DIGICULT

Digital Art, Design & Culture

Fondatore e Direttore: Marco Mancuso

Comitato consultivo: Marco Mancuso, Lucrezia Cippitelli, Claudia D'Alonzo

Editore: Associazione Culturale Digicult Largo Murani 4, 20133 Milan (Italy) http://www.digicult.it Testata Editoriale registrata presso il Tribunale di Milano, numero N°240 of 10/04/06. ISSN Code: 2037-2256

Licenze: Creative Commons Attribuzione-NonCommerciale-NoDerivati - Creative Commons 2.5 Italy (CC BY-NC-ND 2.5)

Stampato e distribuito tramite Peecho

Sviluppo ePub e Pdf: Loretta Borrelli

Cover design: Eva Scaini INDICE

Valentina Tanni Wimp…e Il Desktop Da’ Spettacolo ...... 3

Marco Mancuso Gamescenes, La Software Art A Torino ...... 5

Monica Ponzini Gilgamesh, Bastian Arler ...... 9

Massimo Schiavoni Bill Viola Esplora Le Nostre Passioni ...... 12

Simone Bertuzzi Giappone E World Pop, Yoshio Machida ...... 18

Giulia Baldi To Reboot, Far Ripartire Il Sistema ...... 21

Leo Learchi Recensioni, David Sylvian / Agf_delay / ...... 23

Alex Dandi Adventures In Acid Land ...... 29

Bertram Niessen Tatiana, Manipolatore Di Immagini ...... 34

Bertram Niessen Ape 5 E Micky Ry ...... 39

Marco Mancuso ^vrec, Nuove Produzioni Audiovisive ...... 43 Luigi Pagliarini Luca Tanzini, Musica@colori ...... 50

Teresa De Feo Massimo Banzi, Tra Ironia E Narrazione ...... 53

Simona Brusa Steve Mann, Incubo O Realta’ Futura? ...... 55

Tiziana Gemin Le Trasmutazioni Digitali Dei Limiteazero ...... 58

Massimo Schiavoni Paci Dalo’, Italia Anno Zero ...... 63

Annamaria Monteverdi Il Tecnoteatro Abita A Cascina ...... 68

Miriam Petruzzelli Free-form Fabrication ...... 72

Lorenzo Tripodi Digital City (digital Flaneur) ...... 76

Gigi Ghezzi Internet Humor, Come Ripensare L’umorismo ...... 79

Gianluca Del Gobbo Fishouse, La Web Art E I Committenti ...... 81

Gianluca Del Gobbo Deliriouniversale.com, Il Sito Dei Sogni ...... 84

Tatiana Bazzichelli Machines Will Eat Itself! ...... 86

Maria Molinari Creative Commons ...... 88 Tatiana Bazzichelli I.k.u, L’erotic Blade Runner ...... 91 Wimp…e Il Desktop Da’ Spettacolo

Valentina Tanni

persone; una galleria tutta da spulciare: allora con spirito vouyerista e oggi con la curiosità dell’archeologo dei media. A quasi otto anni da quel primo progetto, scarno e concettuale, Shulgin ritorna sul tema dell’interfaccia a finestre con il software Wimp, sigla che sta per Windows Interface Manipulation Program, ma che è anche un riferimento-omaggio alle Wimp Era il 1997 quando Alexei Shulgin storiche (Windows, Icons, Menus and lanciava Desktop Is, progetto web Pointing devices), messe a punto dalla dedicato interamente al desktop del Xerox negli anni Settanta e antenate computer. La schermata principale del delle attuali interfacce grafiche. pc, che dall’avvento delle prime GUI (Graphical User Interface) si è Affiancato dal programmatore Victor uniformata sulla metafora della Laskin, l’artista russo ha messo a scrivania, con documenti, cartelle, punto un software che crea schedari e cestini, era vista dall’artista animazioni audio-visuali in tempo russo come una specie di specchio reale a partire dalle finestre del della personalità. Un po’ come sistema operativo Windows. Usando l’arredamento della nostra casa, i come input visuale tutte le vestiti che portiamo o i titoli dei libri applicazioni rappresentate schierati nella nostra biblioteca. Oltre graficamente sul nostro desktop a raccontare qualcosa di noi, il (icone, finestre di dialogo, testi e desktop veniva caricato di una grande immagini) Wimp le mescola e le importanza per la sua capacità di remixa utilizzando i classici effetti incarnare un “nuovo paesaggio”, un visivi normalmente usati nel vjing: environment visuale onnipresente per colorazioni, moltiplicazioni, milioni di persone. Così il sito, ancora sovrapposizioni, filtri. Il tutto, visibile, raccoglieva delle istantanee naturalmente, in perfetta scattate ai desktop di decine di sincronizzazione con la colonna

3 sonora musicale. coniatoche risultano dal familiaricollettivo per britannico chiunque I/O/Dabbia ,assistito Gimp non ad un nasconde crash del il funzionamentocomputer (e la scelta del computer di Windows ma non lo mettepuò considerarsi in evidenza, casuale costringendo in questa lo spettatoreprospettiva). a prenderne Cambi di coscienza. colore dello schermo, apparizione di finestre indesiderate, messaggi di errore o falle nel tessuto grafico dell’interfaccia. Gimp trasforma tutto questo in intrattenimento. E per una volta il sistema operativo è l’assoluto protagonista. .

I due autori suggeriscono i possibili usi del programma, distribuito come freeware: “può essere un tool per il vjing, un generatore grafico o un’opera d’arte concettuale”. Di certo questo progetto, oltre ad un’evidente attitudine ludica, spinge ancora una volta alla riflessione sull’importanza della programmazione e sulla non- neutralità dei sistemi di gestione dei dati. Seguendo una scia di pensiero molto diffusa tra i computer artists, e che potrebbe essere riassunta dallo www.wimp.ru slogan “software is mind control” www.easylife.org/desktop

A questo si aggiunge un innegabile gusto per l’estetica dell’errore e del crash: Gimp mette in scena una serie di evoluzioni e modificazioni visive

4 Gamescenes, La Software Art A Torino

Marco Mancuso

lo spettatore è stato guidato attraverso lavori ormai storici ma anche attraverso sperimentazioni recenti, in cui gli artisti distruggono tutto ciò ci sta dietro e dentro. Togliendo quindi giocabilità al game (come nei software progettati da Jodi e Retroyu) ne traggono materiali che vengono rimontati in nuovi narrative (come per i lavori di Brody Condon e Eddo Stern), ne mettono in Il pubbilco del Piemonte Share discussione l’ideologia (TWCDC) e ne Festival 2005 ha potuto godere, analizzano i meccanismi per dare vita all’interno della sua programmazione, a un nuovo game design “critico” di una ricca rassegna di software art (come per i software di Antonio Riello, sufficientemente rappresentativa Josh on, Newsgaming, delle diverse modalità di Molleindustria). Il software viene sperimentazione artistica che si infine utilizzato anche per veicolare muovono all’interno dell’orizzonte nuovi contenuti di complessità e videoludico. La mostra Gamescenes, raffinatezza crescente, come per i curata da Domenico Quaranta, ha progetti di Carlo Zanni (presentato lo cercato di sondare, da un lato il modo scorso Digimag01), Martin Le in cui il videogame sta trasformando Chevallier, Jhon Klima, Starss, tutte le altre forme culturali e dall’altro Kinematic Collective. il modo in cui gli artisti e i game designer stanno trasformando a loro Nella rassegna Gamescens, a volta il mezzo video ludico in uno software, giochi, installazioni, si strumento finalmente maturo, capace affiancano anche i quadri di Mauro di farsi portatore di pensieri differenti Ceolin, che restituisce consistenza al e di messaggi complessi. paesaggio dei videogiochi come fosse un paesaggio reale e le stampe di Nello spazio di tre sale all’interno della Nullsleep, che innesta invece sul splendida cornice di Palazzo Cavour, paesaggio reale spazi e personaggi

5 usciti dal Gameboy. Infine, all’interno indossare i panni di un sorvegliante della mostra, è proprio il Gameboy che, dall¹alto della sua stanza scura che assume un ruolo principale nel piena di monitor, sorveglia scuole e momento in cui vengono presentati strade, supermercati e parcheggi, alcuni dei gruppi più rappresentativi uffici e parchi. Il suo compito è quello della cosidetta scena della di individuare, con un click, reati di micromusic (o musica 8bit) che ogni ordine e grado, utilizzano la mini piattaforma dall¹attraversamento irregolare della Nintendo come sintetizatore sonoro. strada al traffico di droghe, Le note digitali erano diffuse dall¹abbandono di spazzatura al porto attraverso i progetto Solar Audio Bag d¹armi, dall¹ubriachezza molesta alla (una borsa audio ad energia solare) pedofilia; evitando, ovviamente, di dell’italiano Tonylight. fissarsi su cittadini ignari e innocenti, perché altrimenti il reato, quello di Riportiamo qui di seguito le schede di diffamazione, lo compie lui. D¹altra presentazione, preparate per il parte, ogni crimine non rilevato è un Piemonte Share Festival dal curatore potenziale crimine ripetuto, per cui Domenico Quaranta, di due tra i lavori l¹attenzione deve essere sveglia e più interessanti presenti all’interno costante. Il meccanismo del gioco è della mostra: il software di Martin Le chiarissimo, così come il sistema di Chevallier e quello del collettivo valori su cui si basa: la sorveglianza è TWCDC. giusta e necessaria, ma va praticata con equilibrio. Nessuna ironia, nessuna critica. Eppure, mano a mano che il gioco prosegue, e la sua identificazione cresce, è lo stesso giocatore a percepire l¹errore di fondo insito nel sistema di valori in cui è andato riconoscendosi.

Portando all¹estremo l¹identificazione con l¹etica della videosorveglianza, Martin Le Chevallier ne sviluppa così la . critica più radicale: quanto vale la Martin Le Chevallier (FRA) – Vigilance nostra privacy? È giusto sacrificarla a 1.0, 2001 un ideale di sicurezza che non potrà mai essere completa? E ha senso In una piccola SimCity ordinata e indurre i controllori a compiere un rassicurante, il giocatore è invitato a reato in nome della prevenzione di

6 altri reati? In una piccola SimCity critica. Eppure, mano a mano che il ordinata e rassicurante, il giocatore è gioco prosegue, e la sua invitato a indossare i panni di un identificazione cresce, è lo stesso sorvegliante che, dall¹alto della sua giocatore a percepire l¹errore di fondo stanza scura piena di monitor, insito nel sistema di valori in cui è sorveglia scuole e strade, andato riconoscendosi. supermercati e parcheggi, uffici e parchi. Il suo compito è quello di Portando all¹estremo l¹identificazione individuare, con un click, reati di ogni con l¹etica della videosorveglianza, ordine e grado, dall¹attraversamento Martin Le Chevallier ne sviluppa così la irregolare della strada al traffico di critica più radicale: quanto vale la droghe, dall¹abbandono di spazzatura nostra privacy? È giusto sacrificarla a al porto d¹armi, dall¹ubriachezza un ideale di sicurezza che non potrà molesta alla pedofilia; evitando, mai essere completa? E ha senso ovviamente, di fissarsi su cittadini indurre i controllori a compiere un ignari e innocenti, perché altrimenti il reato in nome della prevenzione di reato, quello di diffamazione, lo altri reati? compie lui. D¹altra parte, ogni crimine TWCDC (USA) – Stop Bush! non rilevato è un potenziale crimine ripetuto, per cui l¹attenzione deve Together We Can Deafeat Capitalism essere sveglia e costante. è un collettivo di artisti/attivisti fonsato nel 1997 da Andy Cox a San Francisco. L’obbiettivo del collettivo è quello di compattere, sul piano culturale e idologico, il capitalismo attraverso installazioni nello spazio pubblico, siti internet e videogame, utilizzando tutte le tattiche della guerrilla culturale e del culture jamming.

Stop Bush! è un picolo gioco (dura

appena 90 secondi), in cui il giocatore Il meccanismo del gioco è chiarissimo, si trova assalito da un’orda di soldati così come il sistema di valori su cui si con il volto di George Bush e dei basa: la sorveglianza è giusta e cagnoloni con collare chiodato e il necessaria, ma va praticata con muso di Dick Cheney, che bisogna equilibrio. Nessuna ironia, nessuna fermare a colpi di mouse. ‘immersione

7 del gioco è negata dal suo via alla pace interrompersi auotonomamanete dopo soli 90 secondi, al termine della E che se l’orda di guerrafondai va canzone di cui sembra costituire il fermata, non potremo certo farlo con videoclip. Stop Bush! non intende le loro stesse armi. aizzarci ad aprire un nuovo fronte nella guerra globale, ci dice che la guerra è mostruosa e che mostri sono http://martinlechevallier.free.fr/ coloro che ce la vendono come unica

8 Gilgamesh, Bastian Arler

Monica Ponzini

performance di 6 giorni e riassumendola in My Name is Gilgamesh, un video di 16 minuti. L’azione si è svolta in bilico tra il tentativo d’immedesimazione con l’eroe, attraverso la decisione di privarsi quasi completamente del sonno (una delle prove dell’eroe Gilgamesh e, per una singolare coincidenza, una delle precedenti performance dell’artista) per L’epopea di Gilgamesh è una delle più raggiungere alterazioni percettive, e il antiche leggende del mondo e narra palese rovesciamento dell’auraticità di temi fondamentali come l’amicizia, dell’impresa, con la scelta di farsi la morte e la ricerca dell’immortalità. riprendere tra e dai passanti, quasi Racconta di un viaggio, compiuto da che il mito si ribaltasse in un atto due eroi (un re semidio e un essere radicato all’interno della società e non saggio ma dalle sembianze ferine), in destinato a spazi speciali (il tempo cui non solo uno dei due dovrà morire, sospeso della leggenda da una parte e ma anche il secondo andrà incontro al le gallerie come spazi privilegiati per fallimento del suo scopo e a una le performance dall’altra). conseguente, amara, presa di coscienza del suo stato di essere perituro. E’, come le altre leggende, una parabola delle problematiche con cui l’umanità si confronta da secoli e che sono state rielaborate nelle forme narrative più svariate.

Partendo dal mito, il giovane artista olandese Bastiaan Arler ha provato a ripercorrere le orme di Gilgamesh al . giorno d’oggi, compiendo una

9 Così, l’immaginario mitico si stempera nella presenza memoriale delle Twin nel quotidiano e acquista nuove Towers a Ground Zero. Come implicazioni nell’attualità: il novello Gilgamesh, Bastiaan dovrà perdere il Gilgamesh/Bastiaan attraversa suo compagno (a cui darà degna l’oceano in aereo e da Milano arriva a sepoltura dopo averlo cosparso di New York con il suo compagno di latte e cereali simili a fiorellini) e viaggio e alter ego l’orsacchiotto. vagherà alla ricerca di una verità Nella città simbolo del nuovo mondo sfuggente, nascosta (o e di una nuova schiera di (super)eroi, paradossalmente implicata?) dagli tutti i personaggi e le situazioni del slogan vuoti di Times Square. mito trovano una loro compiuta corrispondenza: le statue degli dei e del toro che Gilgamesh deve affrontare, la foresta di cedri (a Central Park) e le montagne alte fino al cielo e dalle radici che raggiungono il regno dei morti, che si trasmutano

Il filmato, praticamente privo di effetti speciali e di parlato, con solo commento musicale, utilizza a tratti lo split screen e riporta i passi salienti dell’epopea in baloons e riquadri che ricalcano l’impostazione dei fumetti.

10 dalla scelta di sviluppare la “prova” nella megalopoli che, più che mai, corrisponde a quello che era Babilonia nell’antichità, con la sua folla onnipresente (e tipica anche dei fumetti), per passare alla spada di luce (che forse ricorda quella dello Jedi?) e alla sepoltura di un alter-ego/simbolo rassicurante dell’infanzia, per finire con la perdita non dell’illusione . dell’immortalità, come per Gilgamesh, ma della stessa possibilità di trovare Dalla strutturazione del medium ai un senso nella realtà, imprigionata da riferimenti visivi, dunque, My Name is indecifrabili labirinti semantici… Gilgamesh rappresenta il mito attraverso una performance che costruisce paralleli e contrapposizioni rimanendo saldamente radicata http://www.arler.net nell’immaginario attuale. A partire

11 Bill Viola Esplora Le Nostre Passioni

Massimo Schiavoni

che la videoarte è pittura, scultura, suono, performance, trasfigurazione ed empatia plurisensoriale ma soprattutto una grande conquista per esprimere a 360 gradi tutto quello che l’essere umano è in grado di concepire.

Facciamo un passo indietro nella storia. Ritornando all’evoluzione della videoarte, negli anni settanta Viola ha Dal 4 Febbraio al 15 Maggio la mosso i suoi primi passi accanto a Fundación La Caixa di Madrid in personaggi ancora oggi sulla scena Spagna ospita gli ultimi lavori del internazionale come Paik, Fabrizio videoartista – performer americano Plessi, Joseph Beuys, Gilbert & Bill Viola, lavori che ha voluto George, Bruce Nauman, Vito Acconci, raggruppare sotto un’unica Dennis Oppenheim, Peter Campus, denominazione: Le Passioni. Vedremo Richard Serra, Marina Abramovic, quindi opere elettroniche video- John Baldessari, Richard Foreman, musicali come L’incrocio del 1996, Sei William Wegman. E’ l’inizio della teste del 2000, Montagna silenziosa rivoluzione tecnologica; vengono del 2001, Emersione e Quintet del creati i primi microprocessori della 2002, esplorando l’alimentazione e la Intel (1971), la Sony mette sul mercato complessità delle emozioni umane le prime videocamere portatili (1972), stordendo visivamente e afferrando la prima telecamera a colori portatile psicologicamente la nostra anima. (1974), nasce la Microsoft (1975). La Parlare di questa mostra è come diffusione di strumentazione adatta entrare in contatto psicologico e fisico alla libera realizzazione dei video con il nostro conscio e il nostro favorisce questa arte, dalla facilità e inconscio, è come essere al centro del alla economicità dei mezzi mondo videoartistico, è un’emozione tecnicamente disponibili, e dall’altra per me come estimatore dell’artista parte dai centri che nasceranno in da quando per la mia tesi ho scoperto diverse parti del mondo. Fra questi

12 centri va ricordato l’ italiano alla musica come Chris Cunningham e Art/Tapes/22 di Firenze, diretto da Spike Jonze, e artisti totali come Peter Maria Gloria Bicocchi, dove lavorò dal Greenaway e Derek Jarman che hanno ’74 al ’76 proprio Bill Viola. Gli Stati coniugato più di altri cinema, Uniti furono come sempre letteratura, teatro, danza e musica. all’avanguardia, grazie alla struttura L’elenco potrebbe ancora proseguire delle fondazioni e all’apertura mentale ma penso che il vostro interesse abbia delle direzioni dei grandi musei come un limite, ma non credo Eccoci a lui. il MOMA (Museum Of Modern Art) di New York e di Gallerie. Bill Viola per più di 30 anni ha generato i videotape, le video installazioni architettoniche, gli ambienti sani, prestazioni elettroniche di musica e gli impianti per la televisione che hanno trasmesso anche le radio. Le video installazioni di Viola sono ambienti totali che avvolgono la visione nell’immagine e suonano impiegando le tecnologie avanzate e si distinguono per la loro semplicità e precisione. Nato a New York nel 1951 Viola si è sempre Negli anni ottanta e novanta la platea interessato della musica, dall’infanzia di artisti che faranno ricorso alla al liceo dove suonava in un complesso videoarte si amplia, entrano in gioco i rock fino a scoprire quella elettronica nuovi arrivi come Pipilotti Rist, Studio ed arrivando ad usare il video come Azzurro, Gary Hill, Mary-Jo La strumento espressivo. Laureato in Arti Fontaine, Piero Gilardi, Doug Aitken, Visive all’Università di Syracuse Shirin Neshat, Cecilia Condit, Douglas comincia a realizzare le prime Gordon, Matthew Barney, Sam installazioni e i primi videotape mai Taylor-Wood, Woody Vasulka, Laurie scostandosi dalla musica come Anderson, Mona Hatoum, Grazia legame elettronico con il video: quello Toderi, Vanessa Beecroft, Gillian che gli interessa non è l’immagine ma Wearing, William Kentridge, Louise il segnale, è l’idea che qualcosa sia già Forshaw, Jaki Irvine, Nan Hoover, in “funzione” prima di cominciare, Bruna Esposito, Tracey Emin, Elaine come l’universo o la video camera. Nei Foster, Georgina Starr, Jun Nguyen- suoi lavori si evidenziano continue Hatsushiba, Eva Marisaldi, artisti legati meditazioni sull’essere umano, sulla

13 nascita e sulla morte, sul filo del rasoio frammentaria che vengono rimossi tra il vivere e l’incominciare ad dalla nostra attenzione. Tutto questo escludersi, tra il sogno e la veglia, tra è dentro la sua arte. In The Passing nel emozioni contemporanee prese in 1991 c’è una concentrazione sulla prestito dalla storia dell’arte. meditazione estrema della nascita e della morte; l’atmosfera è notturna e onirica, improvvise ombre e spiragli di luce; un discorso visivo tra acquatico e terrestre, tra movimento e fissità.

