foto Daniele Buffa/Image Sport Lady Tifoso Il Glorie

Giornalista LA PRIMAVERA DI JOSIP LA ENRICA DELLAMARTIRA FEDERICO RUSSO Niccolò CECCARINI Viola Vip n° 8-marzo2014 mensile dicriticaeapprofondimentocalcistico Viola Josip ILICIC magazine L’EDITORIALE del DIRETTORE 2

magazine Delusi, orgogliosi e IMPAURITI

Editore: TC&C srl Sede Centrale, Legale ed Amministrativa Strada Setteponti Levante, 114 52028 Terranuova B.ni (AR) Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 Sede Firenze di Tommaso Via da Pordenone 12, Firenze LORETO Tel. 055 3994336 | Fax 055 5058133 Direttore Responsabile: Tommaso Loreto [email protected] Hanno collaborato: Sonia Anichini, Iacopo Barlotti, Tommaso Bonan, Stefano Borgi, “Difendere il quarto posto e la finale di Samuele Brandi, Lorenzo Di Bene- detto, Andrea Giannattasio, Patrizia

Coppa Italia, questi gli obiettivi adesso” foto Federico De Luca Iannicelli, Pietro Lazzerini, Daniel Uccellieri. elusione e orgoglio possono più semplice capire perchè, alla fine, Conte e i E allora c’è poco di cui rammaricarsi, se non per Fotografi: sembrare sentimenti tra loro suoi hanno avuto la meglio. Ai punti la Fiorentina quei palloni non indirizzati con la giusta mira in Federico De Luca, ImageSport, Giaco- mo Morini, PhotoViews. opposti. Ma mai come in que- regge il confronto per oltre 160 minuti, ma crolla un primo tempo nel quale la Fiorentina dava la sta circostanza, dalle parti del dopo il cazzotto di Pirlo. E oggi non resta che sensazione di poter realmente superare l’ostaco- Campo di Marte, si ritrovano a leccarsi le ferite, e magari provare a capire cosa lo. Adesso, però, non è certamente il caso di farsi D braccetto nelle menti e nei cuori non ha funzionato al di là della sfortuna (enorme) prendere da depressioni o scoramento. Tutt’altro, dei tifosi viola. Perchè la Fiorentina esce dal dop- di dover fare a meno di Rossi e del migliore Ma- serve mantenere la massima lucidità, pur in pre- pio confronto europeo contro la Juventus a testa rio Gomez comunque non al top. Chiedere di più da a una paura giustificata da scherzi infausti alta ma pur sempre sconfitta. Nei 180 minuti di- a Montella e ai suoi ragazzi, tuttavia, sembra fin del destino. Fosse solo per gestire la probabile visi tra Torino e Firenze ha fatto la differenza lo troppo ingeneroso, soprattutto se si considera che assenza di Mario Gomez visto quanto successo a spessore mentale e tecnico di un fuoriclasse come certamente l’urna di Nyon non era stata benevo- Napoli. I partenopei restano obiettivo assai dif- Pirlo, che ha affondato il coltello nelle piaghe la nel piazzare sul cammino dei viola gli ormai ficile da raggiungere, ma la difesa del quarto di qualche ingenuità viola. Guai a sprecare oc- tre volte campioni d’Italia. Qualcosa in più, sem- posto da Parma e Inter diventa un imperativo per casioni contro squadre come la Juve, guai a non mai, poteva essere fatto in fase di mercato, ma Montella e tutta la sua squadra che a maggio Per la pubblicità su FVMagazine salire subito sul treno per il quarto di finale come trattasi comunque di valutazioni che arrivano col (sabato 3) avrà comunque l’opportunità di pren- contattare il nostro Responsabile Commerciale: Nato nel 1976, è capitato prima a Gomez, poi a Ilicic, nella gara senno di poi. Perchè si potrà certamente dire che dersi una sonora rivincita in pro- direttore responsa- Francesco Verre di ritorno. Perchè era in quelle due circostanze qualche rinforzo più efficace poteva comunque vando a portare a casa il primo trofeo dell’era [email protected] bile di Firenzeviola. +39 3346679902 it. Collaboratore che la Fiorentina poteva consolidare il vantaggio arrivare, o che talune lacune difensive potevano Della Valle. Rivincita da prendersi anche contro del quotidiano La guadagnato con il pareggio dello “Juventus Sta- essere tappate diversamente, ma il calcio spesso quella beffa del caso che, di fatto, ancora oggi Realizzazione grafica: TC&C srl Nazione, è una dium”. Ma né il tedesco né lo sloveno hanno saputo è semplicemente fatto di episodi come quelli che tiene fuori l’accoppiata dei sogni Rossi-Gomez. delle voci di punta inquadrare la porta difesa da Buffon, e se all’ul- hanno subito regalato tre punti ai viola contro il Gli obiettivi restano importanti, si tratta di non FIRENZEVIOLAmagazine dell’emittente tosca- Supplemento mensile gratuito alla na Radio Blu di cui teriore spreco rappresentato da una punizione Napoli, in una serata che di fatto riapre anche i fallire l’ennesimo salto in alto dopo una violenta testata giornalistica FirenzeViola.it è esperto di calcio- calciata malissimo da si aggiunge giochi per il terzo posto, al netto dell’infortunio a caduta come quella contro la Juve che ci ha reso Copyright © 2013 FIRENZEVIOLA.it Tutti i diritti riservati - Testata giornalistica mercato. il harakiri di Gonzalo Rodriguez su Llorente, sarà Mario Gomez, ennesimo schiaffo della sfortuna. tutti orgogliosi ma pur sempre parecchio delusi. Aut.Trib. Ar n° 2/07 del 30/01/2007 Partita IVA 01488100510 magazine 60 57 55 53 49 43 39 35 31 28 20 17 foto Daniele Buffa/Image Sport 9 3 Lady Tifoso Il Glorie

Giornalista LA PRIMAVERA DIJOSIP LA ENRICA DELLAMARTIRA FEDERICO RUSSO NICCOLò CECCARINI LUCIANO CHIARUGI Viola Vip n° 8-marzo2014 mensile dicriticaeapprofondimentocalcistico Viola Il BisonteVolley Femminile recensione -lavoce dicorridoio Josip ILICIC giornalista delmese Enrica DellaMartira Niccolò Ceccarini Luciano Chiarugi museo fiorentina settore giovanile Scugnizzi Viola Federico Russo tuttomercato snap shotFV sport firenze Andy Bangu glorie viola diario viola magazine l’intervista lady viola Josip Ilicic viola club copertina tifoso vip in questonumero La primavera diJosip Josip Ilicic, “ilFreddo” no contro laJuve inEuropa League, ocome in rio siano nati gol pesanti come quello a Tori- se poiproprio dall’assetra Ilicic eSuperMa- resto, del caso, un stato è Non Gomez. Mario nella sintoniacon il rientrante e in particolare continuità nelgioco ha saputo dare una certa sloveno lo inciso, per quali, Nelle viola. dei te il momento migliore proprio nelle ultimeusci- L’ Una crescita regolare e Una crescitaregolare e costante perlosloveno, sempre piùimportante. coPERTINA zio stagione, ha vissuto forse d’ini- tutte leproblematiche viola di Josip Ilicic, seppur con cedenti. Perchè lastoriain pre- flash i troppo oscurare ultima istantaneanondeve di Tommaso Loreto / Josip Ilicic 3 foto Federico De Luca coPERTINA/Josip Ilicic 4

magazine “è stato nella trequarti offensiva che Ilicic ha messo radici”

occasione del terzo sigillo del tedesco che ha chiuso definitivamente il conto nella gara contro il Chievo. E nell’Europa League che la Fiorentina ha chiuso a testa alta nella triste serata di Pirlo, alla fine, c’è comun- que il nome di Ilicic, la cui crescita è stata costante. Se non proprio nella gara con i bianconeri, quanto meno in un cammino da imbattuti tra girone e sedicesimi di finale “Ilicic è migliorato tantissi- con due gol contro i danesi dell’Esbjerg. Un ruolo da disegnare con attenzione quello mo: sta bene dal punto di vista che partita dopo partita Montella è an- fisico ed ha conquistato la fidu- dato costruendo per lui, soprattutto dopo cia di Montella. Ha capito di far quell’avvio non proprio idiallico, almeno parte di un progetto importante”. sotto il profilo comunicativo. Lo scenario era - Emiliano Bigica quello del passato ritiro estivo, con Ilicic di foto Federico De Luca coPERTINA/ 5 magazine

“Ilicic ha giocato spesso come seconda punta al fianco dei vari Rossi, Gomez e Matri. Il suo ruolo però non è quello, quando Montella troverà la giusta collocazione Ilicic potrà diventare importante per la squadra”. -

scena per la consueta conferenza stampa di presentazione. Fu più che altro un’ingenuità o un peccato di eccessiva sincerità quel che capitò in quel pomeriggio, visto che Ilicic si limitò a far presente una sua difficoltà nel poter giocare da interno di centrocampo. Si disse che potesse nascere una crepa con il tecnico, in realtà furono soprattutto i problemi fisici per qualche chiamata in na- zionale a limitare l’apporto dell’ex Paler- mo nei mesi a seguire. Un giocatore che fin dall’inizio si è ritrovato a fare i conti con lo scetticismo per le prestazioni deludenti, e anche con la pesante responsabilità di foto Federico De Luca foto Daniele Buffa/Image Sport foto Daniele Buffa/Image coPERTINA/Josip Ilicic 6 magazine “dall’asse Ilicic-Gomez sono arrivati gol pesanti” foto Daniele Buffa/Image Sport foto Daniele Buffa/Image

essere arrivato in viola per la bellezza di oltre 9 milioni di euro. Col tempo però il ragazzo si è ritagliato uno spazio impor- tante, anche perchè se prima era mancato Mario Gomez poi è venuto meno . Ed stato nella trequarti offensiva che “Ilicic è un giocatore che Ilicic ha messo radici. Trovando assist pre- se riesce ad avere continuità di ziosi e qualche punizione decisiva. Certo rendimento è devastante, solo l’inserimento non è stato semplice anche per che va troppo ad intermittenza quello che è semplicemente il gioco dello in questo campionato. Può essere sloveno. Uno che tendenzialmente gioca sempre di prima, ma che difficilmente dà un giocatore importante solo se la sensazione di trascinare tutta la sua riesce a trovare continuità, per squadra con giocate a effetto. Ma è nel- come lo conosco mi aspetto di la tecnica e nella visione di gioco di Ilicic più”. - che Montella ha saputo individuare un tas- coPERTINA/Josip Ilicic 7

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sello prezioso che nelle prossime settimane, aspettando Rossi, continuerà ad avere pro- babilmente spazio. Se la rincorsa al terzo posto e soprattutto la finale di Coppa Italia diventano oggi gli obiettivi di una squadra che deve rialzarsi dalla batosta europea, Ilicic rappresenta l’arma in più in un attacco che adesso deve inaspettatamente rinuncia- re di nuovo a Gomez per un po’ di tem- po. Lui, tutt’altro che appariscente, ha una gran voglia di diventare ancora più deci- sivo, non resta che affidarsi a Montella per vedere come e quanto Ilicic potrà incidere. foto Federico De Luca coPERTINA/Josip Ilicic 8

magazine “rappresenta l’arma in più in un attacco che deve rinunciare inaspettatamente per un po’ di tempo a Gomez”

foto Federico De Luca DUZ O IO R N P

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T R A ©V GLORIE VIOLA/Luciano Chiarugi 9 magazine Luciano Chiarugi CAVALLO PAZZO SARA’ LEI... In campo ero un estroso, uno fuori dagli schemi. Ma nella vita privata ho sempre rigato dritto. di Stefano Borgi- foto Federico De Luca

embra un film già visto. Il campione acclamato, idola- trato, addirittura tacciato di stravaganza che si rifugia nella campagna. Con la vo- S lontà di stare soli con se stes- si. Accanto a lui la moglie Laura, il cognato col quale condivide una piccola azienda agricola nel Mugello. E poi i vigneti, gli olivi, una meri- tata serenità. Altro che cavallo pazzo... “E’ un soprannome che mi dette La Nazione. Cavallo Pazzo era un capo indiano, che si diceva vincesse le battaglie da solo - spiega l’interessato. Come me, che a volte vincevo le partite da solo. Questo Cavallo Pazzo, però, era anche un donnaiolo, gli PLAY GALLERY piaceva bere, aveva un figlio vagabondo. E’ qui GLORIE VIOLA/Luciano Chiarugi 10 magazine “Dopo la partita d’addio, Cruyff venne a complimentarsi e mi regalò la maglia. Indimenticabile”

che il paragone non regge: io che mi sposo a 23 anni lavoravo come falegname con i miei fratel- di Pisa. E le dico, non era facile, perchè ai tempi to giovani calciatori ndr.) Mi sembra bravino...’ anni, che faccio tre figli, che sono gentile e di- li, ho un diploma di ragioneria preso alle serali. il Pisa era in , e tanti ragazzi tifavano Avevo solo 12 anni, e da lì comincia la favola”. sponibile con tutti, secondo voi sono un pazzo?” Ma quale cavallo pazzo... Certo sapevo gioca- Juve, Inter e Milan. Anche i miei fratelli giocava- Luciano Chiarugi dice questo mentre ci offre un re a pallone meglio di tanti altri, è una colpa?” no a calcio, un giorno li accompagnai al campo E la storia del raccattapalle? bicchiere di prosecco per brindare all’incontro. No (rispondiamo noi) anzi... E allora partiamo e mi misi a palleggiare. Dopo qualche minuto “Il sabato ci chiedevano: chi vuol fare il rac- Luciano ci apre il cancello di casa sua, e l’im- dal Luciano Chiarugi raccattapalle della Fio- l’allenatore Morisco disse ai miei fratelli: ‘Ma cattapalle domani per la Fiorentina? Io, ov- magine è quanto di più normale ci possa esse- rentina. “In famiglia eravamo tutti tifosi viola, quel ragazzino è con voi? Perchè non gli fate viamente, ero sempre in prima . E osser- re. “Vengo da una famiglia modestissima, a 12 nonostante io sia nato a Ponsacco in provincia fare il Nagc a Firenze ? (Nucleo addestramen- vavo, cercavo di imparare. Per me era un GLORIE VIOLA/Luciano Chiarugi 11 magazine

divertimento, ma allo stesso tempo una scuola”. Il primo contratto? “Nel 1965, 4 milioni di lire. Nel ‘72 quan- do andai al Milan guadagnavo 30 milioni. Più i premi. Se penso agli ingaggi di oggi mi viene da ridere”.

