olto si è discusso su questo ritorno. Alcuni so- porsi tanti interrogativi gli offrono un sedile. Lauda sceglie stennero che era dovuto alla necessità di ridare la McLaren che gli offre maggiori garanzie e sottoscrive un ossigeno alla propria compagnia aerea in diffi- contratto basato sui risultati ottenuti. M coltà economiche, altri posero l’accento sulla In McLaren l’ex-Campione del Mondo dovrà confrontarsi ritrovata motivazione, portando a sostegno il fatto che con John Watson, un pilota veloce, duro, determinato, o- l’addio del Campione austriaco, al GP del Canadà del 1979, stico per tutti, che dichiara di non temerne la guida e la era stato improvviso, senza che ci fosse stato quel calo velocità, ma l’abilità politica. che a volte caratterizza il tramonto dei Campioni. Ma poco Il 1982 è però un anno particolare, perché che la F1 si sta importa quale sia stato il reale motivo. Quello che conta è dividendo di fatto in due categorie: quelli che hanno il mo- che si rimette in gioco, per di più in una scude- tore turbo e quelli che montano l’aspirato. E i primi stanno ria che aveva visto come avversaria. acquistando un passo sempre più veloce che ormai i se- Sembra quasi un destino: nei quattro anni di permanenza condi, formati per lo più dagli storici assemblatori inglesi alla , Lauda aveva combattuto soprattutto contro la con il V8 Cosworth, non riescono a contrastare. E non c’è McLaren, al cui volante si erano alternati Campioni come all’orizzonte alcun segnale da parte del motorista inglese e . E dopo i loro trionfi, era che faccia presagire l’arrivo di un motore turbo. Stante toccato a lui aggiudicarsi il Titolo, in un rincorrersi che a- questa situazione, la McLaren si presenta al primo appun- veva visto per quattro anni le due scuderie protagoniste di tamento della stagione con la nuova MP/4 1B progettata da epiche sfide. . È una monoposto ben curata sotto il profilo Poi, all’improvviso, il divorzio da Maranello e l’approdo nel aerodinamico grazie agli studi svolti nella galleria del ven- 1978 alla corte del “padrino” Bernie Ecclestone, allora pro- to in dotazione al National Maritime Institute di Feltham, prietario della motorizzata Alfa Romeo. nel Middlessex. Il lavoro era stato perfezionato sulla pista Furono due anni passati tra luci e ombre quelli alla corte di di collaudo della Michelin a Ladoux, nei pressi di Clermont Bernie, anche perché, nel 1979, l’Alfa Romeo era rientrata -Ferrand. Nell’asfalto di questa pista si trovano annegati a pieno titolo nella massima Formula con una propria mo- dei sensori in grado di misurare il peso del veicolo che vi noposto, relegando di fatto la Brabham al ruolo di scuderia passa sopra, informazione che permette ai progettisti di cliente. misurare il carico di origine aerodinamica. Lo scopo è Come tutti i rientri, anche quello di Lauda è accompagnato sfruttare, con un telaio più efficace possibile, i 490 CV ero- da critiche e perplessità. Ci si chiede quale sarà lo stato di gati a 10.500 giri/min dal V8 Cosworth curato dalla Nichol- forma, se avrà ancora la grinta necessaria per sopportare i son-McLaren Engines, anche se si sa benissimo che sono duelli in pista, insomma: gli appassionati si dividono su pochi per contrastare i turbo Ferrari e Renault, forti ormai pareri opposti come sempre accade in questi casi. Ron di circa un centinaio di CV di vantaggio. Ma tant’è e non ci Dennis (divenuto manager della scuderia inglese) e Colin si può fare nulla, anche perché il primo GP della stagione, Chapman, invece, sanno benissimo cosa vale Niki e senza il 23 gennaio 1982 a Kyalami in Sudafrica, è alle porte.

foto: © Keith Collantine strare una gara nella quale era partito con il 13° tempo, due file dietro al compagno di squadra. C’è ora tutto il tempo per completare il lavoro sulle macchine, dato che il secon- do appuntamento è previsto all’inizio della primavera in Brasile sul circuito di Telaio - A nido d'ape in fibra di carbonio, costruito in Rio de Janeiro. collaborazione con la Hercules Incorporated. Questo telaio prevedeva soltanto 5 sezioni, in confronto ad 2 – BRASILE (Rio de Janeiro) un telaio convenzionale che ne aveva 50. Di allumi- foto: © Daily Mail nio era solo la struttura deformabile del muso. Il Fa davvero un caldo eccezionale in Bra- Niki Lauda rientra in Formula Uno telaio era separato dalla carrozzeria. Aveva un pas- sile e i piloti ne soffrono, tanto che qual- so di 264 cm, la carreggiata anteriore di 173 cm e la GP 1 – SUDAFRICA (Kyalami) cuno patisce dei veri e propri colpi di posteriore di 167 cm. E subito scoppia la grana, sotto forma di calore. E queste wing-car sempre più Aerodinamica - La veste aerodinamica fu definita rivolta dei piloti contro la FISA e il suo potenti affaticano il fisico molto più che su modelli in scala all'Istituto Marittimo di Feltham e Presidente, il francese Jean-Marie Bale- in passato. sfruttava l'effetto suolo. stre. Il “casus belli” è la superlicenza, ma Le qualifiche premiano Prost, che guada- Sospensioni - Interne con ammortizzatori elicoidali dietro c’è la ribellione contro un sistema gna la Pole precedendo di poco più di montati sui triangoli tramite bilancieri con schema che impedisce ai piloti di pensarla diver- due decimi il canadese della Ferrari Gil- push-rod. Motore - Ford-Cosworth DFV da 490 CV a 10.750 samente da FISA e FOCA, la potente les Villeneuve. Lauda è in terza fila, giri/min sviluppato dalla Nicholson-McLaren Engi- Associazione Costruttori di Formula 1 Watson in sesta. nes, iniezione Lucas. governata da Ecclestone. Al via Villeneuve scatta da par suo e si Cambio - McLaren/Hewland FGA 400, longitudina- Il fatto è degno di nota perché i piloti, porta in testa seguito da Piquet e Ro- le, manuale a 5 rapporti. Pneumatici - Michelin. all’unanimità, si “autosequestrano”, stan- sberg, ma è il brasiliano a concludere da MP4-1B - F1 ad effetto suolo costruita sulla base del dosene chiusi all’interno di un apparta- vincitore la gara davanti al finlandese telaio MP4/1 (telai 2 e 4 ed i nuovi 5, 6 e 7) ma con mento per un giorno e una notte. della Williams e a Prost. Watson è subito maggiore rigidità. Barnard procedette lo studio in Elio de Angelis intrattiene i compagni dietro, mentre Lauda si è dovuto ritirare galleria del vento all'Istituto Nazionale Marittimo, d’avventura suonando il pianoforte, altri alla ventiduesima tornata per i danni utilizzando anche un tappeto mobile. Piccole modifi- scherzano in un clima di goliardia e di patiti in una collisione con Reutemann. che furono apportate alle sospensioni. Il motore amicizia, ma l’atmosfera è tesa. Ford-Cosworth DFV della Nicholson-McLaren Engi- Poi finisce che si corre, ma dopo il Gran 3 – USA OVEST (Long - Beach) nes sviluppava 490 CV a 10.750 giri/min. Il cambio Premio ventinove piloti su trentuno si E siamo a Long-Beach, per il Gran Pre- era un McLaren/Hewland, manuale a 5 rapporti vedranno ritirare la superlicenza: vince- mio degli Usa-Ovest. Lauda aveva detto: ranno la battaglia, ma questo episodio fa “Aspettate quattro gare prima di giudi- capire di quale levatura (e carattere) sia carmi”. E alla terza è già in prima fila, l’alleanza Balestre-Ecclestone. dopo il Pole-man Andrea de Cesaris con In mezzo a tanto discutere il Gran Pre- l’Alfa Romeo 182. mio passa quasi inosservato, ma è vinto Watson un po’ patisce il circuito, un po’ da che con la sua gialla Re- soffre di problemi per tutto il week-end, nault turbo, dopo aver patito una sosta ai tanto che si qualifica in settima fila e box per sostituire un pneumatico dan- termina la gara settimo a un giro. Nicholson-McLaren Engines neggiato, si scatena in una rimonta da Quattro Gran Premi aveva detto Lauda? Il 1 gennaio 1973 la McLaren crea insieme a John paura, segna il giro più veloce e compie Era stato pessimista! Ne bastano tre e Nicholson questa divisione motori per trattenere il sorpassi al limite dell’impossibile, del torna a vincere, zittendo d’un solo colpo motorista al proprio servizio. tipo superare in rettilineo tre monoposto quanti continuavano a nutrire dubbi. E In quel periodo, la Cosworth vede crescere il nume- impegnate a loro volta in sorpassi reci- che vittoria, perché ha fatto segnare pure ro dei clienti e le sue strutture non bastano più a proci. il giro più veloce. Ma quel che più colpi- reggere la costruzione e la revisione dei motori Secondo è su Wil- sce è che al termine del Gran Premio i necessari. La produzione viene così subappaltata a liams, che precede l’altra Renault RE 30 suoi freni e le sue gomme sono ancora sei aziende autorizzate, tra cui la Nicholson- B di René Arnoux partito in Pole. La buoni per un terzo di gara, quando tutti McLaren Engines Ltd, controllata al 50% da John Nicholson e per l'altra metà dalla McLaren. In que- MP4-1/B di Watson termina al sesto gli altri arrivano con gomme e freni fini- sto modo il team si crea una posizione di vantaggio posto. Ma dov’è il rientrante Lauda? È ti. Questo ci dà la misura della grandissi- rispetto ad altri costruttori, potendo controllare diret- quarto, a 32 secondi e 11 centesimi dal ma sensibilità di questo pilota, un mae- tamente la produzione dei suoi motori. Il 1 novem- vincitore. Un ottimo inizio per l’ex Cam- stro nel capire e sfruttare la monoposto bre 1980 la Nicholson-McLaren Engines non entra pione del Mondo, che ha saputo ammini- al limite senza mai affaticarla oltre. a far parte della McLaren International e Mayer continua a detenere alcune quote in questa società. 