Gp Gia Ppone
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n. 289 6 ottobre 2014 GP GIA PPONE Il drammatico incidente a Bianchi riaccende le polemiche sulla sicurezza: sotto accusa è Charlie Whiting che non ha interrotto subito la gara sotto il tifone. Hamilton vince una gara triste, ma tutta la F.1 ora tifa per il pilota francese FORZA JULES Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003 Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected]) Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti Collaborano: Carlo Baffi Antonio Caruccio Marco Cortesi Alfredo Filippone Dario Lucchese Claudio Pilia Guido Rancati Dario Sala Silvano Taormina Filippo Zanier Tecnica: Paolo D’Alessio Produzione: Marco Marelli © Tutti gli articoli e le immagini Fotografie: contenuti nel Magazine Italiaracing Photo4 sono da intendersi Actualfoto a riproduzione riservata Photo Pellegrini ai sensi dell'Art. 7 R.D. 18 maggio 1942 n.1369 MorAle Realizzazione: Inpagina srl Via Giambologna, 2 40138 Bologna Tel. 051 6013841 Fax 051 5880321 [email protected] 2 FORMULA 1 GP GIAPPONE IL DRAMMA 4 DI BIANCHI 5 FORMULA 1 GP GIAPPONE Un incidente drammatico che ha colpito il pilota della Marussia ha portato il buio nel mondo della F.1. Ora si discute su cosa fosse giusto fare e cosa no. Proviamo a cercare di capire come si potrebbe ovviare a certe situazioni pericolose che si creano nelle piste di tutto il mondo Massimo Costa lo della sua Marussia proprio in quel pun- to a sollevare una tempesta di critiche. Feli- to. Dove prima, è bene sottolinearlo, erano pe Massa ha detto che occorreva fermare Il mondo della F.1, del motorsport, è in esposte le bandiere gialle che segnalavano prima la corsa, ma altri piloti hanno affer- ansia per Jules Bianchi. Un incidente il pericolo imponendo dunque ai piloti di mato che nel momento in cui è stata data drammatico, divenuto pazzesco quando rallentare, di non prendere rischi. Ma in la bandiera rossa le condizioni non erano soltanto nel pomeriggio di lunedì 6 ottobre quel momento la pioggia era aumentata di pessime. Rimane il fatto che nella iper sono apparse le immagini della uscita di intensità, il tramonto incombeva e per moderna e sicurissima F.1, un pilota è in pista del francese della Marussia che ha col- qualche motivo (aquaplaning, guasto tecni- gravissime condizioni per avere colpito una pito in pieno il mezzo di soccorso che stava co?) Bianchi si è vista sfuggire via la sua ruspa, un trattore, chiamatelo come meglio togliendo dalla via di fuga della curva 8 la MR03. Questo l’incidente che ha avuto credete. Una F.1, che è bene ricordare, dal Sauber incidentata di Adrian Sutil. Un effetti devastanti per Jules, il quale ha terribile weekend di Imola 1994 con i impatto violentissimo, quasi frontale, avve- riportato gravissime ferite alla testa. Un drammi di Roland Ratzenberger e Ayrton nuto dopo che Bianchi ha perso il control- dramma che a motori spenti ha comincia- Senna, non ha più dovuto raccontare 6 disgrazie fatali in diretta. Passi favolosi pioveva, era facile scivolare in quel punto. diversamente, si espongono le gialle pri- sono stati compiuti per proteggere i piloti Whiting deve avere atteso un attimo, veri- ma del punto incriminato e si spera nel modificando i circuiti, rendendo le mono- ficando la comunicazione in arrivo dalla buon comportamento dei piloti. Che nei posto robuste come carri armati. Ma il pun- postazione dei commissari. Che hanno briefing pre gara con i commissari sporti- to debole è sempre uno: l’uomo. Ovvero, mandato (probabilmente su suggerimen- vi, sono sempre ben avvisati di come com- quando è una persona sola che deve pren- to della stessa direzione gara) nella via di portarsi. Va anche detto che dal momento dere decisioni immediate possono verifi- fuga il trattore. Una operazione, che è in cui Whiting comunica alla safety-car di carsi incomprensioni, errori di valutazione, doveroso ricordare, avviene di continuo, entrare in pista per risolvere una situazio- ritardi di pochi secondi che però possono sia in F.1 sia in tutte le altre categorie. ne di pericolo in qualche punto del circui- significare molto. Entra il mezzo di soccorso, si espongono to, trascorre del tempo inevitabile che può Charlie Whiting è l’uomo ora sotto accusa. le bandiere gialle prima della curva dive- rivelarsi fatale. Forse una soluzione Prima del via del GP era nel mirino di tut- nuta pericolosa, e i piloti devono rallenta- potrebbe essere quella di imporre una full- ti perché tardava a dire alla safety-car di re. Ma non sempre avviene. Nella Indycar, yellow, bandiere gialle lungo tutto il per- rientrare ai box, gli stessi piloti si erano appena una vettura si ferma, non solo sui corso finché la vettura incidentata non vie- innervositi e chiedevano via radio di poter circuiti ovali, per un problema