Quando scoccò la scintilla tra lei ed il calcio vero? “Nel ‘66, quando vincemmo il Viareggio con la ‘primavera’. Fiorentina-Dukla Praga 2-0: prima presi il rigore dell’1-0, poi segnai il gol decisivo con un sinistro al ‘sette’ quasi dalla li- nea di fondo. Lo stadio dei Pini era strapieno, arbitrava Lo Bello che autorizzò la gente ad entrare e mettersi a sedere sulla pista di atleti- ca. Quella cosa la poteva fare solo Lo Bello...”

Chi c’era in quella squadra? Ci faccia ricordare... “Ciccio Esposito, Ferrante, e poi Merlo, Cencet- ti, Migliorini... Buona parte della Fiorentina ye- ye, quella che nel ‘69 vinse lo ”.

Appunto... “Guardi, per raccontare quella vittoria ci vor- rebbero 10 interviste. Io le dico solamente che ho ancora i brividi, che vincere un campionato battendo la Juventus a Torino è il massimo del- la vita, che sono orgoglioso di aver regalato un sogno a Firenze e ai fiorentini. Le basta?”

Mi basta. Anche se non furono tutte rose e fiori... “All’inizio non giocavo. Pesaola aveva auto- rizzato lo scambio Albertosi-Brugnera al Ca- gliari per Rizzo, e Rizzo doveva giocare per forza. Poi furono i compagni di squadra a sponsorizzarmi, il pubblico, la stampa mi vole- va in campo, e nelle ultime 10 partite finalmen- GLORIE VIOLA/Luciano Chiarugi 12 magazine

te giocai titolare. Feci 6 gol, compreso quello 28 giugno 1975, finale di coppa Italia Fio- storico di Torino. Per me fu una bella rivincita”. rentina-Milan. Lei segna il momentaneo 2-2, come si giustifica? Nel 72’ finisce il sogno viola. Come mai? “Di certo ero combattuto, alla fine ero quasi “Le situazioni cambiano. Quando sei un perso- contento anche se devo dire non meritava- naggio vieni portato su se le cose vanno bene, mo la sconfitta. Segnai un bel gol, di sini- e ti sparano addosso se le cose vanno male. stro sotto la traversa, però va bene così... Nel 70-71 rischiammo la , e per molti Poi alla fine il mio amico Merlo mi venne a era colpa mia. Addirittura venni accusato di chiedere la maglia, io lì per lì non ero con- cose incredibili: di aver raccomandato mio cu- vinto, poi gliela detti. Ricordate la foto dove gino Macchi, di osteggiare Vitali (centravanti alza la coppa da capitano con la maglia quotatissimo dal Vicenza, che a Firenze fallì del Milan? Ecco, quella maglia era la mia...” ndr). Che ero il cocco di Baglini, che non face- vo vita da professionista... Il risultato è che ero Siamo al crepuscolo, Napoli, Sampdoria e stressatissimo, avevo perso sei chili, che non ce Bologna. Poi Rimini, Rondinella e Massese... la facevo più. Poi l’anno dopo arrivò Liedholm “Di tutti questi anni ricordo la partita d’ad- che non mi vedeva, e per tenermi buono mi dio al calcio di Cruyff, giocata a Napoli disse che insieme saremmo andati al Milan”. nel 1977. Cruyff era una star, tutti i gior- nali parlavano solo di lui, noi facevamo da Invece al Milan ci andò solo lei... contorno. E invece... Io giocai una grande “Non ho mai capito perchè Liedholm mi disse partita, tutti scrissero benissimo di me, lo quelle cose, fatto sta che io non volevo lasciare stesso Cruyff venne a farmi i complimenti e Firenze. Ma a quel tempo non ti potevi rifiutare. mi regalò la maglia. Non male no?” Ricordo che era giugno, ero al mare a Fiumetto, mi telefona Melloni e mi dice... Luciano è fatta, Da questo momento inizia una seconda vita, sei del Milan. Il tempo di asciugarmi, montare in quella dell’allenatore... macchina e davanti a casa c’erano già due fo- “Fu Nardino Previdi a riportarmi alla Fioren- tografi che mi aspettavano. Era già tutto pronto, tina. Cominciai con i giovanissimi e poi, pia- io ero stato l’ultimo a saperlo...” no piano, Allievi e Primavera. Aspetta quanti erano? 40 giocatori mi sembra, devo avere Quattro anni al Milan, dal ‘72 al ‘76. C’è di la lista in camera...” peggio... “Certo, e chi si lamenta? Una coppa Italia, Prego? una Coppa delle Coppe con un mio gol “I ragazzi che con me sono diventati gio- su punizione, lo scudetto perso nella “fa- catori veri, dico. Vede, le squadre giova- tal” Verona. In più grandi giocatori come nili non devono vincere per forza, devono Schnellinger, Prati, Rivera, un allenatore formare calciatori da lanciare in prima come Rocco che mi dette grande fiducia. squadra. Posso cominciare? Amoroso, No, no, Firenze mi è rimasta nel cuore, ma Flachi, Zanetti, Vigiani, Tosto, Agostini, sul Milan niente da dire”. Amerini, Giraldi...” GLORIE VIOLA/Luciano Chiarugi 13 magazine “Da allenatore ho portato 40 giocatori nelle serie professionistiche. Flachi, Amoroso, Zanetti, Vigiani”

Ok, ok, però qualche trofeo in più poteva goal’ con la Juventus, e lasciamo perdere. Da allenatore della prima squadra invece... Ognuno guardava a se stesso, si parlava più pure vincerlo... Un’altra scandalosa contro l’Empoli, con le va di parlarne? di carte bollate che di campo”. (Il volto di Luciano si corruccia, forse ab- l’arbitro Cesari che ci negò tre rigori sola- “Non mi andrebbe, ma come si fa... è storia. biamo sbagliato tasto...) “Allora, ho fat- ri. Ricordo ancora le parole di Mauro San- Nel ‘93 andammo in serie B per motivi extra- E anche con i Della Valle non è andata to tre finali del Viareggio: una persa col dreani, che faceva la cronaca per la Rai: calcistici: eravamo antipatici a tutti, agli av- meglio... grandissimo Torino di Vatta (in campo c’e- ‘Scusate, ma questa partita non riesco più versari, agli arbitri. Nel 2002, l’anno del fal- “Dopo il fallimento mi furono promessi mari e rano Osio, Fuser e Lentini, tanto per gra- a commentarla. Non mi era mai successa limento, i giocatori passavano più tempo con monti, per poi ritrovarmi esonerato due setti- dire ndr.) Una persa su rigore al ‘golden una cosa simile’. Più chiaro di così...” gli avvocati che ad allenarsi. Come si faceva? mane prima dell’inizio del campionato Prima- GLORIE VIOLA/Luciano Chiarugi 14 magazine

vera. Nel 2005 con Corvino ho fatto due anni di Allievi, perdendo in finale contro la Juventus. E alla fine mi sento dire... Luciano, non c’è posto per te. Devo svecchiare”.

Ha voglia di levarsi qualche sassolino dalla scarpa? “Non sono un rancoroso, però si... vediamo...”

Si diceva... Chiarugi si butta in area di rigore! “Ah, cominciamo bene. Ma quale buttarsi, quale simulare, coniarono alche il termine “chiarugi- smo”. E’ ovvio che, col mio gioco fatto di ve- locità, appena mi sfioravano cascavo in terra. Magari il contatto non era clamoroso, ma ba- stava poco per farmi perdere l’equilibrio”.

Chiarugi non è un giocatore intelligente... “Altra balla. Semmai il contrario! Non erano intelligenti quegli allenatori che mi snatura- vano, che volevano cambiarmi ruolo, che vo- levano impormi dei compiti tattici. Io avevo certe caratteristiche, non mi puoi limitare, non mi puoi frenare...”

Chiarugi stravagante, Chiarugi che veste strano, Chiarugi amante della bella vita e delle belle macchine... “Mamma mia, questa non l’ho mai soppor- tata. Di macchine ne ho avuta una, l’850 coupè della Fiat, di colore rosso. Sulla fian- cata ci feci mettere quelle strisce multicolori che andavano tanto di moda. Risultato? Sui giornali venne scritto: Chiarugi viaggia su una Ferrari rossa, con sù scritto il nome Lu-

ciano Chiarugi. Si rende conto?” P

L A E i pantaloni a campana? Y “Beh? Che c’è di strano? Avevo 20 anni e mi pia- VIDEO ceva vestire alla moda: pantaloni a campana, GLORIE VIOLA/Luciano Chiarugi 15 magazine

to sicuramente bene”. Crede ancora nel calcio pulito? “Diciamo che quando c’è di mezzo la Fiorentina, la sudditanza psicologica degli arbitri aumen- ta... Però si, ci voglio credere. E non mi faccia aggiungere altro”.

Il primo pensiero quando ha appeso le scar- pette al chiodo “L’importante è prepararsi prima, perchè se ti metti a pensare è finita. All’improvviso nessuno ti cerca più, nessuno ti chiede più un autografo, la capelli lunghi folti e ricci, basettoni anni ‘70. Mi depressione può prendere. Non lo nego, anch’io sembra che oggi facciano di peggio...” ho avuto un momento nel quale ho detto... e ora? Poi però mi sono subito risollevato, grazie ai A proposito di estro, fantasia, chi è oggi il miei figli, grazie a mia moglie Laura”. nuovo Chiarugi? “Per caratteristiche direi Cerci. Nel passato, in- E allora signora Chiarugi, chiuda lei il cer- vece, quello che mi somigliava di più era Dona- chio... doni”. “Luciano è una persona buona e generosa. Quando la Fiorentina lo ha mandato via ha sof- Donadoni di destro, Chiarugi di sinistro... ferto tantissimo, lo ha salvato il suo grande equi- “Anche questa è una favola metropolitana. Le librio. Per questo dico che il soprannome Cavallo dico che non so se ho fatto più gol col destro o pazzo non sta nè in cielo nè in terra”. col sinistro. Certo, io nasco mancino: col sinistro ho anche fatto 4-5 gol da calcio d’angolo. Però E come si suol dire, dietro un grande uomo... spesso dribblavo col destro. E poi le punizioni: forti, liftate, imprendibili per i portieri”.

Un rimpianto della sua carriera “Aver giocato solo tre partite con la nazionale. E’ vero che davanti avevo Gigi Riva, ma dal ‘69 al ‘75 qualche convocazione in più la meritavo. Forse non avevo gli appoggi giusti”.

