Fondo Speciale Aurelio Saffi (1830-1911)

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Fondo Speciale Aurelio Saffi (1830-1911) FONDO SPECIALE AURELIO SAFFI (1830-1911) a cura di Gianni Borgognoni, Romana Michelini (CRECS - CSR), 2004 Intervento diretto dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (L.R. 42/1983 - Piano bibliotecario 2000) Gianni Borgognoni e Romana Michelini ringraziano la professoressa Laura Mariani per il prezioso aiuto e i suggerimenti offerti nel corso del lavoro, la dottoressa Brunella Argelli per la consulenza archivistica e il personale della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, in particolare la dottoressa Anna Manfron, per la disponibilità e la collaborazione in corso d’opera. Le sezioni sono state trattate secondo la seguente suddivisione: Gianni Borgognoni: sez. I (bb. 2, 4, 6), sez. II (8, 10, 11, 17, 18, 19, 20, 23, 26, 28, 29), sez. III (32, 33, 37, 38, 39, 41, 44), sezz. IV, V, X, XII, indici Romana Michelini: sez. I (bb. 1, 3, 5), sez. II (7, 9, 12, 13, 14, 15,16, 21, 22, 24, 25, 27), sez. III (30, 31, 34, 35, 36, 40, 42, 43), sezz. VI, VII, VIII, IX, XIII, XIV, Archivio aggregato Alessandro Fortis, materiale fotografico 1 Sommario Introduzione p. 4 Soggetti produttori Aurelio Saffi p. 6 Giorgina Saffi p. 8 Giacinta Pezzana p. 9 Note metodologiche p. 11 Tavola delle abbreviazioni p. 13 Tavola delle segnature p. 14 Bibliografia p. 18 Sezione - I - Scritti giovanili anteriori al 1849 p. 19 6 unità archivistiche. Sezione - II - Lettere familiari 1830 - 1890 e oltre p. 32 23 unità archivistiche. Sezione - III - Corrispondenza politica 1846 – 1890 p. 78 15 unità archivistiche. Sezione - IV - Carte relative al problema del brigantaggio 1861 – 1863 p. 94 2 unità archivistiche. Sezione - V - Manoscritti editi nelle Opere complete p. 98 11 unità archivistiche. Sezione - VI - Articoli e discorsi a stampa p. 109 2 unità archivistiche. Sezione - VII - Manoscritti e appunti diversi p. 121 16 unità archivistiche. Sezione - VIII - Manoscritti di lezioni universitarie p. 148 6 unità archivistiche. Sezione - IX - Carte giuridiche e amministrative attinenti ad Aurelio Saffi p. 155 6 unità archivistiche. Sezione - X - Carte Craufurd p. 166 5 unità archivistiche. Sezione - XII - Mazziniana: opuscoli, articoli e varie p. 174 5 unità archivistiche. 2 Sezione - XIII - Carte di Giacinta Pezzana p. 183 2 unità archivistiche. Sezione - XIV - Giornali (giornali e opuscoli) p. 188 5 unità archivistiche. Archivio aggregato – Alessandro Fortis p. 198 4 unità archivistiche. Elenco del materiale fotografico p. 201 Indici p. 210 3 Introduzione L' "Archivio Saffi" è stato acquistato dal Comune di Bologna nel 1978 dagli eredi Saffi e trasportato nel novembre di quell'anno nella Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, contenuto in 56 fra cartoni e scatole di vario tipo e formato. Il fondo, che giaceva nella villa degli eredi Saffi presso a San Varano, Forlì, presentava un ordinamento, probabilmente di poco precedente alla data dell'acquisto, con una provvisoria e sommaria suddivisione in quattordici sezioni, una delle quali però risultava del tutto mancante all'atto del ritiro e della consegna del materiale. Di questa sezione, l'undicesima, non se ne conosce neanche la denominazione. Ecco infatti il prospetto del materiale, descritto da Mario Fanti, che ne curò il trasferimento alla Biblioteca dell'Archiginnasio: "Sezione 1: Scritti giovanili anteriori al 1849 (4 cartoni) Sezione 2: Lettere familiari 1830-1890 e oltre (cartoni 14) Sezione 3: Corrispondenza politica 1846 - 1890 (cartoni 6) Sezione 4: Carte relative al problema del brigantaggio 1861 - 1863 (cartoni 2) Sezione 5: Manoscritti editi nelle "Opere complete" (cartoni 6) Sezione 6: Articoli e discorsi a stampa (cartoni 4) Sezione 7: Manoscritti e appunti diversi (prevalentemente sulla storia religiosa e politica italiana) degli anni 1850-1880 e alcune cose degli anni '40 (cartoni 6) Sezione 8: Manoscritti di lezioni universitarie (cartoni 2) Sezione 9: Carte giuridiche e amministrative attinenti ad Aurelio Saffi (cartoni 3) Sezione 10: Carte Craufvord (cartoni 3) Sezione 11: (mancante) Sezione 12: Mazziniana: opuscoli, articoli e varie (cartoni 2) Sezione 13: Carte di Alessandro Fortis e Giacinta Pezzana (cartoni 2) Sezione 14: Giornali (cartoni 2)" Sulla base di tale ordinamento, nel corso dei venti anni di conservazione nella Biblioteca dell'Archiginnasio il fondo è stato oggetto di consultazione e di studio. Ecco come è stato descritto da una studiosa, la professoressa Laura Mariani, che ha avuto occasione di consultare l'archivio della famiglia Saffi: "L'opera paziente e lungimirante di Giorgina ci ha conservato materiali straordinari, che si presentano ancora allo stadio di foresta inesplorata, in cui pubblico e privato, cose note e segreti di famiglia si affiancano o si mescolano, suggerendo molteplici cammini di ricerca e di revisione storiografica. Documenti di vario tipo e soprattutto lettere, tante lettere: tra Giorgina e i suoi genitori, Aurelio, la sorella Kate, i figli, gli amici, le amiche" (*). Nel 1989, su incarico della Soprintendenza ai Beni Librari della Regione Emilia Romagna, fu