La Povertà a Roma: Un Punto Di Vista Anno 2019 La Povertà a Roma: Un Punto Di Vista Anno 2019 La Povertà a Roma: Un Punto Di Vista Anno 2019
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LA POVERTÀ A ROMA: UN PUNTO DI VISTA ANNO 2019 LA POVERTÀ A ROMA: UN PUNTO DI VISTA ANNO 2019 LA POVERTÀ A ROMA: UN PUNTO DI VISTA ANNO 2019 Il Rapporto è stato curato da Elisa Manna Raffaella Esposito Autori dei testi Beatrice Bruno Cristina Cassese Rita Clemente Di San Luca Monia D’Ottavi Paolo Galli Carlotta Mascaretti Simona Onofri Massimo Pasquo Lidia Borzì (presidente Acli Roma e Patronato Acli Roma) Carmelo Bruni (professore aggregato di Politiche sociali Sapienza Università di Roma) Maurizio Fiasco (esperto Consulta Antiusura e consigliere Fondazione Salus Populi Romani) Matteo Mariottini (direttore Patronato Acli Roma) Enrico Puccini (architetto esperto di politiche abitative) Paolo Rigucci (segretario generale Sindacato inquilini casa e territorio-Cisl Roma) Fabio Vando (coordinatore Fondazione Salus Populi Romani) Elaborazioni statistiche Lorenza Santangelo Elaborazioni grafiche Mastergrafica srl - Teramo CARITAS ROMA Piazza San Giovanni in Laterano, 6 • 00184 • Roma Tel 06.69.886.424/425 • [email protected] www.caritasroma.it Tutti i diritti letterari e artistici sono riservati. I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. LA POVERTÀ A ROMA: UN PUNTO DI VISTA ANNO 2019 INDICE PARTE I Presentazione 8 POVERTÀ ED Introduzione 10 ESCLUSIONE SOCIALE 1. Scenari sulla povertà in Italia 16 1.1 Le diverse manifestazioni di un’unica crisi 16 1.2 Una povertà economica “strutturata” 17 1.3 La povertà assoluta 20 1.4 La povertà relativa 23 1.5 Un’altra faccia della crisi: la povertà educativa 25 1.6 L’impoverimento relazionale e morale 28 2. Scenari sulla povertà a Roma 31 2.1 Introduzione ad una città complessa 31 2.2 A Roma ci sono meno persone e sempre più anziane 34 2.3 Impoverimento antropologico, vulnerabilità e povertà 36 2.4 La genitorialità difficile 46 2.5 Giovani e anziani: verso un conflitto intergenerazionale? 50 2.6 Adulti sempre più soli 55 2.7 Famiglie fragili poco aiutate 62 2.8 Roma: una città troppo rischiosa per le donne 66 3. L’ascolto Caritas: gli Utenti dei servizi nel 2018 72 3.1 Chi sono gli utenti dei servizi della Caritas di Roma 72 3.2 La povertà degli utenti nei servizi della Caritas 82 3.3 Una tipologia degli utenti diocesani 90 PARTE II QUANDO IL DENARO NON BASTA 1. La deriva di esclusione sociale e povertà per debiti famigliari 100 1.1 Le tecnicalità dell’educazione finanziaria 103 1.2 Ma cosa accade nella persona che rischia l’esclusione per debiti? 104 1.3 Per un’alternativa 106 1.4 Dalla cosiddetta “educazione finanziaria” al primato dell’interesse pubblico (che coincide con il bene della persona) 107 2. La risposta Caritas 110 2.1 Fondo famiglia 110 2.2 L’accesso al credito e l’inclusione finanziaria: opportunità e rischi in una prospettiva etica e sociale nell’esperienza della Fondazione di prevenzione all’usura di Roma 115 2.3 Gli Empori della Solidarietà 121 PARTE III POVERTÀ ED ESIGIBILITÀ DEI DIRITTI 1. Le difficoltà nell’esigibilità dei diritti 132 1.1 L’esigibilità dei diritti nel sistema di welfare locale. Status quo e prospettive 132 1.2 Le difficoltà attuali più frequenti nell’esigibilità dei diritti 134 1.3 I modelli di intervento in evoluzione 137 1.4 L’esperienza ACLI anche in collaborazione con Caritas 138 1.5 Oltre i numeri, le storie 140 2. Nucleo Assistenza Legale Caritas: un servizio Caritas a tutela dei diritti dei più deboli 143 2.1 Com’è nato il Nucleo Assistenza Legale Caritas 143 2.2 Esigibilità dei diritti 144 2.3 Prospettive d’intervento futuro 145 2.4 Analisi dei dati relativi ai casi trattati dal NALC dal 2014 a giugno 2019 147 2.5 I volontari NALC: breve riflessione 148 PARTE IV IL PROBLEMA CASA A ROMA 1. L’integrazione fra le politiche del welfare è possibile? Roma, stranieri e case popolari 152 1.1 Alcune considerazioni preliminari 152 1.2 Roma e le case popolari, una città nella città 154 1.3 Gli stranieri nelle case popolari 159 1.4 Un salto di scala: dalla casa sociale alla città sociale 164 Considerazioni 2. Abitare difficile. La casa a Roma tra squilibri e criticità, conclusive 182 desideri e risorse 168 2.1 Il caso di Roma 171 2.2 Il ruolo della Regione 172 2.3 Cosa serve 173 2.4 Cosa non serve 176 2.5 Traiettorie di impegno. Dall’housing sociale alla città sociale 177 PRESENTAZIONE Don Benoni Ambarus Direttore della Caritas diocesana di Roma a terza edizione del rapporto Caritas sulla disagio senza mai riuscire a mettersi al sicuro in povertà a Roma, il nostro “punto di vista”, maniera definitiva. Sono persone che facilmente nasce nella consapevolezza di “essere in ricorrono al sostegno di finanziarie impassibili, en- cammino”, di stare costruendo un per- trano nel gorgo del sovraindebitamento, ricorrono corso di approfondimento che ci deriva a prestiti usurai con la speranza di riuscire a trovare Ldalla quotidiana prossimità alle persone in difficoltà. una soluzione momentanea e rassegnandosi a vi- A formare la nostra fotografia confluiscono diverse vere alla giornata. Sono vite appese