L'uso Dei Piaceri Di Michel Foucault Testi Di Pierre Bourdieu E Salvatore Natoli G.L
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
OTTOBRE 1984 - ANNO I - N. 1 — IN COLLABORAZIONE CON IL MANIFESTO - LIRE 4.000 L'uso dei piaceri di Michel Foucault Testi di Pierre Bourdieu e Salvatore Natoli G.L. Beccaria: Tutte le poesie di Giorgio Caproni G. Corsini: Elezioni in Usa. Chi e il sovrano? P. Partner: I denari del Vaticano da Avignone a Marcinkus Sommario 4 Il Libro del Mese Michel Foucault: "L1uso dei piaceri" Testi di Pierre Bourdieu e Salvatore Natoli 17 Finestra sul Mondo G. Corsini: Le elezioni americane, chi e il sovrano ? M. Tirabassi: La storia delle altre sta diventando storia 27 Il Salvagente C. Cases: I ricordi dimenticati di Bertolt Brecht 35 La Traduzione L. Terzi: Swift in italiano, metrica o poesia t 40 Libri di Testo Le nuove antologie (a cura di L. De Federicis) RECENSORE AUTORE TITOLO 7 iGia n Giacomo Migone Bianca Guidetti Serra Le schedature Fiat 9 Alberto Caracciolo Franco Venturi I grandi stati dell'Occidente 13 Aldo Natoli Massimo L. Salvadori Storia del pensiero comunista 14 Rina Gagliardi Arrigo Levi La De nell'Italia che cambia Adrian Lyttelton Luisa Passerini Torino operaia e fascismo: una storia orale 15 Paolo Murialdi Giancarlo Carcano Il fascismo e la stampa 1922-1925 Sandro Medici Loris Rizzi Lo sguardo del potere 20 Massimo S. Giannini Gruppo di Milano Verso una nuova costituzione 24 Peter Partner Richard Hammer The Vatican Connection Rupert Cornwell Il banchiere di Dio Benny Lai I segreti del Vaticano Grado G. Merlo Jean Leclercq I monaci e il matrimonio 26 Antonio Melis Carlos Germàn Belli 0 Fata cibernetica 29 Gian Luigi Beccaria Giorgio Caproni Tutte le poesie Massimo Romano Giorgio Caproni Il labirinto 30 Rossana Rossanda Ford Madox Ford Il buon soldato Anna Chiarloni Christa Wolf Cassandra 31 Giovanna Ioli Albino Pierro Si po ' nu jurne 33 Franco Marenco Anthony Burgess Gli strumenti delle tenebre 36 Gianni Rondolino Roman Polanski Roman Polanski 37 Enrico Castelnuovo Roland Bechmann Le radici delle cattedrali Paolo Parrini Karl R. Popper Poscritto alla logica della scoperta scientifica 42 Giorgio Bignami Franco Della Pemta (a cura di) Malattia e medicina 43 Gian Luigi Vaccarino Riccardo Parboni Moneta e monetarismo 45 Alfredo Milanaccio GJ. Lumsden ed E.O. Wilson II fuoco dì Prometeo 46 Tullio Regge Jayant Narlikar La struttura dell' universo N. 1 HNDICF pag. 3 ••dei libri delmeseÌHI Ai lettori E ai recensori È di alcuni mesi fa la notizia che in Arizona un giovane 1. Si raccomanda di scrivere chiaramente, ciò che sem- diventato ladro, sembra, per abuso di telefilm, ha ricevu- bra ovvio ma sappiamo che non lo è affatto. Scrivere chia- to come condanna l'ingiunzione di leggere vari libri e ri- ramente significa più o meno: a) evitare viluppi sintattici ferirne periodicamente al giudice. poco perspicui (ciò che non significa non complessi, anzi Non ci eravamo resi conto che la lettura di libri fosse or- un discorso sintatticamente complesso ma bene articolato mai considerata come una punizione da infliggere alla può essere molto più chiaro di tante frasette asmatiche); stregua della galera ma, se così fosse, questo giornale non b) evitare la falsa concettualità, l'uso di un lessico stereoti- avrebbe senso. Esso è fatto per far leggere i libri, non per po che simula un pensiero che non c'è, come nel sinistre- punizione, ma come strumenti di conoscenza e fonti di se, nel sindacalese e altri gerghi, non ultimo il giornalese; piacere. Che i libri non scompaiono dipende anche dal c) evitare però anche una concettualizzazione corretta ma modo in cui vengono discussi; dalla qualità dell'informa- troppo specialistica, poiché il tipo di recensione che ci zione che li riguarda; in ultima analisi, dalla possibilità proponiamo è destinato di massima a un lettore generico, che diventino un elemento vitale nella vita privata e col- mentre lo specialista leggerà solo per vedere che giudizio lettiva di un numero crescente di persone. si dà ed è importante che non si vergogni di aver letto, Siamo un gruppo di lettori, per così dire di professione, non che si edifichi. impegnati in vari settori della cultura, ma unificati dalla 2. La recensione può avere un tono saggistico ma non è fiducia nel valore democratico dell'informazione e un saggio. Il saggio implica una connivenza del lettore dell' autonomia di giudizio. Alcuni di noi hanno un rap- che non è di tipo specialistico ma culturale, si rivolge ai porto politico e di lavoro di lunga data col Manifesto. Alla happy few che sono culturalmente informati. Perciò il sua indipendenza giornalistica ed editoriale tutti noi saggio si permette molte allusioni e ammiccamenti e ha il guardiamo come ad un esempio. Da esso abbiamo ricevu- diritto di divagare per introdurre considerazioni soggetti- to assistenza tecnica e morale. L'Indice, tuttavia, nasce ve che si suppone riscuotano l'interesse del lettore anche