Marzo 2004 Poste Italiane S.P.A
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Trimestrale dei Fratelli delle Scuole Cristiane - Registrazione presso il Tribunale Civile di Roma - Sezione per la Stampa, n. 83/2004 del 5 marzo 2004 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Roma LASALLIANI in Italia Rivista trimestrale della Provincia Italia dei Fratelli delle Scuole Cristiane Organo di stampa dei Lasalliani: Fratelli, Amici, Docenti, Alunni, Ex-alunni http://www.Lasalleitalia.net San Giovanni Battista de La Salle, Fondatore dei Fratelli delle Scuole Cristiane Patrono universale degli educatori SOMMARIO EDITORIALE Ma quali certezze e sicurezze! Siamo vulnerabili e disorientati 3 di Mario Chiarapini Marzo 2021 - Anno XVIII • n. 68 RIFLESSIONI I fondatori: uomini e donne di Dio 4 di Maurizio Dossena La parola per te 8 di Gabriele Mossi a LASALLIANITÀ 83/2004 del 5 marzo 2004 Una penna amica 5 9 di Alberto Tornatora IL PUNTO Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma DCB Rom Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. Trimestrale dei Fratelli delle Scuole Cristiane - Registrazione presso il Tribunale Civile di Roma - Sezione per la Stampa, n. il Tribunale dei Fratelli delle Scuole Cristiane - Registrazione presso Trimestrale Fortezza 11 di Maurizio Dossena MAGISTERO DIRETTORE RESPONSABILE Fratelli tutti 13 MARIO CHIARAPINI di Sandro Pozza Consiglio di redazione: CONSIDERAZIONI Maurizio Dossena - Sara Mancinelli Gabriele Rosario Mossi - Giuseppe Norelli Fratello Scrooge 14 Guido Orsi - Alberto Tornatora di Giuseppe Norelli Collaboratori e Corrispondenti: OLTRE I CONFINI Maria Teresa Barale, Amilcare Boccuccia, Nerea Calcerano, Alberto Castellani, Gabriele Di I matrimoni fantasma e altre tradizioni africane 16 Giovanni, Gustavo Marchionni, Sandro Pozza, di Amilcare Boccuccia Pio Rocca, Massimiliano Salierno, De La Salle solidarietà internazionale, Grafica & Interior ESPERIENZE Designer Un Fratello lasalliano impegnato nella scuola serale 18 Archivio fotografico: di Gustavo Marchionni Fausto Guarda, Sergio Saini, Iconografia lasalliana, Archivio Provincia Italia, Servizio NOTIZIE dall’Italia e dal mondo di Comunicazione La Salle, www.lasalle.org Le Università La Salle in Africa 20 - Il Centro di accoglienza regionale per le donne, 21 Papa Francesco dichiara il 2021 L’anno di San Giuseppe, 21 L’abbonamento annuale alla rivista € Beatificazione dell’ex-alunno Giovanni Roig y Diggle, 22 - Apre una nuova scuola 22 è di 8,00. Costruzione di un noviziato in Burkina Faso, 23 - Sosegno dei lasalliani agli sfollati 24 Utilizzare il conto corrente: C/c postale n. 52041001 TEMI EDUCATIVI I sostenitori possono usare anche: Non è questione di 5 giorni... ma di una vita intera 25 IBAN IT27A02008 05020000005215702 di Guido Orsi causale: Lasalliani in Italia DIDATTICA Per il cambio di indirizzo comunicare anche il vecchio Una scuola che cambia 27 Direzione e redazione: di Alberto Castellani Lasalliani in Italia Il giorno della versione 29 Via Giambattista Pagano, 71 Sara Mancinelli 00167 Roma di [email protected] ULTIMA CAMPANELLA Amministrazione e Edizione: Docente preparato e brillante: Fratel Renato Bettini 32 Provincia della Congregazione Un cuore semplice, bisognoso di amare: Fratel Claudio Roso 36 dei Fratelli delle Scuole Cristiane Un uomo mite e laborioso: Fratel Giuseppe (Luigi) Barbero 38 Viale del Vignola, 56 - 00196 Roma Un luminoso esempio di zelo apostolico: Fratel Arcangelo (Raffaele) Mantia 41 Rivista associata Votato all’accoglienza: Fratel Giuseppe Volpati 44 all’Unione Stampa Periodica Italiana Instancabile animatore: Giancarlo Consolandi 46 Una grande passione scientifica: Fratel Giovanni Sacchi 46 Stampa e spedizione: Una particolare sensibilità per i deboli e per i poveri: Fratel Domenico Durante 48 Stabilimento Tipolitografico Ugo Quintily spa - V.le E. Ortolani, 149/151 LASALLIANANDO Zona Ind. di Acilia, 00125 Roma. [email protected] Tra mele, melanzane e pomodori 50 tel. 06 52169299 di Mario Chiarapini IN LIBRERIA Italia Consigli per la lettura 51 a cura di Alberto Tornatora Finito di stampare: Febbraio 2021 Editoriale Non dagli uomini ma da Dio attendiamo la salvezza (La Salle). Ma quali certezze e sicurezze! Mario Chiarapini, Fsc Siamo vulnerabili e disorientati. Direttore Il Covid ha sollevato seri dubbi sulla nostra immunità e invulnerabilità comune sembra essere il meno comune e ogni settore cela interessi economici e finanziari. E così: i farmaci e i vaccini vengono prodotti solo se è conveniente venderli; gli ospedali vanno gestiti come aziende; le foreste vanno distrutte perché il legname rende e i terreni disboscati possono essere più redditizi; poi, al colmo di tutto, c’è Credevamo di stare in una botte di ferro ma la pandemia