DI (BN) – SIAD

SOMMARIO

SOMMARIO ...... 1 PREMESSA ...... 2 INQUADRAMENTO GENERALE ...... 3 INQUADRAMENTO TERRRITORIALE ED URBANISTICO...... 4 ANALISI SOCIO - ECONOMICA ...... 7 ATTIVITA’ RILEVATE ...... 10 CRITERI DI PROGETTO ...... 11 Riequilibrio e ammodernamento della rete distributiva ...... 11 Valorizzazione delle aree periferiche ...... 11 Valorizzazione del centro storico ...... 11 Commercio su aree pubbliche ...... 12

RELAZIONE ILLUSTRATIVA - 1 COMUNE DI APICE (BN) – SIAD

PREMESSA

Il presente Strumento di Intervento per l’Apparato Distributivo contiene la disciplina del commercio al dettaglio in sede fissa e del commercio su aree pubbliche ed è obbligatorio per i Comuni della Regione ai sensi del D.Lgs n.114 del 31.03.1998 e della L.R. n.1 del 09.01.2014 e s.m.i.. I contenuti del SIAD integrano la pianificazione urbanistica comunale con le specifiche disposizioni di settore, ai sensi dell’art.23 della L.R. n.16/2004 e s.m.i.. Sul presente Strumento l’attenzione è puntata sulla funzione commerciale quale settore strategico delle attività produttive: attrattore di investimenti e produttore di sviluppo economico su un territorio in cerca di nuove vocazioni idonee a dare soluzioni al degrado urbano ed ambientale ed ai problemi occupazionali. Di qui l’ambizione di operare in termini urbanistici in merito a quelle che sono le emergenze del territorio di carattere storico-architettonico, le periferie agricole ma di fatto urbanizzate e vocate a nuove funzioni, gli edifici industriali dismessi e da recuperare. In tal senso il SIAD viene a costituire strumento di integrazione della pianificazione urbanistica per quelle aree per le quali lo strumento vigente non ha specificato la precisa destinazione. Nel redigere il presente progetto di SIAD è stato preliminarmente condotto un censimento della rete commerciale a posto fisso esistente e del commercio su aree pubbliche, tenendo conto che il mercato nel Comune si è sempre tenuto di domenica. Si è fatto riferimento, inoltre, oltre che al già preesistente S.I.A.D. approvato con delibera di Consiglio n°41 del 29/12/2000 ad un excursus storico delle Delibere di Giunta Comunale che hanno evidenziato delle sostanziali variazioni collegati con attività commerciali e si riportano di seguito: • Regolamento aree pubbliche approvata con delibera di Consiglio n°41 del 29/12/2000; • Attività presenti sul territorio 1. Elenco Camera di Commercio; 2. Elenco utenze Tari non domestiche: • Individuazioni Aree Mercatali: 1. Delibera di Giunta n° 597 del 02/09/1988 2. Delibera di Giunta n° 745 del 10/11//1988 3. Delibera di Giunta n° 794 del 09/12/1988 4. Delibera di Consiglio Comunale n° 2/2001 • Regolamento occupazione di spazi e aree pubbliche e applicazione relativa tassa con Delibera di Consiglio allegata n° 19/1994; • Elenco posteggi nel mercato settimanale domenicale; • Spostamento di una parte del mercato a causa dei lavori: 1. Delibera di Consiglio Comunale n° 9 del 20/07/2015 2. Delibera di Consiglio Comunale n° 27 del 29/07/2016 • Ordinanza n° 1/2009, Disposizioni in materia di orari di vendita per le attività di commercio su aree pubbliche; • Ordinanza n° 6/2014 - Divieto Abbandono rifiuti.

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Successivamente sono stati delineati i criteri di impostazione progettuale, dai quali sono scaturite le ipotesi di progetto. Sul territorio comunale sono state individuate zone di territorio omogenee in base alla destinazione attuale, al tipo di antropizzazione, alla concentrazione di attività commerciali e alle prevedibili evoluzioni urbanistiche. In base alle valutazioni socio-economiche esposte in dettaglio più avanti, i vari ambiti e le zone circostanti sono stati sottoposti a norme differenziate per l’insediamento delle attività commerciali. Norme particolari sono state previste per l’esercizio dell’attività commerciale nel centro storico e in aree ed edifici sottoposti a vincolo.

