COMUNE DI SETTORE URBANISTICA

PIANO DI RISCHIO DELL’AEROPORTO INTERNAZIONALE DELL’ – “SAN FRANCESCO D’ASSISI” Piano approvato con DCC 53/2010 e modificato con successiva variante approvata con DCC 54/2014

Relazione e Norme Tecniche

Aggiornamento ai nuovi provvedimenti di vincolo per inserimento zone di tutela C e D laterali

D. Lgs n.96 del 09/05/2005 art.707 come modificato dal D. Lgs n.151 del 15/03/2006 Emendamento n. 7 del 20/10/2011 GU n. 261 del 09/11/2011

Bastia Umbra ottobre 2018 PIANO DI RISCHIO AEROPORTO INTERNAZIONALE DELL’UMBRIA – PERUGIA – “SAN FRANCESCO D’ASSISI” CODICE DELLA NAVIGAZIONE AEREA, art.707

RELAZIONE

1. Cronistoria del piano Il decreto legislativo 9 maggio 2005 n. 96, come corretto ed integrato con il decreto legislativo 15 marzo 2006 n.151, ha rivisto la disciplina della parte aeronautica del Codice della Navigazione (di seguito Codice). In particolare il capo III° del Codice ha introdotto vincoli alla proprietà privata nelle aree limitrofe agli aeroporti ed in special modo, l’art. 707, prevede l’adozione di appositi Piani di Rischio con lo scopo di “rafforzare, tramite un finalizzato governo del territorio, i livelli di tutela nelle aree limitrofe agli aeroporti” (Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti - edizione II Capitolo 9 emendamento 4 del 30/01/08 – Ente Nazionale Aviazione Civile - di seguito Regolamento ENAC).

Le caratteristiche dell’Aeroporto Internazionale dell’Umbria – Perugia – “San Francesco di Assisi” (Aeroporto civile aperto al traffico commerciale nazionale ed internazionale codice ICAO:LIRZ; codice IATA:PEG) portano a reputare applicabile la previsione del Regolamento ENAC per piste di volo di codice 3 e 4. L'aeroporto, inoltre, ha un carico di traffico che consente di non ritenerlo assoggettabile alla disciplina di cui all'art. 715 Codice Navigazione. Il di Bastia Umbra, alla luce delle richiamate disposizioni, ha approvato con Delibera di Consiglio n. 53 del 09/11/2010 il Piano di Rischio di cui all'art. 707 del Codice.

Il Piano approvato è stato il primo atto di un procedimento complesso che comunque ha consentito perfezionamenti progressivi sia a seguito dei chiarimenti che hanno accompagnato la normativa in materia, sia a seguito di interpretazioni e/o precisazioni che sono stati forniti nel tempo.

E’ stato altresì redatto tenendo conto dei principi generali in materia come strumento atto a coordinare le indicazioni e prescrizioni ENAC con le previsioni urbanistiche vigenti e con l’esigenza di tutelare i territori limitrofi all'Aeroporto Internazionale dell'Umbria - Perugia – “San Francesco d’Assisi”, che ricade in parte nel territorio comunale di Bastia Umbra, dai rischi connessi all’attività aerea.

Nella stesura del Piano di Rischio si è tenuto conto delle opere di completamento dell’Aeroporto, inserite negli interventi previsti nell’ambito delle celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità nazionale, di cui all’Ordinanza del Presidente Consiglio dei Ministri 23/11/2007 n.3632.

2 Nel Piano di cui alla DCC n. 53 del 09/11/2010, la prima operazione svolta è stata quella di recepire integralmente la classificazione del territorio nelle tre zone indicate nello stesso Regolamento ENAC del 30 gennaio 2008, ove le lettere A, B e C rappresentano le zone di tutela oggetto di previsione specifica.

Il Piano ha tenuto conto del solo territorio di Bastia Umbra e non di comuni limitrofi. Tale scelta è conseguenza del fatto che il piano è redatto per testata e non per impianto aeroportuale e la testata ricade interamente nel Comune di Bastia Umbra.

Si è tenuto conto delle prescrizioni ENAC, ed in particolare della necessità di limitare e contenere il carico antropico e le attività incompatibili ed è stata verificata la coerenza con le previsioni urbanistiche. Ai fini di una migliore previsione si è quindi proceduto a: - rilevare l'effettiva edificazione presente nella zona, tenendo conto anche delle zone limitrofe rappresentate nella planimetria allegata, rilevando la consistenza volumetrica mediante l'incrocio dei dati provenienti da S.I.T. in via di implementazione, titoli abilitativi rilasciati e verifiche in loco; - individuare la destinazione delle edificazioni esistenti, rilevante per comprendere il carico antropico; - rilevare le previsioni urbanistiche come risultanti dagli strumenti urbanistici vigenti, generali ed attuativi, ancora non attuate; - individuare le previsioni degli interventi già autorizzati o i cui procedimenti sono in conclusione o quelli avviati con istanza o conferenza di servizi o procedimento apposito anche di variante in conformità alla legge vigente avviati prima della emissione del Regolamento ENAC del 30 gennaio 2008; - segnalare la presenza di carico antropico conseguente ad altre situazioni, stanti le connessioni con i rischi che derivano da qualunque attività o utilizzazione del territorio, anche se non riferito ad edificazioni. Il Piano ha tenuto conto della situazione attuale così come rilevata dal Comune e sulla base delle previsioni urbanistiche vigenti.

Con nota del 30 marzo 2012 l’ENAC ha comunicato di avere implementato le linee guida (Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti - edizione II Capitolo 9 emendamento 7 del 20/10/11 – ENAC), aggiornando la configurazione delle aree di tutela dei piani di rischio per il caso degli aeroporti destinati ad attività di tipo commerciale (classificati con codice di pista 3 o 4). La nuova configurazione prevede l’estensione dei vincoli anche sulle fasce laterali alla pista di volo secondo lo schema riportato negli elaborati grafici allegati.

Le zone C e D laterali introdotte interessano anche i Comuni di Perugia ed Assisi e, nell’ambito dell’azione congiunta tra le amministrazioni per pervenire alla revisione del Piano di Rischio, si sono svolti incontri e contatti tra le suddette Amministrazioni, in collegamento e confronto con l’Ente Nazionale Aviazione Civile.

3 Dall’esito dei suddetti confronti a conclusione della pre-fase del procedimento di revisione, sono state inviate ad ENAC le cartografie preliminari per la validazione geometrica dei vincoli. I suddetti elaborati sono stati validati dall’ENAC e trasmessi con prot. 0123716/IPP il 31/10/2013.

Nelle more dell’approvazione del nuovo Piano di Rischio, il Comune di Bastia Umbra si è trovato nella necessità di redigere una variante parziale al Piano di Rischio limitatamente alla zona C, al fine di garantire il prosieguo di procedimenti di variante al PRG avviati dallo Sportello Unico Attività Produttive. La suddetta variante è stata approvata con DCC n.54 del 04/09/2014.

