COMUNE DI CARDEDU (Provincia dell'Ogliastra)

ADEGUAMENTO DEL P.U.C. E DEL P.U.L. AL P.A.I. ED AL P.P.R. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA RAPPORTO DI SCOPING

Gruppo di Lavoro COORDINAMENTO UFFICIO DI PIANO Dr. Ing. Fernando MURA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Dr. Geol. Patrizia FARA Firmato digitalmente da Committente: Patrizia Fara

AMMINISTRAZIONE COMUNALE CARDEDU CN = Fara Patrizia Titolo = Geologo Organizzazione = Ordine dei Geologi della Sardegna/92034020922 C = IT

2012

Studio Tecnico Lithòs Dott. Geol. Patrizia Fara

COMUNE DI CARDEDU ADEGUAMENTO DEL PUC E DEL PUL AL PPR ED AL PAI Valutazione Ambientale Strategica Rapporto di Scoping Comune di Cardedu (Og) Adeguamento del P.U.C.e del P.U.L. al P.P.R. ed al P.A.I. Valutazione Ambientale Strategica Rapporto di Scoping

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INDICE

1. Introduzione 02 1.1 Quadro Normativo di riferimento 03 1.2 Il Comune di Cardedu 04

2. Organizzazione del Processo di VAS 05

3. Finalità, Contenuti e articolazioni del Rapporto di Scoping 07

4. Caratteristiche e obiettivi di pianificazione 08 4.1. P.U.C. P.U.L. P.A.I. e P.P.R. 08 4.2. Obiettivi del PUC, del PUL e gli interventi strategici; 09 4.3. Demografia e Infrastrutture 11 4.4. Attività Produttive 13

5. Informazioni da inserire nel Rapporto Ambientale 14 5.1. Proposta di indice di Rapporto Ambientale 16 5.2. Analisi delle Componenti ambientali influenzate dal PUC 16 5.3. Analisi del contesto programmatico 17 5.4. Metodologia di valutazione degli effetti ambientali 17

6. Consultazione e partecipazione 19

Allegato 1 20 Allegato 2 24

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1. Introduzione 2

La Valutazione Ambientale Strategica ( VAS ) è uno strumento di analisi preventiva degli effetti derivanti dall’attuazione di determinati piani e programmi che possono avere un impatto significativo sull’ambiente, essa deve essere intesa come un processo che accompagna l’elaborazione e l’adozione di un piano/programma al fine di garantire l’integrazione della componente ambientale. Lo scopo della VAS è l’analisi e la valutazione degli effetti (positivi o negativi) e dei possibili impatti che un piano o un programma può avere sull’a mbiente e sul patrimonio culturale di una determinata area.

Secondo quanto stabilito dalle norme vigenti in materia, il processo di VAS si articola in una serie di fasi ben distinte: ü Verifica di Assoggettabilità; ü Consultazione delle Autorità con competenza Ambientale (Scoping); ü Elaborazione del Rapporto Ambientale; ü Svolgimento delle Consultazioni; ü Valutazione del Piano o Programma, del R.A. e degli esiti delle consultazioni; ü Emissione di un parere motivato; ü Pubblicità sul parere motivato e monitoraggio del Piano o Programma.

La strutturazione del Processo di VAS in nelle fasi testé citate evidenzia la necessità di effettuare il Procedimento attraverso: = uno studio approfondito relativamente a 3 aspetti interessati dal Piano in esame: Contesto Sociale, Contesto Economico e Contesto Ambientale ; = una definizione chiara e netta degli obiettivi del Piano; = la collaborazione tra Autorità competenti in materia e Autorità proponente; = partecipazione pubblica attiva esercitata con una buona pubblicità delle varie fasi del Processo VAS.

La presente relazione costituisce il Documento di Scoping relativo alla Valutazione Ambientale Strategica del Piano urbanistico Comunale e per il Piano di Utilizzo dei Litorali del Comune di Cardedu.

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3 Esso è stato redatto in accordo alle disposizioni di legge ed in particolare ai sensi del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. e secondo quanto disposto dalle “Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica dei Piani Urbanistici Comunali”.

1.1 Quadro Normativo di riferimento La VAS è comparsa nello scenario europeo il 27/06/2001 con la Direttiva 2001/42/CE “Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente”. Essa stabilisce che durante la Valutazione di piani e programmi vengono presi in considerazione tutti gli effetti ambientali potenzialmente generati consentendo di ridurre al minimo (e in alcuni casi azzerare) l’impatto ambientale delle decisioni prese. Con il D.Lgs. 03/04/2006 nr° 152 “Norme in materia ambientale” l’Italia recepisce le direttive VAS, ripartendo tali competenze tra Stato e Regioni. Il D.Lgs 152/2006 viene modificato e integrato dal D.Lgs 16/01/2008 nr° 4 che amplia il campo di applicazione della VAS, distingue nettamente le competenze “Stato -Regione” ponendo anche tempi più brevi per la formulazione dei pareri motivati. Il D.Lgs 128/2010 modifica ed integra ulteriormente il D.Lgs 152/2006 introducendo modifiche atte a circoscrivere il campo di applicazione della V.A.S. e scandendo con maggiore chiarezza le varie fasi caratterizzanti il procedimento. In Sardegna il Piano Paesaggistico Regionale ha imposto ai Comuni l’adeguamento degli strumenti urbanistici alle disposizioni che nascevano dal P.P.R. e questo ha comportato la necessità di sottoporre gli stessi strumenti urbanistici alle procedura V.A.S.. Nel 2005, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale le competenze in materia di V.A.S. vennero attribuite al SAVI (Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti), tali competenze vennero perfezionate con Delibera della Giunta Regionale il 02/08/2005. Il 12/06/2006 venne promulgata la L.R. 09 che attestava il conferimento di compiti e funzioni agli enti locali, in particolare l’articolo 49 assegna alle Province il compito della valutazione di piani e programmi sub-provinciali. Con la L.R. 02/2007 (la Finanziaria 2007) vennero attribuite alle Province anche le funzioni amministrative relative alla valutazione di piani e programmi a livello