Oggi uno come Chiarugi sarebbe titolare nella Fiorentina? “Sicuramente si. Lei deve capire che io facevo gli assist, segnavo 9-10 gol a stagione, dribblavo, creavo la superiorità numerica... Oggi avrei fat- intervista di Stefano Borgi GLORIE VIOLA/Luciano Chiarugi 16 magazine “Se ripenso allo scudetto del ‘69 ho ancora i brividi. A Torino c’erano 20.000 tifosi viola”

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magazine IL MESE PIù DIFFICILE Contro Parma, Lazio, Juve e Chievo i viola di Iacopo BARLOTTI hanno conquistato appena 4 punti: archiviate le coppe, adesso l’obiettivo è difendere un onorevole PIAZZAMENTO in campionato.

cavallo fra febbraio e mar- zo la Fiorentina ha vissuto il momento più difficile della sua lunga (e impegnativa) stagione. Conquistata la fi- A nale di coppa Italia, i vio- la si sono rituffati nell’avventura europea. In Europa League sono arrivate 1 vittoria, 2 pareggi e 1 sconfitta. Contro i danesi dell’E- sbjerg è stata una formalità, già sbrigata nella gara di andata. Poi l’ostacolo Juventus, Nato nel 1988, laureato in scienze divenuto insormontabile solo a causa della politiche, è gior- punizione di Pirlo che ha deciso a Firenze nalista pubblici- una sfida infinita, equilibrata, sfortunata. sta dal febbraio In campionato, la Fiorentina è stata un mese 2010. Ha collabo- senza vincere. Dopo la sconfitta interna con rato a lungo con il Nuovo Corriere di l’Inter, sono arrivati il pareggio di Parma Firenze, collabora (2-2 grazie a Mati Fernandez nel finale), il con Lady Radio e ko interno contro la Lazio (0-1) e la sconfit- RDF 102.7 e con ta contro la Juventus (nella gara dell’ora di Firenzeviola.it, pranzo). La vittoria contro il Chievo (3-1) ha nonché con altre testate on-line e ridato un po’ di ossigeno. Ma la strada per cartacee. conservare il quarto posto è lunga e tortuosa. foto Matteo Gribaudi/Image Sport DIARIO VIOLA 18 magazine

Esbjerg, Stadio “Blue Water Arena”, giove- Firenze, Stadio “”, giovedì dì 20 febbraio 2014, ore 19 27 febbraio 2014, ore 21:05 Europa League 2013-2014, Sedicesimi di Europa League 2013-2014, Sedicesimi di finale, andata finale, ritorno

ESBJERG-FIORENTINA 1-3 FIORENTINA-ESBJERG 1-1 ESBJERG (4-2-3-1): Dúbravka; P. Ankersen, FIORENTINA (4-3-3): Rosati; Roncaglia, Ro- Drobo-Ampem, Knudsen, Jakobsen; Lekven driguez (61’ Tomovic), Compper, Pasqual (72’ Rasmussen), J. Ankersen; Andreasen (82’ (79’ Vargas); Ambrosini (65’ Bakic), Pizarro, Bergvold), Fellah, Lyng (47’ J. Andersen); Borja Valero; Ilicic, Gomez, Matos. A disp.: Pušic. A disp.: Højbjerg, Lucena, Van Buren, Neto, Mati Fernandez, Matri, Cuadrado, Ja- Bakenga. All.: . quin. All.: Montella FIORENTINA (4-3-3): ESBJERG (4-4-2): Neto; Roncaglia, Comp- GUARDA SINTESI Dubrvka; P. Ankersen, Ja- per, Savic, Pasqual; Aquilani (76’ Pizarro), kobsen, Hansen, Knudsen; Andersen (68’ Fernández (65’ Bakic), Borja Valero; Ilicic, Parma, Stadio “Ennio Tardini”, lunedì 24 Lekven), Lucena, Rasmussen (44’ Vester- GUARDA SINTESI Matri (55’ Gomez), . A disp.: Ro- febbraio 2014, ore 19 gaard), Nielsen; Van Buren, Pusic (58’ An- sati, Tomovic, Joaquín, Ambrosini. All.: Mon- Campionato di Serie A 2013-2014, 25^ kersen) A disp.: Hojbjerg, Laursen, Bergvold, Firenze, Stadio “Artemio Franchi”, domeni- tella Giornata Fellah, Bakenga. All.: Frederiksen ca 2 marzo 2014, ore 20:45 ARBITRO: Karasev (Rus) ARBITRO: Strahonja (Cro) Campionato di Serie A 2013-2014, 26^ RETI: 9’ Matri, 10’ Pusic, 15’ Ilicic, 37’ rig. PARMA-FIORENTINA 2-2 RETI: 46’ Ilicic, 90’+1 Vestergaard Giornata Aquilani PARMA (3-5-2): Mirante; Cassani, Paletta, NOTE: ammonito Knudsen NOTE: ammoniti Pasqual, Ilicic, Jacobsen, Lucarelli; Biabiany (87’ Palladino), Gargano, FIORENTINA-LAZIO 0-1 Drobo-Ampem Marchionni (80’ Munari), Parolo, Molinaro; FIORENTINA (4-3-3): Neto; Tomovic, Rodri- , Cassano (82’ Schelotto). A disp.: Pa- guez, Savic, Pasqual; Aquilani, Ambrosini varini, Coric, Gobbi, Felipe, Obi, Mauri, Ros- (57’ Anderson), Mati Fernandez; Cuadrado, sini, Nyantakyi. All.: Donadoni Matri (73’ Wolski), Joaquin (57’ Gomez). In FIORENTINA (4-3-3): Neto; Diakité, Savic, panchina: Rosati, Lupatelli, Roncaglia, Comp- Rodriguez, Tomovic; Aquilani (77’ Mati Fer- per, Vargas, Bakic, Ilicic, Matos. All. Russo nandez), Pizarro, Borja Valero; Cuadrado, (Montella squalificato). Matri (65’ Ilicic), Joaquin (59’ Gomez). A LAZIO (4-3-3): Marchetti; Konko (63’ Nova- disp.: Rosati, Roncaglia, Compper, Ambrosini, retti), Cana, Ciani, Radu; Gonzalez, Ledesma Pasqual, Wolski, Matos, Vargas, Anderson. (46’ Onazi), Biglia; Candreva, Perea (89’ All.: Montella Keita), Lulic. In panchina: Berisha, Strakosha, ARBITRO: Gervasoni Cavanda, Biava, Pererinha, Mauri, F. Ander- RETI: 39’ Cassano, 41’ Cuadrado, 50’ rig. son, Lombardi, Kakuta. All. Reja. Amauri, 85’ Mati Fernandez ARBITRO: Banti NOTE: espulsi Diakité, Borja Valero, Muna- RETE: 5’ Cana ri; ammoniti Diakité, Tomovic, Pizarro, Savic, NOTE: ammoniti Ambrosini, Ciani, Lulic, Tomo- GUARDA SINTESI GUARDA SINTESI Molinaro, Gargano, Paletta vic, Pasqual DIARIO VIOLA 19 magazine

Torino, Stadio “Juventus Stadium”, dome- Firenze, Stadio “Artemio Franchi”, domeni- nica 9 marzo 2014, ore 12:30 ca 16 marzo 2014, ore 20:45 Campionato di Serie A 2013-2014, 27^ Campionato di Serie A 2013-2014, 28^ Giornata Giornata

JUVENTUS-FIORENTINA 1-0 FIORENTINA-CHIEVO 3-1 JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Ogbon- FIORENTINA (3-5-1-1): Neto; Diakitè, Rodri- na, Chiellini; Lichtsteiner (78’ Caceres), Vidal, guez, Compper; Cuadrado, Ambrosini, Pizar- Marchisio (88’ Padoin), Pogba, Asamoah; ro, Anderson (65’ Ilicic), Pasqual; Wolski (74’ Tevez (82’ Isla), Llorente. A disp.: Storari, Ru- Vargas), Matri (58’ Gomez). A disp.: Rosati, binho, Bonucci, Giovinco, Peluso, Quagliarel- Lupatelli, Roncaglia, Savic, Tomovic, Bakic, la. All.: Conte Aquilani, Matos. All.: Montella FIORENTINA (4-3-3): Neto; Diakitè, CHIEVO (4-3-1-2): Agazzi; Frey, Cesar, Dai- G.Rodriguez, Savic, Pasqual; Anderson (57’ nelli, Rubin; Radovanovic (76’ Pellissier), Ri- Mati Fernandez), Pizarro (65’ Wolski), Aqui- goni, Guarente (46’ Lazarevic); Hetemaj; Pa- lani; Cuadrado, Gomez (77’ Matos), Vargas. loschi, Stoian (61’ Obinna). A disp.: Puggioni, A disp.: Rosati, Lupatelli, Roncaglia, Comp- Squizzi, Sardo, Claiton, Bernardini, Bentivo- GUARDA SINTESI per, Ambrosini, Bakic, Ilicic, Joaquin, Matri. glio. All.: Corini Firenze, Stadio “Artemio Franchi”, giovedì All.: Montella GUARDA SINTESI ARBITRO: Massa 20 marzo 2014, ore 19 ARBITRO: Orsato RETI: 12’ Cuadrado, 39’ Matri, 63’ Paloschi, RETE: 42’ Asamoah (J) Torino, Stadio “Juventus Stadium”, giovedì 89’ Gomez Europa League 2013-2014, Ottavi di finale, NOTE: ammoniti Vidal, Asamoah, Savic, 13 marzo 2014, ore 21:05 NOTE: ammoniti Rigoni, Rubin, Hetemaj ritorno Aquilani, G. Rodriguez Europa League 2013-2014, Ottavi di finale, andata FIORENTINA-JUVENTUS 0-1 FIORENTINA (4-3-2-1): Neto; Cuadrado, JUVENTUS-FIORENTINA 1-1 Gonzalo Rodriguez, Savic, Tomovic; Aquila- JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Ogbon- ni, Pizarro (48’ Ambrosini), Vargas; Ilicic (72’ na, Chiellini; Isla (82’ Padoin), Vidal, Pirlo, Roncaglia), Borja Valero; Gomez (63’ Matri). Marchisio, Asamoah; Giovinco (64’ Llorente), A disp: Rosati, Bakic, Pasqual, Joaquin. All. Osvaldo (75’ Pogba). A disp.: Storari, Bar- Montella. zagli, Bonucci, Lichtsteiner, Peluso. All.: Conte JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, FIORENTINA (4-3-2-1): Neto; Roncaglia, Ro- Chiellini; Isla (76’ Lichtsteiner), Vidal, Pirlo, driguez, Savic, Tomovic; Aquilani (77’ Var- Pogba, Asamoah; Llorente (87’ Osvaldo) Te- gas), Pizarro, Mati Fernandez (51’ Ambrosi- vez. A disp: Storari, Romagna, Padoin, Mat- ni); Borja Valero, Ilicic; Matri (67’ Gomez). A tiello, Vucinic. All. Conte. disp.: Rosati, Pasqual, Cuadrado, Matos. All.: ARBITRO: Webb (Inghilterra) Montella RETE: 71’ Pirlo ARBITRO: Kuipers (Ola) NOTE: espulso Gonzalo Rodriguez al 69’ per GUARDA SINTESI RETI: 3’ Vidal, 79’ Gomez (F) GUARDA SINTESI doppia ammonizione. Ammoniti Vidal, Cua- NOTE: ammoniti Pizarro, Rodriguez. drado, Neto, Tevez magazine Fiorentina hadato tutto. Hafattosparire, tutt’aun La applausi. gli fra finita è male, ma cioè finita, è una partita da vivere col fiato in d’inizio, gola. È finitafischio come al giocatori stessi gli incantato ha di Iacopo ORGOLIO EDEL USIONE EUROP H Barlotti coreografia spettacolare che spettacolare coreografia una da giorni, città infermento di finale di Europa League. Una promosso la Juventus aiquarti ha delusione perilrisultatoche a vintoFirenze, nonostantela A LE GUE, FIORENTINA-JUV TUS 0-1 e ’ goaa la pari. alla giocata l’è se serie AladistanzianodallaJuventus. LaFiorentina di classifica nella che punti (ventisette) 27 i tratto, cato conGomez eIlicicilpossibilevantaggio. Poi hannospre- correre nelprimo tempoiviola,che invece stavolta Conte ci aveva visto giusto: ha fatto viola elaJuve sembrava farfatica asvegliarsi. E venti minuti dalla fine, lo 0-0 perché promuovevai intera. Checicredeva. Checihacreduto. Finoa per far vivere di passione a una città sette giorni A T orino l’1-1 è servito servito è l’1-1 orino potuti arrivare infondo, aquesta Europa League, i viola sarebberoeuropeo di Firenze. Sì, perché bastava perspezzareilsogno Di queltantoche Juve nulla.E’stata solopiùforte. nonharubato non cipuòarrivare. Unepisodio, èvero. Mala bardo calcia di destro e la mette all’incrocio, Neto è un rigore. Il centrocampistametri, per Pirlo lom- Giallo, rosso perl’argentino. Inevitabile. Diciotto atterraRodriguez Llorente al limite dell’area. che nella ripresalaJuve hapescatoiljolly. Gonzalo SNAPshot ropeo magnifico, fra magnifico, ropeo sarà perl’annoprossimo. Resta unpercorsoeu- lacaratura delleavversarie.vista anche Einvece perché l’emozionepiù bellaèsemprelaprossima. perché un’altra: avanti ora Ma andata. è dell’anno tita par La e applausi. Lacrime finale. fischio al crime (avercene, inItalia),lebandierinesuglispalti,la- gliapplausiall’arbitroserata delFranchi, Webb torie, 3 pareggi, 2 sconfitte. Portogallo di7vit- eDanimarca.Ilbilancio parla FV/ Fiorentina-Juventus E.L. Svizzera, R esta la straordinaria esta la straordinaria Russia, R omania, omania, - 20 foto Federico De Luca SNAPshot FV/Fiorentina-Juventus E.L. 21 magazine foto Federico De Luca magazine SNAPshot FV/ Fiorentina-Juventus E.L. 22 foto Federico De Luca SNAPshot FV/Fiorentina-Juventus E.L. 23 magazine foto Federico De Luca SNAPshot FV/Fiorentina-Juventus E.L. 24 magazine foto Federico De Luca SNAPshot FV/Fiorentina-Juventus E.L. 25 magazine foto Federico De Luca SNAPshot FV/Fiorentina-Juventus E.L. 26 magazine foto Federico De Luca SNAPshot FV/Fiorentina-Juventus E.L. 27

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magazine L’ORA DELLA VERITA’ Superata la sfida alla Juventus la società è pronta a prendere le prime decisioni in vista della prossima stagione.

di Pietro Lazzerini l trittico contro la Juve è stato archiviato. La dead line fissata dopo il mercato di gennaio è passata ed ora è arrivato il mo- mento di prendere le prime de- I cisioni importanti. Ci sono quelle che riguardano la società e quelle che ovviamente riguardano il campo. Prima di tutto parliamo delle cariche: a fine aprile ci sarà il famoso CDA dove verranno ratificate tutte le decisioni prese nel corso del prossimo mese. Innanzitutto la situazione di Da- niele Pradè. Ne parliamo ormai da prima di gen- naio, ma l’importanza della sua figura all’interno del nuovo corso viola è fondamentale e dunque è normale che ci sia molta attesa per conoscere quale sarà la decisione della società per il suo rin-

foto Federico De Luca novo. Le ultime news vedono il ds più vicino al pro- TUTTOMERCATO 29

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lungamento. Molto probabile un accordo biennale che permetta al dirigente di mantenere la sua po- sizione nel club a braccetto insieme a Macia, an- che lui in procinto di prolungare il proprio accordo almeno fino al 2016. Un connubio che sta facendo sognare i tifosi e che piace moltissimo al patron, un po’ meno ad alcuni collaboratori. Sempre parlan- do di società è possibile l’ingresso di nuove figure che amplino la presenza della Fiorentina negli uf- fici del calcio che conta. Qualcuno che mantenga i contatti con la Federazione ma anche qualcuno che possa rappresentare la squadra in giro per l’Europa. Gabriel Omar Batistuta ha parlato di un “possibile rientro in Italia”. Con ADV si sono incon- trati e piaciuti, il suo apporto potrebbe garantire ancora maggiore visibilità al club e soprattutto aumentare l’appeal nei confronti degli sponsor.