Il presente aggiornamento del Piano di rischio, che recepisce l’estensione dei vincoli anche sulle fasce laterali alla pista di volo, rispettivamente nelle zone di tutela C e D, è redatto sulla base delle cartografie validate da ENAC dove le zone di tutela sono geometricamente individuate sul territorio e secondo i criteri e le direttive sopra relazionate. E’ fatto salvo quanto definito con DCC n. 53 del 09/11/2010 (prima approvazione del Piano di Rischio) relativamente alle zone di tutela A e B e quanto stabilito con variante parziale al Piano di cui alla DCC n. 54 del 04/09/2014 relativamente alla zona di tutela C. L’entrata in vigore del Testo unico governo del territorio e materie correlate ( L.R. 21/01/2015 n.1) ha però reso necessario l’adeguamento ai riferimenti normativi vigenti, così come era obbligo inserire nelle già trattate zone di tutela A B e C. Il Piano sarà oggetto di raccordo e potrà essere perfezionato con il nuovo PRG, attualmente in corso di redazione.

Quanto segue è dunque la relazione del Piano di Rischio, approvato con DCC n. 53 del 09/11/2010, integrata dagli aspetti di raccordo alla L.R. 1/2015 e dalle fasce laterali C e D di cui ai successivi paragrafi 3.4, 3.5. e 3.6.

2. Caratteristiche del territorio interessato In corrispondenza delle zone di tutela A, B, C e D, individuate come da Regolamento ENAC, sorge la frazione di Ospedalicchio di Bastia Umbra, con il suo nucleo residenziale abitato, e con luoghi come Piazza Bruno Buozzi che costituiscono storicamente e tradizionalmente luogo di ritrovo della popolazione. Tale sito, oltre al nucleo residenziale, è pertanto da segnalare come luogo non edificato di riunione e concentrazione antropica discontinua. Le suddette zone di tutela sono attraversate rispettivamente dalla rete ferroviaria Foligno-Terontola e dalla superstrada SS 75 Centrale Umbra. La rete ferroviaria è interessata da traffico regionale e nazionale di intercity ed eurostar; costituisce, infatti, connessione fra la linea Roma–Ancona e Roma–Firenze. La superstrada SS. 75 Centrale Umbra, è un’infrastruttura stradale di grande scorrimento (4 corsie di marcia) e costituisce una delle arterie principali di collegamento da e per Perugia. Rappresenta per il “nodo” del capoluogo di regione il collegamento principale verso le Marche e l’area della valle umbra sud. Il traffico è sempre intenso e costituisce anch’esso fattore di carico antropico rilevante. Stime dei

4 flussi desumibili dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale individuano valori fra i 1000 e 1600 veicoli/ora, per ogni direzione. Frequenti, su quest’arteria, sono i rallentamenti e le code derivanti dalla congestione del nodo viario dell’area urbana di Perugia - Ponte S. Giovanni. Nelle zona di tutela B, C e D si rileva la presenza inoltre della S.R.147 Assisana che, correndo quasi parallelamente alla S.S.75, attraversa il centro abitato di Ospedalicchio e prosegue in direzione di Assisi servendo una zona industriale, l'Aeroporto e la stessa Bastia Umbra. Anche tale arteria presenta flussi di traffico intenso con conseguente carico antropico elevato. Lungo l'asse stradale della S.S.75 e in gran parte del territorio comunale, vi sono numerosi insediamenti commerciali che interessano anche le zone di tutela B, C e D laterali del Piano di Rischio. La zona di tutela C in asse con la pista di atterraggio e decollo, è interessata per la maggior parte dal territorio agricolo e da una zona divenuta produttiva nel novembre 2014 con procedimento ai sensi del DPR 160/2010; le zone di tutela C e D laterali sono interessate da ampie aree di territorio agricolo, da parte dell’abitato di Ospedalicchio e da porzioni di zone produttive poste ad est e ad ovest della medesima frazione.

3. Il Piano Ai fini della redazione del Piano e del presente aggiornamento si è tenuto conto dei principi generali circa la compatibilità o meno dell'edificato. Il Regolamento ENAC, punto 6.6, lascia intatti gli interventi e le attività esistenti e il Piano, dunque, pur in presenza di attività o edifici anche palesemente incompatibili non produce effetti ablatori né interdittivi delle attività presenti. Non vengono inseriti divieti o limiti concernenti tali realtà, salvo i divieti di mutamenti di destinazione d'uso comportanti aumento del carico antropico come in seguito precisato. Sono invece sempre ammessi mutamenti delle destinazioni d’uso comportanti riduzione del carico antropico. Il Piano e redatto facendo proprie le prescrizioni ENAC interamente riportate all’art. 3 delle successive Norme Tecniche di Attuazione: tali prescrizioni sono recepite integralmente e vengono a formare parte della disciplina urbanistica con conseguente modifica ed adeguamento delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG comunale nella misura in cui quest’ultime sono incompatibili con le stesse prescrizioni. Esse acquistano efficacia immediata conseguente alla loro adozione da parte del Consiglio Comunale. Il Comune provvederà a far rispettare le previsioni e le norme del Piano nei modi di legge, in particolare in sede di esame degli atti di pianificazione urbanistica e di titoli abilitativi edilizi.

Ulteriore passo è stato quello di verificare la compatibilità tra le stesse e le previsioni del PRG comunale.

5 La rilevazione del carico antropico e le caratteristiche del territorio sopra illustrate, portano, infatti, a ritenere che la previsioni del PRG e degli strumenti attuativi sono compatibili con le prescrizioni del Regolamento ENAC e gli stessi principi dallo stesso desumibili, determinando soltanto modesti adeguamenti in seguito illustrati.

3. 1. La Zona di tutela A Pari a 414.000 mq., con un edificato di circa 35.600 mc., si sovrappone ad una zona del PRG con presenza di edificato a destinazioni e attività varie. La destinazione prevista dal vigente PRG è in gran parte agricola, con edificato sparso già realizzato pari a circa mc. 18.000 e per 54.700 mq comprende la Zona “aeroportuale” (art. 45 delle NTA di PRG) (21). È presente un comparto a destinazione “Fpb”, servizi privati (1) (art. 37 delle NTA di PRG) di modesta superficie, circa mq. 19.700. Quest'ultimo è già edificato per 16.400 mc. circa per servizi, e 1.200 mc. per residenza. Secondo le previsioni del Piano Attuativo della zona “Fpb”, resterebbero da realizzare circa 2.800 mc a destinazione servizi privati. Tale volumetria residua, sebbene possa apparire modesta rispetto all'esistente, per la normativa del piano attuativo, costituisce non solo la possibilità di un edificato ulteriore, ma può essere destinata ad attività palesemente incompatibile con le prescrizioni ENAC. Pur ammettendo la possibilità di realizzare tali volumi residui, s’impone la necessità di vincolarne la destinazione d’uso a magazzini, ricovero animali o altre attrezzature funzionali all’attività di equitazione svolta nella zona, che non determinino un apprezzabile aumento di carico antropico (vedi art.4 delle Norme Tecniche di Attuazione seguenti).