Febbraio 2012 Comune di Cardedu (Og) Adeguamento del P.U.C.e del P.U.L. al P.P.R. ed al P.A.I. Valutazione Ambientale Strategica Rapporto di Scoping provinciale, fino ad allora in carico alla Regione. Queste funzioni divennero realtà 4 nel 2008 quando venne firmato un protocollo di intesa tra R.A.S. e le Province. A decorrere dal 07/04/2008, l’Autorità competente in materia di VAS è rappresentata dalla Amministrazione provinciale competente per territorio, fermo restando che, come previsto dal protocollo di Intesa precedentemente citato, è attivo un tavolo istituzionale per la verifica delle modalità e dei tempi per lo svolgimento da parte delle Amministrazioni Provinciali delle competenze attribuite. In data 14/12/2010 con Deliberazione nr° 44/51 vengono approvate le Linee Guida per la Valutazione Ambientale strategica dei Piani Urbanistici Comunali da parte della Giunta Regionale.

1.2 Il Comune di Cardedu Il Comune di Cardedu conta 1712 abitanti su una superficie di circa 33 Kmq. Sorto a seguito dell’alluvione del 1951 che aveva interessato Gairo, divenne prima frazione di questo (nota con il nome di Gairo Cardedu) per divenire poi, nel 1984, un Comune autonomo.

In data 15/11/2011 è stato dato avvio al procedimento tramite pubblicazione dell’avviso presso il sito Internet del Comune di Cardedu e presso il sito della Provincia dell’Ogliastra .

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2. Organizzazione del processo di VAS 5

Il processo della Valutazione Ambientale Strategica si articola secondo una serie di step che viene illustrata schematicamente:

Fase A: Scoping: Individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale, definizione degli obiettivi del P.U.C. e del P.U.L.. Individuazione degli indicatori, identificazione delle componenti ambientali da analizzare. Questa fase di consultazione dovrà pervenire a conclusione entro 90 giorni. Il rapporto di Scoping dovrà essere inviato via e-mail almeno 10 giorni prima della riunione a tutti i soggetti coinvolti nell’incontro.

Fase B: Rapporto Ambientale: Valutazione di compatibilità tra le azioni del piano e gli obiettivi ambientali, conoscenza dello stato dell’ambiente ex -ante ed ex-post, valutazione degli effetti nel quadro ambientale, proposta di misure di monitoraggio, descrizione delle misure previste. L’avviso dell’avvenuto deposito del R.A. dovrà essere pubblicato nel BURAS. Entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso chiunque può prendere visione della proposta di piano e presentare le proprie osservazioni.

Fase C: Consultazioni: Portare a conoscenza gli attori degli obiettivi del P.U.C. e del P.U.L., dei suoi effetti e delle misure di mitigazione previste. Integrazione e stesura finale del Rapporto Ambientale e ricalibrazione delle misure di mitigazione. Fra il 15° e il 45° giorno di pubblicazione nel BURAS, l’Autorità procedente (il Comune di Cardedu) promuove uno o più incontri pubblici atti a fornire una completa ed esaustiva informazione sulla proposta di piano. L’autorità procedente informa l’autori tà Competente (la Provincia dell’ Ogliastra) sulle intenzioni di uniformare il piano alle proposte pervenute nelle osservazioni, indicando un tempo necessario per l’attuazione di tale adeguamento. La

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Fase D: Piano di monitoraggio: Predisposizione del piano di monitoraggio e delle misure di compensazione.

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3. Finalità, Contenuti e articolazioni del Rapporto di Scoping. 7

Lo scoping viene definito “FASE PRELIMINARE DELLA PROCEDURA DI VAS FINALIZZATA A DEFINIRE LE INFORMAZIONI DA RIPORTARE NEL RAPPORTO AMBIENTALE NONCHE LA LORO PORTATA E IL LORO LIVELLO DI DETTAGLIO”. Da ciò quindi emerge che il presente Rapporto di Scoping mira a definire con chiarezza l’ambito di influenza delle scelte pianificatorie. Esso trova le basi per una corretta strutturazione nell’art icolo 13 comma 1 del D.Lgs 152/2006. Durante questa fase devono essere coinvolti i soggetti competenti in materia ambientale, Pubbliche Amministrazioni, Enti con specifiche responsabilità in materia ambientale 1. Sulla base delle considerazioni appena fatte, nel presente rapporto di Scoping correlato all’adeguamento del PUC del Comune di Cardedu al P.P.R. ed al P.A.I. ed alla definizione del PUL dello stesso Comune ci si propone di: 1. Indicare i principali contenuti del P.U.C. e del P.U.L.; 2. Definire l’ambi to di influenza del Piano; 3. Individuare le potenziali interferenze Piano-Ambiente; 4. Porre le basi di un completo Rapporto Ambientale; 5. Descrivere le metodologie da attivare per uno studio corretto.

