Vazzola Visna' Tezze
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PERIODICO DI INFORMAZIONE PARROCCHIALE anno II n°2 SETTEMBRE 2019 VAZZOLA VISNA’ TEZZE seguici su Facebook CHIESA IN USCITA VAZZOLAVISNATEZZE [email protected] Disegnare il volto missionario “Nell’ultimo numero di “Camminare Insieme” ho parlato Sono due le attenzioni con cui ciascuno di noi dovrebbe con- della riflessione che i nostri tre consigli pastorali stanno frontarsi: come pensiamo e come viviamo la parrocchia o la portando avanti per comprendere e rispondere alla chia- comunità cristiana; come pensiamo e come viviamo la nostra vita cristiana personale. mata alla conversione pastorale, che la Evangelii Gaudium Occorre chiarire a noi stessi le motivazioni che ci spingono a – il documento programmatico di papa Francesco – rivolge vivere la nostra vita cristiana così come noi la stiamo vivendo alle nostre parrocchie e a ciascuno di noi. e come ce la siamo costruita nel tempo attraverso le varie Il nostro vescovo, nel piano pastorale di vicende della vita. È certo che qualsiasi sia la situazione nella quest’anno, afferma che: “Nelle trasformazio- quale ci troviamo attualmente, qualsiasi sia il ni odierne la Chiesa ha bisogno della parroc- percorso fatto fino ad oggi, chia, come luogo dov’è possibile comunicare … noi tutti indistintamente, se vogliamo cre- e vivere il vangelo dentro le forme della vita scere come persone umane abbiamo bisogno di operare un cambiamento radicale di men- quotidiana. Ma perché questo possa realizzar- talità, perdere quindi le nostre sicurezze, si, è necessario disegnare con più cura il suo abbandonare le nostre presunzioni per aprirci volto missionario, rivedendone l’agire pasto- al nuovo che Dio potrebbe proporci e offrirci. rale, per concentrarsi sulla scelta fondamen- Nel 1959, 60 anni fa, Ratzinger ordinario di teologia fondamentale all’Università di Bonn, tale dell’evangelizzazione”. faceva alcune riflessioni sulla Chiesa, denun- Padre Natalino ha approfondito questo tema ciando l’illusione di un’Europa cristiana durante gli incontri di benedizione delle fami- e dunque la fine della Cristianità storica. glie di quest’anno, richiamando il motivo che Le affermazioni che faceva allora erano scioccanti e, a distanza di tempo, quanto mai spinge a questa trasformazione e ponendo al- attuali e presenti anche in Italia e nelle nostre cune domande di fondamentale importanza. comunità cristiane. Per mantenere vivo in noi il desiderio di con- Diceva: “L’immagine della Chiesa moderna tinuare la strada del rinnovamento, rilancio le è caratterizzata essenzialmente dal fatto di sue provocazioni augurandoci reciprocamen- essere diventata e di diventare sempre di più te un buon anno pastorale.” una chiesa di pagani in modo completamente Don Massimo nuovo: non più, come una volta, Chiesa di pa- gani che sono diventati cristiani, ma piuttosto Chiesa di pagani che chiamano ancora sé stessi cristiani, ma che in realtà sono diventati da tempo pagani”. (Riflessione di Padre Natalino) segue a pag . 2 VAZZOLA VISNA’ TEZZE Disegnare il volto missionario Intervista a Davide Rondoni, Osservatore Romano 19/06/2019) Come giustificava questo? Tra quelli che si dicono cristiani ci essere un qualcosa di scontato e a buon mercato, L’uomo di oggi da un lato ama le cose di Occorre quindi ripartire non dal contrasto alla paura, ma dalla sono due tipi di pagani: chi è fuori della chiesa e quindi non solo allora incomincia a mostrare quello che è e può sempre: i figli, le persone con cui si lega, valorizzazione delle cose amabili e amate, e la Chiesa può pratica più e chi praticando ha una visione del mondo sogget- raggiungere l’orecchio dei nuovi pagani con il suo messag- la natura, l’amicizia. esser maestra in questo. E parlare deve essere sempre d’amo- tiva, autoreferenziale, senza nessun riferimento alla fede della gio: quei pagani che finora vivevano nell’illusione di E d’altro lato, come sempre, insegue re, ma adeguatamente, senza dolciastro, senza moralismi. La Chiesa al cui centro c’è Dio e la sua Parola. non essere pagani. una serie di idoli, di immagini, di cose fame di vita, questo è il punto, non la paura. La Chiesa è fatta Gli uni e gli altri possono affermare e affermano che sono La Chiesa se vuole essere quello che è e svolgere la sua che «sembrano» quel che egli desidera di gente che mangia il corpo di Dio tanta è la fame di vita, e cristiani credenti, ma non praticanti, perché presentano un missione, deve rifondarsi sulla scelta per convinzione e di e ama. Ad esempio nella «comunicazio- deve parlare di Dio, di Gesù, mai vergognarsi di Lui, della sua certificato di battesimo, ma senza una convinzione cristiana. fede dei singoli. E se questa scelta comporta una ne» si è riversata una fame di amici- passione da condannato, della sua risurrezione senza la quale Per semplificare, cosa è avvenuto lungo i secoli. “conversione” personale nella coscienza dei cristiani zia, di relazione (con tutte le storture tutto, tutto è vanvera. All’inizio, la Chiesa è nata dalla