Giorn Uff 33 (Aprile 05).Indd

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Giorn Uff 33 (Aprile 05).Indd Il Giornale degli N° 33 - Agosto 2005 - Periodico quadrimestrale FFIZIDiffusione gratuita - CASA EDITRICE BONECHI ASSOCIAZIONE AMICI DEGLI UFFIZI U Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Firenze Renato Guttuso, Battaglia di Ponte dell’Ammiraglio, Galleria degli Uffizi (Foto di Sergio Garbari del Gabinetto fotografico della Soprintendenza fiorentina). d’Italia, idealmente rievoca nella sua figurazio- ne anche la lotta partigiana, da poco vittoriosa- L’EPICA POPOLARE DI GUTTUSO mente conclusa. Il carattere che sorte prepotente dal monumentale dipinto è il passo epico. E dal- ACQUISITA DAGLI UFFIZI, VIENE ESPOSTA NELLA CHIESA DI SAN PIER SCHERAGGIO l’epica discende quasi naturalmente il messaggio LA “BATTAGLIA DI PONTE DELL’AMMIRAGLIO”, VERO E PROPRIO PENDANT ESPRESSIVO morale implicito. L’episodio travalica dunque il contingente e si fa emblema di un’epopea popo- E IDELOGICO DELLA DIRIMPETTAIA “BATTAGLIA” DI CAGLI. CON L’INGRESSO lare, ch’è buona per ogni tempo di ribellione e di DI OPERE D’ARTE CONTEMPORANEA IN GALLERIA SI MANTENGONO VIVI I CONCETTI susseguente unità. In questo senso la Battaglia di Ponte dell’Am- CHE INFORMARONO LO SPIRITO COLLEZIONISTICO DEI MEDICI miraglio costituisce un vero e proprio pendant espressivo e ideologico (oltre che dimensionale) della dirimpettaia Battaglia di Cagli, con la qua- i sono opere che per la loro intensità poeti- rigorosamente vagliati, lascia aperte, fino alle le condivide i riverberi d’uno studio appassio- ca, per il respiro ampio e perfino epico che ultime stagioni, quelle stesse raccolte d’arte i cui nato di quella cultura figurativa che proprio agli Cle sommuove, per la monumentalità delle primi detentori furono i Medici; dei quali, peral- Uffizi si offre in uno sceltissimo florilegio. E si dimensioni, per la forte rilevanza storica, e final- tro, in tal guisa operando, vengono mantenuti noteranno: nella seconda, le meditazioni uma- mente per la fama di chi n’è l’artefice, paiono fatte vivi i concetti che ne informarono lo spirito col- nistiche di Cagli (specie sulla Battaglia di San apposta per essere esposte nei musei, o almeno in lezionistico. Romano di Paolo Uccello, che quasi si prospetta luoghi dove ognuno possa non solo goderne, ma La Battaglia di Ponte dell’Ammiraglio fu dipinta alla stregua d’un modello veridico), e nella pri- anche sentirsene padrone. Questo convincimen- agli esordi del sesto decennio del Novecento da ma, gl’interessi di Guttuso per le appassionate to sottende oggi l’acquisizione della Battaglia di Renato Guttuso, che firmò e datò la tela: “Gut- visioni d’inizio Cinquecento (dai grovigli di be- Ponte dell’Ammiraglio di Renato Guttuso, come tuso / Roma ’51 – 52”. E subito fu esposta alla stie e d’uomini che Leonardo si finse per la sua vent’anni or sono sottese quella della Battaglia di XXVI Biennale di Venezia. Come in un’istanta- Battaglia di Anghiari, all’esplosive accensioni San Martino di Corrado Cagli. nea (vibrante di colori e pathos) vi s’illustra una cromatiche di Rosso e Pontormo). Ricordi lon- Entrambe le accessioni sono di grande riguardo vicenda del nostro Risorgimento, fedelmente tani, certo; ma non di meno presenti nel corredo per le collezioni degli Uffizi. Si consolida difatti ripresa da un brano delle Noterelle di uno dei d’artisti moderni di colta formazione, quali