REGIONE PROVINCIA DI FRIULI DI POLCENIGO

VENEZIA-GIULIA

PIANO COMUNALE DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Legge 26 ottobre 1995 n. 447 Legge Regionale 18 giugno 2007 n.16

ADOZIONE: DELIBERA C.C. n. DEL APPROVAZIONE: DELIBERA C.C. n. DEL

Relazione Tecnica

Committente Redazione

c/o Parco Scientifico Tecnologico VEGA Piazza Plebiscito, 1 ed. Auriga - via delle Industrie, 9 33070 Polcenigo (PN) 30175 Marghera (VE) Tel. 0434 7400 www.eambiente.it; [email protected] Tel. 041 5093820; Fax 041 5093886

Data: marzo 2012 Revisione 00

COMUNE DI POLCENIGO – Piano Comunale di Classificazione Acustica

SOMMARIO

1. PREMESSA ...... 1

2. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P.C.C.A...... 3

2.1 NORMATIVA RELATIVA AL P.C.C.A. E ALL’INQUINAMENTO ACUSTICO ...... 3

3. INQUADRAMENTO URBANISTICO E GEOMORFOLOGICO ...... 6

3.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...... 6 3.2 INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO ...... 7 3.3 INQUADRAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE ...... 8 3.4 INQUADRAMENTO DEI VINCOLI ...... 9 3.5 INQUADRAMENTO ECONOMICO ...... 9 3.6 ALTRI ELEMENTI ...... 9

4. METODOLOGIA DI RACCOLTA ED ELABORAZIONE DATI ...... 10

4.1 CRITERI PER LA DEFIZIONE DELLA ZONIZZAZIONE PARAMETRICA ...... 10 4.2 CRITERI PER LA DEFIZIONE DELLA ZONIZZAZIONE AGGREGATA ...... 13 4.3 CARATTERIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO ...... 15 4.4 CRITERI PER LA STESURA DELLA ZONIZZAZIONE INTEGRATA...... 18 4.5 STESURA DELLA ZONIZZAZIONE DEFINITIVA (Z.D.) ...... 18 4.6 RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE ...... 19

5. ZONIZZAZIONE PARAMETRICA (Z.P.) ...... 21

5.1 DEFINIZIONE DELLE ZONE DI CLASSE I ...... 21 5.2 DEFINIZIONE DELLE ZONE DI CLASSE II, III E IV ...... 21 5.3 DEFINIZIONE DELLE ZONE DI CLASSE V E VI ...... 33 5.4 INDIVIDUAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE ...... 33 5.5 AREE PARTICOLARI ...... 33

6. INDAGINE FONOMETRICA ...... 36

6.1 DESCRIZIONE DEI RILIEVI FONOMETRICI ...... 36 6.2 STRUMENTAZIONE IMPIEGATA ...... 39 6.3 CONDIZIONI METEOROLOGICHE ...... 40 6.4 RISULTATO DEI RILIEVI FONOMETRICI ...... 41

7. ZONIZZAZIONE AGGREGATA (Z.A.) ...... 43

7.1 AGGREGAZIONE DELLE ZONE DI CLASSE I ...... 43 7.2 AGGREGAZIONE DELLE ZONE DI CLASSE II, III E IV ...... 45

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7.3 AGGREGAZIONE DELLE ZONE DI CLASSE V E VI ...... 53 7.4 VALUTAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE ...... 55 7.5 VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ MOTORISTICHE ...... 55 7.6 VALUTAZIONE DI AREE PARTICOLARI ...... 55

8. CLASSIFICAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO ...... 57

8.1 INFRASTRUTTURE STRADALI ...... 57 * Tratto urbano della S.P. n.10 ...... 59 8.2 INFRASTRUTTURE FERROVIARIE ...... 60 8.3 INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI ...... 60

9. ZONIZZAZIONE INTEGRATA (Z.I.) ...... 61

9.1 ARMONIZZAZIONE DELLA Z.A. CON I COMUNI CONTERMINI ...... 61 9.2 AREE PER MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI TEMPORANEI ...... 61

10. ZONIZZAZIONE DEFINITIVA (Z.D.) ...... 63

10.1 OTTIMIZZAZIONE DEL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA ...... 63 10.2 INDIRIZZI POLITICI DI PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE ...... 64 10.3 INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITÀ ...... 67 10.4 SITUAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI Polcenigo ...... 69 10.5 VERIFICA DI COMPATIBILITÀ TRA IL P.C.C.A. ED IL P.R.G.C...... 70 10.6 STIMA DELLA PERCENTUALE DI TERRITORIO E DI POPOLAZIONE RESIDENTE NELLE DIFFERENTI CLASSI ACUSTICHE ...... 73 10.7 ITER PROCEDURALE DI APPROVAZIONE DEL P.C.C.A...... 74 10.8 REVISIONE ED AGGIORNAMENTO ...... 75

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INDICE TABELLE Tabella 2.1. Classificazione acustica secondo il D.P.C.M. 14/11/1997 ...... 4 Tabella 2.2. Valori limite assoluti di emissione - Leq in dBA ...... 5 Tabella 2.3. Valori limite assoluti di immissione - Leq in dBA ...... 5

Tabella 2.4. Valori di qualità - Leq in dBA ...... 5 Tabella 4.1. Punteggi riferiti alle attività economiche e popolazione residente ...... 11 Tabella 4.2. Ripartizione dei codici ATECO 2002 in base alla tipologia di attività ...... 11 Tabella 4.3. Punteggi globali per la definizione parametrica ...... 11 Tabella 4.4. Ampiezza delle fasce di pertinenza (strade esistenti) ...... 16 Tabella 4.5. Ampiezza delle fasce di pertinenza (strade di nuova realizzazione) ...... 16 Tabella 4.6. Ampiezza delle fasce di pertinenza (infrastrutture di classe “E” e classe “F”) ...... 17 Tabella 4.7. Ampiezza delle fasce di pertinenza (infrastrutture ferroviarie) ...... 17 Tabella 4.8. Rappresentazione grafica del P.C.C.A...... 19 Tabella 4.9. Rappresentazione grafica degli elementi del territorio ...... 19 Tabella 5.1. Risultati dei punteggi attribuiti alle U.T...... 23 Tabella 5.2. Attività produttive in zona impropria ...... 35 Tabella 6.1. Elenco rilievi orari diurni breve periodo ...... 37 Tabella 6.2. Elenco rilievi lungo periodo ...... 37 Tabella 6.3. Catena di misura fonometrica...... 39 Tabella 6.4. Dati meteorologici stazione ARPA FVG di (PN) ...... 40 Tabella 6.4. Dati meteorologici stazione ARPA FVG di Pordenone ...... 40 Tabella 6.5. Risultati dei rilievi fonometrici ...... 41 Tabella 7.1. Scelte operate nell’aggregazione della classe I ...... 44 Tabella 7.2. Scelte operate nell’aggregazione delle aree urbane ...... 46 Tabella 7.3. Scelte operate nell’aggregazione delle attività industriali “sparse” ...... 52 Tabella 7.4. Fasce di decadimento acustico delle aree industriali forti ...... 54 Tabella 7.5. Attività ricadenti in zona D3.2.1 e D3.2.2 ...... 56 Tabella 8.1. Lista della principali infrastrutture stradali...... 57 Tabella 8.2. Lista della infrastrutture stradali E e F ...... 58 Tabella 10.5. Scheda di sintesi - Criticità 1 - Complesso scolastico di via Piantuzze ...... 67 Tabella 10.10. Scheda di sintesi - Criticità 2 - Asilo di piazza Maggiore ...... 68 Tabella 10.15. Compatibilità tra P.C.C.A. e P.R.G.C...... 71 Tabella 10.16. Percentuale di territorio nelle diverse classi acustiche ...... 73 Tabella 10.17. Percentuale di popolazione nelle diverse classi acustiche ...... 73

ALLEGATI ALLEGATO 1. Schede dei rilievi fonometrici ALLEGATO 2. Certificati di taratura ALLEGATO 3. Classificazione delle aree terziarie ALLEGATO 4. Sopralluoghi visivi ALLEGATO 5. Aziende operanti a ciclo produttivo continuo

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1. PREMESSA

Il comune di Polcenigo (PN) ha incaricato la Società eAmbiente S.r.l. di redigere il Piano Comunale di Classificazione Acustica del proprio territorio, secondo quanto disposto dall'art. 2 del D.P.C.M. 1 marzo 1991, dall’art. 6 della Legge 26 ottobre 1995 n. 447 (“Legge quadro in materia di inquinamento acustico”) e dall’art. 20 della Legge Regionale 18 giugno 2007 n. 16. Il Piano di Classificazione Acustica è costituito da:  Relazione Tecnica  Regolamento Acustico  Elaborati grafici di progetto su C.T.R.N. della Regione Friuli Venezia-Giulia così articolati: 1 Quadro sintetico della realtà territoriale (scala 1:15.000) 1.1 Quadro sintetico della realtà territoriale - Dettaglio A(scala 1:5.000) 1.2 Sintesi del P.R.G.C. - Dettaglio A (scala 1:5.000) 2 Suddivisione del territorio in unità territoriali (scala 1:15.000) 2.1 Suddivisione del territorio in unità territoriali - Dettaglio A (scala 1:5.000) 3 Posizionamento delle stazioni di rilevamento acustico e dei sopralluoghi (scala 1:7.000) 4 Zonizzazione Parametrica (scala 1:15.000) 4.1 Zonizzazione Parametrica - Dettaglio A (scala 1:5.000) 5 Zonizzazione Aggregata (scala 1:15.000) 5.1 Zonizzazione Aggregata - Dettaglio A (scala 1:5.000) 6 Fasce di pertinenza delle infrastrutture di trasporto principali (scala 1:15.000) 6.1 Fasce di pertinenza delle infrastrutture di trasporto secondarie - Dettaglio A (scala 1:5.000) 7 Fasce di rispetto delle zone in cui risiedono attività produttive (scala 1:15.000) 7.1 Fasce di rispetto delle zone in cui risiedono attività produttive - Dettaglio A (scala 1:5.000) 8 Zonizzazione Integrata (scala 1:15.000) 8.1 Zonizzazione Integrata - Dettaglio A (scala 1:5.000) 9 P.C.C.A. definitivo (scala 1:15.000) 9.1 P.C.C.A. definitivo - Dettaglio A (scala 1:5.000) 9.2 P.C.C.A. definitivo (escluse fasce di pertinenza infrastrutturale) - Dettaglio A (scala 1:5.000)

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Scopo del Piano è quello di classificare il territorio comunale in zone diverse ed acusticamente omogenee a cui corrispondono i limiti massimi dei livelli sonori equivalenti consentiti, secondo i criteri fissati dal D.P.C.M. 1/3/1991 e dal D.P.C.M. 14/11/1997.

Concorrono a definire le diverse zone sostanzialmente tre aspetti:  gli aspetti urbanistici ed in particolare il piano regolatore (P.R.G.C.);  lo stato di fatto, ovvero la rumorosità ambientale esistente nel territorio;  le scelte di programmazione del territorio espresse dal comune. I limiti di zona hanno sinteticamente i seguenti scopi:  costituire un riferimento preciso da rispettare per tutte le sorgenti sonore esistenti;  garantire la protezione di zone poco rumorose;  promuovere il risanamento di zone eccessivamente rumorose;  costituire un riferimento ed un vincolo nella pianificazione di nuove aree di sviluppo urbanistico. Il lavoro di raccolta dati ed analisi si è basato su:  raccolta e analisi della documentazione esistente (P.R.G.C. e/o P.U.T.);  sopralluoghi ripetuti su tutto il territorio comunale;  incontri con rappresentanti del comune per ottenere indicazioni sulle realtà acusticamente più significative e gli orientamenti dell'Amministrazione Comunale. Il Piano Comunale di Classificazione Acustica analogamente al P.R.G.C., con il quale si integra, rappresenta pertanto uno strumento di coordinamento e di guida nella programmazione dello sviluppo del territorio ed estende la sua sfera d’influenza a numerosi aspetti inerenti le funzioni dell’Amministrazione Comunale, tra questi:  assegnazione di permessi e concessioni edilizie abitative e produttive;  autorizzazioni all’esercizio ed all’installazione di attività rumorose anche temporanee. Quindi, nella sua veste definitiva, assume valenza attuativa assai rilevante. Questa però sarebbe molto ridotta se il Piano stesso non fosse successivamente corredato di una serie di strumenti attuativi e di controllo sia di tipo programmatico, sia di tipo procedurale che dovranno essere elaborati in una successiva fase.

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2. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P.C.C.A.

2.1 NORMATIVA RELATIVA AL P.C.C.A. E ALL’INQUINAMENTO ACUSTICO

2.1.1 Definizioni di legge Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e D.P.C.M. 1 marzo 1991 nell’ambiente esterno - immediata eseguibilità Legge 26 ottobre 1995, n. 447 Legge quadro sull’inquinamento acustico D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore D.P.C.M. 5 dicembre 1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l’esercizio dell’attività del tecnico competente in acustica, ai sensi D.P.C.M. 31 marzo 1998 dell’art. 3, comma 1, lettera b), e dell’art. 2, commi 6, 7 e 8 della legge 26 ottobre 1995, n. 447

D.M. 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e misurazione dell’inquinamento acustico

Regolamento recante norme di esecuzione dell’articolo della D.P.R. 18 novembre 1998, n. 459 legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario Regolamento recante norme per la determinazione dei requisiti D.P.C.M. 16 aprile 1999 acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimenti danzante e di pubblico spettacolo e ne pubblici esercizi Disposizioni per il contenimento e la prevenzione D.P.R. 30 marzo 2004, n. 142 dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’art. 11 della Legge 447/1995 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 194 determinazione e alla gestione del rumore ambientale Norme in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico e L.R. 18 giugno 2007, n. 16 dall'inquinamento acustico

2.1.2 Documenti di riferimento

D.D.G. 20 maggio 2008, n. 123 Linee guida per il controllo dell’inquinamento acustico

Criteri e linee guida per la redazione dei piani comunali di D.G.R. 5 marzo 2009, n. 463 classificazione acustica del territorio

2.1.3 Norme tecniche di riferimento - Norme ISO ed UNI Descrizione e misurazione del rumore immesso negli ambienti UNI 9433:1995 abitativi Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione UNI 9884:1997 del rumore ambientale

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2.1.4 Tabelle del D.P.C.M. 14 novembre 1997 La classificazione acustica del territorio è stabilita in accordo con quanto disposto dal D.P.C.M. 1 marzo 1991 e dal D.P.C.M. 14 novembre 1997. Nella Tabella 2.1 si riportano le definizioni delle diverse classi acustiche mentre nelle tre tabelle successive sono indicati i limiti assoluti di immissione (Tabella 2.2), di emissione (Tabella 2.3) ed i valori di qualità (Tabella 2.4).

Tabella 2.1. Classificazione acustica secondo il D.P.C.M. 14/11/1997

CLASSE DESCRIZIONE Aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al Classe I riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc..

Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane Classe II interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali.

Aree di tipo misto: aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di Classe III attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. Aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e Classe IV uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

Aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti Classe V industriali e con scarsità di abitazioni.

Aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da Classe VI attività industriali e prive di insediamenti abitativi.

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Tabella 2.2. Valori limite assoluti di emissione - Leq in dBA

LIMITI MASSIMI E TEMPI DI CLASSI DI DESTINAZIONI D’USO DEL TERRITORIO RIFERIMENTO Diurno (6-22) Notturno (22-6) I aree particolarmente protette 45 35 II aree prevalentemente residenziali 50 40 III aree di tipo misto 55 45 IV aree di intensa attività umana 60 50 V aree prevalentemente industriali 65 55 VI aree esclusivamente industriali 65 65

Tabella 2.3. Valori limite assoluti di immissione - Leq in dBA

LIMITI MASSIMI E TEMPI DI CLASSI DI DESTINAZIONI D’USO DEL TERRITORIO RIFERIMENTO Diurno (6-22) Notturno (22-6) I aree particolarmente protette 50 40 II aree prevalentemente residenziali 55 45 III aree di tipo misto 60 50 IV aree di intensa attività umana 65 55 V aree prevalentemente industriali 70 60 VI aree esclusivamente industriali 70 70

Tabella 2.4. Valori di qualità - Leq in dBA LIMITI MASSIMI E TEMPI DI CLASSI DI DESTINAZIONI D’USO DEL TERRITORIO RIFERIMENTO Diurno (6-22) Notturno (22-6) I aree particolarmente protette 47 37 II aree prevalentemente residenziali 52 42 III aree di tipo misto 57 47 IV aree di intensa attività umana 62 52 V aree prevalentemente industriali 67 57 VI aree esclusivamente industriali 70 70

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3. INQUADRAMENTO URBANISTICO E GEOMORFOLOGICO

L’area del comune di Polcenigo si estende per una superficie di 49,19 Km2 e presenta una popolazione di circa 3.300 abitanti. È situato nella parte nord-occidentale della provincia di Pordenone nei pressi del fiume Livenza e del bosco del Cansiglio, a confine con la provincia veneta di Belluno. Fa parte della Comunità Montana del Friuli Occidentale. La cartografia contenente il quadro sintetico della realtà territoriale è rappresentata nelle allegate Tavole 1, 1.1 e 1.2.

3.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il comune è compreso tra , , e (BL). È un centro collinare, di antica origine dominato dal monte Cavallo; il territorio, in cui prevale il verde, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche più accentuate nella parte settentrionale. All'interno del comune scorre il fiume Livenza, le cui sorgenti si trovano in località Santissima, ed il cui letto rappresenta parte del confine sud-occidentale. Presso il santuario della Santissima si trovano le sorgenti del fiume Livenza, che hanno una caratteristica particolare: pur affiorando a poche decine di metri sul livello del mare, danno origine repentinamente a un corso d'acqua di notevole portata, tanto da essere navigabile fin dalla sorgente. La sorgente del Gorgazzo, posta ad un'altitudine di circa 50 metri sul livello del mare, è situata nei pressi della omonima borgata, a 1 km a nord dall’abitato Polcenigo. Le acque di questo torrente emergono alla base sud-orientale dell'altopiano del Cansiglio. La sorgente, localmente chiamata "el Buso", si presenta come un'ampia e profonda pozza, nascosta fra alberi e rocce, continuamente alimentata da acque limpide e gelide che assumono la colorazione di un azzurro intenso con innumerevoli riflessi. Dopo una breve apparente sosta, il Gorgazzo si avvia verso il centro di Polcenigo che raggiunge dopo circa 1.750 metri di tortuoso percorso. Qui da' vita ad una serie di piccole ma caratteristiche cascate. Prosegue quindi il cammino e dopo ulteriori 1.500 metri circa termina il suo breve percorso confluendo nel fiume Livenza, la cui sorgente, alimentata da copiose risorgive, e' visibile in località Santissima, poco distante. Le due sorgenti si trovano a pochi chilometri di distanza e presentano aspetti assai diversi, anche se il paesaggio appare in ambedue le località particolarmente pregevole. La prima, collocata ad occidente, sgorga in ambiente aperto, riversando le proprie acque in un ampio bacino palustre di spagliamento; la seconda, posta a ridosso di una breve parete rocciosa e circondata da folta vegetazione arborea, appare protetta da una volta rocciosa sotto cui, tra insoliti riflessi indaco e verdi, sgorga acqua abbondante. ll fiume generato dalla loro unione e' il Livenza. L’abitato è costituito dal centro principale di Polcenigo e dalle frazioni di Coltura, Gorgazzo, Mezzomonte, Range e San Giovanni. Il piccolo nucleo urbano di Polcenigo sorge ai piedi di Col delle Razze, Col del Conte e Col San Floriano. Il castello di Polcenigo sorge in cima ad una collina che, in posizione strategica, domina tutta la vallata; del rudere non restano che le pareti: sono scomparsi l'adiacente cappella di San Pietro e le dipendenze, il tetto, il salone da ballo e la scalinata di 365 gradini che scendeva fino al borgo. La piazza di Polcenigo è dominata, oltre che dal castello dal Palazzo Fullini-Zaja, che conserva all'interno pregevoli stucchi d'epoca, e dal Palazzo Savorgnan-Salice. A metà della breve salita che porta al Castello si trova la Chiesa di San Giacomo con l'annesso ex-convento francescano, il più antico della Diocesi di Concordia.

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Mezzomonte e' un borgo di case in sasso che si appoggia, a quota 477 s.l.m., su una balza naturale della montagna. La sua origine e' incerta: probabilmente fu originato da un insediamento medioevale di popolazioni germaniche. La maggiore espansione urbana è però costituita dagli abitati di Coltura e San Giovanni, localizzati rispettivamente a nord ed a sud del nucleo di Polcenigo. In tali aree si riscontra la maggior espansione edilizia, costituita principalmente da bassa densità urbana, edifici immersi nel verde realizzati in parte anche con materiali locali, come la pietra. Nella zona meridionale del territorio comunale è presente una placca industriale di piccole dimensioni, in cui sono presenti anche attività industriali a ciclo continuo. Sono presenti diverse attrezzature sportive situate in via Pedemontana (nei pressi della località Santissima), in via Ciasaril ed in via Favola (a San Giovanni) ed in via Polcenigo (a Polcenigo). Si tratta di campi da calcio, privi di spalti e edifici per lo sport indoor, e pertanto utilizzati da associazioni sportive locali che non richiamano numeroso pubblico durante gli eventi.

3.2 INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO

Secondo la classificazione del Piano Territoriale Regionale del Friuli Venezia-Giulia, che suddivide il territorio in Ambiti Paesaggistici omogenei (AP), il comune di Polcenigo ricade all’interno di diversi ambiti: - AP12 gruppo del Monte Cavallo e Col Nudo, situato nella zona montuosa settentrionale; la morfologia del rilievo è data dalla compresenza di un tipo alpino, con linea di cresta discontinua e determinata dall’aggruppamento di massicci calcarei a versanti ripidi e scoscesi (monte Cavallo e Col Nudo, con quote medie sui 2.300 m). Sono presenti ampie superfici semipianeggianti in quota con evidenti fenomeni carsici superficiali (Piano di Cavallo e Piano del Cansiglio). Il sistema montuoso identificato con la catena del Col Nudo Cavallo, è caratterizzato dai rilievi piuttosto elevati che fanno da spartiacque tra il Friuli ed il Veneto, con montagne ripide e molto aspre, attrezzate per il pascolo solo su piccoli settori e sfruttate in antichità solo per la risorsa boschiva e la caccia. - AP18 insediamenti pedemontani e collinari del pordenonese, posti nella fascia pedemontana in cui si sviluppa la maggior parte dell’abitato. Il contrasto geomorfologico del sistema pedemontano delle Prealpi Carniche e delle colline sovralluvionate del Livenza è segnato dalla contrapposizione dei ripidi versanti in calcare, il cui carattere verticalizza i profili dei rilievi ed il dolce modellamento causato dall’erosione delle acque nelle morbide colline in conglomerato eocenico, o flysh. Questi colli, pur di natura litologica diversa (conglomeratico-marnosa, calcarea e flyscioide), presentano in genere una morfologia caratterizzata da una sequenza ondulata di rilievi, di norma a debole acclività. Sono disposti, in modo discontinuo, parallelamente al piede del versante prealpino. - AP23 alta pianura tra Livenza e Colvera, posto nella zona sud occidentale del comune. La morfologia, caratterizzata dalla prevalenza dell’elemento orizzontale, denota una lieve convessità dovuta alla forma propria del conoide alluvionale del Cellina, coincidente con il suo profilo arcuato al limite meridionale dell’ambito definito dalla linea delle risorgive; - AP26 bassa pianura delle risorgive e delle strutture agricole tradizionali, nella zona sud occidentale del territorio comunale. La morfologia è caratterizzata dalla prevalenza del piano orizzontale con presenza di ondulazioni. La zona del Livenza è molto articolata e complessa,

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perché comprende ambienti profondamente diversi, segnati dalla presenza del reticolo idrografico. Il fenomeno delle acque stagnanti assume dimensioni estese in corrispondenza delle grandi praterie umide (già orzaie). Questo ambiente di dossi, avvallamenti, rii, boschetti, è intervallato da terrazzi pseudo pianeggianti. La parte di pianura umida non industrializzata con colonizzazioni agrarie antiche costituisce un paesaggio di pianura ricco d’acqua, caratterizzato da incisioni articolate e dossi su suoli franco - limoso - argillosi. - AP27 bassa pianura dell’urbanizzazione diffusa, rappresentato da una piccola area posta lungo il confine meridionale. La morfologia pianeggiante prevale in maniera generalizzata all’interno dell’Ambito.