a un filo che, osservazioni che ci arrivano dai centri d’ascolto dio- inevitabilmente, accusano tutto il malessere legato cesani e parrocchiali, sparsi sul territorio romano, al veder negata la loro dignità e accusano ripercus- oltre ad autorevoli studi di diversa fonte che aiutano sioni anche in termini di ansie, sindromi da stress, a contestualizzare le rilevazioni proposte. Vengono crollo dell’autostima. quindi riportate analisi sia su forme di povertà che si manifestano con maggiore impatto ed altre, quasi Lo scopo che ci proponiamo con questo lavoro è invisibili, liquide, instabili che la prossimità ai contesti quello di offrire una lettura dinamica delle povertà di disagio ci pone sotto gli occhi in misura crescente. a Roma, soffermandoci non solo sulla dimensione economica, ma anche su quella culturale, sociale, Quest’ultima condizione è frutto della accresciuta educativa e relazionale che costituiscono parte in- necessità della popolazione di combinare al meglio tegrante del benessere di ogni persona. piccoli redditi precari, magari con assegni sociali o pensioni, per sostenere il nucleo familiare. Combi- La registrazione di un disagio diffuso e complesso nazione che talvolta rischia di saltare al primo im- ci fa parlare di un “impoverimento antropologico” previsto: il contratto non rinnovato, spesa necessa- figlio diretto delle tante contraddizioni insite nel mo- ria, la malattia. dello di sviluppo che ha caratterizzato la società italiana, e non solo essa, negli ultimi decenni: un Li abbiamo chiamati “gli equilibristi della povertà”. modello più attento alle dinamiche consensuali che Sono persone che vivono sul piano inclinato del ad una visione di lungo periodo, consapevole delle 8 interrelazioni profonde tra piano materiale e piano L’impegno di quanti hanno a cuore la preservazione immateriale, costruiscono il corpo vivo di una so- dell’umano, insidiata dalla crescita impetuosa della cietà. Un modello distratto rispetto ai bisogni delle tecnologia nelle relazioni sociali, ci provoca tutti a persone, disattento all’importanza dell’educazione, trovare forme di azione competente e generosa che la cui carenza può impoverire anche quanti partono sappia disegnare sentieri nitidi e percorribili per tutti. da un relativo benessere, sul piano sociale, ma so- prattutto sul piano morale. I nostri Servizi ci segnalano anche un nuovo tipo di povertà, in grado di trasformare in ostacolo invalicabi- le una semplice pratica, un qualsivoglia rapporto con la pubblica amministrazione, una vicenda personale con risvolti giuridici (ad esempio una separazione, un ricongiungimento familiare), legato alla difficoltà di esigere i propri diritti di base in una società comples- sa, sempre più telematica e informatizzata; dove non si è tenuto conto del rallentamento del processo di alfabetizzazione informatica di massa e comunque dei complessi processi legati alla globalizzazione. Si verifica la cosiddetta “terziarizzazione dei biso- gni” che chiama in causa la diffusione di competen- ze evolute che la società reclama a fronte di tante povertà legate semplicemente all’età avanzata, tal- volta a difficoltà linguistiche o a povertà educative latu sensu. 9 INTRODUZIONE Elisa Manna Responsabile del Centro Studi della Caritas diocesana di Roma o sguardo e l’azione permanente della Arrivati al terzo anno di pubblicazione del rapporto, Caritas di Roma sulla città e sulle tante la Caritas di Roma ha ritenuto opportuno, pur con- fragilità che la abitano trova un momento tinuando a sviluppare l’analisi delle povertà, adotta- di sintesi nella elaborazione del rapporto re una nuova articolazione del testo: accanto a una annuale sulle povertà. Lo sforzo che si è panoramica generale sulle fragilità di Roma inserita Lcercato e si cerca di fare è quello di una restituzione in una riflessione sul contesto nazionale, accanto ai alla città del vastissimo insieme di conoscenze, in- focus e alle analisi specifiche, sono stati elaborati formazioni, esperienze raccolte da Caritas nel cor- alcuni contributi miranti ad illustrare specifici inter- so dell’anno attraverso i tanti Servizi e i tanti Centri venti Caritas sul territorio romano. Questo approc- d’Ascolto parrocchiali e diocesani sparsi nella me- cio non intende certamente essere funzionale all’e- tropoli. Una rete unica di sentinelle sul territorio la sposizione dei “meriti” di Caritas quanto piuttosto cui missione consiste nell’ascolto e nelle iniziative a ha voluto integrare la lettura delle criticità con la favore delle tante povertà che si incontrano. più incoraggiante descrizione di interventi concreti miranti a sostenere, supportare persone e famiglie Anche perché, a parte l’occasione di alcuni momen- cadute in povertà. ti rituali, di povertà se ne parla poco: nei telegior- nali, come dice una recentissima ricerca realizzata Dice Papa Francesco nel suo messaggio per la ter- da Cospe, Usigrai e Federazione Nazionale della za giornata mondiale dei poveri: “È necessario, so- Stampa italiana (FNSI), nei telegiornali il tema della prattutto in un periodo come il nostro, rianimare la marginalità è trattato solo dall’1,4% delle notizie.