01-Relazione Illustrativa
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COMUNE DI APICE (BN) – SIAD SOMMARIO SOMMARIO ............................................................................................................... 1 PREMESSA ............................................................................................................... 2 INQUADRAMENTO GENERALE .................................................................................... 3 INQUADRAMENTO TERRRITORIALE ED URBANISTICO................................................... 4 ANALISI SOCIO - ECONOMICA ..................................................................................... 7 ATTIVITA’ RILEVATE ................................................................................................ 10 CRITERI DI PROGETTO ............................................................................................. 11 Riequilibrio e ammodernamento della rete distributiva ......................................... 11 Valorizzazione delle aree periferiche .................................................................. 11 Valorizzazione del centro storico ....................................................................... 11 Commercio su aree pubbliche ........................................................................... 12 RELAZIONE ILLUSTRATIVA - 1 COMUNE DI APICE (BN) – SIAD PREMESSA Il presente Strumento di Intervento per l’Apparato Distributivo contiene la disciplina del commercio al dettaglio in sede fissa e del commercio su aree pubbliche ed è obbligatorio per i Comuni della Regione Campania ai sensi del D.Lgs n.114 del 31.03.1998 e della L.R. n.1 del 09.01.2014 e s.m.i.. I contenuti del SIAD integrano la pianificazione urbanistica comunale con le specifiche disposizioni di settore, ai sensi dell’art.23 della L.R. n.16/2004 e s.m.i.. Sul presente Strumento l’attenzione è puntata sulla funzione commerciale quale settore strategico delle attività produttive: attrattore di investimenti e produttore di sviluppo economico su un territorio in cerca di nuove vocazioni idonee a dare soluzioni al degrado urbano ed ambientale ed ai problemi occupazionali. Di qui l’ambizione di operare in termini urbanistici in merito a quelle che sono le emergenze del territorio di carattere storico-architettonico, le periferie agricole ma di fatto urbanizzate e vocate a nuove funzioni, gli edifici industriali dismessi e da recuperare. In tal senso il SIAD viene a costituire strumento di integrazione della pianificazione urbanistica per quelle aree per le quali lo strumento vigente non ha specificato la precisa destinazione. Nel redigere il presente progetto di SIAD è stato preliminarmente condotto un censimento della rete commerciale a posto fisso esistente e del commercio su aree pubbliche, tenendo conto che il mercato nel Comune si è sempre tenuto di domenica. Si è fatto riferimento, inoltre, oltre che al già preesistente S.I.A.D. approvato con delibera di Consiglio n°41 del 29/12/2000 ad un excursus storico delle Delibere di Giunta Comunale che hanno evidenziato delle sostanziali variazioni collegati con attività commerciali e si riportano di seguito: • Regolamento aree pubbliche approvata con delibera di Consiglio n°41 del 29/12/2000; • Attività presenti sul territorio 1. Elenco Camera di Commercio; 2. Elenco utenze Tari non domestiche: • Individuazioni Aree Mercatali: 1. Delibera di Giunta n° 597 del 02/09/1988 2. Delibera di Giunta n° 745 del 10/11//1988 3. Delibera di Giunta n° 794 del 09/12/1988 4. Delibera di Consiglio Comunale n° 2/2001 • Regolamento occupazione di spazi e aree pubbliche e applicazione relativa tassa con Delibera di Consiglio allegata n° 19/1994; • Elenco posteggi nel mercato settimanale domenicale; • Spostamento di una parte del mercato a causa dei lavori: 1. Delibera di Consiglio Comunale n° 9 del 20/07/2015 2. Delibera di Consiglio Comunale n° 27 del 29/07/2016 • Ordinanza n° 1/2009, Disposizioni in materia di orari di vendita per le attività di commercio su aree pubbliche; • Ordinanza n° 6/2014 - Divieto Abbandono rifiuti. RELAZIONE ILLUSTRATIVA - 2 COMUNE DI APICE (BN) – SIAD Successivamente sono stati delineati i criteri di impostazione progettuale, dai quali sono scaturite le ipotesi di progetto. Sul territorio comunale sono state individuate zone di territorio omogenee in base alla destinazione attuale, al tipo di antropizzazione, alla concentrazione di attività commerciali e alle prevedibili evoluzioni urbanistiche. In base alle valutazioni socio-economiche esposte in dettaglio più avanti, i vari ambiti e le zone circostanti sono stati sottoposti a norme differenziate per l’insediamento delle attività commerciali. Norme particolari sono state previste per l’esercizio dell’attività commerciale nel centro storico e in aree ed edifici sottoposti a vincolo. INQUADRAMENTO GENERALE Ai sensi del D.Lgs 31/3/1998 n.114 e della L.R. 09/01/2014 n.1 e s.m.i. “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’art. 