giu- con esse il principio della legittimità dell’ingres- Mille di Giuseppe Cesare Abba. E però Guttuso, stappunto furono Cagli e Guttuso. so d’opere contemporanee in Galleria. Principio giocando col rosso delle camicie garibaldine e che, sia pur nell’ovvia osservanza di requisiti legando insieme due epoche salienti della storia Antonio Natali FONDAZIONI MUSEALI: LO SCENARIO FIORENTINO bellissima e provvidenziale ziata rappresentanza. anomalia italiana. Accette- A questo punto, nel disegno IL PENSIERO DOMINANTE, ATTUALMENTE, È CHE L’INGRESSO DEL PRIVATO NELLA GESTIONE MUSEALE NON POSSA CHE ranno le fondazioni bancarie di Fondazione museale fio- PORTARE MAGGIORE EFFICIENZA, OCCUPAZIONE E SVILUPPO. PERCHÉ LA “FONDAZIONE UFFIZI” SAREBBE UN ERRORE (Cassa di Risparmio, Monte rentina che provo a immagi- dei Paschi) di entrare in part- nare, mi chiedo quale potrà nernariato con la struttura essere il ruolo e il peso della pubblica per il governo del componente tecnico scien- sistema museale fiorentino? tifica. In parole povere potrà Un sistema che già gode – è il Soprintendente con i suoi l futuro dei grandi musei Tutti le vogliono anche se po- questa sede, ad accampare di mecenatismo capitalista opportuno non dimenticar- funzionari, decidere in liber- italiani sarà la Fondazio- chi sanno cosa sono o cosa le ragioni (pure per lo storico e c’è, soprattutto, un regime lo – di una sua autonomia tà su restauri, mostre, pub- ne. Se fanno così in Ame- dovrebbero essere. Proviamo dell’arte decisive) dell’unità fiscale che incoraggia e pre- contabile e finanziaria e che blicazioni o dovrà sottostare lrica perchè non dovrem- allora a ragionare in termini collezionistica del patrimonio mia il mecenatismo stesso. può mettere sul tavolo, ogni alle decisioni di un consiglio mo farlo anche noi? Questo è concreti pensando alla real- variamente distribuito nei no- E poi da noi non ci sono i anno, 23 milioni di denaro di amministrazione che po- oggi il pensiero dominante. Il tà fiorentina e allo scenario stri musei. grandi privati. L’ultimo (e il “vero”? Forse accetteranno, trebbe vederlo in minoranza? ventesimo secolo che è stato prossimo venturo. Secondo e più importante solo) era rappresentato dalla o forse no, staremo a vedere. Avrà sulle questioni di merito statalista per la gran parte Cominciamo col definire l’og- aspetto della questione. Una famiglia Agnelli; la quale fa- Ma se accetteranno vorranno quella autonomia che nes- del suo percorso (con i fasci- getto del discorso. Fonda- volta perimetrato l’ogget- miglia Agnelli, dopo la morte avere, come è giusto, voce in sun Ministro, fino ad oggi, gli smi, con i comunismi, con le zione si, ma per cosa? Si è to della Fondazione (i musei dell’avvocato, ha deciso di capitolo. ha mai seriamente impedito? socialdemocrazie) si è sco- parlato di Fondazione Uffizi. del Polo ma anche, perchè dismettere il veneziano Pa- Così come vorranno averla Dal mio punto di vista questo perto iper liberista negli ulti- Sarebbe un errore. A Firen- no? Palazzo Vecchio, Forte lazzo Grassi, solitario fiore, (ecco un’altra anomalia ita- è il vero nodo duro e difficile mi anni. Ora, all’inizio del XXI, ze una eventuale Fondazio- Belvedere, l’Archeologico) troppo presto avvizzito, del liana che sarebbe difficile da sciogliere quando si parla dobbiamo prendere atto che ne museale ha senso solo come immaginare l’organo mecenatismo capitalista ita- far capire in America) le rap- di