A volte le sue immagini possono anche scorrere fuori dai monitor; in Passage del 1987 proietta le immagini della festa di compleanno di un bambino su di una parete alla quale si accede attraverso un corridoio stretto e lungo sei metri. Il video dura sei ore Molto religioso si immerge nel e mezza con immagini giocate con pensiero dei mistici, dello Zen e del grandi primi piani, il tutto per Buddismo creando opere evidenziare lo scorrere del tempo e empaticamente destabilizzanti e con dell’età in analogia con l’avanzamento chiari riferimenti alla religione dello spettatore nel tunnel. Il Trittico cristiana dove il fruitore deve entrare di Nantes del 1992 è forse l’opera più in contatto con questo ambiente rappresentativa e sconvolgente di sublime e spiritualmente interattivo. Viola. Tre grandi schermi sui quali La materializzazione della memoria, la scorrono in rallentamento le scene di dilatazione del tempo, l’attitudine a un parto da un lato, una donna trattare il suono come materia anziana sul punto di morte dall’altra plastica e le immagini come onde ed al centro una figura di un uomo sonore. Viola comunque fa vivere che fluttua nell’acqua. La metafora è anche il silenzio, la quella del passaggio dalla vita alla spettacolarizzazione delle sue opere morte, una sospensione drammatica e mescolata con l’emotività umana, la oggettiva fra il di qua e l’aldilà. percezione passionale dell’individuo umano mescolata con la religiosità Siamo alla mostra. Durante un elettronica; fa rivivere i mostri soggiorno di studio al Getty Research generati dal nostro inconscio Institute, Viola aveva lavorato sul mescolati con i segni di quella realtà tema dell’espressione delle passioni,

14 che era stato codificato nel XVII partenza la pittura. secolo da Charles Le Brun e ripreso poi nel XIX secolo, su base scientifico- sperimentale, da Duchenne de Boulogne e da Darwin. Qui oltre che usando le risorse da studioso del Getty, si è trovato attirato dalle gallerie del museo ed ha passato molte ore da solo controllando specialmente le relative pitture devozionali dell’arte rinascimentale e medioevale. Il risultato è la sua serie . corrente, Le passioni, l’argomento di questa mostra e una trasformazione Lo spettatore vedendo questa mostra nel suo essere. È una serie che ha si rende conto con sorpresa che a cominciato negli anni passati e catturare la sua attenzione non è continua a fare, finora ci sono 20 parti soltanto l’animazione di immagini che (varie di cui già sono state acquistate era abituato a considerare immobili. Si dai musei importanti) di cui il tema è tratta, piuttosto, di una l’espressione delle emozioni trasformazione che concerne la loro archetipe. Le immagini sullo schermo stessa natura. Quando, alla fine, il di questi lavori sembrano immobili, tema iconografico è stato ricomposto ma, dopo qualche secondo, esse e le immagini sembrano arrestarsi, cominciano quasi impercettibilmente esse si sono in realtà caricate di ad animarsi. Lo spettatore si rende tempo fin quasi a scoppiare e proprio allora conto che, in realtà, esse sono questa saturazione imprime loro una sempre state in movimento e che sorta di tremito, che costituisce la loro soltanto l’estremo rallentamento della essenza particolare. Ogni istante, ogni proiezione, dilatando il momento immagine anticipa virtualmente il suo temporale, le fa sembrare immobili: è svolgimento futuro e ricorda i suoi come se, entrando nelle sale di un gesti precedenti. Se si dovesse museo dove erano esposte le tele di definire in una formula la prestazione antichi maestri, queste comiciassero specifica dei video di Viola, si per miracolo a muoversi. Nel fare gli potrebbe dire che essi non inseriscono impianti delle Passioni, Viola ha le immagini nel tempo, ma il tempo insistito su molti fili di influenza, la nelle immagini e a noi non resta che quale è stata occasionalmente diretta, comprenderle. prendendo come relativo punto di

15 Emergenza del 2002 è ispirato alla su grande scala del suono e del video Pietà di Masolino, ibrida la che usa i simboli elementari di acqua deposizione e la resurrezione di e di fuoco come forze di Cristo. Nei primi minuti il rallenti trasformazione, con paralleli evidenzia la disperazione delle all’abbandono e alla trasformazione piangenti che però si cercano con lo del Noi che sperimenta le emozioni sguardo manifestando timidamente più profonde. speranza e creando attesa; poi Cristo emerge da una tomba che sembra Il Quintet del 2002, che era il primo anche un battistero, la quale lavoro delle passioni, è stato straborda di acqua, elemento al cui commissionato dalla galleria nazionale uso sia letterale che simbolico Viola di Londra ed è stato ispirato dalla non rinuncia. Un Cristo bianco di relativa pittura di Bosch, “Cristo con le morte ma anche di alterità spirituale, spine”. È la prima parte nonchè di sensualità; la deposizione nell’esposizione. Per questo lavoro, da parte delle due donne indica una come negli altri in serie, Viola ha usato timida sessualità, grazie ai contatti, gli attori, una nuova esperienza per sfioramenti, carezze. Viola conferma lui. Quintet è esibito in una stanza la forte connotazione pittorica della scurita ed è visualizzato sull’ultimo sua tavolozza elettronica. Una sorta di sviluppo nel video playback: uno messa in scena dentro una schermo flat-panel digitale, che scenografia registica ben ordinata e produce un’immagine particolareggiata, dove il quadro straordinariamente luminosa e diventa plurisensoriale. tagliente ed è utilizzato molto efficacemente in questo caso per Il saluto del 1995 è basato su una simulare il colore esagerato e pittura dell’artista Jacopo Pontormo l’illuminazione drammatica di umore La Visitazione del sedicesimo secolo, della pittura di Bosch. Questa opera con relativo uso degli attori e del evoca la composizione della pittura movimento lento ad aprirsi verso senza riprodurla o appropriarla a esso. l’esterno. L’incontro è quello di tre Gli attori e la fine dell’essere umano donne, ripreso ad alta velocità e vista insieme, sembrano subire le proiettato con estremo rallentamento onde delle emozioni intense ed che anima l’istante immobile del opprimenti. Un uomo piangente è al quadro, espande il tempo centro dell’immagine. Le espressioni dell’immagine rivelando così il prima e di soddisfazione, di disappunto e di il dopo catturando lo sguardo in una speranza transitori sono sulle facce nuova percezione piena di sfumature. dei caratteri circostanti. Non c’è L’incrocio del 1996 è un’installazione pubblicazione o storia, appena un

16 video non tagliato proiettato per 15 motion ad alta definizione, che è stata minuti. destinata per generare gli effetti speciali negli annunci pubblicitari, fornisce un senso del romanzo per rappresentare la faccia umana nella transizione, con ogni sfumatura del gesto facciale che è reso visibile in dettaglio. Questa disposizione è ad alta definizione, con i colori che digitalmente sono stati intensificati: il tempo è sospeso mentre le immagini si evolvono prima di loro.

. Cinque angeli per il millennio del 2001 riempie una grande galleria di video “Lo stato umano sta soffrendo” Viola proiezioni di un uomo che si immerge ha detto chiaramente, e questa nell’acqua e che galleggia. esposizione mette in luce le sensibilità ccompagnato da un paesaggio estreme, nel movimento lento misterioso ed espansivo con il suono, i esagerato, senza l’uso del suono, cinque angeli sono spettacolarmente come esperienza interna specifica. L’ visivi. uso della macchina fotografica slow-

17 Giappone E World Pop, Yoshio Machida

Simone Bertuzzi

diffuso in vari strati, udibilissimo sin dall’inizio di Kashima (Radiant Woods) e in chiusura, ipnotico, dove un canto low-fi si tramuta in drone music stratificata. Di questo album è uscita anche una versione processata attraverso un software chiamato Koan, prodotto da SSEYO, esempio diretto di generative music.

“C’è una zona in Sud Africa, chiamata Yoshio Machida vive a Tokyo, è Namaqua. Qui, varie tipologie di fiori musicista e artista visivo. Da qualche sbocciano un’unica volta all’anno e anno sta sviluppando sonorità l’intera pianura diventa un tappeto di piuttosto inedite, utilizzando field fiori. Questa immagine è molto recordings, processing digitale e uno importante per quest’album”. Yoshio strumento percussivo autocostruito Machida si riferisce a Infinite Flowers, chiamato “Amorphone”, sorta di gong ultima produzione dell’artista per la concavo il cui suono risulta propria label Amorfon, avviata nel particolarmente avvolgente. Nel 1999 2003, e sulla quale concentreremo esce Hypernatural, box set limitato a l’attenzione di qui a poco. Infinite 500 copie, contenente oltre ad un cd, Flowers racchiude lo spirito che poi si una microcollezione di lavori visivi ritroverà anche nelle altre produzioni prettamente di matrice segnico- dell’etichetta, lo sguardo esotico fa da grafica. In questo primo lavoro (il traino concettuale e concreto al fluire secondo Hypernatural #2 esce nel dell’album, caratteristica che lo 2001 per Softl Music) la matrice avvicina al lavoro di Un Caddie sonora è alquanto essenziale, Renversè Dans l’Herbe, percepibile incrociata tra tocchi di Amorphone e non soltanto nell’attitudine ma anche fischietti di uccelli, ottimamente in certe sonorità minimal, su tutte, amalgamati. L’insieme è un buon quelle delle quattro parti che esperimento avant, ma la cosa compongono Namaqua, ovvero quelle spiazzante è lo spiccato senso pop forse meno distanti dai precedenti

18 Hypernatural. Ma a stupire è la In terra balcanica, Belgrado per la bizzarria di !Hana Mambo!, dove una precisione, si attinge per la terza sezione percussiva reiterata fa da uscita di Amorfon, dove di elettronica tappeto a un coro robotico e a semi non v’è traccia alcuna, Cinc il nome melodie parecchio utilizzate in quella dell’ensemble, Shine of Wot? (Osecev idm più soft (!). Una piacevole Sjaj) il nome dell’album, ‘Psychedelic soundtrack instabile. Folk Ensemble’ come amano definirsi. Ciò che ne esce è effettivamente una sorta di guitar-pop intriso di voci femminili e maschili in varie lingue, influenze contemporanee non mancano, nonostante l’atmosfera sia assolutamente folk, i testi (ove comprensibili da un orecchio occidentale) divagano in deliri adolescenziali (Seventeen) e narrazioni astratte (Bombozze). E’ sorprendente quanto l’atmosfera sia . incredibilmente positiva. Si è parlato di sguardo esotico per Infinite Flowers. La definizione è però attiva anche per il resto dell’operato della label, cui pratica abituale è attingere da artisti provenienti da aree meno conosciute, tracciando traiettorie globali e unioni schizofreniche. Prima uscita di Amorfon è infatti firmata Fitz Ellarald, ovvero Vladislav Dobrovolski, russo, rappresentante una deriva che risente . dell’influenza di certa elettronica europea recente, ma, va da sè, filtrata, Chiudiamo con la compilation, quarta melodica (talvolta sospesa) e e ultima uscita, dal titolo *Music for salturiamente glitch; buona Omelia Baby! che include, oltre agli artisti che sposta il tiro e accenna dell’etichetta, nomi più noti, è il caso psichedelia soffocata; il finale (Baa, di DAT Politics, parecchio diretti in proposto in 3 versioni) è circolare, questo contesto, Casiotone for the low-fi e.. perchè no, ironico. Painfully Alone (di casa Tomlab),

19 Minamo e Alejandra & Aeron (Lucky Kitchen). Il concept alla base del lavoro è nel titolo, ovvero il suono come percepito dall’orecchio dei www.risonanza-magnetica.com neonati…Buona la proposta di BusRatch, toy sleepy dove è presumibile l’impiego dei turntables, di Ryoichi Kurokawa (da Progessive Form) sostenuto da un loop ipnotico dapprima e da giochi granulari nel seconda parte, field recordings e feedback per Toshiya Tsunoda. Un lavoro a più strati, sempre piacevole, dove sperimentazione, noise e pop si alternano, anche creando contrasti eccessivi.

Amorfon racchiude propositi squisiti, un approccio del tutto singolare alla materia sperimentale, e una non facile presenza pop. Da tenere d’occhio. Upcoming: Ki-ni music vietnamita.

www.amorfon.com

20 To Reboot, Far Ripartire Il Sistema

Giulia Baldi

fine è quello di realizzare la radio station che Berlino (ma non solo…!) “is so obviously lacking. A station that features formats that today’s format radio does not allow, news programs with a larger horizon than just the latest feed from the news ticker, music programs with a wider scope than just the greatest hits of past decades, and modes of participation that go beyond the usual call-in Per 100 giorni, dal 1 febbraio al 30 shows.” aprile 2004, ha trasmesso in FM Le news sono parte importante del nell’area di Berlino 18/diciotto ore al palinsesto; e il lavoro della redazione giorno (anzi, a notte: da mezzanotte (flessibile e aperta a contributi), non si all’alba). Ora, in attesa di una nuova basa certo sulle agenzie frequenza, prosegue la sua attività in istituzionalizzate, ma svolge un streaming, come peer to peer attività di ricerca più capillare e network di radio non commerciali, obiettiva. La programmazione individuali e di gruppo. musicale dedica particolare E’ Reboot.fm, un progetto nato a attenzione alle realtà più diverse, alla Berlino grazie all’impegno dei convinti sola condizione che siano interessanti; e appassionati volontari del collettivo certo, spesso sono anche innovative Bootlab, al supporto del Kulturstiftung ed estreme…ma non è questa la linea des Bundes e al contribuito del guida. La musica è selezionata e progetto Cultura 2000 dell’Unione trasmessa con il contributo creativo Europea. Il progetto combina le delle altre realtà radiofoniche caratteristiche positive della vecchia coinvolte (tra cui Twen fm) e degli radio a quelle dei nuovi software open attivissimi e collaborativi label e club source: si ascolta con un semplice manager di Berlino (o di passaggio a click, ma è ricca di contributi di Berlino…). Non mancano poi i diverse realtà, sia locali che globali. Il collegamenti live con club nights [dal

21 Tresor al Maria] ed eventi culturali impossible without a practical della città dal Transmediale (Festival confrontation with Open Source and di Cultura Digitale) alla Berlinale Free Software. We think of Open (Festival del Cinema). Source as more than just a more transparent, more inclusive, more secure and cheaper alternative to closed, commercial code. Beyond these obvious advantages, Free Software takes into account that all software is social software: the structures it creates shape the working environment of its users. So rather than to reproduce the technological restrictions that reduce the job of most radio editors to the . administration of an auto-pilot, our Ma Reboot.fm è un’ goal is to make available a system that open&indipendent radio station che allows both individual and collective punta allo sviluppo dei contenuti decisions at any stage of the process. quanto a quello della tecnologia che li Yes, it going to be free. Yes, you can rende accessibili. “Reboot.fm not only mess around with it. And: yes, it will a radio station, but also a software just work.” Ovviamente, perchè il development project. Surrounded by progetto possa svilupparsi e the poverty of commercial radio migliorare ancora, è importante che la software, our aim is a reboot from voce si diffonda, e gli ascolti scratch. Cultural production today is aumentino. more and more determined by the technologies involved in all stages of creation, and thus we believe that www.reboot.fm talking about Open and Free Radio is

22 Recensioni, David Sylvian / Agf_delay / Apparat

Leo Learchi

èstato il coraggio di rimettersi in gioco con un disco coraggioso fatto di idee nuove alimentate da voce, chitarra ed electronics. Fondamentale la collaborazione di Derek Bailey e di Richard Fennesz, in un disco di alchimie notturne, di emozioni rese in un gioco di frammenti senza un filo d’Arianna che ci possa aiutare a trovare una strada che non sia il nostro personalissimo vissuto ed è E’ nei negozi un progetto discografico proprio questo che rende il disco che merita veramente tutta nostra straordinariamente contemporaneo. attenzione: si tratta di una serie di Più che cantati i testi sono recitati e remix tratti da Blamish, l’eccellente l’inesorabile incedere delle ultimo disco di D. Sylvian che l’artista composizioni si stempera nella stesso ha commissionato a un romantica ultima traccia, A fire in the ristretto circolo di musicisti. Blamish, il forest, accompagnata dalle vertigini primo disco uscito per Samadhisound, dei vortici digitali di Fennesz. personale etichetta di Sylvian dopo lo stop con la Virgin, ha sicuramente segnato una nuova svolta nella discografia dell’ artista. Gli ultimi lavori non raggiungevano la stessa tensione emotiva con cui Sylvian ci ha deliziato fin dopo lo scioglimento dei Japan nel 1982 con l’uscita del primo disco da solista, l’ indimenticabile Brilliant Trees del 1983. . Cosa rende Blamish così importante? Se pensiamo al percorso artistico di Sicuramente l’aspetto principale

23 chi da ragazzino si inventa un nome d’arte copiato di sana pianta da Sylvain Sylvain, leggendario chitarrista AGF/DELAY – EXPLODE dei New York Dolls, fonda poi i Japan, Txt: Marco Mancuso vera leggenda della new wave ed infine approda ad un percorso Un disco dedicato alla natura, alla solistico di straordinaria maturità, non semplicità, alla quiete, a tutti quei possiamo che considerare David valori che sembrano oggi essere Sylvian uno dei più fulgidi esempi di perduti e che richiamano a una vita creatività, dinamicità e qualità più semplice ed emozionante. Questo musicale degli ultimi vent’anni. Quello è il pensiero che guida Esplode, che colpisce in The good son Vs. the l’ultimo lavoro della berlinese AGF only daughter è che non ci si ritrova di apprezzata live lo scorso settembre a fronte al classico prodotto di Milano accompagnata dai visual remixologia seriale, al contrario, dell’amica Sue Costabile, prende vita un lavoro completamente accompagnata nelle note e nuovo, ispirato, intensamente lirico e nell’elettronica dolce e rarefatta da contemporaneo nell’uso dell’ Vladislav Delay aka Lluomo, artista di elettronica, degli strumenti acustici, punta della nuova scena elettronica degli arrangiamenti. Il disco suona più finlandese. pop, più caldo, più vicino alla forma canzone senza mai diventare banale. Scritto e registrato nelle tranquille Un lavoro eccellente. terre di Finlandia nell’estate del 2004, nel silenzio e a pieno contatto con la sconvolgente natura di quei luoghi, 01 The only daughter : Ryoji Ikeda questo bellissimo e commovente 02 Blemish: Burt Friedman lavoro non poteva non risentire di 03 The heart knows better: Sweet Billy questa atmosfera, volutamente Pilgrim ricercata e conquistata. Lontano dal 04 A fire in the forest: Readymade FC mondo civilizzato, dalle sue paure, dai 05 The good son: Yoshihiro Hanno suoi rumori, dalle sue angosce e dalla 06 Late night shopping: Burnt sua incapacità di osservare e Friedman ascoltare, AGF e Delay hanno 07 How little we need to be happy: assemblato in modo sapiente Tatsuhiko Asano alchemico uno dei dischi di elettronica 08 The only daughter: Jan Bang e Erik più sensibili ed eleganti che mi sia Honoreaturing capitato di ascoltare negli ultimi anni. 09 Blemish: Akira Rabelais Prodotto dalla stessa AGF Produktion,

