Buyer's • Guide
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
In partnership with italianthe foodmagazine buyer’s • guide YEAR 5 - N° 3 • MARCH 2017 EDITORIAL by Angelo Frigerio / director [email protected] CETA: DEAR GOVERNMENT, HURRY UP! Many Italian cheeses have been going not be able to plan their purchases and made in Canada or in the US. The matter through a bad, bad time in Canada. they might be obliged to substitute our is getting very serious, if you think that in Imports of Italian dairy products - very products, which would translate in an 2016 we posted a 40% drop in Gorgon- much beloved in the country – might be invaluable damage for made in Italy.” zola sales on the Canadian market. While stopped just like it happened in 2016, Furthermore, such an unintelligible delay total Italian gorgonzola exports, in Octo- to the advantage of local and American of the Canadian government in the allo- ber 2016, were up 8.6% after the +12.6% productions. Exacerbating the problem cation of import quotas is only the last registered in 2015.” Now, everyone fears of Italian sounding. Up to this day, in- of a long series of problems for Italian that such a precedent may occur also deed, the Canadian government has cheeses in Canada, in particular for th- with other treaties - such as the Ttip – not allocated yet to local operators the ree PDOs (Products with designation of since Ceta has been defined, more than additional import quotas established by origin): Asiago, Gorgonzola and Fonti- once, a model to follow. the Ceta free trade agreement for the na, sacrificed during the negotiations for But it doesn’t end up there. The EU Par- purchase of cheeses made in Italy, to Ceta. liament’s all-clear to Ceta, arrived on the the detriment of trade exchanges with In order to get the all-clear to the free tra- 15th of February, is just a preliminary sta- Canada. It happens, in addiction, in a de agreement, the EU has accepted the ge. The Treaty is not in force yet: it will very delicate moment of the year: when coexistence, on the Canadian marketpla- come into force (partially) in April 2017, importers plan the amount and the type ce, of locally made products with brands waiting for all national EU Parliaments of of products they are going to buy throu- that are very similar to five EU PDOs: the the 28 Member States to ratify it. Due to ghout the year. This is a serious matter, already mentioned Italian ones, with the the wide range of topics discussed by that is arousing great concern among addition of Feta and Munster. To these the agreement, indeed, the EU Commis- Canadian operators and, of course, Ita- conditions: origin must be stated on the sion couldn’t apply the rules of the Li- lian producers, that are asking out loud packaging; the addition of words like sbon Treaty that allow to speed-up the for the government to take action. ‘style’ must be placed near the denomi- ratification process leaving out national “We need the decisive intervention of nation; and the product must have been Parliaments. Which means that another our Ministries so that the Canadian Go- on distribution before the 18th October ‘Wallonia’ – as it happened on the past vernment will allocate the import quo- 2013. A decision that has already pro- October – may interpose between free tas,” said Fabio Leonardi, Ceo at the Igor ven its negative effects, Leonardi said: trade on the two sides of the Atlantic. dairy company and vice president of the “When import quotas are about to fi- Even if the Canadian government seems Gorgonzola Protection Consortium. Who nish, importers choose to buy only Italian to be already following such a direction. added: “Local operators, otherwise, will PDOs that have no similar substitutes, Not a good start, for sure. CETA: CARO GOVERNO, DATTI UNA MOSSA! Vita dura, anzi durissima per dei nostri ministeri presso il citate oltre a feta e munster. quelli con i Paesi asiatici, poi- alcuni formaggi italiani in Ca- governo canadese, affinché A queste condizioni: che indi- ché il Ceta è stato indicato, da nada. Le importazioni dei no- vengano attribuite e adeguate chino l’origine sulla confezio- più parti, come modello cui stri prodotti caseari, peraltro le quote per gli importatori”, ne, che utilizzino, accanto alla ispirarsi. amatissimi in quel Paese, po- è l’accorato appello di Fabio denominazione, diciture come Ma non finisce qui. Il via libe- trebbero venire bloccate come Leonardi, amministratore de- ‘tipo’ o ‘genere’; e che siano in ra del parlamento Ue al Ceta, nel 2016, avvantaggiando le legato di Igor e vicepresiden- produzione da prima del 18 ot- arrivato il 15 febbraio, è solo produzioni locali e americane, te del Consorzio di tutela del