3.3 INQUADRAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE

3.3.1 Autostrade Non sono presenti tratti autostradali nel territorio comunale.

3.3.2 Strade statali e tangenziali Non sono presenti strade statali né tangenziali. 3.3.3 Strade provinciali ed intercomunali A questa categoria appartengono le seguenti vie di comunicazione: - la S.P. n.10 “del Gorgazzo”, di collegamento tra Polcenigo e Fontanafredda; - la S.P. n.29 “Pedemontana Occidentale” che nasce nel comune di Caneva ed arriva fino a collegando i centri dislocati lungo la pedemontana.

3.3.4 Vie di comunicazione interne ai centri abitati Nelle diverse frazioni di cui è composto il comune di Polcenigo, si possono riconoscere le seguenti vie di comunicazione minori: - via Gorgazzo, via San Giacomo, via Coltura e via San Rocco a Polcenigo; - via San Michele, via Ruals, via Mena, via Cansiglio, via Mezzomonte, via Sottomonte, via Spinet e via Giuliana a Coltura; - via Marchesini a Mezzomonte; - via Sottomonte, via Pordenone, via Due Muri, via Posta, via Nuova e via Francescani a San Giovanni.

3.3.5 Strade locali Le strade diverse da quelle sopra esaminate sono prevalentemente a servizio del traffico locale.

3.3.6 Linee ferroviarie Il territorio è attraversato nella parte sud-orientale dalla linea ferroviaria - Pinzano - Gemona del Friuli. La stazione di Budoia - Polcenigo è localizzata nel territorio di Budoia, comune confinante.

3.3.7 Altre vie di comunicazione Non vi sono né via d’acqua praticabili, né approdi e/o accessi a laghi. Non sono presenti aeroporti né eliporti.

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3.4 INQUADRAMENTO DEI VINCOLI

Dall’analisi del P.R.G.C. del comune emerge la presenza dei seguenti vincoli:  aree montane e collinari sottoposte a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 30.12.1923 n. 3267, il cui perimetro è riportato nelle tavole A2 del piano;  aree interessate dalla zona umida del Palù di Livenza, vincolate ai sensi della Legge 01.06.1939 n. 1089, il cui perimetro è individuato nelle tavole P.2.2 e P.34 del piano.

Il territorio è inoltre interessato da un sito Natura 2000, SIC IT3310006 “Foresta del Cansiglio”, situato nella parte settentrionale del territorio comunale.

3.5 INQUADRAMENTO ECONOMICO

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della stazione dei carabinieri. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, uve e frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, ovini, caprini, suini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti edile, metallurgico e dei materiali da costruzione. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. È presente il servizio bancario. Le scuole locali consentono il conseguimento del titolo di studio obbligatorio; si può usufruire di una biblioteca per l’approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

3.6 ALTRI ELEMENTI

Nel territorio comunale non sono presenti aree di cava, velodromi, piste automobilistiche o motociclistiche. Ai fini della caratterizzazione del clima acustico, è necessario segnalare la presenza di due attività funzionanti a ciclo continuo, e situate nella zona industriale a sud-est del territorio comunale. Si fa inoltre presente che l’area interessata dalla zona umida del Palù di Livenza è stata inserita nella serie dei “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” assieme ad altri 18 importanti insediamenti preistorici dell’Italia settentrionale ed ora è iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

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4. METODOLOGIA DI RACCOLTA ED ELABORAZIONE DATI

4.1 CRITERI PER LA DEFIZIONE DELLA ZONIZZAZIONE PARAMETRICA

4.1.1 Criteri per la definizione della classe I Per la definizione della classe I, (aree particolarmente protette in cui la quiete è un elemento essenziale di fruizione) si fa riferimento allo strumento urbanistico comunale o sovracomunale, alle previsioni comunali di gestione del territorio, ed a particolari vincoli di salvaguardia. Ai fini di una corretta individuazione si evidenzia che: a) appartengono a tale classe i parchi e le riserve naturali istituiti con legge, fatta eccezione per le aree ove sono svolte attività umane non compatibili con la classe I. Tra le aree da collocare in classe I, si possono inserire anche le aree di particolare interesse storico, artistico, architettonico e paesaggistico - ambientale quando, per la loro fruizione, la quiete è condizione essenziale; b) i parchi pubblici urbani possono essere classificati come aree particolarmente protette. Sono invece sicuramente escluse da questa classe le piccole aree verdi di quartiere; c) i plessi scolastici, i poli ospedalieri e socio-assistenziali (nei quali è prevista la degenza); d) le aree cimiteriali appartengono, di norma, alla classe propria dell’area circostante, a meno che motivazioni particolari non ne giustifichino all’assegnazione della classe I. Non sono da assegnarsi alla classe I le strutture scolastiche o socio-assistenziali inserite in edifici adibiti prevalentemente ad abitazione o non costituenti corpo indipendente: tali strutture sono classificate secondo la zona di appartenenza dei suddetti edifici.

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4.1.2 Passi metodologici per la definizione delle classi II, III e IV Per ogni singola Unità Territoriale (U.T.), è necessario calcolare i parametri che la caratterizzano, sotto il profilo acustico, facendo riferimento allo stato di fatto; si introduce quindi il concetto di Parametri Rappresentativi dei Fattori Territoriali (P.R.F.T.) individuati e calcolati attribuendo alle varie soglie delle densità un punteggio elementare così come evidenziato nella Tabella 4.1. La cartografia del territorio con la suddivisione in U.T. è rappresentata nell’allegata Tavola 2.

Tabella 4.1. Punteggi riferiti alle attività economiche e popolazione residente

VALUTAZIONE BASSO/NULLO MEDIO ALTO QUANTITATIVA

SOGLIA/PUNTEGGIO SOGLIA PUNTI SOGLIA PUNTI SOGLIA PUNTI P.R.F.T.

RESIDENTI [residenti/ettaro] 0 ≤ X ≤ 10 1 10 ≤ X ≤ 30 2 X > 30 3

ATTIVITÀ sup. occupata X = 0 1 0 ≤ X ≤ 250 2 X > 250 4 PRODUTTIVE [mq/ettaro]

ATTIVITÀ sup. occupata 0 ≤ X ≤ 100 1 100 ≤ X ≤ 500 2 X > 500 4 TERZIARIE [mq/ettaro]

La procedura di classificazione delle attività terziarie, utilizza i codici ATECO 2002 (ISTAT) per distinguerle dalle attività artigianali-produttive, come indicato in Tabella 4.2:

Tabella 4.2. Ripartizione dei codici ATECO 2002 in base alla tipologia di attività

PUNTEGGIO GLOBALE CLASSE ACUSTICA Attività terziarie da 50 a 99 Attività produttive da 10 a 45

Per ogni singola U.T. si sommano i punteggi associati ai rispettivi parametri ricavando così un PUNTEGGIO GLOBALE che permette la definizione parametrica delle classi II, III e IV come dalla seguente Tabella 4.3:

Tabella 4.3. Punteggi globali per la definizione parametrica

PUNTEGGIO GLOBALE CLASSE ACUSTICA 3 II 4 ; 5 III ≥ 6 IV

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4.1.3 Criteri per la definizione della classe V e VI Tutte le U.T. che hanno una destinazione urbanistica “D: Parti del territorio destinate ad impianti industriali o ad essi assimilati” (in accordo con la definizione del vigente strumento di pianificazione territoriale regionale) vengono classificate, nella fase parametrica, in classe acustica V, ivi incluse le aree portuali ad intensa attività.

4.1.4 Individuazione delle aziende agricole ed aree particolari Le aziende agricole devono essere censite utilizzando le schede dell’ISTAT (ultimo censimento generale dell’agricoltura) e delle C.C.I.A.A., o altre fonti statistiche in possesso di Regione, Provincia, comune, o altri Enti, con particolare attenzione all’individuazione della reale fonte di rumore dovuto alla presenza di impianti tecnico-produttivi quali silos, essiccatoi ed eventuali attrezzature agricole.

Le aree militari non sono soggette ai limiti di zona previsti dalla zonizzazione acustica. In caso di dismissione, tali aree vengono classificate tenendo conto della destinazione d’uso prevista dallo strumento di pianificazione comunale o sovracomunale vigente.

Le aree di cava vengono classificate in Classe V nel caso in cui sia stata rilasciata l’autorizzazione estrattiva; conclusasi l’attività estrattiva, decade la zonizzazione temporanea di classe V, e la nuova classe acustica deve essere determinata sulla base della destinazione d’uso del vigente strumento urbanistico di pianificazione comunale o sovracomunale. Si deve verificare se insistono attività industriali in zone urbanistiche non classificate come “D” dallo strumento di pianificazione comunale o sovracomunale; in questi casi non sono possibili insediamenti industriali nelle aree aventi classi acustiche I, II e III.

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4.2 CRITERI PER LA DEFIZIONE DELLA ZONIZZAZIONE AGGREGATA

In questa fase di aggregazione qualora nell’individuazione delle aree, nelle zone già urbanizzate, non sia possibile rispettare il principio di scalarità delle classi a causa di preesistenti destinazioni d’uso, possono evidenziarsi due possibili situazioni di deroga rispetto ai confini tra zone a classi differenti:  SITUAZIONI DI POTENZIALE INCOMPATIBILITÀ: confini tra zone di classi acustiche differenti per più di 5 dBA, dove comunque, dalle misure effettuate, non risulta allo stato attuale un superamento dei limiti di zona. Per tali ambiti non si rendono necessari interventi di risanamento.  SITUAZIONI DI INCOMPATIBILITÀ: le situazioni in cui le misure evidenziano un non rispetto dei limiti di zona. In questo caso si adotteranno piani di risanamento al fine di riportare il clima acustico entro tali limiti.

4.2.1 Criteri per l’aggregazione della classe I Dopo la definizione della classe I come al punto 4.1.1, in questa fase va esaminata l’effettiva sostenibilità di dette scelte parametriche, mediante la valutazione dei requisiti oggettivi di ogni singola U.T. Nell’allegato B della D.G.R. n. 463 del 05/03/2009, è presente un test per una prima considerazione di massima. Qualora la zona di classe I risulti adiacente a classi che si discostano per più di 5 dBA, e non si presentino situazioni di incompatibilità, si procede con la creazione di specifiche fasce di decadimento acustico di classe II. La fascia deve essere compresa tra un minimo di 30 metri ed un massimo di 60 metri; se necessario si definirà un’ulteriore fascia di classe III di dimensione doppia rispetto alla precedente di classe II. In caso di impossibilità tecnica realizzativa, limitatamente alla collocazione della fascia di classe II, essa può essere collocata internamente alla U.T. di classe I. Qualora, a seguito di puntuali rilievi fonometrici ed, eventualmente, specifici interventi di bonifica per l’abbattimento acustico, sia assicurato il rispetto dei limiti assoluti al perimetro della classe I, è permessa l’adiacenza tra zone discoste per più di 5 dBA. Il rispetto dei limiti della classe prescelta può riferirsi al solo periodo della giornata in cui si ha l'effettiva fruizione della zona. 4.2.2 Criteri per l’aggregazione della classe II, III e IV I criteri generali per l’aggregazione sono espressi nei seguenti punti e comunque applicati cercando di evitare micro suddivisioni del territorio che risultino acusticamente irrealizzabili: CRITERIO A) Variazione di classe dovuta alle dimensioni ed al contesto contiguo: è tecnicamente ed operativamente opportuno che le zone non siano troppo “piccole” o troppo “incuneate” tra quelle che le circondano, procedendo all’assimilazione della classe delle U.T. in argomento alle classi circostanti. CRITERIO B) Variazione di classe dovuto alla previsione dello strumento urbanistico di pianificazione comunale o sovracomunale: nelle operazioni di aggregazione all’interno dei centri abitati è, in generale, preferibile uniformare le classi, tendendo a quelle più alte, in quanto, pur rimanendo entro i limiti di tollerabilità per la residenza, si riconosce la coesistenza di una più ampia gamma di attività, aventi diversi livelli di emissione sonora, associabili agli insediamenti urbani. CRITERIO C) Reali condizioni acustiche dell’area: la Z.P. può dare riscontro ad U.T. che non corrispondono alle reali condizioni acustiche dell’area. A seguito di rilievi fonometrici puntuali e documentati, è possibile la variazione di classe per l’uniformità con le aree adiacenti e con il reale clima acustico caratterizzante l’area.

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CRITERIO D) Zone “cuscinetto”: per limitare, i contatti tra zone che differiscono per più di 5 dBA, può essere applicato un criterio teso a creare delle zone “cuscinetto”, che garantiscano un decadimento progressivo del rumore pari a 5 dBA per ogni zona successiva, da quella avente classe superiore a quella seguente, fino al raggiungimento della zona di classe a minore rumorosità. CRITERIO E) Declassamento delle aree agricole: nelle valutazioni da condurre per le aree all’esterno dei centri abitati è preferibile, tendere alle classi più basse, che più correttamente interpretano la vocazione delle aree rurali o comunque scarsamente insediate. Se i rilievi diretti del rumore, evidenziano il rispetto dei limiti della classe II in prossimità dei ricettori, è possibile attribuire questa classe alle zone agricole. 4.2.3 Criteri per l’aggregazione della classe V e VI Per queste classi devono essere utilizzati due criteri differenti a seconda che si tratti di attività “sparse” sul territorio, oppure di attività insediate in zone industriali che rappresentano precise scelte di pianificazione operate dal comune. Per quanto riguarda le prime si tratta di insediamenti ubicati in zone “D” che comprendono attività artigianali, agricole, di trasporto, o più propriamente industriali, ma di piccole dimensioni. Quando queste zone in classe V o VI confinano con zone di classe I, II o III vengono declassate in classe IV, procedendo poi alla determinazione di una “fascia di rispetto acustico” sempre di classe IV esterna al perimetro della zona e, se necessario, alla determinazione di una seconda fascia di classe III. L’ampiezza della fascia di rispetto di classe IV si determina calcolando il raggio del cerchio di area corrispondente all’area della zona “D”, assumendo comunque una profondità non inferiore a 30 metri e non superiore a 60 metri. L’ampiezza della fascia di classe III è invece pari al doppio di quella della fascia di classe IV misurata a partire dal perimetro esterno della prima fascia di pertinenza. Se si tratta di una zona industriale si deve promuovere un’analisi critica mirata alla conoscenza delle varie U.T. determinanti la zona industriale. Attraverso sopralluoghi e con il data base riferito alle aziende, unito a rilevi fonometrici puntuali, si devono definire le classi VI e V ed effettuare delle verifiche strumentali per valutare la situazione sonora reale esistente attorno alla zona industriale. Una volta definite le classi VI e V si crea una fascia di classe IV attorno alla zona industriale. La profondità minima della fascia di classe IV deve essere di 60 metri e di 120 metri per quella di classe III e devono essere calcolate specificatamente per ogni U.T. perimetrale. E’ possibile che, in caso di zone industriali di consistenti dimensioni, la fascia “cuscinetto” citata, si determini completamente o in parte all’interno della zona “D”. Nel caso di zone in classe VI, la fascia di classe V deve essere individuata internamente alla zona industriale; nel caso in cui il territorio contiguo alla zona “D” non sia urbanizzato, la fascia acustica di classe V può essere anche totalmente o in parte esterna alla zona industriale. Nella classe VI si potrà ammettere la presenza di abitazioni occupate da personale con funzioni di custodia. Nel caso di zone industriali previste dallo strumento di pianificazione comunale o sovracomunale ma non ancora completate, si potrà individuare una zona di classe VI interna all’area industriale, dove dovranno essere insediate le attività più rumorose.

4.2.4 Criteri per la valutazione delle aziende agricole Per valutare l’effettivo impatto acustico che esse hanno sul territorio e confermare l’assegnazione della classe acustica risultante dalla Z.P., si effettuano dei rilievi solamente nei pressi delle aziende agricole di grandi dimensioni dove siano presenti impianti tecnico-produttivi quali silos ed essiccatoi o allevamenti significativi.

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4.2.5 Criteri per la valutazione delle attività motoristiche Le attività sportive quali motodromi, autodromi, piste per go-kart, sorgenti di elevata rumorosità, vanno trattate operativamente come descritto al punto 4.2.3, servendosi di specifiche indagini fonometriche per l’eventuale assegnazione della classe V.

4.3 CARATTERIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO

All'interno delle fasce di pertinenza di tutte le infrastrutture di trasporto, il rumore prodotto dalle medesime non concorre al superamento dei limiti assoluti di immissione di zona e pertanto per le aree in esse comprese vi sarà un doppio regime di limiti: quello derivante dalla zonizzazione acustica comunale, che vale per tutte le sorgenti sonore diverse dall'infrastruttura coinvolta, e quello derivante dai decreti attuativi della Legge 447/95, che regolano le immissioni sonore prodotte dalle infrastrutture di trasporto. 4.3.1 Infrastrutture stradali Il quadro normativo che disciplina l’inquinamento acustico prodotto dal traffico veicolare di cui all’art. 11, comma 1 della Legge 447/95, è disciplinato dal D.P.R. 30.3.2004 n. 142. Tale decreto stabilisce i criteri di classificazione delle zone adiacenti a tale tipologia di sorgenti, sia per quanto riguarda le dimensioni delle fasce di pertinenza, che i rispettivi limiti. In questa fase le strade presenti sul territorio comunale devono essere classificate come stabilito dal D.P.R. 30 marzo 2004 n. 142, che a sua volta fa riferimento sia al D.Lgs. 30 aprile 1994 n.285 (Nuovo codice della strada), nello specifico all’art.2 ove vengono classificate le varie tipologie stradali in relazione alle loro caratteristiche costruttive e funzionali, sia in coerenza con quanto disposto dai Piani Urbani del Traffico. Si richiamano di seguito le classi individuate nel D. Lgs. n.285:  A autostrade  B strade extraurbane principali  C strade extraurbane secondarie  D strade urbane di scorrimento  E strade urbane di quartiere  F strade locali Per ogni classe sopra indicata si procede attraverso la definizione di fasce di pertinenza e di limiti definiti nella Tabella 4.4 per le strade esistenti e Tabella 4.5 per le strade di nuova realizzazione.

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Tabella 4.4. Ampiezza delle fasce di pertinenza (strade esistenti) Sottotipi a fini Scuole, ospedali, case Ampiezza fascia Altri ricettori Tipo di strada (secondo acustici (secondo di cura e di riposo di pertinenza Codice della Strada) Norme CNR 1980 Diurno Notturno Diurno Notturno acustica (m) e direttive PUT) dBA dBA dBA dBA 100 (fascia A) 70 60 A - Autostrada 50 40 150 (fascia B) 65 55

B - Strade extraurbane 100 (fascia A) 70 60 50 40 principali 150 (fascia B) 65 55

Ca (strade a 100 (fascia A) 70 60 carreggiate separate e 50 40 C - Strade extraurbane tipo IV CNR 1980) 150 (fascia B) 65 55 secondarie Cb (tutte le altre 100 (fascia A) 70 60 strade extraurbane 50 40 secondarie) 50 (fascia B) 65 55 Da (strade a carreggiate separate e 100 50 40 70 60 D - Strade urbane di interquartiere) scorrimento Db (tutte le altre strade urbane di 100 50 40 65 55 scorrimento) E - Strade urbane di Definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati 30 quartiere in tabella C, allegata al D.P.C.M. del novembre 1997 e comunque in modo conforme alla classificazione F - Strade locali 30 acustica delle aree urbane, come prevista dall’art. 6, c. 1, lettera a) della Legge n. 447/1995

Tabella 4.5. Ampiezza delle fasce di pertinenza (strade di nuova realizzazione) Scuole, ospedali, case Sottotipi a fini Ampiezza fascia Altri ricettori Tipo di strada (secondo di cura e di riposo acustici (come da di pertinenza Codice della Strada) Diurno Notturno Diurno Notturno D.M. 5/11/2001) acustica (m) dBA dBA dBA dBA

A - Autostrada 250 50 40 65 55

B - Strade extraurbane 50 40 principali 250 65 55

C1 250 50 40 65 55 C - Strade extraurbane secondarie C2 150 50 40 65 55

D - Strade urbane di 100 scorrimento 50 40 65 55

E - Strade urbane di 30 Definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati quartiere in tabella C, allegata al D.P.C.M. del novembre 1997 e comunque in modo conforme alla classificazione acustica delle aree urbane, come prevista dall’art. 6, F - Strade locali 30 c. 1, lettera a) della Legge n. 447/1995

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Nei casi in cui sul tronco stradale delle infrastrutture classificate come “E – urbana di quartiere” ed “F – locale” insistano più classi acustiche, si consiglia di adottare i limiti della classe più rappresentativa, riportati in Tabella 4.6.

Tabella 4.6. Ampiezza delle fasce di pertinenza (infrastrutture di classe “E” e classe “F”) Classe acustica più Scuole, ospedali, case di Altri ricettori rappresentativa delle U.T. cura e di riposo Tipologia prospicienti il tronco Diurno Notturno Diurno Notturno dBA stradale omogeneo dBA dBA dBA A Classe acustica I 50 40 55 45

B Classe acustica II 50 40 60 50

C Classe acustica III 50 40 65 55

Alle infrastrutture di trasporto di classe “E – urbana di quartiere” ed “F – locale”, che ricadono all’interno di zone industriali, non vengono assegnate fasce di rispetto, ed assumono i limiti della unità territoriale.

4.3.2 Infrastrutture ferroviarie Per quanto riguarda le fasce di pertinenza di tali strutture si fa riferimento al D.P.R. 459/98 che stabilisce sia per le infrastrutture esistenti, sia per quelle di nuova realizzazione, con velocità non superiore ai 200 km/h, due fasce di pertinenza. Tali fasce devono essere costruite a partire dalla mezzeria dei binari esterni: la prima di 100 m con classe acustica V, e la seconda di 150 m di classe IV, per un totale di 250 m. (Tabella 4.7). Per le infrastrutture in progetto con velocità superiore ai 200 km/h il decreto prevede una fascia di 250 m con valori di classe acustica IV. In presenza di strutture sensibili, ospedali, scuole, case di cura e case di riposo, devono essere rispettati i limiti di 50 dBA Leq diurno e 40 dBA Leq notturno (escluse le scuole) per una fascia di 150 m per le strutture esistenti e per le strutture di nuova realizzazione con velocità di progetto inferiore a 200 km/h. Per le infrastrutture con velocità superiore a 200 km/h tale fascia si estende per 500 m a partire dalla mezzeria dei binari più esterni.

Tabella 4.7. Ampiezza delle fasce di pertinenza (infrastrutture ferroviarie) Scuole, ospedali, case Ampiezza fascia Altri ricettori di cura e di riposo Tipo struttura Velocità di pertinenza Diurno Notturno Diurno Notturno acustica (m) dBA dBA dBA dBA

Infrastrutture esistenti, 100 (fascia A) 50 40 70 60 Inferiori a loro varianti ed 200 km/h affiancamenti 150 (fascia A) 50 40 65 55

100 (fascia A) 50 40 70 60 Inferiori a Infrastrutture di nuova 200 km/h realizzazione (Si intende 150 (fascia A) 50 40 65 55 per tutte le infrastrutture realizzate dopo l’entrata in 250 50 40 65 55 vigore del D.P.R. 459/98) Superiori a 200 km/h 500 (solo per 50 40 ricettori sensibili) -- --

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4.4 CRITERI PER LA STESURA DELLA ZONIZZAZIONE INTEGRATA

La Zonizzazione Integrata è il risultato della sovrapposizione della Zonizzazione Aggregata, delle infrastrutture di trasporto con le relative fasce di pertinenza, delle fasce di rispetto per le aree industriali “sparse”, delle aree di cui al punto 4.4.2, e nel caso di evidenti criticità acustiche con i comuni limitrofi, deve tenere conto delle modifiche alle U.T. avvalendosi del parere delle Province. 4.4.1 Criteri per l’armonizzazione della zonizzazione aggregata con i comuni contermini Al fine di garantire l’omogeneità delle zone acustiche a confine del territorio comunale con il Piano Comunale di Classificazione Acustica dei comuni contigui, si procede alle opportune verifiche di compatibilità. Nel caso in cui non sia ancora definito il P.C.C.A. dei comuni adiacenti, le valutazione dovranno essere eseguite sulla base degli strumenti urbanistici comunali o sovracomunali. In caso di evidenti criticità acustiche con i comuni limitrofi, ci si deve avvalere del parere della Provincia o delle province competenti (art. 19 comma 3 L.R. 18 giugno 2007 n. 16).