INQUADRAMENTO GENERALE

Ai sensi del D.Lgs 31/3/1998 n.114 e della L.R. 09/01/2014 n.1 e s.m.i. “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’art. 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n.59"., i Comuni devono dotarsi dello Strumento di Intervento per l’Apparato Distributivo (SIAD), costituente strumento integrato del PUC con funzione esaustiva del potere di programmazione e pianificazione del territorio ai fini urbanistico-commerciali (cfr. art.10, comma 2, L.R. n.1/2014). Il SIAD fissa i criteri per l’esercizio delle attività commerciali in aree private e pubbliche, nel rispetto delle destinazioni d’uso delle aree e degli immobili dallo stesso strumento stabilite. La L.R. n.1/2014 si basa sul principio fondamentale per cui l’apertura di nuovi esercizi commerciali nel territorio regionale va disciplinata senza contingenti, limiti territoriali o vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute dei lavoratori, dell’ambiente, incluso l’ambiente urbano e dei beni culturali. Gli obiettivi che si intendono allora perseguire con il presente strumento, di seguito denominato sinteticamente SIAD, sono i seguenti: - realizzare interventi integrati di programmazione dell’apparato distributivo anche per singole aree del territorio, con particolare riferimento al centro storico, nell’ambito di progetti di valorizzazione del territorio e in rapporto alle esigenze dei consumatori e agli aspetti di viabilità, mobilità, arredo urbano, nonché agli specifici interventi di pedonalizzazione; - salvaguardare i valori artistici, culturali, storici ed ambientali locali, soprattutto del centro storico, senza inibire lo sviluppo del commercio e della libera concorrenza fra varie tipologie commerciali; - favorire la nascita di nuove iniziative attraverso la riconversione delle strutture distributive meno produttive già esistenti sul territorio; - promuovere forme di integrazione funzionale delle strutture di commercio al dettaglio in sede fissa con le attività di commercio ambulante e di artigianato aventi ad oggetto prodotti tipici della realtà produttiva locale; - promuovere la valorizzazione delle aree periferiche attraverso lo sviluppo delle attività commerciali anche mediante specifiche previsioni urbanistiche o piani di intervento globale di recupero e di rilancio di dette aree;

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- predisporre un efficiente sistema di monitoraggio della distribuzione commerciale locale in collaborazione con l’Osservatorio regionale previsto dall’articolo 27 della L.R. n.1/2014.

INQUADRAMENTO TERRRITORIALE ED URBANISTICO

Il Comune di Apice è situato nell'Appennino centrale- meridionale della Campania, nello specifico nell'area sud orientale della provincia di , sul versante sinistro del fiume Calore. Il territorio di Apice è caratterizzato da un’altitudine che varia dai 140 m ai 640 m s.l.m. ed è lambito da tre fiumi: il Calore, l’Ufita ed il Miscano. L’area presenta le caratteristiche tipiche della media e della bassa collina: morbidi rilievi collinari rivestiti di filari di viti e oliveti, che si estendono lentamente verso zone meno elevate. Ha una superficie territoriale di 4.883 ettari ed una popolazione di 5.802 abitanti al Censimento Istat 2011. Confina con (AV), Bonito (AV), (BN), Calvi (BN), (AV), (AV), (AV), (BN), (BN), Sant’Arcangelo Trimonte (AV), (AV). Il territorio è diviso in 9 frazioni (Santa Lucia, San Martino, San Lorenzo, Alvino, Tignano, Cupazzo, Calvano, Morroni, San Donato) oltre a diverse località storiche abitate. Considerevole è la presenza di masserie disseminate nel territorio comunale, nonché l’esistenza di numerosi elementi naturalistico-ambientali di pregio, vaste aree verdi che presentano una grande varietà di flora e di fauna che vanno opportunamente tutelate e salvaguardate e che, se valorizzate, possono divenire un’importante occasione di sviluppo per il territorio. Il territorio di Apice è compreso nella Regione Agraria n° 5 – Colline di Benevento. Compresa nella Comunità montana “Fortore”, fa capo alle strutture burocratico-amministrative di Benevento. Si riporta di seguito il quadro conoscitivo:

Indicatore Fonte Unità di misura Valore Superficie ISTAT Kmq 48,83 Pop. Residente ISTAT Ab. (Censimento 5.802 2011) Ab. (al 31.12.2018) 5.578 Densità Ab/Kmq 117,37 (al 31.12.2018) Altitudine del centro ISTAT m. 225 Altitudine minima ISTAT m. 147 Altitudine massima ISTAT m. 640

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Apice dista circa 4 chilometri dalla Strada Statale n.7 Appia, arteria di grande comunicazione che collega Roma a Brindisi, e circa 10 chilometri da un’altra statale di grande comunicazione, la S.S. n. 90 bis in direzione Benevento-Foggia, innestandosi sulla Statale n.90 delle Puglie. Possiede inoltre uno scalo ferroviario proprio sulla linea Caserta – Benevento - Foggia e dista circa 5 chilometri dal casello di Castel del Lago della Autostrada A16.