La zona di tutela A, ad eccezione della zona “Fpb” citata, insiste su aree a destinazione agricola con indice di edificabilità praticamente nullo, per effetto dei disposti di cui alla legge regionale n. 1/2015; indice recepito dal PRG ed in ogni caso ad esso sovraordinato. L'indice, infatti, ai sensi dell'art. 90 comma 1 della suddetta legge è pari a 2mq/ettaro per edifici di carattere tipologico sparso e quindi con concentrazione antropica irrilevante. Gli ampliamenti o i mutamenti di destinazione d'uso nelle zone agricole, consentiti dalla medesima legge regionale sopra richiamata all’art. 91, possono determinare aumento del fattore rischio, pertanto, s’introduce il divieto di nuova edificazione e di variazione della destinazione d'uso, a fini residenziali.

Tali divieti rendono le previsioni urbanistiche compatibili con le prescrizioni del Regolamento ENAC, tenendo conto che l’edificazione di edifici rurali destinati alla conduzione del fondo e non residenziali, che pertanto non comportano un elevato carico antropico, possono essere realizzati per oggettiva valutazione di compatibilità con le prescrizioni imposte.

6 3. 2. La Zona di tutela B Pari a circa 823.500 mq, è quella dove si concentra gran parte dell’edificato esistente della frazione di Ospedalicchio. Interessa, sovrapponendosi ad essa, alcune zone “Ca” (art. 12 delle NTA di PRG) destinate dal vigente PRG a zona di espansione residenziale in corso d’attuazione con specifico piano attuativo, alcune zone “B” (art. 4 delle NTA di PRG) di completamento residenziale, una zona “C0” (art. 21 delle NTA di PRG) caratterizzata da insediamenti sparsi di ricomposizione urbanistica-edilizia a destinazione residenziale, l’intera zona “A” (art. 3 delle NTA di PRG), centro di valore storico ambientale, alcune zone “Vpr” (art. 40 delle NTA di PRG), verde privato con destinazione residenziale e due zone “F” (art. 35 delle NTA di PRG) destinate all’insediamento di attrezzature e servizi pubblici. Nell’area sud-ovest troviamo invece parte delle zone “D” a destinazione commerciale e industriale con elevata presenza antropica. La zona a nord e ad est del suddetto centro abitato rimane ancora a destinazione agricola e rispettivamente di tipo “E2” (art. 31 delle NTA di PRG - Agricola di rispetto Urbano) a nord ed “E1” (art. 29 delle NTA di PRG) Agricola di Pregio nella parte est della zona di tutela B.

L'edificato è stato rilevato come di seguito riportato: a) Zona “Ca” residenziale attuata con piano attuativo (2): realizzato circa 7.200 mc. di commerciale e 14.700 mc. di residenziale. Restano da realizzare a fine residenziale mc. 24.300 circa;

b) Zona “Ca” residenziale con piano attuativo (3) : attuata per una volumetria di circa 37.500 mc.;

c) Zona “Ca” residenziale con piano attuativo (4): edificata per una volumetria di circa 36.100 mc;

d) Zona “Ca” residenziale con piano attuativo (5): realizzata per una volumetria di 69.600 mc.; interessa solo in minima parte la zona di tutela B. Fa eccezione un lotto residuo di soli 1200 mc; La realizzazione delle volumetrie residue di cui ai precedenti punti a), b), c), d), pur insistendo nella zona di tutela B, si ritiene inidonea ad incidere negativamente sulle prescrizioni ENAC data la modestia dell’incidenza percentuale del volume rispetto all'esistente e poiché costituite da lotti residui collocati in aree già densamente edificate;

e) Zona produttivo-commerciale “Fp/e” (6) (art. 37 delle NTA di PRG): è un’area attuata con procedimento ai sensi del D.P.R. n. 447/98 (S.U.A.P.) approvato con DCC 129/07; sono esistenti 56.600 mc ad uso commerciale e residuano 17.800 mc circa, attuabili sempre previo procedimento ex art.5 D.P.R. n.447/98;

f) Zona produttiva “D3T” (7) (art. 25 delle NTA di PRG): su una superficie territoriale pari a 20.100 mq realizzati circa mc. 107.700; trattasi di attività industriale a basso carico antropico con presenza solo diurna di circa 50/80 addetti al giorno autorizzata con procedimento S.U.A.P. approvato

7 con DCC 59/08 e reputato compatibile con le prescrizioni del regolamento ENAC; g) Zona produttiva “Des1” (art.25 ter delle NTA di PRG) (33): attuato con procedimento S.U.A.P. a seguito del parere ENAC prot. 0108701/IPP del 28/08/2012; su una superficie territoriale pari a 16.250 mq totali con edificato di 66.500 mc, 10.300 mq ricadono in zona di tutela B ( la rimanente parte di circa 5.950 mq ricade in zona di tutela C); sono fatti salvi eventuali volumi residui assentiti; h) Zona commerciale – industriale con piano attuativo “D3” (art.25 delle NTA di PRG) (8): realizzato circa 6.000 mq. (48.000 mc.) ad alto carico antropico. Trattasi di attività commerciale analoga al (6); da realizzare 4.000 mq. pari a 32.500 mc.; reputata compatibile con le prescrizioni del regolamento ENAC; i) Zona commerciale – industriale “D3” (art.25 delle NTA di PRG) (9)- parte: realizzato 4.700 mq. (37.900 mc.) a destinazione in parte produttiva ed in parte commerciale al minuto; j) Zona commerciale – industriale “D3” (art.25 delle NTA di PRG) (10) realizzato 5.500 mq pari a 43.800 mc. a destinazione industriale - direzionale, commerciale-direzionale; k) Zone “B2 ” e “B3” di completamento con destinazione residenziale (art.li 6 e 7 delle NTA di PRG) (11-12-13-14-15-16): tutte edificate per un volume totale di circa 62.000 mc., con modestissime volumetrie residue da edificare; l) Zona “A” di PRG (art. 3 delle NTA di PRG) , centro storico di Ospedalicchio (17) - edificato per circa 27.000 mc; m) Zone “Vpr” – Zone di verde privato con destinazione residenziale (art. 40 delle NTA di PRG). Sono quattro aree edificate (per circa 16.400 mc) a ridosso del centro storico. Le previsioni del vigente PRG per dette zone sono da ritenersi compatibili con le prescrizioni del regolamento ENAC data l’esiguità delle volumetrie; n) Zona “C0” - Zona di ricomposizione urbanistica-edilizia (art. 21 delle NTA di PRG) – (18): edificata per circa 20.600 mc. Da realizzare 2.300 mc. con destinazione residenziale, reputati compatibili con le prescrizioni del regolamento ENAC; o) Zona “F” a servizi pubblici (art. 35 delle NTA di PRG) – scuola materna (19): realizzati 2.900 mc; p) Zona “F” a servizi pubblici (art. 35 delle NTA di PRG) - centro sociale e centro sportivo (20): presenti circa 4.500 mc. oltre agli spogliatoi del campo da calcio e locali accessori. L'area è attualmente occupata da un campo da calcio e pertanto poco edificata. In teoria anche il campo da calcio è suscettibile di capacità edificatoria ed, in ogni caso, in base all'indice di edificabilità territoriale di 3 mc/mq, attribuito alla zona dal PRG, sarebbe possibile costruire per ulteriori 81.500 mc. Tale volumetria è

