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n. 387 14 dicembre 2017 WOLFF Ferrari ti batto ancora Il patto d'acciaio con Lewis Hamilton è stato alla base dell'ennesimo successo. Per il futuro l'obiettivo del team principal della Mercedes è spazzare via i record della Rossa di Todt e Schumacher Buone Feste FORMULA 1 Test a Barcellona Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003 www.italiaracing.net A cura di: Massimo Costa Stefano Semeraro Marco Minghetti Fotografie: Photo4 Realizzazione: Inpagina srl Via Giambologna, 2 40138 Bologna Tel. 051 6013841 Fax 051 5880321 [email protected] © Tutti gli articoli e le immagini contenuti nel Magazine Italiaracing sono da intendersi a riproduzione riservata ai sensi dell'Art. 7 R.D. 18 maggio 1942 n.1369 FORMULA 1 Il team principal Patto d’argento WOLFF VUOLE BATTERE I RECORD OTTENUTI DA TODT CON IL TEAM DI MARANELLO. MA RIMANE CON I PIEDI PER TERRA E PER IL 2018 IL GRAN CAPO DELLA MERCEDES TEME LA ROSSA, LA RED BULL E SI PREPARA A UNA CRESCITA DELLA MCLAREN-RENAULT Jacopo Rubino Uno al ponte di comando, l'altro in pista. Toto Wolff e Lewis Hamilton sono probabilmente i due personaggi più rappresentativi della supremazia Merce- des in Formula 1, iniziata nel 2014. Ma forse mai come quest'anno il loro rap- porto, umano e professionale, ha funzionato così bene: per riuscirci è stato necessario ripartire da zero, da un incontro nella cucina della casa di Oxford del manager austriaco. Bisognava fare mente locale, non lasciare parole in so- speso dopo un anno ad altissima tensione per il confronto sempre più acceso con Nico Rosberg all'interno del box. Il tedesco ha vinto il titolo e si è ritirato all'improvviso, Hamilton era già stato scottato da situazioni come lo scambio di meccanici tra i due lati del garage o la clamorosa rottura del motore in Ma- lesia, rivelatasi quasi decisiva. Ma toccato il fondo, il pilota britannico e il suo team principal hanno stretto un legame divenuto ancora più solido, come rac- contato proprio da Wolff in una intervista a Formula 1.com. Adesso possono festeggiare entrambi un altro trionfo iridato e guardare già al 2018. 4 5 FORMULA 1 Il team principal Toto, torniamo indietro di 12 mesi. Abu Dhabi 2016: Nico cosa molto utile. Non fu una discussione facile, però da allora Rosberg aveva appena vinto il campionato, e Lewis non era siamo diventati più forti insieme. Senza dubbio ne è venuta esattamente il più felice nel box Mercedes. Puoi raccontare fuori una combinazione perfetta: noi mettiamo a disposizione di come il 2017 sia partito da lì? la migliore macchina in griglia, e lui la guida al meglio. Sì, fun- «Ogni pilota ha il diritto di essere arrabbiato se perde un titolo, ziona per entrambe le parti». non puoi aspettarti che sia voglioso di festeggiare quando il suo compagno di squadra si porta a casa il campionato! Altro Sembra come già all'inizio di quella riunione fosse chiaro che fattore, ovviamente, era la difficile relazione con Nico. Da parte ne sarebbe venuto fuori un esito positivo... di Lewis durante l'anno è cresciuta la frustrazione, ma non nel «Siamo sempre contenti delle prestazioni reciproche. In ogni team. Un po' nasceva da motivazioni legittime, anche se ci fase siamo consapevoli del potenziale di questa alleanza. Sì, sono sempre due punti di vista. Per me il momento di svolta è sapevamo di volerla far funzionare». stato quell'incontro in inverno». Come avete approcciato quella discussione? Sia tu che Lewis Sì, il famoso ‘meeting in cucina’ con Lewis. Non c'erano dav- perdonate con facilità? vero altri modi per sistemare le cose? «Non si tratta di perdonare, ma di accettare che qualcuno «Può sembrare come un aspetto negativo, ma in realtà fu una possa guardare le cose da un'altra prospettiva, e avere un'opi- 6 Ti senti come in preghiera, quando osservi i dati durante la gara? Pregando magari che macchina, gomme e pilota arri- vino alla fine? «È divertente parlare di questo argomento. Una delle persone meno religiose che conosco è Niki Lauda, ma a volte nelle si- tuazioni più impegnative lo senti pregare nel box: ‘Signore, per favore aiutaci’. Lui prega per entrambi, e io a volte gli dico: ‘Sei un'opportunista!’». Non troppo tempo fa, Lewis ha raccontato che nelle prime trattative con la Mercedes vi disse che prima o poi avreste dovuto lottare con la Ferrari, e che avreste avuto bisogno di lui. Lo disse sul serio, e gli avevate creduto? «Sì, lo disse e pensai: ‘Potrebbe aver ragione’. Ed è vero, aveva ragione. Gli anni dal 2014 al 2016 sono stati bugiardi, non puoi sostenere per sempre un dominio del genere in uno sport così competitivo come la Formula 1». Da team principal hai ottenuto sicuramente tutto ciò che si poteva sperare: otto titoli di fila, eguagliando la Red Bull, e solo la Ferrari è davanti con 11 consecutivi (sei Costruttori e cinque piloti). È la prossima casella da spuntare? «Ho grande rispetto per quello che ha ottenuto allora Jean Todt con la Ferrari, ed in effetti è un obiettivo