Il Dilemma Del Prigioniero. Luciano Bianciardi E Il Disincanto Del Moderno

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Il Dilemma Del Prigioniero. Luciano Bianciardi E Il Disincanto Del Moderno City University of New York (CUNY) CUNY Academic Works All Dissertations, Theses, and Capstone Projects Dissertations, Theses, and Capstone Projects 2-2016 Il dilemma del prigioniero. Luciano Bianciardi e il disincanto del moderno Ilaria Muzzi Graduate Center, City University of New York How does access to this work benefit ou?y Let us know! More information about this work at: https://academicworks.cuny.edu/gc_etds/674 Discover additional works at: https://academicworks.cuny.edu This work is made publicly available by the City University of New York (CUNY). Contact: [email protected] IL DILEMMA DEL PRIGIONIERO. LUCIANO BIANCIARDI E IL DISINCANTO DEL MODERNO By Ilaria Muzzi A dissertation submitted to the Graduate Faculty in Comparative Literature in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy, The City University of New York 2016 © 2016 ILARIA MUZZI All rights reserved ii This manuscript has been read and accepted for the Graduate Faculty in Comparative Literature in satisfaction of the dissertation requirement for the degree of Doctor of Philosophy. Professor Giancarlo Lombardi_ ___________ _____________________ Date Chair of Examining Committee Professor Giancarlo Lombardi ___________ ______________________ Date Executive Officer, Comparative Literature Professor Giancarlo Lombardi__________________ Professor Monica Calabritto___________________ Professor Paolo Fasoli_______________________ iii ABSTRACT Il dilemma del prigioniero. Luciano Bianciardi e il disincanto del moderno By Ilaria Muzzi Adviser: Professor Giancarlo Lombardi The aim of my study on the works of Luciano Bianciardi is to expand upon his complex and conflicted relationship with the modernity of the new mass communication society emerging in Italy during the 1950s and 1960s, focusing on his career and several important areas of his work in particular. Bianciardi’s confrontation with modernity is ambiguous and challenged because it originates from the result of a dialectic between his intense, innate and conflicted roots in his hometown area of Maremma, his traditions and values and his fatal attraction to the new society and new mass culture. This can be compared to the movement of a moth attracted to a flame, an oscillation between the country and the city, between tradition and innovation, and between the old values of a prewar and agricultural Italy and the new values of a post-industrial and consumerist civilization. He also oscillated between the political and civil commitment of secular scholars and engagé intellectuals and a retreat to the mere technical functions of cultural professionals and unskilled workers in publishing, providing his specialized and fragmented knowledge at the service of a technical-production system that transcends and subsumes it. This dialectic appears to be characterized by a feeling of failure and defeat that, in a certain sense, precedes and in some dimension generates and contains his intellectual activities and his work as a writer. When leaving Maremma for Milan, he was excited by the desire to respond to and repudiate the Ribolla tragedy, his life’s great spiritual and moral watershed. Later, when surrendering to the city’s moral and intellectual licentiousness, he made the painful realization that his vocation was that of a polished interpreter and critic of the dawning modernity, viewed through the privileged field of observation of the cultural sector. He experienced this as a betrayal of the values of provincial civilization in his spiritual, intellectual iv and moral standard, an escape and retraction from his home in Maremma, his family and his friends and companions. The privileged field of observation focusing on this dichotomy, which is the source of Bianciardi’s poetics and the origin of the value of his more engaging and intense works, full of critical and cultural depth, can be recognized in his passion for modernity’s quintessential industry, that of the cinema. It is also evident in the trilogy of anger, which represents not only the most successful and prolific part of his writing, but also an explicate confrontation and conflict with the contemporary world. The