COMUNE DI BASTIA UMBRA SETTORE URBANISTICA PIANO DI RISCHIO DELL’AEROPORTO INTERNAZIONALE DELL’UMBRIA – PERUGIA – “SAN FRANCESCO D’ASSISI” Piano approvato con DCC 53/2010 e modificato con successiva variante approvata con DCC 54/2014 Relazione e Norme Tecniche Aggiornamento ai nuovi provvedimenti di vincolo per inserimento zone di tutela C e D laterali D. Lgs n.96 del 09/05/2005 art.707 come modificato dal D. Lgs n.151 del 15/03/2006 Emendamento n. 7 del 20/10/2011 GU n. 261 del 09/11/2011 Bastia Umbra ottobre 2018 PIANO DI RISCHIO AEROPORTO INTERNAZIONALE DELL’UMBRIA – PERUGIA – “SAN FRANCESCO D’ASSISI” CODICE DELLA NAVIGAZIONE AEREA, art.707 RELAZIONE 1. Cronistoria del piano Il decreto legislativo 9 maggio 2005 n. 96, come corretto ed integrato con il decreto legislativo 15 marzo 2006 n.151, ha rivisto la disciplina della parte aeronautica del Codice della Navigazione (di seguito Codice). In particolare il capo III° del Codice ha introdotto vincoli alla proprietà privata nelle aree limitrofe agli aeroporti ed in special modo, l’art. 707, prevede l’adozione di appositi Piani di Rischio con lo scopo di “rafforzare, tramite un finalizzato governo del territorio, i livelli di tutela nelle aree limitrofe agli aeroporti” (Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti - edizione II Capitolo 9 emendamento 4 del 30/01/08 – Ente Nazionale Aviazione Civile - di seguito Regolamento ENAC). Le caratteristiche dell’Aeroporto Internazionale dell’Umbria – Perugia – “San Francesco di Assisi” (Aeroporto civile aperto al traffico commerciale nazionale ed internazionale codice ICAO:LIRZ; codice IATA:PEG) portano a reputare applicabile la previsione del Regolamento ENAC per piste di volo di codice 3 e 4. L'aeroporto, inoltre, ha un carico di traffico che consente di non ritenerlo assoggettabile alla disciplina di cui all'art. 715 Codice Navigazione. Il Comune di Bastia Umbra, alla luce delle richiamate disposizioni, ha approvato con Delibera di Consiglio n. 53 del 09/11/2010 il Piano di Rischio di cui all'art. 707 del Codice. Il Piano approvato è stato il primo atto di un procedimento complesso che comunque ha consentito perfezionamenti progressivi sia a seguito dei chiarimenti che hanno accompagnato la normativa in materia, sia a seguito di interpretazioni e/o precisazioni che sono stati forniti nel tempo. E’ stato altresì redatto tenendo conto dei principi generali in materia come strumento atto a coordinare le indicazioni e prescrizioni ENAC con le previsioni urbanistiche vigenti e con l’esigenza di tutelare i territori limitrofi all'Aeroporto Internazionale dell'Umbria - Perugia – “San Francesco d’Assisi”, che ricade in parte nel territorio comunale di Bastia Umbra, dai rischi connessi all’attività aerea. Nella stesura del Piano di Rischio si è tenuto conto delle opere di completamento dell’Aeroporto, inserite negli interventi previsti nell’ambito delle celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità nazionale, di cui all’Ordinanza del Presidente Consiglio dei Ministri 23/11/2007 n.3632. 2 Nel Piano di cui alla DCC n. 53 del 09/11/2010, la prima operazione svolta è stata quella di recepire integralmente la classificazione del territorio nelle tre zone indicate nello stesso Regolamento ENAC del 30 gennaio 2008, ove le lettere A, B e C rappresentano le zone di tutela oggetto di previsione specifica. Il Piano ha tenuto conto del solo territorio di Bastia Umbra e non di comuni limitrofi. Tale scelta è conseguenza del fatto che il piano è redatto per testata e non per impianto aeroportuale e la testata ricade interamente nel Comune di Bastia Umbra. Si è tenuto conto delle prescrizioni ENAC, ed in particolare della necessità di limitare e contenere il carico antropico e le attività incompatibili ed è stata verificata la coerenza con le previsioni urbanistiche. Ai fini di una migliore previsione si è quindi proceduto a: - rilevare l'effettiva edificazione presente nella zona, tenendo conto anche delle zone limitrofe rappresentate nella planimetria allegata, rilevando la consistenza volumetrica mediante l'incrocio dei dati provenienti da S.I.T. in via di implementazione, titoli abilitativi rilasciati e verifiche in loco; - individuare la destinazione delle edificazioni esistenti, rilevante per comprendere il carico antropico; - rilevare le previsioni urbanistiche come risultanti dagli strumenti urbanistici vigenti, generali ed attuativi, ancora non attuate; - individuare le previsioni degli interventi già autorizzati o i cui procedimenti sono in conclusione o quelli avviati con istanza o conferenza di servizi o procedimento apposito anche di variante in conformità alla legge vigente avviati prima della emissione del Regolamento ENAC del 30 gennaio 2008; - segnalare la presenza di carico antropico conseguente ad altre situazioni, stanti le