“Perché Sono Un Genio!” Donne Inventrici Tra ‘800 E ‘900
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Archivio Centrale dello Stato “Perché sono un genio!” Donne inventrici tra ‘800 e ‘900 mostra storico-documentaria Roma, settembre-ottobre 2020 a cura di Emanuela Fiorletta L'Archivio Centrale dello Stato L'ACS conserva la documenta- è un istituto del Ministero per i zione storica degli organi cen- Beni e le Attività Culturali e per trali dello Stato, la Raccolta il Turismo, dotato di autonomia degli originali delle leggi e dei speciale. Nasce nel 1875 come decreti, tra cui uno dei tre ori- Archivio del Regno con lo scopo ginali della Costituzione della di conservare la documenta- Repubblica italiana, archivi di zione prodotta dalle ammini- enti pubblici di rilievo nazionale, strazioni centrali dello Stato archivi di personalità della poli- unitario, condividendo inizial- tica, della cultura, dell'architet- mente la sede con l'Archivio di tura e dell'arte. Attualmente il Stato di Roma. patrimonio documentario è di Nel 1953 assume l'attuale de- 160 km lineari di documenta- nominazione e ne viene dispo- zione, in continuo incremento. sto il trasferimento nella sede La biblioteca conserva circa attuale, operativa dal 1960. 200.000 unità librarie. ACS - Piazzale degli archivi, 27 - Roma Eur - [email protected] - www.acs.beniculturali.it Archivio Centrale dello Stato “Perché sono un genio!” Donne inventrici tra ‘800 e ‘900 a cura di Emanuela Fiorletta con la collaborazione di Raffaella Barbacini, Giuseppina Calcara, Antonio D’Antino Settevendemmie, Roberto De Rose, Mirco Modolo e studenti del Liceo Classico e Scientifico Socrate (nel quadro dei PCTO 2020) per le ricerche, Paolo Audino e Alessandro Marinelli per le riproduzioni Abbreviazioni ACS = Archivio Centrale dello Stato UIBM = Ufficio Italiano Brevetti e CNR = Consiglio Nazionale delle Marchi Ricerche DG = Direzione Generale MICA = Ministero dell’Industria, del Coll. = Collezione Commercio e dell’Artigianato Pos. = Posizione Il 4 gennaio 2020 moriva, all’età di 92 anni, Lorenza Mazzetti (1927-2020), re- gista, scrittrice e pittrice, che negli anni ‘50 rivoluzionò il cinema inglese e fu la fondatrice del Free Cinema. Di lei, nel fondo della Direzione Cinema del Mini- stero del Turismo e dello Spettacolo si conserva il copione di un suo film del 1959, I cattivi vanno in Paradiso. “Per- ché sono un genio!” sono parole di Lo- renza Mazzetti tratte dall’omonimo do- cumentario dedicatole da Steve Della Casa e Francesco Frisari nel 2016. Di Mazzetti non si è sentito molto parlare. Da qui l’idea di assumerla a simbolo di una mostra che restituisse voce, spazio, corpo alla creatività e all’inventività delle donne, troppo facilmente dimenticata nelle narrazioni, e invece fortemente pre- sente nelle carte d’archivio, e quindi nella storia del Paese di cui quelle carte sono la sedimentazione documentaria. L’Archivio Centrale dello Stato conserva un patrimonio inestimabile, di rilevante consistenza e varietà. Oltre agli archivi storici degli organi centrali dello Stato unitario e di enti pubblici di rilievo nazio- nale, conserva gli archivi di 250 perso- nalità della politica, della cultura, dell’ar- chitettura e dell’arte. In questo insieme di 160 km lineari di carte, le testimonianze dell’attività politica, sociale, culturale, artistica, scientifica, tecnica delle donne sono innumerevoli e ancora in grandis- sima parte da esplorare e valorizzare. La mostra “Perché sono un genio!”, in- tende proporre una prima esplorazione sulle tracce documentarie della creatività femminile, soprattutto in fondi archivi- stici ancora non abbastanza studiati da questa angolazione. La ricerca si è concentrata in particolare sulle serie di Marchi, Modelli e Invenzioni dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, che conserva circa 1.850.000 fascicoli ver- sati dal Ministero dell’Industria, del Com- mercio e dell’Artigianato, e che coprono il periodo che va dal 1855 al 1986. Un fondo immenso, con strumenti di ricerca ancora parziali e non del tutto agili, ma che mostra inequivocabilmente la forte presenza delle donne sia nella storia del progresso tecnico che nell’evoluzione del made in Italy, del gusto, del costume. Le donne depositano presso l’UIBM, per la registrazione, invenzioni di ogni ge- nere. Le invenzioni spesso prendono le mosse dalle condizioni di vita e di lavoro in una società ancora fortemente pa- triarcale: lavori di casa e per la famiglia, insegnamento ed educazione, salute e cura del proprio corpo; in altri casi riguar- dano settori in cui le donne rimangono sullo sfondo, o sembrano essere as- senti: invenzioni meccaniche, elettrotec- niche, chimiche, cinematografiche, mu- sicali... Tra modelli di scarpe, di abbiglia- mento sportivo ma anche di reggiseni e assorbenti igienici, o letti per malati, o la- vatrici, o