4 – SAN MARINO (Imola) che ed un’atmosfera di piombo in casa E veniamo ad Imola. La questione dei Ferrari. pesi ha di fatto creato una spaccatura nel- lo schieramento (vedi nota n°2), tanto che 5 – BELGIO (Zolder) Il Gran Premio del Bra- non si presentano al via Williams, Bra- Il Circus si sposta ora a Zolder in Belgio: sile è l’ultima corsa in bham, McLaren, Lotus, March, Talbot- solo pochi minuti ancora e sarà la fine carriera per il “gaucho triste” Carlos Reute- Ligier e Arrows. C’è invece Tyrrell, ma delle prove. Pironi ha fatto segnare un mann. Il pilota argentino solo per riguardo alla sua prima guida: tempo di pochissimo inferiore a Gilles, aveva annunciato il ritiro l’italiano Michele Alboreto. Si parte così che, scatenato, parte per ribadire la sua al termine della stagione con sole quattordici monoposto apparte- supremazia. Passa il tempo, ma la Ferrari precedente, ma poi ci nenti (oltre a Tyrrell) a Ferrari, Alfa Ro- n°27 non rientra: non rientrerà mai più. aveva ripensato ed era meo, Renault, , ATS e . La vita di Gilles si è fermata contro un rientrato, salvo ripensarci La prima fila è occupata dalle Renault paletto delle reti di protezione che gli ha ancora e abbandonare la con Arnoux in Pole, la seconda dalle Fer- spezzato il collo. È l’otto maggio e la Brabham dopo due gare. rari, con Villeneuve che stacca di un se- notizia rimbalza nei notiziari di tutto il condo e tre decimi il compagno Pironi. mondo. È uno choc per tutto l’ambiente La terza fila è tutta italiana, con Alboreto dello sport, qualcosa di paragonabile a (Tyrrell) e Giacomelli (Alfa Romeo). quello che avverrà per Senna in quel Dopo una lotta serrata con Villeneuve, drammatico week-end di Imola dodici entrambe le gialle monoposto francesi anni dopo. alzano bandiera bianca: motore arrosto. La Ferrari, in segno di lutto, ritira le pro- Via libera, dunque, per le due Ferrari. Dal prie macchine. La gara viene vinta da box del Cavallino viene esposto un car- Watson che bissa il successo McLaren di tello con scritto “slow”, che significa due settimane prima, quasi a rispondere a “procedere con le posizioni acquisite”. Lauda che c’è anche lui e che con lui foto: © www.zonazane.com Villeneuve è in testa, ma ha le gomme dovrà fare i conti fino alla fine. E perché - Nella foto sulla Williams FW08 - usurate per l’aspra battaglia condotta con- il discorso risulti sia più convincente, tro Arnoux e Prost. Pironi, verso la fine, a Watson fa segnare il giro più veloce, che Nel 1982 la F1 rischia una spaccatura dagli sorpresa, quando Gilles non se l’aspetta, per la cronaca è più lento di quattro se- esiti disastrosi. La politica sportiva avvelena lo attacca e lo supera. Ne segue una lotta condi e mezzo rispetto alla Pole fatta se- l’ambiente mentre i regolamenti sono disattesi accanita, che in condizioni normali Ville- gnare da Prost. o aggirati. Cos’era successo? Alcune scuderie neuve avrebbe vinto senza problemi. Ma Niki termina terzo dietro Rosberg, ma è inglesi, per rimediare alla penuria di cavalli del con le gomme sulle tele non ce la fa a squalificato perché la sua monoposto è loro Cosworth, avevano escogitato svariati superare il compagno, che invece se ne stata trovata sotto peso in verifica. Cosa trucchi. Williams si era spinto un po’ più in là era stato per tutta la gara dietro, tranquil- era successo? Casualmente un addetto con una trovata fantasiosa: si trattava dei lo, ad aspettare gli eventi risparmiando alle verifiche aveva scoperto un meccani- “serbatoi d’acqua per il raffreddamento dei gomme e macchina. Ma covando dentro co della McLaren intento ad introdurre freni”. Erano inseriti, vuoti, nella monoposto di sé, probabilmente, il finale a sorpresa. nella macchina di Lauda un blocco di all’inizio della gara. Al termine, prima delle E vince Pironi, ma è una vittoria senza piombo del peso di otto chilogrammi gloria, che lascia uno strascico di polemi- avvolto in uno straccio. verifiche, venivano riempiti con oltre 50 litri d’acqua. In questo modo la macchina rientra- va nel limite minimo di peso, avendo però cor- JODY SCHECKTER “Gilles mi manche- so sotto peso per tutto il Gran Premio. A que- rà per due motivi. Primo, lui era il pilota più veloce della storia delle corse auto- sta “invenzione” si era arrivati grazie ad una mobilistiche. Secondo, lui era l'uomo più piega del regolamento che permetteva, a fine genuino che abbia mai conosciuto. Ma gara, di ripristinare i liquidi consumati, eccetto lui non se n'è andato. La memoria di la benzina. Si intendeva, però, il lubrificante, quello che ha fatto sarà sempre qui” l’olio del circuito freni e frizione e l’acqua di

GERARD BERGER “Abbiamo perso un raffreddamento dei radiatori. Quei contenitori, amico, un pilota dal talento fuori dal invece, erano fini a se stessi, non presentava- comune, un ragazzo entusiasta che no alcuna soluzione tecnica che permettesse possedeva qualità che noi francesi defi- l’afflusso del liquido refrigerante ai freni. Era niamo “la joie de vivre”. Penso che non verrà mai dimenticato” un chiaro imbroglio, ma la poca consistenza della Federazione in rapporto alla potenza MICHELE ALBORETO “Sono troppo della F.O.C.A., rendeva difficile qualsiasi prov- triste per esprimere un' opinione. È la prima volta da quando corro che mi vedimento. Esemplare, al riguardo, la dichia- accade di perdere un collega, un amico, razione che un ammiccante Keke Rosberg è terribile, terribile” rilasciò alla stampa: “Non dico che il sistema

