MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Leonardo da Vinci” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°grado – 84062 (SA) –

Codice Fiscale: 80025740657 Sito internet: www.icolevanost.gov.it Codice Meccanografico : SAIC86400A Tel/Fax : 0828 612056 E‐mail: [email protected] Codice Autonomia: N°109 Telefono: 0828 307691 P.E.C. : [email protected] Indirizzo: Via Risorgimento Prot. n°2723 del 31/10/2017

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 19 ottobre 2017

“Si può insegnare a uno studente una lezione al giorno; ma se gli si insegna la curiosità, egli continuerà il processo di apprendimento finché vive”. (A. P. Bedford)

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INDICE

Premessa pag.3

Analisi e contesto del territorio pag.4

Priorità traguardi ed obiettivi pag.5

Mission ‐ Vision pag. 8

Organizzazione Didattica pag. 9

Piano di INCLUSIONE pag.11

Scelte conseguenti prove INVALSI pag.17

Scelte conseguenti legge 107/15 pag. 18

Organigramma – Funzionigramma pag.19‐30

Piano formazione scuola Digitale pag. 31

Orientamento – Continuità pag. 32

Piano formazione insegnanti pag.34

Valutazione ed autovalutazione pag.35

Progetti, schede ed attività pag.36 – 53

Fabbisogno di personale e di organico pag. 54 ‐ 57

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Premessa

‐ Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale “Leonardo Da Vinci” di Olevano sul Tusciano, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; ‐ il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 2499/A19 del 28 settembre 2015; ‐ La revisione del piano (II annualità) ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 19 ottobre 2017; ‐ il piano è stato approvato dal Consiglio d’istituto nella seduta del 19 ottobre 2017 ‐ il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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Analisi e contesto del territorio

L’Istituto opera nel comune di Olevano sul Tusciano che è formato da tre frazioni (Ariano- Salitto- Monticelli) ed è collocato alle pendici meridionali dei Picentini e del Monte Costa Calda, sul fiume Tusciano.

Olevano si configura come una piccola oasi della provincia di Salerno, ricca di caratteristici paesaggi, bellezze naturali, monumenti e tradizioni, il cui toponimo trae la sua origine dal termine latino “olivus”. Nel 1500 la zona fu chiamata Olibanum, dalla ricca coltivazione di ulivi che ha sempre costituito la primaria economia locale. Nel 1862 si aggiunse la denominazione “sul Tusciano” che ricorda la dominazione etrusca in . La storia di Olevano Sul Tusciano, comune salernitano di circa 7000 abitanti, è la storia di un paese piccolo che ha radici antichissime ed è attraversato completamente dal fiume Tusciano, che dal Quaternario ne ha inciso la valle, lungo la quale sono state documentate antiche presenze umane da reperti, provenienti dalla Grotta dell’Angelo, che ne hanno attestato una prima antropizzazione risalente al Neolitico antico e medio (6000-4000 a.C.). La posizione geografica delle tre frazioni è una conseguenza del carattere degli olevanesi, perché tra essi c’è una “simpatica antipatia”. Il paese è unito e accomunato sotto il profilo religioso grazie al culto micaelico derivante dalla devozione al patrono di Olevano sul Tusciano che é San Michele Arcangelo. Molti sono i monumenti storici: Grotta dell’Angelo, la Villa Romana, il convento di S. Maria di Costantinopoli, il Castrum Olibani (VI-VII sec.) varie chiese e luoghi caratteristici. Predomina per importanza mondiale la “Grotta dell’Angelo” oggi patrimonio dell’UNESCO. Essa è situata a mezza costa del monte Raione, sul lato occidentale, a ridosso della frazione Ariano, ed è costituita da una serie di chiesette edificate lungo un percorso mistico tutte indipendenti l’una dall’altra. L’economia locale è basata essenzialmente sull’agricoltura, con ricca produzione di olive, agrumi, nocciole, ortaggi, pomodori e ottimo miele. Da sempre l’attività industriale è legata essenzialmente alla centrale idroelettrica, alimentata dalle acque del Tusciano, e ultimamente sono stati creati vari impianti fotovoltaici. Tenendo conto della realtà del territorio, la scuola si prodiga per offrire all’utenza un servizio di qualità, per garantire stimoli che promuovano la cultura e armonizzano i diversi modi di pensare e di agire. Le Sedi dell’Istituto

L’Istituto comprende 5 edifici, dislocati sul territorio. Nella fraz. Monticelli è ubicata la scuola primaria e nello stesso edificio ci sono alcune sezioni della scuola dell’infanzia del plesso di Ariano. Nella fraz. Ariano, l'edificio ospita la scuola primaria e la scuola dell’infanzia. Nella stessa frazione c'è la scuola secondaria di 1°grado, che ospita anche gli uffici di segreteria e la presidenza. Nella fraz. Salitto sono presenti 2 edifici, vicini, uno per la scuola primaria e uno per la scuola dell’infanzia. Per tutti gli edifici sono previsti adeguamenti strutturali. Le scuole dell'infanzia hanno spazi attrezzati e/o polifunzionali per mensa, sala giochi e teatro; utilizzano le aule multimediali della scuola primaria e dispongono di un collegamento internet. Nei plessi di scuola primaria e secondaria 1° grado, sono presenti: -laboratori informatico-multimediali -tutte le classi sono dotate di L.I.M -ambienti per attività laboratoriali e di gruppo -spazi per attività per piccoli gruppi –cortile.

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Priorità, traguardi ed obiettivi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Piano di Miglioramento(P.D.M.) e dal Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicati all’Albo elettronico della scuola e presenti sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: www.istruzione.it Scuola in chiaro.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano Triennale, i punti di forza e di debolezza prioritari del P.D.M. e gli elementi conclusivi del RAV: Priorità; Traguardi di lungo periodo; Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 2) Valorizzazione delle competenze linguistiche (lingua madre e lingue straniere);

3) Potenziamento delle competenze di pratica musicale, artistica, produzione e diffusione di suoni e immagini; attività motorie; 4) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva; 5) Sviluppo delle competenze digitali.

6) Valorizzazione dei percorsi educativi individualizzati

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1) Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi per la matematica dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di 1° grado, istituire dipartimenti disciplinari e progettare verticalmente al fine di limitare le lacune trasversali in matematica, e poi nelle prove INVALSI alla secondaria; 2) adottare una progettazione verticale comune ed unica, per ridurre la variabilità di esiti tra classi e tra sedi nelle prove INVALSI (problema presente in una scuola come la nostra, dove le sedi distaccate sono spesso distanti l’una dall’altra, non solo geograficamente) e prevenire risultati negativi degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro; 3) introdurre diffusamente modalità didattiche innovative, anche attraverso l’adesione a nuove reti di scuole e accordi territoriali. Il reperimento di altre fonti di finanziamento amplierà l’offerta formativa colmando eventuali necessità di recupero e potenziamento; 4) potenziare una maggiore condivisione e responsabilizzazione del ruolo educativo delle famiglie anche per il raggiungimento di competenze chiave di cittadinanza, soprattutto nel ramo della secondaria di 1° grado;

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5) monitorare il successo formativo degli ex-studenti, cosa che può giovare a calibrare gli interventi educativi interni; 6) promuovere la formazione continua del personale, poiché tale pratica, in un a scuola con un personale la cui età anagrafica risulta molto alta, oltre a valorizzare le risorse umane, arricchisce il bagaglio di competenze della scuola e stimola ed incoraggia in percorsi didattici innovati.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: 1) dati gli esiti dei rendimenti scolastici, per migliorare il successo formativo degli studenti, occorre rivedere il curricolo di matematica verticale, i criteri di valutazione e una maggiore condivisione delle attività progettate per limitare la variabilità interna di livelli di apprendimento tra classi e plessi; 2) la scuola, inoltre, si prefigge di recuperare il disagio di alcuni allievi, dovuto a situazioni di svantaggio, sviluppando maggiormente le competenze sociali.

Gli obiettivi formativi che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1) Curricolo, progettazione e valutazione -incrementare la somministrazione di prove di valutazione condivise; -poiché un FIS inadeguato ha limitato gli interventi extracurriculari, coinvolgere le famiglie chiedendo un contributo volontario alle famiglie; -stimolare una maggiore collaborazione e sinergia tra i docenti nella realizzazione di modalità didattiche innovative. 2) Ambiente di apprendimento -maggiore condivisione e responsabilizzazione del ruolo educativo delle famiglie anche per il raggiungimento di competenze chiave di cittadinanza; -aggiornamento costante del PDP, coerentemente con gli interventi individualizzati utilizzati nel lavoro d'aula in funzione dei BES degli studenti. 3) Inclusione e differenziazione -previsione da parte della scuola di azioni correttive per prevenire i risultati negativi degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro; -monitoraggio del successo formativo degli ex-studenti. 4) Continuità e orientamento -la scuola dovrà ancora impegnarsi affinché tutte le parti interessate siano consapevoli della mission; -per arricchire l'offerta formativa emerge la necessità di reperire altre fonti di finanziamento, vista la scarsità del FIS. 5) Orientamento strategico e organizzazione della scuola -dare attuazione al Piano di Formazione del personale programmato per arricchire il bagaglio di competenze dei docenti e del personale ATA; -stimolare sempre la partecipazione di tutti i docenti, in modo che non siano sempre gli stessi a dare la loro disponibilità. 6) Competenze chiave di cittadinanza -Educare alla non violenza, alla legalità, al rispetto dei valori che contribuiscono alla convivenza democratica. 7) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane -emerge l’esigenza di implementare accordi di rete e collaborazioni con strutture di governo territoriale e/o con altre scuole del territorio;

8) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie -il rapporto con le famiglie è forte soprattutto nella scuola dell'infanzia e primaria, deve essere consolidato alla secondaria di 1° grado. 6

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Sulla base degli esiti registrati emerge una situazione di sostanziale equilibrio, anche se la maggioranza degli studenti si distribuisce nella fascia di voto media. Nell'ottica di un miglioramento continuo vanno effettuati interventi correttivi nella valutazione, in certi casi anche severa. I casi di trasferimenti in uscita sono giustificati da esigenze familiari e ci sono comunque nuovi casi di trasferimenti in entrata per cambi di residenza. La scuola ha messo in atto tutte le strategie educativo - didattiche per recuperare i pochi casi di abbandono registrati nella secondaria dell’anno scorso: infatti gli alunni sono rientrati nel corso di studi e sono stati ammessi all’esame finale. Possiamo riassumere che il fine del nostro Istituto è costituito all’essere costantemente Comunità Autoeducante di persone che devono interiorizzare e praticare la Cittadinanza Attiva, dunque, una comunità costituita a pari livello di riconoscimento e nel preciso rispetto di ruoli, da educatori, genitori, ragazzi/allievi. La riflessione pedagogica va declinata nel concreto, nell’azione didattica quotidianamente intrapresa dall’Istituto. Essa si permea attorno agli aspetti fondanti del percorso formativo, vale a dire gli ambiti trasversali in cui l’azione dell’insegnare si esplica per raggiungere le finalità su esposte.

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La MISSION dell’Istituto

“La ragione d’essere” della nostra scuola è cercare di ridurre l’abbandono scolastico, nonché preparare i giovani ragazzi alle nuove sfide di un mondo in continua evoluzione. I giovani devono ricevere una preparazione non settoriale ma flessibile, sapersi adattare così, alle mutevoli richieste del mondo di oggi. Pertanto ci si prefigge:  Assumere un ruolo di continuum istruzione educazione;  Ampliare le capacità espressive e comunicative;  Migliorare le competenze nell’area logico - matematica  Arricchire le competenze delle lingue straniere e l’uso delle nuove tecnologie;  Favorire l’inclusione scolastica;  Evitare la dispersione scolastica;  Sostenere le scelte di studio e di vita orientando allo studio e al lavoro;  Privilegiare la dimensione formativa e operativa piuttosto che quella informativa.

S’intende adottare un modello di progettazione aperto e flessibile, articolato in diverse fasi che permetta il confronto e la condivisione a livello di team e di ambito disciplinare e la realizzazione in classe nell’azione del singolo insegnante. Il progetto del gruppo docente definisce, a livello collegiale, gli accordi educativi e le scelte metodologiche, didattiche ed organizzative come contestualizzazione dei principi e dei valori espressi qui condivisi.

 A partire dai punti di forza di questo progetto e dal curricolo di scuola, nella progettazione annuale gli insegnanti individuano i temi, i concetti, le modalità e i contesti di lavoro; esplicitano le motivazioni delle scelte e descrivono le competenze che gli alunni raggiungeranno al termine del percorso.

 A livello di progettazione periodica confrontano le strategie di insegnamento, costruiscono possibili itinerari, ipotizzano scansioni temporali, individuano modalità e strumenti di raccolta dati e di valutazione, riflettono e discutono intorno ai problemi che emergono nelle attività in aula.

 Nei gruppi classe contestualizzano le diverse unità di lavoro nel rispetto degli stili, dei tempi e dei ritmi di apprendimento di ogni singolo alunno e delle esperienze formative e professionali di ogni singolo insegnante.

La riflessione sistematica sull’azione in classe e il confronto con i colleghi sui dati raccolti costituiscono la base di partenza per costruire nuovi tratti di percorso, cercare strade parallele o alternative per permettere ad ogni bambino di crescere sul piano cognitivo, emozionale e relazionale.

