- scere la fallacia dell'argomento nuo" che si serve di una metafi- bra. Per esempio, galileiano e in particolare ne in- sica dogmatica per mantenere le laddove i meinon- costruire il contesto di molti dei quando affermiamo ghiani ricorrono a problemi trattati nell'opera e so- dica con chiarezza il punto de- proprie illusioni di tipo antropo- che c'è chi crede al mostro di bole: esso consisterebbe nel non centrico. Ma anche sotto questo oggetti inesistenti, nel modo prattutto istituisce confronti si- Lochness, anche se questo non suggerito a partire dai primi stematici tra la fase precoce di aver applicato anche al proble- profilo, l'ispirazione galileiana esiste. Meinong sosteneva che ma delle maree il principio per anni ottanta da Cocchiarella. elaborazione del pensiero hob- della "filosofia prima" di Hob- affermazioni del genere devono cui la Terra deve essere intesa bes è stata l'elemento decisivo, Questa linea neo-russelliana, besiano attestata dal De motu come un sistema inerziale al qua- indurci ad ammettere che in un che ho difeso nel mio Ulisse, il (1642/43) e gli sviluppi più ma- come dimostra Paganini nella qualche senso "ci sono" oggetti le partecipano tutti i corpi che vi sua introduzione: la distinzione quadrato rotondo e l'attuale re turi contenuti nel Leviatano sono inclusi. Il principio era sta- inesistenti, possibili quali il mo- di Trancia (ETS, 2002), non (1651) e nel De corpore (1655). tra l'ente e l'essere, tra il corpo e stro di Lochness o addirittura to peraltro chiaramente enuncia- gli accidenti (intesi come modi viene purtroppo presa in con- In un certo senso, la lettura di to da Galilei medesimo, ma stra- impossibili come il quadrato siderazione da Berto. Inoltre, questo testo ci permette di en- di comprensione dei corpi da rotondo. Russell, però, da un namente questi lo aveva ignorato parte del soggetto), costituisce mettendomi in una prospetti- trare nel "laboratorio" nascosto al momento di dare una spiega- una sistematizzazione dell'idea lato rilevò alcune contraddizio- va neo-meinonghiana, aggiun- in cui si è formata la filosofia di zione delle maree, forse perché secondo la quale non esistono ni nell'approccio di Meinong e gerei che la teoria di Priest, uno dei grandi classici del Sei- proprio la sua applicazione al ca- nel mondo che i corpi e i movi- dall'altro escogitò un'elaborata con il suo problematico impe- cento: un'epoca in cui trasfor- so in questione gli avrebbe im- menti che ci conducono a conce- teoria semantico-ontologica, gno a mondi possibili e impos- mazione della filosofia e rivolu- pedito di fare di questo fenome- pirli in modo differente. Consi- secondo la quale le affermazio- sibili, non mi sembra preferibi- zione scientifica andarono stret- no la "prova" per eccellenza del- derata in questa prospettiva, la ni in questione sono parafrasa- le a quelle di Parsons e Ca- tamente intrecciate. la realtà del movimento della "filosofia prima" di Hobbes è bili in modo tale da mostrare staneda (che peraltro avrebbe Terra. Hobbes è dunque in gra- l'esplicitazione della metafisica che solo apparentemente verto- meritato più attenzione). ia Hobbes sia il suo interlo- do di riconoscere e di indicare sottostante all'intuizione fonda- no su oggetti inesistenti. Ma spiegare nei dettagli le Scutore trattano di tutti i pro- chiaramente l'errore di Galilei, mentale della fisica galileiana, ragioni di queste perplessità blemi fisici, astronomici e meta- benché rinunci a formulare una anche se lo scienziato fiorentino er esempio, quando dicia- porterebbe verso questioni fisici sollevati dalla rivoluzione propria spiegazione del fenome- non si sarebbe mai avventurato a Pmo che il mostro di Loch- tecniche che non possono tro- galileiana: il Dialogo dei massimi no, per la quale, sostiene, man- darne una formulazione così ness non esiste, stiamo sempli- vare spazio nei confini di que- sistemi è il punto di riferimento cano molti dei dati osservativi chiara e generale. • cemente dicendo, grosso modo, sta nota. costante tanto per White, che che sarebbero necessari. che la proprietà di essere un I disaccordi filosofici sono tenta una conciliazione tra l'elio- [email protected] mostro che dimora a Lochness spesso meno radicali di quanto centrismo copernicano, l'aristo- Hobbes non si è limitato a di- non è esemplificata da alcun in- possa sembrare a prima vista, scutere White sul terreno della telismo e la filosofia meccanici- E. Mehl insegna filosofia dividuo (contrariamente, per perché poggiano su una larga stica, quanto per Hobbes. Que- scienza. Come sottolinea giusta- l'Università di Strasburgo esempio, alla proprietà di esse- base condivisa. Quelli che mi st'ultimo, che definisce Galilei re un pianeta abitato del siste- dividono da Berto sono pro- "il più grande filosofo di tutti i ma solare). Russell venne consi- prio di questo tipo. Infatti, sia tempi", demolisce le soluzioni derato dagli analitici il chiaro nella contesa tra neo-russelliani compromissorie elaborate da vincitore del dibattito e la teo- e neo-meinonghiani che in White e costruisce per converso ria del suo rivale dichiarata quella interna a questi ultimi si una "filosofia prima", basata sul- morta e sepolta. presuppone un'impalcatura lo- le nuove nozioni di luogo, tem- Tuttavia negli anni settanta gico-concettuale comune, tipi- po e moto tipiche della fisica ga- un gruppo di analitici "neo- ca della comunità analitica, che lileiana e opposte alle corrispon- meinonghiani", fra i quali spic- Berto degnamente rappresenta. denti nozioni aristoteliche. cano Richard Routley, Hector- Concludo quindi raccoman- Il tentativo di stabilire la non Neri Castaneda, Terence Par- dando caldamente questo libro contraddizione tra l'eliocentri- sons ed Edward Zalta, ha ria- sia agli studiosi di filosofia che smo copernicano e l'apparente perto la questione, evidenzian- a chiunque si senta sollecitato geocentrismo delle Scritture do varie difficoltà nel punto di dal perenne e venerabile pro- (tentativo elaborato da White) si vista di Russell e rendendo più blema del contrasto tra essere e concretizza in un "compromesso rigorosa la posizione di Mei- non essere. • verbale" che Hobbes critica nong. Graham Priest (Towards [email protected] aspramente. Nei suoi Dialoghi non-heing, Clarendon, 2005) si White si basa sulla relatività o è aggiunto di recente alle file F. Orilia insegna filofofia del linguaggio piuttosto sulla reciprocità del dei neo-meinonghiani con una l'Università di Macerana N. 11 IDEI LIBRI DELMESE| 33 Matematica matematica", come recita il sot- Che numero si ottiene aggiungendo totitolo, ordinati secondo un or- A dicembre dine cronologico, diviso in di- pubblicheremo ciotto capitoli, ciascuno intitola- case, gatti e topi? / to a un autore. Inizia con il papi- una rassegna di Franco Pastrone ro di Rhind, dove lo scopo è an- di titoli divulgativi , l cora strettamente didascalico e appare una classica filastrocca, sulla d&U/ Federico Peiretti scitare la curiosità, sorprendere variamente ripresa nei secoli suc- matematica tfT^Jf— e sfidare l'intelligenza di chi leg- cessivi: "Ci sono sette case e ogni nella storia IL MATEMATICO SI DIVERTE ge. Spesso ha anche uno scopo casa ha sette gatti. / Ogni gatto DUECENTO GIOCHI ED ENIGMI didascalico, pedagogico. Fin mangia sette topi, / (...) Quale CHE HANNO FATTO dall'antichità è stato usato per numero si ottiene aggiungendo LA STORIA DELLA MATEMATICA insegnare dei paradigmi, per al- case, gatti, topi (...)?". Così, in Hanoi, Hein ideatore nel 1942 dei numeri per capirne le dimo- pp. 328, € 18, lenare la mente, partendo da modo "leggero", si sviluppa una di Hex, gioco di scacchiera ana- strazioni". problemi che sono diventati ta- storia dei giochi matematici, con lizzato da John Nash per la sua Longanesi, Milano 2010 Questo è uno dei rischi tipici di lora proverbiali, come il caso di esempi, problemi, esercizi, forse ben più impegnativa teoria dei questo approccio alla matemati- "salvare capra e cavoli" che de- ispirata al libro di Michel Criton, giochi, che gli è valsa un Pre- ca, cioè che l'ascoltatore, come Cui vocabolario Treccani del- riva dal classico gioco di fare at- I giochi matematici (tradotto in- mio Nobel e un esempio di subodora che vi è un che di ma- WJla lingua italiana, alla voce traversare un fiume a un lupo, tegralmente in "Lettera matema- "gioco matematico" che diven- tematico nella proposizione, "gioco", compaiono "giochi una capra e un cesto di tica", 2005, n. 54). ta teoria formale astratta con chiuda l'audio e si rifiuti di ascol- matematici" di vario tipo: pro- cavoli con una barca Si passa per Pitago- applicazioni rilevanti in econo- tarne l'enunciato. Così come non blemi e indovinelli che si risol- che può portare solo il ra, Archimede, il già mia e non solo. sono d'accordo con l'idea che i vono con calcoli matematici; proprietario e uno dei citato Alcuino, Eule- Il libro di Peiretti presenta giochi matematici introducano in tre capi. Questo pro- ro, Mòbius, Lewis questi personaggi in modo sinte- modo divertente alla matematica aneddoti, scherzi, pseudo di- blema appare per la mostrazioni (...); combinazioni Carroll, Martin tico e preciso, con numerosi "seria", quella di chi fa ricerca. prima volta nel bel te- Gardner, Richard P. esempi dei problemi e dei giochi I giochi divertono, interessa- e quadri di numeri che presenta- sto di Alcuino, "mini- no inaspettate simmetrie e rego- Feynman, Roger Pen- da loro studiati, separando l'e- no quanti abbiano una forma stro dell'istruzione" di rose, John H. larità" e, aggiungerei, molte al- nunciato dei problemi dalle loro di predisposizione alla mate- Carlo Magno e peda- Conway, volendo ci- soluzioni, riportate a fine capito- matica, ma la scelta per la ma- tre cose ancora. Dunque il gioco gogo dei suoi figli (rie- tare prima i più fa- lo e seguite da una bibliografia matematico ha lo scopo di diver- tematica ha altre motivazioni. dito con versione a mosi, ma ci sono ca- essenziale. Così si scopre che l'i- L'autore non sostiene questa tire chi lo pratica, ma deve an- fronte a cura di Raf- pitoli dedicati a per- gnoto, e ignorato nei trattati di idea. Si diverte e fa divertire il che essere trasmissibile a un faella Franci, Ets, 2005), dove è sonaggi meno noti eppure rile- storia della matematica, Claude lettore curioso e offre un pano- pubblico più vasto e perciò non chiaro che il termine gioco ha il vanti e interessanti, come Clau- Gaspard Bachet è il responsabi- rama ampio sul tema dei gio- deve richiedere una base di co- significato proprio di problema de-Gaspard Bachet, Samuel le del "puzzle dei pesi", uno di chi, problemi curiosi, enigmi noscenza matematica avanzata, presentato in modo accattivante Loyd, Eric Lucas, Walter Wil- quei problemi che molti si rifiu- matematici. Si spera che i letto- anche se un gioco matematico è con linguaggio corrente a fine liam Rouse Ball, Henry E. Du- tano di ascoltare fin dalle prime ri siano molti, specie tra gli stu- il più delle volte un problema, didattico. deney, Piet Hein, Salomon W. parole, contraddicendo così l'af- denti delle scuole superiori, e che deve poter essere formulato Ad Alcuino e ai suoi problemi Golomb. Non tutti forse cono- fermazione che i giochi matema- che l'interesse verso la mate- in un linguaggio accessibile a un è dedicato un capitolo del libro scono Loyd, l'inventore del tici debbano raggiungere un matica esca rinforzato da que- gran numero di persone e spes- di Federico Peiretti, ben noto di- gioco del quindici (e mi piace pubblico vasto, con una prepa- sta lettura. fl so in modo spiritoso, enigmisti- ricordarlo perché da bambino razione di scuola superiore. In vulgatore ed esperto di giochi [email protected] co, in versi, come puzzle e così matematici. Si tratta di una rac- ero imbattibile), Lucas, studio- effetti, Peiretti riporta l'afferma- via. L'enunciato del problema colta di "duecento giochi e enig- so di teoria dei numeri, più no- zione di Bachet: "Sarà necessa- to come inventore della torre di F. Pastrone insegna fìsica matematica deve essere intrigante e deve su- mi che hanno fatto la storia della rio essere esperti nella scienza l'Università di Torino in edicola e in libreria LETIZIA PAOLOZZI, COLLETTIVO DIVERSAMENTE OCCUPATE, R. AIDA HF.RNANDEZ CASTILIO, VERONICA PRAVADELU, CECILIA BELLO MINCIACCHI, LUCE IRIGARAY Il posto delle donne da oggi è disponibile anche in versione e-book all'indirizzo www. alfab e t a2. it

Il numero quattro di alfabeta2 uscirà il 15 novembre

con un'intervista di Antonio Gnoli UMBERTO ECO a Slavoj Zizek Allarme Università DANIELE CIGLIGLI, PIERLUIGI PELLINI, MICHELE EMMF.R, MARIO DOMF.NIC.HEI.LI, GIGI ROGGERO, MATTEO DI GESO, RENATO LOMBARDO, ANDREA INGLESE, FRANCESCO SYLOS LABINI CAPITALISMO SENZA