EDDIE CHEEVER Jr. “Si tratta della più di raffreddamento sia utile per i freni, è utile grossa perdita che l'automobilismo per tutta la macchina e per il team”. Tra gli sportivo potesse avere. Gilles era un altri espedienti c’era chi aveva inventato i sol- pilota superbo, sempre al limite, che levatori “per il cambio ruote”, per aggirare dava il massimo di se stesso sempre. l’obbligo dell’altezza minima da terra del fondo Forse qualche volta andava anche oltre il limite. Di certo era l'immagine di quello vettura aumentando l’effetto suolo oltre il leci- che dovrebbe essere un pilota. Sono to. Di qui la minaccia di andarsene dalla F1 da arrivato fra i primi sul luogo dell'inciden- parte delle scuderie ligie al regolamento, che Tratto da ExtraMAG n.2 “Tu chiamale se te e la cosa mi ha sconvolto oltre ogni portò all’esclusione degli irregolari ad Imola. vuoi… emozioni” di Marco Nuvoli. limite” 6 – MONACO (Montecarlo) Complice lo stop imposto dopo cinque Il 23 maggio si corre nel circuito-salotto. giri per rimuovere le macchine di de An- Stiamo parlando, ovviamente, di Monte- gelis, Guerrero e Patrese incidentate, carlo. Ed ogni volta che le Formula Uno Prost balza in testa, ma la sua corsa dura tornano a far sentire il loro boato amplifi- poco. Si deve arrendere per il classico cato dai palazzi, dai muri, dai guard-rail, guasto al componente da due soldi: la la mente va indietro nel tempo. Va alle pompa della benzina. imprese degli eroi degli anni Cinquanta, Alla fine vince Watson, che corona una al tuffo nel porto di Alberto Ascari, alla rimonta strepitosa grazie ad un’azzeccata tragedia di Lorenzo Bandini, al record di scelta di gomme. Sarà la corsa delle sor- cinque affermazioni di Graham Hill, in- prese, perché l’”americano di Roma” somma a tutto ciò che ha contribuito a (Talbot Ligier-Matra) è rendere dramma e leggenda la corsa nel sul secondo gradino del podio e precede Principato. Siamo nel mondo del jet-set Didier Pironi su Ferrari. E Lauda? Ha internazionale: personalità, attrici famose abbandonato per incidente al 40° giro. e bellissime, ex-piloti e personaggi che La vittoria consente a Watson di portarsi Nel tentativo di smuovere una Federazione sonnec- hanno scritto la storia dell’ automobili- in testa al Mondiale con 26 punti e alla chiante, al limite della complicità, a Long-Beach smo, fanno da cornice ai piloti e ai mec- McLaren di rafforzare il predominio tra i Forghieri inventò il doppio alettone. Mise sulla mac- china di Villeneuve due alettoni posteriori uguali, canici che si affannano attorno alle mo- Costruttori, con dieci lunghezze su Ferra- uno davanti all’altro e sfalsati. Rispettavano cias- noposto. ri e Williams appaiate. cuno le dimensioni e le altezze imposte, ma di fatto In Pole ci va Arnoux affiancato da Patre- foto: © Motor Sport la superficie alare raddoppiava. Era come avere un se, su Brabham-Ford BT 49. Montecarlo unico alettone di 190 cm anziché di 110. Regola- non porta (per ora) fortuna al duo McLa- mento alla mano, non stava scritto che l’ala posteri- ren, che deve accontentarsi di una parten- ore dovesse essere una sola. Era una chiara provo- za in quinta fila (Watson) e in sesta cazione, ma la Federazione ci mise due settimane (Lauda). In gara le cose non migliorano: prima di venirne a capo e squalificare Villeneuve, Watson abbandona al 35° giro per una togliendogli il terzo posto conquistato in gara. Sortì l’effetto desiderato: la Federazione, costretta ad perdita d’acqua e Lauda lo segue ventun intervenire, dovette rimediare anche alle omissioni giri dopo con la pressione olio a zero. in Brasile, squalificando Piquet e Rosberg, rispetti- Questa corsa resterà negli annali per il vamente primo e secondo con macchine irregolari. finale rocambolesco: Prost è in testa, ma a tre giri dal termine inizia a piovere vio- lentemente. Il francese sbanda all’uscita Il 1982 è anno di lutti. della chicane del porto distruggendo la Oltre a Gilles Ville- neuve e a Riccardo macchina. Patrese passa al comando, ma Paletti, scompare, è autore di un testa coda al Loews e gli si giovedì 16 dicembre, spegne il motore. Primo è ora Pironi, ma a soli 54 anni, Colin resta fermo in mezzo al tunnel senza ben- Chapman. La sua zina. Potrebbe essere la volta buona per scuderia era tornata l’Alfa Romeo, ma l’urlo di gioia si stroz- alla vittoria con Elio za in gola a Chiti&C. perché de Cesaris de Angelis, ritro- resta a secco. Insomma, chi vince? Patre- vando una competi- se, che in mezzo a tutta questa confusione tività che dopo quat- tro anni di digiuno è riuscito a rimettere in moto e a ripartire. sembrava appan- Colin Chapman John Watson vince il GP di Detroit nata. È anche l’anno A questo punto la parola passa alla Clas- che fa suonare un campanello d’allarme: in un paio sifica. Prost è in testa con 18 punti segui- 8 – CANADA’ (Montreal) d’occasioni si sono visti incidenti che solo per fortuna to da Watson a 17 e da Pironi a 16. Lauda Passa una settimana e le vetture sono di non hanno causato vittime. A Zandvoort Arnoux è sesto con 