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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Progettuale

In quest’anno scolastico l’Istituto Comprensivo si avvarrà di un curricolo verticale concordato per classi/sezioni parallele di ogni ordine di scuola, definendo incontri periodici destinati a confronto e a verifica degli obiettivi programmati. Inoltre, si effettueranno prove didattiche d’ingresso e finali (italiano/matematica/lingua straniera) per tutte le classi di ogni ordine. Agli incontri saranno presenti i docenti di sostegno per valutare e progettare le situazioni degli alunni a loro affidati.

Organizzazione didattica

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria 1° grado Plesso di Monticelli dal Lunedì Dal lunedì al mercoledì: Classi prime: lunedì e giovedì: al Venerdì: h. 8.30/16.30 h.8.30/13.30 h.8.20/16.20. Gli alti giorni: h. 8.20/13.20 Plesso di Ariano e di Salitto dal Dal giovedì al sabato: Classi seconde e terze tutti i Lunedì al Venerdì: h.8.30/12.30 giorni h.8.20/13.20 h.8.00/16.00

L’orario della scuola dell’Infanzia senza la mensa scolastica, è il seguente nei plessi di Ariano e Salitto: dalle h.8.00 alle h. 13.00; nel plesso di Monticelli è dalle h. 8.30 alle h.13.30.

L’orario degli insegnanti nella scuola Primaria è di 24 ore settimanali comprensivo di 2 ore di programmazione.

La flessibilità oraria consentirà di adeguare le risorse e le esigenze dei vari plessi e delle varie classi. Nelle ore di disponibilità i docenti saranno impegnati in supplenze brevi dedicate allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Inoltre si progetteranno attività di potenziamento in base alle criticità emerse dal Piano di Miglioramento e dal RAV. Nella scuola Secondaria 1°grado, l’orario per gli alunni delle classi prime e seconde sarà di 36 ore di lezione settimanale, con l’attivazione del tempo mensa, e due rientri pomeridiani per classe. Le classi terze della scuola secondaria di 1° grado di 30 ore settimanali, si avvarranno dell’orario antimeridiano.

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TEMPO ATTRIBUITO AD OGNI SINGOLA DISCIPLINA –SCUOLA PRIMARIA

Italiano Arte e Storia Geografia Ed. Ed. Matematica Scienze Inglese Religione imm. E.Civica Mus. Fisica classe ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore

I 7 2 2 2 1 2 6. 2 1 2

II 7 1 2 2 1 2 6 2 2 2

III 7 1 2 2 1 2 5 2 3 2

IV 7 1 2 2 1 2 5 2 3 2

V 7 1 2 2 1 2 5 2 3. 2

Tecnologia è trasversale in ogni disciplina scolastica.

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PIANO DI INCLUSIONE

Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica.

1) LA NOZIONE DI INCLUSIONE

“Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività. L’integrazione consiste nel fornire alle a persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza, l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri; in altri termini l’aiuto serve alla persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri corrisponde alla “normalità”. Come si vede l’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in difficoltà e molto di meno sul contesto.

Inclusione significa invece progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbatimento di quelli che nell’”INDEX FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.

Questa condizione esige che l’intera piattaforma della cittadinanza sia programmaticamente aperta e agibile da tutti. Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire; un processo “di cambiamento”.

Il riferimento tendenziale per questo processo è il sopra richiamato “INDEX FOR INCLUSION” .

2) IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE

L’idea di “integrazione” è tradizionalmente associata alla condizione di “handicap” (oggi “disabilità; cfr “convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità”), in Italia codificata e disciplinata dalla legge 104/1992 e dalle norme susseguenti o collegate. Successivamente si sono affiancate altre categorie di svantaggiati: immigrati, DSA etc.

Prima l’INVALSI poi la direttiva del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno introdotto la nozione di BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività:

1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);

2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);

3) strumenti compensativi;

4) misure dispensative;

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5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.

La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano ricomprese anche azioni trans-didattiche quali servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura etc.

A titolo di esempio si riportano alcune delle tipologie di BES maggiormente ricorrenti in situazione scolastica: disabilità, DSA, altri disturbi evolutivi specifici (deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ADHD e spettro autistico di tipo lieve, disturbo della condotta), alunno straniero non alfabetizzato, alunno con disagio sociale etc.

3) LA FORMALIZZAZIONE DEI BES

Nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”) quando c’è un alunno con BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue:

alunno con BES team docente riconoscimento PDP

azioni

RISORSE verifiche

ri‐progettazione

Siamo convinti che, unicamente nel rispetto delle modalità personali di apprendimento, abbia senso parlare di pari opportunità per tutti i bambini. Non si tratta di dare a ciascuno nozioni o esercizi

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diversificati, ma di permettere a ognuno di costruirsi il proprio percorso di conoscenza, con l’aiuto dell’insegnante, in interazione con i compagni.

Ci impegniamo, quindi, a porre attenzione agli stili e ai modi di apprendere e di capire di ogni alunno nel rispetto dei ritmi individuali, per realizzare una reale personalizzazione del percorso formativo di ciascuno. Intendiamo considerare la diversità come ricchezza e di conseguenza sfruttare la forza del gruppo- classe per coinvolgere, per chiarire, per motivare, per valorizzare le idee di ognuno, per crescere insieme.

Riteniamo opportuno usare lo strumento dell’osservazione per individuare i punti di forza di ognuno e utilizzarli come punti di partenza per progettare il lavoro didattico.

Creeremo quindi contesti e situazioni in cui ognuno possa porsi e porre problemi, condividere dubbi, difficoltà, cercando insieme strategie di soluzione più che predisporre percorsi rigidi e predefiniti.

Ipotizziamo attività a livello di gruppo classe, attività a piccoli gruppi di classe o di interclasse costituiti intorno a proposte didattiche complesse che permettano ad ognuno di costituirsi un proprio percorso di crescita.

Per giungere a ciò opereremo per creare un clima di classe non competitivo, ma cooperativo: favoriremo la discussione e le riflessioni collettive; utilizzeremo il lavoro di coppia e di piccolo gruppo per sviluppare la competenza metacognitiva; sosterremo il percorso d’ apprendimento di ognuno attraverso l’ utilizzo di frequenti feedback di fiducia e di incoraggiamento che contengano consigli su come procedere.

Bisogni educativi speciali

Ciascun alunno vede sancito, nell’ articolo 3 della nostra Carta costituzionale, il proprio diritto all’ istruzione che non può esser impedito dalla presenza di difficoltà nell’ apprendimento scolastico, siano queste legate a situazioni di disabilità, alla presenza di Disturbi Specifici di Apprendimento o a situazioni di svantaggio.

I Bisogni Educativi Speciali riguardano tutti quegli alunni che, in una certa fase del loro percorso, con continuità o per determinati periodi, richiedono una speciale attenzione per motivi fisici, psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che la scuola offra una risposta adeguata e personalizzata, perché queste condizioni creano difficoltà in campo educativo ed apprenditivo.

Nella Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 si precisa che l’ area dello svantaggio scolastico, comprendente alunni con difficoltà nell’ ambito dell’ apprendimento e dello sviluppo di competenze è articolata in tre grandi sotto-gruppi: disabilità; disturbi evolutivi specifici; svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.

· Nel primo gruppo, quello della disabilità, rientrano tutti gli alunni la cui difficoltà è certificata ai sensi della Legge 104/92.

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· Nella macroarea dei disturbi evolutivi specifici sono compresi i Disturbi Specifici dell’Apprendimento che rientrano nella tutela della Legge 170/2010 e alcune tipologie di disturbi che, pur non esplicitati nella Legge 170/2010, danno diritto ad usufruire delle stesse misure ivi previste in quanto le problematiche specifiche si manifestano in presenza di competenze intellettive nella norma e sono tali da compromettere la piena realizzazione delle potenzialità dell’ alunno e il suo percorso scolastico. Nella direttiva vengono precisate le diverse tipologie che rientrano nei disturbi evolutivi specifici: i disturbi specifici del linguaggio, i deficit delle abilità non verbali, quali il disturbo della coordinazione motoria, della disprassia, del disturbo non verbale, i deficit da disturbo dell’ attenzione e dell’ iperattività, i disturbi dello spettro autistico lieve, il funzionamento cognitivo limite.

· L’ area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, affrontata nella Direttiva Ministeriale, viene successivamente approfondita nella Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013.

Quest’ ultima area è molto ampia ed include bambini con problematiche diverse, derivanti dalla presenza di difficoltà emozionali, comportamentali, psicoaffettive, motivazionali, familiari, sociali, economiche, linguistiche, culturali…

In questi casi, però, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, gli interventi, mirati a l’ adozione di metodologie e strategie didattiche individualizzate e personalizzate, avranno carattere transitorio.

Il nostro percorso professionale e la realtà delle nostre classi ci conducono a sintetizzare, all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, quanto maturato a proposito di DISABILITA’, di DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO e di ALUNNI STRANIERI ed INTERCULTURA.

La nostra Scuola ritiene che

 l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili sia stata una conquista, forse ancora non completamente raggiunta, ma che abbia significato l’innalzamento del grado di civiltà della società;  la diversità rappresenti una risorsa di inestimabile valore che arricchisce la comunità;  la normalità sia formata dalla diversità degli individui che assieme portano avanti un progetto comune basato sul rispetto, sulla condivisione e sull’accettazione dell’altro.

Il nostro lavoro di integrazione dei bambini diversamente abili discende dalla filosofia di questo progetto e dalle indicazioni della legge 104/92 e si propone di:

 aiutare l’alunno a partecipare attivamente e dignitosamente, sia pure con modalità proprie, alla vita del gruppo classe;  garantire autonomia al bambino, affinché diventi un adulto positivamente inserito nella società;  organizzare la programmazione negli incontri di team individuando gli aspetti interdisciplinari e i “punti di contatto” tra le abilità possedute dall’alunno con handicap e gli obiettivi della programmazione di classe;  realizzare l’integrazione condividendo gli spazi con il gruppo classe e solo eccezionalmente utilizzare uno spazio diverso;  favorire una “buona” integrazione come stimolo al miglioramento del clima relazionale;  aiutare gli altri alunni ad affinare la sensibilità nei confronti del “diverso” e a diventare protagonisti - partecipi del suo inserimento.

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Disturbi specifici dell’APPRENDIMENTO

(Riferimenti normativi: Legge 53/2003, Nota MIUR 4099/A/4 2004, L. Reg. 28/2007, L. 59/1999, L. 170/2010, , Decr. Min. 12/07/2011 Linee Guida, Accordo Stato-Regioni 24/07/2012).

La Legge n.170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la dislessia come Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) assegnando al Sistema Nazionale di Istruzione il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché agli alunni con DSA sia garantito il successo formativo.

Se ogni reale apprendimento e ogni successo scolastico rinforzano nei bambini l’idea di potercela fare con le proprie capacità, allora solo un modo di fare scuola “attento ai differenti modi di pensare e di agire” di ogni alunno (non solo di quelli con DSA) può diventare inclusivo.

Seguendo le indicazioni normative, ed in ottemperanza alle linee educative condivise, noi insegnanti intendiamo adottare misure per osservare sistematicamente “i modi di fare e di imparare” degli alunni sia per prevenire sia per rilevare difficoltà: mettiamo in atto interventi mirati a superare tali ostacoli con strategie e modelli operativi personalizzati e, qualora permanessero, ci raccordiamo con le famiglie perché si rivolgano ad esperti per valutazioni specialistiche. Operiamo con una didattica attenta alle difficoltà individuali e alle risorse di ognuno, FLESSIBILE nel tempo ed alle caratteristiche dei bambini, consapevoli che “le metodologie adatte per alunni con DSA sono valide per ogni alunno e non viceversa” (vd. Linee Guida). Costruiamo una rete informativa con i servizi coinvolti e le famiglie (incontri periodici durante l’anno con tutte o parte dei membri coinvolti), scambiamo e raccogliamo dati ed interventi in un Piano Didattico Personalizzato. Partecipiamo ad attività di formazione e di aggiornamento sulle metodologie educativo-didattiche con esperti esterni o prendiamo parte a corsi riconosciuti dall’USR e dal MIUR.

Alunni stranieri e INTERCULTURA

In ossequio alla normativa sull’integrazione scolastica e sull’educazione interculturale che si fonda sui valori della Costituzione italiana e delle Carte internazionali (Dichiarazione dei diritti dell’uomo, 1948; Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo, 1989) ci impegniamo ad accogliere e valorizzare le differenze culturali, aiutando gli alunni a crescere nella consapevolezza che esistono diverse risposte possibili al vivere sociale, per aiutarli a diventare cittadini responsabili, autonomi, critici e in grado di riconoscere e condividere i valori universali dell’uguaglianza, della solidarietà, della cooperazione e della convivenza pacifica.

La nostra scuola opera in un contesto territoriale che,in quest’ultimi anni, è protagonista di significativi e rapidi flussi migratori provenienti principalmente dall’Europa dell’Est e dal Nord Africa.

La progressiva stabilizzazione degli immigrati, con i relativi processi di ricongiunzione familiare, ha modificato profondamente la realtà scolastica che è diventata il luogo privilegiato dell’inserimento e dell’acculturazione.

L’inserimento degli stranieri a scuola si è trasformato, nel tempo, da semplice accoglienza ad effettiva integrazione. Abbiamo riconosciuto gli immigrati come portatori di identità e di valori, degni di rispetto e valorizzazione.

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I profili d’ingresso degli studenti stranieri nel nostro Istituto sono diversi sia dal punto di vista linguistico, sia dal punto di vista socio-culturale. Possono essere alunni nati all’estero che arrivano insieme ai loro genitori e quindi in famiglia non parlano l’italiano, oppure che raggiungono un genitore che da un po’ di tempo lavora in Italia e che perciò parla l’italiano come lingua di comunicazione.