analytical force of Bianciardi’s inquiry into Italian society of that time does not cease to amaze and draws its particular style from this existential experience that was both painful and resigned, both combative and disillusioned. v Ai miei genitori, che hanno sempre creduto in me vi ACKNOWLEDGMENTS I would like to thank Professor Giancarlo Lombardi. His support helped me; his wisdom and guidance enriched my knowledge, and made this dissertation possible. I also want to thank my doctoral committee, Professor Monica Calabritto and Professor Paolo Fasoli. My deepest gratitude goes to my parents, for their love and patience. Last but not least, a heartfelt thank you to my best reader, Gian Marco. vii TABLE OF CONTENTS Abstract..............................................................................................................................iv Introduzione........................................................................................................................ 1 Capitolo uno.......................................................................................................................16 L’apprendistato cinematografico e narrativo di Luciano Bianciardi Capitolo due.......................................................................................................................49 Da Grosseto a Milano. Dalla tragedia di Ribolla alla genesi della trilogia della rabbia Capitolo tre.......................................................................................................................115 La Vita agra. L’opera sperimentale di uno scrittore atipico Capitolo quattro................................................................................................................159 Dalla pagina allo schermo, la vita è sempre agra Conclusioni......................................................................................................................198 Bibliografia.......................................................................................................................209 viii INTRODUZIONE Il mio avvicinamento all’opera di Luciano Bianciardi avviene molto presto e ha un valore autobiografico. Mio padre è maremmano per parte paterna, così ho trascorso buona parte della mia infanzia e tutta la mia fanciullezza nei luoghi di Maremma narrati da Bianciardi. I parenti di quel ramo della mia famiglia paterna hanno vissuto -e coloro che ci sono ancora, vivono- proprio a Grosseto. Mio nonno Elesvan lasciò Grosseto per trasferirsi a Milano, fu chiamato a lavorare nella sede del Comando della 1ª Regione Aerea dell’Aeronautica militare di Piazza Novelli, a città Studi. Mio padre è un milanese solo anagraficamente ma è maremmano nel cuore e mi ha tramandato questo senso di nostalgia per una terra idealizzata e perduta per sempre nei ricordi del nonno, che scoloravano negli anni e confondevano la memoria, i suoni e gli odori del tempo. Il mio lavoro di ricerca prende le mosse, quindi, da un legame affettivo e viscerale con questa terra etrusca intrisa di sudore, lacrime e fango, con cui nel corso degli anni ho sviluppato una relazione antinomica, a tratti sofferta ma che mi costituisce profondamente come individuo. La storia personale di Luciano Bianciardi, il suo avere vissuto momenti importanti della Storia (il secondo conflitto mondiale, il Boom economico e il Sessantotto), l’originalità e la complessità della sua scrittura sono stati ulteriori fattori che mi hanno portata ad approfondire il mio processo di identificazione con questo scrittore. Questo studio ambisce ad aprire una prospettiva diversa di analisi: mettere a fuoco il rapporto contrastato, complesso e conflittuale di Luciano Bianciardi, scrittore e intellettuale, con la modernità della nuova società di comunicazione di massa che sorge nell’Italia di quegli anni, rapporto che si può intendere solo alla luce del legame viscerale e anche questo conflittuale e difficile, con la propria terra di Maremma, le sue tradizioni e i suoi valori, la sua cultura e la sua gente. Questi due elementi sono come i poli della sua personalità, due pianeti gemelli che si attirano e si influenzano reciprocamente nelle loro apparentemente divergenti orbite o, forse e meglio, come le due facce della luna, quella in piena luce, ammaliante, che rappresenta il Bianciardi intellettuale moderno e consapevole delle nuove