1 Elencati nell’Allegato 1 della presente relazione.

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4. Caratteristiche e obiettivi di pianificazione 8 4.1 P.U.C. - P.U.L. P.P.R. e P.A.I. Il Piano Paesaggistico della Regione Sardegna persegue il fine di “preservare, tutelare, valorizzare e tramandare alle generazioni future l’identità ambientale, storica, culturale e insediativa del territorio sardo. Esso è la base di una profonda riforma di pianificazione a tutti i livelli (PUC e PUP). In un simile contesto, i Comuni devono procedere all’adeguamento dei propri piani al P.P.R. ed al P.A.I., contribuendo anche a integrarlo ulteriormente completando l’insieme dei valori ambientali sulla base delle proprie conoscenze territoriali. L’articolo 3 del P.P.R. individua i principi di riferimento per lo sviluppo dell’isola: ü controllo dell’espansione delle città; ü gestione dell’eco sistema urbano secondo il principio della precauzione; ü conservazione e sviluppo del patrimonio naturale e culturale; ü alleggerimento della eccessiva pressione urbanistica soprattutto in ambito costiero; ü rispetto e conservazione delle biodiversità; ü conservazione delle zone umide; ü gestione e recupero degli ecosistemi marini; ü recupero dei paesaggi degradati dall’attività antropica. I Comuni, per agire nel rispetto di quanto proposto dal P.P.R., durante le fasi di adeguamento dello strumento urbanistico dovranno quindi individuare le caratteristiche rilevanti s otto l’aspetto paesaggistico e storico -culturale individuando i beni identitari e valutare la loro valorizzazione. In questa sede ci si sta proponendo di rileggere il P.U.C. vigente di Cardedu rendendone il suo contenuto compatibile con quanto disposto nel P.P.R., allo stesso modo ci si propone verificare il P.U.L. e valutare le possibili connessioni con P.P.R. e P.A.I..

Questi due strumenti urbanistici del Comune di Cardedu così rivisitati, consentiranno di avere ben definiti alcuni aspetti: ü la struttura del paesaggio agrario; ü la struttura e la corretta delimitazione naturalistica, idraulica e idrogeologica del Rio Pelau;

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ü La sostenibilità turistica offerta dal centro abitato che vede un paese di 9 1800 abitanti, quintuplicare le presenze durante la stagione estiva; ü La valorizzazione e strutturazione corretta e completa del litorale cardedese, con tutte le opere e le interconnessioni ad esso legate; ü la corretta valorizzazione dei siti archeologici e dei beni ambientali presenti nel territorio; ü Il rispetto del le N.T.A. del P.A.I. e quindi l’adeguamento a queste norme.

4.2 Obiettivi del P.U.C., del P.U.L. e gli interventi strategici; Il Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) è il primo strumento che disciplina organizzazione e trasformazioni di un territorio comunale, in correlazione con il P.P.R., P.A.I. e il Piano di assetto delle fasce fluviali. Ad esso va ad aggiungersi il Piano di Utilizzo dei Litorali (P.U.L.), unico strumento che contempla al suo interno potenzialità, obiettivi e strutture del litorale. Nella gestione del territorio il P.U.C. ed il P.U.L. non possono non prescindere da alcuni aspetti peculiari quali il paesaggio agrario, il paesaggio dettato dal rio Pelau del quale occorre conservare l’integrità naturalistica, idraulica ed idrografica; occorre ricordare e tenere sempre presente la vocazione turistica del territorio dalla costa alla cima del MonteFerru (all’interno del quale è presente un SIC che interessa i Comuni di Gairo, Cardedu e ), e sfruttare tale vocazione in un lasso temporale che vada ben oltre la stagione estiva. Il P.U.C. ed il P.U.L. quindi debbono poter essere in grado di uniformare le iniziative di coordinamento con i centri vicini ed uniformare le relazioni con gli Enti Territoriali competenti; essi devono stabilire le condizioni di crescita e di sviluppo del territorio anche sulla base dei dati economici, demografici di sviluppo e crescita del paese, riuscendo a valutare con un buon margine di certezza la reale entità della popolazione residente e l ’entità massima della popolazione turistica. A questo si deve aggiungere anche la realizzazione di interventi miranti a favorire la fruizione del patrimonio naturalistico offerto dal territorio comunale. Il tutto va fatto e pianificato in collaborazione con la cittadinanza, gli obiettivi del P.U.C. possono essere raggiunti solo se vi è piena collaborazione tra gli abitanti, Enti Territoriali ed Amministrazione.