Gruppo di lavoro per l’INCLUSIONE

Nella nostra scuola si è costituito un Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI), con le seguenti funzioni (CFR. C.M. n. 8 del 6 marzo 2013):

 rilevazione dei BES presenti nella scuola; per quanto riguarda la redazione degli eventuali Piani Didattici Personalizzati, a partire dalla sperimentazione del modello regionale nell’a.s. 2013/14, nel presente anno verranno utilizzati 3 adattamenti dello stesso modello – uno per la Scuola dell’infanzia, due per la Scuola primaria (vd Relazione gruppo di lavoro 2 del 24/06/2014)  raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzato in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;  focus/confronto sui casi, supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di possibile intervento, nei casi di particolare criticità;  rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della Scuola (fine anno)

 il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI), il Gruppo provvederà alla rilevazione dei dati quali/quantitativi degli alunni rientranti in queste categorie, l’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi operati e la formulazione di un’ipotesi globale di lavoro e di utilizzo funzionale delle risorse per incrementare il livello di inclusività generale della Scuola. Questi compiti, e i loro esiti e monitoraggi verranno verbalizzati e i verbali saranno depositati agli atti d’ufficio della Scuola, per tutti gli usi consentiti dalla normativa vigente.  Inoltre si evidenzierà la collaborazione con il personale interno e in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione per l’inclusione, in un raccordo di gruppi sul territorio(GIT).

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Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:

1) dai dati INVALSI emerge una superiorità rispetto agli standard nazionali in italiano nelle classi seconde, quinte della scuola primaria e terza della scuola secondaria 1° grado, in matematica risultano inferiori alla media nelle classi della scuola primaria mentre per la secondaria di 1° grado sono più positivi; 2) una didattica inclusiva per gli alunni BES, soprattutto quelli non certificati, supportata anche da adeguate tecnologie situate in ogni plesso dell’istituto, ha contribuito a ridurre il gap formativo degli studenti.

I punti di debolezza sono invece i seguenti:

1) mancanza di livelli di apprendimento omogenei, considerando la variabilità di risultati interna alla scuola (tra le classi e tra le sedi), così come la distribuzione degli studenti nei diversi livelli di rendimento; 2) maggiori lacune in Matematica alla primaria.

In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di integrare le priorità / i traguardi / gli obiettivi del RAV con i seguenti punti;  utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi per la matematica dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di 1° grado;  istituire i dipartimenti disciplinari e progettare un curricolo verticale;  incrementare la somministrazione di prove di valutazione condivise

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Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15

commi Pag. Finalità della legge e compiti della scuola 1‐4 1 Fabbisogno di organico di posti comuni e di 5 2 sostegno Fabbisogno di organico di posti di 5 2 potenziamento Fabbisogno di organico di personale ATA 14 4‐5 Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture 6 2 materiali Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra 7 2 quelli indicati dalla legge Scelte di gestione e di organizzazione 14 4‐5 Educazione alle pari opportunità e prevenzione 15‐16 5 della violenza di genere Insegnamento lingua inglese nella scuola 20 5 primaria Opzioni, orientamento, valorizzazione del 28‐32 7 merito, figure di coordinamento Alternanza scuola‐lavoro 33‐43 7‐9 Azioni coerenti con il piano nazionale scuola 56‐59 13 digitale Didattica laboratoriale 60 14 Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività 61 14 didattiche Formazione in servizio docenti 124 28

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FUNZIONIGRAMMA D’ISTITUTO -Ruoli e figure di riferimento- Attività e responsabilità

COLLEGIO DOCENTI COLLABORATORI DIPARTIMENTI RESPONSABILI DI PLESSO COMMISSIONI FUNZIONI STRUMENTALI GRUPPI DI LAVORO ANIMATORE DIGITALE RESPONSABILI SICUREZZA

AREA EDUCATIVO- AREA DIDATTICA DIRIGENZIALE

AREA COLLEGIALE AREA ORGANIZZATIVO –

CONSIGLIO DI ISTITUTO D.S.G.A. GIUNTA ESECUTIVA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI CONSIGLI DI INTERSEZIONE COLLABORATORI SCOLASTICI CONSIGLI DI INTERCLASSE CONSIGLI DI CLASSE

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DIRIGENTE SCOLASTICO (art. 25 del D. Lgs 165/2001)  Assicura la gestione unitaria dell’istituzione

 Ne ha la legale rappresentanza

 È’ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali  È’ responsabile dei risultati del servizio  Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali al Dirigente scolastico spettano autonomi poteri di direzione, di coordinamento, di valorizzazione delle risorse umane

 Il Dirigente scolastico organizza l’attività scolastica: . secondo criteri di efficienza; . secondo criteri di efficacia formativa.  È titolare delle relazioni sindacali  Adotta provvedimenti di gestione delle risorse e del personale  Il Dirigente scolastico promuove interventi: . Per assicurare la qualità dei processi formativi . Per assicurare la collaborazione delle risorse Prof.ssa culturali, professionali, sociali ed economiche del C.MIRANDA territori . Per l’esercizio della libertà d’insegnamento . Per la libertà di scelta educativa delle famiglie  Ha facoltà di affidare deleghe ai docenti suoi collaboratori da lui stesso scelti. COLLABORATORI  Coordina l’organizzazione e l’attuazione del PTOF collaborando con le Funzioni Strumentali, con i Responsabili dei plessi e con i Referenti/Responsabili di incarichi specifici operanti nell’Istituto  Collabora alla formazione delle classi secondo i criteri stabiliti dagli organi collegiali e dal regolamento di istituto  Svolge azione promozionale delle iniziative poste in essere dall’Istituto

 Collabora nell’organizzazione di eventi e manifestazioni

 Partecipa, su delega del Dirigente scolastico, a riunioni presso gli Uffici scolastici periferici PRIMO  Collabora alle attività di orientamento COLLABORATORE  Predispone questionari e modulistica interna Prof. Ermanno  Collabora alla predisposizione dei calendari delle attività didattiche OSTUNI e funzionali  Cura gli adempimenti relativi all’adozione dei libri di testo;  Firma con specifica delega, atti amministrativi in assenza del DS (la delega riguarderà ogni atto)  Sostituisce, in caso di assenza o di impedimento, il Dirigente scolastico  Collabora con il Dirigente scolastico per questioni relative a sicurezza (adempimenti previsti dalla Legge 626/94 e dal D. Lgs. 81/2008, come modificato dal D. Lgs 106/2009) e tutela della privacy; in particolare cura la vigilanza e controllo del rispetto delle norme sulla sicurezza  Partecipa alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente SECONDO scolastico COLLABORATORE  Organizza e supporto ai flussi informativi e comunicativi interni ed Ins. Ida CARUCCIO esterni  Supporto al lavoro dei docenti  Supporto al lavoro del D.S. e partecipazione riunioni periodiche di staff  Cura i rapporti con gli Enti Locali per eventuali problemi urgenti  Notifica le comunicazioni di questa Dirigenza

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COORDINATORI DI PLESSO  Adempimenti previsti dalla Legge 626/94 e dal D. Lgs. 81/2008, come modificato dal D. Lgs 106/2009; vigilanza e controllo del rispetto delle norme sulla sicurezza del plesso di Ins. Rosaria DI MARCO appartenenza Plesso infanzia Monticelli  Organizzazione della vigilanza degli alunni nel plesso  Vigilanza sul rispetto degli orari e degli impegni del personale del plesso  Custodia attenta dei sussidi didattici e dei beni del plesso, previa ricognizione dei beni formale degli stessi Ins. Gilda LANDOLFI  Vigilanza sull’uso del telefono e della fotocopiatrice nel Plesso infanzia Ariano plesso  Coordinamento logistico con la Dirigenza e gli Uffici di Segreteria  Rapporti con le famiglie per i problemi ordinari  Regolamentazione delle modalità di ingresso/uscita e Ins. Maria Rosaria movimento degli alunni del plesso  Organizzazione dell’uso degli spazi di pertinenza della Scuola CAMPIONE  Ricevimento e ingresso degli estranei nei locali scolastici Plesso infanzia Salitto previa autorizzazione della Dirigenza  Programmazione e gestione dell’orario di servizio del personale docente del plesso di appartenenza  Gestione e rendicontazione delle ore funzionali all’insegnamento nel plesso Ins. Anna DI CUNZOLO  Organizzare la sostituzione dei docenti temporaneamente Plesso primaria assenti; Monticelli  Ritirare la posta e i materiali negli uffici amministrativi e provvedere alla consegna  Diffondere le circolari – comunicazioni – informazioni al personale in servizio nel plesso Ins. Daniela BARBA  Controllare le firme di presa visione Plesso primaria Ariano  Sovrintendere al controllo delle condizioni di pulizia del plesso e segnalare eventuali anomalie

 Raccogliere e prendere nota degli argomenti da affrontare Ins. Marianna PECCIA negli organi collegiali o in sede di interclasse / classe Plesso primaria Salitto  Far fronte ai “piccoli” problemi del plesso in situazione di emergenza;  Segnalare rischi, con tempestività  controllare l’autorizzazione ad esporre cartelli o similari in Prof. Ermanno OSTUNI bacheca o agli albi di plesso Plesso scuola sec. I grado  Curare e controllare il registro delle firme del personale in servizio.  Altra evenienza, non prevista, per la quale la S,V. avrà cura di informare questo Ufficio

FUNZIONI STRUMENTALI a. Coordinamento delle azioni di revisione, monitoraggio, verifica e AREA 1 valutazione del PTOF

COORDINAMENTO DELLE b. Coordinamento costruzione del AZIONI DI STESURA, curricolo d’istituto Ins. Giuseppina MONITORAGGIO, VERIFICA E c. Riscontro alle richieste del MIUR, DI MARCO VALUTAZIONE DEL P.T.O.F. ANSAS, INVALSI, U.E.,

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concernenti le iniziative di monitoraggio e valutazione d. Referente INVALSI a. Rilevamento delle problematiche AREA 2 sociali e attivazione di processi

PROBLEMATICHE SOCIALI E innovativi: integrazione alunni PROCESSI INNOVATIVI: disabili e svantaggiati Ins. Angela INTEGRAZIONE ALUNNI b. Referente BES e DSA NESE DISABILI E SVANTAGGIATI – c. Rapporti con il territorio, con la REFERENTE BES E DSA casa famiglia, con l’Ente

comunale, sportello di ascolto

a. Gestione delle iniziative di AREA 3 “accoglienza” degli alunni, dei

COORDINAMENTO DELLE genitori e dei docenti INIZIATIVE DI b. Gestione delle iniziative di ACCOGLIENZA- CONTINUITA’ continuità verticale e Ins. Federica VERTICALE - orientamento BRACALE ORIENTAMENTO c. Gestione dei rapporti in materia di

orientamento scolastico con gli istituti d’istruzione secondaria, , Uffici Informagiovani, Associazioni territoriali, Centri per l’impiego, Regione Campania,

Provincia di Salerno d. Diffusione e coordinamento di Ins. Rita attività e iniziative provenienti dal CORVO territorio e. Comunicazione interna ed esterna a. Progettualità PON – FSE – FESR AREA 4 b. Pubblicazione contenuti e

PROGETTUALITA’ PON – FSE – gestione sito web istituzionale – FESR – SITO WEB pubblicazione su Ins. Virginia ISTITUZIONALE – SUPPORTO Amministrazione Trasparente DI CUNZOLO INFORMATICO AI DOCENTI c. Supporto informatico ai docenti, registro elettronico e dotazioni

tecnologiche

TEAM PER L’INNOVAZIONE

 Insieme al Dirigente Scolastico e al DSGA cura la diffusione dell’innovazione a scuola  Funge da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, sia organizzando laboratori formativi, sia animando e coordinando la partecipazione alle altre attività formative, come quelle organizzate attraverso gli snodi formativi ANIMATORE DIGITALE  Individua soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola, coerenti con Ins. Virginia DI CUNZOLO l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure L’animatore digitale e il team per l’innovazione dovranno essere 22 promotori, nell’ambito della propria istituzione o in raccordo con le altre scuole, delle seguenti azioni:  Implementazione di nuovi spazi cloud per la didattica  Eventi aperti al territorio con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo)  Sperimentazione di nuove tecnologie didattiche  Costruzione curricolo verticale per le competenze digitali  Accordi di rete con altre Istituzioni scolastiche/ Enti/ Associazioni/Università TEAM  Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali  Formazione per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla Ins. Federica BRACALE scuola Ins. Ida CARUCCIO Ins. Caterina MELARA  Progettazione di percorsi integrati basati sulla “learning object”  Strumenti e metodologie per l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali  Formazione del curricolo di tecnologia della scuola  Segnalazione di eventi e opportunità formative in ambito digitale RESPONSABILE PER LA SICUREZZA Individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi

Individuazione delle misure di sicurezza e salubrità

dell’ambiente di lavoro Ins. Ida Caruccio Elaborazione delle misure preventive e protettive e dei sistemi di controllo delle misure adottate Elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività Proposta di programmi di formazione e informazione per i lavoratori Collabora alla realizzazione del piano di sicurezza, valutazione rischi e segnala al datore di lavoro eventuali inadempienze o irregolarità sul lavoro Si interfaccia con gli organi di vigilanza territoriali, e in sede di ispezione affianca gli organi esterni fornendo loro chiarimenti in merito al documento di valutazione dei rischi Indice la riunione periodica(almeno una volta l’anno). Alla riunione partecipano: datore di lavoro, RSPP, RLS.