sfide cui la scrittura e la riflessione 1 critica sono chiamate negli anni nei quali ha vissuto e operato, e la faccia oscura del nostro satellite, che ci rende invece lo scrittore che vive come un tradimento della propria terra, il suo essere partito ed essersi “convertito” ai nuovi valori nella grande metropoli industriale del nord, intraprendendo una vita libertina, moderna e troppo lontana da quella della tradizione per poter essere accettata, in primis da se stesso. Mi pare che qui stia uno dei nodi fondamentali della personalità dello scrittore, un binomio inscindibile che costituisce un grumo di ossessioni e allo stesso tempo una fonte di riflessioni, di passioni, di scrittura e di vita. Per questo la mia prospettiva di analisi si concentrerà sui due punti fondamentali, per mezzo dei quali si è dispiegato questo confronto e scontro di un intellettuale di provincia con la società culturale dell’Italia del dopoguerra. Il primo punto parte dalla constatazione che Bianciardi dà la sua massima prova nel
Recommended publications
  • Ce N'est Pas À Moi De Dire Que Fantozzi Est L'une Des Figures Les Plus
    TAMASA présente FANTOZZI un film de Luciano Salce en salles le 21 juillet 2021 version restaurée u Distribution TAMASA 5 rue de Charonne - 75011 Paris [email protected] - T. 01 43 59 01 01 www.tamasa-cinema.com u Relations Presse Frédérique Giezendanner [email protected] - 06 10 37 16 00 Fantozzi est un employé de bureau basique et stoïque. Il est en proie à un monde de difficultés qu’il ne surmonte jamais malgré tous ses efforts. " Paolo Villaggio a été le plus grand clown de sa génération. Un clown immense. Et les clowns sont comme les grands poètes : ils sont rarissimes. […] N’oublions pas qu’avant lui, nous avions des masques régionaux comme Pulcinella ou Pantalone. Avec Fantozzi, il a véritablement inventé le premier grand masque national. Quelque chose d’éternel. Il nous a humiliés à travers Ugo Fantozzi, et corrigés. Corrigés et humiliés, il y a là quelque chose de vraiment noble, n’est-ce pas ? Quelque chose qui rend noble. Quand les gens ne sont plus capables de se rendre compte de leur nullité, de leur misère ou de leurs folies, c’est alors que les grands clowns apparaissent ou les grands comiques, comme Paolo Villaggio. " Roberto Benigni " Ce n’est pas à moi de dire que Fantozzi est l’une des figures les plus importantes de l’histoire culturelle italienne mais il convient de souligner comment il dénonce avec humour, sans tomber dans la farce, la situation de l’employé italien moyen, avec des inquiétudes et des aspirations relatives, dans une société dépourvue de solidarité, de communication et de compassion.
    [Show full text]
  • Italiano Prof.Ssa Giulia La Rocca
    CLASSE 1^ A MAT 2020-2021 ITALIANO PROF.SSA GIULIA LA ROCCA Programma svolto (ore svolte: n.124 al 05.06.21) A. I TESTI Manuale: N.Perego - E. Ghislanzoni, “Un libro sogna”, Narrativa; Editore Zanichelli La comunicazione e i suoi codici Il codice linguistico: il testo Le tipologie di testo non letterario: testo espositivo, testo argomentativo, testo regolativo, testo descrittivo. Il testo narrativo: le sue caratteristiche La struttura del testo narrativo: Fabula e intreccio, le sequenze, lo schema logico; Tempo della storia e tempo del racconto; I tempi verbali; La descrizione dello spazio; La presentazione dei personaggi; Il narratore e il punto di vista; Le scelte lessicali. I generi del testo narrativo: il racconto e il romanzo. Il racconto fantastico, il racconto realistico, il racconto giallo, il racconto sociale, il racconto umoristico, il racconto autobiografico. Laboratori di comprensione, di analisi, di riscrittura e di scrittura. RACCONTI LETTI E ANALIZZATI: Il lungo viaggio, di Leonardo Sciascia Un errore geografico, di Romano Bilenchi L’avventura di due sposi, di Italo Calvino Continuità dei parchi, di Julio Cortazar L’eredità, di Michela Murgia La storia di Pronto Soccorso e Beauty Case, di Stefano Benni Temporale di primavera, di Mario Rigoni Stern Il Mister, di Marco Lodoli Il pannello, di Erri De Luca Il patto, di Andrea Camilleri Sul ghiaccio, di Hermann Hesse BRANI TRATTI DA ROMANZI LETTI E ANALIZZATI: Marta fa la conoscenza di Bube, da La ragazza di Bube di Carlo Cassola Nascita di un’amicizia, da L’amico ritrovato di Fred Uhlman B. GRAMMATICA: testo in adozione: M. Sensini, “Datemi le parole” vol.
