Pierino Prati La Peste Un Grade Cannoniere La Scomparsa Di Uno Dei Goleador Più Amati Della Storia Giallorossa
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IL MAGAZINE DELL’UNIONE TIFOSI ROMANISTI Anno 1 numero 6 - chiuso sabato 4 luglio 2020 - www.utronlus.com Pierino Prati la peste un grade cannoniere La scomparsa di uno dei goleador più amati della storia giallorossa Pierino – così registrato all’anagrafe - Prati è nato a Cinisello Balsamo ( MI ) il 13.12.1946 da papà Gino, che lavorava alle acciaierie Breda di Sesto San Giovanni e da mamma Giovanna Cucchi. Su spinta dei coetanei Maldera, fratello più grande del futuro campione d’Itala con la Roma Aldo Maldera, e Santin, che già erano inseriti nel settore giovanile del Mi- lan, Pierino, accompagnato in moto da uno zio, effettuò un provino a Milanello. a pag. 2 AMARCORD LE NOSTRE PARTITE ROMA CLUB UTR AMARCORD 17-06-2001 Ricominciamo Giosuè Stucchi La nostra Coppa Italia 1968-69 Campioni una roccia d’Italia romanista Il campionato della Roma è ricominciato così come ci aspetta- Il 17 giugno 2001 è una Giosuè Stucchi, nato vamo, tra mille dubbi data che resterà per a Bellusco, all’epoca e insidie. Le squadre sempre impressa nella Provincia di Milano dopo tanta inattività mente del tifoso roma- il 13.3.1931, venne e lavoro svolto con nista. Ci stiamo infatti acquistato dalla Roma regole di distan- per impossessare del nella stagione 1954-55 ziamenti vari, non nostro terzo Scudetto, dall’Udinese. Con la hanno lucidità né lo stiamo per scucire squadra bianconera sulle gambe, né sulla dal petto dei cugini. Le aveva disputato 20 par- testa e non riescono strade fin dalle primissi- tite. La società friulana Affrontiamo la 22° edizione della Coppa Italia con a dare continuità di me ore si riempiono di lo aveva prelevato dal il nuovo tecnico Helenio Herrera, reduce dalle rendimento. gente. Vigevano. vittorie con l’Inter del presidente Angelo Moratti. a pag. 5 a pag. 13 a pag. 7 a pag. 9 per la versione DIGITALE e per ABBONARSI scrivi a [email protected] PIERO GOL Campioni e la Coppa Intercontinentale. La Roma nel cuore Nella finale europea al Santiago Berna- beu di Madrid contro l’Ajax di Cuijff Pieri- Pierino Prati no la Peste mise a segno 3 reti. Il primo di di Fabrizio Grassetti alla promozione in serie B della squadra testa su cross dell’ex romanista Sormani, campana. il secondo, sempre su passaggio di Sor- Pierino – così registrato all’anagrafe Tornato al Milan, il 18.9.1967 fece il de- mani, con una cannonata sotto la traversa - Prati è nato a Cinisello Balsamo ( MI ) butto in serie A in Milan-Venezia termi- ed il terzo ancora di testa su millimetrico il 13.12.1946 da papà Gino, che lavorava nata 2-1. passaggio di Rivera. alle acciaierie Breda di Sesto San Giovan- Per completare il suo percorso di ni e da mamma Giovanna Cucchi. crescita Il Club meneghino, a novembre Dopo un quadriennio favoloso per la Su spinta dei coetanei Maldera, fratel- 1967, lo diede di nuovo in prestito, que- squadra e per lui, nelle stagioni 1971- lo più grande del futuro campione d’Itala sta volta al Savona, che disputava il cam- 1972 e 1972-1973, a causa di diversi in- con la Roma Aldo Maldera, e Santin, che pionato di Seri B. Prati si mise in grande fortuni e di una maligna pubalgia, che gli già erano inseriti nel settore giovanile del evidenza segnando 15 gol in 29 gare. impedirono di allenarsi con continuità, il Milan, Pierino, accompagnato in moto da Nel campionato 1967-1968 a 16 squa- rendimento di Prati calò sensibilmente, uno zio, effettuò un provino a Milanello. dre, con i rossoneri conquistò lo scudetto sia in termini di presenze che di gol. Il Mi- Fu accolto da Luciano Tessari, respon- e la Coppa delle Coppe. lan di Prati, comunque, vinse nel 1973 la sabile del settore giovanile del Milan, e Vinse anche con 15 reti - segnate in 23 Coppa delle Coppe. valutato da Nils Liedholm, il quale, dopo gare - la classifica dei cannonieri della se- L’attaccante complessivamente in cam- una settimana di prove, lo fece tesserare rie A, superando bomber di razza quali pionato è sceso in campo con la maglia dalla Società milanese. Fu l’inizio di un so- Altafini, Combin e Riva (13 reti), nonchè rossonera in 141 partite met- lido rapporto di amicizia, nel rispetto dei Maraschi e Savoldi (12 reti). Il 6.4.1968 tendo a segno 72 gol con una media stra- rispettivi ruoli, tra i due personaggi. fece il suo esordio con gol nella Naziona- ordinaria di poco superiore a mezza rete Prati, schierato sempre in attacco, se- le italiana battuta 3-2 dalla Bulgaria. Rete a gara gnò valanghe di gol nelle varie categorie bissata nella successiva gara Italia-Bulga- Con la Nazionale maggiore scese in del settore. ria 2-0 disputata a Napoli. Sempre con campo in 13 partite segnando 7 reti (la 14 Con