COORDINATORI DI CLASSE  Responsabile degli esiti del lavoro del consiglio  Facilitatore di rapporti fra i docenti e promotore per l’assunzione di responsabilità in rapporto agli alunni  Analizza le situazioni a rischio e cerca soluzioni adeguate in collaborazione con il CdC (tutoraggio)  Controlla che gli alunni informino i genitori su comunicazioni scuola/famiglia  Accoglie le richieste in merito alle assemblee di classe;  Tiene i rapporti con i rappresentanti degli alunni diventando il tramite di questi con il CdC e la Dirigenza, tramite i Referenti;  Controlla il registro di classe ( assenze, numero di verifiche, ritardi ecc.);  Ritira e controlla le pagelle e le note informative interperiodali;  Informa e convoca i genitori degli alunni in difficoltà;  Tiene rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe e ne chiede e promuove il contributo  Guida e coordina i consigli di classe 23

 Relaziona in merito all’andamento generale della classe  Illustra obiettivi/competenze, metodologie, tipologie di verifica per predisporre la programmazione, comprese le ore di approfondimento  Propone le visite guidate e i viaggi di istruzione per la classe  Coordina interventi di recupero e valorizzazione delle eccellenze;  Condivide la visione dell’Istituto che è espressa nel PTOF. CLASSI DOCENTI PRIMARIA PLESSO MONTICELLI I Annamaria CAPUOZZOLO II Giuseppina DI MARCO III Lucia MANZILLO IV Anna DI CUNZOLO V A Amelia FIERRO V B Giuliana PERELLI PLESSO ARIANO I Laura D’AVINO II Ida CARUCCIO III Virginia GRANESE IV Daniela BARBA PLESSO SALITTO I Marianna PECCIA II Virginia DI CUNZOLO III Gerarda FASULO V Mariantonietta SCHIPANI

COORDINATORI SCUOLA SECONDARIA I GRADO CLASSI DOCENTI I A Anna POPPITI II A Federica BRACALE III A Isabella MIRANDA I B Teresa MEROLA II B Sergio MIGLIOZZI III B Maddalena STANZIONE II C Elisabetta DAMIANO III C Simona CENNAMO

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D.S.G.A

 Sovrintende ai servizi amministrativo- contabili e ne cura l’organizzazione.  Ha autonomia operativa e responsabilità Antonina ANCONA diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna.

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Area didattica- alunni- protocollo Valenti Filippa Irene Area personale Mirra Annamaria Area contabilità Di Bartolomeo Sabatino

COLLABORATORI SCOLASTICI PLESSO ATTIVITA’ Infanzia Salitto Assistenza, sorveglianza, pulizia IEZZA ROSA Infanzia Salitto Assistenza, sorveglianza, pulizia STROLLO RACHELE Primaria Salitto Assistenza, sorveglianza, pulizia CONFORTI GIOVANNI Infanzia Ariano Assistenza, sorveglianza, pulizia CERASUOLO MADDALENA Infanzia Ariano Assistenza, sorveglianza, pulizia DI GIFFONI CARMELA Primaria Ariano Assistenza, sorveglianza, pulizia MOCCALDI MARCO Infanzia Monticelli Assistenza, sorveglianza, pulizia LOGUERCIO ALFONSINA Infanzia Monticelli Assistenza, sorveglianza, pulizia TUCCINO ANGELA Primaria Monticelli Assistenza, sorveglianza, pulizia MAZZEO ANTONIO Primaria Monticelli Assistenza, sorveglianza, pulizia MELARA VITO Sec. I Grado Assistenza, sorveglianza, pulizia COPPOLA ANGELO RAFFAELE Sec. I Grado Assistenza, sorveglianza, pulizia MANFREDONIA GIOVANNI Sec. I Grado Assistenza, sorveglianza, pulizia QUAGLIA PASQUALE

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ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO  In caso di emergenza sanitaria:  Condividere il PPS  Attuare le procedure previste dal piano in caso di infortunio o malore  Controllare la presenza, l’efficienza e le scadenze dei materiali sanitari a disposizione  Custodire le valigette di PS e le cassette di plesso  Programmare l’acquisto dei materiali occorrenti al PS  Collaborare per il monitoraggio degli infortuni e dei malori  Aggiornare le proprie conoscenze sui prodotti chimici in uso in Istituto, che possono arrecare danno o determinare infortuni  Aggiornare le proprie conoscenze circa le tipologie Coordinatori di infortuni e malori più frequenti in istituto vice coordinatori di plesso

ADDETTO AL SERVIZIO ANTINCENIO Durante l’emergenza 1. Portarsi rapidamente sul luogo dell’emergenza, segnalando tempestivamente lo stato di pericolo alle persone presenti nei locali ubicati nelle vicinanze della fonte di pericolo 2. Utilizzare i mezzi estinguenti adeguati 3. Qualora non si riesca ad estinguere il principio di incendio entro i primi minuti far segnalare immediatamente l’emergenza a tutta la scuola 4. Ispezionare, solo se le condizioni ambientali lo consentono, i locali di piano prima di abbandonare la sezione di edificio di propria competenza controllando che l’area sia stata completamente evacuata 5. Verificare che siano stati disattivati gli impianti Al di fuori della situazione di emergenza ciascun Addetto ha la responsabilità di verificare lo stato delle attrezzature antincendio in dotazione alla struttura di appartenenza assicurandosi del loro stato di conservazione e del loro Coordinatori funzionamento. Inoltre, ciascun Addetto, ha il compito di vice coordinatori di plesso verificare le seguenti condizioni:  Verificare che le uscite di emergenza, i punti di raccolta e tutti i percorsi interni alla scuola siano sgombre da ostacoli  Verificare per quanto possibile, che gli impianti tecnologici siano efficienti ed in buono stato

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COLLEGIO DEI DOCENTI Ha il potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto in particolare: a) Cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare b) Formula proposte al Dirigente per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di Istituto. Tutti i docenti in servizio c) Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione Nei tre ordini di scuola didattica per verificare l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica. d) Provvede all’adozione dei libri di testo sentito il parere dei consigli di interclasse e di classe. e) Promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto. f) Elegge i docenti che fanno parte del comitato di valutazione. AREA EDUCATIVO – DIDATTICA

Responsabili di dipartimento I Dipartimenti disciplinari, diretti da un coordinatore di dipartimento, hanno il compito di:  delineare la programmazione disciplinare, scegliere i test d’ingresso e i libri di testo;  costituire e gestire un archivio di materiale didattico;  formulare proposte per l’aggiornamento disciplinare ed interdisciplinare;  formulare proposte per il PTOF Il responsabile del Dipartimento al termine dell’anno scolastico consegna al DSGA il conteggio delle presenze dei docenti, nel caso si siano svolte attività aggiuntive al Piano Annuale degli impegni di servizio, ed informa periodicamente il DS sui lavori del Dipartimento.

DIPARTIMENTI Dipartimento Area linguistica Bracale Federica Dipartimento matematico-scientifico Poppiti Anna Dipartimento linguistico-L2 Palmentieri Fiorella Dipartimento altri linguaggi Corvo Rita

COMMISSIONE VIAGGI Ins.Rosaria DI MARCO Cura le operazioni legate a viaggi/stage/scambi Ins.Monica DEL PRETE Prof. Ermanno OSTUNI

GLI – GRUPPO LAVORO INCLUSIVITA’ Tutti i docenti di sostegno Cura la predisposizione del PAI F.S. Angela NESE

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AREA COLLEGIALE

CONSIGLIO DI ISTITUTO Dirigente Scolastico 1. Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le Prof.ssa C. MIRANDA forme di autofinanziamento 2. Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo Genitori 3. Delibera su proposta della giunta per quanto concerne Caruccio Maria Giacinta l’organizzazione e la programmazione dell’attività della Adriano scuola nelle seguenti materie: Astone Silvia - Adozione del regolamento interno Gagliardino Alessandra - Acquisto, rinnovo e conservazione delle Di Feo Elisabetta attrezzature e dei sussidi didattici Novellino Tiziana - Adattamento calendario scolastico alle De Santis Orsola specifiche esigenze ambientali Cosenza Mattia - Criteri generali per la programmazione e le attività parascolastiche, interscolastiche, Docenti extrascolastiche Fierro Amelia - Promozione di contatti con altri Istituti al fine di Ostuni Ermanno realizzare scambi di esperienze Landolfi Gilda - Partecipazione ad attività culturali, sportive e Di Marco Giuseppina ricreative di particolare interesse educativo Zottoli Daniela 4. Indica i criteri generali relativi alla formazione delle Mucciolo Bianca classi, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle Di Marco Rosaria altre attività scolastiche Bovi Rosa 5. Esercita le funzioni in materia di sperimentazione e aggiornamento ATA 6. Esercita le competenze in materia di uso delle Cerasuolo Maddalena attrezzature e degli edifici scolastici. Presidente De Santis Orsola

Vice presidente Astone Silvia

GIUNTA ESECUTIVA D.S. Predispone il piano annuale e il conto consuntivo, prepara i D.S.G.A. lavori del Consiglio di Istituto e cura l’esecuzione delle Novellino Tiziana delibere Campagna Adriano Cerasuolo Maddalena Zottoli Daniela

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CONSIGLI INTERSEZIONE- INTERCLASSE-CLASSE  Formula al collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica  Agevola ed estende i rapporti tra docenti, genitori ed alunni  Esercita le competenze in materia di programmazione e valutazione degli alunni  Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito alla sua competenza dalle leggi e dai regolamenti vigenti Premesso che le competenze relative alla didattica, alla valutazione e al comportamento degli alunni spettano alla sola componente Dirigente Scolastico docente, e quindi al C.d.c. chiuso, ciascun Consiglio di classe: Docenti  Definisce annualmente la programmazione didattica sulla Rappresentanti genitori base del PTOF  Procede alla delibera di eventuali uscite didattiche  Delibera la partecipazione a eventuali viaggi di istruzione  Procede alla valutazione intermedia e finale  Adotta gli eventuali provvedimenti disciplinari di sua competenza a carico degli alunni  Formula proposte per l’adozione dei libri di testo  Procede allo scrutinio intermedio (I quadrimestre) e finale (II quadrimestre)

NUCLEO INTERNO VALUTAZIONE Dirigente Scolastico Analisi dei punti di forza e di criticità dell’Istituto Collaboratori del D.S. Elaborazione RAV Funzioni Strumentali Elaborazione piano di miglioramento Coordinatori di plesso

COMITATO DI VALUTAZIONE Ha durata triennale Dirigente Scolastico Elabora i criteri sui quali il Dirigente Scolastico assegna il bonus Ins. Pasqualina SCARANO premiale di cui alla legge 107/2015 Ins. Rosaria DI MARCO Valuta il servizio dei docenti su richiesta degli interessati, previa Prof. Ermanno OSTUNI relazione del D.S. Esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e prova per il personale docente neoassunto

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FUNZIONIGRAMMA servizio prevenzione e protezione A.S. 2017‐2018

RUOLO DOCENTE ATA RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI CARUCCIO IDA PREVENZIONE E PROTEZIONE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI DI CUNZOLO VIRGINIA PER LA SICUREZZA ADDETTO AL SERVIZIO DI DI CUNZOLO VIRGINIA PREVENZIONE E PROTEZIONE OSTUNI ERMANNO PLESSO S.S. 1°GRADO SQUADRA ANTINCENDIO ERMANNO OSTUNI MIGLIOZZI SERGIO MANFREDONIA GIOVANNI STANZIONE MADDALENA COPPOLA ANGELO RAFFAELE MIRANDA ISABELLA QUAGLIA PASQUALE POPPITI ANNA PLESSO S.PRIMARIA MONTICELLI 1. DI CUNZOLO ANNA MAZZEO ANTONIO 2.DI MARCO GIUSEPPINA MELARA VITO PLESSO S.PRIMARIA ARIANO BARBA DANIELA MOCCALDI MARCO MUCCIOLO BIANCA PLESSO S.PRIMARIA SALITTO PECCIA MARIANNA CONFORTI GIOVANNI FASULO GERARDA PLESSO S.INFANZIA MONTICELLI DI MARCO ROSARIA LO GUERCIO ALFONSINA MAZZARISI ROSA TUCCINO ANGELA PLESSO S.INFANZIA ARIANO LANDOLFI GILDA CERASUOLO MADDALENA CAPUTO ANNA MARIA DI GIFFONI CARMELA PLESSO S.INFANZIA SALITTO CAMPIONE MARIA ROSARIA STROLLO RACHELE LA ROCCA MARIA IEZZA ROSA SQUADRA PRIMO SOCCORSO PLESSO S.S. 1°GRADO PASTORE MARIO MANFREDONIA GIOVANNI GAMBONE FILOMENA COPPOLA A.RAFFAELE NESE ANGELA BRACALE FEDERICA MELARA CATERINA PLESSO S.PRIMARIA MONTICELLI DE VITA ERMELINDA MAZZEO ANTONIO MASUCCIO CARMELA MELARA VITO PLESSO S.PRIMARIA ARIANO D’AVINO LAURA MORCALDI VITO GRANESE VIRGINIA PLESSO S.PRIMARIA SALITTO PECCIA MARIANNA CONFORTI GIOVANNI SCHIPANI MARIA ANTONIETTA PLESSO S.INFANZIA MONTICELLI BOVI ROSA LO GUERCIO ALFONSINA MANZILLO CATERINA TUCCINO ANGELA PLESSO S.INFANZIA ARIANO ZOTTOLI DANIELA CERASUOLO MADDALENA CAPUTO ANNA MARIA DI GIFFONI CARMELA PLESSO S.INFANZIA SALITTO CAMPIONE MARIA ROSARIA STROLLO RACHELE CAPUANO ANNALISA IEZZA ROSA Il presente prospetto può essere suscettibile di modifiche in itinere in caso di trasferimento del personale. 30