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n.59"., i Comuni devono dotarsi dello Strumento di Intervento per l’Apparato Distributivo (SIAD), costituente strumento integrato del PUC con funzione esaustiva del potere di programmazione e pianificazione del territorio ai fini urbanistico-commerciali (cfr. art.10, comma 2, L.R. n.1/2014). Il SIAD fissa i criteri per l’esercizio delle attività commerciali in aree private e pubbliche, nel rispetto delle destinazioni d’uso delle aree e degli immobili dallo stesso strumento stabilite. La L.R. n.1/2014 si basa sul principio fondamentale per cui l’apertura di nuovi esercizi commerciali nel territorio regionale va disciplinata senza contingenti, limiti territoriali o vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute dei lavoratori, dell’ambiente, incluso l’ambiente urbano e dei beni culturali. Gli obiettivi che si intendono allora perseguire con il presente strumento, di seguito denominato sinteticamente SIAD, sono i seguenti: - realizzare interventi integrati di programmazione dell’apparato distributivo anche per singole aree del territorio, con particolare riferimento al centro storico, nell’ambito di progetti di valorizzazione del territorio e in rapporto alle esigenze dei consumatori e agli aspetti di viabilità, mobilità, arredo urbano, nonché agli specifici interventi di pedonalizzazione; - salvaguardare i valori artistici, culturali, storici ed ambientali locali, soprattutto del centro storico, senza inibire lo sviluppo del commercio e della libera concorrenza fra varie tipologie commerciali; - favorire la nascita di nuove iniziative attraverso la riconversione delle strutture distributive meno produttive già esistenti sul territorio; - promuovere forme di integrazione funzionale delle strutture di commercio al dettaglio in sede fissa con le attività di commercio ambulante e di artigianato aventi ad oggetto prodotti tipici della realtà produttiva locale; - promuovere la valorizzazione delle aree periferiche attraverso lo sviluppo delle attività commerciali anche mediante specifiche previsioni urbanistiche o piani di intervento globale di recupero e di rilancio di dette aree; RELAZIONE ILLUSTRATIVA - 3 COMUNE DI APICE (BN) – SIAD - predisporre un efficiente sistema di monitoraggio della distribuzione commerciale locale in collaborazione con l’Osservatorio regionale previsto dall’articolo 27 della L.R. n.1/2014. INQUADRAMENTO TERRRITORIALE ED URBANISTICO Il Comune di Apice è situato nell'Appennino centrale- meridionale della Campania, nello specifico nell'area sud orientale della provincia di Benevento, sul versante sinistro del fiume Calore. Il territorio di Apice è caratterizzato da un’altitudine che varia dai 140 m ai 640 m s.l.m. ed è lambito da tre fiumi: il Calore, l’Ufita ed il Miscano. L’area presenta le caratteristiche tipiche della media e della bassa collina: morbidi rilievi collinari rivestiti di filari di viti e oliveti, che si estendono lentamente verso zone meno elevate. Ha una superficie territoriale di 4.883 ettari ed una popolazione di 5.802 abitanti al Censimento Istat 2011. Confina con Ariano Irpino (AV), Bonito (AV), Buonalbergo (BN), Calvi (BN), Melito Irpino (AV), Mirabella Eclano (AV), Montecalvo Irpino (AV), Paduli (BN), San Giorgio del Sannio (BN), Sant’Arcangelo Trimonte (AV), Venticano (AV). Il territorio è diviso in 9 frazioni (Santa Lucia, San Martino, San Lorenzo, Alvino, Tignano, Cupazzo, Calvano, Morroni, San Donato) oltre a diverse località storiche abitate. Considerevole è la presenza di masserie disseminate nel territorio comunale, nonché l’esistenza di numerosi elementi naturalistico-ambientali di pregio, vaste aree verdi che presentano una grande varietà di flora e di fauna che vanno opportunamente tutelate e salvaguardate e che, se valorizzate, possono divenire un’importante occasione di sviluppo per il territorio. Il territorio di Apice è compreso nella Regione Agraria n° 5 – Colline di Benevento. Compresa nella Comunità montana “Fortore”, fa capo alle strutture burocratico-amministrative di Benevento. Si riporta di seguito il quadro conoscitivo: Indicatore Fonte Unità di misura Valore Superficie ISTAT Kmq 48,83 Pop. Residente ISTAT Ab. (Censimento 5.802 2011) Ab. (al 31.12.2018) 5.578 Densità Ab/Kmq 117,37 (al 31.12.2018) Altitudine del centro ISTAT m. 225 Altitudine minima ISTAT m. 147 Altitudine massima ISTAT m. 640 RELAZIONE ILLUSTRATIVA - 4 COMUNE DI APICE (BN) – SIAD Apice dista circa 4 chilometri dalla Strada Statale n.7 Appia, arteria di grande comunicazione che collega Roma a Brindisi, e circa 10 chilometri da un’altra statale di grande comunicazione,