12. Sono tutti lì, in un fazzo- nuovo in pista, questa volta in Canadà sul finisce frontalmente contro le barriere. Meno male letto e i giochi sono apertissimi. Nel circuito di Montreal da poco intitolato a che sono protette da un’abbondante strato di pneu- Mondiale Costruttori la McLaren coman- . matici che attutiscono l’urto ed evitano fratture alle da con 29 punti e precede di sette lun- In Pole è Pironi, con una Ferrari 126 C2 gambe del pilota, perché le wing-car, davanti, sono fragili. La necessità di ripulire le fiancate per creare ghezze il duo Renault-Ferrari. Non male, in crescita di prestazioni ed affidabilità. l’effetto suolo, ha obbligato i progettisti ad avanzare considerando le previsioni d’inizio Cam- La scuderia di Maranello continua a cor- di molto il posto di guida, con il risultato che la ped- pionato. rere con una sola monoposto: ancora non aliera si trova pericolosamente oltre l’asse anteriore. è stato designato chi dovrà sostituire lo In Francia la monoposto di , dopo un 7 – USA WEST (Detroit) scomparso Villeneuve. contatto con la Arrows di Mauro Baldi, vola tra gli Si ritorna ora oltreoceano, a Detroit, capi- Al via la tragedia: Pironi spegne il moto- spettatori, causando fortunatamente “solo” dodici tale mondiale dell’automobile. Il circuito re. Guerrero si avvede all’ultimo momen- feriti. cittadino somiglia a Montecarlo nella to del braccio alzato del pilota francese e, conformazione, ma non ne ha nemmeno pur urtandolo, riesce in qualche modo a lontanamente il fascino. A detta dei pilo- limitare i danni. La Ferrari viene però A Detroit debutta la Brabham con motore BMW tur- ti, però, è più impegnativo. La Renault ha spostata dall’urto ed è così centrata in bo a quattro cilindri il cui monoblocco è derivato dalla berlina BMW 1500 di serie. La porta in gara fatto l’abbonamento alla prima fila e pieno dalla Osella di Riccardo Paletti, che Piquet, mentre Patrese conserva la vecchia vettura. Prost è in Pole. La MP4/1B, invece, non aveva la visuale coperta in quell’istante. La nuova monoposto si rivela scorbutica da domare sembra digerire i circuiti cittadini, tanto L’urto è violentissimo e la morte di Palet- e il circuito cittadino non è il più idoneo per le mac- che Lauda occupa la decima posizione in ti istantanea. La corsa viene sospesa e c’è chine sovralimentate. Piquet, complice una serie di griglia, Watson addirittura la diciassette- una seconda partenza. Pironi prende il via circostanze sfortunate, non riesce a qualificarsi. sima. In gara, però, le cose cambiano. con il muletto che presenta problemi di accensione, ma termina ugualmente se- sta diventando la macchina più veloce del condo dietro Piquet che è riuscito ad ad- lotto, ma, contrariamente alle Renault In Olanda Piquet termina il Gran Premio con...un domesticare la sua Brabham-BMW turbo. sempre afflitte in quella stagione da qual- male alle braccia terribile. Le wing-car stanno diven- Sul terzo gradino del podio c’è Watson, che problema, si rivela affidabile. tando sempre più affaticanti, tanto che la Federazio- mentre Lauda si è dovuto arrendere al 17° Brands-Hatch segna una svolta anche ne, constatati i potenziali pericoli per l’incolumità dei giro con la frizione in panne. nella Classifica Piloti, con Pironi che ne piloti in caso di cedimento di una minigonna e per Il pilota di Belfast comincia a crederci in prende la testa avendo cinque punti di ridurre lo stress fisico che sta raggiungendo livelli questo Mondiale, che coronerebbe un vantaggio su Watson e undici su Lauda, allarmanti, le bandirà a fine stagione. Sarà questo il sogno inseguito caparbiamente sin dal salito in terza posizione. La lotta per il motivo che costringerà un ancora poco allenato Pa- 1976, quando si tagliò la barba per fe- Mondiale, come spesso è accaduto negli trick Tambay, subentrato dopo la morte di Villeneu- ve, ad una partecipazione a singhiozzo a causa steggiare la prima vittoria iridata. Sarà anni passati, si sta restringendo sempre degli insopportabili dolori al collo causati dalle solle- l’anno buono? più a Ferrari e McLaren, con la scuderia citazioni imposte dalla forza centrifuga. Alcuni piloti inglese che mantiene la testa per nove ricorrono ad una catenella per bloccare la testa du- 9 – OLANDA (Zandvoort) punti. Più lontana la Williams, che prece- rante le curve. È soprattutto il picco improvviso di Con queste speranze il team McLaren si de la Renault. accelerazione laterale in entrata curva (le wing-car avvia verso Zandvoort, dove i piloti Re- Un paio di dati statistici: gli iscritti al GP hanno un ingresso molto brusco) a determinare nault, tanto per cambiare, occupano la d’Inghilterra sono trenta, dei quali venti- l’affaticamento. E qualcuno non ce la fa. Negli ultimi prima fila con Arnoux in Pole. Seguono sei prendono la partenza. Ma arriveranno giri si vedono piloti che in curva inclinano la testa dal Piquet e Pironi che precedono a loro volta solo in dieci e questo dà la misura di lato opposto, proprio perché i muscoli