Il Realismo Magico Nei Racconti Di Massimo Bontempelli

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Il Realismo Magico Nei Racconti Di Massimo Bontempelli MASARYKOVA UNIVERZITA Filozofická fakulta Ústav románských jazyků a literatur Italský jazyk a literatura Il realismo magico nei racconti di Massimo Bontempelli Magisterská diplomová práce Pavla Mižičová Vedoucí práce: Mgr. Zuzana Šebelová, Ph.D. 2011 Prohlašuji, že jsem diplomovou práci vypracovala samostatně s využitím uvedených pramenů a literatury. ......................................................... 2 Děkuji Mgr. Zuzaně Šebelové, Ph.D. za odborné vedení a cenné rady, které napomohly vzniku této diplomové práce. 3 INDICE 1 INTRODUZIONE ........................................................................................................ 6 2 LA VITA E LE OPERE PRINCIPALI DI MASSIMO BONTEMPELLI .................. 8 3 REALISMO MAGICO .............................................................................................. 14 3.1 La definizione del termine ................................................................................ 14 3.2 L’origine del termine ........................................................................................ 15 3.3 La diffusione del realismo magico letterario in Europa e in America Latina .. 16 3.4 Tratti tipici del realismo magico in letteratura ................................................. 19 3.5 Realismo magico tra il surrealismo e il fantastico ............................................ 20 3.6 Bontempelli e la sua concezione del realismo magico ..................................... 22 4 NUCLEI TEMATICI PRINCIPALI NEI RACCONTI DI BONTEMPELLI ........... 27 4.1 La donna bontempelliana .................................................................................. 27 4.1.1 Personaggio femminile di tipo “candido” ....................................... 28 4.1.2 La donna dai poteri magici .............................................................. 31 4.1.3 La donna dall’origine misteriosa ..................................................... 33 4.2 Lo specchio magico .......................................................................................... 35 4.2.1 Lo specchio come un tramite tra due mondi paralelli ..................... 37 4.2.2 Lo specchio deformante .................................................................. 37 4.2.3 Lo specchio che toglie l’identità ..................................................... 39 4.3 La statua come un oggetto magico ................................................................... 40 4.4 L’omicidio come uno strumento per liberarsi .................................................. 43 4.5 L’immagine della fine del mondo .................................................................... 46 4.6 Il mito novecentista .......................................................................................... 50 5 LE STRATEGIE NARRATIVE ................................................................................ 53 5.1 Il protagonista-narratore autobiografico ........................................................... 53 5.2 La concezione dello spazio e del tempo ........................................................... 56 4 6 CONCLUSIONE ....................................................................................................... 60 BIBLIOGRAFIA ............................................................................................................ 64 5 1 INTRODUZIONE La presente tesi di laurea riguarda Massimo Bontempelli, lo scrittore che è particolarmente noto sopratutto come il fondatore e l’esponente più significativo del realismo magico italiano. Lo scopo della presente tesi è osservare come i principi teoretici del realismo magico funzionano nei testi di Bontempelli. Siccome la produzione dello scrittore è collegata con movimenti letterari diversi, si punta l’attenzione sui racconti scritti negli anni 1923 – 1931, cioè il periodo in cui si manifesta pienamente il passaggio dello scrittore proprio al realismo magico. S’intende di individuare i tratti principali del realismo magico che appaiono nei testi analizzati, con particolare attenzione all’interpretazione dei temi e motivi ricorrenti. Inoltre, la tesi si propone di esaminare in quale misura i principi teoretici del realismo magico sono applicati nei testi dello scrittore. La prima parte della presente tesi rappresenta la base teoretica dell’argomento. Il secondo capitolo si occupa della vita e delle opere di Massimo Bontempelli. Per poter capire in modo più aprofondito la produzione letteraria di Bontempelli, vengono delineati gli eventi storici più importanti che influenzano la sua vita, e si accenna anche alle sue numerose attività politiche. L’attenzione viene dedicata anche al contesto culturale e letterario, riassumendo lo sviluppo individuale dell’autore