ANDRI-A CORTEI LFSSA: Dotta Poriwcrazia dia Migttomcmia VI ITORIO GKEGARN; Cina, k cultura dclk citta MARINO BADIALE. MASSIMO BÒNTOMPT,! 11. famigliano e la fine détta sinistra - RICORDANDO GIOVANNI ARRICHÌ DEMOCRAZIA L'EFFETTO BERLUSCONI Fotografia di Patellani e dell'Illustrazione Perché solo i professionisti? italiana, a sfogliare le cui pagine, Covone di fieno con scala peraltro, ci si trova di fronte a di Adolfo Mignemi curiosi episodi come la riprodu- di Diego Mormorio zione di una immagine di Henri Paolo Morello rispetto, ad esempio, alla pittura, Cartier-Bresson, allora ancora Jean-Christophe Bailly Per tutto il libro, Bailly ha una perché è diffusa e viene prodotta poco conosciuto in Italia, pub- prosa fumosa, che vorrebbe esse- LA FOTOGRAFIA IN ITALIA a livello di massa; perché viene blicata nell'aprile 1952 a corre- L'ISTANTE E LA SUA OMBRA re poetica e al tempo stesso forse 1945-1975 trasmessa con modalità diverse; do di un servizio di Virgilio Lilli ed. orig. 2009 sapienziale. L'autore, com'è di pp. 832, 2 voli, € 120, perché la ricerca formale, con- sull'India, e attribuita a Gian- a cura di Elio Grazioli, moda in questi ultimi anni, cita Contrasto Due, Roma 2010 dotta nel suo ambito, subisce un franco Ucelli. Simili vicende, al pp. 144, € 18, Rosalind Krauss, ma anche Ploti- tale numero di mediazioni da im- tempo stesso, ripropongono la Bruno Mondadori, Milano 2010 no, il quale, di fronte alle profon- porre, nell'analisi, una specifica questione della disinvoltura dif- dità dell'americana, sentirebbe n questo che è il primo di metodologia di approccio. Un la- fusa tra gli editori e i responsabi- certamente la sua inferiorità, così Itre volumi sulla storia della voro di sintesi complessiva sul li delle agenzie, nel segnalare gli a semplicità difficile a far- come ognuno di noi di fronte alla fotografia nell'Italia repubbli- rapporto tra la fotografia e la so- autori delle immagini pubblica- Lsi: così, in una poesia del frase kraussiana "l'immagine fo- cana, Paolo Morello si fa cari- cietà italiana nell'arco di un tren- te: tema tutt'altro che marginale 1933, Brecht definì il comuni- tografica è all'interno del suo sup- co "di ripercorrere la parabo- tennio non può quindi limitare il in una storia della fotografia. smo. Una semplicità tanto dif- porto: ne è parte assolutamente la del paradigma realista, dal- proprio sguardo allo studio di Vi sono numerose cose che non ficile che non è stato possibile integrante". Mentre le immagini l'iniziale ottimismo dei primi una decina di professionisti il cui condividiamo nel testo; ci limite- realizzarla in alcun luogo. filmiche, pittoriche o scultoree anni Cinquanta alla crisi degli lavoro è sicuramente fondamen- remo qui a richiamarne tre in for- "Non è il caos, ma l'ordine", sono probabilmente nelle acque ultimi anni Sessanta". Il racconto tale, ma non sempre è indicativo ma molto schematica. La prima: diceva il poeta tedesco, così degli oceani. scorre attraverso una narrazione delle modalità diffuse di rappre- per quanto l'autore (che nel pro- da farci facilmente capire che la I tempi di esposizione necessa- molto erudita, anche suggestiva, sentazione visiva fotografica. prio sito internet si definisce an- ri alla ripresa dei calotipi erano Conseguenza di questa imposta- semplicità è l'opposto del caos, e in cui il lavoro dei fotografi è se- che fotografo e collezionista) pos- che è tutt'uno con la misura e la più lunghi di quanto Bailly non guito con strumenti di ricerca raf- zione, quando si affrontano i temi sa essere molto suggestionato dal- proposti dalla fotografia giornali- bellezza. Dopo poche righe del li- immagini e richiedevano un'im- finati (ad esempio, sbirciando ne- le sofisticatissime "gamme di grigi bro L'istante e la sua ombra di mobilità intorno alla quale Tal- gli scaffali delle biblioteche per- stica, è la difficoltà a interrogarsi e di neri", "ricchezze tonali" che i sull'uso dell'immagine, che in Jean-Christophe Bailly mi è venu- bot dice delle cose davvero diver- sonali, nello sforzo di delineare "materiali reperibili oggi in com- ta in mente questa poesia, perché tenti: "Per ottenere gruppi di fi- cultura, influenze, interessi, op- questo caso si è fatta documento. mercio non permettono più di ri- Nella parte dedicata alla rappre- immediatamente, per quanto sia gure non occorre più tempo di pure setacciando i carteggi tenuti produrre", se vuole sviscerare in sentazione della povertà vi è, ad modo compiuto la vicenda della breve questo volume, ho avuto la quello che si richiederebbe per fi- con colleghi, committenti, criti- esempio, la totale rimozione degli sensazione di trovarmi in un im- gure singole, dato che la camera ci). Parallelamente si fotografia italiana tra il 1945 e il apparati iconografici 1975 non può proporre 5 imma- menso caos. le raffigura tutte simultaneamen- analizzano le immagini te, per quanto numero- posti a corredo della gini a colori contro 216 in bianco Jctui-Ulirioiuplif Bailly migliori, ma lo si fa con Di cosa parla? So- se possano essere". E pubblicazione Atti del- e nero (poco più del 2 per cento), 1 • Untine Iti *u;t ..Lia gli strumenti della criti- stanzialmente il testo aggiunge: "Quando un la commissione parla- tanto più che il colore è l'arma mota intomo ad alcune ca estetica e d'arte, mentare di inchiesta vincente del rotocalco, e nella fo- gruppo di persone è spesso indugiando nel- immagini di William disposto artisticamen- sulla miseria del 1953. tografia a colori si cimentano am- Fox Talbot comprese la ricostruzione di vi- Eppure, a sfogliare piamente reporter come Patellani te, e allenato con un cende che travalicano quelle varie migliaia di nel famoso The Pendi po' di pratica a mante- e De Biasi a cui il volume dedica of Nature, e precisa- Bruno MttfKlnilori di molto il rapporto tra pagine, si può non ac- grandissimo spazio. La seconda: nere un'immobilità as- il fotografo e le istanta- corgersi che nessuna mente parte dalla tavo- soluta per pochi secon- non si può argomentare sul lin- la X: il covone di fieno nee che egli produce in delle immagini di de- guaggio visivo fotografico senza E;; di, si ottengono con fa- relazione a un determi- nuncia pubblicate dai con una scala poggiata cilità raffigurazioni porsi il problema del rapporto sopra. Muovendo da nato evento, tanto che vari giornali illustrati con gli altri linguaggi visivi (cine- molto gradevoli. Ho alla fine si è assaliti da alcuni in- in quegli anni trovò attenzione da ma e televisione). Morello, infatti, qui, Bailly vuole arriva- osservato che godono terrogativi, che poi riconducono parte dei vari relatori? Così non perde di vista le profonde modifi- re a svelarci l'intima essenza della di un favore particolare i gruppi a una questione fondamentale di deve sfuggire il fatto che la com- cazioni culturali che contrasse- fotografia, del momento fotografi- di famiglia; e gli stessi cinque o metodo storico: è possibile, non missione parlamentare, con un gnano gli anni cinquanta e sessan- co. Ma finisce per non svelarci sei individui possono essere com- solo utile, applicare alla produ- atto politico-culturale ben preci- ta, le quali trasformano la visione nulla. In realtà l'autore ha di que- binati in cosi numerosi e vari at- zione fotografica quelle griglie so, privilegiò all'uso della foto- e gli immaginari visivi, condizio- st'arte una conoscenza assai ap- teggiamenti da conferire grande analitiche? Si può trattare la foto- grafia nella divulgazione dei risul- nando profondamente il lavoro prossimativa, che lo porta a chia- interesse e un aspetto molto reali- grafia, che si realizza attraverso tati il ricorso al cinema documen- dei fotografi. Non a caso, la parte mare il positivo prodotto con la stico a una serie di raffigurazioni una produzione quantitativa ele- tario. Ci viene da aggiungere che più debole del suo saggio appare tecnica della "carta salata" calo ti- del genere". Talbot parla dunque vata, alla stregua del lavoro di un è ovvia conseguenza di questo quella relativa all'ultimo decen- po, mentre questo, in tutti i testi di "aspetto molto realistico" rife- pittore o di uno scultore? Si pos- impianto metodologico la totale nio, che è praticamente assente, che con serietà hanno a che fare rendosi a pose non istantanee, sono analizzare immagini (in ignoranza dell'impegno alla valo- tanto da far pensare a un errore con la storia della fotografia, è in- che, per dirla sempre con le pa- qualche caso riproduzioni a stam- rizzazione della fotografia nel la- nel titolo là dove si indica l'arco vece soltanto il negativo da cui il role dell'inventore del negativo, pa tipografica, quindi "altro" ri- voro sul campo, avviato proprio cronologico di riferimento. Infi- positivo trae origine. Con la stessa richiedevano un po' di "allena- spetto a un originale fotografico) in quegli anni da parte della allo- ne, un'osservazione di carattere approssimazione dice che l'istan- mento". In un libro sulle "om- dimenticando che gli scatti stu- ra nascente sociologia, in partico- editoriale: le indicizzazioni poste taneità è stata conquistata dalla fo- bre" della calotipia sarebbe stato diati sono stati scelti dal foto- lare da Eranco Ferrarotti, il quale a corredo del volume sono relati- tografia solo "con la rivoluzione bene capire qualcosa di più del grafo, o da qualcuno per lui, tra qualche anno dopo dedicherà al- ve unicamente ai nomi di persona della Kodak", mentre questa ap- suo inventore. Bailly sarebbe for- centinaia forse non meno degni? l'argomento anche un saggio di e sono state redatte sulla base del partiene già alle prime immagini se giunto a vedere quanto il "gen- sistematizzazione teorica. testo ma non delle note, che si stereoscopiche, realizzate circa tiluomo" britannico fosse lonta- presentano dense di informazioni trent'anni prima. E ancora più no dai suoi ragionamenti. poi: perché a essere oggetto L'analisi condotta sulle riviste e come un prolungamento dell'e- sconsideratamente afferma che, di attenzione è solo la foto- illustrate soffre di un analogo Sebbene non si trovi all'inizio E sposizione. Per un'opera propo- rispetto alla dagherrotipia, il me- del libro, la frase di Talbot, che grafia realizzata dal professioni- procedimento di riduzione ec- sta sul mercato a un prezzo impe- todo di Talbot "accelerava consi- sta o quella di impegno artisti- cessiva: l'autore guarda ai mo- credo abbia fortemente spinto gnativo, la scelta è discutibile. • derevolmente" i tempi di esposi- Bailly a realizzare questo testo, fu co? E nel campo della produzio- delli migliori, ma ignora troppe [email protected] zione. Dove abbia letto queste co- ne di immagini professionali, va altre testate sulle quali oltretutto scritta nel 1839: "La più transito- se non sappiamo; certo non nella ria delle cose, un'ombra, l'emble- rilevato, Morello considera solo pubblicano ampiamente anche i bella Nouvelle histoire de la photo- quella dei fotogiornalisti; così fotografi da lui sottoposti a ma proverbiale di tutto ciò che è A. Mignemi è giornalista graphie curata da Frizot che pure evanescente e momentaneo, può come nel campo della fotografia un'attenta valutazione. E il caso e storico della f cita. Bailly aveva già affrontato il amatoriale presta attenzione so- essere incatenata dalle sorti della tema con maggiore brevità in un nostra 'magia naturale', e può es- lo a quella di forte impegno stili- saggio pubblicato dallo stesso stico. Non vi è quindi, da un la- sere fissata per sempre nella posi- Bruno Mondadori in una piccola zione che sembrava occupare solo to, ad esempio, alcun, pur mini- antologia fatta di scritti di quattro mo, approfondimento rispetto ai per un istante". Una frase sempli- autori, Del contemporaneo. Saggi ce che già dice tutto quello che c'è fotografi di studio, figure centra- su arte e tempo. Nell'ampliamen- li nella costruzione degli imma- da dire sull'argomento e alla qua- to, questo L'istante e la sua forma le invece Bailly fa immediatamen- ginari visivi collettivi (si pensi ai non ci ha guadagnato nulla. An- servizi fotografici di matrimo- te seguire questa frase: "L'ombra dando avanti nella lettura, questa è dunque posta al centro del tu- nio, ai ritratti, alla documenta- nuova esposizione risulta infatti zione di feste o manifestazioni); multo fotografico, e lo è prima di sempre più presuntuosa, impreci- tutto per il suo carattere fuggiti- dall'altro, non vi è alcun accen- sa e noiosa nella forma, quanto no alla cosiddetta immagine vo". In realtà, secondo la logica nella sostanza, già a partire dalla del nichilismo occidentale (cui ap- spontanea, quella prodotta a li- prima frase: "Una fotografia è vello di massa, che riempie al- partiene anche il ragionamento di giunta, si è sollevata, o estratta, è Bailly), ogni altra cosa non è meno bum e scatole di fotografie di ri- sorretta". Non so se dipenda dalla cordo, finendo per rappresenta- fuggitiva di un'ombra. • traduzione (non credo), ma in ita- diego.mormorio®libero.it re la cultura visiva diffusa. liano è soltanto fumo. Come fa La fotografia ha un impatto una fotografia a estrarsi da sola? D. Mormorio è critico sulla società totalmente diverso Come fa sollevarsi e a sorreggersi? e storico della fotografia Fotografia ghiottito "nell'immenso fuoco del Un forestiero pronto all'ascolto Sud". C'era però dell'altro. Diver- Materiali per una erudizione probatoria samente da Levi, che, come spiega di Luigi Marfé De Donato, avrebbe voluto un li- di Angelo Schwarz bro sulle ragioni dell'arretratezza NOSTRO SUD volume ce ne presenta per la pri- del Mezzogiorno, Maraini era Giovanni Fanelli rileva a ragione che gran parte di ma volta un'ampia scelta, arric- spinto da motivazioni naturalisti- questi reperti non sono andati DI FOSCO MARAINI STORIA DELLA FOTOGRAFIA UN PROGETTO FOTOGRAFICO chita dai ricordi di Dacia e Toni che, che, seppur derivate da una perduti, ma sono per lo più di- Maraini, da un'intervista a De temperie poetica più antica, gli DI ARCHITETTURA INCOMPIUTO SUL MERIDIONE spersi in collezioni private. Però, Donato e da alcuni brillanti con- permisero di proporre un tipo di se è utile rilevare la regola, al- ITALIANO pp. 457, €30, tributi che spiegano la storia di fotografia nuovo, che andava oltre Laterza, Roma-Bari 2009 trettanto utile è dar conto del- a cura di Cosimo Chiarelli queste immagini. le contraddizioni dell'estetica neo- l'eccezione. Nel 1988, il ministe- ed Elisa Ciani Fotografie di rara perfezione realista. Parlando con Rocco Sco- ro per i Beni culturali ha acquisi- tellaro, il sindaco-poeta di Tricari- pp. 255,256 ili, €45, formale, che il passare degli anni e crivere, oggi, una storia to una collezione (fondo Ferro la sparizione del mondo che vi è co, delle sfide che avrebbe dovuto Candilera) di 100.000 cartoline; Alinari 24 Ore, Firenze 2009 della fotografia di architet- ritratto caricano oggi di uno affrontare la sua terra, Maraini si Stura richiede di potersi avvale- lo stesso ministero e l'Istituto straordinario valore testimoniale. accorse che il punto di partenza re e della storia della fotografia centrale per il catalogo e la do- i ritorno dalle "sognate "Più passa il tempo e più la foto- del libro - quello di definire "no- e della storia dell'oggetto della cumentazione, nel 1997, con una periferie" dell'Oriente, grafia acquista un che di vaga- stro" il Sud - andava ripensato. rappresentazione fotografica, selezione di cartoline conservate Dnei primi anni del dopoguer- mente sacro e miracoloso - rac- Chi guardi le fotografie di que- senza dimenticare che spesso nel fondo, hanno realizzato una ra Fosco Maraini era costan- contava Maraini, - come ci per- sto volume si accorgerà di come, si rileva, in corso d'opera, che mostra e pubblicato un catalogo, temente alla ricerca di nuove mettesse di premere immaginari invece di imporre tesi astratte ai il connubio di questa e di quella a cura di Paola Callegari e di En- avventure creative. Quando bottoni e resuscitare cose, eventi, luoghi che visitava, Maraini abbia ha prodotto emergenze originali, rico Sturani, dal titolo L'Italia in Diego De Donato gli propose paesi, volti spariti chissà dove". fatto quindi un passo indietro, ac- sul piano storico non trascurabi- posa. Cento anni di cartoline illu- strate. Vista la proprietà pubbli- un nuovo lavoro fotografico, Cogliere D'essenza" del Sud si- cettando il proprio punto di vista li. L'emergenza di questi proble- gnificava per Maraini riuscire a ca del fondo, visto che per la accettò dunque con entusiasmo. di "forestiero", in viaggio con mi si può toccare con mano nel- stringere "tra le due copertine" l'andatura assieme partecipe e di- la lodevole impresa di Giovanni mostra e il catalogo "sono state Si trattava questa volta di raccon- utilizzate in particolare quelle del libro tutta la "moltitudine di staccata di un antropologo pron- Fanelli, che ha per titolo Storia tare una "sognata periferia" mol- volti e di destini" che fosse passa- cartoline che riportano orgoglio- to all'ascolto. E questo il segreto della fotografia di architettura. to più vicina, ma anche segreta- ta davanti alla sua fotocamera. di uno sguardo in grado di ritro- samente immagini dell'architet- mente affine a quelle che aveva Ciò che gli stava più a cuore era Fanelli, ordinario di storia del- tura locale", una citazione e vare il ritmo profondo dell'esi- l'architettura all'Università di descritto fino a quel momento: il infatti raccontare il diritto del stenza, quell'"em-presente" attra- un'indicazione bibliografica non "nostro Sud" dell'Italia meridio- paesaggio alla compresenza degli verso il quale lasciar presagire il Firenze, dà prova di non farsi avrebbero guastato. nale. Dopo due anni (1952-53) di opposti: "Meraviglie ed orrori, legame tra l'istante dello scatto e condizionare più di tanto da una storiografia della fotografia per Quanto alla redazione del vo- appassionate scorribande, il pro- paesaggi mitologici e povertà cru- gli infiniti tempi che restano fuori lume, se le note a fondo pagina getto, pensato per essere correda- deli, castelli da poemi cavallere- dall'obiettivo. La fotografia come lo più antiquariale (che non è storia di tutte le fotografie, ma con le relative indicazioni biblio- to dai testi di Carlo Levi, si arenò schi e vicoli pieni di fango e di mandala, insomma, mappa del grafiche non mancano, l'unico e le fotografie (più di tremila) sterco, ville di paradiso e bassi dal mondo che è anche mappa del sé, per lo più, quando va bene, di una produzione fotografica di indice di cui si dispone, oltre scattate da Maraini rimasero ine- tanfo irrespirabile, cattedrali ba- "arte di dar caccia al volto del quello generale, è un indice dei dite. Frutto di un'iniziativa del rocche, chiese pugliesi, rovine presente, com'esso emerge dal fu- "rilevante qualità estetica") o funzionale a una politica musea- nomi, insufficiente per muoversi Gabinetto Vieusseux e della Re- greche e casolari sperduti nelle turo ignoto per scivolare nell'im- agevolmente tra le pagine di un gione Siciliana curata da Cosimo campagne assetate d'acqua". prendibile passato". • le che guarda più alla società dello spettacolo che ai problemi libro che offre una notevole mo- Chiarelli ed Elisa Ciani con il Una scommessa tanto seducen- [email protected] le di informazioni. Ulteriore as- coordinamento scientifico di della conoscenza e di una me- senza è poi quella di una biblio- te quanto esorbitante, che sem- moria condivisa. Se già dalle pri- Maurizio Bossi e Francesco Ver- grafia. brerebbe bastare a spiegare il mo- L. Marfé è assegnista di ricerca in letterature me pagine l'autore parte con il gara Caffarelli, questo prezioso tivo per cui il progetto finì in- comparate all'Università di Torino piede giusto, in quelle che se- Corredare un testo con più di guono, in più capitoli, con tagli settecento fotografie, distribuite diversi, dà conto della varietà di su 457 pagine, è una bella impre- una committenza e da chi e co- sa: per l'autore, ma anche per il me è stata soddisfatta. grafico, per chi realizza le selezio- Auspicando un giornalismo rinnovato ni e non in ultimo per l'editore. Molti sono i pregi del libro, ma di Cosimo Rosa non va dimenticato che si tratta iproduzioni di fotografie pur sempre di uno dei primi bi- Rche hanno nella pagina una lanci della storia dell'iconografia base media di circa 65 mm sono FACCE DA STRANIERO to del "fatto sociale totale" dell'immigrazione al fotografica dell'architettura, che alle soglie della "leggibilità", co- 30 ANNI DI FOTOGRAFIA E GIORNALISMO rapporto problema-risorse e vittime-carnefici. spazia dalle origini a oggi! Ed è me è il caso, uno tra i tanti, della nella prospettiva del work in pro- fotografia di un edificio (nel sito SULL'IMMIGRAZIONE IN ITALIA "La sfida è quella di lavorare per un rinnovato giornalismo fotografico dell'immigrazione capace gress che va visto questo volume. di Medinet Habu, nell'area di a cura di Luigi Gariglio, Andrea Pogliano finalmente di dare conto anche del punto di vista A una prima lettura, sembra che Tebe-ovest, in Egitto) ripresa e Riccardo Zanini degli stranieri, colmando l'enorme vuoto che esi- l'autore domini diversamente la dall'archeologo John B. Greene prefaz. di Ferruccio Pastore, ste tra le rappresentazione dell'immigrazione e storia dell'architettura rispetto al- nel 1854, il cui formato originale la storia della fotografia. A un è di 23 x 30,5 cm. Se la dimen- pp. 274, € 24, Bruno Mondadori, Milano 2010 l'immigrazione normale". Alla prospettiva specifica della sociologia dei certo punto, ad esempio, si cita sione delle immagini nella pagi- media, i tre saggi della seconda sezione aggiun- Luigi Ghirri "grafico e fotografo, na è intorno alla soglia di "leggi- al titolo il lavoro si preannuncia chiaro gono ulteriori punti di vista. Paola Corti con- docente di fotografia a Parma" bilità", la loro funzione può es- Dnegli intenti. L'arco temporale (1980- fronta storicamente le immagini degli italiani mi- senza una precisazione pur mini- sere solo di anteprima (thumb- 2007) e il numero (otto) di periodici analiz- granti all'estero con quelle degli immigrati in Ita- ma sulla sua attività di insegna- nail nel gergo informatico). zati nella totalità di quelli dedicati al tema, lia, dai primi sbarchi del '91 sulle coste brindisi- mento. In compenso, Italo Zan- Quindi, niente da eccepire se rendono al lettore uno sguardo altro su come ne agli appellativi di profugo e clandestino. nier è citato sì ampiamente, ma nella pagina le immagini hanno l'immigrazione in Italia sia stata affrontata. La Chiude il saggio un riferimento ai fotografi free- solo in nota (facendo riferimento mediamente la dimensione di multidisciplinarietà e il metodo di lavoro avvici- lance e alle realtà alternative delle quali fanno ad alcune delle sue numerose una miniatura (secondo una lo- nano l'opera all'orientamento, poco praticato in parte (Ong), nella speranza di una possibile nor- pubblicazioni), mentre niente si gica di rapporto fra testo e im- Italia, dei cultural studies. malizzazione della divulgazione del fenomeno. Il dice della sua lunga attività didat- magine, ma anche in ragione del A partire da un panorama sul fotogiornalismo, saggio di Francesca Decimo e Cristina Demaria tica, a partire dal 1960, al Corso costo finale del prodotto libra- documentato dalle testimonianze di fotografi "esplora il modo in cui è stata costruita la figura superiore di Disegno industriale rio), ma oggi, con un cd-rom o professionisti, i curatori passano all'analisi delle della donna straniera, e come la categoria di ge- di Venezia, poi all'Università di in un dvd contenuto in una tasca possibili ambivalenze delle immagini nell'uso nere si intrecci con quelle che ne definiscono l'al- Bologna, poi alla Iuav e in ultimo della terza di copertina, si po- giornalistico e a considerazioni sul loro mercato. terità". Tre macrofigure affiorano dall'analisi de- a Ca' Foscari a Venezia. Così co- trebbe avere la versione digitale La conclusione del primo capitolo suggerisce una gli impaginati (donna-esotica, -cura, -prostituta) me si tace della non indifferente del libro, dove le thumbnails riflessione sulle opposte reazioni del pubblico e, come suggerisce Rosi Braidotti, "sembra pro- attività didattica di Paolo Monti permetterebbero di accedere a massmediatico a un certo immaginario fotografi- prio di essere spettatori di una specie di slitta- all'Umanitaria di Milano, all'Ac- immagini di dimensioni utili. Ma co dell'altro. Seguono una puntuale presentazio- mento, uno spiazzamento schizoide delle oppo- cademia delle Belle Arti prima e non soltanto. Nel libro si parla ne quantitativa di come i periodici italiani esami- sizioni di genere, e, contemporaneamente, di una all'Università di Bologna poi. Ri- più volte di una nuova fotografia nati hanno affrontato diversi aspetti del fenome- loro ricollocazione sociale ben determinata". Gli spetto alla fotografia di architet- di architettura a colori, senza no migratorio e un riepilogo delle molteplici im- interessanti e trascurati sguardi transnazionali, tura in Italia, a partire proprio però proporne alcun campione, magini degli immigrati emerse nel corso del tren- sui quali è incentrato il saggio conclusivo di Pie- dagli anni sessanta, l'attività di- visto che tutte le riproduzioni tennio. Si profilano interessanti riflessioni: la spe- tro Cingolani, segnalano con chiarezza che sol- dattica, istituzionale, di Zannier e sono in bianco e nero; con l'alle- cificità della situazione fotogiornalistica italiana; tanto "attraverso la rappresentazione dell'altrove Monti è stata irrilevante? gato digitale il problema sarebbe l'aspetto "in buona parte riduttivo e semplifica- emerge la lucida consapevolezza della nostra Più di una volta nelle citazioni stato risolto. • torio" dei settimanali italiani sul fenomeno; la co- stessa società e dei modelli sociali e antropologi- delle fonti in nota non si riesce a [email protected] struzione di tipizzazioni etniche e il confinamen- ci di cui ci facciamo promotori". capire per quale ragione si sono privilegiate quelle indicate ri- A. Schwarz insegna storia e tecnica della spetto ad altre. Trattando della fotografìa e fotogiornalismo all'Accademia cartolina postale, ad esempio, si Albertina delle Belle Arti di Torino Arte no, che nel tratteggiare una sto- Sotto il segno di Warburg ria culturale dello sguardo si La bella imperatrice pone in sintonia con l'antropo- di Stefano de Bosio logia interpretativa di Geertz. di Claudio Gamba Del resto, Svetlana Alpers, con- Peter Burke appare particolarmente eviden- siderata tra i padri fondatori de- Palma Bucarelli blioteca e dell'archivio, tanto che te (e a tale proposito può in gli studi di cultura visiva, ha in CRONACHE INDIPENDENTI non è possibile qui soffermarsi LA STORIA CULTURALE parte stupire come la fortuna di più occasioni ricordato come sulle molte novità emerse. ed. orig. 2004, Warburg quale padre nobile proprio gli scritti di Baxandall ARTE A ROMA FRA IL 1945 E n 1946 Due libri usciti di recente van- a cura di Paolo Capuzzo, degli studi di cultura visiva sia le abbiano ispirato l'uso del ter- a cura di Lorenzo Cantatore, no ora a integrare il catalogo. pp . 222, € 13, ancora solo in corso di consoli- mine visual culture. pp. 104, € 18, L'intera vita di Bucarelli è rico- il Mulino, Bologna 2009 damento). Gli anni settanta e ottanta si De Luca, Roma 2010 struita da Rachele Ferrario attra- Burke costruisce il suo libro configurano come un punto di verso una biografia che punta di- intercalando a una visione dia- svolta per la storia culturale, in- sinvoltamente sugli aspetti uma- eter Burke, in apertura del cronica più generali riflessioni teressata da vivaci dibattiti in- Rachele Ferrano ni (amori, emozioni, frequenta- suo libro, recentemente sui "meccanismi" culturali, in- terni e da un mutare di para- REGINA DI QUADRI zioni, dedizione al lavoro), con P teressandosi ugualmente alle di- riedito in una versione amplia- digmi epistemologici (si parla VITA E PASSIONI testimonianze inedite e materiali namiche di trasmissione del sa- di new cultural history), anche d'archivio. Il tono è leggero, tal- ta, constata come pressoché DI PALMA BUCARELLI ogni cosa o concetto possa og- pere: dal costitutivo avvicen- in conseguenza di un confronto volta fin troppo mondano, senza gi vantare una qualche indagi- darsi di "generazioni storiogra- con l'opera di intellettuali qua- pp. 334, €20, grandi affondi critici sul conte- ne di taglio "culturale". Si in- fiche", tendenti sovente a rap- li Foucault ed Elias, Bourdieu e Mondadori, Milano 2010 nuto degli scritti né sulle matrici contrano così storie culturali portarsi in modo più o meno de Certeau. filosofiche e metodologiche delle della violenza, delle nazioni, del- polemico con gli immediati pre- A fianco della storia "alta" - PALMA BUCARELLI sue scelte. La complessità dei decessori, ai fattori che consen- la storia intellettuale, "più or- problemi passa in secondo piano la risata, dei jeans, ed è ancora IL MUSEO COME AVANGUARDIA l'autore a riconoscere come "di- tono a una data corrente intel- dinata e precisa ma meno dota- rispetto alla dimensione narrati- venti sempre più difficile dire lettuale di imporsi. Fattori tra i ta di immaginazione" della sto- a cura di Mariastella Margozzi va: perfino le celebri polemiche che cosa contengano esattamen- quali ricorre la capacità dei fon- ria culturale - si fa strada, an- pp. 270, €40, (sui sacchi di Burri o le scatolet- te". La tendenza, come ben no- datori di diffondere un messag- che sull'onda dell'esperienza Electa, Milano 2009 te di Manzoni) servono piuttosto to, ha investito in pieno anche gio "polisemico", dal quale i delle "Annales", una storia a comporre il ritratto chiaroscu- lo studio delle arti visive, dove singoli allievi spesso traggono e "dal basso", interessata alle di- rato di questa donna eccezional- si registra il successo, dilagante sviluppano solo determinate namiche locali, come testimo- n occasione del centenario mente indipendente, piena di specie in ambito accademico in- istanze. Quest'ultima riflessione nia l'esperienza italiana della della nascita di Palma Buca- consapevolezza del suo ruolo si trova nelle pagine che tratta- I ternazionale, della vi- microstoria. In tale contesto si relli (1910-1998) si è finalmen- pubblico, ma anche così presa no lo snodo Warburg- sarebbe trovato al suo posto un dalle sue vicende private. sual culture angloa- Panofsky e la nascita te rotto l'imbarazzante silenzio mericana o della più cenno alla parallela riscoperta che l'ha circondata dopo la sua A compensare questo taglio La storia culturale dell'iconologia, anche della cultura materiale e del biografico ci aiuta la preziosa rac- rassicurante (per un se, come è stato nota- scomparsa. Già da quando europeo) Bildwissen- territorio, che si tradusse, spe- aveva lasciato, nel 1975, la colta di rari scritti pubblicati nel- to da altri, ben più cie in Italia, in un rinnovato l'immediato dopoguerra. Il volu- schaft tedesca. critico per la qualità Galleria Nazionale d'Arte Mo- sforzo di capillare conoscenza derna, dopo averla diretta con metto è curato e introdotto con degli studi è stato il e tutela del patrimonio storico- Fin dai primi capi- piglio deciso per oltre un tren- acume filologico da Lorenzo Can- toli dedicati a passaggio tra Panof- artistico. tatore. A lui, che è stato vicino a sky e le generazioni tennio, la figura di Bucarelli ha Burckhardt e a Hui- È questo il clima in cui in Ita- subito una certa disattenzione, Bucarelli nei suoi ultimi anni di vi- zinga, eredi della tra- successive di iconolo- lia si diffonde il termine "cultu- ta, va dato il merito di aver per gi e iconografi, tra i rotta solo da qualche strascico dizione ottocentesca ra figurativa" che, dopo preco- degli attacchi che si sono accom- primo raccolto una gran quantità della Kulturgeschichte quali, con ironia su- ci accezioni in cui sembrano di informazioni biografiche, sia Inhersale PbpO'fMdut prema, Otto Pacht pagnati alla sua spregiudicata tedesca di stampo he- prevalere blande ascendenze gestione dell'arte contempora- nel lungo saggio scritto per il cata- geliano, risulta chiaro come le individuò una volta i partigiani burckhardtiane (Stefano Botta- logo della mostra e sia pubblican- di una art history for the blinds. nea. E l'indifferenza era la peg- radici della storia culturale evo- ri, La cultura figurativa in Sici- giore delle punizioni per chi, co- do, già nel 1997, il diario di guer- Cruciale appare pure l'emigra- lia, 1956), passa attraverso un ra di Bucarelli annotato durante il cate da Burke si intreccino con zione intellettuale: dagli esuli me lei, aveva sempre saputo ca- quelle stesse della storia dell'ar- percorso di raffinamento d'uso, 1944 (Palma Bucarelli, 1944. Cro- europei degli anni trenta, rin- valcare l'onda della storia, sfrut- naca di sei mesi, De Luca). te, in una frequentazione desti- si pensi a quello fattone da tando perfino il suo irresistibile novatori della cultura america- Paola Barocchi nei suoi scritti, nata a proseguire fino a oggi. Le na, ai warburghia- fascino di enigmatica musa e modalità e i tempi con cui l'im- ni trapiantati in pietrificante medusa. roprio al diario si collegano magine è stata affrontata in una Inghilterra, ai P prospettiva culturale si trovano "marxisti unghe- Nel 2009, giocando un poco questi brevi articoli che segna- così, nel volume di Burke, effi- resi" fattisi inglesi d'anticipo, la Galleria Nazionale no l'esordio dei suoi interventi cacemente collocati entro il più (Mannheim, Hau- aveva voluto renderle omaggio sull'arte contemporanea. Ne e- ampio e mutevole orizzonte del ser, Antal), con- con una mostra che ha attinto alle merge un sintetico esercizio di mi- dibattito storiografico, in un vinti assertori di stesse collezioni che Palma aveva litanza critica che sarà messo a quadro variegato e diramato, una storia sociale contribuito ad arricchire, com- frutto negli anni successivi, quan- restituito dall'autore con chia- dell'arte i cui svi- presa quella preziosa appendice do si raggiungerà un'identificazio- rezza e qualità di sintesi, anche luppi successivi si di opere di sua proprietà che ne totale tra l'istituzione museale e se necessariamente con qualche seguono, secondo donò con legato testamentario. la sua direzione, attraverso il con- schematismo e omissione. Nel vie diverse, da Forse l'allestimento non ha con- trollo di ogni dettaglio, anche di proposito di Huizinga di "de- Klingender fino a tribuito a restituire la complessità quelli meramente gestionali. scrivere le idee e i sentimenti T. J. Clark. della sua figura di direttrice e cri- Per la multiforme capacità di che caratterizzano un'epoca e il tica d'arte: la presenza dei suoi animare culturalmente e ammini- modo in cui essi trovano forma L'indagine dei abiti d'alta moda e dei gioielli strare tecnicamente si è parlato di nella letteratura e nell'arte" è nessi tra "cultura" e "società" per approdare poi nei titoli di d'autore, d'attrazione fatale per i Palma Bucarelli come di una riassunto uno degli indirizzi di resta così l'argomento principe mostre importanti come Cultu- visitatori, ha messo in secondo "donna-manager", ma è bene far fondo della storia dell'arte del della storia culturale, che nel se- ra figurativa e architettonica ne- piano la poca documentazione chiarezza sul termine, specie oggi Novecento; ma è con Warburg condo Novecento partecipa a gli Stati del re di Sardegna del storica, del resto relegata in alcu- che i veri manager hanno preso il e con il suo sogno di una Kul- quella "svolta antropologica" 1980. Seguirne le oscillazioni di ne vetrine di foto e ritagli stampa. potere ai vertici dei Beni cultura- turwissenschaft, una scienza comune ad altre scienze umane. significato, specie in rapporto Ha invece reso pienamente giusti- li, e non per fornire un supporto della cultura generale, che il In questo contesto Burke legge all'uso corrente di "cultura visi- zia a Bucarelli il volume che ac- agli storici dell'arte o agli archeo- cortocircuito con alcune ten- le innovative ricerche di Baxan- va" (con il suo, solo apparente, compagnava la mostra, con ricer- logi, ma per ridurli a forme di denze metodologiche attuali dall sul Quattrocento fiorenti- sinonimo "cultura visuale"), che originali svolte in gran parte vassallaggio, con logiche impren- ma anche a quello di "cultura dal personale della galleria; più ditoriali ed economicistiche dai artistica", per giungere poi a che un catalogo (delle opere infat- dubbi risultati in termini di incre- definizioni condivise, potrebbe ti si dice ben fioco) è una vera e mento della conoscenza diffusa. rivelarsi una via interessante propria monografìa corale, voluta Palma rimane prima di tutto una per mettere meglio a fuoco, nel da Maria Vittoria Marini Garelli e storica dell'arte, di formazione e fluido campo del "visivo", al- coordinata da Mariastella Mar- di mentalità; il fine delle sue bat- cune dinamiche proprie della gozzi. Per la prima volta si è potu- taglie è sempre stato culturale e la produzione e ricezione artisti- to restituire un ritratto a tutto ton- sua gestione del museo mirava a ca, funzionanti secondo proces- do di Bucarelli e delle battaglie farne uno strumento di educazio- si propriamente culturali, quali per trasformare la galleria in un ne del pubblico, che doveva sono, ad esempio, le modalità museo d'avanguardia. Nella tren- uscirne più colto (e non solo di- di apprendimento o di diffusio- tina di saggi è indagato con gran- vertito o estasiato), con minori ne di uno stile o ancora l'avvi- de minuzia il suo ruolo di direttri- pregiudizi (e non più conformi- cendarsi del "gusto". • ce-soprintendente: gli acquisti, le sta), proiettato sul futuro nella [email protected] donazioni, le mostre, i riallesti- consapevolezza del passato (e menti, la mitica attività didattica, non sradicato dalla storia). • [email protected] S. de Bosio è dottorando in storia dell'arte la salvaguardia durante la guerra, moderna all'Università di Torino i restauri, l'incremento della bi- C. Gamba è dottore di ricerca in storia dell'arte |DEI LIBRI DEL MESE|