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Gli interventi strategici che si intende attuare si basano su una serie di aspetti 10 apparentemente divisi ma strutturalmente correlati. Ambiente, paesaggio e matrice storica (per quanto Cardedu sia un comune relativamente giovane) non vanno visti come categorie separate. Alcuni interventi che assumono carattere strategico per il PUC sono i seguenti: ü Il Fiume Pelau: La zona del fiume Pelau, estremamente ampia e ben definita, sarà oggetto di studio. La creazione e la delimitazione della fascia che circoscrive il Pelau consentirà di inquadrare meglio lo spazio urbano e rurale. La delimitazione delle zone di rispetto delle fasce fluviali è importantissimo in quanto ci consentirà anche di quadrare le zone a rischio e quindi in caso di eventi calamitosi sarà utile a limitare eventuali danni. ü Usi civici: Ci sono all’interno del territorio comunale delle zone che sono sottoposte ad uso civico, queste zone andranno riviste e, in virtù delle norme che le vincolano, andranno anche studiate per valutare la vocazione che potrà renderle produttive. ü Piana e paesaggio agrario: andranno rivisti i concetti dell’ambiente agrario all’interno del territorio comunale, ad oggi infatti la zona agricola ha una certa vocazione residenziale, evolutasi senza indicazioni normative chiare e senza una linea comune che hanno dato all’ambiente agricolo un aspetto eterogeneo; ü Il Lungomare: esso rappresenta una fascia di circa 2 Km, ad oggi fulcro delle serate estive delle popolazioni limitrofe, ma purtroppo sfruttato senza criterio. L’obiettivo del PUC è proteggere, valorizzare e regolamentare questa fascia rendendola fruibile a tutti, potenziando i servizi al fine di trarne anche un vantaggio economico. ü Il MonteFerru: in parte ricadente nel territorio comunale di Cardedu, in esso è stato localizzato un SIC che si estende dalla linea di costa verso l’interno, copre una superficie totale di 2556 Ha ed interessa i Comuni di Tertenia, Cardedu, Gairo ed . L’area (pur essendo un importante S.I.C.) non è soggetta a particolari vincoli, essa rappresenta un sito importante per l’economia del paese e come tale la sua gestione andrebbe valutata ponendo sullo stesso piano le esigenze di conservazione, fruizione e sviluppo economico che gli compete.

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Proprio per far fronte a questa esigenza è stata avviata anche la 11 Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA).

Gli interventi che andranno a sintetizzarsi nel PUC e nel P.U.L. dovranno inoltre mirare alla corretta interconnessione dei nuovi centri di espansione con il centro abitato, attraverso il miglioramento della fascia viaria, favorire l’integrazione di nuovi nuclei abitati con piazzette e giardini. Per poter operare in questo frangente è stato fondamentale coinvolgere nell’Ufficio di Piano del P.U.C. diverse figure professionali con il compito di approfondire, integrare ed esplicare in modo chiaro e sintetico tutti i pregi ed i difetti che il territorio comunale presenta; per il raggiungimento di questo scopo è stato necessario avvalersi della figura di un agronomo, un geologo, un archeologo e di ingegneri esperti in urbanistica, geotecnica ed idraulica, nonché di un tecnico esperto in acustica per valutare la zonizzazione acustica del territorio intero. Tutti i dati raccolti da queste figure professionali saranno poi importanti per la configurazione del Rapporto Ambientale.

4.3 Demografia e Infrastrutture. Il Comune di Cardedu, nato istituzionalmente nel 1984, si estende su una superficie di circa 33 Kmq. La popolazione residente cresce in modo costante ogni anno come dimostrato dai dati di seguito riportati nella Tabella 1 e maggiormente esplicati ne grafico della pagina seguente:

Tabella 1: Andamento demografico negli ultimi 20 anni. Anno Nr. Abitanti Maschi Femmine 1991 1397 696 701 1996 1441 703 738 2001 1470 713 757 2006 1597 766 831 2011 1834 888 946

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12 2000

1500

Maschi 1000 Femmine Pop. Totale 500

0 1991 1996 2001 2006 2011

Dal grafico appare chiara la costante crescita che ha interessato la popolazione residente.

Anche il numero di famiglie è aumentato passando da 834 nuclei famigliari (dato 01/2010) a 845 nuclei famigliari (dato 10/2011). Se in 10 mesi si è avuto bisogno di 11 case in più (essendosi formati 11 nuovi nuclei famigliari) in una proiezione di 10 anni il patrimonio edilizio di Cardedu si dovrebbe incrementare di 110 nuove abitazioni. Inoltre ponendo un parametro standard di 100 mc /1 abitante, si avrebbe bisogno ogni anno di 2.000 mc (incremento medio 20 abitanti/anno)che in circa 10 anni porterebbe a 20.000 mc in più. Se noi ipotizzassimo lo sviluppo della popolazione aumentando del 10% la stima dei residenti nella proiezione dei prossimi 10 anni, ed utilizzando sempre la stessa proporzione (1 famiglia = 1 abitazione; 1 abitante=100 mc) è possibile stimare il patrimonio edilizio pari a 121 nuove famiglie=121 nuove abitazioni; 220 nuovi abitanti = 22.000 mc. Riuscire a quantificare in modo corretto l’incidenza della popolazione sul territorio aiuterà il pianificatore a comprendere se la rete di adduzione idrica, la rete di raccolta dei reflui e il dimensionamento dell’ecocentro comunale, sono tali da poter soddisfare non solo le esigenze della popolazione residente ma anche il fabbisogno turistico. Un monitoraggio serio della situazione attuale potrebbe anche essere di aiuto in caso di studi sulla corretta differenziazione dei rifiuti durante il periodo estivo e

