Mappa Strategica
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Comune di Monteroni d’Arbia Mappa Strategica Comune di Monteroni d’Arbia Mappa Strategica ldp [associati] Antonio Mugnai Luca Gentili Anna Calocchi Michele Neri Stefania Rizzotti Roberta Ciccarelli Andrea Magrini ottobre 2006 le infrastrutture di fondovalle 9 la Cassia 10 la ferrovia 13 i margini naturali 17 margine ovest: il piede delle colline 18 margine est: il parco fl uviale 20 il sistema degli insediamenti collinari 25 le connessioni trasversali 29 il cuneo verde tra Ponte a Tressa e More di Cuna 30 l’asse urbano di Monteroni 34 l’asse di connessione dei parchi agricoli di Ponte d’Arbia 38 il sistema insediativo 43 la residenza 44 i luoghi centrali 46 le attività produttive 48 le grandi fabbriche 51 la Tabaccaia 52 la Grancia di Cuna 53 la Filanda 55 il territorio aperto 57 prime linee statutarie per la tutela del territorio 61 Questo documento, che abbiamo chiamato “mappa strategica”, è successivo all’Avvio del Procedimento e ne costituisce la naturale evoluzione; non rappresenta la “bozza” del nuovo Piano del Comune di Monteroni, quanto piuttosto l’esito di una prima operazione di riordino delle tante questioni emerse ed il tentativo di mettere a fuoco uno sguardo d’insieme per capire quali mosse risultino prioritarie in un territorio complessivamente di pregio costituito da una vasta area di fondovalle che è stata oggetto, negli ultimi cinquant’anni, di un consistente sviluppo delle infrastrutture stradali e ferroviarie e luogo privilegiato per una rapida e spesso disorganica crescita edilizia. In questa fase di elaborazione del nuovo Strumento Urbanistico, il lavoro del gruppo di progettazione si è concentrato sull’ascolto degli orientamenti e delle istanze prospettate dall’Amministrazione Comunale, dagli abitanti e dalle principali realtà produttive. La formazione del nuovo Piano può, infatti, essere un’occasione importante per rifl ettere sulle prospettive di una comunità, anche se dobbiamo evitare di conferire su di esso aspettative sproporzionate alle sue concrete ed effettive potenzialità. Occorre precisare, infatti, che non tutti i problemi che riguardano il territorio di Monteroni d’Arbia, così come di altri, potranno essere risolti solo attraverso la nuova strumentazione urbanistica. Allo stesso tempo però, il lavoro sul Piano, per espressa scelta, intende affrontare anche quelle tematiche, se emergenti, la cui risoluzione sappiamo con certezza non potrà dipendere dalla nuova strumentazione urbanistica; questo allo scopo comunque di individuare possibili ed ulteriori materie di studio ed analisi, necessarie al raggiungimento degli obiettivi individuati e prefi ssati con il Piano stesso. Il Piano Strutturale è uno strumento urbanistico di concezione relativamente recente. Esso è stato introdotto nella prassi urbanistica solo dal 1995, cioè con l’approvazione di una legge regionale, la cosiddetta “Legge 5” - poi sostituita dalla più recente “Legge 1” del gennaio 2005 - che lo istituiva assieme al Regolamento Urbanistico ed al Programma Integrato d’Intervento. Il Piano Strutturale è uno strumento assolutamente innovativo rispetto al tradizionale Piano Regolatore. Gli elaborati che lo costituiscono possiedono, generalmente, un grado di “astrazione” molto maggiore, in quanto le scelte di dettaglio e le norme direttamente prescrittive sono rimandate ad una fase successiva: quella appunto del Regolamento Urbanistico. Il documento della “mappa strategica” non deriva invece da nessuna disposizione legislativa, ma in alcuni casi è stato utilizzato allo scopo di sollecitare, su alcuni temi considerati principali, un confronto che coinvolga alcune delle fi gure considerate essenziali e interessate a vario titolo alla redazione del nuovo Piano Strutturale: prima fra tutte l’Amministrazione Comunale, ma anche altri Enti quali Provincia, Regione, Soprintendenza ed Usl, le principali associazioni, i professionisti, gli operatori del settore edile, la cittadinanza nel suo complesso. Questo documento è stato prodotto con il contributo dell’Uffi cio di Piano e degli Uffi ci Comunali che si occupano delle tematiche del territorio. Esso introduce, in forma più o meno avanzata, una serie di temi progettuali ritenuti d’importanza strategica per le sorti del Comune di Monteroni. La loro analisi e messa a fuoco sono indispensabili per orientare i contenuti del nuovo Piano e precisare alcune prime strategie ed obiettivi sui quali basare il lavoro. Tali questioni sono affrontate nella “mappa strategica” seguendo una lettura del territorio per “strati” tematici e per “fi gure territoriali”, cercando di proporre e chiarire in tal modo la metodologia di studio adottata fi nora. Attraverso tale lettura si tenta di identifi care e chiarire i principali indirizzi progettuali, allo scopo non tanto di fornire