Imperiale E Real Corte

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Imperiale E Real Corte PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CXXX ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE IMPERIALE E REAL CORTE Inventario a cura di CONCETIA GIAMBLANCO e PIERO MARCHI MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI 1997 UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI DIVISIONE STUDI E PUBBLICAZIONI Direttore generale per i beni archivistici: Salvatore Mastruzzi Direttore della divisione studi e pubblicazioni: Antonio Dentoni-Litta Comitato per le pubblicazioni: il direttore generale per i beni archivistici, presidente, SOMMARIO Paola Carucci, Antonio Dentoni-Litta, Cosimo Damiano Fonseca, Romualdo Giuffrida, Lucio Lume, Enrica Ormanni, Giuseppe Pansini, Claudio Pavone, Luigi Prosdocimi, Leopoldo Puncuh, Antonio Romiti, Isidoro Soffietti, Isabella Zanni Rosiello, Lucia Fauci Moro, segretaria Cura redazionale: Ezelinda Altieri Magliozzi Premessa di Rosalia Manna Tolu VII INTRODuzioNE 1 - Lineamento storico 3 - N ate archivistiche 32 Bibliografia 46 Abbreviazioni 50 INVENTARIO 53 Avvertenze 54 Direzione amministrativa e pr�tocollare della Real Corte 55 - Dipartimento del Maggiordomo maggiore della Real Corte 55 - Amministrazione generale dei Patrimoni della Corona e per- sonale di S.A.R. - Segreteria della Real Corona e Corte 71 Regno di Etruria 99 1997 Ministero per i beni culturali e ambientali © Restaurazione 107 Ufficio centrale per i beni archivistici ISBN 88-7125-120-2 Dipartimento del Gran Ciambellano 164 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria dello Stato Dipartimento dell'Imperiale e Real Casa 178 Piazza Verdi, lO - 00198 Roma Dipartimento del Cavallerizzo maggiore 199 Imperiali e Reali Razze di Pisa 218 Finito di stampare nel mese di marzo 1997 Dipartimento del Cacciatore maggIOre 220 nell'Azienda Grafica Eredi dotto G. Bardi s.r.l. - Piazzà delle Cinque Lune, 113 - 00186 Roma I Corpi di Guardia 222 Guardaroba generale 233 - Affari generali 233 Fondaco 278 Officine 287 Magazzini 288 Magazzini: Vestiario e Livree 293 Tesoro 299 Inventari di uffici della Corte e dello Stato 304 Dopo lunghi lavori preparatori vengono dati aLLe stampe, contemporanea­ Inventari degli edifici granducali 320 mente ma in ambiti editoriali diversi, gli inventari di due archivi nati daLLa Conservazione dei Palazzi della Corona In Toscana (1808-1814) 358 complessa e articolata amministrazione deLLa Corte di Toscana, rispettivamente du rante il principato mediceo e alL'epoca deLLa dominazione lo renese, comprese Galleria degli Uffizi 365 le brevi parentesi del Regno d'Etruria e del governo napoleonico. Galleria dei lavori In pietre dure 366 ParaLLelamente aLLa pubblicazione, neLLe edizioni deLLa Regione Toscana, Museo di fisica e storia naturale 375 delL'inventario deLLa Guardaroba Medicea curato da Maria Grazia Vaccari, Biblioteca palatina 388 avviene L'uscita, neLLe Pubblicazioni degli Archivi di Stato, deLLa descrizione in­ Archivio della musica 390 ventariale delL'archivio dell1mperiale e Real Corte, per le cure di Concetta Real Farmacia e Facoltà medica 392 Giamblanco e Piero Marchi. Entrambi gli archivi furono versati nel 1892 aLL'Archivio di Stato di Fi­ 394 Miscellanea renze dal Ministero deLLa Real Casa, che accolse così, dop o lunghe resistenze, le Disegni 396 richieste in tal senso fatte dagli archivisti fiorentini, ben consapevoli delL'impor­ Mfari di Lorena 400 tanza che quei complessi documentari rivestivano ai fini deLLa ricerca e, in par­ ticolar modo, per gli studi di carattere storico artistico. Per oltre un secolo i due INDICE DEI NOMI E DELLE COSE NOTEVOLI 405 archivi sono stati consultati suLLa scorta deLLe la coniche informazioni, contenute in strumenti di corredo assai carenti, approntati aLL'atto del versamento. TAVOLA DI RAFFRONTO 489 L'archivio dell1mperial e Real Corte era caratterizzato da un ordina­ mento .frammentario e discontinuo; interi nuclei documentari, ritenuti di scarsa ELENCO DELLE TAVOLE FUORI TESTO 529 importanza, erano stati collocati a parte e non compresi neLLa numerazione pro­ gressiva dei pezzi. L'inventariazione ora compiuta è stata perciò preceduta da un censimento esaustivo dei documenti e, quale fase preliminare del riordina­ mento, dallo studio attento della struttura burocratica deLLa Co rte, ricostruita, scrivono i curatori, «quasi esclusivamente tra le carte deLL'archivio stesso, an­ da ndo alla ricerca delle normative, dei regolamenti, deLLe nomine che (.) varia­ vano con una rapidità a volte sconcertante». È stato così ridefinito L'ordine deLLe 5.491 unità archivistiche di cui consta l'archivio, riconducendole aLLe serie documentarie originate dagli uffici in cui, da LL'arrivo a Firenze del granduca Pietro Leopoldo nel 1765 alL'annessione deLLo Stato toscano al regno d1talia, si articolò il complesso organismo cui