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4.4 Attività Produttive Il P.U.C. compie il dimensionamento del fabbisogno edilizio-turistico ricettivo sulla base metodologica delineata dal Decreto dell’Assessore degli EE.LL. 2266/83. Esso basa il dimensionamento per tale tipo di destinazion e d’uso ponendo in relazione tipologie di costa e numero teorico di turisti. Calcolato quindi tale fabbisogno turistico, si applica la riduzione del 50% ai sensi dell’articolo 6 “Zone F turistiche” della L.R. 8/2004. Quindi applicando questo metodo al Comune di Cardedu si avrebbe:

SVILUPPO LINEARE COSTA * 2 BAGNANTI ml * 60 MC DI SABBIA/bagnante 2 1500 ml*2*60  90000 mc 2 Da tale volume teorico è necessario scomputare il volume realizzato fino ad oggi. In merito all’assetto insediativo ed a gli aspetti ambientali e paesaggistici, l’intervento si caratterizza per: rafforzamento delle connessioni ciclopedonali con il tessuto urbano.

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5. Informazioni da inserire nel Rapporto Ambientale 14 All’interno del processo di VAS, il documento cardine che r accoglie in sintesi quanto svolto nel PUC è il Rapporto Ambientale la cui giusta definizione è data dall’articolo 9 del D.Lgs 152/2006 2. I suoi contenuti sono ben descritti nel D.Lgs 152/2006 successivamente integrato con il D. Lgs 4/2008 che nell’allegat o VI indica quanto di seguito brevemente elencato:

 Illustrazione dei contenuti, obiettivi principali del piano o programma e del rapporto con altri pertinenti piani o programmi;  aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e della sua evoluzione p robabile senza l’attuazione del piano o programma;  caratteristiche ambientali, culturali e paesaggistiche delle aree che potrebbero essere significativamente interessate;  qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma, ivi compresi in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, culturale e paesaggistica quali le zone designate come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici e quelli classificati come siti di importanza comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica, nonché i territori con produzioni agricole in particolare qualità e tipicità, di cui all’articolo 21 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228;  obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli stati membri, pertinenti al piano o al programma, e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale;  possibili imp atti significativi sull’ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l’interrelazione tra i suddetti fattori. Devono essere considerati tutti gli impatti significativi, compresi quelli secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi;  misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali impatti negativi significativi sull’ambiente dell’attuazione del piano o del programma;  sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate nella raccolta delle informazioni richieste;

2 Questo articolo definisce il R.A. come “parte integrante del della documentazione del piano o del programma proposto o adottato e da approvarsi”. N el R.A. devono essere individuati descritti e valutati gli impatti significativi che l’attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull’ambiente e sul patrimonio culturale n onché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi preposti.

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 descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio e controllo degli impatti ambientali 15 significativi derivanti dall’a ttuazione del piano o del programma proposto definendo le modalità di raccolta dei dati e di elaborazione degli indicatori necessari alla valutazione degli impatti, la periodicità della produzione di un rapporto illustrante i risultati della valutazione degli impatti e le misure correttive da adottare;  sintesi tecnica delle informazioni precedenti.

Il R.A. costituisce quindi il documento di base della valutazione ed integrazione del P.U.C., e in questa sede anche del P.U.L., esso rappresenta inoltre lo strumento fondamentale per la consultazione delle Autorità/Enti con competenze in materia ambientale chiamate ad esprimere un parere sul Piano che si sta andando ad approvare.

Dal punto di vista operativo vi sono una serie di fasi che nella VAS vanno seguite, brevemente sono le seguenti:

 individuazione dei portatori di interesse locale (Stakeholders);  consultazione delle autorità con competenze ambientali per la consultazione dei contenuti e degli obiettivi, definizione del livello di dettaglio che va rispettato durante la fase di Scoping,  redazione del Rapporto Ambientale e di una sintesi non tecnica;  consultazione degli stakeholders locali;  integrazione degli esiti delle valutazioni;  informazione degli stakeholders sul processo e sui risultati ottenuti con il Documento di Sintesi;  definizione delle misure di monitoraggio ambientale.

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5.1. Proposta di indice del Rapporto Ambientale 16 Di seguito vengono elencati gli argomenti che nel rapporto ambientale verranno sviluppati in dettaglio: 1. Introduzione e metodologia di lavoro; 2. Piani e programmi pertinenti a. PPR; b. PAI; c. Piano Stralcio Fasce Fluviali; 3. Obiettivi di pianificazione del PUC e del PUL a. Obiettivi specifici; b. Analisi del sistema Biofisico c. Analisi del sistema Antropico 4. Obiettivi ambientali 5. Confronto tra Obiettivi ambientali e Obiettivi di pianificazione 6. Monitoraggio

5.2. Analisi delle Componenti ambientali influenzate dal P.U.C. L’analisi ambientale rappresenta la fase propedeutica alla valutazione ambientale, così come citato dal D.Lgs 152/2006 articolo 9 comma 2 3, essa è una fase molto importante della VAS, attraverso questa analisi sarà possibile effettuare la caratterizzazione delle matrici principali interessate dal P.U.C. e dal P.U.L.. L’analisi ambientale relativa al contesto di Cardedu sarà condotta facendo riferimento alle seguenti componenti (vedi anche allegato 2): Componenti Ambientali: ü Aria; ü Acqua; ü Rifiuti; ü Rumore; ü Energia; ü Influenza dei campi elettromagnetici da antenne e/o ripetitori.

