Nell'antimodernismo Tedesco. Ludwig Klages Ei Suoi

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Nell'antimodernismo Tedesco. Ludwig Klages Ei Suoi UNIVERSITA’ DELL’INSUBRIA DOTTORATO DI RICERCA IN FILOSOFIA DELLE SCIENZE SOCIALI E COMUNICAZIONE SIMBOLICA XXV CICLO Anno Accademico 2012-2013 Declinazioni del “femminile” nell’antimodernismo tedesco. Ludwig Klages e i suoi contemporanei (1893-1932) di Chiara Gianni Coordinatore del Dottorato Chiarissimo prof. Claudio Bonvecchio Tutor Chiarissimi professori Claudio Bonvecchio Giampiero Moretti In filigrana: logo dei Blätter für die Kunst, creato da Melchior Lechter nel 1898. Indice Introduzione 1 Parte I: Mito 1. I Cosmici 1.1. Rinascita del mito nella Monaco di fin de siècle 5 1.1.1. Bachofen e l’aspetto materno della storia 12 1.2. “Cosmico” e “molochitico”: implicazioni dell’antisemitismo 15 1.2.1. Schuler e lo “splendore del sangue” 15 1.2.2. Ritorno del paganesimo nella modernità 21 2. Ludwig Klages e la Fuga degli déi 2.1. Mito e immagine. La fenomenologia 27 2.2. Mito e poesia. La scienza dell’anima a completamento dell’estetica 34 2.3. Mito e razza. Espressione dell’anima di un popolo 37 3. Ludwig Klages e il paganesimo 3.1. La morte e il culto degli antenati 41 3.2. Magna Mater e sacrificio 43 Excursus I: Monoteismo e divieto delle immagini 47 La morte come tema culturale in Ludwig Klages e Jan Assmann Parte II: Matriarcato 4. Maschile e femminile. L’essenza della modernità 4.1. Georg Simmel, Lou Andreas-Salomè e Ludwig Klages 55 4.1.1. Il femminile e la differenza di genere nei movimenti femministi tedeschi di 60 fin-de-siécle 4.2. L’(anti)-femminismo di Franziska zu Reventlow 65 4.2.1. Erotismo come emancipazione femminile 65 4.2.1.1. La prostituta e la moglie: figure di estraneazione femminile 69 4.2.1.2. La bella vita: dis-emancipazione femminile 74 4.3. Franziska zu Reventlow madre ed etera 78 4.3.1. Il confronto con Ludwig Klages: le immagini nella dinamica del desiderio 78 erotico I 4.3.1.1. Klages e l’amore nostalgico per Reventlow 80 4.3.2. Immagini della femminilità nell’opera di Reventlow. Dall’etera all’androgino 85 Excursus II: Il tema dell’Eros in due scritti di Ludwig Klages 1. Stefan George: Eros pagano e Caritas cristiana 97 2. Dell’Eros Cosmogonico: contemplare la lontananza 100 5. La vittoria della luce? 5.1. Ludwig Klages e Stefan George: l’incontro (1893 – 1904) 105 5.2. Stefan George e i Cosmici: lo scontro 114 5.2.1. Apollineo e dionisiaco nell’“opera sacra” di George 114 5.2.2. Elementi cosmici in alcune poesie de Il Settimo Anello (1907) 116 5.2.2.1. Porta Nigra. Il “fanciullo del sole” di Alfred Schuler e Maximin 120 5.3. Maximin, “nuovo dio”. Ludwig Derleth e il cattolicesimo 127 5.4. “Generazione spirituale” e ruolo della donna nel George-Kreis 134 Excursus III: Il femminile come risposta all’antimodernismo tedesco 1. Fondamentalismo estetico e irrazionalismo 143 2. La città morta. Stefan George e il fondamentalismo 146 3. I Cosmici e il fondamentalismo 152 6. Ludwig Klages e la Scuola di Francoforte a confronto sul mito 6.1. Odisseo e l’incontro con le Sirene 159 6.2. Le Sirene di Kafka e la ginecocrazia eterica di Bachofen: figure del femminile 164 in due saggi di Walter Benjamin 6.2.1. L’eterno ritorno delle Sirene: dal mito alla favola 167 6.2.2. La componente “materna” della materia 171 6.3. Circe e il sacrificio delle Sirene nella Dialettica dell’illuminismo 175 Excursus IV: Ernst Bloch e Ludwig Klages. Temporalità e filosofia del soggetto alle soglie del mito 1. Bloch e il passato 187 2. Bloch e la «realtà delle immagini» secondo Klages 190 3. Bloch e l’utopia 192 4. Klages e il mito 195 Conclusione 201 Bibliografia Letteratura primaria 205 Letteratura secondaria 209 II Introduzione Negli ultimi anni sono stati molti gli studi volti a riaffermare la filosofia di Ludwig Klages in seno alla modernità. In particolare Michael Pauen1 e Michael Grossheim2 hanno dimostrato l’attualità della filosofia della vita klagesiana, svincolandola dall’ipoteca di irrazionalismo e conservatorismo a cui si è vista destinata a partire dal secondo dopoguerra. Tali studi tendono innanzitutto a dimostrare la vicinanza di alcuni postulati klagesiani alla Kulturkritik di sinistra, in particolare a Walter Benjamin e a Max Horkheimer e Theodor W. Adorno della Dialettica dell’illuminismo [Dialektik der Aufklärung], e pertanto ad affermarne l’attualità rispetto ai suoi contemporanei. Il noto dualismo posto da Klages tra “anima” [Seele] e “spirito” [Geist], che più di ogni altra cosa – non solo per via della sua opera principale dal titolo Lo spirito come avversario dell’anima [Der Geist als Widersacher der Seele] – caratterizza la sua filosofia, non viene più semplicemente considerato come rifiuto della ragione critica a favore della sfera emotiva, secondo una sorta di estatico abbandono all’inconscio o al passato mitico, ma viene riletto nei termini di una vera e propria filosofia del mito. Il rifiuto dello “spirito” schiude dunque la possibilità di ripensare a tutto ciò che con la modernità e il