Parlando invece dei giocatori sono ormai solo da ufficializzare i rinnovi di Gonzalo Rodriguez e Borja Valero. I due ex Villareal ormai si sono accasati a Firenze, vivono la città come pochi altri compagni e hanno capito l’importanza di formare la colonna vertebrale della squadra di Montella. Entrambi resteranno per cercare di re- galare altre grandi soddisfazioni alla città, cre- dono nel progetto e prima di tutto alla possibilità di arrivare presto a ridosso della lotta scudetto. Ambrosini ha rimesso la propria sorte alla socie- tà. L’ex Milan ha già parlato con chi di dovere, ma il suo futuro adesso è in mano al tecnico vio- la. Se Montella lo reputerà utile sia per il cam- po che per lo spogliatoio allora il suo contratto verrà prolungato. Ambro non accetterà un ruolo da chioccia. Vuole giocare, si sente ancora capace di spostare gli equilibri con la sua esperienza. Se tutto questo gli verrà garantito, la storia d’amore continuerà, altrimenti amici come prima. Discorso simile per , che nei prossimi mesi do- vrà decidere se tornare in Cile oppure continuare foto Federico De Luca TUTTOMERCATO 30

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a guidare il centrocampo viola. Il Pek è un’arma importante per la Fiorentina, ma potrebbe anche rivelarsi una lama a doppio taglio, perché la pros- sima estate Pradè e Macia cercheranno un uomo anche in quel ruolo e la sua presenza potrebbe anche essere troppo ingombrante per convince- re altri campioni a scegliere Firenze. Anche qui lo stesso Montella avrà un ruolo fondamentale.

Per quanto riguarda infine il mercato in entrata ed in uscita molto dipenderà da Juan Cuadra- do. L’accordo con l’Udinese ancora non c’è, quindi occorre prima capire cosa potrà succedere con il colombiano e poi iniziare a chiudere le varie trattative. La certezza è che il duo di mercato viola sta lavorando da mesi su un grande colpo in difesa. I nomi sul tavolo sono molti, ma prima di chiudere qualsiasi affare occorrerà aspetta- re di sapere il budget a disposizione. Qualcosa cambierà anche sulle fasce. Roncaglia con ogni probabilità lascerà Firenze ed al suo posto arri- verà almeno un’alternativa di livello. Più facile che in quel ruolo rimanga Diakitè, visto che in questo caso è stato lo stesso Montella a richiederlo alla società viola in gennaio. A centrocampo, come detto poco sopra, arriverà un giocatore capace di muoversi in regia. La denominazione vice-Pi- zarro non calza più per questa ricerca, il regista del futuro avrà caratteristiche diverse dal cile- no. è un nome che ricorre spes- so, ma se dovesse arrivare lui sarebbe scontata la permanenza del Pek. Al contrario la ricerca si è ampliata anche tra i top player del ruolo e se Verratti è il sogno irraggiungibile, Macia ha già pronte alcune alternative da sottoporre a Montella. Prima di tutto comunque si penserà a sistemare sia i rinnovi societari che quelli dei calciatori. Poi arriverà l’ora di Cuadrado ed infine prenderà il via anche al mercato vero e proprio. La Fiorenti- na si muove e non ha certo intenzione di fermarsi. foto Federico De Luca DUZ O IO R N P

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T R A ©V GIORNALISTA del mese/Niccolò Ceccarini 31

magazine NON SOLO MERCATO Uno dei maggiori esperti in Italia, Niccolò Ceccarini però non è solo questo. Dalle radio ai giornali, di Lorenzo passando attraverso la DI BENEDETTO televisione e i social network, per uno di quelli che possono essere definiti giornalisti a 360°.

na carriera all’insegna del- la Radio. Gli inizi con un’e- mittente del Chianti, poi tutte le più importanti della nostra regione, fino ad ar- U rivare ad oggi, con radio Toscana, dove insieme a Giacomo Guerrini conduce “Artemio – La Cittadella Viola alla Radio”. Niccolò Ceccarini può però essere oggi considerato un vero e proprio esperto di calciomercato, sia italiano che europeo.

Partiamo dall’inizio. Come è nata la sua pas- sione per il giornalismo? “Mi è sempre piaciuto, fin da piccolo. Mi in- Nato nel 1988, teressava fare un mestiere che prevedeva la dall’ottobre 2012 è uno dei redatto- presenza del calcio e dello sport in generale. ri di FirenzeViola. Mi sono subito appassionato al mondo del pal- it. Nell’agosto lone, fin da quando mio padre mi portò per 2011 ha iniziato la prima volta allo stadio. L’idea di poter in- una collaborazio- tervistare i giocatori era sempre stato un mio ne con l’emittente televisiva Italia 7, sogno, è questa una delle cose che mi ha porta- redattore per il to ad intraprendere la mia carriera. Una volta TG Platinum e per finito il liceo ho iniziato a collaborare con La “Il mercato? Meglio dare una notizia in meno, ma le trasmissioni “La Gazzetta di Firenze, dove seguivo le partite quando la si dà deve essere stata verificata a fondo” sfida viola”, ruolo

dei dilettanti. Contemporaneamente iniziai a foto Federico De Luca tutt’ora ricoperto. magazine mercato dà grandissime soddisfazioni, dà grandissime seppur il mercato dipoterlo seguire da vicino.re chiedendogli Il cui lavoravoaRadioDiretto- con il Blu,parlai sempre con molto interesse. Findaitempiin piaciuto. Ho seguito questo aspetto del calcio mièsempre “In realtà lavoraresulmercato mercato? adoccuparsi di calcio Quando hainiziato tale terrestreriusciiadentrareaMediaset”. nale. Avevo deldigi- 36annieconl’avvento di fare quell’incredibile esperienzaprofessio- ramente devo miha permesso ringraziarechi to inGermaniaperseguire ilMondiale. Since- Serie B inglese, fino al 2006 quando fui invia- dellaChampionship,alcune telecronache la diversa.una platea Per questoiniziaiafare avevo molta voglia ad di misurarmi davanti l’intenzione diampliarelaredazioneedio tra esperienza.Nel2005Sportitalia aveva un’al“Prima diMediasethofattoperòanche - Poi lasuaultimatappa. L’ingresso inMediaset. Tuttosport, senzadimenticareLaNazione”. Corriere delloSport, esuccessivamente per lafortunaho avuto dipoterscrivere perIl invece, riguardalacarta stampata quel che dio Toscana, dove mitrovo Per attualmente. Guetta dove a lungo e con Ra- ho lavorato particolare conRadio BludirettadaDavid sport, da Radio Chianti a Lady Radio e in parlanodi che tutte leemittentiradiofoniche conpraticamente la miacarrieraholavorato pubblicista. Devosono diventato nel- direche nel1989,edueannipiùtardi“Ho iniziato Dopo leprimeesperienze cos’èsuccesso? mi hafattoconoscerel’ambientediunaradio”. volta la prima per che gratificante molto za aRadio Chianti,un’esperienlavorare anche - - GIORNALISTA delmese da l’Italia, com’è cambiato il mercato? da l’Italia,com’è cambiato anni ’90 ad oggi, per quello che riguar Dagli trovatorentina eBayernavrebbero unaccordo”. prima o poi Fio- che scelto Firenze ho realizzato tro, aveva il giocatore ma quando ho capito che sarebbe potuta saltare da un giorno all’al che di colpiscena. In certi momentihopensato piena lunghissima, scorsa. unatrattativa E’stata MarioGomez inviolal’estate haportato che alla fine hoavuto ragione. L’altra è invece quella tutti. Ero convintodiesseresullastrada giustae accontentato avrebbe una soluzione che vata tro- stata sarebbe fine alla che sapendo strada, avevo, per la mia continuavo ad andare avanti tuttopotevache saltare, graziealle fonti che nei momentiincui sui giornali sileggevaAnche e Palermo. daFiorentina conclusa sarebbe stata quell’operazione traFoschisicuro che eCorvino ha portato a Firenze .quella che Ero “Devo inrealtàsonodue. Laprimaè direche inquestianni? nata che più la ha appassio di mercato trattativa la Parlando qual èstata della Fiorentina, glio quandolavoro”. mifannosono questeletrecoseche sentireme- “Radiocronache, ecalciomercato, telecronache mestiere? delsuo èlacosa che preferisce Il mercato unasuaconfidenza”. rivelato calcio peraver interrompere unrapportoche conunuomodi una notiziainmenooggi ed unainpiùdomani, èmeglio Dico sempreche di dareunanotizia. locirconda, magari evitandodi chi inalcunicasi fiducia la guadagnare e tutti farsida conoscere devecalciomercato sempreesserepresente, deve il tratta che giornalista Un difficile. veramente cammino, fonti, sia perarrivarebuone adavere / Niccolò Ceccarini - - - 32

foto Federico De Luca magazine il cambiamento sia soloquesto,- legrandi tratta gennaio laFiorentina con Anderson. Credoche comeha fatto a semmai undiritto di riscatto sullabasedeiprestiti,inserendo do letrattative a parametroacquistabili zero, oppure impostan- tegie, andandomagariallaricerca deigiocatori italianehanno dovutoche rivedere leloro stra- europei, lesocietàcalcisti - comeitopclub rato delle idee. Per ovvi unfattu- motivi,nonavendo deisoldi,adessoèquello “Prima erailmercato per LucaTonie appassionato di più sonoquelle che mihanno Mario Gomez” “Le trattative di mercato no un giocatore perreparto.no ungiocatore La Fiorentina la dovrebbe riuscire ad acquistare alme- parlandolasocietàvio- qualitativamente parole.“Difficile dirloinpoche Credoche cede inclassifica? - il gap con chi la pre per colmare Fiorentina Cosa manca oggi, a livello di mercato, alla nomici, cisonoancoraesarannopersempre”. tive, congrandiinvestimenti eco- quelleconcluse re e servirà unagrandeprogrammazione”. re eservirà importanti, vincere aiutaavince- perché no abituarsi a raggiungere i traguardi più non saràaffattofacile. devo Igiocatori - èperòlungoe laprecedein classifica chi Gomez. Ilpercorso per colmare il gap con cante forte possafarRossi che rifiatare e centrocampista- diprimolivello eunattac difensore da affiancareaGonzalo, diun dovrebbe andareallaricerca diungrande GIORNALISTA delmese trà dire la sua anche nel campionato italiano. nelcampionato trà direlasua anche tenere testaalle sueavversarie inEuropa po- se laFiorentinariuscirànei prossimi annia tre adessoildiscorso ècambiato.Per questo ta eral’Italiaadettarelegge inEuropa, men- esperienza incampointernazionale. Unavol- farte anche fare, inrosa, tanta aigiocatori se sarà importan“Credo proprio di sì, anche - della CoppaItalia? la vittoria essere Il primopassopotrebbe / Niccolò Ceccarini 33 foto Federico De Luca magazine gratificante, anche perché l’ex allenatore viola è molto davvero fu e riuscimmo ci però fine Alla alcunaintervista. rilasciato nonciavrebbe che collega, e appena il Trap ci vide, ci dissesubito a Firenze. con un mio Ero a Monaco di Baviera neigiorniprecedentialsuoarrivoa Trapattoni quella è stata hoinvece realizzato più bellache vestivamero 10 che lamaglia viola.L’esclusiva con il nu- di quelgiocatore mente innamorato quandoeroperché piccolomieroa lui, letteral- sono tifoso dellaFiorentinalodevo soprattutto GiancarloAntognoni.Se riuscito ad intervistare il miosogno il giorno in cui sono “Ho realizzato te cheharealizzato? la più bella ed emozionan tori. Qual èstata i calcia per la voglia di intervistare sportivo al giornalismo adinteressarsi Ha iniziato Liverpool regala sempreunagrandeemozione”. indimenticabile,fu unaserata il battere perché con ladoppiettadiJovetic. Inquell’occasione positiva ricordo il 2-0 in casa con il Liverpool ricordiamo tutti.Sedevo pensareadunagara ci ma poiaicalcidirigoresuccesse quello che inquelladiritorno, che sia nellagara d’andata del giocoinmano tina ebbesempreilpallino Rangers. fatta, la Fioren- Sembrava ritorno diCoppaUefa contro gliscozzesidel di stadio,semifinale della quella dubbio senza è hoavvertito allo po perlagrande delusione che mièrimastaimpressa,purtrop che - “Una serata chi diFirenze? Fran quale ha assistito allo stadio Artemio alla più incredibile la partita Qual è stata costruzione diunagrandissimaFiorentina”. potrebbeesserelaprimapietraversoche la dellasocietà,conilnuovofatturato stadio so dicrescitadellaViola,saràaumentareil Un’altra cosafondamentale, perilproces- - - - GIORNALISTA delmese foto Federico De Luca ampliare ilmiobagagliodiesperienza”. rarmi giorno dopo giorno, permettendomi di lapossibilità di miglio- mihannodato che fiducia,ovveromi hannodato tutticoloro sono stato.Devo ringraziaretuttiquelliche moltointuttiipostidilavoro incuiimparato radio, passando per la televisione, ho sempre sonooggi.Daigiornaliallegiornalista che afarmibia contribuito diventare l’uomoeil - ho fatto ab ogni esperienza che “Credo che più belladellasuacarriera? invece l’esperienza di lavoroQual è stata veramente unapersona tuttadascoprire”. intervista soldi aquello “In Italiasiè mercato dei passati dal delle idee” di LorenzoDiBenedetto / Niccolò Ceccarini

