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Guido Boggiani: intersezioni fra Etnologia e Arte Guido Boggiani: Intersections of Ethnology and Art Francesca Bigoni

ra i personaggi il cui percorso umano e intellettuale Guido Boggiani nasce ad Omegna nel 1861 da una fa- Fè legato alle collezioni della sezione di Antropologia miglia novarese di proprietari terrieri. Allievo di Filippo e Etnologia, Guido Boggiani merita un ruolo di rilievo. Carcano, caposcuola del paesaggio naturalistico lombar- La straordinaria e drammatica vicenda biografica, il ta- do, Boggiani si afferma giovanissimo dipingendo paesag- lento artistico e la competenza etnologica che acquisì gi. Nel 1883 espone per la prima volta al Palazzo romano nel corso di intense esperienze in Sud America lo ca- delle Belle Arti e con il quadro La raccolta delle castagne ratterizzano come uno dei protagonisti dell’etnologia di ottiene una prima notorietà. Nella capitale frequenta la fine Ottocento. Il Museo di Storia Naturale di Firenze cerchia dei pittori piemontesi (è amico fraterno di Cesare ospita, nella sezione di Antropologia ed Etnologia, di- Tallone) e conosce Gabriele D’Annunzio, che lo introduce verse testimonianze della sua attività: una collezione nella bella società e nell’ambiente letterario. di oggetti prodotti da nativi raccolti in Sud America A 26 anni Boggiani abbandona i circoli artistici e e, nell’Archivio Fotografico, una serie di cartoline del i salotti della capitale salpando per il Sud America e primo Novecento realizzate con fotografie di nativi sud- giunge nell’alto , regione al tempo poco cono- americani scattate dallo stesso Boggiani (Figg. 23, 24, sciuta. Al suo scopo iniziale di intraprendere attività 25, 26). Inoltre il recente ritrovamento negli archivi del commerciali e alla passione per l’esplorazione di nuovi Museo di una lettera autografa di Boggiani indirizzata a territori, si sovrappone, e ben presto prenderà il soprav- Mantegazza e risalente al maggio 1896 ha permesso la vento, l’interesse per lo studio delle popolazioni native ricostruzione delle burrascose fasi iniziali del rapporto con cui intrattiene rapporti sempre più stretti. Le sue fra i due personaggi e illumina, nonostante ben definite spedizioni lo portano a vivere nei villaggi Chamacoco differenze nelle prospettive, il comune interesse per le del Gran e fra i Mbayà, detti anche Caduvei, del scienze etnologiche e per l’arte. Rio Nabileque, un affluente del Paraguay al confine

uido Boggiani deserves special mention among those whose personal Guido Boggiani was born in Omegna in 1861 into a Novarese family of Gand intellectual lives are linked to the collections of the Anthropol- landowners. A pupil of Filippo Carcano, the dean of Lombard landscape ogy and Ethnology section of Florence’s Museum of Natural History. His painters, Boggiani gained early success in painting landscapes. He exhibited extraordinary and dramatic life story, his artistic talent and ethnological ex- for the first time in 1883 at Rome’s Palazzo delle Belle Arti and gained no- pertise acquired during intense journeys in South America made him one toriety with the painting La raccolta delle castagne (Gathering of chestnuts). In of the protagonists of ethnology at the end of the 19th century. The Anthro- the capital, he was part of the circle of Piedmontese painters (his best friend pology and Ethnology section contains many specimens resulting from his was Cesare Tallone) and he met Gabriele D’Annunzio, who introduced him activity: a collection of objects produced by indigenous peoples in South into high society and literary circles. America and, in the Photography Archive, a series of postcards from the At the age of 26, Boggiani abandoned the Roman artistic circles and sa- early 20th century made from photographs of South American indios taken lons to set sail for South America, eventually arriving in Alto Paraguay, a little by Boggiani himself (Figs. 23-26). In addition, the recent discovery in the mu- known region at the time. His initial purpose was to undertake commercial seum archives of a handwritten letter from Boggiani to Paolo Mantegazza activities and satisfy his passion for the exploration of new territories, but dating from May 1896 has allowed the reconstruction of the stormy initial this was soon superseded by his interest in the study of the indigenous stages of the relationship between the two. It also shows that, despite their peoples, with whom he forged increasingly close relations. His expeditions well-defined differences in points of view, they shared a common interest in led him to live in the Chamacoco villages of the and among the the ethnological sciences and in art. Mbayà (also called Caduveo) of Rio Nabileque, a tributary of the Paraguay SCHEDA DI APPROFONDIMENTO · INSIGHT 170 Guido Boggiani: intersezioni fra Etnologia e Arte · Guido Boggiani: Intersections of Ethnology and Art