24 “uno strumento nelle mani di AGF per quindi sapientemente capace di produrre la sua musica o quella in giocare tra note e sillabe, respiri e collaborazione con altri artisti”, consonanti, raccontando di ciò che Esplode (baby) si avvale del tocco vede e che sente, ispirata nei test dal algido di Lluomo che riporta nel disco dualismo tra sogno e realtà che quelle influenze dub e minimali che accompagna tutto il lavoro. Nessuna hanno reso il suo tocco difficoltà nel trovare le parole, se famoso nel mondo, ma rende pensiamo che AGF scrive poesie omaggio alla dolcezza compositiva e (spesso un po’ ingenue se vi capita di performativa di AGF, che in quanto ad riceverle via mail iscrivendosi al suo algidità non ha niente da invidiare al sito) e testi che potete trovare al suo suo compagno ma che nasconde sito personale che si chiama infatti un’emotività raramente così profonda Poemproducer. e coinvolgente. Explode è l’esempio di dove può arrivare l’elettronica moderna se costruita con la classe e la sensibilità dovuta, dai capitoli più onirici come Do Protest, All Lies on Us, Restict e Useless a quelli più urbani e rarefatti come Esplode Baby, Causing a Taifun, Recorded e Distributor in cui l’elettronica di Delay sembra (ma con tatto e rispetto) prendere corpo sulla voce di AGF, dalle tracce più morbide . come A Distant View e Break Doors alla bellissima Slow Living, un gioiello Chi ha avuto (o avrà presto) il piacere inclassificabile di elettronica minimale di ascoltare il disco sarà dolcemente e parlato multi traccia sul sillabare di guidato in un mondo dipinto con le un’ispiratissima AGF. E nel momento note, sospeso tra paesaggi e colori a in cui Antye Greie recita il suo tributo cavallo tra glitch, rumori e campioni, a Smooth Operator (we have ideas dove è palese l’intenzione di they are simple and light, we turn imprecisione e di sporcizia nei suoni, around cuase we have arrived, world nelle ritmiche, nel timing e nel has ended here, we know we are fine, looping. Su tutto si eleva come soffio smooth operator, smooth operator, di vento la voce magnetica come non smooth operator…), lascia indietro mai di AGF, sicuramente toccata e molti musicisti – performer di questa rarefatta in fase di produzione e generazione e li saluta per l’eternità.

25 01 Do protest d’incorporare timbri e strutture 02 Explode baby sempre più articolate e affascinanti. 03 All lies on us Ritmi franti, melodie, sporcizia sonora 04 A distant view dosata ad arte e un calore emotivo 05 Causing a taifun malinconico capace di donare vita 06 Restrict propria al gelo elettronico dei suoi 07 Break doors beats, sono le cifre stilistiche di 08 Useless Apparat. 09 Recorded 10 Slow living Questo Silizium EP è un piccolo 11 Distributor gioiellino di elettronica 12 From morming on contemporanea, ottimo come biglietto da visita per andare a APPARAT – SILIZIUM E.P. scoprire i suoi precedenti parti discografici: Multifunktionsebene del Txt: Barnaba Ponchielli 2001, Tttrial and Eror del 2002 e Duplex del 2003, oltre che una serie di Sascha Ring, in arte Apparat. Nato in ep su diverse etichette (B-Pitch un paesino tra le montagne del sud Control e Jet Lag tra le altre). Silizium est della Germania nel 1978, EP contiene cinque nuove tracce, incomincia ad occuparsi di musica originariamente registrate il maggio applicandosi alla batteria. Nel 90 2004 per una Peel Session ma ri- comincia ad interessarsi di musica registrate (Sascha è un precisino) a elettronica, spaziando come dj dalla Berlino successivamente; quattro techno, alla gabber, alla trance più remix ad opera di Bus, dure. Stufatosi della cassa dritta si dà Rechenzentrum, Telefon Tel Aviv e alla produzione di musica elettronica a dello stesso Apparat e il video di modo suo improvvisandosi, con Komponent diretto da Daniel Manns arguzia e ispirazione non comune, (un piccolo e morboso noir, sound designer. Nel 2000 si aggrega a decadente e inquietante). T.Raumschmiere (Marco Haas) nella direzione artistica della Shitkatapult, fondata da quest’ultimo nel 1998. Ed ecco che l’etichetta berlinese, uscita dopo uscita (l’ultima follia è un tale Quasimodo Jones, che dici d’ispirarsi a Kid Rock!), comincia a fondere le sue originarie pulsioni electro-punk con ben più arditi ibridi elettronici, capaci

26 . timbro electro, ma avvolti in aloni melodici ora scuri e malinconici, ora Proprio quest’ultima (assieme a Not a aspri e martellanti. Una delle cose più Good Place) gli potrebbe aprire molte interessanti in fatto di musica porte. La voce di Raz Ohara, su beat elettronica del momento, insomma spezzati e l’apporto degli archi di (anche se le evoluzioni post- Complexàcord danno vita a una drill’n’bass della Planet Mu di Mike canzone da far invidia ai Notwist più Paradinas non scherzano affatto). malinconici e ispirati, come anche ai Attendiamo fiduciosi altri inattesi Radiohead malinco-tecnologicipos- sviluppi: l’ultimo della serie è un remix -Kid A (non a caso col monicker per Gianna Nannini di Contaminata, pubblica nel 2003 assieme a scaricabile gratuitamente sul sito della , uno degli artisti nostra cantautrice toscana! La preferiti dal quintetto di Oxford, l’ep collaborazione nasce nel 2003 quando “auf kosten der gesundheit”) . Le altre Sascha si mette al lavoro sulla inedite sono liquidi passaggi digitali produzione di “Pia”, anche se, come dal beat oleoso, umanizzati da un’uso due mondi apparentemente tanto della melodia cinematico e distanti si siano incontrati, ci rimane malinconico, cui archi e sax donano un ancora oscuro… calore inedito per il genere. Un’incrocio ispiratissimo tra 01 Introduction. effervescenze Aphex Twin, sognanti 02 Komponent passaggi islandesi (Mum, Bjork, ecc.), 03 Silizium arditi e spregiudicati incastri ritmici e 04 Not A Good Place sonori alla Richard Devine, ispirazione 05 It’s Gonna Be a Long Walk costruttivista alla Fourtet e una 06 Silizium rmx by Bus sensibilità che ricorda i Radiohead. 07 Not a Good Place rmx by Rechenzentrum Sul suo sito si può ascoltare e 08 Komponent rmx by Telefon Tel scaricare un live registrato a Aviv Barcellona nel dicembre del 2003, se 09 Not a Good Place mx by Apparat si vuole avere un’idea di ciò che è Komponent Video directed by Daniel capace di costruire live (il 19 Marzo a Manns Bologna). Basti sapere che al Sonar dell’estate scorsa la sua performance (in seno a uno showcase della Shitkatapult, ovviamente) è stata una delle più eccitanti dell’intero festival: www.agfdelay.com/ techno destrutturata in beat dal

27 www.poemproducer.com www.shitkatapult.com

/www.agfproducktion.com/ www.apparat.net

www.giannanannini.com

28 Adventures In Acid Land

Alex Dandi

(Nathaniel Pierre Jones), Earl “Spanky” Smith e Herb Jackson in seguito conosciuti come Phuture. Abbiamo detto “portato alla luce” perché come affermato dallo stesso Dj Pierre “il suono acido è nato con la creazione del generatore di bassi sintetici TB- 303”, progettato dal giapponese Tadao Kikumoto e prodotto in soli ventimila esemplari dalla Roland tra l’82 e l’84. La piccola scatola argentata Se non siete vissuti su in isola deserta era stata progettata per sostituire un negli ultimi vent’anni vi sarà capitato bassista in carne ossa in vere band. di ascoltare almeno un disco acid Ovviamente il suono sintetico e la house, ovvero un disco in cui il suono cervellotica difficoltà di portante è un continuo ribollire programmazione ne decretarono atonale ora più gommoso, ora più l’insuccesso commerciale tra i fluido, ora più distorto. Un suono musicisti. A pochi mesi dalla fine della talmente caratteristico che sentito produzione non era difficile reperirla una volta non si scorda più, quello che usata per poco più di cento dollari e fu il giornalista Simon Reynolds nel così che l’inesperto Dj Pierre ne saggio “GenerazioneBallo/Sballo” acquistò una. L’intento iniziale era definisce come “[ ] qualcosa che sta a quella di utilizzarla come una normale metà strada tra un gorgoglio fecale e bassline ma, non avendo la più pallida un nevrotico nitrito, tra il ribollire della idea di come programmarla Pierre lava e il ronzio delle note gravi di un iniziò a giocarci ottenendo quegli acidi digeridoo. [ ]”. gorgoglii mai ascoltati prima. Quel felice incidente di percorso venne Quel particolare tipo di suono definito registrato su cassetta insieme ad un “acido” pare sia stato portato alla luce normale ritmo disco generato da una ufficialmente per la prima volta nel drum machine TR- 606. Il rudimentale 1985 da un team di giovani brano venne intitolato “In Your Mind”, produttori/dj di Chicago: Dj Pierre con esplicito riferimento al suono

29 “mentale” in esso contenuto. Qualche Jefferson. Ancora oggi Dj Pierre giorno dopo i giovani aspiranti sostiene che nelle sue intenzioni il produttori portarono la cassetta al dj nome non avesse nulla a che fare con più importante in città: Ron Hardy, gli acidi lisergici ma piuttosto con resident del leggendario Music Box. l’idea di versione dance del genere Hardy suonò diverse volte il brano nel acid rock. Paradossalmente da quella corso della stessa notte svuotando prima traccia nacque il genere “acid ripetutamente la pista fino a che non house”, che soprattutto in Europa accade la magia e il pubblico impazzì ebbe un incredibile successo letteralmente. Il culto per quello diventando la prevalente colonna strano pezzo crebbe settimana dopo sonora della famigerata “estate settimana e tra i giovani clubbers si dell’amore dell’88” a Ibiza, dove il faceva un gran parlare della “traccia consumo di droghe sintetiche era acida di Ron Hardy”, in quanto quel all’ordine del giorno per una buona tipo di sonorità ricordava la parte dei frequentatori di club, trasposizione sonora di un trip di Lsd. soprattutto per i britannici. Quell’estate la droga ufficiale dell’acid house divenne l’Mdma comunemente detta ecstasy, provocando non poche ripercussioni sul tessuto sociale britannico, come vedremo. “Acid Tracks” fu la prima di una serie di tracce acid house prodotte a Chicago tra l’87 e l’88, talvolta accompagnate da cantati o campioni vocali ma più spesso basate su infinite variazioni di quel singolo suono dalle capacità . psichedeliche. Tra i numerosi Se considerate che a quel tempo produttori che abbracciarono quel girava voce, ai confini con la leggenda tipo di sonorità ricordiamo almeno metropolitana, che l’Lsd fosse la Adonis (Acid Poke), Mike Dunn (Face correzione di molte delle bevande The Nation), Tyree (Acid Life), Fast servite al Music Box, non è difficile Eddie (Acid Thunder), Armando immaginare il motivo per cui il pezzo (Confusion). Dj Pierre e i suoi Phuture venne rinominato “Acid Tracks” furono tra i primi ad abbandonare il quando uscì nell’87 per la leggendaria genere, prendendo le distanze Trax records con l’aiuto alla soprattutto dall’associazione diffusa produzione del già affermato Marshall con le droghe non prima di aver

30 prodotto alcuni capisaldi. Street, o addirittura nei mercati italiani il movimento era già morente! La b-side di Acid Tracks – Your Only Dopo aver importato l’acid da Chicago Friend – era addirittura un surreale gli inglesi iniziarono a prodursela da inno anti droga dove a parlare era la soli con risultati dapprima curiosi e via voce della droga, “la sola amica” del via decisamente interessanti. La prima titolo. In The Creator i Phuture si acid inglese era un semplice plagio, preoccupavano invece di riaffermare vome dimostra l’ascolto comparato la propria paternità sul suono acid che della popolare Acid Man di Jolly altri stavano ormai facendo proprio, Rogers con Shout di Jack Frost uno su tutti Adonis, ancora oggi noto (Adonis), uscita un anno prima. Il caso come Acid Budda. Il successo più eclatante fù però il successo pop underground del suono acid a di We Call It Acieeed di D.Mob che Chicago divenne mainstream una arrivò terzo nelle classifiche inglesi volta esportato in Inghilterra, grazie nell’ottobre ’88. ad una serie di fattori tra cui un’iconografia ben precisa associata al genere: l’associazione con le droghe e un controverso rapporto con i media. Dj allora emergenti come Paul Oakenfold e Danny Rampling furono decisivi nella diffusione del genere con la loro residenza allo Shoom di Londra, club che Rampling gestiva insieme alla moglie. Nel gennaio ’88 pubblicizzarono alcune serate utilizzando flyer rappresentanti lo . “smiley”, il giallo emoticon sorridente Il brano non conteneva alcun suono di creato da Harvey Ball nel ’63 ed 303 e il testo pur ripetendo utilizzato ampiamente dal movimento ossessivamente sia le parole ecstasy hippie negli anni ’60 e ’70. Da quel che “aciiied” negava (mentendo) momento lo smiley divenne il simbolo l’associazione con l’uso di droghe e dell’acid house e dopo pochi mesi fu recitava ambiguamente “acid un un proliferare di t-shirt bianche con lo fenomeno musicale” e poi ancora smiley, alcune con le scritte “Where’s “questa è estasi musicale”. Il videoclip The Acid Party?” o “Thanks God I’m On era tutto un fiorire di smiley. Ecstasy!”. E’ inutile precisare che Ovviamente l’operazione creò un quando le t-shirt con lo smiley grande scompiglio sulla bacchettona iniziarono ad essere vendute in Oxford

31 società inglese guidata dalla Tathcher forte input dall’acid house di Chicago, e BBC Radio One fece scomparire il così come la nascita di nuove brano dalle playlist ufficiali, pur etichette che oggi sono vere permettendo ai suoi dj radiofonici di istituzioni, ad esempio la WARP, nata programmare il brano su iniziativa con il breve movimento bleep che mai personale. All’inizio dell’89 un sarebbe esistito senza l’acid. Se poi sedicenne inglese fu la prima vittima parliamo di una vera e propria scena dell’ecstasy associata all’acid house acid inglese non possiamo non citare scatenando la prevedibile paranoia almeno i nomi che finirono nelle mediatica in cui opinionisti ed classifiche ufficiali: A Guy Called educatori invitavano i genitori a Gerald (Voodoo Ray) e 808 State (Let controllare se i propri figli vestivano Yourself Go) oltre ai Future Sound of smiley e ascoltavano acid. La polizia London che allora si facevano negò pubblicamente che l’acid house chiamare Humanoid (Stakker fosse ritenuta un problema ma la Humanoid). Tra le bizzarie stilistiche caccia alle streghe proseguì. A quel ricordiamo lo skacid, fusione di ska ed punto dai club l’acid si stava acid house con classici come This is spostando nei rave illegali che Ska di Longsy D’s House Sound sistematicamente iniziarono ad essere oppure Ska Train di Betty Boo in chiusi e perseguiti. Una combutta cn The Beatmasters. Anche rappresentazione romanzata della la musica pop di fine ’80 si adeguò al “gioventù bruciata” inglese di quel ciclone acid e non era difficile trovare periodo si ha nei racconti “The Acid remix in chiave acid di successi da House” e Trainspotting” dello scrittore classifica (Boy George vestiva lo Irvine Welsh, poi trasposti in film. smiley costantemente e la versione 12″ di Like A Prayer di Madonna Sarebbe riduttivo però parlare conteneva fraseggi acidi). L’ex Frankie dell’influenza dell’acid house solo sul Goes To Hollywood Paul Rutherford tessuto sociale giovanile e non citare pensò di aver visto il futuro incidendo l’enorme influenza musicale su buona Get Real, strano miscuglio di synth parte della musica inglese che pop ed acid che, massacrato dalla sarebbe stata prodotta da lì in poi. critica dell’epoca fu un clamoroso Basti ricordare la scena indie inglese flop: riascoltato oggi suona piuttosto di quel periodo con nomi come Stone interessante tanto che, Ivan Smagghe Roses, Happy Mondays o Primal (Blackstrobe), uno dei porta bandiera Scream, tutti in odore di neo dell’attuale revival acid, l’ha inserito psichedelica acida. Anche band nella compilation Death Disco (anche elettroniche da classifica come KLF, se l’altra sua compila Suck My Decks è The Shamen e Beloved subirono un

32 decisamente più acid). Non è una dell’attuale scena elettronica non novità che da un paio d’anni a questa sono immuni dal revival acid, tre nomi parte l’acid stia vivendo una nuova a caso: Dj Hell (Let No Man Jack) Lcd giovinezza. Soundsystem (Yeah) e Tiga (Pleasure From The Bass prodotta da Jesper Dahlbäck). Più che ovvio se consideriamo che Everybody Loves A 303, come esplicitava il buon reduce della old school acid Norman Cook aka Fat Boy Slim nel suo brano omonimo del ’95. Quello di Cook non era un revival isolato, bensì la punta di un iceberg perché, é bene ricordarlo, non hanno mai smesso di uscire dischi acid per tutti gli anni ’90. . Se vi è venuta voglia di smanettare Tra i nomi più caldi del momento con una 303 sappiate che non sarà citiamo lo svedese Jesper Dahlbäck in facile procurarvene una ma se sarete varie uscite sotto diversi nomi tra cui il fortunati vi costerà non meno di mille progetto DK7 ( The Difference, euro (però se siete ancora più Slipstream, White Shadow) e il fortunati la trovate con la modifica progetto DK8 (Murder Was The Bass) Devilfish, ma questa è un’altra storia). e autore dell’ EP acido Sweden 1 Ma se proprio volete provare Canada 0, in combutta con il cugino l’ebbrezza di creare il vostro viaggio canadese John. La trendy Music For acido allora un buon emulatore Freaks, etichetta di Justin Harris e software può fare al caso vostro, Luke Solomon ha pubblicato di dimenticatevi il noto Propellerheads recente una compilation a tema Rebirth e buttatevi su Audio Realism intitolata Bad Acid, che un buon Bass Line 1.5, costa meno di cento manifesto della rivisitazione attuale. euro e gira come vst-i. Che il viaggio Anche nomi ormai mainstream abbia inizio!.

33 Tatiana, Manipolatore Di Immagini

Bertram Niessen

media in Italia negli ultimi anni. Come pensi che sia cambiata la tua attività in questo campo?

