Merchant Ivory
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presenta QQuueellllaa sseerraa ddoorraattaa un film MERCHANT IVORY diretto da JAMES IVORY tratto dal romanzo di Peter Cameron “Quella sera dorata” pubblicato in Italia da Adelphi uscita: 8 ottobre 2010 Distribuzione Ufficio stampa Teodora Film Nicoletta Billi www.teodorafilm.com [email protected] Tel: 06.80693760 CAST TECNICO Regia James Ivory Produzione Paul Bradley, Pierre Proner Sceneggiatura Ruth Prawer Jhabvala (Tratto dall’omonimo romanzo di Peter Cameron) Fotografia Javier Aguirresarobe Musica Jorge Drexler Montaggio John David Allen Scenografia Andrew Sanders Costumi Carol Ramsay Produttore esecutivo Diana Frey Produzione Merchant-Ivory Productions Origine USA 2010, The City of Your Final Destination Formato e durata 35mm – colore – 1.85:1 – Dolby SRD – 118’ CAST ARTISTICO Anthony Hopkins Adam Gund Laura Linney Caroline Gund Charlotte Gainsbourg Arden Langdon Omar Metwally Omar Razaghi Hiroyuki Sanada Pete Alexandra Maria Lara Deirdre Norma Aleandro Signora Van Euwen Ambar Mallman Portia Norma Argentina Alma Luciano Suardi Dottor Pereira - 2 – IL FILM Quella sera dorata segna la 24esima collaborazione della coppia più volte premiata con l’Oscar James Ivory e Ruth Prawer Jhabvala, rispettivamente regista e sceneggiatrice di titoli celeberrimi come Camera con vista, Quel che resta del giorno, Casa Howard. Tratto dal best seller omonimo di Peter Cameron, pubblicato in Italia da Adelphi, il film si avvale di un cast d’eccezione che comprende il premio Oscar Anthony Hopkins, la vincitrice della Palma d’Oro a Cannes Charlotte Gainsbourg e la candidata a tre premi Oscar Laura Linney. Il direttore della fotografia è lo spagnolo Javier Aguirresarobe (Parla con lei, The Others, Vicki Cristina Barcelona), già vincitore di 6 premi Goya, mentre la colonna sonora porta la firma di Jorge Drexler, premiato con l’Oscar per I diari della motocicletta. SINOSSI Omar Razaghi studia all’Università del Colorado e la sua borsa di studio dipende dalla stesura della biografia di Jules Gund, scrittore sudamericano autore di un unico, venerato romanzo. Poiché gli eredi di Gund sono contrari al progetto, Omar viene convinto dalla compagna a raggiungerli nella loro tenuta in Uruguay, per tentare di ottenerne l’approvazione. Al suo arrivo, tuttavia, troverà una serie di situazioni bizzarre e imprevedibili, ordite dagli stravaganti famigliari dello scrittore: Adam, il fratello cinico e raffinato, Caroline, la vedova orgogliosa, e Arden, la giovane amante che da Gund ha avuto una figlia. La presenza del ragazzo finisce per alterare il precario equilibrio della famiglia, facendo riemergere un passato di intrighi e segreti, ma è lo stesso Omar a dover ripensare la propria vita quando nasce l’amore con la bella Arden. “Una commedia dell’arte caustica, frivola, seria e coinvolgente che racconta in maniera toccante, sottile e erotica l’inizio, le esitazioni e i progressi di una storia d’amore. Come ci innamoriamo, come troviamo una casa, e come arriviamo a conoscere o a cambiare noi stessi, sono tutti quesiti che Quella sera dorata si pone abilmente, in questo film caldo e coinvolgente”. (New York Times) “Il film raccoglie molti dei valori più preziosi del cinema di Ivory: una scrittura di grande precisione della sceneggiatrice premio Oscar Ruth Prawer Jhabvala; un cast perfetto guidato da Anthony Hopkins; un incedere letterario e appassionante che coinvolge gli spettatori senza mai compromettere la loro intelligenza; una fotografia e una direzione artistica magnifiche; un’eleganza rara nel cinema contemporaneo, unita a un umorismo arguto e originale. Rispetto ad altre opere del regista il film è inoltre più profondamente toccante e emotivamente avvincente, dall’inizio alla fine. Un trionfo”. (New York Observer) IL LIBRO Pubblicato in Italia da Adelphi nel 2006, “Quella sera dorata” di Peter Cameron è stato un vero caso editoriale, con 80.000 copie vendute e 13 edizioni, oltre all’accoglienza entusiastica della critica. La scelta per il titolo italiano, in accordo con l’autore, è stata quella di riportare in copertina il verso di Santarèm di Elizabeth Bishop, che nel testo introduce la seconda parte. “Quella sera dorata è un piccolo capolavoro dell’arte del romanzo – ha scritto del libro Giuseppe Montesano, sulle pagine di Diario –, raffinatissimo nei meccanismi ma che si legge senza poterlo abbandonare un minuto, pieno di sottigliezza ma capace di raccontare senza indugi, lieve e appassionato. (…) È il piacere della letteratura allo stato puro, leggetelo, perché il piacere è cosa rara”. - 3 – LA MERCHANT IVORY PRODUCTIONS Fondata nel 1961, la casa di produzione Merchant Ivory ha conosciuto negli anni un successo di critica e pubblico sempre crescente, culminato in titoli di enorme popolarità come Camera con vista (1986), Casa Howard (1992) e Quel che resta del giorno (1993), capaci da soli di raccogliere ben 25 candidature agli Oscar e 6 statuette. Premiati nei maggiori festival internazionali, tutti i film della compagnia nascono dalla cooperazione fra tre persone dal talento straordinario, provenienti da culture profondamente