Gaudenzio Ferrari

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Gaudenzio Ferrari RUBRICHE Provincia da scoprire Gli angeli di GAUDENZIO FERRARI Il viaggio di Varesefocus, alla scoperta delle grandi testimonianze pittoriche presenti sul nostro territorio, continua con la figura di Gaudenzio Ferrari. La sua opera rappresenta il punto più avanzato della pittura lombarda sul finire della prima metà del Cinquecento. Tra i suoi capolavori, la cupola del Santuario di Saronno è uno splendido esempio di ricchezza stilistica e felicità inventiva. L’ARTISTA Milano molte opere e di suo sono assai opere a Vercelli et Gaudenzio Ferrari nasce a Valduggia, in Valsesia (Vercelli) a Varallo”. La formazione di Ferrari è fortemente radicata intorno al 1475 ed è figlio del pittore Lanfranco Ferrari. nella tradizione settentrionale: l’artista è attirato dalle Giorgio Vasari, trattatista fiorentino, lo definisce “pittore novità della pittura leonardesca e, in compagnia di eccellentissimo, pratico et espedito, che a fresco fece per Bramantino, visita Roma dove viene a conoscenza dell’arte 58 VARESEFOCUS - Anno X - n.3 RUBRICHE Concerto degli Angeli di Perugino e Raffaello. È inoltre influenzato dall’acuto dipingendo diverse opere che propongono, nella città, un naturalismo e dal segno incisivo delle stampe dell’artista mondo spettacolare, ricco di moti e di colori, e che nordico Dürer. segnano il punto più avanzato della pittura in Lombardia, L’esordio artistico avviene a cavallo tra il Quattro e il sul finire della prima metà del secolo. Cinquecento e, sin dalle prime prove, il pittore manifesta la sua personale interpretazione di un’arte sacra piena di IL CONCERTO D’ANGELI DI SARONNO poetica umanità. L’artista lavora molto in Piemonte, a Dopo gli affreschi, nella zona absidale, di Bernardino Vercelli, a Morbegno e presso il Sacro Monte di Varallo; Luini (si veda lo scorso numero di Varesefocus), la cupola poco dopo il 1530 è presente in provincia di Varese dove del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno decora la cupola del viene arricchita dal Santuario di Saronno capolavoro di con un Nella controfacciata Gaudenzio Ferrari. meraviglioso della chiesa Nel 1535 egli realizza, trionfo Prepositurale dei Santi. con grande sapienza angelico. Dal Pietro e Paolo, a compositiva e cromatica, 1537 al Saronno, è conservata Il Paradiso che accoglie 1546, anno una tela attribuita a l’Assunta, noto anche della sua Gaudenzio Ferrari come Concerto degli morte, il raffigurante l’Eterno Angeli. Il Paradiso è pittore si trova Padre con angeli. costruito da quattro L’Eterno con gli Angeli Milano, girotondi di angeli con, Anno X - n.3 - VARESEFOCUS 59 Provincia da scoprire corda e a fiato che sia mai stata dipinta. Sono, infatti, circa una sessantina gli angeli musicanti e cinquantasei gli strumenti suonati: alcuni realmente in uso a quei tempi per accompagnare i canti durante le cerimonie religiose, altri RUBRICHE inventati dalla fantasia dell’artista. Le sculture lignee di Dio Padre e dell’Assunta, posta sul bordo del tamburo della cupola, sono eseguite dall’intagliatore Andrea da Milano su disegni preparatori del pittore: Ferrari, il quale, sia come ideatore ed esecutore, sia come coordinatore, è l’autore dell’intero apparato decorativo della cupola, in cui pittura e scultura si uniscono e si completano in una stessa scena sacra. Nel 1544 Gaudenzio dipinge i quattro tondi nei pennacchi della volta, dove sono raffigurati la Creazione di Eva, la Tentazione del serpente, la Cacciata dall’Eden, la Fatica del lavoro. IL POLITTICO DELL’ASSUNTA A BUSTO Qui e sotto il Sacro Monte di Varallo ARSIZIO Nel Santuario di Santa Maria in Piazza a Busto Arsizio, splendido esempio di architettura rinascimentale lombarda, è conservata un’opera del pittore, di importante qualità artistica. Si tratta del polittico dedicato all’Assunta e collocato, nel 1940, al centro della parete settentrionale, dopo essere stata a lungo nel Santa Maria in Piazza, presbiterio. Con il costruita tra il 1517 e il termine polittico si 1522, è dedicata alla intende una pala d’altare dipinta, scolpita Vergine Assunta ed è o intarsiata, costituita da nota soprattutto come due o più elementi, detti santuario della Madonna pannelli o tavole. È dell’Aiuto, per la certamente attribuibile a venerata statua lignea Gaudenzio Ferrari la raffigurante la Vergine concezione generale del mentre ferma con la polittico, mentre alla sua mano il flagello della realizzazione, condotta peste. a termine nel 1541, hanno contribuito non solo l’artista ma anche alcuni allievi della sua scuola. al centro della cupola, la statua lignea di Dio