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E SETTORE GIOVANILE/Andy Bangu 35 magazine Bangu, il gioiellino della Primavera Deve ancora compiere 17 anni, ma il baby congolese è uno degli irrinunciabili della squadra di Semplici. di Iacopo Barlotti

uardando i numeri stagiona- li di Andy Bangu viene su- bito da pensare che si tratti di un attaccante, un bomber di razza. Ha segnato fino- G ra una quindicina di gol ma Bangu è un centrocampista, una mezzala, al massimo un trequartista. E’ però uno dei ta- lenti più interessanti della Fiorentina Prima- vera di , con potenzialità importanti e ancora ampi margini di crescita. Bangu è nato nel 1997, e compirà 17 anni nel prossimo autunno. Dunque è ancora gio- vanissimo e per questo la stagione che sta disputando assume ancor più rilevanza. Ma d’altra parte Bangu è ormai abitua- to a giocare con i più grandi, visto che fin dai primi anni in maglia viola giocava ne- gli Allievi pur avendo meno di 14 anni.

foto Federico De Luca La storia di Bangu è un po’ complessa: nato in SETTORE GIOVANILE/Andy Bangu 36 magazine

Congo e arrivato in Italia a 6 anni, inizia a gio- care in una squadra della parrocchia di Co- sta Masnaga, in provincia di Lecco. Notato da uno scout dell’Atalanta, viene tesserato dalla formazione orobica dove rimane per quattro anni. Poi quello che secondo i nerazzurri è uno “scippo”: Pantaleo Corvino, ds e scout viola, lo porta a Firenze approfittando del fatto che, non avendo ancora 14 anni, Bangu non è vinco- lato da alcun contratto. Andy, con la famiglia, si trasferisce dunque in Toscana per “motivi fa- miliari” su cui ha sempre preferito non entrare nel merito. Con la maglia viola cresce assieme a mister Guidi nei Giovanissimi, ma il tragitto verso gli Allievi e la Primavera è breve, rapi- do. E quest’anno, a 16 anni, non solo è uno dei punti fermi della squadra di Semplici. Ma è anche uno dei migliori per rendimento di tutto il panorama giovanile italiano. Uno di cui diffi- cilmente si può fare a meno in mezzo al campo. Bangu è un centrocampista centrale, può giocare in tutti i ruoli della mediana, ma dà probabilmente il suo meglio da mezzala in un centrocampo a tre. Un gran fisico, una buona tecnica ma soprattutto un’ottima visio- ne di gioco lo disegnano come centrocam- pista già maturo tatticamente ma in grado di migliorare ulteriormente. Ma soprattutto sono gli inserimenti in profondità a renderlo un giocatore completo e preziosissimo. Tan- to che - specie nella prima parte di stagio- ne - è stato più volte schierato da trequarti- sta. Lui confida di ispirarsi a Iniesta, qualcun altro lo ha accostato a Gullit o ad Hamsik. Ma per il gioco dei paragoni ci sarà tempo. Quest’anno Bangu è stato spesso il rigorista della Primavera di Semplici, ma non è solo gra- zie a questo fatto che si sta rivelando come uno dei giocatori più prolifici della rosa, assai più del suo grande amico Gondo, che di ruolo fa il magazine “Nel 2010,quando aveva menodi tore giovanile dell’Atalanta Mino Favini - responsabile del - set sfondare nelcalcioche conta”.- ristiche, tecnicheeumane, per “Bangu hatuttelecaratte - Ma hasempre giocato coni Fiorentina lo più grandi” all’Atalanta. 14 anni,la strappò

foto Federico De Luca per terra, na puòtogliersitantesoddisfazioni.Piedi gio. Eadesso conlamagliadella Fiorenti- campionato, coppaTorneoItalia, diViareg- timbrato il cartellino in tutte le competizioni: to, poiil raddoppio su calcio di rigore. Ha del secondotempopersbloccare ilrisulta- d’ora quarto al gol gran un Italia: Coppa alla Juventus nell’andata della semifinale di doppietta la dubbio senza stata è finora, centravanti.punto piùaltodellastagione, Il SETTORE GIOVANILE Andy: il tempo è dalla tua parte. / Andy Bangu 37 foto Federico De Luca magazine SETTORE GIOVANILE Barcellona, che “Mi ispiroad interpreti nel ritengo uno dei migliori suo ruolo” Iniesta del / Andy Bangu

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magazine LA MIA ROMAGNA VIOLA La storia di Michele Camporese, una vita passata di Andrea GIANNATTASIO nel vivaio della Fiorentina ed il sogno della A col Cesena. Con un occhio di riguardo di Prandelli.

a Fiorentina è la sua casa, il tetto sotto il quale è cresciuto fin da gio- vanissimo prima di spiccare il volo tra i grandi. Michele Camporese è, per certi versi, un pezzo indelebile L di storia della Fiorentina, essendo il primo giovane nato e cresciuto nel settore giovanile viola che, in tempi recenti, è riuscito a passare con suc- cesso dalla Primavera alla prima squadra, ritaglian- dosi un meritevole ed ampio spazio e diventando una delle pianticelle più promettenti del vivaio della Fio- rentina. Adesso Michele sta crescendo, sta maturan- do a Cesena sotto l’attenta guida di mister Bisoli ed è reduce da una prestigiosissima convocazione di Ce- sare Prandelli per uno stage in Nazionale maggiore. Un sogno che si avvera per pochi ma che per Campo- rese è diventato realtà. Oggi raccontiamo la sua sto- Nato a Firenze nel ria, quella di un simbolo viola destinato a far parlare 1990, è collabo- di sé a lungo. Magari, fin dal prossimo anno, ancora ratore di Firenze- una volta con la maglia della Fiorentina sulle spalle. viola.it e specia- lizzato nel settore giovanile gigliato. Michele, come sta andando la tua stagione con Laureato in lettere il Cesena? antiche e pubbli- ‘’Qui in Romagna la stagione sta andando piutto- cista dal 2013, è sto bene, al di là di qualche infortunio muscolare collaboratore del “Mia figlia Benedetta Emma è la che mi ha un po’ rallentato nella mia crescita. Sto settimanale Il Bri- cosa più importante che ho” vido Sportivo oltre cercando di trovare la giusta continuità ma posso che di Lady Radio senza dubbio dire che generale sono molto con- L’Intervista/Michele Camporese 40 magazine

tento di questa mia nuova esperienza’’. “Abbiamo un organico importante e la ‘’Sono arrivato davvero giovanissimo in “Ce ne sono davvero molti ma ho ancora classifica per ora testimonia il grande la- viola. Ho fatto tutto la trafila del settore ben impresso nella mente in particolare lo Quali sono i tuoi obiettivi per questa annata? voro che è stato svolto dal mister, dai miei giovanile, partendo dagli esordienti fino ad scudetto vinto con gli Allievi Nazionali nel “Voglio senza dubbio dare il mio massimo compagni e da tutta la società. Ce la met- arrivare alla prima squadra. Sono pratica- 2009 ed il successo in Coppa Italia, solle- apporto al Cesena, non peso al futuro perché teremo tutta per lottare fino in fondo e per mente cresciuto lì come uomo e come calcia- vata con la Primavera nel 2011 nello stadio fino a fine stagione starò qui. Mi auguro il agganciare questo grande sogno’’. tore. Devo tutto alla Fiorentina”. Olimpico. Che serata magica fu quella!’’ meglio possibile per me e per la squadra, che è un grande gruppo”. Parliamo della tua avventura a Firenze da ra- C’è un ricordo in particolare più bello legato Parliamo un po’ del tuo ruolo: come difensore Pensi che il Cesena possa puntare alla Serie A? gazzo: come e quando sei arrivato in viola? al settore giovanile della Fiorentina? preferisci giocare in una difesa a tre o a quattro? L’Intervista/Michele Camporese 41 magazine foto Giacomo Morini foto foto Alberto Fornasari Alberto foto

“Io sono sempre stato un difensore centrale ma dopo la nascita di tua figlia? tore giovanile, anche se ammetto che non mi guro che l’annata si coroni con la vittoria in devo dire che per me è indifferente giocare in “È cambiata decisamente in positivo. L’arrivo aspettavo un’esplosione del genere. Sono Coppa Italia: la Fiorentina ha tutte le carte in una linea a tre o a quattro: il difensore moderno di Benedetta Emma mi ha dato e mi sta tuttora contento per lui, gli auguro solo il meglio regola per conquistarla col Napoli”. deve sapersi adattare a tutte le soluzioni”. regalando grandi emozioni, è senza dubbio la con la maglia della Fiorentina”. cosa più importante che ho”. Chiudiamo con il tuo sogno: quanto ci speri Quali sono i tuoi idoli calcistici? Parliamo della squadra viola: dove può ar- in un tuo ritorno a Firenze? “Non ne ho mai avuto uno in particolare, anche In casa viola in questa stagione c’è stata l’e- rivare la formazione di Montella in questa “In questo momento spero di fare bene a se mi è sempre piaciuto John Terry del Chelsea”. splosione di Matos, col quale hai giocato a stagione? Cesena fino al termine della stagione, solo lungo insieme: te l’aspettavi? “Spero per loro il più in alto possibile, sia in così potrò ambire alla massima serie. Per Com’è cambiata la tua vita da calciatore “Tutti conoscevano le sue qualità fin dal set- campionato che in Europa League e mi au- adesso non sto pensando al mio futuro”. L’Intervista/Michele Camporese 42 magazine “Non ho mai avuto un idolo, mi è sempre piaciuto John Terry”

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magazine A MASTERCHEF UNA BELLA FIORENTINA (e non è la bistecca!) di Sonia Enrica Della Martira ci ANICHINI racconta la sua esperienza al famoso talent e le sue origini viola.

ltimamente il calcio e la cucina si sono mischiati, soprattutto per quanto riguarda gli scontri in- crociati con la Juventus dove la bistecca è stata una delle prota- U goniste. Ne parliamo con una sim- patica ragazza che nella vita accomuna, anche lei, la Viola e l’arte culinaria: Enrica Della Martira, figlia del difensore Mauro, che ha militato nella Fiorentina dal ’73 al ’78 e che vinse la Coppa Italia nel ’75. E’ anche la nipote del compianto presidente Ugolini. E’ salita alla ribalta come terza classifica all’ultima edizione di Masterchef.

Enrica, cosa hanno in comune questi due mondi (cucina e calcio) così presenti nella sua vita? “Li ho sempre legati fin da piccola. La domeni- ca si andava sempre dai miei nonni, lui cucinava la bistecca e dopo si vedeva insieme la partita. Collaboratrice di Sapeva fare solo quella perché per il resto era Firenzeviola.it dal un disastro ai fornelli. Quando la partita era a 2008, dove si firma Firenze, non mangiava mai prima, per la tensio- come “La Signora in Viola”. Dà voce al ne. Finita la gara si faceva fare, nella cucina del calcio al femminile Franchi, un piatto di spaghetti al pomodoro.” partecipando anche “Da mio padre ho ereditato il ai programmi Lady Il suo cognome la identifica per tutti i tifosi viola, Viola, su Lady radio ma quanto sono importanti le sue origini? senso della competizione ” e Cuore Viola, su TVR Teleitalia. “Senza la Fiorentina io non ci sarei probabilmen- foto Federico De Luca LADY VIOLA/Enrica Della Martira 44

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te stata. Mio nonno comprò, come calcia- tore, mio padre che poi a Firenze ha cono- “Bastianich è sciuto mia madre, che era la primogenita di casa Ugolini. Lei andava sempre alle parti- un capolavoro te col nonno ed è una grande tifosa tuttora.”

d’uomo e Quanto le hanno passato di viola nel suo patrimonio genetico? Barbieri ha “Oltre alla fede calcistica per la Fiorenti- na, credo di avere assimilato la passione per giocato a calcio ” le partite, la tensione per le gare. Mio pa- dre mi ha trasmesso, in maniera sana, la vo- glia di competizione e me ne sono resa con- to proprio a Masterchef. Sono sempre stata compassata e concentrata ma molto accanita. Sono diventata quasi un cecchino e, nei pres- sure test, ho battuto anche il vincitore finale.”

Ci racconta qualche episodio simpatico legato alla sua infanzia di figlia e nipote viola? “Mi ricordo il primo giorno di liceo. Una pro- fessoressa, mi pare di matematica, mi disse ‘era forte il tuo babbo’ mentre quello di chi- mica, facendo l’appello, mi disse ‘Della Mar- tira come il calciatore?’ ed essendo un grande tifoso viola sbiancò dall’emozione. Io, da fur- betta, mandavo sempre lui ai colloqui scola- stici perché i prof erano in fibrillazione al suo arrivo. Le donne si facevano belle per lui!”