Con la Direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE) è stata istituita la Rete Ecologica Europea “Natura 2000”: un complesso di siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie sia animali che vegetali, di interesse comunitario (indicati negli allegati I e II della Direttiva) la cui funzione è quella di garantire la sopravvivenza a lungo termine della biodiversità presente sul continente europeo. L’insieme di tutti i siti definisce un sistema strettamente relazionato da un punto di vista funzionale: la rete non è costituita solamente dalle aree ad elevata naturalità identificate dai diversi paesi membri, ma anche da quei territori contigui ad esse ed indispensabili per mettere in relazione ambiti naturali distanti spazialmente ma vicini per funzionalità ecologica. La Rete è costituita da: - Zone speciali di conservazione (ZSC) ossia un’area naturale, geograficamente definita e con superficie delimitata; - Zone di protezione speciale (ZPS) ossia un territorio idoneo per estensione e/o per localizzazione geografica alla conservazione delle specie di uccelli di cui all’allegato I della direttiva 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, tenuto conto delle necessità di protezione di queste ultime nella zona geografica marittima e terrestre a cui si applica la direttiva stessa. Le Zone speciali di conservazione (ZSC) istituite ai sensi della Direttiva Habitat al fine di contribuire in modo significativo a mantenere o a ripristinare un habitat naturale (allegato 1 della direttiva 92/43/CEE) o una specie (allegato 2 della direttiva 92/43/CEE) in uno stato di conservazione soddisfacente. Queste zone assumono tale denominazione solo al termine del processo di selezione e designazione, e fino ad allora vengono indicate come Siti di Importanza Comunitaria proposti (SIC). Le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva Uccelli (79/409/CEE) al fine di tutelare in modo rigoroso i siti in cui vivono le specie ornitiche contenute nell’allegato 1 della medesima Direttiva, vengono istituite anche per la protezione delle specie migratrici non riportate in allegato, con particolare riferimento alle zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar. La Rete “Natura 2000” della Provincia di Benevento è costituita da 3 Zone di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi

RELAZIONE ILLUSTRATIVA - 5 COMUNE DI APICE (BN) – SIAD della Direttiva 79/409/CEE “Uccelli” che sono: • Dorsale dei Monti del Partenio • Bosco di Montefusco Irpino • Fiumi Volturno e Calore beneventano, e da 7 Siti di Importanza Comunitaria proposti (SIC) ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” che sono: • Alta Valle del fiume Tammaro, • Bosco di , • Camposauro, • Massiccio del Taburno, • Sorgenti e alta Valle del Fiume Fortore, • Bosco di e Torrente Tammarecchia, • Pendici Meridionali del Monte Mutria. 1 Rete ecologica nella pianificazione provinciale - Fonte PTCP Benevento

Ci sono inoltre n°2 SIC appartenenti al territorio della Provincia di Avellino e n°1 Sic appartenente al territorio della provincia di Caserta che hanno parte della loro superficie protetta nel territorio della Provincia di Benevento: • Bosco di Castelvetere in Valfortore • Matese • Invaso del Fiume Tammaro. Il territorio comunale di Apice è caratterizzato dalla presenza di corsi fluviali di notevole importanza quali il fiume Calore, Ufita e Miscano. Nella Pianificazione regionale del PTR i tre corsi fluviali rientrano nella fascia ecologica trasversale che mira a connettere i sistemi interni alla RER e alla REN, in ottemperanza alle politiche e gli indirizzi della direttiva Habitat. Nella pianificazione provinciale, all’art. 7 del quadro strategico del PTCP di Benevento, tavola “B1.4” vengono individuati gli “Elementi Costitutivi del sistema ambientale e naturalistico – Aree naturali strategiche” nella quale “sono individuate alcune aree che – per i particolari caratteri naturalistici e ambientali – devono essere oggetto di progetti strategici specifici”. Dalla tavola, riportata a seguire, si evince l’importanza dei tre fiumi che lambiscono il territorio apice, e fortificano la centralità del fiume calore inserito tra i “capisaldi del sistema ambientale e naturalistico”. I corridoi ecologici e le aree indicate, fungono da tampone alle politiche di consumo di suolo, incentivano lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione del territorio attraverso la conservazione delle aree a maggior naturalità e la programmazione di azioni atte a favorirne la resilienza del sistema ambientale locale e permettere alle popolazioni locali di fruire dei servizi ecologici.