Tatiana: Io nasco come disegnatore, quindi il mio approccio al video è stato molto estetico. In quest’ottica il vjing poteva dare soddisfazione. Non avevo neanche la cultura musicale per immaginarmi qualcosa di più. Ora i lavori che faccio sono molto antiestetici. Completamente basati sul Potete averlo visto creare atmosfere ritmo e sul suono. In mezzo c’è stato orrorifiche nei sotterranei della Cueva, di tutto. Soprattutto dal punto di vista lo squatt della Topolin Edizioni a della performance. Sicuramente Milano. Oppure gestire animazioni l’ambito della performance condiziona sofisticate e poetiche al Netmage di molto le proprie ambizioni, Bologna, tra la creme della soprattutto per quello che riguarda sperimentazione audiovisiva l’impatto emotivo. Tutte le situazioni ti internazionale. Tatiana è un influenzano, e ti fanno immaginare manipolatore di immagini che saltella delle cose. Ci sono situazioni ufficiali, disinvoltamente tra le tecniche, le Netmage per dirne una su tutte, in cui tecnologie e i linguaggi. In questo suo girovagare ha attraversato alcune tra puoi trovare la soddisfazione di le esperienze fondamentali del live un’organizzazione competente, che media italiano, come Sun Wu Kung e quindi ti assicura una pulizia spesso Box, e progetti più oscuri, difficile da trovare. In situazioni di underground e radicali, come i questo tipo sai di trovare materiale Mercoledì. Insomma, una figura tecnico perfetto, pulizia del suono, interessante con cui fare una rispetto per il proprio lavoro e chiacchierata. capacità di giudizio. Eppure al tempo stesso trovo sempre più che situazioni Bertraim Niessen: Hai attraversato di questo tipo si richiudano su se alcuni dei progetti seminali per i live stesse, come se la paura di non essere

34 capiti si trasformasse nella paura di più immaginare la potenza del video, esporsi. Il pubblico di queste della trasmissione di qualcosa in un manifestazioni diventa subito settario momento particolare. In queste e troppo attento a qualcosa che forse occasioni il pubblico che hai davanti ha comunque ancora bisogno di aria e non ha assolutamente la cognizione libertà. Questo tipo di manifestazioni per capire quello che stai facendo. E diventano spesso il momento in cui soprattutto non ne ha la voglia. non sbagliare, e quindi le esibizioni Eppure con la sua indifferenza in rischiano di diventare un compito da realtà è un perfetto reagente al lavoro preparare e svolgere alla perfezione. che stai facendo. Perché ne viene Questo secondo me fa perdere di condizionato in maniera freschezza, dal punto di vista disinteressata, e quindi le reazioni che dell’autore, e fa perdere la sorpresa ne scaturiscono sono molto più allo spettatore. Tutto diventa sincere, stimolanti e inaspettate. A prevedibile e scontato, anche nella quel punto è molto più divertente sua bellezza straordinaria. sfidare dei limiti, quindi hai più idee nel corso della performance. Ovviamente anche queste situazioni sono nauseanti e limitanti, infatti ho smesso, per fortuna. Però questo discorso serve a far capire che personalmente trovo noioso andare nella maggior parte dei posti milanesi e trovare sempre la stessa musica e lo stesso vjing di accompagnamento, ma trovo altrettanto noioso trovare a Netmage o comunque nelle residenze . dell’ “arte” ufficiale, sempre la stessa Ho lavorato in posti al confine della identica raffinatezza. Per tornare al realtà. I soldi mi hanno portato a come è cambiata la mia attività lavorare spesso per situazioni tipo tramite l’esperienza, ti posso dire che Base crash o Colazione da tiffany, la cosa che mi diverte più fare serate house per gente “molto ultimamente è suonare in posti tipo vogliosa di divertirsi”. Gente con cui io La Cueva, e magari non sapere personalmente non riuscivo ad avere esattamente cosa sto andando a fare approcci di nessun tipo. Eppure ti e per quanto devo suonare. Magari devo dire che queste sono le troverò un impianto da mani nei situazioni che mi hanno anche fatto capelli, ma ho la possibilità di

35 sorprendermi, sia per quello che potrà Bertraim: Se dovessi trovare degli uscire da me, sia per come reagirà la elementi base nel tuo lavoro gente. (concettuali, estetici, metodologici, etc), quali evidenzieresti? Ad esempio Bertraim: Quali pensi che siano le io, per quello che ho visto, direi che la peculiarità poetiche e tecniche dei poetica del cut-up rimane un tratto tuoi lavori? distintivo molto forte…però ci sono anche i disegni per le favole cattive… Tatiana: Non lo so. Posso dirti che penso di essere affascinato dall’idea di Tatiana: Se vuoi uno degli elementi infastidire, quindi per quanta cura e base del mio lavoro è proprio l’idea di pulizia possa mettere dietro a un lavorare spesso con altra gente. lavoro, l’intento celato è sempre Questo ti porta ad un continuo quello. Fosse per me chiuderei tutti in scambio di esperienze e quindi a una cantina a stare male. A livello sempre nuovi punti di vista verso il tecnico tento sempre di non averne proprio lavoro. In questa maniera hai nessuna. Cerco sempre di cambiare e sempre a che fare con nuovi mezzi e far prevalere l’idea del momento, e possibilità, e stai su ognuno finche quindi di adottare la tecnica migliore senti che ti possa dare qualcosa. per realizzarla. Spesso affidandomi ad Quindi magari parti da lavori molto altri, che magari possono essere più estetici, composti di animazioni molto competenti per realizzare qualcosa laboriose, per arrivare all’impatto che hai in testa ma non sai bene come freddo del cut-up, che ti permette affrontare. però di avere a tua disposizione la possibilità di avere un materiale Bertraim: Da quali, verso quali e infinito, quindi più mezzi. Molto sta attraverso quali territori musicali/visivi anche nel vedere quello che succede senti di muoverti? e viverlo attraverso le esperienze Tatiana: Non ne ho idea. Mi piace precedenti. Magari senti così tanto il l’idea di decontestualizzare bisogno di reazione immediata della continuamente. Quindi nel momento macchina che inizi a lavorare ad una in cui sento che una cosa è troppo risoluzione di 180×120, e poi ti accorgi presente cerco di trovare il suo che esteticamente il prodotto è opposto. Giusto per confondere interessante e ti può far venire in nuovamente le idee. Forse arrivo, mente nuove cose. sono e mi muovo verso la confusione.

36 eseguire senza errori. Penso che la scelta di esibire un lavoro live debba essere dettata dalla possibilità di interazione con l’ambiente che ti circonda. Ultimamente uso le tecniche imparate nel live per registrare. E faccio i miei video “registrati” così. Live. Quindi le cose si mischiano continuamente. Si ritorna alla confusione. . Bertraim: C’è differenza per te nel Bertraim: Quanto conta l’interazione lavoro di vjing e in quello di live stretta tra audio e video per te? media? Quale? E come cambia in base a ciò il tuo metodo? Tatiana: Moltissimo, anche perché è il passo avanti che si può fare in questo Tatiana: Secondo me c’è molta momento. Comunque non è l’unica differenza nell’approcio e nella sfida. Dopo aver fatto integrare audio consapevolezza di quello che si fa. e video, c’è da far integrare audio- Questo è un po’ lo scoglio da video e spazio, e poi questi con la abbattere, dal punto di vista di chi fa gente, l’ambiente, l’ora e tutto il resto video ma molto anche dal punto di che può venire. Sicuramente si deve vista di chi fa musica accompagnata fare molto di più. Già parlare di audio- da video. E da chi organizza musica e video mi sembra stia diventando una video. Una volta risolti questi problemi convenzione. secondo me possono venire meno anche termini come live-media, vjing, Bertraim: Qual è la portata della performance o installazione. Io la liveness nei tuoi lavori (cioè “la vedo più come il tentativo di creare liveness è tutto” o “la liveness non atmosfere interessanti. Che siano di conta”, o un compromesso tra le due intrattenimento o qualcosa di più. cose) Secondo me è incredibile per esempio Tatiana: Semplicemente penso che se che a nessuno venga mai voglia di fare si fa live, ci debba essere un motivo installazioni video, anche magari nei per farlo live. Se no è meglio centri sociali, dove la libertà creativa è registrare, soprattutto nel caso tu ti teoricamente assoluta, non c’è mai il debba esibire con un lavoro che non ti guizzo di presentare la cosa in una lascia inventiva nel live. Perché se no forma diversa. Ci si lega subito alla si ritorna al discorso del compitino da moda del momento, e la si succhia

37 fino alla nausea. Se è regge che sia è vjing che sia vjing, se è live media regge, se è techno che sia techno, se che sia live media….. che palle!.

38 Ape 5 E Micky Ry

Bertram Niessen

Miky: Tutto parte da una forte passione per i led rossi, verdi e le intermittenze. Una struttura musicale precisa e un’idea sonora forte risolve personalmente ogni questione tecnica o di pratica musicale. Proprio per questo la scelta di usare macchine nei live-set è del tutto casuale. Sinceramente ho un ottimo rapporto con i miei strumenti (batterie electroniche, sampler), cooperiamo Ape 5 e Micky Ry sono un vj e un dj per realizzare il mio taglio sonoro. baresi che collaborano nel progetto Ape: Anche se ovviamente non è stata audiovisivo My. Approccio tecno- una scelta estetica ho notato come logico, voglia di sporcarsi le mani e l’uso così evidente di macchine, dona visioni allucinate sono i tratti al live media una più facile caratteristici del loro lavoro. Un lavoro masticabilità da parte del pubblico, che si sviluppa lontano dai grandi abituato per lo più a vedere concerti centri mitopoietici del live medi. E, con strumenti musicali. Inoltre rende forse proprio per questo, un lavoro più evidente ed umano il movimento che può permettersi di scegliere altre del corpo rispetto alla macchine, strade. Ne abbiamo parlato con loro. rispetto ad un più gelido usa del Bertream Niessen: La cosa che mouse che agli occhi di un pubblico colpisce subito dando un’occhiata al non specifico, può perdere vostro set up è l’impressionante mole nell’aspetto performativo di macchine audio utilizzate da Micky complessivo. Io ho iniziato con un Ry. In questi anni dove la tendenza è laptop e con il tempo ho aumentato il quella di concentrare tutto sul laptop, numero di macchine che mi porto è una scelta particolarmente curiosa. dietro (mixer, multieffetto video ma In che modo influenza il vostro modo anche sitonizzatori tv), questo di lavorare? C’è un corrispettivo dal approccio più hardware mi permette punto di vista video? un approccio più fisico alla musica,

39 agli effetti, al mixer etc. Credo che la sperimentazioni. Ad ogni live set gran parte dei vj sappia la differenza accade un diverso scontro sonoro tra usare un mixer video vero e organizzato, studiato e ricercato. La proprio ad un mixer video simulato da base 4/4 technologica viene un software in una performace live. disturbata da altre frequenze che Quindi una scelta estetica non minano la precisa struttura della calcolata, voglia di smanettare, Techno music. Questa è una scelta approccio performativo più fisico, ma precisa, istintiva e poetica non escludo in futuro di realizzare un vjset con un palmare. Ape: Non so se potrei collocare in una categoria la parte visuale dei nostri set, credo che sia il risultato percettivo di una traduzione e comunicazione con la parte musicale, certo c’è sicuramente una tendenza verso aspetti minimal, techno e tecnologici.

Bertram: Quanta improvvisazione c’è nel vostro lavoro e quanto conta la liveness? Ovvero: quanto

. cambierebbe con un plug and play di materiale preregistrato? E quanto è Bertram: Rispetto a molte altre cose importante (ed a cosa è affidata) che si sentono/vedono in giro, la l’interazione tra audio e video? poetica del vostro lavoro sembra improntata ad un certo minimalismo Miky Ry: Da sempre ci siamo affidati tecnologico. E’ una scelta consapevole all’istinto, al nostro sentire/essere al o un prodotto della pratica? momento. L’interazione tra audio e video è affidata alle nostre Micky Ry: Sicuramente la struttura microalterazioni percettive che portante è techno. Del resto accade provocano cambiamenti ad ogni set. anche perché a questa struttura sono particolarmente legato. Ape: L’improvvisazione è un aspetto Un’architettura costantemente munita fondamentale del nostro liveset, ed è da particolari che appartengono ad una pratica che mi affascina e si altri generi musicali (rock, minimal, acquista con il tempo. Io e Miky non punk, dub, beatz). Il preciso disegno abbiamo molte possibilità di provare e tecnologico così si apre a nuove questo credo che ci ha donato una

40 buona capacità di improvvisazione . partendo da piccole strutture. Abbiamo provato delle trasposizioni in Bertram: “Vista da fuori” Bari sembra dvd dei nostri liveset in occasioni di una città con una certa vitalità per mostre ed altro, ma ovviamente il quello che riguarda le new media arts, risultato è completamente diverso anche se si pone decisamente fuori perché manca appunto dai soliti circuiti: l’attività di Neural, il l’improvvisazione dettata dal Dialog_Box. E’ davvero così oppure momento, dall’ambiente, dal no? E se non è così, cosa comporta pubblico, dalle energie, dai flussi. E’ essere così lontani dai centri questo che fa si che le stesse clip nevralgici? video acquistano forme diverse in Ape: Una delle cose che mi piace di diversi liveset. Un DVD audio/video è più dei liveset e la possibilità di un prodotto diverso che risponde ad conoscere persone, di confrontarmi, altre regole. L’interazione audio/video collaborare e condividere con altri è affidata a noi stessi, alla nostra l’interesse per interessati alla musica percezione del suono e dei visuals. elettronica e alle arti digitali. Per Abbiamo sperimentato vari tipi di questo mi sposto molto, perché Bari interfacce per sincronizzare/collegare mi da poche possibilità di il suono con l’immagine e viceversa condivisione. Se fossi a Milano o a (frequenze audio, MIDI etc.), ma Roma immagino potrei almeno abbiamo riscontrato che la cosa vedere più cose o comunque migliore e affidare questa interazione spostarmi più facilmente. Bari ha alla nostre percezioni soggettive. In anche una cattiva posizione particolari in molti set io e Miky ci geografica. Ci sono delle realtà a Bari, interfacciamo in maniera tale che lui è come l’etichetta Minus Habens di Ivan il master ed io lo slave, ma questa Iusco, la rivista Neural di Alessandro connessione è emozionale non Ludovico con Aurelio Cianciotta, ma hardware o software. credo che di Bari queste realtà hanno solo la locazione geografica.

Miky Ry: Supporto Neural ed iniziative come Dialog Box. Per il resto non mi sento di esprimere parole per qualcosa che non mi appartiene.

41 42 ^vrec, Nuove Produzioni Audiovisive

Marco Mancuso

Anche alcuni festival internazionali di rilievo come Transmediale o il nostro Netmage hanno messo in evidenza questa importante tendenza, presentando, attraverso workshop, conferenze ed esibizioni live, alcune delle realtà più importanti che, con grande anticipo su tutti, si stanno muovendo in questo senso. E se non stupisce vedere che la Scape, label berlinese di musica elettronica nota ai più per la sua produzione musicale di C’è una nuova tendenza all’interno assoluto valore, ha aperto una vera e dell crescente macchina produttiva propria sottodivisione esclusivamente dell’audiovisivo internazionale. Quella dedicata ai DVD (la prima produzione di registrare, testimoniare, stampare e DIN AV 04/01/CN/86.03, curata dal distribuire i lavori audiovisivi di un collettivo berlinese Visomat, è gruppo o di un artista sotto forma di dedicata alla storia della relazione DVD. Siano essi contenuti audio e visual/musica tra arte, media e club video pronti per essere fruiti dallo culture nella Berlino degli anni ’90), di spettatore comodamente in poltrona, certo riempie di orgoglio nostrano e di siano essi frammenti audiovisivi pronti stupore osservare che anche in Italia è per essere riutilizzati per altri lavori nel nata di recente una label di rispetto magari della filosofia e delle produzione di DVD audiovisivi. regole delle Creative Commons, siano essi brani di interviste o registrazioni Il progetto in questione si chiama di esibizioni live, il DVD si sta ^Vrec, è una label nata dalla mente, dimostrando il supporto più ovvio, dai sacrifici e dalla volontà del immediato e disponibile per collettivo Ogin:no Knauss. introdurre lavori artistici audiovisivi sul Considerata la loro storia, la loro mercato. Come è stato fatto negli anni importanza nella crescita del con evidente successo sia in ambito movimento audiovisivo italiano negli musicale che in ambito video. scorsi anni e il loro respiro

43 internazionale, Lorenzo Tripodi, effettuata sul ricco materiale raccolto Michele Lancuba e Manuela Conti non dagli Ogi:no in questi anni e affascina potevano che essere i primi a per l’approccio visivo elegante ed esplorare questi territori di emotivo sia nel bellissimo libretto che produzione con il fascino e il rischio accompagna il DVD che nelle oltre 36 che accompagna tutte le avventure tracce presenti, associate pionieristiche. Le prime due semanticamente a precise parole produzioni in uscita per ^Vrec sono chiave. La seconda produzione della due lavori tra loro molto differenti ma neonata ^Vrec si chiama Equilibratura che nello stesso tempo raccolgono, Elettronica ed è stata commissionata come un antologia digitale, molta dal Festival Sonicity 2003 per della stada percorsa dal collettivo accompagnare il live set di MAZK e fiorentino. riprende maggiormente il filone storico del gruppo con un approccio maggiormente incentrato sulla produzione di materiale per live media e vjing.

Ma il futuro di ^Vrec è ricco di progetti. Continuando a esplorare le controverse potenzialità dei supporti DVD.Rom e DVD.Video, le pubblicazioni previste saranno molto differenti. Non resta che rimanere in . attesa della prossima uscita e fare quattro chiacchiere con i protagonisti. Triplicity prende in considerazione soprattutto le ultime derive affrontate dal collettivo: progetti ambiziosi che esplorano lo spazio delle metropoli, delle reti urbane ricche di tessuti e relazioni umane, correlando le emozioni vissute e percepite in prima persona con un immaginario di testi, immagini e suoni come nella tradizione dell’audio-video. Questa è la triplicità del titolo che si ripercuote sulla triplicità del collettivo stesso in . un lavoro che stupisce per la ricerca

44 Marco Mancuso: Alla luce delle questo movimento . considerazione e dei dibattiti che si fanno un po’ ovunque sulla Marco Mancuso: Ora siete già usciti riproducibilità e diffusione delle con due vostre produzioni. Me ne performance live audiovisive, siano potete parlare brevemente e quali esse di live media che di vjing, che altri progetti avete nel prossimo senso ha oggi aprire una label di futuro? produzione e ditribuzione di DVD Ogi:no Knauss: Sono i prototipi delle “artistici”? Pensate sia il momento due collane che vorremmo sviluppare. giusto per farlo o vi ponete ancora Equilibratura Elettronica è un DVD- una volta, come già in passato, come video, la registrazione di un live set guida consapevole di un certo commissionato dal festival Sonicity di movimento in evoluzione? roma, una esplorazione urbana Ogi:no Knauss: Non pensiamo che il finalizzata ad una performance con i DVD vada inteso come possibilità di Mazk, alias Masami Akita e Zbigniew riprodurre performance live, almeno Karkowsky, due mostri sacri del noise quanto i vinili non riproducano la industriale. E’ un lavoro estremo, session di un dj. La nostra idea è indubbiamente più rivolto ad un quella di pubblicare materiali come pubblico piuttosto di nicchia, dato documentazione di processi creativi e l’impatto tanto della colonna sonora come strumenti da rielaborare, quanto del flusso di immagini, che remixare, riappropriare. Come abbiamo concepito in maniera ‘pionieri’ a modo nostro del Vjing ci altrettanto estrema come noise visivo. siamo sempre prodotti i nostri Triplicity DVD-rom è invece uno degli materiali per suonare dal vivo, ma output del nostro principale progetto abbiamo anche attinto da materiali in corso, un processo conoscitivo che altrui da rielaborare, remixare, cut- è anche un live-media set. E’ uppare uno degli intenti di AVrec è l’approdo di anni di esplorazione del quello di rendere disponibili materiali paesaggio urbano in evoluzione, e attivi, che invogliano ad essere usati e indaga la correlazione tra produzione non fruiti passivamente Comunque di spazio e di immagini nella città non direi che ci sentiamo ‘guida’ di un globale. Il DVD-rom sviluppa una movimento, ma sicuramente parte di architettura multimediale che una scena che si è sviluppata in Italia consente all’utente di riorganizzare le dalla metà deggli anni novanta a trentasei sequenze che lo partire dall’apertura di nuovi spazi di compongono secondo diversi ordini di rappresentazione, fisici e politici, e montaggio. In questo caso cerchiamo avvertiamo l’esigenza di testimoniare

45 di sviluppare il concetto di ‘scatole di Saule, Kinkaleri, Autobam, Saul montaggio’ in cui l’audiovisivo non sia Saguatti . caratterizzato da un editing predefinito, ma aperto all’interazione Marco Mancuso: Cosa ne pensate del con i diversi interessi dell’utente. E’ un secondo dibattito relativo al fatto che oggetto che potrebbe essere il DVD sia o no sia il supporto ideale utilizzato allo stesso tempo come per trasmettere l’emozione e la antologia di materiali per una lezione tecnica di una performanance di live di urbanistica, come un disco di field media e vjing? Pensate che oggi o in recordings, o come un diario di futuro possa nascere un supporto viaggio . migliore in questo senso, magari lo stesso web?