4.4.2 Criteri per la valutazione delle aree destinate a spettacolo a carattere temporaneo, oppure mobile, oppure all’aperto In questa fase vanno reperite le aree “da destinarsi a spettacolo a carattere temporaneo, ovvero mobile, ovvero all’aperto”. Nella scelta di ubicazione di queste aree è necessario considerare la presenza dei recettori limitrofi e degli altri aspetti collegati alle manifestazioni, ad esempio il traffico indotto. Tali aree non possono essere individuate in prossimità di ospedali e case di cura ed, in genere, a U.T. di classe I; la vicinanza con scuole è ammissibile a patto che venga esclusa espressamente la possibilità di svolgere manifestazioni in concomitanza con l’orario scolastico.

4.5 STESURA DELLA ZONIZZAZIONE DEFINITIVA (Z.D.)

La Zonizzazione Definitiva recepisce le modifiche apportate in maniera definitiva alla Zonizzazione Integrata. Va condotta quindi un’ulteriore analisi globale, in cui il progettista ha il compito di suggerire all’amministrazione Comunale scenari sostenibili sotto il profilo tecnico, che evitino l’instaurarsi di eccessive criticità e che consentano di contenere gli eventuali interventi di bonifica, in modo da elaborare una proposta di zonizzazione definitiva tesa a semplificare ulteriormente lo scenario ottenuto, considerando sia gli effetti delle fasce di rispetto delle zone produttive, sia di quelle di pertinenza delle infrastrutture di trasporto, in modo da ottenere più coerenza ed omogeneità.

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4.6 RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE

La visualizzazione grafica sarà redatta tenendo conto delle norme UNI 9884 “Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore ambientale”, come di seguito riportato:

Tabella 4.8. Rappresentazione grafica del P.C.C.A. RETINO STRADE  Fasce di rispetto aree industriali “forti”  Fasce di rispetto  Infrastrutture di CLASSE COLORE PIENO  Fasce di decadimento aree industriali trasporto di classe acustico lungo i “sparse” “E” ed “F” confini di aree di diversa I Verde ------

II Giallo

III Arancione

IV Rosso

V Violetto --

VI Blu ------

Tabella 4.9. Rappresentazione grafica degli elementi del territorio

ELEMENTO GRAFIA

Confini comunali

Area di pertinenza complesso scolastico S

Area di pertinenza manifestazioni M

Eventuali criticità (simbolo di colore differente in base all’entità) Basso ! Medio ! Alto ! Ambiti urbanizzati

Ambiti delle attività produttive

Ambiti del commercio e dei servizi

Aree militari

Strade diverse da quelle classificate “E” ed “F”

Strade di progetto

Strade in galleria Fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali, distinte in fascia “A” e A B “B” Fasce di pertinenza delle strade di progetto

Linea ferroviaria

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ELEMENTO GRAFIA

Fasce di pertinenza ferroviaria, distinte in fascia “A” e “B” A B Aree destinate a spettacoli a carattere temporaneo o manifestazioni all’aperto

Scuole e complessi scolastici

Poli ospedalieri e socio-assistenziali Aree cimiteriali

Biblioteca

Casa di riposo per anziani Centro culturale

Chiesa

Depuratori

Municipio

Musei

Poste

Aziende agricole

Aree di interesse archeologico e architettonico

Attrezzature per lo sport

Zone di interesse naturalistico

Stazione ferroviaria

Sede Protezione Civile

Sorgenti

Discarica di inerti

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5. ZONIZZAZIONE PARAMETRICA (Z.P.)

La Zonizzazione Parametrica (Z.P.) si basa sulla valutazione di parametri oggettivi ed è rappresentata nelle allegate Tavola 4 e 41.

5.1 DEFINIZIONE DELLE ZONE DI CLASSE I

Nella Classe I vengono introdotte tutte le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione. In linea generale vanno inseriti in Classe I i complessi ospedalieri, i complessi scolastici, i parchi pubblici di scala urbana, i centri rurali, i nuclei di antica origine, tutte le aree di particolare interesse urbanistico (zone di interesse storico, paesaggistico ed ambientale). In prima stesura, sulla base della cartografia del P.R.G.C. del comune di Polcenigo, sono state classificate in Classe I:  il SIC IT3310006 “Foresta del Cansiglio”, situato nelle U.T.193, 227, 394, 395 e 396;  le aree classificate come F4 - Ambito di tutela delle aree di interesse naturalistico ambientale, situate nelle U.T.227, 228, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, 244, 245, 246, 247, 248, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 318, 325, 326, 327, 328, 338, 339, 342, 343 e 377;  la scuola materna di via Due Muri, presso la U.T.276;  l’asilo di via Chiesa, situato nella U.T.289;  il complesso scolastico di via Piantuzze, nella U.T.280;  la casa di riposo di Coltura, presso la U.T. 288;

5.2 DEFINIZIONE DELLE ZONE DI CLASSE II, III E IV

La D.G.R. n. 463 del 05/03/2009 prevede una zonizzazione più precisa per le aree ”urbane”. Si tratta, prevalentemente, delle zone B e C del P.R.G.C. “Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale”, “Aree di tipo misto” ed “Aree ad intensa attività umana” (classi II, III e IV). Si è cercato di definire delle procedure automatiche che portassero al calcolo dei parametri di valutazione ed ai criteri di assegnazione della classe, partendo da dati ISTAT, INSIEL, della Camera di Commercio o direttamente forniti dai tecnici Comunali, riguardanti la densità di popolazione, la presenza di attività produttive, commerciali e di servizio in ogni singola Unità Territoriale (U.T.). Sulla base della suddivisione territoriale dettata dai dati elaborati si sono considerate, per ogni sezione, la densità di popolazione, di esercizi commerciali, uffici ed assimilabili, di attività artigianali o piccole industrie, suddividendo ciascuno di questi parametri in tre classi di valutazione (basso/nullo, medio e alto), seguendo le indicazioni fornite dalle linee guida regionali.

In totale sono state individuate 396 Unità Territoriali; per ognuna di esse sono stati ricavati i valori complessivi dei seguenti parametri:  numero di residenti per ettaro;  superficie occupata per ettaro di attività produttive;  superficie occupata per ettaro di attività terziarie.

L’evidenza della distinzione tra attività terziarie e produttive è descritta nell’Allegato 3.

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Questi dati aggregati, rapportati alla superficie delle singole zone, hanno consentito di definire all’interno delle aree urbanizzate la base territoriale di riferimento per l’assegnazione delle classi, secondo i punteggi riportati nella Tabella 5.1.

Le assegnazioni così definite sono poi state chiaramente verificate ed armonizzate in relazione ai reali criteri acustici dalle scelte di governo del territorio. Si fa presente che inizialmente le U.T. individuate erano 393; in seguito ad attenta valutazione dalla U.T. 193 sono state generaste le U.T. 394, 395 e 396 per definire i confini della Zona SIC rispetto al contesto.

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Tabella 5.1. Risultati dei punteggi attribuiti alle U.T.

ATTIVITÀ ATTIVITÀ Numero Punteggio Punteggio Superficie Destinazione d’uso da RESIDENTI PRODUTTIVE TERZIARIE Punteggio Somma Classe UT di ATTIVITÀ ATTIVITÀ (ha) P.R.G.C. [residenti/ettaro] sup. occupata sup. occupata RESIDENTI punteggi acustica residenti PRODUTTIVE TERZIARIE [mq/ettaro] [mq/ettaro] 1 0,09 A0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 2 0,18 A0 2 11,36 0,00 1129,99 2 1 4 7 IV 3 0,22 A0 7 32,55 0,00 0,00 3 1 1 5 III 4 0,21 A0 14 65,70 0,00 2135,11 3 1 4 8 IV 5 0,38 A0 0 0,00 0,00 65,60 1 1 1 3 II 6 0,34 A0 19 55,10 0,00 0,00 3 1 1 5 III 7 0,76 A0 14 18,31 0,00 767,78 2 1 4 7 IV 8 1,17 A0 30 25,73 0,00 21,45 2 1 1 4 III 9 0,07 A0 1 13,99 0,00 699,47 2 1 4 7 IV 10 0,44 A0 27 61,75 0,00 413,99 3 1 2 6 IV 11 0,39 A0 9 23,02 0,00 222,49 2 1 2 5 III 12 0,44 A1 7 15,75 0,00 474,83 2 1 2 5 III 13 0,81 A1 4 4,93 0,00 0,00 1 1 1 3 II 14 0,22 A2 1 4,62 0,00 0,00 1 1 1 3 II 15 0,36 A2 5 13,96 0,00 0,00 2 1 1 4 III 16 0,18 A2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 17 0,11 A2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 18 0,58 A2 13 22,28 0,00 0,00 2 1 1 4 III 19 0,30 A2 2 6,56 0,00 0,00 1 1 1 3 II 20 0,43 A2 5 11,53 0,00 0,00 2 1 1 4 III 21 0,68 A2 38 56,03 0,00 115,01 3 1 2 6 IV 22 0,35 A2 2 5,70 0,00 0,00 1 1 1 3 II 23 0,59 A2 22 37,54 0,00 0,00 3 1 1 5 III 24 0,72 A2 3 4,18 0,00 0,00 1 1 1 3 II 25 0,18 A2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 26 0,17 A2 6 34,45 0,00 0,00 3 1 1 5 III 27 0,83 A2 20 23,97 0,00 0,00 2 1 1 4 III 28 0,60 A2 13 21,74 0,00 0,00 2 1 1 4 III 29 0,35 A2 9 25,94 0,00 0,00 2 1 1 4 III 30 0,14 A2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 31 0,42 A2 4 9,52 0,00 0,00 1 1 1 3 II 32 0,05 A2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 33 0,08 A2 1 11,77 0,00 0,00 2 1 1 4 III 34 0,08 A2 8 104,30 0,00 0,00 3 1 1 5 III

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ATTIVITÀ ATTIVITÀ Numero Punteggio Punteggio Superficie Destinazione d’uso da RESIDENTI PRODUTTIVE TERZIARIE Punteggio Somma Classe UT di ATTIVITÀ ATTIVITÀ (ha) P.R.G.C. [residenti/ettaro] sup. occupata sup. occupata RESIDENTI punteggi acustica residenti PRODUTTIVE TERZIARIE [mq/ettaro] [mq/ettaro] 35 0,85 A2 18 21,18 0,00 0,00 2 1 1 4 III 36 0,41 A2 8 19,54 0,00 0,00 2 1 1 4 III 37 0,22 A2 2 8,95 0,00 0,00 1 1 1 3 II 38 0,52 A2 4 7,76 0,00 0,00 1 1 1 3 II 39 0,47 A2 3 6,43 0,00 0,00 1 1 1 3 II 40 0,36 A2 2 5,63 0,00 0,00 1 1 1 3 II 41 0,29 A2 4 13,73 0,00 0,00 2 1 1 4 III 42 0,33 A2 36 107,53 0,00 0,00 3 1 1 5 III 43 0,15 A2 10 68,93 0,00 0,00 3 1 1 5 III 44 0,18 A2 6 32,83 0,00 0,00 3 1 1 5 III 45 0,26 A2 1 3,84 0,00 0,00 1 1 1 3 II 46 0,24 A2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 47 0,85 A2 29 34,07 0,00 0,00 3 1 1 5 III 48 0,62 A2 5 8,13 0,00 0,00 1 1 1 3 II 49 1,66 A2 32 19,31 0,00 0,00 2 1 1 4 III 50 0,15 A2 3 19,73 0,00 0,00 2 1 1 4 III 51 1,02 A2 33 32,40 0,00 0,00 3 1 1 5 III 52 2,80 A2 53 18,93 0,00 3,21 2 1 1 4 III 53 1,84 A2 12 6,51 0,00 106,90 1 1 2 4 III 54 0,51 A2 2 3,96 0,00 0,00 1 1 1 3 II 55 1,12 A2 7 6,26 0,00 59,89 1 1 1 3 II 56 0,46 A2 11 23,91 0,00 0,00 2 1 1 4 III 57 0,09 A2 2 21,65 0,00 0,00 2 1 1 4 III 58 0,30 A2 3 10,13 0,00 0,00 2 1 1 4 III 59 0,95 A2 18 18,88 0,00 0,00 2 1 1 4 III 60 0,48 A2 10 20,66 0,00 0,00 2 1 1 4 III 61 0,14 A2 6 41,92 0,00 0,00 3 1 1 5 III 62 0,12 A2 3 24,48 0,00 0,00 2 1 1 4 III 63 2,22 A2 62 27,91 0,00 14,40 2 1 1 4 III 64 1,29 A2 42 32,50 0,00 0,00 3 1 1 5 III 65 0,77 A2 11 14,37 0,00 0,00 2 1 1 4 III 66 1,08 A2 17 15,72 0,00 0,00 2 1 1 4 III 67 0,61 A2 38 62,27 0,00 90,12 3 1 1 5 III 68 0,31 A2 8 25,45 0,00 0,00 2 1 1 4 III 69 0,07 A2 2 29,29 0,00 0,00 2 1 1 4 III 70 0,09 A2 4 43,71 0,00 0,00 3 1 1 5 III

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ATTIVITÀ ATTIVITÀ Numero Punteggio Punteggio Superficie Destinazione d’uso da RESIDENTI PRODUTTIVE TERZIARIE Punteggio Somma Classe UT di ATTIVITÀ ATTIVITÀ (ha) P.R.G.C. [residenti/ettaro] sup. occupata sup. occupata RESIDENTI punteggi acustica residenti PRODUTTIVE TERZIARIE [mq/ettaro] [mq/ettaro] 71 0,50 A2 13 25,88 0,00 0,00 2 1 1 4 III 72 0,98 A2 35 35,76 0,00 383,18 3 1 2 6 IV 73 0,25 A2 2 8,08 0,00 0,00 1 1 1 3 II 74 0,48 A2 9 18,88 0,00 0,00 2 1 1 4 III 75 2,34 A2 57 24,39 0,00 24,82 2 1 1 4 III 76 1,24 A2 25 20,12 0,00 0,00 2 1 1 4 III 77 0,46 A2 4 8,67 0,00 0,00 1 1 1 3 II 78 0,16 A2 2 12,44 0,00 0,00 2 1 1 4 III 79 0,05 A2 1 20,02 0,00 0,00 2 1 1 4 III 80 1,81 A2 34 18,74 0,00 0,00 2 1 1 4 III 81 1,57 A2 40 25,53 0,00 0,00 2 1 1 4 III 82 0,72 A2 29 40,12 0,00 0,00 3 1 1 5 III 83 1,15 A2 22 19,05 0,00 0,00 2 1 1 4 III 84 0,74 A2 30 40,45 0,00 80,90 3 1 1 5 III 85 0,30 A2 4 13,18 0,00 0,00 2 1 1 4 III 86 0,53 A2 7 13,26 0,00 0,00 2 1 1 4 III 87 0,26 B1 3 11,38 0,00 0,00 2 1 1 4 III 88 0,12 B1 1 8,48 0,00 0,00 1 1 1 3 II 89 0,32 B1 15 46,56 505,98 3864,68 3 4 4 11 IV 90 0,20 B1 23 113,94 0,00 416,14 3 1 2 6 IV 91 0,63 B1 62 98,43 0,00 2271,89 3 1 4 8 IV 92 1,62 B1 31 19,11 0,00 0,00 2 1 1 4 III 93 1,88 B2 16 8,50 0,00 0,00 1 1 1 3 II 94 0,37 B2 2 5,35 0,00 0,00 1 1 1 3 II 95 2,25 B2 29 12,88 0,00 0,00 2 1 1 4 III 96 1,12 B2 2 1,78 0,00 0,00 1 1 1 3 II 97 0,24 B2 5 21,01 0,00 348,72 2 1 2 5 III 98 0,55 B2 1 1,83 0,00 0,00 1 1 1 3 II 99 0,22 B2 1 4,47 0,00 0,00 1 1 1 3 II 100 2,14 B2 22 10,30 0,00 0,00 2 1 1 4 III 101 1,73 B2 17 9,84 0,00 0,00 1 1 1 3 II 102 1,39 B2 9 6,48 0,00 100,77 1 1 2 4 III 103 0,95 B2 3 3,17 0,00 0,00 1 1 1 3 II 104 0,52 B2 4 7,71 0,00 0,00 1 1 1 3 II 105 2,06 B2 17 8,25 0,00 31,55 1 1 1 3 II 106 1,84 B2 65 35,24 0,00 30,90 3 1 1 5 III

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ATTIVITÀ ATTIVITÀ Numero Punteggio Punteggio Superficie Destinazione d’uso da RESIDENTI PRODUTTIVE TERZIARIE Punteggio Somma Classe UT di ATTIVITÀ ATTIVITÀ (ha) P.R.G.C. [residenti/ettaro] sup. occupata sup. occupata RESIDENTI punteggi acustica residenti PRODUTTIVE TERZIARIE [mq/ettaro] [mq/ettaro] 107 1,02 B2 6 5,89 0,00 0,00 1 1 1 3 II 108 0,49 B2 9 18,22 0,00 0,00 2 1 1 4 III 109 0,28 B2 16 57,98 0,00 0,00 3 1 1 5 III 110 0,27 B2 1 3,76 0,00 0,00 1 1 1 3 II 111 5,84 B2 80 13,69 0,00 33,88 2 1 1 4 III 112 0,44 B2 8 17,99 0,00 0,00 2 1 1 4 III 113 0,90 B2 18 20,03 0,00 0,00 2 1 1 4 III 114 0,92 B2 23 25,13 0,00 0,00 2 1 1 4 III 115 0,45 B2 3 6,67 0,00 0,00 1 1 1 3 II 116 1,86 B2 21 11,28 0,00 0,00 2 1 1 4 III 117 2,01 B2 21 10,43 0,00 0,00 2 1 1 4 III 118 0,25 B2 7 28,46 0,00 0,00 2 1 1 4 III 119 1,14 B2 26 22,84 0,00 0,00 2 1 1 4 III 120 0,14 B2 4 29,16 0,00 0,00 2 1 1 4 III 121 0,83 B2 9 10,80 0,00 0,00 2 1 1 4 III 122 1,28 B2 48 37,56 0,00 0,00 3 1 1 5 III 123 0,50 B2 7 13,97 0,00 0,00 2 1 1 4 III 124 0,93 B2 12 12,94 0,00 0,00 2 1 1 4 III 125 0,70 B2 20 28,58 0,00 0,00 2 1 1 4 III 126 0,43 B2 7 16,34 0,00 0,00 2 1 1 4 III 127 2,12 B2 24 11,31 0,00 0,00 2 1 1 4 III 128 1,45 B2 13 8,94 0,00 0,00 1 1 1 3 II 129 0,38 B2 5 13,00 0,00 0,00 2 1 1 4 III 130 0,78 C1 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 131 1,32 C1 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 132 0,63 C2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 133 0,94 C2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 134 1,21 C2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 144 0,27 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 145 0,27 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 146 0,23 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 147 0,61 E0 6 9,82 0,00 0,00 1 1 1 3 II 148 0,35 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 149 0,16 E0 9 55,64 0,00 0,00 3 1 1 5 III 150 0,10 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 151 0,05 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II

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ATTIVITÀ ATTIVITÀ Numero Punteggio Punteggio Superficie Destinazione d’uso da RESIDENTI PRODUTTIVE TERZIARIE Punteggio Somma Classe UT di ATTIVITÀ ATTIVITÀ (ha) P.R.G.C. [residenti/ettaro] sup. occupata sup. occupata RESIDENTI punteggi acustica residenti PRODUTTIVE TERZIARIE [mq/ettaro] [mq/ettaro] 152 0,20 E0 2 9,94 0,00 0,00 1 1 1 3 II 153 0,63 E0 3 4,78 0,00 0,00 1 1 1 3 II 154 0,21 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 155 0,31 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 156 1,25 E0 2 1,60 0,00 0,00 1 1 1 3 II 157 0,03 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 158 0,31 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 159 0,96 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 160 0,56 E0 2 3,55 0,00 0,00 1 1 1 3 II 161 3,11 E0 7 2,25 0,00 0,00 1 1 1 3 II 162 0,88 E0 3 3,39 0,00 0,00 1 1 1 3 II 163 0,97 E0 9 9,27 0,00 0,00 1 1 1 3 II 164 0,92 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 165 0,42 E0 3 7,16 0,00 0,00 1 1 1 3 II 166 0,12 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 167 0,08 E0 2 24,76 0,00 0,00 2 1 1 4 III 168 0,33 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 169 2,99 E0 2 0,67 0,00 0,00 1 1 1 3 II 170 0,41 E0 1 2,46 0,00 0,00 1 1 1 3 II 171 2,16 E0 3 1,39 0,00 0,00 1 1 1 3 II 172 0,49 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 173 0,04 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 174 0,33 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 175 4,39 E0 4 0,91 0,00 0,00 1 1 1 3 II 176 5,07 E0 3 0,59 0,00 0,00 1 1 1 3 II 177 0,91 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 178 0,32 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 179 0,42 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 180 0,98 E0 2 2,05 0,00 0,00 1 1 1 3 II 181 0,08 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 182 0,30 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 183 0,17 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 184 0,29 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 185 5,15 E0 1 0,19 0,00 0,00 1 1 1 3 II 186 1,98 E0 1 0,50 0,00 0,00 1 1 1 3 II 187 0,20 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II

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COMUNE DI POLCENIGO – Piano Comunale di Classificazione Acustica

ATTIVITÀ ATTIVITÀ Numero Punteggio Punteggio Superficie Destinazione d’uso da RESIDENTI PRODUTTIVE TERZIARIE Punteggio Somma Classe UT di ATTIVITÀ ATTIVITÀ (ha) P.R.G.C. [residenti/ettaro] sup. occupata sup. occupata RESIDENTI punteggi acustica residenti PRODUTTIVE TERZIARIE [mq/ettaro] [mq/ettaro] 188 2,62 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 189 0,75 E0 6 7,95 0,00 0,00 1 1 1 3 II 190 0,29 E0 2 6,82 0,00 0,00 1 1 1 3 II 191 0,13 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 192 106,60 E3 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 194 8,50 E4 7 0,82 0,00 0,00 1 1 1 3 II 195 1,70 E4 14 8,21 0,00 0,00 1 1 1 3 II 196 5,00 E4 24 4,80 0,00 0,00 1 1 1 3 II 197 7,54 E4 15 1,99 0,00 0,00 1 1 1 3 II 198 0,68 E4 4 5,87 0,00 0,00 1 1 1 3 II 199 1,28 E4 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 200 0,71 E4 2 2,83 0,00 303,27 1 1 2 4 III 201 47,84 E4 55 1,15 0,00 0,00 1 1 1 3 II 202 20,77 E4 32 1,54 0,00 2,46 1 1 1 3 II 203 1,16 E4 9 7,76 0,00 0,00 1 1 1 3 II 204 0,72 E4 9 12,51 0,00 0,00 2 1 1 4 III 205 1,70 E4 14 8,25 0,00 0,00 1 1 1 3 II 206 0,55 E4 1 1,82 0,00 0,00 1 1 1 3 II 207 0,28 E4 3 10,83 0,00 0,00 2 1 1 4 III 208 4,40 E4 9 2,05 0,00 0,00 1 1 1 3 II 209 7,26 E4 14 1,93 0,00 0,00 1 1 1 3 II 210 5,88 E4 1 0,17 0,00 0,00 1 1 1 3 II 211 5,66 E4 20 3,53 0,00 0,00 1 1 1 3 II 212 0,45 E5 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 213 48,35 E5 3 0,06 0,00 0,00 1 1 1 3 II 214 79,55 E5 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 215 6,01 E6 3 0,50 0,00 7,82 1 1 1 3 II 216 1,82 E6 1 0,55 0,00 0,00 1 1 1 3 II 217 10,31 E6 21 2,04 0,00 0,00 1 1 1 3 II 218 18,96 E6 64 3,38 0,00 0,00 1 1 1 3 II 219 20,39 E6 22 1,08 33,69 0,00 1 2 1 4 III 220 60,20 E6 13 0,22 0,00 0,00 1 1 1 3 II 221 1,41 E6 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 222 0,62 E7 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 223 0,33 E7 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 224 3,49 E7 8 2,29 0,00 0,00 1 1 1 3 II