3 Nel rapporto ambientale debbono essere individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente e sul patrimonio culturale, nonche' le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso.

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ü Suolo e rischio idraulico e frana; 17 ü Flora, Fauna e biodiversità; ü Paesaggio; Componenti antropiche: ü Assetto storico-culturale; ü Assetto insediativo e demografia; ü Sistema economico-produttivo; ü Trasporti; ü Vincoli straordinari (aree percorse da incendio, beni culturali);

Le componenti ambientali testé elencate, verranno descritte seguendo le Schede di Sintesi allegate alle “ Linee Guida per la VAS del PUC ”. Attraverso queste analisi si intende far emergere gli ambiti di criticità che andranno poi valutati nell’elaborazione dei dati.

5.3. Analisi del contesto programmatico del PUC Tra le informazioni da includere nel R.A. vi è quella relativa al “Rapporto tra il piano o programma considerato con altri pertinenti piani o programmi” . Il contesto programmatico consiste nell’insieme dei piani e dei programmi che delineano le strategie ambientali delle politiche di sviluppo e di governo del territorio. È importante analizzare gli effetti di tale contesto e valutare il livello di sostenibilità con la verifica di coerenza esterna. L’analisi del contesto programmatico inoltre aiuta a costruire un quadro strutturato di obiettivi di sostenibilità ambientale.

5.4. Metodologia di valutazione degli effetti ambientali del PUC Tra le informazioni da fornire all’interno del Rapporto Ambientale, sono considerati i possibili impatti significativi compresi quelli secondari. Nella descrizione del contesto ambientale del territorio di Cardedu saranno individuati fattori e componenti ambientali sui quali sono ipotizzati effetti derivanti dall’attuazione del PUC. Il metodo migliore per questa valutazione è dato senza dubbio dall’uso di una matrice di verifica degli impatti attraverso la valutazione degli effetti ambientali con

Febbraio 2012 Comune di Cardedu (Og) Adeguamento del P.U.C.e del P.U.L. al P.P.R. ed al P.A.I. Valutazione Ambientale Strategica Rapporto di Scoping l’utilizzo di punteggi. L’interpretazione della matrice sarà facilitata dall’uso di due 18 indici: indice di compatibilità ambientale: rappresenta il grado di compatibilità ambientale rispetto alle componenti analizzate; indice di impatto ambientale: rappresenta l’intensità dell’impatto dell’insieme degli interventi sulle componenti analizzate.

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6. Consultazione e partecipazione 19

In accordo con la normativa vigente in materia, il Rapporto di scoping viene reso disponibile al pubblico in diversi modi: ü online sul sito del Comune di Cardedu; ü online sul sito della Provincia dell’ Ogliastra; ü attraverso la trasmissione di una copia ai soggetti competenti in materia ambientale in attesa che il Comune di Cardedu proceda con le consultazioni.

Al termine della fase di Scoping verrà predisposto il Rapporto Ambientale, anch’esso pubblicato in accordo con quanto pr evisto dalla normativa vigente. Chiunque fosse interessato a presentare eventuali osservazioni ha 60 giorni di tempo per procedere, al termine dei quali si procederà con l’analisi delle eventuali osservazioni pervenute, rivedendo ed integrando ulteriormente il Rapporto Ambientale.

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20 Allegato 1: Autorità competenti

1 Provincia dell’Ogliastra Servizio Ambiente, Rifiuti ed Energia Via Pietro Pistis - 08045 (OG) Fax 0782 41053 [email protected] - [email protected] 2 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Direzione generale della difesa dell’ambiente Via Roma, 80 - 09123 fax 070/6066697 [email protected] 3 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Servizio della sostenibilità ambientale e valutazione impatti Via Roma, 80 - 09123 CAGLIARI fax 070/6067578 - 070/6066664 [email protected] 4 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Servizio Difesa Habitat Via Roma, 80 - 09123 CAGLIARI fax 070 606 75 78 [email protected] 5 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Servizio Tutela della Natura Via Roma, 80 - 09123 CAGLIARI fax 070/6066705 [email protected] 6 Regione Autonoma della Sardegna Asse ssorato della Difesa dell’Ambiente Servizio Tutela del suolo e politiche forestali Via Roma, 253 - 09123 CAGLIARI fax 070/6062765 [email protected] 7 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Servizio Territoriale dell’ispettorato ripartimentale di Lanusei Via , 9 - 08045 LANUSEI (OG) fax 0782 473973 8 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica Direz ione generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia Viale Trieste, 186 - 09123 CAGLIARI fax 070/6064390 [email protected] 9 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica Servizio pianificazione paesaggistica e urbanistica Viale Trieste, 186 - 09123 CAGLIARI fax 070/6064311