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. È un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015), una visione operativa che rispecchia la posizione del Governo rispetto alle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico: al centro di questa visione, vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nel PTOF azioni coerenti con il PNSD, per perseguire obiettivi di:  Sviluppo delle competenze digitali degli studenti  Di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione dei dati  Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale  Formazione del personale amministrativo per l’innovazione digitale

Ins. Virginia DI CUNZOLO

Ins. Federica BRACALE

Ins. Ida CARUCCIO

Ins. Caterina MELARA

Il Team per l'innovazione digitale, costituito ha la funzione di supportare e accompagnare l'innovazione didattica nelle istituzioni scolastiche, ed in particolare:  Sostenere il lavoro e lo sviluppo professionale dei docenti  Individuare i bisogni formativi e di aggiornamento dei docenti con particolare riguardo alla FAD e ai Registri elettronici ai sensi della Legge n°135/2012.  Promuovere e organizzare attività di ricerca, aggiornamento e formazione e/o in rete con altre scuole predisponendone gli accordi in risposta ai bisogni formativi rilevati.  Promuovere lo sviluppo della didattica multimediale e svolgere funzioni di consulenza e di coordinamento  Gestire la rete INTERNET dell’Istituto

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ORIENTAMENTO Linee guida per un percorso di Orientamento nella Scuola Secondaria di primo grado

Linee guida Il progetto di Orientamento, che deve far parte del Progetto più ampio e articolato della Comunità, deve tener conto delle seguenti articolazioni: Orientamento in entrata Incontro con i genitori e gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria, da effettuarsi per presentare l’organizzazione della scuola secondaria di primo grado. Presa visione del PTOF d’Istituto (Open Day); Continuità – incontro con le insegnanti della Scuola Primaria. Condivisione dei curricoli, di obiettivi trasversali e di notizie utili alla formazione delle classi; Accoglienza – gli alunni delle classi quinte partecipano alle lezioni con i compagni delle classi prime della Scuola Secondaria di primo grado. Compresenza di docenti di Scuola primaria e di Scuola Secondaria.

B) Orientamento in uscita L’attività di durata triennale è un percorso educativo e formativo per promuovere e potenziare negli alunni le capacità di auto-conoscenza e di auto-valutazione, per favorire una migliore riuscita scolastica e la capacità di scelta (Orientamento formativo). Trattandosi di qualità che un alunno deve acquisire, il processo di orientamento non si deve limitare a brevi momenti dell’attività scolastica, ma deve prevedere interventi diluiti nel tempo Pertanto un accettabile modello di Orientamento dovrebbe:  far acquisire ai singoli la consapevolezza dei propri interessi e delle proprie attitudini;  portare ciascuno a non essere “orientato” ma ad auto-orientarsi;  promuovere la capacità di strutturare decisioni in situazioni reali o simulate;  offrire tutte le informazioni utili ai fini orientativi;  promuovere una sufficiente conoscenza del mondo del lavoro e degli attuali sistemi sociali. Inoltre, un modello formativo che tende ad un’azione di orientamento efficace deve coinvolgere trasversalmente tutte le attività e quindi l’intero corpo docente deve lavorare in sincronia per:

1. assicurare le migliori condizioni di avvicinamento degli alunni a tutte le materie del curricolo per garantire lo sviluppo di interessi e attitudini personali autonome e non influenzati dall’esterno; 2. offrire un’efficace organizzazione didattica che, oltre a valorizzare le attitudini presenti, sappia promuovere nuove curiosità ed interessi.

Attività promosse dalla scuola:

Progetto Orientamento “IL TEMPO DELLA CONOSCENZA” curricolare, con la finalità di aiutare gli alunni ad una scelta consapevole del proprio percorso scolastico, tenendo conto delle proprie aspirazioni e interessi, in collaborazione con la Regione Campania.

Nelle classi terze si promuoveranno: momenti informativi e di counceling con gli operatori di scuole sul territorio e incontri scuola – famiglia per illustrare il giudizio orientativo del C.di C.; giornate- studio e incontri, lezioni, laboratori, organizzatid da altre scuole Superiori di 2° grado.

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Attività di orientamento in classe, letture antologiche e discussione sulla conoscenza di sé.

Incontri con esperti per conoscere la riforma scolastica.

Uscite nel territorio per conoscere le realtà produttive presenti e i servizi alle persone.

Orientamento ed alunni diversamente abili e BES

Orientamento con le scuole secondarie di secondo grado, attivando percorsi di accoglienza articolati anche attraverso visite agli Istituti superiori e la frequenza di attività L’inserimento degli alunni diversamente abili nelle classi è finalizzato alla piena integrazione e valorizzazione di ognuno. Per ciascuno di essi, la Scuola si impegna ad elaborare un’offerta formativa adeguata con particolare attenzione all’apprendimento che, in ogni caso, non può essere sostituito da una semplice socializzazione “in presenza”, perché lo stesso processo relazionale è, in larga misura, una questione di apprendimento. La differenziazione dell’offerta formativa, con specifici interventi di tipo individuale previsti dal piano educativo, si alternerà a momenti di didattica in laboratorio e attività nel gruppo – classe. L'Istituto è impegnato in una costante funzione orientativa a partire dalla delicata fase dell'accoglienza, nel momento dei passaggi di ordine, fino ad arrivare nelle classi terze della scuola secondaria di primo grado alla scelta del futuro percorso di studio. In particolare si attuano progetti di continuità stabilendo contatti didattiche di orientamento.

LA CONTINUITA’

La scuola di base deve assicurare ad ogni alunno il diritto di compiere un percorso formativo positivo, significativo e di qualità. Ciò impone di porre specifiche attenzioni al valore educativo di ogni segmento scolastico e del percorso complessivo anche attraverso i passaggi dall’uno all’altro. Pertanto attraverso il criterio della continuità educativa con le due prospettive della continuità orizzontale e verticale, la scuola si propone di realizzare l’educazione integrale dei ragazzi.

I percorsi di continuità sono progettati, tra ordini di scuola, attraverso la conoscenza dei nuovi ambienti e la condivisione di esperienze comuni, il/la bimbo/a di Scuola dell’Infanzia ha la possibilità di avvicinarsi in modo sicuro e spontaneo alla nuova realtà di Scuola Primaria, così come il/la ragazzo/a si avvicina alla Secondaria di Primo Grado.

La continuità educativa sarà realizzata attraverso:  La conoscenza dell’alunno che prevede anche il passaggio delle informazioni da un grado di scuola al successivo;  Il coordinamento dei curricoli attraverso la comune progettazione di attività e relativa analisi dei risultati;  Il rapporto con le famiglie ed il territorio. Strumenti della continuità

Momenti e forme di compartecipazione degli insegnanti attraverso il lavoro di commissioni verticali.

 Realizzazione di incontri per favorire la continuità verticale tra i vari ordini di scuola: primi giorni di scuola insegnanti con i bambini di I. “Progetto di continuità verticale “RICREAMO COM LE 4 R- RIDUZIONE, RICICLO, RIUTILIZZO, RECUPERO” curricolare. Rivolto agli alunni delle classi ponte dei tre ordini di scuola con incontri periodici tra gli ordini di scuola.

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Piano formazione insegnanti

Una delle novità più rilevanti della legge 107/2015 riguarda la formazione degli insegnanti, che il comma 124 definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale”. Tale disposizione è entrata in vigore insieme con il resto della legge e quindi dal luglio scorso. Essa aggiunge:

“Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa”.

Il PTOF che si deve elaborare adesso sarà operativo appunto dal 2016-17 e quindi le previsioni che esso contiene saranno del tutto vincolanti.

L’aggiornamento professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del servizio scolastico. Esso, oltre che migliorare gli interventi educativi, fornisce gli strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione in atto.

I contenuti delle attività formazione saranno i seguenti:  Sicurezza e Primo Soccorso  Insegnamento per competenze e costruzione del curricolo verticale  BES (Bisogni Educativi Speciali)  Didattica sull’Autismo(metodo ABA e comunicazione aumentativa)  Musicoterapia  Aggiornamento sulle nuove tecnologie (Piano Digitale)  Aggiornamento D.S.G.A. e amministrativo  Primo soccorso per alunni  “Problem Solving ” - Saper gestire le diversità attraverso la comunicazione  “Educare alla diversità e ai diritti umani” (legge 107/2015)  Tecniche di apprendimento, memorizzazione e comunicazione  Si prevede un’attività con i genitori sui temi di aggiornamento trattati  Flipped Classroom (Insegnamento capovolto) –Flipped Teaching Sarà istituito e formalizzato un accordo di rete con le istituzioni scolastiche del territorio per ottimizzare le procedure di attuazione della nuova normativa e di formazione del personale.

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VALUTAZIONE ed AUTOVALUTAZIONE

La verifica e la valutazione della validità delle scelte didattiche e metodologiche effettuate dai docenti avvengono mediante l’utilizzazione di strumenti appositamente costruiti e finalizzati alla rilevazione delle difficoltà incontrate e delle soluzioni attuate. L’efficacia in relazione a obiettivi e risultati, intesa come rapporto fra mezzi impiegati e risultati, e l’efficienza, sono i parametri di riferimento della valutazione; si valutano inoltre le scelte organizzative effettuate in sede di programmazione:

 Integrazione di alunni con Bisogni Educativi Speciali.  Monitoraggio e aggiornamento del Piano dell’Offerta Formativa.  Potenziamento di team docenti, assemblee di classe, consigli d'interclasse, commissioni del consiglio d'interclasse come luoghi di comunicazione, confronto, verifica e prima autovalutazione.  Impegno, per poter valutare l'aderenza del nostro agire con il nostro progetto di scuola, sin dall'inizio dell'anno scolastico, a progettare, con gli altri principali attori (genitori ed alunni) dello scenario scolastico, come migliorare la qualità dell'insegnamento e della scuola.  Verifica e valutazione in itinere il nostro lavoro.  Monitoraggio da parte dei docenti dell'azione didattico/educativa utilizzando diverse modalità e diversi strumenti per la raccolta dei dati.  Istituzione di dipartimenti disciplinari e progettazione di un curricolo verticale.  Incremento della somministrazione di prove di valutazione condivise.  Utilizzo di criteri di valutazione omogenei condivisi per la matematica e per le altre discipline dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di 1° grado.  Utilizzo della scheda di certificazione delle competenze al fine del primo ciclo d’istruzione e inclusione della scheda relativa alle prove INVALSI a carattere Nazionale di cui gli articoli 7 e 9 del decreto legislativo n. 62/2017.  Tutto ciò che riguarda la valutazione sarà integrato entro dicembre 2017, alla luce del decreto legislativo 62 del 2017 e del decreto legislativo 66 del 2017.

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Schede progettuali con priorità ed obiettivi dell’offerta Formativa:

SCHEDA DI PROGETTO n° 1

Scuola dell’Infanzia: Salitto, Ariano, Monticelli

Denominazione progetto “MUSICA E MOVIMENTO ” curricolare Priorità cui si riferisce Sviluppare e consolidare competenze musicali, comunicative. Potenziar la conoscenza della lingua nelle sue varie forme al fine di agevolare gli apprendimenti nei diversi campi d’ esperienza. Traguardo di risultato Acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative ed espressive. (event.) Esprimere piacere e curiosità nell’ascolto di diversi elementi della realtà sonora. Esprime piacere nei movimenti sperimentando i vari modi di espressioni con i movimenti e semplici strumenti. Partecipare a canti corali, usare gesti e movimenti in associazione a brani musicali ed eseguire semplici coreografie. Obiettivo di processo Miglioramento delle competenze chiave e di cittadinanza per gli (event.) allievi della scuola dell’infanzia: Ariano.Monticelli,Salitto.

