Federarchitetti Sindacato nazionale architetti liberi professionisti ADERENTE CONFEDERTECNICA

Prot.p016/09009 Napoli, li

Al Presidente del Consiglio On Ministro per la semplificazione normativa On Roberto Calderoni Ministro pubblica amministrazione e l’innovazione On Ministro per la Giustizia On Ministro Economia e Finanze On. Ministro per lo Sviluppo Economico On Claudio Scaloia Ministro del Lavoro e Politiche Sociali On Ministro Infrastrutture e Trasporti On Ministro Ambiente On Ministro Beni e Attività Culturali On

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Rispettive sedi

Oggetto: Misure di riconoscimento e tutela delle libere professioni: richiesta di emendamento alla finanziaria 2010

Egregio Presidente, signori Ministri,

Riteniamo, come Federarchitetti, in rappresentanza dei liberi professionisti della categoria e come componente del sindacato Interprofessionale Confedertecnica, già riconosciuta parte sociale e firmataria dei CCNL. dover porre in evidenza alcuni aspetti che attengono al mondo delle libere professioni, in particolare del settore tecnico, per i quali è vivo l’auspicio che possano trovare particolare attenzione da parte del Governo.

Pur riconoscendo le innumerevoli difficoltà da affrontare a difesa del Paese per le crisi economiche e morali che ne condizionano la crescita, è nel contempo da ribadire il ruolo essenziale che le libere professioni tecniche rappresentano nel rapporto con i cittadini e le istituzioni quale elemento di traino allo sviluppo.

Sede legale c/o Ufficio di Presidenza: Via Diocleziano, 84 – 80125 NAPOLI telefax 081.6107105 – e-mail: [email protected] www.federarchitetti.it Sede Centrale: Viale Pasteur, 66 – 00144 ROMA tel. 06.3241843 – fax 06.32500386 – e-mail: [email protected] Segreteria Nazionale: Via G. Leopardi, 96 – 95127 CATANIA e-mail: [email protected] Federarchitetti Sindacato nazionale architetti liberi professionisti ADERENTE CONFEDERTECNICA

E’ altresì incontestabile che s’è inteso relegare loro, a differenza di altre nazioni, un ruolo marginale e soccombente rispetto a settori della pubblica amministrazione, impresa, mondo universitario, credito.

Un nuovo progetto di riforma delle professioni, sul quale chiediamo di essere consultati , non può prescindere dal misurarsi coerentemente con il comparto libero professionale, al fine di contenere in sé elementi correttivi ed innovativi rispetto alle innumerevoli stesure rivelatesi ininfluenti nel prevedere un reale riassetto del settore.

Al di là di misure di facilitazione del credito, che potrebbero essere ragionevolmente estese al settore rappresentato, più che richiedere misure giustificate dalla crisi economica in atto, si ritiene che solo interventi mirati e strutturali possano determinare un inversione di tendenza rispetto ad una situazione che ha oltrepassato ogni livello di guardia, impedendo l’operatività alla grande maggioranza delle classi tecnico-professionali.

Le recenti statistiche dell’Agenzia delle Entrate nell’individuare la media dei redditi dei lavoratori autonomi, non individuano nelle libere professioni tecniche categorie con redditi marginali, clamorosamente confermati dai preoccupanti riscontri riportati dalla Cassa di Previdenza, dove gli stessi, a livelli assolutamente insufficienti, confermano posizioni di particolare emergenza nelle aree meridionali.

Fra le numerose cause di tale reale stato di cose, segnaliamo che acquista evidenza il frequente mancato riconoscimento del credito, anche collegato alla trasparenza degli affidamenti e mal supportato anche in sede giudiziaria.

Riteniamo pertanto di proporre che, nella Finanziaria 2010, venga inserito un articolo che preveda: “nelle istruttorie relative alle concessioni e permessi di costruire, ivi incluso le D.I.A., le documentazioni prevedano lettera liberatoria del professionista sull’avvenuta corresponsione degli onorari professionali, relativamente alla prestazione inclusa negli atti da approvare richiesti dall’Ente”.

Nel confidare che il Governo possa instaurare un proficuo rapporto anche con il comparto delle libere professioni tecniche, auspichiamo un riscontro alla presente per una puntuale rappresentazione dei punti da rimuovere per il decollo delle stesse.

p. Federarchitetti Il Segretario Il Presidente Arch. Maurizio Mannanici Arch. Paolo Grassi

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