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10 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica 21 Servizio tutela paesaggistica per le province di e dell’Ogliastra Viale del Lavoro, 39 - 08100 NUORO Fax 0784/239420 – 3420 [email protected] 11 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica Servizio centrale demanio e patrimonio Viale Trieste, 186 - 09123 CAGLIARI fax 070/6064230 [email protected] 12 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio Difesa del Suolo Viale Trento, 69 -09123 CAGLIARI fax 070/6062100 [email protected] 13 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato de lla Difesa dell’Ambiente Servizio tutela dell’atmosfera e del territorio Via Roma, 80 - 09123 CAGLIARI Fax 070/6066721 – 0706067578 [email protected] 14 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Ufficio del Genio Civile di Nuoro Via Dalmazia, 2 - 08100 NUORO fax 0784/232580 [email protected] 15 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Agricoltura e Riforma Agropastorale Direzione g enerale dell’agricoltura Servizio territorio rurale, ambiente e infrastrutture Via Pessagno, 4 - 09126 CAGLIARI fax 070/6066212 [email protected] 16 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Industria Direzione generale dell’industria Viale Trieste, 186 - 09123 CAGLIARI fax 070/6062074 - 070/6062338 [email protected] [email protected] 17 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei trasporti Direzione generale dei trasporti Via Caprera, 15 - 09123 CAGLIARI fax 070/6067309 [email protected] 18 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Turismo, Artigianato e Commercio Direzione generale Viale Trieste, 105 – 09123 CAGLIARI 070/6067271 -6065940 [email protected] 19 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica Servizio Pianificazione Territoriale Comunale

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Viale Trieste, 186 - 09123 CAGLIARI fax 070/6064490 22 [email protected] 20 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Servizio Tutela della Natura Via Roma, 80 - 09123 CAGLIARI fax 070/6066705 [email protected] 21 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione e B eni Culturali Direzione generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari fax 070/6065001 [email protected] 22 Regione Autonoma della Sardegna Direzione generale Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione della siccità Via Roma, 80 - 09123 CAGLIARI Fax 070/6066391 [email protected] 23 Regione Autonoma della Sardegna Direzione generale Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna Servizio difesa del suolo, assetto idrogeologico e g estione del rischio alluvioni Viale Trento, 69 - 09123 CAGLIARI Fax 070/6062560 24 Ente Foreste Sardegna Servizio Territoriale di Lanusei via Piscinas, 5 - 08045 LANUSEI (OG) Fax 0782 40052 25 A.R.P.A.S Dipartimento di Nuoro e Ogliastra via Roma, 85. NUO RO tel 0784233401 -fax 078430411

26 LAORE - Sardegna Sportello Territoriale Via Bixio Nino, 2 - 08048 TORTOLÌ (OG) fax 0782 628033 27 ABBANOA S.p.A. (ex E.S.A.F.) Via Venezia, 9 - 08045 LANUSEI (OG) Fax 078242044 [email protected] 28 Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Cagliari e Oristano Via Cesare Battisti n.2 – 09123 CAGLIARI Tel. 070 20101 - fax 0702010352 [email protected] 29 Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i beni archeologici delle Province di Sassari e Nuoro Via Ballero 30 -08100 NUORO Fax 0784 38053 [email protected] 30 Azienda USL n. 4 – Dipartimento di Prevenzione A.S.L. n. 04 Via Repubblica, 47 - 08045 LANUSEI (OG)

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Fax 0782.40006 [email protected] 23 31 Provincia dell’Ogliastra Servizio Urbanistica e Governo del Territorio Via Mameli, 22 - 08048 TORTOLÌ (OG) Fax 0782 600 920 [email protected] 32 Provincia dell’Ogliastra Servizio P rotezione Civile, Caccia e Pesca Via Pietro Pistis 08045 LANUSEI (OG) Fax 0782 41053 [email protected] 33 Provincia dell’Ogliastra Servizio Agricoltura e Attività Produttive Via Cedrino, n°24 - 08048 TORTOLI’ (OG) Fax 0782 660000 [email protected] 34 Provincia dell’Ogliastra Servizio Viabilità, Trasporti e Infrastrutture Via Pietro Pistis - 08045 LANUSEI (OG) Fax 0782 41053 [email protected] 35 Consorzio di Bonifica d’Ogliastra Via Pirastu,23 - 08048 TORTOLI’ (OG) Fax 0782/623943-622594 36 Sig. Sindaco del Comune di Via C agliari 90 08042 BARI SARDO (OG) Fax 0782 28065 [email protected] 36 Sig. Sindaco del Comune di Gairo Via della Libertà 7 08040 GAIRO (OG) Fax 0782 73420 [email protected] 37 Sig. Sindaco del Comune di Via Vittorio Emanuele 160 08044 JERZU (OG) Fax 0782/70681 [email protected] 38 Sig. Sindaco del Comune di Osini Piazza Europa , 1 08040 OSINI (OG) Fax 0782787004 [email protected] 39 Sig. Sindaco del Comune di Tertenia Via Roma 179 08047 TERTENIA (OG) Fax 078293009 40 Capitaneria di Porto Ufficio Circondariale Marittimo 08048 T ORTOLI’ - ARBATAX Fax. 0782 667093 [email protected] 41 Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna Via Mameli, 96 - 09123 Cagliari fax 070/4509707 [email protected]

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Allegato 2 24 Indicatori di contesto PER LA CONDUZIONE DELL’ANALISI AMBIENTALE.