utensili per la cucina, spuntano progetti di motori, di cambi di velocità, di sistemi di proiezione cinematografica, di accendini, di vogatori da camera... Non ci sono ancora numeri da dare, è una ricerca che muove i primi passi, l’i- famosa in Italia e, nel 1957, dell’AIDIA nizio di un viaggio attraverso parole, sto- (Associazione Italiana Donne Ingegneri e rie, suggestioni, ambientazioni, tutti pic- Architetti); coli indizi di un grande affresco dai colori - Rosina Ferragamo, stilista di calzature inaspettati. estremamente innovative e sorella del Maria Baldinelli, 1899 (invenzione n. molto più noto Salvatore Ferragamo, im- 51907): “Opinano gli igienisti che si prenditrice anch’essa della sua ditta Ro- debba sopprimere il busto nell’abbiglia- sina Ferragamo Schiavone il cui marchio mento della donna perché ostacola il viene depositato nel 1952; funzionamento degli organi contenuti nel - Anita (Anna) Ballio (1877-1962), vio- torace per sostituirvi la ventriera, utile loncellista e musicista, che nel 1931 de- per sostenere gli organi addominali, im- posita il brevetto d’invenzione “Perfe- pedendo così molti disturbi intestinali zionamenti all’estremità dell’arco spe- ed interni. Nell’attesa che questo modo cialmente quello per violoncello per ren- di vedere venga accolto universalmente, dere più sicura la presa” (invenzione n. il che non è facile perché la donna diffi- 296139) cilmente rinuncia al busto che da forme Nel fondo del Consiglio Nazionale delle Ri- graziose al corpo, io ho inventato la cerche è conservato il fascicolo personale ventriera-busto […]”. Da un’inserzione dell’astrofisica Margherita Huck (1922- sull’Annuario sanitario d’Italia del 1904 2013), direttrice dell’Osservatorio astro- risulta che Maria Baldinelli era una spe- nomico di Trieste dal 1964 al 1987, pro- cialista in cinture addominali e che aveva fessore di astronomia, che si è interes- un negozio in via Fiori Oscuri 5 a Milano, sata di fisica, spettroscopia ed evoluzione di fianco al palazzo di Brera. stellare. Francesca Ruggieri, 1954 (modello n. Accanto alle inventrici e alle scienziate, 49142): “Nelle riunioni che si protrag- il fondo della Direzione cinema del Mini- gono a lungo, è necessario vuotare di stero del Turismo e dello Spettacolo apre tempo in tempo i posacenere che ra- il sipario sul lavoro di decine di registe e pidamente si riempiono di mozziconi, sceneggiatrici molto conosciute come Li- fiammiferi ed altri piccoli rifiuti […]. Og- liana Cavani (1933-) e Lina Wertmüller getto del presente Modello è un reci- (1928-), e su altre meno note come ap- piente appositamente studiato affinché punto Lorenza Mazzetti (1927-2020). possa accogliere il contenuto dei posace- Dei loro film conserviamo copioni, piani di neri, evitando l’emissione di fumo, il cat- lavorazione, visti della censura. tivo odore, nonché la vista del contenuto Altre due figure aprono al mondo dell’il- e che possa pertanto, anche in vista della lustrazione: sua apparenza artistica, originale e deco- - Marina Battigelli (1896-1979), le cui il- rativa, essere stabilmente tenuto nei lo- lustrazioni spiccano in vari libri conservati cali di riunione […]” nel fondo dell’Ufficio Proprietà Letteraria, Maria Luisa Tarchini, 1954 (modello n. Artistica e Scientifica della PCM. Pittrice, 51696) nel descrivere il suo modello di illustratrice, acquafortista e scrittrice au- lavatrice economica a caldaia per uso todidatta, Battigelli esordi sul corriere dei casalingo: “Moltissime famiglie, piccole Piccoli, nel 1918, collaborò a una dozzina pensioni, fattorie, aziende agricole, col- di periodici e illustrò molti libri per ragazzi legi, pur potendosi permettere l’onere di e ragazze. forti spese, preferiscono, alle moderne - Bruna Moretti (1904-1989), in arte lavatrici, il vecchio sistema del bucato Brunetta, illustratrice, pittrice, giornalista con cenere e ciò per evidenti ragioni di e stilista che collabora con i più importanti economia, oppure per impossibilità di ot- periodici e quotidiani italiani ed esteri, il- tenere l’elargizione di corrente industriale lustrandone le pagine dedicate alla moda, o per istintiva diffidenza all’uso di ordigni tra cui “Lidel”, rivista femminile d’élite che azionati elettricamente. I bucati con ce- si occupava di mondanità e cultura, pub- nere però presentano l’inconveniente di blicata dal 1919 al 1935. travasi di acqua bollente causa di possi- Nel mostrare le riproduzioni delle loro bili disgrazie […]”. opere, ci ha ispirato il recente libro di Per citarne solo alcune. Poche, pochis- Paola Pallottino, Le figure per dirlo. Storia sime. Probabilmente sono migliaia. delle illustratrici italiane (Treccani, 2019). Molte delle inventrici qui presentate sono Pallottino, storica dell’arte e illustratrice delle perfette sconosciute, ma tra loro anche lei, ricostruisce brevi biografie di spunta qualche nome