Fig. 23 Ritratto di donna meridionale del Mato Grosso. Boggiani è raccolta di manufatti e di appunti di viaggio Chamacoco che mostra i disegni fatti sul corpo, colpito nella sua sensibilità di pittore dai (Figg. 27, 28). realizzato da Guido Boggiani (Archivio fotografico, cat. raffinati disegni corporali che eseguono le Nel 1893, rientrato in Italia, organizza il AF7330 e AF7333). donne Caduvee, ma anche dalla diversa materiale raccolto, pubblica articoli e libri, Fig. 23 Portrait by Guido Boggiani of a Chamacoco dimensione della vita collettiva e immer- presenta conferenze in ambito scientifico. woman, which shows the designs made on the body sa nella natura dei nativi con cui convive. Al contempo riprende le sue frequentazio- (Photographic archive, cat. no. AF7330 and AF7333). L’ispirazione artistica trova in questa espe- ni artistiche e nell’estate del 1895 salpa per rienza nuova linfa: i diari di quel periodo la Grecia a bordo dello yacht Fantasia con testimoniano un rinvigorito interesse per la Gabriele D’Annunzio, Edoardo Scarfoglio, pittura ed il disegno. Boggiani produce sul George Hérelle, ma è accompagnato dal- campo una serie di schizzi a matita e chi- la nostalgia della vita in Sud America. Nel na che documentano usi, costumi e attività 1896 realizza l’agognato ritorno in America degli indigeni, e al contempo si dedica alla Latina e nel 1897 è nuovamente tra i Cadu-

River at the southern border of Mato Grosso. Boggiani’s talks in scientific circles. At the same time, he resumed artistic sensibility was aroused by the refined body painting his artistic friendships and, in the summer of 1895, set executed by the Caduveo women, but also by the different sail for Greece on board the yacht Fantasia with Gabriele experience of collective life immersed in nature of the na- D’Annunzio, Edoardo Scarfoglio and George Hérelle. Yet, tives with whom he lived. His artistic inspiration was nour- he was dogged by the nostalgia of life in South America. ished by this experience: his diaries of that period show He made his coveted return to Latin America in 1896, a renewed interest in painting and drawing. Boggiani pro- and in 1897 he was once again among the Caduveo. In duced a series of pencil and ink sketches documenting the this second journey, with greater ethnological awareness customs and activities of the indios and at the same time he continued to collect information on the culture of the he began to collect artefacts and travel notes (Figs. 27, 28). indigenous peoples and to collect objects and zoological Upon his return to Italy in 1893, he organized the specimens which he sent to various Italian and European collected material, published articles and books, and gave museums, an activity he hoped would finance his expe- INSIGHT · SCHEDA DI APPROFONDIMENTO Guido Boggiani: Intersections of Ethnology and Art · Guido Boggiani: intersezioni fra Etnologia e Arte 171

vei. In questo secondo viaggio continua, con vivere insieme ai nativi per lunghi periodi Fig. 24 Ritratto di gruppo dei Chamacoco, realizzato più approfondita consapevolezza etnologica, gli permettono di raccogliere importanti in- da Guido Boggiani (Archivio a raccogliere informazioni sulla cultura del- formazioni sulle lingue parlate da diverse fotografico, cat. AF7274). Fig. 24 Group portrait le popolazioni native e a collezionare oggetti popolazioni (Boggiani 1898). Rimanda più of Chamacoco people made by Guido Boggiani e campioni zoologici che invia a vari musei volte il suo ritorno in Italia fino a quando, (Photographic archive, cat. no. italiani ed europei, un’attività con cui cerca nel 1901, appena compiuti i 40 anni di età, AF7274). di finanziare le spedizioni. È soprattutto in si reca nel Chaco settentrionale alla ricerca campo antropologico che Boggiani acquista di una popolazione pressoché sconosciuta credibilità e fama come collezionista. Egli ritenuta pericolosa e violenta, e viene ucci- diviene l’esperto di riferimento per la rac- so in circostanze mai ben chiarite. La trage- colta e l’identificazione di oggetti legati alle dia ha una grande eco nella società italiana popolazioni da lui visitate e descritte. Pro- dell’epoca e Boggiani verrà immortalato e segue nella produzione di schizzi, ma ini- mitizzato nei versi poetici dell’amico Ga- zia anche a praticare la fotografia con cui briele D’Annunzio: «… e mai più tornerai ritrae i nativi di diverse popolazioni in pose / col tuo passo certo e leggero / verso di noi spontanee e originali, come ben testimonia- che t’attendemmo / sì lungamente e speram- to nella collezione di cartoline conservate mo / di udire la tua limpida voce / narrar la nell’archivio fotografico del Museo. Le sue conquista lontana!» (da Laudi del cielo del allargate competenze e la consuetudine di mare della terra e degli eroi).