Fondazioni museali. lo slogan della nostra giovi- se comprende tutti gli isti- di gestione? Fondazione vuol liano. presentanze politiche locali: nezza “il privato è pubblico” tuti attualmente raggruppati dire la presenza dei priva- Da noi gli unici veri “priva- Comune, Provincia, Regione, si è rovesciato nel suo con- nel Polo. È una questione di ti. Ma quali privati? Qui non ti” (molto “sui generis”, ma ognuna con la sua frammen- trario, “il pubblico deve di- massa critica. I musei della siamo in America dove c’è in qualche modo “privati”) tazione partitica, ognuna con ventare privato”. Quindi ben Soprintendenza speciale fio- una tradizione ormai antica sono le fondazioni bancarie, le sue alchimie di differen- Antonio Paolucci venga l’ingresso del privato rentina vogliono dire, tutti in- nel museo. Porterà gestione sieme, quattro milioni e mez- più efficiente, promozione più zo di visitatori all’anno e cir- efficace, occupazione, svilup- ca 23 milioni di entrate. Sono po etc etc... Questi discorsi li cifre di tutto rispetto che av- IL NUOVO SAN PIER SCHERAGGIO conosciamo, sono condivisi vicinano il “nostro” sistema a a destra come a sinistra e a realtà quali il Louvre, il Me- poco serve mettere in guar- tropolitan, i Musei Vaticani. acquisizione della Battaglia di Ponte dell’Ammiraglio dia dalle illusioni, dalle inge- Dividere gli Uffizi dal resto e la risoluzione d’esibirla in San Pier Scheraggio, dove nuità, dai pericoli. significherebbe indebolire gli avrebbe fronteggiato la Battaglia di San Martino di Non si contrastano le idee Uffizi e indebolire il resto (Ac- L’Corrado Cagli, hanno imposto un nuovo ordinamento dominanti quando la politica, cademia, Palatina, Bargello delle opere nei tre ambienti che in origine costituivano la navata i media e l’opinione pubblica etc). Faccio un ragionamento centrale della chiesa romanica inglobata dal Vasari nella fabbri- hanno deciso di farle proprie. puramente aziendalistico, sia ca degli Uffizi. Ce lo ha insegnato una volta chiaro, come se fossi l’am- Per lasciar campo alla tela monumentale di Guttuso sono stati per tutte Francesco Bacone ministratore delegato di un rimossi dalla stanza che precede il presbiterio, gli affreschi qualche secolo fa. Adesso è cartello bancario o il gestore staccati coi personaggi illustri dipinti intorno al 1450 da Andrea il momento delle fondazioni di una catena di supermerca- del Castagno nella villa Carducci a Legnaia. V’erano stati esposti museali. Non si parla d’altro. ti. Non mi provo neanche, in – ma in ordine sparso per le costrizioni ingiunte dall’andamento del vano – nel 1971, quando San Pier Scheraggio fu restaurato. Nell’attuale contingenza sono stati di qui trasferiti nel salone vasariano che fa da introibo solenne ai due vani che hanno Veduta della sala antistante San Pier Scheraggio, con gli affreschi conservato tratti chiesastici. Purtroppo neppure in questa nuova staccati di uomini e donne illustri di Andrea del Castagno. sistemazione – che li vedrà umanisticamente abbinati ad altari Volendo comunque rispettare almeno il ritmo ternario previsto A lato, dall'alto: la navata centrale di San Pier Scheraggio della Roma antica – s’è potuto contare su una parete così lunga da Andrea per il suo ciclo, le nove figure affrescate (oggi di con le Battaglie di Guttuso e di Cagli; e l’abside con l'affresco staccato dell’Annunciazione del Botticelli.
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