    [Show full text]
  • Learning About Colonialism. High School Students' Perception Of
    Learning about colonialism. High school students' perception of Italian colonial history. Camilla Guerrato Dissertação de Mestrado em Migrações, Inter-Etnicidades e Transnacionalismo September, 2019 Dissertação apresentada para cumprimento dos requisites necessários à obtenção do grau de Mestre em Migrações, Inter-Etnicidades e Transnacionalismo, realizada sob orientação científica do Prof. Nuno Dias - NOVA/FCSH e a coorientação da Prof. Helena Serra - NOVA/FCSH e do Prof. Shaul Bassi - Universidade Ca’ Foscari de Veneza. This dissertation is presented as a final requirement for obtaining the Master's degree in Migration, Inter-Ethnicity and Transnationalism, under the scientific guidance of Prof. Nuno Dias - NOVA/FCSH, and co-orientation of Prof. Helena Serra - NOVA/FCSH and Prof. Shaul Bassi - Ca’ Foscari University of Venice. 1 Acknowledgements First of all, I would like to thank my thesis advisors Prof. Nuno Ferreira Dias for inspiring and challenging me along with the whole research and writing process, Prof. Helena Serra for her methodology teaching and Prof. Shaul Bassi for his advice. In one way or another, their words were precious for the realization of this thesis. I would also like to thank the Headmaster of Istituto Primo Levi for allowing me to carry out the fieldwork there. I am grateful to the history teachers that welcomed me in their class and supported my work with interest and enthusiasm. I would also like to thank the students of the senior year classes I worked with for the active participation in the activities I proposed to them. Without the inputs received from all those I got in touch with at Istituto Primo Levi, this research could not have been successfully conducted.
    [Show full text]
  • Propaganda, Cinema E Politica 1945-1975
    Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico Annali 11 2008 Propaganda , cinema e politica 1945-1975 a cura di Ermanno Taviani Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico Annali 11 2008 Propaganda, cinema e politica 1945-1975 a cura di Ermanno Taviani Il volume è stato realizzato con il contributo della Direzione Generale per il Cinema - Ministero per i Beni e le Attività Culturali Edizione a cura Via Ostiense, 106 Roma 00154 Tel. (39) 06/57.305.447 - 06/57.428.72 - 06/57.289.551 Fax. (39) 06/57.580.51 e-mail: [email protected] – www.aamod.it Affiliato F.I.A.F. (Fédération Internationale des Archives du Film) Indice Introduzione PARTE PRIMA Il cinema di propaganda: il caso del Pci Ermanno Taviani Il 18 aprile 1948 e il cinema Mino Argentieri Fra fiction e realtà. Radici e continuità della propaganda politica in Italia Edoardo Novelli Il mito di Palmiro Togliatti e di Maurice Thorez nella propaganda politica del comunismo italiano e francese Sante Cruciani Gli anni della censura: il caso Lizzani Antonio Medici PARTE SECONDA La propaganda dei Comitati civici e le elezioni del 1948 Intervista a Turi Vasile di Tatti Sanguineti (rielaborazione di Ermanno Taviani) Da Togliatti è tornato a Il sole sorge ancora Intervista a Carlo Lizzani di Tatti Sanguineti ed Ermanno Taviani Cinema, propaganda e televisione nel Partito comunista italiano Intervista a Mino Argentieri di Tatti Sanguineti ed Ermanno Taviani Cinema, manifesti e fumetti nelle campagne elettorali tra fascismo e dopoguerra Intervista a Ernesto G. Laura di Tatti Sanguineti ed Ermanno Taviani Cinema, televisione e propaganda nella Democrazia cristiana Intervista a Bartolo Ciccardini di Tatti Sanguineti ed Ermanno Taviani PARTE TERZA Guida per le proiezioni cinematografiche popolari Introduzione E’ dal momento della sua fondazione che la Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico ha lavorato sul tema della propaganda politica, con particolare attenzione a quella cinematografica.