La Collezione Farnese del Museo Archeologico di Napoli Camminar guardando, 12 di Chiara Piva

stato necessario l'avvicendamento mazioni. Le schede ricostruiscono per cia- mazzone morta, gruppo di repliche gene- Edi tre soprintendenti e diversi diret- scuna opera l'intera vicenda collezionisti- ralmente ricondotte al Piccolo donarlo tori del museo, un ingente stanziamento ca, la storia degli spostamenti, l'identifica- pergameno, caso assai discusso tra gli ar- di fondi Cipe e fondi europei, insieme ad zione negli inventari storici, gli studi e i ri- cheologi sia per la ricostruzione dell'in- anni di studi da parte dell'Università Fe- lievi grafici degli artisti, la storia dei re- sieme che per la controversa datazione. derico II di Napoli, per vedere ultimata stauri, e si completano con articolate ma Le sale dalla 11 alla 16 sono dedicate ai l'impresa, ma alla fine il risultato è di chiare analisi del dibattito critico contem- colossali rinvenimenti delle Terme di Ca- grande interesse. Il Museo Archeologico poraneo su attribuzioni e cronologie. Si ri- racalla, scavo intrapreso dalla Reverenda Nazionale di Napoli infatti ha concluso compongono così, con erudizione e con- Fabbrica di San Pietro tra il 1545 e il lo scorso anno il riallestimento della Col- sapevolezza critica straordinarie, le vicen- 1546 su concessione di papa Paolo III lezione Farnese e ha ultimato in questi de materiali delle sculture, ma anche epi- Farnese per ricavare materiali utili alla giorni il catalogo completo delle sculture sodi fondamentali della storia del collezio- costruzione della basilica vaticana, ma (Le sculture Farnese. I Le sculture ideali. nismo e della cultura dell'antico. Impre- anche al palazzo della famiglia del ponte- III ritratti. Ili Le sculture delle Terme di ziosiscono il lavoro le foto di Luigi Spina, fice. Qui sono esposte alcune sculture Caracalla. Rilievi e varia, a cura di Carlo che offrono per ciascuna opera diverse an- che, a causa della mole, non è stato pos- Gasparri, testi di Carmela Capaldi, Ste- golature, compreso il retro e la distanza sibile spostare. All'estremità delle se- fania Pafumi, Federico Rausa e altri, ravvicinata, che ne evidenzia commessure quenza da un lato l'Ercole Farnese, colos- Electa, 2009-2010). e stato di conservazione. sale e notissima copia in marmo dell'ate- Era il 1788 quando, nonostante le pro- Non doveva essere facile rendere visibi- niese Glykon, ispirata a un originale di teste degli studiosi e degli artisti, il Se- le nel museo un simile lavoro di ricerca. Lisippo o della sua bottega. Il nuovo al- gretario di Stato pontificio concesse al re Negli ambienti disposti intorno al quadri- lestimento rende opportunamente conto Ferdinando IV di trasferire a Napoli la portico orientale del piano terra si è scelto della storia dei restauri esponendo, ac- collezione Farnese, che i Borbone aveva- di riordinare la Collezione Farnese secon- canto alla scultura, le integrazioni delle no acquisito per via ereditaria. Si tratta- do i nuclei collezionistici originari, sacrifi- gambe realizzate nel XVI secolo da Gu- va di una delle più importanti collezioni cando inevitabilmente la storia successiva glielmo della Porta e sostituite con quel- di antichità, iniziata da Alessandro Far- degli allestimenti napoletani. le antiche solo sul finire del Settecento da nese, futuro papa Paolo III (1543- Carlo Albacini. Dal lato opposto al- 1549), con l'acquisizione di diverse l'Ercole, oggi come nel passato, il collezioni romane e una serie di Toro Farnese, quel "grandissimo fortunate campagne di scavo. La monte di marmo bianco" come lo raccolta era sempre rimasta nella definì Ulisse Androvandi nel 1562, capitale pontificia, distribuita nei più di 24 tonnellate di pietra, scol- possedimenti di famiglia tra il Pa- lazzo, la Villa Farnesina e gli Orti pite da un unico blocco, a raffigura- Farnesiani. re il supplizio di Dirce. Le indagini recenti hanno rivelato che probabil- Il complesso trasferimento a Na- mente già in antico fu pensato come poli dei marmi e l'allestimento nel fontana, dando così ancora maggio- Palazzo degli Studi (prima sede re significato al progetto michelan- dell'università, poi trasformato in giolesco che lo voleva riutilizzato Real Museo Borbonico), aveva si- nel giardino di Palazzo Farnese con gnificato il riordinamento all'inter- questa funzione. A Napoli, dopo no di una più ampia raccolta di ma- essere stato alloggiato nella Villa di teriali provenienti dalle esplorazioni ve- Nella prima sequenza di sale (1-7), di- suviane. Nelle prime sistemazioni di Mi- Chiaia, arrivò nel museo solo nel 1826, pinte in colore beige, è ricomposto l'in- previa predisposizione di un plinto in chele Arditi, erudito in contatto con i sieme originariamente collocato nel Pa- più aggiornati studiosi come Luigi Lanzi muratura nei sotterranei dell'edificio per lazzo Farnese di Campo dei Fiori. Qui so- sostenerne il peso. e direttore del museo dal 1807 al 1838, le no accolti l'Apollo Citaredo di basalto egi- sculture Farnese erano state ordinate Toni differenti di colori tenui rendono ziano, il celebratissimo Antinoo, il Melea- percepibile la provenienza delle opere con criteri tematici negli ambienti intor- gro in rosso antico o la Venere Callipigia, no al cortile ovest, dipinti con verde "ci- dai diversi contesti farnesiani: rosa chia- sculture restaurate già nel Cinquecento ro per le sculture e i rilievi in passato nerino" e partizioni architettoniche così da completarne iconografie e signifi- bianche. Paolo Orsi ed Ettore Pais, all'i- esposti alla Villa Farnesina, grigio per i cati in modo funzionale al programma ritrovamenti della Domus Flavia sul Pa- nizio del Novecento, avevano invece decorativo degli ambienti di rappresen- riassemblato tutte le raccolte del museo, latino, verde per le opere provenienti da- tanza, a illustrare con l'autorità dell'anti- gli Orti Farnesiani e beige per i ritratti suddividendole per classi di materiali in chità classica un sottile gioco di allusioni sequenze cronologico-topografiche. greci e romani, prima disseminati in tut- e un preciso programma iconologico. to il museo e ora riuniti a testimoniare il Decenni di ricerche sulla collezione, gusto antiquario di Flavio Orsini e il nu- sui restauri storici e sulla famiglia Farne- 'indagine condotta a ritroso sugli cleo della collezione Cesarini. se, incontri di studio e una serie di mo- L inventari storici ha permesso, per Proprio all'ingresso della sezione, ambi- stre come I Farnese. Arte e Collezionismo esempio, di identificare l'insieme detto ziosa è la collocazione di alcuni grossi (che viaggiò nel 1996 tra Napoli, Parma degli Orazi e Curiazi, una serie compo- frammenti architettonici dell'Hadrianeum e Monaco di Baviera), hanno progressi- sta da statue provenienti dalla collezione vamente evidenziato l'importanza della di Tivoli, sospesi in alto grazie a un'impo- di Margherita d'Austria, restaurate e sce- nente struttura metallica, per recuperarne storia di quelle sculture per la loro stessa nograficamente disposte agli inizi del attuale comprensione critica. la visione prospettica originaria, soluzione Seicento come una "Lotta" a rievocare il che può richiamare quelle recentemente Caso non sempre abituale, ma innerva- racconto delle Historiae di Livio. De-re- adottate a Roma nella Crypta Balbi. to alla tradizione napoletana, la collabora- staurate nel dopoguerra, ora le sculture Opportunamente accompagnati da zione tra gli studiosi della soprintendenza tornano a dialogare tra loro, anche gra- pannelli espositivi in due lingue e dal- e quelli dell'università ha ora permesso il zie al ripristino delle integrazioni stori- l'awicendarsi della scansione cromatica, ripensamento del percorso espositivo e la che, recuperate nei depositi dove erano visitatori e studiosi sono così condotti a produzione di un eccellente catalogo. Il state avvedutamente conservate. Una piano, avviato da Stefano De Caro e pro- ripercorrere l'itinerario che queste opere scelta che segue la tendenza di diversi hanno compiuto nel corso dei secoli, seguito da Maria Luisa Nava, è stato por- musei internazionali, come per esempio tato a compimento da Pietro Giovanni cammino fondamentale per compren- Chiara Piva la Glyptotek di Copenaghen o i Musei derne l'attualità e ricostruirne le diverse Guzzo e Mariarosaria Salvatore con Vale- Vaticani, che hanno recentemente ri-re- Camminar guardando, 12 ria Sampaolo. Il progetto scientifico è di modalità di ricezione. Invece di insegui- staurato le braccia dell 'Apollo del Belve- re fatue e transitorie mostre evento, il Carlo Gasparri dell'Università Federico dere. II, che ha curato anche i tre volumi del ca- museo ha lavorato saldamente sulla pro- Interrompe il rigoroso allestimento pria storia e sulla propria tradizione ot- Giuseppe Gariazzo talogo. Dimensioni e qualità della pubbli- collezionistico la costruzione scenica cazione restituiscono la misura del lavoro tenendo un significativo risultato perma- progettata dall'architetto Enrico Gu- Effetto film: fatto in questi anni, un catalogo che ora si nente. • glielmo, che accoglie, riversi in una vasca Noi credevamo pone come opera di riferimento esempla- [email protected] re per rigore critico e qualità delle infor- riempita di sabbia, il Galata morente, il di Mario Martone Persiano morto, il Gigante morto e l'A- C. Piva insegna museologia all'Università "La Sapienza" di Roma L'Ottocento nascosto nel nostro presente di Giuseppe Gariazzo

Noi credevamo di Mario Martone, con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Luigi Lo Cascio, Italia 2010

''^LTOZ credevamo non ha l'ambizione di rac- con i genitori) e degli interpreti (tutti, dai protago- nia e in Puglia; divisa in quattro atti ("1828-1834 T contare il Risorgimento, sarebbe un'im- nisti alle comparse, di straordinaria, rara intensità che comprende a sua vòlta due capitoli, il "Prolo- presa vana tanto l'argomento è vasto. Volevo met- nel cinema italiano d'oggi). Sette anni impiegati per go" e "Salvatore"; "1852-1855, Domenico", tutto tere in luce un fronte che, per contrapposizione, portare a compimento un testo (che ha nel magnifi- ambientato nel carcere di Montefuseo; "1856- evocasse l'altro. Il fatto che siano esistiti due Ri- co romanzo di Anna Banti Noi credevamo, ripubbli- 1858, Angelo", "1862, L'alba della nazione", dove sorgimenti, completamente contrapposti, poiché cato negli "Oscar" Mondadori, una delle fonti in- Martone, nel ritorno al Cilento dell'inizio e al Sud, l'idea repubblicana era nemica giurata dell'opzio- delebili - il film si conclude con le parole pronun- libera ancor più lo sguardo dando al film un respi- ne monarchica". Mario Martone è chiaro, come ciate da Domenico alla fine del libro: "Eravamo tan- ro che sa anche di western). sempre preziosamente lucido, nelle parole come ti, eravamo insieme, il carcere non bastava; la lotta Martone "salta" così delle date cruciali, come il nelle immagini, nell'esporre il suo punto di vista noi dovevamo cominciarla quando ne uscimmo. 1848-49 o il 1860, e, raccontando quel che accade sul lungo, complesso periodo dell'Ottocento che, Noi, dolce parola. Noi credevamo..." -, pur essen- a Salvatore (Luigi Pisani), Domenico (Edoardo attraverso radicalizzazioni, lotte, appunto contrap- dosi basato, Martone, su di esso per alcuni spunti Natoli e, da adulto e anziano, Luigi Lo Cascio) e posizioni mai sanate, ha portato alla nascita dello narrativi, non per una sua esaustiva trasposizione) Angelo (Andrea Bosca da ragazzo e poi Valerio Bi- stato italiano, del quale ricorre il 150° anniversa- che mette in scena, facendo coesistere in maniera nasco), personaggi che occupano solo uno degli at- rio. Ma il capolavoro del regista cinematografico e mirabile cinema, teatro e televisione (nel senso del- ti (nel caso di Salvatore, ucciso alla fine del primo teatrale napoletano (presentato in concorso alla la memoria del lavoro compiuto da Roberto da Angelo, perché lo credeva un traditore) o che si 63a Mostra di Venezia e rimasto, purtroppo, senza Rossellini, di un suo uso di essi altamente ritrovano a distanza di tempo (nel caso di An- premi) è ben lontano dal bozzetto storico, dalla le- didattico e formalmente creativo), l'Italia gelo, che sarà condannato a morte e giusti- zione didascalica, dalla retorica di tanto cinema dell'Ottocento per guardare a quella di og- ziato in Francia, personaggio tormentato che corale in costume che osserva con prepotenza l'av- gi, con sorprendenti soluzioni visive. per Martone ha la forza di una figura dei venimento di volta in volta indagato. Infatti, in modo evidente oppure più Demoni di Dostoevskij, ma soprattutto Nulla di tutto ciò circola mai, in nessuna inqua- sotterraneo, in Noi credevamo fanno la loro nel caso di Domenico, che, anziano, farà dratura, in Noi credevamo, nelle sue tre ore e venti apparizione oggetti del nostro tempo, volu- ritorno nella sua terra e sul cui primo pia- minuti di durata dentro le quali Martone elabora tamente inseriti per indicare una condizio- no termina il film), tratta la sua visione ne di sopraffazione senza tempo (come COMMENTA SUL SITO una sua personale, meridionalista, appassionata, www.lindiceonline.com del Risorgimento, nella centralità della fi- profondamente teorica e poetico-politica (nel suo certe zone moderne del carcere nel cui gura di Mazzini (Toni Servillo) e nella senso più elevato e, questa volta sì, ambizioso) vi- cortile viene ghigliottinato uno dei tre protagonisti) modernità di Cristina di Belgiojoso (Francesca sione della questione, focalizzando il pensiero e lo oppure per disegnare l'incompiuto di un progetto Inaudi e, da anziana, Anna Bonaiuto), nella vio- sguardo su alcuni periodi, tra il 1828 e il 1862, ri- politico, come accade nella scena memorabile in cui lenza monarchica e dell'esercito, nella contrappo- masti più marginali rispetto a quelli sempre in pri- una struttura di cemento armato, mai terminata, ap- sizione tra contadini e media borghesia, nei com- mo piano, ma non per questo meno rilevanti e pre- pare nella campagna calabra nell'ultima parte del portamenti ben diversi tra gli stessi garibaldini. In cisi testimoni delle differenze e degli ideali in cam- film, producendo un effetto di straniamento e, al un film dove Garibaldi rimane una figura vista in po, a partire dalla dimenticata rivolta del Cilento tempo stesso, simbolicamente, di naturale continua- lontananza, in cima a una collina (come invisibile del 1828 sulla quale, non a caso, si apre il film. In zione di un'unità mai finita. Così Martone illustra, era in 1860 di Alessandro Blasetti, mentre è del in sintesi esemplare, quel che gli è stato a cuore nel tal modo, Martone ha compiuto una scelta radica- tutto presente in Viva l'Italia! di Rossellini). Ma il realizzare Noi credevamo: "Il titolo ci dice che il film sentimento filmico di Martone, che per la prima le costruendo un'opera nel segno dell'ellisse, del è il racconto di una sconfitta, e non c'è dubbio che fuori campo, del non detto e del non mostrato, ele- volta ha girato in digitale ("Per tentare un diverso sia un film tragico. Ma quando dico tragico, inten- approccio visivo", trovandosi fin da subito d'ac- menti fondamentali tanto quanto quelli esplorati do anche catartico, vorrei cioè che desse una spinta nel racconto e nel film. L'autore di Teatro di guerra cordo con un direttore della fotografia del calibro all'azione. Il punto non è che tutto è finito, il pro- di Renato Berta), va più verso altri testi, amati e as- procede per sottrazione, per rarefazione, anche nei blema è che tutto è da cominciare". momenti più drammatici, e melodrammatici, muo- similati, dunque mai trasformati in mere citazioni, vendosi con moderna classicità negli spazi - ester- piuttosto in intimi compagni di viaggio, da Vanina ni ampi o interni ristretti - di un film che, senza mai ichiarazioni utili a un'ulteriore comprensione Vanini, sempre di Rossellini, a Fronte di Floresta- prendere per mano lo spettatore, anzi lasciandolo Ddel film, inserite in apertura del volume Noi no Vancini e a Piccolo mondo antico, uno dei ca- libero di immaginarsi una propria soggettiva dina- credevamo edito da Bompiani che, oltre alle frasi polavori di Mario Soldati che, ricorda Martone, mica di riflessione, invita al viaggio, mentale e fisi- del regista raccolte in capitoli-argomenti da Lo- "pur non essendo direttamente politico, è stato co, che sorge in ogni istante dai gesti, dalle parole, renzo Codelli, riporta la sceneggiatura, comprese uno dei film più preziosi ambientati nell'Ottocen- dalle fisicità che configgono e si attraggono. scene tagliate dalla sua versione finale. Strumento to con una magnifica forza di realtà, realtà dei luo- Ha impiegato sette anni, Martone, per portare a indispensabile per ri-orientarsi e ri-memorizzare le ghi, dei rapporti tra i personaggi". termine Noi credevamo. Era il 2003 quando parlò immagini e le tappe di un'opera che ruota attorno Trova la sua essenza in questi strati filmici (e in pubblicamente per la prima volta del progetto che alle vicende di tre protagonisti cilentani dalle ori- un'infinità di testi letterari citati dal regista, e di ri- gli stava a cuore. Poi, come spesso capita di fronte a gini e dai destini differenti (Salvatore, figlio di con- cerche pittoriche e fotografiche) Noi credevamo. progetti che richiedono imprescindibili intrecci col- tadini; Domenico e Angelo, di famiglie aristocrati- Che sulla sovrimpressione tra passato e presente ha laborativi e produttivi, rinvii, nuovi contatti, la scel- che); parlata in italiano, inglese e francese e in nu- giocato, e vinto, una delle sue sfide più ardue. "Vo- ta dei luoghi (come sempre momento cruciale nel merosi dialetti, soprattutto del Sud, a comporre levo che si sentisse che eravamo qui, oggi - afferma lavoro di Martone, mai estranei, in tutti i suoi film, quelli che Martone chiama dei "luoghi geografici Martone. - Volevo che provassimo a portare alla a relazioni con la sua vita, perché "per realizzare i dell'azione"; girata in Piemonte (dove sono state luce l'Ottocento nascosto nel nostro presente piut- miei film ho sempre avuto bisogno di un baricentro anche ricostruite - ma sempre con la parsimonia di tosto che ricostruirne uno posticcio". • autobiografico che si facesse luogo dell'azione", in Martone nel limitare il più possibile le ricostruzio- g. gariazzo®libero.it questo caso il Cilento, conosciuto dal regista fin da ni, a vantaggio dei luoghi veri e delle loro verità - bambino quando lì d'estate trascorreva le vacanze Parigi, a Torino, e Londra, a Saluzzo), in Campa- G. Gariazzo è critico cinematografico L'INDICE