Ha avuto modo di conoscere qualche cal- ciatore che le è rimasto nel cuore? “Baggio e Batistuta, chiaramente in tempi diversi. Mio padre un giorno mi ha portato a vedere gli allenamenti, avrò avuto 10 anni, e mi ha presentato Baggio. Ero così emo- zionata che ho cominciato a correre intorno

foto Federico De Luca al campo. In seguito, dovendo lui fare del- le iniezioni con Raveggi, all’epoca massag- LADY VIOLA/Enrica Della Martira 45

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giatore della Fiorentina, siamo andati negli spogliatoi del Franchi e mi sono ritrovata davanti Batistuta in tutto il suo splendore.”

Frequenta o ha frequentato lo stadio? “Da ragazzina andavo con un’amica in Cur- va Ferrovia perché la Fiesole la ritenevano troppo “pericolosa” per noi, non si fidava- no. Poi sono stata dieci anni a Milano e, al mio ritorno, andavo in tribuna col nonno e la mamma. Mi ricordo che lui mi compra- va sempre la “bomboniera gelato”. Dopo la sua morte ci sono andata solo una volta perché non potevo vedermi lì senza di lui.”

Oltre al calcio, come nasce la sua passione per la cucina? “Esiste da sempre, pensi che ho messo il pri- mo dentino a 3 mesi! Fra lo sbigottimento dei camerieri, a 3 anni ordinavo funghi fritti al ristorante ed ho sempre amato giocare a fare la cuoca. A 18 anni, quando mi sono trasferita a Milano ed ho avuto una casa, ma soprat- tutto una cucina mia, ero felicissima di poter preparare da sola da mangiare. A quell’età per alcuni è un incubo, per me era un sogno.”

Di chi è stata l’idea di partecipare a Masterchef? “Voleva iscrivermi la scorsa edizione una mia amica. Sei brava, mi diceva, provaci. Poi lei è rimasta incinta e la cosa è decaduta. Lo stimo- lo a provarci è stata una delusione d’amore. Le cose col mio ex fidanzato non andavano bene, mi sono appassionata al programma e ho chiamato per un provino. E’ andata bene.”

I tanto rinomati chef, Barbieri-Cracco-Ba- stianich, come sono visti e vissuti da vicino?

foto Federico De Luca “Barbieri, anche se può non sembrare, è molto LADY VIOLA/Enrica Della Martira 46

magazine “Senza la Fiorentina non esisterei. Mio nonno ha comprato mio padre e lui ha sposato sua figlia”

severo. E’ cattivissimo e mette chiaramente in fondo alle cose, ero sempre seconda. molta ansia. Cracco è molto ombroso ma Lo diceva sicuramente per spronarmi visto perché è timido ed in fondo però è un bo- che, dopo l’eliminazione, mi ha detto che naccione. Bastianich è un capolavoro d’uo- per lui ero una numero uno.” mo. E’ affascinante, simpatico e caciarone.” Il tanto temuto Bastianich faceva forse il Stentiamo un po’ a crederci. Ma i suoi “piacione” con lei? famosi lanci dei piatti? “Un siparietto carino c’è stato. Alla finale, “Pensare che alcuni non sono andati nem- vestiti tutti elegantemente, lui mi ha fatto dei meno in onda! La mia postazione era in complimenti e Barbieri ha chiesto se volevamo prima fila e spesso buttava nel mio lavan- che ci fosse lasciato il ristorante solo per noi.” dino i piatti che lui riteneva schifosi. Me lo intasava! Una volta però mi ha fatto Oltre a quello che veniva trasmesso, gli foto Federico De Luca piangere, dicendomi che non arrivavo mai chef vi insegnavamo qualcosa, erano LADY VIOLA/Enrica Della Martira 47 magazine

burro e le acciughe. Alla Roma, avvicinando- si la Pasqua, preparerei un bell’abbacchio. Al Napoli, al terzo posto, un fritto alla napoletana con tanto di fiori di zucca, pizza e zeppole. Alla Fiorentina, per rimanere belli agili, andiamo su- gli spaghetti al pomodoro fresco e basilico e una insalatina. Lo sprint a tavola lo vinceremo noi!”

foto Paolo Lo Debole Dove cucina adesso, lo farà di mestiere? “Ho delle proposte interessanti ma voglio continuare a fare il mio mestiere, visto che ho uno show room di abbigliamento che, para- dossalmente, è quello che mi fa mangiare. Mi hanno comunque chiesto di collaborare con una scuola di cucina a Firenze, “Mama Flo- rence”, appena aperta e gestita da donne. degli allenatori per voi? Mi hanno inclusa fra gli chef stellati e dovrei tenere delle lezioni per stranieri ed italiani.” “Barbieri sarebbe stato un ottimo allenatore. E’ perfetto, ti massacra per stimolarti a dare il Cosa vede quindi nel suo futuro e in quello massimo, perché tu faccia bene. Purtroppo però della Fiorentina? li vedevamo solo in studio e, anche se ci davano “Successo per entrambe, visto che non si alcune indicazioni, il resto lo facevamo da soli, vince mai! Mio padre mi ha proprio pa- studiando e confrontandoci fra concorrenti.” ragonato alla Fiorentina, dopo la mia Trasportandoli nel calcio, in che ruolo li fa- esperienza a Masterchef: anche se non rebbe giocare? hai vinto, hai fatto il gioco più bello”. “Barbieri ha giocato realmente nelle giovanili del Bologna. Lo metterei a centrocampo a ge- stire il gioco visto che corre avanti e indietro ed è sempre agitato. Cracco a fare il bello in attacco, aspetta la palla sui piedi e la butta dentro. Bastianich, per come vola i piatti, lo metto in porta a rilanciare il pallone e il gioco.”

La facciamo diventare la chef delle prime quattro squadre del campionato e le chie- diamo un piatto per ognuna. “Quelle davanti alla Fiorentina le faccio appe- santire con i loro pasti locali. Alla Juventus una intervista di Sonia Anichini

bella bagna cauda, indigeribile visto l’aglio, il foto Federico De Luca LADY VIOLA/Enrica Della Martira 48 magazine “Mi sono emozionata quando ho conosciuto Baggio e Batistuta” foto Federico De Luca DUZ O IO R N P

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magazine VIOLA SI NASCE Il CALCIO, il canto, la radio e la TV, una carriera, quella di Federico russo, di Tommaso illuminata sempre e BONAN comunque da una costante fissa: il tifo incondizionato per la Fiorentina.

e partite in Fiesole, la maglia di Borgonovo ed una passione che nasce da lontano. Federico Russo, af- fermato speaker radiofoni- L co e conduttore televisivo, racconta la sua vita ed il suo amore per la Fiorentina, tra una firma di Mario Gomez ed un’ammirazione sincera per Giuseppe Rossi.

Partiamo dall’inizio. Lei è nato a Firenze, ma già da parecchi anni è “costretto” a lavorare lontano dalla Toscana. “Proprio così, ormai è dal 2002 che non vivo più a Firenze, anche se la mia carriera ovvia- mente è iniziata proprio dal capoluogo tosca- no, facendo radio. Da Radio Sieve, passo dopo passo e con qualche colpo di fortuna come in occasione della partecipazione al talent Ope- razione Trionfo, sono riuscito poi a farmi no- Nato nell’aprile tare anche a livello nazionale. Venuto via da del 1985, è uno Firenze, ho avuto la fortuna di togliermi delle dei redattori di “Sono nato e cresciuto a Firenzeviola.it. Fa belle soddisfazioni lavorando ad esempio per Firenze, e fin da piccolo, dai parte della reda- MTV, per Sky, per Radio Deejay, ormai da “Firenze, i tifosi e la società si meritano di vincere zione sportiva del- otto anni, e ultimamente anche con The Voice, tempi di Antognoni ho la storica emittente talent show musicale della Rai (in onda tutti i finalmentesempre amato un trofeo. i colori Può viola.”davvero essere l’anno giusto” fiorentina di Lady mercoledì alle 21.10 su Rai2) che ho il pia- foto Federico De Luca Radio.

Federico Russo federusso80 @federusso80 The Voice TIFOSO VIP/Federico Russo 50 magazine

cere di condurre proprio in questo periodo”. parte in qualche modo, ovviamente senza troppi meriti (ride, ndr), della rinascita viola Grazie a Radio Deejay ha avuto anche dopo gli anni disastrosi del post Prandelli. Mi una collaborazione con Sky Sport. Del re- considero po’ una sorta di mascotte, avendo sto, calcio e Fiorentina hanno sempre fatto avuto la fortuna di partecipare ad eventi si- parte della sua vita. gnificativi come la presentazione delle maglie “Sono assolutamente nato viola, in una fami- in Piazza della Signoria o quella di Mario Go- glia viola, e mi è sempre piaciuto il calcio. Fin mez all’interno del Franchi. Tra l’altro, quel- da piccolo sono stato vicino ai colori della Fio- la sera davanti a Palazzo Vecchio, dei nuo- rentina, dai cinque anni ho iniziato a giocare a vi acquisti era arrivato solo El Hamdaoui...” pallone nella Florentia, una società in qualche modo legata alla stessa Fiorentina e che ogni Come andò la serata? anno ci regalava le maglie viola. Poi ho sem- “Avevo anche un po’ paura per qualche con- pre frequentato lo stadio. Prima di trasferirmi testazione, visto che la Fiorentina veniva da per lavoro fuori Firenze sono stato anche abbo- due stagioni difficili. Mi sarebbe dispiaciu- nato in Fiesole per sei anni. In questi anni, poi, to condurre una festa della mia squadra del non ho potuto seguire ovviamente la squadra cuore e trovarmi in una situazione spiacevo- tutti i fine settimana, ma anche adesso quando le. Invece è fu una grande serata, una ma- posso faccio un salto al Franchi per vedere le nifestazione di speranza da parte di tutti i partite. Del resto, ho sempre cercato di rita- tifosi viola. Quella sera Firenze rispose con gliarmi degli spazi dal lavoro per venire a Fi- ottimismo, e da lì nacque la cavalcata che renze. Mi ricordo ancora quando, in occasione ha fatto tornare alla ribalta la Fiorentina”. della sfida col Bayern Monaco durante l’ultima Champions disputata dalla Fiorentina, decisi di Nell’estate dell’anno scorso, poi, ha avu- venire a Firenze in macchina con mio fratello. to la fortuna di assistere in prima perso- Arrivati a Bologna, trovammo l’autostrada bloc- na alla presentazione di Mario Gomez al cata per la neve e, parcheggiata la macchina, Franchi. Ci racconti le sue sensazioni in salimmo sul treno regionale diretto a Firen- quella storica giornata. ze pur di non perdere l’evento. Cose che forse “Francamente ho impiegato davvero pochissi- non farei neanche per una donna... (ride, ndr)”. mi secondi ad accettare la proposta della so- cietà. Avevo anche seguito con una certa ansia Lei è stato al centro del primo, vero atto di tutti i passaggi della trattativa che poi hanno rinascita della Fiorentina. La presentazione portato Gomez a vestire la maglia della Fio- delle maglie viola in Piazza della Signoria, rentina. Memore della vicenda Berbatov, ho nel 2012. “Che emozione presentare Mario sperato fino all’ultimo nel buon esito dell’o- “I protagonisti furono più che altro le persone perazione. Ma la cosa bella è che, una volta che lavoravano, e che lavorano tuttora per la Gomez davanti a 25mila persone. arrivato in sede il giorno della presentazione, Fiorentina. L’avvento di Pradè e Macìa ha ve- Diciamo che ho avuto una ho potuto assistere in diretta proprio alla fir- ramente fatto tanto per questa squadra. Posso visuale privilegiata” ma che il tedesco ha posto sul suo contratto. dire comunque di essere felice di aver fatto Ricordo di averlo visto felice, quasi incredulo foto Federico De Luca