    [Show full text]
  • Usiamo Mina O Venditti Uno Sul Tema Del Tempo, L’Altro Ispirato Sono Tempi in Cui Si Naviga a Vista
    lunedì 22 novembre 2004 19 IL CINEMA È LO SPETTACOLO PIÙ AMATO (MA IN LIEVE CALO) I «CONTAGI» DI FINARDI, VECCHIONI E DALLA: LEGGONO LIBRI E POI SCRIVONO CANZONI Più cinema, teatro e divertimenti, Roberto Carnero meno cultura (anche se le donne leggono più libri degli uomini) dal Quella dei rapporti tra canzone e poesia è una «qua- Marcello Parilli (pagine 256, più un cd, euro 19,50). insospettati. Quel matto di Enzo Jannacci, alla do- cominciare, il romanzo europeo del Novecento, con ‘93 al 2003. Secondo l'indagine sul estio» che più «vexata» non potrebbe essere. Soprat- Si tratta di un libro che offre una panoramica dei manda se esista un'influenza della letteratura sul lo scrittore svizzero Robert Walser: «La lettura del tempo libero «Aspetti della vita tutto da quando i cantautori hanno preteso di sosti- rapporti tra musica leggera e letteratura, attraverso suo modo di comporre canzoni, risponde negativa- suo romanzo La passeggiata mi ha dato l'idea per quotidiana» compilata dall'Istat, nel tuire i poeti, visto che, mentre questi ultimi sono una serie di interviste a protagonisti della scena mente: «Assolutamente no. La mia è una formazio- scrivere “L'anno che verrà”». E poi i film di Viscon- 2003 il cinema continua a sempre più lontani dai gusti del grande pubblico, i musicale italiana (tra gli altri, Dalla, Finardi, Fossa- ne assolutamente empirica». Ma chi è disposto a ti, Pasolini, Fellini, Bertolucci. Il professor Roberto raccogliere più preferenze primi ottengono successo e seguito di folla. Una che ti, Jannacci, Pacifico, Modena City Ramblers, Vec- credergli? Eugenio Finardi confessa che gli è successo Vecchioni è ancora più esplicito: «Mi servo quasi interessando il 48,1% della di poesia e musica se ne intende, Fernanda Pivano, chioni), oltre a schede di carattere storico, utili a di scrivere canzoni ispirate a un libro: «La prima è sempre di spunti letterari.
    [Show full text]
  • A British Reflection: the Relationship Between Dante's Comedy and The
    A British Reflection: the Relationship between Dante’s Comedy and the Italian Fascist Movement and Regime during the 1920s and 1930s with references to the Risorgimento. Keon Esky A thesis submitted in fulfilment of requirements for the degree of Doctor of Philosophy, Faculty of Arts and Social Sciences. University of Sydney 2016 KEON ESKY Fig. 1 Raffaello Sanzio, ‘La Disputa’ (detail) 1510-11, Fresco - Stanza della Segnatura, Palazzi Pontifici, Vatican. KEON ESKY ii I dedicate this thesis to my late father who would have wanted me to embark on such a journey, and to my partner who with patience and love has never stopped believing that I could do it. KEON ESKY iii ACKNOWLEDGEMENTS This thesis owes a debt of gratitude to many people in many different countries, and indeed continents. They have all contributed in various measures to the completion of this endeavour. However, this study is deeply indebted first and foremost to my supervisor Dr. Francesco Borghesi. Without his assistance throughout these many years, this thesis would not have been possible. For his support, patience, motivation, and vast knowledge I shall be forever thankful. He truly was my Virgil. Besides my supervisor, I would like to thank the whole Department of Italian Studies at the University of Sydney, who have patiently worked with me and assisted me when I needed it. My sincere thanks go to Dr. Rubino and the rest of the committees that in the years have formed the panel for the Annual Reviews for their insightful comments and encouragement, but equally for their firm questioning, which helped me widening the scope of my research and accept other perspectives.