Ogi:no Knauss: Trasmettere l’emozione e la tecnica di una performance non è questione che riguarda il supporto su cui viene registrato il materiale. E’ qualcosa che deriva dalla sensibilità, l’esperienza e il talento del performer. La capacità di costruire una relazione con uno spazio e con un pubblico è essenziale. Il DVD

. è uno strumento, uno dei tanti a disposizione di chi si impegna in Marco Mancuso: Avete intenzione di questo campo. Uno degli aspetti produrre solo lavori vostri o di interessanti del DVD è che consente di impegnarvi anche in un progetto di costruire architetture direttamente produzione di altri gruppi e soggetti replicabili sul web. Triplicity, ad italiani o stranieri? esempio, ha una architettura multimediale sviluppata con Flash e Ogi:no Knauss: Certamente l’intento è Macromedia che ci consentirebbe, quello di produrre altri autori. una volta ricompresse le clip ad una Ovviamente lo spunto iniziale per qualità più bassa, di essere messo su lanciare AVrec deriva dai materiali che internet così comè, cosa che abbiamo avevamo in cantiere, ma se ci sarà una in programma di fare, peraltro . buona risposta intendiamo coinvolgere tutta una serie di nomi a Marco Mancuso: Come vi confrontate cui ci legano affinità ed amicizia. con altri progetti analoghi in Europa, Abbiamo già lanciato l’amo a Santi e come quello di Staalplaat o di Scape

46 per esempio, siete in contatto con Marco Mancuso: Complimenti per loro, avete progettualità comuni? essere il primo esempio lungimirante di casa di produzione italiana di DVD Ogi:no Knauss: Questa avventura di di questo tipo, pensate che avrete un AVRec è nata un po’ per caso, devo seguito di altre realtà che nasceranno dire, e non abbiamo per ora esplorato o l’Italia rimarrà indietro anche sotto molto cosa succede intorno. Siamo questo punto di vista rispetto al resto piuttosto curiosi di quello che si d’Europa? muove nel campo, però devo dire che l’impressione è che si tratti Ogi:no Knauss: L’Italia non è soprattutto di produzioni collaterali e necessariamente indietro rispetto al promozionali rispetto alla scena resto d’Europa per quanto riguarda musicale elettronica, mentre le nostre determinati fermenti creativi la produzioni nascono sostanzialmente commistione molto peculiare tra vjing come ricerche originarie sul live e istanze politiche delle crew italiane media, sull’esplorazione urbana e sui nella seconda metà degli anni nuovi formati dell’audiovisivo. novanta, la scena Hacktivista Certamente per riuscire a documentata da Tatiana Bazzichelli a sopravvivere credo sia necessario Berlino, la scena rave che in questo collaborare e consorziarsi con altre momento sta accogliendo numerose realtà per sviluppare e rafforzare tribes di transfughi francesi ed inglesi canali distributivi, che per ora mi dimostrano che i fermenti di sembrano piuttosto sporadici e autogestione ed apertura di territori frammentati. liberati in italia conservano una certa consistenza che non sono affatto scontati altrove. D’altra parte, la situazione italiana paga un certo dilettantismo che disperde molti sforzi in una remissività apatica. Credo che sia essenziale rafforzare le relazioni internazionali dando possibilità di crescere alla scena italiana contaminandola con la professionalità raggiunta nelle pratiche artistiche underground dalle . crew nordiche.

47 messaggio analogo al vostro) e distribuirli su DVD possa avere una forza di comunicazione tale da raggiugnere un numero più elevato di persone se non quelle che vengono a vedervi dal vivo? Pensate in altre parole che il DVD possa finalmente essere uno strumento di sensibilizzazione sociale o politica per l’elettronica come lo è stato il cd per . certa musica rock, pop, punk, reagge, ecc…? Marco Mancuso: Che tipo di impegno e investimento richiede aprire una Ogi:no Knauss: Decisamente sì, per label come AVRec?Pensate di poter noi la scommessa è quella di ampliare avere un mercato, in Italia o all’estero? la nicchia delle pratiche live media da un ambito di stretto interesse artistico Ogi:no Knauss: Molto grosso. In e di tecniche d’avanguardia a contesti questo momento siamo molto ampi, difondendo pratiche che preoccupati dalla trappola in cui ci spaziano dall’analisi urbana all’arte siamo infilati, considerato che in pubblica, all’attivismo politico e alle origine non era nostra intenzione pratiche partecipative. Crediamo che i occuparci di editoria, ma essere degli prodotti della nostra etichetta autori! D’altra parte, le risposte possano diventare degli strumenti ottenute alle prime presentazioni del popolari di diffusione dei saperi e progetto sono molto lusinghiere, e riflessione sull’evoluzione del contesto speriamo che i ritorni si facciano che ci circonda. E questo senza sentire, anche per poter continuare a necessariamente rinunciare ad un uso produrre contenuti originali. spinto ed estremo del linguaggio Marco Mancuso: Ogino Knauss è da audiovisivo e del montaggio, un uso sempre impegnato in un discorso di che sia antimimetico, che porti alla messaggio audiovisivo molto chiaro, luce e contesti criticamente la spesso forte e legato ai contesti presenza totalizzante e dissimulata urbani e sociali della realtà che ci delle pratiche di montaggio nella circonda. Pensate che produrre i costruzione della realtà percepita dal vostri lavori (e quelli di altri con un cittadino nel paesaggio globale.

48 49 Luca Tanzini, Musica@colori

Luigi Pagliarini

presentazione dell’opera fatta dallo stesso autore – che considero senza alcun dubbio uno tra i più rappresentativi artisti multimediali ed autori contemporanei del panorama italico è, di per sé, oltre che esaustiva eccezionalmente feconda e, in termini di profilo storico, rara!. Tanzini è un’artista multimediale toscano, da anni presente sulla scena elettronica underground, che ha già avuto modo Le immagini stanno all’occhio come i di rendersi visibile, in Italia e all’estero, suoni stanno all’orecchio…Platone con la famosissima e premiatissima sosteneva che iI mondo fosse performance Universal City, fondata costituito secondo principi musicali e sull’uso del software RandomCinema, la vita intera dell’uomo fosse una creatura dello stesso autore che dominata dall’armonia e dal ritmo. ha varcato, tecnicamente, fisicamente Aristotele scriveva: “Dato che come e concettualmente, non poche alcuni imitano molte cose frontiere. Nel 2004, dopo aver rappresentandole con i colori e con le realizzato L.A.V.A., ovvero figure, mentre altri per mezzo della Loop.Automatic.Video.Audio, Tanzini voce, così, anche per le arti sopra ha iniziato a lavorare a Musica a Colori dette, tutte quante producono che, in questi giorni, presenta in giro l’imitazione nel ritmo, nel discorso e per l’Italia insieme ai Cabernet nell’armonia, e questi o presi Voltaire, in uno spettacolo separatamente o mescolati assieme.” multidisciplinare dirompente, già rappresentato a Pescara, presso Sono sufficienti poche righe di Ecoteca, ed in prossima presentazione per l’ultimo sforzo programmazione anche a Roma, artistico prodotto da Luca Tanzini, Firenze ed altre città. Musica a colori. Del resto, la

50 artistico/scientifiche al contesto audio-visivo odierno. Tra l’altro la poetica sottostante questo genere di produzioni artistiche rappresenta quella che, paragonando i pionieri dell’elettronica a gloriosi navigatori, potrebbe esser considerata l’orsa maggiore, la costellazione guida del far arte multimediale. Difatti, l’agire sull’hardware intercalando l’analogico . con il digitale, com’è realizzato esemplarmente in Musica a Colori, Musica a Colori, tecnicamente al non fa altro che donarci nuove, confine tra robotica ed A.I., colpisce in impreviste ed imprevedibili capacità particolar modo per l’audace ed espressive. Fatto tutt’altro che elegante mix di tecnologia analogica e trascurabile, nel mondo dell’arte con digitale, che permette di realizzare e la “A” maisucola. adattare antiche congetture teoriche

51 Zurigo dell’inizio del secolo scorso: ne recupera l’operatività inserendola in una nuova chiave sociale, che è anche in questo caso – come accadeva per il movimento Dada – urlata polemica nei confronti di un sociale fatto di false figure, che Tanzini si diverte a dissolvere nei propri collage e assemblaggi visivi incuranti delle convenzioni e degli equilibri: in ogni . azione quotidiana lo spirito dell’artista è sinceramente ludico, graffiante e di Luca Tanzini è nato a San Giovanni sconcertante onestà. Valdarno nel 1970. Vive a Siena dal 1995 dove si occupa di progettazione, prototipazione, sviluppo multimediale, videointerattivo, video- www.media.unisi.it/liberarte/musacv. combinatorio, presso il laboratorio html multimediale dell’Università di Siena. Ha rappresentato l’Italia www.media.unisi.it/liberarte/rccv.ht all’esposizione universale di Hannover. ml Le sue sono opere che difficilmente www.media.unisi.it/liberarte/random possono rientrare in schemi e cinema.html preconcetti. “Antiarte”, dice della propria produzione, il che rivela una www.media.unisi.it/liberarte/lavacv.h sincera vena polemica senza tml compromessi. www.cabernetvoltaire.it/ Il suo modo di esprimersi ha molto in comune con l’esperienza del Dada di www.ecoteca.org/

52 Massimo Banzi, Tra Ironia E Narrazione

Teresa De Feo

Un invito. Per un party. A New York. In occasione della nuova collezione donna di quella mattacchiona di Stella McCartney. Ma i mattacchioni sono loro gli interaction designers che giocano con la tecnologia e con la sua capacità di sorprendere senza esplodere. Oppenheimer forse ci rimarrebbe male. Ma loro sono dei pacifisti e la tecnologia la usano con buon senso ed ironia. Allora che cos’è? Arriva un pacco a casa vostra. Lo abbiamo chiesto a Massimo Banzi, Anonimo. E come tutti i pacchi professore di Physical Interaction consegnati direttamente a casa Design all’Istituto di Interaction vostra, e solo per voi, sembrerebbe Design d’Ivrea, progettista del alludere ad un regalo, una sorpresa o “pacco”, ovvero del gadget che ha un invito di uno sconosciuto. O un realizzato in occasione della pacco bomba? Non è un pacco presentazione della nuova collezione bomba, ma come il ticchettio del sportiva Adidas by Stella McCartney. timer degli ordigni ha qualcosa a che “Era semplicemente un oggetto fare con il tempo e con un evento che dotato di un dispositivo che lo deve compiersi. Ma non esplode. rendeva capace, in 11 ore di Ricorda il countdown di capodanno. E’ countdown, di segnalare i dati dorato, e il riferimento a qualcosa di dell’evento in questione ed altri mondano potrebbe essere intuitivo. dettagli fino alla morte della batteria”. Dà degli indizi. Il pacco è capace di darvi dei messaggi e lo fa a intervalli di tempo. Vi tiene sulle spine. Bastardo. Che cos’è? Credo se lo siano chiesto tutti i giornalisti e le personalità della moda a cui è stato recapitato. 500 invii.

53 . parola, in un coinvolgimento multisensoriale dove il testo diventa Immaginiamone già gli sviluppi. Per spazio da visitare, scoprire, inseguire. rimanere sempre nel mondo della moda, degli indizi, della sorpresa e in Beh, oltre che mattacchioni, e dotati merito ai progetti realizzati da Banzi di humour, sono capaci anche di fare andiamo a Firenze. In occasione della poesia questi interaction designers. La fiera Pitti Immagine Uomo, tenuta dal tecnologia, non solo, non esplode, ma 12 al 15 Gennaio a Fortezza da Basso, si fa da parte per evidenziare un Firenze. Banzi e i suoi allievi “contenuto”. Contenuto frivolo, dell’Istituto di Interaction Design di impegnativo o mondano che sia, la Ivrea, in collaborazione con Cliostraat tecnologia sostiene le idee lasciandole Laboratorium, realizzano Cloud libere, ma ben radicate alla possibilità all’interno dell’evento La città della di essere realizzate. Cloud è stata Parola. Cloud è un’installazione progettata da Massimo Banzi, Line interattiva. Si presenta in apparenza Ulrika Christiansen e Stefano Mirti. come una nuvola blu pulsante, ma in Massimo Banzi segue i ragazzi realtà è una struttura composta da un aiutandoli a sviluppare l’aspetto più centinaio di display Lcd sostenuti ed tecnico e spinoso legato all’utilizzo inseriti in involucri trasparenti in Pvc. dell’elettronica nella realizzazione di Ogni singolo display permette la progetti di interaction design, visualizzazione di un testo scorrevole. installazioni e oggetti interattivi. Il visitatore, immerso in questo alone Banzi, al di là dell’insegnamento blu, avrà la sensazione di interagire all’Istituto di Interaction Design di con parole sospese nel vuoto che lo Ivrea, svolge anche lavoro di guideranno nel percorso fino a rivelare consulenza per designers e aziende il senso della narrazione: pensieri, private. concetti curiosità sulla moda e la sua storia. Un gioco fantasmagorico, dove la tecnologia si rende invisibile per www.potemkin.org aprire all’esperienza di navigare la

54 Steve Mann, Incubo O Realta’ Futura?

Simona Brusa

distinguersi inequivocabilmente. Sua la definizione più diffusa di wearable computer come mezzo di potenziamento personale (vedi Steve Mann, Wearable computing as means for personal empowerment saggio presentato nel 1998 all’International Conference on Wearable Computing ICWC-98, Fairfax) e suo il primo esperimento prolungato (da ormai più di 30 anni) di simbiosi con una Potrebbe sembrare un fenomeno da minicamera e un computer che baraccone, un nerd finalmente registra e filtra tutto ciò che vede: il evoluto sino al suo stadio di massima progetto WearComp. Indossando fusione con la macchina, un cyborg WearComp Steve Mann riprende, antesignano di quei esaltati trekkers manipola, seleziona immagini, manda ossessionati dall’idea dei borg. In e-mail, naviga su Internet, scrive testi, qualsiasi modo lo si definisca Steve elabora dati, il tutto in modalità Mann è un uomo che ha, nel suo “always on “, sempre acceso e sempre piccolo, avviato una rivoluzione. addosso. Incubo o realtà prossima Canadese, con un Phd al Mit di Boston futura? Steve Mann è una delle che per molti ha fatto storia, è oggi incarnazioni più attive della ricerca sui docente all’ Università di Toronto e wearable nel mondo. Per il ricercatore ricercatore all’ EyeTap Lab da lui canadese infatti il wearable computer fondato. rappresenta il sogno di una completa sicurezza personale, di una Per chi si interessa di werable connessione alle macchine senza fili, computer è un’icona, una definizione di una perfetta mobilità e libertà, e vivente, un modello osannato o tratteggia la possibilità di una detestato, ma senza dubbio un punto memoria collettiva e di un’intelligenza di partenza da cui evolvere o da cui umanistica condivisa.

55 Sousveillance.

Sousveillance è il contro-altare della sorveglianza “dall’alto” (governativa, terroristica, non autorizzata ecc), Sousveillance crea, attraverso la capacità di WearComp, una comunità di persone che “spiano gli spioni” (watch the watchers), che rovesciano la gerarchia, che contribuiscono a

. un’intelligenza collettiva e a un’info- anarchia, portando un nuovo livello di La sua parola chiave è sinergia. Il trasparenza nel sistema. computer non come tentativo di emulazione dell’intelligenza umana (Artificial Intelligence, AI) ma come una reale estensione di mente e corpo. Un computer non più percepito come un’entità separata ma in combinazione sinergica con l’essere umano, in modo che entrambi possano compiere al meglio le proprie funzioni e capacità. Un legame costante e intimo, un feedback loop che ha come esito molto più della . somma dei fattori coinvolti (uomo- Cyborg, hacker radicale o molto più macchina) e che produce infine una semplicemente controverso vera e propria Intelligenza Umanistica sperimentatore, Steve Mann (Humanistic Intelligence, HI). In ultima rappresenta una delle vie possibili ai istanza un computer che migliora la wearable, quella che esalta ed esplora qualità della vita e che aumenta le le potenzialità dei computer per la nostre esperienze quotidiane. Dal costruzione di una realtà mediata, desiderio di alterare ed estendere la aumentata nelle sue possibilità realtà personale e vissuta mediante funzionali, personali, sociali e l’uso della tecnologia, il progetto di politiche. Chi scrive ne comprende e Steve Mann si è ben presto condivide il fascino, ma pensa che non trasformato nella necessità di capire sia né l’unica né forse la più meglio l’impatto sociale e politico di auspicabile delle vie. Il cyborg e per tale tecnologia; da cui il suo progetto

56 conseguenza il wearable, come sua e a noi piace pensare che non lo siano prima incarnazione, sono un passo solo in termini funzionali ma anche verso la ‘re-invenzione’ della persona espressivi.

57 Le Trasmutazioni Digitali Dei Limiteazero

Tiziana Gemin

esso il sistema percettivo occidentale. Le consuetudini, le relazioni, l’ambiente, il ritmo di vita, i modi di agire, il linguaggio stesso sono irrimediabilmente trasformati; l’impatto storico è stato drastico e le cose non saranno più come prima. Forse il computer è ancora percepito più come uno strumento che come un agente di cambiamento del pensiero, ma è indubbio che si siano estese La tecnologia riveste un ruolo sempre irreversibilmente le sue competenze. più importante nella nostra esistenza. Paul Virilio parla di una nuova ottica, Macchine di ogni genere si sono rese una nuova prospettiva, che di fatto indispensabili nella vita di tutti i giorni, non sappiamo ancora a cosa porterà, alcune con un ruolo banale, altre se a qualcosa di positivo o di negativo; destinate a lasciare un segno e chiama questo fenomeno indelebile nelle nostre esperienze. Il stereorealtà. Il teorico francese dice computer viene sempre meno che l’avvento delle nuove tecnologie e percepito come mera macchina da di una nuova sensibilità metterà computazione, o strumento che l’essere umano di fronte alla necessità sistematizza l’attività produttiva; nel di dover gestire questa duplice realtà, tempo si è trasformata la percezione fisica e virtuale. Le due realtà che abbiamo di esso e l’utilizzo che arriveranno ad avere nella nostra vita facciamo delle sue funzioni. Esso è un peso sempre più comparabile; dal parte integrante di noi, insinuandosi momento che cambia il nostro senso anche all’interno di sfere del tempo e dello spazio, cambierà apparentemente lontane dal suo anche il senso complessivo della campo d’azione, quali quella sociale, realtà. La televisione, il grande artistica, dell’intrattenimento. La medium a larga diffusione precedente computerizzazione ha modificato, in alla rete, questo lo ha dimostrato qualche modo, il sistema sociale e con chiaramente.