tobre 2013. Una scelta che ha un passaggio preliminare. Il e aggravando il noto proble- gorgonzola. Che spiega: “Gli già mostrato effetti negativi, trattato, infatti, non è anco- ma dell’italian sounding. Ad operatori locali, diversamente, come spiega ancora Leonar- ra in vigore: sarà operativo, oggi, infatti, il governo cana- non potranno pianificare il la- di: “Gli importatori, quando solo parzialmente, nell’aprile dese non ha ancora assegna- voro. E potrebbero essere ad- le quote stanno per terminare, 2017, in attesa che tutti i par- to agli importatori locali le dirittura costretti a sostituire i scelgono di acquistare solo i lamenti nazionali dei 28 Paesi quote aggiuntive previste dal nostri prodotti, con un danno formaggi Dop per i quali non dell’Unione ratifichino, in via Ceta per acquistare i formag- incalcolabile per il made in dispongono di alternative si- definitiva, l’accordo. Al quale, gi made in Italy, sabotando di Italy”. Questo incomprensibile milari, made in Canada o Usa. per via della vastità delle ma- fatto gli scambi commerciali ritardo del governo canadese La questione sta diventando terie trattate, la commissione con il Canada. Questo acca- nell’assegnazione delle quote, un problema molto serio, se non è riuscita ad applicare le de, oltretutto, in un momen- oltretutto, è l’ultimo di una se- si pensa che, nel 2016, abbia- regole del trattato di Lisbo- to molto delicato: è in questo rie di problemi per i formaggi mo registrato un calo del 40% na, che avrebbero consentito periodo, infatti, che gli impor- italiani in Canada, in partico- delle vendite di gorgonzola di velocizzare l’approvazione tatori pianificano le quantità lare per tre Dop: asiago, gor- sul mercato canadese, mentre senza il pronunciamento dei e le tipologie di prodotto da gonzola e fontina, sacrificati l’export italiano di questo pro- parlamenti nazionali. Insom- acquistare nel corso dell’anno. sull’altare del Ceta. dotto, nell’insieme, a ottobre ma, un’altra Vallonia, come Una situazione gravissima, che Per ottenere il via libera al 2016 era in aumento dell’8,6%, accaduto a ottobre, potrebbe sta preoccupando gli operato- trattato di libero scambio, in- dopo che nel 2015 era già in- frapporsi ai liberi scambi fra ri canadesi e, ovviamente, gli fatti, l’Ue ha accettato la coesi- crementato, su scala annuale, l’Ue e il Canada. Anche se, in imprenditori italiani, che chie- stenza, sul mercato canadese, del 12,6%”. Il timore di tutti realtà, sembra lo stia già fa- dono a gran voce un’azione di prodotti locali con marchi è che questo precedente, sia cendo il governo canadese. E, del governo. identici a cinque Dop euro- applicato anche ad altri trattati di certo, non pare proprio un “Serve un intervento deciso pee, cioè le tre italiane già in discussione, come il Ttip o buon inizio. 2 / The Italian Food Magazine - Buyer's Guide NEWS EUROPEAN GROCERY MARKET REPORTS 1.8% GROWTH IN SALES IN A YEAR Grocery retailers surveyed by Nielsen in and increasing 8.8% on the final quarter 21 European countries reported a 1.8% of 2015. Poland (+4.7%) and Hungary year-on-year boost in sales of fast-mo- (+4.5%) filled out the top three leaders of ving consumer goods such as food, drin- 2016. Greece was the only country that ks, and toiletries. This figure is a blend of experienced a decline of 11% during the a 0.9% increase in costs and a 0.8% rise in decade, ending the last quarter of 2016 volume. The amount of goods purchased with a drop of 2.9%. Finland saw a de- in 2016 was a jump of 11%, compared to cline of 3.5% in the same period. Spain a decade ago. In 2016, basket value rea- experienced the highest jump (+3.6%) ched a spend 41% higher compared to of the 'big five' western European mar- the same period. Turkey saw the largest kets (which included France, the UK, Ger- rise, tripling its numbers over the decade many, and Italy). Crescono dell’1,8%, negli ultimi 12 mesi, le vendite della Gdo europea In base a un’indagine Nielsen, crescono dell’1,8%, all’interno delle catene retail di 21 Paesi euro- pei, le vendite di prodotti di largo consumo confezionato (alimentari, beverage, cura della casa e INSIDE della persona). Risultato di una crescita dello 0.9% dei prezzi e dello 0,8% dei volumi venduti. Nel 2016, il volume delle merci acquistate cresce dell’11% rispetto a un decennio fa, mentre il valore del carrello della spesa cresce di addirittura 41 punti percentuali. A far registrare le performance migliori è la Turchia, che ha triplicato le vendite negli ultimi dieci anni e ha messo a segno un +8,8% nell’ultimo trimestre 2015. Lo scorso anno, invece, Polonia e Ungheria sono stati i Paesi a far regi- 5MASTER GNOCCHI strare la crescita maggiore, rispettivamente a +4,7% e +4,5%.