    [Show full text]
  • 100 Romanzi Da Non Perdere - Una Scelta Di Narrativa Contemporanea (20° E 21° Secolo) –
    100 ROMANZI DA NON PERDERE - UNA SCELTA DI NARRATIVA CONTEMPORANEA (20° E 21° SECOLO) – Caratteristiche dell’opuscolo. Non è certamente facile selezionare 100 titoli di narrativa degli ultimi 100 anni da “non perdere”! A prima vista 100 sembrano tanti; infatti ne pensi 60, 70, e non riesci ad andare avanti; però poi ti fai coraggio, arrivi a 90, 95, 102, 105, 110, e ti accorgi che in un lampo sono diventati troppi! Ma la sfida è questa: 100, non uno di più, non uno di meno. Ebbene, ci siamo messi di buona lena, e abbiamo prodotto l’agognato elenco, perfettamente consci che tanti, ma davvero tanti altri romanzi eccezionali sono rimasti fuori, per forza di cose. Una scelta, soprattutto in campo letterario, è sempre, e sottolineiamo sempre, arbitraria. Non si sfugge a questa regola: la soggettività impera. Ci sembra allora giusto, non fosse altro che per un motivo di onestà intellettuale, chiarire subito quali sono i criteri seguiti per produrre questa selezione: 1) La fama dell’opera . Ci sono libri talmente importanti che, pur costituendo l’unico romanzo (o quasi) dell’autore, ci è sembrato doveroso inserire; ad esempio Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa o Autodafè di Elias Canetti 2) La fama complessiva dell’autore . Ci sono autori che, pur non avendo magari prodotto un’opera che si eleva nettamente sulle altre, rivestono comunque una tale importanza nella storia letteraria da non poter essere dimenticati. Ecco allora perchè l’inserimento nella lista di titoli come La ragazza di Bube di Carlo Cassola o La fine dell’eternità di Isaac Asimov, forse non capolavori in assoluto, ma ottime opere di autori fondamentali.
    [Show full text]
  • Mettono E Garantiscono Appuntamenti Alla Rai, Si
    PUPI AVATI PRIME E ULTIME FOLLIE DI P.A. LA MAZURKA DEL BARONE, DELLA SANTA si cercano contatti, si trovano intermediari che in cambio di soldi pro- E DEL FICO FIORONE mettono e garantiscono appuntamenti alla Rai, si incontrano contesse 1974 decadute, amanti di politici, portaborse di politici, assistenti di assistenti di assistenti alla produzione, si frequentano case, si incontra gente: una È uno dei momenti più cupi nel cammino di Pupi Avati. Ha fatto fauna di mostri terribili che navigano sotto il pelo dell’acqua della capi- due film che sono stati commercialmente due flop, vive un momento tale pronti ad azzannare le prede che arrivano dalla provincia. personale difficile, è naufragato il sogno della Hollywood sul Reno, ha “Quattro anni di marciapiedi romani, confuso in una massa di indi- una famiglia da mantenere che non riesce a mantenere (già due figli, vidui muniti a loro volta del loro copione e della loro legittima attesa. Mariantonia nata nel ’66 e Tommaso nel ’69 mentre il terzo, Alvise, ar- Tutti a condividere l’opportunità che conducesse direttamente alla glo- riverà nel ’71), il lavoro alla Findus è stato abbandonato perché quando ria. Marciavo con loro, suonavo gli stessi campanelli, salivo le stesse scale, il cinema entra così in profondità nel sangue è praticamente impossibile mi presentavo alle stesse scortesissime segretarie, imploravo i medesimi tornare alla vita borghese: bisogna continuare a navigare in mari burra- appuntamenti. Ma io di occasioni ne avevo già avute due e le avevo scosi e sconosciuti, bisogna confidare in maniera irrazionale sulla propria sprecate. A Roma si sapeva.
