Egitto Editore State Informa- tion Service (SIS)

Amministratore dele- Indirizzo: 3 El Estad El ,gato Bahary St.، Al Estad Diaa Rashwan Nasr City, Il Cairo Telefono: 02 22617304 Redazione e revisione Fax: 02 22608444 dei testi a cura di Email: feedback@sis. gov.eg Abdel Moety Abo Zaid Sito web: http://www. Capoufficio Media sis.gov.eg Internazionali Le foto riportate nel li- Assistente Redazione bro sono le creazioni di Nabil Bakr diversi artisti e fotogra- fi appartenenti a varie Traduttori epoche storiche, a loro vanno i sinceri ringra- Prof.ssa Marwa Abdel ziamenti della State In- Moneim Tantawy formation Service (SIS) Dott.ssa Sara Shoieb per aver arricchito questa presente pubbli- Visione artistica e cazione nazionale che maquette viene distribuita gratui- Hossam Amin tamente. Direttore artistico Questo libro si distri- Rania Saleh buisce gratuitamente e Soliman Manaa non si vende Merhan Sayed Stampato presso Supervisore della Al-Amiria Press stampa Eman Gafar Cairo 2020 Indice Premessa ...... 5 Posizione e status ...... 8 - Posizione e superfici...... 10 - Geografia, clima ...... 11 - Fiori egiziani ...... 12 - Lingua ufficiale ...... 14 - Festa nazionale ...... 14 - Valuta ...... 14 - Bandiera egiziana ...... 14 - Inno nazionale ...... 14 - Capitale ...... 15 - Città principali ...... 21 - Canale di Suez ...... 25 - Il Nilo ...... 26 - e l’Alta Diga ...... 27 - Popolazione ...... 28 - Cenni Storici ...... 28 Sistema politico ...... 31 Politica estera ...... 40 Al-Azhar ...... 43 La Chiesa ...... 46 Economia ...... 49 Istruzione ...... 55 Assistenza sociale ...... 58 Cultura e arte ...... 77 Archeologia e Turismo ...... 95 Stampa e mass media ...... 123

Premessa

Una lunga storia, un presente prospero e un fu- turo promettente, questo è l’Egitto. Il visitatore della capitale egiziana, il Cairo, può vedere, in un solo giorno, tutte le fasi della storia umana. In effetti, ogni epoca e ogni civiltà hanno lasciato un deposito prezioso sulla sua terra: dalle piramidi alla sfinge dell’antico Egitto; la Fortezza di Babilonia del periodo greco romano; le varie chiese storiche dell’epoca copta; la Cittadella di Saladino, Al-Azhar e i monumenti del Cairo fatimide dell’ep- oca araba islamica; i palazzi di lusso e il Centro del Cairo costruiti durante il Chedivato d’Egitto nel XIX secolo; e infine gli edifici, i palazzi alti e i lussuosi alberghi sulle rive del Nilo, i luoghi d’interesse mod- erni come la torre del Cairo, l’Opera House insieme a tanti altri centri culturali, artistici e creativi, nonché i servizi moderni di trasporto come la rete metropoli- tana che collega la capitale con le diverse periferie vi- cine. Questo è anche il caso delle altre città egiziane, da Alessandria al nord a Luxor e Assuan al sud. L’Egitto è caratterizzato per la sua posizione al centro del mondo, oltre ad avere un popolo mod- erato e aperto a tutte le culture. L’Egitto apre sem- pre le braccia e accoglie tutti i suoi visitatori che vogliono godersi del meraviglioso clima caldo tutto l’anno, delle splendide spiagge sul Mar Rosso e sul Mar Mediterraneo, dei monumenti antichi e moderni e dell’arte creativa, insieme a chi viene alla ricerca di

5 opportunità d’investimento, commercio e cooperazione. In base a questi costanti dati geografici, umani e culturali, l’Egitto ha iniziato negli ultimi anni, una rinascita completa nei campi dell’architettura e della costruzione, in quanto ci sono nuovi cantieri di lav- oro in tutto il paese: nel canale di Suez e la zona cir- costante, nella nuova capitale amministrativa, in Al Alamein sulla spiaggia del Mediterraneo, e in decine di città nuove stabilite sulle rive del Nilo o del mare, o nel cuore del deserto. Questa rinascita globale comprende, anche, im- portanti progetti per costruire nuovi impianti indus- triali, e per migliorare le capacità scientifiche e tec- nologiche dei giovani egiziani, in vista di un futuro più luminoso che collega il presente con la gloriosa storia dell’Egitto. Allo stesso tempo, l’Egitto si è sempre impegnato, sia a livello regionale sia a livello africano e interna- zionale, per il consolidamento della pace, della sta- bilità e della cooperazione costruttiva a beneficio del suo popolo e di tutti gli altri popoli. Questa visione integrata del passato, del presente e del futuro dell’Egitto è ciò che gli autori di questo libro hanno cercato di presentare ai lettori di tutto il mondo nel maggior numero di lingue.

6 7 Egitto: Posizione e status

L’Egitto si trova alla confluenza dei continenti del mondo antico: Africa, Asia ed Europa, si affaccia su due mari e due golfi: il Mar Rosso e il Mediterraneo, il Golfo di Suez e il Golfo di Aqaba; questi due mari sono collegati fra loro dal canale di Suez considerato uno dei più importanti canali internazionali. L’Egit- to è un paese intercontinentale: è situato nel nord-est del continente africano, e al contempo si estende in territorio tradizionalmente considerato asiatico, rap- presentato nella penisola del Sinai. Il Paese ha un solo, ma alquanto fondamentale, corso d’acqua, il Nilo, di vitale importanza per tutto il popolo. Data questa posizione geografica unica, l’Eg- itto è ritenuto l’istmo delle tre religioni abramitiche, ed è stato, anche, un punto d’incontro interattivo delle civiltà tra Oriente e Occidente e tra il Nord e il Sud. L’Egitto fu la terra che abbracciò i profeti e il paese dove fecero i loro passi: ci venne Abramo, il padre dei profeti, e si sposò con Agar; ci venne Gi- useppe diventando un ministro e dopo lo segue suo padre Giacobbe; sul Monte Sinai Mosè parlò con Dio; in Egitto fugge la Sacra Famiglia, la Vergine Maria, Gesù Bambino e Giuseppe facendo un viaggio storico benedetto nella sua terra. Dio ha scelto l’Egit- to per essere un rifugio ospitale, un’oasi di pace e un costante punto d’incontro delle religioni monoteiste. Inoltre, nel Corano ci sono cinque versetti in cui è menzionato il nome dell’Egitto sia in modo diretto

8 che indiretto; allo stesso modo, l’Egitto è menzionato 700 volte nella Sacra Bibbia. L’Egitto è stato una culla della civiltà faraonica, una grande incubatrice della civiltà greca e romana, un faro della civiltà copta e un protettore della civiltà islamica; è stato, anche, per secoli un centro d’irradi- azione del pensiero e dell’urbanizzazione, incarnan- do i valori della moderazione, della tolleranza e della convivenza. L’appartenenza dell’Egitto al mondo arabo è uno dei principi più importanti stabiliti negli articoli della Costituzione, dove si sottolinea l’importanza dell’identità araba nella società, nel pensiero e nella politica egiziana. L’Egitto è altrettanto orgoglioso dei suoi legami con i popoli africani cui è legato dai vincoli della fra- ternità ed è parte integrante dell’Africa che vive nei cuori degli egiziani.

9 Posizione e superficie

L’Egitto è situato tra le latitudini 22 ° e 32 ° a nord dell’equatore, tra il 24 ° e il 37 ° circa di longitudini a est di Greenwich, si trova nel nord-est del continente africano, con la penisola del Sinai che si estende in territorio asiatico, la superficie è di circa 1.002.000 kmq; l’Egitto è diviso in 27 muhāfaza, o governatora- ti che a sua volta in città, paesi, villaggi, quartieri e comunità urbane.

10 Geografia Il territorio egiziano è in maggioranza pianeg- giante, ad eccezione della parte più montuosa vici- no al Mar Rosso e a quella del Sinai meridionale; il Nilo attraversa l’Egitto da sud verso nord e la valle del Nilo e il suo Delta ospitano la maggior parte della popolazione. Il Clima Il clima egiziano è influenzato da diversi fattori, i più importanti dei quali sono la posizione, la super- ficie, la pressione atmosferica, le aree di bassa pres- sione e i corpi idrici, che hanno contribuito a divi- dere l’Egitto in diverse regioni climatiche distinte. Il clima egiziano si presenta di tipo desertico su quasi tutto il Paese, fatta eccezione per la zona settentrion- ale-mediterranea, dove esso è più temperato, sebbene notevolmente più secco rispetto alla media, con poche piogge in aumento sulla costa d’inverno.

Il Nilo 11 Fiori egiziani

Fiera dei fiori a Orman Park Gli egiziani hanno conosciuto la coltivazione di molti tipi di fiori grazie ai fertili terreni del Nilo e al clima soleggiato temperato per gran parte dell’an- no. Si vedono tanti disegni di fiori sui monumenti dell’Antico Egitto che riflettono l’interesse degli an- tichi egizi di coltivare i fiori e di prendersene cura; un esempio è il Fior di loto preso dall’esercito egizio come simbolo nelle epoche faraoniche. I fiori egiziani più famosi sono anche: i fiori d’aran- cio, le rose rosse, il viola, il narciso, la camelia, il sal- ice, la belladonna, i fiori dell’henné, il girasole, i fiori di cactus, l’iris, i fiori di papiro, i fiori di melograno e di chiodi di garofano e i fiori dell’arancio amaro.

12 Fior di Loto Ogni anno con l’in- izio della primavera, si tiene una mostra annu- ale di fiori nell’Orman Park di fronte all’Uni- versità del Cairo, dove vengono esposti vari tipi di fiori e piante or- namentali. L’Orman Park è uno dei più gran- di giardini botanici del mondo con un’area di 28 feddan, e con più di 600 tipi di piante rare e alberi antichi e secolari. Rose

13 Lingua ufficiale La lingua ufficiale è l’arabo, è altrettanto diffuso l’uso dell’inglese e del francese come seconde lingue. Festa nazionale Si festeggia ogni anno il 23 luglio che è anche l’anniversario della rivoluzione egiziana del 1952 (abolizione della Monarchia costituzionale e nascita della Repubblica). Valuta La valuta è la Sterli- na o il Pound egiziano (1 dollaro = 17.20 ster- line egiziane nel 2019). Bandiera egizia- na La bandiera nazion- ale egiziana ha tre strisce orizzontali della stessa dimensione: la striscia su- periore è rossa, la metà è bianca con al centro una grande aquila dorata che guarda a destra e l’inferiore è nera. Il simbolo del Paese Il simbolo della Repubblica Ara- ba d’Egitto riprende l’aquila dorata di Saladino che guarda verso destra con la piccola bandiera egiziana sul petto e tra gli artigli un rotolo di papiro recante il nome della nazione in arabo cufico (Repubblica Ara- ba d’Egitto).

14 Inno Nazionale L’inno nazionale della Repubblica Araba d’Egitto è Biladi, Biladi, Biladi (Patria mia, patria mia, patria mia); le parole sono del poeta Yunis al-Qadi e la mu- sica è stata composta da Sayed Darwish che poi è sta- ta arrangiata dal musicista Mohamed Abdel Wahab. Testo tradotto dall’arabo: Patria mia, Patria mia, Patria mia Tu hai il mio amore e il mio cuore (O) Egitto, madre dei paesi Tu sei il mio fine e ciò che io desidero E per tutte le genti quante grazie ha il tuo Nilo (O) Egitto, tu sei la più cara delle perle Tu sei la luce sulla fronte dei tempi (O) patria mia, vivi libera E sii felice malgrado i nemici

Il Cairo 15 El-Moez Street Capitale Il Cairo è la capitale della Repubblica Araba d’Eg- itto ed è la più grande città nel mondo arabo e in Africa in termini di popolazione (con circa 10 mil- ioni di abitanti). È una città antica con una posizione di rilievo tra le capitali mondi- ali ed è stata costruita più di mille anni fa. Tra i maggiori punti di interesse ci sono le Piramidi, la Sfinge, la Torre del Cairo, la Cit- tadella di Saladino, la Moschea di Al-Azhar, la Cattedrale di San Marco, la Moschea Khan El-Khalili del Sultano Hassan, la 16 Piazza Talaat Harb Fortezza di Babilonia, il Museo Egizio, il Museo di arte islamica, il Museo Copto ... ecc. Khan El-Khalili è considerato uno dei più impor- tanti quartieri e mer- cati turistici del Cairo, riesce ancora a con- servare la forma dei suoi edifici di epoca mamelucca di 600 anni fa, ed è famoso per la produzione e la vendita di oggetti d’antiquaria- to, artigianato, souvenir e gioielli. Il Cairo comprende altre zone interessanti, in particolare il cosid- detto “Il Cairo fatim- Palazzo Sakakini 17 Moschea Al-Fattah Al-Aleem (Nuova Capitale amministrativa) ide” o il “Cairo islamico”, cioè la zona dei monumen- ti islamici risalenti al periodo del califfato fatimide in Egitto dal 969 al 1171. El-Moez Street fu la via principale stabilita dai Fatimidi come passaggio della città vecchia del Cairo, dove passarono le carovane di cammelli dirette alla Mecca per il pellegrinaggio oltre alle processioni delle celebrazioni della nuova coperta della Kaaba, detta Kisua, che veniva mandata ogni anno dal Cairo. È considerata un museo islamico all’aperto, è anche un centro artistico creativo grazie ai suoi festival, attività artistiche e culturali, nonché un gran numero di vie, edifici e moschee di stile ar- chitettonico islamico storico. Il centro del Cairo o il “Downtown” fu costrui- to durante il Chedivato d’Egitto nella seconda metà del XIX secolo, fu costruito in stile europeo della belle-époque e comprende varie piazze e strade prin-

18 Cattedrale La Natività di Gesù (Nuova Capitale amministrativa) cipali. Il complesso di Downtown fu costruito come parte del più grande progetto di modernizzazione del Cairo del khedivè Ismail Pasha, con l’obiettivo di fare del Cairo una città moderna che poteva competere con le più belle città del mondo. Negli ultimi decenni, diverse città e periferie sono state costruite intorno al Cairo per alleviare la con- gestione nel centro città tra cui la New Cairo che si compone di diverse comunità residenziali e quartieri, e si caratterizza per i suoi spazi verdi e le sue amp- ie strade; così come la Sheikh Zayed City, una delle città di seconda generazione che sono state costruite nel 1995, così come la città del 6 ottobre, chiamata così in onore della vittoria del 6 ottobre del 1973, la città è un modello di successo delle città industriali in Egitto, e si trova a 38 km dal Cairo, ha tanti quar- tieri residenziali oltre a diverse università private e la Egyptian Media Production City.