tanta applicazione negli allena- l’Italia vinse a giugno 1968 il Campionato presenza fu da tesserato della Roma). La menti, che spesso protraeva anche dopo Europeo. Nei successivi tre anni, sempre media presenze-gol fu migliore di quel- quelli collettivi, irrobustì il suo fisico e con il Milan, nella speciale classifica dei la dei suoi concorrenti Pietro Anastasi (8 migliorò anche la già notevole potenza di cannonieri si classificò al terzo posto con gol in 25 partite) e di Boninsegna (9 reti tiro. Alto 1,81, misura ragguardevole per 14 reti, al quarto con 12 reti e al secondo in 22 partite). Il campionissimo Gigi Riva l’epoca, dominava gli avversari nel gioco posto con 19 reti. è fuori concorso. aereo. La stagione 1968-1969 fu trionfale per Come da prassi in vigore in quegli la squadra e per Prati, chiamato dai tifosi Per gli insanabili contrasti tra Prati ed anni, Prati venne dato in prestito nella milanisti “PIERINO LA PESTE” per come il Presidente spezzino del Club rossonero stagione 1965-1966 “per farsi le ossa” si muoveva nelle aree avversarie beffan- Albino Buticchi, che non credeva alla pu- alla Salernitana, contribuendo in maniera do i suoi controllori. Il Milan, con il suo balgia del calciatore, ma che riteneva che determinante con 19 presenze e 10 reti attaccante di razza, vinse la Coppa dei lo stesso fosse poco propenso ai sacrifici, UN 2 PIERO GOL il Milan accettò le insistenti richieste della Roma di Anzalone e cedette ai giallorossi il bomber, fortemente voluto dal nuovo allenatore romanista Manlio Scopigno, già vincitore dello storico scudetto con il Cagliari. Il “Filosofo”, così chiamato da tutti, ri- teneva, infatti, che Prati potesse essere per la Roma quello che Riva era stato per il Cagliari. L’arrivo di uno dei più rinomati canno- nieri italiani, che con il Milan e l’Italia aveva vinto titoli su titoli, suscitò nella Tifoseria Romanista un entusiasmo indescrivibile. Anche gli allenamenti della squadra alle Tre Fontane e allo stadio Flaminio ven- nero seguiti da migliaia di persone. L’im- patto fu come quello dell’approdo di Re Leone Batistuta nella Capitale. I giovani tifosi cercarono di imitarne la capigliatura e nelle loro partitelle cercarono di ripete- re i gesti tecnici del campione lombardo. La stagione 1973-1974 iniziò per la Roma con il ritiro per la prima volta a Ri- scone di Brunico. Il pluridecorato Prati, con la sua umiltà, disponibilità e corret- tezza, entrò subito in sintonia con i com- pagni, anche quelli più giovani. Dopo il ritiro alpino, la Roma giocò il 2 settembre il primo turno di Coppa Italia affrontando fuori casa il Novara. La partita si concluse senza reti. Per Prati fu la prima gara ufficiale con la ma- glia giallorossa. La rete che più è rimasta nel cuore di Pierino Prati di quel periodo estivo è quella messa a segno nell’amichevole del 5 settembre 1973 contro il suo vecchio Milan. “Al 5 minuto della ripresa, dopo uno scambio tra Rocca e Di Bartolomei, tografie di Roberto Tedeschi, dal quale stramento fisico e con il tempo la squadra Prati lascia sfilare il passaggio filtrante riprenderemo le descrizioni di altre reti. migliorò il suo rendimento classificandosi sulla destra ed insacca con un gran tiro”. “Al 48’ Giorgio Morini, prende palla sulla alla fine del campionato all’ottavo posto. La partita finì 2-2 ma Pierino ebbe la sod- fascia sinistra e lascia partire un cross ap- Risultato positivo considerata la falsa disfazione di dimostrare a Buticchi che a parentemente innocuo per la difesa felsi- partenza che aveva condotto la Roma nei 27 anni ancora da compiere non era un nea. Su quella traiettoria si tuffa in volo, bassifondi della graduatoria. giocatore finito. come un angelo giallorosso, Pierino Prati Anche le prestazioni di Prati, sempre L’attaccante, fece il suo esordio in cam- che colpisce di testa e supera finalmente più in salute, crebbero di tono. L’impe- pionato con i giallorossi alla prima gior- in controtempo il portiere del Bologna. gno che riversava in ogni partita ed i gol nata in Roma-Bologna 2-1 del 7.10.1973, L’Olimpico esplode…”. bellissimi che riuscì a realizzare con gesti segnando la rete del pareggio. Il gol Dopo questa vittoria la squadra incap- tecnici unici, lo resero ancora di più un vittoria romanista fu messo a segno dal pò in tre sconfitte consecutive e, dopo beniamino degli appassionati tifosi gial- giovanissimo Agostino Di Bartolomei. avere superato in casa il Verona per 1-0 lorossi. Riprendiamo dal richiamato libro Per richiamare alla mente tanti ricordi di grazie a una rete di Prati, subì la quarta le descrizioni di alcuni gol. Roma - Genoa ex calciatori giallorossi e per la cronaca, perdita a Foggia, che fu decisiva per il 2-0 del 3.3.1974: “Pierino nel secondo la Roma scese in campo con la seguen- destino dell’allenatore.