Padre a La ricca cornice dorata presenta quattro colonne decorate braccia aperte. Il cerchio più vicino a Dio è composto da con rami e foglie e racchiude in alto il Padre Eterno, al trenta puttini danzanti, nudi e pieni di luce, che volgono lo centro la Madonna, ai lati quattro santi ed, alla base, sguardo in alto verso di Lui, in un atteggiamento di alcune scene tratte dalle storie della Vergine. Partendo devozione e di preghiera. dalla tavola in alto, Dio Padre è rappresentato nell’atto di Gli altri tre cerchi rappresentano il concerto vero e aprire le braccia per accogliere la Vergine, la quale, nella proprio, composto da grandi figure di angeli dagli abiti tavola centrale è incoronata regina da un volo d’angeli; sontuosi e fluttuanti. Coloratissimi e in festa, gli angeli Maria indossa una veste rossa con un manto verde e, ai cantano e suonano i più diversi strumenti musicali: viole, suoi piedi, si trovano i fedeli che, grazie alla sua lire da braccio, liuti, flauti, trombe, tamburi e timpani. Essi intercessione, sperano nella gioia eterna. La luce è diffusa compongono la più variegata orchestra di strumenti a su tutta la scena e contribuisce a rivestire l’opera di un 60 VARESEFOCUS - Anno X - n.3 Provincia da scoprire forte senso di naturalità la vita e la passione di Cristo, tipicamente lombardo, come il Sacro Monte di Varallo è si può notare anche dalla costituito da 43 cappelle che si dolcezza un po’ malinconica snodano lungo un pendio che RUBRICHE dell’Assunta. Ai lati i pannelli domina il paese stesso. Con raffigurano i santi l’intervento di Gaudenzio il maggiormente venerati a progetto assume dimensioni Busto a quel tempo: San grandiose e qualità Michele, San Giovanni eccezionale. Egli è attivo a Battista, San Francesco Varallo dalla fine del d’Assisi e San Gerolamo. Quattrocento ai primi San Michele è colto mentre trent’anni del Cinquecento, alza la spada contro il prima come allievo e poi come demonio che tenta di coordinatore artistico strappargli un’anima dalla dell’impresa, sovrintendendo bilancia del giudizio, mentre all’opera architettonica, San Giovanni Battista viene scolpendo personalmente le rappresentato con l’Agnus statue di legno e realizzando Dei in braccio. Le tavolette gli affreschi di fondo delle alla base del polittico nuove cappelle. Tra le prime rappresentano uno spaccato cappelle che si incontrano sul di costume e di percorso, si deve a Ferrari ambientazione storica e quella dell’Annunciazione raccontano la Natività di (1505-1510), in cui le statue Maria, la Presentazione al non presentano più capelli e Tempio, lo Sposalizio e la vestiti intagliati in un unico Sacra Famiglia. blocco, ma parrucche di crine Polittico dell’Assunta e panni gessati e dipinti, in IL SACRO MONTE DI modo da creare manichini VARALLO dalla verità corporea e Il Sacro Monte di Varallo Sesia, in provincia di Vercelli, fu il dall’espressività eccezionali. Altri capolavori gaudenziani primo di una serie di santuari fondati ai piedi delle Alpi si trovano sulla sommità del Monte; tra questi spicca la come una vera e propria catena di fortini destinati a cappella della Crocifissione dove la continuità tra lo difendere la fede cristiana nelle zone più esposte al pericolo spazio illusionistico dipinto e quello reale è accresciuta della diffusione della religione protestante. Come testimonia dallo smussamento degli angoli delle pareti interamente anche l’esempio del Sacro Monte di Varese, questi percorsi affrescate e dall’uso di figure, in parte dipinte sul muro devozionali ebbero grande fortuna (fino al Seicento) poichè ed in parte realizzate in terracotta e da esso emergenti. favorirono una religiosità realistica e comunicativa e Verena Vanetti risposero ad un gusto artistico molto vivo, dove architettura, scultura e pittura erano coinvolte insieme nella ricerca di forme sempre più espressive. Ai pellegrini era infatti Nella prossima puntata: Pier Francesco Mazzucchelli, concesso di entrare nelle cappelle e camminare fra i detto il personaggi, immergendosi in modo fortemente emotivo Morazzone, nell’evento sacro; gli pittore varesino episodi, presentati come Il Sacro Monte di Varese viventi e contemporanei al considerato fedele, coinvolgevano i fa parte del gruppo dei tra le figure pellegrini e non li nove Sacri Monti più limitavano alla pura prealpini del Piemonte e significative contemplazione. della Lombardia inseriti del Seicento Voluto dai francescani a nel 2003 dall’Unesco lombardo. partire dal 1486, quale nella Lista del Patrimonio luogo in cui poter rivivere dell’Umanità. Anno X - n.3 - VARESEFOCUS 61.
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