19 Ponte – Alessandria 20 Città principali

Piramidi di Giza Oltre al Cairo, la capitale, l’Egitto ha molte città im- portanti con caratteristiche distintive, tra cui: Giza: risale ai tempi più remoti e contiene i res- ti della città di Menfi o Memphis, la prima capitale dell’Antico Regno Egizio, dove furono costruite le tre Piramidi fra cui La Piramide di Cheope che divenne una delle sette meraviglie del mondo antico. In epoca islamica, Giza occupò una posizione importante per la sua vicinanza alle capitali islamiche dell’Egitto come Al- Fustat e Al-Qata’i. In epoca moderna, invece, vi è stata costruita l’Università del Cairo, la prima universi- tà pubblica egiziana. Alessandria: è la seconda città dell’Egitto e la co- siddetta “Sposa del Mar Mediterraneo”. Costruita da Alessandro Magno nel 332 aC, prese il suo nome e fu capitale d’Egitto durante il regno tolemaico, e anche dopo quando l’Egitto fu una provincia romana e poi bi- zantina fino alla conquista araba nel 640 d.C. Fra i suoi punti d’interesse più importanti c’è la nuova Bibliothe- ca Alexandrina e molti musei e siti archeologici come il castello di Qaitbay, Colonna di Pompeo e altri.

21 Governatorato di Porto Said Porto Said: uno dei governatorati della regione del Canale di Suez, la cui storia è molto influenzata da eventi nazionalistici che fanno parte della storia mod- erna egiziana. Inoltre, è una delle attrazioni turistiche situate sul Mar Mediterraneo e sul Canale di Suez: tante navi e crociere imbarcano sul porto e lì fanno le escur- sioni o l’itinerario da un giorno. Suez: ha una posizione unica, che fa da ingresso a continente africano, e ai paesi asiatici del sud-ovest e dell’est, il che la rende oggi al centro della più impor- tante area dell’industria e degli investimenti industriali in Egitto, inoltre alla sua meravigliosa natura e il bel tempo durante tutto l’anno. A Suez ci sono diversi porti come Porto Tawfik, Por- to Adabya e Porto Sokhna. Negli ultimi anni, invece, si assiste alla creazione dell’area industriale speciale nel nord-ovest del Golfo di Suez, che aggiunge un’impor- tante dimensione economica e commerciale a Suez. Luxor: fa parte dei governatorati del sud dell’Egit- to, è il più grande sito degli antichi monumenti egizi; è situata dove sorgeva l’antica città di Tebe, capitale dell’Egitto ai tempi del Medio e del Nuovo Regno.

22 Statua di Ramses II – Luxor 23 È un centro molto importante dal punto di vista ar- cheologico e contiene circa un sesto dei monumenti del mondo e circa il terzo dei monumenti in Egitto, tra cui ricordiamo Il tempio di Karnak, il Tempio di Luxor, il viale degli arieti posti sulla riva orientale del Nilo, mentre sulla riva occidentale si trovano le Tombe dei Nobili, la Valle dei Re, la Valle delle Regine, il Rames- seum, i Colossi di Memnone, il complesso templare di Medinet Habu e il tempio funerario di Hatshepsut. Assuan: Situata nell’estremo sud dell’Egitto, i templi egizi si estendono lungo la città da sud a nord: da Abu Simbel, Kalabsha, Philae, Kom Ombo e Edfu, oltre all’Obelisco incompiuto, al famoso Museo della Nubia e ai templi rupestri sulle rive del lago Nasser. In- vece, fra i monumenti moderni ad Assuan si possono ri- cordare l’Alta Diga, l’Orto Botanico situato sull’isola di Kitchener e il Giardino tropicale. L’Egitto ha anche un bel numero di grandi città nel Delta e nell’Alto Egitto.

L’allegria a Assuan 24 Canale di Suez Il canale di Suez che collega il Mar Rosso al Mar Mediterraneo, scavato dagli egiziani a metà del XIX secolo, è uno dei più importanti canali d’acqua del mondo, inaugurato nel 1869 per la navigazione inter- nazionale. Quasi l’ 8% al 12% del volume globale del commercio via mare transita attraverso il canale che sin dalla sua costruzione, ha visto diversi progetti d’espan- sione per poter accogliere il movimento del commercio globale che lo attraversa; il più recente di questi progetti è l’inaugurazione del raddoppio di una parte del Canale di Suez nel 6 agosto. Il progetto aggiunge una nuova seconda corsia di navigazione consentendo il passaggio in maniera separata delle navi in direzioni opposte.

Nuovo Canale di Suez 25 Il Nilo Il Nilo è il secondo fiume più lungo del mondo ed è il principale corso d’acqua dell’Egitto dove dal sud s’immette nella sua lunga valle stretta tra i deserti verso nord, e poi scorre fino al Mediterraneo principalmente alla foce dei due principali rami Rosetta e Damietta. Il Nilo è lungo 6.650 km dalle sorgenti alla foce e attra- versa ben sette paesi africani: Burundi, Ruanda, Tanza- nia, Uganda, Sudan del Sud, Sudan ed Egitto, ma il suo bacino idrografico include porzioni della Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Etiopia ed Eritrea. Il fiume Nilo ha sempre portato la vita e lo sviluppo ai terreni d’Egitto: sulle sue sponde gli egiziani costru-

Le rive del Nilo 26 irono diverse civiltà che si succedettero, ecco perché lo storico greco Erodoto definì efficacemente l’Egit- to “dono del Nilo”. Si cominciò a misurare il livello dell’acqua del Nilo, per misurare l’altezza delle piene del fiume al fine di prevedere la raccolta, sin dai tempi dell’Antico Egitto utilizzando il cosiddetto Nilometro, i cui resti ci sono tuttora. L’Alta Diga L’Alta Diga è un’opera immensa costruita vici- no alla città di Assuan nell’Egitto meridionale. Scelto dagli organismi internazionali come il più grande pro- getto ingegneristico costruito nel XX secolo, a causa dei numerosi vantaggi che fornisce all’Egitto tra cui la necessità di regolare le inondazioni del Nilo e anche la possibilità di generare l’energia idroelettrica. La Diga ha un’altezza di 111 m, e le chiuse quando sono aperte al massimo possono far uscire fino a 11.000 m/s di acqua. La costruzione iniziò nel 1960 e fu termi- nata nel 1968 e inaugurata ufficialmente nel 1971, con costi totali di circa un miliardo di dollari.

Alta Diga di Assuan 27 Popolazione Secondo il censimento del 2017, la popolazione dell’Egitto è di 104 milioni abitanti. Cenni storici Furono gli egizi ad avere introdotto al mondo una civiltà pionieristica nella sua architettura, nell’arte e nelle sue innovazioni, una civiltà che ha lasciato ovunque in Egitto tracce indelebili della propria magnificenza. L’Egitto fu uno dei primi paesi nel mondo antico a in- ventare un sistema di scrittura composto da segni geroglifici; gli antichi egizi erano desi- derosi di registrare la loro Alfabeto geroglifico egizio storia e le loro imprese, e si prende, pertanto, la nascita della scrittura geroglifica come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria egizia. Attorno al 5500 aC, gli antichi egizi furono portati all’agricoltura coltivando il grano e addomesticando gli animali; con una tale disponibilità di risorse si re- sero possibili innovazioni sociali tra cui la nascita delle prime città e comunità urbane. La I dinastia nella storia dell’Antico Egitto cominciò quando Re Menes (Narmer) ebbe l’impresa della prima unificazione dell’Alto e Basso Egitto. Dal 3200 a.C. si sono susseguite, in Egitto, trenta dinastie regnanti

28 riconosciute archeo-storicamente, con diversi periodi politicamente stabili, fino al III secolo aC. L’antica civiltà egiziana aggi- unse molto al patrimonio umano: la Valle del Nilo fu testimone della creazione della prima autorità cen- trale della storia, contribuendo alla creazione e allo sviluppo di molte scienze, tra cui la matematica, ge- ometria, architettura, astronomia, Muhammed Ali Pasha medicina, l’estrazione dei metalli, l’invenzione del calendario solare e la fioritura dell’arte sin da dell’era delle piramidi e poi, ancora, nel Medio Regno e nel Nuovo Regno considerato il periodo più glorioso, forse, di tutta la storia egizia. In epoca greco-romana, l’Egit- to ebbe un periodo di rinascimento urbano, civile, culturale e agricolo. Il Presidente Gamal La capitale egiziana, Alessandria, Abdel Nasser divenne il più grande centro commerciale e industriale nel Mediterraneo orientale. Con l’arrivo del cristiane- simo in Egitto, l’architettura copta fiorì ed ebbe tanti influssi dell’antica arte egizia; in effetti, le chiese egi- ziane costruite nel V secolo si possono considerare un modello di architettura e arte copta. Dopo la conquista islamica, l’Egitto divenne uno degli stati più importanti del califfato islamico anche durante il Califfato omayyade fino alla fine dell’impero 29 ottomano, come fu per secoli un grande centro d’irradi- azione scientifico, religioso e dell’arte islamica. Muhammad Ali Pascià, salito al potere nel 1895, è ritenuto padre fondatore dell’Egitto moderno e della di- nastia che vi ha regnato fino al 1953, a loro si deve il merito di gettare le basi dello stato moderno in Egitto oltre alle diverse riforme in ambito urbanistico, militale oltre a quello dell’istruzione e dell’industria civile e bellica, e ad introdurre e stabilire nuovi modelli politici e sistemi moderni di governance di deriva europea che allora erano molto d’avanguardia. La monarchia egiziana è stata rovesciata nel 1952 dopo la rivoluzione che trasforma l’Egitto in una re- pubblica nel 1953. Negli anni Cinquanta e Sessanta, invece, con il presidente Gamal Abdel Nasser il paese attraversa una nuova fase di sviluppo nazionale in tut- ti i campi, parallelamente all’ascesa del ruolo e dello status dell’Egitto a livello regionale e internazionale. Negli anni settanta l’Egitto del presidente Anwar Sadat riesce a liberare il Sinai grazie alla vittoria della guerra del 6 ottobre nel 1973 la quale ha spianato la strada alla costruzione della pace e alla riconquista di tutti i territori egiziani, oltre ad avviare un periodo di crescita economica, di apertura politica e di sviluppo. Nei decenni successivi, l’Egitto ha compiuto nuovi passi sulla via dello sviluppo economico e politico; in- oltre, si ricorda che nel 2011-2013 hanno avuto luogo due rivoluzioni popolari i cui risultati sono una trasfor- mazione politica, una nuova costituzione, e mettere a parte l’estremismo politico religioso e le correnti polit- iche fasciste che avevano cercato il monopolio del po-

30 Il Presidente Abdel Fattah al-Sisi tere in Egitto e l’interruzione del processo di sviluppo. Con l’elezione del presidente Abdel Fattah Al-Sisi a giugno 2014, l’Egitto ha intrapreso una riforma politica ed economica che traccia la via al futuro in conform- ità con la Strategia di sviluppo a medio termine fino al 2030. Sistema politico La Repubblica araba d’Egitto è una repubblica sovra- na, indivisibile e democratica che si basa sul principio della cittadinanza e sul concetto dello stato di diritto. Il popolo egiziano fa parte della nazione araba, lavora per la loro integrazione e unità; l’Egitto fa, anche, parte del mondo islamico, appartiene al continente africano ed è orgoglioso della sua espansione asiatica e contribuisce alla costruzione della civiltà umana.

31 La sovranità appartiene al popolo che la esercita e la custodisce, è fonte di autorità, ad esso appartiene anche il compito di salvaguardare la propria unità nazionale basata sui principi dell’uguaglianza, della giustizia e delle pari opportunità tra tutti i cittadini. La performance politica in Egitto è organizzata sec- ondo un sistema presidenziale repubblicano; il Pres- idente della Repubblica è il Capo dello Stato e Capo del Potere esecutivo, si attiene alle disposizioni della Costituzione e della legge in cooperazione con il potere legislativo e giudiziario. La Costituzione La storia delle costituzioni egiziane ebbe inizio con il primo testo costituzionale del 1882, ma la prima cos- tituzione fu in realtà quella del 1923, grazie alla quale fu riunita, per la prima volta, la prima seduta del Parla- mento egiziano moderno il 15 marzo 1924. Secondo la Costituzione egiziana del 2014, modi- ficata il 23 aprile 2019, il sistema politico si basa sul pluralismo politico, sul multipartitismo, sul pacifi- co passaggio di poteri, sulla separazione dei poteri e sull’equilibrio tra di loro, sull’inerenza tra responsa- bilità e autorità e sul rispetto dei diritti umani e delle libertà altrui. La sovranità appartiene al popolo che la esercita e la custodisce, è fonte di autorità, a esso appar- tiene anche il compito di salvaguardare la propria unità nazionale basata sui principi dell’uguaglianza, della gi- ustizia e delle pari opportunità tra tutti i cittadini. Potere esecutivo Presidente della Repubblica Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e Capo del Potere esecutivo ed è vincolato dalle dispo-

32 sizioni della Costituzione. Il Presidente della Repubbli- ca è eletto tramite un suffragio universale ed è eletto per un periodo di sei anni gregoriani a partire dal giorno successivo alla scadenza del suo mandato. Il Presidente della Repubblica può nominare uno o più vicepresiden- te, determinare le loro competenze, può delegare loro particolari funzioni di sua competenza, sollevarli dai loro incarichi o accettare le loro dimissioni. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e gli assegna l’incarico della formazione del nuovo Governo che bisogna presentare davanti alla Camera dei Deputati entro trenta giorni al massimo. Il Presidente della Repubblica insieme al Consiglio dei Ministri stabiliscono la politica generale dello Stato e ne controlla l’attuazione, come stabilito nella Costituzione. L’attuale Presidente della Repubblica Araba d’Egit- to è Abdel Fattah Al-Sisi in carica dall’8 giugno 2014 ed è stato rieletto tramite elezioni libere per un secondo mandato l’8 giugno 2018. Il governo Il governo è l’organo esecutivo e amministrativo dello stato ed è formato in conformità con la Costituz- ione dal primo ministro, dai suoi deputati, dai ministri e dai loro deputati. Il presidente del consiglio è capo del governo, egli dirige la politica generale del gover- no e svolge i suoi compiti d’indirizzo e coordinamen- to. Conformemente alla Costituzione, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha il compito di formare il governo, una volta ricevuto l’incarico da parte del Capo dello Stato, e poi si reca in Parlamento per ottenere la