anche chi azzarda, e forse a ragion veduta, che la cata- ha frantumato ogni cosa, ha svelato la nostra fragilità strofe non sia stata sufficientemente contrastata dai po- (dal latino frangere, rompere). Eravamo orgogliosi del- teri forti, perché la morte in fondo è da loro considerata le nostre certezze e sicurezze ed è bastato un virus per uno strumento di regolazione sociale. Qualche politico, metterci in crisi. Pensavamo orgogliosamente alla sicu- tra l’altro, non si è fatto scrupolo di dichiararlo pubbli- rezza che ci trasmetteva il progresso scientifico; all’effi- camente. Il Covid dunque ha sollevato seri dubbi sulla cienza della sanità pubblica; agli ingranaggi economici nostra immunità e invulnerabilità. Credevamo, grazie che, pur seguendo la loro ferrea e fredda logica, sembra- alla tecnologia e alla scienza, di non essere vulnerabili, vano funzionare; al dominio indiscusso sulla natura da invece ci siamo resi conto che, in quanto esseri viventi, parte dell’uomo; alle pronte e presuntuose risposte che siamo in divenire e perciò destinati a morire. Se però la l’umanità sembrava avere per ogni problema, invece… comune esperienza della pandemia, quindi della malat- arriva lui, il Covid-19, e ci accorgiamo che sono state tia, del dolore e della morte, ci renderà più umili, più uni- proprio quelle certezze ad averci portato alla tragedia. ti tra di noi e più rispettosi dell’altro e della nostra casa È vero che l’incertezza fa parte della vita, della quale di Terra, allora sarà stata una cosa positiva; se invece, una sicuro c’è solo l’atto finale. Ma la pandemia ci ha svelato volta passata l’emergenza, prevarrà la rimozione, tutto anche un’altra realtà angosciante: il cinismo del mer- tornerà come prima e peggio di prima. “Siamo tutti sulla cato quando agisce senza regole. Quell’economia che si stessa barca”, ci ha ricordato papa Francesco nell’indi- chiude nell’egoismo e nell’individualismo e produce una menticabile messaggio del 27 marzo dell’anno scorso, in folla di scartati. Nell’epoca della globalizzazione, il bene una Piazza San Pietro tristemente vuota. ◆L 3 riflessioni Maurizio Dossena I Fondatori: uomini e donne di Dio figli fedeli della Chiesa educatori coraggiosi e lungimiranti I modelli di cui la scuola cattolica, specie nel difficile momento attuale, ha sempre più necessità Giovanni Bosco a tutto l’uomo, non si ferma all’anima, non mira solo (Castelnuovo d’Asti 1815 - Torino 1888) alla città celeste, vuole l’uomo «salvo» anche nel corso dell’esistenza terrena, compresa l’essenziale dimensio- Un aspetto particolarmente pregnante del don Bosco ne sociale. educatore, che vorrei evidenziare in quanto lo repu- Significativi alcuni epidittici punti fermi del Santo to assai attuale, è quello relativo al «buon cristiano di Valdocco: «Possano diventar tutti buoni cittadini e e onesto cittadino», a cui il Santo piemontese dedicò buoni cristiani»; «Preparare buoni cristiani alla Chiesa, grande attenzione ma anche edificante naturalezza, onesti cittadini alla civile società» «Entrando un gio- soprattutto se consideriamo il periodo particolarmente vane in quest’Oratorio, deve persuadersi che questo è convulso, nel quale egli visse e operò. luogo di religione, in cui si desidera di fare dei buoni Don Bosco non faceva politica in senso stretto, ma la cristiani ed onesti cittadini»; «Scopo dei nostri collegi faceva di fatto, in quanto i suoi scritti, i suoi interventi è di formare dei buoni cristiani, e degli onesti cittadi- e le sue attività erano comportamenti politici. Critica- ni». Il concetto ricorrente di preparare per la società to da d’Azeglio «per troppa religione», don Bosco non persone che siano ottimi cittadini e buoni cristiani, il volle mai rinunciare alla visione religiosa del mondo, Santo piemontese l’aveva mutuato da san Giovanni né all’educazione religiosa e morale dei suoi ragazzi, Battista de La Salle, vissuto un secolo prima, che ave- che esortava spesso a essere «buoni cristiani e onesti va parlato in questo senso in diversi suoi scritti. D’al- cittadini», un’esortazione che solo apparentemente era tronde, don Bosco teneva in grande considerazione La limitata alla dimensione personale e alla sfera della Salle e il suo istituto. morale individuale, ma aveva di fatto una potenziale Il coraggioso progetto educativo destinato alle nuove rilevanza sociale e politica. generazioni, faceva dire a don Bosco: «Se la gioventù è La religione cattolica, religione «salvifica», si rivolge bene educata, avremo col tempo una generazione mi- 4 riflessioni al clero e al laicato, e tanti altri. Fra le luci di questo quadro magnifi- co brilla in modo tutto particolare San Leonar- do Murialdo, “forse il massimo protagonista dell’apostolato civico e sociale dell’Ottocen-