Altre priorità (eventuale) Usare il linguaggio in forma creativa in diversi contesti. Situazione su cui interviene Favorire tutte le funzioni del linguaggio (espressivo - comunicativo, referenziale, uditive,ritmiche, vocali,motorie.) Attività previste Lettura, disegni, gruppi di lavoro, rappresentazione mimica e finale di una fiaba. Risorse finanziarie Fondo FIS necessarie Risorse umane (ore) / area Docenti della scuola dell’Infanzia. Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati Il se’ e l’altro- il corpo e il movimento- Immagini ,suoni, colori. Stati di avanzamento Valori / situazione attesi

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SCHEDA DI PROGETTO n° 2

Scuola Primaria, classe quarta plesso di Monticelli

Denominazione progetto “PARTIAMO PER UN VIAGGIO” curricolare Priorità cui si riferisce Avvicinare i ragazzi alla propriocezione, alla discriminazione sensoriale, alla respirazione per avere una maggiore consapevolezza di se stessi e del loro corpo. Traguardo di risultato (event.) Obiettivo di processo Aumentare la consapevolezza e la capacità di esprimere.,favorire e (event.) migliorare relazioni con gli altri. Attività di cooperazione, di interdisciplinarietà,brainstorming e role playing. Altre priorità (eventuale) Educare al rispetto delle regole. Promuovere l'integrazione attraverso la condivisione di esperienze di gruppo. Situazione su cui interviene Promuovere la pratica dell'attività' laboratoriale come forma di educazione al rispetto degli altri e nel migliorare le capacità espressive e relazionali. Attività previste Discussioni, giochi, attività di gruppo, di cooperazione, di interdisciplinarietà,brainstorming e role playing. Risorse finanziarie GRATUITO, si svolgerà in orario curricolare. necessarie Risorse umane (ore) / area Alunni scuola primaria classe quarta di Monticelli e docenti. Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati Osservazioni sulle ripercussioni nella vita scolastica Stati di avanzamento Realizzazione finale di cartelloni Valori / situazione attesi

SCHEDA DI PROGETTO n°3

Scuola Primaria

Denominazione progetto “SPORT DI CLASSE” (Attività Motoria di base – Scuola Primaria) curricolare

Priorità cui si riferisce Promuovere l'assunzione di sani stili di vita Traguardo di risultato Diffondere la pratica sportiva nella scuola nell’ambito delle linee (event.) definite dal protocollo d’intesa tra CONI e M. P. I. Implementazione dell’attività motoria Obiettivo di processo Migliorare le competenze chiave e di cittadinanza. (event.) Altre priorità (eventuale) Educare al rispetto delle regole per prevenire i conflitti. Riduzione dell'insuccesso scolastico. Promuovere l'integrazione 37

attraverso la condivisione di esperienze di gruppo. Situazione su cui interviene Promuovere la pratica dell'attivita' sportiva come forma di educazione al rispetto del proprio corpo (igiene,alimentazione, salute) e dell' avversario (fair play). Percentuale degli alunni che praticano uno sport. Rendimento scolastico e risultati sportivi : correlazione Risorse finanziarie A carico del MIUR necessarie Risorse umane (ore) / area Alunni scuola primaria, referente prof. Ostuni Ermanno Altre risorse necessarie Palestre, aree polivalenti Indicatori utilizzati Osservazioni sulle ripercussioni nella vita scolastica Stati di avanzamento La promozione sportiva come stile di vita dovrebbe essere sempre perseguita nel corso degli anni. Valori / situazione attesi Aumentare la percentuale degli alunni che praticano sport. SCHEDA DI PROGETTO n°4

Scuola Primaria

Denominazione progetto “FRUTTA A SCUOLA” curricolare

Priorità cui si riferisce Promuovere l'assunzione di sani stili di vita attraverso il mangiare a merenda la frutta Traguardo di risultato Aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad (event.) attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari. Obiettivo di processo Migliorare le competenze chiave e di cittadinanza, attraverso la (event.) condivisione di una sana e nutriente merenda. Altre priorità (eventuale) Realizzare un più stretto rapporto tra il “produttore-fornitore” e il consumatore, indirizzando i criteri di scelta e le singole azioni affinché si affermi una conoscenza e una consapevolezza nuova tra “chi produce” e “chi consuma”. Situazione su cui interviene Consolidare e avviare la realizzazione di una Rete - costituita da Mipaaf, Regioni, Provincie Autonome e Istituti scolastici disponibili a partecipare in modo continuativo al Programma-, nell’ambito della quale coordinare le azioni coerenti a raggiungere gli obiettivi definiti e recependo misure accompagnatore definite. Attività previste Distribuzione dell’associazione di prodotti ammissibili a fruire del programma di distribuzione, selezionati in base alla loro semplicità d’uso e fruibilità. I prodotti ortofrutticoli (FINANZIATI INTERAMENTE CON AIUTO COMUNITARIO E NAZIONALE)

Risorse finanziarie A carico del MIUR necessarie Risorse umane (ore) / area Destinatari: alunni del plesso di Ariano, referente docente Ida Caruccio. Altre risorse necessarie Esperto esterno Indicatori utilizzati Osservazioni sulle ripercussioni nella vita scolastica di una alimentazione corretta e sana. .

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SCHEDA DI PROGETTO n°5

Scuola Primaria

Denominazione progetto “MUSICA ELEMENTARE” curricolare Priorità cui si riferisce Dare voce e ascolto ai loro vissuti emotivi aiutandoli ad esprimere le loro emozioni e a confrontarsi. Sviluppare consolidare competenze musicali, comunicative. Traguardo di risultato Prevenire i disagi nei bambini (event.) Imparare a cooperare e a negoziare soluzioni ai conflitti. Rispettare l’altro ed imparare ad esprimere le proprie emozioni.

Obiettivo di processo  Far diventare la musica a scuola occasione di formazione e (event.) apprendimento, legata alla programmazione didattica.  Favorire nei bambini la strutturazione della propria autostima attraverso il superamento di timidezze e il ridimensionamento di spavalderie

Altre priorità (eventuale) Promuovere comportamenti ispirati alla solidarietà ed al rispetto.

Situazione su cui interviene Attività previste Esercizi sulla corretta respirazione ed esercizi di vocalizzi per una corretta intonazione e scansione ritmica. Attività con laboratori in orario curriculare Ascolto di canti e produzione con basi musicali. Manifestazione finale

Risorse finanziarie Si svolgerà in orario curricolare. necessarie Risorse umane (ore) / area Destinatari :alunni /docenti dell’istituto comprensivo scuola Primaria Scuola Primaria di Salitto tutte le classi:referente Fasulo Gerarda, Scuola Primaria di Ariano tutte le classi:referente Granese Virginia, Scuola Primaria di Monticelli classe II e III : referente Di Marco Giuseppina Il progetto verrà svolto in orario curricolare.

Altre risorse necessarie Collaborazione con esperti esterni con disponibilità gratuita. Indicatori utilizzati Osservazioni sulle ripercussioni nella vita scolastica di una buona conoscenza musicale e canora. Stati di avanzamento Valori / situazione attesi  Favorire l’aggregazione sociale basata sullo scambio e la condivisione della musica, valorizzandone le diverse provenienze e specificità.  Sviluppare l’aspetto comunicativo ed espressivo facendo musica insieme.

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SCHEDA DI PROGETTO n° 6

Scuola Primaria

Denominazione progetto “ORTO DI CLASSE” curricolare Priorità cui si riferisce Avvicinare i ragazzi al mondo delle piante attraverso un contatto diretto e un approccio di tipo operativo. Traguardo di risultato Realizzazione dell’orto sa scuola. (event.) Obiettivo di processo Lacune in Matematica, in questo progetto s’intende migliorare (event.) le conoscenze logiche – matematiche - scientifiche degli alunni di scuola Primaria con attività di cooperazione e di interdisciplinarietà. Altre priorità (eventuale) Educare al rispetto delle regole. Promuovere l'integrazione attraverso la condivisione di esperienze di gruppo. Situazione su cui interviene Promuovere attività laboratoriale come forma di educazione al rispetto dell’ambiente e nel migliorare le capacità logiche –matematiche – scientifiche.

Attività previste Misurazioni,progettazione, preparazione del terreno, analisi del suolo,scelte delle semine,sistemazione del compost da produrre, ecc… Risorse finanziarie GRATUITO necessarie Risorse umane (ore) / area Alunni scuola primaria classi: seconde - terze e docenti. Altre risorse necessarie Esperto esterno dott.ssa Marika Calenda (A titolo non oneroso) Indicatori utilizzati Osservazioni sulle ripercussioni nella vita scolastica Stati di avanzamento Realizzazione finale dell’angolo verde scelto per creare l’orto. Valori / situazione attesi Educazione al rispetto dell’ambiente e della natura.

SCHEDA DI PROGETTO n°7

Scuola Primaria

Denominazione progetto “UN VIGILE PER AMICO” curricolare Priorità cui si riferisce -Illustrare i fattori di rischio dell’ambiente strada; - impartire i concetti di base della sicurezza stradale; - approfondire la normativa in tema di circolazione stradale; -promuovere la cultura della legalità;

Traguardo di risultato Avvicinare i giovani alle istituzioni ed, in particolar modo, alla (event.) Polizia Locale Obiettivo di processo Illustrare e conoscere i fattori di rischio dell’ambiente strada, per

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(event.) migliorare le competenze chiave di cittadinanza. Altre priorità (eventuale) Promuovere comportamenti ispirati alla solidarietà ed al rispetto.

Situazione su cui interviene Attività previste Lezioni frontali a docenti e alunni con esperti esterni della protezione civile. Lezioni pratiche all’aperto. Ricerche, schede, conversazioni

Risorse finanziarie GRATUITO necessarie Risorse umane (ore) / area Destinatari :alunni /docenti dell’istituto comprensivo Referente : docente Caruccio Ida Altre risorse necessarie Collaborazione della protezione civile. Indicatori utilizzati Osservazioni sulle ripercussioni nella vita scolastica di una buona conoscenza sui rischi dell’ambiente stradale e conoscere le Istituzioni Stati di avanzamento Valori / situazione attesi

SCHEDA DI PROGETTO n°8

Scuola Secondaria

Denominazione progetto “SI SALVI CHI SA” curricolare

Priorità cui si riferisce Promuovere la cultura della sicurezza fin dalla scuola dell’infanzia

Saper individuare e riconoscere i fattori determinanti delle situazioni a rischio. Sentirsi rassicurato e responsabile. Accrescere le competenze sul piano della consapevolezza del proprio e altrui benessere. Saper individuare praticare comportamenti sociali responsabili verso se stessi, gli altri e l’ambiente

- Traguardo di Valutare le necessità emergenti nei diversi ambiti. risultato (event.) Coinvolgere il maggior numero di fruitori. Promuovere il benessere dello studente Elaborare percorsi didattici per la promozione, a livello scolastico, della cultura della sicurezza e della prevenzione Stendere e proporre strumenti per valutare le conoscenze e le competenze in materia di sicurezza Favorire e promuovere la formazione del personale scolastico - Obiettivo di Migliorare le competenze chiave e di cittadinanza processo (event.) - Altre priorità Promuovere comportamenti ispirati alla solidarietà ed al (eventuale) rispetto.

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- Situazione su cui Socializzare un piano di emergenza comunale interviene - Attività previste Lezioni frontali a docenti e alunni con esperti esterni della protezione civile. Lezioni pratiche all’aperto. Ricerche, schede, conversazioni

- Risorse finanziarie GRATUITO necessarie - Risorse umane (ore) Destinatari :alunni /docenti dell’istituto comprensivo / area Referente : docente Caruccio Ida - Altre risorse Esperti esterni: Corpo dei vigili del comune di Olevano sul necessarie Tusciano - Indicatori utilizzati

SCHEDA DI PROGETTO n° 9

Scuola Secondaria 1° grado

Denominazione progetto “SPORT A SCUOLA” curricolare Priorità cui si riferisce Promuovere l'assunzione di sani stili di vita Traguardo di risultato Diffondere la pratica sportiva nella scuola nell’ambito delle linee (event.) definite dal protocollo d’intesa tra CONI e M. P. I. Implementazione dell’attività motoria Obiettivo di processo Migliorare le competenze chiave e di cittadinanza, attraverso giochi (event.) e attività sportive.sport Altre priorità (eventuale) Educare al rispetto delle regole per prevenire i conflitti. Riduzione dell'insuccesso scolastico. Promuovere l'integrazione attraverso la condivisione di esperienze di gruppo. Situazione su cui interviene Promuovere la pratica dell'attivita' sportiva come forma di educazione al rispetto del proprio corpo (igiene,alimentazione, salute) e dell' avversario (fair play). Percentuale degli alunni che praticano uno sport. Rendimento scolastico e risultati sportivi : correlazione Attività previste Scoperta e sperimentazione degli sport presenti nella realta' territoriale.

Risorse finanziarie A carico del MIUR necessarie Risorse umane (ore) / area Alunni scuola secondaria 1° grado, referente prof. Ostuni Ermanno Altre risorse necessarie Palestre, aree polivalenti Indicatori utilizzati Osservazioni sulle ripercussioni nella vita scolastica Stati di avanzamento La promozione sportiva come stile di vita dovrebbe essere sempre perseguita nel corso degli anni. Valori / situazione attesi Aumentare la percentuale degli alunni che praticano sport.

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SCHEDA DI PROGETTO n° 10

Denominazione progetto “PIANO DELL’ARTE” curricolare Priorità cui si riferisce Avvicinare i ragazzi al mondo dell’ ARTE attraverso un contatto diretto e un approccio di tipo operativo. Traguardo di risultato Manifestazione a scuola (event.) Obiettivo di processo In questo progetto s’intende migliorare (event.) l'inclusione scolastica per consentire ad ognuno di esprimere il meglio di se. Inoltre si potenzieranno le conoscenze logiche – matematiche - scientifiche con attività di cooperazione e di interdisciplinarietà. Altre priorità (eventuale) Educare al rispetto delle regole. Promuovere l'integrazione attraverso la condivisione di esperienze di gruppo. Situazione su cui interviene Promuovere la pratica dell'attivita' laboratoriale come forma di educazione al rispetto dell’ambiente e nel migliorare le proprie capacità artistiche espressive. Attività previste Risorse finanziarie GRATUITO necessarie Risorse umane (ore) / area Alunni della scuola e docenti. Collaborazione gratuita per gli esperti che ne prenderanno parte Altre risorse necessarie Esperto esterno dott. Indicatori utilizzati Osservazioni sulle ripercussioni nella vita scolastica Stati di avanzamento Realizzazione finale di una manifestazione. Valori / situazione attesi

SCHEDA DI PROGETTO n°11

Scuola Secondaria 1° grado

Denominazione progetto “IL CIBO” curricolare Priorità cui si riferisce Promuovere l'assunzione di sani stili di vita Traguardo di risultato Cercare di fare della scuola una sorta di comunità di ricercatori, un (event.) laboratorio, in cui insieme si cercano soluzioni. Obiettivo di processo Lacune in Matematica, in questo progetto s’intende migliorare (event.) le conoscenze logiche – matematiche - scientifiche degli alunni di scuola Secondaria 1° grado, con attività di cooperazione e di interdisciplinarietà Altre priorità (eventuale) Educare al rispetto delle regole per prevenire i conflitti. Riduzione dell'insuccesso scolastico. Promuovere l'integrazione attraverso la condivisione di esperienze di gruppo. Situazione su cui interviene

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Attività previste Laboratoriale, cooperative learning, tutoring, brainstorming, ricerca - azione

Risorse finanziarie GRATUITO necessarie Risorse umane (ore) / area Alunni scuola secondaria 1° grado Altre risorse necessarie Rapporti con il comune, Provincia, Associazioni del territorio Indicatori utilizzati Osservazioni sulle ripercussioni nella vita scolastica di una sana alimentazione Stati di avanzamento Cibo ed economia, cibo e salute. Cibo ed ecologia….. Valori / situazione attesi Aumentare la percentuale degli alunni per una corretta alimentazione.