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ATTIVITÀ ATTIVITÀ Numero Punteggio Punteggio Superficie Destinazione d’uso da RESIDENTI PRODUTTIVE TERZIARIE Punteggio Somma Classe UT di ATTIVITÀ ATTIVITÀ (ha) P.R.G.C. [residenti/ettaro] sup. occupata sup. occupata RESIDENTI punteggi acustica residenti PRODUTTIVE TERZIARIE [mq/ettaro] [mq/ettaro] 225 7,50 E7 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 226 1,32 E7 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 259 0,85 G4 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 260 0,42 G4 3 7,12 0,00 498,38 1 1 2 4 III 261 0,57 G4 0 0,00 0,00 1105,14 1 1 4 6 IV 262 1,19 G4 0 0,00 0,00 734,59 1 1 4 6 IV 263 1,05 H3 0 0,00 0,00 4208,52 1 1 4 6 IV 264 0,13 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 265 0,25 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 266 0,22 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 IV 267 0,14 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 268 0,08 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 269 0,05 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 270 0,09 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 271 0,13 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 272 0,17 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 273 0,06 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 274 0,05 AT 0 0,00 0,00 5018,29 1 1 4 6 IV 275 0,15 AT 1 6,55 0,00 0,00 1 1 1 3 II 277 0,42 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 278 0,93 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 279 0,30 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 281 0,09 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 282 0,22 AT 1 4,64 0,00 0,00 1 1 1 3 II 283 0,16 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 284 0,05 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 285 0,08 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 286 0,76 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 287 0,15 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 290 0,32 AT 0 0,00 0,00 2140,35 1 1 4 6 IV 291 0,05 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 292 0,54 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 293 0,70 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 294 0,09 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 295 0,43 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 296 0,50 AT 0 0,00 0,00 1791,18 1 1 4 6 IV

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COMUNE DI POLCENIGO – Piano Comunale di Classificazione Acustica

ATTIVITÀ ATTIVITÀ Numero Punteggio Punteggio Superficie Destinazione d’uso da RESIDENTI PRODUTTIVE TERZIARIE Punteggio Somma Classe UT di ATTIVITÀ ATTIVITÀ (ha) P.R.G.C. [residenti/ettaro] sup. occupata sup. occupata RESIDENTI punteggi acustica residenti PRODUTTIVE TERZIARIE [mq/ettaro] [mq/ettaro] 297 0,23 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 IV 298 0,30 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 299 0,72 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 300 0,41 AT 0 0,00 0,00 1210,51 1 1 4 6 IV 301 0,05 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 302 0,04 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 303 1,61 A2 44 27,29 0,00 0,00 2 1 1 4 III 304 2,34 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 305 0,29 B1 3 10,47 0,00 0,00 2 1 1 4 III 306 0,27 B1 7 25,55 0,00 0,00 2 1 1 4 III 307 0,80 A2 36 45,03 0,00 282,70 3 1 2 6 IV 308 0,35 B2 2 5,67 0,00 0,00 1 1 1 3 II 309 5,67 E6 20 3,53 0,00 0,00 1 1 1 3 II 310 1,54 B2 17 11,03 0,00 0,00 2 1 1 4 III 311 2,91 B2 52 17,84 0,00 0,00 2 1 1 4 III 312 39,09 E6 21 0,54 0,00 0,00 1 1 1 3 II 313 1,92 E6 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 314 1,30 E6 4 3,08 0,00 0,00 1 1 1 3 II 315 0,12 G4 1 8,64 0,00 3368,39 1 1 4 6 IV 317 55,22 E6 60 1,09 0,00 0,00 1 1 1 3 II 319 0,94 B2 24 25,65 0,00 0,00 2 1 1 4 III 320 1,45 B2 20 13,80 0,00 0,00 2 1 1 4 III 321 1,55 B2 14 9,06 0,00 0,00 1 1 1 3 II 322 0,51 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 323 0,37 AT 3 8,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 324 10,95 E4 21 1,92 0,00 0,00 1 1 1 3 II 329 11,04 E4 2 0,18 0,00 0,00 1 1 1 3 II 330 60,22 E4 38 0,63 0,00 7,26 1 1 1 3 II 331 0,60 G4 3 5,03 0,00 2502,22 1 1 4 6 IV 332 0,24 G4 2 8,42 0,00 0,00 1 1 1 3 II 333 0,84 A0 19 22,74 29,92 175,95 2 2 2 6 IV 334 0,36 B2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 335 13,09 E6 4 0,31 0,00 0,00 1 1 1 3 II 336 1,72 E0 2 1,16 0,00 0,00 1 1 1 3 II 337 0,33 B2 10 30,57 0,00 0,00 3 1 1 5 III 340 72,69 E4 74 1,02 0,00 0,00 1 1 1 3 II

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ATTIVITÀ ATTIVITÀ Numero Punteggio Punteggio Superficie Destinazione d’uso da RESIDENTI PRODUTTIVE TERZIARIE Punteggio Somma Classe UT di ATTIVITÀ ATTIVITÀ (ha) P.R.G.C. [residenti/ettaro] sup. occupata sup. occupata RESIDENTI punteggi acustica residenti PRODUTTIVE TERZIARIE [mq/ettaro] [mq/ettaro] 341 14,97 E4 25 1,67 0,00 0,00 1 1 1 3 II 344 1491,85 E2 9 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 345 0,09 B2 1 10,90 0,00 0,00 2 1 1 4 III 346 0,21 B2 5 23,51 0,00 0,00 2 1 1 4 III 347 0,95 C1 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 348 0,85 E0 6 7,02 0,00 0,00 1 1 1 3 II 349 1,06 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 350 3,11 A2 81 26,02 0,00 154,85 2 1 2 5 III 351 2,10 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 352 0,54 B2 5 9,23 0,00 0,00 1 1 1 3 II 353 0,41 B2 3 7,31 0,00 12,18 1 1 1 3 II 354 2,46 E7 5 2,03 0,00 0,00 1 1 1 3 II 355 0,14 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 356 0,44 H2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 357 0,03 A2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 358 1,12 B2 32 28,54 0,00 178,35 2 1 2 5 III 359 0,35 A0 3 8,51 0,00 0,00 1 1 1 3 II 360 0,15 A0 6 40,18 0,00 321,45 3 1 2 6 IV 361 0,30 A0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 362 8,47 E4 6 0,71 0,00 0,00 1 1 1 3 II 363 0,06 E4 3 53,59 0,00 0,00 3 1 1 5 III 364 2,44 A2 62 25,45 0,00 190,03 2 1 2 5 III 366 6,38 E0 11 1,72 0,00 0,00 1 1 1 3 II 367 1,05 E0 1 0,95 0,00 0,00 1 1 1 3 II 368 0,37 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 369 0,07 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 370 3,43 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 371 4,11 E4 7 1,70 0,00 0,00 1 1 1 3 II 372 0,40 B2 2 4,99 0,00 0,00 1 1 1 3 II 373 0,10 E4 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 374 8,49 E6 6 0,71 0,00 0,00 1 1 1 3 II 375 3,41 E6 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 378 0,67 B2 20 29,91 0,00 0,00 2 1 1 4 III 379 0,32 A2 2 6,22 0,00 0,00 1 1 1 3 II 380 0,38 A2 5 13,12 0,00 0,00 2 1 1 4 III 381 0,45 A2 6 13,25 0,00 0,00 2 1 1 4 III

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ATTIVITÀ ATTIVITÀ Numero Punteggio Punteggio Superficie Destinazione d’uso da RESIDENTI PRODUTTIVE TERZIARIE Punteggio Somma Classe UT di ATTIVITÀ ATTIVITÀ (ha) P.R.G.C. [residenti/ettaro] sup. occupata sup. occupata RESIDENTI punteggi acustica residenti PRODUTTIVE TERZIARIE [mq/ettaro] [mq/ettaro] 382 0,90 A2 14 15,57 0,00 0,00 2 1 1 4 III 383 0,39 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 384 0,17 A2 1 5,80 0,00 0,00 1 1 1 3 II 385 0,07 A2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 386 1,61 E6 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 387 5,41 E6 9 1,66 0,00 0,00 1 1 1 3 II 388 6,58 E6 9 1,37 0,00 0,00 1 1 1 3 II 389 0,18 A2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 390 0,53 E2 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 391 0,15 AT 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 IV 392 0,14 E0 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 3 II 393 207,39 E3 0 0,00 0,00 0,00 1 1 1 0 II

N.B. Le stringhe mancanti sono oggetto di valutazione di dettaglio riportata nei successivi paragrafi.

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5.3 DEFINIZIONE DELLE ZONE DI CLASSE V E VI

La classe V, “Aree prevalentemente industriali”, è stata individuata dalla localizzazione delle zone D del P.R.G.C. (Parti di territorio destinate ad impianti industriali o ad essi assimilati), esistenti o di espansione. Le zone D, cui è stata assegnata la V classe, sono le seguenti: - Zona D2.1 - Zona industriale e artigianale di nuovo impianto, che si trovano nelle U.T. 316 e 376; - Zona D3.1 - Insediamento produttivo singolo esistente, ubicati presso le U.T.135, 136 e 137; - Zona D4 - Attività estrattive, inserita nella U.T.138; - Zona D5 - Allevamento ittico esistente, all’interno delle U.T.139, 140, 141 e 142; - Zona D6 - Attrezzature stradali, nelle U.T.143 e 365.

Si specifica che tutte le Zone D3.2.1 - Insediamenti produttivi singoli esistenti in aree non idonee e le Zone D3.2.2 - Insediamenti produttivi singoli esistenti privi di pertinenza urbanistica significativa non individuano aree vere e proprie ma rappresentano la localizzazione di attività produttive; pertanto tali aree non sono state annoverate tra le Zone D, ma verranno valutate nel successivo paragrafo 5.5.3.

5.4 INDIVIDUAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE

Le aziende agricole sono individuate nel P.R.G.C. in corrispondenza della voce Fattorie; oltre a queste, l’amministrazione comunale ha fornito indicazioni specifiche riguardo ad altre 5 aziende agricole. Le attività del settore primario sono ubicate presso:  U.T. 56, a San Giovanni di Mezzo;  U.T. 81, in località Coltura;  U.T. 210, a sud del torrente Artugna e lungo la S.P. n.10;  U.T. 303, a sud di San Giovanni di Sotto, presso via Favola;  U.T. 305, presso San Giovanni di Sotto a fronte della S.P. n.10;  U.T. 312, che ospita due aziende agricole nei pressi del confine comunale con Budoia;  U.T. 317, a sud del torrente Artegna;  U.T. 335, a ridosso di via Favola.

5.5 AREE PARTICOLARI

5.5.1 Aree militari All’interno del comune di Polcenigo non sono presenti aree appartenenti al Demanio Militare.

5.5.2 Aree di cava Il territorio comunale di Polcenigo non ospita aree adibite a cava.

5.5.3 Aree industriali non ricadenti in zona “D” Dopo aver effettuato l’assegnazione delle classi parametriche è stata verificata l’esistenza di attività industriali non classificate come “D” dallo strumento di pianificazione comunale, e sono state individuate le U.T. ospitanti sistemi di depurazione delle acque. Tali aree corrispondono alle: - U.T.266, lungo il Gorgazzo; - U.T. 297, in località Fontane; - U.T. 391, nei pressi del colle San Floriano.

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Tali aree sono state inserite in Z.P. in classe IV in quanto ospitanti attività potenzialmente rumorose. Nella successiva fase di Zonizzazione Aggregata per ciascuna delle due U.T. verrà eseguita una puntuale valutazione, sulla base di sopralluoghi o rilievi fonometrici, per stabilirne la classe acustica più appropriata.

Sono state considerate aree produttive in zona impropria, le U.T. ospitanti attività ricadenti in Zone D3.2.1 - Insediamenti produttivi singoli esistenti in aree non idonee e le Zone D3.2.2 - Insediamenti produttivi singoli esistenti privi di pertinenza urbanistica significativa. Per ciascuna attività è stato eseguito un puntuale sopralluogo finalizzato a valutare le reali condizioni acustiche dell’area circostante. Sono state inoltre individuate le U.T. che, pur non contenendo aree D3.2.1 e D3.2.2 ospitano attività produttive, e nello specifico sono le U.T.89 e 333. Il riepilogo delle attività in zona impropria è riportato nella seguente Tabella 5.2.

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Tabella 5.2. Attività produttive in zona impropria

Destinazione d’uso Destinazione Classe acustica U.T. dell’area in cui ricade ATECO Tipologia di attività presente d’uso da da Z.P. P.R.G.C. l’attività

5 D32.1 A II 74.14 CONSULENZA IMPRESE 72 D32.2 A IV 50.20 MANUTENZIONI AUTOVEICOLI 91 D32.2 B IV 50.20 MANUTENZIONI AUTOVEICOLI 102 D32.1 B III 52.11 COMMERCIO BEVANDE 106 D32.2 B III -- RESIDENZE 111 D32.2 B III -- RESIDENZE 141 D32.2 D5 V -- CAPANNONE DISMESSO 180 D32.1 E0 II -- RESIDENZE 219 D32.1 E6 III 20.30 FALEGNAMERIA 219 D32.1 E6 III -- CAPANNONE DISMESSO 219 D32.1 E6 I 15.80 PASTICCERIA ARTIGIANALE 241 D32.1 F4 III 45.10 DEPOSITO EDILE 311 D32.2 B III -- CAPANNONE DISMESSO 311 D32.2 B III -- CAPANNONE DISMESSO 325 D32.1 F4 II -- CAPANNONE DISMESSO 334 D32.2 B IV -- CAPANNONE DISMESSO 343 D32.2 F4 I 50.10 VENDITA AUTOVEICOLI 358 D32.2 B II 50.20 MANUTENZIONI AUTOVEICOLI

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6. INDAGINE FONOMETRICA

6.1 DESCRIZIONE DEI RILIEVI FONOMETRICI

Nel mese di marzo 2012 è stata effettuata una campagna di rilievi fonometrici sul territorio comunale nell’ambito della redazione del Piano Comunale di Classificazione Acustica. Si precisa che la misura della S.P. n.29 (che attraversa il comune di Polcenigo) è stata effettuata nel novembre 2011 nel comune di Budoia. La campagna di rilievi fonometrici è stata finalizzata alla caratterizzazione del clima acustico esistente ed alla definizione della Zonizzazione Aggregata. Prima della formulazione del programma di monitoraggio sul territorio sono state raccolte le informazioni utili ed è stata effettuata una serie di sopralluoghi al fine di definire un metodo di lavoro razionale, fissare le postazioni, i periodi ed i tempi di misura e stabilire eventuali priorità di intervento e controllo. Si è cercato quindi, con criteri di razionalità e nei limiti dell’incarico assegnato, di reperire notizie e dati sperimentali per una descrizione esauriente delle sorgenti che determinano o influiscono sul rumore ambientale nell’ambito del territorio comunale. Data la varietà degli usi urbani del suolo, la campagna di misura è stata estesa ed eseguita a tappeto per valutare l’incidenza delle attività umane nelle diverse parti del territorio. In 12 punti di misura sono stati eseguiti rilievi della durata di 20 minuti in periodo diurno (06:00- 22:00) ed in ulteriori 2 punti di misura, ubicati presso i ricettori in prossimità delle infrastrutture ferroviarie (ferrovia Sacile - Pinzano - Gemona del Friuli) e stradali (S.P. n.29 e S.P. n.10), sono stati eseguiti rilievi della durata di 24 ore. Le misure di breve durata sono state utilizzate per i ricettori sensibili (strutture scolastiche e case di riposo), per le aree industriali, per gli impianti particolari quali i depuratori e per la determinazione delle zone con potenziale o totale incompatibilità tra confini di aree con valori discostanti più di 5 dBA, effettuando le misure presso le abitazioni situate nelle zone di classe acustica inferiore. Sono stati inoltre effettuate due misure nei pressi di abitazioni che hanno presentato esposti dovuti a rumori eccedenti i limiti di zona, ed in particolare nei pressi di via Quaia, n.2 (rilievo 7) e di via Pordenone (rilievo 12). L’effettuazione di tali misure è stata espressamente richiesta dall’amministrazione comunale, per la verifica del rispetto dei limiti di zona e dell’efficacia delle bonifiche acustiche realizzate in loco. L’analisi puntuale di tali rilievi fonometrici verrà trattata nel capitolo 10.2.2. Le misure di durata giornaliera sono state invece utilizzate per la determinazione del rumore del traffico stradale, posizionando la strumentazione presso i ricettori più vicini ai principali assi stradali del comune di Polcenigo. Per correlare i livelli di rumore riscontrati ai flussi veicolari presenti, sono stati conteggiati il numero ed il tipo dei veicoli in transito durante i rilievi fonometrici. Il fattore di equiparazione assegnato è stato pari a 1 veicolo pesante = 3 veicoli leggeri, come desunto da numerosa letteratura in materia. Sono state pertanto eseguite in totale 14 misurazioni, per ciascuna delle quali sono state effettuate le seguenti determinazioni:  Rilievi fonometrici del Leq (livello equivalente) dei parametri statistici complessivi ponderati secondo la curva A;  Rilievi fonometrici con analisi in frequenza per terzi di banda d’ottava dei fenomeni sonori senza ponderazione.

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Per quanto riguarda la caratterizzazione della linea ferroviaria Sacile - Pinzano – Gemona del Friuli, si è scelto di considerare le misure fonometriche eseguite nei pressi della linea ferroviaria all’interno dei comuni di , , Cavasso e Budoia, registrate sia in periodo invernale che estivo. Da tali misure emerge sia il numero esiguo di convogli, che la poca rumorosità provocata dagli stessi. In particolare nel comune di Castelnovo del Friuli è stata eseguita una misura fonometrica che ha evidenziato come il passaggio dei vagoni provochi un livello sonoro di circa 60 dBA, e cioè paragonabile al passaggio a bassa velocità di un’auto. In Tabella 6.1 e Tabella 6.2 sono indicate la data, l’ora di inizio e di termine rilievo e la durata di ciascuna misurazione. Tabella 6.1. Elenco rilievi orari diurni breve periodo

PUNTI DI RILIEVO DIURNO

Punto Descrizione Inizio misura Fine misura Durata

1 Scuola materna - San Giovanni 11:48 08/03/2012 12:08 08/03/2012 20 min

2 Asilo di via Chiesa - San Giovanni 12:12 08/03/2012 12:32 08/03/2012 20 min

3 Complesso scolastico di via Piantuzze 15:20 08/03/2012 15:40 08/03/2012 20 min

4 Zona Industriale nord 11:07 08/03/2012 11:27 08/03/2012 20 min

5 Zona industriale sud 10:20 09/03/2012 10:40 09/03/2012 20 min

6 Zona industriale ovest 11:12 09/03/2012 11:32 09/03/2012 20 min

7 Attività industriale sparsa, via Grave 15:04 09/03/2012 15:24 09/03/2012 20 min

8 Attività industriale sparsa via Ruiat 11:52 09/03/2012 12:12 09/03/2012 20 min

9 Depuratore - Località Fontane 12:40 08/03/2012 13:00 08/03/2012 20 min

10 Casa di Riposo - Coltura 14:38 08/03/2012 14:58 08/03/2012 20 min

11 Depuratore - Gorgazzo 15:45 08/03/2012 16:05 08/03/2012 20 min

12 Zona Industriale ovest - presso abitazione 16:09 09/03/2012 16:29 09/03/2012 20 min

Tabella 6.2. Elenco rilievi lungo periodo

PUNTI DI RILIEVO DI LUNGO PERIODO

Punto Descrizione Inizio misura Fine misura Durata

A S.P. n.29 * 15:00 18/11/11 15:00 19/11/11 24 h

B S.P. n.10 10:47 08/03/12 10:47 09/03/12 24 h

* Rilievo fonometrico situato nel comune di Budoia

In ulteriori 40 punti sono stati effettuati un sopralluoghi visivi con cui si è verificata l’assenza di sorgenti rumorose e pertanto in tali aree non sono stati effettuati rilievi fonometrici. Tali punti corrispondono a molte attività industriali sparse, a piccole attività artigianali e commerciali ed ai punti in

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cui la Zonizzazione Parametrica ha evidenziato il non rispetto del principio di scalarità della classi. L’evidenza di tali sopralluoghi è riportata nell’Allegato 4. L’ubicazione dei punti di rilievo e dei sopralluoghi è rappresentata nella Tavola 3.

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6.2 STRUMENTAZIONE IMPIEGATA

Tutta la strumentazione impiegata nei rilievi è di classe 1 in accordo alle norme I.E.C. n. 651/77 “Sound Level Meters”, I.E.C. n. 804/85 “Integrating-averaging Sound Level Meters” ed I.E.C. n. 225/82 “Octave, Hall-octave and Third-octave Bande Filters Intended for the Analysis of Sounds and Vibrations” e conforme alle specifiche di cui alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. Nel dettaglio vengono riportati il tipo di strumentazione, la marca, il modello, il numero di serie e la data di taratura.

Tabella 6.3. Catena di misura fonometrica.

Certificato di Tipo Marca e modello N. matricola Data di taratura taratura Analizzatore sonoro Larson Davis modulare di 2742 01/12/2011 System 824 precisione Larson Davis Microfono 7598 01/12/2011 Vedi Allegato 2 Model 2541

Calibratore CAL 200 3800 01/12/2011

Software di analisi e Larson Davis Noise & Vibration Works v. 2.5.0 di calcolo

Analizzatore sonoro Larson Davis modulare di 2335 15/03/2011 Model 831 precisione PCB Piezotronics Microfono 119419 15/03/2011 Vedi Allegato 2 Model 377B02

Calibratore CAL 200 8146 15/03/2011

Software di analisi e Larson Davis Noise & Vibration Works v. 2.5.0 di calcolo

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6.3 CONDIZIONI METEOROLOGICHE

Le attività di misurazione sono state condotte in condizioni meteorologiche compatibili con le specifiche richieste dal D.M. 16 marzo 1998, ovvero in presenza di vento inferiore a 5 m/s e in assenza di precipitazioni piovose. Nella Tabella 6.4 sono indicati i dati meteorologici disponibili relativi alle giornate di rilevamento fonometrico. Vengono prese in considerazione le stazioni di monitoraggio site a Vivaro (PN) ed a Pordenone facenti parte della rete regionale e collegate via radio, in tempo reale, alla centrale di acquisizione dati elaborati dell’OSMER (Osservatorio Meteorologico Regionale).

Tabella 6.4. Dati meteorologici stazione ARPA FVG di Vivaro (PN) Radiazione Temp. Aria a 2 m Pioggia Umidità rel. A Vento globale (°C) (mm) 2 m (%) 2 (m/s) Data (KJ/m ) med min max tot media tot medio massimo

18/11/11 4,4 -0,6 13,0 0,0 74,0 8.540 1,6 4,2 19/11/11 3,6 -1,4 11,7 0,0 79,0 8.103 1,6 3,9

Tabella 6.5. Dati meteorologici stazione ARPA FVG di Pordenone Radiazione Temp. Aria a 2 m Pioggia Umidità rel. A Vento globale (°C) (mm) 2 m (%) 2 (m/s) Data (KJ/m ) med min max tot media tot medio massimo

08/03/12 7,9 0,5 16,1 0,0 53 15313 1,4 3,3 09/03/12 10,1 4,0 16,2 0,0 42 17176 1,9 5,8

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6.4 RISULTATO DEI RILIEVI FONOMETRICI

Il monitoraggio ambientale nel territorio comunale è stato condotto utilizzando la strumentazione di cui al paragrafo precedente, applicando le norme tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico definite dal D.P.C.M. 1 marzo 1991 e dagli allegati A, B e C del D.P.C.M. 16 marzo 1998.

