In Centro Sentieri Naturalistici Curiosità Castello Di Assoro Gli
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Via Castello, 1 [email protected] Comune di Assoro Scarica la nostra App da: www.unplisicilia.it | [email protected] Progetto grafico e impaginazione, Vantaggio - Signorelli & Partners Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione anche parziale dell’opera, in ogni forma e con ogni mezzo, inclusi fotocopia, la registrazione e il trattamento informatico, senza l’autorizzazione del possessore dei diritti. È stato fatto ogni sforzo per contattare i detentori dei diritti d’autore relativi al materiale incluso nella presente guida. Per i casi in cui non è stato possibile invitiamo a contattare l’autore. Progetto “Itinerari e prodotti tipici nei tre Valli”: Promozione & Fruizione” - Finanziato ai sensi della misura 313. Azione B “Servizi per la fruizione degli itinerari rurali” del PSR SICILIA 2007-2013, GAL “Rocca di Cerere”. Il territorio del Gal Rocca di Cerere Il territorio del “GAL Rocca di Cerere” comprende 16 Comuni: Aidone, Agira, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto, Santa Caterina Villarmosa, Troina, Villarosa ed è racchiusa da una sorta di perimetro montuoso, costituito dalle estreme pendici meridionali dei Nebrodi, delle Madonie a Nord e dai rilievi degli Erei, che ne occupano gran parte della superficie. Il comprensorio del “GAL Rocca di Cerere” offre allo sguardo un paesaggio decisamente ricco di suggestioni, costellato da catene montuose, valloni, fiumi, laghi, antichi centri arroccati e colline che degradano dolcemente verso le estese pianure del catanese. Nella zona sorgono alcuni fra i comuni più alti sul livello del mare, a partire da Enna che con i suoi 900 metri è il capoluogo più alto d’Italia. Con oltre 1200 metri sul livello del mare, Troina, invece, è uno dei comuni più alti della Sicilia. La parte centro-orientale del comprensorio è costituita da un’ampia fascia della piana di Catania: zona, nei pressi di Catenanuova, che è coltivata in parte ad agrumi. Nella valle del fiumi Dittaino, invece, sono sorte varie attività produttive agricole ed alcune piccole industrie Comune di Assoro POPOLAZIONE: 5.239 ab. SUPERFICIE: 112,15 KMQ DISTANZA DAL CAPOLUOGO: 27,3 km NOME ABITANTI: Assorini CODICE DI AVVIAMENTO POSTALE: 94010 COORDINATE GPS: DD: latitudine 37,6263° N – longitudine 14,4225° E DMS: 37° 37’ 34,68’’ N - 14° 25’ 21,00’’ E Come si arriva IN AUTO: Da Palermo: Prendere A19 direzione Catania. Uscire a Mulinello e proseguire su SP7 fino ad Assoro. Da Catania: Prendere A19 in direzione Palermo. Uscire a Mulinello e proseguire su SP7 fino ad Assoro. Da Enna: Prendere SP2 e proseguire su SS121, A19 direzione Catania e proseguire su SP 7 fino ad Assoro. IN TRENO: Arrivare alla stazione centrale Dittaino (distante solo 10 km) o Leonforte Pirato (distante solo 9 km) e proseguire con altri mezzi (secondo corse e orari Trenitalia). IN PULLMAN: Arrivare a Enna e proseguire con autobus Interbus. Fermata Assoro. IN AEREO: Arrivare all’aeroporto internazionale “Falcone Borsellino” di Palermo o “Vincenzo Bellini” di Catania e proseguire con autobus, treno o taxi. Il territorio del Gal Rocca di Cerere Nelle vicinanze Natura distanza Monte Altesina (Leonforte) 5,5 km Lago Pozzillo (Regalbuto) 26,3 km Lago di Pergusa (Enna) 33,1 km Cultura Museo Etno-Antropologico (Nissoria) 8,5 km Ruderi Castello e Borgo Antico (Agira) 15,8 km Villaggio bizantino e Necropoli Realmese (Calascibetta) 24,2 km Castello di Lombardia e Duomo (Enna) 27,3 km Villa Romana del Casale (Piazza Armerina) 41 km Scavi archeologici di Morgantina (Aidone) 45 km Divertimento Sicilia Outlet Village (Agira) 17,1 km Etnaland (Belpasso) 71,2 km In Centro 1 2 3 4 Il nostro giro turistico inizia da Piazza Guglielmo Marconi in cui è sita la bellissima Basilica di San Leone (punto 1) eretta nel 1186 ed insigne collegiata nel 1684. Nel 1933 è stata dichiarata monumento nazionale per la sua immane bellezza. L’edificio nacque per volontà di Guglielmo il Buono per donarla a Costanza d’Altavilla figlia di Ruggero II, sposa di Enrico VI a sua volta figlio di Federico Barbarossa (da questo matrimonio nacque poi Federico II). Essa si presenta con uno stile prevalentemente gotico che si alterna con quelli arabi e catalani. La struttura si articola a tre navate disposte a croce latina con transetto rialzato rispetto al pavimento della basilica; il livello superiore è caratterizzato da un’abside centrale e due laterali. La bellezza della Chiesa è legata anche al ricco patrimonio artistico-culturale contenuto all’interno. Tra le opere più importanti vi sono: l’acquasantiera e il fonte battesimale realizzati dallo scultore Antonello Gagini; la croce argentea con fondo a smalto blu di Vincenzo Archifel; il messale gallicano usato in Sicilia prima del Concilio di Trento; i sarcofagi dei conti Valguarnera; l’artistico portone bronzeo; la cripta paleocristiana; il Crocifisso, alto 1,70 metri, in legno e impasto realizzato dallo scultore Antonello Gagini. Quest’ultima opera viene definita dal