SCHEDA DI PROGETTO n°12

Scuola Secondaria 1° grado

Denominazione progetto Progetto “LEONARDO” curricolare Priorità cui si riferisce ∙ Sviluppare e potenziare abilità pratico-manuali ∙ Integrare diverse potenzialità e abilità ai fini di un risultato comune ∙ Favorire il benessere scolastico degli alunni, in particolare degli alunni H-BES ∙ Educare i nostri giovani alla conoscenza ed al rispetto del patrimonio storico-artistico nelle sue diverse manifestazioni e stratificazioni ∙ Sviluppare la dimensione estetica e critica come stimolo a migliorare la vita ∙ Stimolare in loro il senso civico Traguardo di risultato (event.) Nel progetto “Leonardo “ rientrano le attività di pannelli, pianificati e realizzati rispettando sia gli obiettivi in relazione ai bisogni emergenti che gli obiettivi trasversali prefissati. Obiettivo di processo (event.) Lacune in matematica, stimolare gli alunni ad un insegnamento pluridisciplinare.

Altre priorità (eventuale) ∙ Sviluppare la dimensione estetica e critica come stimolo a migliorare la vita ∙ Stimolare in loro il senso civico ∙ Incrementare le capacità di raccordo con altri ambiti disciplinari rilevando come nell'opera d'arte confluiscano, emblematicamente, aspetti e componenti dei diversi campi del sapere (umanistico, scientifico e tecnologico). Situazione su cui interviene Spazi di recente imbiancati e privi di qualsiasi decorazione , questi ultimi potrebbero essere adibiti a laboratori- didattici Attività previste Lavoro di squadra con tecniche differenti: disegno, guazzo, acquarello, stencil, collage - Cooperative Learning. Risorse finanziarie necessarie Fondo FIS/ore di potenziamento Risorse umane (ore) / area Leonardo” è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di primo grado in gruppi di 11 e/o 12 alunni. 44

Si svolgerà nelle ore di potenziamento di Arte e immagine alternando gli alunni di classi diverse delle tre sezioni A-B-C; I docenti : - Corvo Rita docente di Arte e immagine ,(12 ore settimanali di potenziamento ),Referente del progetto.. -Cicatelli Rosalba docente di sostegno specializzato in arte e disegno ,(2 ore settimanali di sostegno) - Merola Teresa docente ITALIANO - Guzzi Laura docente ITALIANO Altre risorse necessarie Stati di avanzamento La verifica finale prevede una giornata aperta per le classi e i genitori finalizzata all’OPEN-DAY “La scuola è di tutti” Valori / situazione attesi Abbellimento degli spazi scolastici

SCHEDA DI PROGETTO n°13

Scuola Secondaria 1° grado

Denominazione progetto Progetto Orientamento “IL TEMPO DELLA CONOSCENZA” curricolare Priorità cui si riferisce - Aiutare gli alunni ad una scelta consapevole del proprio percorso scolastico , in linea con le proprie aspirazioni e interessi Traguardo di risultato Ridurre il numero dei ri-orientamenti (event.) Obiettivo di processo Migliorare le competenze chiave e di cittadinanza. (event.) Altre priorità (eventuale) Classe terza: Attività disciplinari approfondite , visite alle scuole Situazione su cui interviene Attività previste Attività di orientamento in classe, letture antologiche e discussione sulla conoscenza di sé. Incontri con esperti per conoscere la riforma scolastica. Uscite nel territorio per conoscere le realtà produttive presenti e i servizi alle persone. Risorse finanziarie Risorse finanziarie Fondo FIS necessarie Risorse umane (ore) / area Alunni scuola secondaria1°, Altre risorse necessarie Collaborazione con la Regione Campania.

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SCHEDA DI PROGETTO n°14

Scuola Secondaria 1° grado

Denominazione progetto Progetto a cura dell’arma associazione nazionale carabinieri” curricolare Priorità cui si riferisce 1)Disagio Sociale 2)Alimentazione 3)Inquinamento 4) Patrimonio Ambientale 5)Istituzioni Pubbliche 6)Concorso Fotografico 7)Sportello D’Ascolto Traguardo di risultato Integrazione dell’immagine di sé costruita nell’infanzia con un (event.) corpo in trasformazione e una modifica dei legami familiari e sociali. Obiettivo di processo Il progetto è rivolto ai ragazzi ,alle famiglie e alle insegnanti della (event.) scuola Secondaria 1° grado al fine di creare uno spazio d’ascolto volto alla prevenzione del disagio e alla promozione del benessere psicosociale. Altre priorità (eventuale) Far capre i processi di crescita dei ragazzi in ogni aspetto sia a livello interindividuale che a livello emotivo. Situazione su cui interviene Vedi le priorità Attività previste E’ prevista un’attività di consulenza psicologica garantita durante tutto l’anno scolastico , in bas agli orari e alle scadenze concordate. Risorse finanziarie Gratuito necessarie Risorse umane (ore) / area Lo “sportello d’ascolto” è rivolto prevalentemente ai ragazzi , ai loro problemi , alle loro difficoltà con il mondo della scuola e della famiglia e dei pari. Altre risorse necessarie

SCHEDA DI PROGETTO n°15

Scuola Secondaria 1° grado

Denominazione progetto Progetto CLIL curricolare Priorità cui si riferisce Potenziare le abilità orali (comprensione, produzione, interazione), scritte e la conoscenza e l’uso di funzioni, strutture e lessico della lingua inglese. Traguardo di risultato Interesse e apprezzamento per lo studio di una seconda lingua (event.) Comunitaria. Obiettivo di processo Migliorare le competenze chiave e di cittadinanza. (event.) Partecipazione diretta e consapevole dell’alunno al processo di apprendimento.

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Altre priorità (eventuale) Attività ludico-sportiva e socio – educativa. Situazione su cui interviene Interazione con alunni disabili e BES Attività previste Conversazioni guidate,giochi di squadra, attività in lingua inglese calibrate per livelli di apprendimento. Classi coinvolte:Scuola secondaria 1°grado Scuola Primaria: classe quarta Primaria Risorse finanziarie Fondo FIS/ MIUR necessarie Risorse umane (ore) / area Coordinamento per docenti referenti; alunni scuola secondaria 1° grado e scuola Primaria. Altre risorse necessarie Aula LIM, fotocopie

SCHEDA DI PROGETTO n°16

Scuola Primaria e Secondaria 1° grado

Denominazione progetto Progetto di continuità verticale “RICREAMO COM LE 4 R- RIDUZIONE,RICICLO,RIUTILIZZO,RECUPERO” curricolare Priorità cui si riferisce Potenziare le abilità orali (comprensione, produzione, interazione), scritte e la conoscenza a far riflettere sull’importanza del riciclo. • Far acquisire il concetto di rifiuto; • Far percepire la quantità dei rifiuti nella nostra vita quotidiana • Far individuare l’interazione tra le proprie azioni quotidiane e la questione dei rifiuti di materiali di imballaggio; • Far comprendere l’importanza della raccolta differenziata, del recupero, e del riciclo degli imballaggi al fine di diminuire il volume dei rifiuti e risparmiare risorse; • Favorire e garantire negli alunni la continuità fra scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria1°. Traguardo di risultato (event.) • Conoscere il problema dell’inquinamento; • Avere un atteggiamento corretto nei confronti dell’ambiente e della raccolta differenziata. Obiettivo di processo (event.) Migliorare le competenze chiave di cittadinanza. Istaurare collaborazione tra gli alunni. Altre priorità (eventuale) Attività ludico-sportiva e socio – educativa Favorire negli alunni la continuità fra i vari gradi e ordini di scuola. Situazione su cui interviene Interazione con alunni disabili e BES Attività previste Conversazioni guidate,giochi di squadra, attività calibrate per livelli di apprendimento. Classi ponte coinvolte della scuola dell’Infanzia,Primaria e Secondaria 1°grado Risorse finanziarie necessarie Funzione strumentale Risorse umane (ore) / area Coordinamento per docenti referenti; alunni tra le classi ponte e condivisione con i compagni più grandi. 47

Altre risorse necessarie Aula LIM, fotocopie, materiale riciclato, colla.

SCHEDA DI PROGETTO n°17 Scuola Secondaria1°

Denominazione progetto “LETTURA… CHE PASSIONE Curricolare PRIORITA’ CUI SI Affermare la propria identità attraverso la conoscenza di sé e dei RIFERISCE propri apprendimenti per acquisire autonomia. Prendere coscienza dei problemi esistenziali ricercando le possibili soluzioni. Esprimere, argomentare il proprio pensiero personale. Sostenere l’allievo/a nella progressiva conquista della sua autonomia di giudizio TRAGUARDO DI Suscitare amore e gusto per la lettura. RISULTATO - Favorire un approccio gioioso, non solo scolastico, con il libro. - Potenziare la lettura dell’insegnante. - Educare all’ascolto, alla concentrazione, alla riflessione. - Favorire la capacità espressiva utilizzando molteplici canali comunicativi: traduzione dal linguaggio verbale al linguaggio iconico e a quello mimico- gestuale. - Valorizzare le relazioni: capacità di lavorare in gruppo, propositività, autonomia delle scelte. - Avvicinare i bambini alla biblioteca e al suo uso, ai sistemi di catalogazione e archiviazione. - Arricchire il patrimonio lessicale. - Stimolare dalla lettura la produzione linguistica. - Migliorare le attività di base relative alla lettura. OBIETTIVO DI PROCESSO  Mantenere l’attenzione sul messaggio avvalendosi del contesto e dei diversi linguaggi verbali e non verbali.  Acquisire competenze espressive e comunicative ALTRE PRIORITA’ Apprezzare il patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale del fanciullo ATTIVITA’ PREVISTE  LEZIONI FRONTALI,  LETTURE DI UN ROMANZO INSIEME,  ESERCITAZIONI CON LA LIM,  Lettura in classe, a puntate, dell’insegnante,  Conversazioni, discussioni, riflessioni sulla lettura Rielaborazioni scritte Confronto tra i personaggi e gli ambienti del testo con la propria esperienza personale  ISTITUZIONE DELLA BIBLIOTECA SCOLASTICA RISORSE UMANE Tutti i docenti di lettere e lingue dell’Istituto , il progetto è rivolto a tutte le classi RISORSE FINANAZIARE Libri. ALTRE RISORSE Aula, LIM, laboratorio, spazio dove creare una biblioteca. NECESSARIE Situazione su cui interviene Interazione con alunni disabili e BES Incrementare le capacità linguistiche e raccordo con altri ambiti 48

disciplinari REFERENTI Bracale Federica – Nese Angela

SCHEDA DI PROGETTO n°18

Scuola d’infanzia, Primaria e Secondaria 1° grado

Denominazione progetto VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Priorità cui si riferisce Il progetto intende contribuire a realizzare gli obiettivi del PTOF/ /P.D.M.. In relazione a quanto stabilito nel PTOF della nostra Istituzione, le visite guidate e i viaggi di istruzione vanno proposti a livello di programmazione e intesi come percorsi didattici. Tali iniziative devono essere funzionali agli obiettivi educativi, didattici e culturali della Scuola e fanno parte integrante della progettazione educativa, didattica e formativa delle singole classi. Le programmazioni specifiche delle visite e dei viaggi di istruzione, proposte dai Consigli di interclasse e di intersezione e deliberate dal Collegio dei Docenti, dovranno essere regolarmente approvate dal Consiglio di Istituto. Obiettivo di processo - Offrire agli alunni l’opportunità di una visita guidata in località di interesse artistico – culturale, con attinenza, possibilmente, ad alcuni percorsi didattici svolti; - Educare alla condivisione di esperienze formative in ambito extra – scolastico; - Migliorare la socializzazione fra gli studenti della classe e dell’istituto di appartenenza; - Arricchire il rapporto relazionale docenti/allievi in contesti extra – curriculari; - Far conoscere realtà e situazioni nuove; - Affinare gli interessi dei ragazzi ed il loro senso estetico; - Accrescere la motivazione allo studio di una seconda lingua straniera; - Favorire la formazione di una coscienza europea Traguardidi risultato -Riscoprire ed ampliare le conoscenze del territorio geografico e politico in cui viviamo. -Rendere coscienti i ragazzi del patrimonio artistico e culturale e delle tradizioni storiche e popolari che ogni comunità possiede. - Sensibilizzare gli alunni all’importanza della salvaguardi e del rispetto dell’ambiente e alla conservazione dei beni culturali. -Avviare l’alunno ad una prima consapevolezza della società pluralistica e multicolore in cui da adulto sarà chiamato ad operare. – Accostare i ragazzi alle esperienze di vita straniere inserendoli gradatamente nell’atmosfera del paese ospitante e alla

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conoscenza diretta della lingua, per un migliore inserimento nella società moderna. Attività previste dalla Conoscenza normativa riguardante le visite d’istruzione, Indagini Commissione di mercato, Contatto con agenzie sul territorio, , prenotazione delle attività previste, realizzazione di schede e materiale articolato che consenta un’adeguata preparazione preliminare alle uscite delle classi , elaborazione di un modello di autorizzazione a partecipare all’uscita da sottoporre all’attenzione dei genitori, Informative ai genitori e predisposizione itinerari per viaggi di lunga durata , Risorse finanziarie necessarie A carico delle famiglie/Fondo FIS Risorse umane Commissione viaggi visite d’istruzione, Consigli di Intersezione, Interclasse e Consigli di Classe –docenti accompagnatori risorse Ci si avvarrà dei mezzi di trasporto pubblici di linea, di pullman privati presi a noleggio, voli aerei, trasporto ferroviario

Altre risorse necessarie Aula LIM, dispense, fotocopie, e guide illustrate, app

Inoltre la Scuola si riserva di aderire ad iniziative progettuali curricolari ed extracurricolari valutandone la valenza educativa - didattica e a progetti in collaborazione con Enti Pubblici, MIUR e Università per migliorare sempre più l’offerta formativa.