    [Show full text]
  • Catalogo Emeroteca
    SEGRETARIATO GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA BIBLIOTECA QUIRINALE EMEROTECA Catalogo ________ novembre 2011 SEGRETARIATO GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA BIBLIOTECA EMEROTECA Catalogo _________ Novembre 2011 A cura di Pierpaolo Capelli Biblioteca Quirinale Biblioteca Quirinale INDICE ___________________________________________________ PREMESSA p. 1 TESTATE STORICHE Aretusa p. 5 Critica Sociale p. 6 (Il) Contemporaneo p. 7 Fanfulla della Domenica p. 8 (La) Fiera Letteraria p. 9 Gazzetta Piemontese p. 10 Giornali Clandestini (raccolta di) p. 11 Giovine Italia p. 12 (L’)Italia del Popolo p. 13 Lacerba p. 14 Leonardo p. 15 (Il) Marzocco p. 16 (Il) Repubblicano Piemontese p. 17 (La) Riforma p. 18 Roma Futurista p. 19 (La) Ronda p. 20 Solaria p. 21 (La) Voce p. 22 TESTATE CORRENTI Corriere della Sera p. 25 (L’)Espresso p. 26 (Il) Giornale p. 27 (Il) Giorno p. 28 (L’)Indipendente p. 29 (Il) Messaggero p. 30 - I - Biblioteca Quirinale (Le) Monde p. 31 (Il) Mondo p. 32 (La) Nazione p. 33 (L’)Osservatore Romano p. 34 Panorama p. 35 (La) Repubblica p. 36 (Il) Sole 24 ore p. 37 (La) Stampa p. 38 (Il) Tempo p. 30 (L’)Unità p. 40 - II Biblioteca Quirinale Premessa Il presente Catalogo offre una rassegna delle testate giornalistiche possedute dalla Biblioteca del Quirinale nella sua sezione “Emeroteca”, conservate esclusivamente in formato elettronico, ottico o digitale. La raccolta è costituita sia da testate ancora in corso di abbonamento che da testate spente, addirittura ‒ in taluni casi – di carattere prettamente storico in quanto risalenti al XVIII ed al XIX secolo; è stata per questa ragione realizzata una suddivisione in due sezioni ‒ l’una corrente, l’altra storica ‒ del materiale posseduto.
    [Show full text]
  • Le Guerre, Le Insurrezioni E La Pace Nel Secolo Decimo Nono Volume Primo
    Ernesto Teodoro Moneta Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono Volume primo www.liberliber.it Questo e–book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E–text Editoria, Web design, Multimedia http://www.e–text.it/ QUESTO E–BOOK: TITOLO: Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono. Volume Primo AUTORE: Moneta, Ernesto Teodoro TRADUTTORE: CURATORE: NOTE: DIRITTI D'AUTORE: no LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/biblioteca/licenze/ TRATTO DA: Le guerre, le insurrezioni e la Pace nel secolo decimonono : Compendio storico e Considerazioni. Vol. I / Moneta, Ernesto Teodoro; Milano : Soc. Tip. Edit. Popolare, 1903 – 16. p. VII, 358. CODICE ISBN: non disponibile 1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 3 febbraio 2010 INDICE DI AFFIDABILITA': 1 0: affidabilità bassa 1: affidabilità media 2: affidabilità buona 3: affidabilità ottima ALLA EDIZIONE ELETTRONICA HANNO CONTRIBUITO: Paolo Alberti, [email protected] REVISIONE: Catia Righi, [email protected] PUBBLICAZIONE: Catia Righi, [email protected] Informazioni sul "progetto Manuzio" Il "progetto Manuzio" è una iniziativa dell'associazione culturale Liber Liber. Aperto a chiunque voglia collaborare, si pone come scopo la pubblicazione e la diffusione gratuita di opere letterarie in formato elettronico. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet: http://www.liberliber.it/ Aiuta anche tu il "progetto Manuzio" Se questo "libro elettronico" è stato di tuo gradimento, o se condividi le finalità del "progetto Manuzio", invia una donazione a Liber Liber. Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Qui le istruzioni: http://www.liberliber.it/sostieni/ 3 E.