58 sostanziale. E’ questo il fondamento dell’aggiornamento dei vecchi in nuovi media.

Lev Manovich, nel libro The Language of New Media tenta un’analisi del fenomeno dei media digitali, e introduce il termine “transcodifica culturale” riferendosi all’unione fra le forme della cultura digitale e la cultura

. tradizionale. La conseguenza del processo di trasformazione, cioè del Il computer ha assunto dunque un processo di transcodifica dei media in ruolo di natura pervasiva, anche nella dati digitali, è che lo stesso oggetto si comunicazione umana. La rivoluzione manifesta sotto due diverse valenze: dei computer ha effetto su tutti gli una culturale/umana, che si rifà alle stadi della comunicazione, in primo nostre categorie di pensiero e una luogo sull’acquisizione, la informatica, costituita da una riga di manipolazione, la memorizzazione, e codice, scritto secondo la logica della la distribuzione di contenuti. E macchina. I nuovi media sono dunque influisce su tutti i tipi di media: testi, costituiti da due livelli, che si immagini fisse, immagini in intrecciano e si influenzano; sono movimento, suoni e costruzioni un’unione ibrida di significati umani e spaziali. Un esempio di ciò può essere informatici. L’influenza di ciascuno dei un sito web: ogni sito consta di due livelli sull’altro è la sostanziale elementi testuali, visivi, sonori, che conseguenza del processo di sono interpretabili a livello di computerizzazione. contenuto secondo la logica umana; ma a livello costitutivo elementare ogni contributo del sito è ugualmente composto e rappresentato da dati digitali, da sequenze di 0 e 1. Il passaggio dall’analogico al digitale prevede la traduzione dei contenuti dei media preesistenti in dati numerici, accessibili attraverso computer: ciò avviene mediante una serie di processi che hanno conseguenze di carattere formale e .

59 Il passaggio da uno stato all’altro è rappresentazione del movimento, del spesso tema centrale nei lavori di passaggio da uno stadio ad un altro, e creatività digitale. Una riflessione non nella forma fisica finale che i dati interessante riguardante il processo di assumono. Talvolta essi cercano di traduzione dei dati mi pare sia quella creare un collegamento fra le presentata, in diverse installazioni e strutture matematiche che sono alla progetti, dal gruppo milanese base della dimensione digitale, e le Limiteazero. leggi della fisica che regolano ciò che noi definiamo come reale. E in questo Limiteazero è prima di tutto un passaggio fra le due dimensioni, progetto. Si pone come un laboratorio operando delle trasformazioni, si di sperimentazione e ricerca sulle possono verificare effetti che nuove tecnologie e i sistemi di riconducono al fenomeno descritto comunicazione ad esse correlati. E’ dal secondo principio della uno studio di architettura e media termodinamica come “entropia”. Cioè, design composto da Paolo Rigamonti spesso in questo passaggio si e Silvio Mondino. La loro attività verificano condizioni non previste, riguarda l’esplorazione dei rapporti reazioni casuali inaspettate, alternativi tra uomo, macchina e dispersioni, e proprio queste ambiente, nel tentativo di stabilire un diventano uno degli elementi approccio emozionale all’ambito interessanti del lavoro di Limiteazero. digitale. Il loro lavoro potrebbe essere definito di creating engeneering, “ingegneria creativa”; usare cioè la tecnologia per scopi altri, magari semplicemente osservandone alcuni aspetti con occhio diverso. Il loro approccio non parte dalla cultura artistica o espressiva, quanto piuttosto dalla scienza e dalle teorie di filosofia della scienza.

Lavorando sul flusso dei dati, essi . utilizzano il codice come materia da modellare, prima che diventi una Ecco alcuni esempi che illustrano la forma riconoscibile a livello traduzione di pacchetti di dati in percettivo-sensibile, cioè quasi formati diversi: sempre una forma visiva o sonora; Min_mod [minimum_module] come se il punto focale stesse nella

60 L’installazione gioca fra dimensione binario, cioè in sequenze di 8 bit digitale e fisica. Si tratta di ciascuna; gli otto canali così ottenuti un’installazione sonora, che crea un vengono quindi passati attraverso ambiente sensibile. Consiste in altrettanti amplificatori, dove quattro laptop che generano quattro verranno individuate le cuspidi, che frequenze pure, all’interno di una rappresentano gli uno, e le stanza. Le informazioni sono quindi depressioni, che invece trasmesse ad amplificatori, che a loro rappresentano gli zeri. Nel momento volta passano i dati a quattro in cui passano questi 1 e 0 la subwoofer. Quattro lastre metalliche, membrana di otto amplificatori si posizionate su ognuno dei subwoofer, muove, creando dei suoni che vibrano, rendendo quindi apprezzabili nascono dalle vibrazioni portate per le vibrazioni degli stessi. I “rumori” così l’appunto dagli 1 e 0 che costituiscono prodotti sono quindi catturati da il codice, gli 8 bit dell’informazione; microfoni che ritrasmettono il suono essi vengono visti come pieni e vuoti, ai computer che visualizzano la forma e generano quindi in qualche modo d’onda sugli schermi. Ovviamente in un’esperienza spaziale. Dal punto di questa fase è possibile che rumori vista grafico questo lavoro utilizza ambientali si mischino al “rumore” solo il minimo indispensabile, per far della vibrazione, “sporcando” in così risaltare l’esperienza su cui si qualche modo l’emissione, e basa: il concetto di otto bit. Non c’è aggiungendo elementi non reinterpretazione in questo lavoro, ciò programmati; la visualizzazione così che si vede è ciò che è: pura ottenuta porta dunque in sé un grado rappresentazione sotto un’altra forma. di entropia, di disturbo, formatosi nel Partendo dal codice Html si può, per passaggio da digitale a fisico e così dire, “suonare un sito”. nuovamente a digitale. The remains of you 8 bits E’ un’installazione interattiva che Il progetto cerca di investigare lavora sulla sintesi di immagini l’interpretazione dei dati Internet in fotografiche. Un contenitore una forma differente, anomala. Si trasparente appeso alla parete ospita inserisce nell’interfaccia un computer dotato di webcam e un dell’installazione l’URL che identifica i sensore di prossimità. La telecamera dati della risorsa che vogliamo riprende costantemente lo spazio utilizzare e che verranno monitorati antistante ad essa. Nel momento in per tutto il processo. L’Html del sito cui il fruitore tocca una bacchetta di scelto viene trasformato in codice metallo posta sulla scatola stessa,

61 viene fermata l’immagine inquadrata ottenuto partendo dalla forma più in quel momento e si dà inizio ad un elementare di un’immagine processo di sintesi della figura bidimensionale, cioè le sue zone di catturata; fino ad arrivare ad una luce e di ombra. definizione elementare dell’immagine stessa, attraverso la presentazione minima dei toni chiari e scuri. www.manovich.net/ Viene quindi creato un modello tridimensionale, che in realtà è stato www.limiteazero.com/

62 Paci Dalo’, Italia Anno Zero

Massimo Schiavoni

progetti on-line. Nel 1993-1995 è vincitore del Premio Berliner Künstlerprogramm des DAAD. Pioniere nell’utilizzo dell’Internet e dell’integrazione tra tecnologie analogiche e digitali, ha realizzato e presentato proprie opere, commissionate da enti radiotelevisivi, musei, festival, in particolare in Italia, Austria e Germania, con lunghe residenze a Berlino e negli USA. Paci Una piccola presentazione di Roberto Dalò ha creato progetti on-line nei Paci Dalò è necessaria per addentrarci quali grande importanza acquista lo dentro il nuovo lavoro, Italia anno sviluppo di una interattività zero, che sarà presentato in prima distribuita. Dalla metà degli anni tedesca al Maerzmusik di Berlino il ottanta ha iniziato a comporre e giorno 8 marzo 2005. dirigere opere radiofoniche quali Niemandsland, Quattro canti sulla L’artista più poliedrico della scena circolarità del tempo, Many Many internazionale ha scritto e diretto tra Voices, Lost Memories. Diverse di Europa, Americhe e Medio Oriente queste produzioni sono state spettacoli teatrali, eventi musicali, presentate dal vivo in teatri e spazi performance e installazioni. Direttore pubblici. Ha creato nel 1991 a Rimini artistico della compagnia Giardini LADA L’Arte dell’Ascolto, il festival Pensili, ha posto al centro della internazionale di radio e Internet. propria attenzione artistica All’interno del festival sono stati l’investigazione del linguaggio, dei realizzati progetti basati sulle sistemi delle telecomunicazioni possibilità del network alcuni dei quali applicati ai processi artistici e delle sono divenuti un riferimento tecnico e nuove tecnologie. Diverse sue opere artistico per successivi progetti sono diventate pezzi radiofonici, internazionali. installazioni interattive suono/video e

63 Rimbaud-Scanner, Richard Dorfmeister…

E i Giardini Pensili? E’ una compagnia basata sulla collaborazione tra artisti, tecnici, teorici. Al centro del lavoro l’investigazione sul teatro, sul linguaggio, sui sistemi della comunicazione applicati ai processi artistici, sulle nuove tecnologie, sulla . relazione tra memoria e modernità. Per definire questa ricerca sono state Dal 1999 creatore e curatore di ITACA: coniate le definizioni: drammaturgia il palcoscenico elettronico del Teatro dei media e teatro dell’ascolto. La di Roma e direttore del settore compagnia, pioniere nell’utilizzo delle Internet & Nuove Tecnologie da lui tecnologie digitali nello spettacolo dal ideato. Dal 2000 é collaboratore di vivo, ha realizzato e presentato dal SPM (Sviluppo Nuovi Prodotti 1985 proprie opere – commissionate Multimediali), struttura di RadioRai da festival, enti radiotelevisivi, musei – diretta da Gianluca Nicoletti. Ha in Europa, Americhe, Medio Oriente presentato dal 1985 nei principali ed in particolare tra Italia, Austria e festival internazionali opere sceniche Germania, con lunghe residenze a e multimediali. Ha lavorato su testi di Berlino e negli USA. Sviluppa Gabriele Frasca, Isabella Bordoni, interfacce e hardware/software dal Ingeborg Bachmann, Walter 1993 a Amsterdam (Steim Foundation) Benjamin, Giorgio Agamben, Marcello e dal 1996 a Linz (FutureLab/Ars Sambati. Ha collaborato con Stalker, Electronica Center). Aree di lavoro: Predrag Matvejevic’, Salvo Cuccia, psicoacustica, robotica, cibernetica, David Moss, Gerfried Stocker, Tullio radiofonia, reti telematiche, Brunone, Kronos Quartet, Horst interazione uomo-macchina, Hörtner, Gabriele Frasca, Giorgio elaborazione in tempo reale di Agamben, Tenores di Bitti, Luigi Lai, E immagine e suono. Può bastare… Zezi, Stefano Scodanibbio, Jon Rose, Vinko Globokar, Terry Riley, Giancarlo Con Italia anno zero la Cardini, Gordon Monahan, Sainkho compositrice/performer Olga Namtchylak, Han Bennink, Joel Rubin, Neuwirth (Klangforum Wien, London Tom Cora, Llorenç Barber, Moni Symphony Orchestra, Ensemble Ovadia, Patrizio Esposito, Oreste Modern, Pierre Boulez ) e il Zevola, Rupert Huber, Robin compositire/performer/regista

64 Roberto Paci Dalò si incontrano sul due autori (impegnati con clarinetto terreno di un progetto particolare e basso, theremin vox, sampler, live innovativo. Progetto che è una sfida, electronics) altri tre musicisti con un basato com’è su testi di tre autori organico (anche questo inusuale) fatto importanti (e ingombranti da un certo di due clarinetti contrabbassi, chitarra punto di vista) come questi. Antonio (elettrica e acustica), elettronica. Gramsci, Giacomo Leopardi, Pier Immaginiamo allora un suono che Paolo Pasolini. Ognuno di loro è un dalla Musica massonica di W.A.Mozart monumento non solo per la cultura si dilata fino alle frontiere del noise. italiana ma anche per quella Tutto questo attorno alle parole dove i internazionale. I due testi sono utilizzati in italiano e compositori/performer si ritrovano tedesco e fanno da filo rosso allo attorno a un progetto insolito: una sviluppo drammatico dell’opera. Il riflessione sull’Italia di oggi e di ieri progetto compositivo tiene anche in con testi presentati in forma di grande considerazione l’immagine e lo concerto scenico da un ensemble di spazio. L’opera vede una scena dove cinque artisti con un organico quanto tavoli, sedie e pochissimi oggetti sono meno particolare: clarinetti creati per definire il luogo fisico contrabbassi, clarinetti bassi, dell’azione scenica, Spazio creato theremin vox, elettronica, chitarra, anche a partire da suggestioni legate sampler. Sorta di noise band dove la ad alcuni dei luoghi abitati dagli autori densa struttura compositiva e dei testi. Luoghi isolati e aperti alla drammaturgica è costruita su parole. natura (come per Leopardi), luoghi claustrofobici (come la cella di Gramsci), luoghi con diverse tipologie (come il viaggio di Pasolini da Bologna a Casarsa per terminare in un Roma in bianco e nero).

A queste riflessioni sullo spazio scenico si aggiunge un lavoro video/cinematografico creato attraverso una doppia proiezione che contiene l’ensemble stesso. Le . immagini video sono in parte basate su materiali di repertorio, in parte Come funziona Italia anno zero? Si girate appositamente per il lavoro e in tratta di un concerto scenico che parte create in diretta durante lo prevede 5 artisti in scena. Insieme ai spettacolo grazie all’utilizzo di diverse

65 telecamere posizionate in scena. Una perlomeno non è più così importante composizione pensata a tutto tondo e il cosidetto “testo originale”. Al che investe qualsiasi parametro contrario, è proprio nella traduzione la dell’opera. Software dedicati possibilità di aprire nuovi orizzonti, consentono l’elaborazione in tempo nuove possibilità espressive al testo reale delle immagini in modo da iniziale in italiano. Non sono previste rendere anche la parte visiva flessibile nell’opera voci del vivo. Tutto il testo è e dinamica in relazione allo sviluppo campionato ed eseguito in diretta al della partitura. La partitura è su più sampler. Così facendo si vuole livelli notando non solamente la “disumanizzare”, de-psicologizzare “musica” ma ogni tipo di informazione queste scritture. Toglierle da un’area sui diversi parametri dello spettacolo (pericolosa dal punto di vista delle come la luce, il video, i movimenti. Il scelte drammaturgiche fatte da lavoro vuole poter creare all’interno di Neuwirth e Paci Dalò) di voce solista una struttura rigorosa e dettagliata, accompagnata da un ensemble. Qui le aree di libertà (o autonomia) nelle parole sono inesorabilmente quale gli interpreti possono intrecciate agli strumenti, alle contribuire con materiali a loro propri immagini, allo spazio. Un unico alla riuscita del progetto nel suo organismo pulsante che nella complesso. E’ per questo che la scansione metrica, sillabica trova il scrittura musicale prevede l’utilizzo di suo motore più potente. Il suono notazione tradizionale e grafica allo complessivo procede su parametri tali stesso tempo. da poter agire concretamente sullo spazio attraverso la fisica stessa del suono. E’ per questo che Italia anno zero prevede l’utilizzo di un impianto suono adeguato di circa 10.000 watt (ma questo è in relazione con gli spazi nei quali l’opera verrà presentata) che attraverso l’impiego di opportuni subwoofer potrà lavorare su frequenze particolarmente gravi e in grado di far risuonare il luogo attraverso le semplici leggi della fisica. . E Leopardi – come anche i suoi Il movimento tra le lingue crea colleghi – a 10.000 watt acquista un’ulteriore possibilità interpretativa possibilità interpretative altre. nella quale non esiste più o

66 Schebrak collaborazione artistica Gabriele Donna Molinari clarinetti Frasca Ernesto Molinari clarinetti collaborazione oggetti di scena Olga Neuwirth theremin vox, Francesco Bocchini elettronica modello scene Stefano Cerulli Roberto Paci Dalò clarinetti, sampler, montaggio film Piero Lassandro elettronica assistente all’animazione Irene Aurora Burkhard Stangl chitarre, elettronica Paci Andrea Clausen voce fotografia e riprese Roberto Paci Dalò, Sandro Lombardi voce Marco Tani, Nicola Vicenti Natalie Cristiani attrice (film) coordinamento di produzione Barbara Lebitsch ideazione / composizione Olga produzione Giardini Pensili & Wien Neuwirth & Roberto Paci Dalò Modern film / luci / oggetti Roberto Paci Dalò in collaborazione con Budapest live video mixing Filippo Giunchedi Autumn Festival, ORF Kunstradio, regìa del suono Oliver Brunbauer Terra Gramsci direttore tecnico / regìa luci Peter con il sostegno di Réseau Varèse e Knögler della Commissione Europea (Cultura organizzazione / tour manager Sabina 2000)

67 Il Tecnoteatro Abita A Cascina

Annamaria Monteverdi

concezione dello spazio per l’azione teatrale (a pianta centrale con quattro schermi avvolgenti che circondano sia il pubblico sia il cybernarratore Giacomo Verde che interagisce grazie al mouse radio con immagini in animazione) e la gestione del suono spazializzato e dunque di qualità immersiva, creato per l’occasione da Lupone con il sistema IMEASY. La novità assoluta rappresentata ZoneGemma, gruppo tecnoteatrale dall’ipertesto drammaturgico messo a fondato dal videomaker e punto con grande abilità (e memoria) tecnoperformer Giacomo Verde, dal letteraria da Balzola, la tecnica drammaturgo e studioso di teatro e affabulatoria di Verde che recupera media Andrea Balzola e dal un’oralità antica aggiornandola ai compositore Mauro Lupone ha da media digitali, l’immagine in Flash Mx quest’anno la residenza produttiva per permettere una navigazione allaCittà del Teatro di Cascina (Pi). La futura anche in Internet, la ricercata direzione artistica di Alessandro atmosfera generale di sinestesia Garzella ha proposto un’ospitalità ovvero come affermava Bill Viola, continuativa che permetta all’equipe “l’inclinazione naturale dei media la sperimentazione dei media digitali moderni”, ma soprattutto il particolare in scena e il confronto con altre realtà reticolo testuale percorso dal pubblico tecnoteatrali italiane e internazionali. secondo un tracciato sempre diverso Il primo risultato di questa joint e che lui stesso può decidere, fanno di venture tra ZoneGemma e Cascina è Storie mandaliche 3.0 il primo e stata la recente produzione della pionieristico esempio italiano di nuova versione di Storie Mandaliche spettacolo interattivo, con denominata per l’occasione 3.0 e che un’interattività non di interfaccia ma ha avuto la collaborazione registica di di creazione complessiva e Fabrizio Cassanelli. soprattutto di relazione. Il rinnovamento riguarda la