8 reputata incompatibile con le prescrizioni del Regolamento ENAC e pertanto è stata prevista una sensibile riduzione mediante una modifica dell’indice di edificabilità da 3 a 0,5 mc/mq (vedi art. 5 successive NTA di Piano).

q) Zone “E1” agricole di pregio ed “E2” agricole di rispetto urbano (art.li 29 e 31 delle NTA di PRG) – Interessano la restante parte del territorio su cui insiste la zona di tutela B del Piano di Rischio. Per dette zone, su cui è presente un edificato sparso, per un totale di mc 14.400 su un territorio di mq 331.300 e quindi di bassissima densità abitativa, si ritiene possano essere compatibili con le prescrizioni del regolamento ENAC, le previsioni della Legge Regionale n. 1/2015 al titolo IV, capo I, sezione III, con le limitazioni di cui al successivo art. 5 delle Norme Tecniche di Attuazione.

In sintesi la zona B è edificata per complessivi mc. 450.000 circa, restano da edificare mc. 62.000 circa compresa la zona “F” destinata a impianti sportivi comunali calcolata con la riduzione dell’indice di edificabilità imposto con il presente Piano.

Da tutto quanto sopra rilevato si deduce che le previsioni degli strumenti urbanistici vigenti sopra illustrate possono essere reputate compatibili con le prescrizioni ENAC. In particolare sono compatibili con la definizione dettata nel Regolamento ENAC di cui al successivo art. 3 delle NTA che, per le zone di tutela B, consente la possibilità di “una modesta funzione residenziale, con indici di edificabilità bassi, e attività non residenziali con indici di edificabilità medi che comportano la permanenza di un numero limitato di persone”.

3. 3. La Zona di tutela C Con Delibera di Consiglio Comunale n° 54 del 04/09/2014, previo parere ENAC prot. 0136970-P del 02/12/2013, la zona di tutela C in asse con la pista di atterraggio e decollo (pari a 600.000 mq), è stata suddivisa in tre sottozone, C1, C2 e C3, dove, per una migliore gestione del Piano, si è ritenuto opportuno introdurre il parametro p/mq – persone a metro quadrato di superficie territoriale – per la definizione del carico antropico massimo per l’intera zona C del Piano di Rischio.

Le sottozone C1, C3 e parte della C2 sono interessate per circa 422.260 mq dal territorio agricolo ,“E1” agricole di pregio (art. 29 delle NTA di PRG), attraversato da tre tratti di viabilità secondaria a basso carico di traffico, ciascuno pari a circa 450 ml. L’edificato esistente è stimabile in 28.500 mc circa costituiti da edifici residenziali e pertinenze agricole.

La sottozona C1 è interessata da parte della sopra citata zona “Des1” (33) per una superficie pari a 5.950 mq. Nella sottozona C2 ricade un’area di superficie territoriale pari a 171.790 mq (34) che con procedimento ai sensi del DPR 160/2010 (approvato con DCC n.71 13/11/2014 previo parere ENAC prot. 103877-P del 03/10/2014 e successivo

9 111228-P del 22/10/2014) è diventata una zona produttiva definita “D3I” (art. 25 quater delle NTA di PRG) e la relativa viabilità. Su tale area è in corso di costruzione un edificato pari a 1.080.078 mc dove è previsto un carico antropico pari a 586 abitanti compatibile con il limite ENAC per questa zona.

3. 4. Zone di tutela C laterali Interessano una superficie totale pari a 522.747 mq, che si sviluppa ad est e ad ovest della zona aeroportuale e delle zone di tutela A e B :  La zona di tutela C – Lato Est ricopre una superficie pari a 304.195 mq, di cui 229.375 mq a destinazione agricola (“E1”- agricola di pregio, pari a 104.975 mq ed “Ec” - agricola compromessa, pari a 124.400 mq), con volumi esistenti sparsi nel territorio stimabili in circa 12.800 mc in “E1” e 740 mc in “Ec” e per 36.380 mq vi ricade la Zona “aeroportuale” (art. 45 delle NTA del PRG) (21). E’ inoltre attraversata da alcuni brevi tratti di viabilità di vario tipo (via A. Costa, comunale, per un tatto pari a 210 ml, la S.P.247 nel tratto di via dell’Aeroporto per ml 230, la S.R. 147 Assisana per ml 100 ed un piccolo tratto di S.S. 75 Centrale Umbra per ml 50) per un totale di 13.910 mq comprensivo delle fasce di rispetto; circa 9.790 mq è invece viabilità, con relative fasce di rispetto, da realizzare, secondo le previsioni di PRG. E’ altresì attraversata dalla linea ferroviaria e dalle relative fasce di rispetto, per complessivi 11.840 mq. Lungo la S.R.147 Assisana, nel tratto denominato Via Poletti, interessa una Zona “C0”- Zona di ricomposizione urbanistica-edilizia (18) (art 21 delle NTA di PRG) per una superficie pari a 2.900 mq, con volumetrie esistenti pari a circa 1.700 mc e residue pari a 558 mc, fatto salvo quanto previsto dal relativo PPE. - La zona di tutela C – Lato Ovest ricopre una superficie pari a 218.552 mq, di cui 80.745 mq a destinazione agricola di pregio “E1”, su cui non ricade alcuna una volumetria e per 63.937 mq investe la Zona “aeroportuale” (art. 45 delle NTA di PRG) (21). La rimanente superficie riguarda l’abitato della frazione di Ospedalicchio, interessando le suddette aree di PRG: a) parte di due zone di espansione residenziale “Ca” (4-5) (art. 12 delle NTA di PRG), per una superficie totale di circa 15.600 mq, oggetto di P.d.L. e quasi totalmente edificate, con volumetria pari a 44.840 mc di cui un lotto con 3.300 mc, fatto salvo gli eventuali volumi residui previsti dai relativi P.d.L.; b) piccole porzioni di alcune zone residenziali di completamento “B2” (11-13-22), (art. 6 delle NTA di PRG) per una superficie di circa 1.900 mq, con volumetria pari a 3.970 mc, fatti salvi eventuali volumi residui in base a quanto previsto dall’indice di fabbricabilità di PRG; c) parte della zona “F” per attrezzature e servizi pubblici (art.35 delle NTA di PRG), per una superficie pari a 3.500 mq, su cui ricade la

10 scuola elementare (19): volumi realizzati 3.900 mc con 6.600 mc residui; d) parte della zona “D3” per insediamenti produttivi (art.25 delle NTA di PRG) per una superficie di 7.660 mq (9), con edificato che interessa 2.850 mq, pari a circa 22.800 mc, fatti salvi eventuali volumi residui in base a quanto previsto dal PRG; e) parte di due zone “Vpr” - verde privato (art. 40 delle NTA di PRG) pari a 1.320 mq (23) su una delle quali ricade una volumetria pari a 100 mc circa; f) la rimanente parte di territorio pari a 43.890 mq è interessata da: - 12.790 mq di ferrovia e relativa fascia di rispetto; - 13.690 mq di viabilità e fasce di rispetto (70 ml di S.S.75 Centrale Umbra, 90 ml di S.R.147 Assisana ed alcuni brevi tratti di viabilità comunale, oltre al brevissimo tratto pari a ml 30 di S.P 247 nel tratto di via dell’Aeroporto); - 16.770 mq di verde pubblico; - 640 mq di parcheggio pubblico.