diverse: il compianto Ismail Merchant, produttore, nato in India; Ruth Prawer Jhabvala, sceneggiatrice, nata in Germania e laureata in Inghilterra; James Ivory, regista, nato negli Stati Uniti. “È uno strano matrimonio – ebbe a dire Merchant – tra un indiano musulmano, un’ebrea tedesca e un protestante americano: qualcuno ci ha descritto come una divinità a tre teste!” L’eterogeneità delle radici culturali della Merchant Ivory è evidente anche nella vasta gamma di location scelte per i loro film: Delhi, Bombay e Benares; Londra, Parigi e Firenze; New York, il New England e il Texas. Nel corso della loro carriera, i tre compagni di avventure sono riusciti sempre a cogliere in modo perfetto lo spirito e i sentimenti dei luoghi nei quali hanno girato i loro film, raccontando storie ambientate nella Parigi degli anni 1920 o nella Londra Edoardiana, nell’America del XIX secolo o nell’India all’epoca dell’Impero Inglese, fino alla Shanghai prima dell’invasione giapponese. La varietà degli argomenti trattati è pari a quella delle ambientazioni scelte e nel corso degli anni la Merchant Ivory ha esplorato temi come l’India di ieri e di oggi in film quali Il padrone di casa, Racconto di Bombay, e Autobiografia di una principessa; lo scontro tra culture in Shakespeare Wallah, Calore e polvere (in concorso al festival di Cannes 1983), Selvaggi (selezionato per la Quinzaine des Realisateurs, 1972); i conflitti della vita urbana moderna in Quartet (Vincitore a Cannes nel 1981 del premio per la Migliore Attrice a Isabelle Adjani), Roseland, e Schiavi di New York; la battaglia per la scoperta della propria identità ne I Bostoniani (selezionato per la Quinzaine des Realisateurs, 1984), in Camera con vista e Maurice (entrambi in concorso alla Mostra di Venezia). Tra gli ultimi film prodotti dalla compagnia ricordiamo Le Divorce-Americane a Parigi (2002), storia brillante di due sorelle americane (Kate Hudson e Naomi Watts) ambientata nella Parigi dei giorni nostri, e La contessa bianca (2005), primo film occidentale ad essere stato girato interamente in esterni in Cina, con una troupe in maggioranza locale. Quest’ultima scelta testimonia ancora una volta la filosofia della Merchant Ivory, basata sulla continua esplorazione di nuovi luoghi e di nuovi metodi di lavoro, secondo uno spirito artigianale applicato al cinema che continua a mietere successi da ormai quasi 50 anni. - 4 – GLI ATTORI ANTHONY HOPKINS (Adam) Vincitore dell’Oscar per la formidabile interpretazione di Hannibal Lecter ne Il silenzio degli innocenti (1991), Anthony Hopkins ha ricevuto altre tre candidature per Quel che resta del giorno (1993), sempre di James Ivory, Nixon - Gli intrighi del potere (1995) di Oliver Stone e Amistad (1997) di Steven Spielberg. Nato il 31 dicembre del 1937 a Margum, vicino Port Talbot, nel Galles, è l’unico figlio di Muriel e Richard Hopkins. Suo padre è un panettiere e il giovane Anthony studia alla Cowbridge Grammar School. A 17 anni capita per caso in una produzione teatrale amatoriale dell’YMCA e capisce immediatamente di aver trovato la propria strada. Anche grazie alla sua bravura al pianoforte, vince una borsa di studio per il Welsh College of Music & Drama di Cardiff, dove studia per due anni, fino a quando viene invitato a un’audizione con Sir Laurence Olivier, all’epoca direttore del Royal National Theater. Due anni dopo, Hopkins è il sostituto di Olivier in Dance of Death di Strindberg. Nel 1967 debutta sul grande schermo interpretando Riccardo Cuor di Leone ne Il leone d’inverno, accanto a Peter O’Toole e Katherine Hepburn, ruolo per il quale ottiene una candidatura al BAFTA come Migliore Attore. Diviso tra le due sponde dell’Atlantico, nel corso degli anni Settanta lavora spesso con Richard Attenborough (Gli anni dell'avventura, Quell’ultimo ponte e Magic – Magia) o grandi maestri come Robert Wise (Audrey Rose), anche se il grande pubblico lo ricorda soprattutto in uno dei primi capolavori di David Lynch, The Elephant Man (1980). Grazie agli adattamenti televisivi dell’Otello shakespeariano e de Il gobbo di Notre Dame di Victor Hugo, in patria diventa una vera e propria star, status confermato da pellicole come 84 Charing Cross Road di David Hugh Jones e Amore e rabbia di Mike Newell. La consacrazione internazionale arriva tuttavia con il premio Oscar per Il silenzio degli innocenti (1991), a cui segue un momento d’oro per Hopkins, che diventa uno degli attori più richiesti del mondo. Tra i titoli maggiori di quegli anni ci sono due capolavori della Merchant Ivory, Casa Howard (1992) e Quel che resta del giorno (1993), Dracula di Bram Stoker (1992) di Francis Ford Coppola, Nixon - Gli intrighi del potere (1995) di Oliver Stone, Vento di passioni (1994) di Edward Zwick, Surviving Picasso (1996), ancora di Ivory, Amistad (1997), di Steven Spielberg. Hopkins interpreta nello stesso periodo anche diversi blockbuster di successo (La maschera di Zorro, Vi presento Joe Black, Instinct – Istinto primordiale, Alexander), ma anche film più rischiosi o originali come il Titus di Julie Taymor o l’adattamento cinematografico del romanzo di Philip Roth La macchia umana, con Nicole Kidman.