ditions. It was mainly in the field of anthropology that postponed his return to Italy several times and then, just Boggiani gained credibility and fame as a collector. He after turning 40 years of age in 1901, he went to north- became the leading expert on the collection and identi- ern Chaco in search of a virtually unknown population fication of objects related to the peoples he visited and considered dangerous and violent. He was killed in still described. He continued to make drawings but also be- mysterious circumstances. The tragedy had a major im- gan to take photographs portraying the indios of various pact on Italian society and Boggiani was immortalized and populations in spontaneous and original poses, as shown mythologized in the poetic verses of his friend Gabriele in the collection of postcards conserved in the museum’s D’Annunzio: «… e mai più tornerai / col tuo passo certo Photography Archive. His growing expertise and habit of e leggero / verso di noi che t’attendemmo / sì lungamen- living together with the natives for long periods allowed te e sperammo / di udire la tua limpida voce / narrar la him to collect important information about the languag- conquista lontana!» (from Laudi del cielo del mare della es spoken by different populations (Boggiani 1898). He terra e degli eroi). SCHEDA DI APPROFONDIMENTO · INSIGHT 172 Guido Boggiani: intersezioni fra Etnologia e Arte · Guido Boggiani: Intersections of Ethnology and Art

Fig. 25 Fig. 26

Fig. 25 Cintura di penne Mantegazza e Boggiani appartenevano a di- recentemente ritrovata e studiata (Fig. 29). montate su un intreccio di corda vegetale, dei verse generazioni, il primo era nato nel 1831, In essa Boggiani replica in toni accesi ad Chamacoco, Gran Chaco, (Collezione Guido Boggiani 30 anni dopo, e la loro formazione una severa recensione riservata dall’illustre Boggiani, 1877-93, cat. 21191). intellettuale era molto differente, ma li ac- professore di antropologia al suo libro Viag- Fig. 25 Belt of feathers comunava la passione per il Sud America. gi di un artista nell’America Meridionale: mounted on woven vegetal rope. From the Chamacoco Boggiani, come Paolo Mantegazza aveva fatto i Caduvèi. Boggiani aveva illustrato il suo people, Gran Chaco, Bolivia (Guido Boggiani collection, molti anni prima, era partito giovane per la racconto con disegni ed acquarelli che de- 1877-93, cat. no. 21191). grande avventura verso la regione del Chaco scrivevano i Caduvei, la loro arte nelle pit- Fig. 26 Orecchini di penne dei Chamacoco, Gran Chaco, che definiva come «misteriosamente attraen- ture corporali e il paesaggio in cui vivevano. Bolivia (Collezione Guido Boggiani, 1877-93, cat. 21219 te e impressionante». Nella lettera il giovane apprendista etnologo e 21221). Una lettera manoscritta di Boggiani, accetta di buon grado l’autorità scientifica Fig. 26 Feather earrings of the Chamacoco people, parte di una collezione privata di autogra- di Mantegazza per quanto riguarda la ricer- Gran Chaco, Bolivia (Guido Boggiani collection, 1877-93, fi che Mantegazza stesso conservò ed che ca etnologica, ma non le critiche rivolte alla cat. no. 21219 and 21221) è custodita negli archivi del Museo, è stata sua opera artistica.

