Inventario Fondo Antonio Lucarelli
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Biblioteca metropolitana “De Gemmis” - Bari FONDO Antonio Lucarelli INVENTARIO 1896 – 1953 a cura di Rosanna D’Angella 2020 L’immagine di copertina è un particolare del ritratto di Antonio Lucarelli, opera di C. Cipriani, di proprietà della Biblioteca Metropolitana “De Gemmis” di Bari e ubicata nella Sala dell’Archivio De Gemmis che ospita anche il Fondo Lucarelli. SOMMARIO Introduzione p. IV Premessa p. V Note biografiche p. V Nota archivistica p. IX Tavola delle abbreviazioni p. XIV Avvertenza alla consultazione dell’inventario p. XIV Inventario p. 1 Serie I. Corrispondenza p. 1 Sottoserie I.1 Corrispondenza di A.L. con diversi (A-Z) p. 1 Sottoserie I.2 Corrispondenza fra terzi p. 21 Serie II. Documentazione bio-bibliografica p. 23 Serie III. Fotografie p. 26 Serie IV. Bozze di opere edite p. 27 Serie V. Appunti, copie e trascrizioni di documenti p. 31 Serie VI. Rassegna stampa, recensioni di opere e articoli di A.L. p. 42 Serie VII. Riviste, giornali e stampati p. 48 Serie VIII. Mappe geografiche, cliché per tipografia e bozzetti p. 55 Indice dei nomi di persona p. 57 Indice dei nomi di luogo p. 60 Indice dei nomi di enti p. 61 Bibliografia p. 62 Introduzione Premessa Premesso che con determina dirigenziale n. 5890 del 23/10/2019 del Servizio beni e attività artistiche e culturali della Città metropolitana di Bari è stato approvato il progetto redatto per la schedatura informatizzata, riordinamento e redazione dell'inventario analitico del fondo archivistico “Antonio Lucarelli” conservato presso la Biblioteca metropolitana “De Gemmis” ed avviata una procedura comparativa di selezione per titoli per il conferimento di un incarico professionale occasionale ad un archivista qualificato; considerando che la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia ha autorizzato la Biblioteca “De Gemmis” a procedere con il progetto stesso, con successiva determina dirigenziale n. 6861 del 10/12/2019 è stato approvato il verbale della commissione giudicatrice, lo schema del disciplinare d'incarico e aggiudicato l'incarico di lavoro autonomo concernente una prestazione d'opera temporanea ai sensi dell'art. 2222 del Codice civile e art. 7, c. 6 del D. Lgs. 165/2001. L’inventario è stato realizzato dalla dott.ssa Rosanna D’Angella, archivista libero professionista, incaricata dalla Città metropolitana di Bari, Servizio beni e attività artistiche e culturali, Biblioteca Metropolitana “De Gemmis” con disciplinare d'incarico sottoscritto dalle parti in data 16/01/2020, PG 0004009. I lavori, avviati nel febbraio 2020 e completati il 30/11/2020, sono stati seguiti per la Biblioteca “De Gemmis” dalla dott.ssa Federica Fella e per la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia dalla dott.ssa Eleonora Pomes che si ringrazia per i preziosi consigli forniti. Note biografiche Antonio Lucarelli, storico e meridionalista, nacque da Acquaviva delle Fonti il 20 marzo 1874 da Saverio e Angela de Marinis. Di famiglia molto modesta, il padre era calzolaio e la madre filatrice1, rimase molto presto orfano di padre. Frequentò le scuole elementari e il ginnasio nel paese natio, ma non potendo frequentare in Bari i corsi liceali, sostenne annualmente gli esami da privatista conseguendo la maturità classica. Si laureò nel 1897 in Lettere presso l’Università di Roma2 con il prof. Julius Beloch con una tesi sull’antica geografia della Puglia, che in seguito pubblicò in due volumi, seguendo anche le lezioni di Enrico Ferri e di Antonio Labriola, “fondatore del socialismo scientifico italiano, dal quale apprese quelle concezioni sociali e politiche cui tenne fede, senza mutare mai bandiera, fino agli ultimi giorni di vita”.3 Insegnò presso le classi inferiori del ginnasio di Acquaviva già a partire dall’anno scolastico 1895/96 dove rimase fino al 1899, quando fu trasferito per alcuni mesi a Mistretta (Messina), ottenendo l’avvicinamento nel marzo 1900 presso il ginnasio “Matteo Spinelli” di Giovinazzo (Bari). 1 Archivio di Stato di Bari, Stato civile di Acquaviva delle Fonti, Nati, a. 1874, atto n.100, 20/03/1874. 2 Biblioteca metropolitana S. Teresa dei Maschi – De Gemmis di Bari (d’ora in poi BMB), Fondo Antonio Lucarelli, b.1, fasc.124, Certificato di diploma di laurea, 1897. 3 BMB, Fondo Antonio Lucarelli, b.1, fasc.127, Bozza dattiloscritta di profilo biografico, post 1952. V Fu nuovamente trasferito nel novembre 1905 presso il Liceo ginnasio Cirillo di Bari, insegnando materie letterarie anche presso la R. Scuola normale maschile di Bari durante il biennio 1910-1912. Fu collocato a riposo d’ufficio a decorrere dal 16 giugno 1939 quando era in servizio presso il Liceo Orazio Flacco di Bari, decisione iniqua alla quale lo stesso ministro della Pubblica istruzione cercò di porre rimedio, consentendo al Lucarelli di concludere regolarmente l’anno scolastico e gli esami nell’ottobre del medesimo anno. Fra i suoi colleghi, infatti, ci furono Angelico Tosti, Francesco Nitti e Giovanni Colella, “suo amico fraterno”. Nel marzo del 1940, tuttavia fu richiamato come docente supplente presso la scuola media di Acquaviva. Insieme al