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ANALISI SOCIO - ECONOMICA

La popolazione residente ammonta a 5.578 abitanti al 31.12.2018, con un andamento tendenzialmente decrescente negli ultimi anni. In particolare, sia il saldo naturale sia il saldo sociale negli ultimi anni mostrano un andamento tendenzialmente decrescente.

TAB.1 - ANDAMENTO DEMOGRAFICO – BILANCIO DEMOGRAFICO (Dati al 31 Dicembre: GeoDemo ISTAT) popolazione saldo saldo anno nati morti iscritti cancellati famiglie residente al naturale sociale 31 dicembre 2008 53 45 +8 125 96 +29 2.131 5.790 2009 57 68 -11 117 88 +29 2.162 5.808 2010 42 56 -14 119 94 +25 2.182 5.819 2011 58 69 -11 156 114 +42 2.194 5.793 2012 46 73 -27 162 145 +17 2.198 5.783 2013 48 79 -31 143 116 +27 2.195 5.779 2014 42 62 -20 76 108 -32 2.188 5.727 2015 47 81 -34 114 121 -7 2.176 5.686 2016 50 69 -19 109 145 -36 2.187 5.631 2017 33 73 -40 92 105 -13 2.174 5.578 2018 52 66 -14 128 114 +14 2.167 5.578

GRAFICO 1 – ANDAMENTO DEMOGRAFICO – POPOLAZIONE RESIDENTE

ANDAMENTO POPOLAZIONE RESIDENTE

5850

5800

5750

5700

5650

5600

5550

5500

5450 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

La valutazione del dato totale della popolazione residente (cfr. Grafico 1), che esprime congiuntamente gli effetti del saldo naturale e del saldo sociale, mostra un andamento della popolazione tendenzialmente decrescente.

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GRAFICO 2 – ANDAMENTO DEMOGRAFICO – SALDO NATURALE

ANDAMENTO SALDO NATURALE

20 10 0 -10 -20 -30 -40 -50 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

GRAFICO 3 – ANDAMENTO DEMOGRAFICO - SALDO SOCIALE

ANDAMENTO SALDO SOCIALE

60 50 40 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -50 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Il presente Strumento ha lo scopo di favorire una diversificazione della struttura distributiva, accompagnando le potenzialità di un ambito economico quale quello commerciale, che a livello occupazionale locale si mostra preponderante, e possibilmente estendendo i meccanismi di incentivazione delle attività commerciali alle merceologie connesse alla produzione agricola, agrituristica e artigianale locale, che rischiano di restare avulse dalle dinamiche di sviluppo del territorio. Del resto, l’incremento della piccola e media impresa commerciale potrà avvalersi delle agevolazioni finanziarie conseguenti all'applicazione delle leggi nazionali di settore e all'utilizzo dei fondi della Unione Europea nel nuovo quadroni programmazione per il periodo 2014-2020.

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Tali prospettive di accelerazione per le dinamiche socio-economiche pregresse influiscono sugli aspetti urbanistici e demografici, creando una buona base per l’implementazione del settore commerciale nel quadro complessivo di programmazione del tessuto economico locale. Lo scopo del SIAD sarà, quindi, quello di regolamentare e riorganizzare il settore del commercio, in particolare creando le condizioni strutturali per la sua integrazione con le attività produttive locali (artigianali, agro-alimentari e di trasformazione), allo scopo di realizzare sul territorio una integrazione di funzioni che costituirebbe contemporaneamente una fonte di attrazione (di utenti e investitori) e una forma di caratterizzazione dell’economia locale. Nel contempo, si persegue l’obiettivo di caratterizzare e rivitalizzare il centro storico mediante il commercio, ove soprattutto i prodotti locali costituiscono una risorsa da valorizzare, nel tentativo di rafforzare il ruolo di Apice anche negli itinerari turistico-culturali valorizzati dalla Regione Campania e dalle iniziative della Provincia. In tal modo si ritiene di creare buoni presupposti anche per lo sviluppo di strutture che offrono i più moderni beni e servizi legati alle nuove tecnologie, al settore della cultura/ricreazione, dei trasporti e delle comunicazioni, che sono i settori oggigiorno più richiesti dai consumatori. La creazione delle condizioni per l’introduzione di una offerta commerciale allargata a tali beni potrebbe contribuire al soddisfacimento dei nuovi bisogni di cui sopra e, indirettamente, dare slancio al settore dei servizi che sono collegati ai suddetti beni o che li utilizzano.