Tabella 6.6. Risultati dei rilievi fonometrici Classe Flusso % Mezzi Punto Leq acustica Ubicazione Via Località totale pesanti parametrica veicoli

ADAY 60,3 dBA

ANIGHT 54,5 dBA * S.P. n.29 S.P. n.29 Budoia -- --

A24h 59,1dBA

BDAY 61,4 dBA II Via Pordenone, B 54,7 dBA S.P. n.10 Tessere -- -- NIGHT (55 – 45) 157

B24h 60,1 dBA Escluso 47,9 dBA traffico I Scuola 1 Piazza Maggiore San Giovanni 138 0 Incluso (50 – 40) materna 57,6 dBA traffico Escluso 43,2 dBA traffico I 2 Asilo via Chiesa San Giovanni 42/ora 0 Incluso (50 – 40) 47,9 dBA traffico Escluso 43,5 dBA Complesso traffico I 3 scolastico di via Piantuzze Grave 60/ora 0 Incluso (50 – 40) 57,1 dBA via Piantuzze traffico Zona Strada Escluso II 4 44, 5dBA Industriale comunale di San Giovanni / / traffico (55 – 45) nord Pordenone

Zona Escluso II 5 43,8 dBA Industriale -- Località Tessere / / traffico (55 – 45) sud

Zona Escluso II 6 54,9 dBA Industriale -- Località Murada / / traffico (55 – 45) ovest

Escluso 45,5 dBA *** Attività traffico II 7 industriale Via Grave, 2 San Giovanni 30/ora 33 ** Incluso (55 – 45) 48,0 dBA sparsa traffico Attività Escluso II 8 43,7 dBA industriale Via Ruiat Le Croci / / traffico (55 – 45) sparsa Escluso 43,3 dBA traffico II 9 Depuratore -- Fontane 9/ora 100 ** Incluso (55 – 45) 51,1 dBA traffico Escluso 42,7 dBA traffico I Casa di 10 Via Spinet Coltura 9/ora 0 Incluso (50 – 40) riposo 43,4 dBA traffico

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Classe Flusso % Mezzi Punto Leq acustica Ubicazione Via Località totale pesanti parametrica veicoli

Escluso I 11 43,7 dBA Depuratore -- Gorgazzo 0 0 traffico (50 – 40)

Zona Industriale Escluso II ovest - 12 43,7 dBA S.P. n.10 Tessere 0 0 traffico (55 – 45) presso abitazione privata

* Ricade nel comune di Budoia. ** Campione troppo basso per essere rappresentativo. *** È stato considerato L95 invece che il Leq poiché durante la misura si sono verificati numerosi eventi (vicinanza di mezzi agricoli in funzione, passaggio e vociare di persone, abbaio di cani) in ragione dei quali si è scelto di considerare il livello sonoro del sottofondo escludendo i rumori eccezionali. Una migliore considerazione sui livelli riscontrati può essere effettuata attraverso la visione delle schede di misura riportate in Allegato 1.

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7. ZONIZZAZIONE AGGREGATA (Z.A.)

In questa fase si analizzano criticamente i risultati emersi dalla Zonizzazione Parametrica giungendo così alla definizione della Zonizzazione Aggregata la quale è rappresentata nelle allegate Tavola 5, 5a e 5b.

7.1 AGGREGAZIONE DELLE ZONE DI CLASSE I

Nella Classe I vengono introdotte tutte le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione. In linea generale vanno inseriti in Classe I i complessi ospedalieri, i complessi scolastici, i parchi pubblici di scala urbana, i centri rurali, i nuclei di antica origine, tutte le aree di particolare interesse urbanistico (zone di interesse storico, paesaggistico ed ambientale). In prima stesura, sulla base della cartografia del P.R.G.C. del comune di Polcenigo, sono state classificate in Classe I:  il SIC IT3310006 “Foresta del Cansiglio”, situato nelle U.T.193, 227, 394, 395 e 396;  le aree classificate come F4 - Ambito di tutela delle aree di interesse naturalistico ambientale;  l’asilo di via Due Muri, presso la U.T.276;  l’asilo di via Chiesa, situato nella U.T.289;  il complesso scolastico di via Piantuzze, nella U.T.280;  la casa di riposo di Coltura, presso la U.T. 288. In Tabella 7.1 sono descritte le valutazioni effettuate per l’assegnazione delle U.T. alla classe I. È stato eseguito il test per la conferma della classe I, e non sono risultate conformi a tale classi acustiche le U.T. 228, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, 244, 245, 246, 247, 248, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 318, 325, 326, 327, 328, 338, 339, 342, 343 e 377. Tali aree infatti vengono classificate come Ambiti di tutela delle aree di interesse naturalistico ambientale dal P.R.G.C., ma dopo numerosi sopralluoghi e rilievi fonometrici si sono potuti verificare gli usi consolidati del territorio, che comprendono attività agricole, percorsi naturalistici e piccole attività ricettive nonché urbanizzazione a bassissima densità diffusa. La natura di tali luoghi non richiede pertanto la necessità di quiete per la fruizione reale, anche in considerazione del fatto che non si sono riscontrate fonti di rumore significative che giustificassero la tutela data dalla classe acustica I. Tali U.T. non più appartenenti alla classe I sono riassunte nella successiva Tabella 7.2.

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Tabella 7.1. Scelte operate nell’aggregazione della classe I

Adiacenza Ampiezza Ampiezza Postazione Rispetto limiti Esito test U.T. Descrizione con zone di fascia classe fascia rilievo classe I sul classe I Motivazione della scelta operata più di 5 dBA II classe III strumentale perimetro

SIC IT3310006 − Estensione superficiale significativa 193, 227, 394, 395 Foresta del POSITIVO SI ------SI e 396 − Non sono presenti marcati elementi rumorosi Cansiglio − La quiete rappresenta un elemento essenziale per la sua fruizione 228, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, F4 - Ambito di 244, 245, 246, 247, tutela delle aree di Vedi. Tavola 248, 249, 250, 251, interesse NEGATIVO SI ------− La quiete non rappresenta un elemento essenziale per la sua fruizione 3 e 4 252, 253, 254, 255, naturalistico 256, 257, 258, 318, ambientale 325, 326, 327, 328, 338, 339, 342, 343 e 377

Asilo di via Due − Non sono presenti marcati elementi rumorosi 30 m 276 POSITIVO SI -- 2 NO Muri − La quiete rappresenta un elemento essenziale per la sua fruizione (esterna)

− Non sono presenti marcati elementi rumorosi 30 m 289 Asilo di via Chiesa POSITIVO SI -- 1 SI − La quiete rappresenta un elemento essenziale per la sua fruizione (esterna)

Complesso − Non sono presenti marcati elementi rumorosi 30 m 280 scolastico di via POSITIVO SI -- 3 NO (esterna) Piantuzze − La quiete rappresenta un elemento essenziale per la sua fruizione

Casa di riposo di − Non sono presenti marcati elementi rumorosi 30 m 288 POSITIVO SI -- 10 SI Coltura − La quiete rappresenta un elemento essenziale per la sua fruizione (esterna)

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7.2 AGGREGAZIONE DELLE ZONE DI CLASSE II, III E IV

7.2.1 Criteri per l’aggregazione delle aree urbane In Tabella 7.2 sono riassunte le valutazioni che hanno portato a modificare le classi acustiche delle U.T. precedentemente scaturite della Zonizzazione Parametrica. Le analisi per l’aggregazione delle classi II, III e IV sono state applicate seguendo i criteri generali descritti di seguito:  Criterio A: Variazione di classe dovuta alle dimensioni ed al contesto contiguo;  Criterio B: Variazione di classe dovuto alla previsione dello strumento urbanistico di pianificazione comunale o sovracomunale;  Criterio C: Reali condizioni acustiche dell’area;  Criterio D: Zone “cuscinetto”;  Criterio E: Declassamento delle aree agricole.

7.2.2 Classificazione delle aree di espansione Un capitolo a parte è necessario per spiegare la metodologia del Criterio B. La sua applicazione tiene conto nella classificazione, delle aree di espansione, residenziali o produttive, in relazione all’effettivo stato di attuazione. Relativamente alle aree di espansione i perimetri delle U.T. sono stati individuati con riferimento alla intera zona territoriale omogenea definita dal P.R.G.C. e non ancora attuata al momento della formazione della classificazione acustica. L’attribuzione della classe acustica è stata realizzata in funzione dell’assetto e delle caratteristiche urbanistiche e funzionali definite dalle norme di Piano per ogni specifica zona territoriale omogenea. I criteri ed i parametri proposti sono gli stessi utilizzati per la classificazione dello stato di fatto, ma riferiti all’assetto territoriale, urbanistico e funzionale che l’U.T. può potenzialmente assumere al momento della completa attuazione delle previsioni del P.R.G.C. Allo scopo si sono esaminate, per ciascuna U.T. :  le destinazioni di uso ammesse e la eventuale compresenza di funzioni;  la capacità insediativa;  particolari condizioni di assetto urbanistico da osservare in sede attuativa.

Per definire la classificazione acustica di tali zone territoriali omogenee si è fatto riferimento allo scenario insediativo potenzialmente realizzabile in seguito alla completa ed integrale attuazione dell’insieme dei disposti normativi di zona relativi alla intera capacità insediativa e alla sua massima articolazione funzionale.

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Tabella 7.2. Scelte operate nell’aggregazione delle aree urbane

Rif. Rilievo Zona Classe Nuova U.T. Descrizione Criterio Motivazione della scelta operata o omogenea da Z.P. classe sopralluogo 2 A0 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S30 4 A0 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S13 5 A0 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S23 7 A0 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S13 9 A0 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S13 10 A0 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S13 12 A1 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 21 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S16 41 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 47 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 49 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 50 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 51 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 55 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 57 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 72 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S33 73 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 78 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 79 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 87 B1 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 88 B1 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 89 B1 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S10 90 B1 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S34 91 B1 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S34 93 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S32, S26 101 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO II C A seguito di rilievo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III 3 104 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 107 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 110 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 46 di 75

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Rif. Rilievo Zona Classe Nuova U.T. Descrizione Criterio Motivazione della scelta operata o omogenea da Z.P. classe sopralluogo 120 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 124 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 125 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 130 C1 RESIDENZIALE DI NUOVO IMPIANTO II C A seguito di rilievo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III 2 131 C1 RESIDENZIALE DI NUOVO IMPIANTO II B Variazione in base a previsione degli strumenti urbanistici III 132 C2 RESIDENZIALE DI NUOVO IMPIANTO II B Variazione in base a previsione degli strumenti urbanistici III 133 C2 RESIDENZIALE DI NUOVO IMPIANTO II B Variazione in base a previsione degli strumenti urbanistici III 134 C2 RESIDENZIALE DI NUOVO IMPIANTO II B Variazione in base a previsione degli strumenti urbanistici III 147 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 148 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S23 150 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 152 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 153 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 154 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 156 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 157 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 159 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 168 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 172 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 173 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 179 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 180 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 181 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 183 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 184 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 187 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 190 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 200 E4 ZONA AGRICOLO-PAESAGGISTICA III C A seguito di rilievo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S14 204 E4 ZONA AGRICOLO-PAESAGGISTICA III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 207 E4 ZONA AGRICOLO-PAESAGGISTICA II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II

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Rif. Rilievo Zona Classe Nuova U.T. Descrizione Criterio Motivazione della scelta operata o omogenea da Z.P. classe sopralluogo 212 E5 PREMINENTE INTERESSE AGRICOLO III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 219 E6 ZONA DI INTERESSE AGRICOLO II E Declassamento di aree agricole II 223 E7 ZONA AGRICOLA DI RISERVA RESIDENZIALE I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 228 F40 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S17 229 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S14 230 F40 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S18 231 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II 11 232 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 233 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S5 234 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S3 S39 235 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 236 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 237 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 238 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S6 S7 239 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S5 240 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 241 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S25 242 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 243 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di rilievo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II 11 244 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 245 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S5 246 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di rilievo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II A 247 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 248 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 249 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 250 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S29 251 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di rilievo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II 10 252 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 253 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 254 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II

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Rif. Rilievo Zona Classe Nuova U.T. Descrizione Criterio Motivazione della scelta operata o omogenea da Z.P. classe sopralluogo 255 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 256 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S1 257 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S14 258 F43 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. III C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S12, S20 260 G4 ZONA PER ATTREZZATURE TURISTICHE ESISTENTI IV A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 261 G4 ZONA PER ATTREZZATURE TURISTICHE ESISTENTI IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S8 262 G4 ZONA PER ATTREZZATURE TURISTICHE ESISTENTI IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S12 263 H3 ZONA PER ATTREZZATURE COMMERCIALI ESISTENTI II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S40 264 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 265 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 268 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 271 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 272 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 273 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE IV A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 274 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 275 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 277 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III 2 283 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III 1 284 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 287 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE IV A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 290 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S13 291 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE IV A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 300 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 304 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE IV B Variazione in base a previsione degli strumenti urbanistici III 307 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE IV A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 315 G4 ZONA PER ATTREZZATURE TURISTICHE ESISTENTI I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S9 318 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 325 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S24 326 F43 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S1 S19 327 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II 11

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Rif. Rilievo Zona Classe Nuova U.T. Descrizione Criterio Motivazione della scelta operata o omogenea da Z.P. classe sopralluogo 328 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S15S25 331 G4 ZONA PER ATTREZZATURE TURISTICHE ESISTENTI IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S4 333 A0 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S13 334 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO III A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 337 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO I A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante II 338 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S5 339 F43 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S19 342 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di rilievo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II 9 343 F41 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S22, S30 347 C1 ZONA RESIDENZIALE DI NUOVO IMPIANTO II B Variazione in base a previsione degli strumenti urbanistici III 348 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 351 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S32 352 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S32 353 B2 RESIDENZIALE DI RECUPERO E COMPLETAMENTO II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S32 354 E7 ZONA AGRICOLA DI RISERVA RESIDENZIALE II B Variazione in base a previsione degli strumenti urbanistici III 355 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 356 H2 ZONA PER ATTREZZATURE COMMERCIALI ESISTENTI II B Variazione in base a previsione degli strumenti urbanistici III 359 A0 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE IV C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S23 360 A0 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S23 361 A0 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE II C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. III S23 369 AT ZONA PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 377 F42 TUTELA AREE DI INTERESSE NATURALIST. AMBIENT. I C A seguito di sopralluogo si è appurato il reale clima acustico dell’U.T. II S11 379 A2 VALORE STORICO-ART. E PREGIO AMBIENTALE II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 383 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III 392 E0 ZONA DI PROTEZIONE DEI VECCHI NUCLEI II A U.T. di dimensioni ridotte rispetto al contesto dell’area circostante III

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7.2.3 Criteri per l’aggregazione delle attività industriali “sparse”

Per l’aggregazione delle zone classificate D devono essere fatte due distinzioni: la prima riguarda le attività “sparse” sul territorio, ovvero non insediate nel comune come elemento “forte” della programmazione. La seconda distinzione si riferisce invece a quelle attività insediate in zone industriali che rappresentano precise scelte di pianificazione operate dal comune. In questo paragrafo ed in Tabella 7.3 saranno trattati tutti gli insediamenti ubicati in zone “D” che comprendono attività industriali di piccola dimensione e che generalmente confinano con zone di classe I, II o III. Tali insediamenti saranno declassati acusticamente in classe IV ed i rilievi strumentali e sopralluoghi effettuati sono stati necessari per evidenziare il non superamento dei limiti della classe IV “a confine” del lotto.

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Tabella 7.3. Scelte operate nell’aggregazione delle attività industriali “sparse”

Ampiezza Ampiezza Zona Raggio Rif. rilievo o U.T. Descrizione Motivazione della scelta operata fascia classe fascia classe omogenea calcolato sopralluogo IV III

Il sopralluogo ha evidenziato che nell’area non sono insediate attività industriali 135 D3.1 Insediam. produttivo singolo esistente 45 m 45 m 90 m S11 rumorose. Il sopralluogo ha evidenziato che nell’area non sono insediate attività industriali 136 D3.1 Insediam. produttivo singolo esistente 110 m 60 m 120 m 8 rumorose. Il sopralluogo ha evidenziato che nell’area non sono insediate attività industriali 137 D3.1 Insediam. produttivo singolo esistente 83 m 60 m 120 m 7 rumorose. Il sopralluogo ha evidenziato che nell’area non sono insediate attività industriali 139 D5 Allevamento ittico esistente 136 m 60 m 120 m S7 rumorose. Il sopralluogo ha evidenziato che nell’area non sono insediate attività industriali 140 D5 Allevamento ittico esistente 62 m 60 m 120 m S6 rumorose. Il sopralluogo ha evidenziato che nell’area non sono insediate attività industriali 141 D5 Allevamento ittico esistente 67 m 60 m 120 m S3 rumorose. Il sopralluogo ha evidenziato che nell’area non sono insediate attività industriali 142 D5 Allevamento ittico esistente 92 m 60 m 120 m S5 rumorose. Il sopralluogo ha verificato che l’attività è un distributore di carburante, pertanto 143 D6 Attrezzature stradali 24 m 30 m 60 m S2 non rumorosa Il sopralluogo ha verificato che l’attività è un distributore di carburante, pertanto 365 D6 Attrezzature stradali 23 m 30 m 60 m S21 non rumorosa

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7.3 AGGREGAZIONE DELLE ZONE DI CLASSE V E VI

Come già descritto nel paragrafo 7.2.3 la seconda distinzione per l’aggregazione delle zone classificate D si riferisce alle attività insediate in zone industriali che rappresentano un elemento “forte” delle scelte di pianificazione operate dal comune. Nel comune di Polcenigo è presente una sola area che può essere considerata elemento preciso di pianificazione industriale comunale, in corrispondenza delle U.T. 138, 316 e 376. Nella Tabella 7.4 vengono riportate le relative fasce di decadimento acustico. Pur essendo presenti impianti produttivi funzionanti a ciclo continuo, non sono state assegnate aree alla classe VI in quanto i rilievi effettuati nei pressi di tali aree industriali hanno evidenziato il rispetto dei limiti di classe V.

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Tabella 7.4. Fasce di decadimento acustico delle aree industriali forti

Zona Esito test Ampiezza fascia Ampiezza fascia Ampiezza fascia Rif. rilievo U.T. Descrizione Motivazione della scelta operata omogenea Classe VI classe V classe IV classe III strumentale

-- 60 m 138,  I rilievi fonometrici hanno verificato il INTERNA ESTERNA INTERNA ESTERNA 316 Varie NEGATIVO rispetto dei limiti di classe IV e III presso le 120 m 4, 5, 6 e 12 e D2.1 e D4 * fasce di rispetto 376 -- -- 0 m 60 m

* Tali aree appartengono a diverse zone D2 e D4. Essendo in forma agglomerata, sono state considerate come una unica placca industriale alla quale sono state applicate le fasce di decadimento acustico di classe IV e III.

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7.4 VALUTAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE

Non si ha evidenza di aziende agricole dove siano presenti impianto tecnico-produttivi quali silos ed essiccatoi o allevamenti significativi.

7.5 VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ MOTORISTICHE

Non sono presenti attività sportive quali motodromi, autodromi, piste per go-kart o sorgenti di elevata rumorosità.

7.6 VALUTAZIONE DI AREE PARTICOLARI

7.6.1 Aree di cava Non sono presenti aree di cava nel territorio comunale.

7.6.2 Aree industriali non ricadenti in zona “D” La aree ospitanti impianti potenzialmente rumorosi sono state oggetto di valutazione particolare, in base alla quale si è stabilito che: - il depuratore situato nella U.T.266, lungo il Gorgazzo è di tipo biologico a fanghi attivi; il rilievo 11 evidenzia valori compatibili con la classe II; tuttavia si è scelta la classe IV per tale impianto poiché, pur non avendo verificato durante la misura valori acustici elevati, il tipo di impianto prevede l’accensione e lo spegnimento ciclici delle pompe e delle soffianti, a causa dei quali si possono generare livelli acustici elevati; a tale depuratore sono state associate fasce di decadimento acustico di classe IV e III rispettivamente di 60 e 30 metri; - il depuratore in località Fontane, nella U.T.297, similmente al precedente è stato preventivamente posto in classe IV; ad esso sono state associate fasce di decadimento acustico di classe IV e III rispettivamente di 60 e 30 metri; - allo stesso modo il depuratore della U.T.391, nei pressi del colle San Floriano è stato posto in classe IV con annesse fasce di decadimento acustico di classe IV e III rispettivamente di 60 e 30 m. Sono state inoltre valutate le U.T. ospitanti aree produttive in zona impropria. Per tali aree l’art. 4.5 del D.G.R. 463/2009 ritiene compatibile l’inserimento in classe IV e V, specificando che in base alla definizione delle classi acustiche del D.P.C.M. 14 novembre 1997, non sono possibili insediamenti industriali nelle aree aventi classi acustiche I, II e III. Tuttavia le attività produttive considerate sono state oggetto di specifici sopralluoghi, riportati nell’Allegato 4, tesi a verificare l’assenza di rumore generato dalle attività produttive. Non essendo stati riscontrati livelli sonori superiori ai limiti di zona, non è stato necessario procedere all’effettuazione dei relativi rilievi fonometrici e le attività sono risultate compatibili con la loro localizzazione. Tuttavia nel paragrafo 10.2.1 verranno fornite indicazioni specifiche riguardanti la pianificazione territoriale anche in merito a tali attività. Le U.T. che, pur non contenendo aree D3.2.1 e D3.2.2 ospitano attività produttive, e nello specifico le U.T.89 e 333, sono state valutate in modo specifico ed in particolare: - la U.T. 89 ospita un’attività che produce protesi dentarie. Il sopralluogo S10 evidenzia che non si verificano rumori anomali legati all’attività produttiva; - la U.T. 333 ospita un orefice; dal sopralluogo S13 non emergono criticità acustiche. Per quanto riguarda le Zone D3.2.1 - Insediamenti produttivi singoli esistenti in aree non idonee e le Zone D3.2.2 - Insediamenti produttivi singoli esistenti privi di pertinenza urbanistica significativa, tali aree

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sono state oggetto di sopralluogo specifico. In tutti i casi tali sopralluoghi hanno evidenziato l’assenza di attività rumorose, di impianti particolari e talvolta hanno messo in mostra come l’attività fosse ad oggi dismessa. Tali aree sono state pertanto aggregate tenendo in considerazione che non ospitano sorgenti di rumore, tuttavia nel paragrafo 10.2.1 verranno fornite indicazioni specifiche su come considerare tali aree.

Tabella 7.5. Attività ricadenti in zona D3.2.1 e D3.2.2 Destinazione Classe Destinazione d’uso dell’area Nuova U.T. Tipologia di attività presente acustica Criterio Sopralluogo d’uso da in cui ricade classe da Z.P. P.R.G.C. l’attività 5 D32.1 A CONSULENZA IMPRESE II C III S23

72 D32.2 A MANUTENZIONI AUTOVEICOLI IV C III S33

91 D32.2 B MANUTENZIONI AUTOVEICOLI IV C III S34

102 D32.1 B COMMERCIO BEVANDE III -- -- S22

106 D32.2 B RESIDENZE III -- -- S36

111 D32.2 B RESIDENZE III -- -- S35

141 D32.2 D5 CAPANNONE DISMESSO V -- -- S39

180 D32.1 E0 RESIDENZE II A III S26

219 D32.1 E6 FALEGNAMERIA III E II S27

219 D32.1 E6 CAPANNONE DISMESSO III E II S28

219 D32.1 E6 PASTICCERIA ARTIGIANALE I E II S29

241 D32.1 F4 DEPOSITO EDILE III C I S25

311 D32.2 B CAPANNONE DISMESSO III -- -- S37

311 D32.2 B CAPANNONE DISMESSO III -- -- S38

325 D32.1 F4 CAPANNONE DISMESSO II C II S24

334 D32.2 B CAPANNONE DISMESSO II A III S31

343 D32.2 F4 VENDITA AUTOVEICOLI I C I S30

358 D32.2 B MANUTENZIONI AUTOVEICOLI II -- -- S32

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8. CLASSIFICAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO

Considerata la loro rilevanza per l'impatto acustico ambientale, le strade e le ferrovie sono elementi di primaria importanza nella predisposizione del Piano Comunale di Classificazione Acustica, per cui, così come indicato dalla normativa, le aree prospicienti alle infrastrutture di trasporto sono state classificate tenendo conto delle caratteristiche e delle potenzialità di queste ultime.

8.1 INFRASTRUTTURE STRADALI

È ampiamente dimostrato che nelle aree urbane la componente traffico veicolare costituisce la principale fonte d'inquinamento acustico e conseguentemente, per consentire una compiuta classificazione acustica del territorio, risulta necessario considerare le caratteristiche specifiche delle varie strade. La normativa regionale propone, per valutare in tal senso la rete viaria, di far riferimento al D.P.R. 30 marzo 2004, n. 142 ove vengono classificate le varie tipologie stradali (esistenti e di nuova realizzazione) in relazione alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali. La classificazione della rete viaria e le fasce di pertinenza acustica stradale ai sensi del D.P.R. 142/2004 sono rappresentate nelle allegate Tavole 6 e 6.1. 8.1.1 Caratterizzazione delle infrastrutture stradali dalla A alla D Per le strade classificate come Cb (extraurbane secondarie) esistenti è stata introdotta a partire dal confine dell’infrastruttura stradale una fascia in classe V pari a 100 m (fascia A) ed una in classe IV pari a 50 m (fascia B) per un totale di 150 m di pertinenza. Tali fasce sono state introdotte per i seguenti assi viari descritti in Tabella 8.1.