Federico Russo federusso80 @federusso80 The Voice magazine A parte Mario Gomez, qual’è il suo gioca A parte unavisualeprivilegiata”. hoavuto che to sugli spalti con i miei amici. Diciamo te, incampo, senon fossi stato sarei sta - persone. Un’emozione unica.Probabilmen - di farloera maicapitato difronte a25mila bellissimo.nonmiè stato Masoprattutto l’erba delFranchiinvitamia,egiàquello “Innanzi tuttononavevo maicalpestato delFranchi... sul prato i brividi una voltaImmaginiamo entrato vista l’accoglienzaricevuta quel giorno”. amato 9 diBorgonovo, maglia numero Federico Russo un idolo.Poi “Da piccolo e Batistuta” quanto ho avevo la - federusso80 GUARDA VIDEO @federusso80 The Voice TIFOSO VIP / Federico Federico Russo 51

foto Federico De Luca TIFOSO VIP/Federico Russo 52 magazine

tore ideale di questa Fiorentina? di una stagione. E poi la sfortuna infinita che “Ovviamente questa estate ho avuto una pulsio- ha colpito i nostri attaccanti, prima con Gomez, ne quasi irrefrenabile nei confronti del tedesco, poi con il ko di Pepito che ha tolto alla squa- però devo ammettere di essere rimasto davvero dra il della serie A, per finire colpito dalla storia di Giuseppe Rossi. Ritorna- col nuovo infortunio del tedesco, arrivato pro- re a giocare dopo così tante sfortune patite in prio quando stava per tornare in forma per lo carriera, segnare di nuovo tanti gol diventan- sprint finale. Direi che hanno inciso anche alcune do capocannoniere per poi subire un’altra bot- decisioni arbitrali che, oltre a svariati punti, ci ta come quella contro il Livorno in campionato hanno tolto giocatori contro la nostra volontà, credo sia veramente difficile da digerire. Ero come nel caso di Borja Valero che secondo me allo stadio quel giorno, è stato un momento non avrebbe meritato di prendere neanche una tragico. E’ tutta la storia di Pepito, quindi, che giornata di squalifica. Tutta una serie di motivi mi ha colpito particolarmente e che spero possa che ci hanno fatto perdere terreno in classifica. avere un ulteriore lieto fine col ritorno al cal- Anche se può sembrare un ragionamento facile, cio in maglia viola e con la Nazionale italiana”. con la rosa al completo a questo punto avremmo avuto una decina di punti in più”. Va bene, ad oggi Rossi batte tutti. Del pas- sato, invece, chi le è rimasto più impresso? Questo potrebbe essere l’anno buono per “Essendo tifoso fin da piccolo, sono cresciuto vincere una coppa... avendo negli occhi giocatori come Baggio e “Al di là del campionato, a Firenze c’è voglia di . Poi è arrivato Batistua. Nei miei anni in festeggiare un trofeo, come potrebbe essere la Fiesole Gabriel mi segnava sotto gli occhi tutte coppa Italia. Se lo meriterebbero tutti i tifosi, le domeniche, non si può non amarlo. Devo dire ma anche la stessa società che in questi anni ha inoltre di aver avuto anche una cotta particolare lavorato ottimamente ma che allo stesso tempo per Edmundo, che come attaccante mi piaceva e sempre incappata in avvenimenti che hanno tantissimo. E come scordarsi di Borgonovo, un remato contro alla squadra. Anche quest’anno, idolo. Siccome giocavo attaccante, avevo sem- nonostante tutto, siamo in alto, con un progetto pre la sua maglia, la numero 9 con lo sponsor valido, un allenatore bravo ed un gruppo vera- Crodino. Della storia più recente dico invece Luca mente forte”. Toni, un campione che ho avuto anche la fortu- na di conoscere personalmente. Un grande uomo Allora, in conclusione, un fioretto personale spogliatoio, tra l’altro simpaticissimo, avreb- nel caso in cui la Fiorentina dovesse vincere be fatto un gran comodo anche quest’anno”. qualcosa di importante. “Come minimo girerò per Milano, dove abito, Veniamo all’attualità. Come sta andando “Mi ha colpito la storia di Pepito con la maglia di Gomez che custodisco gelosa- questa Fiorentina? Previsioni per il finale di mente. Magari qualche sfilata con il viola addos- stagione? Rossi, un campione sfortunato. Con so nei corridoi della radio, tra i miei colleghi che “La vedo molto difficile in campionato, purtrop- lui e Gomez in campo fin dall’inizio certamente non tifano Fiorentina. L’ho già fatto, po abbiamo perso un po’ troppi punti, a volte in avremmo 10 punti in più” ma questa volta, in caso di vittoria di un tro-

modo superficiale, anche se ci può stare nell’arco foto Federico De Luca feo, avrebbe un significato ancora più intenso”. DUZ O IO R N P

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magazine La carica del bisonte La piccola realtà toscana che ha conquistato la Coppa Italia. Il sogno ora di Daniel è il massimo campionato. UCCELLIERI l bisonte è un animale bellissimo: simbolo di forza, il bisonte ha un ca- rattere mite e docile, ma guai a far- lo arrabbiare! Un bestione ostinato, che in velocità può addirittura supe- I rare un cavallo. Lo spirito di questo animale, considerato sacro dai nativi americani, rivive oggi nelle ragazze del Bisonte San Casciano. La sto- ria della squadra di volley femminile del piccolo pa- ese della provincia di Firenze, è una di quelle favole bellissime da raccontare. Un progetto che, grazie ad imprenditori seri ed appassionati, è culminato con la vittoria della Coppa Italia A2, il primo trofeo assolu- to per il club e la prima Coppa Italia conquistata da una formazione toscana. Della storia della squadra Classe ‘84, inizia e del trionfo in Coppa Italia ce ne parla con orgo- a scrivere sul web glio Elio Sità, presidente del Bisonte San Casciano. fin da giovanissi- mo, in particolar Presidente, andiamo con ordine: partiamo dalla modo con articoli storia della squadra. sul mondo del ci- nema. Nel 2011, “La società nasce a San Casciano oltre 40 anni fa, dopo qualche 41 per la precisione. La squadra ha intrapreso il suo collaborazione percorso a livello amatoriale, e dopo diversi anni di occasionale, ap- campionato B2 conquista la storica in proda nel gior- B1 all’inizio degli anni 2000. Io sono entrato in so- nalismo sportivo grazie a Firenze- cietà nel 2002, per cercare di dare il mio contributo viola.it e Tutto- per questo progetto che stava diventato sempre più MercatoWeb.com. importante. Nel 2003 c’è stata la svolta: è inizia- Dalla stagione ta l’avventura con lo sponsor, Il Bisonte. Abbiamo 2012/13 si oc- quindi inizato un percorso di crescita importante per cupa della diret- “Dopo tanto sudore versato abbiamo ta testuale delle arrivare a determinati obiettivi. Oggi, dopo tanto gare di serie A per sudore versato, abbiamo conquistato un trofeo stori- conquistato un trofeo storico” TMW. co e siamo in lotta per la promozione in A1”. di fotobob foto SPORT FIRENZE/Il Bisonte Volley Femminile 54 magazine ffoto di fotobob di fotobob ffoto

Una stagione splendida per adesso, la lotta e battuto in finale di Coppa Italia, ndr). Ci Casciano l’organizzazione è stata fantasti- in A1, probabilmente come prima cosa ci sarà il per la qualificazione diretta è ancora viva. giochiamo tutto, se arriviamo primi andiamo ca. Pensate che c’erano oltre 400 tifosi al trasloco a Firenze. Purtroppo il palazzetto di San “Grande merito va allre ragazze e all’al- direttamente in A1, altrimenti accederemo ai seguito delle ragazze, niente male per una Casciano non ha la capienza necessaria per ospitare lenatrice. Abbiamo delle giocatrici splendi- play off direttamente dalle semifinali”. piccola realtà come la nostra”. gare di A1. Il nostro obiettivo comunque è quello de, negli ultimi due mesi abbiamo vintro 13 di imporci anche in A1, non vogliamo essere delle gare su 13. Per un curioso caso del destino ci Facciamo un passo indietro e torniamo alla Quali sono i progetti futuri per Il Bisonte? meteore. Proveremo a fare qualcosa di importan- giocheremo tutto all’ultima giornata in casa bella vittoria in Coppa Italia. “Dobbiamo fare un passo alla volta, prima dobbia- te, grazie anche alla città di Firenze. Stiamo allac- dell’attuale capolista, la Metalleghe Saintars “È stata una grande soddisfazione. Abbia- mo finire la stagione, ci sono ancora tante gare da ciando i primi rapporti con gli enti locali: vedrete, Montichiari (lo stesso avversario affrontato mo portato un paese intero a Treviso, a San giocare. Se dovessimo raggiungere la promozione se andremo avanti lo faremo con un obiettivo!” DUZ O IO R N P

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Museo Associazione Calcio Fiorentina Le coppe europee e gli scontri fratricidi a cura di Gianfranco Lottini/FSHM- foto Museo Fiorentina

imminente sfida tra vio- In questo senso la prima gara ufficiale sconfissero il Colonia per 1-0 ed il all’Old Trafford contro il Manchester la e bianconeri negli in assoluto tra la Fiorentina ed un al- Servette 4-1. Utd, battere l’Hull City per 1-0, per- ottavi di finale di Eu- tro club del bel paese si tenne in Ger- Il pareggio decisivo per 1-1 - occorre- dere con il Luton Town con lo stesso ropa League non rap- mania, più precisamente ad Augusta il va una vittoria contro il Basilea - negò risultato prima di impattare con il presenta solo la rivinci- 15 giugno 1968, dove i gigliati nella l’accesso alla finale. Crystal Palace per 2-2. L’ ta della famosa finale loro partita di esordio della Coppa Più tardi, nel 1973, nell’ambito del La prima partita, giocata a Firenze il di Coppa U.E.F.A. giocata a Torino delle Alpi sfidarono la Roma da cui Torneo anglo Italiano, fu disputata la 17 maggio 1973, terminò con il risul- e nel 1990 ma lo spunto persero 1-0. semifinale in due gare tra Fiorentina tato di 1-1 con la rete gigliata marca- per rivisitare i precedenti tra la no- Quella fu l’unica sconfitta del torneo e Bologna. ta da . stra Fiorentina ed altre squadre ita- con i viola che successivamente impat- Il percorso per arrivare a giocarsi Con il Bologna, a quel punto netta- liane nelle diverse coppe europee. tarono con il Kaiserslautern per 2-2, la finale vide i viola pareggiare 1-1 mente favorito, i gigliati si rifecero

museofiorentina.it museofiorentina @museofiorentina museofiorentina MUSEO FIORENTINA/Le coppe europee e gli scontri fratricidi 56 magazine

to sia la squalifica del campo che la rose occasioni da gol create e sciupate decisione, da parte della U.E.F.A., di da , dalle spettacolari indicare Avellino, storico feudo cam- parate del “man of the match”, il por- pano del tifo bianconero, come sede tiere juventino Tacconi e dal clamoroso naturale della nostra partita casalin- gol letteralmente regalato agli juven- ga. tini da parte dell’arbitro spagnolo So- Per i gigliati fu un torneo molto di- riano Aladren che nell’azione non san- spendioso, sempre in trasferta, ma zionò un vistoso fallo del centravanti che regalò, epilogo a parte, bellissi- bianconero Casiraghi ai danni del no- me soddisfazioni ai propri sostenitori. stro difensore Pin. Durante il lungo cammino furono mie- Il ritorno ad Avellino, il 16 maggio tute vittime illustri come l’Atletico di 1990, vide una squadra viola votata Madrid, il Sochaux, la Dinamo di Kiev, all’attacco in maniera concitata ed af- l’Auxerre e il Werder Brema. fannosa costantemente alla vana ri- Il destino di quella finale si decise nel- cerca di un gol che potesse in qualche la gara di andata a Torino il 2 maggio modo rimetterla in gioco. 1990 dove, pur giocando molto meglio Nella nostra storia internaziona- dei bianconeri, la Fiorentina venne le Avellino rappresenta la terza più sconfitta per 3-1. grande delusione di sempre dopo Ma- Coppa delle Alpi 1968: viola a un soffio dalla finale La gara fu caratterizzata dalle nume- drid 1957 e Stoccarda 1962. nel ritorno del 23 maggio 1973 espu- gnando il campo felsineo grazie ai gol di Caso nei 90 minuti regolamentari e di Clerici nel secondo tempo dei sup- plementari. Purtroppo la finale di quel torneo, di- sputata a Firenze il 3 giugno 1973, vide prevalere il Newcastle sulla Fio- rentina per 2-1. È invece storia più recente la doppia finale per l’attribuzione della Coppa U.E.F.A. 1989/90, avversari i rivali della Juventus, con i viola che non gio- carono mai a Firenze in quanto era- no in corso i lavori di ristrutturazione dello stadio in vista dei mondiali del 1990 ovvero avrebbero potuto dispu- tare la finale se gli incidenti avvenuti Il pannello della mostra Bambini Viola durante la semifinale contro il Werder dedicato alle maglie storiche I britannici del Newcastle negano ai viola la vittoria nell’Anglo-italiano 1973 Brema a Perugia non avessero causa-