hanno ceduto. Lauda e il nuovo ferrarista, il francese quanto sia importante disporre di una Patrick Tambay. Non buona la qualifica monoposto che regge fino alla fine. di Watson, in sesta fila, ma “Wattie” (così è soprannominato) ci ha 11 – FRANCIA (Le Castellet) abituati a rimonte spettacolo. Passa una sola settimana e il teatro si In gara la scarsa affidabilità e un inciden- sposta in Francia, sul circuito di Le Ca- te tolgono di gara le monoposto francesi, stellet. Arnoux fa la Pole, davanti a Prost, facilitando la vittoria di Pironi che condu- Pironi e Patrese. Le prime tra le aspirate ce la corsa dall’inizio alla fine. Il giro più sono le Alfa Romeo, appaiate in quarta veloce è però di Warwick, con la Tole- fila. Dietro a loro ci sono Lauda e Ro- man motorizzata dal quattro cilindri turbo sberg, mentre Watson ha il dodicesimo di Brian Hart. Il podio è completato da tempo. Le Brabham ripetono Piquet e Rosberg che precedono Lauda e l’esperimento del rifornimento (vedi nota Daly. La speranza di una rimonta di Wa- n°7) e infatti, dopo il via, superano en- tson è frustrata: termina nono, preceduto trambe le due Renault. Ma la loro corsa - Nella foto la partenza del GP di Gran Bretagna - da Tambay. La McLaren è ancora prima dura poco: motore ko per entrambi. nel Costruttori, con undici punti di sicu- L’aria di casa fa bene alle gialle monopo- Al Gran Premio d’Inghilterra accade un episodio che lì per lì passa quasi inosservato, ma che è destinato rezza sulla Ferrari. Che sia la volta buo- sto francesi che qui realizzano una dop- a fare storia e a cambiare il volto della F1. Bernie na? Dopotutto l’arma migliore della pietta, pur avvelenata dalla polemica del- Ecclestone scopre che, partendo con i serbatoi poco McLaren è l’affidabilità e in un Campio- la quale parliamo nella nota n°8. carichi di benzina, il divario di velocità nei confronti nato incerto come questo è importante A questo punto della stagione il dominio di chi parte con il pieno è tale da colmare il gap tem- incamerare più punti possibile. delle monoposto sovralimentate è tale da porale necessario per fermarsi e rifornire. Piquet indurre allo sconforto i piloti degli aspira- parte quindi con metà serbatoio, scatta in testa e foto: © Daily Mail ti. “Le vetture turbo sono di un altro pia- comincia a macinare secondi su secondi di vantag- neta” - afferma sconsolato Rosberg. Inva- gio, ma la sua corsa si ferma al nono giro. La pompa no la Williams tenta la strada del recla- dell’acqua ha ceduto. L’appuntamento con la nuova tattica, che si rivelerà vincente, è solo rimandato. mo: si scopre, infatti, che le minigonne della Renault sono state sigillate con del nastro adesivo, cosa vietata. Ma il recla- mo giunge a tempo scaduto da pochi mi- nuti e non viene neppure preso in consi- derazione dai Commissari francesi. La Francia non porta fortuna neppure al duo McLaren. Lauda termina ottavo, Watson foto: © Sutton Images - Nella foto Alain Prost nel GP di Francia - si ritira per il distacco di un cavo batteria. Niki Lauda vince il GP di Gran Bretagna Il 1982 è l’anno dei “disubbidienti”. Dopo Pironi a Imola, è Arnoux in Francia ad infischiarsene di un 10 – G. BRETAGNA (Brands-Hatch) ordine di scuderia, ma in una circostanza diversa Ne è ben cosciente Lauda che a Brands- e per motivi molto più comprensibili. Mentre a Hatch, dopo una partenza dalla terza fila, Imola era Villeneuve ad essere in testa e l’ordine va a vincere davanti a Pironi e Tambay, del box Ferrari era di mantenere le posizioni ac- quisite, a Le Castellet è Arnoux in prima posizio- che conquista i primi punti iridati in car- ne. Eppure la Renault ordina al suo alfiere di ce- riera. De Angelis, con una gara accorta, dere il passo (e la vittoria) a Prost, che è più avan- porta al quarto posto la Lotus. Giro più ti in Classifica Piloti. René non ci sta e vince con veloce per Brian Henton, su Tyrrell-Ford. ben diciassette secondi di vantaggio sul compa- È la seconda vittoria per Lauda, un risul- - John Watson e Niki Lauda - gno. Dovrebbe essere festa per la Casa francese Fin dall'inizio della stagione Watson, che ha messo a segno una doppietta in casa, ma tato che appiana il ritiro di Watson per un pilota veloce, duro e determinato, ha testa coda al secondo giro. La lotta per il sempre affermato di non temere la ai box tira invece aria di tempesta. Prost pone Mondiale Costruttori, tuttavia, sembra guida e la velocità di Niki Lauda, ma l’out-out: “O io o lui in squadra”. E difatti, nella favorire Maranello. La 126 C2 non solo bensì l'abilità politica dell'austriaco. stagione successiva, Arnoux correrà per Ferrari. 