connessioni con i rischi che derivano da qualunque attività o utilizzazione del territorio, anche se non riferito ad edificazioni. Il Piano ha tenuto conto della situazione attuale così come rilevata dal Comune e sulla base delle previsioni urbanistiche vigenti. Con nota del 30 marzo 2012 l’ENAC ha comunicato di avere implementato le linee guida (Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti - edizione II Capitolo 9 emendamento 7 del 20/10/11 – ENAC), aggiornando la configurazione delle aree di tutela dei piani di rischio per il caso degli aeroporti destinati ad attività di tipo commerciale (classificati con codice di pista 3 o 4). La nuova configurazione prevede l’estensione dei vincoli anche sulle fasce laterali alla pista di volo secondo lo schema riportato negli elaborati grafici allegati. Le zone C e D laterali introdotte interessano anche i Comuni di Perugia ed Assisi e, nell’ambito dell’azione congiunta tra le amministrazioni per pervenire alla revisione del Piano di Rischio, si sono svolti incontri e contatti tra le suddette Amministrazioni, in collegamento e confronto con l’Ente Nazionale Aviazione Civile. 3 Dall’esito dei suddetti confronti a conclusione della pre-fase del procedimento di revisione, sono state inviate ad ENAC le cartografie preliminari per la validazione geometrica dei vincoli. I suddetti elaborati sono stati validati dall’ENAC e trasmessi con prot. 0123716/IPP il 31/10/2013. Nelle more dell’approvazione del nuovo Piano di Rischio, il Comune di Bastia Umbra si è trovato nella necessità di redigere una variante parziale al Piano di Rischio limitatamente alla zona C, al fine di garantire il prosieguo di procedimenti di variante al PRG avviati dallo Sportello Unico Attività Produttive. La suddetta variante è stata approvata con DCC n.54 del 04/09/2014. Il presente aggiornamento del Piano di rischio, che recepisce l’estensione dei vincoli anche sulle fasce laterali alla pista di volo, rispettivamente nelle zone di tutela C e D, è redatto sulla base delle cartografie validate da ENAC dove le zone di tutela sono geometricamente individuate sul territorio e secondo i criteri e le direttive sopra relazionate. E’ fatto salvo quanto definito con DCC n. 53 del 09/11/2010 (prima approvazione del Piano di Rischio) relativamente alle zone di tutela A e B e quanto stabilito con variante parziale al Piano di cui alla DCC n. 54 del 04/09/2014 relativamente alla zona di tutela C. L’entrata in vigore del Testo unico governo del territorio e materie correlate ( L.R. 21/01/2015 n.1) ha però reso necessario l’adeguamento ai riferimenti normativi vigenti, così come era obbligo inserire nelle già trattate zone di tutela A B e C. Il Piano sarà oggetto di raccordo e potrà essere perfezionato con il nuovo PRG, attualmente in corso di redazione. Quanto segue è dunque la relazione del Piano di Rischio, approvato con DCC n. 53 del 09/11/2010, integrata dagli aspetti di raccordo alla L.R. 1/2015 e dalle fasce laterali C e D di cui ai successivi paragrafi 3.4, 3.5. e 3.6. 2. Caratteristiche del territorio interessato In corrispondenza delle zone di tutela A, B, C e D, individuate come da Regolamento ENAC, sorge la frazione di Ospedalicchio di Bastia Umbra, con il suo nucleo residenziale abitato, e con luoghi come Piazza Bruno Buozzi che costituiscono storicamente e tradizionalmente luogo di ritrovo della popolazione. Tale sito, oltre al nucleo residenziale, è pertanto da segnalare come luogo non edificato di riunione e concentrazione antropica discontinua. Le suddette zone di tutela sono attraversate rispettivamente dalla rete ferroviaria Foligno-Terontola e dalla superstrada SS 75 Centrale Umbra. La rete ferroviaria è interessata da traffico regionale e nazionale di intercity ed eurostar; costituisce, infatti, connessione fra la linea Roma–Ancona e Roma–Firenze. La superstrada SS. 75 Centrale Umbra, è un’infrastruttura stradale di grande scorrimento (4 corsie di marcia) e costituisce una delle arterie principali di collegamento da e per Perugia. Rappresenta per il “nodo” del capoluogo di regione il collegamento principale verso le Marche e l’area della valle umbra sud. Il traffico è sempre intenso e costituisce anch’esso fattore di carico antropico rilevante. Stime dei 4 flussi desumibili dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale individuano valori fra i 1000 e 1600 veicoli/ora, per ogni direzione. Frequenti, su quest’arteria, sono i rallentamenti e le code derivanti dalla congestione del nodo viario dell’area urbana di Perugia - Ponte S. Giovanni. Nelle zona di tutela B, C e D si rileva la presenza inoltre della S.R.147 Assisana che, correndo quasi parallelamente alla S.S.75, attraversa il centro abitato di Ospedalicchio e prosegue in direzione di Assisi servendo una zona
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