nel contesto degli altri movimenti letterari che sono legati alla produzione dello scrittore. Il terzo capitolo invece si propone di presentare il concetto del realismo magico letterario. Si accenna all’origine e alla definizione del termine, e si fa il confronto tra la concezione del realismo magico europeo e quello latinoamericano, prestando attenzione agli esponenti più significativi di questo filone letterario. Il capitolo tratta anche le relazioni tra il realismo magico e altri filoni letterari per i quali viene spesso scambiato, e sottolinea proprio i tratti distintivi del realismo magico. Per di più, si esaminano i tratti tipici del realismo magico letterario in generale e ci si concentra sulla concezione specifica del realismo magico di Bontempelli. I capitoli successivi sono dedicati all’analisi dei testi dello scrittore. Mentre il quarto capitolo si focalizza sull’interpretazione dei nuclei tematici principali che compaiono nelle raccolte analizzate, il quinto capitolo riguarda le strategie narrative che sono usate dall’autore per realizzare il suo concetto del realismo magico. 6 La parte analitica della tesi si propone di confrontare i risultati dell’analisi con i principi teoretici proposti dallo stesso autore, esaminando se vengono seguiti o no. 7 2 LA VITA E LE OPERE PRINCIPALI DI MASSIMO BONTEMPELLI1 Massimo Bontempelli nasce a Como il 12 maggio 1878. Suo padre lavora come ingegnere nelle Ferrovie dello Stato e per motivi di lavoro si trasferisce frequentemente con tutta la famiglia in varie città italiane. Così Massimo compie gli studi elementari a Civitavecchia e poi frequenta il Liceo Classico Parini a Milano, dove il suo insegnante di lettere è lo scrittore Alfredo Panzini. Dopo un altro trasferimento, nel 1897 Bontempelli prende la maturità ad Alessandria. Finite le scuole secondarie, lo scrittore completa i suoi studi a Torino dove è allievo del poeta e critico lettario Arturo Graf, laureandosi nel 1902 in Lettere e Filosofia. Dopo un breve periodo di insegnamento nelle scuole medie, lavora per varie case editrici, collabora alla rivista “Nuova Antologia” e comincia a scrivere poesia e racconti. Nel 1912 pubblica un volume di racconti Sette savi che rimane l’unica opera di questo periodo che Bontempelli non rifiuti più tardi. Successivamente, lo scrittore si trasferisce a Milano per collaborare al quotidiano milanese “Secolo” e dalle pagine di questo giornale promuove un’attiva campagna interventista e ultranazionalista. Nei primi mesi della guerra fa il corrispondente dal fronte per conto del giornale romano “Il Messagero” e più tardi combatte come ufficiale di artiglieria, ottenendo varie decorazioni. È proprio l’esperienza della guerra che è particolarmente significativa per l’esordio letterario di Bontempelli che a partire dal 1919 scrive i suoi grandi romanzi La vita intensa e La vita operosa che, infatti, sono raccolte di novelle organizzate in macrotesto. Tutti e due i testi sono ambientati in Italia intorno al periodo della prima guerra mondiale. Il primo romanzo ci parla della situazione italiana vista da un intelettuale negli anni in cui la guerra ha inizio, mentre il secondo racconta i problemi dell’immediato dopoguerra, mostrando la vita frenetica di questo periodo e la nascita del nuovo secolo attraverso le vicende comiche dei cittadini milanesi. Dal punto di vista tematico e stilistico, tutti e due i romanzi dimostrano la conversione dell’autore 1 Le informazioni generali contenute in questo capitolo sono ricavate dai seguenti libri: AIROLDI NAMER F., Massimo Bontempelli; BALDACCI L., Massimo Bontempelli; CAPPELLO G., Invito alla lettura di Bontempelli; COSTA S., Il racconto italiano del Novecento; GHIDETTI E., LUTI G., Dizionario critico della letteratura italiana del novecento; GUGLIELMI G., La prosa italiana del Novecento II: Tra romanzo e racconto; FERRONI G., Storia della letteratura italiana. Il Novecento, MICALI S., Miti e riti del moderno: Marinetti, Bontempelli, Pirandello; PESCE MARIA D., Massimo Bontempelli, drammaturgo: Il senso del meraviglioso. 8 all’avanguardia letteraria,2 più esattamente al futurismo, il movimento che proprio nel primo e secondo decennio del Novecento domina la produzione letteraria italiana. Il programma ideologico di questo movimento comprende la critica della tradizione e del passato in generale, e celebra il mito della modernità e il progresso tecnologico e industriale della società moderna, promuovendo le innovazioni stilistiche e tematiche nella letteratura. Le opere di Bontempelli scritte all’inizio degli anni ‘20 seguono dunque le regole messe a punto dal futurismo, sopratutto per quello che riguarda gli aspetti formali. Comunque, nella sua produzione successiva, Bontempelli si allontana dalla posizione futurista e sviluppa la propria concezione dell’arte, che pur prendendo spunto dai principi
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