prof. Francesco Piragina, infatti, si impegnò assiduamente per la ricostruzione del soppresso ginnasio di Acquaviva, nel frattempo trasformato in scuola media, istituto scolastico attualmente intitolato proprio alla memoria del Lucarelli. Degna di nota la nomina del Lucarelli il 27/04/1945 a “membro effettivo” della sottocommissione di epurazione del personale degli Istituti di istruzione media per le province di Bari e Foggia.4 Dai primi anni del Novecento continuò ad occuparsi della propria azienda agricola in Acquaviva, “in particola modo alla ricostruzione del vigneto nostrano sul ceppo americano”. La filossera infatti, partendo dalla Sicilia e risalendo per Calabria e Lucania, aveva raggiunto anche la Puglia, causando ingenti danni. Il Lucarelli quindi “eseguì senza indugi alcuni impianti col primiero sistema del duplice spacco inglese e con produttori diretti specialmente col 132/11 noto per intenso colore oltre che per copiosa produzione”. In tale circostanza fu eletto presidente di una zona di Consorzi antifilosserici in provincia di Bari e durante “la sua breve amministrazione bandì concorsi, distribuì numerosi premi in oro, argento, denaro ed attrezzi agricoli fra i più meritevoli viticultori” e fu prodigo di aiuti e consigli al giovane Vancher, che giunse in Puglia dalla scuola di Montpellier, apportando un efficace contributo alla ricostruzione del vigneti pugliesi. Nel primo dopoguerra, Lucarelli si impegnò a fianco degli ex combattenti e del proletariato contadino di Acquaviva per la concessione in enfiteusi delle vaste proprietà terriere della Chiesa Palatina, sostenendo con le sue ricerche storiche l’Associazione nazionale combattenti, sezione di Acquaviva delle Fonti tra il 1919 e il 1921.5 Si sposò in Acquaviva il 7 ottobre 1926 con Elena Tisci,6 dalla quale ebbe tre figlie, Lina, Teresa e Italia. Durante il ventennio fascista continuò clandestinamente a collaborare con Pietro Nenni e Carlo Rosselli, scrivendo articoli sotto pseudonimi, quale Appulus Agricola e Teofilato. Nell’autunno del 1926 fu colpito da mandato di cattura e perquisizione, nella quale “gli fu sequestrato e non più restituito un prezioso manoscritto di storia socialista”. Continuò anche in seguito a corrispondere segretamente con il Rosselli, esule a Parigi, il quale gli inviò il testo di un opuscolo che nel 1944 fu stampato a Bari a cura dell’istituto socialista di cultura. Il suo impegno per le cause sociali, a fianco di Giustino Fortunato, Guido Dorso e Tommaso Fiore, è palese nella sua collaborazione come redattore per le riviste socialiste Il Quarto stato, Lo Stato moderno, Il Proletario, Movimento operaio, l’Azione meridionale. Sorto a Bari il Centro permanente per i problemi del Mezzogiorno, si segnala tra i più fervidi animatori di questa iniziativa insieme a Calace, Dorso, Liuli, Rossi Doria, Raffaele e Michele Cifarelli ed altri, durante 4 BMB, Fondo Antonio Lucarelli, b.1, fasc.123, Decreto del Ministero della Pubblica istruzione per la costituzione per le province di Bari e Foggia, con sede in Bari, di una “sottocommissione di epurazione del personale degli Istituti di istruzione media, 27/04/1945. 5 BMB, Fondo Antonio Lucarelli, b.1, fasc.126, Associazione nazionale combattenti di Acquaviva delle Fonti, 1919- 1921. 6 BMB, Fondo Antonio Lucarelli, b.1, fasc.124, Estratto dell’atto di matrimonio tra A.L. e Elena Tisci celebrato il 07/10/1926, 1934. VI il convegno che si tenne nella sala consiliare del comune di Bari il 4 dicembre 1944 lesse un’incisiva relazione sulla questione terriera nel Mezzogiorno. Continuò anche in seguito a denunciare le difficili condizioni dei contadini pugliesi e lucani, colpiti dalle cicliche e frequenti siccità, sollevando con la sua attività di pubblicista lo spinoso problema della necessità di sistemi di irrigazione. In quegli stessi anni, in un convegno organizzato dal Centro Studi sul Mezzogiorno si discusse anche dell’unità culturale della Puglia, cercando di appianare i dissapori e i campanilismi tra province. Il Lucarelli è, però, in primo luogo lo studioso di storia meridionale e in particolare pugliese, che concepì l’idea di “una storia generale della Puglia tracciata su innumerevoli documenti inediti ed originali”. Si dedicò alle ricerche archivistiche presso gli archivi di Stato di Bari, Trani, Lecce, Napoli, Palermo, Firenze e Milano, numerosi archivi ecclesiastici e comunali, il Museo nazionale di San Martino e la biblioteca della Società napoletana di Storia patria, avvalendosi anche della collaborazione di altri notevoli studiosi, quali Angela Valente, Giovanni Angelucci, Antonino Mancini, Ruggero Bonghi Soprattutto a partire dal 1920 pubblicò decine tra articoli giornalistici, saggi in riviste scientifiche e monografie sulle vicende dei moti giacobini nell’Italia meridionale fino al brigantaggio postunitario. Sicuramente l’opera monografica più importante resta La storia del Risorgimento in Puglia, edita in quattro volumi dal 1931 al 1953, uscito postumo. Le sue opere ottennero recensioni molto positive e l’interessamento di grandi storici come Benedetto Croce, Giustino Fortunato, Nicola Zingarelli, Pietro Fedele, Guido De Ruggiero, Michelangelo Schipa.