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Gli Scugnizzi Viola I VIOLA NEL SUD di Patrizia Iannicelli

idea di costituire un viola club squadra viola in televisione, e diventa una vera tifoso e proprio per la sottoscrizione di “orgo- macchina, in seguito anche con vari pullman, in Campania, regione che per e propria fede nel 1995 quando un campione glio viola”, unico mezzo necessario per seguire visto la crescita esponenziale del gruppo. Nel radici e storia è roccaforte di di nome Batistuta diventa capocannoniere e il la squadra viola, che cinque ragazzi senza co- dicembre dello stesso anno compare per la tifosi partenopei e a strisce, si suo beniamino. Con il trascorrere degli anni si noscersi tra loro precedentemente, si trovano in prima volta il logo con lo stendardo in Curva realizza nell’estate del 2010, rende conto che oltre la famiglia, sarebbe im- viaggio verso Formia (Lt), il posto più vicino per Fiesole, le prime sciarpe vengono esposte a L’ grazie alla parsimonia ed au- portante coinvolgere simpatizzanti e tifosi del- aderire all’iniziativa. Servono poche battute e gennaio, nel settore ospiti del S. Paolo a Na- dacia del suo giovane presidente, attualmen- la sua regione, così attraverso una ricerca ca- scambi di opinione per realizzare quello che poli, un grande esordio. Nel primo anno si ri- te in carica, Enrico De Lucia. La passione per pillare tramite facebook e siti internet, inizia a ufficialmente nel settembre diventerà il viola trovano all’interno del Franchi per ben quindici la Fiorentina, per Enrico nasce casualmente, creare i primi contatti con altri ragazzi. Siamo club gli Scugnizzi Viola. Iniziano così le prime partite, un ottimo traguardo considerando la quando fin da bambino segue le gesta della nel periodo dell’intromissione della tessera del “trasferte” verso Firenze, all’inizio con qualche provenienza ed i risultati poco esaltanti del- VIOLA CLUB/Gli Scugnizzi Viola 58 magazine

la prima era Mihajlovic . Negli anni successivi motivazione del suo cartellino e poi essere stato con l’aumento dei soci al club, sono sottoscritti i vittima di un referto FALSO da parte di Gerva- primi abbonamenti in curva Fiesole, ma la loro soni. Squalifica ridotta a 3 dopo il ricorso, ma presenza si nota anche nel ritiro di Cortina e ancora inspiegabile visto che le immagini sono Moena e in altri stadi d’Italia, fino a quest’an- chiare e le hanno visto in tutto il mondo.... Tanti no in Europa. L’appuntamento domenicale piccoli tasselli che aiutano i tifosi a disinnamo- verso Firenze diventa un rituale irrinunciabile, rarsi del calcio.” e pur percorrendo più di 1000 chilometri in 10 ore, per 20 gare interne, non vogliono far Pensate che questi continui “torti” arbitra- mancare il loro supporto alla squadra viola. li” possano condizionare anche in futuro i Gli iscritti al club attualmente sono 50, ma sono giocatori ad accettare una piazza importan- molti i simpatizzanti della zona al seguito del te come Firenze, ma dove è sempre difficile gruppo portante. Il club è affiliato all’ACCVC. vincere? Il consiglio direttivo è formato dall’ideatore e ai colori viola, chi per amore di Antognoni o conoscendo i rischi che ci potrebbe portare un “Ogni giocatore non ci sta a perdere, ed è ovvio presidente suddetto Enrico De Lucia, dal vice Batistuta,chi per simpatia verso i colori sociali risultato poco confortevole. Non viviamo un mo- che vuole vincere ed arricchire il palmares per- Ugo Villani, dai consiglieri Diego Faldini, Lello e l’inno, chi per amore verso la città di Firenze, mento favorevole, abbiamo sprecato purtroppo sonale, nella stagione scorsa abbiamo avuto il Miele, Germano Perna e Salvatore De Falco. chi per aver ereditato la passione viola da un diverse occasioni per avvicinarci o agganciarli. caso Pizarro, che ha fatto riflettere. Se gli errori Il gruppo è eterogeneo per età, dai 20 ai 50 familiare. Il viola club gli Scugnizzi Viola, pur Comunque guardiamo con ottimismo e positività aiutano a non vincere i giocatori a fine anno anni, per ceto sociale e professione. Ognu- essendo uno degli ultimi club nati fuori le mura allo scontro diretto ed alle restanti gare da qui faranno i loro bilanci e valutazioni personali.” no ha una propria storia e porta dietro con di Firenze, rappresenta una realtà importante a maggio. Appunto maggio dove ci ritocca rive- se ricordi e motivi che lo ha portato a legarsi della tifoseria gigliata, una passione che viene derli in finale di Coppa Italia, “un tormento con- Dopo gli infortuni e squalifiche, l’elimi- da lontano e che va oltre la distanza, al di tinuo ‘sti napoletani”, non ci lasciano pace. Per là dei risultati e dei protagonisti in campo, un noi SCUGNIZZI sarà una lotta continua ed asfis- modo di essere viola e di vivere la Fiorentina siante per la nostra gloria viola. Per la finale di totalmente. Abbiamo avuto modo di incontra- maggio con qualsiasi esito “saliremo” dall’Olim- re il presidente Enrico De Lucia che con la cor- pico a Firenze sperando di festeggiare, ma se si tesia e amicizia di sempre ha scambiato con dovesse perdere (facciamo tutti gli scongiuri), e noi un parere sul periodo della squadra. chi ci torna a casa ! Per tutta la tifoseria viola la squalifica di Borja Valero e la ridicola beffa Tra pochi giorni ci sarà una sfida che per della riduzione di una giornata, è stata vissuta voi ha un sapore particolare, quella contro come l’ennesima ingiustizia”. il Napoli, con quale spirito vivete in gene- re questa gara? State organizzando qualche Qual è il tuo parere a tal proposito? iniziativa particolare e magari scaramantica “Al momento poco brillante della squadra oltre per la finale di Coppa Italia? alla serie di errori arbitrali che ci stanno affos- “Come ogni anno la partita col Napoli per noi è sando, si è aggiunta la squalifica del giocatore una gara a se... Quest’anno è ancora più pre- chiave della squadra. Una squalifica più inspie- ziosa in quanto ci giochiamo il nostro obietti- gabile del rosso preso a Parma da Borja, un vo in campionato proprio con loro. Aspettia- giocatore modello e leale come pochi che si è mo il 23 marzo in maniera spasmodica anche visto infliggere 4 giornate per aver chiesto la VIOLA CLUB/Gli Scugnizzi Viola 59 magazine

nazione dall’Europa ha rappresentato quasi a poter competere con le grandi. Il nostro massimo. Usciamo a testa alta, il nostro sogno gara di Napoli, con i nostri campioni Gomez per tutti i tifosi la delusione per una sta- cammino si è fermato in modo amaro, gli ultimi europeo si è interrotto ma siamo orgogliosi di e Matri che speriamo possano essere determi- gione che poteva diventare esaltante, un minuti fatali per un colpo di un fuoriclasse bian- aver potuto vivere questa nostra meravigliosa nanti. La nostra speranza resta quella di poter tuo commento e cosa ti aspetti da questo conero. Per quello che si è visto in campo abbia- passione viola. In campionato abbiamo lasciato vedere il prima possibile in campo il nostro fe- finale di campionato. mo saputo tener testa alla corazzata juventina, dei punti per strada anche per il numero di gare nomeno “Pepito” Rossi, certi che il suo contri- “Un obiettivo è già congelato, la finale di coppa sugli spalti l’atmosfera è stata straordinaria, giocate in poco tempo, mancando in brillantez- buto potrà ancora darci grandi soddisfazioni nessuno ce la toglie. In Europa siamo arrivati tutti i tifosi hanno messo voce e cuore dando il za. Per misurare la nostra forza attendiamo la per un rush finale tutto da giocare e vivere.” DUZ O IO R N P

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T R A ©V Vuoi leggere la recensione del tuo libro su FVMagazine? RECENSIONI 60 Scrivi a [email protected] magazine arbitrali in questa stagione e capisco la rabbia anche della LA RECENSIONE LA VOCE DI CORRIDOIO dirigenza gigliata. L’episodio di Borja Valero da parte di Stefano Borgi di Samuele Brandi di Braschi e Nicchi è stato gestito malissimo con dichia- I LEONI DI IBROX Graziano Cesari razioni inopportune che hanno portato solo all’ennesimo allontanamento del mondo arbitrale da quello del calcio”. Autore: Commissione Storia del Museo Fiorentina NICCHI E BRASCHI HANNO Come valuta l’operato svolto dai due toscani Nicchi Editore: Nerbini Editore Formato: illustrato, brossura FALLITO IL LORO PROGETTO e Braschi? orgoglio di aver portato in Italia toricamente il rapporto tra i direttori di “I risultati che vediamo parlano chiaro. Il loro progetto era la prima Coppa delle Coppe. È gara e le maglie viola non è mai stato quello di avvicinare le società al mondo arbitrale, aprire un dia- il 1961 e per il calcio italiano è idilliaco, la società gigliata ha sempre logo tra loro dentro e fuori dal campo ed invece sta accadendo un momento storico importante dovuto lottare contro ingiustizie di ogni il contrario. Le ultime dichiarazioni rilasciate da Braschi sul caso perché la Fiorentina è la prima genere sia nel campionato italiano che Borja Valero hanno addirittura inasprito i rapporti, quello era L’ squadra nazionale a vincere una S nelle competizioni europee, basti pensa- un episodio che andava gestito diversamente. Lo stesso Bra- Coppa Europea riconosciuta dalla UEFA. Le ce- re all’ultima partecipazione in Champions League con l’epi- schi avrebbe dovuto allentare le tensioni con dichiarazioni di lebrazioni, promosse dal Museo Associazione Cal- sodio del goal concesso a Klose, in fuorigioco di due metri, apertura alla risoluzione della cosa ed invece ha solo peggio- cio Fiorentina Onlus e da ACF Fiorentina, rendono dal direttore di gara di allora Tom Henning Øvrebø. Anche rato le cose. Possiamo dire con tutta tranquillità che il proget- omaggio, con la dovuta solennità, ai protagonisti in questa stagione, con una Fiorentina rigenerata da acquisti to di rinnovamento prospettato da Nicchi e Braschi è fallito”. in maglia viola che, mostrando foga leonina, han- importanti, molti sono stati gli episodi ingiusti che hanno fatto Dal punto di vista di esperto anche in campo inter- no mertitato una grande riconoscenza, non soltanto arrabbiare il popolo gigliato e la dirigenza viola. La goccia nazionale come mai le squadre italiane in Europa da parte della città di Firenze, ma anche dell’intera comunità sportiva nazionale. che ha fatto traboccare il vaso è stata la squalifica assurda di fanno sempre tanta fatica? All’epoca, la vittoria non riscosse i dovuti clamori e riconoscimenti: era la prima quattro giornate, poi ridotte a tre, del nuovo idolo di Firenze “Credo che il problema non sia di natura arbitrale ma legata edizione di un nuovo trofeo ed il calcio europeo spesso veniva considerato meno Borja Valero vero campione di lealtà, classe e professionalità alla crescita, snobbata, dei nuovi talenti italiani. Mentre negli importante del campionato italiano. Oggi gli autori intendono ringraziare quegli ingiustamente punito per un fatto non commesso. Dall’episodio anni passati in Spagna ed Inghilterra si è investito molto sul uomini così semplici che hanno saputo scrivere in prima persona importanti pagine riguardante Borja Valero ripartiamo interpellando un esper- settore giovanile creando società satellite per far giocare ad della storia calcistica: I leoni di Ibrox ! Il libro, frutto di lunghe ed appassionate to del settore arbitrale come Graziano Cesari, ex arbitro in- ottimi livelli i nuovi talenti, in Italia si è continuato ad investire ricerche storiche durate due anni, ripercorre quella leggenda viola perfettamente ternazionale attualmente impegnato in tv come opinionista. su un campionato Primavera che non ha più senso di esistere. I inserita nella Firenze e nell’Italia dei primi anni Sessanta. In questo spaccato si In generale che giudizio si sente di esprimere nei giovani di oggi hanno bisogno di giocare in serie competitive inserisce un diverso mondo del calcio, una storia e, soprattutto un altro genere di confronti della classe arbitrale per quanto visto da non in un campionato come quello Primavera italiano. Questa giovani talentuosi che, lottando fianco a fianco, conquistarono lo scudetto del 1956 inizio stagione fino ad oggi? mancanza di investimento da parte delle società italiane, nei ed alzarono al cielo la Coppa delle Coppe il 27 maggio 1961. I vari incontri, “Sicuramente la classe arbitrale in questo campionato futuri talenti di casa, ha portato l’intero universo del calcio ita- descritti con una scrupolosità a prova di telecronaca calcistica, fanno rivivere tutte non sta dimostrando di essere all’altezza. Tutti gli anni liano ad abbassare di gran lunga la propria qualità di gioco”. le emozioni anche a chi non era presente e si concludono con la finale sul cam- all’inizio delle stagione viene dato un input per svolge- Un suo parere sulla Fiorentina di mister Montella. po di Ibrox dove i battaglieri giocatori della città del Marzocco incontrarono la re al meglio la professione ma quest’anno sicuramente “Sui vari media si parla spesso del Parma come squadra ri- squadra scozzese dei Rangers di Glasgow. Ad ampliare il racconto sono presenti molte cose non stanno andando come dovrebbero”. velazione o del Napoli come squadra dalle mille soprese ma dettagliate schede tecniche delle squadre partecipanti accompagnate da foto- Come giudica la reazione del popolo gigliato alle con- poco si parla della straordinaria Fiorentina di Montella. La di- grafie dei giocatori e i resconti di tutte le partite disputate, dal turno preliminare tinue vessazioni da parte della classe arbitrale ma so- rigenza viola ha portato a Firenze campioni importanti e solo alla conclusione, seguite dai ritratti biografici dei protagonisti alcuni dei quali, da prattutto alla squalifica, ingiusta, subita da Borja Valero? la sfortuna non ha permesso alla squadra gigliata di lottare Milan a Orzan, da Robotti a Gonfiantini, raccontano la loro Coppa delle Coppe “I tifosi della Fiorentina hanno reagito in maniera esem- ad altissimi livelli. Il gioco espresso da Montella è divertente, con testimonianze appassionate. Il volume riporta alla luce un mondo calcistico plare protestando civilmente senza mai cadere nell’erro- ha riportato entusiasmo in una piazza importante come Fi- diverso da quello attuale, utile per richiamare alla memoria dei tifosi più con- re di sfociare in qualcosa di più pesante, questo perché, renze ma soprattutto, a pochi mesi dalla fine del campiona- vinti un importante pezzo di storia calcistica e per tramandare alle generazio- li avrebbe portati a passare dalla ragione al torno. La to, ha portato la Fiorentina ha lottare ancora su tre fronti in ni di oggi la testimonianza di quella vittoria così umile e ricca di valori antichi. Fiorentina ha subito oggettivamente molti, troppi errori maniera importante come solo le grandi società sanno fare”.