era demandata L'amministrazione e la gestione della Corte, ivi compresi la cura e l J VIII Imperiale e Real Corte .I l'incremento del ricchissimo patrimonio artistico e culturale che, per volontà dell'ultima dei Medici, Anna Maria Luisa elettrice palatina, era passato ai di­ nasti lo renesi, con l'espressa condizione che esso restasse a Firenze «p er orna­ mento dello Stato, per utilità del pubblico, e per attirare la curiosità dei forestieri». Il nuovo inventario dell'archivio dell1mperiale e Real Corte è introdotto da un ampio e puntuale excursus lungo l'evoluzione istituzionale subita da lla corte di Toscana nell'ultimo secolo di vita del granducato; un secolo denso di INTRODUZIONE profonde trasformazioni politiche, di cambiamenti di volta in volta ep ocali, ai quali, sulla scorta dei do cumenti efficacemente ordinati e descritti, sarà adesso più agevole ricondurre anche la storia del vasto e poliedrico apparato della Corte lorenese, attraverso vicende che attendono di essere indagate e interpretate nella loro composita e significante globalità. ROSALIA MANNO TOLU Direttore dell'Archivio di Stato di Firenze LINEAMENTO STORICO L'arrivo a Firenze nel 1765 dell' arciduca d'Austria Pietro Leopoldo in qualità di nuovo Granduca di Toscana, determinò la necessità di riorganiz­ zare una struttura di Corte, non più esistente ormai dal 1737, quando si era estinta la dinastia medicea. Durante il periodo della Reggenza lorenese, tra il 1737 e il 1765, solo alcuni uffici afferenti alla Corte continuarono a funzionare secondo le regole lasciate dagli ultimi Medici e secondo il ruolo approvato a Vienna fin dal 1737; fra essi ricordiamo le Reali scuderie e la Guardaroba generale, la Libreria e la Galleria delle maestranze 1. Nel 1764 il capo del Consiglio di reggenza, Antonio Botta Adorno, venne nominato Maggiordomo maggiore della futura Corte toscana, con l'incarico di organizzare gli uffici prima dell'arrivo del Granduca 2. In realtà, come appare da un fitto carteggio del Botta con Vienna, tale opera doveva risultare di quasi esclusiva competenza della Corte imperiale e anche la scelta delle personalità che dovevano ricoprire i vari impieghi veniva sot­ toposta a rigida e severa analisi 3. Dopo una serie di successive proposte del Botta, nel maggio 1765 venne pubblicato il ruolo delle cariche principali di Corte e, nello stesso tempo, vennero emanati i motup rop ri di cessazione de- I Per un quadro dei ruoli di Corte nei primi tempi della Reggenza lorenese, cfr. ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE (d'ora in poi AS FI), Depositeria generale, parte antica, fIlza 405 e fIlza 407. Interessante anche la serie dei ruoli di provvisionati e pensionati, in AS FI, Deposit;ria generale, appendice, fIlze 849-865. 2 In AS FI, Imperiale e Real Corte, fIlza 9, è contenuta la registrazione dei primi atti di tale nuova carica, a partire dal 27 ottobre 1764; non è stato tuttavia rinvenuto l'atto ufficiale di no­ mina del Botta Adorno. 3 Cfr. ad esempio: « ...Ho ricevuto la compitissima lettera di V. S. IlI.ma de 29 de pros­ simo passato, colla quale mi partecipa che S.M.I. Si è degnata di approvare la proposizione da me fattagli del S. Gran prior Corsini per Primo Cavallerizzo di queste Imperiali Scuderie.. » (ibi­ dem, lO nov. 1764). 4 Imperiale e Real Corte Introduzione 5 organico, anche alla luce dell' esperienza fatta, e fossero definiti i compiti dei gli incarichi che avevano gestito i vari uffici nel periodo della Reggenza 4. Tutte le nuove cariche risultavano essere in relazione subordinata con il vari dipartimenti, nonché le relazioni tra le varie cariche. Fu dunque stilato Maggiordomo maggiore, vertice dell' organizzazione della Corte: tale ruolo il primo regolamento organico, che porta la data del 16 marzo 1771 9. fu per allora ricoperto, come già detto, da Antonio Botta Adorno, che era La Corte risultava strutturata in sei dipartimenti: Maggiordomo mag­ anche il direttore della Segreteria di Stato e supervisore dell' amministrazione giore del Granduca e della Real Corte, Gran Ciambellano e Camera del economica dei vari uffici della Corte; a lui facevano riferimento i capi dei Granduca, Cavallerizzo maggiore, Maggiordomo maggiore della Grandu­ dipartimenti per ottenere l'approvazione di ogni genere di spesa e a lui ·l'Uf­ chessa, Maggiordoma maggiore della Granduchessa, Aia della Real Prole. ficio revisioni e sindacati riferiva il risultato della revisione annuale com­ Nell'esposizione delle competenze dei vari settori della Corte, in questo piuta sui conti delle varie branche dell'amministrazione della Real Casa 5. regolamento si fa riferimento a due ordini di affari distinti, quelli di «Eti­ Coloro che erano stati chiamati a ricoprire le cariche principali furono chetta, o sia il Cerimoniale», e quelli di carattere economico: per entrambi anche invitati
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