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ATTIVITA’ RILEVATE

Sul territorio del Comune di Apice al dicembre 2018 sono state rilevate 119 attività, tra cui circa 20 esercizi di vendita di prodotti alimentari e misti e circa 50 extra-alimentari, nonché circa 40 pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande e alcune attività artigianali con vendita diretta (vedi tabella allegata). Negli elaborati grafici di analisi delle attività esistenti si individuano i punti di distribuzione commerciale e le altre attività rilevate sul posto. Gli esercizi sono distribuiti in maniera piuttosto uniforme nei centri abitati. Le zone edificate a ridosso delle altre vie di comunicazione esterne all’abitato consolidato hanno altresì attratto la distribuzione commerciale, anche se in maniera episodica e discontinua sul territorio, con diverse presenze anche lungo gli assi viari principali. Come si può evincere dalla lettura ed interpretazione del rilievo delle attività commerciali si può facilmente desumere che il settore economico è maggiormente sviluppato ad Apice Nuova con punti vendita di vario genere, dagli alimentari, distribuzione bevande, agli extra alimentari. Si è scelto di inserire all’interno dell’elenco delle attività commerciali anche i ristoranti e le aziende agricole, che nella maggior parte dei casi non vengono rendicontate nel SIAD, perché si tratta di attività totalmente funzionali che apportano benefici economici ad una cittadina che si trova in pieno sviluppo territoriale. Tali attività a carattere ricettivo rappresentano una porzione di territorio abbastanza cospicua e che quindi contribuiscono a mantenere viva l’economia dell’intero Paese. Nella zona di Apice Vecchia esistono e funzionano alcuni pubblici esercizi, invece nelle contrade si trovano per lo più aziende agricole, dedite non solo alla coltivazione di prodotti agricoli biologici ma anche alla vendita di questi ultimi. Tra le varie attività rilevate sul territorio comunale di Apice, la percentuale maggiore è quella relativa ai locali adibiti a bar - pasticceria, seguiti dai ristoranti e dalle pizzerie. Seguono poi le attività con ridotti punti vendita di generi alimentari ed extra alimentari come ad esempio ottici, fiorai, ceramiche per l’edilizia, ferramenta, emporio e vendita pellet. Le linee di sviluppo proposte nel presente lavoro configurano un modello di Apparato Distributivo fondato sulla determinazione di aree specializzate di attrazione, con caratteristiche peculiari ed offerta differenziata anche rispetto alla qualità del servizio al consumatore. Il nuovo modello di rete si fonda quindi sulla polarizzazione delle aree commerciali cui corrispondono i seguenti modelli di vendita: • il centro città (ZONA EV), caratterizzato dalla forte identità di tradizione ed immagine nel quale si propone di esaltare la funzione del commercio tradizionale attraverso iniziative che ne favoriscano la decongestione e possano sviluppare esperienze di pedonalizzazione e rinnovo dell’arredo urbano attraverso l’associazionismo delle imprese; • la corona periferica (ZONA EV-ZONA MA/M e ZONA EMI) caratterizzata oggi dalla presenza di soli negozi di vicinato già presenti all’interno del centro edificato e da realizzare all’esterno del centro edificato.

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CRITERI DI PROGETTO

Riequilibrio e ammodernamento della rete distributiva Valorizzazione delle aree periferiche Dal rilevamento della rete commerciale esistente emerge una struttura distributiva commerciale sostanzialmente improntata alla piccola dimensione. La previsione di aree per attività di commercio in sede fissa è prevista nelle parti di territorio suscettibili di rivitalizzazione e integrazione funzionale a carattere commerciale. Nelle aree a caratterizzazione prevalentemente agricola il SIAD consente l’apertura di esercizi di vicinato con riferimento alle specifiche categorie merceologiche connesse e compatibili con la zona, ivi compresi i prodotti di trasformazione e i prodotti necessari alle coltivazioni nonché l’apertura di spacci aziendali delle strutture produttive e limitati alla sola merce prodotta dalle stesse. Tali previsioni possono ritenersi in linea con gli ultimi indirizzi regionali contenuti nel P.T.R. (cfr. Scheda di Sintesi del II Q.T.R. - Ambienti Insediativi - Indirizzi strategici per il dimensionamento e i carichi insediativi), nonché con le indicazioni del PTCP vigente. Fatto salvo il rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonché di quelle urbanistiche ed edilizie che disciplinano le singole zone territoriali omogenee, la possibilità di insediare pubblici esercizi è comunque prevista per tutto il territorio comunale. La caratteristica propria degli esercizi di vicinato è quella di rispondere alla domanda immediatamente circostante con una offerta di categorie merceologiche non particolarmente varia, ovvero limitata ai beni che l’utenza richiede maggiormente, la qual cosa consente all’utenza l’approvvigionamento dei beni essenziali, ma non soddisfa completamente le esigenze specialistiche, determinando disagio per l’allungamento dei tempi di approvvigionamento e per la necessità di maggiori spostamenti; inoltre, la superficie di vendita in genere ridotta comporta limitazioni alla possibilità di immagazzinaggio ed esposizione della merce. La compatibilità per la media distribuzione in zone circoscritte, localizzate ai margini del territorio maggiormente urbanizzato e consolidato, può determinare la formazione di veri e propri piccoli poli commerciali, senza significative interferenze con gli ambiti caratterizzati dalla prevalenza della piccola distribuzione, la quale conserverebbe la propria utenza “di vicinato” e riceverebbe comunque beneficio dalla auspicata vivacità economica. Le attività che possono essere insediate sul territorio comunale sono regolate dalle Norme di Attuazione del SIAD.