33 fiducia dellam aggioranza dei suoi membri. Fra le competenze attribuite del Governo ricor- diamo la direzione della politica generale del Governo insieme al Presidente della Repubblica, il coordina- mento delle attività dei ministri, il mantenimento della sicurezza dello Stato e la tutela dei diritti dei cittadini e degli interessi dello Stato. Inoltre, ha il compito di promuovere e di coordinare l’attività dei ministeri e le agenzie e gli enti pubblici che gli appartengono, prepa- rare i disegni di legge, emanare le direttive amminis- trative e il suo buon andamento, progettare il piano e bilancio generale dello Stato, ed esercitare le attribuz- ioni conferitegli dalla legge per assicurare l’attuazione delle direttive. Potere legislativo Parlamento L’Egitto ha conosciuto la vita parlamentare nella sua forma moderna per più di 150 anni e, dopo diversi con- sigli consultivi, il primo Parlamento egiziano moderno (L’Assemblea dei delegati) fu istituito da Ismael Pascià

La Camera dei deputati 34 nel 1966, poi si sono susseguiti diversi Parlamenti in particolare dopo la promulgazione della prima costituz- ione egiziana moderna integrata nel 1923. Conformemente alla Costituzione del 2014 e ai suoi emendamenti, il parlamento egiziano si compone di due camere: La Camera dei Deputati e il Senato (Con- siglio della Shura). La Camera dei Deputati In conformità alla Costituzione e ai suoi emen- damenti, la Camera dei Deputati sarà composta da non meno di quattrocentocinquanta membri eletti a suffragio universale diretto e segreto, a condizione che almeno un quarto del numero totale dei seggi sia asseg- nato alle donne. La Costituzione stabilisce, inoltre, che lo Stato garantirà che i giovani, i cristiani, le persone di- versamente abili e gli egiziani residenti all’estero siano adeguatamente rappresentati nella Camera dei Deputa- ti, come stabilito dalla legge. L’Assemblea del Popolo gode di diverse competen- ze tra cui la legislazione, la revisione e l’approvazione della pianificazione statale del bilancio. La Camera dei Deputati ha un mandato quinquennale, e il Presidente della Repubblica può nominare fino al 5% dei parlam- entari aventi l’esperienza o fra le categorie necessarie per i lavori della Camera. Il Senato Il Senato è stato istituito negli emendamenti cos- tituzionali cui hanno votato gli egiziani nel referendum del 23 aprile 2019. Il Senato è formato da un nume- ro di membri determinato dalla legge, non inferiore a 180 membri. Il mandato del Senato è quinquennale, a

35 La Suprema Corte Costituzionale dell›Egitto decorrere dalla data della sua prima riunione, e il nuovo Senato sarà eletto nei 60 giorni che precedono la sca- denza del suo mandato. Due terzi dei suoi membri sono eletti a suffragio universale segreto e diretto, mentre l’altro terzo è nominato dal presidente. Potere giudiziario Nel XIX l’Egitto conobbe i modelli moderni dell’or- ganizzazione giudiziaria come per il resto delle altre istituzioni del governo egiziano moderno. Esistono due diverse giurisdizioni: una ordinaria e una amministrati- va: quella ordinaria si occupa di materie civile e penale, mentre quella amministrativa è competente per tutte le controversie che insorgono tra pubbliche amministrazi- oni, o tra pubbliche amministrazioni e privati. La Corte Suprema d’Egitto è la Corte di Cassazi- one che è al vertice della giurisdizione ordinaria, e vi è, anche, la Corte Suprema Costituzionale che giudica la costituzionalità delle leggi. La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere affidato ai tribunali di

36 tutti i tipi e i gradi, le sue sentenze sono emesse in con- formità con la legge, ed è proprio la legge a stabilire le sue competenze; inoltre l’interferenza negli affari giudi- ziari è considerato un crimine imprescrittibile. A ogni organo giudiziario spetta alcune funzioni, e si prende la propria opinione nei disegni di legge che regolano i propri affari; inoltre, ogni organo giudiziar- io ha un bilancio indipendente che viene discusso nella Camera dei deputati. Tutti i magistrati sono indipendenti e per legge in- amovibili, non hanno alcuna autorità sul proprio lavoro al di fuori della legge ed hanno pari diritti e doveri. al fine di garantire l’autonomia e indipendenza della mag- istratura, è la legge che stabilisce le condizioni e le pro- cedure per la nomina, i trasferimenti, il pensionamento e i provvedimenti disciplinari dei magistrati. La Costituzione afferma principio di pubblicità delle udienze giudiziarie, a meno che il tribunale non opta per la riservatezza per osservare l’ordine pubblico o morale, e in tutti i casi la sentenza deve essere pronun- ciata in udienza pubblica. Partiti politici I partiti politici hanno profonde radici nella storia moderna egiziana, dove sono emersi alla fine del XIX: il primo partito politico egiziano è Il Partito Nazionale fondato dal leader Mustafa Kamel, la cui nascita uffi- ciale risale al 1907. La costituzione egiziana definisce comest i ituire partiti, rilevando che i cittadini hanno il diritto di for- mare partiti politici non appena vengono notificate le autorità interessate. I partiti possono essere sciolti solo

37 La stazione ferroviaria del Cairo attraverso una sentenza pronunciata da un tribunale. In Egitto vi sono circa 100 partiti di vari orientamenti politici che operano liberamente. Suddivisione amministrativa e Governatorati La Repubblica araba d’Egitto è divisa in sette unità regionali, con un totale di ventisette governatorati: ogni governatorato ha un capoluo- go ed è seguito da centri, sezi- oni, o centri e sezioni insieme. I centri amministrativi sono situati nelle province con aree rurali, un centro è diviso in unità locali; il ca- poluogo del centro è la cit- tà più grande, e la capitale dell’unità locale è un villag- gio principale o città (se al centro appartengono più di Il faro di – Alessandria una città), e al villaggio 38 Il Deserto Bianco - Wadi al-jadid principale appartiene un certo numero di villaggi. In Egitto ci sono 234 città oltre a altre 27 città e nuove comunità urbane; in più ci sono 184 centri, 91 quartieri e 4740 villaggi. I governatorati dell’Egitto sono: il Cairo, Ales- sandria, Ismailia, Assuan, Assiut, Luxor, Mar Rosso, al-Buhayra, Beni Suef, Porto Said, Sinai del Sud, Giza, Daqahliyya, Damietta, Kafr el-Sheikh, Sohag, Suez, Sharqiyya, Gharbiyya, al-Fayyum, al-Qalyubiyya, Qena, Sinai del Nord, al-Manufiyya, Matruh, Minya e Wadi al-Jadid.

Cascate di Wadi El Rayan – Fayoum 39 Politica estera I principi fondamentali della politica estera egiziana sono il sostegno della pace e la stabilità regionale e inter- nazionale, il rispetto recipro- co tra le nazioni, l’aderenza ai principi del diritto inter- nazionale, oltre a rispettare le alleanze e le convenzioni, rafforzare il ruolo delle or- Sede del Ministero degli Affari Esteri ganizzazioni internazionali e promuovere la solidarietà tra gli Stati. In più, l’Egitto fa molta attenzione alla dimensione economica delle relazioni internazionali ed è impegna- to in una politica estera equilibrata basata sul principio di non ingerenza negli affari interni degli Stati, e che mira, invece, agli obiettivi e agli interessi strategici in favore dell’indipendenza della decisione egiziana. La politica estera egiziana mira, anche, allo svolg- imento della propria missione di tutela della sicurezza nazionale e dei supremi interessi egiziani, oltre a rag- giungere gli obiettivi dello sviluppo sosteni- bile nelle sue varie di- mensioni e migliorare la sicurezza, la stabil- ità e lo sviluppo del continente africano. Si cerca, per giunta, di in- Boutros Boutros-Ghali 40 Il presidente Al-Sisi al Quartier Generale dell’ONU tensificare gli sforzi per la realizzazione di una pace gi- usta in Medio Oriente, di trasformare il Medio Oriente in una zona priva da armi di distruzione di massa e di adottare una politica antiterrorismo a livello internazi- onale seguendo una strategia complessiva. L’Egitto è uno dei membri fondatori della Lega deg- li Stati arabi il cui quartier generale c’è al Cairo; è stato anche membro fondatore delle Nazioni Unite nel 1945. Inoltre, il diplomatico egiziano, Boutros Boutros-Gha- li, è stato eletto sesto segretario generale delle Nazioni Unite dal 1992 al 1996. L’Egitto è stato eletto sei volte come membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, da ultimo per il biennio 2016-2017; oltre alla sua mem- bership all’Unione africana, alla cui nascita aveva con- tribuito, e a tante altre associazioni e organizzazioni internazionali e ad avere diverse relazioni diplomatiche

41 con la maggior parte degli Stati. Da quando il Presidente Abdel Fattah al-Sisi è in car- ica, cioè dal 7 giugno 2014, le relazioni internazionali egiziane sono state formulate nel rispetto delle norme di partnership, degli interessi reciproci, dell’equilibrio e della promozione della politica estera egiziana nelle cornici imposte dalla sua identità, dalla sua appartenen- za, dal suo ruolo culturale e dalla sua posizione geo- grafica e politica. Ad esempio, a livello arabo, vista l’appartenenza alla nazione araba, e l’impegno egiziano per contribuire alla solidarietà araba, alla pace, alla sicurezza e allo svi- luppo di tutti i popoli arabi; a livello africano, giacché l’Egitto ha una grande responsabilità nella realizzazi- one degli interessi del continente africano e nel sosteg- no della cooperazione africana; e a livello islamico poi- ché l’Egitto ha un importante ruolo per portare alla luce il volto moderato dell’Islam oltre all’importanza della cooperazione con i popoli musulmani. A livello internazionale, invece, l’Egitto ha un ruolo attivo nel bacino del Mediterraneo oltre a una cooper- azione complessiva e un’interazione politica, culturale ed economica con l’Europa che si basa su una storia di comunicazione culturale da oltre quaranta secoli con il Vecchio Continente. Ha anche un ruolo guida nei pae- si del terzo mondo nell’ambito della cooperazione per lo sviluppo e la giustizia nell’ordine internazionale, ha relazioni strette con i paesi asiatici e dell’America lati- na e relazioni forti ed equilibrate con le maggiori po- tenze internazionali, in particolare Cina, Russia, Stati Uniti e altri.

42 Al-Azhar Il complesso di Al-Azhar, che comprende una moschea e l’università, fondato dai Fatimidi nel 972 d.C., come luogo di culto e di studio, nel cor- so dei secoli la moschea diventò uno dei principali centri di teologia e del sapere islamico. Sin dalla sua fondazione, Al-Azhar fu un’istituzione che ebbe un importante ruolo nella difesa della cultura arabo-islamica: iniziò come una semplice moschea dove si svolgevano le preghiere e le cerimonie religiose, e poi l’università si sviluppò presso la moschea in cui assunse comunque rilievo lo svi- luppo di molti settori accademici, in particolare la teologia ma anche scienze naturali e altre aree di conoscenza. Dalla sua università, si sono laureati tanti in- tellettuali in tutte le epoche, inoltre, Al-Azhar ha avuto un ruolo influente nella promozione del movimento intellettuale in generale e in particolare quello letterario. Fra i leader del pensiero azharita possiamo ricordare Rafaa Tahtawi, Hasan al-Taw- il, Muhammad Abdo, Mustafa Lutfi al-Manfalouti, Taha Hussein, Ahmed Amin, Ahmed Hassan al- Zayat, Abdul Aziz al-Bishri, Mustafa Abdel Razek e altri, oltre a Ahmed al-Tayyib, l’attuale Grande Imam di al-Azhar che è stato nominato l’incarico il 19 marzo 2010. Dopo la rivoluzione del 1952, al-Azhar fu testi- mone di un grande rinascimento: nel 1961, il pres-

43 idente Gamal Abdel Nasser decise di trasformare Al-Azhar in una moderna università con nuove facoltà di medicina, ingegneria, farmacia, matem- atica, fisica, chimica, biologia, agraria e geologia. L’attività di Al Azhar si è espansa in molti paesi, specialmente in Africa e in Asia, e gli studiosi di Al-Azhar e quelli del Dipartimento della missione islamica aspirano a diffondere i “veri” e moderati inseg- namenti dell’islam che enfatizzano la modernità dell’Islam e la flessibilità della Legge sacra islam- Taha Hussien ica, oltre a combattere l’estremismo e il radical- ismo che danneggia l’Is- lam e non ne è parte.