••DEI LIBRI DEL MESEIB

le vengono affidati. Sarebbero così scom- bry, presentato al pubblico italiano nell'at- Letterature parse le "terrazze" generosamente attribuite tenta traduzione di Tommaso Guerrieri, biso- a tutti i caffé e ristoranti citati, manco il Ma- gna partire dal titolo originale, Personne. In Sibylle Berg TRAGITTI, ed. orig. 2007, trad. dal te- rais fosse l'antica Babilonia. Il termine fer- latino persona significa sia "soggetto" in desco di Diana Politano, pp. 397, € 18, Gaffi, Ro- rasse designa in francese semplicemente i senso giuridico sia "maschera": in questo ma 2010 tavolini all'aperto di un locale; quello che romanzo l'autrice, nota studiosa di Plotino, si nell'ltalietta della prima metà del Novecento, propone proprio di scoprire e far risuonare Un passo del Midsummer Night's Dream in una patetica illusione di francofonia, veni- l'io del padre, giurista e professore universi- (1596) assicura che all'immaginazione dei va chiamato "il dehors". tario colpito da psicosi che le ha lasciato un poeti basta l'invenzione di un luogo (locai MARIOLINA BERTINI plico di appunti intitolato Le mouton noir mé- abltatlon) e di un nome (name) per dare for- lancolique con su scritta una nota: "Da ro- ma ai propri personaggi. È quello che viene manzare". La scrittrice riesce a far letteral- in mente leggendo Tragitti di Sibylle Berg: mente risuonare questo io proteiforme adot- un romanzo costruito intorno ai viaggi di Slavenka Drakulic, LA GATTA DI VARSAVIA. FA- tando una struttura alfabetica, apertamente donne e di uomini, che intrecciano i propri VOLE SUL COMUNISMO RACCONTATE DA ANIMALI ispirata a Perec, ma trattata e utilizzata in destini su un tappeto narrativo grande quan- DOMESTICI, SELVATICI ED ESOTICI, ed. orig. 2009, maniera del tutto originale. Attraverso venti- to l'intero pianeta. Scrittrice, giornalista e trad. dall'inglese di Eva Gilmore, pp. 159, €17, sei frammenti, dalla A di Antonin Artaud alla drammaturga tedesca già conosciuta in Ita- Baldini Castoldi Dalai, Milano 2010 Z di Zelig, Aubry racconta sia la "moltepli- lia per Happy End (2007) e Giovani amanti cità" della storia del padre sia quella dei (2008), Berg sostituisce il locai di Shake- Come nelle favole della tradizione classica, cambiamenti subiti da lei stessa (allo stesso speare con il global di una raffinata estetica anche nei racconti di Slavenka Drakulié gli tempo attrice e spettatrice) senza cadere della sparizione. Il suo romanzo racconta animali sono i protagonisti e gli esseri umani nel patetismo, rischio in cui incorrono solita- una serie di avventate dispersioni, che por- rivestono un ruolo di semplici comprimari, op- mente i romanzi dalla forte componente au- tano i personaggi a cancellare la propria in- pure sono ridotti a strani individui da analizza- tobiografica. In realtà Nessuno non è affatto soddisfazione, e forse anche se un romanzo "diaristico": le ma- stessi, tra miniere d'oro brasi- schere non servono mai a na- liane, kibbutz israeliani, set ci- scondersi, ma al contrario a ri- nematografici californiani, slum velare l'evoluzione dell'io, in indiani, castelli bavaresi. Brevi piena continuità e in un vivace assaggi di esistenze inquiete, adattamento contemporaneo colte durante fughe che hanno della linea del "romanzo d'a- sempre la stessa dinamica. Si nalisi" nata sulla scorta dell'A- parte spinti dalla voglia di la- dolphe di Constant. Il "come sciarsi il passato alle spalle, ci se" dei giochi di bambini in si continua a spostare in attesa Nessuno riesce a essere allo che un luogo ci chiami, poi si stesso tempo malattia e via scopre che il mondo non coin- d'uscita. La traduzione italiana cide con ciò che si immaginava rende molto bene la comples- e si torna a sentire nostalgia di sità e intensità dello stile, che casa. Finché la "morale" del all'interno della prosa inseri- viaggio resta quella del "consu- sce misure metriche proprie mo", tentare di "circoscrivere lo della poesia. Speriamo nella spazio" è un inutile "shopping disegni di Franco Matticchio traduzione in italiano degli altri con la vita di gente sconosciuta". Eppure, romanzi dell'autrice, che spicca nel panora- re con spirito entomologico. Sempre nel solco sembra suggerire Berg, rappresenta anche ma letterario europeo per la profondità e in- della tradizione classica, i racconti/favola of- un modo, forse l'ultimo possibile, di interro- tensità della sua ricerca espressiva. gare se stessi. "Cosa cerchiamo qui?" è la frono una morale, non certamente una costru- zione ideologica, ma pur sempre una morale domanda che più spesso, sulla scia di Rim- ELOISA MORRA baud e di Chatwin, si pongono i suoi perso- che è un invito alla semplicità e alla saggez- naggi. "Si va a zonzo solo per passare il za. La gatta di Varsavia, la maialina unghere- tempo, fino a quando non accade qualco- se, i cani randagi di Bucarest, il topolino resi- sa", risponde una di loro, mentre gusta la dente nel Museo del comunismo di Praga, le Marica Bodrozic, È MORTO TITO, ed. orig. 2002, possibilità di sparire e ricominciare da capo, talpe che hanno scavato fra i due Muri di Ber- trad. dal tedesco di Giusi Drago, introd. di Claudio con "la sensazione di aver smarrito una par- lino, divisi dalla celebre terra di nessuno, han- Magris, pp. 128, € 13,50, Zandonai, Rovereto 2010 te di se stessa" e la speranza di diventare no la capacità di comprendere le durezze del "un'altra persona, che lei ancora non cono- regime, le cause possibili della sua caduta, Nata in Dalmazia nel 1973, Marica Bo- sceva". ma anche le incongruenze del capitalismo e drozió scrive in lingua tedesca. Pia pubbli- la caducità della memoria. Compagni privile- cato saggi di critica letteraria, raccolte di giati di personaggi di altissimo rango, come LUIGI MARFÉ poesia e di prosa. Secondo Tito o Jaruzelski, o protagonisti di vicende di Letterature rappresenta "una delle più singolari, fre- ordinaria difficoltà esistenziale, gli animali in- sche e originali voci della letteratura tede- vocano saggezza e spesso si perdono nell'a- sca contemporanea". Si tratta di una ricca e nalisi di logiche incomprensibili. Perché gli Sophie Bassignac, GLI ACQUARI LUMINOSI, ed. delicata raccolta di racconti, un intreccio di umani hanno circondato Berlino Ovest? Per- orig. 2008, trad. dal francese di Tiziana Lo Porto, immagini poetiche che fa rivivere il tempo Noir ché solo lì si trovavano le banane e occorreva pp. 184, € 16,50, Einaudi, Torino 2010 lontano, mai sepolto, dell'infanzia. "Tutto preservare quel pezzo di terra dal morbo del nuota nella luce del ricordo", scrive l'autri- socialismo, deleterio per quelle succulente Le finestre di Claire - quarantenne coltis- ce. Attraverso lo sguardo di una bambina, prelibatezze. Questa è la versione della talpa, sima, che svolge in casa il suo lavoro di re- "una bambina curiosa", che osserva e de- dattrice editoriale - guardano, come nel fa- che così si spiega perché tutti volessero an- Narratori italiani dare verso Ovest e a nessuno interessasse scrìve, con meraviglia e stupore, riemergo- moso film di Hitchcock, su un cortile. Siamo compiere il viaggio inverso. I personaggi, no infatti ricordi, aneddoti, sogni, evocatori in uno stabile del quartiere parigino dei Ma- sempre gentili e mediamente antropomorfi, di luoghi e persone, in una dimensione che rais e, un po' attraverso gli "acquari illumi- sanno mettere a nudo le incongruenze degli oscilla tra fiaba e leggenda. In particolare, nati" delle grandi vetrate, un po' ascoltando apparati ideologici e svelare gli appetiti e le spicca la figura del nonno, punto di riferi- Fumetti le voci che filtrano dalle pareti sottili, Claire debolezze degli umani. Solo in una delle più mento essenziale, con il quale l'autrice ha penetra nella vita dei vicini. Con disincanto e cupe vicende che il comunismo europeo ha vissuto fino all'età di dieci anni, prima di sottile melanconia, osserva gli scontri quoti- partorito, Slavenka Drakulic non si sbilancia raggiungere i genitori emigrati in Germania. diani tra una bimba che si sente abbando- sulla vera identità del protagonista, il Corvo. "Ci eravamo trasferiti in un Paese di cui an- Bambini/ ragazzi nata e la sua mamma tanto elegante quanto La morte misteriosa del primo ministro alba- cora non parlavo la lingua, anche se mi lam- egoista, il lento sprofondare nella vecchiaia nese, spacciata per suicidio, ma probabile biva in modo singolare, tanto che mi pareva di un simpatico geografo ebreo, l'impecca- omicidio, è narrata da un personaggio miste- di nuotare in essa come in un bacino pieno bile distinzione di un giapponese, il signor rioso, forse un vero animale, forse un testimo- di suoni meravigliosi", scrive in un racconto. Shoah Ishida. È l'affascinante prologo di una vicen- ne scomodo, forse l'autore dell'omicidio che si Ed è proprio questa prospettiva, magistral- da che, quando si fa movimentata, perde cimenta nell'abile arte della dissimulazione, mente resa da Giusi Drago, che rende così credibilità e mordente. Ishida, con cui Claire ampiamente conosciuta e praticata ai tempi interessante la sua scrittura: è nella lingua intreccia una sorta di platonica amicizia del comunismo. tedesca che l'autrice esprime se stessa, la amorosa, a un certo punto scompare; tra- sua poetica, la sua realtà. Qui si coglie un sformata in detective, la giovane donna sco- Balcani DONATELLA SASSO aspetto frequente della recente "Migranten- pre che sulla vita di quel vicino enigmatico literatur", in quanto attraverso ii linguaggio incombe un rischio mortale. Quando però le acquisito Bodrozic ritrova la libertà e la giu- conversazioni alla Rohmer cedono il passo sta distanza per far rivivere storie legate al al noir, Bassignac abbandona il terreno che Gwenaelle Aubry, NESSUNO, ed. orig. 2009, trad. suo paese d'origine e alla tragedia della Storia le è più congeniale e si perde fra stereotipi dal francese di Tommaso Guerrieri, postfaz. di Fa- sua terra, cui non è sempre facile fare ritor- frettolosi e situazioni scontate. La traduzione bio Scotto, pp. 178, € 14, Barbès, Firenze 2010 no, ma che non si dimentica. Perché resta di questo romanzetto garbato avrebbe avu- la nostalgia, "qualcosa che, in case stranie- to bisogno di un'accurata revisione, come Per comprendere il senso profondo di re, non passa mai". Architettura quelle che Ciaire opera sui manoscritti che Nessuno, primo romanzo di Gwenaèlle Au- IRENE AVATANEO N. 11

niente analisi del Dna, niente profilatori Charles Nodier, CRIMINI LETTERARI, ed. orig. essere stato docente presso l'Università ci e sadiche, dive e femmes noires dello trad. dal francese di Andrea Carbone, pp. 106, di Udine, attualmente insegna teologia al- schermo) ad altri divertenti e originali (le psicologici, niente scorciatoie tecnologi- € 9, duepunti, Palermo 2010 la Loyola University di Chicago, città nella femmine folli dei cartoni disneyani); dall'o- che o narrative: l'indagine diventa un'im- quale vive con Linda Foster e quattro fi- rizzonte delle streghe e delle mistiche presa corale, diremmo quasi artigianale, nella quale l'intelligenza dell'ispettore pe- Non lasciatevi ingannare dal titolo: ora glie. Non a caso, nelle trame, che costrui- (spesso rilette in chiave morbosa, sino al- sa quanto quella del giovane agente di che abbondano i thriller letterari e che Po- sce abilmente insieme alla moglie, si insi- la più scatenata nunsploitation) a quello di ronda, e nella quale la soluzione non rie- lanski ci ha tenuti col fiato sospeso con un nuano la sacra Sindone, l'edificazione vendicatrici, criminali e anime alle deriva; sce a riportare l'ordine nella vita delle per- ghost writer, saremmo tentati di aprire an- della Gerusalemme celeste, o fanno ca- fino a giungere alle donne vittime, alle no- sone coinvolte. Sellerio si propone di tra- che questo libretto come un noir da spiag- polino i Templari. Come in quest'ultimo ro- madi interiori e a una piccola scelta di an- durre tutti e tredici i romanzi di Morse e gia. Ma i crimini di cui si parla qui non pre- manzo, che ricalca in parte (per l'avvio ticonformiste come Emily Dickinson e Ca- Lewis. Considerando che l'Italia è proba- vedono spargimenti di sangue. Bastereb- narrativo e per i personaggi principali) la mille Claudel. L'intreccio fascinoso di tan- bilmente l'unica nazione europea nella be riconoscere in No- prima prova letteraria te storie da fonti diverse è supportato da quale il lavoro di Dexter sia stato finora dier l'eccentrico scritto- dei due autori. Il maturo un ricco corredo iconografico, che ac- O ignorato, questa iniziativa offre agli ap- re bibliofilo per accor- mecenate Paride Fratto- compagna in bianco e nero il testo e com- passionati l'opportunità di allineare sul OD gersi che duepunti, gio- lini, ritorna nel natio Friu- prende un bell'inserto centrale a colori proprio scaffale un'opera fondamentale in vane ma importante ca- li dagli Stati Uniti, con- ( Anime in delirio. Le femmine folli al cine- un'edizione più che dignitosa. sa editrice palermitana, vinto dell'esistenza di ma). Dove tuttavia ci si può trovare in di- ci propone un'acuta ri- una mappa che prove- saccordo è sulle conclusioni, che vedreb- DAVIDE MANA flessione su furti, truffe e rebbe che i Templari bero le femmine folli ormai confinate al ci- raggiri insiti nella scrittu- avevano cominciato sul- nema, senza possibilità dì riemergere con ra. Per chi non l'avesse le doline carsiche la co- la loro livida numinosità dal pantano della capito, qui il ladro è lo struzione dei terzo tem- volgarità contemporanea: dimenticando James Reasoner, IL VENTO DEL TEXAS, ed. scrittore, come diceva pio di Gerusalemme, cioè in apparenza che l'estremo della ri- orig. 1980, traduzione dall'inglese di Marco Vi- Genet. Figlio di un magi- pronto così a concluder- bellione - magari tragica - a modelli e va- centini, pp. 190, € 13,50, Meridiano Zero, Pa- strato, nei suoi vaga- ne l'opera. Coinvolge in lori avvertiti come imposti, e la riapproprìa- dova 2010 bondaggi letterari Nodier si divertì a bef- questa bizzarra ricerca la giovane Camil- zione di spazi che impatta anche sull'im- farsi del suo stesso mestiere e di chi, den- la, antropoioga dehe religioni che parla un maginario non rappresentano esperienze Opera prima di un autore estremamen- tro e fuori la repubblica delle lettere, crede italiano a tratti sgrammaticato, e Gottardo, confinate nella galleria di Medee e Salomè te prolifico (circa duecento titoli pubblica- d'essere originale. Ogni opera è frutto di serio studioso del Nuovo Testamento, con del passato. E se ogni epoca ha cristalliz- ti sotto diversi pseudonimi), Il vento del furti e ruberie, si tratta solo di rubare bene. mamma a carico e un cugino commissa- zato i propri miti, un tuffo nella cronaca - Texas si apre come un tradizionale poli- Le Questioni di letteratura legale, che An- rio di polizia. Intorno a questi personaggi dei giornali, o di quelle epopee quotidiane ziesco di stampo chandleriano: un investi- drea Carbone ha scelto e tradotto, sono un mondo sbalzato di sguincio in cui si che mai vi giungeranno - è sufficiente a gatore come io narrante, una ragazza di dunque un ironico inno ai maestri che, da aggirano, tra gli altri, una bizzarra sacer- dissipare la convinzione che la risacca di buona famiglia scomparsa, un paesag- Montaigne in poi, hanno usato con disin- dotessa, una silenziosa creatura, un avi- dignità e disperazione delle eredi della gio, quello del Texas, in rapido mutamen- voltura calchi, pastiche e digressioni. Sot- do notaio e un pietoso corriere del traffi- dea abbia abbandonato il nostro mondo. to per il sopraggiungere dei confusi anni to l'apparenza di un manuale giuridico, co d'armi. A tingere di mistero il plot, il ri- FRANCO PEZZINI ottanta. Ben presto, tuttavia, la trama si Nodier compila in realtà un elogio del furto trovamento del corpo senza vita del pro- inasprisce, i toni si fanno più cupi, l'intrigo e della citazione, portando con ammirazio- fessor Filiputti in una pericolante casupo- più complesso e crudele. Molti si mette- ne l'esempio di ladri come Voltaire, Cor- la nel Carso, in cui il cavaliere Frattolini ranno sulla strada di Cody, l'ironico de- intende rivelare la sua nuova sconcertan- tective di Reasoner, e molti tenteranno di neille e persino Pascal. Non ci stupiamo Colin Dexter, L'ULTIMA CORSA PER WOOD- te verità. Ma non basta. Giungono, a infit- dissuaderlo dal proseguire un'indagine dunque che Nodier, come Balzac, amasse STOCK, ed. orig. 1975, traduzione dall'inglese (e derubasse) Burton, Swift e Sterne, ma ci tire il mistero, propaggini dal passato re- di Luisa Nera, pp. 350, € 14, Sellerio, Palermo che potrebbe riguardare qualcosa di mol- incuriosisce notare che faccia qui capolino sistenziale dei cavaliere, in cui, più che le 2010 to più grosso che la semplice scomparsa la figura di un autore evanescente e fu- rivalità polìtiche, contano le ragioni del di una ragazza bionda. Reasoner ha an- che una fiorente attività come penniven- nambolico, che troverà nel Novecento i cuore. Terza edizione italiana (dopo Longane- grandi esempi di Borges e Queneau e che dolo, autore di romanzi basati su serie tv ROSSELLA DURANDO si e "Gialli" Mondadori) per il primo volu- romanzi pubbli- oggi svanisce neN'utopia della rete. Un de- me di una serie che rappresenta uno dei ( Walker Texas Ranger) o cati mensilmente in tascabili da poco gno esempio sono i Falsi manoscritti: non capisaldi del moderno procedurale bri- prezzo, romanzi che potrebbero avere un riuscendo a non creare a sua volta un fal- tannico. In aperta rottura con il poliziesco numero anziché un titolo (le serie so, Nodier racconta di un tale "Fust, o Fau- "all'inglese" di Agatha Christie, l'ispettore The Alessandro CaHigaro, FEMMINE FOLLI. IL LA- È st," amico di Gutenberg, che spacciava le Morse di Colin Dexter si presenta come Sharpshooter, Longarm e Trailsman). TO OSCURO DEL FEMMINILE DALLA BIBBIA A tuttavia indicativo delle sue capacità auto- prime Bibbie stampate per manoscritti ma- un Maigret anglosassone, un personag- KILL BILI, pp. 312, € 19,50, Castelvecchi, Ro- rali che questo romanzo breve, apparen- gici, facendo restare di stucco i primi, in- gio passionale e insicuro, che tenta di im- ma 2010 temente di routine, sia diventato un classi- genui lettori dei libri moderni. porre una ragione a eventi irragionevoli. co fin dalla sua comparsa, trent'anni or L'indagine su una giovane donna violen- STEFANO MORETTI L'immaginario occidentale è fitto di figu- sono. Cody è palesemente un personag- tata e uccisa nei parcheggio di un pub of- re storiche, mitiche o artistiche di "femmi- gio derivativo, erede di cinquant'anni di fre a Dexter l'occasione per spogliare l'in- ne folli", icone femminili della devianza da forse più vicino all'Elvis Cole vestigatore del suo ruolo mitico, facendo- hard boiled, strutture sociali e culturali, giocate spesso di Robert Crais che non al Mike Flammer ne un uomo fallibile, incerto, armato solo Linda Foster e Edmondo Lupieri, IL PECCA- in termini equivoci tra provocazione e di Spillane, ma emerge comunque come della propria intelligenza e perseveranza. voyeurismo sessista, con la compiaciuta un personaggio compiuto, tridimensiona- TO DEI PADRI, pp. 288, €14, Effatà, Cantalu- Morse si infiamma, beve, soffre per i pic- stigmatizzazione del "cattivo esempio" a le, credibile, immerso in un mondo reale e pa 2010 coli incidenti domestici di una vita da sin- conferma dei valori criticati. Attraverso la familiare. È il linguaggio di Reasoner, oltre gle, forse si innamora, seguito dappresso carrellata del volume in esame, l'autore, alla trama ingegnosa, a fare di questo ro- Con II peccato dei padri, i coniugi Fo- dal sergente Lewis, suo aiutante e copia psichiatra e psicoterapeuta, evoca una manzo un classico del genere, e renderne ster-Lupieri aggiungono un nuovo titolo speculare. "Crede che io stia perdendo alla coppia di gialli pubblicati tra il 2003 spettrale processione di questi personag- la lettura tanto soddisfacente. gi-stereotipi: dai più prevedibili e studiati tempo?" gli chiede Morse all'inizio dell'in- (Nel segno del sangue) e il 2005 {ilpatto). (come vampìre e donne-carnefici, seduttri- dagine. Il 1975 è lontano anni luce da noi, (D.M.) Edmondo Lupieri, torinese d'origine, dopo

INCHIOSTRO DI SANGUE. ANTOLOGIA DI RACCONTI E do Borges e Bioy Casares, dopo aver letto Poe, hanno in- racconti sono spesso scrittori e giornalisti che, se non ba- SAGGI DEL Rio DE LA PLATA, a cura di Loris Tassi e An- dossato la maschera di Bustos Domecq. Da scaltri detecti- gnano la penna nell'inchiostro, scelgono d'intingerla nel tonella De Laurentiis, trad. dallo spagnolo di Maria ve, Tassi e De Laurentiis non seguono le piste battute e ci proprio addome sanguinante perché dove non si corre pe- Chiara D'Argenio, Marcella Solinas, Loris Tassi e Anto- portano sulle tracce di scrittori di razza ma poco noti in ricolo, ma si persegue ammiccando l'immediata soddisfa- nella de Laurentiis, pp. 151, € 10, Arcoiris, Verona 2010 Italia, con racconti e saggi: alle pagine di Paul Groussac, zione del pubblico, è inutile parlare di letteratura - gial- Juan Sasturain, Mario Levrero, Carlo Gamerro e degli au- la, noir o di qualunque colore - ed è persino sconvenien- A volte si è tentati di pensare i generi letterari come tori citati, i due curatori fanno seguire alcuni studi illu- te parlare di "arte". fossero città: metropoli, cittadine di provincia o paesi dal- minanti, che, come perizie lette durante un processo, ci Impossibile, al termine di questa bella e intrigante an- le vie più o meno curate, più o meno frequentate. Il rac- aiutano a ricostruire il senso degli indizi raccolti nella pri- tologia, redigere classifiche e riassumere trame; dobbiamo conto poliziesco e il noir, come città ricche e popolose, ma parte del libro. Leggendo i saggi di Ricardo Piglia e di però cedere al fascino irresistibile di due assassini che at- hanno i loro viali trafficati e le loro vie lussuose, ma, co- Juan José Saer, la coltissima "conversazione con se stesso" traversano la scena di questa Buenos Aires noir. Uno è Pi- me si addice alla loro natura, hanno anche viuzze buie e di Loris Tassi e la storia del poliziesco argentino di An- glia, autore di un racconto perfetto, in cui un linguista che fetide, vicoli malfamati e nascosti. E se quasi tutti abbia- drea Pezze, capiamo perché il fulcro di questa raccolta - e sbarca il lunario scrivendo di calcio (attualità del polizie- mo percorso per qualche ora le affollate avenues del po- probabilmente del noir in genere - siano i due liquidi che sco?) decide di licenziarsi per scrivere la "verità" nel rac- liziesco nordamericano, dei gialli francesi e del noir me- scorrono nel titolo: inchiostro e sangue. Nel racconto po- conto che stiamo leggendo, di cui è borgesianamente au- diterraneo, di rado ci è capitato d'imboccare le vie che liziesco scrittura e crimine sono stretti da un legame ori- tore e personaggio. L'altra figura, onnipresente ombra portano i nomi di Horacio Quiroga, Ricardo Piglia, ginario e indissolubile: così come letteratura e storiogra- muta che si allunga sui marciapiedi portegni, è quella di Mempo Giardinelli e degli altri autori dei racconti tra- fia si basano sullo stesso paradigma indiziario che Carlo Roberto Arlt, genio che resta ancora sconosciuto al letto- dotti per la prima volta per merito di Loris Tassi e Anto- Ginzhurg scoprì in Conan Doyle, Warburg e Freud, la re italiano. Ma è ora che mi fermi: al segugio è dato solo nella De Laurentiis. scrittura dovrebbe sempre essere rischiosa ricerca di un fiutare le tracce e indicare la via che porta al luogo del de- Sono quasi tutte vie di Buenos Aires, dove il poliziesco colpevole, compromettente ricostruzione di una "verità", litto. Al lettore seguire le gocce di inchiostro e sangue. è arrivato alla fine dell'Ottocento e ha fatto fortuna quan- per quanto mutevole e incerta. I protagonisti di questi (S.M.) N11 riNDtCF 4i ^•LOEI LIBRI DEL MESE ^BI