risposte defi nitive, quanto piuttosto di individuare una prima traccia di lavoro sugli interventi di trasformazione, quelli che potenzialmente potrebbero ri-defi nire la struttura insediativa urbana e territoriale. Le infrastrutture di fondovalle Il territorio di Monteroni ed in particolare la parte riferita al cosiddetto capoluogo, ha avuto uno sviluppo abbastanza recente che ha trovato, quali elementi territoriali ordinatori e/o condizionanti, alcune infrastrutture viarie localizzate sul fondovalle e disposte parallelamente al corso del fi ume Arbia - la Cassia e la ferrovia – assieme ad alcune emergenze quali la “tabaccaia”, il “mulino fortifi cato”, la “fi landa” ed il sistema dei canali (le cosiddette “gore”). La prima vera crescita del capoluogo è avvenuta dopo gli anni sessanta, nella parte di territorio compresa tra la Cassia ed il tracciato ferroviario ed ha superato in una fase successiva il limite dei binari per proseguire, in anni più recenti ad occupare progressivamente il suolo fi no ad intaccare, in parte, il piede della collina. Lo stesso modello di crescita insediativa è rintracciabile, con analoghe caratteristiche, anche più a nord nella frazione di Ponte a Tressa. L’infrastrutturazione di fondovalle continua tutt’oggi a condizionare le scelte urbanistiche e al di là degli indubbi vantaggi che in termini di mobilità esse hanno portato al territorio di Monteroni, vengono comunque percepite e rappresentano indubbiamente delle barriere da superare, dei catalizzatori di traffi co, in buona sostanza dei generatori di confl itti e contrasti con le funzioni presenti lungo i loro margini – residenze ed attività commerciali per lo più, ma anche attività collettive e di uso pubblico. Per superare tali barriere sono necessari costosi, impegnativi e spesso impattanti strutture di attraversamento: “sotterranee” o “sopraelevate”; per ridurre i fenomeni di “sovraccarico” e di “confl ittualità” lungo il loro percorso, sono necessarie “variazioni” e “deviazioni” del loro tracciato. Su questi assi si sono da tempo concentrati alcuni interventi tesi a mitigare le problematiche sopra accennate ed anche il Piano Strutturale è chiamato a fornire risposte e soluzioni coerenti con un disegno possibilmente più organico e maggiormente integrato al tessuto urbano esistente ed a quello futuro. 9 La Cassia La “vecchia” Cassia attraversa l’intero territorio comunale da Nord a Sud passando attraverso i principali centri abitati: Ponte a Tressa, More di Cuna, Monteroni, Lucignano e Ponte d’Arbia, prima di entrare nel territorio di Buonconvento. Da tempo è stata realizzata una “bretella” che evita l’attraversamento di Lucignano ed abbastanza recentemente è stata data attuazione ad un primo stralcio della “nuova” Cassia in corrispondenza del capoluogo. Originariamente il progetto prevedeva una grande strada di comunicazione a quattro corsie con doppia carreggiata ed uscite previste con svincoli a livelli sfalsati, per consentire un rapido collegamento tra Siena e Roma, alternativo a quelli già esistenti utilizzando l’Aurelia o l’Autostrada del sole. Il progetto originario sembrerebbe al momento alquanto ridimensionato, almeno nel tratto che interessa la Provincia di Siena, prevedendo per i restanti tratti una nuova strada a sole due corsie ed unica carreggiata, spesso sovrapposta al tracciato esistente (in particolare all’esterno dei centri abitati). La realizzazione della nuova Cassia rimane comunque, anche nella sua versione ridotta, un’importante opportunità per migliorare la vivibilità e la fruibilità dei centri urbani attualmente attraversati dal vecchio tracciato. Il nuovo sistema viario servirà ad assorbire la crescente domanda di mobilità dovuta all’incremento demografi co degli ultimi anni ed a liberare la vecchia strada dal traffi co pesante, che appare ormai da tempo incompatibile con la modesta sezione stradale e con le funzioni presenti lungo il suo tracciato all’interno dei centri abitati. In corrispondenza delle aree urbane, con la realizzazione delle singole varianti, l’originario tracciato della Cassia potrà pertanto 1 2 Prime fasi del cantiere in via Roma a Monteroni d’Arbia 3 Stato attuale del cantiere 3 1 2 10 Le infrastrutture di fondovalle la Cassia a Ponte a Tressa la Cassia a More di Cuna Monteroni d’Arbia - via San Giusto la Cassia a Ponte d’Arbia 11 tornare ad essere una parte integrante della rete stradale urbana a servizio quasi esclusivo della popolazione residente. Questo processo è già in atto nel Capoluogo, dove la realizzazione della Nuova Cassia consente di riproporre, per il “vecchio tracciato”, un ruolo cardine per la struttura urbanistica e sociale del paese. Il Piano Strutturale dovrà assecondare e sfruttare le previsioni in questo momento in corso di realizzazione a sud e a nord di Monteroni, con il duplice obiettivo di ottimizzare