Il Grande Imam di al- Azhar Ahmed al-Tayyib

44 Cortile principale della Moschea El-Azhar 45 La chiesa copta

Quadro sul viaggio della Sacra Famiglia in Egitto Il primo rapporto dell’Egitto con il Cristianesi- mo risale all’arrivo della famiglia sacra, Giuseppe, la Vergine Maria e Gesù Bambino, che decise di lasci- are Betlemme, in fuga dal re Erode. Ebbe inizio così il loro percorso di viaggio in Egitto che durò più di trenta mesi con diverse tappe, che diventeranno, in seguito, meta di pellegrinaggio per egiziani e cristiani da tutto il mondo, tra cui i distretti di Matariyah e Ain Shams al Cairo, la Valle di Natroun, Assiut, e tanti altri. La storia del Cristianesimo in Egitto risale al I secolo d.C, da allora, la Chiesa copta fu istituita in Egitto, cioè da circa diciannove secoli, da San Marco che scrisse il suo Vangelo nel I secolo e portò il cristi- anesimo in Egitto. Dall’Egitto, sempre nel I secolo, è

46 La Chiesa Sospesa partito il monachesimo cristiano in tutte le sue forme, che attirò il cuore della Chiesa verso il deserto dove praticare la vita intima angelica. Papa Tawadros II (Teodoro II) è l’attuale Papa della Chiesa ortodossa copta e patriarca di Alessan- dria e patriarca della predicazione di san Marco e di tutta l’Africa dal 18 novembre 2012 dopo il decesso di Papa Shenuda Terzo. Gli assistenti del Papa sono i vescovi che a loro volta sovrintendono a una rete di sacerdoti e le loro parrocchie, anche chiamate diocesi. I Patriarchi e i vescovi devono essere monaci, e sono tutti membri del Santo Sinodo copto ortodosso; inoltre, i poteri spirituali del Papa si estendono alla comunità cristiana del Sudan, dell’Etiopia e del Nord Africa. 47 Papa Tawadros II celebra le liturgie del Natale copto La Chiesa copta celebra il Natale ortodosso il 7 gennaio, mentre la Pasqua ortodossa viene celebrata la prima domenica dopo la prima luna dall’equinozio di primavera secondo il calendario copto. Al Cairo, il 6 gennaio del 2019, si sono celebrate le liturgie del Natale copto nell’inaugurata Cattedrale copta dedicata alla Natività di Gesù, eretta nell’area della nuova capitale amministrativa che si sta costru- endo 45 chilometri a est del Cairo, e considerata la più grande cattedrale in Medio Oriente; si compone di due chiese, maggiore e minore, e costruita su un’area di 15 feddan. In Egitto ci sono molte chiese di altre confessioni cristiane all’infuori della Chiesa copta ortodossa, tra cui la Chiesa cattolica copta, la Chiesa evangelica, la Chiesa armeno-cattolica, la Chiesa cattolica sira, la Chiesa cattolica greco-melchita, la Chiesa cattolica caldea, la Chiesa cattolica latina e la Chiesa maronita, oltre ad varie altre piccole chiese evangeliche. 48 Macchine per l’irrigazione Economia L’economia egiziana è una delle economie più di- versificate in Medio Oriente e in Africa che si basa su molteplici pilastri tra cui l’agricoltura, l’industria, il turismo e i servizi i quali hanno percentuali simili nel PIL nazionale. Agricoltura Il settore agricolo è uno delle più importanti fonti di reddito nazionale lordo. Per millenni fondata sull’agri- coltura, adesso l’area agricola è di circa dieci milioni di feddan; inoltre, il settore impiega circa il 20% della manodopera egiziana e ha il contributo di circa il 15% al PIL e il 20% al complesso delle esportazioni di mer- ci. Industria Gli antichi egizi conobbero molte industrie come quella mineraria che si occupava dell’estrazione del rame, dell’oro e dell’argento, oltre alla fabbricazione di

49 Scoperte del gas naturale vari strumenti, attrezzi agricoli, armi e la costruzione delle navi, e tali industrie continuarono a svilupparsi in ogni epoca. Con l’inizio del XIX secolo, “Muhammad Ali Pa- shà”, fondatore dello Stato moderno in Egitto, s’avviò a ristabilire una grande politica industriale, inserendo nuovi settori industriali; ed interessandosi al settore tes- sile e alle industrie militari, ha restaurato un arsenale per le industrie navali. In seguito alla Rivoluzione del 1952, lo Stato in- cominciò a prestare attenzione alle industrie pesanti come l’industria siderurgica, metallurgica, petrolifera e chimica, nonché l’espansione delle industrie di filatura, tessitura e alimentari. In Egitto il settore industriale è attualmente uno di quelli più diversificati: le industrie tessili, alimentari, automobilistiche, e quelle d’abbigliamento, di pelle, di macchinari e attrezzature pesanti e d’energia. Esso ha il contributo di circa il 20% al PIL; lo Stato sta lavorando per aumentare la competitività dei prodotti egiziani, of- frendo agli investitori molte agevolazioni. L’Egitto ha,

50 peraltro, ha un’infrastruttura moderna in tutti i campi, e una rete di trasporti diversificata per facilitare il traspor- to di merci e prodotti ai mercati locali e internazionali. L’Egitto ha a disposizione un’enorme quantità di risorse naturali e minerarie come il ferro, l’oro, il man- ganese ed il fosfato; oltre alle pietre di granito, basalto, marmo, pietra calcarea, sabbia di quarzo (biossido di si- licio, SiO2). Non vanno dimenticati, anche, il carbone, il petrolio e soprattutto il gas naturale, di cui, fin dal 2016, sono scoperte grandi quantità nell’offshore egi- ziano del Mar Mediterraneo (il più grande giacimento denominato Zohr). Turismo Il turismo in Egitto è una componente essenziale dell’attività economica e del reddito nazionale, visto che l’Egitto gode d’una posizione geografica partico- larissima, un clima mite per tutto l’anno, e ricchezze e tesori archeologici che rispecchiano la profondità e la distinzione della civiltà del Paese nel corso dei seco- li, formando un vero museo ad aria aperta; oltre alle sue spiagge mirabili, tesori marini e barriere coralline straordinarie.

Tempio di Luxor 51 Miss World a Luxor

Morgan Freeman a Luxor

Viale degli arieti 52 Lago Sacro del Tempio di Karnak

El Gouna

Hurgadah 53 Rod El-Farag Axis Bridge - Il ponte più largo al mondo Lo Stato si è già interessato a fornire tutte le agevol- azioni per gli investimenti in questo settore. Il turismo è, inoltre, uno dei settori più importanti del paese che offre opportunità di lavoro. La percentuale di coloro che ci lavorano direttamente o indirettamente è di circa il 14% delle forze di lavoro nello Stato. Riforma economica Dal 2014 l’Egitto mette in atto politiche di riforme strutturali, basate sulla diversificazione e sulla gradazi- one dei suoi piani; e sull’ampliamento delle principali infrastrutture e progetti di sviluppo in agricoltura, in- dustria, logistica, commercio, navigazione ed altri. Il che preparerà il terreno agli investimenti esteri diretti, creando più posti di lavoro, attivando la vita economi- ca, migliorando i servizi pubblici e tenendo conto della dimensione ambientale di questi progetti in concomi- tanza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, già sta- biliti dallo Stato secondo la sua visione strategica per il 2030. È una fase basilare nel percorso di sviluppo globale in Egitto che collega il presente al futuro, ed è ispirata

54 alle conquiste dell’antica civiltà egizia, con lo scopo d’intraprendere un processo di sviluppo ben evidente per una patria progredita e prospera in cui prevale la gi- ustizia economica e sociale. Questi sforzi cominciano a dare i loro frutti, cioè l’aumento di tassi di crescita economica che giunge al 5-6% nel 2017-2018 rispetto al 2% nel periodo che va dal 2011 al 2013. Si mira, inoltre, a giungere tassi più elevati nei prossimi anni, all’aumento del livello di riserva valutario e all’incre- mento di opportunità di lavoro ed assunzioni. L’Egitto ha un certo numero di accordi commercia- li ed economici con molti Paesi del mondo: ha aderito al Mercato comune dell’Africa orientale e meridion- ale “COMESA” nel 1998; ha partecipato alla firma dell’Accordo Quadro sul Commercio e sugli Investi- menti “TIFA” con gli Stati Uniti nel 1999, per creare uno scambio più libero ed incentivare gli investimenti fra i due Paesi. È diventato, del resto, uno dei membri della Area araba estesa di libero scambio (GAFTA), e dell’Accordo di Agadir con la Giordania, il Marocco e la Tunisia. Nel 2013 ha ratificato l’Accordo di libero scambio con il Mercato comune dei Paesi del Cono sud dell’America Latina (Mercosur). D’altra parte, lo Stato egiziano ha firmato un Ac- cordo di partenariato con l’Unione europea nel 2001, ed è entrato in vig- ore nel 2004, in virtù delle cui disposizioni è con- cesso ai prodotti egiziani un accesso immediato ai mercati dell’UE senza im- poste doganali. Uso della tecnologia a scuola 55 Istruzione Gli antichi egizi si occuparono della scienza e dell’is- truzione registrando le imprese del loro antico retag- gio glorioso attraverso geroglifici incisi sulle pareti dei templi. Con l’ascesa al potere di Muhammad Ali Pashà nel 1805, venne introdotto un moderno sistema d’istru- zione, istituite la Scuola di medicina, la Scuola di in- gegneria, la Scuola d’amministrazione, e la Scuola di Al-Alsun. Di qui, la maggiore attenzione all’istruzione e le missioni sono state inviate in Europa; è stata istituita “l’Università Egiziana” nel 1925 e successivamente le altre università egiziane, oltre all’istituzione dell’Uni- versità di “Al-Azhar” che risale a più di 1000 anni. Il numero delle università pubbliche è 24 nel 2018, oltre a 26 università private; mentre il numero di studenti a livello universitario giunge a circa 3 milioni. L’istruzione pre-universitaria è completamente gra- tuita: circa 20 milioni di studenti frequentano vari stadi dell’istruzione generale e tecnica in proporzioni quasi uguali tra i due sessi. La Costituzione egiziana del 2014 obbliga lo Stato di destinare una quota di spesa pubblica non meno di 4% del PIL per l’istruzione

Università del Cairo 56 Gli egiziani premiati di Nobel Il Premio Nobel è considerato uno dei più importanti e prestigiosi premi internazionali, e chi lo vince ottiene un ottimo posto nel campo delle sue specializzazioni. I premiati egiziani sono quattro: Il defunto presidente egiziano Muhammad Anwar al-Sadat, il pri- mo arabo ed egiziano a vincere il Premio Nobel per la Pace, ricevette il premio Nobel per la pace nel 1978, dopo la sua iniziativa per una soluzi- Ex - presidente Sadat one pacifica in Medio Oriente. Il defunto scrittore “Nagib Mah- fuz”, nel 1988, cui è stato assegnato il premio Nobel per la letteratura per l’eccellenza delle sue opere caratteriz- zate dalla realtà e dall’audacia e da una creatività durata per più di 50 anni. Lo scienziato egiziano Ahmed Zewail è stato vincitore del premio Nobel per la Chimica nel 1999, per i suoi studi sugli stati di transizione delle reazioni chimiche utilizzando Nagib Mahfuz uno spettroscopio al femtosecondo. Mohamed El Baradei, l’ex capo dell’Agenzia internazionale per l’En- ergia Atomica, ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 2005, insieme all’AIEA per i loro sforzi che mira- vano a raggiungere un mondo libero da armi di distruzione di massa ed a garantire l’uso pacifico dell’energia nucleare. Ahmed Zewail 57 Assistenza sociale

Cleopatra La donna Lo Stato egiziano pone un particolare interesse all’emancipazione della donna e al miglioramento del proprio ruolo nei vari campi. La Costituzione stabi- lisce che lo Stato garantirà l’uguaglianza tra donne e uomini in tutti i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali in virtù delle sue norme. Lo Stato adotta, peraltro, le misure che garantiscano la rappresentanza idonea della donna nelle due Camere del Parlamento (secondo gli emendamenti costituzionali dell’aprile 2019, un quarto del numero totale dei seggi della Cam-

58 Le donne egiziane votano alle elezioni presidenziali era dei deputati è assegnato alle donne). Le leggi garantiscono, inoltre, alle donne il diritto di assumere cariche pubbliche e funzioni di alta amminis- trazione nello Stato, e di nominarle in organi giudiziari ed organismi senza discriminazione nei loro confronti. Lo Stato s’impegna a proteggere le donne da ogni for- ma di violenza, confermando che esse stesse sono in grado di conciliare i doveri famigliari con le opportu- nità del lavoro; ed incaricandosi a procurare assistenza e protezione a madri, bambini, vedove, anziane ed a quelle più bisognose. La donna egiziana ha acquisito tutti i propri dirit- ti politici negli anni ’50, fin da quando aveva il god- imento di altri diritti come quello di accedere alle cariche pubbliche e superiori; e d’essere ritenuta come una forza produttiva nei termini di parità con il sesso

59 Bambini: futuro radioso maschile. Questa evoluzione ha dato i suoi frutti con la nomina della prima donna-ministro in Egitto nel 1962. Da quella data, i posti ministeriali sono assegnati alle donne in tutti i governi egiziani finché il loro numero nel governo del 2018 ha raggiunto 8 min- istri, rappresentando circa il 27% dei por- tafogli del governo egiziano; nonché la loro rappresentanza nelle istituzioni legis- lative, politiche, par- tigiane e dei media, nel corpo diplomatico e consolare, e nell’ap- parato amministrati- vo statale. La ragazza del Nilo 60 Il bambino Lo Stato egiziano ha attribuito grande importanza ai bambini in tutti i campi. La Costituzione d’Egitto del 2014 s’interessa in modo particolare del bambino che è il nucleo della famiglia e l›asse della sua coesione; giacché garantire i diritti costituzionali del fanciullo significa l›impegno assunto dalla società e dal potere legislativo per proteggerlo. Il che rappresenta l’asse principale su cui si basano gli sforzi statali per garan- tire i diritti dell’infanzia. La Costituzione garantisce la tutela costituzionale e legale dei diritti ai bambini: definisce minorenne chi- unque abbia meno di 18 anni di età e proibisce il lavoro minorile fino al completamento deglist udi. Ogni bam- bino ha il diritto di avere un nome e una carta d’iden- tità, la vaccinazione obbligatoria gratuita, l’assistenza sanitaria e familiare o alternativa, l’alimentazione di base, il nido sicuro, l’educazione religiosa, e la crescita emotiva e cognitiva. Le NGO In Egitto circa 48.000 d’associazioni non governa- tive svolgono varie attività dopo aver ottenuto le nec- essarie licenze dal Ministero della Solidarietà Sociale, e molte delle quali offrono servizi sociali a tutti i ceti del popolo, esprimendo i loro bisogni. La maggior parte di esse s’interessa allo sviluppo sociale ed eco- nomico delle comunità locali, e fornisce assistenza ai poveri, aiutandoli ad ottenere ogni forma di assistenza, sia da parte del Ministero della Solidarietà Sociale che dai ministeri ed altri organismi governativi. Un certo numero di queste associazioni opera anche nel cam-

61 Magdi Yacoub po dei diritti umani, procurando assistenza legale agli individui. Va ricordato che le Ngo compiono il loro lavoro con una libertà assoluta. Assistenza sanitaria Gli antichi egizi primeggiarono nelle scienze e nelle arti della medicina e della cura; non vi è dubbio che le centinaia di mummie rimaste in buone condizioni dopo migliaia di anni, per merito della mummificazi- one, mostrino l’alto livello dei progressi scientifici e