68 posto al centro di una pedana mobile circolare, si rivolge al pubblico (assemblea bambina o adulta) guardandolo da vicino, chiedendo conferme alle sue strane storie fatte di immagini e suoni in divenire, raccogliendo opinioni, sussurrando a qualcuno e attendendosi risposte forti e chiare da altri, sfidandolo talvolta in gare di memoria! . La scelta di Flash Mx spesso associata Le storie che hanno un andamento al morphing e al 3D ad opera di Lucia concentrico sono: La pietra, Il corvo, Paolini e degli studenti Riza, Principessa del Sud; Il bambino- dell’Accademia di Carrara per uomo;Il Cane bianco; La Mandorla; l’elaborazione del tratto e L’Ermafrodito. Nella mitologia dell’animazione, conferisce uno stile contemporanea metropolitana di inconfondibile alle storie. La Storie mandaliche labirinti telemativi, rasterizzazione dà alle immagini una biotecnologie, sfide digitali a rischio linea morbida e smussata e l’effetto della vita si uniscono a presagi funesti, complessivo è quello di una ricercata peripezie dal sapore arcano e visite astrattezza del segno-icona del nell’aldilà. Poiché il mandala viene personaggio. Il compositore costruito secondo un percorso elettronico Mauro Lupone ha labirintico e una logica di denotato in maniera significativa il corrispondenze, anche le storie tappeto sonoro di Storie Mandaliche mandaliche si corrispondono, hanno lavorando sulle spettro morfologie: delle inter-connessioni: si può passare non c’è una colonna sonora ma uno da un personaggio ad un altro “stato sonoro” dei personaggi che attraverso i link in base alla scelta del permette di creare un giusto ritmo e pubblico. Ogni percorso è differente una corrispondenza significativa tra anche se il numero dei “possibili parola, immagine e suono. La casa narrativi” pur incredibilmente grande, editrice Nistri-Lischi ha pubblicato il è però finito: 5040, secondo un volume che raccoglie i materiali di calcolo di Antonio Caronia, uno dei lavoro di Storie Mandaliche e le primi spettatori di Storie Mandaliche. esperienze dal 1998 di questo Ma la maggiore diversità da una importante esempio di spettacolo- rappresentazione all’altra è data dalla laboratorio. modalità di narrazione di Verde che

69 Giacomo Verde si sta inoltre diventato installazione interattiva e dedicando anche a nuovo progetto spettacolo sui personaggi della storia artistico transmediale, Eutopie (La e dell’arte che hanno inseguito e nuova tappa di Eutopie approderà al realizzato un sogno (La Rivoluzione Festival Metamorfosi a Cascina, delle orbite, Inconsapevoli macchine giugno 2005). Un lungo processo poetiche). Nasce Cercando Utopie, questo di Eutopie che ha assunto dal (Cascina, 2004) realizzata dentro un 2003 varie “forme” e “formati” sacco nero con webcam da dove tecnoartistici attraversando vari Verde leggeva poesie di Brecht e media: installazioni, video, reading, Marcos mentre passavano sullo vjjing, performance, sito web sul tema schermo videoclip dedicati alla Carta delle nuove eutopie (ovvero luoghi dei diritti umani e ispirati al testo felici). Da un’idea partita all’interno del Diritto al delirio di Edoardo Galeano. corso di Video e Teatro Verde ha in seguito reclutato artisti dell’Accademia di Macerata insieme tecnologici attraverso la grande rete con gli studenti e presentata al del web e mai conosciuti prima, per la pubblico come performance dal titolo nuova tappa di Eutopie all’Arboreto di 5116 Maya, il progetto col tempo è Mondaino diretto da Fabio Biondi.

70 incontra”. Poi tutti al lavoro, chi a leggere il Discorso di Marcos La marcia degli zapatisti verso Città del Messico, chi a mixare immagini facendo vjing, chi a fare le riprese in diretta digitalizzandole in tempo reale sul doppio schermo centrale.

Attenzione, si sta costruendo il futuro! Che è fragile come un guscio d’uovo.

. Le parole di Marcos risuonano nella sala. Arrivano da lontano, il tam tam Parte delle immagini realizzate in telematico ce le porta a noi. Il Chapas quell’occasione sono ora disponibili in è dietro l’angolo anche grazie al web rete per essere utilizzate liberamente con la sua mobilitazione rivoluzionaria in altri ambiti artistici, secondo lo contro la globalizzazione neoliberista. spirito del copy left e della nuova E’ forse questa la nuova eutopia cui licenza del Creative Commons. La guardare? Il mondo visto dalla parte performance Eutopie inizia con gli dei tecnozapatisti? Una chiocciola ci artisti (chi alle macchine chi alle azioni seppellirà? sceniche) dentro i sacchi neri della spazzatura: un po’ pelle di scarabeo, un po’ rifugio di derelitti. La sorpresa è che sono coperti da passamontagna. .www.zonegemma.org Non è la P38 ma l’EZLN! Per chi www.verdegiac.org frequenta i siti di attivismo, una maschera inconfondibile: quella www.eutopie.net indossata dal subcomandante Marcos, “sogno o incubo, dipende da chi mi www.ezln.org

71 Free-form Fabrication

Miriam Petruzzelli

internazionale per la sua famosa libreria a forma di bruco, chiamata “Bookworm” (“Libro-Bruco”), mostrò per la prima volta i risultati di questa sua nuova ricerca nel 2000 con la serie di progetti Not Made by Hand Not Made in China, presentati allo Studio Marconi di Milano, in occasione del Salone del Mobile. All’epoca apparve un episodio isolato e distante da concrete opportunità di diffusione; “Quello che fino a poco tempo fa era oggi le cose sembrano andare in incredibile, è già un fatto acquisito. La modo già molto diverso e non è gente è affascinata e nello stesso escluso che “stampanti tempo inorridita dall’influenza del tridimensionali” possano far parte del computer sul design: è come corredo tecnologico in dotazione alle discutere dell’influenza del telefono future generazioni di progettisti e sulla comunicazione. Sono discussioni creativi. prive di fondamento. Verrà presto il momento in cui un idraulico non avrà più bisogno di andare dal grossista di tubi per comprare un particolare raccordo che gli serve per fare una riparazione: gli basterà scendere nel suo furgone per scaricarlo direttamente dal computer. Non è poi un’idea tanto più fantascientifica del fax”.

. Parola di Ron Arad, il primo designer a utilizzare le tecnologie di Il Rapid prototyping è costituito da prototipazione rapida a fini creativi. una serie di tecniche che, partendo da Arad, forse più conosciuto al pubblico un modello CAD, ricostruiscono degli

72 oggetti utilizzando procedimenti, dal calcolatore che controlla la rapidi, flessibili e altamente macchina di prototipazione, viene automatizzati. Con il rapid sezionato in più piani paralleli che prototyping (RP) un prototipo consentono la ricostruzione industriale può essere realizzato in dell’oggetto. tempi che vanno dalle poche ore a un massimo di alcuni giorni, senza nessun ausilio di attrezzature. Questa tecnica consente di materializzare più velocemente la forma fisica di quanto i progettisti disegnino sul computer, senza dover affrontare i costi e i rischi della realizzazione di un prototipo vero e proprio, ma soprattutto offre la possibilità di realizzare in tempi ridottissimi un prototipo in un’ampia . gamma di materiali, indipendentemente da forma e Dall’idea pionieristica di Charles W. complicazione geometrica. Hull, datata 1982, è nata 3D Systems Diversamente dai sistemi tradizionali Inc., società americana capostipite del che funzionano per sottrazione di settore e, cinque anni più tardi, il materiale da un blocco unico, i sistemi primo apparato per la stereolitografia, di RP costruiscono i prototipi per la SLA-1. Da allora un numero sempre strati, con aggiunte successive di più elevato di progettisti si è materiali. Il primo passo è la accostato al mondo ed al mercato realizzazione del disegno CAD. della Prototipazione Rapida, Successivamente il modello viene favorendone l’evoluzione in termini di elaborato secondo una tecnica diffusione e di prestazioni. Il fascino e standard che porta alla le potenzialità di questa ricerca hanno tassellizzazione (mesh) dell’oggetto, dato impulso allo sviluppo di scomponendo tutti gli strati in una tecnologie analoghe come il selective successione di triangoli, più o meno laser sintering (SLS), il fused fitta a seconda della curvatura della deposition modeling (o FDM), il superficie. Questo processo dà origine laminated object manufacturing ad un file binario di tipo ASCII detto (LOM) e molte altre, che hanno STL (da StereoLithography) che liberato progettisti e aziende dagli successivamente, attraverso onerosi vincoli della produzione un’operazione detta slicing, eseguita aprendo possibilità creative

73 insospettate grazie anche a svanire quindi la figura del modellista programmi sempre più sofisticati di e creatore di prototipi: una figura che modellazione tridimensionale e tradizionalmente partecipa al disegno digitale per realizzare oggetti processo creativo aggiungendo il a partire da una geometria definita proprio tocco personale a quello del elettronicamente senza mai passare designer controllando manualmente attraverso la costruzione manuale, la trasposizione fisica del progetto. Lo diretta, sulla materia. sviluppo di queste applicazioni cresce esponenzialmente in direzione di una La tecnica Rapid Form è ancora produzione sempre più rapida, piuttosto dispendiosa, tuttavia i costi economica e flessibile. I processi di RP sono inferiori a quelli che si , infatti, associati a Internet dovrebbero sostenere se si andasse consentono di trasmettere a distanza da un modellista, che lavora in modo file digitali contenenti i progetti per la sostanzialmente artigianale. Questo produzione ‘on demand’ , in altre passaggio di trascrizione diretta vede parole e–Manufacturing.

74 rapido dei prodotti e delle attrezzature. Tutto ciò apre una prospettiva in cui è possibile concepire cose che in altro modo non sarebbero immaginabili; esattamente come un organismo che si costruisce per stratificazioni successive, questi oggetti incarnano il modello organico della crescita. Siamo ben lontani dai meccanismi di produzione in serie in . cui la macchina stampa migliaia di esemplari tutti uguali, senza nessuna In un certo senso è come se le possibilità di cambiamento in corso macchine di RP funzionassero da d’opera. Si tratta evidentemente di stampanti tridimensionali dei file. tecnologie che prospettano nuovi Certo, sotto l’aspetto più puramente scenari non solo nella realizzazione industriale, queste tecnologie hanno dei modelli, ma anche e forse già cambiato l’organizzazione soprattutto nelle possibilità dell’intero processo produttivo, virtualmente infinite di creazione di tuttavia le potenzialità di generazione forme. della forma sono una questione ancora tutta da definire. Oggi possiamo ritenerci in una fase in cui le tecnologie di RP sono considerate a www.apri-rapid.it/ pieno titolo mezzi per lo sviluppo

75 Digital City (digital Flaneur)

Lorenzo Tripodi

spazio e del tempo in una sorta di presente elettronico, in cui il protocollo d’accesso sostituisce la soglia e la connettività annulla le distanze. Questa visione, lungi dal cancellare la dimensione urbana, sembra in un certo senso portare a compimento la promessa modernista in ogni remoto angolo del pianeta, sembra realizzare l’utopia della città in tutta la sua pienezza. L’esperienza urbana si dimostra sempre di più essere esperienza Con questo articolo apriamo una mediata. Se la visione romantica e sezione di Digimag che vuole moderna dello spazio urbano, quella avventurarsi nell’esplorazione della magnificamente raccontata da città digitale, ovvero di una complessa Baudelaire e Poe, da Benjamin e da serie di aspetti che ricompongono una generazioni di flaneur innamorati dei urbanistica della città dei dati. I marcapiedi delle grandi città, è dispositivi digitali, gli smart mobs, i l’esperienza dei corpi che si sistemi di tracciamento, espandono immergono e si perdono nella folla voluttuosamente un innovativo anonima, è l’attraversamento tra luci e complesso sistema nervoso della ombre delle strade della città città. Lo spazio urbano è ‘innervato’ di labirintica, è il confronto vis a vis nelle dispositivi che rilevano piazze civiche in cui i cittadini si comportamenti umani e li ritrovano a discutere le faccende della trasformano in dati. Questi dati si Polis, oggi l’essenza della vita urbana accumulano caoticamente secondo sembra risiedere soprattutto nella un processo di produzione ridondante connettività, nell’esposizione al e disomogeneo, che tende a costituire vertiginoso scorrere dei flussi di dati, una metacittà di natura semiotica, nell’accessibilità. La nuova visione incrementalmente più rilevante nel urbana della città globale è quadro dell’affermarsi della ‘società contraddistinta dalla contrazione dello dell’informazione’. Dati che a loro

76 volta influenzano l’agire dei corpi in dislocazione delle forze produttive e maniera sostanziale. della natura fisica dei rapporti di potere da cui tale produzione spaziale derivava, oggigiorno un salto paradigmatico ha trasformato il concetto stesso di produzione. Le città nell’era dell’economia simbolica producono principalmente valori slegati dall’esistenza di oggetti materiali, non più metafore di beni esistenti, ma prodotti di comportamenti sociali. I nodi simbolici, gli attrattori di un sistema . reticolare dotato di una altissima La maniera di interagire, di fluidità, diventano il cuore in cui posizionarsi all’interno del sistema risiede il potenziale produttivo sociale è fortemente rinnovata dell’organismo urbano. La produzione dall’esplosione dei nuovi dispositivi a di immagine diventa il cuore della disposizione dell’individuo. Il concetto crescita della città. Il marketing stesso di spazio pubblico è rinnovato urbano è momento essenziale di tale radicalmente dai telefoni cellulari e processo, in cui si costruisce un dai sistemi di sorveglianza. La immagine seducente, una visione possibilità di agire nell’anonimato, e futura convincente, dal cui successo e secondo multiple identità, la mobilità capacità di attrarre capitali, creativi e esasperata, e la flessibilità del consumatori dipenderà la mercato, moltiplicano la possibilità di realizzazione delle strutture materiali. ciasciuno di noi di costruirsi delle personalità riconosciute a livello sociale, allo stesso tempo in cui si rinnovano e ridefiniscono i concetto di comunità e di località. Frammentazione, disorientamento e desiderio di ricomposizione contraddistinguono l’esperienza del cittadino globale.

Se l’urbanistica moderna è stata . sostanzialmente il disegno della

77 Da queste considerazioni prendiamo nelle mani di corporations e spunto per avventurarci, novelli istituzioni. Collaborative mapping ed flaneurs digitali, nella esplorazione interactive art, ICT e digital delle rappresentazioni digitali urbane: storytelling, esplorazioni dall’affinamento di strumenti di psicogeografiche e hacktivism, sono orientamento nel nuovo universo nomi che inventano nuove pratiche di frammentato alla ricerca di mezzi per esplorazione dei territori virtuali. ricreare località a disposizione delle comunità insorgenti, dalla Dal mondo della ricerca sociale alla riappropriazione di tecnologie di produzione artistica, dall’attivismo rappresentazione di uso comunitario, politico alla ricerca di mercato, cresce alla difesa dai rischi totalitari prodotti l’urgenza manifesta di cartografare i dalla concentrazione di tali tecnologie territori a venire dell’universo digitale.

78 Internet Humor, Come Ripensare L’umorismo

Gigi Ghezzi

e l’antropologia della seconda. I risultati di queste ricerche mettono in evidenza diversi usi e funzioni della comunicazione umoristica: dalla volontà di imporre la propria personalità (superiorità) alla funzione di sollievo (barzellette su personaggi non esistiti), dalla reazione all’assurdità della vita ad un tentativo di rottura della monotonia quotidiana. Va segnalata per la sua originalità e Se lo humor fosse volatile, lo fecondità di ricerca, l’interpretazione respireremmo quasi in ogni ambiente dell’umorismo di Freud in rapporto umano. Si può dire lo stesso anche per all’inconscio: secondo Freud lo humor lo spazio Internet? Due anni fa, Owen avrebbe caratteri di somiglianza con il H. Lynch ha proposto uno studio sogno perché come esso sistematico sulla comunicazione permetterebbe di far emergere idee umoristica (Humorous proibite. Communication: Finding a Place for Humor in Communication Research, Tornando a noi, quali di queste Novembre 2002, Communication funzioni soddisfa lo humor in Internet? Theory). Partendo dallo stato dell’arte A mio avviso tutte, con alcune degli studi sull’umorismo, ha peculiarità dovute alla potenza elaborato alcuni modelli di ricombinante del mezzo. Innanzitutto comunicazione umoristica che lo humor in Internet è contraddistinto integravano i risultati delle discipline sia da un carattere “identitario” (serve fino a quel momento coinvolte. Lo a consolidare e a circoscrivere un humor ha infatti una dimensione gruppo), sia da un carattere individuale e una sociale. La differenziante (serve a superare delle psicanalisi, la psicologia e gli studi di barriere sociali che solitamente sono critica letteraria si occupano etnografiche, nazionali e sessuali). In prevalentemente della prima Internet troviamo sia diverse forme di dimensione, la sociologia, l’etnografia resistenza classiche, come la satira o

79 innovative ed articolate o come le persone oltre la vita davanti allo operazioni di RTMark, sia di rottura schermo. Dobbiamo aggiungere che, della monotonia quotidiana, ad fedele al carattere intertestuale del esempio le presentazioni in power- mezzo, lo humor di Internet permette point (spesso banali e fastidiose) che di creare comunità allargate di circolano in ogni ufficio tramite anelli telespettatori e radioascoltatori che di catene sempre più allungate. criticano programmi e personaggi televisivi che altrimenti passerebbero solo come modelli di successo e le cui critiche rimarrebbero nelle comunità più prossime dei telespettatori (famiglia, amici, associazioni locali).

Tuttavia esiste uno humor specifico di Internet. Come si afferma in Wikipedia, lo Internet-Humor sarebbe uno humor senza proprietario (al contrario dello humor in Internet . appunto, quello di vignettisti, comici di professione o qualsiasi humor Poiché lo humor è contraddistinto da protetto da copyright). L’anonimato in un carattere di ubiquità, il mezzo Internet è una rivisitazione telematica Internet stesso non poteva sottrarsi a dei livelli anonimi che, grazie però allo giochi riguardanti sia il suo linguaggio, spirito collaborativo del medium, può sia le sue caratteristiche. Inoltre, come crescere continuamente, in creatività, nelle dinamiche di relazioni di gruppo, in ferocia (spesso suffragando lo humor ha svolto una funzione di stereotipi latenti e manifesti nella accettazione del mezzo stesso. La società)…ed efficacia, fino a quando popolarità di Internet è dovuta anche non interverrano meccanismi agli innumerevoli siti di barzellette o regolatori legislativi simili a quelli scherzi che popolano i discorsi delle applicati alla stampa.

80 Fishouse, La Web Art E I Committenti

Gianluca Del Gobbo

sento anche io, nel mio piccolo chiamato in causa. Negli anni passati si è avuta un’esplosione della web art, intesa come arte fine a se stessa che, come tutte le cose che bruciano in fretta… non è durata molto, questo a mio avviso per la mancanza di “interesse” da parte dell’arte stessa. Ho messo tra virgolette interesse perchè può avere un duplice significato: interesse artistico e/o Dal 1999 ad oggi abbiamo visto grandi interesse economico. Purtroppo produzioni ricche di contenuti e ambedue questi aspetti non possono arricchite da tecniche progettuali e viaggiare in maniera disgiunta. Infatti realizzative che lasciavano sempre per poter esprimere la propria arte in stupiti anche noi “intenditori”. Ancora maniera profonda bisogna dedicare oggi è bello trovare nuove produzioni molto tempo alle sperimentazioni nel nostro perderci nella rete, ma personali e finalizzarle in opere; per il perchè spesso progetti, secondo me, caso web art, nella sua più pura epocali hanno vissuto periodi anche espressione questo non è stato lunghi di gloria ma che poi a distanza possibile. Mi piace pensare però, di 2-3 anni, eccetto rari casi, non almeno questo vale nel mio caso, che hanno avuto un seguito, cito ad le esperienze maturate nel corso degli esempio Simian, Combine, come anni di sperimentazione mi servano anche lo stesso Praystation. per fornire un servizio ai miei clienti. Fishouse sviuppa progetti dove la Proviamo a capirene il perchè con uno componente artistico/creativa ha una dei protagonisti Alessandro Orlandi importanza basilare. Ha un approccio che con la sua Fishouse – completamente diverso dalla comune www.fishouse.net forse ha trovato la web agency, questo perchè non mi soluzione: sono mai sentito e non mi sentirò mai un web designer. Alessandro Orlandi: Diciamo che mi

81 meglio l’azienda. Non esiste un progetto tipo per Fishouse ma esiste un cliente tipo il cliente esigente, che si fida e vuole avere il massimo.