Luigi Romolo Carrino, ISTRUZIONE PER UN età, censo e istruzione, India, Tunisia, Al- Donne e uomini reduci da malattie, guerre, a tenere un quaderno per appuntarsi ogni • O ADDIO, pp. 160, € 12, Azimut, Roma 2010 bania, Perù, Mozambico, Argentina, Italia, vittime di abusi, o semplicemente nomadi traccia o particolare recuperato sulla vita Rattà (pianeta extraterrestre) sono i paesi e immigrati: incontrati sulla piazza, alla fer- della sua reticente amica. Si crea un rap- e È forse azzardato parlare di maturità ar- toccati dalle storie degli autori, che si sono mata dell'autobus, alia stazione, non ver- porto di particolare complicità e affetto e tistica per uno scrittore che ha al suo atti- immedesimati gli uni nello sguardo degli rebbero forse scansati? Che rapporto han- che scavalca l'età, l'arroganza della pa- • IO vo solo due romanzi. Eppure Carrino, do- altri. Christiana de Caldas Brito, scrittrice di no con gli oggetti buttati via? Spesso li riu- drona di casa e la convenzionalità del suo po gli intensissimi Acqua storta e Pozzo- origine brasiliana, tutor del laboratorio in- tilizzano. Violano le ossessioni contempo- ospite. Un ponte collega le due sensibilità romolo (Meridiano Zero, 2008 e 2009), sieme al giornalista italiano Daniele Barbie- ranee: pulizia, ordine, consumo. Amplifi- e l'affermazione profonda di se stessi e so non delude affatto il lettore e anzi lo tra- ri, nella presentazione richiama il principio cate da sindaci e assessori. Bruno con delle proprie idee vi camminano sopra. • io sporta con stile di Jacob Moreno, questi oggetti addirittura ci costruisce la Tra allusioni e lentezze si intravede nella veramente matu- creatore dello psi- casa. Affascina la descrizione dettagliata vita dell'anziana diva anche un altro pas- • io ro nel genere più codramma: "E delle soluzioni strutturali, idrauliche, elettri- sato di origine letteraria, che è quello che k. vicino alla fram- quando sarò vici- che, dei sistemi di riscaldamento e raf- lega a distanza Kafka e la protagonista O mentarietà e alia no, strapperò i freddamento. Protagonista è il profondo del suo ultimo racconto Josefine, la can- so transitorietà del tuoi occhi e li met- Nord. Avanzano insediamenti industriali e tante. Con intelligenza Enzensberger sta- quotidiano. I do- terò al posto dei aree residenziali. Stradine, cortili, piccoli bilisce un contatto e ne riprende il senso; dici racconti che miei, e tu strappe- edifici, campi coltivati fanno posto a vie anche la Giuseppina Kafkiana cantava e k compongono rai i miei occhi e li larghe e nuove case abitate da persone seppur il suo canto fosse mediocre tutti Js. Istruzioni per un metterai al posto che lavorano in città, che partono presto e stavano ad ascoltarla. Quel fischio era ca- addio ci parlano dei tuoi, e poi io ti tornano tardi, i paesi si svuotano nei fine pace di risuonare come una melodia di un universo no- guarderò con i settimana, destinazione: laghi e monta- straordinaria soltanto alle orecchie più at- to eppure insolito, tuoi occhi e tu mi gna. Riecheggia il manifesto nazionale del tente, come per la coraggiosa Josefine; I dove i punti di vi- guaderai con i movimento "Stop al consumo del territo- "in lei ammiriamo ciò che non ammiriamo sta non sono mai miei". È esatta- rio". Lo svuotamento di molti centri storici affatto in noi". del tutto prevedi- mente quello che e l'aumento di residenti in nuovi spazi e at- ELISA NOCENTINI bili ed è il lin- è successo nei tività significano domande di servizi e guaggio ad adat- nostri incontri, grandi impatti ambientali. Nasce la cosid- tarsi ai ritmi del scrive Christiana: detta "città continua". Dove esistevano pensiero, della ci siamo guardati paesi, comuni, identità municipali, oggi Ornella Vorpsi, BEVETE CACAO VAN HOU- fantasia, del ri- e abbiamo visto la troviamo immense periferie urbane, quar- TEN!, pp. 130, € 12,50, Einaudi 2010 cordo, del rimor- realtà con gli oc- tieri dormitorio. L'anima della comunità si GQ so, così come lo chi altrui. La realtà smarrisce. Ma può rinascere con i nuovi Una ragazza albanese di 22 anni esiliata spazio-tempo de- altrui, però, può arrivati: migranti impegnati nell'agricoltura, in Italia con la madre, un padre detenuto ve adeguarsi a essere descritta nell'assistenza. Persone dignitose nella di- politico nel gulag di Spac, un diploma al- scenari ora intimi- solo con parole versità. Bruno sposa Teresa con rito catto- l'accademia di Belle Arti di Milano e un stici ora storici nuove, perché il lico. Teresa è romena. Fra i banchi della viaggio a Parigi per conoscerne la legge- ora pulp. Ogni racconto è sospeso fra nostro è "un linguaggio vuoto, che produ- chiesa turbanti, lunghi abiti: donne e uomi- rezza di vivere. Non è questa la trama di memoria e progetto, fra detto e non detto, ce rumore senza comunicare", scrive ni della penisola indiana sono gli unici che Bevete cacao Van Houten! ma la storia fra ciò che è successo e ciò che non sap- Danny Labriola ( Tra le cimase). Fulvio Pez- lavorano ancora negli allevamenti della zo- della scrittrice. Ornella Vorspi educata al- piamo; e tra le righe del narrare l'addio zarossa, professore di sociologia della let- na. La festa unisce nel rispetto, nella terra, la pittura e alle arti plastiche costruisce viene a rappresentare una delle tante teratura al Dipartimento di italianistica del- nel tempo. emergenze di cui è intessuta la vita, un'in- l'Università di Bologna e direttore scientifi- quattordici racconti usando un italiano in- terfaccia mai indolore tra il presente e il co del laboratorio, non a caso titola la pre- ALBERTO FEA timo, caratterizzato da sensazioni visuali e forti suggestioni cromatiche dove il ros- futuro (o il passato), un momento di soffe- sentazione del libro Serve una parola nuo- so, allegoria del proprio paese, ritorna renza bruciante o una lunga estenuante va, e scrive: "Se realmente ci importa di attesa. Accade così che l'acqua di una ascoltare l'altro, di attivare un urgente dia- ogni volta prepotente. Nella rigidità della fontana trovi la voce per narrarsi, che una logo fra ie culture, sostituendo insomma Hans Magnus Enzensberger, JOSEFINE E IO, terra natia e nel duro controllo civile si discesa in ascensore si faccia teatro di un estraneità o malintesa multiculturalità con traduzione di V. Tortelli, pp. 133, € 12,50 Ei- spiega la scelta di scrivere in una lingua monologo impossibile, che due persone una piena e praticata intercultura, si impo- naudi 2010 straniera, che crea inevitabilmente una di- che si sono amate possano comunicare ne la pratica costante di quanto questi rac- stanza non dichiarata tra una cultura e attraverso un pc. Il distacco, la perdita, la conti hanno maturato: la ricerca di una 'pa- Un incontro rocambolesco, uno scippo l'altra. Trovarsi finalmente liberi in un pae- nostalgia, il caso, la solitudine, l'abbando- rola nuova', lo sforzo riuscito di 'inventare sventato e un invito a prendere un te co- se sconosciuto e capitalista e non avere a no si stemperano sullo sfondo di una città un nuovo alfabeto' (...) rompere le catego- me palliativo ringraziamento. L'inizio po- disposizione mezzi per gestirlo, per trova- o di una stanza, mentre un sogno o un'e- rie. Uscire dalle convenzioni, rovesciare trebbe essere degno del più tradizionale re un compromesso tra chi si era e chi si mail diventano mondi interconnessi e in- punti e virgole". Per far ciò occorre pren- film o serial televisivo, se non fosse per potrebbe diventare. Vengono a mancare tercambiabili entro i cui confini si muovo- dere distanza dal ricordo, che rallenta il qualcosa di non detto che incuriosisce e tutti i ripari buoni e cattivi, le sicurezze no protagonisti che si sono dimenticati di cambiamento. "La memoria, che sentiamo da subito spinge in avanti la lettura. I no- delle cose conosciute e in qualche modo innaffiare le piante o di congelare i pezzi così intimamente nostra, non è che un pae- stri occhi sono accettate, come nel- di un cadavere nel freezer. Carrino riporta se straniero che ogni tanto ci ospita", scri- quelli di un ricerca- l'ultimo racconto do- fedelmente atti e pensieri dei suoi perso- ve Moira Adriana Pulino (Adagio notturno). tore economo di Storia di scarpe, ve una ragazza al- naggi, i loro ricordi e le loro fantasticherie, Solo parole nuove possono davvero aprire trent'anni nella Ger- banese rimane tur- spesso mescolandoli e confondendone i squarci dì comprensione reciproca, altri- mania degli anni bata da delle sem- piani, con una tecnica personalissima già menti "ogni giorno c'è sempre qualcosa o '90, che segue plici scarpe gialle di sperimentata nel romanzo e che qui di- qualcuno che ti fa ricordare che sei stra- esterrefatto la vec- un uomo incontrato venta vera cifra del suo narrare e della niero. (...) lo vorrei sentirmi a casa, ogni chia signora a cui in metropolitana. sua poetica. E mentre leggiamo queste giorno: non è questo il segnale più forte di ha appena recupe- Quel colore, quegli pagine comprendiamo che in realtà non integrazione?", sostiene Rosa Manrique rato la borsetta e accessori ornamen- esistono istruzioni per dirsi addio, ma che (.../' miei, i tuoi e di tutti gli altri). E Daniele da cui non sa sot- tali, non rientravano invece vorremmo tutti, Carrino compreso, Barbieri, tutor del laboratorio, così ci pre- trarsi forse per ri- in nessuna delle ca- avere le istruzioni per riuscire (come inu- senta questo cruciale passaggio sul quale spetto dell'età, for- tilmente prova a fare uno dei suoi perso- vai la pena di richiamare l'attenzione: "In tegorie di funziona- se per il tono pe- lità conosciute nel naggi) a scrivere la parola "adesso" den- tutti gli autori ho avvertito l'urgenza di tradi- rentorio con cui gli tro una cascata. re le identità fisse (statiche, ammuffite, limi- suo mondo. Sono è stato intimato di storie che si snoda- tanti) per ridefinirsi - anche nella scrittura - seguirla o perché ci dentro una più grande 'nazione' e 'razza1, no in tre diversi Sta- ALESSANDRA CALANCHI sono conoscenze quella umana, l'unica alla quale tutte e tut- ti, raccontano tutti i speciali nella vita a ti apparteniamo". drammi del vivere cui non si può do- da stranieri nella mandare niente, propria terra, da im- PASSAPAROLE. RACCONTI INTERCULTURALI, ROBERTA SANGIORGI iniziano così gli in- migrati all'estero e ed. fuori commercio, Eks&Tra, San Giovanni contri del martedì da esuli di fronte a in Persiceto (Bo) 2010 tra Joachim e Jose- se stessi. Si alterna- fine che davanti ad no pensieri, situa- Passaparole non è solo il titolo di un libro Mario Bonfante, LA DISCARICA DEGLI ANGE- una tazza di te con- zioni mentali e vite che raccoglie sedici racconti di autori LI, pp. 192, € 13,50, Morganti, Treviso 2010 frontano e discuto- che combattono esordienti, italiani e migranti: è soprattutto no due mondi e con una inadeguatezza interiore e socia- la volontà di ricercare un nuovo linguaggio "Non serve più. Non mi piace più. Lo due modi di starci dentro. Affascinato e ir- le. La vergogna della propria vecchiaia, la attraverso lo scambio di immagini, espe- getto via". Così facendo, davvero cala il si- ritato da questa settantacinquenne miste- paura del diverso, la voglia di fuga dall'a- rienze, saperi, metafore, parole tra culture pario su vecchie paia di scarpe, abiti su- riosa ex cantante lirica e collezionatrice di nonimato, il timore della bellezza e la mor- diverse. È quanto sperimentato nei terzo perati, elettrodomestici rotti? Mario Bon- scarpe, viene puntualmente provocato da te che alita improvvisa ovunque e che non laboratorio di scrittura creativa intercultura- fante, un architetto, con il suo primo ro- quel suo modo di essere contro tutto e tut- ha età. C'è un senso d'impotenza davan- le (promosso dal Dipartimento di italianisti- manzo ci aiuta a rispondere. Bruno è il cu- ti, così anticonvenzionalmente "libera" se ti all'intrattabile natura che fa comprare ca dell'Università di Bologna, dall'Assem- stode di un centro raccolta rifiuti nella pro- pur quasi sempre chiusa in casa. Chi è anche l'ultimo desiderio di un condannato blea legislativa della Regione Emilia-Ro- vincia veronese. Cassoni per vetro, legno, questa donna apparentemente senza a morte per fargli gridare Bevete cacao magna e dall'associazione Eks&Tra), in cui metallo, materiale elettrico si riempiono e paura? Perché non riesco a sottrarmi ai Van Houten! si sono confrontati venti allievi italiani e svuotano. Allo stesso modo i sogni, i pen- suoi inviti? Domande che diventano quasi venti partecipanti di altri paesi, di diversa sieri, gli impegni di Bruno e degli amici. ossessioni, tanto da costringere Joachim (E.N.) L'INDICE 42

•• DEI LIBRI DEL MESE

• K> Andrea Pazienza, PERTINI, prefaz. di Dario a vhs pornografici, in mezzo ad abiti come è loro unica ambizione proclamar- fane, quasi ineffabili. Chiaramente intri- HO Fo, pp. 143, € 18, Fandango Libri, Roma 2010 bondage e a giochi erotici che emergo- si, pur essendo la popolazione che più so di elementi autobiografici, l'ultimo la- HO no dalla finzione iconografica e televisi- di ogni altra conduce un'esistenza ai li- voro del "gentiluomo dei manga" rac- Andrea Pazienza disegna Sandro Per- va, colorando di grottesco il rappodo tra miti della sopportabilità umana. Eppure conta due anni di vita del giovane e timi- tini, e non solo. Il volume è una raccolta i due amanti. Unica conclusione possi- quella stessa umanità, affermata e vis- do Hamaguchi, otto nevralgiche stagioni di brevi storie a vignette dedicate al pre- bile: Martin e Tina si separeranno mala- suta con la dignità di un popolo sempli- che scandiscono la realizzazione di un sidente, che catapultano il lettore in un mente per non vedersi mai più. Il giova- ce e laborioso, è loro negata con l'in- sogno: diventare un disegnatore di fu- passato recente, in compagnia di uno ne illustratore cercherà ancora, inutil- ganno nel 1897. Il graphic novel di Ch- metti. Un intero mondo nuovo investe il dei grandi protagonisti del Novecento mente, di spiegarsi attraverso la scrittu- loé Cruchaudet racconta un imbaraz- protagonista come un uragano: l'impatto italiano. L'affettuosa caricatura, frutto ra e la pittura le ragioni di una predile- zante e sconcertante fatto storico. La vi- assordante con la tentacolare Tokio, il della geniale mano di Pazienza, è"forte zione sconcertante per ciò che prima di cenda è quella di Robert Peary, esplora- primo contatto con l'alcol, l'asfissiante di alcuni elementi peculiari, quali la pi- allora gli era solo parso brutto, e che più tore americano che a cavallo tra il XIX e vuoto di idee e di ispirazione, il sapore pa, gli occhiali, la bassa statura, che tardi gli avrebbe causato soprattutto ii XX secolo riportò in patria dalla sua squisito del riposo che segue la conse- hanno reso indimentica- missione al Polo Nord dei gna, dopo notti insonni trascorse al ta- bile l'immagine del per- "souvenir viventi", cinque volo da disegno con un'abnegazione sonaggio, sin da subito eschimesi Inuit, oggetti tutta nipponica. Al centro del turbine di o straordinariamente fami- unici di studio di una mi- esperienze, nell'occhio quieto del ciclo- liare. Il Pedini delle prime rabolante archeoantropo- ne, trova spazio una tenue storia d'amo- co storie è protagonista di logia vivente. Quando re appena sfiorata, inattesa e delicatissi- divertenti episodi che si quattro degli Inuit d'im- ma. Jirò Taniguchi possiede la magistra- collocano con delicatez- portazione morirono, i lo- le capacità di mettere a nudo la sottile za nella rievocazione di ro resti scheletrici furono poesia minimalista che si annida nelle un contesto storico e esposti in un museo as- situazioni più ordinarie e quotidiane, ed personale a tinte forti, in sieme a quelli di mille al- è uno dei pochi autori in grado di rac- cui si intrecciano la lotta tri resti fossili. Anni dopo, contare la vita, l'universo e tutto quanto per la libertà e la giusti- al grido disperato di "re- nelle impalpabili pieghe di una banale zia, la passione per le stituitemi mio padre!", la passeggiata allo zoo. proprie idee e il rigore società statunitense fu ANDREA PAGLIARDI nell'accettazione delle sconvolta dalla vicenda dure conseguenze del- del piccolo Minik, unico l'impegno profuso per superstite del gruppo realizzarle. L'ironia di Pa- Inuit, adottato da una fa- Alessandro Tota, YETI, ed. orig. 2010, pp. 114, miglia americana. zienza emerge dai dialo- Groen- € 15, Coconino Press, Bologna 2010 ghi bizzarri e dalle im- landia Manhattan è quin- probabili dinamiche che di la storia di un tradi- Un libro che è apparso in Francia, in- si sviluppano fra "Pert" e mento feroce e disuma- titolato Terre d'accueil (Éditions Sarba- no: la tragedia di Minik è 10 stesso autore, "Paz", cane, 2010), e subito dopo in Italia, gra- quella di un bambino due coprotagonista delle vi- zie a Coconino Press/Fandango. Scritto volte orfano, privato della cende nel ruolo di mal- però da un italiano emigrato a Parigi, ma sua identità originaria e destra ed esilarante ispirato, anche, dai migliori giovani au- di quella accolta con fi- spalla. Pare dunque che tori del fumetto nostrano. Alessandro ducia in America. Le pen- 11 rispetto e l'affetto per il nellate di Cruchaudet di- Tota racconta la storia di Yeti: una spe- personaggio induca l'au- pingono persone e pae- cie di Barbapapà rosa e imponente, im- tore a una presenza di- saggi con colori non sfu- migrato nella "grande città", Parigi, per retta nel contesto, che è mati ma decisi, seppur allontanarsi dalla sua valle sommersa volontà di condivisione MrtWMÓ IL fvNTo JELLA Situazione. velati: sono macchie di da una discarica. Un prologo e un epilo- delie situazioni che vi tro- storia che colano da un passato fosco e go avvolgono il racconto del soggiorno vano sviluppo, cosicché lo scherzo, la dolore e ripensamenti. Il soggetto di offuscato nella memoria collettiva dalla di Yeti a Parigi: "muto grosso e rosa" (in battuta, l'episodio ridicolo risultino sem- Ciccia, si capisce, è quantomeno insi- frenesia della vita, che tende a conside- realtà pronuncia una parola soia, pre il frutto di una complicità ideale. Non dioso. Dave Cooper dipinge Martin co- rare tali episodi inconvenienti inelimina- "Gnù"), il nostro vive come tanti altri im- sorprende cosi che, nella seconda parte me un uomo fragile, cioè molto umano, bili del progresso scientifico. I tratti sono migrati della capitale francese, tra lavo- del volume, dove i disegni si muovono alle prese con il ridefinirsi del proprio semplici e naif così come semplice è il ri saltuari e appartamenti microscopici. sullo sfondo inquinato della politica del- sguardo erotico. Tina è tratteggiata co- sentimento di Minik, il piccolo protagoni- Eppure, per chi non sembra stupirsi del la prima Repubblica, Pedini sia ritratto me una donna "proteiforme", "iconocla- sta della storia, che ci appare sgomento suo aspetto assurdo e del suo quasi-si- come un bambino che si sogna presi- sta", "terrena" e "spaventosa": altrettan- e incapace di comprendere le disuma- lenzio, Yeti agisce come cassa di riso- dente, quasi che Pazienza volesse pre- ti termini scelti da David Cronenberg nizzanti e arroganti pretese della scien- nanza di rapporti umani, arrabbiature, servarne la figura dall'inadeguatezza nella sua introduzione al libro. Al lettore za. Il ritmo è morbido e i dialoghi, asciut- progetti e delusioni delle persone che lo morale delle vicende in cui il "Pert" si sa- non è risparmiato nessun particolare, ti, si alternano al silenzio dei ghiacci. Le accettano tra di loro. Così, diviene ami- rebbe trovato necessariamente coinvol- sempre in bilico tra ciò che è erotico e immagini danzano con la crudeltà della co e frequenta Volker, Alessandro e Ca- to. Il volume si completa con un insieme ciò che pare sordido, tra il desiderabile storia e gli occhi dei personaggi a tratti terina, quest'ultima un'autrice di fumetti di vignette pubblicate su gloriose riviste e ciò che non si crede di poter/dover diventano minuscoli punti d'inchiostro italiana della quale, ga va sans dire, si satiriche quali "Il Male", che evidenziano volere. Cooper ci spinge a riflettere sul- che fermano l'orrore in un attimo di inti- innamora anche un po'. E partecipa del- la costante presenza del personaggio l'imprevedibilità del desiderio e per far- mo gelo. La tragedia si delinea lenta- le loro rèveries, sul lavoro e sull'amore; Pedini nella fantasia artistica di Pazien- lo sollecita i suoi lettori, attraverso il di- mente, quasi senza che nessuno se ne esce malridotto da qualche festa; condi- za, disegnatore geniale e irriverente che segno esplicito e la voce narrante del accorga, tranne il piccolo Minik, e il let- vide la loro intimità e ne placa le solitu- in queste tavole esplicita con estremo suo protagonista. A noi viene da pensa- tore sarà sorpreso nel prender atto di garbo la propria umanità sensibile e dini (ciò che solo un personaggio semi- re alle donne giunoniche di Robert quanto lo sconcerto possa coglierlo con profonda. irreale sembra poter realizzare). In Fran- Crumb - che nel tratto di Cooper è chia- stupore. Meritato il premio Goscinny, cia, Terre d'accueil è stato recepito co- IVAN UGLIO ramente evocato - e soprattutto al suo vinto dall'autrice nel 2008. me un discorso sulla discriminazione, La diavolessa: di quel fumetto ci ricor- sulla violenza insita in un sistema che diamo la capacità di usare l'ironia per CARLA TRIGONA da decenni vuole essere approdo di im- muoversi nei meandri del desiderio e tra migrati senza per questo conoscere la Dave Cooper, CICCIA, UNA PREDILEZIONE le sue oscenità. È questa capacità che risposta alla loro domanda d'ascolto e PER TINA, ed. orig. 2003-2009, trad. dall'ingle- ci sembra far difetto nel Martin di Ciccia d'aiuto: e così può essere letto, pure dai se di Angela Castellano, pp. 244, €16, Comma e, quindi, nel suo creatore. Entrambi, in Jirò Taniguchi, UNO ZOO D'INVERNO, ed orig. tanti giovani italiani che lì, in Francia, 22, Bologna 2010 definitiva, si prendono molto sul serio. 2008, trad. dal giapponese da Vincenzo Filosa, cercano la propria strada. Ma è anche Mr. Naturai e altri personaggi grotteschi pp. 230, € 17, Rizzoli Lizard, Milano 2010 un libro commovente, che racconta lo A distanza di tre anni, Martin, un illu- di Crumb ci avevano già e più sottil- spaesamento di tutti coloro che cercano stratore canadese, tenta di esorcizzare mente messo in guardia contro alcune "Quando non avevo niente da fare an- di realizzarsi altrove, senza sapere cosa la passione breve e sfortunata per Tina: imprevedibili inclinazioni dell'umano de- davo allo zoo. Non ci andavo a disegna- abbiano lasciato partendo. e Paolo giovane studentessa, donna obesa, mo- siderio e della ricerca del piacere. re, eppure una volta arrivato I) non face- Bacilleri sono tra gli autori di riferimento, della improvvisata e poi amante impie- ANDREA CERIANA MAYNERI vo altro...". A Jirò Taniguchi bastano ap- per il tratto e per la narrazione. Ma c'è tosa. Lui avrebbe voluto dipingere pena due tavole e una manciata di tanto di Alessandro Tota (oltre gli espe- D'erotismo del brutto": un'esposizione asciutte didascalie per accogliere il let- rimenti della rivista "Canicola" e i fram- (provocatoria, nelle intenzioni) dei più tore nell'indefinibile atmosfera che si re- menti del suo blog) da solleticare l'inte- sordidi difetti di donne grasse e poco Chloé Cruchaudet, GROENLANDIA MANHAT- spira allo zoo durante i rigidi mesi inver- resse verso i prossimi passi dell'autore. avvenenti. Invece, della prima di esse si TAN, ed. orig. 2008, trad. dal francese di Dona- nali, quando gli animali in città paiono A Parigi, Yeti ama, soffre e si muove innamora subito. L'attrazione - inattesa tella Rennisi Guibert, pp. 132, €18, Coconino ancor più fuori luogo e una sorta di soli- spesso attorno al Canal St Martin: vicino - per il corpo ridondante di Tina innesca Press, Bologna 2010 tudine lieve e malinconica si posa sulle a quei luoghi e quei palazzi, al fluire del- in Martin un'emorragia di desideri osce- gabbie come neve silenziosa. Le vicen- l'acqua, Yeti pare catartico in certi mo- ni e si concretizza in un rapporto total- Groenlandia Manhattan è un racconto de narrate in questo splendido romanzo menti, oppure un invito - rosa - a segui- mente insoddisfacente, autodistruttivo. pervaso da una malinconia atavica, di crescita e formazione non hanno nul- re la corrente del canale per proseguire Nei giorni di posa, le frustrazioni ses- quella malinconia che ci portiamo dentro la di straordinario, eppure si trovano im- altrove. Più o meno proprio ciò che si suali dei due protagonisti si alternano a per il fatto stesso di essere umani. E tali merse in una soffice dimensione intro- chiede a un racconto disegnato. squallidi banchetti improvvisati davanti sono gli Inuit, semplicemente "Uomini", spettiva definita da emozioni sottili e dia- (A.C.M.) riNDICF •••EL LIBRI DEL MESE^BI