interessante. Raggiungere qualcosa del genere è frutto di un lavoro di squa- dra, non è mai il successo di una singola persona. Sì, abbiamo dei traguardi fissati con il team e siamo motivati a conquistarli». Se Lewis è la rock star della Mercedes e Niki il veterano, tu ti consideri il grande lavoratore? «Chiedete a Niki o Lewis. Non riesco a trovare un sinonimo adatto a me. Ad essere onesto, e lo dico con dispiacere, non sono un grande lavoratore!». Potresti essere definito come il diplomatico che mette tutti d'accordo? nione diversa. A volte l'unica cosa da accettare è di essere d'ac- «No, nessuna parola così importante. Si tratta di capire i punti cordo sull'essere in disaccordo, e da lì andare avanti. In qual- di forza e le debolezze del team. Bisogna diventare come una siasi dei miei rapporti personali non tutto va sempre liscio, si squadra di calcio professionistico in cui bisogna far girare la cresce nei momenti complicati: e così è stato anche con Lewis». palla, e non come una squadra di bambini in cui tutti le corrono dietro. Va compreso il proprio ruolo e poi sfruttare il massimo Siete più vicini adesso di quanto non siate mai stati? delle proprie capacità». «Un milione di volte in più». Nel 2018 il metodo di lavoro sarà lo stesso degli ultimi quat- In pista siete partiti più lentamente, nella prima metà della tro anni? stagione Sebastian Vettel era in testa. Avete mai temuto di «Vincere diventa ogni anno più difficile. Immagino ci sarà una poter perdere il titolo questa volta? battaglia fra Mercedes, Ferrari e Red Bull, forse si unirà a noi «La Ferrari è partita molto forte, con una macchina da subito anche la McLaren motorizzata Renault. È una prospettiva emo- velocissima. Noi invece avevamo una vettura che era come una zionante per gli appassionati, ma ovviamente noi vogliamo fare diva viziata, abbiamo dovuto trasformarla in una diva più con- le mosse giuste durante l'inverno. Minimizzare i propri errori e trollabile. Alla fine abbiamo vinto 12 gare e la Ferrari soltanto poi gareggiare. E quando vinci sai di aver fatto un buon la- cinque, la diva è stata messa in riga». voro». 7 FORMULA 1 I numeri La nuova F.1 cresce dell' 8% (di spettatori) Stefano Semeraro Quanto vale la nuova politica di comunicazione della Liberty Media per chi frequenta da appassionato i circuiti di F.1? Per ora l'8 per cento. Rispetto al 2016 sono cresciuti di 328.247 unità gli spettatori in pista, arrivando ad un totale di 4.071.400 milioni. «Una media di 200 mila spettatori per Gran Pre- mio significa che per 20 weekend la popolazione di una media città ha visi- tato un circuito di F.1», sintetizza Sean Bratches, il direttore commerciale della F.1 nell'era Liberty Media. «Il nostro obiettivo è di rendere sempre più spettacolare quello che già oggi è il più grande spettacolo motoristico del pianeta». Non tutti i Gp però hanno avuto lo stesso andamento. A Baku gli spettatori sono aumentati del 58 per cento, salendo sopra i 71.000, ma Au- stin, il Gp di casa dei padroni americani del Circus, il calo è stato dell'11 per cento, con una perdita di quasi 12.000 unità. Va detto peraltro che solo cin- que appuntamenti hanno registrato un saldo negativo, oltre agli Stati Uniti, ovvero Russia, Gran Bretagna, Giappone e Messico. Tre piazze tradizionali insomma, mentre a Monza l'aumento è stato del 20,27 per cento e in Austria addirittura del 41,38, il secondo miglior risultato dopo quello di Baku. La media per evento come ha sottolineato Bratches, è di 203.570 mila spetta- tori, quella giornaliera di 76.722. Interessante, ma da maneggiare con pre- cauzione anche per la diversità di struttura degli sport e di capienza degli impianti, il paragone con altri eventi sportivi di interesse internazionale: la Champions League ha una media a partita di 43.016 spettatori, la Bundesliga di 41.511, mentre la Coppa del Mondo di calcio del 2014 è arrivata a 53.592 e una parita di 'regular season' della NFL, il campionato statunitense di fo- otball americano, 69.487. 8 In Azerbaijan il picco d’aumento Gran Premio 2016 2017 Differenza % Australia 271800 296600 24800 8,36% China 140000 145000 5000 3,45% Bahrain 92000 93000 1000 1,08% Russia 158000 150000 -8000 -5,33% Spain 165029 177984 12955 7,28% Monaco 200000 200000 0 0,00% Canada 300000 360000 60000 16,67% Azerbaijan 30000 71451 41451 58,01% Austria 85000 145000 60000 41,38% Great Britain 350000 344500 - 5500 -1,60% Hungary 176000 199000 23000 11,56% Belgium 233730 265000 31270 11,80% Italy 147500 185000 37500 20,27% Singapore 219000 260000 41000 15,77% Malaysia 88828 110604 21776 19,69% Japan 145000 137000 -8000 -5,84% USA 269889 258000 -11889 -4,61% Mexico 339967 337043 -2924 -0,87% Brazil 136410 141218 4808 3,40% Abu Dhabi 195000 195000 0 0,00% Total 3743153 4071400 328247 8,06% 9 FORMULA 1 La curiosità Il team mutante LA SAUBER, DAL SUO ARRIVO NEL MONDIALE, HA CONTINUAMENTE CAMBIATO PELLE RIUSCENDO A REINVENTARSI PIÙ VOLTE DOPO UNIONI CON GRANDI COSTRUTTORI COME MERCEDES, PETRONAS, FORD, BMW E FERRARI.