Padre Giovanni Semeria Nel 75° Della Morte
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ANTONIO M. GENTILI PADRE GIOVANNI SEMERIA NEL 75° DELLA MORTE I Lineamenti biografici Premessa 1 È parsa buona cosa, celebrandosi quest’anno il 75° della morte di padre Giovanni Semeria (1867-1931), aggiornare la bibliografia dei suoi scritti, ma so- prattutto cimentarsi con la mole considerevole di pubblicazioni che direttamen- ———— 1 Per le opere semeriane, di cui diamo i riferimenti essenziali, rinviamo alla biblio- grafia di Virginio COLCIAGO, in appendice a Giovanni SEMERIA, Saggi... clandestini, Alba, Ediz. domenicane, 1967, vol. II, pp. 395-500. Per gli altri testi, che si trovano riportati in extenso nella bibliografia, indichiamo autore, titolo abbreviato e anno della pubblicazio- ne, così da favorire un rapido riscontro. Nel tracciare i lineamenti biografici ci siamo anzitutto riferiti alla duplice serie di memorie edite (Memorie di guerra, Roma, 1924; Nuove memorie di guerra, Milano, 1928; I miei ricordi oratori, Milano, 1927; I miei tempi, Milano, 1929; I miei quattro papi, voll. 2, più un Supplemento, Milano, 1930 e Amatrice [Rieti] 1932, 1933) e inedite: queste ul- time scritte in modo più immediato e appassionato, mentre le prime sono tributarie del clima post-bellico e post-modernista; alle Letture presso la Scuola Superiore di Religione (stampati i primi quattro corsi: Venticinque anni di storia del cristianesimo nascente, Ro- ma 1900; Il primo sangue cristiano, Roma, 1901; Dogma, gerarchia e culto nella Chiesa pri- mitiva, Roma, 1902; Scienza e fede e il loro preteso conflitto, Roma, 1903, inediti gli altri sette, nell’Archivio storico dei Barnabiti in Roma [ASBR]); alla predicazione degli Av- venti a Nostra Signora delle Vigne (originali nell’ASBR, parzialmente pubblicati); nonché al vastissimo carteggio con i rappresentanti di maggior rilievo del movimento cattolico (Lettere di Semeria in copia presso l’ASBR, Lettere a Semeria nell’ASBR). Oltre ai richiami bibliografici offerti nel testo, segnaliamo sinteticamente le confe- renze e i libri più importanti da cui abbiamo attinto le diverse citazioni, rimandando nel contempo, per ulteriori dettagli, alla bibliografia del Colciago. Analysis actus fidei..., “Divus Thomas”, Piacenza, 1891; Rapporto della Commissio- ne per la promozione degli studi sociali in Italia, in Atti del I Congresso cattolico italiano degli studiosi di scienze sociali, Padova, 1893, vol. I, pp. 154-159; La questione sociale e la Chiesa, “Rivista internazionale di studi sociali”, 1893, pp. 554-578; L’apostolato di san Fi- lippo Neri, Roma, 1895; Le forme nuove della carità cristiana, Roma, 1895; Il papato: lotte e trionfi, Genova, 1896; L’eucaristia ed il movimento cattolico, Atti del XIX Congresso eu- caristico (V° italiano) celebrato nell’agosto 1897 in Venezia, Venezia, Tip. Patr. già Cor- 292 Antonio M. Gentili [2] te o indirettamente lo riguardano. In particolare, dal 1967, anno centenario del- la nascita, gli studi sull’epoca in cui visse e sui diversi aspetti che la caratterizza- rono, si sono moltiplicati a dismisura, mettendo in evidenza la complessa perso- nalità del barnabita, del quale nel frattempo è stata avviata la causa di canoniz- zazione sotto il patrocinio del cardinale Giuseppe Siri, che ricevette il Supplice libello l’11 giugno 1984, nella Casa di San Bartolomeo degli Armeni, in Genova, dove Semeria dimorò dal 1895 al 1912. Nel frattempo lo scavo archivistico ha compiuto passi decisivi nella rico- struzione di alcune pagine fondamentali della biografia del barnabita. Anzitutto la pubblicazione del dossier relativo al rapporto di Semeria con i superiori ec- clesiastici, che illustra la tormentata vicenda del religioso inquisito, più volte esi- liato e infine tacitamente “assolto”. Questa eccezionale documentazione è ap- parsa sulla rivista urbinate “Studi e Documenti” del Centro studi per la storia del modernismo (prima parte, dagli inizi al 1912, anno dell’esilio belga, in An- tonio GENTILI - Annnibale ZAMBARBIERI, Il caso Semeria (1900-1912), 4/1975, ———— della, 1898, pp. 136-143; Giovani cattolici e cattolici giovani, Roma, 1898; Un grido d’al- larme, Lodi, 1900; La carità della scienza e la scienza della carità, Milano, 1900; L’eredità del secolo, Roma, 1900; Un raggio di scienza e di carità all’alba del secolo, Roma, 1901; Idealità buone, Genova, 1901; Dove sono le nostre speranze?, Siena, 1901; Giovane Ro- magna (sport cristiano), Castrocaro, 1902; Necessità di una istruzione religiosa contempe- rata alla istruzione profana delle diverse classi, Atti e documenti del II Congresso dell’Apo- stolato della preghiera, Roma, 1902, pp. 204-217; Il cardinale Newman, Roma, 1902; Le vie della fede, Roma, 1903; L’avvocato Vincenzo Cappellini, Padova, 1903; Leone XIII, Mi- lano, 1904; La Messa nella sua storia e