Del Gobbo: La generale cresita culturale dell’utente medio permette ad alcune aziende lungimiranti di affidare la propria presenza in rete ad un’artista?

. Orlandi: Non sta a me giudicare se Gianluca Del Gobbo: Come descrivi sono un’artista, io mi ritengo un Fishouse? direttore creativo che lavora in ambito new media (almeno per il momento). Orlandi: Fishouse è il primo caso di Non esistono classificazioni a mio allucinazione consapevole e avviso, il mondo della comunicazione autoindotta che nasce per volontà di è contaminato e Fishouse è Alessandro Orlandi: lungo il tragitto di radioattiva! questo viaggio trascendentale nelle sue paure e speranze è riuscito a Del Gobbo: Facci qualche esempio di risucchiare nel vortice l’inconsapevole produzioni che rappresentano per te Matteo Giuricin. Nella realtà terrena delle produzioni artistiche pure dei fatti Fishouse è una struttura sebbene legate a brand commerciali. flessibile che si adatta alle esigenze di Orlandi: Boula Burton – progetto coinvolgendo di volta in www.boulaburton.com. Boula è il volta i professionisti di settore più cane mascotte di Zanon & Partners. indicati. No roles, no rules. Abbiamo colto l’occasione di pubblicare 25 anni di loghi realizzati Del Gobbo: Quando per noi un dall’agenzia per prendere e per progetto è “ok”? prenderci in giro. Nel mondo della comunicazione dove tanti art director Orlandi: Un progetto per Fishouse lavorano da cani, ecco a voi il primo “funziona” quando tutti gli elementi cane che lavora da art director. che lo compongono vengono elaborati in maniera coinvolgente e Zoogami – www.zoogami.net è la fortemente creativa cercando di confusione creativa, è un website sviluppare, insieme al cliente, un sperimentale con l’obiettivo di creare concept che possa rappresentare al aspettativa, attenzione e interesse, in

82 maniera caotica, sul nuovo brand che web_art? nascerà. E’ un progetto creativo completamente aperto a qualunque Orlandi: Io il futuro della web art l’ho tipo di evoluzione. già trovato. La differenza è come quella tra un designer ed un artista Zanon & partners – www.zan-on.com puro. Purtroppo esiste il concetto, che è una società cui Fishouse fa per altro sta cambiando, che il riferimento per le produzioni in designer, producendo in serie la ambito pubblicitario off-line e di propria opera, non è da considerarsi comunicazione aziendale. Abbiamo artista. Il designer è a mio avviso un realizzato un portfolio con un impact artista completo che sa mediare la originale che allo stesso tempo propria arte con concetti di rispecchiasse la “storicità” dell’azienda produzione in serie e usabilità. Quindi e la forte vena creativa che l’ha io metto a disposizione la mia visione sempre contraddistinta. di un brand ad un committente, e solitamente, quello che ne risulta è un Del Gobbo: Cosa fanno le istituzioni? approccio che talvolta può coincidere con la web art, ma che nella maggior Orlandi: Non credo nelle istituzioni e aprte dei casi è comunque di non credo, ne desidero che facciano intrattenimento. Vi lascio con una nulla per me. domanda: “Quale è la differenza tra Del Gobbo: Quale futuro per la Boula Burton e Zoogami e quella che viene considerata webart oggi?”.

83 Deliriouniversale.com, Il Sito Dei Sogni

Gianluca Del Gobbo

Deliriouniversale infatti non ha bisogno di organizzare i contenuti e soprattutto di riorganizzarli quando nascono idee nuove, non ha bisogno di rifiniture, di definizione di standard, non bisogna ricordarsi che font si deve usare, che colori, che lingua, che dimensione hanno le immagini, che cosa si puo scrivere su un blog e cosa no. L’utente non è escluso dal “vorrei ma non posso” che colpisce noi Deliriouniversale.com, difficile anche possessori di siti internet, affibbiargli l’etichetta di web arte, Deliriouniversale è il sito in cui tutti forse è semplicemente il sito che vorrebbero perdersi se ne avessero il ognuno di noi vorrebbe poter avere. tempo ma questo tempo prima o poi Nasce a Roma, da un gruppo di si trova… persone che ruotano intorno ai tre Diifficile spiegare cosa contiene fedelissimi Nikky, DrDoom e Chiba ma Deliriouniversale.com, soprattutto nessuno si puo sentire escluso a priori, considerando che quello di si parlo in anche chi non lo conosce. ambito webart e web design è Deliriouniversale.com ha tutte le sempre immediatamente visibile da caratteristiche necessarie che chi naviga semplicemente un sito o un dovrebbe possedere un sito ideale, la progetto sul web. Entrare in possibilità di agguingere contenuti, di Deliriouniversale.com è come entrare dare informazioni, di far vedere cosa si nella vita? Casa? Corpo? Cuore? Blog, fa e cosa piace, di offrire servizi, di far progetti, appunti, ospiti, idee ma nascere contatti, di creare una anche produzioni, ovviamente community, ma soprattutto toglie al superflue talmente superflue, che concetto sito internet tutto quello che hanno dato vita anche a un vero e non piace a nessuno fare. proprio progetto, www.superfluo.biz.

84 per essere comprate ma impossibili da essere pensate per le nostre affaticate menti contorte. Come non voler possedere un Merdanello o una Conserva di Chiba per riempire un po i nostri frigo vuoti. Non si può fare a meno di intrecciarsi nella vita di Jemma Temp, dal suo blog si scopre l’anima di DU che alcune volte vorremmo fosse la nostra, altre . assolutamente no.

Tantissimi sono i progetti presenti in Più difficile scovare DrDoom, ma lui questo sito: Curiosity Kill The Cat, c’è sempre, pigro ma non abbastanza Papapoll, Qsushi, Kenzo, Mikki, per non sfogare la sua personalità su LoveLab, Bond, Elettrotarokkati, Real DU e per dire no alle idee della family. Prayer, Otto Mondo, Scontent Sì perche è lui che sta nella stanza dei Manager, Satana, Power Puff Girls, Da bottoni. Tanti sono i progetti quindi e dove DGT, Sangre Natale, Ecco i nostri non tutti vivono di solo web, ma neuroni, Hello Nikki, Ciccio Dj, Bithces cambia poco. Feste, mostre, vjset, Country, Train Spotting, solo per cirne attivismo, workshop, lotta nel fango, alcuni. supermercati, teatro, discariche, riciclaggio, installazioni…eppure, noi, Poi ci sono le cose di Chiba incredibili non vorremmo mai avere un sito cosi. e geniali alcune volte troppo semplici

85 Machines Will Eat Itself!

Tatiana Bazzichelli

commerciali, interessi e account e- mail; questa azione, dà vita a un software che comincia a viaggiare nel net, collezionando informazioni e dati e lasciandoli a sua volta, lavorando sui cookies e su altri piccoli elementi di “spionaggio” che fanno meno sicura la nostra permanenza online. Naturalmente i dati rilevati dai sistemi di monitoraggio dei siti commerciali non sono propri di un individuo, ma Presente al festival Transmediale, il del bot ingannatorio, parte di una progetto Superbot.tk realizzato dal comunità di che ha oggi raggiunto il tedesco Franz Alken (Lipsia), porta numero di 2217 entità virtuali. direttamente, senza mezzi termini, all’attuale tematica della privacy e del controllo operato dalle multinazionali nel campo della giocosità virtuale. Ma nello stesso tempo il progetto va sicuramente oltre, dato che non rappresenta una semplice piattaforma in cui costruire il proprio avatar, come tanti progetti colonna sonora degli anni novanta.

. Superbot.tk si propone di ridurre metodicamente l’importanza del Si può tranquillamente entrarne a fare collezionamento di dati personali da parte costruendo il proprio avatar parte delle companies, rispondendo animati dall’idea “Let others be direttamente con gli stessi mezzi. subversive for you!”. Naturalmente le Infatti, offre la possibilità di creare un creature di Superbot.tk sono state proprio “bot” (robot virtuale) con tanto programmate per cercare di dati personali, abitudini, preferenze permanentemente occasioni per

86 “essere notate” e dare la prova della Prossimo evento che ha come tema loro presenza nei database delle centrale i bots è il festival ArtBots, companies. Nel proprio account e- organizzato annualmente per “i robot mail che può essere creato, i ricordi di di talento” (è detto infatti The Robot viaggio sono ovviamente le quantità Talent Show). L’edizione precedente è di spam che il piccolo bot riesce a stata a New York, mentre quest’anno catalizzare, facendo per una volta si svolgerà a Dublino dal 15 al 17 luglio. lavorare le multinazionali per noi. Nel sito si trova il call for work e si L’ultima apparizione di Superbot.tk è accettano progetti fino al 1 aprile. stata al Systemstörungen, organizzato Organizzato da Douglas Repetto dall’Edith Russ Haus für Medienkunst, (Columbia University Computer Music ad Oldenburg dal 24.09.04 al 09.01.05, Center), Michael John Gorman (The evento basato sull’idea che anche i più Ark), and Marie Redmond (Trinity sicuri sistemi non sono intoccabili e College Computer Science), ArtBots è sulle possibilità creative della loro un’art exhibition sulla robotic art e “distruzione”, attarverso la sull’arte di costruire robot. Questi, nel sperimentazione artistica. numero di 20, possono dimostrare il loro “talento” durante l’evento che prevede una premiazione con Awards.

www.superbot.tk

www.artbots.org/2005/

www.oldenburg.de/edith-russ-haus/ english/system.html

.

87 Creative Commons

Maria Molinari

che libera debba essere la conoscenza è stato ribadito anche in rete da chi però alle proteste preferisce le proposte. Pare che riscuotano meno critiche e più consensi. Stiamo parlando, in particolare, di due iniziative, Scarichiamoli! (www.creativecommons.it/main.php? page=scarichiamoli) e Libera Cultura, Libera Conoscenza (www.liberacultura.it), collegate Far circolare idee, trasmettere sapere entrambe alla Comunità e alle licenze e conoscenza, donare cultura. Ecco Creative Commons [CC]. cosa chiedono autori e artisti stanchi Share what you want, keep what you di subire le imposizioni del mercato e want. Condividi quello che vuoi, tieni le restrizioni del diritto d’autore, per te ciò che vuoi. Questa è la nonchè attivisti politici e sociali filosofia delle licenze CC in base alle desiderosi di promuovere nuove quali gli autori di opere dell’ingegno forme di partecipazione. A partire da rinunciano all’esercizio esclusivo di novembre 2004 e durante tutte le alcuni diritti, mentre i fruitori delle festività natalizie c’è chi infatti ha stesse godono di maggiori libertà. denunciato con forza ma Rilasciate in USA nel Dicembre 2002 pacificamente il caro prezzi della dall’omonimo organismo no profit conoscenza protestando contro il fondato e diretto da Lawrence Lessig, copyright e la SIAE. San Precario, autore di “Cultura Libera”,** in Italia vestito da Babbo Natale, ha distribuito sono state lanciate ufficialmente il 16 gratuitamente in varie parti d’Italia dicembre scorso grazie all’operato di libri in formato digitale o fotocopiati, iCommons Italy e delle Affiliate DVD e CD svincolati dalla SIAE, Institutions Italiane. Durante la masterizzati, persino scaricati da presentazione, ai promotori è stato internet.* chiesto di collaborare alla stesura di un disegno di legge basato sul Che la cultura debba essere libera e principio che “ciò che è finanziato con

88 denaro pubblico deve essere di lungo il “sentiero di mezzo”, dominio pubblico”. un’espressione attribuita alle licenze CC da Scientific American di Di qui una proposta e un appello di febbraio,**** e che secondo la CC: realizzare un portale finanziato tradizione buddhista – divertente dallo stato che valorizzi e diffonda ricordarlo – è uno stato di pace l’arte, la cultura, il sapere di pubblico assoluta, di completa libertà da dominio e la cui parola d’ordine sia posizioni estreme; soprattutto, appunto “Scarichiamoli!”, coinvolgere “conduce all’abbandono di tutte le in questa iniziativa istituzioni, visioni errate”. associazioni, fondazioni, università e “gruppi della cultura e della condivisione del sapere, affinché tutti insieme si lavori al nuovo ambizioso e * News CopyDown: 28.12.04 – per molti versi esaltante progett”o. Le copydown2.inventati.org opere di dominio pubblico, quelle che cioè possono essere riprodotte, sono ** Il testo è disponibile online in lingua tantissime e basterebbe poco per originale a questo indirizzo: cyberlaw- metterle a disposizione di tutti su temp.stanford.edu/freeculture.pdf Internet. Mentre c’è chi ancora progetta di farlo e attende risposte *** “I diritti esclusivi relativi ad istituzionali, su www.liberacultura.it, un’opera dell’ingegno si estinguano che ha avviato il progetto “Libera nel momento in cui l’opera viene Cultura, Libera Conoscenza”, è prodotta/riprodotta grazie ad un possibile scaricare legalmente alcuni finanziamento pubblico”; “un’opera è volumi rilasciati sotto licenze libere e da considerarsi prodotta/riprodotta già . grazie ad un finanziamento pubblico se in assenza dell’apporto pubblicati in formato cartaceo da dell’amministrazione non sia possibile Stampa Alternativa. Lo scopo è dare produrla o riprodurla”. vita ad una vera e propria collana online composta da “materiale italiano www.creativecommons.it/main.php? inedito, testi di editori e provenienza page=scarichiamoli diversa, traduzioni di testi stranieri già diffusi con licenze analoghe”, ma **** Scientific American: anche fornire notizie e aggiornamenti www.sciam.com continui su simili iniziative a livello globale. Il futuro pare che stia www.liberacultura.it – news 6 andando davvero “Oltre la grande ©”, febbraio 2005.

89 90 I.k.u, L’erotic Blade Runner

Tatiana Bazzichelli

Blade Runner finisce, all’interno di un ascensore in cui la prima donna reyko scatena il suo piacere. A differenza del film di Scott, qui non c’è amore, ma solo sesso, frase che accompagna parecchie scene del SF-movie (“it wasn’t love, it was sex”).

Il film sperimentale giapponese I.K.U. diretto da Shu Lea Cheang, media artist e film-maker nata a Taiwan (ora di passaggio a Berlino), è stato realizzato nel 2000 e prodotto dalla Uplink Co. di Tokyo. I.K.U è stato premiato al Sundance Film Festival . dello stesso anno ed è stato proiettato in molte occasioni, come all’evento Come gran parte dei film porno, la City of Women nel settembre-ottobre trama è molto semplice e immediata: 2004 nella città di Ljubljana. la GENOM Corporation sta immettendo nel mercato dei chip che Dalla visione di I.K.U. si è subito trasmettono dati erotici agli proiettati in una realtà nipponico- utilizzatori, che possono raggiungere erotico-visionaria che ricorda le intense forme di piacere senza alcun atmosfere di Blade Runner di Ridley contatto fisico, accedendo a livello Scott, ma che le trasporta in un neuronale all’I.K.U. Server attraverso universo psichedelico liquido in cui le un Net Glass Phone. Per collezionare i protagoniste sono sette avatar-eroine. biodata necessari a riempire la Queste, chiamate I.K.U. Coders, sono memoria dei chip, la Corporation delle replicanti reyko agenti della produce sette donne-avatar, che GENOM Corporation. Il film inizia dove insaziabili di piacere, agiscono come

91 dei virus nei corpi delle persone con ha la sensazione di navigare in rete, cui hanno rapporti e ne catturano per le atmosfere liquide in cui si viene emozioni da rivendere. Le donne immessi e per la continua presenza di reyko possono mutare conformazione suoni elettronici e schermate a seconda delle preferenze e desideri fluorescenti. Il film è stato girato con di chiunque, siano essi uomini, donne una semplice videocamera e trattato o transgender. al computer per realizzare gli effetti digitali, con un forte carattere I.K.U.è un film prodotto per la internet sperimentale e amatoriale. Al di là generation, che si interroga sulla della trama fantascientifica, la possibilità di un futuro in cui anche la caratteristica interessante di I.K.U. sta fruizione del piacere sarà governata proprio nel suo essere un porno- da grandi multinazionali e in cui gli movie, ma pensato da una donna non uomini perderanno l’abitudine del unicamente per soddisfare il piacere contatto fisico. Dalla visione del film, di una “categoria maschile” che nella altamente immersivo e catturante, si realtà poco esiste.

92 film è stato mostrato al Sundance Film Festival e in più di altri venti festival internazionali, raggiungendo l’appellativo di essere un “Pussy point of view”, mostrando la pornografia attraverso gli occhi di una donna. Il film è un valido esempio di come la donna può affermare il proprio punto di vista non lottando oppositivamente contro un potere cristallizzante, . contribuendo a realizzare nuovi dualismi, ma entrando direttamente Nel film trovano spazio donne, nel sistema di produzione tecnologica uomini, esseri fluidi e ibridi, per una per inserirvi il chaos dall’interno. magica overdose di piacere spesso poco realistica che non vuole vittimizzare nessuno di essi. Ogni sequenza è come un frammento di www.i-k-u.com digital art, i personaggi sembrano www.cityofwomen-a.si essere usciti da un libro di comics. Il

93 Link index

Wimp…e Il Desktop Da’ Spettacolo http://www.wimp.ru http://www.easylife.org/desktop

Gamescenes, La Software Art A Torino http://martinlechevallier.free.fr/

Gilgamesh, Bastian Arler Bill Viola Esplora Le Nostre Passioni Giappone E World Pop, Yoshio Machida http://www.amorfon.com http://www.risonanza-magnetica.com/label.php?id=097

To Reboot, Far Ripartire Il Sistema http://www.reboot.fm/

Recensioni, David Sylvian / Agf_delay / Apparat http://www.agfdelay.com/%20 http://www.poemproducer.com http://www.agfproducktion.com/ http://www.shitkatapult.com%20 http://www.apparat.net%20 http://www.giannanannini.com

Adventures In Acid Land Tatiana, Manipolatore Di Immagini Ape 5 E Micky Ry ^vrec, Nuove Produzioni Audiovisive Luca Tanzini, Musica@colori

94 http://www.media.unisi.it/liberarte/musacv.html http://www.media.unisi.it/liberarte/rccv.html%22 http://www.media.unisi.it/liberarte/randomcinema.html http://www.media.unisi.it/liberarte/lavacv.html http://www.cabernetvoltaire.it/ http://www.ecoteca.org/

Massimo Banzi, Tra Ironia E Narrazione http://www.potemkin.org

Steve Mann, Incubo O Realta’ Futura? Le Trasmutazioni Digitali Dei Limiteazero http://www.manovich.net/ http://www.limiteazero.com/

Paci Dalo’, Italia Anno Zero Il Tecnoteatro Abita A Cascina http://www.zonegemma.org http://www.verdegiac.org http://www.eutopie.net http://www.ezln.org

Free-form Fabrication http://www.apri-rapid.it/%20

Digital City (digital Flaneur) Internet Humor, Come Ripensare L’umorismo Fishouse, La Web Art E I Committenti Deliriouniversale.com, Il Sito Dei Sogni Machines Will Eat Itself!

95 http://www.superbot.tk http://www.artbots.org/2005/ http://www.oldenburg.de/edith-russ-haus/english/system.html

Creative Commons I.k.u, L’erotic Blade Runner http://www.i-k-u.com http://www.cityofwomen-a.si

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