    [Show full text]
  • Italiani Brava Gente
    Cineforum della formica Stagione 2010-2011 ITALIANI BRAVA GENTE Commedia e impegno nel grande cinema italiano www.cineformica.org Cineforum della formica Stagione 2010-2011 IITTAALLIIAANNII BBRRAAVVAA GGEENNTTEE Commedia e impegno nel grande cinema italiano I soliti ignoti Regia Mario Monicelli Interpreti Vittorio Gassman (Peppe ), Marcello Mastroianni (Tiberio ), Renato Salvatori (Mario ), Totò (Dante Cruciani ), Carlo Pisacane (Capannelle ), Tiberio Murgia (Ferribotte ), Memmo Carotenuto ( Cosimo ), Carla Gravina (Nicoletta ), Claudia Cardinale (Carmelina ) Sceneggiatura Mario Monicelli, Suso Cecchi D'Amico, Age & Scarpelli Fotografia Gianni Di Venanzo Montaggio Adriana Novelli Italia, 1958, b/n, 111 min E' una doppia svolta: per la commedia che il cinema italiano coltiva in maniera pedissequa e spesso volgare, per Monicelli che mette a fuoco l'orizzonte dei suoi interessi. Una struttura efficiente e snella, grazie all'ottima sceneggiatura, una distribuzione di ruoli che rappresentò una vera sorpresa (Gassman per la prima volta in un personaggio comico, Mastroianni e Salvatori perfettamente caratterizzati, la presenza di due straordinarie macchiette come Capannelle/Carlo Pisacane e Ferribotte/Tiberio Murgia, un assolo formidabile di Totò maestro scassinatore), la felice coincidenza di una situazione sociale nuova (il boom economico) con l'intuizione che a tempi nuovi appena iniziati occorrano strumenti espressivi inediti, slegati dal populismo neorealistico: tutto questo confluisce in un film leggero, scettico e in apparenza disimpegnato, che lascerà un segno sul destino della commedia all'italiana e che troverà imitatori in Italia e fuori. (Fernaldo Di Giammatteo, Dizionario dei capolavori del cinema , B. Mondadori, 2004) Frasi famose Capannelle: Dimmi un po' ragassolo, tu conosci un certo Mario che abita qua intorno? Bambino: Qui de Mario ce ne so' cento.
    [Show full text]
  • 2 L'esplosione Implosiva Di Luciano Bianciardi in Natura Società
    LAURA BARDELLI L’esplosione implosiva di Luciano Bianciardi In Natura Società Letteratura, Atti del XXII Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti (Bologna, 13-15 settembre 2018), a cura di A. Campana e F. Giunta, Roma, Adi editore, 2020 Isbn: 9788890790560 Come citare: https://www.italianisti.it/pubblicazioni/atti-di-congresso/natura-societa-letteratura [data consultazione: gg/mm/aaaa] 2 Natura Società Letteratura © Adi editore 2020 LAURA BARDELLI L’esplosione implosiva di Luciano Bianciardi Ribolla, 4 maggio 1954. I corpi dei 43 minatori estratti dalla miniera della Montecatini non hanno più voce per gridare che anche questa volta, come spesso recitano i bollettini dei disastri nostrani, “la tragedia si poteva evitare”. Luciano Bianciardi tributa loro l’onore e l’onere della verità nel libro-documento scritto con Cassola, se li porta dietro fin nell’astiosa e tacchettante Milano, progetta l’esplosione per contrappasso del «torracchione di vetro e di cemento», traduce come un forzato, s’innamora, sogna il suo Garibaldi. Il rapporto uomo-ambiente ai tempi del boom economico visto attraverso il prisma dello scrittore grossetano. Nello stretto giro di tre cocktail esplosivi si brucia la breve miccia con cui Luciano Bianciardi accende una carriera letteraria corrosiva e consuma la sua esistenza. Il primo, quello a base di grisù e fatale inadempienza, confezionato da Madre Terra con il colpevole concorso della Montecatini, proprietaria di gran parte delle miniere maremmane, deflagra letteralmente nelle gallerie di Ribolla il 4 maggio del 1954, portandosi via la vita di quarantatré minatori. Le loro larve continueranno ad infestare i giorni grigi e le notti bianche dello scrittore, che nella Vita agra ne ricorda i funerali: Rimasi quattro giorni nella piana sotto Montemassi, dallo scoppio fino ai funerali, e li vidi tirare su quarantatré morti, tanti fagotti dentro una coperta militare.
    [Show full text]