ADESIONE PROGETTO “SCUOLA VIVA”

La nostra scuola ha aderito per il secondo anno scolastico al progetto “Scuola Viva” che consentirà, di realizzare interventi progettuali volti all’inclusività, al potenziamento e al recupero delle tradizioni locali, in sinergia con partner ed associazioni del territorio e finanziati dal POR CAMPANIA FSE 2014‐2020.

Sono stati approvati i seguenti moduli:

Articolazione dell’intervento proposto

Titolo Partner Numero Numero ore partecipanti Club Eureka Egidio MODULO 1 CARNEVALE DEI POVERI 30 40 Poppiti

Associazione DA ANTOINE ALLA BOTTEGA MODULO 2 Culturale Borgo 35 30 DEL TEATRO Monticello

Associazione DA DANTE ALLA BOTTEGA DEL MODULO 3 Culturale Borgo 35 25 TEATRO Monticello

50

Associazione UN PONTE SULL’OCEANO: MODULO 4 Olevano Città 40 20 OLEVANESI NEL DELAWARE Gemelle

MODULO 5 SCUOLA IN MOVIMENTO ASD Il Danzatore 50 25

Cooperativa sociale MODULO 6 IL VILLAGGIO DELLA LEGALITA’ 50 20 Esculapio

Associazione MODULO 7 CRESCERE CANTANDO INSIEME 30 25 Olimpia

ASD Pallavolo ABC VOLLEY – INIZIA A MODULO 8 30 20 PALLEGGIARE Olevano

MODULO 9 ENGLISH FOR LIFE PFORM srl 60 30

PON – FSE- 2016 – INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA AL DISAGIO

MODULI TITOLO ALUNNI ORE

1 Alla scoperta dei tesori della valle del Tusciano 20 sec. I grado 30

2 Cavalcando fra gli olivi 20 sec. I grado 30

3 Il nuoto a scuola, un’opportunità per tutti 20 primaria 30

4 C’era una volta Olevano 20 sec. I grado 30

5 Cyberbullismo, no grazie! 20 sec. I grado 30

6 News dal Parco dei Picentini 10 primaria 30

10 sec. I grado

7 Nel mondo dei numeri 20 primaria 30

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GEMELLAGGIO WILMINGTON - OLEVANO S/T -

La Scuola Secondaria di I Grado, in continuità con i precedenti anni scolastici, curerà in modo particolare la corrispondenza, gli scambi socio – culturali e relazionali con i pari età americani della città di Wilmington negli Stati Uniti, che da qualche anno è gemellata con il Comune di Olevano sul Tusciano. Sono previsti viaggi Wilmington – Olevano s/T e viceversa che arricchiscono ulteriormente l’esperienza ed il vissuto dei ragazzi.

GEMELLAGGIO MALTA - OLEVANO S/T

Il nostro Istituto ha aderito al P r o g e t to I n t e r n a z i o n a l e M u l t i k u l t u r a l i t à A.S. 2013- 2014 proposto dall’ AMCM ASSOCIAZIONE MULTI CULTURALE MONDIALE per l’effettuazione di un’esperienza di formazione d’Istruzione a Malta rivolta agli alunni della scuola secondaria di 1°grado (Classi seconde e terze). L’adesione al Progetto è propedeutica all’istituzione di un gemellaggio con una scuola maltese di pari grado.

GEMELLAGGGIO OLEVANO – LONGUEVILLE

Nell’ambito del gemellaggio con Longueville (Francia), il nostro Istituto ospiterà una delegazione francese, in visita nel nostro paese, nella mattinata del giorno 30 settembre. All’evento saranno coinvolti gli alunni della scuola secondaria di primo grado, con la preparazione di un piccolo buffet a cura dei genitori e di un intermezzo musicale.

PROGETTO CONTINUITA’ VERTICALE

Si prevedono attività condivise, durante l’anno scolastico in corso, per gli alunni delle classi ponte dell’Istituto Comprensivo a cura della funzione strumentale n.° 3, che coordinerà il lavoro insieme ai docenti interessati. Il progetto, che avrà come titolo “RICREIAMO CON LE 4 R- RIDUZIONE, RICICLO, RIUTILIZZO, RECUPERO ”coinvolgerà gli alunni in attività laboratoriali, ha lo scopo di migliorare le competenze chiave di cittadinanza e di istaurare un clima di collaborazione tra gli alunni e docenti delle classi ponte. Il progetto si concluderà con un incontro tra le classi ponte di ogni ordine di scuola. Alla fine dell’anno il progetto verrà documentato e presentato agli atti.

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA SOCIALE

Progetto” Educazione alla legalità” in collaborazione con “Ufficio STAP F.P., Regione Campania, con l’Agenzia di Orientamento territoriale di e il Centro per l’impiego di Battipaglia. Rivolto agli alunni della scuola Secondaria

PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI (PON) PON – FSE “Inclusione sociale e lotta al disagio” Avviso 10862 del 16/09/2016 I progetti PON, qualora approvati, assumeranno come obiettivi il superamento sulle criticità rilevate nel RAV e oggetto del Piano di Miglioramento.

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SPORTELLO DEI SERVIZI SOCIALI Nell’Istituto saranno attivati due sportelli psicologici d’ascolto, di cui sono responsabile le dottoresse: - la dott.ssa Vece responsabile dello sportello d’ascolto attivato dal Comune; - la dottoressa Moffa responsabile dello sportello d’ascolto che verrà attivato dall’associazione a cura dell’arma nazionale dei carabinieri. Gli orari e le modalità verranno poi comunicati alle famiglie.

PROGETTI LINGUA STRANIERA Si propongono, per un contesto di apprendimento stimolante e divertente e per l’aumento della consapevolezza dell’importanza dell’interculturalità, i seguenti progetti ed attività extra curriculari:

 Partecipazione degli alunni a due spettacoli, in lingua inglese ed in lingua spagnola, organizzati dalla compagnia PALKETTOSTAGE, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.  Partecipazione ad un programma della rete RAI Scuola, Divertinglese D-Live  Progetto didattico per la scuola primaria e secondaria di primo grado – ENGLISH TEACHING THEATRE - Il teatro a scuola. Attività proposta dall’ ACLE (Associazione Culturale Linguistica Educational), accreditata dal MIUR.  Partecipazione, con MALTA, al PROGETTO INTERNAZIONALE MULTIKULTURALITA'.  Gemellaggio con una scuola di MALTA.  Progetto in comune, sulla Dieta Mediterranea, con la S. Anthony School della città gemellata di Wilmington DELAWARE- USA  Organizzazione di uno STAGE FORMATIVO in Spagna

DOTAZIONE STRUMENTALE

L’istituzione dispone delle seguenti attrezzature:  Aula multimediale nei tre plessi di scuola Primaria  Aula multimediale, linguistica, musicale e scientifica presso la Scuola Secondaria di 1° grado  Sussidi didattici ed audiovisivi (tv, videoregistratori, lettori DVD, ecc…)  Dotazione di LIM in tutte le aule scolastiche dell’Istituto Comprensivo  Collegamento ad internet nelle scuole primarie e nella scuola sec. di 1° grado  Fotocopiatrici, non in tutti i plessi e alcune non idonee alle esigenze scolastiche  Fax 0828/612056 sede centrale  Fax in tutti i plessi  Tre aule dei professori multimediali

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Fabbisogno di personale

RICHIESTE DI POSTI DI ORGANICO POTENZIATO ART. 1, comma 7 Legge 107/2015

AREE OMOGENEE DI ATTIVITA’ Con il potenziamento dell'offerta formativa e l'organico dell'autonomia la scuola è chiamata a fare la propria scelta in merito a insegnamenti e attività per il raggiungimento di obiettivi quali: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche, nella musica e nell'arte, di cittadinanza attiva; sviluppo di comportamenti responsabili per la tutela dei beni ambientali e culturali; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di un sano stile di vita; sviluppo delle competenze digitali ecc. In merito al fabbisogno dell’Istituto e volendo coprire cinque ore al giorno per cinque giorni a settimane per trentatré settimane ed un terzo, occorrono circa 1.800 ore, si fa richiesta dell’organico di potenziamento secondo quanto indicato di seguito:

1. Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze matematico–logiche e scientifiche. Plessi di utilizzazione: Scuola Primaria e Secondaria di primo grado

2. Esigenza progettuale: Area Linguistica Esigenza progettuale: prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e le associazioni di settore. Plessi di utilizzazione: Scuola Primaria – Scuola Secondaria di primo grado

3. Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali. Plessi di utilizzazione: Scuola Primaria – Scuola Secondaria di primo grado

4. Esigenza progettuale: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica Plessi di utilizzazione: Scuola Primaria – Scuola Secondaria di primo grado

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FABBISOGNO DI ORGANICO

In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:

Posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il Motivazione triennio Scuola dell’infanzia a.s. 2016-17: Posto Comune – Posto Le Scuole dell’Infanzia Sostegno nelle frazioni di Ariano e Salitto osservano il n° 14 + 2 IRC + n°3 seguente orario: h. 8:00 / (Sostegno) 16:00, mentre quella di Monticelli: h. 8:30 / Tot. N° 18 16:30. La sede nella n° 1 Posto di docente per frazione Monticelli è Sostegno costituita da tre sezioni omogenee, mentre ad Ariano e Salitto ci sono due sezioni eterogenee. Docente di Sostegno per alunno DSA segnalato in corso anno scolastico. a.s. 2017-18 n° 15 + 2 IRC + n°3(Sostegno)

a.s. 2018-19: n° 14 + 2 IRC + n°3(Sostegno) Scuola primaria a.s. 2016-17 Posto Comune – Posto Tempo normale. Sostegno La distribuzione oraria di ore 27 avviene su sei n°17+2 (Specialisti L2)+ giorni, sabato compreso, 2 IRC + n° 5 (Sostegno) e in dette ore viene

svolto un curricolo obbligatorio conformemente al parere del collegio e all’indirizzo del Consiglio d’Istituto. a.s. 2017-18 n°17+2 (Specialisti L2)+ 2 IRC + n° 5 (Sostegno) a.s. 2018-19 n°17+2 (Specialisti L2)+ 2 IRC + n° 6 (Sostegno)

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Annualità Fabbisogno per il Motivazione triennio a.s. 2016-17 Classe di Concorso– La distribuzione oraria Posto Sostegno avviene su sei giorni, sabato compreso, e in 16 + 1(9h Inglese)+ 1 dette ore viene svolto un L2+ 1 IRC + n°6 curricolo obbligatorio (Sostegno) conformemente al parere del collegio e n° 1 Posto di docente per all’indirizzo del Sostegno Consiglio d’Istituto. Docente di Sostegno per alunni DSA in entrata ed alunni BES anche non dichiarati ma accolti in case di Famiglia tutelati dalla legge. a.s. 2017-18 17 + 1 (IRC)+ 1 L2 + n°3 (Sostegno) a.s. 2018-19 17 + 1 L2+ 1 IRC + n°6 (Sostegno)

Posti per il potenziamento triennale dall’Anno Scolastico 2016/17* al 2018/19

Tipologia n. docenti Motivazione Scuola dell’Infanzia - Scuola N °2 Potenziamento delle competenze matematico–logiche e Primaria – Scuola Secondaria scientifiche. Primo Grado Scuola dell’Infanzia - Scuola N °3 Area Linguistica Primaria – Scuola Secondaria Esigenza progettuale: prevenzione e contrasto della Primo Grado dispersione scolastica, potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e le associazioni di settore.

* si evidenzia che nell’ l’anno scolastico 2017 ‐ 2018, sono stati assegnate all’Istituzione scolastica come RISORSE DI POTENZIAMENTO: n.2 posti comuni di scuola.

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Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.

Tipologia n. Assistente amministrativo 3

Collaboratore scolastico 13

Altro: Assistente tecnico

Si allegano i seguenti documenti:

 PIANO DI MIGLIORAMENTO  PIANO DELL’ANIMATORE DIGITALE  SCHEDE DI OSSERVAZIONE E GRIGLIE DI VALUTAZIONE  SCHEDE DI PROGETTAZIONE ORE POTENZIAMENTO  CURRICOLO VERTICALE  MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE A TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Carmela Miranda (Firma autografa omessa ai sensi dell'art. 3 del D.Lgs. n. 39/1993)

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