nei suoi simboli, Roma, 1904; Il cardinale Henry E. Manning, Genova, 1904; Monsignor Giovanni Battista Scalabrini, Piacenza, 1905; Un ca- valiere cristiano della libertà al secolo XIX: Carlo di Montalembert, Roma, 1905; Ideale e reale, “L’Osservatore cattolico”, 23.11.1905; Problemi d’anime, Ivi, 15.12.1905; La scuola neutra, Genova, 1911; La guerra di fronte al Vangelo, “Vita e pensiero”, 1915, pp. 310- 321; I cattolici italiani e la guerra, ivi, 1916, pp. 186-195; Les surprises de notre guerre, “La Revue hebdomadaire”, 4.4.1917, pp. 5-29; Un programma minimo: la libertà d’insegna- mento nelle scuole elementari e secondarie, “Vita e pensiero”, 1918, pp. 537-541; Intorno al principio di nazionalità, “Rivista di filosofia neoscolastica”, 1918, pp. 493-497; Epilogo di una controversia: lettera aperta... a proposito del volume “Scienza e fede”, “Rivista di fi- losofia neoscolastica”, ott 1919, pp. 522-526; Benedetto XV, “Rivista romana”, 1922, pp. 9-15; Un papa: la biografia di Achille Ratti, “Carroccio”, 1924, pp. 342-346; L’anima del pontificato di Leone XIII, “Vita e pensiero”, 1928, pp. 387-393. Gli altri testi a cui si rimanda nel corso del presente saggio sono inediti e si trova- no nell’ASBR (Lettera sulla partecipazione dei cattolici alla politica) e nel Fondo archivi- stico di San Bartolomeo degli Armeni e del Vittorino da Feltre di Genova, già sede della Scuola Superiore di Religione, ora nell’ASBR (La conciliazione in marcia; Il fascismo; Fa- scismo e cattolicisimo; Fascismo in provincia: quattro saggi preparati per la stampa, che però ignoriamo dove vennero pubblicati). La bibliografia che segue, ordinata in ordine cronologico, recensisce scritti seme- riani non registrati dal Colciago e quindi passa in rassegna pubblicazioni che riguardano Semeria o ex professo o marginalmente. Di quelle di maggior rilievo vengono segnalati i dati più importanti e eventualmente riportati i passi che meglio possono contribuire a il- lustrare la figura del barnabita. Gli studi e gli articoli apparsi su riviste specializzate o fa- centi capo ai due Istituti dei Barnabiti e dei Discepoli, sono elencati dopo la bibliografia generale. Infine sono stati raggruppati in sezioni le voci relative a momenti particolari del- la vicenda semeriana, come la campagna antimodernista del 1911-1912, la guerra, la mor- te del padre e il centenario della nascita. Si noterà infine come a partire dagli anni Set- tanta, Semeria è stato fatto oggetto di diverse tesi di laurea o di dottorato. [3] Padre Giovanni Semeria nel 75° della morte 293 pp. 54-527) e successivamente in “Barnabiti studi” (seconda parte, fino al 1919, in Giorgio RINALDI, Testo e contesto delle 88 proposizioni vaticane attribuite al padre Semeria, 16/1999, pp. 207-326). Un secondo contributo di altrettanto valore storiografico è costituito dal copioso, eccezionale scambio epistolare che i “modernisti” intrattenevano fra lo- ro: basti dire che l’archivio di Friedrich von Hügel (1852-1925) — il «vescovo laico dei modernisti» (SABATIER, Les modernistes, 1909, p. LI) — registra qual- cosa come oltre mille lettere, cui peraltro mancano quelle di alcuni dei suoi as- sidui corrispondenti, tra i quali Semeria, che il barone probabilmente non volle compromettere conservandone gli scritti. Si tratta di un ingente materiale per lo più pubblicato su “Studi e Documenti”, a partire dal 1972. Il primato epistola- re va però attribuito con ogni probabilità alle lettere di von Hügel a Semeria, ini- zialmente oggetto di tesi di laurea (GENTILI, Le lettere…, Università di Pavia, 1972) e quindi confluite nella “ricerca della cattolicità perduta” condotta da Giuseppe ZORZI, Auf der Suche nach der verlorenen Katholizität, 1991. Del ba- rone inglese si conservano nell’Archivio Storico dei Barnabiti in Roma (ASBR) 59 lettere (due sono frammentarie) inviate al barnabita nell’arco di anni che van- no dal 1895 al 1921 (dai Diaries di von Hügel si deduce che furono di più, e «long», «very long», specialmente negli anni cruciali della reazione antimoder- nista), mentre mancano quelle del barnabita (a eccezione di due minute, una del- le quali decisiva nell’identificazione della paternità delle Lettres romaines di cui riparleremo). Con questo si è potuto documentare l’influsso determinante che il barone ebbe sul corrispondente ligure e come lo introdusse nel vasto arengo dell’intellighenzia cattolica europea (cf GENTILI, Spiritualità e rinnovamento…, “Barnabiti studi”, 5/1988, pp. 195-239). Un terzo contributo riguarda la posizione della Santa Sede nei confronti di Semeria, così come risulta soprattutto dagli archivi vaticani (PAGANO, Il “Caso Semeria”…, “Barnabiti studi”, 6/1989, pp. 7-175; Id., Inediti su celebri “moder- nisti” barnabiti…, Ivi, 22/2005, pp. 7-94. Cf GENTILI, All’origine della progetta- ta “messa all’Indice”…, Ivi, 4/1987, pp. 143-183).