Mantegazza and Boggiani belonged to different genera- tinguished anthropology professor’s severe review of his tions (Mantegazza was born in 1831, and Boggiani 30 years book Viaggi di un artista nell’America Meridionale: i Caduvèi later) and their intellectual training was very different, but (Travels by an artist in South America: the Caduveo). Boggiani they shared a passion for South America. Boggiani, as Paolo had illustrated his story with drawings and watercolours Mantegazza had done many years before, left at a young depicting the Caduveo, their art of body painting and the age for his great adventure in the Chaco region, which he landscape in which they lived. In the letter, the young ap- called «mysteriously attractive and moving». prentice ethnologist willingly accepted Mantegazza’s scien- A handwritten letter from Boggiani, part of a private tific authority regarding ethnological research but not the collection conserved by Mantegazza and now kept in the criticism of his artistic work. museum archives, was recently discovered and studied Mantegazza’s articles in the scientific journal Archivio (Fig. 29). In it, Boggiani replied in heated tones to the dis- per l’Antropologia e Etnologia (Archive for Anthropology INSIGHT · SCHEDA DI APPROFONDIMENTO Guido Boggiani: Intersections of Ethnology and Art · Guido Boggiani: intersezioni fra Etnologia e Arte 173

Fig. 27 Fig. 28

Fig. 27 Ritratto di donna Cadu- D’altra parte anche gli articoli pubblicati formazione scientifica e il già affermatissimo veo realizzato da Guido Boggiani. Dopo la morte del viaggiatore, da Mantegazza sulla rivista scientifica «Ar- professore più anziano e con un ruolo di primo avvenuta durante un’escur- chivio per l’Antropologia e Etnologia» e che piano sia accademico che politico. Vengono in sione, le sue fotografie furono pubblicate in forma di cartolina accompagnano attentamente le tappe dell’atti- questo modo anche messi in luce interessanti per scopi commerciali (Archivio fotografico, cat. AF7263). vità di ricerca di Boggiani dagli esordi fino al e forse inaspettati tratti della personalità di Fig. 27 Portrait of a Caduveo Necrologio, contribuiscono a chiarire le diffe- Mantegazza il quale conservò con cura la let- woman made by Guido Bog- giani. After the death of the renze tra le due posizioni e ad illuminare pro- tera di Boggiani e gli riconobbe generosamen- explorer during an expedition his photographs were made spettive differenti. Questi scritti ci forniscono te ed ufficialmente negli anni successivi un into postcards for commercial purposes (Photographic archive, importanti indizi per ricostruire il clima della ruolo scientifico importante nell’ambito delle cat. no. AF7263). discussione scientifica di fine ottocento. Gli discipline etnologiche nonostante l’acceso Fig. 28 Ritratto di donna Chamacoco realizzato da Guido scambi fra Mantegazza e Boggiani testimonia- scambio di idee iniziale. Boggiani (Archivio fotografico, cat. AF7318). no la libertà nel dialogo e il franco scambio di La collezione di Guido Boggiani comparve Fig. 28 Portrait of a Chamacoco prospettive consentiti all’epoca fra il giovane in Museo quando l’avventura terrena di que- woman made by Guido Boggiani (Photographic archive, cat. no. artista nelle sue fasi iniziali del processo di sto etnologo e anche di Paolo Mantegazza si AF7318).

and Ethnology), which attentively accompanied the vari- cal role. They also bring to light interesting and perhaps ous stages of Boggiani’s research from its onset until his unexpected personality traits of Mantegazza, who took Obituary, also help to clarify the differences between the care to conserve Boggiani’s letter and in later years gen- two positions and to illuminate various points of view. erously and officially recognized his important scientific These writings provide us with important clues to recon- role in the ethnological disciplines, notwithstanding the struct the climate of late 19th century scientific discussion. heated exchange of initial ideas. The exchanges between Mantegazza and Boggiani indi- The collection of Guido Boggiani came to the museum cate the freedom of dialogue and the frank exchange of when the earthly adventure of this ethnologist and also views allowed at the time between the young artist in the of Paolo Mantegazza had long ended. The handwritten early stages of his scientific training and the older, already catalogue informs us at Number 21,185 that «This and the celebrated professor with a leading academic and politi- subsequent objects up to No. 21,315 were purchased for SCHEDA DI APPROFONDIMENTO · INSIGHT 174 Guido Boggiani: intersezioni fra Etnologia e Arte · Guido Boggiani: Intersections of Ethnology and Art