avviato un lavoro di inventariazione e riordino, che ha prodotto però solo la schedatura analitica di tutte le buste della prima, della terza e della quarta sezione e delle prime quattro della seconda, per un totale di 16 buste. Tale intervento non ha portato quindi ad un riordino fisico, ma solo ad una descrizione analitica, documento per documento. L'ordinamento complessivo del fondo rimase dunque quello in cui si trovava al momento dell'acquisto, fino all' autunno del 1999, anno in cui si è avviato l'intervento, che ha portato alla redazione del presente inventario. Le denominazioni delle sezioni si potevano ricavare da scritte a pennarello apposte direttamente sui cartoni o su etichette, corredate da un numero di corda, riportante il numero della sezione e il numero della busta all'interno della sezione stessa. Sono state anche identificate titoli scritti da Giorgina Saffi e da Rinaldo Sperati, che specificavano il contenuto dei singoli pezzi. Da una prima visione generale emergeva la distinzione tra una parte di materiale conservato in buste d'archivio originarie, risalenti probabilmente alla fine del sec. XIX, ed un'altra parte, relativa soprattutto alle ultime sezioni, conservata in cartoni diversi e contenitori di recupero sicuramente più recenti (come scatole di piastrelle). Il primo momento di ordinamento del fondo si può far certamente risalire, come già accennato da Laura Mariani, all'opera della moglie di Aurelio Saffi, Giorgina, che dopo la morte del marito, si è dedicata a raccogliere ed ordinare le sue carte e i suoi scritti per curarne la pubblicazione. In quest'opera di raccolta, selezione ed ordinamento è stata probabilmente aiutata anche da Rinaldo Sperati ed altri. Il testamento olografo di Giorgina, conservato nella sez. II, b. 28, fasc. 4, ne è la memoria storica: "Prima di tutto - e per ciò che riguarda l'involto di carte che avrete chiuso nel mio feretro e sepolto con me - esso contiene tutta la corrispondenza fra vostro padre e me anteriore al nostro matrimonio - è storia intima e sacra per noi - Ma se un giorno mai sentiste il desiderio di conoscerla - ne troverete copia fedele fra le carte di famiglia nell'archivio domestico. E deve rimanere un ricordo intimo per voi e pei vostri soltanto - nè permeterete mai che un contatto estraneo lo professi per la smania malsana della pubblicità. Piuttosto distruggetene voi stessi ogni traccia". "In quanto alle altre carte, lettere etc. che mi si sono accumulate in questi anni di solitudine confesso che non mi son sentita il coraggio di distruggerle insieme a tutta la corrispondenza di famiglia dal /57 in poi - cioè per un periodo di 33 anni - Ma l'ho ordinata nel miglior modo che per me si poteva sì che potrete riproporla quando n'avrete il desiderio - dove no distruggerla se non dovesse essere utile in alcun modo. Tutte le carte che appartengono alla parte storica ed educativa della vita di vostro padre sono state in gran parte classificate e ordinate da Sperati - ma disgraziatamente egli non ha potuto sinora completare quell'importante lavoro e molto resta ancora da fare - che io, sola come sono e senza 4 aiuto non oso nè posso assumermi - forse l'ottimo e coscienzioso Brini potrebbe accettare l'incarico - molto più se, come spero, egli proseguirà fino al termine la importante pubblicazione dei "Ricordi e Scritti". Purtroppo non posso più oggi affidarmi (come nel passato io credeva di poterlo fare) alla cooperazione di Ernesto Nathan - troppo distratto e perduto dietro ad altre cure e preoccupazioni." Il fondo di cui stiamo trattando si viene quindi in gran parte organizzando nell'ultimo decennio del XIX secolo e nel primo del XX, anche con l'obiettivo di individuare testi da pubblicare nella raccolta degli scritti di Aurelio Saffi, uscita in quattordici volumi presso l'editore Barbera, tra il 1892 e il 1905. Ma non solo: quello che spicca di più è sicuramente la volontà tenace di Giorgina, preoccupata, fino alla fine dei suoi giorni, di conservare per la famiglia tutto quanto scritto da Aurelio, andando oltre la corrispondenza familiare. Lettere politiche, carte amministrative, diplomi di laurea, diplomi massonici, insomma ogni singolo documento, persino frammentario, è curato in modo ossessivo, come traspirante ancora l'essenza vitale del marito. Voleva semplicemente lasciare un ricordo prezioso e unico solo per i suoi discendenti, quale scrigno di una intimità inviolabile. (*) da L. MARIANI, Il tempo delle attrici. Emancipazionismo e teatro in Italia fra Ottocento e Novecento, Bologna, Editoriale Mongolfiera, 1991 5 Saffi, Aurelio (13/10/1819 - 10/04/1890 †) Patriota, politico di ideali repubblicani e scrittore, nacque a Forlì il 13 ottobre 1819, figlio di Girolamo e Maria Romagnoli. Di nobile famiglia fece studi classici, con grande profitto, a Forlì, poi ad Osimo presso il Collegio Campana. Svolse gli studi universitari a Ferrara, dove si laureò in legge nel 1841. Andò a far pratica a Roma, nello studio del giureconsulto Piacientini. Nello stesso tempo si occupò di studi storici e politici e strinse amicizia con uomini colti e di idee liberali, come Carlo Armellini.
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