62 medici degli antichi egizi nell’anatomia, nella chirur- gia, nella farmacologia… ecc. Nei tempi moderni, l’Egitto è stato fra i pionieri a creare strutture sanitarie avanzate; si ricorda, in par- ticolare, l’ospedale Kasr Al-Aini, che è stato istituito come scuola di medicina circa 200 anni fa. Attualmente, la costituzione egiziana del 2014 pre- vede “il diritto di ogni cittadino all’assistenza sanitaria completa”. Lo Stato è impegnato ad assegnare una per- centuale della spesa pubblica alla sanità pubblica che non è inferiore al 3% del PIL. Oggi, in Egitto ci sono 2000 ospedali con circa 130000 letti e circa 250000 medici ben qualificati. A partire dal 2014, l’Egitto ha completato con successo una serie di iniziative importanti nel campo dell’assistenza sanitaria che sono state riconosciute a livello internazionale. Si ricorda ad esempio l’inizia- tiva “100 milioni salute”, che è riuscita ad esaminare circa 60 milioni di cittadini e a curare circa 2 milioni di persone infette dall’epatite virale; in tal modo l’Egitto s’è sbarazzata definitivamente di questa malattia. Inoltre, esistono diverse campagne simili per la tu- tela della salute delle donne, dei bambini e degli stu- denti nelle scuole. In più, in Egitto si è cominciato a mettere in atto un progetto di assistenza sanitaria com- pleta per tutti i cittadini. I giovani Lo Stato s’impegna a prendersi cura dei giovani, a riabilitarli e a prestare attenzione alla scoperta dei pro- pri talenti, e delle loro capacità culturali, scientifiche, fisiche e creative ed a svilupparli. Inoltre, li incoraggia

63 Conferenze dei giovani a lavorare collettivamente e volontariamente, e con- sente loro di partecipare alla vita pubblica. Lo stato presta grande attenzione alla costruzione della personalità scientifica e culturale dei giovani, creando posti di lavoro, e provvedendo tutte le agevol- azioni per stabilire progetti per loro. S’impegna a col- legarli alla tecnologia dell’età moderna, fornire loro i vari servizi nel campo dello sport e delle arti, ed em- anare leggi che garantiscano la loro più ampia rappre- sentanza possibile nelle istituzioni legislative e locali, ed addirittura nelle alte cariche nello Stato. La Conferenza nazionale della gioventù si tiene pe- riodicamente: è un forum per un dialogo diretto tra gio- vani egiziani e rappresentanti del governo egiziano e delle sue varie istituzioni. Di qui,l a nascita del “Forum mondiale della gioventù”, una piattaforma efficace cui

64 Il Canottaggio nell’Antico Egitto partecipano i giovani di tutti i Paesi del mondo in un forum internazionale ricco e giovanile per esprimere le proprie opinioni e formulare raccomandazioni e in- iziative, in presenza di leader e capi del mondo e per- sonalità influenti. Nel 2017 è stata istituita l’Accademia nazionale per la formazione e la riabilitazione della gioventù, che mira a soddisfare le esigenze di sviluppo umano di gruppi giovanili in tutti i settori dello Stato, e migliora- re le proprie capacità e abilità. Lo scopo dell’Accademia è di raggruppare le ener- gie dei giovani in un’impresa nazionale che benefichi lo Stato e costruisca la sua rinascita, diffondere la co- scienza culturale, sociale, religiosa e politica nei settori giovanili, formare un personale politico e amministra- tivo in grado di assistere lo Stato nelle sue missioni; e,

65 infine, sviluppare le abilità dei giovani e prepararli per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro. Sport I templi egizi sono ricchi di pareti, affreschi, disegni ed iscrizioni che testimoniano che la civiltà egizia fu una delle prime che conobbero e praticarono vari tipi di sport fisici o quelli mentali e spirituali per i secoli. I templi di Saqqara, di Tel Al-Amarna e Bani Hassan nella città di Minia, la necropoli di Abido e quelli nella parte ovest della città di Luxor danno la prova che es- prime la buona coscienza dei faraoni in merito all’im- portanza dello sport ed i suoi benefici per il corpo e la mente. Gli Egizi conobbero molti sport che sono alla base di vari sport che esistono tuttora: furono i primi a prat- icare il pugilato prima dei Greci per lunghi secoli; la pallamano le cui incisioni sono registrate sulle pareti delle tombe di Bani Hassan nel governatorato di Min- ia, e testimoniano, al contempo, che il gioco di hockey è originariamente egiziano.

La taekwondoka Hedaya Malak 66 La Corsa, come sport, fu conosciuta in Egitto, perché la vincita del Faraone alla corsa fu una condizione requisita e fondamentale per ascendere al potere, dimostrando, in tal modo, la propria buona salute che lo rendeva compe- tente come sovrano del Paese. Peraltro, Il lottatore Karam Gaber i graffiti di varie forme di wrestling tra i bambini e ragazzi sono trovati incisi sulle pareti della mastaba/tomba di Ptahhotep a Saqqara. Gli antichi egizi furono anche appassionati del nuo- to nel Nilo. L’antico Egitto fu il primo Paese ad isti-

Sara Ahmed - Sollevamento pesi 67 Mohamed Ihab - Sollevamento pesi

Ibrahim Hamato - campione egiziano di tennis da tavolo paraolimpico tuire le prime regole di ginnastica, ed in particolare la ginnastica praticata dalla donna egizia, accompagnata da musica. I disegni incisi sulle antichità e sui monu- menti egizi registrano anche gli sport equestri, fra cui quelli ritrovati nel Tempio di Ramses II. Altri graffiti egizi rispecchiano, inoltre, che il gioco della scherma è un gioco puramente egiziano; inoltre, gli antichi egizi erano interessati allo sport del tiro,

68 del salto in alto e del canottaggio sia nel fiume del Nilo sia nei mari circostanti. Tra le attività sportive più importanti per i faraoni fig- uravano la pesca La nuotatrice Farida Osman e la caccia, oltre ai giochi mentali poiché è ritrova- ta nelle tombe faraoniche una serie di strumenti di giochi simili nelle forme e nel Salma Abdel Maksoud - Pentathlon moderno

La Nazionale egiziana del 1928 69 modo di giocare con il gioco degli scacchi. Nell’epoca moderna l’Egitto ha prestato grande attenzione all’apertura di vari settori dello sport per i giovani, ed a fornire loro l’assistenza in questo campo; perciò molti dei quali hanno partecipato a vari giochi e sono premiati nelle Olimpiadi, ed in altre competizioni sportive, sia internazionali sia continentali. Egitto alle Olimpiadi L’Egitto iniziò a far parte del Comitato olimpico internazionale (COI) nel 1910, divenendo così il quat- tordicesimo Paese nell’elenco di quelli partecipanti al comitato. Il primo comitato olimpico fu fondato nel 1910, e la prima partecipazione egiziana ai Giochi ol- impici avvenne nel 1912. I campioni e le campionesse egiziane parteciparono ai Giochi olimpici successivi dalle Olimpiadi di Anversa, in Belgio nel 1920, fino al torneo più recente a Rio de Janeiro, in Brasile nel 2016. Durante queste partecipazioni, l’Egitto ha vinto 7 medaglie d’oro, ai campioni egiziani sono assegnate le medaglie d›argento 10 volte, ed altri sono vincitori di medaglie di bronzo per 13 volte. La storia del calcio olimpico egiziano ebbe inizio nel 1920 ai VII Giochi olimpici di Anfers in Belgio: l’Egitto fu la prima squadra arabo-africana a partecipa- re a un gioco olimpico, e l’unica al di fuori dell’Europa. La Nazionale olimpica egiziana di calcio ha partecipa- to ai Giochi olimpici per 11 volte (un record africano): Belgio 1920, Francia 1924, Olanda 1928, Germania 1936, Inghilterra 1948, Finlandia 1952, Italia 1960, Giappone 1964, Los Angeles 1984, Barcellona 1992 e Londra 2012.

70 Nour El Sherbini - campione del mondo di squash Squash Il gioco di squash egiziano ha fatto grandi passi progressivi dall›inizio del XXI secolo, ed è riuscito a

Raneem El Welily 71 Rami Ashour sedere sul trono dello squash internazionale, sia a liv- ello maschile o femminile. L’interesse per questo tipo di sport risale agli anni Trenta del Novecento in cui i campioni egiziani avevano vinto agli Open di Londra, il più antico torneo di squash nel mondo. In seguito, s’è rinnovato l’interesse per lo squash negli anni ’90 con l’arrivo di Ahmed Barrada alle finali del Campionato mondiale; poi il trionfo di Amr Shaba- na per quattro campionati del mondo. È da ricordare la classifica di Karim Darwish come campione mon- diale, poi la vincita di Rami Ashour per tre tornei del mondo e N°1 della classifica mondiale per più di una volta. A partire dal 2014 è il vero predominio egiziano sullo squash mondiale, e Nur Sherbini, la giocatrice leggendaria che ha vinto il Campionato del mondo nel 2016 e 2017, oltre a decine di altri tornei. Gli esperti del gioco sono messi d’accordo sul fatto che il giocatore egiziano ha un talento innato di squash, si distingue per la sua intelligenza in campo, oltre ad

72 un ulteriore vantaggio: uno spirito che combatte fino all’ultimo, nonché la sua immaginazione. L’Egitto ha molti campioni di giovani e minorenni. Calcio Gli egiziani conobbero il calcio moderno alla fine del XIX secolo e fu fondata la prima squadra egiziana nel 1895. Ai primi anni del XX secolo i club cominc- iavano ad emergere; la prima Coppa nazionale è uffi- cialmente riconosciuta in Egitto nel 1913, e nel 1922 la Coppa d’Egitto fu organizzata. L’Egitto partecipò anche alla Coppa Mondiale nel 1934. Il calcio è considerato il gioco più popolare nel Paese, e la Federcalcio egiziana si fondò nel 1921 e si unì alla Federazione Internazionale del Calcio nel 1923. L’Egitto, quindi, divenne il primo Stato africano ed arabo a unirsi alla FIFA, e venne riconosciuto anche come uno dei fondatori della Federazione africana del Calcio nel 1957.

Nazionale egiziana 73 Mahmoud El-Khateeb Hassan Shehata I due club più popolari in Egitto sono “Al Ahly” e “Zamalek”, mentre Al Ahly è la squadra egiziana più titolata della CAF Champions League. La Nazionale egiziana di calcio rappresenta l’Egitto in tutti i campionati: era la prima squadra africana a giocare nel Campionato mondiale di calcio del 1934, mentre la sua seconda partecipazione alla Coppa del Mondo FIFA risale al 1990 in Italia e infine la terza nel 2018 in Russia. Inoltre, fino al 2018, ha vinto la Coppa d’Africa sette volte, ed è salito al nono posto nella classifica mondiale della Fifa nel 2010. Molti calciatori egiziani sono famosi e alcuni han- no guadagnato una fama internazionale, in particolare Mohammed Salah, che ha giocato in diversi club eu- ropei. Impianti sportivi Gli impianti sportivi ed i centri sportivi per giovani sono disponibili in tutto il Paese, per la pratica di tutti

74 75 Stadio Internazionale del Cairo i giochi. L’Egitto ha un gran numero di stadi fra cui quelli di calcio con gli standard internazionali, requisi- ti per i quali ha avuto il diritto di organizzare la Coppa del Mondo U-19 FIFA nel 1997, oltre a cinque campi- onati continentali per la Coppa delle Nazioni africane. Va ricordato che lo stadio di Alessandria, costruito da un architetto russo ed è ispirato agli archi trionfali greci ed inaugurato nel 1929, è il più antico nel Medio Ori- ente, ed è uno dei più antichi stadi olimpici del mondo. Lo stadio internazionale del Cairo è il primo del suo genere a raggiungere gli standard olimpici nel Medio Oriente e in Africa, ed era stato completato nel 1960. Il Borg El Arab Stadium è uno dei più grandi stadi d’Egitto e nel Medio Oriente: è stato costruito su 145 acri e secondo le più recenti tecniche di costruzione. Ci sono altri stadi in diversi governatorati egiziani in Ismailia, Port Said, Suez e Assuan, oltre a quelli di Al-Moqauilun Al-Arab, Petrosport, Al-Defaa Al- Gawy, Al Salam, El-Sekka al-Hadid, tutti costruiti agli standard internazionali.

76 Cultura Gli antichi egizi conobbero diversi tipi di arti e letter- atura, ed eccélsero in musica, scultura, pittura, le cui tracce restano ancor oggi. Vi erano le storie e favole raccontate Musica egizia dagli antichi Egizi per l’intrattenimen- to o per predicare una saggezza mo- rale. La letteratura copta ebbe, peral- tro, una notevole influenza della letteratura greca; e Tawfiq Al-Hakim Ihsan Abdel Quddous con l’arrivo dell’Is-

La città di Mahmoud Said 77 lam in Egitto fiorirono il movimento letterario e l’in- teresse ai libri e alle bibli- oteche, oltre che alla prosa d›arte e alla poesia. Nell’epoca moderna na- cque la narrativa: il roman- zo, la novella, la poesia e la commedia in gran parte. Molti scrittori guadagnar- ono una fama internazi- onale in letteratura come il romanziere Nagib Mah- fouz, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel Il Rinascimento d’Egitto dello scultore Mahmoud Mokhtar 1988; Tawfiq Al-Hakim; Ihsan Abdul Quddus; Taha Hussein, il decano della letteratura araba e Abbas El Akkad. Quanto alla poesia, si possono ri- cordare Ahmed Shawki, il principe dei poeti, e Hafez Ibrahim; e i più famosi nel settore delle belle arti sono Mahmoud Saeed e lo scul- tore Mahmoud Mukhtar e molti altri. Nel campo della musica e del canto, Sayed Darwish Mohamed Abdel Wahab compié un cambiamento 78 Om Kalthoum

Abdel Halim Hafez

Omar Khairat Amr Diab 79 Cairo Opera House decisivo nella modernizzazione della musica araba, creando un clima che fece nascere illustri artisti del canto arabo come Mohamed Abdel Wahab, Umm Kul- thum e Abdel Halim Hafez, e molti altri nelle generazi- oni successive, soprattutto nel XX secolo: Amr Diab, famoso cantante di fama mondiale e il compositore Omar Khairat ed altri. Opera House L’inaugurazione del più antico teatro dell’opera in Medio Oriente, costruito per volere del Khedive Is- mail, avvenne nel 1869, in occasione dell’apertura del Canale di Suez, e l’edificio originario fu distrutto da

Aida 80 un incendio nel 1971. Quel teatro dell’opera fu il pri- mo nel continente africano, ed era considerato, allora, come uno dei più grandi teatri dell’Opera in quanto alla grandezza, al lusso e all’ospitalità di quei tempi. Nel 1988, è stato inaugurato il Centro Nazionale Culturale (Cairo Opera House moderna), uno dei prin- cipali fari culturali in Egitto; e da quel momento sono sempre presenti vari e interessanti attività culturali e gli spettacoli di musica molto graditi dai diversi ceti del popolo egiziano, dagli arabi e dai turisti. L’Egitto ospita, così per due secoli finora, un’ampia varietà di spettacoli, dall›opera alla musica classica, dal balletto al genere teatrale e alla più celebre lirica mondiale. Cinema Il rapporto tra Egitto e il cinema ebbe inizio con l’av- vio dell’industria cinematografica nel mondo, dove si mise in scena il primo spettacolo cinematografico ad Alessandria a gennaio 1896, seguito da un altro al Cairo nello stesso mese, pochi giorni dopo che fu presentato il primo film al mondo che avvenne a Parigi nel dicembre 1895.