12 – GERMANIA (Hockenheim) In Austria sono le Brabham di Piquet e Hockenheim dovrebbe sancire la presa di Patrese (nell’ordine) ad occupare la prima posizione definitiva in testa alla classifica fila, seguite da Prost e Tambay. Lauda è per Didier Pironi e la sua Ferrari 126 C2. in quinta fila, Watson in nona. La gara è La pista è l’ideale per le monoposto turbo vinta da Elio de Angelis su Lotus-Ford, che, oltre al vantaggio di una migliore che batte in volata Rosberg e la sua Wil- accelerazione, dispongono di una velocità liams. Il passaggio sul traguardo del pilo- massima nettamente superiore. E sui lun- ta italiano è salutato da Colin Chapman ghi rettilinei della pista tedesca non è van- alla sua maniera, lanciando il cappellino taggio da poco. in aria. Sarà per lui, però, l’ultima volta. Il giorno delle qualifiche, però, piove. La Lauda chiude al quinto posto e meglio di visuale è incerta e le monoposto, si sa, così non può fare: la sua MP4/1B, poco a GP Las Vegas 1982 - Box McLaren sollevano montagne d’acqua dietro di suo agio lungo i curvoni di Zeltweg, al- loro. Sta di fatto che Pironi (che detiene la meno taglia il traguardo dietro alla Ferrari dall’alto dei suoi 42 punti. Dietro di lui, Pole) non scorge la Renault di Prost che di Tambay, mentre Watson chiude al 44° ma ancora in corsa a quota 33, Watson ha sta rallentando per rientrare ai box e la giro con il motore surriscaldato. in realtà ancora davanti...Pironi. tampona violentemente. È un urto analo- Il Mondiale 1982 è destinato quindi a go, nella dinamica, a quello di Villeneuve 14 – SVIZZERA (Digione) chiudersi con una volata finale tra la Wil- a Zolder. La monoposto vola e ripiomba Dall’Austria alla Svizzera il passo è bre- liams di Rosberg e la McLaren di Watson. violentemente sull’asfalto. Pironi ne esce ve, anche se, a onor del vero, il Gran Pre- A Las Vegas le solite Renault, colonizza- vivo, ma con le gambe maciullate, che mio non si corre in terra elvetica ma a no la prima fila, con Prost in Pole. Albo- solo grazie ad un miracolo di chirurgia, Digione, in Francia. Le corse in Svizzera, reto e Cheever, con una qualifica strepito- alla sua forte fibra e ad una volontà si sa, sono vietate. sa, occupano la seconda fila davanti a d’acciaio nel sottoporsi a nuovi interventi Niki è autore del quarto tempo in prova, Patrese e a Rosberg. Tambay si qualifica per recuperare l’integrità compromessa, John segna solo l’undicesimo. In gara, in quarta fila accanto ad Andretti, ma la non gli saranno amputate. La sua carriera vinta da Keke Rosberg, Niki si classifica recrudescenza dei problemi fisici, che non in F1, però, è chiusa per sempre. In gara, terzo alle spalle di Prost mentre Watson ha potuto curare a fondo, lo costringe a con una condotta accorta, l’altro ferrarista vede allontanarsi le speranze iridate dopo dare forfait. Patrick Tambay vincerà il suo primo Gran aver danneggiato una minigonna nel ten- Watson, teso durante le prove, è autore di Premio ed inizierà una scalata che lo por- tativo di superare Patrese. Finirà tredicesi- una serie di testa-coda e non riesce a fare terà, anche se ha iniziato molto dopo gli mo a due giri, dopo una sosta ai box per meglio della nona posizione in griglia, altri, addirittura a poter teoricamente insi- sostituirla. anche se il suo tempo non è affatto male, diare il vertice della Classifica. A Digione non c’è alcuna Ferrari al via. dato che è indietro di un solo decimo ri- Niente punti per i nostri in Germania, Tambay, rimasto solo a difendere i colori spetto al rivale finlandese. Il fatto è che anche perché Watson ha corso da solo. E di Maranello, non può partecipare per i sono tutti in un battito di ciglia e sarà dura gli è andata male per il cedimento di una dolori al collo causati dalle sollecitazioni rimontare. Un Lauda incolore (parte due sospensione nel corso del 36° giro. Forse imposte ai piloti da queste monoposto-ala. file più indietro), difficilmente riuscirà ad non sarebbe stato male cambiarla dopo E lui, poco allenato, ne risente più degli aiutarlo. l’escursione sull’erba patita da “Wattie” altri. Come finirà? La gara è vinta da Michele durante il warm-up del mattino a seguito Alboreto su Tyrrell che conquista la sua del bloccaggio delle ruote in frenata. Ma 15 – ITALIA (Monza) prima vittoria iridata. Secondo, dopo la che cos’è successo a Lauda che non è La Ferrari si appella ad una sua vecchia solita caparbia rimonta, è Watson. Una presente in griglia? Durante le prove Niki conoscenza, l’italo-americano Mario An- bella gara, indubbiamente, grazie alla aveva sbattuto dopo essere stato urtato dretti che si presenta nel modo migliore ai quale Wattie si issa al secondo posto dalla March di Rupert Keegan. Il fatto di suoi tifosi a Monza. Arriva e fa la Pole Mondiale alla pari con lo sfortunato Piro- non aver tolto le mani dal volante al mo- davanti a . Tambay, rientra- ni. Rosberg, con il quinto posto di Las mento dell’impatto gli causa una distor- to, si piazza al terzo posto e precede Pa- Vegas, è il nuovo Campione del Mondo e sione al polso che gli pregiudica la parte- trese. Dietro di loro c’è il duo Renault passerà alla storia per essere arrivato al cipazione al Gran Premio. mentre Lauda e Watson si piazzano in Titolo avendo vinto una sola volta. griglia in decima e dodicesima posizione. In realtà ha disputato delle bellissime ga- 13 – AUSTRIA (Zeltweg) Le MP4/1B mancano di trazione re, a volte lottando con il coltello tra i L’Austria è però vicina e la voglia di lot- all’uscita delle varianti, problema che denti, pur patendo anche lui la penuria di tare per il Titolo c’è. Pironi è in testa con permane per tutto il week-end. La gara cavalli del suo V8 aspirato. 