Tabella 8.1. Lista della principali infrastrutture stradali

Infrastruttura Tipo di strada Codice strada

S.P. n.29 Extraurbana secondaria Cb

S.P. n.10 Extraurbana secondaria Cb

Si specifica che tali strade, all’interno delle aree classificate come centro urbano (la cui perimetrazione è stata ricavata in base a dati forniti dall’Ufficio Tecnico comunale) sono assimilabili a strade di tipo “E - urbana di quartiere”; i limiti di tali arterie stradali sono descritti nella successiva Tabella 8.2. 8.1.2 Caratterizzazione delle infrastrutture stradali E e F Le infrastrutture di trasporto di classe “E - urbana di quartiere” ed “F - locale”, come definite dal decreto legislativo 30 aprile 1994 n.285 (Nuovo codice della strada), producono delle fasce di pertinenza di 30 metri di ampiezza; i limiti acustici sono definiti distintamente per ogni tronco stradale omogeneo, con i criteri riportati nella Tabella 4.6 del paragrafo 4.3.1. Per le infrastrutture di progetto di tipo E e F è stata introdotta una fascia di pertinenza di 30 m, Nei casi in cui sul tronco stradale insistano più classi acustiche, si adottano i limiti della classe più rappresentativa, come riportato in Tabella 8.2.

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Tabella 8.2. Lista della infrastrutture stradali E e F

Classe acustica Limiti da Nome strada Località Tipo di strada più osservare rappresentativa Giorno Notte LOCALITA' COL DE CAO Coltura F - locale III 65 55 LOCALITA' COL DEL CONTE Coltura F - locale III 65 55 LOCALITA' FONTANE San Giovanni F - locale III 65 55 LOCALITA' LIVENZA Coltura F - locale III 65 55 LOCALITA' MURADA San Giovanni F - locale V 70 60 LOCALITA' PECOL San Giovanni F - locale III 65 55 LOCALITA' TALPON San Giovanni F - locale III 65 55 LOCALITA' TESSERE San Giovanni F - locale V 70 60 PIAZZA CHIESA Coltura F - locale IV 65 55 PIAZZA FONTANA Coltura F - locale IV 65 55 PIAZZA MADONNA Polcenigo F - locale IV 65 55 PIAZZA PLEBISCITO Polcenigo F - locale IV 65 55 SAN FLOREANO San Giovanni F - locale IV 65 55 STRADA CAVALLI Range F - locale III 65 55 STRADA MUS Range F - locale IV 65 55 VIA BATTISTUTA Mezzomonte F - locale IV 65 55 VIA BETULLE San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA BOTTOLA Coltura F - locale IV 65 55 VIA BRIGATE PARTIGIANE 1943-45 Mezzomonte F - locale III 65 55 VIA CAL DE LIGNA San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA CAMPAGNA San Giovanni F - locale III 65 55 VIA CANSIGLIO Coltura F - locale IV 65 55 VIA CATTANEO San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA CHIESA San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA CIASARIL San Giovanni F - locale III 65 55 VIA COL BELIT Range F - locale IV 65 55 VIA COLTURA Polcenigo F - locale IV 65 55 VIA DEI FABBRICATI Mezzomonte F - locale IV 65 55 VIA DELLA CENTA San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA DELLA ROSTA Polcenigo F - locale IV 65 55 VIA DELLE INDUSTRIE San Giovanni F - locale V 65 55 VIA DELL'OVRE Coltura F - locale III 65 55 VIA DUE MURI San Giovanni F - locale IV 65 55 III 65 55 F - locale VIA FAVOLA San Giovanni IV 65 55 VIA FONTANA Polcenigo F - locale IV 65 55 VIA FRANCESCANI San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA GIULIANA Coltura F - locale III 65 55 VIA GORGAZZO Polcenigo F - locale IV 65 55 VIA GRAVE San Giovanni F - locale III 65 55 VIA INTERNA San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA LIVENZA Polcenigo F - locale III 65 55 VIA MAGGIORE Coltura F - locale IV 65 55 VIA MARCHESINI Mezzomonte F - locale IV 65 55 VIA MARIET Range F - locale IV 65 55 VIA MAS COMUNI Range F - locale III 65 55 VIA MASAT San Giovanni F - locale III 65 55 VIA MASIERE Coltura F - locale III 65 55

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Classe acustica Limiti da Nome strada Località Tipo di strada più osservare rappresentativa Giorno Notte VIA MASO Range F - locale III 65 55 VIA MEZZOMONTE Coltura F - locale IV 65 55 VIA NUOVA San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA PANTAN San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA PEDEMONTANA Coltura F - locale III 65 55 VIA PIANTUZZE Range F - locale IV 65 55 VIA PIZZOCH San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA POLCENIGO Gorgazzo F - locale IV 65 55 VIA PORDENONE San Giovanni E - di quartiere * IV 65 55 VIA POSTA San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA RANGE Range F - locale IV 65 55 VIA ROMA Polcenigo F - locale IV 65 55 VIA RUALS Coltura F - locale IV 65 55 VIA RUIAT San Giovanni F - locale III 65 55 VIA SACILE San Giovanni F - locale III 65 55 VIA SALISE San Giovanni F - locale III 65 55 IV 65 55 VIA SAN BARTOLOMEO San Giovanni F - locale III 65 55 VIA SAN GIACOMO Polcenigo F - locale IV 65 55 VIA SAN GIOVANNI Polcenigo F - locale IV 65 55 VIA SAN LORENZO Coltura F - locale IV 65 55 III 65 55 VIA SAN MICHELE Coltura F - locale IV 65 55 VIA SAN ROCCO Polcenigo F - locale IV 65 55 VIA SANTA LUCIA San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA SANT'ANTONIO San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA SANTISSIMA Coltura F - locale III 65 55 VIA SCUDET San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA SEGA Polcenigo F - locale III 65 55 VIA SOTTOBOSCHI San Giovanni F - locale III 65 55 VIA SOTTOCOLLE San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA SOTTOMONTE Coltura F - locale IV 65 55 IV 65 55 VIA SPINET Coltura F - locale III 65 55 VIA STRETTA San Giovanni F - locale IV 65 55 VIA VIGNA Range F - locale III 65 55 VICOLO BUSET Mezzomonte F - locale IV 65 55 VICOLO COSTATA Mezzomonte F - locale IV 65 55 VICOLO DORIGHI Coltura F - locale IV 65 55 IV 65 55 VICOLO FOSSAL Coltura F - locale III 65 55 VICOLO RIVA Mezzomonte F - locale IV 65 55 VICOLO SCUDET San Giovanni F - locale IV 65 55 VICOLO TONON Mezzomonte F - locale III 65 55

* Tratto urbano della S.P. n.10

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8.2 INFRASTRUTTURE FERROVIARIE

Il comune è interessato nella parte meridionale dalla linea ferroviaria Sacile - Pinzano - Gemona del Friuli; per tali le linee ferroviarie si è fatto riferimento al D.P.R. del 18 novembre 1998, n. 459 “Regolamento recante norme di esecuzione dell’art. 11 della Legge 26 ottobre 1995 n.447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario”. 8.2.1 Caratterizzazione della infrastruttura ferroviaria Sacile - Pinzano - Gemona del Friuli

Per quanto riguarda la ferrovia Sacile - Pinzano - Gemona del Friuli, le informazioni fornite da Trenitalia S.p.A. segnalano la seguente situazione per il tratto che interessa il territorio del comune di Polcenigo: 1. giorni feriali: passaggio di 10 convogli passeggeri 2. sabato: passaggio di 10 convogli passeggeri 3. giornate festive: passaggio di 8 convogli passeggeri a partire dalle ore 6:00 e fino alle ore 21:00. Vista l’esiguità del numero di convogli ferroviari e le ridotte dimensioni degli stessi, tale infrastruttura non risulta impattante dal punto di vista acustico. Si specifica inoltre che tale servizio risulta sospeso durante il periodo estivo. Essendo una infrastruttura ferroviaria esistente, di velocità inferiore a 200 km/h, a partire dalla mezzeria dei binari esterni e per ciascun lato sono fissate fasce territoriali di pertinenza della infrastruttura della larghezza di 250 m. Tale fascia viene suddivisa in due parti: la prima, più vicina all’infrastruttura, della larghezza di 100 m, denominata fascia A, di classe V, la seconda, più distante dall’infrastruttura, della larghezza di 150 m, denominata fascia B, di classe IV. Lungo il tratto ferroviario non si ha presenza di strutture sensibili quali ospedali, scuole, case di cura e case di riposo.

8.3 INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI

Nel territorio comunale non si ha presenza di infrastrutture aeroportuali.

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9. ZONIZZAZIONE INTEGRATA (Z.I.)

Nella Z.I. si sovrappongono alla Z.A. le infrastrutture di trasporto e le relative fasce di pertinenza, le fasce di rispetto delle aree industriali “sparse” e le modifiche alle U.T. in base alle indicazioni del paragrafo 4.4. Tutti gli elementi sono riportati nelle Tavole 8 e 81.

9.1 ARMONIZZAZIONE DELLA Z.A. CON I COMUNI CONTERMINI

Il comune di Polcenigo ha porzioni di territorio di maggiore o minore estensione che confinano con: 1. il comune di Tambre (BL), a nord-ovest; 2. il comune di Budoia (PN), ad est e nord-est; 3. il comune di Fontanafredda (PN), a sud; 4. il comune di Caneva (PN) ad ovest e sud-ovest.

Dalle informazioni assunte, la situazione è la seguente: − comune di Tambre: è dotato di P.C.C.A.; l’analisi della totalità delle aree a confine non fa emergere particolari problematicità per le aree montane di classe I; − comune di Budoia: il P.C.C.A. è in fase di realizzazione; dall’analisi del P.R.G.C. non emergono aree che potrebbero essere incompatibili con la zonizzazione di Polcenigo, in quanto il territorio a confine è costituito per la quasi totalità da zone di classe I e II in entrambi i comuni; − comune di Fontanafredda: non è dotato di P.C.C.A.; il tratto a confine è costituito da aree a destinazione agricola secondo il P.R.G.C. di Fontanafredda, e pertanto compatibili con la classificazione acustica proposta dal presente P.C.C.A. che prevede che le aree a confine siano di classe II; − comune di Caneva: il P.C.C.A. è in fase di realizzazione; si fa presente che nei pressi del confine comunale, in località Case Franzago, il comune di Caneva ospita una cava. Le fasce di rispetto di tale attività pertanto ricadranno all’interno del comune di Polcenigo, ma non sono state ancora individuate in cartografia poichè la bozza del P.C.C.A. di Caneva non è al momento disponibile. La stessa condizione si verifica in via Longone, in cui è presente una fornace di calce ed in via Santissima, presso gli allevamenti ittici, classificati dal P.R.G.C. di Caneva come zone D5. Dalla verifica di coerenza della presente proposta di P.C.C.A. di Polcenigo, non si evidenziano situazioni di potenziale incompatibilità con i comuni contermini; tuttavia è necessario attendere la visione del P.C.C.A. di Caneva per confermare che anche lungo tale confine comunale non si verifichino situazioni di incompatibilità.

9.2 AREE PER MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI TEMPORANEI

Indicate nella cartografia con l’apposita grafica, sono state individuate e delimitate le aree destinate a spettacoli temporanei o a manifestazioni all’aperto: . nei pressi di piazza Maggiore a San Giovanni, in corrispondenza delle U.T. 73, 183, 271, 275, 276, 277 e 283; . in piazza Plebiscito nel centro di Polcenigo, nelle U.T. 3, 4, 7, 10, 290 e 360; . in via Pordenone, a Polcenigo, lungo le U.T. 4, 290 e 333; . presso Piazza Chiesa a Coltura, nelle U.T. 34, 300 e 323;

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. a Mezzomonte, in Piazzetta Nuvolone, nelle U.T. 14, 53, 121, 169 e 264; Le aree per manifestazioni situate a San Giovanni sono localizzate nei pressi di strutture scolastiche; è necessario pertanto che, come prescritto da D.G.R. n. 463 del 05/03/09, sia esclusa la possibilità di svolgere manifestazioni in concomitanza con l’orario scolastico. La possibilità di derogare dai limiti acustici del P.C.C.A. in tali aree, in occasione di manifestazioni e spettacoli temporanei, è disciplinata dal Regolamento Acustico Comunale.

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10. ZONIZZAZIONE DEFINITIVA (Z.D.)

Nella Zonizzazione Definitiva (Z.D.) rappresentata nelle allegate Tavole 9, 9.1 e 9.2, è stata condotta un’analisi globale delle criticità, in modo da valutare eventuali interventi di bonifica e l’efficacia delle fasce di rispetto delle zone produttive e di pertinenza delle infrastrutture di trasporto.

10.1 OTTIMIZZAZIONE DEL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

10.1.1 Conformità agli indirizzi di progettazione regionale e criteri adottati Il documento finale del P.C.C.A. è stato redatto secondo le prescrizioni indicate nelle normative regionali e nazionali citate, completo di relazione di accompagnamento, sulla base di quanto già effettuato nella fase preliminare, e di cartografia tematica aggiornata. Sulla base dei risultati ottenuti dalla redazione del documento di Zonizzazione Integrata ed in merito agli indirizzi di programmazione territoriale dell’amministrazione comunale, nonché delle criticità ambientali e della campagna di misure fonometriche effettuata ad hoc, si è giunti alla redazione della Zonizzazione Definitiva (Z.D.). Nella Zonizzazione Definitiva, ogni situazione di cambiamento delle classi acustiche, dalla prima fase di Z.P. alle successive fasi di Z.A. e Z.I. è stata attentamente valutata, in modo da giudicare appropriate le decisioni prese, tenendo conto soprattutto delle vocazioni acustiche delle Unità Territoriali vicine. Nelle situazioni in cui è presente incongruenza dal punto di vista acustico, la presente zonizzazione ha il ruolo di segnalare le criticità presenti, sulla base della loro potenziale incompatibilità o incompatibilità, al fine di suggerire idonee proposte di risanamento acustico. Nello specifico, la seconda fase coincidente con la Zonizzazione Aggregata (Z.A.) ha messo in evidenza una incompatibilità con le prescrizioni riportate nel disposto normativo regionale (Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16 - Norme in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico e dall'inquinamento acustico), che all’art. 25 comma 1 fa riferimento all’accostamento di aree non del tutto omogenee dal punto di vista acustico, vietando di prevedere “nel Piano Comunale di Classificazione Acustica disciplinato dagli artt. 20, 23 e 24, il contatto diretto di aree, anche appartenenti a comuni confinanti, qualora i valori di qualità si discostino in misura superiore a 5 dBA di livello sonoro continuo equivalente”. Un caso specifico è rappresentato dalle scuole di Coltura e San Giovanni, che si trovano localizzate all’interno del tessuto urbanizzato; in questi casi risulta inevitabile la contiguità di tali edifici con aree residenziali poste in classe III, caratterizzate da una media densità abitativa. Il posizionamento delle fasce di decadimento di classe II e l’evidenza dei rilievi fonometrici, hanno permesso l’adiacenza tra queste zone discoste per più di 5 dBA. Un intervento che è stato operato al fine di ottimizzare le scelte adottate in fase di aggregazione del P.C.C.A., ha riguardato la minimizzazione delle microsuddivisioni del territorio risultanti dalla Z.P. precedente, applicando il criterio A. In alcuni casi infatti la Z.P., effettuata sulla base dell’analisi della destinazione d’uso prevalente e della densità abitativa (ricavata dalle fonti statistiche fornite dagli Uffici Comunali), ha portato ad una suddivisione del territorio in un numero troppo elevato di zone con classi acustiche differenti. Pertanto, così come previsto dalla normativa regionale al fine di superare l’eccessiva frammentazione si è proceduto all’aggregazione di tali aree cercando di evitare l’innalzamento artificioso della classe.

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In particolare, tale intervento è stato adottato per i nuclei urbani di Polcenigo, Coltura, San Giovanni e Mezzomonte; la scelta è stata quella di operare una omogeneizzazione degli isolati ponendoli per la quasi totalità in classe III con un’aggregazione delle aree che evidenzia chiaramente la delimitazione del centro urbano e gli isolati a maggiore densità di popolazione e servizi. Il fine principale è rimasto comunque quello di ottenere un passaggio graduale da una classe all’altra, cercando, in questo modo, di ridurre l’impegno relativo alla redazione di Piani di Risanamento Acustico che a volte appaiono di complessa realizzazione. Alla classe IV, costituita dalle attività industriali sparse nel territorio, sono state accostate fasce di rispetto di classe IV e III, che permettono l’accostamento ad ambiti di classe II. In modo simile, alle aree industriali forti situate a sud del territorio, lungo la linea ferroviaria Sacile - Pinzano - Gemona del Friuli sono state associate fasce di decadimento acustico di classe IV e III. Per quanto riguarda le aree classificate come Ambiti di tutela delle aree di interesse naturalistico ambientale dal P.R.G.C., poste in Z.P. in classe I, dopo numerosi sopralluoghi e rilievi fonometrici, si sono potuti verificare gli usi consolidati del territorio, che comprendono attività agricole, percorsi naturalistici e piccole attività ricettive nonché urbanizzazione a bassissima densità diffusa. Poiché la natura di tali luoghi non richiede la necessità di quiete per la fruizione reale, sono stati posti già in Z.A. in classe II. Per non penalizzare durante tutto l’arco dell’anno i ricettori più vicini alle aree da destinarsi a spettacolo a carattere temporaneo, mobile e all’aperto, nella Zonizzazione Integrata sono state identificate le zone che potrebbero essere generatrici di emissioni sonore eccezionali. Queste sono sottoposte a deroga temporanea come prescritto dal Regolamento Acustico Comunale, imponendo durante il resto dell’anno il rispetto dei limiti acustici di zona. Per tali aree la normativa regionale prevede che esse non possano essere identificate in prossimità delle classi I, di ospedali e case di cura o di scuole in concomitanza con l’orario scolastico.

10.2 INDIRIZZI POLITICI DI PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE

10.2.1 Attività produttive in zona impropria A seguito delle verifiche eseguite sulle singole U.T., è stato riscontrato che in fase di Z.D. sono ancora presenti U.T. contenenti aree produttive in zona impropria classificate in classe II e III, e pertanto non rispondenti a quanto indicato all’art. 4.5 della D.G.R. 463/2009. È stata eseguita una verifica delle reali condizioni acustiche delle aree, sintetizzata nell’Allegato D in cui viene puntualmente illustrato come tali zone siano in realtà compatibili con le relative classi acustiche. Le attività presenti, pur risultando produttive dal codice ATECO, in realtà non comportano l’utilizzo di macchinari e tecnologie potenzialmente generatrici di rumore.

Durante la fase di aggiornamento dello strumento urbanistico, sarà cura dell’Amministrazione Comunale valutare se procedere alla normalizzazione delle situazioni di seguito descritte (cambiamento della destinazione d’uso della zona, ricollocamento dell’attività, etc.) o confermare lo status quo.

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10.2.2 Esposti per rumore L’amministrazione comunale ha fornito documentazione in merito a due esposti effettuati da privati nei confronti di attività produttive che generano livelli acustici superiori ai limiti consentiti e comunque generatori di disturbo della quiete.

 Esposto nei confronti della ditta Arredamenti F.lli Quaia S.r.l.: l’ARPA FVG, in seguito a richiesta del Tecnico del comune di Polcenigo, ha effettuato la valutazione della rumorosità ambientale presso la ditta Arredamenti F.lli Quaia nel mese di febbraio 2009; tale richiesta è avvenuta in seguito a segnalazione di livelli sonori elevati presentata dai residenti dell’abitazione situata in via Grave 2, a San Giovanni di Polcenigo. L’indagine fonometrica è avvenuta in un periodo di indagine in cui gli impianti di aspirazione sono risultati funzionanti a regime ridotto, ed ha evidenziato l’ampio superamento dei valori limite differenziali di immissione, sia a finestre aperte che chiuse; non essendo ancora stato redatto il P.C.C.A. i valori limite considerati (70 dBA in periodo diurno e 60 dBA in periodo notturno, stabiliti dal D.P.C.M. 01/03/1991) sono risultati invece rispettati. La ditta Arredamenti F.lli Quaia ha eseguito interventi di bonifica acustica, consistenti nell’insonorizzazione degli elettroventilatori a servizio degli impianti di aspirazione e filtrazione delle polveri e trucioli di legno; in seguito ha commissionato allo Studio Laboratorio Ecosol una Valutazione di Impatto Acustico nel mese di febbraio 2011, in cui si è ribadito il rispetto del valore limite di 70 dBA, mentre viene chiarito che la sentenza T.A.R. n.275 del 25/03/2009 consente di non considerare il rispetto del limite del criterio differenziale fino a che il comune non avrà provveduto alla redazione della Zonizzazione Acustica. È stata inoltre presentata dalla ditta Arredamenti F.lli Quaia, nel mese di luglio 2011, ad integrazione della Valutazione di Impatto Acustico, una documentazione Previsionale di Impatto Acustico redatta dallo studio di Acustica Ambientale ed Applicata “Misure Acustiche”. In tale documento si evidenzia come la riduzione delle emissioni sonore può essere effettuata evitando il funzionamento di uno dei due elettroventilatori contenuti nei box già insonorizzati e comunque facendoli funzionare ad un regime inferiore di giri/minuto. Durante la campagna di monitoraggio del territorio effettuata nel mese di marzo 2012, finalizzata all’elaborazione del presente P.C.C.A., è stato effettuato il rilievo 7 nei pressi dell’abitazione di via Greve 2; la misura è risultata necessaria alla caratterizzazione della Zona Industriale, e non specificatamente per riscontare il rispetto dei limiti dichiarati dalla ditta Arredamenti F.lli Quaia; la misura, che non ha evidenziato alcuno sforamento, è stata effettuata senza aver ricevuto dichiarazione che gli impianti fossero in funzione né con quale regime. Si specifica quindi che la verifica del rispetto dei limiti a seguito della bonifica acustica, anche alla luce dell’approvazione del presente P.C.C.A., è da ritenersi ancora da verificare, e che dovrà rispettare sia i limiti previsti dall’applicazione criterio differenziale, che i limiti di zona previsti dal presente P.C.C.A., che presso l’abitazione di via Grave 2 sono di 65 dBA in periodo diurno e 55 dBA in periodo notturno. Infine, poiché la ditta Arredamenti F.lli Quaia ha dichiarato di non effettuare lavorazioni con continuità, a causa di un periodo di difficoltà economica, si suggerisce che ARPA FVG effettui misure prolungate (almeno 1 settimana), che valutino anche il livello sonoro generato dall’accensione e spegnimento dei macchinari deputati all’aspirazione, il tempo in cui tali impianti risultano in funzione ed il regime con cui vengono effettivamente tenuti in attività.

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 Esposto nei confronti della ditta Nova Cucina 2 S.r.l.: relativamente alla documentazione fornita dall’Amministrazione Comunale, si può appurare che ARPA FVG ha effettuato nel mese di gennaio 2006 una relazione tecnica sulle rilevazioni di rumore determinato dalle attività dello stabilimento; le misure, effettuate presso l’abitazione di via Pordenone 163, a Polcenigo, sono state finalizzate alla verifica delle emissioni sonore degli impianti di filtrazione delle polveri. Tali misure sono state condotte sia all’esterno che all’interno dell’abitazione. I livelli riscontrati evidenziano valori che determinano immissioni sonore nell’abitazione di via Pordenone, 163 superiori ai limiti di tollerabilità, ed in particolare non conformi a quanto previsto dall’applicazione del criterio del differenziale secondo il D.P.C.M. 14/11/97. Durante la campagna di monitoraggio del territorio effettuata nel mese di marzo 2012, finalizzata all’elaborazione del presente P.C.C.A., è stato effettuato il rilievo 12 nei pressi dell’abitazione di via Pordenone 163; la misura, richiesta specificatamente dall’Amministrazione Comunale per verificare l’attuale situazione acustica, non ha riscontrato alcuno sforamento dei limiti. È necessario però specificare che durante il rilievo gli impianti generatori di rumore non risultavano in funzione, e pertanto non è stato possibile fare alcune valutazione sulla compatibilità o meno delle emissioni sonore rispetto ai limiti di zona previsti dal presente P.C.C.A. Si specifica inoltre, anche alla luce dell’approvazione del presente P.C.C.A., che sono da ritenersi da verificare sia i limiti previsti dall’applicazione criterio differenziale, che i limiti di zona previsti dal presente P.C.C.A., che presso l’abitazione di via Pordenone, 163 sono di 60 dBA in periodo diurno e 50 dBA in periodo notturno. Si suggerisce pertanto che ARPA FVG effettui misure prolungate (almeno 1 settimana), che valutino anche il livello sonoro generato dal funzionamento discontinuo dei macchinari deputati alla filtrazione, il tempo in cui tali impianti risultano in funzione ed il regime con cui vengono tenuti in attività.