Valorizzazione del centro storico Un approfondimento a parte merita la questione della disciplina per il commercio nel Centro Storico, ovvero nelle zone di valore artistico, storico, culturale ed ambientale, comprese le aree e gli edifici che sono, o saranno, sottoposti a vincolo ex D.Lgs. n.42/2004.

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In tali contesti diventa prioritaria l’esigenza della protezione attiva, che nella fattispecie del commercio si estrinseca nella valorizzazione degli spazi mediante presenze armoniche con il contorno, dal punto di vista sia dell’integrazione visiva, sia del peso che l’attività comporta in termini di impatto ambientale, sottoponendo, in contesti con particolari valori da salvaguardare, l’apertura degli esercizi commerciali ad una specifica valutazione d’impatto. A tal riguardo, inoltre, sono state previste norme che disciplinano la dimensione degli esercizi mediante parametri compatibili con le preesistenze e con la capacità infrastrutturale, lasciando margini di fattibilità ad eventuali progetti di sistemazione urbana che l’Amministrazione Comunale vorrà in seguito predisporre, nonché si è cercato di stimolare e favorire il recupero di edifici abbandonati o dimessi collocati nella zona di Apice Vecchia, del tutto o in parte, consentendo il cambio di destinazione d’uso, qualora diversa, in destinazione commerciale. Nello stesso tempo, il SIAD prevede e disciplina deroghe in merito ai requisiti igienico-sanitari per i locali destinati o destinabili ad esercizi commerciali (anche qualora si tratti di esercizi di somministrazione di cibi e bevande), in coerenza con il Regolamento CE n. 852/2004 e con le relative Linee guida applicative. Tutto ciò perché il SIAD intende preparare un contesto normativo idoneo alle attività commerciali che si insedieranno all’interno del Centro Storico di pari passo con il recupero degli spazi urbani. Una attenzione particolare è poi dedicata nelle norme al tema degli esercizi commerciali “storici”, ovvero gli esercizi che operano o operavano da lunghissimo tempo sul mercato e che si distinguono per i caratteri tipici delle insegne, dell’arredo o semplicemente per essere divenuti punti di riferimento. Tali esercizi potranno essere individuati dall’Amministrazione comunale e tutelati in base alle norme specifiche che il SIAD prevede. La tutela delle aree sensibili orienta anche la disciplina del commercio su aree pubbliche, come si dirà più avanti.

Commercio su aree pubbliche Come per il commercio al dettaglio in sede fissa, anche il commercio su aree pubbliche necessita di una regolamentazione che tenda a salvaguardare da un lato la funzione stessa, da un altro il territorio e l’utenza. Tutte le misure e le linee guida in merito a ciò sono riportate nel CAPO IV - disciplina del Commercio su Aree Pubbliche della L.R. n°1 del 9/1/2014. Il SIAD individua le aree per lo svolgimento del commercio all’aperto su aree pubbliche (sia per mercati, che per fiere e simili), come specificato negli elaborati grafici delle previsioni commerciali. Tali aree potranno essere destinate da parte dell’Amministrazione Comunale a tale funzione, nonché per manifestazioni pubbliche di interesse per la comunità locale e per l’utenza proveniente dai comuni limitrofi. Le Norme di Attuazione disciplinano, altresì, il commercio itinerante.