3. 5. Zone di tutela D Interessano una superficie totale pari a 1.560.238 mq, che si sviluppa ad est e ad ovest delle zone di tutela C laterali: - La zona di tutela D – lato Est ricopre una superficie pari a 887.936 mq, di cui quasi la metà, ovvero 431.093 mq a destinazione agricola (“E1”- agricola di pregio, pari a 355.945 mq ed “Ec” – agricola compromessa, pari a 75.148 mq), su cui ricadono alcune volumetrie sparse, stimabili in mc 13.000 in “E1” e in mc 3.800 in “Ec”. Il resto del territorio che rientra nella zona di tutela D, è interessato dalle seguenti zone di PRG: a) un’ampia area ricompresa fra la S.R. 147 Assisana e la S.S. 75 Centrale Umbra, interessa una zona a destinazione industriale di cui: 1. parte di una zona “D1” per insediamenti produttivi (art. 23 delle NTA di PRG) per una superficie pari a 131.000 mq (24), quasi totalmente attuata ed urbanizzata, con edificato pari a circa 58.500 mq equivalenti a 585.000 mc; su questa zona è stimabile una volumetria residua di circa 127.850 mc; 2. la restante parte della Zona “D1” per insediamenti produttivi, né attuata né pianificata (25) di superficie pari a 9.680 mq con volumetria potenziale di circa 66.300 mc. b) attualmente in zona adiacente l’area “D1” sopra descritta sono avviati due procedimenti ex art.8 D.P.R. 160/2010 (S.U.A.P.): 1. l’ampliamento di una Zona produttiva “D1” (36) che complessivamente interessa una superficie territoriale pari a 15.000 mq su cui è prevista una volumetria pari a 49.420 mc. 2. un insediamento commerciale e per servizi, Zona “Ds” (35) che interessa una superficie territoriale pari a 56.401 mq su cui è prevista una volumetria pari a 80.317 mc.

11 c) a sud della S.S.75 investe marginalmente un’area “Fp/Ac” a servizi privati di tipo alberghiero e ristorativo (art 37 delle NTA di PRG), di superficie pari a 4.355 mq (26), su cui ricade una minima volumetria di 240 mc. d) la rimanente superficie della zona di tutela D, per un totale di 255.008 mq, è interessata da: - 34.017 mq di ferrovia con relativa fascia di rispetto: - 97.492 mq di viabilità con relative fasce di rispetto, costituita da un tratto di circa 500 m di S.S. 75 Centrale Umbra, comprensiva dello svincolo stradale (in fascia di rispetto stradale nei pressi dello svincolo è presente un’abitazione di circa 790 mc) e del braccio di collegamento in direzione nord con la SS 147 lungo altrettanti 500 m; - 107.159 mq di viabilità e relative fasce di rispetto non attuata che, nella previsione di PRG, si sviluppa dalla S.S. 147 in direzione Nord, attraversando il territorio agricolo . - La zona di tutela D – Lato Ovest ricopre una superficie pari a 672.300 mq, di cui 312.673 mq a destinazione agricola (“E1”- agricola di pregio, pari a 262.279 mq ed “Ec” – agricola compromessa, pari a 50.394 mq), su cui ricadono volumetrie sparse nel territorio, stimabili in 11.100 mc in “E1” e 16.600 mc in “Ec”. La superficie rimanente riguarda la zona ovest dell’abitato di Ospedalicchio, interessando le suddette zone di PRG: a) parte di due zone di espansione residenziale “Ca” (4-5) (art. 12 delle NTA di PRG), per una superficie totale di circa 14.600 mq, oggetto di Piani di Lottizzazione, totalmente edificate, con volumetria pari a mc 23.900, fatte salve eventuali volumetrie residue in base a quanto previsto dai relativi P.d.L.; b) alcune zone residenziali di completamento “B2”, (art. 6 delle NTA di PRG) per una superficie di circa 20.200 mq (22-27-28), quasi totalmente edificate con volumetria pari a circa 30.300 mc, fatti salvi eventuali volumi residui in base a quanto previsto dall’indice di fabbricabilità di PRG; c) una zona “C.A.I.” per insediamenti produttivi (art. 26 delle NTA di PRG) che si estende su una superficie di 51.368 mq (29) quasi completamente attuata, con edificato pari a 72.320 mc e con volumetrie residue attuabili secondo le potenzialità edificatorie stabilite dal PRG; d) parte della zona “D3” per insediamenti produttivi (art. 25 delle NTA di PRG) per una superficie pari a 99.713 mq, in buona parte attuata (9), con edificato pari a 184.400 mc, rispetto ad un potenziale di circa 319.000 mc, residuano quindi circa 134.600 mc (parte di quest’area “D3” ricade nella zona di tutela B, sopra descritta); su questa zona troviamo anche alcuni edifici ad uso abitativo, per lo più connessi alle attività produttive, con volumetria stimabile in 8.000 mc;

12 e) parte della zona “Da” per insediamenti produttivi, interessata per 17.423 mq, definita da piano attuativo (30), non ancora attuata, con potenzialità edificatorie pari a 7.480 mq corrispondenti a 59.840 mc; f) una piccola zona “D2”, per insediamenti produttivi (art. 24 delle NTA di PRG), con unico lotto di mq 5.420 (31), su cui ricade un fabbricato di superficie coperta pari a 1.250 mq, corrispondente a circa 8.800 mc; ha quindi una volumetria residua secondo il rapporto di copertura e l’altezza prevista dal PRG; g) la rimanente parte di territorio pari a 150.903 mq è interessata da: - 38.946 mq di ferrovia e relativa fascia di rispetto; - 81.620 mq di viabilità e fasce di rispetto (come nella sopra descritta zona di tutela D lato est, è interessato un tratto di circa 500 ml di SS 75 Centrale Umbra e altrettanti 500 m di SR 147; in fascia di rispetto stradale della SS 75, lungo la strada comunale denominata str. Ospedalone di S. Francesco, c’è un edificato ad uso residenziale con volumetria pari a 1.710 mc (32); - 21.581 mq di verde pubblico; - 6.992 mq di verde privato, dove non ricade alcuna volumetria; - 1.764 mq di parcheggio pubblico.