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10.3 INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITÀ

Nei due successivi paragrafi vengono riportate nel dettaglio le criticità, sulla base della loro situazione di potenziale incompatibilità o incompatibilità, opportunamente evidenziate (con un punto esclamativo) e numerate progressivamente nelle Tavole 9, 9.1 e 9.2 e documentate nelle apposite schede di sintesi.

10.3.1 Situazioni di potenziale incompatibilità Tabella 10.1. Scheda di sintesi - Criticità 1 - Complesso scolastico di via Piantuzze

Complesso scolastico di via Piantuzze Alto Gli edifici scolastici si trovano localizzati all’incrocio tra via Piantuzze e via Polcenigo. Durante la fase di realizzazione del piano è stato eseguito il rilievo 3 a confine della U.T. ospitante il complesso scolastico; la misura ha evidenziato il mancato rispetto dei limiti di zona dovuto alla presenza di traffico veicolare. Basso  Bisogna tuttavia evidenziare che le ampie pertinenze del complesso scolastico Grado di criticità hanno un effetto di attenuazione sui livelli sonori e pertanto la situazione acustica all’interno degli edifici può essere ragionevolmente considerata migliore di quanto non sia lungo il confine della U.T.

Ipotesi di risanamento acustico

Per gli edifici scolastici di via Piantuzze, vista l’impossibilità tecnica, economica e di carattere ambientale di conseguire il rispetto del limite di 45 dBA nel periodo diurno, gli interventi da eseguire presso le scuole consisteranno in attività di controllo dei livelli acustici all’interno delle strutture. Qualora, in base alle misurazioni, si riscontrasse nelle aule più esposte un Leq diurno > 45 dBA (misurato a finestre chiuse) si proporrà:  il cambio di destinazione d’uso delle aule (riservandole ad attività non didattiche);  il miglioramento dei requisiti acustici passivi delle aule sulle facciate più esposte.

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10.3.2 Situazioni di incompatibilità

Tabella 10.2. Scheda di sintesi - Criticità 2 - Asilo di piazza Maggiore

Asilo di piazza Maggiore, San Giovanni di Polcenigo Alto Gli edifici scolastici si trovano localizzati all’interno del tessuto urbanizzato della frazione di San Giovanni ed in particolare direttamente prospicienti a via Chiesa.

 Durante la fase di realizzazione del piano è stato eseguito il rilievo 1 a confine della U.T. ospitante l’asilo; la misura ha evidenziato l’ampio superamento dei limiti di Basso zona dovuto alla presenza di traffico veicolare; durante la misura è stato registrato Grado di criticità infatti il passaggio di 46 veicoli in 20 minuti, pari a 138 veicoli/ora.

Ipotesi di risanamento acustico

Per gli l’asilo di via Chiesa, vista l’impossibilità tecnica, economica e di carattere ambientale di conseguire il rispetto del limite di 50 dBA nel periodo diurno, gli interventi da eseguire presso le scuole consisteranno in attività di controllo dei livelli acustici all’interno delle strutture. Qualora, in base alle misurazioni, si riscontrasse nelle aule più esposte un Leq diurno > 45 dBA (misurato a finestre chiuse) si proporrà:  il cambio di destinazione d’uso dell’aula (riservandola ad attività non didattiche);  il miglioramento dei requisiti acustici passivi delle aule sulle facciate più esposte.

Per quanto riguarda il traffico stradale, si propongono i seguenti interventi per via Chiesa nel tratto situato nei pressi dell’asilo L’aquilone:  uso di pavimentazione a bassa rumorosità  pianificazione del traffico durante l’orario concomitante alla presenza dei bambini all’interno della struttura.

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10.4 SITUAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI POLCENIGO

La situazione generale per quanto riguarda l’acustica ambientale del territorio del comune di Polcenigo può essere graficamente riassunta come segue:

Maggiore mitigazione acustica Minore mitigazione acustica

Asilo di Complessi piazza scolastici di Maggiore via Piantuzze

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10.5 VERIFICA DI COMPATIBILITÀ TRA IL P.C.C.A. ED IL P.R.G.C.

È stata effettuata la verifica di compatibilità tra il P.C.C.A. ed il P.R.G.C. ai sensi dell’art. 24 della L.R. n.16/2007 e secondo la metodologia elaborata da ARPA FVG, che consiste nell’indicare, per ciascuna destinazione d’uso di P.R.G.C., quali classi acustiche siano possibili, quali non possibili e quali da verificare caso per caso. Si è proceduto quindi all’equiparazione tra le destinazioni individuate nello strumento urbanistico di Polcenigo con quelle standard, cercando di adeguare le specifiche realtà locali alle definizioni di aree omogenee definite dall’art.34 del P.U.R. Tutte le U.T. sono risultate compatibili; nei casi in cui la destinazione d’uso e la classe acustica assegnata hanno generato una situazione per la quale ARPA FVG richiede particolare attenzione (indicata con il simbolo in Tabella 10.3) sono state effettuate puntuali verifiche che hanno confermato la classe acustica proposta dal presente piano.

Risultano invece non compatibili numerose U.T. ricadenti nelle aree destinate da P.R.G.C. a “Servizi ed attrezzature collettivi”, assimilabili alla destinazione “AT - Zona per servizi e attrezzature collettive” per le quali non sono ammissibili le classi acustiche I e II. Bisogna tuttavia notare che l’art.34 del P.U.R. definisce tali aree come “le parti di territorio destinate ad attrezzature e grandi servizi di interesse regionale e comprensoriale”, escludendo ragionevolmente la possibilità di porre tali aree nelle classi acustiche con limiti di zona più bassi. Le aree destinate a servizi nel comune di Polcenigo non comprendono aree di importanza regionale, ma sono costituite per lo più da piccole e medie strutture sportive, parcheggi di modeste dimensioni, scuole e pertanto risultano zonizzabili anche in classe I e II.

Bisogna inoltre specificare che le aree classificate come D dal P.R.G.C. comprendono le zone D32.1 e D.32.2 che non identificano un’area ma individuano il posizionamento di modeste attività produttive isolate. Tali attività, come precedentemente illustrato, sono state oggetto di singoli sopralluoghi che hanno dimostrato in tutti i casi il rispetto dei limiti di zona.

Nel caso in cui fossero risultate incompatibilità tra P.R.G.C. e P.C.C.A., avrebbe trovato applicazione l’art. 24 della L.R. n.16/2007, il quale prevede che qualora il Piano Comunale di Classificazione Acustica comporti la delimitazione di zone cui deve essere modificata la destinazione urbanistica, il comune apporta le necessarie varianti al Piano Operativo Comunale. Nella successiva Tabella 10.3 viene riportata la verifica per ciascuna zona omogenea classificata in P.R.G.C.

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Tabella 10.3. Compatibilità tra P.C.C.A. e P.R.G.C. P.R.G.C. I II III IV V VI Note (Zone omogenee art. 34 P.U.R) ARPAV Zona residenziale di interesse storico ambientale

 A0 - Zona di valore storico-artistico del capoluogo . Le U.T. classificate A0, A1 eA2 da P.R.G.C. sono tutte ricadenti A  A1 - Zona di particolare pregio ambientale delle sorgenti del in classe II e III e pertanto è verificata la loro compatibilità. POLCENIGO -- X X ------Livenza e del Gorgazzo  A2 - Zone di conservazione ambientale dei vecchi nuclei

ARPAV Zona residenziale di completamento

. Le U.T. classificate B1 e B2 da P.R.G.C. sono tutte ricadenti in B  B1 - Zona residenziale semi-intensiva di completamento classe II e III e pertanto è verificata la loro compatibilità. POLCENIGO -- X X ------ B2 - Zona residenziale estensiva di completamento

ARPAV Zona residenziale di nuova espansione . Le U.T. classificate C1 da P.R.G.C. sono tutte ricadenti in classe C III e pertanto è verificata la loro compatibilità. POLCENIGO  C1 - Zona residenziale semi-intensiva di nuovo impianto -- -- X ------

ARPAV Zona per attività produttive

 Zona D2.1 - Zona industriale e artigianale di nuovo impianto . Le U.T. ricadenti in classe I, II e III appartengono a zone D32.1  Zona D3.1 - Insediamento produttivo singolo esistente e D.32.2 che non identificano un’area ma il posizionamento di D  Zona D32.1 un’attività. Tali attività come precedentemente illustrato sono POLCENIGO  Zona D32.2 X X X X X X state oggetto di singoli sopralluoghi che hanno dimostrato in  Zona D4 - Attività estrattive tutti i casi il rispetto dei limiti di zona.  Zona D5 - Allevamento ittico esistente  Zona D6 - Attrezzature stradali ARPAV Zona di interesse agricolo/boschivo

 E0 - Zona di protezione dei vecchi nuclei  E2 - Zona boschiva . Le U.T. classificate E0, E2, E3, E4, E5, E6 ed E7 da P.R.G.C. E  E3 - Zona silvo-zootecnica sono tutte ricadenti in classe I, II e III e pertanto è verificata la POLCENIGO  E4 - Zona agricolo-paesaggistica X X X ------loro compatibilità.  E5 - Zona di preminente interesse agricolo  E6 - Zona di interesse agricolo  E7 - Zona agricola di riserva residenziale

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P.R.G.C. I II III IV V VI Note (Zone omogenee art. 34 P.U.R) ARPAV Zone di interesse ambientale

 F2 - Ambito di tutela del bosco del Cansiglio . Le U.T. classificate F4.0, F4.1, F4.2 e F4.3 da P.R.G.C. sono tutte F  F4.0 - Ambito vincolato da leggi 1497/39 e 1089/39  F4.1 - Ambito di tutela fluviale e zone umide ricadenti in classe II e pertanto è verificata la loro compatibilità. POLCENIGO -- X ------ F4.2 - Ambito di tutela di zone semiumide con prevalenza di prati stabili  F4.3 - Ambito di tutela dei colli ARPAV Zona turistica . Le U.T. classificate G4 da P.R.G.C. sono tutte ricadenti in classe II e G III e pertanto è verificata la loro compatibilità. POLCENIGO  G4 - Zona per attrezzature turistiche esistenti -- X X ------

ARPAV Zona commerciale . Le U.T. classificate H3 da P.R.G.C. sono tutte ricadenti in classe III H e pertanto è verificata la loro compatibilità. POLCENIGO  H3 - Zona per attrezzature commerciali esistenti -- -- X ------

ARPAV Zona direzionale

I --- POLCENIGO  Destinazioni d’uso non presenti nel comune di Polcenigo ------

ARPAV Zona portuale

L --- POLCENIGO  Destinazioni d’uso non presenti nel comune di Polcenigo ------

ARPAV Zone aeroportuali

M --- POLCENIGO  Destinazioni d’uso non presenti nel comune di Polcenigo ------

ARPAV Zona merci

N --- POLCENIGO  Destinazioni d’uso non presenti nel comune di Polcenigo ------

ARPAV Zona mista

O --- POLCENIGO  Destinazioni d’uso non presenti nel comune di Polcenigo ------

ARPAV Zona di interesse collettivo . Le aree destinate a servizi nel comune di Polcenigo non comprendono aree di importanza regionale, ma sono costituite per P lo più da piccole e medie strutture sportive, parcheggi di modeste POLCENIGO  AT - Zona per servizi e attrezzature collettive X X X X -- -- dimensioni, scuole e pertanto risultano zonizzabili anche in classe I, II e III.

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10.6 STIMA DELLA PERCENTUALE DI TERRITORIO E DI POPOLAZIONE RESIDENTE NELLE DIFFERENTI CLASSI ACUSTICHE

Per meglio caratterizzare il Piano Comunale di Classificazione Acustica è stata effettuata una valutazione della percentuale di territorio e di popolazione presenti nelle differenti classi acustiche.

10.6.1 Stima della percentuale di territorio nelle differenti classi acustiche La stima della percentuale di territorio, al netto degli ambiti non rilevanti ai fini della classificazione acustica (corsi d’acqua, aree della viabilità, etc), cui sono state assegnate le differenti classi acustiche è riportata nella seguente tabella:

Tabella 10.4. Percentuale di territorio nelle diverse classi acustiche

Classe acustica Superficie territoriale in % I 35,92 II 60,19 III 2,55 IV 0,39 V 0,95

10.6.2 Stima della percentuale di popolazione nelle differenti classi acustiche Per il comune di Polcenigo i dati sulla popolazione (gennaio 2012) riportano 3177 residenti. È possibile stimare le seguenti percentuali:

Tabella 10.5. Percentuale di popolazione nelle diverse classi acustiche

Classe acustica Percentuale popolazione stimata % I 0,00 II 33,27 III 66,10 IV 0,28 V 0,35

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10.7 ITER PROCEDURALE DI APPROVAZIONE DEL P.C.C.A.

L’iter procedurale che dovrà essere rispettato sarà il seguente:  acquisizione del parere di ARPA FVG;  adozione in Consiglio Comunale;  30 giorni per pubblicazione/presentazione di osservazioni;  trasmissione del Piano adottato alla Provincia ed ai Comuni confinanti;  approvazione in Consiglio Comunale;  trasmissione del Piano approvato alla Regione, alla Provincia, all’ARPA FVG, alle Aziende sanitarie territorialmente competenti e ai Comuni confinanti;  approvazione entro 12 mesi, da parte del comune del proprio Piano di Risanamento Acustico, in caso di riscontro delle criticità previste a livello legislativo; l’eventuale Piano di Risanamento Acustico Comunale recepisce il contenuto dei Piani di abbattimento e contenimento del rumore presentati al comune competente dalle società e dagli enti gestori di servizi pubblici per il trasporto o delle relative infrastrutture ai sensi dell’articolo 10, comma 5, della legge 447/1995;  entro 6 mesi, valutazione da parte delle attività produttive del rispetto dei limiti di zona;  entro lo stesso termine presentazione, se necessario, da parte delle stesse del Piano di Risanamento. L’ARPA FVG consiglia alle Amministrazioni Comunali di affiancare all’iter di approvazione del P.C.C.A. la verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

Le varianti ed il Piano di Risanamento Acustico Comunale seguiranno in fase di adozione ed approvazione la stessa procedura prevista per il Piano Comunale di Classificazione Acustica come indicato dall’art, 30, comma 4 della L.R. n. 16 del 18/06/2007.

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COMUNE DI POLCENIGO – Piano Comunale di Classificazione Acustica

10.8 REVISIONE ED AGGIORNAMENTO

Una volta determinata la Classificazione Acustica del territorio essa dovrebbe fungere da regolatore nell’ambito della compatibilità acustica nei nuovi insediamenti e vincolare l’evoluzione anche degli strumenti urbanistici generali. Si potrebbe, quindi, pensare che una volta adottata essa debba rimanere immutata e invariabile nel tempo. In realtà l’evoluzione socio-economica del territorio risulta spesso rapida e non facilmente prevedibile, e quindi anche la Classificazione Acustica effettuata potrebbe, dopo un certo lasso di tempo, non risultare più adeguata alle nuove situazioni. Sulla base di queste considerazioni si consiglia di verificare periodicamente i livelli sonori mediante campagne di monitoraggio del rumore, effettuando un controllo della “evoluzione acustica” del territorio e verificando gli effetti degli eventuali interventi di bonifica effettuati. In ogni caso una revisione, o una verifica di compatibilità reciproca del P.C.C.A. con il Piano Regolatore, andrà effettuata in occasione di ogni modifica o revisione degli strumenti urbanistici.

Gruppo di lavoro:

Relazione tecnica Elaborazioni grafiche Rilievi fonometrici Approvazione

Dott. Agr. Diego Carpanese Dott. Urb. Michele Cagliani Dott. Agr. Diego Carpanese Iscritto all’ Ordine dei Dottori Iscritto all’ Ordine degli CEO eAmbiente Agronomi e Forestali della Prov. Architetti Pianificatori della Dott.ssa Gabriella Chiellino di Padova al n. 621 Prov. di Belluno al n. 535 Iscritto all’ Ordine degli Tecnico competente in acustica Architetti Pianificatori della Prov. ambientale Decreto STINQ n. Arch. Giulia Pedrocchi di Treviso al n. 2342 682 - INAC/425 Tecnico competente in acustica Regione Friuli ambientale Decreto STINQ n. Ing. Mauro Gallo 681 - INAC/424 Iscritto all’ Ordine degli Ingegneri Ing. Michele Arnoffi Regione Friuli della Prov. di Venezia al n. 3834 Iscritto all’ Ordine degli Ingegneri Arch. Giulia Pedrocchi della Prov. di Treviso al n. 3574

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Capire, progettare e gestire l’ambiente Parco Scientifico e Tecnologico “VEGA” Via delle Industrie, 9 – Marghera (VE) www.eambiente.it [email protected] 10.01157_POLCENIGO_PCCA_R00.doc

COMUNE DI POLCENIGO – Piano Comunale di Classificazione Acustica

ALLEGATO 1 - Schede dei rilievi fonometrici

Capire, progettare e gestire l’ambiente Parco Scientifico e Tecnologico “VEGA” Via delle Industrie, 9 – Marghera (VE) www.eambiente.it [email protected] 10.01157_POLCENIGO_PCCA_R00.doc

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 1 Nome file Brevepolc.002 Data 08/03/2012 Ora Inizio Misura 11:48 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 11:45 - 12:10 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località San Giovanni – Scuola materna U.T. 289 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Traffico stradale, passaggio persone, campane Caratteristiche dell’Area di Rilievo Pianeggiante asfaltata Note Passaggio aereo al minuto 5. Dal minuto 13 al minuto 16 rintocchi campane. Passaggio e vociare di numerosi pedoni

BREVPOLc.002 - LAeq BREVPOLc.002 - LAeq - Running Leq 80 dBA Passaggio aereo Rintocchi campane 70

60

50

40

30 11.48.27hms 11.53.27 11.58.27 12.03.27 12.08.27 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (escluso traffico stradale):

Leq = 47,9 dBA

Livello equivalente (incluso traffico stradale):

Leq = 57,6 dBA

BREVPOLc.002 - Leq - Lineare 70 dB 60

50

40

30

20 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 78,5 74,7 71,9 46 / 138 L50 L90 L95 53,2 42,0 40,9

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 2 Nome file Brevepolc.003 Data 08/03/2012 Ora Inizio Misura 12:12 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 12:08 – 12:35 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località San Giovanni – Asilo di via Chiesa U.T. 276 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Traffico in lontananza, rintocco di campane, passaggi di aerei Caratteristiche dell’Area di Rilievo Pianeggiante asfaltata Note Al minuto 16.00 circa passaggio di un aereo, al minuto 19.00 circa rintocchi di campane

BREVPOLc.003 - LAeq BREVPOLc.003 - LAeq - Running Leq 80 dBA Passaggio aereo e Rintocchi campane 70 scuolabus in sosta

60

50

40

30

20 12.12.45hms 12.17.45 12.22.45 12.27.45 12.32.45 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (escluso traffico stradale):

Leq = 43,2 dBA

Livello equivalente (incluso traffico stradale):

Leq = 47,9 dBA

BREVPOLc.003 - Leq - Lineare 60

dB 50

40

30

20 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 78,5 74,7 71,9 14 / 42 L50 L90 L95 53,2 42,0 40,9

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 3 Nome file Brevepolc.006 Data 08/03/2012 Ora Inizio Misura 15:20 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 15:17 - 15:43 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località Scuole di via Piantuzze,2 U.T. 280 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Passaggio di persone, traffico locale Caratteristiche dell’Area di Rilievo Pianeggiante asfaltata Passaggio e vociare di persone, auto in manovra in lontananza, sibilo proveniente da cabina gas metano che si affievolisce dopo il Note minuto 9.

BREVPOLc.006 - LAeq BREVPOLc.006 - LAeq - Running Leq 80 dBA 70 Auto in manovra

60

50

40

30

20 15.20.17hms 15.25.17 15.30.17 15.35.17 15.40.17 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (escluso traffico stradale):

Leq = 43,5 dBA

Livello equivalente (incluso traffico stradale):

Leq = 57,1 dBA

BREVPOLc.006 - Leq - Lineare 60

dB 50

40

30

20 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 71,2 62,2 56,9 20 / 60 L50 L90 L95 42,8 35,4 34,5

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 4 Nome file Brevepolc.001 Data 08/03/2012 Ora Inizio Misura 11:07 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 11:05 – 11:30 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località Zona Industriale nord U.T. 376 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Lavorazioni capannoni Z.I., aerei militari in passaggio Caratteristiche dell’Area di Rilievo Pianeggiante su terra e ghiaino Note Nei primi minuti passaggio continuo di aerei; circa al minuto 11’00’’ passaggio di persona a cavallo; passaggio aerei al minuto 14.

BREVPOLc.001 - LAeq BREVPOLc.001 - LAeq - Running Leq 80 dBA Passaggio aerei Passaggio aerei 70 Passaggio cav allo

60

50

40

30 11.07.19hms 11.12.19 11.17.19 11.22.19 11.27.19 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (assenza di traffico stradale):

Leq = 44,5 dBA

BREVPOLc.001 - Leq - Lineare 60 dB 50

40

30

20 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 70,2 60,1 50,6 / / / L50 L90 L95 38,8 36,6 36,2

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 5 Nome file Brevepolc.008 Data 09/03/2012 Ora Inizio Misura 10:20 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 10:18 – 10:42 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località Zona Industriale sud – Cimolai U.T. 316 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Attività Z.I., traffico pesante da viabilità Z.I. Caratteristiche dell’Area di Rilievo Pianeggiante semi asfaltata e ghiaino Movimento di mezzi pesanti in ingresso ed uscita, Rumore di lavorazione del ferro proveniente dall’azienda; autocarro in sosta da Note 5’00’ a 13’30’’.

BREVPOLc.008 - LAeq BREVPOLc.008 - LAeq - Running Leq 70

dBA Camion in sosta 60

50

40

30 10.20.43hms 10.25.43 10.30.43 10.35.43 10.40.43 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (assenza di traffico stradale):

Leq = 43,8 dBA

BREVPOLc.008 - Leq - Lineare 70 dB 60

50

40

30

20

10 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 52,8 48,8 46,8 / / / L50 L90 L95 41,6 37,3 36,2

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 6 Nome file Brevepolc.009 Data 09/03/2012 Ora Inizio Misura 11:12 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 11:05 – 11:35 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località Zona Industriale ovest U.T. 218 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Impianto di aspirazione fabbrica, movimentazione merci, S.P. n.10 a circa 200m. Caratteristiche dell’Area di Rilievo Pianeggiante su terreno erboso. Note Il rilievo è stato effettuato a una distanza di circa 15 m dalle apparecchiature rumorose.

BREVPOLc.009 - LAeq BREVPOLc.009 - LAeq - Running Leq 62 dBA 60

58

56

54

52 11.12.29hms 11.17.29 11.22.29 11.27.29 11.32.29 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (assenza di traffico stradale):

Leq = 54,9 dBA

BREVPOLc.009 - Leq - Lineare 70 dB 60

50

40

30

20

10 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 55,7 55,3 55,1 / / / L50 L90 L95 54,7 54,4 54,3

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 7 Nome file Brevepolc.011 Data 09/03/2012 Ora Inizio Misura 15:04 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 15:02 - 15:26 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località Via Grave, 2 U.T. 312 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Lavorazioni agricole in lontananza, ventilatore fabbrica Caratteristiche dell’Area di Rilievo Area asfaltata pianeggiante Note Rumori di trattore in sottofondo e ventilatori azienda in funzione a bassa velocità

BREVPOLc.011 - LAeq BREVPOLc.011 - LAeq - Running Leq 72 dBA 68 64 60 56 52 48 44 40 36 15.04.32hms 15.09.32 15.14.32 15.19.32 15.24.32 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (escluso traffico stradale):

L95 = 45,5 dBA

Livello equivalente (incluso traffico stradale):

Leq = 48,0 dBA

BREVPOLc.011 - Leq - Lineare 70

dB 60

50

40

30

20 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 58,9 52,2 49,4 4 2 30 L50 L90 L95 43,4 41,4 40,3

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 8 Nome file Brevepolc.010 Data 09/03/2012 Ora Inizio Misura 11:52 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 11:50 - 12:15 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località Azienda fabbricazione sedie in Via Ruiat U.T. 136 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Lavorazioni azienda, S.P. n.10 in lontananza Caratteristiche dell’Area di Rilievo Terrapieno erboso pianeggiante Note Colpi da Z.I. via delle Industrie, sirena a circa 12’20’’.