scelta per fede dei singoli, ancora credenti, comporta anche una “conversione” ovvie). Ci hanno illuso che la comunicazione rendesse più Parlare di questo, far vedere questo. Moralismi, perbenismi, quella che chiamiamo “conversione”. Da qui scaturiva che la e un cambiamento strutturale della Chiesa. vicine le persone (hanno usato la parola amici per indicare tatticismi sono pelle morta sul volto della Chiesa. Chiesa era una comunità di persone convinte, che avevano È questo il senso dell’essere “discepoli missionari” di cui i followers), ma invece abbiamo tanta gente più sola che fatto la medesima scelta, diversificandosi da tutti coloro che sentiamo parlare spesso in questi anni, da quando Papa comunica tanto. L’amicizia, la comunità, l’amore vincono la avevano rifiutato questa decisione. Francesco ha chiesto alla Chiesa di uscire dagli spazi angusti solitudine, non la comunicazione. Gli adulti dovrebbero ascoltare i bambini: Nel Medioevo le cose cambiano, la Chiesa e il mondo si identi- delle chiese e delle sacrestie nella quale si era rinchiusa, Tale idolo, come altri, ad esempio il progresso tecnologico detengono le chiavi dell’amore, della fede e della ficano, per cui diventare cristiano non è più una decisione, una con l’illusione che il mondo, le persone e le stesse parroc- buono in sé, sono stati fabbricati da intellettuali e da loro scelta personale, ma semplicemente un dato politico-cultura- speranza nella vita al di là delle sofferenze e dei chie fossero cristiani. E come avveniva nei primi secoli della interpreti politici che li hanno poi «smerciati» al popolo, le: tutti diventano automaticamente cristiani. come nuove ideologie nate sulle vecchie, salvo poi rimpro- drammi familiari e sociali di cui condividono le Chiesa, chi ha fatto la scelta convinta di essere credente, non pene, ognuno a seconda dell’età e dei propri talen- Schematicamente potremmo rappresentare la storia del cri- può restare rinchiuso nelle catacombe, ma deve uscire per verare il popolo per l’abuso che ne fa. stianesimo in tre fasi: incontrare “il non credente” e, senza tante prediche, ma con ti naturali. ( F. Dolto 1988) All’inizio: la Chiesa, fatta di cristiani convinti/convertiti, influen- tutti i mezzi a sua disposizione, annunciare e testimoniare, za la concezione del mondo e le strutture della politica; mostrando di essere un uomo gioioso. Nel Medioevo: la Chiesa e il mondo si identificano, perché non A questo punto potremmo farci qualche domanda per aiutar- c’è più una scelta di convinzione ma di costume, di cultura; ci in una riflessione personale: Ai nostri giorni: il Mondo entra e influenza la Chiesa Cosa caratterizzata la mia vita parrocchiale/comunitaria e la mettendola in discussione. mia vita cristiana personale? La identifico con le tante cose Oggi, per far sì che le comunità cristiane tornino ad essere che sono più o meno costretto a fare: riunioni, incontri, Messa, quello che dovrebbero essere, viene chiesto con insistenza sacramenti, catechismo? E se tutto questo non è fatto secondo alla Chiesa di ritornare ad essere una comunità di convinzio- il mio gusto, o in un certo modo, mi dissocio, mi allontano e ne, di scelta. Per la Chiesa questo comporta rinunciare alle abbandono? Oppure attraverso il dialogo e la dialettica con- sue posizioni, perdere i suoi privilegi, i tanti vantaggi che sono tribuisco ad approfondire la verità, anche se non è quella che presenti nell’attuale intreccio della Chiesa con la realtà piacerebbe a me e non è secondo il mio punto di vista, come se politica, smantellare l’apparenza del potere e del possesso, la verità fosse negoziabile e manipolabile a seconda dei miei accettare di diventare “piccolo gregge”. sentimenti, del mio sentire o della mia comodità? Da qui scaturisce tutta una serie di conseguenze pastorali: Perché facciamo così fatica a fare un piccolissimo passo verso ha ancora senso dare i sacramenti senza la fede? E quindi, a la novità che ci viene proposta quando si parla di “conversio- chi, quando e a quali condizioni dare i sacramenti? I sacramenti ne missionaria” per adeguare alle esigenze attuali strutture, sono un favore che le persone fanno alla Chiesa, al parroco, orari, programmi pastorali …? alla nonna o sono invece un favore, una grazia che Dio fa agli Non si può restare fermi al Medioevo, non si può tornare uomini? Non è giunto forse il tempo di uscire dal compromesso/ al Medioevo e non dobbiamo avere paura delle perdite illusione attraverso cui vengono negoziati i sacramenti, per con- o delle defezioni che inevitabilmente ci saranno, sacrarci maggiormente in una evangelizzazione che conduca ad GREST Vazzola/Visnà è comunque una scelta. Essere cristiani credenti e conse- una convinzione che porti la persona a riconoscere e a ricevere la guentemente praticanti si tratta di scelta, di convinzione, di Anche quest’anno si è svolto il Grest Vazzola-Visnà che ha visti coinvolti 80 bambini grazia dei sacramenti come una grazia? fede che comporta una costante conversine (con questo accompagnati da 25 animatori.