Franca Cicirelii, CAMILLA E IL MONDO DEI lijana Praprotnik Zupancic) è un'autrice puter acceso e il lavoro abituale (perché è un po' di ironia (mai prendersi e prendere IO GIARDINI, pp. 109, € 16, La Meridiana, Mol- slovena tradotta nella maggior parte dei comunque un'eccezione questo tour de le cose troppo sul serio) e che può essere fetta 2010 paesi europei, negli Stati Uniti, in Canada, force, in genere evidentemente io sforzo letta ai piccoli per il puro piacere di una in Australia, in Corea, in Giappone e in In- del mettere insieme tocca alla madre). Vi- bella storia, preferibilmente senza sottoli- La Meridiana, nata più di vent'anni fa dia: detto in altri termini è un'autrice molto ceversa, in Un po' di pazienza! è la madre neare prematuramente la tematica dell'o- anche grazie a don Tonino Bello, continua nota e molto amata. Il suo tratto naif, linea- a occuparsi dei due figli, che la strattona- mosessualità, semmai quella dell'adozio- a crescere ottimamente, ed è ormai di- re e pastelloso è inconfondibile; i suoi testi no continuamente ciascuno dalla sua par- ne che è fatta di amore. "Ogni tipo di amo- ventata un punto dì riferimento importante sono sempre brevissimi, semplici, imme- te in un tentativo senza fine di attirare la re può creare una famiglia" sta scritto in 9 per chiunque si occupi di educazione e di diati; le sue immagini sono fisse, istantanee sua attenzione: quando Niki vuole i bi- quarta di copertina: su questa linea si col- bambini. Libri utili, iniziative coraggiose, in cui il movimento è congelato, il tempo in scotti Matti chiede i cereali, mentre lei aiu- loca un altro bell'albo di Pico Floridi con il- uno sguardo militante non dogmatico: ia pausa. Viceversa, Leigh Hodgkinson è una ta Matti a infilare la maglietta Niki vuole lustrazioni di Amelia Gatacre, Quante fa- • O casa editrice cerca di parlare "a coloro giovane illustratrice che si occupa anche una mano con i pantaloni, se Niki vuole miglie! (il Castoro), che può già essere let- che credono che cambiare sia, nonostan- di animazione e che ha già un curriculum andare a comprare il pane Matti insistere to direttamente dai bambini, sulla varietà e e te tutto, possibile", coniugando in modo spaventoso alle spalle; la sua storia ("star- per andare subito ai giardini... insomma, diversità delle unioni fra umani a patto che • o esemplare pragmatismo e capacità di vi- ring Sunning McCloud" nell'originale, qui la poveretta pur essendo completamente il vincolo fondamentale sia d'amore. Da -o sione. Nel 2006 aveva pubblicato Camilla "con Aurora della Nuvola", come su una lo- dedicata ai due non lo è mai sufficiente- tre anni. e il pirata Caravaggio, una "fiaba di edu- candina al cinema) è puro movimento, pie- mente a ciascuno, fino a quando ovvia- FERNANDO ROTONDO cazione alimentare" ambientata fra i trulli na di piccole trovate spiazzanti e dettagli mente scoppia, costringendoli a imparare pugliesi e alcune delle opere d'arte di buffi. Le due autrici, pur così palesemente la pazienza. Entrambi i libri si concludono tì Vermeer, Carracci, Arcim- diverse tra loro, hanno però con una ricetta, parte integrante della sto- boldo e Caravaggio, nelle in comune il fatto di toccare ria e dunque illustrata dagli stessi prota- Roberto Innocenti e Roberto Piumini, CASA oq quali viene rappresentato il temi importanti per i bambi- gonisti. La casa editrice è la creatura di DEL TEMPO, ed. orig. 2009, pp. 64, € 24, La cibo. Il libro ha alcuni gran- ni di età prescolare, temi sui due madri lavoratrici (entrambe nel cam- Margherita, Cornaredo (Mi) 2010 di punti di forza: è scritto in quali peraltro non si trova po dell'editoria da molto tempo), decise a modo tutt'altro che banale molto materiale. I sogni so- conquistare altre madri che, come loro, Come è accaduto fin dal primo albo, e illustrato (dalla stessa au- no spesso fonte di turba- comprano seguendo i consigli dei blog, Rosa bianca, anche questo è uscito prima trice) con un tratto maturo mento e di confusione per i quelle che oggi si chiamano in gergo in Inghilterra, dopo che Innocenti aveva e divertente; ha un'appen- bambini, e il fatto di andare alpha moms: buon livello di istruzione e di vinto l'H. C. Andersen Award 2008, primo dice di giochi, attività e ri- a cercarli "per mari salati" e reddito, divìse tra carriera e maternità, italiano dopo Rodari. Piumini a quelle ta- cette coinvolgenti e facili "nella neve infinita", di im- tecnologiche e assetate di informazioni. vole ha aggiunto parole di poesia, parole CO da proporre; ha una grafica maginarseli persi tra deserti Dal 3 anni. come pietre della storia, le pietre di una e pianeti sconosciuti per poi (di Teresa Picclnìnno) (S.M.) casa che attraversa il tempo e da questo estremamente pulita e al tempo stesso trovarli invece nascosti nella propria testa viene attraversato a partire dal 1900 nel- giocosa; può essere usato a scuola, ma può aiutare a tenere a tenere a bada le l'Appennino. Il "realismo storico" di Inno- anche in famiglia, per parlare di cibo e ci- preoccupazioni che suscitano. Cosi come centi si sviluppa attraverso stagioni, anni, scoprire che il cattivo umore si cura facen- bi, di sapori e di cucine. A distanza di Justin Richardson e Peter Parnell, E CON vicende come un susseguirsi di immagini quattro anni esce ora un'altra avventura dì do e che il sorriso - che in effetti si, a volte fisse da "cinema povero" (in questo ricor- TANGO SIAMO IN TRE, ili. di Henry Cole, ed. Camilla, una "fiaba di educazione am- scompare - ritorna da solo, quando ci si di- orig. 2005, trad. dall'inglese di Fulvia Vicenti- da Bayit di Gitai che raccontava la storia bientale" che si dà l'obiettivo di introdurre strae dal proprio malumore, può aiutare ad ni, pp. 36, € 14, Junior, Azzano San Paolo (Bg) di una casa araba che diventava israelia- il mondo dei giardini mostrandone le dif- affrontare i momenti storti, le reazioni di di- 2010 na), con la capacità dei grandi artisti di ferenze e la ricchezza. Il compito è più ar- sperazione senza lìmite suscitate da divie- cogliere e rappresentare l'esemplare nel- duo del precedente, perché rimanda a ti e limitazioni (qui tutto inizia perché "non l'apparentemente insignificante, l'essen- Il bel film documentario La marcia dei cose di cui i bambini sanno poco o nulla si mangiano i biscotti prima dell'ora del tè", ziale nel dettaglio. Proprio nel dettagli di pinguini venne trionfalmente assunto co- (mentre il cibo lo conoscono bene e si tragedia inenarrabile). Dal 3 anni. ogni tavola, infatti, va cercato il fluire del- me vessillo dagli appartenenti al family tratta piuttosto dì ri-scoprirlo). L'autrice la narrazione e degli eventi storici. La mi- (S.M.) day party (di larghe aperture, invero, dato riesce comunque a incuriosire e a stimo- seria di inizio secolo, le guerre, i tedeschi, che accetta anche divorziati e notori con- lare nuove domande, sia con la storia che i partigiani, gli americani, la pace e la ri- cubini). Mai fidarsi dei pinguini, però. Co- con le attività in appendice. Resta la gra- costruzione, il grande esodo dalle cam- me testimonia un fatto veramente accadu- fica convincente, si arricchiscono ancora pagne, ancora qualche effimera presen- Vincenzo Russo, UN PAPÀ... TUTTOFARE, ili. to nel 1998 nello zoo di Central Park a New le illustrazioni; ulteriori contenuti (per za, figli dei fiori e boy scout, poi l'abban- di Giusy Capizzi, pp. 24, € 11,90, gradoZero, York, dove una coppia dì inseparabili pin- bambini e per insegnanti) possono esse- dono definitivo e la rovina. Nell'ultima ta- Bologna 2010 guini artici maschi, dopo il tradizionale ri- re scaricati da camillaeilpirata.com. Da 6 vola, spiazzante, in un tripudio di colori ci- UN PO' DI PAZIENZA!, tuale di corteggiamento, si costruì un nido a 11 anni. Simona Pagano, ili. di netelevisivi, la casa - ora promossa "se- Carla Manea, pp. 24, € 11,90, gradoZero, Bo- e in mancanza di meglio cominciò a cova- conda" - appare ricostruita in tutti i detta- SARA MARCONI logna 2010 re un sasso, finché un intelligente custode gli della modernità: garage con macchi- lo sostituì con un uovo vero abbandonato na, altro Suv, parabola satellitare, telefoni- Nasce a Bologna una nuova casa edi- da una femmina. I due covarono e covaro- no, colf, barbecue, inferriate a porta e fi- trice per bambini e bambine che ha lo no, finché un bel giorno si senti un "pio, nestra, recinzione, nanetti con Biancane- Lila Prap, DOVE VANNO I SOGNI?, ed. orig. sguardo concentrato sui tempi, i ritmi e i pio, pio", a cui i due risposero con uno ve. Ma Roberto Denti, della Libreria dei 2008, trad. dallo sloveno di Lodovica Cima, pp. modi di vita delle famiglie di oggi e che si "squak, squak" (ci vorrebbe Lorenz per Ragazzi di Milano, dice che ai bambini è 40, € 12,50, Edizioni San Paolo, Milano 2010 rivolge, soprattutto tramite la rete, allo tradurre), e saltò fuori il primo pinguino la tavola che piace di più, "perché c'è la Leigh Hodgkinson, SMILE!, ed. orig. 2009, stesso tipo di genitori che racconta nei dello zoo di New York con due papà, che piscina". Ed è una lezione per gli adulti: lo trad. dall'inglese di Michela D'Agostini, pp. 32, suoi libri. In Un papà... tuttofare, ad lo allevarono amorosamente, con grande sguardo infantile è diverso, altro, non ha € 14,50, Lapis, Roma 2010 esempio, c'è una tipica famiglia italiana, partecipazione ed entusiasmo dei visitato- fisime anticonsumistiche, coglie l'essen- madre padre e due bambini, ma è la ma- ri, non solo bambini. E il nome? Glielo die- ziale per sé, la possibilità del gioco. Due Due racconti di due ricerche: un bimbet- dre a uscire presto per correre a lavorare de il signor Gramzay, il bravo custode, bravi insegnanti di storia ed educazione te con gli occhi rotondi e azzurrissimi cer- in un'altra città, lasciando il padre in balia perché, come spiegò, "per fare un Tango artistica potrebbero costruirci su un per- ca i suoi sogni dispersi al mattino e una dei figli. Fare la colazione, vestirli, portar- bisogna essere in due". È una "fiaba vera" corso didattico affascinante e profonda- bimbetta con buffi codini e qualche lentig- ne uno a scuola mentre l'altra piange, (lo diceva già Calvino), un racconto lieve mente formativo. Per tutti. gine cerca il suo sorriso, volato via (o forse cambiare pannolini e cucinare sono "im- di amicizia, affetto, tenerezza, a cui le illu- rubato) in modo inspiegabile. Lila Prap (Li- prese" (testuale) da conciliare con il com- strazioni di Cole aggiungono delicatezza e (F.R.)

Beatrice Masini, BAMBINI NEL BOSCO, pp. 200, € 14, Fa- compagnandosi però a un andamento fiabesco. La Base è La tensione cresce via via che ci si avvicina alle ulti- nucci, Roma 2010 una sorta di centro di accoglienza per bambini sopravvis- me pagine, con il ritorno nel campo, la fine dell'esperi- suti a un disastro planetario (si intuisce la bomba), tele- mento seguito da un controllore sempre più coinvolto e Ha destato scalpore l'inclusione di un libro per ragazzi controllati e deprivati dei ricordi con medicine; ogni tan- complice, la separazione del gruppo secondo percorsi e fra i dodici prescelti per il Premio Strega, ma Tullio De to qualcuno viene prelevato dai cosiddetti Coloni o Pio- destini individuali. "È questa la fine della storia? Ma Mauro ha precisato: "Il regolamento parla genericamente nieri alla ricerca dei figli perduti o, si mormora, di "carne no, questo è solo l'inizio" - le ultime righe ricordano un di 'romanzo italiano' e questo lo è. A tutti è sembrato un fresca", di lavoro a basso costo o per scopi peggiori. Tom, altro finale: "Mai lasciarsi spaventare dalla parola FINE" buon libro ed è un po' una provocazione per dire che non che è torturato da schegge di memoria che affiorano dolo- di C'era due volte il barone Lamberto. Il romanzo è vi- esiste una letteratura per ragazzi come genere minore". rosamente, ha un libro di fiabe che comincia a leggere ad sionario e ricco di tensione avventurosa, morale e stili- Non è senza significato che avvenga nell'"anno rodaria- altri, convincendoli a fuggire nel bosco, dove si aggirano stica; la scrittura semplice ma non semplificata, cioè no" (chi era quel prof. Grammaticus di cui parlava ironi- bestie mostruose forse frutto di radiazioni o esperimenti non complessa e non banale, dotata di ritmo, invenzio- camente/affettuosamente lo scrittore/poeta?). E infatti il malriusciti e dove sopravvivranno ascoltando e rivivendo ne, capace di emozione visiva e orale (vista anche la ner- romanzo di Masini - editor della Rizzoli, traduttrice di le storie del libro: i sassolini da seguire, la casetta dei fra- vatura fiabesca). Confermando così le caratteristiche dei Rowling e scrittrice per bambini e ragazzi - va giudicato tellini, il ragazzo senza paura, la capanna che resiste al lu- migliori libri di Masini, ossia la memoria del perduto o e apprezzato per le sue qualità intrinseche, indipendente- po, fino a inventare una loro storia: i bambini nel bosco. rimosso, il coraggio (non la mancanza di paura, ma la mente da etichette. Perché nelle storie i bambini devono cavarsela da soli. decisione di affrontarla), l'attitudine a calare lo sguardo Sostanzialmente è un apologo di tipo fantascientifico, "Noi portiamo il fuoco" diceva il figlio nella Strada; i su emozioni e sentimenti pur dentro l'incalzare dei fat- che si inscrive nel filone postapocalittico, da Shiel e Lon- bambini di Masini portano il libro. Le storie possono sal- ti, dell'azione. Per tutti don a Dick e Ballard, fino a La strada di McCarthy, ac- vare la vita o almeno dare questa speranza. (F.R.) IDEI LIBRI DEL MESE

Giorgio , IL FASCISMO E LA RAZZA. LA tari del Manifesto della razza rientrano gna le pagine di Donaggio e Guzzi, laddo- lità della memoria nella ricostruzione del -Sì SCIENZA ITALIANA E LE POLITICHE RAZZIALI trionfalmente nelle Università". ve il perdersi è la misura più autentica del passato olocaustico. DEL REGIME, pp. 443, €29, il Mulino, Bologna e ELENA FALLO perdere una volta per sempre la cifra della (C.V.) o 2010 propria umanità. CLAUDIO VERCELLI -Sì L'autore si propone di smantellare la te- si di un'origine straniera ed esterna del- Enrico Donaggio e Diego Guzzi, A GIUSTA Yosef Grodzinsky, ALL'OMBRA DELL'OLO- CO l'antisemitismo italiano e, ripercorrendo DISTANZA. IMMAGINARE E RICORDARE LA CAUSTO: LA LOTTA TRA EBREI E SIONISTI AL- alcune fasi della storia della cultura scien- SHOAH, pp. 158, € 14, l'ancora del mediterra- Gideon Hausner, SEI MILIONI DI ACCUSATORI, L'INDOMANI DELLA SECONDA GUERRA MON- tifica, dimostra il carattere autonomo e au- neo, Napoli 2010 ed. orig. 1961, trad. dal francese di Laura Gon- DIALE, ed. orig. 1998-2004, trad. dall'inglese di toctono del razzismo fascista rispetto a salez, pp. XXIV-189, € 11,50 Einaudi, Torino Silvio Calzavarini, pp. 253, € 20, Il Ponte, Mi- quello nazista. È con l'impresa coloniale e Donaggio e Guzzi ci consegnano un vo- 2010 lano 2010 con la svolta imperiale che il fascismo ac- lume prezioso sulla Shoah. Si tratta di un centua il carattere razziale dei progetti eu- ricco repertorio di cose e, soprattutto, di Il dettagliato e vivido affresco di uno Opera redatta da un docente di psicolo- genetici: il primo episodio di legislazione O considerazioni. Il suo fuoco non è l'evento sterminio, reso con accorata e partecipa- gia, si inserisce nel solco già tracciato nel- razziale risale infatti all'a- ma il ricordo, non il noume- ta acribia da Gideon Hausner, procurato- l'ormai lontano 1977 da Shabtai Beit-Tvi, co prile del 1937, quando vie- no bensì il fenomeno, in re generale e titolare della pubblica accu- anch'egli storico non professionista, autore ne promulgata una legge quanto i secondi si sostitui- sa contro Adolf Eichmann nel processo di un volume, Post-Ugandan Zionism on che vieta ai coloni italiani di scono ai primi. Vale la pena che gli intentò lo Stato d'Israele, rimane, a Trial, che aveva avviato la riflessione critica stabilire una "relazione di aggiungere che ciò av- distanza di cinquant'anni, il segno di un'e- nei confronti della vulgata dominante, nel- d'indole coniugale con viene non solo per il distan- poca. Contro la lunga relazione che Hau- l'allora discorso pubblico israeliano, riguar- persona suddita dell'Africa ziamento temporale che va sner tenne, per più di otto ore, dinanzi al- do al rapporto tra movimento sionista e orientale italiana". La politi- consumandosi, ma per l'in- la corte gerosolomitana e al mondo intero, sterminio degli ebrei nell'Europa nazista. ca razziale contro gli ebrei conoscibilità pratica e l'irri- si espresse duramente Hannah Arendt, Dell'approccio di Beit-Tvi, che poneva in ri- va pertanto inserita nel conoscibilità morale della che in essa intravedeva un raffinato eser- lievo in toni fortemente critici l'uso politico quadro dell'esaltazione macchina sterminatrice se a cizio manipolatorio, volto a enfatizzare la che le persone vicine a Ben Gurion avreb- della superiorità degli ita- essa si applicano i criteri centralità d'Israele nella storia ebraica più bero fatto della tragedia ebraica, piegando- liani, e Mussolini si rivolge del mero raziocinio. Capire recente. La lettura che ne possiamo fare ne gli effetti a proprio beneficio, Grodzinsky agli scienziati che si erano è impossibile, conoscere è oggi è, per cosi dire, a più livelli. Esso mantiene il piglio polemico, pur suffragan- occupati attivamente e in indispensabile, insomma. stesso è divenuto un documento storico, do il suo testo con una buona base docu- modo "scientifico" del pro- Dopo di che, quel che resta non tanto per quel che dice, ma per come mentaria. L'intero volume è infatti dedicato blema della razza. A que- di Auschwitz è, per l'appun- 10 fa. Di certo il processo si caratterizzò, al destino dei sopravvissuti, almeno sto punto emergono, si to, una somma di rappre- oltre che per essere un evento penale a 330.000 ebrei, che tra il 1945 e il 1951 furo- confrontano, ma soprattutto si scontrano, sentazioni. Con queste sempre di più do- sé, anche e soprattutto per la sua natura no ospitati nei campi profughi tedeschi, au- diversi razzismi, che attingono a vari cam- vremmo misurarci e, quindi, di riflesso, con di giudizio in presenza di una comunità striaci e italiani. Nel dolente universo dei Di- pi della scienza, dall'eugenetica all'antro- quanti ne sono titolari, ovvero con noi stes- mediatica. Hausner, uomo legato a Ben spiaceri Persons, l'autore analizza l'azione pologia alla demografia. Esemplificativo si, la nostra interna costituzione etica. Gli Gurion, ne era pienamente consapevole, di reclutamento svolto dai rappresentanti di questo scontro è la vicenda del "Mani- autori paiono volerci segnalare che quel ben sapendo che quel che occorreva fa- sionisti, che dal 1945 si adoperarono per festo degli scienziati razzisti" del 1938: re- che conta non deve essere lo sguardo os- re fosse uno sforzo di legittimazione del arruolare nel nascente esercito israeliano datto inizialmente da Guido Landra come sessivamente rivolto a quell'oscuro passa- luogo in cui si teneva, ossia in un giovane quanti erano in grado di combattere. L'as- tentativo di sintesi tra razzismo biologico to, ma lo sforzo di comprendere quanto di paese alla ricerca non solo di una storia sunto di fondo messo in discussione è il so- e spirituale, esso viene duramente critica- quel radicale cono d'ombra illumini la me- antica, ma anche di una memoria recente. vrapporre l'identità sionista a quella ebrai- to e messo da parte, per essere poi rivisto dietà delle nostre scelte quotidiane. A leg- 11 problema di fondo era quello di come ca, facendole coincidere. La riduzione del- e corretto con nuovi contributi negli anni gere questo libro vengono in mente due tenere insieme il sionismo dei vincitori con la storia ebraica a narrazione dello sviluppo 1941-1942. L'ultima parte mostra come grandi narratori, che accompagnano i due il trauma delle vittime, i perdenti della sto- di un'unica "nazione d'Israele", che racco- l'espulsione degli scienziati ebrei dalle autori: l'Hans Jonas del "principio di re- ria. Da questo punto di vista il procurato- glierebbe tutti gli aspetti dell'ebraismo, è università abbia determinato senza alcun sponsabilità" e il Joseph Conrad del "cuo- re costruisce un'epopea al contempo tra- per Grodzinsky una costruzione ideologica dubbio un generale depauperamento nel- re di tenebra". Le due polarità estreme sul- gica e sacra, fondata sul "martirologio che rivela la sua natura di artificio proprio la ricerca nazionale e come nel dopo- le quali si posizionano due testi cosi antite- ebraico e sulla sua eroicizzazione". Lo fa nelle vicende del dopoguerra. In verità, la guerra sia mancato un riconoscimento tici e cosi reciproci costituiscono il campo chiamando in causa come fonti non i do- querelle tra monisti e pluralisti non risale a delle responsabilità, testimoniato anche di significati - letteralmente: il contesto - cumenti, di cui si alimentava il feticismo quegli anni, essendo innervata nel giudai- da una lettera scritta dal fisico Enrico Per- dentro il quale costruiamo il senso dell'esi- della burocrazia nazista, ma i testimoni, smo storico, del quale lo Stato d'Israele è sico nel 1946: "L'epurazione (...) si è ri- stenza e la sua cura. Avere cura di sé è, in- innescando cosi il fenomeno, diventato solo una delle tante manifestazioni, solta in una burletta, e fascistoni e firma- fatti, la raccomandazione che accompa- ora tradizione narrativa a sé, della centra- (C.V.)