Omar Sharif 81 Scena dal film “La terra”

Youssef Chahine

Cairo International Film Festival 82 Iside ed Osiride 83 Il primo film sonoro egiziano fu presentato nel 1932 e nel 1935 fu fondato Studio Misr, primo stabilimento cinematografico egiziano che servì come base per la nas- cita di un vero e proprio rinascimento cinematografico egiziano. Nei decenni successivi, il cinema egiziano divenne più prospero, e i film egiziani cominciavano a diffondersi ampiamente nei Paesi arabi, così che il cinema divenne un›industria nazionale nel Paese; inoltre era aumentato il numero delle sale cinematografiche. Nel corso di più di cento anni, il cinema egiziano produsse più di quattromila film. Tra gli attori egiziani più noti che raggiunsero una fama mondiale, si può ri- cordare Omar Sharif, candidato per il premio Oscar e vincitore di tre Golden Globe. Fra gli indiscussi maestri del cinema vanno citati i registi Salah Abu Seif e Youssef Chahin, che dirèsse molti film egiziani e internazionali e gli fu assegnati numerosi premi internazionali. Oltre al regista Shady Abdel Salam il cui talento suscitò lo stupore del mon- do occidentale quando presentò il suo celebre film «Al Mummia» nel 1969, considerato fra i migliori film egi- ziani in assoluto. Il cinema egiziano continua a essere il pioniere del mondo arabo, e il Cairo e altre città egiziane ospitano festival cinematografici arabi, regionali e internazionali, fra i quali si ricorda in primo luogo il Cairo International Film Festival, che si tiene regolarmente dal 1976; inoltre al Mediterranean Film Festival ad Alessandria, Luxor African Film Festival, El Gouna Film Festival, Ismailia Short Film Festival e molti altri.

84 L’attore teatrale Mohamed Sobhy Teatro Gli antichi egizi conobbero l’arte teatrale: le iscrizio- ni scolpite sulle pareti dei templi rivelano l’elemento della drammaticità teatrale molto presente nei miti re- ligiosi, in particolare come nel mito di “Iside e Osiri- de” dove, il dio del bene è in lotta con il fratello, Seth, dio del male. Si tratta di un contenuto idoneo per l’arte teatrale, ma non si tinse della forma drammatica come avvenne nel teatro in Grecia. Agli inizi del XIX secolo, l’arte del teatro nella sua concezione moderna fu conosciuta in Egitto, dove prevalevano la musica ed il canto fino ai primi anni del Novecento. Poi il teatro egiziano raggiunse il boom nel- la prima metà del XX secolo, in seguito alla diffusione di gruppi teatrali privati, e l’emergere di autori ed at- tori brillanti; oltre all’arabizzazione di molti romanzi e drammi mondiali per presentarli poi al pubblico. Con l’emergere di troupe televisive teatrali negli anni Sessanta, si era avverato uno sviluppo realistico nel te- atro che conquistò il pubblico egiziano e arabo, e con- tinua ancora. In Egitto spiccarono professionisti per la

85 Balletto egizio drammaturgia, oltre a reg- isti, attori, creatori in tutte le aree del lavoro teatrale. L’Egitto ospita, inoltre, numerosi festival teatrali regionali e internazionali. Sono attualmente diffusi i teatri moderni al Cairo e nella maggior parte delle grandi città egiziane. Balletto La storia testimonia che i Faraoni furono i pri- mi a comporre un dramma di danza che raccontava storie, favole e morali, e fu considerato come la prima idea della danza o del balletto espression- istico che conosciamo Compagnia del Balletto del Cairo 86 La Reda troupe - Compagnia di Danza Folkloristica dell’Egitto oggi. Ciò si evince dalle iscrizioni della V dinastia del V secolo a.C., che mostravano una scultura di donne che ballavano in gruppi regolari, assomigliando tipi- camente a ciò che vediamo negli ultimi tipi di danza balletto nei tempi moderni. All’inizio degli anni Sessanta furono formate molte compagnie artistiche, tra cui la Compagnia di dan- za Balletto del Cairo, fondata nel 1966, che presenta regolarmente spettaco- li nel teatro del Cai- ro Opera House e in molte capitali arabe e internazionali. Arte popolare Le arti popolari sono quelle più associ- ate al popolo e rappre- sentano le sue diverse categorie; nella prima metà del XX secolo erano diffuse in ogni parte del territorio egi- ziano. La danzatrice folkloristica Farida Fahmy 87 Il Centro per le arti popolari fu istituito nel 1957 come istituto scien- tifico per la registrazione del patrimonio del fol- clore in tutti i suoi generi in ogni parte dell’Egitto. Quel clima incoraggiava i due fratelli di nome Ali e Mahmoud Reda a fon- dare una troupe di danza popolare dal nome Reda. Nel 1961 la compagnia nazionale dell’arte popo- Moda egizia lare fu fondata, con l’aiu- to di esperti dell’Unione Sovietica. Nel 1961 la Troupe Reda si unì al Ministero della Cultu- ra che creò, allo stesso tempo, un nucleo per la costruzione del Circo Nazionale come uno svi- luppo delle arti del circo popolare che stava quasi per estinguersi. Lo Stato incoraggia gli artefici di arti popo- lari dappertutto, e le loro arti sono ampiamente accolte e diffuse dentro e interpretata da Elizabeth Taylor fuori l’Egitto. 88 Lo stato incoraggia anche molte altre arti popolari primitive in ogni campo: come l’artigianato, la scultura in legno, lavori d’argilla, la pittura su vetro, manufatti in ottone, patchwork, ecc. Moda L’Egitto è contraddistinto per la varietà e la ricchez- za degli ambienti e delle culture che hanno prodotto una meravigliosa miscela di abbigliamenti egiziani, tra cui il “Jilbab”, un modello ereditato dal patrimonio dai colori numerosi e vari e dai suoi materiali diversi di cotone; distinto e scintillante anche dai disegni ispirati al patrimonio multiplo dell›Egitto tra nubiano, beduino e contadino. All’inizio del XX secolo, le donne indossavano costumi tradizionali in nove regioni dell’Egitto, tra cui l›Alto Egitto, il Delta, la Nubia, l›oasi di El Khar- ga, El Dakhla, Bahariya, Siwa, Nord Sinai e la costa meridionale del Mar Rosso, e sono caratterizzati per la bellezza affascinante, la decenza, la comodità e la compatibilità con il clima. Moda faraonica Fin dall’epoca preistorica, il clima spinse la gente in Egitto a indossare abiti sottili e leggeri fatti di fili di lino, che era il più disponibile, mentre si ricorse a us- are la lana e il cotone nelle epoche successive. Alcuni di questi tocchi ispirati alla moda faraonica caratteriz- zano ancora alcuni costumi tradizionali egiziani. Moda beduina Nel Sinai e nell’Oasi di Siwa sono diffusigli abiti caratterizzati da ricami di bellissimi e vari colori, ol- tre alle cinture e le maschere del viso piene di monete d’argento o d’oro e cavigliere.

89 Abito tipico femminile di Assuan Abito tipico femminile del Sinai Moda nubiana Il costume nubiano è particolarmente attraente: i suoi elementi e le sue forme rispecchiano mol- ti aspetti della civiltà faraonica, un abito che è in armonia con i caratteri del popolo nubiano, con i loro villaggi bianchi stan- ti all’estremità del sud su le due sponde del fiume del Nilo, e attraversati da palme da ogni parte. Seb- bene la moda femminile nubiana sia diversa nei Abito tipico femminile nubiano ricami, colori e materi-

90 Abito tipico dell’Alto Egitto Abito tipico beduino ali, gli abiti sono tutti simili per il cosiddetto «Jirjar» che le donne nubiane indossano sugli abiti. Il Jirjar è un indu- mento intessuto dal tulle sottile nero, e decorato con disegni minuti dal- lo stesso colore, che le donne tirano dietro di esse, e di qui nasce il nome. La moda egiziana è una delle più importanti nel mondo arabo e si è evoluta nel corso degli anni per essere al cor- rente dei cambiamenti Abito tipico femminile del Wadi al-Jadid 91 sociali avvenuti nella vita quotidiana egiziana, così da avere ora una posizione di rilievo per molti uomini e donne appassionati di moda. Belle arti Gli egiziani hanno conobbero le belle arti fin dai tempi dell’Antico Egitto; le antiche arti egizie come la scultura, la pittura e l’incisione, furono strettamente associate all’architettura, agli ornamenti dei templi e delle tombe. Le statue erano tra le più impor- tanti caratteristiche dis- tintive dell’antica arte egizia. La scultura fiorì nello Stato antico, cen- trale e moderno, dando frutto a statue di vario genere. All’arrivo di Alessandro Magno in Egitto, l’arte egiziana fu mescolata con l’arte greca e le statue raffig- urarono i lineamenti e le caratteristiche del corpo umano in modo più dettagliato. Questo stile continuò fino al primo secolo d.C. e fu noto con l’arte ellenica. La civiltà copta fu anche conosciuta per Pittura egizia l’intaglio di fregio, ed è

92 usato nella decorazione degli edifici delle chiese e dei monasteri. In ep- oca islamica fiorirono la produzione dei vetri di mashrabiya (un el- emento architettonico che è caratteristica delle residenze arabe) e l’arte arabesca; nonché la dec- orazione dei vasi di vetri trasparenti. Si diffusero l’arte ceramica e l›uso ampio d’intonaco in un gran numero di affreschi Sala ricevimenti - Palazzo Mohammed Ali fino a diventare un mate- riale di punta in questo stile islamico. L’indus- tria del mosaico di mar- mo fu, inoltre, fiorente e più usata nei mihrāb (sorta di abside o nic- chia) delle moschee. Dall’inizio del XX secolo, i pionieri dell›arte in Egitto ebbe- ro un ruolo importante quanto quello dei pionie- ri dell’illuminismo intel- lettuale: fra cui vanno ri- cordati Mahmoud Saeed, La maternità di Salah Taher

93 Mahmoud Mokhtar, Youssef Kamel, Ragheb Ayyad, Mohamed Naji, Jamal El Sejini, Fouad Kamel, Ram- ses Yunan, Georges Hanin, Salah Taher ed altri. Essi contribuirono a presentare le belle arti in Egitto, diffon- derle e farle ampiamente conoscere al pubblico, costit- uendo il movimento contemporaneo delle belle arti nel Paese. Nel percorso degli anni nascevano generazioni di artisti creativi in campo, che hanno guadagnato una grande fama. Bibliotheca Alexandrina È la più grande biblioteca scientifica del suo tempo, gli storiografi non sono sicuri della personalità del suo fondatore: alcuni parlano di Tolomeo I, altri ricordano il nome di Alessandro Magno ventitré secoli fa, e si dice ancora che sia fondata da Tolomeo II all’inizio del III secolo a.C. La biblioteca è stata attaccata da molti incendi ed è andata distrutta nel ‘48 a.C. Nel 2002 è stata ricostruita con il nome di «Nuova Biblioteca di Alessandria», per essere la finestra del mondo sull’Eg- itto, e la finestra dell’Egitto sul mondo, ed un’istituz- ione pionieristica nell›era digitale, essendo un centro di erudizione, tolleranza, dialogo e comprensione. Essa conta più di 2 milioni libri in arabo, inglese e francese, comprendendo diverse biblioteche specializzate, oltre a materiali audiovisivi, microfilm, libri rari, collezioni speciali, ed una biblioteca cartografica, La Bibliotheca Alexandrina è la seconda biblioteca più grande e ricca al mondo dopo la Biblioteca di New York, che riceve circa 1,5 milioni di visitatori, ed organizza numerosi seminari internazionali di cultura e scienza per tutto l’anno.

94 Bibliotheca Alexandrina Complesso Scientifico: Il complesso scientifico è la più antica sti ituzione scientifica in Egitto dopo Al-Azhar Al-Sharif, edè considerato come una delle più antiche istituzioni sci- entifiche al mondo, fondata da oltre 200 anni e dotata di una biblioteca di molti tesori scientifici, giàst ampati da più di due secoli; oltre a libri la cui pubblicazione risale al 1750. Secondo le ultime statistiche, esso contiene oltre 200 mila libri e manoscritti rari, e la sua biblioteca conta quarantamila libri, in particolare il libro «De- scrizione dell›Egitto», che è la più grande enciclopedia della storia e della geografia dell’Egitto e dei suoi abit- anti, dell’umanità e di tutto ciò che la riguarda. Monumenti: Sulla terra d’Egitto si diffondono numerosi luoghi archeologici che testimoniano la successione di grandi civiltà per varie epoche storiche: dagli antichi monu- menti egizi, greci,romani, copti ed islamici, a quelli

95 dell’era moderna dove variano i loro caratteri architet- tonici e artistici fra luoghi di culto e necropoli, obelis- chi e castelli, ciascuno dei quali porta la sua caratteris- tica e la sua estetica. Fra i più celebri monumenti faraonici ci sono le Pi- ramidi di Giza, una delle Sette Meraviglie del Mon- do Antico, nonché la Sfinge, il Tempio di Karnak e la Valle dei Re che si trovano a Luxor. La città d’Alessandria ha, peraltro, mantenuto an- tichi monumenti egizi come le moschee, le chiese, i castelli, i musei faraonici, greci, e islamici; oltre ai palazzi lussuosi, giardini e antichi mercati. Nel Sinai c’è il monastero di Santa Caterina, uno dei più antichi monasteri del mondo vicino al monte di Mosè. Al governatorato di Sohag c’è il tempio di Abydos; alla città di Minya si trovano le tombe di Tel Al-Amarna e di Bany Hassan; ad Assuan, Tempio di Philae, Isola Amoun, Tempio Kom Ombo, Tempio di Edfu, Monastero di San Samaan, Alta Diga e Tempio di Abu Simbel. L’Egitto abbracciò anche la Sacra Famiglia (la