Rev. Giovanni Gnolfo: “Perfezione anatomica e bellezza fisica ne sono le note predominanti. Ben marcate le curve sotto ascellari e l’osteologia della cassa toracica con visibilissimo disfacimento del pannicolo adiposo subcutaneo: canone fondamentale dell’arte rinascimentale”. Svoltando in Via Crisa, a meno di 50 metri, raggiungiamo il Palazzo della Signoria (punto 2). Esso fu edificato nel 1492 per volontà della famiglia Valguarnera, Signori di Assoro. Fino a quel momento, la famiglia aveva vissuto nel bellissimo Castello, pertanto le esigenze di costruzione erano sicuramente regali e sfarzose. Il Palazzo, che si affaccia su Piazza Marconi, è dotato di una facciata elegante in stile Catalano. I lati settentrionali e orientali della struttura sono caratterizzai da portoni bugnati e raffinati balconi in pietra lavorata. Negli anni, la residenza diventò più bella e sontuosa; nel 1538 venne affiancata da un nuovo palazzo realizzato in perfetto stile barocco. I pianterreni del palazzo, dal lato di Piazza Umberto I, fungevano da scuderie baronali. Continuiamo la nostra passeggiata procedendo in direzione Sud di Via Crisa, dopo 250 metri circa, all’incrocio con Via Misericordia, si innalza l’omonima Chiesa della Misericordia (punto 3). L’edificio risale al XV secolo prendendo la titolazione dall’omonima Confraternita già esistente presso la Chiesa della Beata Vergine “all’Arcivu”. Nel 1797 divenne Chiesa Sacramentale. Per raggiungere l’ingresso siamo accolti da una particolare scalinata a forbice. La facciata esterna è caratterizzata dalla tipica forma a capanna ricoperta da intonaco e affiancata da un’importante torre campanaria. L’interno si contraddistingue per il presbiterio concavo rialzato e la volta dell’aula a botte. Nel 2008 importanti lavori di restauro hanno contribuito a riportare la struttura al massimo del suo splendore. Risalendo pochi passi in Via Crisa, svoltando in Via Roma, ci troveremo dopo pochi metri in Via Santo Spirito, dove è sita la Chiesa dello Spirito Santo (punto 4) risalente al XIII secolo. La struttura si presenta a tre navate con un pregiato portale gallico-gotico. La Chiesa ospita due importanti tele: “La Pentecoste e il Cristo in Croce sorretto dal Padre Eterno”, e “La Devozione all’Angelo Custode”. Lo Spirito Santo fu patrono del Comune fino al 1630. L’edificio, nel 1700, venne affiancato all’ospedale ed accorpato al convento delle suore Corradine. Quest’ultime utilizzarono la struttura per creare la prima scuola femminile di lettere, musica e ricamo. Nel 1937, con l’avvento delle suore Terziarie Cappuccini, il convento si dotò di maggiore prestigio. Successivamente l’ospedale venne chiuso. Fuori dal Centro 5 6 7 Il nostro giro turistico fuori dal centro inizia raggiungendo Via Angeli in cui è sita la Chiesa Maria SS. degli Angeli (punto 5). Essa, insieme al Convento adiacente, è stata edificata nel 1622 per volontà dei Padri Francescani Riformati che inglobarono la preesistente Chiesa Santa Margherita. Fino al 1896 la struttura ospitava una ricca biblioteca, dopodiché fu trasformata in carcere. In seguito alla seconda guerra mondiale divenne dapprima orfanotrofio e poi istituto scolastico utilizzato dalla Parrocchia di San Leone. L’ingresso della Chiesa è caratterizzato da una maestosa scalinata al cui centro s’innalza una croce in pietra. L’interno ospita numerose opere in stile barocco siciliano. I recenti lavori di restauro dell’ex convento di Santa Maria degli Angeli adiacente la chiesa, destinato oggi a Museo Archeologico e delle Tradizioni, hanno prodotto tra l’altro, il recupero di pitture murali di cui si era persa la memoria poiché nascoste da un friabile sovrapposto. Tra queste il “cenacolo” e le “pitture” sono certamente da ammirare in quella che è stata, oggi, battezzata la sala del cenacolo. Proseguendo nella stessa via, a bordo della nostra automobile, raggiungiamo la sommità del Monte La Stella in cui si erge il Castello di Assoro (punto 6) conosciuto anche come Castello di Valguarnera (la nobile famiglia dei Valguarnera fu l’ultima a dimorare presso il Castello). Oggi è possibile notare solo i ruderi di questa magnificenza che in epoche passate ha contribuito alla formazione della storia di Assoro. La struttura fu edificata nella prima metà del 1200 dai Normanni; l’architetto che la progettò era lo stesso che realizzò il Castello Ursino di Catania. La pianta ha forma di un trapezio irregolare per via del suolo roccioso. I piani superiori erano adibiti a dimora residenziale dei Signori di Assoro; anche la famiglia Valguarnera ha vissuto alcuni anni nel Castello, finchè non vennero completati i lavori di costruzione del Palazzo della Signoria. Da quel momento il Castello venne abbandonato. Questa fortezza è risultata di grande valore storico in seguito al ritrovamento dell’archeologo Paolo Orsi della “glittografia”, ovvero un rarissimo esempio di scrittura. Da ciò si deduce l’esistenza di una preesistente struttura molto antica. Distante 5,7 km, tramite la Strada Provinciale 33, giungiamo al Cimitero Comunale in cui si innalza la Chiesa SS.