tecnico, ne tolta. Si perderebbe meno tempo che dare inizio alla corsa. Whiting però, non anche per un leggero contatto contro le far entrare una SC. Tante saranno le pro- voleva prendere decisioni affrettate ed ha barriere o un banale testacoda, entra in poste, le proteste, ma ora non ci resta che aspettato il momento giusto. Quando Sutil pista la safety-car. Le interruzioni sono pregare affinché Bianchi possa tornare tra ha picchiato contro le gomme, cosa era dunque continue e trasformano la gara in noi come lo conosciamo. E ricordare che a dunque giusto fare? Chiamare la safety- una noiosa attesa delle varie ripartenze. volte la fatalità, l’incidente inevitabile, car? Forse sì, la posizione era pericolosa, Vogliamo questo? In Europa, funziona fanno parte del motorsport. 7 FORMULA 1 GP GIAPPONE LA PISTA NON ERA A RISCHIO Lo sostengono tra gli altri Lauda e i piloti Hamilton, Raikkonen e Bottas, ma Massa non è dello stesso avviso e senza peli sulla lingua accusa i commissari sportivi di non aver fermato prima dell’incidente di Bianchi la gara Stefano Semeraro stesse condizioni. Un acquazzone terri- to un vero problema. E' entrata la safe- bile batteva l'asfalto e lui, sopravvissuto ty-car e la gara è stata tranquilla più o «Motor racing is dangerous», le corse appena due mesi prima al rogo del Nur- meno verso la fine, quindi avrebbe potu- sono pericolose. Parole che Niki Lauda burgring e in piena lotta per il titolo con to terminare senza incidenti. Non si può conosce meglio di chiunque altro perché James Hunt, aveva chiesto agli organiz- dire che l'organizzazione abbia sbaglia- le porta incise sul volto, scolpite nella zatori di annullare la gara. Ma quando to. Anche se non c'è dubbio che avreb- memoria. E che ieri ha ripetuto anche le tv avevano insistito per far partire la bero potuto far partire prima la gara: se dopo il terribile botto di Jules Bianchi. gara Vittorio Brambilla e Clay Regazzo- lo start fosse stato dato all'una le cose «L'incidente di Bianchi è frutto di una ni, il suo compagno di allora alla Ferra- sarebbero andate meglio». serie di situazioni molto difficili, che si ri, erano stati i primi a schierarsi sulla Inutile recriminare. Per il più calcolato- sono verificate tutte nello stesso istan- griglia. Niki ci provò per due giri, poi re dei campioni l'azzardo è comunque te», sostiene Lauda. «Una macchina ha parcheggiò la sua macchina ai box. compreso nel prezzo, il rischio un para- sbattuto, la gru è entrata in pista per «Semplice, non me la sentivo di conti- metro come gli altri. La paura una que- spostarla, e subito è uscita un'altra vet- nuare», rispose al giornalista che gli stione personale. Felipe Massa, un altro tura. Molto sfortunato». Per l'ex cam- chiedeva il perché. «Le gare sono peri- che in pista ha rischiato davvero di pione tedesco la colpa è solo della jella, colose – ha scandito ieri Lauda, come a morire, la pensa diversamente. «Erano della volontà beffarda del dio dell'im- ripetere un mantra, un esorcismo della cinque giri che urlavo nella radio che ponderabile che volteggia eterno e bef- memoria – di solito ce ne dimentichia- bisognava interrompere la gara – ha fardo sui campi di gara. Il 24 ottobre del mo, ma quando succede qualcosa all'im- protestato ieri – in pista c'era troppa 1976, sempre in Giappone, ma sul cir- provviso siamo tutti sorpresi. La verità acqua e non si vedeva nulla. Invece han- cuito del Fuji, Niki si era trovato nelle è che la pioggia qui a Suzuka non è sta- no aspettato un po' troppo a dare la 8 bandiera rossa e alla fine gli incidenti perché già all'inizio non si poteva guida- samente peggiori. All'inizio pioveva vera- puntualmente sono arrivati». Nel 2009 re. E che sia stata fermata troppo tardi». mente forte, ma quando la gara è riparti- all'Hungaroring la molla di una sospen- Per Valtteri Bottas e Lewis Hamilton le ta era decisamente meglio. Verso la fine sione schizzata fuori dalla Brawn GP di condizioni erano difficili, ma non peggio- l'intensità della pioggia era salita di nuo- Rubens Barrichello perforò il casco ri che in altre occasioni. «Non sono io vo, ma non mi ha causato problemi par- appena sopra l'occhio sinistro di Felipe, quello che deve giudicare se erano buone ticolari». fratturandogli il cranio e rischiando di a sufficienza per continuare a correre o La differenza tra 'disgrazia evitabile' e ucciderlo o di accecarlo. Massa fu ope- no – ha dichiarato il finlandese della Wil- 'tragica fatalità', insomma, corre sempre rato d'urgenza alla testa, proprio come liams – tutta la gara è stata difficile sin su una lama sottile. «All'inizo della gara Bianchi. «Prima di tutto dobbiamo dall'inizio, ma alla fine si trattava di una andavamo ai 100 all'ora, e lo stesso c'era capire cosa è successo a Jules – ha det- gara sotto la pioggia, in pista ne ho pas- aquaplaning.