Fig. 29 Lettera autografa di era conclusa da tempo. Il catalogo manoscrit- forse spiega il modo molto sintetico e parco Guido Boggiani indirizzata al direttore del Museo to ci informa al numero 21.185 che «Questo di informazioni con cui i numerosi oggetti fu- Paolo Mantegazza (Archivio cartaceo, cat. AC3123). ed i seguenti oggetti fino al N. 21.315 furono rono registrati nel catalogo. Si tratta di una Fig. 29 Letter written by acquistati per £700 nel 1923 dal Capitano di ricca collezione in cui spiccano straordinari Guido Boggiani addressed to the Director of the museum Finanza, Giulio Starnini. Essi furono raccol- manufatti ornamentali di piume. Paolo Mantegazza (Paper archive, cat. no. AC3123). ti da Guido Boggiani nel suo ultimo viaggio nel Chaco». Ci troviamo in anni critici per le La definizione di Boggiani è stata spesso li- collezioni che proprio in quel periodo furono mitata allo stereotipo dell’artista in cerca di traslocate nella nuova sede di Palazzo non fi- emozioni forti. Tuttavia i suoi scritti, le imma- nito, non senza periodi di attesa e di traspor- gini e le collezioni che ci ha lasciato suggeri- to, e tempi di stasi in imballaggio prima che i scono che egli fu certamente personaggio più nuovi allestimenti fossero organizzati. Questo complesso e lontano dai toni retorici con cui

£ 700 in 1923 by the Captain of Finance, Giulio Starnini. information. Indeed, this is a rich collection highlighted by They were collected by Guido Boggiani on his last journey extraordinary ornamental feathered artefacts. in the Chaco». Those were critical years for the collections; at that time, they were moved to the new site of Palazzo The description of Boggiani has often been limited to Nonfinito, but not without a waiting and transport interval the stereotype of the artist in search of strong emo- as well as a certain period left packed in crates before tions. However, the writings, images and collections that the new displays were organized. This perhaps explains he left us suggest that he was certainly a more complex the very summary manner in which the many items were person very distant from the rhetorical tones by which registered in the catalogue, without much accompanying he was celebrated in the verses of Gabriele D’Annunzio. INSIGHT · SCHEDA DI APPROFONDIMENTO Guido Boggiani: Intersections of Ethnology and Art · Guido Boggiani: intersezioni fra Etnologia e Arte 175

è stato celebrato nei versi di Gabriele D’An- ‘vero’ attraverso strumenti solo all’apparenza nunzio. Se Boggiani è per molti aspetti certa- antitetici. Il suo originale percorso artistico mente uomo del suo tempo, l’apertura mentale e scientifico trova efficace forma espressiva e la modernità di approccio, sono evidenti nel nella scrittura antiretorica dei suoi libri (tanto suo ricorrente enunciato che bisogna evitare più straordinaria se si pensa alle strette fre- i preconcetti, un principio che Boggiani so- quentazioni con D’Annunzio). Il suo stile nar- stenne come necessario punto di riferimento rativo applicato all’antropologia sarebbe poi sia nell’approccio all’arte, che nella ricerca diventato un’importante tecnica di ricerca e etno-antropologica (Boggiani 1896). Non c’è comunicazione con la scuola di Claude Levi conflitto in lui fra arte e ricerca scientifica, Strauss il quale, non a caso affascinato dal come sembrò invece, intendere il positivi- suo lavoro, ampiamente lo citerà, anche nelle sta Mantegazza, ma una unitaria ricerca del illustrazioni, in Tristes Tropiques.

Although Boggiani was certainly a man of his time in only seemingly antithetical instruments. His original ar- many ways, his openness of mind and the modernity of tistic and scientific path was effectively expressed in the his approach are evident in his recurrent statement that anti-rhetorical writing of his books (even more extraor- one must avoid preconceptions, a principle that Boggiani dinary if we think of his close friendship with D’Annunzio). considered essential both in the approach to art and in His narrative style applied to anthropology would later ethno-anthropological research (Boggiani 1896). For him, become an important technique of research and com- there was no conflict between art and scientific research, munication in the school of Claude Levi Strauss who, not as instead there seemed to be for the positivist Mantegaz- surprisingly fascinated by his work, would cite him exten- za, but rather a unified search for the ‘truth’ by means of sively (even in the illustrations) in Tristes Tropiques.