Guido Franzinetti, I BALCANI DAL 1878 A OG- "postmoderno" in Turchia contro Erbakan ta dei titoli, consente di orientarsi meglio. Si si trova di fronte gli ex combattenti dell'Uck GI, pp. 159, € 16,50, Carocci, Roma 2010 nel 1997. Una serie di tabelle consente di toccano anche punti assai delicati, che in protetti dalla gestione internazionale. L'in- e valutare il grado di sviluppo economico, un caso giungono a determinare una di- sabbiamento dei processi per i crimini di e Docente di storia dell'Europa orientale demografico e sociale dei singoli stati. sparità di opinioni fra guerra, le investigazioni o ad Alessandria, Guido Franzinetti offre, in DANIELE ROCCA autore e prefatore: dato sulle più alte cariche questo piccolo libro, una brillante sintesi il discriminatorio tratta- del paese misteriosa- di storia balcanica. Anche se ne vengono mento riservato per se- mente sparite nel pas- e inizialmente richiamati tutti i momenti di coli dai turchi ai cristia- saggio di consegne snodo nell'età moderna (le rivolte nazio- Boùidar Jezernik, EUROPA SELVAGGIA. I BAL- ni, Drago Janèar non dalle Nazioni Unite al- nali del primo Ottocento sulla scia della CANI NELLO SGUARDO DEI VIAGGIATORI OCCI- nega che i Balcani po- l'Unione Europea, i rap- guerra russo-turca del 1768-1774, l'età DENTALI, ed. orig. 2004, trad. dall'inglese di tessero essere, come li porti degli osservatori riformista del Tanzimat, la crisi del siste- Gianna Masoero, pp. 393, € 21, Edt, Torino definisce Jezernik verso dell'Osce che denun- ma ottomano, i rivolgimenti novecente- 2010 la fine dello studio, "un ciano l'inerzia dell'Onu. schi), è sulle ultime due fasi che la pano- vibrante esempio di Il bilancio risulta negati- ramica si concentra. L'autore si dichiara Per comprensibili motivi, negli ultimi anni multiculturalismo", vo dove, dopo dieci an- ostile alla troppo riduttiva visione dei Bal- si sono andati moltiplicando gli studi sulla quanto, piuttosto, che vi ni di liberazione dalla O cani come di una regione appiattita sulla storia dei popoli balcanici. L'antropologo si incontrasse quella tol- Serbia e di amministra- co propria esplosività, una sorta di variopinta sloveno Boùidar Jezernik ricostruisce il va- leranza di cui a più riprese quest'ultimo, in- zione dell'Onu, a farla da padrone è la ma- polveriera dove a dettare i parametri della riegato panorama culturale di queste re- vece, parla. fia. Sono coinvolte nelle inchieste le più al- ricostruzione storica siano, per farla bre- gioni, a lungo strette fra una spinta verso la (D.R.) te cariche governative del paese: droga, ve, i pur geniali copioni di Kusturica. Non modernizzazione, rivelatasi poi a suo giudi- contrabbando di armi, prostituzione, traffi- esita perciò a temperare la prospettiva in zio letale per la loro identità, e una verso la co illegale di organi sono i crimini di cui so- senso antieccezionalistico, esponendo conservazione di antiche consuetudini. In no accusati i leader del nuovo stato. Sotto con acribia vicende coinvolgenti territori questo volume di gradevole lettura, viene Giuseppe Ciulla e Vittorio Romano, LUPI il refrain continuo "per non destabilizzare il ed etnie irriducibilmente diversi, che il po- affrontato ogni versante, dalla tradizione NELLA NEBBIA. KOSOVO: L'ONU OSTAGGIO DI Kosovo e i Balcani" gli ex leader dell'Uck tere ottomano riuscì a comprimere per se- culinaria ai costumi sessuali, dall'assetto MAFIE E USA, pp. 160, € 14, Jaca Book, Mila- sono diventati intoccabili e il Kosovo è di- coli sotto il tallone di un'autorità al tempo sociale al rapporto con la guerra, sulla ba- no 2010 ventato lo stato delle mafie, in cui la mag- stesso ferrea e capace di duttili trasfor- se di articoli, epistolari, diari (come Viaggio gior parte delle persone sono disoccupate mazioni per garantirle una stabilità che in Dalmazia dell'abate Fortis, 1774) scritti "Mafia likes fog, like wolves". Sono le pa- e senza prospettive, mentre i serbi del Ko- solo in tempi recenti sembra essersi ri- dai viaggiatori occidentali tra Quattro e No- role di un poliziotto kosovaro per descrive- sovo sono chiusi come nei ghetti del me- composta, dopo le fratture seguite al vecento. Jezernik stenta a tenere insieme re la situazione in cui si trova l'ultimo stato dioevo e devono essere scortati dai milita- crollo del regime titoista. Nella parte fina- la dimensione diacronica, relativa agli svi- europeo autoproclamandosi indipendente ri della Kfor per andare a lavoro o a messa. le, l'analisi diventa schematica, ma pro- luppi del contesto delineato, e quella te- nel febbraio del 2008. Attraverso un'inchie- Con quattordicimila soldati inviati, il Koso- prio grazie a questo il lettore può meglio matica, dove si rende necessario districar- sta scrupolosa, due giornalisti freelance vo dovrebbe essere lo stato più sicuro del individuare le tappe evolutive fondamen- si fra serbi, bulgari, morlacchi, macedoni, descrivono la situazione. Dopo quasi dieci mondo, ma nel paese regna la confusione. tali della regione (e di quello che Franzi- montenegrini, romeni, turchi, e così via, ri- anni di amministrazione dell'Onu, la patata Allora, dopo dieci anni dalla fine della netti considera il suo consistente adden- spettandone le complesse peculiarità, ma bollente è passata all'Unione Europea con guerra si pone la domanda: chi ha vinto la tellato turco), dal concludersi della para- la suddivisione in numerosi paragrafetti, la missione civile Eulex che dovrebbe inse- guerra? bola di Hoxha in Albania al colpo di stato malgrado la non sempre impeccabile scel- gnare ai kosovari lo stato di diritto e invece JULJAN PAPAPROKO N11 L'INDICE 45

•• DEI LIBRI DEL MESE ^^

Erasmo da Rotterdam, "MLHI PLACET CON- no, l'autore aggiunge (per il Cinquecento) nella sua visione d'insieme e utilizzati per poco dinamica e votata a una politica di CORDIA". LETTERE SULLA RIFORMA, a cura di quello di Francesco Guicciardini, dedican- precisi fini politici. Pure, alla capacità di as- basso profilo pubblico. Mentre le difficoltà •ieo Giacomo Moro, voi. I (1516-1520), pp. 375, do un lungo capitolo all'analisi dei Ricordi sorbire atmosfere d'opinione, traducendole di riconversione portano alla chiusura di €35 e voi. II (1521-1522), pp. 400, €35, Ara- come esempio di scrittura ispirata alle "for- in parole d'ordine efficaci, non corrispon- numerosi impianti, specie nel settore me- So gno, Torino 2010 me brevi e gnomiche" della tradizione clas- deva una compiuta coerenza ideale. Si talmeccanico, Roma soffre un forte au- O sicistica. L'indagine non si limita però ai prenda, ad esempio, l'idea di nazione. Il mento della disoccupazione e vive, simil- so Benemeriti sono questi volumi, innanzi- maggiori, ma a essi affianca un vasto re- patriota genovese aveva una concezione mente al Nord del paese, un'intensa sta- tutto perché colmano una lacuna nel pano- pertorio di testi meno noti, formando una volontaristica della nazione: più che il lega- gione di agitazioni operaie, ben ricostruita GQ rama editoriale italiano: il gigantesco epi- "tipologia della biblioteca morale" e trac- me di sangue, vale la coscienza di appar- dall'autrice. Sono proprio queste vertenze stolario di Erasmo è del resto una delle te- ciando l'orizzonte medio dei trattati sul tenere a una comunità. La sua concezione a offrire la prova forse più convincente stimonianze più preziose sulla cultura eu- comportamento: un non è però lineare. dell'esistenza, nella fase postbellica, di un ropea del primo Cinquecento e ha accom- genere ben presente Come ricorda oppor- tessuto industriale non trascurabile, che pagnato l'intera esistenza dell'umanista. neH"'officina" dell'edi- tunamente Belardelli, all'inizio degli anni cinquanta saprà ri- Se la mole dell'opera ha permesso, in que- toria rinascimentale. nell'idea nazionale di prendersi, aprirsi a nuovi comparti e av- sto caso, solo una selezione del carteggio Quest'apertura a tutto Mazzini c'è una mi- viarsi, non senza contraddizioni, verso il scela di scelta popo- "miracolo economico". (altri volumi seguiranno), la scelta del tema campo apparenta la GQ è molto felice: i rapporti con la Riforma e in- ricerca di Quondam lare e di intenzionalità ROBERTO GIULIANELLI nanzitutto con Lutero, qui puntualmente alla Crestomazia italia- divina, "di determini- documentati dalle lettere tradotte con il te- na di Leopardi, al suo smo e libertà". Questo sto latino a fronte, sono infatti centrali nella interesse per la tradi- miscuglio, che è certo carriera di Erasmo e lo hanno anzi stimola- zione del discorso eti- un difetto dal punto di Francesca Fauri, IL PIANO MARSHALL E L'I- to a raccogliere i suoi testi epistolari a par- co, ma anche al risen- vista logico (e anche TALIA, pp. 276, €22, il Mulino, Bologna 2010 tire dal 1515. Fin dai primi contatti indiretti, timento civile del gran- ideologico), è però un l'umanista olandese diede prova di pru- de poeta ottocente- pregio dal punto di vi- Rispetto alla politica di aiuti all'Europa denza nei confronti di Lutero e della conte- sco. Non a caso, nella sta politico. Infatti, inaugurata nel 1941 dagli Stati Uniti con il stazione dell'ordine ecclesiastico ufficiale. sua conclusione, il cri- proprio in questa ap- Lend-lease Bill, e proseguita con l'Unrra, il Pur non condividendone le posizioni estre- tico moderno cita uno parentemente incon- Piano Marshall ha notoriamente rappre- me, egli proclamò tuttavia la necessità di dei Pensieri leopardia- grua mescolanza tra sentato un netto salto di qualità. Varato nel una libera espressione e discussione delie ni, accennando così alla possibilità che volontarismo e missione divina sta il segre- 1948, lo European Recovery Program nuove idee, nell'interesse della fede cristia- queste indagini sull'etica abbiano una cor- to dell'alchimia mazziniana, che spiega la (Erp) si sostanziò in aiuti funzionali a una na. Questo gesto di apertura fu immediata- rispondenza sul piano del nostro impegno risonanza della sua azione nei decenni di rapida ricostruzione dei paesi coinvolti mente strumentalizzato dai seguaci e dagli di oggi: "Il mondo parla costantissimamen- preparazione ai Risorgimento. nella seconda guerra mondiale, aiuti che te in una maniera et opera costantissima- avversari di Lutero, che lo interpretarono e MAURIZIO GRIFFO contribuirono anche al riavvio della produ- propagandarono come un arruolamento mente in un'altra (...) sarebbe impresa de- zione statunitense, oltre che a rendere nelle file della Riforma. Erasmo, invece, gna del nostro secolo quella di rendere la l'Europa occidentale partner commerciale che aveva a cuore soprattutto la buona vita finalmente un'azione non simulata ma privilegiato dell'America, nonché sua al- sorte della cultura umanistica, raccoman- vera, e di conciliare per la prima volta al Grazia Pagnotta, ROMA INDUSTRIALE. TRA DO- leata nel quadro della montante Guerra da più volte la moderazione a entrambe le mondo la famosa discordia tra i detti e i fat- POGUERRA E MIRACOLO ECONOMICO, pp. 304, fredda. Fauri ripercorre il percorso che ti (...) e chiamare una volta le cose coi no- parti affinché si possa cogliere il "frutto" € 15, Editori Riuniti, Roma 2010 guidò a questo programma di interventi, della "verità". E in nome di questa superio- mi loro". non mancando inoltre di rilevare come, re ricerca si rifiuta, sempre più apertamen- negli stessi anni, gli Stati Uniti giocarono (R.R.) Roma indolente. Roma parassita. Roma te con il passare degli anni, di prendere sede d'elezione di un terziario per nulla un ruolo determinante nell'avvio del pro- parte alle polemiche. Proprio questa scelta avanzato, quello ministeriale, paradigma cesso di integrazione continentale che nel difficile, ispiratrice di tanti scritti erasmiani di inefficienza burocratica ed economica. 1957 avrebbe condotto alla nascita della e di una speranza (vana) di comune con- Comunità economica europea. Il focus di Giovanni Belardelli, MAZZINI, pp. 261, € 16, Risultato di un'approfondita ricerca, il li- senso nella verità evangelica, ha suggerito il Mulino, Bologna 2010 bro di Grazia Pagnotta aiuta a esorcizza- questo saggio è puntato, tuttavia, sul no- al curatore di questi preziosi volumi il titolo re luoghi comuni come questi, che nel No- stro paese. Muovendo dall'analisi dei Mihi placet concordia. maggiori settori industriali all'indomani del Nell'immaginario popolare Mazzini, più vecento hanno trovato accoglienza non conflitto, l'autrice si sofferma su alcuni tor- RINALDO RINALDI che un padre della patria, è un'icona sbia- solo in larga parte dell'opinione pubblica, nanti dell'economia italiana del dopoguer- dita. Questo è certo il frutto della crisi dell'i- ma anche nel ceto politico e fra non pochi ra (i problemi del lavoro, la politica mone- dea di nazione di cui si parla da anni, ma è studiosi. Al termine del secondo conflitto taria di Einaudi, il fallimento di esperimenti anche il portato di una lontananza epocale. mondiale si perpetua, in Italia, l'immagine finanziari come il Fondo per l'industria FORMA DEL VIVERE. L'E- L'atmosfera romantica in cui Mazzini si di una capitale deindustrializzata. A ciò Amedeo Quondam, meccanica ecc.), per giungere alla descri- formò risulta non solo discosta temporal- contribuiscono, soprattutto, la debordante TICA DEL GENTILUOMO E I MORALISTI ITALIA- zione dettagliata della macchina organiz- mente, ma distante emotivamente. Per col- presenza di un'edilizia che pare non con- NI, pp. 640, € 44, il Mulino, Bologna 2010 zativa del Piano Marshall, della distribuzio- mare questo iato torna utile questo libro di cedere spazio ad altri rami produttivi e la ne dei grants and toans (regali e prestiti) Per reagire alla "marginalizzazione" del- Giovanni Belardelli. Mostrando una padro- strategia adottata dalla Democrazia cri- stiana, che di Roma intende privilegiare la all'Italia e dell'impiego, da parte del gover- l'etica nei recenti studi sull'età moderna, il nanza delle fonti primarie e muovendosi no De Gasperi, dei "fondi di contropartita" libro dedica uno "sguardo archeologico" con sicurezza nella sovrabbondante lette- sola leadership cultural-religiosa. Sebbe- ne già all'indomani della Grande guerra derivanti dalla vendita dei beni offerti dagli proprio ai "nostri moralisti classici": ai gran- ratura secondaria, l'autore traccia un ritrat- l'Ostiense avesse accolto la prima zona Stati Uniti. A fianco di queste considera- di scrittori che, nella cultura di Antico Regi- to essenziale del patriota genovese, in cui i industriale della città (la seconda sarebbe zioni corre il rapporto fra l'Erp e la grande me, hanno studiato il comportamento indi- profili concettuali si integrano perfettamen- stata istituita dal fascismo presso Tor Sa- impresa italiana, all'interno del dibattito viduale e sociale, segnalando le contraddi- te con l'analisi più propriamente politica. pienza) e negli anni quaranta il Partito co- accesosi intomo a un'economia nazionale zioni o le discrepanze fra le "norme" e i mo- Mazzini era un grande metabolizzatore, in munista prema, marxisticamente, per un da tenere avvinta, secondo alcuni, alla delli etici da una parte, e le "pratiche" ano- grado di assorbire tendenze e orientamen- rapido sviluppo del "secondario", l'indu- consunta diade agricoltura/industria "na- male o amorali dall'altra. Ai nomi dei pio- ti di pensiero con cui entrava in contatto. stria sembra restare sullo sfondo, anche a turale", oppure da instradare, secondo al- nieri tre-quattrocenteschi, da Francesco Tuttavia, questa capacità di mutuare idee causa di un'imprenditoria abituata a ope- tri, verso una decisa modernizzazione. Petrarca a Leon Battista Alberti, da Pietro non si risolveva in un eclettismo confuso, rare sotto l'ombrello dello stato, dunque Paolo Vergerio a Giovanni Gioviano Ponta- perché gli stimoli esterni erano sussunti (R.G.)

Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia, BANDITI ma ha altresì impedito che ai cosmonauti periti nello spazio Un ulteriore aspetto interessante in questo libro è costi- DELLO SPAZIO. DOSSIER SPUTNIK 2, pp. 362, €20, Vita- venisse ritagliato un piccolo spazio nella storia. tuito dalla presenza continua di elementi di vita quotidiana lità, Torino 2010 Gli autori, tra le righe di questo spaccato di vita, lasciano di quegli anni, contenuti nei numerosi flashback di ogni ca- trasparire la loro esuberante personalità che, pur non priva pitolo, che diventano parte fondamentale della struttura Questo libro, seguito del precedente Dossier Sputnik, di un certo egocentrismo, ne conferma indubbiamente tutta del libro, e che offrono, a chi è nato dopo, una genuina te- Questo il mondo non lo saprà, del 2007, ripercorre le vi- la loro genialità. L'intercettazione delle comunicazioni ra- stimonianza sugli usi e costumi dell'epoca e sull'importan- cende di due radioamatori studenti in medicina (Achille e dio tra la navicella Mercury di John Glenn e il centro di za dell'unità familiare. Giovanni Battista appunto) che, dalla fine degli anni cin- ascolto della Nasa ne rappresenta l'esempio più calzante: in In ultima analisi, i contenuti trattati nel libro risultano quanta fino allo sbarco sulla luna, riempirono le cronache quell'occasione, infatti, l'ente spaziale americano aveva essere veritieri e non mendaci, come la ragion di stato di dei quotidiani grazie alle loro mirabolanti intercettazioni mantenuto top secret le frequenze di trasmissione costrin- Mosca vorrebbe; tuttavia, proprio sulle questioni più deli- dei lanci spaziali statunitensi e soprattutto sovietici. Pro- gendo i fratelli Judica Cordiglia a ricavarle da una fotogra- cate e misteriose i fratelli Judica Cordiglia mantengono prio per questo di lì a poco saranno ribattezzati dai sovie- fia, fornita loro dallo Informations Service, in un tono leggero e non incalzante, che non consente loro tici, in particolare dagli organi ufficiali di stampa e dai cui una squadra di sommozzatori sta compiendo il recupero di chiudere una volta per tutte la partita con Mosca. La ra- vertici del programma spaziale, "i banditi dello spazio". di una Mercury. L'idea è semplice, eppure di una genialità gione di questa scelta è probabilmente legata alla neutra- Dal punto di vista dell'analisi della Guerra fredda, risul- sorprendente: ricavare l'esatta lunghezza dell'antenna della lità politica, o di non allineamento, nei confronti dei due tano di particolare interesse le trascrizioni delle intercetta- navetta che compare nella fotografia (a cui è associato un de- blocchi da parte degli autori, il cui solo motivo di attrito zioni di alcuni lanci effettuati dall'Unione Sovietica che si terminato range di frequenza) attraverso la misura dell'in- con la Russia ha origine nell'ostinata volontà di Mosca di sono conclusi in tragedia e dei quali il mondo non ha in ef- dice bizigomatico sul viso del sommozzatore (che corrispon- negare l'evidenza di alcuni episodi avvenuti in epoca so- fetti saputo nulla. Tale segretezza ha, sì, impedito che la su- de al numerario per le proporzioni del corpo umano nel di- vietica. periorità missilistica e spaziale sovietica venisse intaccata, segno artistico) e riportandolo empìricamente sull'antenna. ANDREA STRATTA jHHf N N LIND,CE « •• DEI LIBRI DEL MESE ••