BREVPOLc.010 - LAeq BREVPOLc.010 - LAeq - Running Leq 76 dBA 72 68 64 Sirena 60 56 52 48 44 40 36 32 11.52.25hms 11.57.25 12.02.25 12.07.25 12.12.25 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (assenza di traffico stradale):

Leq = 43,7 dBA

BREVPOLc.010 - Leq - Lineare 60 dB 50

40

30

20 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 51,8 46,1 44,3 / / / L50 L90 L95 40,5 38,9 38,6

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 9 Nome file Brevepolc.001 Data 08/03/2012 Ora Inizio Misura 12:40 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 12:38 - 13:04 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località Depuratore in località Fontane U.T. 297 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Depuratore Caratteristiche dell’Area di Rilievo Banchina sterrata Note Passaggio aerei a 11’30’’ e a 18’30’’. Rumore prevalente proveniente da locale soffianti e da sgrigliatore.

BREVPOLc.004 - LAeq BREVPOLc.004 - LAeq - Running Leq 80 dBA 76 72 68 Passaggio aereo 64 Passaggio aereo 60 56 52 48 44 40 36 12.40.50hms 12.45.50 12.50.50 12.55.50 13.00.50 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (assenza di traffico stradale):

Leq = 43,3 dBA

Livello equivalente (incluso traffico stradale):

Leq = 51,1 dBA

BREVPOLc.004 - Leq - Lineare 60

dB 50

40

30

20

10 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 63,5 53,8 49,0 / 1 9 L50 L90 L95 42,0 40,1 39,8

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 10 Nome file Brevepolc.005 Data 08/03/2012 Ora Inizio Misura 14:38 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 14:34 - 15:00 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località Casa di riposo via Spinet a Coltura U.T. 288 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Campane, S.P. n.29 Caratteristiche dell’Area di Rilievo Spiazzo asfaltato pianeggiante Note Voci durante il primo minuto e da 09’00’’ a 13’40’’ . Passaggio aerei a 05’00 e a 16’45’’.

BREVPOLc.005 - LAeq BREVPOLc.005 - LAeq - Running Leq 70 dBA Passaggio aerei e 65 Voci rintocco campane Voci 60 Passaggio aereo 55 50 45 40 35 30 14.38.32hms 14.43.32 14.48.32 14.53.32 14.58.32 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (escluso traffico stradale):

Leq = 42,7 dBA

Livello equivalente (incluso traffico stradale):

Leq = 43,4 dBA

BREVPOLc.005 - Leq - Lineare 60

dB 50

40

30

20

10 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 59,5 55,7 54,2 3 / 9 L50 L90 L95 43,0 36,4 35,2

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 11 Nome file Brevepolc.007 Data 08/03/2012 Ora Inizio Misura 15:45 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 15:42 - 16:07 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località Depuratore via Polcenigo, Gorgazzo U.T. 1 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Depuratore Caratteristiche dell’Area di Rilievo Area erbosa pianeggiante Note Passi tecnico a inizio misura. Il rumore emesso dal locale soffianti diminuisce a circa 10’00’’.

BREVPOLc.007 - LAeq BREVPOLc.007 - LAeq - Running Leq 80 dBA 75 70 65 Passi tecnico 60 55 50 45 40 15.45.27hms 15.50.27 15.55.27 16.00.27 16.05.27 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (assenza di traffico stradale):

Leq = 47,1 dBA

BREVPOLc.007 - Leq - Lineare 60 dB 50

40

30

20 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 53,9 49,4 48,7 / / / L50 L90 L95 47,1 44,3 44,1

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Breve Periodo Diurno

N° Postazione 12 Nome file Brevepolc.012 Data 09/03/2012 Ora Inizio Misura 16:09 Durata (s) 1200 Tempo di Osservazione 16:06 - 16:32 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Località Abitazione via Pordenone - confine Z.I. U.T. 376 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Arnoffi Altezza Microfono (m) 1,5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Impianto di aspirazione azienda in Z.I., S.P. n.10 in lontananza Caratteristiche dell’Area di Rilievo Area erbosa pianeggiante Al momento della misura, effettuata all’interno del giardino dell’abitazione a circa 70m dalle sorgenti di rumore, gli impianti di Note ventilazione dell’azienda funzionavano a basso regime. Si registra il rumore del traffico proveniente dalla S.P. n.10.

BREVPOLc.013 - LAeq BREVPOLc.013 - LAeq - Running Leq 60 dBA 55

50

45

40 16.09.38hms 16.14.38 16.19.38 16.24.38 16.29.38 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente (assenza di traffico stradale):

Leq = 42,1 dBA

BREVPOLc.013 - Leq - Lineare 60 dB 50

40

30

20 8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Carico stradale: Livelli statistici:

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veic. equivalenti/ora L1 L5 L10 50,8 48,8 48,0 / / / L50 L90 L95 45,6 44,0 43,7

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Lungo Periodo 24 ore

N° Postazione A Data 18/11/2011 Località Via Pedemontana Occidentale 14 Ora Inizio Misura 15:00 Durata (s) 86400 Nome file File 002 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese G. Pedrocchi M. Cagliani Altezza Microfono (m) 2.5 Tipologia delle Sorgenti Presenti Traffico S.P. 29 Caratteristiche dell’Area di Rilievo Marciapiede piano terra abitazione fronte giardino Note

Budoia T.H. Budoia T.H. - Running Leq Notte 70 dBA 60

50

40

30

20

10 15.00.00hms 21.00.00 3.00.00 9.00.00 15.00.00 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente diurno:

Leq = 60,3 dBA

Livello equivalente notturno:

Leq = 54,5 dBA

Budoia T.H. - Leq - Lineare 70 dB 60

50

40

30

20

10 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Livelli statistici diurni: Livelli statistici notturni:

L1 L5 L10 L50 L90 L95 L1 L5 L10 L50 L90 L95

66,7 64,4 63,2 59,5 52,0 43,0 62,6 60,7 58,9 41,3 21,0 20,0

SCHEDA MISURE Classificazione Acustica Comune di Polcenigo Lungo Periodo 24 ore

N° Postazione B Data 08/03/2012 Località Via Pordenone, 157 Ora Inizio Misura 10:47 Durata (s) 86400 Nome file 001 Fonometro BK 2250 LD 824 LD 831 Software Utilizzato Noise & Vibration Works 2.5.0 Condizioni Meteo Sereno Pioggia Neve Nebbia Vento > 5 m/s Esecutore rilievo D. Carpanese M. Arnoffi E. Marchese Altezza Microfono (m) 1.5 Tipologia delle Sorgenti Presenti S.P. n.10 U.T. 218 Caratteristiche dell’Area di Rilievo Portico piastrellato Note La distanza dalla sede stradale è di circa 10m. Si segnala passaggio di aerei militari.

Polce24oreT.H. Time History Leq (A) Polce24oreT.H. Time History Leq (A) Running SEL Notte 100 dBA 80

60

40

20

0 10.48.00hms 16.48.00 22.48.00 4.48.00 10.48.00 Descrizione fotografica del rilievo: Livello equivalente diurno:

Leq = 61,4 dBA

Livello equivalente notturno:

Leq = 54,7 dBA

Polce24oreT.H. - 60 s - Lineare 70 dB 60

50

40

30 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K

Livelli statistici diurni: Livelli statistici notturni:

L1 L5 L10 L50 L90 L95 L1 L5 L10 L50 L90 L95

67,0 64,5 63,7 60,3 53,5 48,0 62,1 60,8 59,9 39,8 30,9 29,7

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ALLEGATO 2 - Certificati di taratura

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ALLEGATO 3 - Classificazione delle attività terziarie

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Zona ATECO U.T. Codice Nome via Civico Descrizione mq P.R.G.C. 2002 2 VIA GORGAZZO 45 A0 55.3 TRATTORIA 144,00 2 VIA GORGAZZO 51 A0 93.03 ONORANZE FUNEBRI 55,00 4 PIAZZA PLEBISCITO 6 A0 55.3 RISTORANTE 270,00 4 PIAZZA PLEBISCITO 3 A0 85.12 POLIAMBULATORIO 185,00 5 VIA ROMA 3 A0 74.14 CONSULENZA IMPRESE 25,00 7 PIAZZA PLEBISCITO 21/3 A0 74.2 STUDIO PROFESSIONALE 33,00 7 PIAZZA PLEBISCITO 20 A0 55.3 BAR-GELATERIA 45,00 7 PIAZZA PLEBISCITO 16 A0 74.2 STUDIO PROFESSIONALE 70,00 7 PIAZZA PLEBISCITO 15 A0 74.2 STUDIO PROFESSIONALE 61,00 7 PIAZZA PLEBISCITO 15/D A0 52.48 GIOIELLERIA 60,00 7 PIAZZA PLEBISCITO 15/A A0 91.10 SEDE ASSOCIAZIONI 200,00 7 PIAZZA PLEBISCITO 15/B A0 93.02 PARRUCCHIERA 40,00 8 VIA COLTURA 60 A0 74.2 STUDIO PROFESSIONALE 15,00 8 VIA COLTURA 22 A0 52.24 PANETTERIA 10,00 9 VIA COLTURA 2 A0 74.2 STUDIO PROFESSIONALE 50,00 10 PIAZZA MADONNA 11 A0 85.13 STUDIO ODONTOIATRICO 63,00 10 PIAZZA MADONNA 8 A0 51.47 CARTOLERIA 20,00 10 PIAZZA MADONNA 10 A0 55.1 ALBERGO 98,00 11 VIA SAN GIOVANNI 11 A0 55.3 BAR 54,00 11 VIA SAN GIOVANNI 17 A0 74.2 STUDIO TECNICO 17,00 11 VIA SAN GIOVANNI 5 A0 72.3 ELABORAZIONE ELETTRONICA DATI 16,00 12 VIA SORGENTE 1 A1 55.3 BAR-GELATERIA 211,00 21 VIA SPINET 8 A2 93.03 ONORANZE FUNEBRI 78,00 52 VIA SOTTOMONTE 36 A2 74.2 STUDIO TECNICO 9,00 53 VIA MARCHESINI 10 A2 74.2 STUDIO TECNICO 197,00 55 VIA MARCHESINI 11/2 A2 55.3 BAR-GELATERIA 67,00 63 PIAZZETTA FONTANA 12 A2 93.02 PARRUCCHIERA 32,00 67 VIA NUOVA 37 A2 50.5 STAZIONE DI SERVIZIO 55,00 72 VIA CHIESA 9 A2 50.20 MANUTENZIONE AUTOVEICOLI 150,00 72 VIA CHIESA 17 A2 55.3 BAR RISTORANTE 225,00 75 VIA RUALS 17/A A2 93.02 PARRUCCHIERA 58,00 84 VIA MAGGIORE 12/A A2 55.27 ALIMENTARI 60,00

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Zona ATECO U.T. Codice Nome via Civico Descrizione mq P.R.G.C. 2002 89 VIA DELLA CENTA 7 B1 52.24 SUPERMERCATO 836,00 89 VIA DUE MURI 11 B1 93.02 PARRUCCHIERA 57,00 89 VIA DUE MURI 9 B1 74.2 93.02 STUDIO LEGALE PARRUCCHIERA 97,00 89 VIA DELLA CENTA 5/A B1 92.64 SOCIETA' SPORTIVA 255,00 90 VIA PORDENONE 40 B1 55.27 ALIMENTARI 42,00 90 VIA PORDENONE 38 B1 52.24 PANETTERIA 42,00 91 VIA PORDENONE 45 B1 66.03 ASSICURAZIONI 128,00 91 VIA PORDENONE 87/B B1 65.16 BANCA 110,00 91 VIA PORDENONE 87/A B1 52.48 TELEFONIA 70,00 91 VIA PORDENONE 95 B1 50.20 MANUTENZIONE AUTOVEICOLI 300,00 91 VIA DUE MURI 25 B1 64.11 POSTE 177,00 91 VIA DUE MURI 35 B1 93.02 55.3 PARRUCCHIERA TRATTORIA 158,00 91 VIA DUE MURI 23 B1 52.45 VENDITA ELETTRODOMESTICI 169,00 91 VIA DUE MURI 17 B1 55.3 BAR 179,00 91 VIA PORDENONE 87/C B1 52.3 FARMACIA 140,00 97 VIA DELL'OVRE 4 B2 52.24 PANETTERIA 83,00 102 VIA COL BELIT 7/2 B2 52.11 COMMERCIO BEVANDE 140,00 105 VIA RUIAT 3/A B2 93.02 PARRUCCHIERA 65,00 106 VIA PORDENONE 69 B2 52.48 FIORERIA 32,00 106 VIA PANTAN 4/A B2 52.3 FARMACIA 25,00 111 VIA PORDENONE 110 B2 55.3 RISTORANTE BAR 198,00 137 VIA FAVOLA 19 D31 51.15 ARREDAMENTI 940,00 200 VIA SANTISSIMA 3 E4 55.3 RISTORANTE 214,00 202 VIA PEDEMONTANA 53 E4 55.3 RISTORANTE 51,00 215 VIA PORDENONE 139/A E6 50.5 STAZIONE DI SERVIZIO 47,00 241 LOCALITA' LIVENZA 1 F41 45.10 DEPOSITO EDILE 100,00 260 VIA PEDEMONTANA 61 G4 55.3 RISTORANTE 210,00 261 VIA SACILE 32 G4 55.3 RISTORANTE 626,00 262 VIA PORDENONE 3 G4 55.3 RISTORANTE 875,00 263 VIA PORDENONE 117 H3 52.44 COMMERCIO MOBILI 4400,00 274 VIA COLTURA 5 AT 92.52 MUSEI 230,00 290 PIAZZA PLEBISCITO 13 AT 75.10 MUNICIPIO 450,00

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Zona ATECO U.T. Codice Nome via Civico Descrizione mq P.R.G.C. 2002 290 VICOLO MUNICIPIO VECCHIO 4 AT 85.12 AMBULATORIO MEDICO 245,00 290 PIAZZA PLEBISCITO 1 AT 64.11 POSTE 78,00 296 LOCALITA' MURADA 9 AT 75.25 / 90.02 PROTEZIONE CIVILE / SMALTIMENTO RIFIUTI 900,00 300 VIA MAGGIORE 2 AT 92.51 BIBLIOTECA 500,00 307 VIA SCUDET 2 A2 55.3 PIZZERIA 226,00 315 VIA PORDENONE 185 G4 55.3 65.12 RISTORANTE BANCA 390,00 316 VIA DELLE INDUSTRIE 12/B D21 55.3 ENOTECA-BAR 150,00 316 LOCALITA' TESSERE 24 D21 74.2 STUDIO TECNICO 716,00 326 LOCALITA' COLLE SAN FLORIANO 1 F43 75.11 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 315,00 330 VIA CANSIGLIO 38 E4 51.53 FORNITURE EDILI 437,00 331 STRADA BRIGATE PARTIGIANE 1943-45 1 G4 55.1 55.3 ALBERGO RISTORANTE 1492,00 333 VIA SAN GIOVANNI 36 A0 52.42 ABBIGLIAMENTO 147,00 343 VIA POLCENIGO 32 F41 50.10 VENDITA AUTOVEICOLI 200,00 350 VIA SOTTOCOLLE 58 A2 50.10 VENDITA MACCHINE AGRICOLE 264,00 350 VIA SOTTOCOLLE 52 A2 55.3 BAR 218,00 353 VIA PORDENONE 10 B2 74.2 STUDIO PROFESSIONALE 5,00 358 VIA PORDENONE 43/A B2 50.20 MANUTENZIONE AUTOVEICOLI 200,00 360 VIA SAN ROCCO 3 A0 72.22 STUDIO MARKETING E INFORMATICA 48,00 364 PIAZZA FONTANA 2 A2 55.3 TRATTORIA 322,00 364 VIA MAGGIORE 25 A2 52.48 RAPPRESENTANZA STRUMENTI TIPOGRAFICI 141,00

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ALLEGATO 4 - Sopralluoghi visivi

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Località Depuratore San Floriano Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S1 Caratteristiche dell’area Contesto agricolo Note Il depuratore non presenta impianti rumorosi. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Confine con Budoia Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S2 Caratteristiche dell’area Area industriale sparsa lungo S.P. n.29 Note L’area è occupata da un distributore. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Fontaniva Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S3 Caratteristiche dell’area Allevamento di trote, contesto agricolo Note Il sopralluogo ha evidenziato che l’attività è abbandonata. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località Mezzomonte Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S4 Caratteristiche dell’area Pedemontana Note Nell’area è situato un’attività ricettiva di tipo stagionale. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Pecol Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S5 Caratteristiche dell’area Allevamento ittico Note L’allevamento non presenta impianti rumorosi. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Fontaniva – San Giovanni Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S6 Caratteristiche dell’area Allevamento di trote, contesto agricolo Note Il sopralluogo ha evidenziato che l’attività non genera rumore. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località Fontaniva Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S7 Caratteristiche dell’area Allevamento di trote, contesto agricolo Note Il sopralluogo ha evidenziato che l’attività non genera rumore. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Via Sacile - Fontaniva Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S8 Caratteristiche dell’area Contesto agricolo Note Il sopralluogo ha evidenziato la presenza di un’attività di ristorazione in contesto agricolo. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Località Murada Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S9 Caratteristiche dell’area Contesto agricolo nei pressi della Zona Industriale Note Nell’area è presente una taverna, pertanto non si evidenziano particolari fonti di rumore. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località San Giovanni Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S10 Caratteristiche dell’area Contesto urbano a media densità Note Non sono presenti fonti significative di rumore. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Coltura Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S11 Caratteristiche dell’area Area pedemontana Il sopralluogo ha evidenziato la presenza di un’attività di deposito materiale e pertanto non Note rumorosa. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Polcenigo Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S12 Caratteristiche dell’area Contesto naturale Note Presenza di attività di ristorazione di medie dimensioni in contesto naturalistico. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località Polcenigo Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S13 Caratteristiche dell’area Contesto urbano a media densità L’area urbana è a confine con zone di classe I, tuttavia non si evidenziano particolari cause di Note rumore che rendano tali zone incompatibili dal punto di vista acustico. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Sorgenti del Livenza Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S14 Caratteristiche dell’area Contesto agricolo Il sopralluogo ha evidenziato la presenza di piccole attività ricettive nei pressi delle sorgenti del Note Livenza. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Via Santissima 8 Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S15 Caratteristiche dell’area Abitazioni nei pressi di aree tutelate Note Nei pressi di aree tutelate sono situate residenze a bassa densità. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località Via Spinet, Coltura Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S16 Caratteristiche dell’area Contesto urbano a bassa densità Note Il sopralluogo ha evidenziato l’assenza di attività rumorose. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Sorgenti del Gorgazzo Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S17 Caratteristiche dell’area Contesto urbano di bassa densità Note Nell’area è presente un’attività ricettiva Descrizione fotografica del rilievo:

Località Polcenigo Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S18 Caratteristiche dell’area Contesto residenziale Non risultano incompatibilità nella vicinanza di aree di classe I e III in quanto non ci sono fonti di Note rumore significative. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località San Giovanni Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S19 Caratteristiche dell’area Contesto agricolo Non risultano incompatibilità nella vicinanza di aree di classe I e III in quanto non ci sono fonti di Note rumore significative. Descrizione fotografica del rilievo:

Località San Giovanni Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S20 Caratteristiche dell’area Contesto residenziale a bassa densità Note I sopralluoghi hanno evidenziato la mancanza di particolari fonti di rumore. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Via Pordenone Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S21 Caratteristiche dell’area Bordo Strada Provinciale n.10, contesto agricolo Note La zona industriale sparsa è costituita da un distributore. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località Gorgazzo Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S22 Caratteristiche dell’area Area residenziale Note L’area non ospita alcuna attività che produca rumore. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Polcenigo Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S23 Caratteristiche dell’area Contesto urbano L’area è tipicamente residenziale. Non si rilevano elementi che possano ricondurre ad attività Note produttive. Descrizione fotografica del rilievo: N.D.

Località Polcenigo Data sopralluogo 08/03/2012 Postazione S24 Caratteristiche dell’area Contesto agricolo Note Assenza di attività rumorose. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S25 Caratteristiche dell’area Contesto agricolo Note Nell’area è presente un deposito di materiali in cui non viene svolta alcuna attività. Descrizione fotografica del rilievo:

Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S26 Caratteristiche dell’area Contesto urbano Note Dal sopralluogo non si rilevano attività produttive. Descrizione fotografica del rilievo: N.D.

Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S27 Caratteristiche dell’area Area semi agricola Nell’area è presente un falegname; il sopralluogo non evidenzia attività rumorose durante il Note periodo di osservazione. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S28 Caratteristiche dell’area Contesto semi agricolo L’attività consiste nel taglio legna, ma durante il sopralluogo le lavorazioni non sono risultate Note rumorose. Descrizione fotografica del rilievo:

Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S29 Caratteristiche dell’area Contesto semi agricolo Note Si rileva la presenza di un pastificio di piccole dimensioni, le cui attività non risultano rumorose. Descrizione fotografica del rilievo:

Località Gorgazzo Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S30 Caratteristiche dell’area Area residenziale Note Il sopralluogo non fa emergere la presenza di attività di tipo produttivo. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S31 Caratteristiche dell’area Contesto urbano Note Il sopralluogo ha evidenziato la presenza di un capannone, ma non si notano lavorazioni. Descrizione fotografica del rilievo:

Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S32 Caratteristiche dell’area Contesto urbano Note Si nota la presenza di un’officina per auto con gommista. Descrizione fotografica del rilievo:

Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S33 Caratteristiche dell’area Contesto urbano Note Presenza di autofficina. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S34 Caratteristiche dell’area Contesto urbano Note L’attività consiste in un concessionario, pertanto non sono presenti elementi rumorosi. Descrizione fotografica del rilievo:

Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S35 Caratteristiche dell’area Contesto urbano Note Il sopralluogo ha evidenziato la presenza di un capannone abbandonato. Descrizione fotografica del rilievo:

Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S36 Caratteristiche dell’area Contesto urbano Note Dal sopralluogo non si evince la presenza di attività produttive rumorose. Descrizione fotografica del rilievo:

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Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S37 – S38 Caratteristiche dell’area Contesto urbano Note Le due attività ravvicinate non fanno riscontrare rumorosità. I capannoni sembrano abbandonati. Descrizione fotografica del rilievo:

Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S39 Caratteristiche dell’area Allevamento trote Note Durante il sopralluogo non si sono rilevate attività oltre all’allevamento di trote. Descrizione fotografica del rilievo: N.D.

Località San Giovanni Data sopralluogo 09/03/2012 Postazione S40 Caratteristiche dell’area Contesto urbano Note Presenza di un attività di commercio ed esposizione mobili. Descrizione fotografica del rilievo:

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ALLEGATO 5 - Aziende operanti a ciclo continuo

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Denominazione L.A.F. s.r.l. Via delle Industrie,12 Indirizzo San Giovanni di Polcenigo (PN) Comune Polcenigo

Attività Lavorazioni accessorie per fonderie

Denominazione Cimolai Via Tessere, 17 Indirizzo 33070 Polcenigo (PN) Comune Polcenigo

Attività Azienda specializzata nella costruzioni di ponti, viadotti, stadi, edifici civili e industriali, infrastrutture militari, travi saldate per le industrie off-shore e navali, paratoie corrugate in acciaio inox per navi cisterne, pali cilindrici e poligonali per linee elettriche e di telecomunicazioni, tubi di grosso spessore e diametro e scafi per navi. Dispone di macchine per taglio e ossitaglio a controllo numerico con tecnologia ossi propanica o al plasma, forature a controllo numerico di piatti e profili, lavorazioni speciali meccaniche di grossa carpenteria, saldatura in arco sommerso automatico e semi-automatico, presso piegatura e calandratura.

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