come iniziativa autonoma, anche sotto l'aspetto proprie- se non c'entrano molto con l'argomento. Tutto questo va tario: siamo editi da una cooperativa costituita in primo benissimo nel saggio o nella recensione saggistica, ma non luogo da chi al giornale lavora e da alcuni sostenitori della in quella normale, in cui si può al massimo, per così dire, prima ora; un nucleo promotore che, ci auguriamo, si al- sentirne l'aroma in qualche battuta o in qualche riferi- largherà col contributo di molti nostri lettori e collabora- mento a fatti esterni universalmente noti. tori. 3. Tuttavia il recensore (a differenza dello schedatore) Il nostro primo scopo è quello di informare su ciò che, a non può naturalmente ignorare quel che c'è dietro il libro nostro avviso, di più valido offre il mercato del libro. e che in un'opera di carattere non creativo è generalmente Inoltre, cercheremo di farlo in maniera tale da offrire al già esplicitato nell'opera stessa, sicché viene d'obbligo ri- lettore alcuni elementi per formarsi un proprio giudizio, ferirne. Il recensore può dissentire dall'autore nel valutare accanto a quello del recensore. Lo strumento più rapido di il rapporto tra la sua opera e il contesto in cui si situa, p. cui disponiamo è quello di una scheda che, in poche ri- es. ritenere che il materiale da lui offerto sia interessante ghe, dia conto del contenuto del libro trattato e, talora, ma che egli non sia stato in grado di trarne conseguenze abbozzi un primo giudizio. Le recensioni saranno di lun- atte a modificare sensibilmente l'immagine che del suo ghezza variabile, a seconda dell'importanza che attribuia- oggetto era stata presentata in precedenza, ovvero se ne mo al libro e anche delle difficoltà che lo specialista deve serva per distorcere arbitrariamente tale immagine. Que- affrontare per farsi capire. Partiamo dall'ipotesi che non sto sfasamento tra intenzioni e risultati sta solitamente al vi debba essere separazione tra specialisti e lettori comuni centro della valutazione, tenendo peraltro presente che lo ma, per facilitare la comunicazione tra di essi, può essere scopo del giornale essendo quello di operare una selezio- necessaria qualche parola in più. La chiarezza è il nostro ne nell'attuale sovrabbondante produzione libraria, al- obiettivo più importante, ma anche il più difficile da rag- meno le recensioni, se non le schede, dovrebbero essere di giungere, specie nel trattare argomenti in cui il linguag- regola positive e la critica una "critique des beautés". Ciò gio tecnico è, o appare, obbiettivamente necessario. non significa che quando si vuole statuire un esempio, Tutto ciò corrisponde ad un'altra esigenza che riteniamo cioè quando si ritiene un libro molto rappresentativo per fondamentale: avvicinare i diversi settori della conoscen- una tendenza deteriore o per Io scadimento degli studi o za, favorendo comunicazione, scambi, collaborazione tra per la mercificazione della scienza, non si possa eccezio- di essi. Per questo ci occuperemo di libri di ogni tipo: sag- nalmente alzare la mannaia. gistica, letteratura, scienze, manuali (a cui è dedicato un 4. La disposizione di una recensione va lasciata benin- apposito settore del giornale), senza escludere a priori ti- teso all'arbitrio del recensore, che saprà lui se cominciare toli che potrebbero essere classificati di puro divertimen- con l'esposizione del contenuto del libro o dello stato del- to. Se per ora vi sono (e vi saranno ancora, nei prossimi la questione oppure con considerazioni generali sulla ma- numeri) delle esclusioni è perché non è semplice riuscire a lignità dei tempi e l'impotenza della scienza (nel qual ca- discutere con competenza di ogni cosa. Cercheremo di of- so si cadrebbe nella recensione saggistica). L'essenziale è frire qualche informazione — che non pretende di essere che il primo momento, cioè l'esposizione del contenuto, organica né, tantomeno, esaustiva — su ciò che di signifi- abbia la centralità che gli spetta. La connivenza con il let- cativo si pubblica all'estero. tore non dovendo stabilirsi, come abbiamo visto, né attra- Anche le rubriche trattano di libri e contengono per lo verso l'interesse specialistico né attraverso lusinghe forma- più delle vere e proprie recensioni. I nostri recensori espri- li, è solo il contenuto a determinarla. In principio fu il mono liberamente le loro opinioni di cui sono i soli re- riassunto. Anche qui i tipi di riassunto possibili, purché sponsabili. Il nostro giudizio (o arbitrio) si esercita, inve- siano chiari, sono infiniti e non vogliamo precluderne ce, nella scelta dei libri da prendere in considerazione, dei nessuno. Ma l'essenziale è che attraverso l'esposizione il recensori chiamati a farlo, persino di un "libro del mese" lettore acquisisca una chiara idea di quel che il libro è e che non è un piccolo premio letterario, bensì — in qual- delle ragioni della sua importanza, ragioni che hanno fat- che modo — il nostro vero editoriale.