L'ARCHITETTURA COME TESTO E LA FIGURA DI gresso Ciam ( The Heart of the City) e ha tro la quale il piano è dedotto da un'idea e COLIN ROWE, a cura di Mauro Marzo, pp. 271, pubblicato un paio di raccolte di scritti. della società, come dovrebbe essere, in DIREZIONE ^ Mimmo Cdndito (direttore) €39, Marsilio, Venezia 2010 Ma senza interruzione ha utilizzato la modo netto, senza sfumature, con un for- minimo. candito® lindice. net s scrittura come espressione del suo pen- te sentimento dell'omogeneità culturale Mariolina Berlini (vicedirettore) HO Anthony Vidler richiama la posizione di siero, sempre interrogandosi sull'architet- della modernità. Una posizione che si Aldo Fasolo (vicedirettore) HO Colin Rowe quando tratta di come il fram- tura del XX secolo, sul suo ridefinirsi nel costruisce su temi definiti che trovano i REDAZIONE ^ mento compare nel moderno: entro una tempo, su temi, scontri e polemiche, sul- loro soggetti tipizzati nei processi di tra- Monica Bardi HO fondamentale distinzione: da un lato come l'emergere di problematiche destinate a sformazione urbana (la qualità urbana e [email protected], • iO utopia, dall'altro per il suo uso come uten- permanere. Nel dicembre dello sorso an- la figura dell'abitante; la rendita fondiaria Daniela Innocenti ^ sile, arma, strumento da taglio che apre no (per il centenario della nascita) è stato e quella dello speculatore tra il ritratto daniela.innocenti @lindice.net, voragini nel tessuto apparentemente conti- dedicato a Rogers un convegno, promos- del palazzinaro di Alberto Sordi e il Dra- Elide La Rosa elide. larosa®lindice. net, sj nuo della città. Da un lato Colin Rowe, ap- so dalla Facoltà di Architettura civile di Mi- cula dì lan Sinclair). Figure che suggeri- ÌL Tiziana Magone, redattore capo punto, dall'altro le schegge aguzze di lano, a testimonianza di una ripresa degli scono possibilità di spiegazioni univoche tiziana.magone®lindice.net, Coop Himmelblau. Come dire che sulla rot- studi che potrà avvantaggiarsi di questa dei processi di trasformazione urbana e Giuliana Olivero tura della continuità si possono intrecciare raccolta dei suoi scritti. del funzionamento del mercato, espun- giuliana.olivero®lindice.net, storie molto diverse ed è bene fare atten- (C.B.) gendo da essi anomalie, paradossi, ef- Camilla Valletti zione. Quella di Colin Rowe e del suo testo fetti non voluti. Riconducendoli a rappor- Camilla.valletti®lindice.net più famoso, scritto con Fred Koetter, Colla- ti di forze e all'iniquità dei meccanismi COMITATO EDITORIALE ge City (The Mit Press, Cambridge 1978) è redistributivi. Questa posizione ha una Enrico Alleva, Arnaldo Bagnasco, Andrea una storia nota. L'architetto, allievo dello Vittorio Gregotti, TRE FORME DI ARCHITET- vocazione storica e moralistica: una sto- Bajani, Elisabetta Bartuli, Gian Luigi Beccaria, Cristina Bianchetti, Bruno Bongiovanni, Guido storico Rudolf Wittkower fa parte del grup- TURA MANCATA, pp. 124, € 10, Einaudi, Tori- ria limitata a poche figure e poche espe- Bonino, Giovanni Borgognone, Eliana Bou- po di docenti di composizione presso il rienze. In fondo, il meccanismo base è O no 2010 chard, Loris Campetti, Andrea Casalegno, En- College of Architecture dell'Università del ancora quello studiato da Bernardo Sec- rico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Alberto co Texas (i cosiddetti Texas Rangers). L'ipo- Nel precedente libro, che voleva con- chi negli anni ottanta, quello del "raccon- Cavaglion, Mario Cedrini, Anna Chiarloni, tesi sulla quale lavora è che sia possibile in trastare il facile pamphlet di Franco La to urbanistico" (Einaudi, 1985), dove po- Sergio Chiarloni, Marina Colonna, Alberto architettura sostituire la linearità con la so- Cecia sulla "fine dell'architettura" (Con- litica è trattare argomenti politici, schie- Conte, Sara Cortellazzo, Piero Cresto-Dina, Lidia De Federicis, Piero de Gennaro, Giusep- vrapposizione. Le Corbusier più Palladio tro la fine dell'architettura, Einaudi 2008; rarsi contro e militare per una causa. Lo pe Dematteis, Tana de Zulueta, Michela di (come nel saggio pubblicato, ventisetten- dimostra bene l'ultimo capitolo che, con cfr. "L'Indice", 2009, n. 3), Vittorio Gre- Macco, Giovanni Filoramo, Delia Frigessi, An- ne, su "The Architectural Rewiew"). Inven- gotti si chiedeva come può oggi una pra- una vena di pessimismo, presenta alcu- na Elisabetta Galeotti, Gian Franco Gianotti, tando un principio compositi- tica artistica sopravvivere ne proposte in materia di governo del Claudio Gorlier, Davide Lovisolo, Giorgio Luz- vo comune a opere lontane alla morte delle grandi alter- territorio che si tengono in un insieme zi, Danilo Manera, Diego Marconi, Franco tra loro ideologicamente, nel native, del sogno della dura- coerente e concretamente operativo. Marenco, Walter Meliga, Gian Giacomo Migo- ne, Anna Nadotti, Alberto Papuzzi, Franco tempo, nello stile, nelle forme. ta, della perdita della totalità Avanzate per facilitare la discussione e Pezzini, Cesare Piandola, Telmo Pievani, Pier- L'architettura poteva essere la creazione di un'opinione pubblica e alla fine della storia. Ridi- luigi Politi, Nicola Prinetti, Luca Rastello, Tul- portata fuori dal suo tempo, segnando ancora una volta informata, senza troppe illusioni sulle at- lio Regge, Marco Revelli, Alberto Rizzuti, criptata nelle su parti e nella il centro della sua riflessione tuali condizioni delle forze politiche di Gianni Rondolino, Franco Rositi, Lino Sau, sua logica aggregativa. Su di questi anni. Che è anche governo e opposizione, ma nemmeno su Domenico Scarpa, Rocco Sdarrone, Giuseppe questa intuizione costruisce il centro di quest'ultimo li- quelle che si ritengono essere le disposi- Sergi, Stefania Stafutti, Ferdinando Taviani, Collage City, un libro che ha bro, il quale vorrebbe rac- zioni e le aspirazioni della maggioranza Mario Tozzi, Gian Luigi Vaccarino, Massimo avuto una grande influenza dei cittadini. Vallerani, Maurizio Vaudagna, Anna Vi acava, contare, scrive l'autore in Paolo Vineis, Gustavo Zagrebelsky negli studi architettonici e ur- apertura, tre forme di rinun- (C.B.) SITO bani. La Scuola di dottorato cia: la rinuncia al disegno di www.lindiceonline.com dello luav di Venezia ha orga- modificazione del presente a cura di Carola Casagrande nizzato nel 2008 un conve- come confronto critico con il e Federico Feroldi federico.feroldi®lindice.net gno sulla figura di Colin Rowe contesto; la rinuncia alla ca- "QUALI COSE SIAMO". ILI TRIENNALE DESIGN EDITRICE e sul tema dei rapporti tra pacità di vedere piccolo, progettazione e storia. Il volu- MUSEUM, a cura di Alessandro Mendini, coor- L'Indice Scarl con precisione, tra le cose; Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del me pubblicato da Marsilio dinamento di Silvana Annichiarico, pp. 478, * la rinuncia alla durata dell'o- 17/10/1984 raccoglie gli interventi di Lu- € 60, Electa, Milano 2010 ff pera di architettura come PRESIDENTE cano Semerani, Alessandra /^J metafora di eternità. Per ri- Gian Giacomo Migone Fino alla metà del Novecento circa il Ponte, Peter Eisenman, Moni- spondere a queste tre rinun- disegno dell'oggetto nel mondo indu- CONSIGLIERE ca Centanni, Katia Mazzuc- ce è necessario ritrovare la Gian Luigi Vaccarino striale era parte di un processo proget- co, Francesco Benelli, Séba- condizione dell'architettura tuale unitario delle forme (dall'oggetto COMITATO DI GESTIONE stien Marot, Marco Biraghi, Bernardo Sec- nel presente. "Tornare sulla terra". Il riferi- Federico Feroldi, Daniela Innocenti, alla città), per mezzo delle nuove capa- chi, Robert Maxwell, Alberto Ferlenga, Lu- mento a Ludwig Binswanger non è dun- Gian Giacomo Migone, Stefano Schwarz cità offerte dall'industria, nell'obiettivo di ca Ortelli e la postfazione di Mauro Marzo. que solo nel titolo ( Tre forme di esistenza DIRETTORE RESPONSABILE dare significato e ragione collettiva al mancata, Il Saggiatore, 1964) e costitui- Sara Cortellazzo CRISTINA BIANCHETTI sce uno sfondo inusuale, quanto preciso, valore d'uso dell'oggetto. Questi principi REDAZIONE via Madama Cristina 16, per ridisegnare quella fondamentale con- e questi fondamenti sono stati poi radi- 10125 Torino traddizione tra omogeneità di valori e ri- calmente ribaltati, come un'ampia lette- ratura sul design si è incaricata di mo- tel. 011-6693934, fax 6699082 vendicazione della singolarità che è pro- UFFICIO ABBONAMENTI Ernesto N. Rogers, ARCHITETTURA, MISURA E strarci, fino a porre al centro un'idea va- pria dell'architettura contemporanea. In tel. 011-6689823 (orario 9-13). GRANDEZZA DELL'UOMO. SCRITTI 1930-1969, campo è un'idea psicoanalitica dell'archi- ga quanto estesa di creatività. Una di abbonamenti@lindice. net a cura di Serena Maffioletti, pp. 1048, 2 voli, tettura. La percezione di un rischioso sta- quelle idee che (insieme a molte altre: UFFICIO PUBBLICITÀ € 80, Il Poligrafo, Padova 2010 to schizofrenico che si esprime nelle con- spontaneità, autonomia, mobilità, capa- Maria Elena Spagnolo - 333/6278584 trapposizioni tra "stramberie postmoder- cità rizomatica, apertura alla novità) co- [email protected] "La povertà è una vecchia disgrazia de- ne" e omogeneità acquietanti, tra (po- struiscono il "nuovo spirito del capitali- PUBBLICITÀ CASE EDITRICI gli uomini, ma da poco tempo si sa dav- tremmo aggiungere) un discorso sulla smo", per usare la locuzione di sapore Argentovivo srl, via De Sanctis 33/35, 20141 Milano vero che essa è un male da cui dobbiamo città che ha espunto contrasti e conflitti e weberiano introdotta da Boltanski e tel. 02-89515424, fax 89515565 liberarci: e così, da poco tempo si sa dav- il carattere ansiogeno delle decisioni che Chiappello: la tenuta e la durabilità dei www.argentovivo.it vero che cosa debba essere una casa". la riguardano. Laddove l'ansia deriva dal- modi di produzione. Ogni mostra impor- [email protected] Così scriveva su "Il Politecnico" Rogers il la scissione con l'autorità (ormai sgretola- tante sul design, come quella di cui si DISTRIBUZIONE 20 ottobre 1945. Si potrebbe dire che in ta) della conoscenza. Queste forme della parla in questo libro, costituisce l'occa- So.Di.P., di Angelo Patuzzi, via Bettola 18, quei mesi la tensione attorno ai problemi schizofrenia potrebbero certo distruggere sione per capire meglio questo ribalta- 20092 Cinisello (Mi) abitativi dettava a molti accorati appelli. le nostre discipline, ma, suggerisce Gre- mento che porta al centro la creatività tel. 02-660301 Joo Distribuzione, via Argelati 35, 20143 Ma qui c'è qualcosa di più. Il problema di gotti, potrebbero forse anche essere con- come inseguimento della novità. Per Milano come una città giusta si ridefinisca a par- siderate un'opportunità nella difficile con- metterlo alla prova; eventualmente rifiu- tel. 02-8375671 tire dalla soddisfazione dei bisogni dell'in- dizione del presente. tarlo. Come sembra fare in apertura Sil- VLDEOIMPAGINAZIONE GRAFICA dividuo (il titolo dello scritto, Una casa a vana Annichiarico, laddove afferma co- la fotocomposizione, ciascuno, è di Gian Luigi Banfi). È (espli- (C.B.) me sia "nell'uso che sta scritto il destino via San Pio V15, 10125 Torino citarsi di un legame architettura e società, delle cose". Le prospettive aperte con STAMPA per come poteva ridefinirsi entro uno questa III Triennale del Design Museum, Medigraf S.p.A. - Stab. di Roma - So.Gra.Ro. sfondo riformista. Questo articolo fa ora affidata ad Alessandro Mendini, gli ac- (via Pettinengo 39, 00159 Roma) il 27 ottobre 2010 parte della raccolta curata da Serena Giuseppe Campos Venuti, CITTÀ SENZA CUL- costamenti spesso imprevisti, poetici, RITRATTI Maffioletti: un repertorio degli scritti di Ro- banali e colti che egli ha immaginato, TURA. INTERVISTA SULL'URBANISTICA, a cura Tullio Pericoli gers editi e inediti, provenienti quasi per di Federico Oliva, pp. 192, € 12, Laterza, Ro- permettono di riformulare da capo le do- DISEGNI intero nell'archivio BBPR, ordinati cronolo- ma-Bari 2010 mande: che cosa è il design italiano? Franco Matticchio gicamente dal 1930 al 1969 (con un'ulti- come è in grado di aprire una riflessione L'Indice usps # (008-884) is published ma parte dedicata ad alcune figure in- Oggetto di questa intervista è la città e sul nostro essere quel che siamo? i suoi monthly far € 100 by L'Indice Scarl, Via fluenti: Maestri e amici). L'antologia è pre- l'urbanistica italiana nelle posizioni di appunti e il testo di apertura, intitolato Madama Cristina 16, 10125 Torino, Italy. Distributed in the US by: Speedimpex USA, ceduta da una memoria di Lodovico Bar- Giuseppe Campos Venuti. Il dialogo è Quali cose siamo e costruito su undici Inc. 35-02 48th Avenue - Long Island City, biano di Belgiojoso e un saggio introdutti- condotto da Federico Oliva, che una lun- brevi note datate, spiegano le ipotesi e i NY 11101-2421. Periodicals postage paid vo della curatrice. Rogers ha scritto un so- ga esperienza di scrittura e pianificazio- caratteri di un'esposizione il cui obiettivo at L1C, NY 11101-2421. lo libro (Gli elementi del fenomeno archi- ne lega a Campos. Un buon interprete è cogliere il legame intimo tra gli ogget- Postmaster: send address changes to: L'indice S.p.a. do Speedimpex -35-02 48th tettonico), pubblicato postumo; ha curato dunque di una posizione nota e rilevante ti e "la vita della gente". Avenue - Long Island City, NY 11101-2421 con Sert e Tyrwhitt gli atti dell'ottavo con- nel campo degli studi urbani in Italia. En- (C.B.) Tutti i titoli di questo numerO

LCIATO, ANDREA - Il libro degli emblemi - Adelphi • FAURI, FRANCESCA - Il Piano Marshall e l'Italia - il RLANDO, FRANCESCO - La doppia seduzione - Ei- Ap. 19 Mulino - p. 45 o naudi - p. 8 AUBRY, GWENAÉLLE - Nessuno - Barbès - p. 39 FERRARI, MARCO ALBINO - La sposa dell'aria - Feltri- nelli - p. 25 FERRARI, PAOLO / MASSIGNANI, ALESSANDRO (A CURA DI) - Conoscere il nemico - Franco Angeli - p. 9 FERRARIO, RACHELE - Regina di quadri - Mondadori - ACIFICO, FRANCESCO - Storia della mia purezza - ACKHAUS, HANS GEORG - Dialettica della forma di p. 36 PMondadori - p. 17 Bvalore - Editori Riuniti - p. 31 FERRONE, VINCENZO - Lezioni illuministiche - Laterza - PAGANINI, GIANNI (A CURA DI) - Moto, luogo e tempo - BAILLY, JEAN-CHRISTOPHE - L'istante e la sua forma - p. 27 Utet - p. 32 Bruno Mondadori - p. 34 FONDAZIONE ARTURO TOSCANINI (A CURA DI) - Verso PAGANO, SIMONA - Un po' di pazienza! - gradoZero - BASSIGNAC, SOPHIE - Gli acquari luminosi - Einaudi - Tosca - GL editore - p. 30 p. 43 p. 39 FOSTER, LINDA / LUPIERI, EDMONDO - Il peccato dei Passaparole - Eks&Tra - p. 41 BELARDELLI, GIOVANNI - Mazzini - il Mulino - p. 45 padri - Effatà - p. 40 PAGNOTTA, GRAZIA - Roma industriale - Editori Riu- BELLOFIORE, RICCARDO / - FINESCHI, ROBERTO (A CURA FRANZINETTI, GUIDO -1 Balcani dal 1878 a oggi - Ca- niti - p. 45 DI) - Marx in questione - La Città del Sole - p. 31 rocci - p. 44 PAVOLINI, LORENZO - Accanto alla tigre - Fandango - BERG, SIBYLLE - Tragitti - Gaffi - p. 39 p. 10 BERTO, FRANCESCO - L'esistenza non è logica - Later- PAZIENZA, ANDREA - Pertini - Fandango - p. 42 za - p. 32 PEIRETTI, FEDERICO - Il matematico si diverte - Longa- BERTONI, CLOTILDE - Letteratura e giornalismo - Ca- nesi - p. 33 rocci - p. 21 IARDINELLI, MEMPO - Gente strana - Manni - PEREC, GEORGES - L'arte e la maniera di affrontare il B0DR0Zid, MARICA - È morto Tito - Zandonai - p. 39 Gp. 22 proprio capo per chiedergli un aumento - Einaudi - BoLAfto, ROBERTO - Amuleto - Adelphi - p. 11 GREGOTTI, VITTORIO - Tre forme di architettura man- p. 20 BOLANO, ROBERTO - Tra parentesi - Adelphi - p. 11 cata - Einaudi - p. 46 PETRIGNANI, SANDRA - E in mezzo il fiume - Laterza - BONFANTE, MARIO - La discarica degli angeli - Mor- GRODZINSKY, YOSEF - All'ombra dell'Olocausto: la p. 24 ganti - p. 41 lotta tra ebrei e sionisti all'indomani della seconda PIZZINORILLI, CLIO - Ritratto di una poltrona - notte- BORGHESI, DIOMEDE - Orazioni accademiche - Ets - p. 19 guerra mondiale - Il Ponte - p. 44 tempo - p. 16 BUCARELLI, PALMA - Cronache indipendenti - De Lu- GUAZZALOCA, GIULIA (A CURA DI) - Sovrani a metà - PRAP, LILA - Dove vanno ì sogni? - Edizioni San Pao- ca - p. 36 Rubbettino - p. 28 lo - p. 43 BURKE, PETER - La storia culturale - il Mulino - p. 36 BUTLER, JUDITH - Parole che provocano - Raffaello Cortina - p. 6 BUTLER, JUDITH - Soggetti di desiderio - Laterza - p. 31 AUSNER, GIDEON - Sei milioni di accusatori - Ei- .UONDAM, AMEDEO - Forma del vivere - il Mulino Hnaudi - p. 44 Q p. 45 HEIN, CHRISTOPHER (A CURA DI) - Rifugiati - Donzelli - p.6 ALLIGARO, ALESSANDRO - Femmine folli - Castel- HODGKINSON, LEIOH - Smìle! - Lapis - p. 43 Cvecchi - p. 40 HOLLINGS, KEN - Benvenuti su Marte - Isbn - p. 12 CAMPOS VENUTI, GIUSEPPE - Città senza cultura - La- HUNT, LYNN - La forza dell'empatia - Laterza - EASONER, JAMES - Il vento del Texas - Meridiano terza - p. 46 p. 29 RZero - p. 40 CARRINO, LUIGI ROMOLO - Istruzione per un addio - RICHARDSON, JUSTIN / PARNELL, PETER - E con Tango Azimut - p. 41 siamo in tre - Junior - p. 43 CAVALLI SFORZA, LUIGI - Lingua e società. Voi. II - RIFKIN, JEREMY - La civiltà dell'empatia - Mondadori - Utet - p. 6 p. 29 CHIAPPORI, ALFREDO - Quanti denti ha il pescatore - NNOCENTI, ROBERTO / PIUMINI, ROBERTO - Casa del ROCHÉ, HENRI-PIERRE - Don Juan - Barbès - p. 20 Mursia - p. 9 Itempo - La Margherita - p. 43 ROGERS, ERNESTO N. - Architettura, misura e gran- CHIARELLI, COSIMO / CIANI, ELISA (A CURA DI) - Nostro ISRAEL, GIORGIO - Il fascismo e la razza - il Mulino - dezza dell'uomo - Il Poligrafo - p. 46 sud di Fosco Maraini - Alinari 24 Ore - p. 35 p. 44 Russo, VINCENZO - Un papà... tuttofare - gradoZero - CICIRELLI, FRANCA - Camilla e il mondo dei giardini - p. 43 La Meridiana - p. 43 CIRILLO, BERSABEA EMILIA - Una terra spaccata - Edi- zioni San Paolo - p. 17 CIULLA, GIUSEPPE / ROMANO, VITTORIO - Lupi nella nebbia - Jaca Book - p. 44 EZERNIK, BOÙIDAR - Europa selvaggia - Edt - p. 44 JJUDICA CORDIGLIA, ACHILLE / JUDICA CORDIGLIA, ANSA, ADRIANO - La speranza del testimone - il me- COOPER, DA VE - Ciccia, una predilezione per Tina - langolo - p. 18 Comma 22 - p. 42 GIOVANNI BATTISTA - Banditi dello spazio - Vitalità - S p. 45 SCHOLL, SUSANNE - Ragazza della guerra - Voland - CRUCHAUDET, CHLOÉ - Groenlandia Manhattan - Co- p. 21 conino Press - p. 42 SEDITA, GIOVANNI - Gli intellettuali di Mussolini - Le Lettere - p. 27 STARNONE, DOMENICO - Fare scene - minimum fax - p. 17 LEMPERER, VICTOR - E così tutto vacilla - Libri 'ELIA, GIANNI - Trentennio - Einaudi - p. 18 K Scheiwiller - p. 21 DDE IANNI, NICOLA - Il ministro soldato - Rubbetti- no - p. 26 DEL BUONO, ORESTE - L'antimeridiano - Isbn - p. 15 ANIGUCHI, JIRÒ - Uno zoo d'inverno - Rizzoli Li- DEXTER, COLIN - L'ultima corsa per Woodstock - Sel- Tzard - p. 42 lerio - p. 40 UCAS, BRIDGES, E. - L'ultimo confine del mondo - TASSI, LORIS / DE LAURENTIS, ANTONELLA (A CURA DI) - DHANVANT SHANGHVI, SIDDHARTH - I fenicotteri di L Einaudi - p. 24 Bombay - Garzanti - p. 23 Inchiostro di sangue - Arcoiris - p. 40 TATAFIORE, ROBERTA - La parola fine - Rizzoli - DONAGGIO, ENRICO / Guzzi, DIEGO - A giusta distanza - l'ancora del mediterraneo - p. 44 p. 18 TELLKAMP, UWE - La torre - Bompiani - p. 22 DRAKULLE, SLAVENKA - La gatta di Varsavia - Baldi- ni Castoldi Dalai - p. 39 TOTA, ALESSANDRO - Yeti - Coconino Press - p. 42 ARGOZZI, MARIASTELLA (A CURA DI) - Palma Bu- TRANFAGLIA, NICOLA - Vita di Alberto Pirelli - Einau- DUMAS, ALEXANDRE - Il conte di Montecristo - Don- Mcarelli - Electa - p. 36 di - p. 26 zelli - p. 25 MARI, MICHELE - Rosso Floyd - Einaudi - p. 16 MARZO, MAURO (A CURA DI) - L'architettura come te- sto e la figura di Colin Rowe - Marsilio - p. 46 MASINI, BEATRICE - Bambini nel bosco - Fannucci - p. 43 L KHALIL, ZENA - Beirut, I love you - Donzelli - p. AN NIEKERK, MARLENE - La via delle donne - Ne- 23 MENDINI, ALESSANDRO (A CURA DI) - "Quali cose sia- E mo" - Electa - p. 46 Vri Pozza - p. 23 ENZENSBERGER, HANS MAGNUS - Josefine e io - Einau- VERUCCI, GUIDO - L'eresia del Novecento - Einaudi - di - p. 41 MORELLO, PAOLO - La fotografìa in Italia - Contrasto Due - p. 34 p. 28 ERASMO DA ROTTERDAM - "Mihi placet concordia". VORPSI, ORNELLA - Bevete cacao Van Hounten! - Ei- Lettere sulla Riforma - Aragno - p. 45 naudi - p. 41

ODIER, CHARLES - Crimini letterari - duepunti - p acce da straniero - Bruno Mondadori - p. 35 N40 F FANELLI, GIOVANNI - Storia della fotografia di ar- Non è un caso che sia successo. Storie editoriali di be HITE, EDMUND - Ragazzo di città - Playground chitettura - Laterza - p. 35 st seller - Educatt - p. 2 w p. 22 TORINO+PIEMONTE

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CASTELLO DI RIVOLI MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA EXHIBITION, EXHIBITION MANICA LUNGA, SPECIAL PROJECT Rivali, 21.09.2010-09,01.2011

PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI FONDAZIONE MERZ CHINA POWER STATION MARIO MERZ ARTE CONTEMPORANEA CINESE DALLA COLLEZIONE ASTRUP FEARNLEY PAGEANTRY OF PAINTING CORTEO DELLA PITTURA Torino, 07.11.2010-27.02.2011 Torino, 12.05.2010 14.11 2010

GAM GALLERIA CIVICA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUOENGO TORINO OSVALDO LICINI MODERNIKON LUCI D'ARTISTA I CAPOLAVORI ARTE CONTEMPORANEA DALLA RUSSIA INSTALLAZIONI LUMINOSE PER LE VIE DELLA CITTÀ Torino, 24.10.2010-31.01.2011 Torino, 23.09.2010-27.02.2011 Novembre 2010-Giugno 2011

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