3. 6. Carico Antropico delle zone di tutela C e D laterali Rinviando all’allegata Tabella A la specificazione del carico antropico esistente e previsto per l’attuazione dello strumento urbanistico suddiviso per ambiti residenziali e non residenziali, si precisa quanto segue:

- Carico antropico esistente:  Per la stima della popolazione residente (nelle zone E, B, C, CAI e Vpr del PRG) si è fatto riferimento alla banca dati del settore demografico e statistico del Comune di Bastia Umbra. In analogia si è provveduto per il calcolo dei carichi esistenti presso la scuola primaria di Ospedalicchio (zona F del PRG).  I valori dei carichi antropici degli insediamenti commerciali, per servizi e ad usi produttivi (zone D e CAI di PRG) sono riferiti ai report forniti dalla Camera di Commercio di Perugia (aggiornati al dicembre 2017) e riscontrati con la relativa dotazione territoriale di parcheggio esistente, assumendo un carico antropico teorico di 1,5 persone a posto auto.

- Carico antropico previsto:  Per gli insediamenti agricoli e residenziali stanti le modestissime possibilità ampliative date dal PRG (sostanzialmente attuato quasi ovunque) e dalle normative regionali (a titolo di esempio cambi d’uso degli annessi agricoli, suddivisione di unità immobiliari, variazioni d’uso per attività ricettive rurali di tipo extra alberghiero) i carichi antropici previsti sono stati ritenuti non rilevanti.

13  Per gli insediamenti non residenziali (produttivi, artigianali, commerciali e per servizi) il PRG vigente individua nelle zone di tutela C e D laterali, oggetto del presente aggiornamento, ampie zone a destinazione produttiva. Per detti insediamenti ai sensi del T.U. Regione Umbria 21.01.2015 n.1 art.li 95 e 7, “sono consentite tutte le destinazioni d’uso per attività di tipo produttivo, nonché per attività di servizi […] comprese le attività commerciali, di somministrazione di cibi e bevande, turistico-produttive, ricreative, sportive e culturali”. Pertanto il carico antropico previsto è stato desunto da interventi similari all’interno del territorio comunale, individuando un coefficiente moltiplicatore rapportato alle volumetrie ed al numero dei posti auto reperiti ed assumendo il rapporto di 1,5 persone a posto auto. Il carico antropico massimo che ne deriva è puramente teorico poiché presuppone il cambio d’uso di tutti gli edifici esistenti in ogni zona di PRG indagata e destinati ad altro uso (nella prevalenza produttivo/artigianale), con necessari adeguamenti igienico sanitari, di miglioramento sismico ed energetico. Quest’ultima ipotesi è alquanto remota anche in considerazione dell’andamento economico sfavorevole per quanto riguarda l’iniziativa d’impresa, pur tuttavia in accoglimento delle prescrizione ENAC impartite con nota pervenuta il 10.07.2018 prot. 21409 sono stati comunque limitati gli usi commerciali al 70% delle previsioni assegnate dallo strumento urbanistico vigente e dalle norme regionali.

 Rispetto all’area con riferimento n.36, sita nella zona di tutela D est, va anzitutto detto che la corrente destinazione urbanistica deriva da una procedura ex art. 8 DPR 160/2010 che si configura come il potenziamento di una attività produttiva esistente con uso esclusivamente produttivo; le volumetrie ed i carichi antropici previsti sono riportati nell’allegata Tabella A e dichiarati dai proponenti sulla base del piano aziendale di potenziamento proposto. Su detto procedimento si è espressa la Giunta Comunale con proprio atto n.96 del 29.03.2018.

 L’area con riferimento n.35, sita nella zona di tutela D est, è oggetto di una procedura di variante al PRG ex art. 8 DPR 160/2010 per la “localizzazione di fabbricati destinati al commercio non alimentare di beni di varia natura” con la creazione di un “parco commerciale”; le volumetrie ed il carico antropico previsti sono riportati nell’allegata Tabella A e desunte dalla proposta progettuale presentata (note prot. 32030 e prot. 31917 del 11.10.2018). Su detto procedimento si è espressa la Giunta Comunale con proprio atto n°265 del 16.10.2018. Tale proposta in riscontro alla nota ENAC pervenuta il 10.07.2018 prot. 21409 vede la riduzione: - della superfice di vendita che da 12.127 mq passa a 9.648 mq; - dell’altezza massima che da 11 mt passa a 8 mt, - del carico antropico che da 1.417 unità passa a 997 unità. Inoltre l’unico edificio originariamente previsto è stato disarticolato in cinque blocchi distinti.

14  Per l’area con riferimento n.19, sita nella zona di tutela C ovest, che è una parte della zona F (zona per attrezzature e servizi pubblici) di PRG, dove è localizzata la scuola primaria di Ospedalicchio, il calcolo del carico antropico previsto, a scopo precauzionale è ritenuto ammissibile con un modesto aumento pari al 50% dell’attuale, in considerazione del minimo incremento ipotizzabile della popolazione scolastica in tendenza con la crescita della popolazione degli ultimi dieci anni.

 Per i progetti ricadenti nelle aree di tutela, la verifica ed il concreto rispetto dei livelli di carico antropico dichiarati sia in fase di autorizzazione che di realizzazione delle opere costituiscono specifici obblighi e responsabilità in capo al soggetto attuatore.

15

Sono da considerarsi oggetto del presente aggiornamento esclusivamente gli art. 7,8 e 9 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE delle seguenti NTA

Le norme che seguono recepiscono le prescrizioni di cui al Regolamento ENAC per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti - edizione II Capitolo 9 emendamento 4 del 30/01/2008, punto 6. e successivi aggiornamenti (edizione II Capitolo 9 emendamento 7 del 20/10/11 – ed emendamento 9 del 23/10/2014) Piani di Rischio, per piste di volo di codice 3 e 4.

Adottate ed approvate come adeguamento del PRG alla legislazione statale, ai sensi della Legge Regionale n.1/2015 art.32, prevarranno sulle previsioni urbanistiche e norme tecniche di attuazione dello stesso PRG, in quanto con esse incompatibili e con efficacia immediata conseguente all’adozione del Piano di Rischio.

In virtù dei principi generali e costituzionali in materia, i vincoli sulla proprietà privata che derivano dall’efficacia del presente piano vengono imposti nel presupposto della loro non indennizzabilità.

Art. 1 – È approvato il Piano di Rischio dell'Aeroporto Internazionale dell'Umbria - Perugia - “San Francesco d’Assisi”, di cui al Codice della Navigazione Aerea D. Lgs n.96 del 09/05/2005 come modificato dal D. Lgs n.151 del 15/03/2006, art. 707 e Regolamento ENAC per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti - edizione II Capitolo 9 emendamento 4 30/01/2008, punto 6 e successivi aggiornamenti (edizione II Capitolo 9 emendamento 7 del 20/10/11 e edizione II emendamento 9 del 23/10/2014), Piani di Rischio per piste di volo di codice 3 e 4.

Art. 2 – A fini di cui sopra è approvata, unitamente alle presenti norme, la suddivisione del territorio comunale interessato dal Piano di rischio, in zone di tutela A, B, C, e D, individuate nei settori omogenei illustrati nel Regolamento ENAC punto 6.5, e validati dall’ENAC stesso (trasmessi con prot. 0123716/IPP il 31/10/2013). Tali zone sono rappresentate negli elaborati grafici allegati che formano parte integrante e sostanziale del Piano.