La Sfinge 96 Tempio di Dendera

97 Tempio di Philae

L’archeologo ed egittologo Howard Carter, scopritore della tomba di Tutankhamon 98 Tempio di Karnak 99 Monastero di Santa Caterina

Il mosaico della Trasfigurazione - Monastero di Santa Caterina 100 Moschee del Sultano Hassan e al-Rifai

Patio centrale in marmo bianco - Moschea di Muhammad Ali 101 Vergine e Gesù Cristo bambino) quando fece ricor- so alle terre egiziane per sfuggire all’oppressione dei Romani, in un viaggio durato più di trenta mesi, du- rante il quale visitò molte regioni ed aree in Egitto. I monumenti copti più importanti in Egitto sono con- centrati nell’area della fortezza babilonese, all’interno della quale si trovano il Museo Copto, sei chiese copte e un monastero. Altri monumenti copti si diffondono anche a Fay- oum, Minya, Assiout e le Oasi. Nel periodo paleoc- ristiano, i monaci fondarono molti monasteri e chiese nelle valli del Sinai, il più famoso dei quali è il monas- tero di Santa Caterina del monte Sinai. Il Cairo storico ospita i più famosi monumenti is- lamici come il quartiere di Khan al-Khalili nelle vici- nanze della Moschea di Al-Azhar (a oltre mille anni dalla sua fondazione); la cittadella di Salah Al-Din, la moschea di Muhammad Ali, la moschea di Ibn Tulun, la moschea Sultan Hassan e Sharia Al-Moez li-Din Al- lah (strada principale della grande città fatimide). In aggiunta a ciò, un gran numero di moschee testimonia

Il Museo Egizio – Il Cairo

102 la magnificenza dell’architettura nei tempi di Fatimidi e Ayyubidi e Mamelucchi. Musei La visita dei musei egizi è una parte integrante del programma della visita per l’Egitto. Questi musei han- no una ricca storia e un patrimonio culturale che ris- algono a migliaia di anni e l’atto di esplorare la loro storia è considerato come un piacere indimenticabile. I musei dell’Egitto sono conosciuti fin dai tempi dei Faraoni. La Piramide di Cheope potrebbe essere il primo museo di patrimonio civile costruito in tutto il mondo umano, visto che mantiene monumenti ar- chitettonici, intellettuali e mistici, oltre ai segreti della vita. La Grande Piramide non è solo un cimitero per seppellire il Faraone, ma soprattutto un museo delle più importanti scoperte dell’uomo in quell’epoca. D’altra parte, gli antichi egizi hanno inventato mu- sei non esposti al pubblico nei loro tempi,essendo le loro tombe scavate nelle profondità delle rocce, ed ora sono i monumenti fra i più famosi per i turisti da ogni parte del mondo. Hanno, inoltre, costruito mira-

103 La tomba di Tutankhamon

Regine dell’Antico Egitto 104 bilmente musei sepolti nei cantieri dei loro templi, la cosiddetta «cisterna», che racchiude decine di statue superflue ai bisogni dei loro templi. E la tomba di Tut- ankhamon, scoperta per intero con i reperti più mirabili e rari, è uno dei più celebri musei antichi. I musei egiziani variano tra musei storici, artistici, culturali, civili e aperti. Il Museo Egizio, inaugurato nel 1902 e situato al Cairo, è composto da due piani principali: il primo contiene pesanti monumenti di bare, quadri e statue esposti in ordine cronologico. Alcuni di questi mon- umenti risalgono alla preistoria, alle prime famiglie, all’Antico, al Medio e al Nuovo Regno, oltre ai tempi dei Greci e Romani. Il piano di sopra mantiene varie collezioni arche- ologiche, la più importante delle quali è la collezione del Re Tutankhamon e i tesori di Tanis, nonché due mummie reali e la statua del Re Cheope, e la maschera del Re Tutankhamon. E non solo: un gran numero di tesori reali, una vasta biblioteca di opere di archeolo- gia, storia, civiltà e religioni in diverse lingue; ed una sezione di fotografia ed altri servizi turistici. Il Grande Museo Egizio è un capolavoro che con- tiene le meraviglie dell’antica civiltà egizia, tra cui la statua del Re Ramses II ed i reperti del re Tutankham- on. Il museo, costruito su un’area di 117 acri in una posizione attentamente scelta vicino alle piramidi di Giza, è uno più grandi e più spaziosi musei del mon- do per tutta la Storia. È previsto che le visite per il museo raggiunga 4 milioni di turisti ogni anno, ad un tasso di 15.000 visitatori al giorno. Al museo sono in

105 Il Museo di Arte Islamica del Cairo 106 mostra nelle sue diverse sale più di 50 mila pezzi, appartenenti al periodo preistorico alle epoche faraoniche «il Regno Antico - Medio - Nuo- vo», e persino ai tempi grechi e romani. Il mu- seo comprende, inoltre, il più grande centro per il restauro di monumen- ti, composto di 19 labo- ratori tra cui 7 laboratori specializzati nel restauro dei monumenti pesanti, ed il museo sarà inaugu- Lanterna – epoca mamelucca rato nell’anno 2020. Il Museo di arte islamica Il Museo di arte is- lamica del Cairo è con- siderato il più importante museo islamico del mon- do, contiene collezioni storiche islamiche come pezzi di ceramica, tes- suti, vetri, manoscritti e opere ampiamente rap- presentate nel Museo. Fondato nel 1903, il Museo rappresenta i vari periodi islamici, a partire dalla conquista islamica Porta di legno ornata d’argento 107 Museo Copto del Cairo dell’Egitto, e poi il periodo califfale omayyade, ab- baside, fatimide, ayyubide, ottomano e altri. Il Museo Copto Fondato nel 1910, il Museo copto del Cairo com- prende un patrimonio umano che racconta la storia del cristianesimo e il suo esordio in Egitto e nella regione, l’era dei martiri e il viaggio della Sacra Famiglia in Egitto. Il Museo ospita un›importante raccolta di reperti copti come le icone, i manoscritti e i tessuti che risal-

108 Chiesa di San Giorgio (Mari Girgis) gono ai diversi periodi copti ai tempi dell’era romana e dei suoi imperatori. Il Complesso religioso La zona del Complesso religioso si trova nel Cai- ro antico (Misr al-Qadima). È uno dei siti archeologici del Cairo, che comprende numerosi musei e monu- menti come la fortezza di Babilonia, il Museo Copto e il Palazzo delle cere, oltre alla moschea di Amr ibn al-Aas, la prima moschea costruita in Egitto, la sina- 109 goga di Ben Ezra e varie antiche chiese come la Chiesa sospesa, la più an- tica del gruppo di chiese che accoglie il Cairo cop- to, la Chiesa di San Abi Seifin e la Chiesa della Vergine Maria. L’intera zona è con- siderata un museo ad aria aperta poiché comprende monumenti copti cris- tiani, ebraici e islamici. Museo dei Gioielli Reali L’edificio del Mu- seo dei Gioielli Reali di Alessandria fu costrui- to nel 1919 al quartiere ad Alessandria. Il museo vanta una ric- ca collezione di gioielli, provenienti dal periodo del governo di Moham- med Ali e fino all›inizio del XIX secolo e al reg- no di re Farouk. L’espo- sizione di 11.000 pezzi d’arte mette in mostra lo splendore dell’arte otto- centesca fino alla prima Palazzo Manasterly metà del Novecento. Tra 110 i pezzi più importanti figurano quelli della collezione di Khedive Ismail, di re Farouk e delle sue mogli e sorelle. Fra i musei più importanti si possono ricordare il Museo del Principe Mohammed Ali a Manial, il Mu- seo dell’Agricoltura, il Museo Militare, il Museo Gre- co-Romano di Alessandria e Palazzo Abdeen; così come altri musei di proprietà di importanti figure polit- iche, economiche, letterarie ed artistiche egiziane. Principali attrazioni turistiche egiziane L’Egitto ha attrazioni turistiche molto distinte: i meravigliosi antichi monumenti egizi, gli inconfondi- bili monumenti religiosi e culturali, inoltre alla sua po- sizione geografica centrale, al suo clima mite in ste ate e d’inverno e alle blasonate e spettacolari coste del Mediterraneo e del Mar Rosso, fanno sì che le attrat- tive turistiche egiziane siano varie. اI più importanti tipi di turismo in Egitto Turismo storico culturale Fra le principali attrazioni culturali risalenti a di- verse epoche storiche figurano le Piramidi di Giza, la

111 Turisti al Tempio di Luxor

Will Smith visita le Piramidi

112 Turisti che si divertono nei templi egizi Sfinge, i siti archeologici di Saqqara a Giza; il teatro romano, le terme romane e la colonna di Pompeo ad Alessandria; i templi e i monumenti egizi a Luxor; oltre al Cairo considerata la capitale dell’arte e della cultura moderna araba e ai vari musei situati in molte città egiziane. Turismo balneare L’Egitto ha bellissime spiagge sul Mar Mediterra- neo e sul Mar Rosso, molte aree desertiche e montane offrono piacere e avventura per chi ama fare il safa- ri e la costa settentrionale del Mediterraneo dove ci sono molti villaggi turistici. Inoltre, ci sono le crociere

Le spiagge Sharm el-Sheikh

113 I resort del Mar Rosso 114 sul Nilo e hotel galleggianti con itinerari dal Cairo a Luxor e Assuan e viceversa e attraversano alcune città dell’Alto Egitto che si affacciano sul Nilo. Sulle rive del Mar Rosso, invece, ci sono molti re- sort e hotel di lusso a Sharm el-Sheikh, Dahab, Nu- weiba, Hurghada, Marsa Alam e altre città; in effetti, Sharm El Sheikh è uno dei più grandi centri d’immer- sione al mondo con le sue acque cristalline, le barriere

Spiagge egiziane

Relax a Marsa Alam 115 Monastero di Sant’Antonio – Governatorato del Mar Rosso coralline e i pesci rari; il che ha contribuito a far diffon- dere tanti sport acquatici come le immersioni non solo a Sharm el-Sheikh, ma anche a Dahab, Nuweiba, Taba e Ras Sidr. Turismo religioso L’Egitto vanta molti monumenti religiosi, islam- ici e copti. Ricordiamo, ad esempio, fra i più impor- tanti monumenti copti la Chiesa Sospesa, Chiesa della Vergine Maria, Chiesa di San Sergio (Abou Sergah), Chiesa di San Giorgio (Mari Girgis), Chiesa di San Mena e la Chiesa di Santa Barbara. Inoltre al famoso albero della Vergine Maria ad Al-Matariyya al Cairo, tappa della Famiglia di Nazaret in Egitto, e la Catte- drale Copta di San Marco al Cairo. In più, esistono numerosi monasteri copti ortodossi fra cui figurano il Monastero di Sant’Antonio, i vari monasteri a Wadi El-Naturn sul lato occidentale della via del deserto verso Alessandria, Monastero di San Paolo eremita situato nel deserto orientale, Monastero

116 Monte Sinai di San Simeone ad Assuan, Il Monastero Bianco (Deir el-Abyad) a Sohag, il Monastero di Santa Caterina e il Monastero Deir Mar Mina nei pressi di Alessandria. In Egitto ci sono molti monumenti islamici, fra cui le moschee di Amr ibn al-Aas, la moschea di al-Hussein, la moschea di Sayeda Zeinab, la moschea di Imam Shafi’i, la moschea Al-Azhar, la moschea e madrasa (scuola) del sultano Hassan, la moschea di Ibn Tulun, la moschea di al-Hakim, la moschea di Muham- mad Ali e la moschea di al-Rifai.

La Moschea di Al Husayn 117 Cittadella di Saladino Inoltre a varie cittadelle risalenti all’epoca islamica, come, ad esempio, la Cittadella di Saladino al Cairo e la cittadella di Qaitbay ad Alessandria e tante altre. Turismo medico L’Egitto è famoso per le sue città e le sue acque minerali e sulfuree oltre al suo clima secco e privo di umidità. Fra le località turistiche conosciute per accogliere i turisti bisognosi di cure mediche in Eg- itto ricordiamo Helwan, Ain El Sira, Ain El Sokhna, Hurghada, Fayoum, le Oasi del Deserto Occidentale, Assuan, il Sinai e la città di Safaga lungo la costa del Mar Rosso, che ha tutti gli elementi del turismo medi- co ed è visitata da molti gruppi turistici. Safaga acquisisce la sua fama grazie alla sua sabbia nera, un vero e proprio toccasana per diverse patologie dermatologiche; ha, inoltre, l’infrastruttura del turismo terapeutico con le possibilità di servizi terapeutici e

118 Oasi di Siwa specialistici e un centro di fisioterapia e riabilitazione dotato di risorse tecniche e umane per fornire i migliori servizi medici e terapeutici. Alberghi Il settore alberghiero in Egitto comprende circa 900 hotel con circa 180 mila camere: Sharm el-Sheikh

Four Seasons Hotel - Il Cairo

119 San Stefano Grand Plaza Hotel - Alessandria e Hurghada sono tra le città con più hotel in Egitto, ad esempio Sharm El-Sheikh ha 180 hotel con 52.000 camere, mentre Hurghada ne ha 145 hotel con circa 46 mila camere. La capitale, Il Cairo, dispone di cir- ca 155 hotel con 27 mila camere, Alessandria, invece, ne ha 44 con 4200 camere, Assuan ne ha 14 con circa 1800 camere, Luxor ne ha 36 con 4900 camere, Marsa Alam, situata sul Mar Rosso, ne ha 48 con circa 10.000 camere ed Ain Sokhna ne ha 18 con 2200 camere. Piatti e specialità egiziane Gli egiziani sono noti per la loro creatività nella preparazione di varie specialità culinarie e inventarne altre nuove. Fra i piatti egiziani più famosi c’è il Ful Medames, preparato a base di un legume, il favino egiziano, conosciuto sin dai tempi dei faraoni; Fateer o feteer meshaltet molto noto nella campagna egizia- na, è una sfoglia non lievitata rotonda a strati le cui

120 origini arrivano in passato fino agli antichi egizi e alle offerte che facevano ai loro Dei; altra pietanza tipica è la melokhia, è una zuppa tipica a base di una pianta simile alla malva, insaporita con aglio soffritto nell’olio Felafel e spezie, anch’essa stori- camente coltivata vicino le rive del Nilo nell’Antico Egitto. Un pasto tipico consu- mato a colazione dagli egi- ziani sono i Felafel, (chi- amati al Cairo ta›ameya), una specie di polpette preparate con fave; c’è poi il Koshari, secondo piatto nazionale più popolare in Egitto, si tratta di un piatto a base di riso, pasta, lentic- chie, cipolle fritte e salsa di pomodoro speziata; molto diffuso è anche la Bisara, un Koshari altro piatto a base di puree di fave ed erbe aromatiche, rinomato ai tempi degli egizi con il nome «bissoro» che significò «fave cotte». Fra le pietanze popolari egiziane a base di carne, invece, possiamo ricordare hamam mahshi ovvero il piccione arrostito e ripieno o con riso ai fegatini o il freekeh, la cui farcitura è costituita proprio dal grano 121 verde bollito e spe- ziato; e le kofta roz, una specialità che si prepara nelle feste e nei banchetti ed è composta di pol- pette di carne, riso macinato e salsa di pomodoro, cipolla, Zuppa di lenticchie aglio, spezie e aromi. I dolci egiziani appartengono alla cultura dei dol- ci «orientali», e i più diffusi sono: Umm Ali, dolce di pasta sfoglia imbevuta di latte caldo e insaporita con frutta secca e un’abbondante quantità di zucchero; La Konafa e la Katayef sono dei dolci caratteristici del mese sacro del Ramadan, quest’ultimo è un dolce a base di farina, ha una forma di disco circolare che viene poi piegato a metà in modo tale da formare un calzone dalla forma semicircolare e viene farcito con noci, mandorle, arachidi, farina di cocco e frutta secca, mentre la konafa è un dolce che si prepara con la pasta

I Kahk 122 Kataifi e una crema di riso o di semolino come farcitu- ra e viene bagnata con uno sciroppo di acqua di rose e limone prima di essere servita nelle feste di famiglia o nei matrimoni. I kahk, invece, sono dei tipici biscotti egiziani, preparati in occasione dell’Eid al-Fitr, la festività che sancisce la fine del Ramadan; st que ’usanza risale ai tempi degli antichi egizi in cui i kahk erano preparati a forme circolari e serviti e fatti a posta per le occasioni di festa, e il loro impasto è fatto di farina, margarina, lievito e latte.