Componenti ambientali ARIA - Indicatori  Concentrazione SO2  Emissioni di SO2  Concentrazione di NO2  Emissioni di NOx  Concentrazione di PM10  Emissioni di PM10  Concentrazione di CO  Emissioni di CO  Concentrazione di O3  Concentrazione di C6H6  Emissioni di C6H6  Superamenti dei limiti di legge dei parametri di qualità dell’aria, ai sensi della normativa vigente  Stazioni di rilevamento  Localizzazione delle centraline  Dotazione di rilevatori per ciascuna centralina  Direzione del vento  Intensità  Frequenza

ACQUA - Indicatori  Fabbisogno idrico per uso civile  Fabbisogno idrico per uso irriguo  Fabbisogno idrico per uso industriale  Tratto di costa interdetta temporaneamente alla balneazione  % di costa interdetta temporaneamente alla balneazione  Tratto di costa interdetta permanentemente alla balneazione per motivi d’inquinamento  % di costa interdetta permanentemente alla balneazione per motivi d’inquinamento  Carichi potenziali di BOD da attività civili e industriali  Carichi potenziali di COD da attività civili e industriali  Carichi potenziali di azoto da attività civili e industriali  Carichi potenziali di fosforo da attività civili e industriali  Tipologie di trattamenti previsti degli impianti di depurazione  Popolazione servita dall’impianto di depurazione  Popolazione servita dalla rete fognaria  Capacità di trattamento dell’impianto di depurazione: potenzialità impianto (in ab. equivalenti) rispetto a  popolazione servita (in ab. Equivalenti) della zona servita, compresa la popolazione fluttuante

RIFIUTI - Indicatori  Produzione rifiuti urbani (su base mensile)  Sistema di raccolta  Presenza di isole ecologiche  Quantità di rifiuti differenziati per frazione merceologica  Rifiuti destinati a impianti di recupero  Rifiuti destinati a impianti di smaltimento  Impianti di trattamento/smaltimento dei rifiuti

SUOLO E RISCHIO IDRAULICO E FRANA - Indicatori

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 Rapporto tra la superficie comunale e la superficie appartenente alle classi I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII 25  Superficie urbanizzata  Superficie destinata a uso agricolo  Superficie occupata da boschi e aree seminaturali  Superficie destinata a verde urbano  Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alle classi I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII  Lunghezza dei litorali a rischio erosione  Aree a pericolosità da frana ricadenti nelle classi Hg1, Hg2, Hg3, Hg4, Hi1, Hi2, Hi3, Hi4  Tipologia di cave/miniere  Aree occupate da cave/miniere attive Km  Aree occupate da cave/miniere dimesse  Siti contaminati da discariche non controllate  Siti contaminati da attività industriali  Siti contaminati da amianto  Progetti di bonifica  Interventi di bonifica avviati  Interventi di messa in sicurezza d’emergenza  Siti bonificati

FLORA FAUNA E BIODIVERSITÀ - Indicatori  Aree protette nazionali  Aree protette regionali  Aree SIC  Oasi di protezione faunistica  Interventi previsti nei piani di gestione delle aree sottoposte a tutela (es. Piano gestione SIC o Piano dei Parchi)  Analisi della composizione floro-faunistica e di habitat presenti nel territorio comunale  Vicinanza ad aree di tutela naturalistica  Superficie forestale  Specie di fauna e flora minacciate  Presenza di habitat particolarmente sensibili

Componenti antropiche PAESAGGIO E ASSETTO STORICO CULTURALE - Indicatori  % di area antropizzata rispetto all’estensione totale del territorio comunale  % di aree naturali e subnaturali rispetto all’estensione tota le del territorio comunale  % di aree seminaturali rispetto all’estensione totale del territorio comunale  % di area ad uso agroforestale rispetto all’estensione totale del territorio comunale  Rappresentazione di tutti i beni paesaggistici e identitari così come definiti dal PPR  Viabilità di epoca romana, medioevale, moderna e contemporanea  Perimetrazione del centro storico relativo all’abitato del  Abaco contenente le tipologie edilizie, le tecniche e i materiali costruttivi dell’abitato sparso storico, le aree  recintate e i fondi agricoli di riferimento  % di area antropizzata rispetto all’estensione totale del territorio comunale

ASSETTO INSEDIATIVO DEMOGRAFIA - Indicatori  Aree edificate relative a espansioni recenti (successive agli anni ’50)  Aree relative all’edificato urbano diffuso  Aree relative all’edificato in zona agricola (edificato sparso)  Popolazione residente per fasce di età  Densità demografica  Rapporto tra anziani e popolazione attiva  Rapporto popolazione inattiva rispetto alla popolazione attiva

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SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO - Indicatori  N. di esercizi ricettivi per tipologia di esercizio 26  Capacità degli esercizi ricettivi per tipologia di esercizio  Popolazione fluttuante  PIP: Tipologia di attività presenti  NI: Tipologia di attività presenti  ASI: Tipologia di attività presenti  ZIR: Tipologia di attività presenti  Autorizzazione Integrata Ambientale (impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 59/05),suddivisi per tipologia di attività)  N. imprese dotate di sistema di gestione ambientale certificato (EMAS e/o ISO 14001)

TRASPORTI - Indicatori  Tasso di motorizzazione  Sviluppo di piste ciclabili  Aree chiuse al traffico  Tasso di utilizzo del mezzo pubblico  Piano urbano del traffico e/o della mobilità

VINCOLI STRAORDINARI - Indicatori  Aree percorse da incendio  Mappa dei beni culturali

Componenti integrazione ambientale ENERGIA - Indicatori  Consumi finali di energia elettrica per settore (civile, industria, agricoltura, trasporti)  Consumo pro capite di energia elettrica  Produzione lorda di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili (idroelettrico, rifiuti, biomassa e biogas, solare termico).

Febbraio 2012