Circa le zone relative agli “ostacoli per la navigazione” aerea di cui all’art.707 del Codice si applica quanto definito nelle Carte ostacoli tipo A e B per l’aeroporto di Perugia S. Egidio (ad oggi denominato “Aeroporto internazionale dell’Umbria – Perugia “San Francesco di Assisi”), trasmesse da ENAC con prot. 0832/OAP del 02/04/2010 che nel merito prevalgono su quanto definito nel Piano Particolareggiato Aeroporto Regionale “S. Egidio” Perugia (D.P.G.R. n.581 del 18/11/1991).

Art. 3 – Il Piano di Rischio, redatto secondo le prescrizioni del Regolamento ENAC di cui all’art.1, non rileva ai fini del parere e valutazione di cui all’art. 715

16 Codice Navigazione, (valutazione dell’impatto di rischio) stante le caratteristiche dell'impianto aeroportuale oggetto del presente Piano. Il Regolamento ENAC, punto 6.6, lascia intatti gli interventi e le attività esistenti e il Piano, dunque, pur in presenza di attività o edifici anche palesemente incompatibili non produce effetti ablatori né interdittivi delle attività presenti. Le prescrizioni di cui sopra, enunciate all’emendamento 9 del 23 ottobre 2014, capitolo 9, paragrafo 6 sono le seguenti:

“Fermo restando il mantenimento delle edificazioni e delle attività esistenti sul territorio, per i nuovi insediamenti sono applicabili i seguenti indirizzi, in termini di contenimento del carico antropico e di individuazione delle attività compatibili, che i Comuni articolano e dettagliano nei piani di rischio in coerenza con la propria regolamentazione urbanistico edilizia.

Zona di tutela A: è da limitare al massimo il carico antropico. In tale zona non vanno quindi previste nuove edificazioni residenziali. Possono essere previste attività non residenziali, con indici di edificabilità bassi, che comportano la permanenza discontinua di un numero limitato di persone.

Zona di tutela B: possono essere previsti una modesta funzione residenziale, con indici di edificabilità bassi, e attività non residenziali, con indici di edificabilità medi, che comportano la permanenza di un numero limitato di persone.

Zona di tutela C: possono essere previsti un ragionevole incremento della funzione residenziale, con indici di edificabilità medi, e nuove attività non residenziali.

Zona di tutela D: in tale zona, caratterizzata da un livello minimo di tutela e finalizzata a garantire uno sviluppo del territorio in maniera opportuna e coordinata con l’operatività aeroportuale, va evitata la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc...

Nelle zone di tutela A, B e C vanno evitati: - insediamenti ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc... ; -costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili; -attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale.

I piani di rischio sono redatti sulla base dei piani di sviluppo aeroportuali; in mancanza di tali piani, il piano di rischio è redatto sulla base della situazione attuale.

17 Nella redazione dei piani di rischio i Comuni possono adattare il perimetro e l’estensione delle zone di tutela sulla base della configurazione del territorio”.

Art. 4 - Le porzioni del territorio comunale classificate come zona di tutela A nella planimetria allegata al presente Piano, hanno la destinazione impressa dagli strumenti urbanistici vigenti. Sono vietati i mutamenti di destinazione d'uso degli edifici esistenti che possano determinare, in astratto o in concreto, un aumento del carico antropico, tale da costituire fattore negativo per i rischi connessi all'utilizzo dell'impianto aeroportuale in virtù delle prescrizioni ENAC e dei principi da queste ricavabili. Non vi sono limiti alla manutenzione degli edifici esistenti, se non in relazione al divieto di mutamento di destinazione d'uso citato. Sono inoltre preclusi gli interventi di nuova edificazione di tipo ed a destinazione residenziale, nonché di trasformazione dell'esistente e gli ampliamenti, a destinazione residenziale, previsti dalla legge regionale n. 1/2015 per le zone agricole di PRG. Sono vietate forme di ricettività anche rurale extra alberghiera (agriturismo, affittacamere, appartamenti per vacanza, country-house ecc.). È vietata la cessione di diritti edificatori volta a concentrare volumetrie nella zona così come la traslazione di volumetrie dai comparti o zone limitrofe anche aventi la stessa destinazione. La zona “Fpb” (1) inclusa nella Zona di tutela A non è suscettibile di nuova edificazione con destinazione residenziale, commerciale, per servizi o ricettive. La volumetria residua con destinazione servizi privati, prevista per la predetta zona potrà essere realizzata con vincolo di destinazione a magazzini, ricovero animali o altre attrezzature funzionali all’attività sportiva (equitazione) svolta nella zona, che non determini un apprezzabile aumento di carico antropico. In tutta la zona di tutela A è ammessa la costruzione di nuovi edifici per attività produttiva agricola necessari all’attività dell’impresa, (stalle, ricoveri attrezzi ecc.) nei limiti previsti dal PRG e dalle norme regionali sopra richiamate (art. 90 LR 1/2015).

Art. 5 – Nella zona del territorio comunale classificata come zona di tutela B nella planimetria allegata al presente piano, è consentita l'attività edificatoria prevista dai vigenti strumenti urbanistici. Sono altresì realizzabili gli altri interventi citati nella Relazione tecnica del Piano, costituenti previsioni realizzabili e compatibili con le prescrizioni ENAC. di cui al precedente art. 3. Sono quindi attuabili le volumetrie residue delle zone di PRG di tipo “Ca” e delle zone “B”, gli ampliamenti di 180 mc e cambi d’uso, solo per fini residenziali, delle zone “Vpr”, che come detto in relazione costituiscono interventi di modesta quantificazione volumetrica che hanno irrilevante incidenza sul carico antropico. Sono consentiti gli interventi sugli edifici esistenti di ampliamento e cambio d’uso, a fini residenziali previsti dalla L.R. 1/2015 art. 91, per il territorio agricolo con i limiti dimensionali previsti dalla stessa legge.

18 Non sono ammesse attività ricettive, comprese quelle di tipo rurale extra alberghiero. Nella zona di tutela B è vietata la cessione di diritti edificatori finalizzata a concentrare in esse volumetria, ed è vietata la traslazione di volumetrie dai comparti o zone limitrofe anche aventi la stessa destinazione. Per la Zona “F” di Ospedalicchio (20) è modificato l’indice di edificabilità territoriale da 3 a 0,5 mc/mq. In calce all’articolo 35 delle NTA del PRG è stato pertanto inserito il seguente paragrafo: “L’indice di fabbricabilità territoriale per la zona “F” di Ospedalicchio, ubicata in prossimità di Via Poletti è di 0,5 mc/mq.”