39 punti, ma è fuori gioco. Watson segue sarà vinta da Arnoux davanti a Tambay e Lauda, ritiratosi al 53° giro per un calo con 30, Rosberg di punti ne ha 27, 25 Andretti. Watson giunge quarto ed è della pressione olio, si ferma a quota 30 Prost, 24 Lauda. Questi sono i piloti che l’unica McLaren al traguardo, dato che chiudendo l’annata del rientro con una ragionevolmente possono ancora aspirare Lauda ha abbandonato al 21° giro per buona quinta posizione. al Titolo, perché i punti da assegnare sono noie ai freni. La Ferrari, pur avendo sofferto la perdita trentasei. Tra i Costruttori la Ferrari ha 61 di due piloti e malgrado le numerose as- punti contro i 54 della McLaren e queste 16 – USA (Las Vegas) senze forzate, si aggiudica il Campionato due sono le squadre che possono giocar- Si giunge così a Las Vegas, la città delle del Mondo Costruttori superando la sela fino in fondo. Gli altri sono tutti trop- follie dove tutto è esagerato, dove tutto McLaren, seconda con una vittoria in più, po lontani: Williams è a quota 40, Renault può accadere. In classifica Rosberg (che ma con molti piazzamenti in meno che a 38. non ha preso punti a Monza), guarda tutti alla fine hanno fatto la differenza. Per e il da Bruce McLaren con quattro amici 1982 ha segnato un importante passo se ne va. avanti che traghetta la McLaren Inter- Come sono cambiate le cose da quel national verso acque più tranquille. lontano 1968, anno del primo trionfo Pur penalizzata da un motore aspirato, in un Gran Premio iridato. C’erano la MP4/1B ha prevalso in Classifica Bruce, Teddy, Phil, Tyler attorno a Costruttori sulla più potente Renault quel tavolo a Colnbrook. Ron Dennis grazie all’affidabilità, vero punto de- non c’era ancora, lavorava come mec- bole delle monoposto transalpine che canico alla Brabham. Ma c’era Denny in ben otto Gran Premi su sedici non Hulme, fidato compagno di squadra, a hanno preso punti. E in due occasioni, rendere granitica la coalizione tra que- Il 1° novembre 1980 avviene la fusione tra la una con Watson e l’altra con Lauda, gli uomini votati alle competizioni. McLaren Racing e la "Project Four Racing" la monoposto inglese ha fatto segnare Certo il futuro è più roseo ora: si parla di Ron Dennis; insieme a John Barnard e il giro più veloce in gara. dell’arrivo della Tag-Porsche che for- Chrighton Brown e con l'appoggio finanzia- Per John Watson resta il rimpianto di nirà il motore turbo. Le prospettive rio della Marlboro, nasce la "McLaren Inter- una stagione che avrebbe potuto coro- economiche sono più importanti gra- national". narlo Campione, mentre per Niki Lau- zie agli accordi stipulati da Dennis da il 1982 ha emesso un importante con importanti partner, ma la poesia Fermo restando la sede di Colnbrook, Den- nis e Barnard si insediano a Woking presso verdetto: il due volte Campione del dell’età eroica e romantica se ne va uno stabilimento sulla Boundary Road. Da Mondo c’è. Ha vinto due Gran Premi con Tyler Alexander e con Teddy Ma- questo momento la sigla che caratterizza i tacitando chi ne aveva messo in dub- yer, che rinunciò alla carriera forense modelli prodotti dalla McLaren International bio la capacità di rientrare con presta- per sostenere e condividere con Bruce è "MP4" (McLaren Project 4 o Marlboro Pro- zioni immutate rispetto al passato. E un sogno divenuto realtà. ject 4). A Mayer resta la McLaren Engines e a ha garantito alla McLaren quello svi- La stagione appena conclusa è da Nicholson la Nicholson-McLaren Engines. luppo costante grazie al quale la mo- mettere in cornice per i colori italiani. noposto è rimasta competitiva durante Vincono Patrese, Alboreto e de Ange- tutta la stagione. Ma il 1982 segna lis e si mettono in luce Cheever, Gia- anche una decisa svolta nella compa- comelli e de Cesaris, questi ultimi gine inglese. Poco prima di Natale spesso protagonisti in qualifica con la Ron Dennis e John Barnard rilevano loro Alfa Romeo 182. Debuttano la quota societaria in possesso di Mauro Baldi (Arrows-Ford) e Teo Teddy Mayer (il 45%) e di Tyler Ale- Fabi (Toleman-Hart), fratello maggio- xander, che escono così dalla McLa- re del neo Campione d’Europa di For- ren. mula Due, Corrado. La parte storica della scuderia fondata

Nel novembre 1981 la produzione ed il repar- to dirigenziale si spostano nella nuova sede di Woking, sull'Albert Drive. Nel dicembre del 1982 Mayer lascia nelle ma- ni di Ron Dennis e John Barnard il suo 45% della McLaren International così come fa an- che Tyler Alexander con le sue quote.

Dal 1981 al 2004 - McLaren International Ltd Unit 22, Woking Business Park, Albert Drive Woking - GB - Surrey GU21 5JY

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