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ELENCO ATTIVITÀ COMMERCIALI RILEVATE

N. Insegna/Ditta Localizzazione Tipo di merceologia Settore rif

1 Colantuoni Fabio Via Alcide de Gasperi Vendita Pellet E 2 La Cantinella Via Alcide de Gasperi Ristorante S 3 La vela blu Via Alcide de Gasperi Ristorante S 4 Rossetti mobili Via Alcide de Gasperi Vendita Mobili E 5 Caffè Matisse Via dell’Unità Bar S 6 Errico Nadia Via dell’Unità Distributore Carburante API E 7 Hotel Ristorante Licciardi Via dell’Unità Ristorante S 8 Angelina Molinaro Via dell’Unità Ferramenta – Prodotti per l’agricoltura E 9 Il Forno Antico Via XXV Aprile Panificio X 10 La Fattoria d’Oro Via Enrico de Nicola Azienda agricola - Panificio X 11 Shocking House Via dell’Umanità Casalinghi E 12 Edicola Cartolibreria Via dell’Umanità Edicola Cartolibreria E 13 Tabacchi Ricevitoria Via dell’Umanità Tabaccheria Ricevitoria E 14 Le Streghe Via dell’Umanità Bar Pasticceria S 15 Di Meglio Via dell’Umanità Supermercato A/M 16 Millepiedi Via dell’Umanità Calzature E 17 Apice Edil Via dell’Umanità Ferramenta e materiali edili E 18 Oro 2000 Via dell’Umanità Oreficeria E 19 Piante e Fiori La Gardenia Via dell’Umanità Fioraio E 20 Merceria di Antonella Zullo Via dell’Umanità Merceria E 21 Centro Ceramiche Colangelo Via S. Giuseppe Moscati Ceramiche per l’edilizia (cessata attività) E 22 Il Nido di Mery Poppins Via Gennaro Zampelli Asilo nido S 23 Centro Tim Via Gennaro Zampelli Telefonia E 24 Gold Market 3M Via Gennaro Zampelli Market A/M 25 Bar Incontro I Via della Scienza Bar S 26 I Colori della Terra Via della Scienza Ortofrutticolo A/M 27 Pulcinella Via della Scienza Pizzeria S

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28 Miseria e Nobiltà Via della Scienza Diversi E 29 Macelleria Sica Fulvio Via della Scienza Macelleria A/M 30 Punto e Pasta specialità casarecce Viale della Storia Alimentari A/M 31 Cherry Club s.r.l.s. Via Ugo Foscolo 21/B Pubblico esercizio S 32 Computer Center Viale della Storia Informatica E 33 La Locanda dell’Angelo Viale della Storia Bar/Pizzeria S 34 Macelleria da Elio Viale della Storia Macelleria -Supermercato A/M 35 Angy Nails – salone di bellezza Viale della Storia Estetista X 36 Foto Ottica Fierro Viale della Storia Ottica E 37 Piccola Caffetteria Viale della Storia Bar/Pizzeria S 38 Dixe Media Blaster Via della Civiltà Elettronica- Telefonia E 39 Panificio Frusciante Via della Civiltà Panificio X 40 Carni Tre Colli Via Guglielmo Marconi Macelleria A/M 41 Lancillotto Via Guglielmo Marconi Pizzeria S 42 Centro estetico di Colarusso Angelina Via Guglielmo Marconi Estetista X 43 Criscuolo Michele Largo del Calore Panificio X 43 L’ Oasi Via Francesco Maiorano Bar S 44 I Sapori della Carne Via Francesco Maiorano Macelleria A/M 45 Fratelli Molinaro Via Francesco Maiorano Ferramenta E 46 Crystal Via Dante Alighieri Bigiotteria E 47 Gioielleria Cuciniello Via Dante Alighieri Gioielleria E 48 Bambù Via Dante Alighieri Articoli da regalo E 49 Pit Stop Via Dante Alighieri Informatica E 50 Tabacchi/Ricevitoria Via Dante Alighieri Tabaccheria/Ricevitoria E 51 Mela Verde Corso Padre Pio Ortofrutticolo A/M 52 Pescheria del Corso Corso Padre Pio Pescheria A/M 53 Tabacchi/Edicola Corso Padre Pio Tabacchi/Edicola E 54 Minimarket Quarantiello Corso Padre Pio Market A/M 55 Paper House Corso Padre Pio Cartoleria A/M 56 Pizza S. Pio Corso Padre Pio Pizzeria S 57 Caracolito Corso Padre Pio Bar S 58 A Massaria Corso Padre Pio Azienda Agricola - Alimentari A/M 59 Penelope Corso Padre Pio Abbigliamento E 60 Farmacia Zampelli Corso Padre Pio Farmacia E 61 Bar Incontro II P.zza della Ricostruzione Bar S