Art.6 – La zona di tutela C in asse con la pista di atterraggio e decollo è suddivisa nelle sotto-zone C1, C2 e C3 come modificato con DCC 54/2014. Nella sotto-zona C1 sono ammessi: 1. gli interventi previsti dalla L.R. 1/2015 per il territorio agricolo; 2. nuovi insediamenti, anche con procedimento di variante al Piano regolatore vigente, per attività di servizi, escludendo quindi nuove destinazioni residenziali e produttive. Per gli interventi di cui al precedente punto 2, il carico antropico, equamente distribuito, non potrà superare, il seguente rapporto: 1 persona/300 mq di superficie territoriale della sottozona C1. Nella sotto-zona C2 sono ammessi: 1. gli interventi previsti dalla L.R. 1/2015 per il territorio agricolo; 2. nuovi insediamenti, anche con procedimento di variante al Piano regolatore vigente, purché non comportino nuove destinazioni residenziali. Per gli interventi di cui al precedente punto 2, il carico antropico, equamente distribuito, non potrà superare, il seguente rapporto: 1 persona/200 mq di superficie territoriale della sottozona C2. Nella sotto-zona C3 sono ammessi: 1. gli interventi previsti dalla L.R. 1/2015 per il territorio agricolo; 2. nuovi insediamenti, anche con procedimento di variante al Piano regolatore vigente, purché non comportino nuove destinazioni residenziali e produttive. Per gli interventi di cui al precedente punto 2, il carico antropico, equamente distribuito, non potrà superare, il seguente rapporto: 1 persona/200 mq di superficie territoriale della sottozona C3.

Art. 7 – Zone di tutela C laterali: Nella zona di tutela C - lato est, interessata quasi per intero dal territorio agricolo di tipo “Ec” ed “E1” come dettagliato in relazione, sono consentiti gli interventi previsti dalla LR 1/15 al Titolo IV Capo I Sezione III. Nella zona di PRG denominata “C0” via Poletti (18), che ricade in parte in questa zona di tutela, sono consentiti gli interventi previsti dal relativo PPE e ss.mm.ii.

Nella zona di tutela C – lato ovest, è consentita l'attività edificatoria prevista dai vigenti strumenti urbanistici, costituenti previsioni realizzabili e compatibili con le prescrizioni ENAC di cui all’art. 3; sono quindi attuabili le volumetrie residue delle zone di PRG di tipo “Ca”, delle zone “B2” e della zona “D3”, nonché gli

19 interventi previsti, sempre dalle NTA di PRG, per le zone “Vpr”, poiché costituiscono interventi di modesta quantificazione volumetrica ed hanno irrilevante incidenza sul carico antropico. Nella zona “D3”, sono limitati gli usi commerciali al 70% delle previsioni assegnate dallo strumento urbanistico vigente e dalle norme regionali (in accoglimento delle prescrizioni impartite da ENAC con nota pervenuta il 10.07.2018 prot. 21409). Relativamente alla porzione di zona “F” (19) dove è ubicata la scuola primaria di Ospedalicchio, la volumetria residua pari a circa 6.600 mc potrà essere utilizzata per implementare i servizi e le strutture necessarie al complesso scolastico con un carico antropico massimo pari a 230 unità. Nel territorio agricolo “E1” sono applicabili le norme di cui alla LR 1/2015.

Art. 8 – Zone di tutela D: Nella zona di tutela D - lato est, interessata per metà dal territorio agricolo di tipo “Ec” ed “E1”, come dettagliato in relazione, sono consentiti tutti gli interventi previsti dalla LR 1/15 nelle zone agricole. Per la zona “D1” (24), quasi totalmente edificata, è consentito quanto previsto dai relativi strumenti urbanistici attuativi vigenti e dalle NTA di PRG, comprese le possibilità di cambio d’uso definite dalla LR 1/2015 limitando gli usi commerciali al 70% delle previsioni assegnate dallo strumento urbanistico vigente e dalle norme regionali (in accoglimento delle prescrizioni impartite da ENAC con nota pervenuta il 10.07.2018 prot. 21409). Nella zona “D1” (25), è consentito quanto previsto dal PRG e relative NTA comprese le possibilità di cambio d’uso definite dalla LR 1/2015 limitando gli usi commerciali al 70% delle previsioni assegnate dallo strumento urbanistico vigente e dalle norme regionali (in accoglimento delle prescrizioni impartite da ENAC con nota pervenuta il 10.07.2018 prot. 21409). Nella zona “Ds”(35) Suap - per insediamento commerciale e servizi: sono consentiti gli usi commerciali di beni non alimentari di varia natura secondo le volumetrie e carichi antropici riportati nella tabella A che assumono valore prescrittivo. Nella zona “D1”(36) Suap - per potenziamento attività produttiva : sono consentiti gli usi produttivi e per servizi secondo le volumetrie e carichi antropici riportati nella tabella A che assumono valore prescrittivo.

In detta zona va evitata la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc...

Nella zona di tutela D – Lato ovest, per la parte interessata dal territorio agricolo, sono applicabili le norme previste dalla LR 1/2015. Nelle zone quasi totalmente edificate di tipo “Ca” (4 - 5), “B2” (22 - 27 - 28), “C.A.I.” (29), ”D2” (31) e “D3”(9) sono attuabili le volumetrie residue come previsto dai relativi strumenti urbanistici attuativi vigenti, dalle NTA di PRG e dalla LR 1/2015. Nelle zone “C.A.I.” (29), ”D2” (31) e “D3”(9), sono limitati gli usi commerciali al 70% delle previsioni assegnate dallo strumento urbanistico

20 vigente e dalle norme regionali (in accoglimento delle prescrizioni impartite da ENAC con nota pervenuta il 10.07.2018 prot. 21409). Nella zona “Da” (30) di espansione per insediamenti produttivi, dove vige un piano di lottizzazione non ancora attuato, è consentito quanto previsto dallo strumento urbanistico attuativo comprese le possibilità di cambio d’uso definite dalla LR 1/2015 limitando gli usi commerciali al 70% delle previsioni assegnate dallo strumento urbanistico vigente e dalle norme regionali (in accoglimento delle prescrizioni impartite da ENAC con nota pervenuta il 10.07.2018 prot. 21409). In detta zona va evitata la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc...

Art. 9 Al fine di assicurare la massima sicurezza del territorio interessato dalle zone di tutela del Piano di Rischio, in caso di edifici ricadenti in due diverse zone di tutela o solo parzialmente ricompresi in esse, si applicano le disposizioni più restrittive.

Art. 10 Il Piano di Rischio, trova la sua ragion d'essere alla luce della situazione di fatto e di diritto dell'attuale impianto aeroportuale individuato come “Aeroporto Internazionale dell'Umbria – Perugia – “San Francesco d’Assisi” come desumibile dalla relazione allegata. L’eventuale cessazione dell'attività dell'impianto aeroportuale determinerà automaticamente la cessazione dell'efficacia delle presenti norme con conseguente operatività delle previsioni del PRG vigente, modificate con il presente Piano. Restano salvi eventuali altri limiti derivanti da altre norme di legge in quanto applicabili.

Art. 11 Il Piano determina variazione ed adeguamento delle previsioni e delle norme tecniche del PRG, come sopra precisato. È assoggettato a parere preventivo dell'ENAC in virtù dei disposti dell'art.707 del Codice. Le presenti norme e la classificazione del territorio in zone di tutela, entrano in vigore con l'adozione del Piano.

21