progresso è in qualche modo passato in secondo piano. Per Klages “anima” significa guardare all’origine per trovarvi quella corrispondenza identificata da Bachofen tra “il femminile” e “il mito”. Ritrovare questa corrispondenza nella modernità non è assolutamente l’apologia di un ritorno orgiastico e dionisiaco alle radici materne della nostra cultura, quanto un progetto consapevole di creare un mito nella modernità [modern myth-making].3 Quanto la creazione di nuovi miti abbia inevitabilmente un forte impatto politico è un tema che è stato ampiamente discusso dalla critica; nel caso di Klages è stato recentemente dimostrato da Stefan Breuer come la ricerca di una risposta sul piano estetico alla domanda circa la crisi della modernità, intesa innanzitutto come perdita del sacro, possa essere definita attraverso la categoria di “fondamentalismo estetico”, quale variante di quello religioso e politico.4 Tale definizione permette di distinguere la posizione di Klages da quella del nazionalsocialismo, facendo emergere con ogni chiarezza la diversa ricezione del femminile portata avanti nei due casi. 1 Pauen 1993, Id. 1999 e Id. 1999a. 2 Grossheim 1996, Id. 1999. 3 Davies 2010, p. 180. 4 Breuer 1996. 1 In questa direzione si colloca infine anche l’apporto di Georg Doerr, il quale ha visto nella radicale opposizione klagesiana alla modernità, innanzitutto il recupero della dimensione femminile, ribattezzando il dualismo di anima e spirito nei termini dell’opposizione tra il mito del dominio [Herrschaftsmythos] e il mito della madre [Muttermythos]. Nella presente tesi, a partire dalla linea interpretativa sopra indicata, si vuole prendere in considerazione il pensiero di Klages in relazione alla rivalutazione della dimensione femminile implicita nella sua teoria della realtà delle immagini. È in tale ottica dunque che, nei primi tre capitoli che costituiscono la prima parte di questa tesi, viene affrontata la metafisica dualistica klagesiana. Nello specifico, la produzione filosofica dell’autore viene suddivisa in due fasi: la prima fase è quella relativa al periodo che va dal 1893 al 1904 in cui Klages è membro attivo della cerchia dei Cosmici (ovvero: Alfred Schuler, Karl Wolfskehl e Ludwig Derleth) e che vede la pubblicazione del saggio Stefan George e la collaborazione ai Fogli per l’arte [Blätter für die Kunst], a cui vanno aggiunti gli appunti e i frammenti giovanili pubblicati successivamente nel suo lascito Ritmi e rune [Rhytmen und Runen]; la seconda fase, qui identificata a partire dal frammento La fuga degli dèi [Die Flucht der Götter], si riconduce invece alla fase matura di Klages con particolare attenzione alle opere Dell’eros cosmogonico [Vom kosmogonischen Eros] e I Pelasgi [Das Weltbild des Pelasgertum]. La suddivisione in due fasi dell’opera klagesiana non implica necessariamente che vi sia una svolta all’interno del suo pensiero, che anzi sembra mantenersi fondamentalmente univoco nelle sue linee generali già a partire dal saggio su George. Si tratta piuttosto di mettere in luce come, a partire dalla nota rottura con George, denominata “grande rottura di Schwabing”, e quindi dalla fine della cerchia dei Cosmici e della relazione con Franziska zu Reventlow, Klages abbia in qualche modo perso la speranza nell’avverarsi di una “rinascita cosmica” attraverso l’Eros e la poesia. Nella seconda parte di questa tesi, suddivisa in tre capitoli, si vuole mettere in luce la peculiarità della posizione di Klages soprattutto in relazione all’elaborazione del concetto del femminile. Dapprima l’attenzione sarà portata sul confronto di Klages, in qualità di membro dei Cosmici, con Reventlow e George e in seguito, da filosofo affermato, nella dialettica con gli intellettuali della Frankfurter Schule, quali Benjamin, Adorno, Horkheimer e Bloch. Il confronto con Reventlow, è argomento specifico del quarto capitolo, con particolare attenzione al tema dell’Eros e della concezione della donna. Per i Cosmici l’ideale della femminilità si esplicita nella figura della madre-etera, di cui Reventlow rappresenta l’incarnazione in quanto madre sola, capace di allevare e crescere un figlio fuori dai vincoli matrimoniali. Erotismo e maternità, contrariamente al senso comune, diventano i due lati inscindibili dell’immagine 2 sacralizzata della donna. A partire dalla rottura con Reventlow, Klages dovrà rivedere i parametri di tale sacralizzazione del femminile così come del suo concetto di Eros. Analogamente, come si vuole far emergere dalle analisi svolte nel quinto capitolo, pure l’incontro con George e il conseguente scontro risultano fondamentali per la futura produzione filosofica klagesiana, soprattutto in tema dell’elaborazione del concetto di femminile. Infatti, mentre inizialmente i due sembrano condividere una stessa lettura del passato e dell’antichità, a partire dalla rottura del 1904, George inizia a formulare una nuova visione di redenzione maschile proprio a partire dal rifiuto del concetto di matriarcato teorizzato dai Cosmici.
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