RELAZIONE ILLUSTRATIVA - 14 COMUNE DI APICE (BN) – SIAD

62 Mini Bazar di Russo Carbone Teresa Via Ugo Foscolo Emporio E 63 Il Punto Via Ugo Foscolo Bar-Ristorante-Pizzeria S 64 Blu Moon Via del Sole Bar S 65 Bella Shop Via S. Francesco d’Assisi Abbigliamento E 66 Cafè Nouveau Via S. Francesco d’Assisi Bar S 67 Merceria La Riccia Via S. Francesco d’Assisi Merceria E 68 Merceria - Caffè –Tabacchi Via S. Francesco d’Assisi Merceria-Bar-Tabacchi E/S 69 WR Store Via del Progresso Elettronica per Telecomunicazioni E 70 Bar Janè Via del Progresso Bar S 71 Charme Boutique Via del Progresso Abbigliamento E 72 Bimbomania Via del Progresso Abbigliamento E 73 Foto Ottica Fierro Via del Progresso Ottica E 74 Santullo Gioielli Via del Progresso Gioielleria E 75 Farmacia Merola Via del Progresso Farmacia E 76 Macelleria Basile Vincenzo Via del Progresso Macelleria A/M 77 Piante e Fiori da Mario Via del Progresso Fioraio E 78 Clip Via Aldo Moro Cartoleria E 79 Cristile Via Aldo Moro Abbigliamento E 80 Black & White Via della Giustizia Abbigliamento E 81 Casa Bianca Via della Giustizia Casalinghi E 82 Diversi da Cuciniello Via della Giustizia Ortofrutticolo Alimentari A/M 83 Atelier Creazioni Moda Via degli Eroi Abbigliamento E 84 Cafè Pasticceria Capriello Viale della Libertà Bar-Pasticceria S 85 Supermercato Super Dì Viale della Libertà Alimentari A/M 86 Bar The Wall Viale della Libertà Bar S 87 First Stop Rossetti Pneus Viale della Libertà Gommista - Ricambi E 88 U’ Mazzamauriello di Chiara Frusciante Centro Storico - Via Roma Ristorante S 89 Il Chiosco Viale della Libertà Bar (cessata attività) S 90 Bonavita Fabio Viale della Libertà Distributore carburanti X 91 Autoricambi Zullo Viale del Genio Autoricambi E 92 Non Solo Birra C.da S. Donato Bevande A/M 93 Pneumatic Evolution F.lli Casucci C.da S. Donato Gommista E 94 Belmonte Market C.da S.Donato Market A/M 95 ALF Auto & Motori C.da S. Donato Rivendita Auto E 96 Il Girasole C.da S. Donato Bar - Ristorante S 97 Ristorante Licciardi Centro Storico- P.zza Carbonari Ristorante S

RELAZIONE ILLUSTRATIVA - 15 COMUNE DI APICE (BN) – SIAD

98 De Pietro Antonio C.da S. Donato Vendita auto ed autoveicoli E 99 . La Cantinella al Borgo Centro Storico- P.zza Carbonari Ristorante - Pizzeria S 100 La Plaza risto-pub Centro Storico- P.zza Carbonari Pub S 101 1743 Centro Storico- P.zza Carbonari Bar S 102 FeFe’ Centro Storico- Via Casalnuovo Risto bottega S 103 Oasi Tre Pini C.da Alvino Bar S 104 Festa Pellegrino C.da Alvino Ricambi E 105 I Doni del Grano C.da Tignano Azienda Agricola - Panificio A/M 106 Macelleria agricola La Contadina C.da S. Martino Azienda Agricola – Macelleria A/M 107 La Rocca di S. Giovanni C.da S. Martino Agriturismo X 108 Pignone Carmine C.da S. Lucia Informatica E 109 Ristorante da Giulio C.da S. Lucia Ristorante S 110 Monte Ponente C.da S. Lucia Ristorante (cessata attività) S 111 La Valle C.da Cupazzo Agriturismo (cessata attività) X 112 Zavattari Piera Melchiedina C.da Alvino Bar S 113 Spina Enza Corso Padre Pio Produzione e vendita prodotti di pasticceria X 114 Gruppo Racioppi di Giuliano Racioppi Centro Storico - Vico Castello Ristorante S 115 Nazzaro Angela C.da S. Donato Agriturismo X 116 Nel portone di Morra G. Centro Storico - Via Castello Ristorante S 117 La Maison s.r.l.s. Via Della Concordia 3 Bar gelateria S 118 MP Corse SSD RL Via San Donato 47 Bar S 119 MEM s.r.l.s. Corso Padre Pio Abbigliamento E

LEGENDA

A/M Esercizi di commercio al dettaglio Alimentari - Misti

E Esercizi di commercio al dettaglio Extra-Alimentari

S Pubblici Esercizi di Somministrazione Alimenti e Bevande

X Attività artigiane e altre attività economiche

RELAZIONE ILLUSTRATIVA - 16