Stampa e mass media La stampa egiziana Nella costituzione egiziana sono presenti tre articoli concernenti la libertà di stampa, la libertà di espres- sione e di opinione pubblica: l’Articolo 70: “La lib- ertà di stampa e di pubblicazione insieme alla libertà di contenuti testuali-audio-visivi e digitali è garanti- ta. Gli egiziani, siano persone fisiche che giuridiche, pubbliche o private, hanno il diritto di possedere e di pubblicare giornali e di creare canali di comunicazione visivi, audio e digitali. I giornali possono essere pub- blicati non appena l’avviso della loro pubblicazione è regolato dalla legge. La legge regolerà le procedure di proprietà e della creazione delle stazioni di trasmis- sione visive e radiofoniche oltre ai giornali online. L’articolo 71 afferma, invece, che è vietato cen- surare, confiscare, sospendere o chiudere i giornali e i media egiziani in qualsiasi modo; laddove l’articolo 72 stabilisce che lo stato deve garantire l›indipendenza

123 di tutte le istituzioni del- la stampa e dei media, in modo che garantisca la neutralità e l’espres- sione di tutte le opinioni e le tendenze politiche ed intellettuali oltre agli in- teressi sociali; e che ga- rantisca, ulteriormente, l’uguaglianza e le pari Il giornalista Muhammad Hassaneyn Haykal opportunità nell’affron- tare l’opinione pubblica. Quanto alla storia della stampa egiziana, dopo la salita di Muhammad Ali Pasha al potere in Egitto, fondò il primo quotidiano egiziano chiamato «il gior- nale» che poi cambiò nome e diventò nel 1828 Waqa›i al-Misriyya (“I fatti egiziani”) divenendo così il primo giornale ufficiale. Ai tempi di Khedive Ismail ci fu un grande interesse per la stampa, al punto tale che egli rilanciò nuova- mente il quotidiano Waqa’i al-Misriyya, e pubblicò anche il Giornale militare egiziano, il Giornale delle forze armate egiziane, il Giornale di Diwan al- madaris (dipartimento dell’istruzione pubblica) contemporane- amente con l’avvio del programma di riforma dell’is- truzione; infine con il decreto di Ismail Pasha di fond- are il Consiglio della Shura nel 1866, fu pubblicato un giornale semi-nazionale e semi-governativo chiamato «La Valle del Nilo». Nel 1869, fu pubblicata anche la rivista “Nozhet al-Afkar”, una rivista politica settimanale, e nel 1879,

124 invece, fu la fondazione del giornale di lingua araba Al Ahram dei fratelli Bishara e Selim Takla ad Alessan- dria con il consenso di Khedive Ismail; grazie a Selim al Hamawi nel 1876 nacque il quotidiano “Shuaa al kawkab” (Il raggio dell’astro), e sempre nello stesso anno Al-Ahram pubblicò un altro giornale chiamato Sada Al-Ahram e una rivista bimestrale che portava il nome di Al Manara (Il faro). Dopo la rivoluzione del 23 luglio 1952, si con- tinuava la pubblicazione dei vecchi quotidiani come Al-Ahram, i giornali e le riviste di Akhbar Al-Youm, Rose al-Yusuf e Dar Al-Hilal. Altri giornali e riviste sono stati pubblicati in nome della rivoluzione, per es- primere i suoi obiettivi, come il settimanale Al-Tahrir e il quotidiano Al-Jumhuriya. La stampa ha subito un cambiamento negli ultimi anni quando la stampa digitale, in particolare il vid- eo-giornalismo, si è diffusa; infatti, i social media han- no visto un›affluenza dai giornali elettronici, ed appli- cazioni come Facebook e Twitter sono diventate una fonte importante di notizie per l›utente medio. I quotidiani più importanti in Egitto sono: Al-Ah- ram, Al-Akhbar, il settimanale Akhbar al-Youm, Al-jumhuriya, Al-Massae, Rose al-Yusuf, Al-Ahram Al-Massai e Al-Akhbar Al-Massai. Fra i quotidiani partigiani e speciali più importanti ricordiamo: Al-Wafd, Al-Masry Al-Youm, Al-Youm 7, Al-Shorouk, Al Watan, Al Fajr e altri; invece per quanto riguarda le riviste più diffuse, si ricordano Oc- tober, Al-Mosawer, Akher Saa, Rose al-Yusuf, Sabah al-Khair, Al-Ahram Al-Arabi e altri.

125 Il sindacato dei giornalisti Dopo decenni di lotte, i diversi tentativi ebbero successo con la promulgazione della legge n. 10 del 1941 che istituì il Sindacato dei giornalisti il 31 marzo 1941 e la formazione del suo Consiglio provvisorio. In effetti, la lotta dei padri fondatori della professione della stampa era culminata con l’approvazione di quel- la legge. Si pensi che costituissero il primo sindacato dei giornalisti (ancora in fase d’istituzione) nel 1912, composto di un certo numero di proprietari di giornali nazionali, ma la situazione regionale durante la pri- ma guerra mondiale rinviò l›idea per un po’ di tempo prima che tornasse di nuovo negli anni Venti con l’is- tituzione della prima lega dei giornalisti grazie a certi giornalisti che avevano l’obiettivo di fondare un sin- dacato che comprendeva i giornalisti che praticavano la professione del giornalismo in Egitto. Nel 1924, i giornalisti egiziani intensificarono le loro richieste di emanare una legge per la fondazione del sindacato dei giornalisti fino a quando un decreto fu emesso nel 1936 per approvare la «Associazione della stampa», però il rinvio del Parlamento di approvare il progetto, impedì la sua entrata in vigore. Il 27 novembre 1939, il primo ministro Ali Maher presentò un disegno di legge per l’istituzione di un sindacato per giornalisti al Parlamento egiziano, che venne approvato nel 1941 dalla Camera dei deputati; e da allora fu fondato il Sindacato dei giornalisti che ha ricoperto ruoli professionali e nazionali per circa 80

126 Edificio di Maspero – sede della radio e della televisione di stato anni. Il Consiglio supremo per il regolamento dei media Il Consiglio supremo dei media è l’autorità com- petente per la protezione delle opinioni, del pensiero e dell’espressione, ed è l’organismo che garantisce l’indipendenza dei media in conformità con le dispo- sizioni della Costituzione e della legge, e che concede permessi di lavoro mediatico, oltre a stabilire i criteri oggettivi per la valutazione delle prestazioni. Il Consiglio è autonomo e indipendente nell’eser- cizio delle sue competenze in virtù della legge e con- formemente al fatto che è composto dai rappresentanti dei media e delle entità scientifiche e specialiste popo- lari ed elette.

La Radio Le prime trasmissioni radio iniziarono in Egitto negli anni Venti che erano soprattutto delle stazioni radiofoniche private; invece, la prima trasmissione

127 statale egiziana fu trasmessa il 31 maggio 1934, poi, con il passare degli anni, le stazioni radiofoniche si sono aumentate fino ad arrivare a dozzine di stazioni statali e private in varie lingue. Le più importanti stazioni radio ufficiali sono El-Bernameg Al-Aam (Il Programma Generale), Sawt al-Arab (La voce degli arabi), al Sharq al Awsat (Radio Medio Oriente), Al-Shabab Wal Riyadah (Youth and Sports Radio), Al-Qur›aan Al-Kareem (La stazione del Corano), Al-Qahera Al-Kobra (Greater Cairo Ra- dio), Musical Program Radio, Cultural Program, Euro- pean Program, così come un gran numero di stazioni radio regionali e private.

La televisione La televisione egiziana ha iniziato a trasmettere il 21 luglio 1960 attraverso due canali televisivi: Canale 1 e Canale 2. Nel 1988, ha iniziato le trasmissioni il Canale 3 che si rivolgeva alla regione del Grande Cai- ro; sempre nello stesso anno, diversi canali tv regionali hanno cominciato a trasmettere in Egitto, oltre ai canali satellitari. Ad esempio, l’Egyptian Satellite Channel 1 (ESC 1) è stato il primo canale televisivo satellitare arabo che ha cominciato a trasmettere nel 1990, segui- to dal Nile TV International nel 1993 e dall’ Egyptian Satellite Channel 2 (ESC 2) nel 1995. Nile Television Network (NTN). Inoltre, ci sono i canali della Nile Television Net- work (NTN), una rete televisiva pubblica che gestisce vari canali Tv: Nile Sport, Nile News, Nile Culture, Nile Life, Nile Family, Nile Learning, Nile Cinema, Nile Drama e Nile Comedy; così come un grande nu- 128 mero di canali privati sul satellite egiziano NileSat. Egyptian Media Production City (EMPC) A gennaio del 1998, è stata inaugurata nella città del 6 ottobre la Egyptian Media Production City, so- pranominata anche la “Hollywood dell’est”, un comp- lesso di studi cinematografici e televisivi dove si fanno le riprese di programmi e fiction della Tv oltre ad ospi- tare i set di alcuni film. Gli studi sono dotati di attrezzature moderne e all’avanguardia, nonché molti set all’aperto che ven- gono allestiti temporaneamente per produzioni cine- matografiche e televisive e che forniscono a produttori e registi tutti gli ambienti necessari per le riprese come, ad esempio, il set dell’antico Egitto e dell’Egitto mod- erno oltre a diversi altri periodi della storia costruiti per imitare gli ambienti originali; in più ci sono vari parchi di divertimenti, delle aree forestali, le giostre per bambini e adulti, un cinema multisala e un teatro. La EMPC ha anche un gran numero di studi di tr- asmissione diretta per i canali televisivi egiziani e non egiziani, che vanno in onda dall’Egitto.

Middle East News Agency (MENA) L’agenzia di stampa egiziana Middle East News Agency (MENA) è stata fondata il 15 dicembre 1955 come una società per azioni di proprietà dei giornali egiziani fino al 8 febbraio 1956 quando il Consiglio dei ministri egiziano emise un decreto per confermarla come agenzia di stampa nazionale. Il 16 aprile 1956, l’agenzia iniziò le sue operazioni come «la prima agen- zia regionale nel Medio Oriente».

129 Nel 1996, l’agenzia iniziò a trasmettere i suoi servizi attraverso tre satelliti che coprono i continenti di Afri- ca, Asia, Europa, l’America Settentrionale e l’America Meridionale, e offre notizie in tre lingue: arabo, inglese e francese con oltre 1.000 notizie al giorno.

Egypt State Information Service Il Servizio d’informazione statale egiziano (Egypt State Information Service) è stato istituito nel 1954 con il nome di «Servizio di informazioni». Nel 1967 è stato emanato un decreto presidenziale che istituisce il servizio di informazione statale e ne definisce le com- petenze. Sin dalla sua fondazione fino a oggi, è l’apparato uf- ficiale dei media e delle relazioni pubbliche dello sta- to egiziano, ed è responsabile di regolare gli affari della stampa estera e dei corrispondenti dei media in Egitto. Il messaggio mediatico del Servizio d’informazione statale egiziano aspira a delucidare la politica statale a livello politico, economico, sociale e culturale a en- trambi i livelli (interno ed esterno), e a chiarire le sue

130 posizioni sulle varie questioni. Inoltre, ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e rendere efficace il proprio ru- olo nella costruzione della società, di rafforzare i rap- porti tra l’Egitto e il mondo e di conoscere l’opinione pubblica, nazionale e internazionale, sulle questioni e i fatti d’interesse statale. È peraltro considerato un centro per gli studi polit- ici e mediatici, una banca di informazioni, una grande casa editrice per la cultura e il pensiero, e una memoria nazionale. Grazie ai suoi centri d’informazione interni nei governatorati egiziani, svolge un ruolo importante nell›educazione e nella crescita dei cittadini consape- voli chiarificando le politiche nazionali e contribuendo a sensibilizzargli sulle questioni sociali. D’altronde, l’ Egypt State Information Service pres- ta molta attenzione ai giornalisti e ai corrispondenti stranieri in Egitto visto il loro compito a trasmettere accuratamente le notizie d’Egitto alla comunità inter- nazionale fornendogli tutti i mezzi di comunicazione possibili per aiutarli a riuscire nella loro missione me- diatica. Il sito web offre un panorama completo sull’Egitto dal punto di visto storico e culturale, oltre a presentare i suoi successi moderni, stendere una lista dei per- sonaggi illustri della storia egiziana fra politici, pen- satori, scrittori e scienziati e tenere traccia di tutti gli sviluppi politici, economici, culturali, e così via. In più, il sito web copre gli eventi e le conferenze in diverse lingue, utilizzando report, foto e video.